Libricino Coppa Shotokan 2011

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43° COPPA SHOTOKAN

KARATE

TRADIZIONALE

CON IL PATROCINIO DI

Assessorato allo sport

Comune di Busto Arsizio

Consolato Generale del Giappone a Milano

Maestro HIROSHI SHIRAI

BUSTO ARSIZIO

Società organizzatrice:

PalaYAMAMAY - Viale Gabardi, 43

10 DICEMBRE 2011 CENTRO ARTI MARZIALI E GINNICHE

Via Dante, 5 - Busto Arsizio Tel. 0331.632301 www.budokan.it - segreteria@budokan.it


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

COMITATO D'ONORE 1. 2.

ASSESSORE REGIONALE ALLO SPORT ASSESSORE ALLO SPORT PROVINCIA DI VARESE

3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

SINDACO DI BUSTO ARSIZIO ASSESSORE ALLO SPORT DI BUSTO ARSIZIO PRESIDENTE PROVINCIALE CONI CONSOLE ONORARIO DELLA COSTA D’AVORIO PRESIDENTE A.S.S.B. PRESIDENTE PANATHLON “LA MALPENSA” ARTISTA DIRETTORE QUOTIDIANO “LA PROVINCIA” DIRETTORE QUOTIDIANO “LA PREALPINA” DIRETTORE MENSILE “L'INFORMAZIONE” PRESIDENTE ISI PROMOTORE, DIVULGATORE E GUIDA DEL KARATE TRADIZIONALE SHOTOKAN

MONICA RIZZI GIUSEPPE DE BERNARDI MARTIGNONI GIGI FARIOLI IVO AZZIMONTI FAUSTO ORIGLIO DOTT. FABRIZIO ISENI GIANLUCA CASTIGLIONI IVAN BIDORINI SHUHEI MATSUYAMA DIEGO MINONZIO PAOLO PROVENZI GIANLUIGI MARCORA GABRIELE ACHILLI M° HIROSHI SHIRAI

PROGRAMMA ORE 14.30

INIZIO MANIFESTAZIONE

DALLE 14.30 alle 17.00

ELIMINATORIE

17.30

DIMOSTRAZIONI

18.00

FINALI

19.00

PREMIAZIONI

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

Saluto del Presidente dell’Istituto Shotokan Italia - Ente Morale, Comm. Prof. Gabriele Achilli, ai partecipanti della 43^ Coppa Shotokan 2011 “Tzuito Kinen Taikai”, “Memorial Maestri: Gichin Funakoshi, Yoshitaka Funakoshi, Masatoshi Nakayama e Taiji Kase”

E’ con grande piacere che saluto i partecipanti alla 43^ Coppa Shotokan 2011 e, insieme a loro, mi permetto di dare il benvenuto a nome mio e dell’ISI (Istituto Shotokan Italia - Ente Morale) alle Signore Autorità, agli atleti italiani e stranieri che sabato 10 dicembre prenderanno parte alla manifestazione più importante dedicata al Karate Tradizionale, che si svolgerà al Palayamamay di Busto Arsizio (Varese), la quale è anche la celebrazione della scuola del Maestro Hiroshi Shirai in Italia. L’onore e il rispetto per l’avversario, sia per quello più forte che per quello più debole, sono le basi fondamentali che contraddistinguono il Tradizionale dalle altre Arti Marziali. E questi nobili principi sono intrinsechi nella competizione di questo sport ancora pulito e assumono un significato che va oltre la sfida, il confronto e la vittoria finale. E al di là di ogni attività agonistica il Karate Tradizionale contiene in sé i valori della lealtà, del coraggio e del rispetto verso gli altri che, spesso, dobbiamo imparare prima nella vita che sul tatami di gara. Questa circostanza, quindi, rappresenta una rara occasione di scambio tecnico e culturale, un momento di libertà, uguaglianza e fratellanza fra i popoli nello spirito più profondo del Karate-Do Tradizionale. OSS!!!

