BergamoUp26 Marzo

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“Le tre regole del lavoro” 1 Esci dalla confusione, trova la semplicità 2 Dalla discordia, trova l’armonia 3 Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole www.bergamoup.it

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A. Einstein


se vivi in città o in Provincia, abbonati alla rivista più diffusa per chi vive Bergamo, così ti verrà personalmente recapitata. Basta spedire il tagliando al nostro indirizzo: Editrice BGUP Piazza Mons. Chiodi, 30 - 24049 Verdello (Bg) o via Fax: 035 236661 Sì, voglio sottoscrivere l’abbonamento annuale a

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L’editoriale | di Michele Oggioni

L’Europa... che banche che cambi parole della canzone di lucio dalla “Milano” tratto dall’album “Lucio dalla” 1979

Ovunque ci si volta in questo periodo si può notare tanta sofferenza e tanta tristezza dovuta da... le banche, o semplicemente quella che tutti chiamano “la crisi”! È una malattia, se così si può chiamare, che lentamente sta divorando una buona parte di tutta la popolazione. Insieme possiamo sconfiggerla tramuintesa come comunità europea

tandola in un’opportunità per riscattarci, risorgere in quanto è proprio in queste fasi dure che i veri uomini danno il meglio di sè. Bisogna soffermarsi sul dono della vita che ahimè, nella quotidianità, passa in secondo piano, invece è proprio da lì che bisogna prendere la forza per vincere e an004

Direttore www.bergamoup.it

dare avanti. L’amore, la fiducia e l’onestà


sono le sfere più umili a cui bisogna aggrapparsi per lasciare gli errori alle spalle e proseguire, perchè tutti noi siamo qui per un motivo e non dobbiamo perderlo di vista. Gira il mondo gira, si sale e si scende, ed è dal testo della conzone di Jimmy fontana “il mondo”

proprio qui che guardando in alto si possono vedere tante cose belle che ognuno può avere. Non lasciamo che questo momento buio si appropri di ciò che si è costruito e cogliamo l’attimo con intelligenza mirando carpe diem

alla crescita definitiva del nostro paese. “Si Salvi chi può” vedi rubrica di “Stefano Salvi”

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In copertina BERGAMOUP: Steven Cavagna

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sommario

SPECIALE:

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STORIA DI COPERTINA

pag.

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Steven Cavagna & l’Anima degli oggetti

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Tutte pazze per “Marni”

Solo se firmato H&M

Salute e benessere

pag.

14 InCentro Benessere La bellezza che viene dalla salute

SI SALVI CHI PUO’

pag.

52W la crisi

Opportunità di riscatto e furbizia

pag.

Curiosità e fashion

20 El Cumenda Roberto Mercandalli rivela la sua vita

54 BergamoUp Model

Anna & Anna pag.

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ELETTRONICA AVANZATA

Carburatori Bergamo Officina meccanica specializzata


IN CASO DI VIAGGIO

pag.

58 Buenos Aires

Passionale, vivace e Moderna TOP SPEED

pag.

72 Mitsubishi EVO VI RS

Cinema

pag.

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AVVENIMENTO

Un piccolo grande gioiello del thriller(1972)

pag.

86 Il sogno di una bambola Stefania Barcella

De Martino depista lo spettatore fino alla fine

Associazioni musicali

pag.

88 Musica Ragazzi! Mori Jungle Sushi

Oroscopo

68 Pesci

EVENT pag.

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Aperitivo Erasmus La vita notturna di Bergamo 007

pag.


Entrate, chiedete e vi sarà dato! ltre alla normale distribuzione, per rispondere alla richiesta dei nostri lettori, abbiamo deciso di mettere il mensile più dinamico della città gratuitamente a disposizione di tutti presso i seguenti BergamoUp point:

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Bergamo Via Guglielmo d’Alzano, 2b Tel. 035 0603115 www.galleriamarelia.it

Bergamo Via S. Alessandro, 26/A Tel. 035 319380 www.gionchilie.it

Treviglio (Bg) Via F.lli Galliari, 6 Tel. 0363 1847489 www.moodphoto-studio.it

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Redazione Verdello (Bg) P.zza Mons. Chiodi, 30 Tel. 035 236661

Bergamo Via Garibaldi, 4/d Tel. 035 233787 trecobergamo@gmail.com

Almè (Bg) - Via Milano, 42/A Tel. 035 638123 www.niniva.net

Lucchini Casa

Scanzorosciate (Bg) - Corso Europa, 38 Tel. 035 6570027 American Bar - Ristorante Bergamo Viale Vittorio Emanuele II, 12 Tel. 035 217037

Seriate (Bg) Via Pascoli, 2/A Tel. 035 4921473 www.tecnodomo.it

Bergamo V. Madonna Della Neve, 35 Tel. 035 0346077

Trattoria da Silvia... buona cucina, buon prezzo, buon appetito! via Roma, 16 - Gorle (Bg)


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Excuse me, but where c Steven Cavagna &

di Stefania Barcella Photo Matteo Mottari

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l’anima degli oggetti

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gni oggetto ha un’anima. Ogni oggetto può tenere una certa memoria e magari a un certo punto rivelarla. Ogni oggetto che ha avuto una funzione racconta qualcosa di sé e di chi l’ha posseduto. È proprio per questo che Steven Cavagna, classe 1974 originario di Osio Sopra ma vive da dodici anni ad Albino, ha fatto della sua grande passione per tutto ciò che è vintage il suo lavoro: ha trasformato un vecchio capannone di Gazzaniga nel suo atelier, dove si occupa di pittura scultura e design dando forma a idee e utopie. «Già da piccolino dipingevo, mi è sempre piaciuto disegnare, copiare cartoni animati. Ora ho un’attività che funziona perché ho sempre messo in evidenza la particolarità degli oggetti: li rendo pezzi unici. Amo creare qualcosa da un supporto anonimo, la mia è un’arte che spesso e volentieri valorizza oggetti buttati o che avevano altra funzione, come schienali di vecchi attaccapanni, tapparelle,

biciclette… alla materia di questi ex-oggetti aggiungo altre materie recuperate, riciclate, trovate: plastica, iuta, spago, corda, polvere di marmo, colla, colore acrilico.»


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can I find my dimension?


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Steven è autodidatta, ma ha avuto la fortuna di fare sin da giovane esperienze lavorative molto particolari: sei anni trascorsi nell’ufficio design di abbigliamento, dove ha lavorato con marchi in tutto il mondo. Per un paio d’anni è stato in uno studio grafico, dopodiché si è buttato in questa attività prima esclusivamente dipingendo e poi collaborando con diverse aziende che hanno negozi, uffici particolari, showroom oppure con privati che vogliono rendere speciale la casa dei loro sogni.

«Non è detto che tutto debba essere restaurato, c’è un significato anche nel rivisitare un pezzo vintage. L’idea è quella di snaturare e dare nuova vita sotto un altro aspetto. L’arte è un mezzo per rappresentare se stessi e il mondo, noi e gli altri, conflitti e armonie, le tecniche sono un mero strumento. Nel caos percepito all’istante scopriamo una sorta di ordine, di equilibrio formale e spaziale. Alla fine quello che viene fuori è un’opera che non abbandona un senso e un’estetica.» …e la dissonanza si trasforma in armonia.


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Steven Cavagna via de Gasperi 9/11 - Gazzaniga (Bg) steven@arte.is.it • Cell. 347 9483814 STEVEN CAVAGNA


InCentro Benessere

La bellezza che viene dalla salute

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di Greta Nicoletti - photo Matteo Mottari


Armonia fra dentro e fuori. Benessere. Bellezza. Grazie a un programma di dimagrimento personalizzato, sotto la guida di medici e professionisti qualificati, previsto per un massimo di cinquanta giorni. Da oggi in poi, Tisanoreica è la tua nuova liberta. Di ritrovare nelle tue forme la leggerezza che hai nell’anima. Con i Preparati Tisanoreica che rendono più gustoso lo stare a dieta, imitando magistralmente gli aminoacidi essenziali arricchiti con una selezione di fitoestratti che ne facilita l’assimilazione. Con gli Estratti d’erbe Tisanoreica che stimolano il benessere generale e l’equilibrio del corpo durante il dimagrimento. Erbe officinali concentrate in un estratto purissimo secondo l’antica tradizione della Decottopia.

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A Bergamo il tempio della bellezza di corpo e anima si chiama inCentro Benessere. A gestirlo sono Monica Ghidoni e Liliana Bettoni, figlia e madre, che da una quindicina d’anni operano nel settore. Ad accogliere il cliente un ambiente luminoso, elegante, che regala immediatamente una sensazione di relax e benessere. Protagonista indiscussa di questo luogo è la Tisanoreica, nata per aiutare a ritrovare e mantenere la giusta forma fisica, salvaguardando e tonificando la muscolatura, la pelle, i glutei e il seno. Si tratta di un metodo scientifico, elaborato e testato in collaborazione con il Dipartimento di Anatomia e Fisiologia dell’Università di Padova e con la Società europea per gli Studi sulla nutrizione. Un sistema innovativo diverso rispetto alle tante diete “fai da te”, che si sviluppa coma un percorso di dimagrimento, guidato e modulato con l’assistenza di medici e pro-

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fessionisti specificatamente qualificati.


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via Zambonate 67 – 24121 Bergamo Tel e Fax 035 246003

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Orari di apertura Centro Benessere da martedi a sabato 9-19 Centro Tisanoreica lunedi 15-19 – da martedi a sabato 9-19




El Cumenda Qualità e seduttività di Stefania Barcella Photo Mood Photo studio

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ssere o apparire? Cultura o misura? Materialismo, consumismo o edonismo nel nutrirsi di qualità? Abbiamo avuto l’esclusiva di entrare nella casa di Roberto Mercandalli (meglio noto al grande pubblico come “El Cumenda” del GF 8) a Milano per poter vedere come vive. Vi mostriamo alcune foto…

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Milano, classe 1981. Nato sotto il segno dei Pesci il giorno della festa delle donne da una famiglia altolocata, Roberto Mercandalli manifesta sin dalla tenera età l’inclinazione al piacere della vita, all’edonismo, alla psicologia, all’empatia, all’altruismo e alla lealtà.


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Roberto•Mercandalli


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Narcisismo marcato, semi patologia nell’eccellenza, spasmo nella ricerca del tutto. Vive per essere sotto l’emblema dell’apparire e, se d’impatto potrebbe sembrare di pochi valori e superficiale, è poco dopo che si rivela tutt’altro: i trent’anni della sua vita lo vedono protagonista di un percorso all’interiore che porta Roberto ad avere oggi la sua più grande soddisfazione nel successo interpersonale.


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La spinta latente e autoalimentata giorno dopo giorno per le femmine e l’imprenditoria l’hanno visto a capo di diverse vicissitudini. Nella coerenza del bien vivre non rinuncia a sofisticate dimore, belle auto, confort, abbigliamento e collezioni in abbinamento a quello che piÚ ha fatto suo e che riassume il suo modus vivendi: la seduttività .


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Presto sul mercato la nuova linea di abbigliamento e accessori di altissima qualità firmati “El Cumenda”: guanti fatti a mano in pelle di pecari e cinghiale, calze in cervo e cashmere, cravatte sette pieghe in cashmere fatte interamente a mano, scarpe artigianali, cinture di coccodrillo e caschi per moto con frasi spiritose in milanese. Tutto prodotto rigorosamente in Italia. Momentaneamente ci sono prodotti solo per uomo, dalla prossima stagione avremo anche la linea donna. La nostra conclusione? Si può apparire vivendo nell’essere.




Federico Berté e la Arti marziali in CSI New York di Stefania Barcella Photo Matteo Mottari

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a Crotone a Bergamo, dalla Cina all’America, sempre col sorriso e quella luce che brilla negli occhi di chi ha un grande sogno da realizzare. Vuole lavorare negli U.S.A. recitando a Los Angeles in film d’azione. Ambizioso? Sicuramente, ma Federico Berté, nato a Crotone nel 1986 e cresciuto a Bergamo, ha tutte le carte in regola per riuscire ad ottenere quello che vuole dalla vita. Dall’età di 5 anni Federico, guardando i film di Bruce Lee o i cartoni animati con le Tartarughe Ninja, inizia a studiare arti marziali e si specializza sempre più fino a diventare uno dei più giovani martial artists d’Italia. Non smette mai di allenarsi e amplia le sue capacità avvicinandosi al mondo del teatro: dal 2004 al 2006 Federico studia recitazione col regista Michele Pirani e danza con la coreografa Silvia Donati e si esibisce con loro in diversi spettacoli teatrali. Nel 2006 Enzo Cosimi lo sceglie per esibirsi nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali a Torino.

«Finito il liceo avevo il sogno di utilizzare le arti marziali per fare film, ma mi sono reso conto che in Italia non c’erano molte possibilità di carriera. Sapevo anche che andando in America non avrei avuto molte speranze: i livelli competitivi sono altissimi e io sarei stato uno dei tanti, oltretutto il mio inglese non era buono. Così sono andato in Cina dove sono stato accettato come studente alla

Shanghai University of sport. Lì mi sono concentrato sullo studio del Wushu e sulla lingua cinese per quasi quattro anni. Dopo questa esperienza sapevo parlare fluentemente tre lingue diverse e il mio livello di arti marziali era notevolmente migliorato. A Shanghai ho trovato il mio primo agente e ho iniziato così ad apparire in film e pubblicità».


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capitale del cinema


A questo punto Federico è pronto e, pur non avendo alcun aggancio, decide di trasferirsi a Los Angeles, la capitale del cinema, per continuare e migliorare la sua carriera di attore e stuntman. Parte con una mappa e lo zaino in spalla, gira la città negli ostelli per circa un mesetto finché non viene ammesso alla New York Film Academy, nella quale si diploma col massimo dei voti al corso Acting for Film. Dopo lo spettacolo finale a Hollywood viene notato da diversi registi (tra i quali Randal Kleiser) e inizia a comparire in film, cortometraggi, video musicali, spettacoli teatrali e serie tv come fighter, fight coreographer, ninja o stunt. Federico ora ha un agente e un manager a Los Angeles e insegna arti marziali alla “Dragon Martial Arts” in Woodland Hills. Ci sono stati momenti di scoraggiamento in questo tuo percorso?

L’esperienza più bella? Sicuramente quella dello spettacolo di fine corso nel teatro di Hollywood: sono stato l’unico del gruppo ad aver recitato in quattro scene diverse, spaziando dalla commedia al dramma. La reazione della gente è ciò che conta di più e ne fui molto sorpreso e contento in quell’occasione. Com’è vivere a L. A.? L’opinione comune della gente quando dici che vivi a Los Angeles è che fai festa tutti i giorni, in realtà si lavora tutti i giorni: non ho mai faticato tanto come negli ultimi 2 anni. Los Angeles è una città di festa e questo è vero, ma proprio per questo è ancora più difficile mantenere certi ritmi per raggiungere i tuoi obiettivi. Sei soddisfatto del tuo percorso?

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Il primo anno in Cina è stato il più duro di tutti: la cultura è completamente diversa, c’erano solo cinesi, non parlavo la lingua e l’allenamento non era neanche lontanamente comparabile con quello italiano: ero fisicamente distrutto dall’over-training, ma grazie anche al supporto della mia famiglia, ho portato a termine il mio obiettivo e sono andato avanti.

Mi piacerebbe magari in futuro far qualcosa anche qui in Italia. Sono contento di tutte le mie scelte anche se sono state molto dure, ma se vuoi fare una cosa la fai. Il segreto è non mollare mai.


