Un particolare interesse per l’architettura degli interni e gli spazi a misura d’uomo, ridotti e “piccoli”, che negli ultimi anni si stanno liberando progressivamente da ogni accezione negativa, divenendo poco a poco qualità apprezzabile o addirittura desiderabile, è il punto di partenza di questa tesi. Una breve introduzione sul tema dell’abitare, studiando il ruolo che ha assunto nella storia, precede il concetto di ’”existenzminimum” durante il Movimento Moderno, fino ad arrivare alla contemporaneità, individuando le linee di sperimentazione, di ricerca progettuale, dalle quali trarre forme innovative per gli spazi abitativi odierni, attraverso casi studio che meglio di altri rappresentano
la situazione contemporanea delle abitazioni minime, in luoghi, società e culture molto differenti tra loro.