2 minute read
CNCC E L’EVOLUZIONE PHYGITAL DEL CENTRO COMMERCIALE
A cura di Laura Lamarra Tra transizione ecologica e digitale
Un summer event commemorativo e rivoluzionario, tenutosi lo scorso 22 giugno presso il Centro Congressi Confcommercio Milano, organizzato da CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali).
L’associazione, che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders, dalle proprietà, alle società di servizi e ai selezionati retailer collegati all’industria dei centri commerciali, dei parchi commerciali, dei factory outlets, è la sola realtà rappresentativa del settore. I numeri, riferiti al 2022, dell’industria del settore, sono davvero interessanti:
• 1274 i poli commerciali presenti sul territorio nazionale
• 40.700 negozi e 1,9 miliardi di presenze annue
• 171 miliardi di euro di volume d’affari totale, con un’incidenza sul PIL italiano pari a 4,6%
• 748.000 persone, tra personale diretto, indiretto e indotto.
L’evento estivo è stato un’importante occasione per celebrare i 40 anni di un’associazione che rappresenta un contributo importante, sia sul piano dello sviluppo economico del Paese, sia sul piano occupazionale, ma anche per confrontarsi ed evidenziare elementi innovativi che interessano l’industria dei centri commerciali, nonché premiare le eccellenze che si sono distinte per aver avviato e portato a termine progetti particolarmente innovativi.
Roberto Zoia , Presidente del CNCC, ha aperto i lavori dichiarando: “tra i pilastri su cui poggia l’industria dei centri commerciali, oltre alla transizione ecologica, troviamo sicuramente la transizione digitale. A partire dall’esperienze di successo dell’omni-channel, che consideriamo ormai imprescindibile, si è affermata una chiara e condivisa consapevolezza della centralità delle nuove tecnologie nelle attività di ogni centro, che risultano sempre più fondamentali, non solo per intercettare i clienti e rispondere ai nuovi comportamenti di consumo, ma anche per rafforzare e sviluppare ulteriormente il dialogo con i retailer. Si tratta, quindi, di saper impiegare al meglio le potenzialità di questi strumenti, in chiave sempre più strategica, per rendere le nostre strutture maggiormente attrattive, con un’offerta innovativa ed esperienziale, in un contesto di crescita sostenibile”.
In questo contesto il “phygital” emerge come dimensione fortemente innovativa del centro commerciale, capace di sostenibilità.
Una natura che non può prescindere da quella di “creator”, ossia il centro commerciale è sempre più impegnato nella produzione e diffusione di contenuti social di valore per rafforzare la relazione con il cliente e l’approccio data driven, per supportare correttamente i decision maker nelle scelte aziendali, quotidiane e strategiche.
Riflessioni interessanti hanno riguardato anche lo Specialty Leasing e le nuove richieste di mercato, per la diffusione di questa tipologia di offerta nei centri commerciali e per le opportunità che offre, indagando anche i punti di debolezza, tra cui la necessità di un approccio corale al mercato e di una maggiore condivisione dei dati tra operatori e proprietari. Tra gli altri temi centrali: gli effetti che la concezione phygital del centro commerciale comporta sul piano della strategia di comunicazione e gestione dell’immobile, anche alla luce della digital transformation; gli asset e lo sviluppo dei rapporti di partnership e collaborazione con gli affittuari attraverso un’attenta gestione delle relazioni.
Romano Cappellari, Professore di Marketing all’Università di Padova e autore del best seller “Marketing della Moda e dei prodotti e del lifestyle”, in conclusione, ha illustrato il ruolo del punto vendita oggi nell’era del web. Con casi concreti di successo internazionali, ha sottolineato come, sebbene l’ecommerce si sia ritagliato uno spazio nelle vendite, i negozi abbiano sviluppato nel tempo un mix di funzioni nuove che consentono loro di restare competitivi con innovazioni attualmente in corso nel retail fisico.
Infine, prima dell’evento di networking nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni, non poteva mancare la cerimonia di premiazione dei CNCC Italy Awards 2023. 56 progetti in gara e 9 categorie di riconoscimento per le migliori iniziative di: brand awareness e (ri)posizionamento; apertura e rilancio di un nuovo centro, corporate social responsibility; ESG; digital transformation & technology, innovazione digitale ed efficacia delle strategie social, distinte in social communication & social channels management and engagement activation; tenant brand & partnership e infine low budget (progetti con un effort inferiore a 10mila euro).