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Bergamo Jazz 2012 Direzione artistica di Enrico Rava Con la nuova Direzione Artistica di Enrico Rava “Bergamo Jazz” giunge alla XXXIV edizione, confermandosi festival tra i più longevi e prestigiosi del Vecchio Continente: il più internazionale dei jazzisti italiani firma un cartellone ricco e variegato, che in particolare getta uno sguardo su quanto di innovativo proviene da oltre Atlantico, senza tralasciare proposte che si pongono come crocevia fra culture diverse. “Bergamo Jazz”, organizzato come di consueto dal Teatro Donizetti e dall’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Bergamo, si articola anche quest’anno in vari momenti spettacolari e di approfondimento, primi fra tutti i concerti ospitati dal 23 al 25 marzo al Teatro Donizetti, sede storica del festival. Numerosi gli appuntamenti dislocati in altri luoghi che nell’insieme contribuiranno a diffondere i suoni del jazz

per la città, grazie al coinvolgimento di significative realtà associative attive nel campo della musica ma anche del cinema e delle arti figurative. Brad Mehldau - Buika - Paolo Fresu Jason Moran - Ray Anderson Ambrose Akinmusire - Tim Berne - Craig Taborn e altri artisti Programma Jazz Movie in collaborazione con LAB 80 Domenica 18 marzo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 17.15 Bergamo Film Meeting inaugura Bergamo Jazz Performance di Roberto Cecchetto (chitarra): sonorizzazione del film Charleston di Jean Renoir Proiezione film: Le relazioni pericolose di Roger Vadim Martedì 20 marzo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 20.30 Proiezione film: L’uomo del banco dei pegni di Sidney Lumet Steve Plays Duke di Daniele Ciprì e Franco Maresco Mercoledì 21 marzo Auditorium di Piazza della Libertà – ore 20.30 Proiezione film: L’uomo dal braccio d’oro di Otto Preminger Miles Gloriosus di Daniele Ciprì e Franco Maresco Giovedì 22 marzo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 20.30 Proiezione film: Thelonious Monk: Straight No Chaser di Charlotte Zwerin Jazz On A Summer’s Day di Bert Stern e Aram Avakian

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Incontriamo il jazz In collaborazione con CDpM - Centro Didattico Produzione Musica Martedì 20, Venerdì 23 e Sabato 24 Marzo Auditorium di Piazza della Libertà, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 progetto didattico rivolto agli studenti della scuola primaria e secondaria Venerdì 23 marzo GaMEC – ore 18.00 Oren Marshall Solo Oren Marshall (tuba)


in collaborazione con GaMEC Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea Teatro Donizetti - ore 21.00 Jason Moran Solo Jason Moran (pianoforte) Paolo Fresu/Daniele di Bonaventura/A Filetta: Mistico Mediterraneo Paolo Fresu (tromba, flicorno), Daniele di Bonaventura (bandoneon), A Filetta (voci) Sabato 24 marzo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 17.00 Tim Berne Snakeoil Tim Berne (sax alto), Oscar Noriega (clarinetto, clarinetto basso), Matt Mitchell (pianoforte), Ches Smith (batteria, percussioni) Teatro Donizetti - ore 21.00 Ambrose Akinmusire Quintet Ambrose Akinmusire (tromba), Walter Smith III (sax tenore), Sam Harris (pianoforte), Harish Raghavan (contrabbasso), Justin Brown (batteria) Buika featuring Horacio “El Negro” Hernandez Buika (voce), Ivan “Melon” Lewis (pianoforte), Reinier “El Negron” Elizarde (contrabbasso), Ramón Porrina (cajón flamenco), Horacio “El Negro” Hernandez (batteria) Domenica 25 marzo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 11.30 Mattia Cigalini Trio Mattia Cigalini (sax alto), Riccardo Fioravanti (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria) in collaborazione con Jazz Club Bergamo Auditorium di Piazza della Libertà - ore 17.00 Craig Taborn Trio Craig Taborn (pianoforte), Thomas Morgan (contrabbasso), Gerald Cleaver (batteria)

Prezzi (inclusi diritti di prevendita) Abbonamenti tre serate al Teatro Donizetti: da 20 a 74 Euro. Rinnovo abbonamenti dal 6 febbraio. Acquisto nuovi abbonamenti dal 20 febbraio (anche online) Biglietti per le singole serate al Teatro Donizetti: da 9 a 34 Euro; giovani al di sotto dei 27 anni da 7 a 25 Euro. In vendita dal 27 febbraio (anche online) Concerti all’Auditorium di Piazza della Libertà: 10 Euro; giovani al di sotto dei 27 anni 7,50 Euro. Performance di Roberto Cecchetto e film del 20, 21 e 22 marzo: 5 Euro, ridotto 4 Euro Performance alla GaMEC: ingresso gratuito Informazioni e prevendite: Teatro Donizetti: 035 4160601/02/03 Sito Internet: www.teatrodonizetti.it

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Teatro Donizetti - ore 21.00 Brad Mehldau Trio Brad Mehldau (pianoforte), Larry Grenadier (contrabbasso), Jeff Ballard (batteria) Ray Anderson Pocket Brass Band Ray Anderson (trombone, voce), Lew Soloff (tromba), Matt Perrine (tuba), Eric McPherson (batteria)


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Carburatori Bergamo di Raffaella Ravasi photo Matteo Mottari

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ltre trent’anni di professionalità nella manutenzione e riparazione di carburatori: Marino e Andrea seguono le orme di Gianni con una particolare

attenzione alla tecnologia e alla strumentazione tecnica all’avanguardia. Personale altamente qualificato e disponibilità di ricambi consentono efficienza e rapidità nel

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servizio.

Officina meccanica specializzata nell’elettronica avanzata e nell’ottimizzazione delle centraline. L’officina è supportata da strumentazione di autodiagnostica ufficiale della varie case.


BANCO RULLI PROVA POTENZA CON TECNOLOGIA A RULLI LEGATI Il freno permette, in aggiunta alle misure di potenza del banco inerziale, di effettuare la mappatura della centralina, il rodaggio del motore e simulazioni stradali quali prove a carico variabile, simulazione attrito dell’aria e della strada e prove a carico costante, simulazione di salita e traino rimorchio. Rulli godronati di grande diametro, permettono prove ad alta velocità fino a 300 km/h. Massima potenza misurabile: 1000 HP Sollevatore pneumatico che facilita l’entrata e l’uscita dai rulli del veicolo. Regolazione elettrica del passo veicoli 4WD. Controllo da pannello comandi. Verifica del tachimetro della vettura alle velocità preimpostate. REVISIONE INIETTORI Disponiamo della tecnologia per la pulizia e rigenerazione degli iniettori con un sistema ad ultrasuoni ed un impatto ridotto di circa un terzo rispetto alla sostituzione. L’efficacia degli additivi che possono pulire gli iniettori nel momento stesso in cui lavorano è estremamente limitata e non può essere misurata. Carburatori Bergamo utilizza il sistema ad ultrasuoni ASNU della Lucas che con i suoi detergenti appositamente formulati, riporta gli iniettori otturati alla loro piena funzionalità. Inoltre con questo sistema è possibile verificare e misurare le prestazioni degli iniettori prima e dopo la pulizia. Consigliamo una revisione degli iniettori, soprattutto per autovetture che montano impianti a GPL, almeno ogni 60.000 Km. Per quanto riguarda gli iniettori per impianti Diesel, la sostituzione comporta un costo più elevato rispetto a quelli a benzina e dunque è importante verificarne periodicamente il regolare funzionamento. su impianti Common Rail.

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Carburatori Bergamo effettua controlli e revisioni anche


RIPROGRAMMAZIONE CENTRALINE La Centralina Elettronica controlla tutti i parametri del motore della vettura; può essere paragonata ad un computer in miniatura, per tecnologia e prestazioni. Le Attività svolte su questo importantissimo componente che equipaggia le autovetture moderne sono: - Lettura di dati, parametri e di eventuali errori generati dal sistema - Riparazione - Aggiornamento Firmware e Software - Programmazione e Controllo di Sistemi CODE - Riprogrammazione di tutti i sistemi Benzina, Diesel, Common Rail per ottimizzazioni ed incrementi prestazionali* La riprogrammazione apporta modifiche a dati e valori ingegneristici all’interno della centralina. I programmi per gli incrementi prestazionali sono generati singolarmente per ogni Autovettura e personalizzati in base alle specifiche esigenze del Cliente. I tecnici di Carburatori Bergamo sottopongono a numerosi e scrupolosi controlli il veicolo prima di procedere alla riprogrammazione. Il test sul banco rulli serve soprattutto per verificare che il veicolo non giunga in officina con problemi di natura meccanica o elettronica e viene verificato che la potenza originaria sia quella prevista dal costruttore in fase di progettazione. CORSI DI FORMAZIONE Carburatori Bergamo organizza corsi in Sede e Fuori Sede nelle provincie di Bergamo, Lecco, Como, Milano, Verona.Tra gli argomenti: • Informatica applicata alle Autovetture

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• Impianti di Alimentazione • Turbine e loro funzionamento

Carburatori Bergamo non si assume alcuna respon-

I corsi sono serali con prova pratica finale svolta al sabato.

sabilità riguardo all’utilizzo che viene fatto di

Prevedono giornate di prove pratiche in Sede con l’ausilio

autoveicoli e motoveicoli la cui centralina è stata ri-

di strumentazione di ultima generazione messa a disposi-

programmata per ottenere un incremento prestazio-

zione per garantire l’aumento della professionalità e della

nale. L’uso è consentito solo per competizioni sportive

specializzazione di tutti i partecipanti.

autorizzate o per la circolazione su circuiti privati, non aperti al pubblico.


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via Ugo Foscolo, 15/A - 24052 Azzano San Paolo (Bg) Tel. 035 533373 - www.carburatoribergamo.it


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Peter Barcella la voce del sorriso tra nuvole di rap

di Stefania Barcella photo Paolo Magni e Sonia Quaranta

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o scorso 29 febbraio, giorno atipico soggetto a di-

tutto con i motivi-rap in dialetto «He l’è hö, l’è hö» e «Zo le

versi miti e leggende, alla città di Bergamo è sem-

braghe». Aveva 59 anni e abitava nella sua amata Nembro.

brato un brutto scherzo svegliarsi con la notizia

Originale, estroso, fantasioso come il look e la potente voce

della morte improvvisa del cantante Peter Barcella. Noto

blues. Una persona buona, che affrontava la vita con un

personaggio eclettico del mondo dello spettacolo berga-

sorriso, una battuta o una barzelletta per tutti.

masco, diventato celebre negli anni Novanta per alcune

Abbiamo incontrato il compositore della maggior parte

canzoni in dialetto e promotore di numerose iniziative be-

delle sue canzoni: Walter Bassani.

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nefiche, si era fatto conoscere al grande pubblico soprat-


“Quando here picinì, hö la porta g’hera o hparletì, g’hera i ake coi porsei, la polenta e i teedèi e la düminica matina con gikèt e la brilantina, a gh’era mia la cocaina ma ol balù e la dutrina e i muruse höl cantù a spetà i sò lömagù.” Da La mia squadra un messaggio a tenere duro nei momenti difficili della vita: “ ...e l’Atalanta cosa fa?...anche domenica è stata un brivido, si!...l’Atalanta vincerà perché la vita è come una partita e io mi gioco tutto fino in fondo.” Da TIR un riconoscimento a chi lavora viaggiando “...le nostre donne sai, ci aspettano, ci pensano e pregano per noi, noi sulle strade del mondo, una radio e una donna nel cuore...non ci fermiamo mai, perché in fondo noi facciamo girare il mondo, tiriamo come bisonti e non ci fermiamo mai.” Da I nonni, (dedicata alla sua mamma Gina) un messaggio su come gli anziani vengono troppo spesso trattati: “...ma quei nonni dove stanno?...perché non li vedo

mente la simpatia di tutti. Peter resterà per sempre l’icona di una provincia bergamasca con la sua gente produttiva, competente e con un cuore grande, persone che amano stare insieme comunicare e si aiutano a vicenda. Per conoscere Peter bisogna ascoltarlo e leggerlo tra le righe. Le sue canzoni sono lo specchio della sua anima, la fotografia del suo tempo e della sua Bergamo che lavora e si premia.» Con il suo primo lavoro Peter ha dato un giusto riconoscimento alla sua gente, eccolo: “…l’è la squadra che la va söl stradù che’l va a Milà, la mahèta e la cahöla l’era mèi che’nda a hcöla, fo ol mesteer döl möradùr e ciape i solch come ö dutùr, la me squadra l’è famusa, i la conòs töta Milàa, de laurà pò a’n ga mai pura e in tri de a’n fa hö öna ca...perché noter de Berghem de hota e de hura me pias maià e biif ma’n s’è mia lazarù.” Dal brano Zo le braghe un messaggio contro le droghe:

più? Sarà perché adesso sono più soli e sono chiusi dietro a un muro sotto a un cielo che non c’è? Chissà quanti nonni soli sarebbero felici come te se avessero un nipote da cullare per poterlo addormentare con la dolcezza che che ha solamente un nonno.” Da Tu sarai un riconoscimento all’importanza dei nonni che trasmettono conoscenza e tradizioni ai giovani: “Tu sarai un uomo migliore se porterai quei nonni nel cuore... perché lo sai, lo sai che l’amore non muore mai e quegli occhi sinceri sono i bambini di ieri.” Da Tieni giù le mani un messaggio contro chi sfrutta i bambini mascherato da colui che li “aiuta”: “...spiegami o “psicostregone” questo mistero che non c’è, stai sfruttando un bambino tradito che vuole amore, vorresti un bimbo come una statua che in silenzio ti obbedirà ma un uomo che sia un uomo vero è un bambino che ha giocato davvero. Tieni giù le mani...le mani dai nostri bambini. Vai, prendi un pallone e vai, fa’ felice quel bambino e gioca insieme

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«La sua naturale comunicazione conquistava immediata-


a lui. Vai, prova e ti accorgerai quanto amore ti sa dare se giochi a vivere con lui. Se dai amore avrai rispetto, la vita vince e non si butta via. Avere regole, questo è il concetto, amare, vivere e volare via.” Conclude Bassani: «Solamente Peter avrebbe potuto trasmettere questi messaggi, perché lui era esattamente ciò che cantava. Peter Barcella ha sempre cantato con lo scopo di condividere la vita con i suoi amici lanciando giusti riconoscimenti e avvertimenti di certi pericoli. Questo è il ruolo di un artista e lui lo ha rispettato totalmente. Sono felice di aver condiviso con lui una parte della mia vita personale e artistica. Sono fiero di aver potuto scrivere con lui e di poter

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ascoltare i nostri messaggi dalla sua straordinaria e inimitabile voce bergamasca.»


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speciale

“Tutte pazze per Marni”

Solo se firmato H&M

Code notturne per un capo firmato a prezzo low cost. È quanto accade l’8 marzo presso i rivenditori selezionati del brand svedese. di Laura Santoro Photo www. grungygentleman.com - www. plussixfive.com

I

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l countdown è terminato. Dall’8 marzo, la capsule collection P/E 2012 firmata Marni per il colosso svedese HM è disponibile nei negozi selezionati d’Italia. Tutto sembra ruotare, infatti, intorno alla parola “prestigio”: dalla selezione degli 11 negozi scelti per la vendita al pubblico alla qualità e ricercatezza dei materiali di capi limitati; dal sapore sofisticato del marchio italiano, capitanato dalla fondatrice Consuelo Castiglioni, al nome “blasonato” di Sofia Coppola, regista d’eccezione della campagna pubblicitaria. Si tratta di una collezione dallo spiccato sapore glamour rivolto non solo alle donne ma anche ai maschietti, ricca di splendidi capi e deliziosi accessori, proposti in

versione “anni ‘70”. In particolar modo, le scarpe vengono offerte sia in versione ultra flat sia con tacchi vertiginosi, le borse in formato maxi, gli abiti e i top in stampe tribali. Il tutto condito da un inconfondibile stampo vintage. E quale migliore data da scegliere se non l’8 marzo, fatidico giorno del lancio della collezione in edizione limitata, mossa astuta per omaggiare la donna, nel senso più ampio del termine: dalla ragazza universitaria acqua e sapone alla sofisticata signorina in carriera. Così, la catena svedese regala il sogno di sentirsi come una star hollywoodiana sul famoso “red carpet”, senza spendere una fortuna. Non importa poi che i vip siano sempre i soliti fortunati, loro non hanno

Laura santoro, laureanda nella specialistica in Teorie e Metodi per la Comunicazione, con una tesi in Editoria di Moda sulla rivista Vogue Pelle, presso l’Università Statale di Milano. Scrivere è la sua passione, fonte di energia ed entusiasmo continuo. Appassionata di moda e amante della vita.


Se l’ultima capsule collection firmata Versace ha deluso un po’ tutti per i prezzi troppo alti, la qualità mediocre e la poca discrezione dei capi, il successo per gli abiti e gli accessori di Marni sembra essere garantito tra i vari clienti, anche grazie all’alta qualità della campagna pubblicitaria, firmata da Sofia Coppola. Lo spot, ambientato in Marocco, ha un sapore tutto esotico e ben comunica l’eleganza e l’inconfondibile gusto di casa Marni. Lo spot, inoltre, si fa notare per le note anni ’80 di Brian Ferry, con il brano “Avalon”. L’elemento chiave in questo valzer tanto fashion è il “low cost”, espressione ormai internazionale e così di moda in tempi di crisi economica. Non è la prima volta che il brand svedese utilizza una formula simile: associare il nome di marchi di lusso - alla portata di pochi- alla sua immagine,

permettendo anche ai poveri comuni mortali di sfoggiare nel proprio armadio un capo griffato. Il particolare curioso si riflette proprio nei prezzi adottati, non certo paragonabili a quelli delle boutique dei marchi scelti da HM, ma obiettivamente non così democratici da consentire a tutti di acquistare quella borsa o quel vestito, senza l’ansia dell’occhio al portafoglio. Si va, comunque, dai 9.90 del cappello in paglia ai 129 euro dei vestiti in seta, della giacca in pelle e del vestito a pois. Gli accessori, invece, vanno dai 19.90 ai 49.90 euro. Nonostante ciò, Margareta van den Bosch, “creative advisor” del colosso svedese, dopo un’anteprima della collezione a Hollywood con tante star dal calibro di Wimona Ryder e Milla Jovovich, afferma: “E’ stato emozionante vedere così tanti personaggi indossare i capi della collezione”. “Non vedo l’ora che arrivi nei punti vendita così potranno indossarli tutti”. E cosa accade quando le collezioni firmate dai grandi stilisti arrivano sugli scaffali dello store low cost più famoso d’Italia? Si registrano code degne di attenti studi sociolo

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Metodi ivista re è la

dovuto aspettare l’8 marzo e non hanno dovuto nemmeno mettersi in coda per aggiudicarsi qualche creazione di Marni, hanno assaporato l’intera collezione in anteprima, su uno sfondo da favola in puro stile californiano.


