Aje56uyeslide settembre 2015

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DISTRIBUZIONE GRATUITA

moda cinema spettacolo

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www.slidefreepress.com Settembre 2015 - N.64

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ROBERTO FERRARI nella nostra redazione Svizzera

SLIDE 64 - NETWORK MAGAZINE - SETTEMBRE 2015 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO

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IL PIÙ GRANDE LABIRINTO D’EUROPA

SI TROVA IN ROMAGNA, è fatto di mais a soli 5 minuti dalla spiaggia

TOMORROWLAND

IL MONDO DI DOMANI

George Clooney nel luogo che non c’è

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TORNA

MELAVERDE UN SUCCESSO DI CANALE5

AMY,il film A 4 anni dalla morte, mistero intorno alle cause. DAL 15 SETTEMBRE AL CINEMA



EDITORIALE

NADIA BENGALA Direttore Responsabile

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e l’estate sta finendo, come diceva un tormentone di diversi anni fa, per me invece, è l’inizio di un periodo di vacanza. Amo settembre, più dolce, più rilassante e senza caos. Sarà che movimento e stress abbondano per me nei mesi più caotici come luglio e agosto e quindi adesso il mio desidero è solo di serenita e armonia. Quest’anno abbiamo avuto un‘estate veramente calda, in alcuni casi fino a quaranta gradi all’om-

bra, ma sicuramente meglio così rispetto lo scorso anno quando abbiamo avuto un giugno piovoso e luglio agosto con tempo sempre incerto. Dopo relax e vacanze quindi, più carichi di energia, prima di ricominciare la nostra attività lavorativa, facciamo qualcosa in più per noi. In questo mese dedichiamo parte del nostro tempo per depurarci l’organismo, recuperando benessere fisico e psicofisico. Prima di riprendere

a pieno ritmo la nostra quotidianità aprofittiamo del frutto del mese: l’uva. Ce la facciamo a sostituire un pasto al giorno con solo uva? Vi farò sorridere ma io l’ho già sperimentato. Provare per credere : “Mens sana in corpore sano....”. Bisogna sempre prefiggersi di migliorare qualcosa attuando dei cambiamenti nella nostra vita, cosi come li vorremmo nella nostra società. Allarghiamo gli orizzonti alla collettività. Vorrei migliorare la mia vita, come vorrei migliorare il mio paese in questo momento storico così difficile e disordinato che ci ha creato molti pesi e insoddisfazioni. Mi ricordo le parole del Papa che ci sensibilizzano all’altruismo e all’amore, ma il problema è solo la disonestà di chi ci governa e non fa “la voce del popolo”. Ma se noi viviamo nel nostro piccolo con amore e onestà, avremo più forza e voglia di reagire contro ogni cosa che non funziona . Forza amici! E buon settembre a tutti. PS: Vi aspetto a Rimini il 10 Settembre per la finale di Miss Reginetta d’Italia, trovate le info su www.reginettaditalia.it vostra Nadia

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Media Partners

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Editoriale

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Amy Winehouse

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Rodolfo Valentino

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Rodolfo Ferrari

e br m tte Se 15 20

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30 Dedalo 36 Melaverde 40

EXPO 2015

47 CambioMerci 51

Fashion Blogger Slide

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Dans la valise

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Enjoy Television

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Mister Slide

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Trend night

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Parliamo di libri

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Il Motivatore

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Food 4 you

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Cani & Gatti TV Channel

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NELLE SALE DA SETTEMBRE

AMY,IL FILM SULLA

CONTROVERSA VITA DI AMY WINEHOUSE TROVATA MORTA IL 23 LUGLIO 2011, SENZA NESSUNA CAUSA APPARENTE a cura della redazione

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ra i più grandi talenti della sua generazione, Amy Winehouse è riuscita ad attirare immediatamente l’attenzione del mondo intero. Attraverso le parole della stessa Amy e di immagine inedite, il regista Asif Kapadia ci racconta la storia di questa straordinaria cantante morta tragicamente nel luglio del 2011 a soli 27 anni.

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AMY WINEHOUSE

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my Winehouse, nome completo Amy Jade Winehouse, è stata una cantautrice, stilista e produttrice discografica britannica. Nasce il 14 settembre 1983 a Enfield, Middlesex, Inghilterra, un borough della Londra esterna, in una famiglia ebraica (il padre tassista e la madre farmacista). All’età di dieci anni fonda un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet ‘n’ Sour. A dodici anni frequenta la Sylvia Young Theatre School, severo istituto con regole altrettanto severe che la Winehouse stentava a rispettare (per esempio indossava gioielli seppur fosse vietato). Quando l’insegnante delle materie tradizionali comunicò ai genitori l’imminente bocciatura della figlia, questi le cambiarono scuola. Amy si forò un buco al naso da sola per mettersi un piercing. Cresce ascoltando diversi generi di musica (dalle Salt-n-Pepa a Sarah Vaughan) e riceve la sua prima chitarra a tredici anni. Nel 1999 la cantante entra alla National Youth Jazz Orchestra, nella quale canta per la prima volta come cantante professionista. Nel 2002 dopo che il suo amico e cantante soul Tyler James manda una sua demo ad un talent scout, Winehouse firma con l’etichetta discografica Island/Universal. Ha debuttato nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, per l’etichetta discografica Island, l’album di debutto Frank, che riscuote un buon successo di pubblico e critica. Il vero successo arriva nel 2007, con l’uscita del secondo album Back to Black, che trainato da singoli come Rehab, Love Is a Losing Game e l’omonima traccia Back to Black ha scalato le classifiche mondiali, ottenendo un successo che l’ha portata alla vittoria di cinque Grammy Awards. Intanto, l’artista ha fatto spesso parlare di sé per gravi problemi legati a droga, alcol e disordini alimentari che l’hanno portata a ritardare la

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AMY WINEHOUSE

realizzazione del suo terzo album fino alla prematura morte, avvenuta nella sua casa, a Londra. Assieme a Duffy ed Adele, era considerata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco, della quale è ritenuta la precorritrice. La cantante perde quattro taglie tra la pubblicazione del primo e del secondo album. Dichiara alla stampa britannica, interessata al fatto, che è stato a causa dei commenti che facevano sul suo peso. Nell’ottobre 2006, la cantante ammette di aver sofferto di disordini alimentari: “un po’ di anoressia, un po’ di bulimia. Non sono del tutto a posto ma credo che nessuna donna lo sia”. Nei mesi seguenti è presente sui tabloid britannici per problemi

legati all’alcool, tra cui un’esibizione in stato di ubriachezza al The Charlotte Church Show, e l’interruzione del discorso del leader degli U2, Bono, durante un intervento di ringraziamento ai Q Awards. Le vengono chieste opinioni sulla violenza e l’alcool e risponde «mi diverto molto certe notti ma poi esagero e rovino la sera-

ta col mio ragazzo. Sono veramente un’ubriacona». Il 16 novembre 2006 appare al Never Mind The Buzzcocks visibilmente alterata e fa commenti sul presentatore Simon Amstell. Il 14 febbraio 2007, agli Elle Style Awards, la cantante viene vista con dei tagli e cicatrici su di un braccio; il portavoce della Winehouse attribuisce la colpa ad una caduta per strada. Le speculazioni sui problemi con l’alcool continuano quando vengono pubblicate delle foto che la ritraggono al reparto alcolici di un supermercato locale e in un pub a Camden Town con il comico Noel Fielding e il presentatore Alex Zane. Nell’aprile 2007 il quotidiano The Sun pubblica la notizia del fidanzamento della cantante con Blake Fielder-Civil. I due si sposano il 18 maggio 2007, a Miami Beach in Florida. Il 1º novembre 2007, in occasione degli MTV Europe Music Awards, per due volte la cantante inglese sale sul palco in apparente stato confusionale: al ritiro del premio Artist Choice Award, consegnatole da Michael Stipe, non

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AMY WINEHOUSE pronuncia il tradizionale discorso di ringraziamento ai fan, mostrandosi invece immobile e spaesata; poco dopo, chiamata a esibirsi, canta con qualche difficoltà. Il 21 gennaio 2008 comincia a circolare un video dove la cantante fuma crack e ammette di avere preso «sei valium per calmarsi». Lo scoop è del giornale The Sun. Il video ha cominciato a girare su YouTube e sulle altre piattaforme di condivisione video. A gennaio 2009, la Winehouse torna a far parlare di sé dopo il salvataggio in mare di Louise Williams, una donna di 39 anni che stava partecipando ad una lezione di vela sulle coste dell’isola di St. Lucia, località nella quale la cantante era in vacanza. Dopo che un’onda ha travolto la donna, facendola cadere dalla barca, la Winehouse si è immediatamente buttata in acqua saltando da una piccola scogliera per andarle in soccorso. Successivamente portata a riva, la Williams non ha riportato gravi conseguenze. Il 6 agosto 2009 è stato ufficializzato il divorzio dal marito. Il 16 novembre 2009 è ricorsa alla chirurgia estetica per aumentarsi di una taglia il seno. Nel 2010, Winehouse fa domanda per l’adozione di una bambina caraibica. La richiesta viene accolta, ma la bambina non andrà mai a vivere con Winehouse, poiché nel periodo in cui si doveva trasferire coincide con quello nel quale Winehouse viene trovata senza vita. La Winehouse nella sua vita ha avuto diversi problemi legali, che in molti casi sono successivamente sfociati in cause in tribunale. Nel 2006, la Winehouse ha preso a pugni in faccia una fan, poiché aveva criticato il fatto di aver preso Blake Fielder-Civil come marito. Durante lo scontro ha attaccato suo marito che stava cercando di calmarla. Il 18 ottobre 2007 viene arrestata a Bergen in Norvegia per possesso di sette grammi di marijuana. Nel marzo 2009 la cantante è stata denunciata

per aver dato una testata a un fotografo. A settembre 2009 la cantante viene vista litigare con un ragazzino, compagno di scuola di Dionne Bromfield (sua figlioccia). Secondo il infdaily la cantante sarebbe andata in una scuola nella periferia-nord di Londra, per difendere la sua figlioccia, che subiva violenze psicologiche da un bullo, per via del colore della sua pelle. Sempre a quanto dice il

infdaily la cantante avrebbe prima cercato di parlare con il bullo, dopo quando il ragazzo ha iniziato a sputare sopra alla cantante quest’ultima ha iniziato a fare altrettanto. Il 20 gennaio 2010, a seguito di un’aggressione ad un uomo, le furono dati due anni di carcere. Successivamente dopo un ricorso fu condannata a pagare £85 di spese processuali e £100 di compensazione all’uomo che ha attaccato.