L' ISI (Ente Morale) L' ISI (Istituto Shotokan Italia), è nato nel 1989 allo scopo di promuovere e salvaguardare i principi originali dello stile Shotokan del Karate Tradizionale fondato dal Maestro Gichin Funakoshi. Anche l'ISI ha come guida il Maestro Hiroshi Shirai. Fra i diversi ruoli istituzionali dell'ISI, rientrano l'approfondimento culturale, l'organizzazione di seminari, corsi, congressi e, soprattutto, il sostegno della ricerca scientifica applicata. Da diversi anni l'ISI in collaborazione con la FIKTA, si è fatto promotore dell'approfondimento di tematiche riguardanti la disciplina, stringendo un proficuo rapporto con la realtà accademica ed in particolare, a partire degli anni 90, con il LAFAL (Laboratorio di Anatomia Funzionale dell'Apparato Locomotore) dell'Università degli Studi di Milano. Attualmente, un ulteriore gruppo di studio costituito dai ricercatori dell'Università degli Studi di Siena e da tecnici dell'Istituto Shinan Karate Kai di Siena ha consentito un nuovo impulso nell'approfondimento scientifico del Karate Tradizionale.L'ISI ha ottenuto nel 1995 il riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come “Ente Morale”.

Vice presidente M° Giuseppe Perlati

Vice presidente M° Mario Fanizza

Segretario Generale M° Rino Campini

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

Raduno tecnici FIKTA

La Fikta La FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini) è nata nel 1989 su iniziativa di circa 500 Società, con oltre 20.000 tesserati, che si sono distaccate dalla FITAK (FILPJ-CONI), per poter operare al meglio nel nostro Paese promuovendo il Karate Tradizionale, quale disciplina sportiva con finalità educative e culturali, andando oltre gli aspetti prettamente agonistici promossi da altre Federazioni. La guida della FIKTA è il Maestro Hiroshi Shirai cintura nera 9° Dan, in Italia dal 1965. La FIKTA è aderente alla ITKF (International Tradizionale Karate Federation), Organizzazione mondiale preposta alla disciplina del Karate Tradizionale nel mondo.

M° Dino Contarelli 7° DAN

M° Carlo Fugazzi 7° DAN

M° Giuseppe Perlati 7° DAN

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE

i grandi maestri del karate shotokan

TRADIZIONALE

Il karate mondiale sta attraversando una fase di transizione. La sua storia, la sua filosofia è stata rappresentata da generazioni di maestri, quasi tutti scomparsi, che hanno dato la forma al karate tradizionale odierno. Il tempo presente vede un'altra generazione e ha bisogno di un rinnovato discorso generativo. L'identità di oggi è un'identità “liquida”, mobile, transitiva, plurale, ricca di stimoli ma anche di incertezza, di insicurezza e di confusione. Si avverte sempre più il bisogno di produrre una condizione solida per cuore, mente e corpo. I giovani amano istintivamente il karate ma hanno bisogno di capire e anche di volare, di credere, di sperimentare, di sognare, di toccare il proprio sorriso interiore e per questo, occorre far vivere una trasmissione autentica, nuova e antica nello stesso tempo. Il karate Shotokan dei nostri maestri da sempre rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, tra valori consolidati e cambiamento e può rappresentare anche oggi una risposta operativa, immediata, accessibile a tutti.

La sezione “I grandi Maestri del karate Shotokan” è stata curata dal

M° Luciano Puricelli


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Gichin Funakoshi Uomo della tradizione rappresenta al contempo la modernità del suo tempo, sa interpretare con intelligenza e lungimiranza le esigenze del contesto in cui vive e, senza alterare l'essenza degli insegnamenti ricevuti, è flessibile nell'introdurre quei cambiamenti che il contesto sociale in cui vive, richiede. Grazie a lui il karate da disciplina segreta riservata ad un gruppo ristretto di praticanti si apre al grande pubblico, con lui si opera il passaggio da arte di Okinawa a tecnica del Budo giapponese. Oltre che tecnica di combattimento il karate diviene anche un'arte marziale filosofica, un Do, una via di realizzazione. Questo uomo fisicamente minuscolo, con l'esempio e una grande dignità interiore, instancabilmente incita a coltivare modestia e spirito di armonia, nonché integrità fisica e efficacia. Il sentimento di riconoscenza verso i suoi maestri, la convinzione del valore intrinseco del karate do, ed un alto livello di forza spirituale, sviluppate con l'allenamento, sono le qualità e gli strumenti che attraversano la sua vita.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Yoshitaka Funakoshi