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speciale


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gici. La fila delle “shopaholic”, le più accanite seguaci dello shopping modaiolo, inizia già dal giorno precedente, affollando le entrate dei negozi prescelti sin dalle prime ore della sera, dormendo sul posto, se necessario. Non mancano neppure i servizi catering che offrono alla clientela, dalle prime luci dell’alba, fumanti cappuccini e calde brioche. Una di loro ironizza: “Ci siamo costruite una casetta di cartone che avrebbe fatto invidia a Renzo Piano”. Si tratta di una vera e propria “battaglia” che si realizza a colpi di velocità e furbizia, a chi prima riesce ad accaparrarsi qualche capo, arrivando a contrattare, dove ce ne fosse bisogno. E farsi largo tra le tante agguerrite acquirenti non è una semplice sfida, tanto da far preferire gli accessori, che non hanno bisogno di essere provati in camerino. Ed è qui che intervengono le strategie dei signori Hennes & Mauritz. Per assicurare uno shopping ottimale, infatti, l’azienda ha tracciato una specifica trafila da seguire per accedere allo store durante il primo giorno della collezione: apertura anticipata dalle ore 10.00 alle 9.00, se si arriva in negozio prima dell’apertura bisogna mettersi in fila; le prime 280 persone in coda ricevono un braccialetto. I braccialetti sono disponibili in 14 colori e ogni colore viene attribuito a un gruppo di 20 persone. Il colore del bracciale indica l’orario in cui quel determinato gruppo può fare shopping presso H&M. Ogni gruppo ha 10 minuti a disposizione per effettuare gli acquisti; tra un gruppo e un altro sono previsti 5 minuti di intervallo. Da notare, il braccialetto è valido solo per la collezione donna. Se non si è tra le prime 280 arrivate, si può entrare nel punto vendita, senza, però accedere all’area riservata alla


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speciale


collezione esclusiva. Una volta terminati i turni dei clienti con il braccialetto, l’area della collezione firmata viene aperta a tutti e si possono acquistare liberamente tutti i capi della collezione. Motivo principale di tale scelta è quello rendere il più piacevole possibile l’esperienza dello shopping esclusivo, per cui è consentito, inoltre, l’acquisto di un solo capo per ogni articolo della collezione e non più di una taglia se si tratta di scarpe. A tal proposito, i più lungimiranti non perdono l’occasione di rivendere i tanti sospirati capi esclusivi su Ebay, a prezzi ovviamente gonfiati. Le follie non mancano. Tra le tante fan dei marchi costosi in salsa low cost compaiono anche quelle più accanite, che arrivano a spendere cifre che si aggirano intorno ai 1000 euro per una modesta quantità di capi. Lecito chiedersi, allora, se non convenga acquistare nelle boutique degli stilisti in questione, invece che “accontentarsi” del risparmio concesso dal brand svedese.

HM è un’azienda di abbigliamento svedese, fondata nel 1947 da Erling Persson con il nome di Hennes (“per lei”, in svedese), dal momento che vendeva solo abiti femminili. Nel 1952 apre il suo primo store a Stoccolma. Nel 1968, Persson acquisisce a Stoccolma il negozio di abbigliamento per uomo Mauritz Widforss, facendo espandere il giro di affari dell’azienda anche in questo campo. Rinominata Hennes & Mauritz, e poi abbreviata in H&M,l’azienda nel corso degli anni ’50 e ’60 comincia a espandersi in tutti gli altri paesi scandinavi. Nel 1976 l’espansione continuò in Inghilterra, nel 1978 in Svizzera, nel 1980 in Germania, nel 1989 nei Paesi Bassi, nel 1992 in Belgio, nel 1994 inAustria, nel 1998 in Francia, nel 2000 in Spagna. H&M è entrata ufficialmente negli Stati Uniti nel 2000 con l’inaugurazione a New York del negozio sulla Fifth Avenue a Manhattan. Da allora l’azienda ha aperto nel paese oltre 200 stores. In un primo momento la maggior parte dei punti vendita era concentrata sulla costa orientale, ma nell’autunno del 2005 aprì il primo negozio sulla West Coast a San Francisco, seguito un anno dopo dai primi punti vendita nella zona di Los Angeles. Nel 2003 è stato aperto il primo negozio in Italia in corso Vittorio Emanuele a Milano e al 2011 vi sono circa 90 negozi in tutta la nazione. Nel 2004 apre le porte al Canada e dal 2006 comincia il suo percorso in Medio Oriente e Nord Africa (Dubai, Arabia Saudita, Egitto, Israele, Kuwait,Libano, ecc.) e nel 2007 in Asia (Cina, Giappone, Corea del Sud ecc.). Al 2011 conta oltre 2500 punti vendita in 43 paesi e 94.000 dipendenti.

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Breve storia HM:


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si Salvi chi può di Stefano Salvi

W la Crisi Cogliamo questa grande opportunità di riscatto e di rinascita con intelligenza, rompendo definitivamente con la furbizia.

N

elle ultime settimane a codesta redazione sono arrivate numerose mail che denunciano comportamenti poco seri, per non dire diffamatori, da parte di alcuni professionisti, artigiani ed appartenenti alle più disparate categorie lavorative, che pur di non perdere una certa quota di mercato non esitano a gettare fango su concorrenti più preparati e che proprio per questo mietono numerosi successi dal punto di vista sociale ed economico-finanziario. Presi singolarmente, non avrebbero necessitato di un mio intervento, perché purtroppo determinati atteggiamenti si perpetuano dalla notte dei tempi, ma quello che mi ha indotto ad occuparmene è l’elevato numero di segnalazioni e il brevissimo spazio di tempo in cui tali casi mi sono stati denunciati. Questo, chiaramente, è un sintomo inequivocabile della malattia che ci sta attanagliando dal punto di vista pratico e dal punto di vista psicologico. La crisi è arrivata fra noi. Se, inizialmente, potevamo pensare che questo morbo appartenesse ai grandi mercati finanziari o alle grandi industrie metalmeccaniche o alle grandi società di servizi, ora invece ci rendiamo conto che il virus è entrato nelle nostre case e che, per difenderci, siamo pronti a rinunciare a tutti quelli che erano i nostri valori di correttezza, serietà ed onestà, che ci avevano contraddistinto fino ad oggi. Questo, forse, è l’aspetto sociale ancor più grave dell’incertezza economico-finanziaria che si è abbattuta su di noi, perché è proprio nei momenti più difficili che ci si dovrebbe appellare alle proprie forze morali ed etiche, di cui evidentemente si sta perdendo velo-

cemente traccia. La crisi dovrebbe rappresentare per ognuno di noi un momento di riscatto: è, infatti, grazie ad essa che, dovendo per forza “raschiare il fondo del barile”, non si possa far altro che rinascere, non si possa far altro che risorgere, non si possa far altro che rilanciare un modo di essere, prendendo atto che, avendo toccato il fondo, si potrà soltanto risalire, a patto che ognuno di noi dia il meglio di sé stesso, facendo fronte comune con gli altri per poter uscire da questa situazione. Questa è una guerra che va combattuta tutti insieme, non è una guerra per solitari, non è una guerra per singoli eroi e, soprattutto, non è una guerra per arrivisti dell’ultima ora che, vista la situazione, rilanciano la propria mediocrità, cercando di arraffare il più possibile sul campo di battaglia come bottino di guerra, cercando di sottrarre vilmente e codardamente quello status appartenente agli illuminati. Grazie alla crisi, ci si presenta una grande opportunità: azzerare il malcostume che ci ha contraddistinti fino ad oggi ed incominciare nel nostro piccolo a contribuire in modo serio ed intelligente alla crescita definitiva di questo paese, con proposte innovative, rivoluzionarie, al passo coi tempi, mollando definitivamente gli ormeggi con alcune sacche di pensiero, che ci tengono nell’immobilità assoluta e ancorati a vecchi pregiudizi, a vecchissimi modi di essere che nulla hanno a che fare con la sagacia e l’intelligenza, ma che hanno uno stretto e catastrofico rapporto con la furbizia. E’ ora di appartenere ad un popolo intelligente, pronto ad entrare nel pieno rispetto delle regole del mercato, senza più avvalersi di quelle miserie e meschinità che ci hanno portato drasticamente sull’orlo del baratro.

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Stefano Salvi firma alcune tra le più importanti inchieste televisive che scuotono, come non mai, il mondo politico e dell’informazione in Italia dando vita a un giornalismo che farà scuola. Vincitore di numerosi premi giornalistici - tra cui il Premio Satira Politica per la Televisione - e autore, insieme ad altri inviati di guerra, del best seller L’informazione deviata, edito da Baldini e Castoldi al Premio Ilaria Alpi, nel quale racconta la sua esperienza di inviato in Iraq. Corteggiato dalla Rai in più di un’occasione, ha rinunciato, preferendo il nuovo linguaggio della Rete a quello televisivo e apre www.stefanosalvi.it, che diventa ben presto la prima webtv d’inchiesta.


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Informazioni Tel. 035 4160 678 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 www.teatrodonizetti.it

Apertura al pubblico: Solo nei giorni di spettacolo dalle 19 alle 21 Per gli spettacoli della Rassegna ALTRI PERCORSI, l’ATB, in collaborazione con il Teatro Donizetti, offre all’utenza un servizio di trasporto navetta gratuito, in partenza dal Teatro Donizetti con destinazione Città Alta (località Colle Aperto) e ritorno. Andata: partenza navette dal Teatro Donizetti ore 20:30 Ritorno: partenza navette da Colle Aperto 30 minuti dopo la fine dello spettacolo

Biglietteria: Presso TEATRO DONIZETTI Bergamo - P.za Cavour, 15 - Tel. 035 4160 601/602/603 Apertura al pubblico: Da lunedì a sabato - dalle 13 alle 20 Nei giorni di spettacolo serale dalle 13 alle 20:30 Nei giorni di spettacolo pomeridiano dalle 14.00 alle 15.30

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Prosa TDEATRO ONIZETTI

13-18 dicembre 2011

LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE di Eduardo De Filippo regia Luca De Filippo

17-22 gennaio 2012

NORA ALLA PROVA DA “CASA DI BAMBOLA”

21-26 febbraio 2012

di Henrik Ibsen adattamento e regia Luca Ronconi con Mariangela Melato

CERCANDO PICASSO

regia Antonio Calenda con Giorgio Albertazzi e con Martha Graham Dance Company

31 gennaio-5 febbraio 2012

ART

di Yasmina Reza con Gigio Alberti, Alessio Boni e Alessandro Haber 6-11 marzo 2012

7-12 febbraio 2012

IL MALATO IMMAGINARIO di Molière regia Marco Bernardi con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni

IL CATALOGO

di Jean Claude Carrière traduzione e regia Valerio Binasco con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari 27 marzo-1 aprile 2012

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE di Luigi Pirandello regia Giulio Bosetti

10-15 aprile 2012

LA COMMEDIA DI ORLANDO

liberamente tratto da Orlando di Virginia Woolf regia Emanuela Giordano con Isabella Ragonese

8-13 maggio 2012

DONKA. Una lettera a Cechov

scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca

C

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TDEATRO ONIZETTI E T SEATRO OCIALE Altri percorsi

Y

2 dicembre 2011 - Teatro Donizetti

CM

LA MANDRAGOLA

MY

di Niccolò Machiavelli ideazione dello spazio, adattamento e regia Ugo Chiti

CY

CMY

26 gennaio 2012 - Teatro Sociale

LA BELLE JOYEUSE

14 febbraio 2012 - Teatro Sociale

di Gianfranco Fiore regia Gianfranco Fiore con Anna Bonaiuto

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di Mattia Torre regia Mattia Torre

23 aprile 2012 - Teatro Sociale

LA CASA DI NINETTA

2 aprile 2012 - Teatro Donizetti

di Lina Sastri regia Emanuela Giordano con Lina Sastri

THE HISTORY BOYS 12 marzo 2012 - Teatro Donizetti

È STATO COSÌ

di Alan Bennett regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

di Natalia Ginzburg regia Valerio Binasco con Alba Rohrwacher

Operetta TDEATRO ONIZETTI 4 marzo 2012

1 gennaio 2012

31 dicembre 2011

L’ACQUA CHETA

CAN CAN

di Cole Porter con la Compagnia Corrado Abbati

operetta in due atti di Giuseppe Pietri regia Silvia Felisetti operetta in due atti di Carlo Lombardo con la Compagnia Teatro Musica Novecento e Virgilio Ranzato regia Silvia Felisetti con la Compagnia Teatro Musica Novecento

CIN CI LÀ

IL PAESE DEI CAMPANELLI di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato con la Compagnia Corrado Abbati

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19 febbraio 2012


In caso di... Viaggio di Greta Nicoletti

Passionale e vivace, la moderna

Buenos Aires “L

a Parigi del Sud America” è unica: solo chi ha avuto l’opportunità di visitare e vivere questa grande città conosce il ritmo frenetico della zona pedonale chiamata Florida e l’atmosfera rilassante dei locali concentrati nel quartiere bohémien di San Telmo e di La Boca. Un intervallarsi di musiche, colori e umori che rendono Buenos Aires un luogo magico

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Buenos Aires… molti la definiscono “la Parigi del Sud America” e a ragion veduta. Gli ampi viali, gli imponenti edifici e gli eleganti quartieri accomunano molto le due città. Ma, allo stesso tempo, Buenos Aires è unica: solo chi ha avuto l’opportunità di visitare questa grande città di 2.8 milioni di abitanti conosce il ritmo frenetico della zona pedonale chiamata Florida, l’atmosfera rilassante dei caffè e ristoranti concentrati nel quartiere bohémien di San Telmo e di La Boca. Grazie all’immigrazione italiana e spagnola, Buenos Aires possiede uno stile decisamente europeo. Oggi la città, che si è risollevata dopo il crollo economico del 2001, si presenta moderna e sicura di sé. L’ex-porto Puerto Madera, fiancheggiato da magazzini ristrutturati e nuovi uffici, è diventato uno dei lungomari più belli al mondo, mentre eleganti bar e ristoranti affollano le strade del quartiere Palermo. Il vasto Parque Tres Febrero a Palermo e il cimitero La Recoleta,

Giornalista, appassionata da sempre di vita e di viaggi. “Scrivere di viaggi e viaggiare scrivendo. Due passioni che nascono insieme e che si arricchiscono nel momento in cui si riescono a condividere le esperienze con altri appassionati di meravigliosi mondi che aspettano di essere scoperti”.


Essendo la capitale dell’Argentina, le attività che caratterizzano la vita comune di Buenos Aires sono molteplici: una buona parte di quadri funzionari, semplici impiegati in vari settori, si contrappone a una nutrita schiera di disoccupati e non abbienti. Ciò si traduce in spaccature profonde all’interno della società, riflessa in zone cittadine particolarmente lussuose con una architettura art déco, a zone profondamente degradate. La povertà che si respira in alcune strade deturpa profondamente un ambiente molto curato come quello di Avenida Santa Fe, che è simile ai grandi centri urbani dell’America più ricca. La zona portuale funge da fulcro delle attività commerciali, 12 chilometri fatti banchine per commerci e turismo, che, uniti ai due aeroporti internazionali presenti, danno a questa città lo scettro di metropoli.

Vie, piazze e quartieri: cosa vedere ll cuore di Buenos Aires è rappresentato da Plaza de Mayo, circondata dalla storica Torre di Guardia, dalla Casa Rosada (residenza del governo) e dalla Cattedrale. I lunghi viali intorno sono tutti molto animati. Sulla Avenida de Mayo si trovano bistrò e locali caratteristici, mentre lungo l’Avenida Corrientes s’incontrano ristoranti, cinema e teatri. Famosa per la sua incredibile larghezza è la Avenida 9 de Julio, che ospita il prestigioso Teatro Colòn. Tra i quartieri della città, il più caratteristico è quello di San Telmo, dove in molti locali e ristoranti vanno in scena spettacoli di tango e dove si possono trovare non solo tanti negozietti vecchio stile ma anche un mercato delle pulci, che si svolge alla domenica in Plaza Dorrego. Molto pittoresco è anche il quartiere italiano La Boca, contraddistinto dalle facciate vivacemente colorate delle casette. Chi vuole rilassarsi nel verde può dirigersi al periferico Aeroparque Jorge Newbery, nei pressi dell’aeroporto. In questa grande area si trova un lago artificiale, spazi per il picnic, un campo da golf, l’ippodromo cittadino e altre strutture spor

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dove è seppellita la tanto amata Eva Peron, sono luoghi ideali per concedersi una passeggiata rilassante lontano dal frastuono della città.


tive. Da non perdere lo spettacolo delle partite di polo che si svolgono in autunno nei campi del parco. Molto interessante è anche Belgrano, un quartiere molto ricco che occupa l’area a nord della città. Al suo interno vi sono poi varie zone tra cui spicca il Barrio Chico, praticamente la Chinatown della città. Il quartiere è una delle zone migliori per fare shopping oppure per rilassanti passeggiate tra i viali alberati e le suggestive piazze. Per i turisti bohémienne imprendibile è la tappa al Caminito, uno dei luoghi più emblematici e caratteristici di Buenos Aires. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di opere di pittori e artisti argentini del secolo scorso. La sua storia “artistica” risale agli anni ‘50, quando il pittore Benito Quinquela Martín venne chiamato per dare nuova vita a questa strada all’interno del quartiere di Boca. L’opera di Martín venne presto seguita da quella di altri artisti e pittori che nel tempo hanno dato l’attuale conformazione alla strada, il cui nome “Caminito” deriva da un tango del 1926 di Gabino Coria Peñalosa and Juan de Dios Filiberto. Tra gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione di Caminito ci sono Luis Perlotti, Roberto Capurro e tanti altri. Nel 1959 Caminito è stato inaugurato come museo a cielo aperto e oggi è anche la location di spettacoli live offerti da pittori, ballerini di tango, musicisti, mimi e artisti di strada.