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Il 18 giugno 2011, in occasione dell’apertura del nuovo tour europeo del 2011, Amy canta visibilmente ubriaca davanti al pubblico di Belgrado (Serbia). A seguito di quest’ultima esibizione vengono cancellate due date europee ma poco tempo dopo verrà annullato l’intero tour europeo. A seguito della performance, Winehouse, accusa le guardie del corpo di averla forzata nel salire sul palco e di averle impedito di scendere. In questo periodo Winehouse viene denunciata dalla nuova compagna dell’ex marito Blake Fielder-Civil, per stalking nei confronti dei Blake. La nuova compagna dell’ex marito, Sarah Aspin, ha conosciuto Fielder-Civil in riabilitazione nel 2009. I due hanno avuto dei figli, ma la donna si è sempre dichiarata preoccupata che il compagno non riuscisse ad uscire dal ricordo della Winehouse. ] Il 20 luglio 2011, tre giorni prima della sua morte, appare all’iTunes Festival London durante l’esibizione con Dionne Bromfield: questa è la sua ultima apparizione in pubblico. Alle 15:53 del 23 luglio 2011, la cantante viene trovata morta nel letto della sua casa al numero 30 di Camden Square. Il personale medico delle due ambulanze accorse immediatamente sul posto non può che constatare il decesso: l’autopsia eseguita il 25 luglio non ha chiarito le cause. Dopo ulteriori esami tossicologici e istologici, il 24 agosto 2011 un portavoce della famiglia rende noto che «le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti, solo tracce di alcool, ma non in misura tale da poter stabilire se e fino a che punto l’alcool abbia influito sulla sua morte». Subito dopo la notizia migliaia sono i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social network e davanti alla sua casa. Il cantante jazz Tony Bennett ha dichiarato: Era in difficoltà in quel momento perché aveva un paio di impegni, e lei non riusciva a tenere

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AMY WINEHOUSE noti gli esiti degli esami tossicologici, che hanno rivelato la presenza di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito per la guida. Si pensava che la morte fosse stata causata da uno shock chiamato “stop and go”. All’inizio del 2012 si prese atto che Greenaway era stata nominata vice coroner dal dottor Andrew Scott Reid, suo coniuge, senza superare tutti i requisiti adatti per svolgere l’indagine. Oltre all’indagine principale, ci sarebbero più di altre trenta indagini sulla morte della cantante, che potrebbero essere tutte invalidate. Il padre di Amy, Mitch Winehouse, ha scritto tramite Twitter che farà ogni sforzo immaginabile per trovare la verità sulla faccenda. L’8 gennaio 2013 viene detto che la cantante probabilmente è morta per un’intossicazione da alcol che le ha bloccato la respirazione. Il dottor Shirley Radcliffe, incaricato di indagare sul caso Winehouse, ha detto È stato un atto volontario che ha avuto una svolta inaspettata, non era nelle sue intenzioni il suicidio. Nel giorno del primo anniversario della morte di Amy Winehouse, l’ex

SCHEDA DEL FILM il passo. Ma ciò di cui la gente non si rendeva conto in quel momento è che lei sapeva, sapeva che era in un sacco di guai, che non stava vivendo. E non era la droga. Era alcool verso la fine... è stata una cosa triste perché lei era l’unica cantante che cantava davvero, quello che io chiamo il “modo giusto”, perché era una grande cantante jazz-pop... Era davvero una grande cantante jazz, una cantante jazz vera. Amy Winehouse aveva 27 anni ed è dunque andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta maledizione del 27, in quanto morti proprio a quell’età. Le esequie sono state celebrate il 26 luglio con rito ebraico al Golders Green Crematorium, situato a nord di Londra e le ceneri, dopo essere state unite a quelle della nonna Cynthia,

PRODUZIONE: Krishwerkz Entertainment, Playmaker Films, Universal Music DISTRIBUZIONE: Nexo Digital e Good Films

DATA USCITA: 15 settembre 2015 GENERE: Biografico, Documentario, Musicale ANNO: 2015

PAESE: Gran Bretagna

REGIA: Asif Kapadia

DURATA: 90 Min

ATTORI: Amy Winehouse

morta di cancro polmonare nel 2006 e adorata dalla cantante, sono state disperse allo Edgwarebury Jewish Cemetery, il cimitero ebraico situato a Edgware, nel quartiere di Barnet, alla presenza di genitori, parenti, amici, del produttore e cantante Mark Ronson e della cantante Kelly Osbourne. Il 27 ottobre 2011 sono stati resi

marito Blake Fielder-Civil trova delle lettere e degli sms spediti dalla cantante prima della sua morte. Poche ore dopo, Blake viene ricoverato per aver tentato il suicidio con un cocktail di farmaci. Successivamente esce dal coma. Tutto questo, viene raccontato nel “AMY” in uscita il 15 Settembre 2015 al cinema.

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TOMORROWLAND IL MONDO DI DOMANI info Coming Soon

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omorrowland racconta la storia di Frank, un ex enfant prodige ormai disilluso, e Casey, un’adolescente ottimista e intelligente che trabocca di curiosità scientifica. Legati da un destino comune, i due intraprendono una pericolosa missione insieme, per svelare i segreti di una misteriosa dimensione spazio-temporale nota come “Tomorrowland”. Le loro imprese cambieranno sia il mondo che la propria vita per sempre.


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asey Newton (Britt Robertson) è una ragazza particolarmente dotata per la scienza, ottimista e decisa a rettificare le storture che vede intorno a lei. Un tempo anche l’inventoreFrank Walker (George Clooney) era così, al punto da aver avuto accesso a un incredibile esperimento segreto per porre le basi di un vero futuro alternativo e luminoso per l’umanità. Il caso, rappresentato dalla misteriosa bambina Athena (Raffey Cassidy), li farà incontrare, riportandoli al cospetto di Nix (Hugh Laurie), un utopista che ha scelto una strada inflessibile. Se dovessimo indire un processo alle intenzioni, Tomorrowland sarebbe uno dei film più preziosi mai prodotti nell’ambito del blockbuster hollywoodiano contemporaneo. Brad Bird, regista di Gli incredibili e Ratatouille, ha creduto nella storia così tanto da aver rifiutato la regia del settimo capitolo di Star Wars (di cui è peraltro un fan sfegatato, come s’intuisce da una scena di questo film), giudicando troppo preziosa l’occasione di realizzare un’opera a soggetto originale di questa portata. Non gli si può dare torto. Perché autorialità significa rischiare senza la sicurezza di marchi preconfezionati, seguendo un proprio percorso.

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CINEMA Non si può nemmeno negare che Bird abbia costruito Tomorrowland su un tema che gli sta molto a cuore, quello dell’eccellenza di individui particolarmente dotati, e della responsabilità che hanno verso la società che possono e devono migliorare. Non si parla qui di qualità supereroiche o culinarie, ma specificamente di predisposizione al sogno, all’utopia, che tramite la volontà diventa genialità e quindi energia di cambiamento. Tutto nell’ottica di quella candida fiducia

contesti straordinari (o viceversa, come accadeva in Gli Incredibili!). Nessun personaggio però in Tomorrowland è “normale”: Casey, Frank e Athena si comportano da subito in modo spiazzante, rendendo l’immedesimazione difficile. Il copione poi li disperde nei dialoghi, alternando umorismo sarcastico con picchi retorici lontanissimi dall’equilibrio di humor

cieca nel futuro che aveva animato Walt Disney, fautore della sezione del parco a tema di Disneyland che porta proprio il nome del film: cuore e tecnica per scongiurare la decadenza. Quando le intenzioni, creative e contenutistiche, sono così nobili, dispiace ancora di più recriminare sui risultati. Bird, con il cosceneggiatore Damon Lindelof, azzarda scelte pericolose che non pagano e rendono il film molto più debole dell’ideologia che lo sorregge. Se il contesto e le situazioni sono surreali, la strategia classica vorrebbe la collocazione di persone normali in tali

e profondità che Bird aveva sempre garantito in precedenza. Si compie il viaggio quindi con protagonisti distanti, la cui umanità si comincia ad avvertire solo verso la fine, troppo tardi. Lo stupore che dovrebbe reggere un’esperienza visionaria come Tomorrowland viene poi quasi del tutto bruciato già nel prologo con il piccolo Frank. Costringendo lo spettatore ad accettare lo straordinario come normale già nei primi minuti, si ha un’evidente difficoltà a stupirlo nel resto del film, alzando la posta alla cieca, con cambi di registro grotteschi (due rocambole-

schi ma divertenti scontri a fuoco), funambolismi tecnici (il virtuosistico piano sequenza della prima visita di Casey a Tomorrowland) e un gratuito raptus kitsch (la Torre Eiffel). Sono almeno sprazzi di vivacità, ma il quadro generale procede comunque a fatica verso un climax piuttosto contorto. Quando si fa un bilancio di Tomorrowland, si rimane amareggiati proprio perché è un’opera sincera e personalissima, che traboccherebbe di originalità e idee, gestite però senza il rigore che pure da un grande autore come Bird ci aspetteremmo.

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CINEMA

SCHEDA DEL FILM FOTOGRAFIA Claudio Miranda MONTAGGIO Walter Murch MUSICHE Michael Giacchino PRODUZIONE Walt Disney Pictures DISTRIBUZIONE Walt Disney Pictures PAESE USA DURATA 130 Min DATA USCITA 21 maggio 2015

GENERE Avventura, Fantascienza, Thriller ANNO 2015 REGIA Brad Bird SCENEGGIATURA Damon Lindelof, Jeff Jensen ATTORI George Clooney, Britt Robertson, Judy Greer,Kathryn Hahn, Hugh Laurie, Raffey Cassidy, Pierce Gagnon, Keegan Michael Key, Lochlyn Munro, Darren Shahlavi, Michael Rowe, Chris Bauer

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TUTTI PENSANO AD UN PERSONAGGIO DI FANTASIA MA

RODOLFO VALENTINO

È REALE! a cura di Fabio Buffa

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RODOLFO VALENTINO

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l mito di Rodolfo Valentino è talmente imponente e misterioso che sono ancora molti (soprattutto tra i più giovani) a pensare che non fosse un personaggio realmente esistito, ma una figura nata dalla penna di qualche scrittore di romanzi.

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nvece questa entità dell’interpretazione cinematografica, quasi mitologica, visse sul serio: è stato il primo “divo” del cinema e, per la prima volta, grazie a lui si parlò di “latin lover”. Rodolfo Valentino, il cui vero nome era Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella, nacque 120 anni fa (il 6 maggio 1895) a Castellaneta in provincia di Taranto. Il padre era veterinario e in gioventù fu dragone di Cavalleria, la madre era francese con origini piemontesi. Sin da ragazzino Rodolfo dimostrò estro e talento nell’arte in genere, anche se la morte prematura del padre lo costrinse ad un periodo di tre anni presso un istituto per bambini con difficoltà familiari. Aveva 11 anni e in questa comunità diede dimostrazione di avere un

carattere poco incline alle regole, tanto da essere espulso. La famiglia lo fece poi studiare a Genova, dove si diplomò perito agrario. Dopo questa esperienza nella città della “Lanterna” tornò a Taranto. Ma la provincia gli stava stretta, così decise di trasferirsi a Parigi dove, se da un lato fece letteralmente la fame tanto da dover chiedere alla madre di spedirgli il denaro per tornare a casa, dall’altro imparò a ballare, dote che come vedremo diventerà determinante nella carriera del divo del cinema muto. Rodolfo era concittadino del musicista Domenico Savino: nel 1910 quest’ultimo andò a cercar fortuna negli Stati Uniti, trovandola. La leggenda narra che, tramite una parente di Savino, Valentino si mise in contatto con il musicista, che lo invitò a raggiungere

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l’America. E’ il 1913 e a diciotto anni Rodolfo Valentino si imbarca sul Cleveland e viaggia verso New York. L’inizio della nuova vita americana fu assai difficile. Lui voleva fare l’artista, ma per poter vivere si adattò a tutti i tipi di mestiere: lavapiatti, cameriere e giardiniere. Ma il primo passo verso il successo

giunse proprio grazie ad un’imbeccata di Domenico Savino che lo introdusse nel Maxim Club, un night in cui Rodolfo Valentino mise in mostra le sue doti di ballerino con il ruolo di partner per balli di coppia. Praticamente si accompagnava nelle danze alle clienti che giungevano nel locale da sole: il confine tra il ballerino e lo gigolò in questi casi era

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davvero sottile. Ma ciò gli portò non poca fortuna, visto che in questa veste conobbe la ballerina Bonnie Glass che gli permise di entrare nel contesto più vivace dell’arte statunitense. Poco dopo Valentino lascia New York per San Francisco, poi entra in una compagnia teatrale di operetta. Questa fu l’esperienza determinante nella carriera del grande attore, considerando che questo gruppo di recitazione fu per lui propedeutico per il grande salto ad Hollywood. Entra nel mondo del cinema (allora ancora muto) in punta di piedi, quasi con timore reverenziale: i primi film in cui viene ingaggiato come attore furono dei successi, ma per lui venivano previste parti marginali. Punta a lavorare, seppur in ruoli secondari, nel maggior numero di film: voleva imparare l’arte della recitazione e del cinema attraverso il duro lavoro sul set. Recita come comparsa in ventiquattro pellicole, tra cui “Donna che ama”, il suo primo film nel 1914, “La Corsara”, “Patria”, “L’Avventuriero” e, nel 1920, “Stolen Moments”. Ma i registi intuirono che Rodolfo Valentino era un attore a cui bisognava dare fiducia con ruoli di primo piano. E’ il 1921 e il regista Rex Ingram, un irlandese naturalizzato americano, chiama Rodolfo Valentino ad interpretare il ruolo del “bel tenebroso” nella parte di Julio Desnoyers nel film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”. E’ un successo e la scena in cui Rodolfo Valentino balla un eroticissimo tango con una ragazza conosciuta in una bettola “fumosa”. Questo spezzone diventerà un’icona della storia del cinema. Valentino è subito un mito. Le donne impazziscono per lui. Davanti al grande schermo migliaia di ragazze danno vita ad atteggiamenti di isterismo derivanti dal fascino magnetico di questo perito agrario tarantino. Gli uomini americani sono gelosi di questo attore, straniero e italiano: negli Stati Uniti si contano numerosi casi di famiglie rovinate dal fascino di