Nella storia del karate è importante per le innovazioni tecniche da lui introdotte e tacitamente approvate dal padre, innovazioni in cui si può rintracciare un collegamento con la tecnica del suo primo maestro di karate il M° Azato. Il suo O-waza, nelle posture e nella dinamica del gesto tecnico del corpo e della mente combinato con l'elevato livello di efficacia nella prestazione e l'incredibile velocità di esecuzione, influenzerà profondamente il M° T. Kase. In effetti le foto che abbiamo di lui mostrano uno studio della combinazione di espansione muscolare-articolare, centratura del kimè e dell'equilibrio combinato con la forza di torsione, non rigidità del corpo, allo scopo di ottenere la massima risultante di energia, a tutt'oggi (a mio avviso) sono ancora parzialmente inesplorati nelle loro profonde implicazioni e sono suscettibili di comprensione, studio, ricerca e applicazione.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Masatoshi Nakayama

Organizza il karate e i praticanti e prepara l'introduzione della scientificità sistematica nel karate mettendo a punto quella metodologia e didattica dell'allenamento che diffonderà il karate shotokan nel mondo intero. Sviluppando un nuovo e razionale metodo di insegnamento, mostra che il karate è anche un eccezionale sistema di sviluppo fisico, di autodifesa e un modernissimo sistema di competizione. Ogni aspetto pratico dell'allenamento viene da lui analizzato scientificamente sia dal punto di vista fisico che cinestesico, ma in aggiunta ribadisce che, in quanto arte marziale a mani nude, va praticato con un cuore impavido e la mente vuota (libera da ogni pensiero e sentimento condizionante). Crea corsi per istruttori di karate, crea il primo sistema di gara e stabilisce i criteri di adattamento dei kata e kumite alla competizione. Con lui il karate, come mezzo di sviluppo della personalità umana, deve essere praticato come un tutto inseparabile: kihon, Kata e Kumite.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Hidetaka Nishiyama Getta le basi per una minuziosa definizione dei parametri e requisiti di sintesi tra budo e competizione di karate, definendo minuziosamente i parametri assolutamente necessari per una competizione non improvvisata ma codificata secondo i criteri del budo. Lo scopo primario è quello di recuperare i valori del karate che con la diffusione di massa si sono notevolmente abbassati; il secondo muove nella direzione di un riconoscimento olimpico del karate tradizionale. È un lavoro ancora incompiuto. I parametri che definiscono sia l'allenamento che la competizione sono: illimitata ricerca del più alto livello di sviluppo personale di mente corpo spirito tecnica, stabilità emozionale e la consapevolezza che l'allenamento prepara alla vita e a far fronte alla morte. Accetta l'ippon shobu inteso come una tecnica che distrugge la capacità offensiva dell'avversario nel più breve tempo possibile. Per lui il budo è una filosofia che giustifica e fonda ogni dettaglio e ricerca tecnica; per questo le regole di gara devono essere stabilite dal maestro col più alto livello e i giudici devono essere dei veri esperti con una profonda conoscenza e un serio allenamento. Conseguire un alto livello tecnico e il massimo sviluppo personale è più importante che vincere una gara.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Taiji Kase

Un vero uomo, semplice e tuttavia incredibilmente profondo. Solare, luminoso, sempre sorridente e disponibile, ma anche un uomo del Budo, con una disciplina interiore impeccabile e inflessibile. Con se stesso sul piano tecnico era esigentissimo, sempre alla ricerca di un continuo miglioramento qualitativo ma che includeva sempre l'uomo, una profonda umanità e un rigore morale vissuto naturalmente. In questo senso è stato un Saggio; era amante dell'arte, della letteratura (nella sua biblioteca aveva la traduzione dei maggiori classici della letteratura occidentale). La sua vita e la sua pratica del karate erano una cosa sola, inscindibili. In lui ogni istante del quotidiano era allenamento e il suo karate era espressione naturale del ki benefico che emanava senza sosta dalla sua persona. Viveva e praticava con un rigoroso senso della concretezza, con i piedi per terra, ma includeva anche una dimensione inafferrabile, quella energia della quarta dimensione che aveva trovato un giorno in se stesso, e da lui stesso definita misteriosa. Tecnicamente sintetizzava il proprio percorso con il concetto “atobaya”, andare oltre, approfondire la tecnica, ma non solo la tecnica. Lui era la dimostrazione che occorre espandere il proprio cuore, oltre le parole, in quel non luogo dove l'uomo incontra la propria verità, cioè se stesso, vede se stesso così come è veramente. Il karate, diceva, è onorare se stessi, onorare la propria pratica, seguire la Via dei Maestri.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