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Il quartiere più nuovo e originale della capitale argentina è, senza ombra di dubbio, Puerto Madero. Situato ad est del Microcentro, un tempo questo quartiere era semplicemente un molo di attracco, mentre oggi rappresenta il posto ideale dove fare una rilassante passeggiata. Con le sue strade acciottolate, i suoi magnifici edifici in mattoni e i suoi gustosi ristoranti, Porto Madero accoglie il visitatore a braccia aperte regalando momenti di svago e tranquillità. E ancora, Recoleta è un quartiere famoso per la sua atmosfera retrò datagli dall’architettura francese della maggior parte dei suoi edifici, dai parchi, le piazze e le aree a traffico limitato che lo rendono più tranquillo, dai tanti caffè e dalle gallerie d’arte, ma soprattutto per il suo monumentale cimitero.


L’oasi naturale di Reserva Ecologica La Reserva Ecologica, nel quartiere di Puerto Madero, è la più vasta area verde della città di Buenos Aires, con i suoi oltre 350 ettari di estensione. Il parco sorge sulla riva del Rio della Plata e venne dichiarato Riserva Naturale nel 1986. La vicinanza del fiume ha fatto in modo che, a partire dagli anni ‘70 e ‘80, in quest’area si sviluppassero varie specie di flora e di fauna; si possono ammirare esempi tipici della flora delle pampas ma anche tante diverse specie di animali, dagli uccelli ai mammiferi, ai rettili che rappresentano un’attrazione per i turisti, che li possono osservare grazie alle visite guidate e ia tour organizzati all’interno della Riserva. La Reserva Ecologica è inoltre attraversata da sentieri percorribili a piedi o in bicicletta, lungo i quali praticare sport e immergersi nella natura, proprio nel centro della capitale argentina. La Reserva è aperta dal martedì alla domenica, dalle 8 alle 19. L’ingresso è gratuito. Cosa mangiare e cosa comprare

Ottimi acquisti artigianali si fanno soprattutto negli articoli in pelle e in cuoio, come scarpe, borse, cinture. Nella zona delle Ande è diffusa la produzione di abbigliamento in lana, per esempio di maglioni molto caldi lavorati a mano. Anche a Buenos Aires si possono trovare negozi che propongono tessuti e oggetti lavorati dagli indios. Tipici acquisti dei turisti sono inoltre quelli di oggetti e gioielleria in argento e di confezioni di “yerba mate”, l’erba con cui si produce un ottimo infuso stimolante.

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La cucina argentina è stata molto influenzata da quella europea, italiana e tedesca soprattutto. Nelle città principali, oltre ai ristoranti che puntano a specialità della cucina locale si trovano quindi molti locali di gastronomia europea. I piatti forti sono quelli a base della buonissima carne di manzo, che viene presentata soprattutto come asado (arrosto) o parrilla (alla griglia). Un piatto tipico è la empanada, un involtino di pasta cotto al forno o fritto ripieno di carne o formaggio, uova, cipolle. Una ricetta andina è quella della hunita criolla, a base di cipolle e pomodori fritti.


Informazioni Utili Lingua: La lingua ufficiale è lo spagnolo, con alcune differenze rispetto a quello parlato in Spagna. L’italiano è piuttosto diffuso. Valuta: Peso argentino (ARS), corrispondente a 0,1827 euro (1 euro = 5,4404 ARS). Fuso Orario: -4 rispetto all’Italia (-5 quando in Italia vige l’ora legale). Documenti: Passaporto con validità minima di sei mesi. Non sono richiesti visti d’entrata per soggiorni inferiori a tre mesi. Periodo migliore per partire: Le stagioni sono invertite rispetto alle nostre. Il clima risulta diversificato lungo il territorio. A Buenos Aires si può andare tutto l’anno, mentre la zona nord-est ha un clima sub-tropicale e sempre umido. Nelle località montane, dove si scia, il periodo migliore è la nostra estate, come pure se ci si vuole spingere fino all’estremo Sud della Patagonia. Un periodo ottimale per visitare l’intero paese in lungo e in largo è il nostro autunno, corrispondente alla primavera argentina.

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Cosa mettere in valigia: Se si è diretti al Nord si può mettere in valigia un abbigliamento leggero, pantaloni, camicie e scarpe comode. Se si punta verso Sud o alle montagne bisogna coprirsi bene: maglioni, cappello e giacca a vento. Scarpe da trekking per escursioni nei parchi. A Buenos Aires, magliette, vestiti e almeno una camicia elegante con una gonna lunga per il tango (per le signore), visto che prima o poi capiterà di lasciarsi trascinare nelle danze. paese in lungo e in largo è il nostro autunno, corrispondente alla primavera argentina.


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Cinema di Davide Comotti

Un piccolo grande gioiello del thriller italiano (1972)

De Martino si diverte a depistare e spiazzare continuamente lo spettatore, già dall’inizio del film

L’

assassino… è al telefono (1972) di Alberto De Martino è un piccolo grande gioiello della cinematografia thriller italiana, recentemente riscoperto e distribuito in Dvd dalla collana Cinekult (Cecchi Gori Home Video). Si tratta, per la precisione, di una coproduzione fra Italia e Belgio, ma la produzione belga si limita all’aspetto economico, alla presenza di alcuni attori e soprattutto all’ambientazione (Bruges). La regia e lo stile (anche se assolutamente particolari) sono invece tipici del thriller italiano che, sia chiaro, non è limitato a Dario Argento, ma ha preso nel corso degli anni varie direzioni: a cominciare dal maestro Lucio Fulci, con la sua trilogia di capolavori del brivido (Una lucertola con la pelle di donna, Non si sevizia un paperino, Sette note in nero), proseguendo con Sergio Martino, Umberto Lenzi, Luciano Ercoli, e alcuni registi considerati fino a qualche tempo fa “minori” e soggetti, ultimamente, a una giusta rivalutazione. Alberto De Martino, che nel corso della sua carriera ha attraversato numerosi generi (peplum, western, spy-movie, poliziesco, horror), fa parte proprio di questa categoria di registi troppo a lungo sottovalutati, e con il film L’assassino…è al telefono si cimenta egregiamente nel thriller. Una delle particolarità di questo film è l’ambientazione: la vicenda si svolge infatti nella suggestiva cittadina belga di Bruges, in un’atmosfera misteriosa e rarefatta, e la città stessa diventa un’inquietante e minacciosa protagonista della storia. Un’altra peculiarità del film sono i due attori principali, due star internazionali del calibro di Anne Heywood (celebre soprattutto per il film di Mark Rydell La volpe, del 1967) e Telly Savalas, il futuro

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Davide Comotti davide.comotti@gmail.com


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Un piccolo grande gioiello del thriller italiano (1972) “tenente Kojak”, presente anche in altri film italiani degli anni Settanta: il poliziesco I familiari delle vittime non saranno avvertiti, ancora di De Martino, il noir Città violenta di Sergio Sollima e l’horror Lisa e il diavolo di Mario Bava, solo per citare i principali. L’utilizzo di attori stranieri non solo nel thriller, ma nel cinema italiano in genere, era una prassi molto diffusa all’epoca (quando il budget lo consentiva), anche per rendere più distribuibile la pellicola all’estero. Non mancano comunque anche bravi attori italiani nel cast: Osvaldo Ruggeri (da ricordare almeno per i due western di Vincenzo Musolino: Chiedi perdono a Dio…non a me! e Quintana), Rossella Falk (grande attrice di cinema e teatro) e Giorgio Piazza (attore e doppiatore). La vicenda ruota attorno all’attrice teatrale Eleanor Loraine (Anne Heywood), soggetta a frequenti vuoti di memoria dopo aver assistito all’omicidio del fidanzato Peter. Appena rientrata a Bruges dopo un viaggio a Londra, incontra un misterioso individuo (Telly Savalas), la cui visione le provoca una crisi che cancella in lei i ricordi successivi al trauma, avvenuto cinque anni prima. Mentre la donna, aiutata dalla sorella, dal marito (Piazza) e dal collega Thomas (Ruggeri), cerca di ricostruire quanto è successo, il misterioso uomo (che è un killer di nome Ranko Drasovic) inizia a perseguitarla, cercando più volte di ucciderla. Eleanor riuscirà finalmente a ricordare come è avvenuta la morte del fidanzato, ma l’assassino è sempre più vicino a lei. L’atmosfera inquietante generata da questo film consiste, in buona parte, proprio dalla sensazione continua di pericolo che la regia riesce a trasmettere allo spettatore in maniera epidermica: un pericolo che è accresciuto dalla sua dimensione ignota e “perduta nel tempo”. Lo spettatore si trova, infatti, sullo stesso piano cognitivo della protagonista, ed è chiamato a ricostruire insieme a lei i frammenti che compongono il mosaico del suo passato. L’assassino…è al telefono costituisce un’interessante

variazione al classico whodunit, un termine inglese che indica il giallo basato fondamentalmente sullo scoprire “chi è stato” a compiere determinati omicidi. Il film di De Martino, invece, non è basato solo sul whodunit (che pure è presente), ma anche e soprattutto sullo scoprire un mistero celato nel passato e la sua relazione con il misterioso killer che perseguita la donna. De Martino si diverte a depistare e spiazzare continuamente lo spettatore, già dall’inizio del film. Telly Savalas ci viene infatti presentato mentre è sulle tracce di un importante finanziere che si sta recando a Londra, ed è in questo frangente che incontra Anne Heywood, dando inizio a tutta la vicenda. Per buona parte del film, sicuramente, ci chiederemo che rapporto c’è fra i due fatti, e otterremo solo un poco alla volta la risposta: non c’è nessuna relazione fra di loro, se non la figura dell’assassino, che è un killer a pagamento incaricato di uccidere il finanziere, ma che per una casualità incontra questa donna e decide di sospendere l’incarico per cercare di ucciderla. A questo punto, subentra dunque un’ulteriore domanda: perché? La risposta che verrebbe più spontanea (e che alla fine si rivelerà esatta) è che stato proprio Ranko ad uccidere Peter (su incarico di qualcuno) e ora vuole eliminare la testimone, ma, paradossalmente, è proprio l’apparente semplicità della risposta a indurre lo spettatore a formulare altre ipotesi. A questo, contribuiscono poi gli altri personaggi che fanno da contorno alla vicenda, sui quali (ad eccezione della sorella Dorothy) convergono i sospetti della protagonista, convinta che ci sia un complotto per ucciderla o farla impazzire: forse lo stesso marito, oppure Thomas? Avendo perso la memoria, Eleanor dubita persino dell’identità delle persone che le stanno accanto, ed è questo l’elemento più perturbante del film: e lo stesso spettatore, insieme alla donna, dubita di tutto e di tutti. Nel film si incrociano e si fondono alla perfezione due elementi stilistici un po’ diversi: la dimensione quasi astrat-


contemporanee alla vicenda narrata. Un’altra sequenza degna di nota per il suo essere spiazzante è quella in cui vediamo Eleanor essere colpita con un pugnale da una mano ignora e sparare, poco prima di morire, a Thomas, uccidendo anche lui. Ma si tratta solo di una rappresentazione teatrale, che riaffiora nella memoria della donna, e anche i ricordi amorosi riguardanti il ragazzo fanno parte di questa rappresentazione. L’assassino…è al telefono è dunque un thriller d’atmosfera, basato più sulla sottile inquietudine che lo permea che non sulla violenza e l’erotismo, entrambi poco presenti nel film, al contrario di numerosi thriller italiani. Un topos del genere lo troviamo nel momento in cui, verso il termine del film, la protagonista torna insieme al marito sul luogo dove è stato ucciso Peter, e la rivisitazione di quei luoghi le consente di ricordare con chiarezza quanto era accaduto cinque anni fa (il fidanzato era stato effettivamente ucciso da Telly Savalas). Ma anche l’assassino è tornato sul luogo del delitto per eliminare definitivamente la testimone: inizia così la sequenza più claustrofobica del film (quasi un contrappunto alla sensazione di agorafobia prodotta dalla cittadina di Bruges). Inseguita dal killer, la donna si rifugia all’interno del teatro in cui lavorava e, dopo un silenzioso quanto angosciante inseguimento (un altro topos del thriller italiano), Eleanor riesce ad uccidere l’uomo, facendolo schiacciare dal sipario (la scena più violenta del film, ripresa però in campo lungo, quindi con un effetto macabro limitato). La morbosità tipica del cinema di paura nostrano emerge nell’ultima sequenza del film, quando anche l’ultimo tassello del mosaico va a posto: il mandante dell’omicidio di Peter è la sorella dell’uomo, Margareth (una Rossella Falk in splendida forma). Margareth confessa ad Eleanor di aver assunto Ranko per spaventare il fratello e farlo quindi scappare (poi il tutto era degenerato nell’omicidio): la cognata voleva Eleanor tutta per sé. Ecco emergere quindi il tema dell’omosessualità femminile, presente in moltissimi thriller italiani. Dopo un caloroso bacio fra le due donne, Eleanor si allontana dalla villa, e su questa immagine sentiamo uno sparo. La colpevole di tutto si è suicidata, e il sipario è calato definitivamente. 067

ta e surreale di Bruges (l’aspetto più “internazionale” del film) e i momenti onirici (tipici del thriller e horror italiano degli anni Settanta). Bruges viene inquadrata in modo suggestivo come una città che potrebbe essere uscita dal dipinto di un pittore fiammingo oppure da un film di Werner Herzog, con stradine, canali, ponti, parchi e architetture tipicamente nordiche. Anne Heywood si muove per tutto il film in questo scenario spesso vuoto e rarefatto, alla ricerca di una verità sepolta nel tempo, mentre sulle sue tracce cammina il glaciale killer, elegante e spietato, interpretato alla perfezione da Telly Savalas. L’atmosfera unica di questo thriller è ottenuta in buona parte (come quasi sempre nel bel cinema) grazie alla colonna sonora, costituita da toni gravi e cupi che si ripetono in maniera ossessiva, e firmata dal maestro Stelvio Cipriani (che nel 1970 aveva composto e diretto le bellissime musiche del capolavoro Anonimo Veneziano di Enrico Maria Salerno). La componente onirica, più squisitamente italiana, emerge invece nelle scene in cui riaffiorano nella mente della donna i momenti vissuti con Peter, rappresentati con inquadrature “flou” e con i personaggi che si muovono al rallentatore: esempi più completi di questo stile onirico “anni Settanta” li ritroviamo, per esempio, in due cult del cinema di paura italiano, La notte che Evelyn uscì dalla tomba (1971) di Emilio P. Miraglia e La morte ha sorriso all’assassino (1973) di Aristide Massaccessi. Lo stesso Massaccesi che, guarda caso, è il direttore della fotografia nel film in questione, L’assassino…è al telefono: non saprei dire con certezza se si tratta di un caso oppure di una “firma” di questo artista, ma sicuramente è un dato curioso. Oniriche e surreali sono anche due fra le sequenze più belle del film: l’incubo in cui Eleanor sovrappone le immagini del fidanzato con quelle dell’assassino, e l’incontro in strada con un grottesco saltimbanco, il cui viso “si trasforma” nella sua mente in quello dei due suddetti uomini. Il thriller di De Martino va visto più volte non solo per il suo fascino, ma perché è un mosaico che si comprende maggiormente di visione in visione. Per esempio, ci sono alcune scene in cui Eleanor sta ricordando un’apparente storia d’amore vissuta con Thomas, un attore teatrale della sua compagnia, ma che al momento possono sembrare (volutamente)


Se volete ascoltare la mia voce visitate il sito con questo link: www.senzaschema.it/ascolta.html sono delle demo incise “in casa”

Oroscopo di Noemi Migliaccio ARIETE 21 marzo | 20 aprile

BILANCIA 23 settembre | 23 ottobre

te nella mischia con fare intrigante, impetuosi e inarrestabili, corteggiatissimi se single e focosi nella coppia. La tensione sul lavoro sembra nebulizzarsi in campo affettivo; prestate però attenzione a non divenire voi una fonte di stress per gli altri! Lavoro: Sì, sì, sì. Lo sappiamo che siete efficienti ed energici. La fortuna vi sorride e gli astri non aspettano altro che favorire in tutto e per tutto le vostre iniziative. Tutto questo al modico prezzo dell’umiltà e della prudenza, qualità che non vi appartengono ma che per il bene degli affari fingerete machiavellicamente di possedere.

che disturbano la vita di coppia o la ricerca di un nuovo partner. Lasciate invece dietro di voi ciò di cui non avete bisogno, senza remore; è giusto fare delle scelte. Tali scelte però non vanno palesate subito; portate pazienza e rendetevi più amabili possibile. Lavoro: Siete circondati da persone che si affannano a correre di qua e di là, mentre voi restate impassibili al centro di questo tragicomico spettacolo circense. Non vi sentite pronti per affrontare nuove sfide, ma attendere non è la soluzione. Un po’ di rischio, un po’ di istintività non andrebbero mai dimenticati, poiché sono parte della natura umana e possono stimolarvi.

TORO 21 aprile | 20 maggio

SCORPIONE 24 ottobre | 21 novembre

dalle vostre fantasie amorose! La vita affettiva procede a gonfie vele, soprattutto se vi sentite in grado di osare; basta con inutili chiacchiere, ponete fine al digiuno sentimentale che vi è stato imposto puntando con lungimiranza le vostre prede. Lavoro: La parola chiave è “riscuotere”. Da sempre il mondo è in debito verso di voi e ora sembra aver deciso di restituirvi il maltolto. Consci di ciò, è auspicabile da parte vostra un po’ d’iniziativa che incanali energie positive verso i vostri affari. Volete un consiglio concreto? “Aiutati che il ciel t’aiuta” vale anche per gli astri.

nel mettere alla prova l’altro anziché nel corteggiarlo; di certo chi non vi stupisce non fa per voi, ma siate clementi nei confronti del vostro partner, poiché potreste esacerbarlo e ritrovarvi single da un momento all’altro! Usate la vostra passione per legare a voi chi vi sta accanto. Lavoro: Siate più formiche e meno cicale. Se mettete mano al portafogli, che sia solo per metterlo in tasca. Anche sul lavoro non è il momento di osare; dovrete sforzarvi di essere cauti, accomodanti, quasi melliflui, per il semplice motivo che gli affari non scorrono senza intoppi. Appianate i contrasti e fingete che tutto fili liscio come l’olio.

