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Ludwig Van Beethoven: un mito
I tesori della Collezione Carrino raccontano 250 anni di un Mito, attraverso percorsi storici, artistici e musicali, dedicati al grande compositore tedesco e legati a dodici filoni di collezionismo nella Casa Museo Biblioteca Beethoveniana a Muggia.
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I Signori Carrino ci ospitano nella loro accogliente Casa Museo di Muggia, nel Golfo di Trieste, e ci introducono con garbo e delicatezza nel loro affascinante Mondo creato intorno alla figura di Ludvig Van Beethoven: il musicista, l’uomo, il mito. L’attacco della Quinta Sinfonia è il più conosciuto al mondo. L’Ode alla gioia di Friedrich Shiller, musicata nella Nona Sinfonia, è l’Inno d’Europa. Una profonda passione per la musica accomuna Sergio e Giuliana, sin dai primi loro incontri, in un locale triestino dove, spente le luci delle insegne, si intrattenevano in fitte conversazioni con un virtuoso pianista che oltre ad interpretare con grande sentimento i brani di Beethoven, nutriva la loro curiosità e desiderio di conoscenza. La passione per l’autentico - come testimonia la straordinaria selezione di prime edizioni di libri beethoveniani e rarissime prime edizioni originali di partitura, quali l’edizione della Nona Sinfonia del 1826 - li tiene uniti da 50 anni, impegnati nella scrupolosa ricerca e meticolosa catalogazione, con il coinvolgimento del figlio Ludovi - co, attratto da questo affascinante Mondo. Ogni opera d’arte, ogni manufatto di questa splendida collezione narra una storia che i signori Carrino sono pronti a raccontare agli amici, aneddoti di ricerche minuziose, incontri emozionanti e talvolta fortuiti, scoperte avventurose, accompagnati dal perenne stupore nell’accostarsi ai tanti cimeli che testimoniano l’amore per questo gigante della musica.
La maschera da vivo di Beethoven, uno dei primi esemplari in bronzo ricavati dal calco originale in gesso realizzato a Vienna nel 1812 da Franz Klein, è certamente un pezzo forte della collezione, il ritratto più verosimile del suo volto, destinato ad essere idealizzato e trasfigurato, e fra le numerose sculture di Beethoven spicca il busto in bronzo, opera di gusto simbolista, realizzato a Trieste nel 1925 da Marcello Mascherini. Una sequenza di ritratti raccolti nel tempo, che spaziano dai dipinti ai disegni, alle incisioni, ciascuno con tratti significativi, sono peculiari esempi di arte europea dell’Ottocento e Novecento, in dialogo gli uni con gli altri per raccontare qualcosa di nuovo a chi li sa osservare.
Opere ispirate alla sua musica sono rese vive dal simultaneo ascolto delle esecuzioni di grandi maestri e virtuose orchestre. Numerose sono le medaglie e le monete, capolavori di pregevole valore artistico, fra le quali una rarissima medaglia realizzata subito dopo la morte di Beethoven da Josef Nikolaus Lang. Non mancano gli ex libris, realizzati da sapienti artisti per narrare la personalità e la storia di appassionati lettori, possessori di pregevoli biblioteche, le cartoline d’epoca e i francobolli con l’immagine di Beethoven veicolo di corrispondenza. Interessante la sezione pubblicitaria, in cui l’immagine del compositore è utilizzata a scopi di promozione di prodotti o servizi esclusivi, originali e di lusso, e curiosa la sezione di oggetti bizzarri, divertenti e kitsch. Alcuni pezzi significativi della Collezione Carrino sono stati ammirarti in mostre temporanee e sono stati protagonisti di esposizioni nel prestigioso Beethoven-Haus Museum di Bonn, nel Musée de la Musique di Parigi e nella Kaiserhaus di Baden.
Abbagliati e incuriositi dai preziosi oggetti ed opere d’arte, avvolti in un sorprendente abbraccio anche emozionale, il visitatore si allontana portando con sé un po’ dell’armonia che si respira in ogni stanza in cui gli oggetti sono in continuo dialogo con la quotidiana esistenza dei proprietari. Grazie Giuliana e Sergio per averci concesso di varcare quell’uscio e averci ammaliato con il vostro entusiasmo per la bellezza ispirata dalla potenza di un Mito e dalla complessità dell’Anima.