i grandi maestri del karate shotokan

Hiroshi Shirai

La sintesi di quanto sopra, la ritroviamo nel lavoro gigantesco del M° Shirai. Genio creativo e poliedrico, riunisce in sé le grandi qualità dei maestri che lo hanno preceduto. Sul piano organizzativo e formativo crea un numero incredibile di tecnici e maestri a livello nazionale e internazionale. La serietà e continuità instancabile con cui ogni giorno si allena sono la manifestazione di volontà e rigore che raramente si incontrano. Esplora, analizza, combina, mette continuamente alla prova persone, schemi tecnici, schemi tattici, soluzioni agonistiche, programmi di lavoro e piani di sviluppo, il tutto senza sosta con un sincero sentimento di miglioramento personale suo, dei suoi allievi e dell'intera famiglia del karate. Il suo insegnamento si articola a diversi livelli di profondità con un livello di trasmissione evidente, facilmente leggibile e una più sottile e profonda trasmissione silenziosa, senza tante parole, fatta di allusioni, parole a metà, a volte non dette, dove il suo silenzio e la luce del suo sguardo sorridente dicono molto, molto di più. Rappresenta per un certo verso l'espressione della complessità evolutiva ma con la capacità di includere la semplicità della persona e , recentemente, come già fece il Maestro G. Funakoshi, include negli stages dei tecnici della federazione elementi provenienti dai classici del budo o del buddismo, essenziali per colmare quello spazio culturale, filosofico e spirituale che, pur essendo incluso nella tecnica, spesso non viene recepito nella sua vera profondità (vedi ad esempio le comunicazioni del Monaco Koso che puntualmente vengono quasi sempre anticipate dalla lezione del Maestro Shirai e che indicano, al di là dei contenuti tecnici, quali qualità intrinseche deve conseguire chi segue questo programma di allenamento). Nel suo impegno riecheggiano le parole del M° G. Funakoshi:“ La Via, chi camminerà con rettitudine e onestà?” Alla FIKTA e all'ISI il compito di onorare e continuare questo immenso sforzo e lavoro.

Oss Luciano Puricelli

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

I principi ispiratori dell’aspetto educativo del karate tradizionale sono racchiusi nelle cinque regole fondamentali del Dojo (DOJOKUN): 1. Perfezionamento 2. Sincerità 3. Costanza 4. Rettitudine 5. Rispetto BAMBINI Il karate è uno sport completo: coinvolge ogni parte del corpo, sviluppandolo in modo armonico e simmetrico, dà scioltezza articolare, tonifica, sviluppa i riflessi e la coordinazione. Il karate non è uno sport violento ma è una disciplina che cura lo sviluppo psico-fisico, rafforza il corpo e il carattere. Oltre a ciò è estremamente utile come autodifesa: attraverso la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità, consente di acquisire maggiore sicurezza e determinazione. I bambini, divertendosi, imparano la disciplina, l’autocontrollo e le regole fondamentali per una buona convivenza sociale. TERZA ETÀ Il karate può essere praticato da uomini e donne di ogni età: non c’è limite. Se le condizioni generali lo consentono, persone anche in età avanzata possono praticare karate e approfondirne la conoscenza sia sotto l’aspetto della pratica sportiva, sia sotto l’aspetto dello studio filosofico- storico-psicologico. Nella F.I.K.T.A., infatti sono previste sessioni d’esami per praticanti OVER 50 : è quindi possibile acquisire qualifiche e gradi per chi si allena con costanza e continuità.

Karate come disciplina educativa e formativa Oss,

Dojo Kun

Hitotsu, Jinkaku Kansei ni Tsutomuru Koto Il Karate è mezzo per migliorare il carattere Hitotsu, Makoto no Michi o Mamoru Koto Il Karate è via di sincerità Hitotsu, Doryoku no Seishin o Yashinau Koto Il Karate è mezzo per rafforzare la costanza dello spirito Hitotsu, Reigi o Omonzuru Koto Il Karate è via per imparare il rispetto universale Hitotsu, Kekki no Yu o Imashimuru Koto Il Karate è via per acquisire l’autocontrollo

Oss Vitale Prospero, classe 1931, con il M° Shirai e il M° Gazich. E’ arrivato al grado di cintura nera 4° Dan.