GEMELLI 21 maggio | 21 giugno

SAGITTARIO 22 novembre | 21 dicembre

cone vette sempre più alte; ne risente l’Amore che vi vorrebbe più svegli e vivaci e invece vi trova immersi in un atteggiamento di finto apprezzamento della solitudine. Sveglia! Vi turba forse il fatto di desiderare maggiore stabilità? Crescere è normale, capita a tutti. Lavoro: Gli ostacoli non mancano mai. Ciò che cambia è però il vostro modo di affrontarli: non li prendete più di petto, ma li studiate con attenzione fino a distruggerli o a lasciarli indietro. Avete riadattato la vostra strategia ad una diversa dimensione del lavoro, nella quale vi muovete come nel salotto di casa vostra. Bravi.

tale. Se però all’orizzonte non vedete nulla di nuovo, è perché non siete pronti. Dovete fare prima pace con voi stessi e ritrovare serenità perduta da un po’ di tempo a questa parte. Non scendete a compromessi, siate selettivi e fate ciò che è giusto per voi. Lavoro: Si cresce, ma con calma. Le opportunità che ti si presenteranno adesso non sembrano allettanti come sono in realtà; tra qualche tempo, se le coglierai, ti sapranno dare molto. A patto che, nel momento in cui varchi la soglia di casa, lasci il lavoro lì dove devi svolgerlo. Riposa con costanza e occhio alla stanchezza, soprattutto a fine mese.

AMORE: Questo mese, il segno dell’Ariete avrà un secondo nome: Caterpillar. Vi butta-

Amore: Letargo finito, cari Torelli. E’ tempo di svernare e di soffiar via un po’ di polvere

Amore: Il Gemelli ha affrontato gli ultimi mesi come uno dei Titani, confrontandosi

Amore: Bandite il vittimismo, soprattutto in campo affettivo. Avete pensieri ossessivi

Amore: Possedete sempre il vostro fascino, ma le vostre energie a volte si disperdono

Amore: Per un Sagittario, questo mese di apparente calma può sembrare una noia mor-

CANCRO 22 giugno | 22 luglio

CAPRICORNO 22 dicembre | 20 gennaio

un bacio sulla guancia e lo spazzolino in un sacchetto. Il Cancro ha bisogno di attenzioni costanti, e un rapporto troppo duro lo sconvolge. Ed ora siete così: sotto shock, con la volontà di regire e le membra molli. Il vostro compito di Marzo è di rendere fertile il terreno per il più clemente Aprile. Lavoro: Antagonisti invidiosi e arrivisti non si contano. Ma la vostra figura imponente sarà sempre un ostacolo per questi loschi figuri che non riusciranno mai a eguagliarvi. Mentalmente siete presenti a intermittenza. Questo mese però gli astri sono con voi, quindi sarete operativi pur percorrendo con la mente i sentieri di Narnia.

bra miele. Siete guardinghi e disillusi più del solito, e ovviamente di tutto ciò ne fa le spese la persona amata. Osservate, spulciate, frugate, ma c’è qualcosa che non riuscite e vedere, e cioè che in realtà la vita affettiva è stabile e serena, proprio perché sapete scegliere bene. Lavoro: Non sarete abbandonati a voi stessi. Ci sarà chi saprà aiutarvi e sostenervi. Vi siete scontrati con difficoltà abnormi e adesso peccate di eccessiva cautela, siete ancora convalescenti. Avete però dalla vostra una caratteristica insita nella vostra natura: la lungimiranza, che nel lavoro premia sempre. Puntate in alto e in avanti nel tempo.

LEONE 23 luglio | 22 agosto

AQUARIO 21 gennaio | 19 febbraio

Amore: Dopo una notte focosa, il Cancro non può certo essere rimandato a casa con

Amore: Irritanti e pungenti, ecco i Capricorno di Marzo. Il vetriolo accanto a voi sem-

Amore: Questo mese sarete dolci e coccolosi come una tigre in gabbia. Il vostro nervo-

sismo, comunque cerchiate di sfogarlo, arriva sempre al partner che vi seguirà pazientemente nella fase della catarsi. Chi sta attorno a voi, in ogni caso, non è tenuto a farvi da psicologo o calarsi spontaneamente nei vostri panni. La persona amata, però, lo fa con costanza; tenetevela stretta. Lavoro: Non sarebbe cosa da poco riuscire a tappare i buchi nelle vostre mani di scialacquatori. Il Leone vuole il lusso, l’eleganza, ma non sempre può permetterseli. Avete così speso più soldi di quelli che avevate e ora dovete diventare parsimoniosi, magari anche per mettere da parte qualcosa da godersi in tempi migliori.

Amore: Gestite la vostra vita sentimentale come il presidente un circolo di intellettuali: discutete, ipotizzate, discettate. Vi manca l’iniziativa; questo mese la vostra mente è lucida e attiva, ma nel concreto rimanete riflessivi. I vostri criteri di scelta in campo amoroso si confermano quelli di sempre; applicateli a chiunque vi corteggi. Lavoro: Senza infamia né lode, vi mantenete costanti e con un buon profilo. Siete organizzati ed efficienti come sempre, ma non pretendete più di quello che date e non date troppo se poi non potete pretendere un adeguata ricompensa. Non è il momento di scalare le vette, ma quello di creare le condizioni affinché, più avanti, in vetta vi ci porti chi ora beneficia dei vostri servigi.

VERGINE 23 agosto | 22 settembre

PESCI 20 febbraio | 20 marzo

Amore: Quell’inquietudine di sempre, quei dubbi rimasti in sospeso emergono di tanto

in tanto, pronti a cogliere di sorpresa tutti tranne che voi. Pochi conoscono la vostra natura profonda, e il partner è uno di questi. Ma se la vostra autoanalisi vi porta troppo a fondo nella conoscenza di voi stessi forse si tratta di un viaggio che dovreste intraprendere da soli. Lavoro: Stanchezza e stress sono tuoi fedeli compagni. Nonostante la tua capacità di pianificare ogni impegno, il tempo necessario a riprendere le forze non è sempre quantificabile. Alcuni cercheranno di approfittare di questo vostro momento di stanchezza, ma ovviamente voi avevate già previsto tutto; dunque, riposatevi.

Amore: Mantenete separati i ruoli che assumete nella vostra vita, e non pretendete di risolvere i problemi di coppia con i metodi che al lavoro funzionano; qui parliamo di sentimenti. Uno dei principali motivi delle vostre discussioni è la vostra sfrenata tendenza al vittimismo, non sempre ingiustificato. Lavoro: Che film state guardando? Non tutti i vostri colleghi cercano di mettervi i bastoni tra le ruote! Sospetti e paure non giovano al clima lavorativo. Coloro di voi che si sveglieranno prima da questo incubo privo di fondamento diventeranno delle vere e proprie calamite per le opportunità, in qualsiasi settore voi lavoriate. Nuotate, anche controcorrente se vi porta vantaggio.

Noemi Migliaccio 068

Studia Lingue e Culture Orientali presso l’Università degli Studi di Bergamo, e da sempre è appassionata di Astrologia e Lettura dei Tarocchi, che per lei sono veri e propri punti di riferimento. Ha sempre un libro a portata di mano ed è cresciuta a pane e musica. è la voce principale di una band rock/blues. Per informazioni: migliaccionoemi@yahoo.it.


Pesci 20 febbraio 20 marzo

I

l segno dei Pesci è un segno d’Acqua, e con tale elemento ha una relazione del tutto speciale. Il simbolo che lo rappresenta raffigura due pesci; per tale motivo lo si può considerare un segno “doppio” (come Gemelli e Bilancia). Il suo essere duplice consiste nel volersi sempre muovere in direzioni opposte; le sue due nature sono, curiosamente, sempre agli antipodi. Tale aspetto di questo segno gli conferisce però un innata capacità di adattamento, che fin troppo spesso sfocia nella tendenza a sacrificarsi per gli altri. Il Pesci mette d’accordo tutti, anche a costo di soffocare le proprie esigenze. La qualità che subito salta all’occhio quando ci si imbatte in qualcuno che appartenga al segno dei Pesci è la straordinaria empatia, che nessun altro segno è capace di eguagliare. Mettersi nei panni degli altri è la migliore capacità dei Pesci, coadiuvata di sovente dall’insofferenza verso i propri. Per sopperire alla mediocrità dalla quale si sente circondato, il Pesci compirà grandi gesta eroiche, salvo poi lamentarsene, attività in cui eccelle assieme ai nati sotto il segno del Cancro. Sa essere però anche pragmatico e realista, proprio perché non ha filtro riguardo ai bisogni altrui vede tali necessità nella loro concretezza. Sembra volersi far carico di

tutti i problemi del mondo, e se trovasse qualcuno con la pazienza di ascoltare le sue infinite lamentele sarebbe stimolatissimo a operare in tal senso. È intuitivo e ha un’intelligenza sommersa,e sa stravolgere la realtà a proprio piacimento. Il suo principale difetto è il vittimismo, dal quale non riesce a emanciparsi, ed è un campione di ricatti emotivi. Il Pesci è fatalista, pigro e spesso incoerente, ma ha moltissimi sentimenti da esprimere; il suo cuore è plasmato con la forma del globo terracqueo, e può ottenere il mondo se non si limita ad accontentarsi del suo, di mondo. In amore il Pesci dovrebbe essere più concreto, mentre in amicizia non deve lasciare che le richieste d’aiuto lo seppelliscano ed esprimere il suo reale pensiero. Il mese di Marzo 2012 è positivo per l’amore, ma vi vede nervosi sotto tutti gli altri punti di vista, in particolare per quanto riguarda la salute. Siate tolleranti e non accumulate rabbia e stress. In generale il 2012 è un anno che inizia serenamente e si conclude molto meglio, ma i mesi caldi vi porteranno difficoltà e imprevisti. Non irritatevi troppo, andate al mare e stabilite un contatto con l’Acqua, il vostro elemento; vedrete che ogni cosa, dopo, sembrerà più semplice da affrontare.

Joseph procino Laureato in scienze della comunicazione, e specializzando in editoria multimediale presso l’Università di Bergamo, studia astrologia dal Prof. Umberto Pirotta di Milano, partecipando a vari seminari su come predire avvenimenti nella vita del singolo in relazione al transito dei pianeti. Per informazioni: JosseP.84@gmail.com



Casting Sarà il tuo sedere a far girare la testa degli Italiani?

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hi non ricorda i manifesti dei fondoschiena più famosi del mondo della corsetteria? Nati con le forme di Rosa Fumetto, la capo soubrette del Crazy Horse, furono questi spot pubblicitari degli anni novanta a dare notorietà al marchio di biancheria intima “Roberta” e a portare fortuna a Michelle Hunziker, che ha cominciato proprio da qui! La Vip International, già a suo tempo agenzia d’appoggio della griffe - che ha portato famose fotomodelle (quali Rosangela Bessi - miss Italia 1990) a rappresentare il mondo della lingerie Bergamasca - sta selezionando i più bei sederi del Bel Paese per un nuovo spot pubblicitario.

photo matteo mottari

Da questo numero inizierà la selezione per il fondoschiena più bello che gli italiani sognano.... A fine concorso, verrà scelto il più bel sedere pubblicato sul nostro mensile BerrgamoUp, per un nuovo spot pubblicitario

Per fissare un appuntamento, chiamate la nostra redazione allo 035 236661


Top Speed di Stefano D’Aste Photo Matteo Mottari

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a test di vetture a test di moto, scooter, quad passando per barche, jet sky e magari aerei o elicotteri, potrebbe sembrare il programma del magazine di un pazzo, invece sono solo alcuni argomenti che andremo a trattare in queste pagine; parleremo di Motorsport (a cui molti Bergamaschi sono legati), parleremo delle loro esperienze e risultati, di quello che capita dietro le quinte delle corse svelando curiosità e aneddoti a volte simpatici quasi ridicoli ma a volte sconvolgenti; la vita di un pilota che spesso può sembrare semplice e senza problemi ma che poi raramente è così. Alcune semplici pagine sulla tecnica di base applicata ai veicoli o alla guida, consigli su come affrontare le 4 stagioni con la propria auto stradale, spesso smentendo i luoghi comuni che non fanno altro che complicare le cose. E per concludere non poteva mancare l’argomento a richiesta, se avete dubbi che volete chiarire, inviatemi un’e-mail a sdaste@pbracing.it; farò il possibile per risolvere i Vs dubbi.

Abitacolo: L’abitacolo è essenziale, le rifiniture, per essere una vettura progettata nel 2000, sono buone, i materiali chiaramente non sono a livello di quelli dell’ultima generazione, ma nemmeno scadenti. I sedili sono avvolgenti, il colore e la trama degli interni invece lascia un po’ a desiderare, effettivamente per una vettura sportiva si poteva cercare un disegno un po’ più aggressivo. I posti posteriori sono spaziosi e risulta comoda in 4 persone, 5 ci stanno. Quella della prova è il modello RS2, alleggerita come il modello RS con molti particolari in alluminio, ma con qualche accessorio in più, come i finestrini elettrici e l’aria condizionata.

Su strada:

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Da guidare è assolutamente divertente, diciamo che è la vettura ideale da fine ottobre a marzo. Con un paio di regolazioni di assetto diventa molto guidabile e con una tendenza al sovrasterzo. Il peso contenuto si sente e nei cambi di direzione dei persorsi misti stretti aiuta molto. Nel veloce è molto stabile e le quattro ruote motrici sembra seguano due binari.

Stefano D’Aste pilota automobilistico Casco d’Oro 2007 “Italia che Vince” - vincitore nel 2007 del campionato del Mondo Turismo FIA Yokohama independent’s Trophy, nonché nel 1994 5th al Campionato Italiano 125 cc su Cagiva (Vinto da Valentino Rossi) - 1998 5th Campionato Italiano 250 su Aprilia 4th Classe A7 Rally di Monza su Clio A7 - 2003 2nd Campiontao Europeo Clio 3.0 V6 1° classificato Rally di Monza (Toyota Corolla) - 2004 4° Campionato Europeo Turismo Ind (BMW 320i) - 2005 3° Campionato del Mondo Turismo I(BMW 320i) - 2006 3° Campionato del Mondo Turismo I (BMW 320i) - 2007 Campione del Mondo Turismo I (BMW 320si) - 2008 3° Campionato del Mondo Turismo I (BMW 320si) - 2009 4° Campionao del Mondo Turismo I (BMW 320si)


Frenata: La frenata è ottima e con una resistenza notevole anche nei più ripidi percorsi. La mancanza dell’abs permette ai guidatori più esperti di effettuare manovre che con l’abs non si possono eseguire, ma sicuramente dal punto di vista sicurezza di fronte all’imprevisto non è l’ideale.

Mitsubishi EVO VI RS2

Controlli elettronici:

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Non ne esistono assolutamente.


MOTORE PRESTAZIONI CONSUMI:

Motore

4 cilindri in linea

Alimentazione

Benzina

Cambio

Manuale 5 rapporti ravvicinati

Trazione

4 ruote motrici differenziale centrale viscoso

Potenza motore

300cv a 4600 rpm

Coppia motore

58kgm a 3800 rpm

VelocitĂ km/h

244 km/h

Accelerazione 0/100km/h

4.3 sec

Dimensioni mm (lung/larg)

4455/1770

Peso

1280kg

Consumi (urb/extra/misto) l/100km

Non rilevati


Domande a

4 Kimi Raikkonen Photo Danilo Moroni

La cosa più strana che hai fatto nella tua vita? Niente in particolare.. Se dovessi esprimere 3 desideri: quali sarebbero? Una buona vettura per la stagione 2012, alcuni podi, e magari un clima più caldo Con chi vorresti cambiare un’intera giornata? Sono perfettamente felice di come sono. Ma conosco molto bene alcuni Finnish NHL, giocatori di hockey su ghiaccio, e passare una giornata come Teemu Selanne a Anahiem non sarebbe una brutta esperienza

C’è una tentazione a cui tu non puoi resistere? La velocità è la mia più grande tentazione, Ecco perché mi divertono i Rally, Snowmobiling, moto e, ovviamente sono diventato un pilota di F1. L’ultima volta che sei scoppiato a ridere? Di solito rido con i miei amici quando ho la possibilità di rilassarmi a casa. mi piace condividere uno scherzo, ma questo lo lascio raccontare a loro… Una bella visione del futuro? Essere felice e vincere le gare con il team Lotus F1 che è il mio obiettivo per il futuro


Montreal, Montecarlo, Parigi, Milano

Coming soon

Le mensuel de l’Ordre militaire de la Mèmoire Napolèonienne Histoire et quotidien d’une grande Noblesse

Il mensile dell’Ordine Militare della Memoria Napoleonica Storie e quotidianità di una grande Nobiltà by Mino Mottari & Maryline JM-W


da BergamoUp n. 1 - 2009

Servizi realizzati da Vip International photo Matteo Mottari

Bellezze di casa nostra

Rosangela Bessi Miss Italia

N

ata a Romano di Lombardia nel 1972, Rosangela Bessi balza all’onore delle cronache quando, appena maggiorenne, vince il titolo di Miss Italia. Per Rosangela il mondo della moda e della televisione diventa da quel momento un impegno costante: dopo un anno di lavoro con la Miri – patrocinante del concorso di bellezza nazionale – la Miss orobica inizia a lavorare nel campo della moda, suo reale interesse. La sua immagine viene utilizzata per campagne pubblicitarie di costumi da bagno, redazionali di moda e pubblicità televisive, ma Rosangela Bessi è presente anche sulle passerelle di Milano, Piazza di Spagna e l’alta moda romana e Tokyo. Nei seguenti dodici anni gli impegni della nostra Miss si susseguono tra video clip musicali, fiction Rai e trasmissioni Rai e Mediaset dove Rosangela viene invitata come ospite. L’ultima in ordine di tempo è la tramissione “Il Migliore” condotta da Mike Bongiorno, nel 2006. Rosangela inizia da quell’anno una collaborazione come autrice televisiva con la Endemol per i programmi ‘Chi vuol essere milionario’ e ‘50-50’, collaborazione che prosegue tutt’ora. Attualmente, Rosangela Bessi collabora con Mino Mottari, amministratore unico della Vip International, presenziando anche agli eventi da lui egregiamente gestiti a Bergamo. La collaborazione della Miss con Mottari e la Vip International parte da un marchio importante e prestigioso della nostra provincia: Roberta. Rosangela Bessi inizia a posare come fotomodella e a sfilare in passerella per quella casa di lingerie che tanto rese famosi i lati B di Rosa Fumetto prima e di Michelle Hunziker poi. Ma Rosangela lascia un segno della sua presenza e della sua bellezza soprattutto agli eventi organizzati da Mino Mottari, amministratore della Vip International, che la invita a inaugurazioni e serate mondane come ospite d’onore o madrina degli eventi a Bergamo.