RODOLFO VALENTINO questo latin lover. Al punto che, anche per invidia, inizia a correre voce che Rodolfo Valentino fosse omosessuale. Si insinuava che il film girato con il regista Rex Ingram, vedeva protagonista Valentino grazie alla relazione gay tra i due. Certamente l’omosessualità di Rodolfo Valentino ha delle connotazioni verosimili anzi, proprio lui probabilmente aveva interesse (mediaticamente) a far girare attorno a sé una brezza di

troppo di primo piano. Si parlò (e si parla tutt’ora) che quelli furono matrimoni di facciata, proprio per nascondere l’omosessualità del grande attore. Ma al di là delle propensioni più intime di Rodolfo Valentino, mai i dibattiti sulle sue tendenze sessuali hanno sbiadito la sua grande figura. Ma torniamo al momento appena successivo a “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”: sempre nel 1921 Valentino è

ambiguità. Di fatto Rodolfo Valentino ebbe due mogli: Jean Acker attrice con cui visse solo poche settimane, e Natacha Rambova, scenografa e costumista di Hollywood però troppo invadente nella carriera del marito, al punto che si indignava ogni qualvolta per Rodolfo Valentino veniva pensato un ruolo non

un personaggio di primo piano nella “signora delle Camelie”, dal celebre romanzo di Alexandre Dumas: interpreta infatti Armand, il protagonista della struggente storia d’amore con Marguerite. Dopo questo film pio-

vono ulteriori dimostrazioni di ardita passione da parte di migliaia di donne verso Rodolfo Valentino. Lui suggella il proprio ruolo di mito della bellezza e del fascino maschile con “Il giovane Rajah”, “L’età di amare”, ma soprattutto con “Sangue e arena” e “Lo sceicco”. Con quest’ultima pellicola la bellezza dell’attore italiano assume una connotazione esotica che incrementa la sua popolarità e conseguentemente la carica di divismo. All’apice del successo, e dopo aver girato “Il figlio dello sceicco”, Rodolfo Valentino una sera si sente male. Lo portano in ospedale a New York, dove gli viene diagnosticata un’infiammazione grave all’appendice vermiforme. Muore il 23 agosto del 1926 di peritonite. Le scene di isteria collettiva alla notizia della morte di Rodolfo Valentino sono incontrollabili : mai in America si registrò una situazione di questo tipo per la morte di un artista. Dopo la sua dipartita vennero organizzati ben due cortei funebri, uno a New York, l’altro a Hollywood. Era il 1926, Rodolfo Valentino aveva 31 anni ed era in vetta alla carriera. La scomparsa “blocca” la figura di questo attore sul vertice della popolarità. Tanto che la sua bellezza, il suo fascino, e semplicemente il suo nome, rappresentano da decenni qualcosa di proverbiale. Ancora oggi indelebile nel tempo.

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ROBERTO FERRARI: DA SEMPRE SULLA CRESTA DELL’ONDA a cura di Slide Ticino

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ROBERTO FERRARI

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pirito libero, simpatico, spiritoso, disponibile. Nulla di diverso insomma da come si presenta da una vita in radio. Roberto Ferrari, da anni conduttore della trasmissione “Ciao Belli” su Radio Deejay ci racconta qualcosa di sé, compreso passato e futuro.

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oberto, ti diverti ancora a fare radio? Come no! Sia fare radio sia fare il deejay sono lavori che entusiasmano. Una persona può andare avanti anche a sessant’anni, tanto la voce potrebbe sembrare quella di uno più giovane. C’è mai stato qualcuno delle altre radio che ha copiato le tue idee e ti è piaciuto anche ascoltarlo? Delle cose le hanno copiate sì, purtroppo però non sono riusciti a farle bene come noi e quindi mi dispiace per loro. In televisione soprattutto mi hanno fregato un paio di idee,

così ho deciso di tenerle per me. Com’è lavorare in televisione vista la tua esperienza sulle reti Mediaset? Ci sono troppi limiti rispetto alla radio, che invece è ancora molto libera. Ricordo che nel ‘97 abbiamo provato a portare “Ciao Belli” in tv ma certe cose erano state tagliate. A mio parere adesso la forza della tv sta calando e i giovani preferiscono spostarsi sul web. Linus e Albertino hanno i loro target, il tuo che tipo di pubblico è? Noi siamo trasversali. E per noi intendo il sottoscritto e Digei Angelo,

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ROBERTO FERRARI compagno fedele alla conduzione quotidiana su radio Deejay di Ciao Belli. Da un’indagine abbiamo riscontrato che il nostro pubblico non ha limiti di età: da 0 a 99 anni come sulle scatole dei giochi. Con un difetto: molti più uomini che donne purtroppo (e qui scappa una risata) e di questo me ne dispiaccio. Ti sei mai sentito a disagio per uno degli scherzi che hai fatto? Disagio mai. Anche perché non sono mai maleducato e non alzo mai la voce. Le buone maniere innanzitutto. Però c’è stato uno scherzo che mi ha creato non pochi problemi, subendo anche un processo penale a Cosenza, in Calabria, ma ne sono uscito completamente indenne perché non c’entravo nulla. Raccontaci meglio cosa era successo? Era il 2003 o il 2004 e su Youtube ancora è possibile trovarlo. I miei scherzi sono trasmessi “bippati” ovvero non si sente mai l’indirizzo o il numero di telefono della vittima, di quello scherzo esisteva però anche il file non censurato mandato a mia insaputa al mandante dello scherzo telefonico, che lo ha prontamente pubblicato in rete. Da lì milioni e milioni di visualizzazioni, tant’è vero che lo avevano visto tutti a Cosenza. Ovviamente ne sono uscito senza condanne, perché il file era stato mandato da una persona che non ero io e pubblicato da una persona a me estranea, ma lo ricordo ancora visto che in 20 anni di scherzi telefonici non è mai capitato che qualcuno provasse ad avere da ridire su qualcosa trasmesso in radio. Fai il deejay vivi e respiri la musica, fai ballare e divertire gli altri. Nel tempo libero tu che tipo di musica prediligi? Non ho un genere in particolare, prevalentemente quella dance da discoteca. Anche perché sono nato prima come deejay da discoteca e poi sono approdato in radio. Cosa fai nel tempo libero?

Tanto sport, palestra e canoa e sto con le mie figlie, una di dieci anni e la più grande di diciotto. Ma il mio lavoro non mi pesa e quindi è come non lavorare: mi piace farlo e basta. Cosa ti piacerebbe trasmettere alle tue figlie? La piccola ha una vena più esibizionista ed egocentrica, come il papà, e viene spesso in radio, mentre la grande ha preso poco da me e farà psicologia, vuole capire cosa è successo (e qui Roberto scoppia in un’altra risata) e perché mamma e papà sono così strani. Da quanto tempo vivi a Lugano? Mi diresti un difetto e un

un cammino incominciato nel 1990 e concluso nel 2007. Non c’entrava nulla con il mondo della radio ma me la presentò una collega, Paoletta, che ora lavora a Radio Italia. Ormai il rapporto di coppia non fa più per me, magari in futuro potrà ricapitare. Quanto manca alla realizzazione del tuo sogno di fare una trasmissione nello spazio. Mancano solo 25 milioni di dollari e poi potrò realizzarlo. Intanto sono già pilota privato di piccoli aerei, quindi mi sento realizzato. Che rapporto c’è con Digei Angelo, il vostro sodalizio artisti-

pregio della città ? Vivo in Svizzera ormai da due anni. A Lugano si sta bene, c’è un senso civico spiccato, il clima è tranquillo e sereno. Vivo in un posto dove i figli sono al sicuro. Se devo trovare proprio un difetto è quello di essere una città cara. Com’è ora la tua vita sentimentale, hai una nuova compagna? Preferisco le “trombamiche” (anche qui sorride, ma più malizioso). Ho già avuto una moglie con cui ho condiviso moltissimi anni della mia vita, adesso cerco altro. Che rapporti hai con la tua ex moglie? Ottimi rapporti. Con lei ho condiviso

co è ormai maggiorenne, visto che dura da diciotto anni? Buonissimo. Ora che vivo a Lugano non ci frequentiamo moltissimo al di fuori della radio, ma è una vita che lavoriamo insieme senza alcun problema. Il nostro è un rapporto sereno. Invece con gli altri colleghi della radio? Siamo in tantissimi ed è normale che si creino dei piccoli gruppo legati ognuno al suo programma. Ma non c’è rivalità non ce n’è motivo. C’è molto rispetto tra di noi e poi guardatemi: vi sembra possibile litigare con me (altra risata, l’ultima, la più sincera)?

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NASCE VICINO A MILANO MARITTIMA

IL PRIMO LABIRINTO DELLA RIVIERA ROMAGNOLA SI CHIAMA

“DEDALO”

IL PIÙ GRANDE D’EUROPA FATTO DI MAIS! a cura della redazione

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asce a pochi passi dalla famosa spiaggia di Milano Marittina, immerso nel verde, con tre diversi percorsi (baby, medio, pro), Labirinto Dedalo il primo labirinto della Riviera Romagnola che vanta già il primato del più grande labirinto di mais in Europa. Un pomeriggio o una serata alternativa, tra storia e natura, con possibilità di cenare con degustazione di piatti tipici romagnoli o utilizzo area pic-nic. Particolarissimo poi la sera, con labirinto al chiar di luna, con spettacoli gratuiti presso il teatro “Arena di Paglia”. 30


DEDALO

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asce tutto da un semplice campo di “pop-corn”: il mais. Al suo interno è ricavato un “dedalo” di sentieri, tortuosi, intricati, fuorvianti: ma solo uno di loro ti condurrà all’uscita. Nel cercarlo incontrerai altri umani imprigionati, che come te dovranno sfuggire al fantastico minotauro, essere dalle sembianze umane, ma con la testa di un furioso toro . Un’esperienza unica e irripetibile nella fantastica cornice del Parco Regionale Delta del Po. L’idea: La Società Agricola “La Lunarda” è un’azienda del comparto

agrario che possiede terreni nei comuni di Cervia e di Ravenna, per uno sviluppo complessivo di circa 200 ettari. La sede storica dell’azienda è situata al margine sud del comune di Ravenna, in via Argine Destro n.17. Qui il paesaggio è segnato dal succedersi dei campi coltivati e dalle antiche anse del fiume Savio, nonostante la ridotta distanza dalla costa. Facilmente raggiungibile con qualunque mezzo e soprattutto ben collegato con le reti ciclabili di “Cervia-Venezia Adriabike” e “Cesena-Cervia” (quest’ultima in fase di completa-

Apertura Luglio, Agosto, Settembre 2015 Tutti i giorni dalle 14:00 alle 22:00 Sabato e Domenica dalle ore 10:00 alle 22:00

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DEDALO

mento), e quella dei lidi ravennati di Savio e di Classe, si colloca in una posizione strategica e di “privilegio”, in uno spazio che costituisce una importante cerniera tra la costa urbanizzata e lo spazio rurale. Questo presupposto essenziale, unito ad una forte volontà di innovazione, anche secondo nuove prospettive di “riuso” dello spazio coltivato, ha spinto a ricercare nuove formule di rilancio secondo principi di rispetto e tutela del paesaggio e attraverso un persistente e forte legame con la tradizione e la storia del luogo. Il progetto diventato realtà, riguardava quello che oggi è un labirinto ricavato all’interno di una piantagione di granoturco. Questa area già si prestava ad attività collaterali

e complementari all’offerta turistica della costa, ospitando ad esempio il “Centro Ippico Le Siepi”, la discoteca estiva “Villa Papeete”, nonché, a sud, lo spazio naturalistico delimitato dalla succitata Pineta di Cervia, e a nord dalle antiche anse del Fiume Savio rientranti nei confini del Parco del Delta del Po, risalenti al periodo precedente la deviazione dell’alveo verso la foce di Lido di Classe. Non distanti tra l’altro i centri sportivi del Golf e del Tennis di Cervia, la struttura della Casa delle Farfalle, il Centro Congressi , il Parco Naturale e le Terme di Cervia. Quella del labirinto nel mais, anche conosciuto come “Corn-Maze”, è una esperienza consolidata, in special modo nel Nord-America; vi sono altresì al-

re Come arriva Via Argine Destro 17 a Savio di Ravenna / www.labirintodedalo.com Autostrada A14. Uscita Cesena Nord - Pievestina e prendere per Ravenna su SS E45. Alla prima uscita Casemurate prendere per Cervia-Milano Marittima direzione mare. Raggiunto l’abitato di Castigliane di Ravenna, imboccare SP51 e percorrerla tutta (circa 6 km) fino a raggiungere Savio di Ravenna. Alla rotonda girare a destra verso Cervia su SS16 vecchia. A Savio di Cervia, alla seconda rotonda girare a sinistra verso Milano Marittima. Subito dopo aver scavalcato la ferrovia su via Nullo Baldini girate a destra e rientrate verso via delle Anse (sul lato opposto seguite indicazioni cà Rossi - Da Topo). In fondo a via delle Anse tenete la destra. Avanti 400mt il labirinto vi rimarrà sulla destra.

