Aura crucis

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Aura Crucis Un progetto di Andrea Bastianelli e Thomas Righi docente, Paolo Rosa assistente alla docenza, Mar co pucci

Corso di T ecnologie digitali Corso di laur ea Magistrale in design UniversitĂ degli studi della Repubblica di San marino UniversitĂ Iuav di Venezia


La realtà aumentata

La realtà aumentata è un mix di tecnologie (software) integrate in uno smartphone, in un tablet o in un laptop dotato di webcam che permette di osservare l’ambiente circostante e arricchirlo con layer informativi ed elementi virtuali e multimediali. Si creano così nuovi modelli di comunicazione che spaziano dall’advertising alla domotica, per i mercati più diversi, dal turismo al largo consumo, con risultati fruibili, rigorosamente, in tempo reale. Già usata in ambito militare o nella ricerca medica o accademica, dal 2009 la realtà aumentata ha raggiunto il grande pubblico sotto forma di campagne di comunicazione, pubblicate sui giornali o sulla rete. A questo proposito, il fatto che le applicazioni di Realtà Aumentata siano normalmente fruibili dai browser Internet standard ha permesso la nascita e la crescita dell’ Augmented Advertising, inteso come veicolo di pubblicità e promozione in AR dei principali corporate brand (tra le campagne di riferimento, quella della rivista Esquire). Il miglioramento della tecnologia dei device, inoltre, ha notevolmente influito sullo sviluppo e la diffusione di un numero crescente di applicazioni per smartphone Android e iPhone. Oggi è possibile, grazie alle app in AR, trovare informazioni geolocalizzate, visualizzare immagini dal web come dai social network o informazioni e istruzioni sovrapposte alla realtà, seguire i tweet in maniera fisica oltre che telematica, ritrovare il parcheggio della propria auto, giocare a un videogame utilizzando un’intera città come campo di gioco, taggare oggetti reali e segnalare notizie in realtà aumentata in luoghi specifici.

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Aurasma

È un nuova applicazione che combina la realtà virtuale con oggetti reali rendendoli anch’essi multimediali, permette di vivere l’esperienza tramite il proprio tablet o smartphone. Dopo aver scaricato l’applicazione dall’ Apple store o dall’Android Market, è necessario posizionare il proprio tablet (es. ipad) o il proprio smartphone su un oggetto o una superficie per vedere sul vostro strumento una proiezione virtuale che appunto vi permetterà di vivere un esperienza di realtà aumentata. Questa tecnologia permette un’infinità di applicazioni come vedere la vostra raccolta preferita di foto semplicemente inquadrando l’album, o vedere il trailer di un film semplicemente inquadrando la locandina dello stesso, o ancora creare animazioni 3d su oggetti reali o addirittura sapere notizie geografiche su un luogo specifico inquadrato dal tablet o smartphone. Qualunque cosa possiate immaginare, con la realtà aumentata tutto diventa vero.

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LA Via Crucis

La Via Crucis (dal latino, Via della Croce - anche detta Via Dolorosa) è un rito della Chiesa cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. L’itinerario spirituale della Via Crucis è stato in tempi recenti completato con l’introduzione della Via Lucis — che celebra i misteri gloriosi, ovvero i fatti della vita di Cristo tra la sua Risurrezione e la Pentecoste.

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Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l’inizio della specifica devozione a Francesco d’Assisi o alla tradizione francescana. Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro “per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem”, per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l’incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce. Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva. Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici “quadri” disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano. Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741,


La Via Crucis/ 2

che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia. La collocazione delle stazioni all’interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme. Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una “via dolorosa”, o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l’elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L’ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre “l’ordine più diffuso è quello antiorario, ma non c’è una regola generale” Le Stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:

Stazioni della Via Crucis, Chiesa di Notre Dame des Champs, Avranches

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I Gesù è flagellato, II Gesù è caricato della croce III Gesù cade per la prima volta IV Gesù incontra sua Madre V Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene VI Santa Veronica asciuga il volto di Gesù VII Gesù cade per la seconda volta VIII Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme IX Gesù cade per la terza volta X Gesù è spogliato delle vesti XI Gesù è inchiodato sulla croce XII Gesù muore in croce XIII Gesù è deposto dalla croce XIV Gesù è sepolto XV Gesù risorge dalla morte


Aura Crucis

Il progetto è pensato per instaurare un dialogo più contemporaneo tra la Chiesa cattolica e i giovani. Prendendo come soggetto il rito della Via Crucis si è pensato di utilizzare la realtà aumentata per ricreare la dimensione narrativa del post-cinema e dar vita a una storia suddivisa in moduli indipendenti il cui l’ordine di visione non sia lineare. Ogni parte del racconto è esperibile da diversi punti di accesso (marker) attivabili con tablet e smartphone che, utilizzando l’applicazione Aurasma, riproducono i relativi contenuti multimediali.

Il progetto TARGET Nell’era dei Nativi digitali l’esperienza della Via Crucis, che è solitamente affidata alla tradizionale spiegazione orale, risulta di difficile comprensione ai giovani e agli adolescenti. L’intento è dunque di sfruttare una modalità più vicina alle nuove generazioni per attualizzare il significato di una vicenda storica che altrimenti rischia di perdere il suo valore spirituale. COSA La Via Crucis è suddivisa in quattordici stazioni, la cui rappresentazione canonica è resa sia attraverso un percorso cronologico all’interno dell’edificio della Chiesa che in una processione all’esterno. Aura Crucis vuole restituire il significato profondo e simbolico dell’iconografia di ogni stazione attraverso un linguaggio video contemporaneo. 11


Aura Crucis/ 2

COME Per avviare il progetto abbiamo immaginato un kit da fornire ad ogni parrocchia, il cui contenuto è costituito da 14 supporti in legno numerati con caratteri romani che serviranno da marker per Aurasma. Dei brevi filmati verranno riprodotti una volta inquadrati i numeri con la fotocamera presente sullo smartphone o tablet.

DOVE La Chiesa che ospita Aura Crucis viene allestita con il kit che fornisce le indicazioni su come e dove posizionare i marker, con lo scopo di legare il significato di ogni video ad uno specifico accessorio liturgico o alla gestualità del rito. QUANDO Il periodo consigliato per l’installazione è nel mese che precede la celebrazione della Via Crucis, in modo da introdurre i fedeli, ma anche gli eventuali visitatori, alla profondità di questo importante rito cattolico.

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La locandina

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Gestualità

110 cm

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Aura crucis è stato realizzato nel rispetto del luogo sacro che ospiterà l’installazione. Il marker è posizionato ad un’altezza ridotta, tale da indurre l’utente all’inginocchiamento. È fondamentale che la gestualità non sia “invasiva” ed estranea per fedeli che potrebbero nel frattempo sostare in preghiera. Chi utilizza Aura crucis si inginocchia ed ha le mani congiunte per reggere il proprio smartphone, inoltre i video sono stati realizzati appositamente senza audio, in modo tale da non disturbare il silenzio.

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Storyboard/ iv stazione

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Storyboard/ v stazione

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Storyboard/ xiv stazione

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