Nel 2003 Rosangela partecipa per la Vip International, come madrina della serata, all’inaugurazione dello Smart Centre della Mercedes di Bergamo e nello stesso anno, insieme ad altre due Miss Italia – Gloria Zanin e Tania Zamparo – Rosangela, sempre su invito di Mino Mottari della Vip International, è presente alla serata di premiazione e di consegna delle targhe ai dirigenti della Phass Spa presso la discoteca Bobadilla di Dalmine. La serata, presentata


da Fabrizia Carminati, dà particolare risalto alle collezioni della Lingerie Triumph e della Pellicceria Pagano. L’anno successivo Rosangela Bessi è la madrina per altri due eventi organizzati da Mino Mottari, amministratore della Vip International: l’inaugurazione di Leroy Merlin al Maresana Resort e della discoteca Anghelus, sempre in territorio orobico. Qualche anno dopo la Miss Italia bergamasca, invitata dalla Vip International, è la madrina della prima edizione di Bergamo Moda, evento tenuto nella splendida cornice di Villa Moroni, a Bergamo. Recentemente, Rosangela Bessi, sempre invitata dalla Vip International di Mino Mottari, è stata ospite d’eccezione al Premio Agazzi, concorso internazionale di pittura,acquerello e grafica. Alla serata hanno partecipato: Fiorella Pierobon, il Prefetto di Bergamo Camillo Andreana, l’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni, il deputato leghista Giacomo Stucchi, il Presidente dell’Agazzi ARS Silvano Ravasio, l’allora Presidente del Consiglio Regionale Ettore Albertoni e Giovanni Barzago, grande appassionato di arte, insieme a molti altri ospiti. A documentare le serate della Vip International di Mino Mottari con i suoi scatti è Matteo Mottari, fotografo ufficiale degli eventi.


da BergamoUp n. 1 - 2009

Matteo Mottari Giovane artista ventisettenne di Bergamo

È iniziato tutto negli anni dell’università: una volta terminati gli studi all’istituto superiore e assolto il servizio militare nel corpo degli Alpini, Matteo decide di iscriversi alla facoltà di Comunicazione d’Impresa. Ben presto però si rende conto che quella non è la sua strada, si avvicina al mondo della fotografia e assapora l’amore per quest’arte. Senza pensarci due volte Matteo parte per gli Stati Uniti, destinazione Miami, la città che forse più di altre rappresenta il suo senso di libertà, la sua voglia di comunicare e conoscere il mondo. Qui viene a contatto con alcuni fotografi di fama mondiale, con la loro tecnica, i loro linguaggi e con le emozioni che ciascuno scatto riesce a trasmettere.

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Terminata la parentesi americana, Matteo ritorna a Bergamo e non perde neanche un secondo. Spinto dall’onda di quell’esperienza, si iscrive alla più prestigiosa accademia fotografica, supera brillantemente i vari corsi e inizia così il percorso verso la professione vera e propria.

Oggi Mottari ha un proprio studio fotografico e un portfolio già ricco e denso di lavori: collabora con una serie di giornali, riviste, effettua cataloghi per aziende, servizi fotografici a matrimoni, serate d’intrattenimento e nei locali; è il fotografo ufficiale della Vip International, società leader nel campo della moda e della pubblicità che lavora con personaggi dello spettacolo, della televisione, del cinema e dell’alta moda. Collabora inoltre con i più prestigiosi studi fotografici milanesi che diventano per lui la scuola ideale per appendere le migliori tecniche della fotografia, perché a suo dire “nella professione bisogna sempre migliorarsi seguendo con umiltà chi ha saputo dare tanto a quest’arte e chi continua a rendere ogni fotografia una vera e propria opera d’arte”. Ed è forse grazie a questa umiltà, unita alla determinazione, ad un certo carisma e ad una vivace intraprendenza che Matteo ha già raggiunto un traguardo importante: è stato infatti invitato per la prossima primavera ad un concorso mondiale di fotografia che si terrà negli Stati Uniti, precisamente a Miami, la città da cui la sua storia professionale è iniziata.

Ufficio Via Corti Studio Fotografico Via Canovine 24126 Bergamo Tel. 035.314567 338.6168301 www.matteomottari.it 079

C’è un filo diretto che lega Bergamo con Miami, un filo fatto di scatti fotografici, creatività e passione. Un lungo filo che Matteo Mottari, giovane artista ventisettenne di Bergamo, ha iniziato a tessere pochi anni fa con l’obiettivo di dare forma a un sogno: fermare le emozioni, le sensazioni e le immagini di un istante e renderle infinite, così come solo la fotografia riesce a fare. Ora quel sogno è diventato realtà. Nel suo nuovissimo studio fotografico di Bergamo, dotato delle migliori attrezzature, si respira l’entusiasmo, la voglia di fare che hanno guidato Matteo da Bergamo alla Florida e di nuovo a casa, perché su quella rotta il giovane ha maturato la sua ferma volontà di affermarsi come fotografo e fare della fotografia la sua vita.


da BergamoUp n. 4 - 2009 BELLEZZE DI CASA NOSTRA

BELLEZZE DI CASA NOSTRA

La bergamasca Fabrizia Carminati, storica annunciatrice Fininvest

La bergamasca Fabrizia Carminati,

storica annunciatrice Fininvest

È stata lanciata della Fininvest degli anni Ottanta, valletta d’eccezione di Mike Bongiorno e ‘signorina buonasera’ che annunciava i programmi in palinsesto dei neonati canali che oggi si chiamano Mediaset.

La bergamasca

Fabrizia Carminati inizia la sua carriera proprio nel 1980, all’attuale Canale 5 a fianco di Mike Bongiorno nei programmi ‘I sogni nel cassetto’ e ‘Bis’. Dopo un paio di anni, l’attività di Fabrizia si amplia: lavora con Jonny Dorelli a ‘Premiatissima’, uno spettacolo musicale in onda il sabato sera. Tra il 1983 e il 1986, oltre al citato programma con Dorelli, la show

gi in studio. La carriera di Fabrizia continua

Marzotto, Sabrina Salerno e il cantante Char-

nel mondo televisivo – locale e nazionale – tra

lie Bianco (Giancarlo Pica) parente di Claudio

programmi di cucina, puntate per famiglie e

Villa (Claudio Pica); la presenza di Fabrizia

approfondimenti su temi di attualità. Ma l’im-

come presentatrice di una nuova collezione di

pegno di Fabrizia si sposta anche verso la po-

Lingerie Triumph e dei capi della Pagano, in-

litica: viene candidata per le elezioni europee

sieme a molti altri volti noti dello schermo; e la

del giugno 2004 e per le elezioni politiche re-

presentazione dell’inaugurazione dello Smart

gionali del Piemonte.

Centre della Mercedes di Bergamo, alla pre-

Ma gli impegni di Fabrizia non sono solo nazio-

senza di personaggi dello spettacolo e ospiti

nali: l’attenzione per la sua città non manca di

illustri. ■

certo e sono infatti numerose le sue partecipa-

girl bergamasca lavora anche con Claudio Cec-

zioni in territorio orobico, dove la presentatri-

chetto per il ‘Festivalbar’ e con Marco Colum-

ce collabora con Mino Mottari, amministratore

bro in ‘Help’, gioco a premi che verrà succes-

unico della Vip International già dai primi anni

sivamente condotto da Umberto Smaila. Ma

Novanta. Ricordiamo, in particolare, nell’am-

questo periodo rappresenta anche il debutto

bito di questa collaborazione, la presenza di

sul grande schermo di Fabrizia Carminati, che,

Fabrizia come presentatrice all’inaugurazione

nei panni di una giovane e attraente agente

di

speciale della questura di Roma, prende parte

tante

come co-protagonista alla pellicola diretta da

bergamasca

Bruno Corbucci ‘Le volpi della notte’: insieme

azienda

per la commer-

a lei nel film recitano anche Viola Valentino e

080

un’impor-

cializzazione

Pamela Prati. Verso la fine degli anni Ottan-

viamo Fabrizia nel ‘91 a Canale 5 con il ‘Gioco

di oro e prezio-

ta, Fabrizia Carminati lavora con Tv regionali

dei 9’, programma condotto da Jerry Scotti e

si a cui hanno

centro-nord. Nel 1989 passa in Rai dove af-

per l’inizio degli anni Novanta, la presentatrice

partecipato, tra

fianca Raffaella Carrà nella prima edizione di

lavora tra Telemontecarlo, Rai 1 e Rete 4, con

gli altri: Corin-

“Raffaella, venerdì, sabato e domenica”, per

programmi serali, trasmissioni commerciali,

ne Clery, Todd

poi tornare a programmazioni regionali con

giochi e intrettenimento. Nel 2000 partecipa

McKee – Jake

Telelombardia – in una trasmissione sportiva

a ‘Passaparola’ di Jerry Scotti e a ‘Chi mi ha

McLaine in Be-

per ragazzi – e Antenna 3 Lombardia – con la

visto’, un programma su Rete 4, revival di tutte

selezione regionale dello Zecchino d’oro. Ritro-

le passate esperienze televisive dei personag-

autiful – Marta 46

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da BergamoUp n. 6 - 2010

Storia di famiglia in copertina Buon Compleanno Signora Nella Mottari di Maryline JM-W

Da bambini i compleanni sono spesso sinonimi di festa. Poi, crescendo, questo giorno diventa per qualcuno il simbolo del tempo che passa inarrestabile, e quindi una data da tacere. Eppure festeggiare il proprio giorno di nascita, o quello in cui è nata una persona cara (quale la Signora Nella), è rendere omaggio alla vita, è dire all’altro: siamo felici che tu ci sia! Così come festeggiare una ricorrenza (44 anni di matrimonio, nozze di smeraldo quasi d’oro) è dire: Nella, Mino, siamo felici che voi vi siate sposati, che dalla vostra unione siano nati Marcello, Valeria e Matteo [sì, sì, è proprio lui, Matteo Mottari, uno dei fotografi che illustra con i suoi scatti le parole scritte su BergamoUp e di cui

abbiamo rubato dall’album di famiglia - contro la

Matteo Mottari

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Storia di famiglia in copertina Buon Compleanno Signora Nella Mottari

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Corinne Clery

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Fabrizia Carminati Marta Marzotto

Todd di Beatifull

Barbara Bonaiti Finalista Miss Italia

Rosangela Bessi Miss Italia

Jennifer Driver

sua volontà e grazie alla complicità di suo padre - questa foto di quando era piccolo]; due nipoti bellissimi: Alessandra e Paolo; e che giorni lievi abbiano segnato la vostra vita di coppia, come quella serata del lontano 1971 alla festa Nastro Azzurro al Circolo Ufficiali di Bergamo presso la Brigata Lupi in cui Lei, Nella, era raggiante con

Fabio Testi

Valeria in grembo, e tu Mino, come al solito, sfogti.

Le foto con personaggi dello spettacolo sono

Ecco perché questo mese (vedi foto coperti-

solo alcuni degli scatti fatti durante i numerosi

na), dopo aver condiviso con il nostro fotografo

eventi mondani che Mino, amministratore uni-

Matteo l’emozione dei suoi genitori, Bergamo

co della società Vip International, ha il coraggio

Up dedica la sua copertina a un momento pri-

di chiamare lavoro. Mentre le foto personali

vato che ci ha ricordato che la vita è un dono

dello scorso anno sono prese dalla memoria

prezioso e che le persone che ci sono vicine la

del Mac di Matteo… il vantaggio di avere un

rendono ancora più preziosa, se è possibile.

fotografo in famiglia e in redazione. ■ 11

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giavi i tuoi doni da seduttore per conquistare tut-

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da BergamoUp n. 7 - 2010

In ricordo del Presidente del Tribunale di Bergamo Ugo Mastromatteo

C

trasferire i cavalli che erano in caserma, in un paese vicino.

E

L’incarico non durò a lungo; si rifiutò di far parte della Repubblica fascista, rimase a Roma e

Ph.

fu partigiano.

di Raffaella Ravasi - Maryline JM-W - Laura Generali

Alcuni mesi dopo, la guerra finì, ma per ottenere un lavoro era necessario laurearsi e fare

di chi ha avuto con Mastro-

Cas un a clien Un'o parla oram Laur figlia ha t stud vend e pr imm Num è st di L imm

concorsi.

matteo uno stretto rapporto,

Mastromatteo pensò di entrare in Magistratu-

(magistrati suoi colleghi e

ra, ma gli esami erano molto difficili, purtrop-

amici, che lui tanto stimava e

po per la sua preparazione.

apprezzava), - vorrei permet-

Cominciò a studiare giorno e notte e riuscì,

tere, a chi l’ha conosciuto di

non senza fatica, a superare la prima prova.

ricordarlo e a chi non ha avu-

Come prima sede scelse Avezzano, provincia

to la fortuna di incontrarlo,

dell’Aquila.

di capire il valore di un uomo

La cittadina era stata completamente distrutta

speciale.

Ph. Matteo Mottari

della guerra; solo la Chiesa e il Tribunale erano

Mino Mottari

stati ricostruiti. Il posto da lui ricoperto non era previsto per un

Ugo Mastromatteo, nacque a

giovane giudice, ma per un consigliere di Corte

Torrecuso (BN) il 5 Febbraio

d’Appello e quindi a Mastromatteo fu assegna-

1920.

ta una Prefettura in un paesino dell’Abruzzo.

Dopo gli studi classici s’iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza, all’Università di Roma e nello stesso tempo, ottenne un impiego presso la Banca Nazionale del Lavoro per sostituire una persona richiamata al fronte. La guerra era già scoppiata e anche per Mastromatteo arri-

in memoria di un grande Bergamasco acquisito, arrivato a Bergamo come magistrato negli

e divenne Presidente di Sezione del Tribunale

anni ’70 e diventato in seguito il presidente del

e della Corte d’Assise.

nostro tribunale. Erano gli anni in cui inizia-

Due anni di servizio ed in seguito, come previ-

vo la professione di commercialista e quindi,

sto, sostenne altri esami che superò brillante-

pur non avendo avuto rapporti diretti con lui

mente avanzando molto nella graduatoria.

giacché mi rapportavo soprattutto con la Se-

Vent’anni a Perugia, successivamente decise

zione Fallimentare, ho potuto apprezzarne la

di spostarsi poiché a Bergamo era disponibile

personalità, l’onesta e la correttezza che erano

2000 all’età di 80 anni. ■

Fu mandato a Pinerolo, nella

ne comunale vede con piacere quest’iniziativa

Ministero, dove gli offrirono un posto a Perugia

per 10 anni, poi la pensione. Morì il 2 aprile

servizio militare.

«Innanzitutto tengo a dire che l’Amministrazio-

Non volle accettare! Si “precipitò” a Roma, al

il posto di Presidente del Tribunale che ricoprì

vò il momento di partire per il

Franco Tentorio, Sindaco di Bergamo

comprovate dalla grande stima che avevano di lui tutti gli altri magistrati. E quando una persona riesce ad acquisire la stima e la conside-

nota Caserma di Cavalleria e

razione dei colleghi vuol dire che ha veramente

quindi ottenne la nomina a

delle doti superiori.

sottotenente.