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DEDALO

tri labirinti anche sparsi per l’Europa e l’Italia, che ne fanno un “gioco” piuttosto comune e sviluppato, a causa dell’innegabile fascino e la facile possibilità di realizzazione. Non solo labirinto ma anche : area giochi bambini, teatro di paglia, progetti didattici, la scuderia con i cavalli (prima sella), vendita di ortaggi, frutta, miele km0. Patrocini e collaborazioni : Comune di Cervia, Comune di Ravenna, Provincia di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Parco Delta Po, Cooperativa Bagnini di Cervia, Ascon, Cna, Confcommercio, Confartigianato.

Consigli Questo intrattenimento è condizionato dall’andamento climatico. In caso di maltempo può essere

Tariffe • PERCORSO PRO E MEDIUM intero 7,00 Euro - ridotto 5,00 Euro • PERCORSO BABY UNICO 3,00 Euro

prevista una chiusura giornaliera.

• In tutti i percorsi, fino a 5 anni (accompagnati) e sopra i 65 anni: Gratuito

E’ pertanto consigliabile sempre

• Diversamente abili: Gratuito

contattare la direzione del labirinto

• Sconti comitiva: contattare il Labirinto Dedalo per informazioni

o consultare il sito per verificare le disponibilità. Il percorso prevede dei camminamenti in terra battuta: si consiglia di indossare un abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica o trekking. E’ possibile impiegare diverso tempo prima di trovare la via di uscita: è consigliabile premunirsi di acqua, viveri o ancor meglio frutta fresca. La natura è abitata anche da piccoli animali: può essere utile l’utilizzo di lozioni o spray antinsetto.

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MELAVERDE 2015

RIPARTE IL 20 SETTEMBRE SU CANALE 5 LA

NUOVA EDIZIONE DI

MELAVERDE

ALLA 18A STAGIONE, CON LA CONDUZIONE DI ELLEN HIDDING ED EDOARDO RASPELLI

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omenica 20 settembre alle 11.50, torna su Canale 5 Melaverde, il fortunato programma di punta del day-time delle Reti Mediaset, condotto da Edoardo Raspelli ed Ellen Hidding, giunto quest’anno alla diciottesima edizione. A testimoniarne il successo, i risultati raccolti, con una media che supera i 2 milioni di telespettatori a puntata e uno share del 18%.

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ato da un’idea dell’agronomo Giacomo Tiraboschi, Melaverde ha debuttato il 20 settembre 1998 sugli schermi di Retequattro, diventando, in breve tempo, uno dei programmi più seguiti della domenica targata Mediaset. Segreto del suo successo sono le straordinarie meraviglie della penisola italiana con i suoi piccoli, inimitabili tesori fatti di tradizione ed ingegno, di amore e devozione per mestieri antichi e nuovi. Il tutto sapientemente ripreso dalle telecamere del programma e dai commenti dei presentatori, che - in modo approfondito - espongono i temi trattati con semplicità e un pizzico di buonumore. Dal 2010 è entrata a far parte del cast Ellen Hidding - la bella e simpatica conduttrice olandese. Edoardo Raspelli: “Per questa prima puntata, che ri-

cordo sarà la numero 507, mi vedrete tra San Secondo Parmense e Colorno e vi farò conoscere le chiocciole e i cavalli bardigiani , un antica razza allevata nel Parmense.” Edoardo Raspelli si occuperà di elicicoltura, ovvero l’allevamento delle chiocciole. Entrerà in un allevamento biologico di chiocciole a ciclo completo, uno dei più grandi in Italia. Scopriremo che allevare chiocciole di qualità destinate alla gastronomia non è affatto facile. C’è bisogno di grande attenzione in tutte le sue fasi, dalla cura del terreno, alla scelta delle piante da inserire nei recinti per creare l’habitat giusto per le chiocciole e per la loro alimentazione, sino alle fasi di selezione e di raccolta. Ma c’è di più. Siamo nelle campagne parmensi e andremo a conoscere un altro animale che fa par-

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MELAVERDE 2015

Melaverde è un programma ideato ed a cura dell agronomo Giacomo Tiraboschi ed è iniziato il 20 settembre del 1998; oggi è scritto da Luca Liberati e Rudy Galoppini. Regia di Giancarlo Valenti e Michele Zito. Produttore esecutivo Mediaset Vittorio Zappa.

te della storia di questo territorio. Dall’animale più lento passeremo ad uno tra i più veloci: il cavallo, e nello specifico il cavallo Bardigiano, una razza antica che in alcuni casi viene ancora allevata allo stato brado, adatta ad essere utilizzata per molte attività, sia sportive, che

agricole.Infatti, in questi ultimi anni si sta registrando un ritorno ad una agricoltura senza macchine dove il cavallo torna a prendere il posto dei motori. Naturalmente non mancheranno i sapori del territorio, che ingolosiranno la vostra domenica su Canale 5. Ellen Hidding: “Questa settimana raggiungerò la Sardegna esattamente nella zona del Terralbese, in provincia di Oristano, per raccontarvi la storia di un gruppo di Agricoltori che da generazioni ha condiviso la passione per la coltivazione di frutta e verdura e l’amore per questa splendida terra”. Negli anni ‘90, la globalizzazione e l’arrivo sull’isola delle grandi industrie, hanno messo a rischio le loro realtà agricole che rischiavano di scomparire! C’era solo una cosa da fare: unire le forze, abbattere i costi e tornare ad essere competitivi sul mercato. È nata così l’Organizzazione Produttori Agricola Campidanese, l’unione di 30 famiglie che da quel momento hanno potuto continuare la loro tradizione agricola dedicandosi alla coltivazione di prodotti che potessero portare innovazione sul mercato. Sono nate così, oltre alle classiche coltivazioni di frutta e verdura che raggiungono tutto il continente, alcune produzioni particolari come il Melone Majores, coltivato oggi solo in Sardegna, e una mini Anguria, molto dissetante e completamente senza semi. Frutta e verdura che, grazie a particolari tecniche di coltivazione stagionale e grazie ad una pianificazione scrupolosa, raggiungono l’intero paese e l’estero, 365 giorni l’anno, estate e inverno!

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NUTRIRE IL PIANETA

SLIDE VISITA PER VOI EXPO 2015 con l’inviato Flavio Alagia

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ono sempre stato molto sospettoso nei confronti dell’Expo, e ci ho pensato e ripensato più volte prima di decidere se prendervi parte anch’io oppure no. Ancora prima dell’inaugurazione gli elementi noti erano tutt’altro che gratificanti: conclamate incursioni mafiose nei giri di interesse del grande evento, bustarelle nelle dinamiche di appalto, preoccupanti ritardi nella realizzazione dei padiglioni e delle opere connesse all’evento, sfacciato abuso del lavoro non

retribuito dei giovani volontari e cannonate su fronti contrastanti per quanto invece riguarda assunzioni, condizioni di lavoro e salari. Mi sono però tornate in mente le parole del mio amico Henrique Borralho quando parlava dei mondiali di calcio nel suo vituperato Brasile: “Eravamo in tanti ad essere contrari, ma quando la macchina si è messa in moto abbiamo fatto del nostro meglio per il bene del Brasile.” Già, il bene comune. Dell’Italia, certo, ma anche della comunità

globale, soprattutto delle fasce di popolazione soggette a fame e miseria. È a loro, in teoria, che Expo 2015 è dedicato. “Nutrire il pianeta”. È ovvio che l’oggetto dello slogan non può essere quel dieci per cento della popolazione mondiale che sul pianeta banchetta allegramente da secoli. Per questa ragione anch’io ho sperato che, sospetti e riflessioni critiche a parte, l’Esposizione Universale di Milano si dimostrasse un evento epocale capace di convogliare e far scaturire idee e propositi di portata

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EXPO 2015

planetaria. Ed è proprio per questo che l’ultimo muro alzato dalla mia coscienza contro l’evento verteva sulla stupefacente concentrazione di grandi marchi e multinazionali, superpotenze dell’industria alimentare la cui moralità e il cui interesse per le sorti dell’umanità (figuriamoci dei più bisognosi) è ben al di là del ragionevole dubbio. Un evento che si propone di veicolare gli sforzi dell’umanità contro la fame nel mondo non può sperare di risultare credibile quando nella pratica tutto si risolve in un’asta degli spazi al miglior offerente. E in-

vece eccomi qua, nell’occhio del ciclone. Una scelta su cui ancora non sono pienamente sereno ma che ho portato a conclusione sabato 20 giugno. L’occasione è stata l’invito da parte di Illy ad animare il primo di una serie di incontri sul turismo sostenibile. Solo il giorno prima mi sono reso conto che la conferenza si sarebbe tenuta nel padiglione Coca Cola, ma in fondo aveva poca importanza. La mastodontica presenza del marchio di Atlanta e di MacDonald è palpabile in ogni frammento di qua-

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lunque padiglione, poco importa dove si tenti di nascondere la testa. Un incontro sulla sostenibilità ambientale, dicevo, il cui esito è stato abbastanza soddisfacente. Nonostante il mio criticismo, infatti, non mi è sfuggito il fatto che qualche idea apprezzabile ha fatto bella mostra di sé, tra un ristorante etnico e l’altro, tra una boutique di souvenir e un corso di cucina creativa. Ho apprezzato, ad esempio, il padiglione del Belgio. Dopo la dovuta esposizione dei prodotti più caratteristici - birra, patatine fritte e cioccolata - la patria di Tin Tin e dei Puffi si è adoperata in una sala seminterrata per illustrare con pannelli e dati scientifici il valore nutrizionale e le potenzialità alimentari di vermi e insetti. Non una novità, ma di certo un tema ancora poco diffuso che ad un’Esposizione Universale meriterebbe bene qualche ragionamento. Ho solo sentito parlare, purtroppo, dell’idea degli svizzeri: esemplificare la limitatezza delle risorse alimentari allestendo un padiglione-magazzino dove


EXPO 2015

chiunque possa approvvigionarsi con i prodotti esposti fino all’esaurimento delle scorte. Della stessa nazione ho però ammirato l’affascinante riproduzione in scala delle reti idriche naturali della catena del San Gottardo. La sala dedicata a Zurigo presentava delle gradevoli - per quanto sterili - immagini plastiche e fotografiche delle amenità territoriali. Una terza sala ha catturato la mia attenzione con l’ammiccante titolo “Nutrire la mente”. Solo dopo aver varcato l’ingresso mi sono reso conto che era uno spazio espositivo della Nestlé, che in realtà non esponeva alcun prodotto, solo degli infantili giochini educativi elettronici, ma se penso che per “nutrire il pianeta” hanno convocate un gruppo industriale accusato continuamente di crimini vili e spregevoli - gli ultimi la complicità nell’impiego di bambini-schiavi in Africa e l’appropriazione indebita delle riserve idriche statunitensi per rivendere l’acqua in bottiglie a prezzi criminosi, proprio mentre Sacra-

mento soffre la siccità per il quarto anno di seguito - non posso davvero trattenere i brividi lungo la schiena. Ho speso qualche sospiro nel padiglione del Nepal, ma il devastane terremoto di poche settimane fa ha costretto gli animatori nepalesi a disertare il campo per correre in soccorso dei propri cari. Restano alcune immagini appese al soffitto di una galleria lignea e una scatola di plastica in cui convogliare qualche offerta. Un gran numero di padiglioni di Africa e Asia - parlo soprattutto delle nazioni meno abbienti - purtroppo si riducono a coloriti negozi di souvenir con annesso l’eventuale banco ristorazione. Non sono man-

cate alcune lodevoli - per quanto ridotte - esposizioni dedicate alla biodiversità, prontamente contrastate da esibizioni gratuite e ingiustificate di prodotti largamente premiati dal mercato, ma al limite della tossicità. Ho visto il tanto decantato Albero della Vita. E devo ammettere che mi è piaciuto. Imponente, insolito, elegante, ben inserito nell’esuberante cornice architettonica dell’intero evento. Molto meno, invece,