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE Il Bu Do Kan TRADIZIONALE

L’A.S.D. Polisportiva Bu Do Kan è stata fondata nel 1980 (ed ufficializzata nel 1981) dal M° Giorgio Gazich, 6° Dan. È istruttore dal 1978, Maestro e Arbitro Nazionale dal 1982, Arbitro Internazionale dal 1990. Nel gennaio 1999 la F.I.K.T.A. gli ha conferito il grado di 6° Dan. Ha formato agonisti di rilievo nazionale ed internazionale, numerosi istruttori, alcuni maestri ed un centinaio di cinture nere. È attualmente un punto di

riferimento per lo sviluppo della scuola di karate tradizionale nel nostro territorio, dove sono nate, tra il 1992 ed oggi, altre 8 realtà BU DO KAN. Pratica karate da 40 anni. In 33 anni di insegnamento ha avvicinato a questa disciplina circa 2000 persone. Si allena costantemente ed è allievo del M° Hiroshi Shirai, 9° Dan, promotore e guida del karate tradizionale a livello nazionale ed internazionale.

Lo staff tecnico del Bu Do Kan Direttore tecnico M° Giorgio Gazich

6° DAN

Maestri Rocco Fazza Andrea Grasselli Giorgio Amadei Marco Brogna Christian Zanovello Alessia Averna Anna Gomiero

5° DAN 5° DAN 5° DAN 5° DAN 5° DAN 5° DAN 4° DAN

Istruttori e insegnanti Diego Chinellato Fabrizio Mariella Matteo Prandoni Kamal Bougdaoua Riccardo Loner Walter Zanovello Massimo Margherita Paola Mangiapan Elisabetta Campiotti Emiliano Brogna Christian Galmarini

4° DAN 4° DAN 4° DAN 4° DAN 3° DAN 2° DAN 2° DAN 2° DAN 2° DAN 2° DAN 2° DAN

Il M° Shirai, 9° Dan, con il suo allievo, M° Gazich.

Gli agonisti del Budokan ai Campionati italiani assoluti 2011 a Salsomaggiore

Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

Palmares del Budokan COPPA DEL MONDO 2 terzi posti - Mosca 2000 CAMPIONATI MONDIALI 1 primo posto Vilnjius - Lituania 2008 2 secondi posti Davos 2004 Saskatoon (Canada) 2006 CAMPIONATI EUROPEI 5 primi posti • Atene 1989 - Polonia 1999 Mosca 2002 Skopije 2004 - Polonia 2006 3 secondi posti • Skopje (Macedonia) 1995 Lodz (Polonia) 1999 Malta 2005 4 terzi posti • Oporto 2001 - Vilnius (Lituania) 2003 - Skopije 2004 - Malta 2005

Campionati Mondiali di Vilnjius 2008: Christian Zanovello (2° da sinistra) sul podio con la squadra di kumite: Marco Bacchilega, Stefano De Bartolomeo e Matteo Leone.

CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI FEDERALI 35 primi posti 27 secondi posti 49 terzi posti COPPA SHOTOKAN 5 Primi posti 2 secondi posti 5 terzi posti TROFEO DELLE REGIONI 11 primi posti 7 secondi posti 12 terzi posti

Alessia Averna, pluridecorata campionessa italiana ed europea. Società organizzatrice:


43° COPPA SHOTOKAN KARATE TRADIZIONALE

Kamal Bougdaoua (foto sopra) e Stefano Zanovello (foto sotto) durante un kumite

Luca Manzoni, Arturo Boderone, Leonardo Orsello, campioni italiani di kata a squadre (fascia C)

Società organizzatrice:


Sedi E Palestre Busto Arsizio Castellanza Gallarate Laveno Legnano Magnago Samarate Solbiate Olona Varese

S.M. Bossi S.E. De Amicis c/o Soc. Ginnastica Palestra L. Scientifico Istituto Bernocchi S. E. Bienate S.M. Samarate Scuola Elementare S.E. Don Rimoldi

Via Dante 5 Via Moncucco 17 Via Pegoraro 1 Via Labiena, 28 Via Calini Via Leopardi 5 Via 5 Giornate Via XXV Aprile Via Pergine 6

CENTRO ARTI MARZIALI E GINNICHE

SCUOLA DI KARATE TRADIZIONALE Polisportiva Bu Do Kan - Centro Arti Marziali e Ginniche Associazione Sportiva Dilettantistica e Culturale Via Dante 5 - 21052 Busto Arsizio Tel. 0331.632.301 • e-mail: segreteria@budokan.it

www.budokan.it


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