La guida di un tribunale come quello di Berga-

Poi a Roma, sempre pres-

mo è un compito importante; la nostra provin-

so una caserma di cavalle-

cia conta un milione di abitanti, è densamente

ria, dove rimase pochissimo

operativa e vede una serie di problematiche

tempo poiché l’Italia chiese

civili e penali che richiedono un grande sfor-

l’armistizio senza informare, Il giorno 2 aprile dell’anno 2000, moriva una

purtroppo, gli alleati tedeschi e gli ufficiali ita-

zo ai nostri magistrati. Ho l’orgoglio di dire

delle figure che hanno fatto la storia della no-

liani, ignari di ciò che stava accadendo, furono

che i magistrati del Tribunale di Bergamo

stra città:

arrestati.

hanno dato prova di elevata professionalità,

Ugo Mastromatteo, Presidente del Tribunale di

Naturalmente anche Mastromatteo fu ferma-

di efficienza e di moralità. E il giudice Dottor

Bergamo durante gli anni Ottanta.

to e portato a Frascati dove c’era il comando

Mastromatteo ha rappresentato in sé tutte le

Questo mese ricorre il decimo anno della sua

tedesco.

migliori doti richieste a un magistrato. Uomo

scomparsa. Il rapporto che ha legato e che

Fu interrogato ma non parlò, quindi ricondotto

severo, ma giusto. Legato al suo lavoro. È stato

lega ancora oggi la mia famiglia con quella di

a Roma dove ricevette alcuni ordini: avrebbe

Mastromatteo era davvero intenso e speciale.

un valore per la nostra Comunità».

dovuto, insieme con alcuni prigionieri inglesi,

In queste pagine, attraverso le testimonianze

Mino Mottari 56 57

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Franco Tentorio

Franco Tentorio

Il Sindaco svelato ai cittadini

Il Sindaco svelato ai cittadini di Maryline JM-W “Centocinquanta appuntamenti ogni mese, a cui si aggiungono le sedute settimanali della Giunta comunale e le riunioni quindicinali del Consiglio. La giornata “tipo” del Sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, inizia con un caffè, dopodiché si affrontano le urgenze e si fa il punto della situazione sugli incontri programmati nel corso della giornata. Gli appuntamenti, nei quali il sindaco viene affiancato da Assessori, dirigenti o tecnici comunali, scandiscono la mattinata. In base alla complessità dell’argomento da trattare si stabilisce quanto tempo dedicare. Ma una cosa è certa: se tra un appuntamento e l’altro rimane un lasso di tempo, è l’occasione per portarsi avanti con le telefonate.

Giov pres Berg il me Que cate Felt che imp di e che il co eme

Disegno di Gabriele Gambarini

Dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita nel 1967 presso l'Università Bocconi di Milano, Franco Tentorio (Bergamo, 5 gennaio 1945) ha intrapreso la professione di Dottore commercialista a Bergamo. Vicepresidente per due mandati dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bergamo. Negli anni ha curato assieme a Rodolfo Luzzana la redazione di una decina di pubblicazioni in tema di Iva e imposte dirette. Politico italiano, è stato prima Consigliere Comunale MSI (1970-95) e AN (1995-99), quindi Vicesindaco di Bergamo (1999-2004) e dal giugno 2009 è sindaco di Bergamo. La coalizione a sostegno di Tentorio unisce Popolo della Libertà, Lega Nord e Partito Pensionati, oltre ad una lista civica (Lista Tentorio Sindaco) composta da cittadini non iscritti a partiti. Nelle elezioni del 6-7 giugno 2009, Tentorio è stato eletto Sindaco al primo turno con il 51,41% dei voti, contro il 42,32% del sindaco uscente di centro-sinistra, Roberto Bruni. Il padre, Luigi Tentorio, fu prima giocatore e poi dirigente dell'Atalanta. È sposato con Angela e ha due figli, Ottorino e Francesca.

Durante la mattinata capita inoltre di dover presenziare a conferenze stampa, intervenire a convegni oppure tagliare il nastro ad inaugurazioni con tanto di fascia istituzionale. Il pranzo cade tra le 14 e le 15,30, quasi rigorosamente in ufficio, con un panino o un piatto unico che viene consumato tra una telefonata e uno sguardo alla posta. L’orario a cavallo della colazione viene infatti utilizzato per leggere la corrispondenza e rispondere a tutti i cittadini che si rivolgono al Sindaco per le richieste più disparate. Le missive vengono poi inoltrate per competenza ai diversi Assessorati, pregando loro di contribuire alla risposta. Una volta che vengono evase tutte le pratiche, è ora di

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Casa Feltri E un illustre personaggio di Bergamo Ph. Matteo Mottari Casafeltri, agenzia immobiliare a Bergamo, ha organizzato un aperitivo natalizio per salutare amici, collaboratori e clienti in via Cucchi n. 3, il 12 dicembre. Un'occasione anche per la città di Bergamo di poter parlare e ricevere in dono l'ultimo libro di Vittorio Feltri, oramai giunto alla 6 edizione, mentre scriviamo. Laura Adele Feltri e Giovanni Pilenga, rispettivamente figlia e genero di Vittorio hanno voluto ringraziare chi ha trovato in loro una nuova realtà imprenditoriale. Uno studio di consulenza immobiliare dove poter comprare e vendere casa trovando anche risposte fiscali, legislative, e progetti ad hoc per ristrutturazioni parziali o totali degli immobili. Numerose le persone e i personaggi intervenuti, a loro è stato regalato Il Vittorioso, libro intervista del papà di Laura: Vittorio Feltri, molto attento anche al mondo immobiliare da sempre una sua passione.

Sen. Gallone, dott.ssa Ferraro, on. Brambilla, on. Jannone, avv. Roberto Magri, il viceprefetto Adriano Coretti, ass. Enrica Foppapedretti, dott. Luca Tiraboschi direttore di Italia Uno, il pittore Donizetti con la moglie Costanza. Tra gli imprenditori: Giovanna Perletti, Silvana Pezzoli, Annalisa Bianchetti, Giovanni Barzago, Renato Guatterini e Mino Mottari. I notai Ruggiero, Bellini, la dott.ssa Sala dello Studio Farath. Gli architetti Giavarini Ariodanti, Togni, Cristina Secondi, Sonzogni, Daniela Farina, Andrea Croce e Riglietta. Per la stampa il direttore dell'Eco Ongis, la giornalista televisiva Paola Abrate, l'addetto stampa dell'ANCE Giovanna Tedeschi. E ancora Mimma e Valli di Gambirasio Home, Mina da Prato, Luca Sacerdote, e numerosi presidenti e rappresentanti del Rotary e dei Lions di Bergamo e Legnano. n

  

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BergamoUp

E’ iniziato il 7° ciclo edile a casafeltri se ne parla 

ae i-

e n-

er ni aai i-

di Giovedì 10 febbraio Laura Adele Feltri ha organizzato presso la sua agenzia immobiliare in via Cucchi 3 in Bergamo, tre tavole rotonde con l’obbiettivo di analizzare il mercato residenziale. Questa iniziativa ha messo a confronto le diverse categorie implicate nel mercato immobiliare; Laura Feltri, nella sua qualità di vice presidente FIMAA, oltre che titolare di una ben nota agenzia immobiliare ritiene importante che il ruolo di un agente immobiliare sia quello di essere più consulente nei confronti sia dell’acquirente che del venditore; in questa logica è necessario aiutare il compratore ad investire, tenendo conto che come emerge dal CRESME siamo all’inizio del settimo ciclo

edilizio. I temi trattati sono stati: 1) l’analisi dei dati ricavati dal CRESME (centro ricerca economico, sociale del mondo edile) con relative previsioni di mercato ed orientamenti; lettura ed interpretazione dei dati emersi e sviluppi del mercato edile dei prossimi anni. resenti Tommaso D’Aloia, assessore problematiche della casa – Dottor Ferretti, Locatelli e Giovanna Tedeschi, rispettivamente presidente direttore e addetto stampa ANCE, Dottor L. Gotti in rappresentanza UBI-BANCA. 2) analisi agevolazioni fiscali per trarre vantaggio nell’acquisto di un immobile da ristrutturare; un percorso tra le svariate possibilità oggi disponibili per godere

il pil non misura il benessere di Armando Martino Photo Matteo Mottari

a ECOMAT Research di cui il dott. Barzago è Presidente, produce e commercializza un elemento costruttivo (lo chiamiamo come vuole lui) in polipropilene additivato con policarbonato e…, ma basta con i tecnicismi; è un mattone in plastica riciclata tolta alla discarica: punto. Infatti con questi moduli si costruiscono case e per il loro assemblaggio non occorre nessun tipo di materiale coesivo (malte bastarde e non) ma solo un semplice click. E’ vero, s’incastrano tra di loro e sono lì a proteggere le mura domestiche.

photo Matteo Mottari

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Pesano un decimo di un mattone normale e può montarle anche un bambino purché in età di Lego;

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Si, perché il Mattek, è proprio identico al mattoncino da gioco mentre il MATPACK serve per il tamponamento di strutture in cemento armato esistenti ma… sempre con un click.


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D

omenica 14 giugno al rinomato ristorante bergamasco Da Vittorio, nella splendida cornice della Canta Lupa, hanno partecipato ai festeggiamenti per il compleanno della dottoressa Carmen Pugliese, tanti amici, insieme a numerosi colleghi, alle più alte cariche della nostra città e al sindaco di Bergamo, Franco Tentorio. Conosco la dottoressa Carmen Pugliese dai primi anni novanta, si è sempre dimostrata una persona eccezionale e un magistrato di prim’ordine, vera colonna portante della nostra magistratura oltre a essere una collega e amica apprezzata da tutti. Ora mi affido alla penna di Raffaella Ravasi, di BergamoUp, che saprà meglio raccontare l’operato della dottoressa Carmen Pugliese. Mino Mottari

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di Raffaella Ravasi Photo Matteo Mottari Stimatissima figura della nostra magistratura, in forza a Bergamo dal 1989, la dottoressa Carmen Pugliese è una donna solare e spiritosa, ottima conversatrice, affezionata alla città che definisce a dimensione d’uomo, a due passi da Milano e dove ancora si vive bene. Romana di nascita, ha frequentato il liceo Classico nel paese d’origine dei genitori, Tropea, dove è tornata dopo la morte del padre e dove torna tutti gli anni: ama il mare, e non rinuncia alle sue vacanze annuali a Tropea e al suo splendido mare. Laurea in Giurisprudenza nel 1975 all’Università di Messina, vince alcuni concorsi fra cui quello per Vice Direttore di carcere, funzione che svolge per tre mesi a Reggio Calabria. Ancor prima vince il concorso in magistratura ed è nominata con DM del 30 dicembre 1977.

Tirocinio al tribunale di Catanzaro per scegliere poi come sede la Pretura di Serramanna in provincia di Cagliari ove per due anni riveste il ruolo di Pretore mandamentale. Nel 1981 il Giudice Lombardini che all’epoca si occupava dell’anonima sequestri sarda, la vuole all’Ufficio Istruzione del Tribunale di Cagliari ove svolge le funzioni di Giudice Istruttore per circa 9 anni. Racconta che la figura femminile all’epoca non era molto diffusa in magistratura e diventando la prima donna Pretore e Giudice Istruttore in Sardegna e il primo PM donna a Bergamo, ha dovuto scontrarsi con qualche pregiudizio. Come Giudice Istruttore si occupa di indagini relative ad una serie di omicidi (frequenti allora in Sardegna) e di violenze sessuali e maltrattamenti. Nell’ottobre del 1989 allorché cambia il codice e la figura del Giudice Istruttore scompare, la dottoressa Pugliese decide di passare in Procura, - l’ufficio che le avrebbe garantito di proseguire l’attività investigativa - e sceglie la Procura di Bergamo, in una sorta di scommessa con se stessa, per verificare se una donna del Sud poteva lavorare nel grande Nord. Scommessa vinta: è alla Procura di Bergamo da 22 anni dove è il Sostituto più anziano. A Bergamo si occupa un po’ di tutto e fa parte del pool di magistrati che si occupano di violenze su soggetti deboli (minori e donne). Nel 2006 presso l’Università di Messina dove si è laureata, la dottoressa Pugliese ha ricevuto il premio intitolato al giudice Rosario Livatino, per l’impegno nelle indagini relative agli abusi sui minori. Ritiene che il suo lavoro le consenta di aiutare le vittime di un reato ad ottenere la giusta punizione del colpevole, di accertare la verità, non quella assoluta ma quella processuale. Viaggiatrice, ha visitato il Messico, il Perù, il Giappone, la Cina, la Russia, l’Alaska, la Nimibia e la Grecia. Grande lettrice predilige il genere thriller e legale: non si perde un libro di Patricia Cornwell, di Kate Reiks, di Scott Turrow, di Giuttari e Faletti e ovviamente divora i libri di Camilleri con protagonista Montalbano, autore che ritiene il maggiore interprete della realtà siciliana e comunque meridionale. Grande estimatrice di teatro, soprattutto quello napoletano di Eduardo de Filippo, è amante della canzone napoletana dove spesso, sfidando le stonature, si cimenta. Elegante, ama anche occuparsi della casa e curare i suoi mobili antichi, colleziona ricordi da ogni paese che visita. Una curiosità sulla dottoressa Pugliese? Durante il periodo lavorativo in Sardegna ed ora a Bergamo, ha imparato i dialetti locali, perché parlando il dialetto ci si rapporta meglio con la gente e si conosce più a fondo la realtà locale.

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Carmen Pugliese - Mino Mottari

Grande evento Una serata magica

Grande evento Una serata magica

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E il 20 settembre sono

45 anni

di vita insieme… 1966

miei genitori si sono sposati molto giovani animati dal desiderio di costruire una famiglia, ed in effetti hanno messo al mondo tre figli. Una vita costruita e trascorsa insieme: mio padre non ha mai voluto che mia madre lavorasse, ha sempre sostenuto che la moglie si deve dedicare alla conduzione della famiglia mentre il marito si deve preoccupare di provvedere al sostentamento materiale della stessa. È stato un padre molto severo con noi figli, il classico capofamiglia di un tempo, ma al contempo sempre presente, disponibile e in grado di risolvere qualsiasi problema che ci riguardasse oltre ad un instancabile lavoratore, estremamente preciso ed esigente negli affari, non solo con gli altri, ma anche

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cane, un pastore del Caucaso che praticamente è il padrone di casa. Mio padre che è sempre stato così severo con noi, al cane lascia fare di tutto… si preoccupa se ha sempre l’acqua fresca, se ha mangiato e quando le giornate sono calde lo fa entrare nell’ingresso di casa per tenerlo al fresco. A completare la nostra famiglia ci sono i nipoti: tengono viva la casa, a volte pranzano da noi oppure passano a salutare i nonni e si fermano anche solo per rimanere in compagnia. Questa è la mia famiglia, una casa serena e armoniosa.

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di Matteo Mottari ph. archiv. di famiglia e Matteo Mottari

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con se stesso. Serio e affabile, sempre in anticipo agli appuntamenti, il suo grande impegno nella professione, ha consentito alla nostra famiglia di vivere una vita agiata. Mia madre è invece la mamma che tutti vorrebbero: bellissima, molto buona, dolce, affettuosa e molto generosa. Rispettosa con tutti, non hai mai offeso nessuno, brontola solo con me, che ancora vivo con loro, perché sono disordinato. E poi da sempre sopporta quel “rompino” di mio padre con amore e pazienza: mia madre dice che se tornasse indietro nel tempo, lo risposerebbe e non lo cambierebbe con nessuno. Ma allora è vero che l’amore è cieco! Mi ritengo fortunato: sono nato in una famiglia dove i miei genitori hanno fatto di tutto e di più per dare la possibilità a noi figli di crescere bene, di studiare, di poter scegliere e intraprendere la nostra carriera lavorativa vivendo in un ambiente sereno. Come quando ho deciso di abbandonare l’Università, per iniziare quella che oggi è la mia professione di fotografo frequentando l’Accademia Fotografica: inizialmente i miei genitori non erano molto convinti, mentre oggi a distanza di alcuni anni, visto anche i buoni risultati che ho ottenuto, si sono resi conto che quella era la mia strada, quella che cercavo. Abitiamo in una casa indipendente: sopra di noi vive mia sorella con i suoi due figli, mentre in giardino c’è il nostro

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Matrimonio a casa

Feltri Feltri Photo Matteo Mottari

I

l nostro reporter - a spasso per la città - ha “rubato” quattro foto ad una cerimonia privata avvenuta sabato 16 luglio nel comune di Bergamo, dove Federica Feltri Pilenga, nipote di Vittorio Feltri, è convolata a nozze con il suo compagno Luca Reina. Nell’occasione, si è anche scoperto che i neo sposi aspettano un lieto evento per ottobre.

La cerimonia è stata celebrata dall’Assessore Tommaso D’Aloia, amico della coppia. I Feltri non si smentiscono mai in quanto a discrezione nel modo di vivere: invitati parenti ed amici intimi anche al pranzo che si è svolto presso il ristorante “da Ivan” ad Almenno San Bartolomeo, in un luogo immerso nel verde, elegante e riservato!

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Auguri alla coppia e al “giovane” bis nonno.