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ho apprezzato gli annunci di servizio da supermercato che preannunciavano i giochi d’acqua con lo scopo di introdurre lo sponsor che se ne faceva carico di volta in volta. Non sono contrario agli sponsor, ci mancherebbe, ma se l’intero evento avesse avuto un po’ più di anima e meno stomaco, avrebbero di certo individuato una soluzione più sobria.

con poche risorse sono riuscite a ritagliarsi una vetrina necessaria per valorizzare un patrimonio storico e naturale che ancora fatica a ricevere il giusto riconoscimento. Realtà come l’Irpinia dell’amico e compagno d’armi Carlo Crescitelli (L’Antiviaggiatore), che quel giorno ha offerto un piccolo intrattenimento musicale con i ragazzi del conservatorio di Avellino, a cui è

Per me no. E non intendo sconsigliare la visita all’Expo. Anzi. Come mi ha giustamente fatto notare l’amico Stefano Pediconi - architetto, designer e autore del progetto di ricera The Wellness Room - la spettacolarità delle architetture dei padiglioni è tale da invogliare a visitare l’Expo non una, ma dieci volte. Io però cercavo qualcosa di diverso. Pretendevo qualcosa di diverso. Se mi avessero annunciato una fiera dei grandi marchi dove si beve e si mangia (a caro prezzo) e si prende visione delle offerte disponibili sul mercato non avrei avuto nulla di ridire. Non ci sarei andato, ma chi ha i soldi può farci quello che vuole. Ma rivendercelo come un evento di valore simbolico e morale, con uno slogan così velleitario da giustificare l’invito a lavorare gratis per “divenire partecipi di questa grande esperienza”, mentre le alte gerarchie si spartivano milioni su milioni di euro, ecco questo no. Proprio no.

A proposito di spettacoli italiani, ho avuto la sfortuna di avventurarmi nel complesso Cibus e Italia della Federalimentare. Una decadente e noiosa esposizione non tanto dei prodotti che hanno reso grande la nostra cultura gastronomica, quanto dei marchi che si sono arricchiti nel venderli e, spesso, nel presentare un prodotto industriale di gran lunga inferiore al suo archetipo rurale. C’erano tutti - molti dei quali, non lo nego, li apprezzo anch’io nella mia quotidianità - da Barillla a De Cecco, da Nardini a Rana, fino a quella che forse sarà la perla insuperabile di questa kermesse, l’angolo Findus che annuncia trionfale “con i cibi surgelati risparmi e blocchi lo spreco”. Ho apprezzato - a tratti - la presenza di piccole realtà territoriali che

seguito l’intervento del presidente di Info Irpinia che ha lanciato un accorato invito ad andare a scoprire la bellezza delicata e struggente della sua terra. Spero che almeno per loro ne sia valsa la pena.

L’Expo è un circo dell’industria alimentare. Piacevole, divertente, sorprendente, condito da qualche buona idea, ma basato sull’incontrastata presenza di un ingrediente banale e insipido: il marketing.

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SLIDE MEDIAPARTNER AL

FESTIVAL VOCI D’ORO “50 ANNI & DINTORNI”

QUEST’ANNO ALLA 18A EDIZIONE a cura della redazione

I

l Festival Voci d’Oro “50 Anni & dintorni” è nato diciotto anni fà alle Terme di Montecatini , allo scopo di creare una manifestazione Musicale a livello Nazionale unendo ogni generazione con la stessa passione del canto, mettendosi a confronto in una gara canora musicale richiamando così molti addetti ai lavori del panorama musicale italiano, produttori, etichette discografiche. Una realtà del settore musicale molto seguita dalle testate giornalistiche e stampa e televisione, vetrina di lancio artistico per dare opportunità a tutti i talenti della musica.

C

entocinquanta cantanti partecipanti scelti con accurati casting e provini su oltre quatteocento candidature di ogni età vengono divisi in tre categorie “Junior”, “Giovani”e “Senior” e due sezioni “Interpreti” e “cantautori”. I vincitori decretati da una giuria di

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esperti musicali e dal pubblico presente, diventano realtà di talenti richiesti per produzioni discografiche partecipanti a trasmissioni Rai da Antonella Clerici e da Mediaset da Maria De Filippi, oltre ad importanti manifestazioni Nazionali come il MEI di Faenza - il FIM di Genova - Sanremo doc durante il


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Organizzazione MARYSTAR t www.marystar.i m co o. or id www.voc gmail.com i@ ol ac tt pe rs marysta Telefono 0573571371 3351279700

Festival di Sanremo. Alcuni cantanti che attraverso Voci d’Oro hanno ottenuto visibilità sono : Rebecca Toschi, Esteban Morales, Claudia Megrè, Marco Muraro, Serena Rigacci, Benedetta Caretta e molti altri in passato. Hanno preso parte al Festival molti personaggi di fama nazionale del pa-

norama musicale italiano come Mal, Narciso Parigi, Gino Latilla, Graziano Salvatori, Gianni Giannini, Rocky Roberts, Rosanna Fratello, Teddy Reno, Rita Pavone, Carla Boni, Giorgio Consolini, Eleonora Pedron, Max Laudadio, Jimmy Fontana, Marco Liorni, Massimo di Cataldo, Omar Pedrini, Dario Salvatori, Paolo Mengoli e molti altri. Collaborazioni e partner: Comune di Montecatini - Provincia di Pistoia, Terme di Montecatini, Agenzia del Turismo Slide Free Press, Montecatini, Radio Quattro, Radio Latte e Miele, Radio Millefiori, Gruppo Radio Cuore, Radio Toscana, Radio Nostalgia, Toscana Tv , Canale

Alessandro Masti di Radio Toscana con la bellissima Antonella Mati. Il Festival voci d’oro “50 anni & Dintorni” ormai consolidato Festival Nazionale molto importante è partner dei più grandi eventi d’Italia: Sanremo doc manifestazione a Sanremo durante il Festival della canzone italiana, con il FIM Fiera Internazionale della Musica di Genova, Mei Festival di Faenza per le etichette discografiche. I partecipanti al Festival, hanno diritto all a partecipazione riservata ad eventic collaterali come Premio La Dolce Scogliera a Portovenere, Premio La Maschera d’Oro di Montecatini alto, Palco Sanremo Doc,Palco FIM e palco MEI. Per tutti il Festival ha riservato una registrazione gratuita in Studio allo studio

10, Canale Italia, TVR PIù Gold , Circuito Fox Production, Settimanale Vero. Quest’anno giunto alla 18a edizione l’evento finale si svolgerà nell’incantevole e prestigioso Tettuccio delle Terme di Montecatini dal 20 al 23 settembre con sette spettacoli canori sia pomeridiani che serali. Condurranno le serate

Marystar. Per tutti i finalisti è prevista la presentazione della candidatura a trasmissioni come X Factor, The Voice, Ti lascio una Canzone e Io Canto. I vincitori assoluti invece, ottengono una produzione discografica, la realizzazione di un videoclip, servizi fotografici professionali dello studio Marystar di Pistoia.

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FASHION BLOGGER SLIDE

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a nuova stagione è ormai alle porte e sono numerosissime le nuove tendenze moda A/I 20152016. Sulle passerelle spiccano gli immancabili cappotti, che diventano over e le pellicce coloratissime, come quelle di Moschino e Fendi e, se non amate le pellicce vere, ci pensa Stella McCartney che le propone ecologiche. Gli abiti lunghi sono all’ordine del giorno, ma anche i mini dress non mancano per questa stagione. I maglioni rimangono molto larghi, ma si possono abbi-

O N R E V N I / O N N U T U A A D MO -2016 2015

nare sia ai jeans che alle gonne per essere sempre nella più totale comodità. Ampio spazio agli accessori come borse con catena o animalier, tacchi a spillo, guanti in pelle, stivalli in vinile e gioielli oversize. Il tessuto che si è visto su tutte le passerelle è la pelle, abbinata a qualsiasi capo, pantaloni e gonne, ma anche

giacche e top, quindi uno dei più importanti must have di questa stagione. Il rosso è il colore che risalta maggiormente, abbinato a lunghi abiti, ma anche a numerosi altri capi. Tra gli altri colori troviamo l’oro e l’argento per la sera di Michael Kors e l’immancabile nero per i total look. Le fantasie floreali ed etniche spiccano maggiormen-

te sugli abiti lunghi. Per la lingerie si continuano a prediligere pizzi e ricami. Rispetto al solito, è una stagione più ricca di colori quella del Autunno/Inverno 2015-2016, il che porta a look più primaverili che invernali. Quindi, se volete essere delle vere fashion addicted, non vi resta che rimanere a passo con le nuove tendenze proposte dai più importanti stilisti.

ALINA DROZDOVSCHI

Il fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Blogger http://ioragazzafashion.blogspot.it/

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DANS LA VALISE

E D I U G Y T U A BE

ECCO COME SCEGLIERE

IL ROSSETTO

GIUSTO!

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i sa, le mode vanno e vengono. Ogni stagione ci viene richiesto di adattarci ai nuovi dettami di brand e stilisti, spesso dimenticando che dietro ogni scelta di stile, ci siamo sempre noi, uniche nelle nostre precise caratteristiche e spesso ignare dell’unica regola che nella moda vale davvero: restare se stesse. Non tutte le tendenze sono adatte ad esaltare i pregi del nostro fisico, lo stesso accade con il make up. Ed è per questo che scegliere accuratamente le tonalità da adattare al proprio viso potrebbe rivelarsi piuttosto complicato senza i giusti accorgimenti. Con la Beauty Guide di oggi impareremo a riconoscere il giusto colore di rossetto in base alle labbra e alla loro forma. Siete pronte a scoprire qual è quello che fa per voi? Da oggi non potrete più sbagliare! Labbra Sottili: Il gloss sarà il vostro migliore alleato. Per dare volume alle

labbra sottili non c’è di meglio! Optate quindi per prodotti in grado di illuminare la bocca, meglio se declinati in colori chiari e mai matte che darebbero l’impressione di restringere ancora di più le labbra. La matita può aiutarvi a tracciare nuovamente la forma delle vostre labbra, tramite un perimetro disegnato al di fuori della bocca naturale, ma attenzione a non esagerare o potreste sembrare poco credibili. Labbra Carnose: Seppure stupende, le labbra carnose hanno bisogno di un’attenzione particolare. Scegliere il colore giusto è fondamentale per non renderle troppo esagerate. No alla matita che finirebbe per dargli ancora maggiore intensità e no a colori brillanti e gloss. Per dare le giuste proporzioni a questo tipo di labbra sono fondamentali i rossetti dalle tonalità matte per il loro effetto restringente, mentre per il colore meglio

virare sulle nuances più scure. Bocca piccola: Parola d’ordine: ingrandire! Se hai una bocca piccola l’accortezza è soprattutto una: evita le nuances nude e concentrati su colori in grado di dargli il giusto risalto. Per allargare i contorni aiutati con le matite, ridisegnando il perimetro delle tue labbra leggermente fuori dai bordi in modo da regalargli un’ampiezza maggiore ma senza strafare. Opta per tonalità intense e leggermente scure, meglio se matte. Bocca grande: Ristabilisci le proporzioni aiutandoti con una matita e ridisegnando i bordi dentro il perimetro interno delle labbra. Se hai una bocca grande dovrai scegliere delle tonalità in grado di riequilibrare il tutto: perfetti per te sono i gloss dalle tonalità luminose e chiare. No ai colori scuri che evidenzierebbero ancora di più l’ampiezza della bocca. Labbro superiore più piccolo: Il segreto per dare le giuste proporzioni a questo tipo di labbra consiste nell’applicare il gloss al centro delle labbra, passandone una quantità maggiore su quello superiore. Per aumentarne il volume potrete usare una matita panna, passandola leggermente fuori dai bordi del vostro labbro meno carnoso in modo da renderlo più omogeneo al resto e donargli la giusta luce. Per quanto riguarda le tonalità, andate su quelle più chiare e lucide, evitando i matte. Scoprire il rossetto in base alle labbra non è più un segreto! Con queste semplici regole il vostro make up sarà sempre perfetto in ogni stagione!

