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GERMANO LANZONI
Protagonista dell'ironia
Ci racconti come è iniziata la sua carriera lavorativa.
“La mia carriera è iniziata sui banchi di scuola al liceo. Mi rendevo conto che avevo risalto quando dicevo cavolate, sia da parte degli insegnanti che dei bidelli che dei compagni. Quella è stata la mia prima formazione. Potrei dire che sono nato in cortile; il cortile all’epoca era il social di oggi.
La mia carriera lavorativa invece è iniziata per pagarmi l’università. Ero iscritto a scienze politiche, indirizzo economico aziendale e l’unico modo per continuare gli studi era trovare un lavoro estivo. Così decisi di lavorare in un villaggio turistico come animatore. Poi ho voluto sperimentare il cabaret dato che già nei villaggi turistici funzionavo alla grande come comico.
Ho deciso di intraprendere una professione nella quale trovavo valore sia economico sia di interesse da parte del pubblico. Negli anni 90 i lavori artistici anche svolti in posti non proprio di livello, venivano retribuiti bene. Il mercato comico è stato molto funzionale per me sia dal punto di vista economico ma non solo. Il feedback del pubblico era immediato. La gente o apprezza subito la battuta o non l’apprezza.”
Quando e come è nata la sua collaborazione con il Milan come speaker per le partite casalinghe e l’emozione più grande che hai provato in questi anni.
“Nel 2000 RDS diventa radio partner del Milan ed io feci un evento con RDS. La direttrice marketing del Milan mi contattò perché avevano bisogno di uno speaker giovane. Lo speaker di allora aveva oltre 70 anni. Serviva un cambio generazionale. Mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto. Ogni volta che entro allo stadio per ogni partita mi emoziono come la prima volta.
Ovviamente sono anche tifoso del Milan e mi emoziono ancora di più quando ci sono match molto rilevanti come ad esempio una seminale di Champions League contro l’Inter.
Poi ci sono stati momenti indimenticabili come la presentazione della 7 Champions League, o quella di Ibrahimovic e Ronaldinho.
Molto emozionante è stato anche la festa scudetto dell’anno scorso, a Sassuolo in modo particolare perché ho festeggiato con tutti i giocatori post partita appena usciti dallo spogliatoio. Sono stati dei momenti molto personali ed intimi con la squadra che non vivo mai.”
Com'è stata l'esperienza di portare sul palco di Prime Video "F*GA! Dipendenze Croniche di massa", spettacolo teatrale che racconta molto di lei e delle sue "dipendenze"?
“È stata una figata. Mi ha chiamato Prime con questa notizia che volevano portare un mio live. Io avevo a teatro uno spettacolo che si chiamava “Ci aggiorniamo Dipendenze Croniche di massa".
In questo spettacolo racconto che tutto può diventare una dipendenza quando si passa una certa criticità, dal lavoro, ai figli, al sesso.
Questo spettacolo lo avevo già fatto a teatro a Milano, ma con poche date, causa pandemia. Non potevo più rifarlo a teatro. Ho comunque fatto degli aggiornamenti e cambiato il titolo.
L’ho chiamato così perché dopo che ho chiuso la telefonata non sapevo quale nuovo titolo scegliere. Dentro di me mi chiedo: “Figa come faccio!?” “Figa come faccio per domani”? E da qui nasce f*ga. Scritto con asterisco con arcobaleno per essere super parte e l’asterisco perché può essere fuga o foga. Non si deve capire nell’immediato.
Se pensi a me pensi a figa, intercalare milanese.”
Come nasce Il Milanese imbruttito e come è diventato in breve tempo un personaggio di successo?
“Nasce nel 2013 da 3 ragazzi che vengono a Milano a studiare comunicazione e che si rendono conto che noi milanesi parliamo in modo strano.
Facebook nel 2013 era una piattaforma di contenuti e incominciano per gioco lanciando il Meme. Attraverso meme e foto raccontano come si comporta il milanese. Imbruttito lo creano loro come termine.
I ragazzi hanno subito un impatto molto forte. Era da anni che Milano non veniva raccontata in modo comico e ridicolo. Incominciano poi a fare video con le interviste e sono fan del “Terzo segreto di satira”. Io ero uno degli attori del terzo segreto di satira.
Ci incontrammo a Milano, tra l’altro eravamo vicini di ufficio, di numero civico.
I ragazzi decisero di sviluppare i loro video come dei caroselli. Giriamo il primo video sul comportamento del milanese imbrutto nel 2014. Andarono subito a cercare gli sponsor prima di pubblicarlo su i social. Nel 2015 Mercedes decide di utilizzare un video ironico e social per raccontare il prodotto. Il prodotto non veniva mai citato, ma veniva fuori dalla narrazione della “storia”. Fu un grande successo. È stato come il ritorno del Carosello. Li ci fu un grande incremento di followers e di seguito che tutt’ora continua.”
Si sente parte di questo personaggio nella vita di tutti i giorni?
“Il ruolo del personaggio è una quota di Germano Lanzoni. Il personaggio influenza la mia vita fino al tempo che glielo permetto io. Ha influenzato la mia vita perché mi ha permesso di leggerla in modo diverso. Il personaggio mi ha dato l’accesso per studiare ed incontrare persone straordinarie che facendo impresa si occupano di persone e del loro benessere. C’è un’attenzione straordinaria al Welfare.”
Com’è stata l’esperienza di attore protagonista nel suo primo film in assoluto “Mollo tutto ed apro un chiringuito”?
“Nasce dal progetto del milanese imbrutto. Gli sceneggiatori vanno a fare un viaggio in Nicaragua in un isolotto, in una realtà poco sfruttata dal punto di vista commerciale. Si sono immaginati l’imbruttito che va dal pescatore insegnandogli a afre business e così via.
Quando sono tornati dal viaggio sviluppano l’idea. Si è optato per ambientarlo in Sardegna. Medusa ha ricevuto la sceneggiatura ed è stata molto soddisfatta. Essere protagonista del film è stato qualcosa di incredibile per me. Sono stato impressionato dal fatto che quando sei protagonista hai una macchina operativa che si muove per te per fare in modo che il tuo ruolo venga svolto nel modo migliore possibile. E poi durante la registrazione sono stato lontano da casa per 48 giorno ed ho avuto una seconda famiglia.
È stata una nuova esperienza anche come recitazione. Fare un film è diverso da fare teatro, come tempistiche e modo di recitare.”
Il suo rapporto con i social network
“Dipendenza cronaca di massa.”
Idee e progetti futuri ai quali sta lavorando e che può svelarci
“Sicuramente il mio nuovo spettacolo "F*GA! Dipendenze Croniche di massa" e poi un podcast sui giullari, ovvero i comici di un tempo.”
Ultima domanda di rito: 5 brani della sua playlist di Spotify
Germano Lanzoni - Quanto vale.
I pinguini tattici nucleari - Ringo star. Un pezzo di Gaber e uno di Jannacci. E un pezzo Funky tipo Tranky Funky di J-Ax.