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Mino Mottari

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La Nobiltà

francese

Hotel de Paris S

degli

di Carobbio degli Angeli

uccessivamente alla serata con la nobiltà francese svoltasi al Castello di Carobbio degli Angeli, Bergamo (l’Eco di Bergamo 27/9 e BergamoUp Ottobre), il 6 e 7 novembre, mia moglie ed io siamo stati nuovamente loro ospiti, ma non in posto qualsiasi: a Monaco (Montecarlo). Due giorni nel Principato - dulcis in fundo - nell’hotel più esclusivo, il lussuoso Hotel de Paris. Basta guardare le fotografie per rendersi conto dell’importanza degli invitati, dell’eleganza e dello sfarzo, come nella Versailles di Luigi Sua altezza Imperiale Michel Bonaparte - Nella e Mino Mottari XIV, il “Re Sole”. Per le avverse condizioni atmosferiche la cerimonia si è svolta tutta all’interno dei sontuosi saloni dell’Hotel de Paris. La serata si è infatti conclusa nella favolosa “Salle Empire”, il salone più elegante dell’Hotel de Paris dove si è svolta la cena con sottofondo musicale dal vivo e sono state conferite le onorificenze ad alcuni nobili. Sua altezza il Principe Reggente e sua Eccellenza il Gran Cancelliere dell’Ordine Militare, quale riconoscimento per il contributo dato dal mio ufficio nella rappresentazione e valorizzazione dell’Ordine Militare, mi hanno fatto dono di una moneta del nuovo conio dell’Ordine Militare della Memoria Napoleonica, oltre all’invito per le prossime manifestazioni già in calendario. È comprensibile la nostra grande sorpresa nel ricevere un inaspettato riconoscimento nel Principato Monegasco. Mi affido ora alla penna di Raffaella Ravasi di BergamoUp che saprà meglio raccontare l’evento. Mino Mottari

Il mio ufficio da vent’anni si occupa anche di pubblicità e comunicazione, organizzando e partecipando ad eventi per le aziende, ingaggiando personaggi del mondo della moda, dello spettacolo e del cinema, nei locali e nelle località più suggestive, ricevendo grandi apprezzamenti. L’evento di sabato 3 settembre al Castello di Carobbio degli Angeli, ha senza dubbio rappresentato una novità assoluta sia per la splendida cornice offerta dal castello, sia e soprattutto, per la maestosa coreografia realizzata dalla presenza del Corpo delle Guardie e delle Dame d’Onore, accompagnate dalla sontuosa presenza della nobiltà francese, in particolare dall’intervento di Michel Bonaparte, discendente di Sua Maestà Imperiale Napoleone I. Per concludere, definirei l’evento una favola. Ora mi affido alla penna di Raffaella Ravasi di BergamoUp che saprà meglio raccontare la serata. Mino Mottari

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di Raffaella Ravasi Photo Matteo Mottari e Alain Bufler

Nella cornice fiabesca del “Castello degli Angeli” a Carobbio degli Angeli (Bergamo), si è svolto il Gran Galà in memoria de “L’aiglon” Napoleone II, re di Roma per l’intronizzazione dei nuovi Cavalieri e Dame d’Onore. La serata, per la prima volta organizzata nella Bergamasca, è stata -in ogni dettaglio- progettata dal Cav. Pasquale Bosco Luogotenente Generale della Piazza di Cispadania Est che si è avvalso della collaborazione delle più prestigiose aziende per intrattenere i suoi ospiti: personalità, nobili, professionisti ed imprenditori. Ricordiamo fra i presenti i Cavalieri e le Dame dell’ordine della Corona di Ferro,

il Principe Reggente Sua Altezza Domenico Massimiliano Molini Conte di Valibona Principe di Chauvigny Et Nimes Conte dell’Impero, il 1° reggimento dei granatieri della guardia direttamente dall’associazione dei Granatieri di Francia con il 1° reggimento delle Guardie Imperiali 2° Battaglione. Come già rammentato, è intervenuto al Galà, Michel Bonaparte discendente di Sua Maestà Imperiale Napoleone I accompagnato dal il Presidente del “Napoleon Exchange World” Pierre Michel Combaluzier Gran cancelliere dell’Ordine Militare della Memoria napoleonica, associazione con sedi in tutto il mondo: Parigi, Ginevra, Bruxelles, Milano, Montréal e Montecarlo. Fra gli ospiti anche la signora Nadya Valeva presidente del Fashion Council e della Camera Nazionale della moda della Bulgaria. Alle 16.00 il Galà ha avuto inizio con l’incontro e lo scambio di convenevoli fra Cavalieri, Dame d’Onore e il Corpo della Nobiltà Napoleonica con Sua Altezza il Principe Reggente per proseguire con la Santa messa celebrata da Don Tullio Pasini presso la parrocchia di “San Pietro Apostolo” in Cicola (frazione di Carobbio degli Angeli). Al termine

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di Raffaella Ravasi Photo Matteo Mottari e Alain Boufler Presidente del “Napoleon Exchange World” Pierre Michel Combaluzier Gran Cancelliere dell’Ordine Militare della Memoria Napoleonica.

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poti: noi mano uesta osa.

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Montecarlo,

castello Angeli

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Avvenimenti

I dignitari dell’Ordine Militare della Memoria Napoleonica, associazione con sedi in tutto il mondo - Parigi, Ginevra, Bruxelles, Milano, Montréal - Montecarlo -, hanno scelto Montecarlo per la presentazione della nuova moneta dell’ordine. Dal 5 al 7 novembre sono stati ospiti del lussuosissimo Hotel de Paris e di Michel Bonaparte, discendente di Sua Maestà Imperiale Napoleone I accompagnato dalla consorte Sua Altezza Imperiale Lamine Bonaparte e dal

Le più alte cariche dell’ordine hanno presenziato alla tre giorni monegasca che ha visto la partecipazione di ben 180 ospiti per assistere alla consegna delle onorificenze direttamente dalle mani di sua Altezza Imperiale Michel Bonaparte. Fra gli illustri ospiti ricordiamo: Sua Altezza Imperiale il Principe Reggente Massimiliano Molini di Valibona Principe di Chauvigny et Nimes, Sua Eccellenza il Generale Carlo


Il libro

Il sogno di una bambola una storia d’amore ispirata alle canzoni dei Modà

di Stefania Barcella - Photo S. B.

A

volte ciò che cambia la nostra vita nasce da una

Presentato ufficialmente a Roma presso la libreria “Tra

coincidenza, da una casualità, da un incontro ina-

le righe” e su Sky per Viva L’Italia Channel, Il sogno

spettato. Il sogno di una bambola, romanzo d’esor-

di una bambola (edizioni Albatros) è ordinabile on-line

dio dell’autrice bergamasca Stefania Barcella, parla di un

o presso la libreria Feltrinelli di Orio Center e contie-

amore improvviso che si insinua nella vita della protagoni-

ne la prefazione firmata da Francesco Silvestre (in arte

sta scardinando le sue abitudini e mettendo a dura prova la

“Kekko”), cantante dei Modà conosciuto personalmente

determinazione che la contraddistingue.

dall’autrice circa 3 anni fa.

L’immedesimazione istintiva nei protagonisti, il coinvolgimento in una storia d’amore che prende e cattura, il sogno di vivere un amore puro e profondo quanto impossibile sono alcuni degli ottimi ingredienti per una lettura appassionante. Lo stile semplice e immediato mescola profonde riflessioni, citazioni letterarie ed estratti di canzoni dei Modà (gruppo in vetta alle classifiche da un paio d’anni), alla spontaneità del percorso che porta una giovane

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donna oltre i limiti sconfinati dell’amore.


Stefania La-ragazza-che-parla-coi-sassi Il sogno di una bambola Romanzo Semplice, leggero, romantico Giovane, spigliata e determinata Fa sognare, invoglia ad innamorarsi e a partire subito per una vacanza, magari in Messico Toro Nembro Della vita La Sirenetta Sex and the City: favola della donna single Dolce e sensuale Bouquet di rose bianche Azzurro come il mare Sicuramente una farfalla Fragola

Di chi ti fidi Cosa ti fa arrabbiare Titolo di studio Cosa fai nella vita Dove scrivi i tuoi testi La prima persona che ha letto il libro cosa ti ha detto A chi dedichi il libro A chi consigli il libro Canzone preferita Datti un consiglio Proverbio Se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita Direi alcuni

Dei miei genitori La falsità Laurea Specialistica in Culture Moderne Comparate Scrivo e insegno, principalmente MacBook

Pubblicalo A chi mi ha dato le ali per sognare A tutte le persone che non si stancano mai di sognare e di lottare affinché i propri sogni diventino realtà Il sogno di una bambola, ovviamente Ispirazione Modà Sii felice Spürin de nas, nuità che pias “ti voglio bene”

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Nome Soprannome Titolo del tuo libro Genere Il tuo libro in tre parole La protagonista in tre parole Perchè comprare il tuo libro Segno Paese Innamorata Favola preferita Ultimo libro letto Se il tuo libro fosse… …un profumo …un fiore …un colore …un animale …un frutto


MusicaleUp di Aurelio Roncelli photo Associazione Musica Ragazzi

Verso i vent’anni di Musica... Ragazzi!

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o scorso 11 marzo, in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione “Musica, Ragazzi!” di Osio Sopra, è stato presentato il CD “Nuovi Assaggi Musicali”, il nono della serie prodotta dall’Associazione, con un estratto delle registrazioni dei concerti tenuti dalle diverse formazioni nel corso della rassegna “Assaggi… non solo musicali 2010/2011”. Il primo nucleo del gruppo è nato nel 1993 ad Osio Sopra, dove tuttora opera, dall’esigenza di alcuni ragazzi di proseguire l’esperienza musicale scolastica ponendosi sotto la guida del loro stesso professore di musica, Francesco Chigioni, che da quasi vent’anni li dirige e che tuttora ricopre il ruolo di Direttore Artistico di quella che poi, nel 1999, è diventata una vera e propria Associazione legalmente costituita. Le generazioni di ragazzi si sono succedute ed il ricambio all’interno del gruppo è stato continuo. Con il tempo sono sorte nuove esigenze e si sono generate di conseguenza formazioni diversificate al punto che oggi l’Associazione può contare su un’orchestra di fiati, un’orchestra d’archi, diverse formazioni da camera, una big-band jazz, gruppi di musica moderna (rock, jazz, etc.) e un coro di voci bianche. Tra le finalità principali dell’attività di “Musica, Ragazzi!”, sancite anche dallo Statuto, ci sono l’aggregazione attorno a progetti musicali degli adolescenti e dei giovani del territorio che abbiano in comune l’interesse per la musica e l’impegno di contribuire alla diffusione della musica allargando i propri repertori, differenziando continuamente le proprie formazioni, organizzando “stage formativi” e scambi collaborativi con altre realtà musicali. Una delle iniziative più importanti dell’Associazione è il Campus musicale al Passo del Sempione, a 2000 metri

Osio Sopra Presidente: Aurelio Roncelli 3282127048 Direttore Artistico: Francesco Chigioni 035501387


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d’altitudine in Svizzera, che si svolge a fine agosto da circa 10 anni. Quest’anno si partirà il 25 agosto per rientrare il 1° settembre e pensiamo che, come al solito, occuperemo tutti i posti letto disponibili del Simplon Hospiz, con il centinaio di ragazzi che di solito partecipa e la ventina di insegnanti ed animatori che li accompagna. Da qualche anno poi viene organizzata la rassegna “Assaggi… non solo musicali” che propone da ottobre a maggio una serie di circa 15 “saggi” con diverse formazioni, il gruppo fiati dell’Associazione o invitate dall’esterno e con interventi artistici di diverso genere (pittura, fotografia, teatro, artigianato, poesia, filosofia, etc.) da parte dei ragazzi delle scuole medie e di ospiti esterni, professionisti o autodidatti. Il tutto dura in genere non più di un’ora e mezza e si conclude con un “assaggio” gastronomico. Quest’anno abbiamo attivato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Osio Sopra, il progetto “Officina della Musica” che ha visto la formazione di un’orchestra junior per il gemellaggio musicale con la scuola di Furtwangen, in Germania, che si effettuerà tra aprile e maggio, e l’avvio di un laboratorio di percussioni con la partecipazione di una ventina di ragazze e ragazzi dai 6 ai 14 anni divisi in due gruppi in base all’età. “Insomma, con l’andar del tempo le iniziative si moltiplicano e “Musica, Ragazzi!” corre verso il traguardo dei vent’anni con lo stesso spirito di quel lontano 1993.”


I PROSSIMI APPUNTAMENTI: Auditorium di Levate L’ORCHESTRA A PLETTRI Estudiantina Giovanile Muzio – dir. P. Ragni Ensamble di fiat “Musica, Ragazzi!” – dir. P. Corna

29 marzo - ore 20.30

Auditorium dell’Istituto Compr. di Osio Sopra IL CONCERTO SOLISTA Corno: D. Bettani Orchestra di “Musica, Ragazzi!”

26 aprile - ore 20.30

Auditorium dell’Istituto Compr. di Osio Sopra LA BIG BAND di “Musica, Ragazzi!” - dir. M. Bussola

6 maggio - ore 18.00

Piazzetta Colombera ad Osio Sopra LA BIG BAND di “Musica, Ragazzi!” – dir. M. Bussola

10 maggio - ore 20.30

Auditorium dell’Istituto Compr. di Osio Sopra ORCHESTRA DEL GEMELLAGGIO MUSICALE IC Osio Sopra – IC Spirano – OHG Furtwangen

17 maggio - ore 20.30

Auditorium dell’Istituto Compr. di Osio Sopra IMPRESSIONISMO Ensemble di Clarinetti di “Musica, Ragazzi!”

31 maggio - ore 20.30

Auditorium di Levate CONCERTO PER VIOLINO E ORCHESTRA N.4 K218 di W. A. Mozart Violino: R. Arnoldi CONCERTO PER FLAUTO, ARPA E ORCHESTRA K299 di W. A. Mozart Flauto: S. Chigioni – Arpa: D. Bellantone Orchestra di “Musica, Ragazzi!”

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22 marzo - ore 20.30

ASSOCIAZIONE MUSICALE MUSICA RAGAZZI Via C. Battisti, 3 – 24040 Osio Sopra (Bergamo) Tel. 035501387 Cell. 3282127048 www.musicaragazzi.it musica.ragazzi@gmail.com


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Aperitivo

Erasmus a Bergamo di Noemi Migliaccio - Photo N.M.

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a vita notturna di Bergamo è seconda solo a quella della penisola Chukotka per eccentricità e ricchezza dell’offerta: pare che l’incidente d’auto costato la vita al leggendario playboy Porfirio Rubirosa sia avvenuto mentre questi fuggiva il più veloce possibile dalla città.” (Citazione da Nonciclopedia)

Nonostante l’ingloriosa pubblicità di Nonciclopedia (la non-enciclopedia parodizzante Wikipedia) riguardante la vita notturna di Bergamo, la movida in città è ben presente. Quale miglior impressione di dinamismo di quella delle serate universitarie, in particolare quelle designate per l’accoglienza degli studenti in Erasmus? Accanto agli studenti stranieri desiderosi di integrarsi nel tessuto sociale già presente e di esperienziare dal vivo gli usi e i modi di fare tipicamente italiani, vi sono anche quelli bergamaschi (e non) il cui apprezzamento per la cultura al di fuori della polenta e delle Mura è decisamente evidente. Tale interesse È imputabile anche alla presenza della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere in città, che sublima il suo essere attiva nel contesto degli scambi interculturali. Gli aperitivi e le feste Erasmus sono possibili grazie all’impegno e al lavoro dell’A.E.G.E.E. (Association des Etats Généraux des Etudiants de l’Europe) e soprattutto del comitato locale di Bergamo, che ogni giovedì da’ appuntamento agli studenti con un aperitivo Erasmus di diversa nazionalità al Ribeca (ex UD). Lo scambio culturale è, in effetti, il principale obiettivo dell’Associazione, il cui Comitato Direttivo ha voce in capitolo nei lavori delle istituzioni sovranazionali dell’Europa. A livello urbano, le Antennae (ovvero le sezioni cittadine) dell’A.E.G.E.E. sono presenti in 32 citt‡ italiane, e promuovono anche e soprattutto il concetto di “Cittadinanza Attiva”, per dare espressione al pensiero dei giovani e degli studenti (quasi sempre le due categorie coincidono). Dietro le quinte, dunque, vi è un’applicazione molto più complessa di quanto non potrebbe sembrare; le feste Erasmus non sono che le terminazioni nervose di un


indizi (forse una moderna versione internazionale del più classico Cluedo?) o il gioco della sedia, il quale, checchè ne si dica, è sempre attuale. Ogni settimana anche i cocktail proposti dal Ribeca rispecchiano la scelta del Paese d’ispirazione; lo testimonia il ritorno in auge della Caipirinha in onore dell’aperitivo brasiliano. Il cibo d’accompagnamento è una rivisitazione dei piatti più conosciuti della nazione in oggetto ed è sempre abbondante, per non tradire le sue origini italiane. Cos’altro aggiungere a questi meravigliosi ingredienti? Nulla, se non l’invito a godervi la serata e buon aperitivo Erasmus! Ogni Giovedì alle 19:30 Aperitivo Erasmus presso: Ribeca (ex UD) via Moroni, 16 - 24122 Bergamo Contatti A.E.G.E.E. Bergamo: www.aegeeebergamo.eu • aegee@aegeebergamo.eu

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sistema che vuole dare spazio e possibilità, in particolare laddove questi elementi presentino lacune in relazione al resto dell’Europa. Difatti, nelle comunità in conflitto, l’Associazione è più presente che mai, per mantenere vivi tolleranza e dialogo presso i giovani che vivono e studiano in contesti così delicati. Di giovedì in giovedì, a Bergamo, la festa Erasmus mette in contatto gruppi di ragazzi con realtà differenti, ponendosi ogni volta con un volto diverso (spagnolo, francese, e via discorrendo) ma con la stessa sostanza, ovvero quella dello studente che mette in discussione i canoni più dogmatici della propria cultura per conoscerne altre e per eliminare l’etnocentrismo provinciale che troppo spesso torna di moda nei salotti italiani. La domanda sorge dunque spontanea: cosa si fa ad un aperitivo Erasmus? Di certo si beve, si mangia e si balla, ma non solo. Si organizzano anche dei giochi, come ad esempio la caccia a soggetti sconosciuti all’interno del locale attraverso enigmatici


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Cena Discoteca e Karaoke

questo e altro al Fashion di Antegnate




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