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ELECTRIC FESTIVAL ARUBA: LA TERZA EDIZIONE 3-6 Settembre 2015 di Cristiana Elli

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l mondo della musica elettronica e del djing è un movimento sempre più globale, tanto che l’Amsterdam Dance Event , ovvero la più grande ed autorevole conferenza della musica elettronica, con Maurice e Karim Neme, Aruba Tourist Board per il terzo anno consecutivo danno vita ad ‘Electric Festival’ 3 giorni di puro divertimento sull’isola di Aruba. Situata nelle acque cristalline del Mar dei Caraibi, Aruba è una colonia olandese, ecco perchè meta di nuove avventure per gli amici olandesi di Buuma Culture e Richard Zijlma. I Caraibi sempre più protagonisti quindi e se ne stanno accorgendo

anche i management che iniziano a ‘spedire’ i loro djs dietro le consolle delle località tropicali più esclusive. Sono tanti e altisonanti i nomi che

si aspettano sull’isola di Aruba dal 3 al 6 settembre 2015 da Loco Dice a Nervo e Chuckie fino ad arrivare ad Afrojack, si vocifera siano ben 27 i nomi dei top dj pronti a fare un’apparizione sull’isola di Aruba. Non sarà solo questione di festival ad Aruba, ma sarà anche , come ottima tradizione dell’Amsterdam Dance Event , business, incontri, meetings, scambio di opinioni e di idee tra gli addetti ai lavori.Questo

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sarà ADE Global Session. Il 4 e 5 Settembre ADE di trasferisce per due giorni ad Aruba. Entrata libera ad ADE Global Session per i possessori di un biglietto valido per l’entrata alla prossima edizione di ADE 2015. Durante le interviste di Enjoy Television nelle passate edizioni dell’Amsterdam Dance Event che si tiene sempre nel mese di

Ottobre, si è sempre detto che Amsterdam va benissimo per una conferenza di questo tipo poichè il clima non permette , come invece accade a Miami, distrazioni. Ad Amsterdam, secondo i guru del music business, si fanno dibatti e discussioni molto tecniche perchè fa freddo, non ci sono le feste in piscina e le ragazze sono tutte coperte.

Aruba prevede una temperatura media annuale vicina ai 30 ° C. Questo per arrivare ad una domanda: riuscirà l’Electric Festival a portare nei Caraibi quella ventata di tecnico o anche i più stakanovisti dei managers si lasceranno andare a riunioni a bordo piscina ? Diventerà più Amsterdam o più Miami? Più feste o più dibattiti? Non ci resta che aggiungere la tappa annuale ad Aruba nel mese di settembre nella lista degli appuntamenti imperdibili e verificare se su quella piccola isoletta sperduta nel mar dei Caraibi si respira un’aria più business o più party. Siamo sicuri che si tratti di un trend in ascesa poichè la zona dei Caraibi è decisamente sotto i riflettori dei media e degli addetti ai lavori. Vi teniamo informati! Non perdetevi le prossime news in arrivo dai Caraibi!

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I DJ AWARDS DI IBIZA DIVENTANO MAGGIORENNI di Cristiana Elli

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l prossimo 29 Settembre 2015 , una delle manifestazioni più longeve nel panorama della musica house ed elettronica, nata nel 1998 dalla mente di Josè Pasqual, noto imprenditore del mondo della notte ibizenca e dal DJ/ Produttore Lenny Krarup, compie diciotto anni. Noi abbiamo deciso di raccontarvi come funziona una degli eventi imperdibili del mondo della nightlife internaziole. ‘Dj Awards’ è una associazione no profit, nata per onorare la figura del dj e i leaders del mondo della musica elettronica. Il premio è rappresentato da un pezzo di kryptonite verde. La parola kryptonite incarna Crypto (Il codice e il mistero della vita) e Nite (La vita notturna e la sua cultura). Questo binomio rappresenta il senso di avventura e di sor-

presa che si vive nel music business, paragonabile alla sorpresa per un bel tramonto . “La vita non è un enigma da risolvere, ma un mistero da vivere” E’ questa la celebre frase di Hahusman scelta dai fondatori dei Dj Awards per descrivere lo stravagante premio. Ogni anno i DJ Awards annunciano attraverso i social media una selezione di categorie e candidati. Il pubblico e gli internauti possono esprimere le loro preferenze votando i loro dj preferiti all’interno di ogni categoria. La votazione è aperta per un breve periodo attirando elettori da tutto il mondo. I vincitori sono invitati ad essere presenti con il loro premio durante una grande cerimonia che si tiene ogni anno nel locale più famoso ed alla moda di Ibiza : la discoteca Pacha . I più grandi dj del mondo hanno sono stati nominati ed hanno vinto svariati premi, Tiesto, Armin Van Buuren, Paul Van Dyk, Deadmau5, Erick Morillo, Sven Väth, Carl Cox, David Guetta, Bob Sinclar, Seth Troxler e Ferry Cor-

sten e molti altri. Esistono altre categorie che non sono aperte al voto del pubblico, ma i vincitori di quelle categorie sono decisi da un gruppo di esperti del settore, promoters, proprietari di discoteche, manager che scelgono i migliori in quelle determinate categorie. Per quanto riguarda il 2015, 10 categorie, da segnalare che la categoria ‘Electronica’ è stata trasformata nella categoria ‘Electro,Progressive,House’ . Anche l’Italia è presente grazie alla nomination dei Djs Joseph Capriati e Tale of Us che sono nominati nella categoria ‘Miglior Dj Techno’. In Bocca al lupo al lupo!

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MISTER SLIDE SETTEMBRE

MR SLIDE DEL MESE È

ADAM VICARI Il suo nome è Adam Vicari e lavora come gelatiere, 21 anni, è di origine polacca e risiede a Rozzano (MI) dove vive con la famiglia. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo. a cura di Enrico Santamaria Photo: Massimiliano Cozzi proprio dirlo? Hahaha comunque a parte gli scherzi, il peggiore è la mia testardaggine.

Ciao Adam quando sei nato? Sono nato il 15 giugno del 94, in Polonia dove ho vissuto per circa 10 anni dove successivamente venni adottato e trasferitomi in Italia a Milano. Parlaci del tuo carattere. Guarda sinceramente ho un carattere molto complicato non finirei mai di parlarne, principalmente sono un ragazzo estroverso e simpatico ma so essere anche una testa dura, a volte io stesso mi sorprendo del mio modo di essere. Mi ritengo un ragazzo alquanto maturo per la mia vita passata e per le esperienze che ho avuto che mi hanno fatto crescere e maturare, ma sicuramente ogni giorno scopro cose nuove che mi fanno crescere ancor di più. Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? Penso che non ci sia un lato di me migliore rispetto all’altro, diciamo che sono tutti equivalenti, ma se dovessi scegliere direi che il mio miglior pregio penso sia la sincerità, il peggiore devo

Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo? Beh il mondo dello spettacolo e pieno di cose belle ma come in ogni cosa non tutto è solamente bello, ma sicuramente penso che nel mondo dello spettacolo la cosa più bella sia poter viaggiare e scoprire cose nuove, conoscere persone, culture, e molto altro. Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante? Il più interessante dettaglio del mio aspetto fisico penso siano gli occhi, appunto perche cambiano colore in base al tempo, anche se sinceramente del mio aspetto fisico non cambierei nulla perché mi piaccio. Come si arriva al successo secondo te? Per arrivare al successo a parer mio bisogna fare molta strada, senza essere troppo frettolosi le cose migliori non si fanno di certo velocemente, bisogna fare anche molti sacrifici come in ogni cosa che si vuole, ma sopratutto bisogna credere in quello che si fa e sopratutto in se stessi. Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema, spettacolo? Parlaci di

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questo. La mia prima esperienza nel campo della moda è partito tutto per gioco e da una mattina libera, dove mi fu chiesto di fare un servizio fotografico ed io accettai, e da li ho preso il via appassionandomi sempre di più. Cosa significa per te avere successo? Aver successo secondo me significa aver raggiunto un obbiettivo, ma bisogna comunque andare avanti a mantenerlo lavorando sodo e dando il meglio di se stessi.



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TREND NIGHT

AL-B. BAND,

LA MUSICA DAL VIVO È TORNATA DI MODA di Lorenzo Tiezzi

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apitanati dall’instancabile Alberto Salaorni, gli AL-B. Band sono una live band capace di far scatenare ogni tipo di pubblico. Da 15 anni i loro concerti fanno divertire l’Italia e non solo. Riassumendo, sono in tournée da una vita. Il loro slogan è Live music is back in fashion, ovvero la (bella) musica dal vivo è tornata di moda. Gli AL-B.Band sono Alberto Salaorni (voce e chitarra) Davide Rossi (basso), Antenore Adami (batteria). Spesso collaborano con musicisti come Angela Castellani, Irene Pertile, Sara Gozzi, Marco Galeone, Bruno Zucchetti, Andrea Pimazzoli, Michele Pasetto e Claudia Giuliani. Il 14 ed il 15 agosto la Al-B.Band si è esibita all’isola d’Elba, unico gruppo live protagonista al Bacardi Summer Wave, manifestazione in cui hanno suonato tanti dj. “Il bello è che la nostra musica dal

vivo fa muovere a tempo anche chi di solito ascolta soprattutto dj”, racconta Alberto. “Facciamo di tutto per rendere ballabili brani della tradizione italiana ed internazionali e lo facciamo suonando tutto dal vivo”. Ascoltare la Al-B. Band che interpreta live un classico di Michael Jackson è semplicemente emozionante, perché il “tiro” del gruppo è incredibile. “Spesso ci prendiamo dei rischi”, spiega Alberto “Ad esempio, non suoniamo canzoni di Vasco Rossi e di Ligabue. Sappiamo che sono capolavori ma reinterpretare ‘Parole parole’, ‘Amarsi un po’ ’ o ‘Pensiero stupendo” a modo nostro, magari facendole sentire a chi non le conosce così bene per motivi di età, ci sembra una sfida ancora più grande. La famiglia di Modugno ci ha addirittura scritto per ringraziarci della nostre interpretazione

di ‘Vecchio frac’ ”. Ogni settimana, soprattutto d’estate, ma non solo, la Al-B.Band fa almeno un paio di serate. “Sembra incredibile, ma a volte all’estero il nostro repertorio viene apprezzato ancora più che in Italia”, continua Salaorni. “Ricordo un concerto in Danimarca dove il pubblico si commosse per una nostra interpretazione di ‘Che Sarà’, anche se ovviamente non ne capiva il testo”. La Al-B.Band spesso scrive anche brani propri come “Hear Me”, un inedito in inglese dal contenuto importante che ha avuto ottimi riscontri su YouTube (oltre 26.000 visualizzazioni) e sul palco si esibisce con con attori e comici come Gigi e Andrea. In questi casi i loro show sono ‘senza rete’, ovvero la scaletta viene sempre improvvisata al momento, con quella naturalezza che solo i veri musicisti sanno avere…

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TREND NIGHT

LA HOUSE E L’EDM DI

STEFANO PAIN di Lorenzo Tiezzi

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tefano Pain, dj producer italiano che fa ballare il mondo con dischi come il recente “Get This”, non si ferma un attimo. La sua estate è stata un susseguirsi di dj set e produzioni musicali che piacciono a colleghi di tutto il mondo. A giugno sono uscite Stefano Pain & Mekki Martin - “Basslyne” (Pink Rabbit), Delayers vs Stefano Pain - “Serious” (Big & Dirty), che è stata un grande successo internazionale (supportata tra gli altri da Tiesto e David Guetta) e pure Stefano Pain feat Mauro Capitale - “Work it Out” (Cablage). Stefano Pain - “Get This” - (Juicy Music, la label di Robbie Rivera) è piaciuta tra gli altri a Federico Scavo e Djs from Mars. Tutto qui sul versante discografico? No di certo. Stefan Pain ha confezionato un remix per Bernstein & Rivera - Deep - (Juicy Music), c’è lo Stefano Pain rmx di Ti.Pi.Cal - “Colour Inside”, ovvero la nuova versione di un capolavoro che compie vent’anni e c’è pure la sua versione di Asterjakers - “Sun”, uscita su Virus… Lo scorso agosto ha suonato soprattutto in Sardegna: Grace K (Cagliari), Smaila’s (Porto

Rotondo), Pepero (Porto Cervo), La Luna Glam Club (San Teodoro), Pepero (Porto Cervo) ma non ha trascurato un Ferragosto scatenato al Number One di Corte Franca, in provincia di Brescia. La sua label Bootylicious è un punto di riferimento per tutti i DJ che amano il suono EDM. Le sue serate No Pain No Gain sono perfette per muoversi a tempo col sorriso, perché Stefano è uno che sorride sempre, in console e non solo. “E cosa dovrei fare, essere triste?”, racconta scherzando. “Amo la musica, amo il lavoro che faccio ed i miei dischi, per fortuna, in questo momento spesso funzionano. Sia chiaro, non tutti. Ad esempio, in questo periodo ne ho pubblicati troppi e non tutti possono avere successo. Dipende dal mercato discografico, che oggi gira così”. Tra i tanti party che fai ballare non va dimenticato il mitico Fidelio, in scena ogni martedì a Milano, tutto l’anno. “Quella del Fidelio è una squadra vincente. Performer, dj, Maurizio Gerosa e gli

altri amici che gestiscono il party… più che una squadra è un gruppo di amici che ha pure la fortuna di lavorare insieme facendo ballare Milano. Volere di più è difficile”.

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TREND NIGHT

GALLIPOLI,

LA CAPITALE DELLA MOVIDA ITALIANA di Lorenzo Tiezzi

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l Salento è bellissimo ma è molto lontano da Roma & Milano, per cui in troppi non l’hanno ancora capito: la capitale della movida italiana è Gallipoli. Qui “la crisi della notte” non sanno cosa sia. I motivi di questo successo sono tanti. Uno su tutti è che non c’è solo movida ‘caciarona’. Ci sono anche spiagge deluxe come G Beach (gestita da Gabon, mitico nottambulo) e Le Dune di Porto Cesareo (dove spesso suona Savi Vincenti, che è pure il resident del sabato notte del RioBo, la disco più storica della zona, visto che è nata vent’anni fa). In ambito spiagge, c’è soprattutto il Samsara Beach,

E dopo il Samsara, che si fa? La scelta è ricchissima. Chi ha voglia di un club deluxe può fare un salto al mitico RioBo. Disposto su più livello, ricco di piante e vegetazione, nel bel mezzo delle colline del Salento, è una disco ‘vecchia maniera’: curatissimo in ogni dettaglio e gestito come un gioiello da Paolo Pastore e della sua famiglia (che infatti si prende cura anche di Villa dei Fiori, uno spazio eventi d’eccellenza), quest’estate ha collaborato con lo staff Samsara, con quello del Guendalina e soprattutto rappresenta il lato chic del Salento. Chi invece vuol restare in zona Baia Verde, a due passi o a due colpi

dove quest’estate per Ferragosto si è fatto sentire Hardwell, stella del Pop Fest (insieme ad Steve Aoki, che ha suonato al Cave, altro locale targato M&P). Il Praja è un grande club con un impianto audio perfetto, un privé in terrazza, un altro dietro la console ed un’atmosfera semplicemente perfetta per saltare a tempo di fashion djs come Bob Sinclar, Bob Sinclar o Dj Antoine, lo Smaila’s è più raccolto e perfetto per dj set di qualità (spesso suona Mastro J, anche lui salentino) oppure live music & revival. Come ha capito chi è arrivato fin qui nella lettura, a Gallipoli ed in Salento c’è un po’ tutto, di notte. E visto

che è a Gallipoli e che è ovviamente il posto perfetto in cui far baldoria coi piedi nell’acqua, ogni giorno, dalle 16 alle 20… Perché il mare del Salento non si batte. E da dove ha trasmesso m2o per luglio e agosto 2015? Da qui.

di pedale da Gallipoli trova Parco Gondar, Praja e Smaila’s, ovvero è il paese dei balocchi dei nottambuli. I tre locali sono gestiti da Musica E Parole, colosso del clubbing del Sud Italia e non solo. Il Gondar è uno spazi eventi immenso,

che di giorno ci si può godere zona che è anche ricca di storia, enogastronomia e cultura… è molto probabile che il successo continui. PS A settembre Samsara e molti locali sono ancora aperti ed i voli sono ancora più low cost…

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PARLIAMO DI LIBRI Nella collana degli Intramontabili, Edizioni e/o riedita nel 2015 “Padiglioni lontani” (traduzione di Mariagrazia Bianchi) di Mary Margaret Kaye (1908 – 2004), romanzo capolavoro dell’autrice britannica, caso editoriale senza precedenti pubblicato per la prima volta nel 1978 e in Italia nello stesso anno per Sperling & Kupfer. “Ashton Hilary Akbar Pelham-Martyn era nato sull’Himalaya in un accampamento vicino a un valico e, avvolto in un sacco di tela, era stato battezzato”. Il primo vagito del piccolo Ash aveva fatto a gara con il richiamo del leopardo e una ventata di gelida aria di montagna, odorosa di neve e di pini, era stata il suo primo respiro. Sua madre, Isobel Ashton, era considerata per la rigida morale vittoriana di quei tempi una ragazza terribilmente anticonvenzionale. Ventenne, orfana, non sposata, nel 1851, anno dell’Esposizione Universale londinese, Isobel era giunta all’accantonamento di Peshawar, frontiera nordoccidentale dell’India, con l’intenzione di badare alla casa di William, il fratello scapolo, unico parente che le fosse rimasto, da poco nominato capo delle Guide. Un anno dopo la ragazza aveva sposato il professor Hilary Pe l h a m - M a rtyn, “eccentrico uomo di mezza età”, linguista, etnologo e botanico che aveva portato con sé la giovane spo-

“PADIGLIONI LONTANI” di M. M. KAYE a cura di Alessandra Stoppini sa in una spedizione che contava due donne, lei e la sua cameriera, per esplorare le pendici e le valli dell’Industan. Il sodale compagno di viaggio di Pelham-Martyn era l’amico sirdar Bahadur Akbar Khan, brizzolato ufficiale di un famoso reggimento di cavalleria. Ferito da un proiettile alle gambe nella battaglia di Mianee, l’uomo si era ritirato nelle terre dei suoi avi per trascorrere il resto dei suoi giorni ai margini del fiume Ravi coltivando campi o leggendo il Corano. Ma dopo aver conosciuto il professore, Akbar Khan aveva deciso di seguirlo nelle sue spedizioni. “Una tenda è meglio di una casa per chi non ha nessuno”. I rapporti dettagliati di Pelham-Martyn sull’amministrazione della Compagnia delle Indie rappresentavano una fonte importante di notizie da inoltrare a quei membri del governo di Sua Maestà che supp o n e va no tutto andasse diversamente da quanto volevano far credere

le fonti ufficiali. A causa del lavoro del padre, Ash era nato nel deserto e la madre era morta dopo il parto. Ash fu accudito dalla sua fedele aya (bambinaia) indù Sita, tra quelle alte montagne. Dopo numerose peripezie, Sita e Ashok troveranno rifugio nel regno di Gulkote, dove Ash avrebbe incontrato l’amore di tutta una vita, la bella Anjuli. “Ash alzò lo sguardo e vide, nella notte chiara, lo scintillio dei Padiglioni Lontani”. Mary Margaret Kaye, traendo ispirazione dai racconti del nonno che aveva servito a lungo nel corpo scelto delle Guide, trascorse quindici anni della propria vita nella redazione della storia di un uomo in bilico tra due mondi sullo sfondo di un Paese quanto mai enigmatico, contraddittorio e affascinante. “Una storia d’amore grandiosamente avventurosa” secondo la definizione di Book Review e contemporaneamente affresco di un popolo complesso dalle mille sfaccettature. Quanto mai significativo l’esergo del romanzo dal quale venne tratta nel 1984 una miniserie di successo (protagonisti Ben Cross, Omar Sharif e Amy Irving) e che ha venduto più di quindici milioni di copie in tutto il mondo: “Non è troppo tardi per andare alla ricerca di un mondo nuovo”. Alfred Tennyson

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IL MOTIVATORE

MI AMO E MI ACCETTO COSÌ COME SONO Ho ripetuto ogni giorno, per mesi, il mantra “Mi amo e mi accetto così come sono, debole e fragile”; quando mi rendevo conto di sbagliare mi arrabbiavo sempre meno, e invece pensavo a come avrei potuto fare diversamente; e tenevo fissa davanti agli occhi l’immagine del Mario che volevo essere. Sicuro di sé, forte, assertivo. E soprattutto sereno, rilassato, felice. Immaginavo di entrare in quell’immagine. Di viverla. Di renderla mia. E col tempo ci sono riuscito. Commetto ancora tanti errori. Ho ancora tante cose da migliorare, tanta strada da percorrere. Ma non mi deprimo più. Non mi fustigo più. Non mi do’ più del deficiente. Sono diventato più indulgente con me stesso. E la mia vita è diventata immensamente più bella. Sei indulgente con te stesso? E tu, sei indulgente con te stesso almeno quanto lo sei con gli altri? Ti apprezzi? Hai sensi di colpa? Impara a perdonarti. Il perdono è il dono più grande che tu ti possa fare. Ti aiuterà anche a perdonare gli altri. Per aiutarti a prendere coscienza delle tue qualità, e quindi a stimarti, scrivi su un foglio, o su un supporto elettronico che porti sempre con te come Ipad, Blackberry o Iphone, le tue qualità. Le doti di cui vai fiero. All’inizio ti sembrerà di averne poche, o di non

averne proprio. Allora chiediti: sei onesto? Se la risposta è positiva scrivi Onestà. Sei anche sincero? Se sì, scrivi Sincerità. E così via. Scrivine almeno dieci. E nei momenti in cui ti sembrerà di essere un disastro tira fuori quel foglio. E leggilo. Ti ricorderai che vali molto più di quello che stai pensando. E che meriti di amarti. (segue sul prossimo numero)

I CINQUE CERCHI DELL’AMORE

Possiamo rappresentare graficamente l’amore con cinque cerchi concentrici.

1) Nel cerchio più esterno stanno i tuoi nemici: difficilissimo arrivare a perdonarli, figuriamoci ad amarli. I santi ci riescono. Gli angeli molto raramente, e solo quando si impegnano a fondo; 2) Procedendo verso l’interno troviamo il cerchio che racchiude l’umanità: molti la amano a parole, per farsi belli; pochi nei fatti. Ma qualcuno esiste. Come i missionari che vanno ad aiutare popoli lontanissimi. O come chi dà una mano, disinteressatamente, a chi ha bisogno di aiuto. E accanto all’umanità metto gli animali. Non il proprio animale domestico: gli animali in genere. C’è chi li ama più degli uomini, e sbaglia; e chi li considera poco più che oggetti, e sbaglia an-

cora di più. Perché gli animali sono nostri fratelli. I nostri coinquilini su questo pianeta. A volte chi ama gli animali non ama gli uomini. E sempre chi non ama gli animali non ama gli uomini; 3) Il cerchio successivo è quello dei nostri conoscenti. Ci stanno i vicini di casa, i colleghi di lavoro, le persone che incontriamo spesso ma con cui non abbiamo stretto non ancora, almeno - un legame di amicizia. In genere abbiamo un discreto rapporto con loro. Ci ispirano simpatia,qualche volta indifferenza. Amare un conoscente sembra buffo. Una contraddizione in termini. Ma se non amiamo chi ci sta vicino, come possiamo amare chi vive lontano, in Africa, e non lo conosciamo nemmeno di vista? 4) Eccoci al cerchio dove si trovano le persone che è facile amare: amici, familiari, figli, genitori, partner. Forse non le amiamo nel modo giusto. Forse confondiamo il senso del possesso, o l’attrazione, per amore. Ma comunque, bene o male, le amiamo. Perché sono le persone per noi più importanti. Quelle di cui sentiamo di avere bisogno per stare bene. Se vengono a mancare, o se ci deludono, ne soffriamo. Molto. 5) Nel cuore del cerchio ci sei tu. Con l’amore che provi per te stesso. Perché tu sei al centro della tua vita. Sei l’unica persona che sicuramente ti accompagnerà dalla nascita alla morte. L’unica che non ti abbandonerà mai. E l’unica su cui, se vuoi, puoi esercitare totale controllo. Tutto, nella tua vita, parte da te. E qualunque forma di amore, manifestata verso chiunque, nasce dall’amore che provi per te stesso.

MARIO FURLAN

Docente universitario di Motivazione e crescita personale

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Con l’avvio della stagione estiva, Al Turacciolo di Rimini, rinnova l’invito a tutti a passare una serata in compagnia con le proposte del ristorante e della pizzeria. Lo staff coglierà l’occasione per far conoscere le nuove proposte con piatti ricercati nell’antica cucina, sempre curati come si faceva una volta. Steve e Milena con lo staff, Vi accoglieranno in un’atmosfera casalinga, con tante specialità. “Al Turacciolo” la pizza è sempre lievitata con malto all’orzo; è sempre possibile scegliere an-

che piatti vegetariani; i classici taglieri; le tagliate; lo stinco al forno; il baccalà, sempre tutto accompagnato da piada e pane fatti in casa, così come per i dolci. Con la nuova stagione sarà possibile assaporare i nuovi piatti di pesce e carne con cucina internazionale, come le costine alla Kasas cotte nell’autentico barbeque americano, piatti del centro-america, tex-mex e tante altre sfiziose alternative, sempre cucinate con vera passione.

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en trovati, Ecco un modo gustoso e diverso dal solito per consumare gli ultimissimi peperoni estivi: La padellata di peperoni in agrodolce. Facile, veloce ed economica, ottima accompagnata a del riso bianco e del pollo alla piastra, ma anche servita su di un bel crostone di pane.

PROCEDIMENTO:

INGREDIENTI: (per 4 porzioni circa) -- 4 peperoni rossi e gialli, carnosi e maturi -- 2 cipolle dorate -- 3 cucchiai di olio evo -- 2 cucchiai di salsa di soia -- 2 cucchiai di miele chiaro -- 1 spicchio d’aglio

Mescolare con cura e di frequente, fino a che la verdura risulti ben

Lavare e mondare cipolle e peperoni, tagliando a dadi piuttosto piccoli. In una larga padella, meglio se di ferro o antiaderente, far soffriggere lo spicchio d’aglio in camicia. Eliminare l’aglio non appena avrà ceduto il suo aroma all’olio, e versare le cipolle ed i peperoni.

cotta ma ancora al dente. Versare la salsa di soia e far andare 3 minuti a fiamma vivace, sempre mescolando. In ultimo, aggiungere il miele e far caramellare per altri 3 minuti sempre mescolando. Far riposare almeno 30 minuti, prima di servire tiepido.

SARA GNOLI

e-mail: gnolisara@gmail.com

Chef, Consulente Enogastronomico per aziende di ristorazione, docente di tecniche di cucina, nutrizione applicata alla ristorazione, cucina storico medievale. Fondatrice Sede APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) Latina. Info, richieste e consulenze gnolisara@gmail.com

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LA DOLCE VITA LOUNGE BAR MUSIC BAR DISCO BAR

Aperto 4 24 ore su 2

LA DOLCE VITA Corso Umberto Bova Marina (Rc)

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SATIRA

QUANT’È BUFFA QUESTA SATIRA di Fabio Buffa

MATTEO RENZI STA VIVENDO IL PERIODO PIÙ DRAMMATICO DEL SUO PD. IL TESTIMONIAL È MASSIMO D’ALEMA.

IN ITALIA AUMENTANO LE RISSE PER FUTILI MOTIVI. BEI TEMPI QUELLI IN CUI TI SPACCAVANO LA FACCIA PER UN FORTE IDEALE.

IL VIAGGIO DI RITORNO SULLA TERRA DI SAMANTHA CRISTOFORETTI È STATO CARATTERIZZATO DA QUALCHE APPRENSIONE. TRA MARTE E PLUTONE È PIENO DI AUTOVELOX.

AURORA RAMAZZOTTI SI È DIPLOMATA. HA CONQUISTATO LA “TERRA PROMESSA”

I RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ DEL TEXAS HANNO SCOPERTO CHE IL CAFFÈ SAREBBE UN VIAGRA NATURALE. LA LAVAZZA VENDE GIÀ LE CIALDE COLOR BLU.

SECONDO LA RIVISTA SCIENTIFICA CLINICAL ANATOMY, IL PUNTO G NON ESISTE. PERÒ È STATO BELLO CERCARLO.

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GENTLEMAN di COMPAGNIA

DEVIS PAGANELLI

Presidente Are Communication

STEFANO PIA

NADIA BENGALA

GIANCARLO CECCONELLO

ROBERTO CORBELLI

Direttore Editoriale

Direttore Responsabile

Direttore Nazionale Slide

Art Director

SALVATORE MARTUSCIELLO

LUIGI PETRONE

GIUSEPPE MESSINA

MARCO PELLEGRINI

Direttore Nazionale Nord

Direttore Nazionale Centro

Direttore Nazionale Sud

Direttore Nazionale Miss Reginetta d’Italia 2015

STEFANO PIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino

FRANCESCO CASANOVA Fotografo

FABIO BUFFA Rubrica Satira

FEDERICA PREGNOLATO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino

DAVIDE VIGNES Fotografo Moda

MARIO FURLAN Motivatore - Formatore

TOMMASO TORRI Direttore News

FRANCESCO SAVERIO CETRANGOLO Fotografo Ufficiale

ENRICO LIONELLO Rubrica Enjoy Television

CRISTINA BERLINI VIP Free Lance

PIERPAOLO PIA ALIAS PAUL PIGAS Fotografo Ufficiale

CRISTIANA ELLI Rubrica Enjoy Television

PINA LI PETRI Rubrica Psicoterapeuta

MARCO BARALDI Fotografo

LORENZO TIEZZI Rubrica Enjoy Television

MARCO ANELLI Cani e Gatti Television

LAURA BENVENUTI Rubrica Life & Benessere

Coordinatrice Centro Italia Myracol ALEX LEARDINI Coreografo Eventi

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ALINA DROZDOVSCHI Rubrica Fashion Blogger

ANNA MARIA GERVASI Direttore Nazionale Nord

GIANLUCA NASI Talent Scout

GIUSEPPE SCARPATO Rubrica Musica

GIUSEPPE MESSINA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Palermo

MARCELLA PIANO Talent Scout

SARA GNOLI Rubrica Food4You

PIETRO GALLETTI Direttore Locale Concessionario Esclusivo Trieste

MASSIMO PACINI Talent Scout

ALESSIA CIPOLLA Dans la Valise Fashion Blog

GINA MULÈ Direttore Locale Concessionario Esclusivo Varese

FABIO DE MARZO Talent Scout

ENRICO SANTAMARIA

DOMENICO COMMUNARA Direttore Caserta

GIANCARLO CECCONELLO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria

FRANCESCO PISPISA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Catania

ALESSANDRO D’AURIA Direttore Caserta

LUIGI PETRONE Direttore Locale Concessionario Esclusivo San Marino

BRUNO MORABITO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Reggio Calabria

KATIA BARZOTTI Direttore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna

FRANCESCA LORU Direttore Locale Torino

FLAVIO ALAGIA Turisti ma non solo

Direttore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-Lipari Coordinatore Nazionale Mister Slide Direttore Nazionale Slide Party

UMBERTO MARTUSCIELLO Presidente Concessionaria Canton Ticino

Tutti i componenti del Team Slide, senza esclusioni, operano indipendentemente dall’editore. I singoli Direttori Locali, Concessionari Esclusivi e Subconcessionari sono imprenditori autonomi che operano senza alcuna possibilità di rappresentanza del magazine a livello nazionale. Ogni appartenente al Team salvo che per l’editore e il Direttore Editoriale, non è autorizzato a rappresentare la direzione nazionale, ma opera esclusivamente in rappresentanza dell’edizione territoriale indicata e conceduta in esclusiva. Mediapartnership e collaborazioni nazionali sono iniziative concordabili con Slide scrivendo a: info@arecommunication.com

REDAZIONE SVIZZERA

AVV. ALEXANDER HENAUER Consulente Legale Concessionaria Canton Ticino

SALVATORE MARTUSCIELLO Coordinatore Nazionale Svizzera

LUCA MOTTA Responsabile Marketing Canton Ticino

LGS CONSULTING SAGL Consulente Fiscale Canton Ticino

FLORA SPINOSA Assistente Concessionaria Canton Ticino

CLAUDIA FASOLA Giornalista/uff.Stampa Canton Ticino

ALVARO GUALDI Direttore Locale Sopraceneri

JUANA CALÌ Fotografa Ufficiale Slide Ticino

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CANI E GATTI TV CHANNEL

A

mici di SLIDE ben ritrovati a questo appuntamento a 6 zampe!! Settembre è alle porte e anche quest’anno con Artu abbiamo percorso più di 20000 km alla scoperta di strutture che amano e accettano davvero i nostri amici pelosi. Emilia Romagna, Sardegna, Veneto, Lombardia, Abruzzo, queste sono alcune delle regioni toccate personalmente, insomma una vacanza/lavoro faticosa ma davvero divertente. Pensate che a Rimini abbiamo scoperto un albergo “altamente” pet friendly, consigliatissimo da Artu, l’HOTEL VIRGINIA offre tutti i confort che ogni persona accompagna-

ta dal proprio pelosetto necessita, colazione, pranzo, cena, piscina, il tutto con il cane al seguito, niente male non credete?

Purtroppo nelle coste Emiliane, anche se ci sono molti bagni Pet Friendly, non è possibile accedere in acqua con il proprio quadrupede. Se invece amate scendere verso il sud, vi consigliamo LA PLAYA di Pescara, una spiaggia con accesso consentito anche ai cani, con anche un ristorante e con tanto di terrazza sul mare dove potersi godere immensi tramonti con il proprio fedele amico a 4 zampe.

Un ringraziamento particolare a coloro che credono in questo progetto, da Frontline combo Education Program, Sardinia Ferries, Forza10, Tirrenia, HappyDog, Enova, Residenza Capriccioli, Gopro per le splendide attrezzature video. Tutti i nostri servizi li potete rivedere online su www.caniegattitvchannel.tv, oppure in TV controllando gli orari e i canali di riferimento cliccando su palinsesto, e se siete in giro per vacanza e non sapete dove portare il vostro cucciolo, vi consiglio di scaricare gratuitamente la APP ITALIADIARTU disponibile per GOOGLE PLAY e APP STORE.

E adesso diamo il via alle adozioni in collaborazione con i nostri amici Gaia animali e Ambiente.

MAISON è un bellissimo cucciolone, futura tg medio grande. Arriva dalla Puglia con la sorella Liliah e spera di trovare presto una bella famiglia. Ha ca. 8 mesi ed è ancora un pò timido, ma molto curioso e fiducioso ! Si trova al parco Canile di Pozzo d’Adda in attesa di adozione.

LILIAH timida femmina meticciona. Insieme al fratello ha lasciato la terra nat iva (Puglia) per avere la possibilità di sopravvivere .... Ha ca. 8 mesi futura taglia medio grande. Bella, ma ancora un pò fifona ! ! Si trova al parco Canile di Pozzo d’Adda (Bg) in attesa di adozione.

Per informazioni e/o adozioni: diamocilazampaonlus@gmail.com tel. 02.7532990

Per informazioni e/o adozioni: diamocilazampaonlus@gmail.com tel: 331.4675929 - 02.7532990

VICKY ci lancia un accorato appello: “Anche a me piacerebbe riavere una casa tutta mia! Mi ricordo bene come era bello dormire vicino al mio padrone ... Non lasciate che rimanga solo un ricordo! Sono buona e coccolona!!” Per informazioni e/o adozioni: tel. 02.7532990 - 335.7223954 (in Lombardia)

CANI E GATTI TV CHANNEL

http://www.caniegattitvchannel.tv/ a cura di Marco Anelli

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Anche PLUTO ha qualcosa da dire: “Io non mi lamento di dove e come sto a l Rifugio di Pozzo d’Adda... Però una famiglia tutta mia mi piacerebbe riaverla!!!” Firmato: Pluto il patatone!! Per informazioni e/o adozioni: tel. 02.7532990 - 335.7223954 (adozioni preferibilmente in Lombardia)


Finale Nazionale 10 Settembre 2015 Altromondo Studios RIMINI

ALTROMONDO STUDIOS - Viale Flaminia 358 Rimini



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