“Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per acordarla al proprio pensiero”
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Proverbio Arabo
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L’Editoriale | di michele oggioni
LA GUERRA DEI POVERI Cari lettori anche questo mese siamo stati colpiti dalla slealtà delle persone che collaborano nella realtà di Bergamoup. Ormai non mi stupisco più di niente anche se in cuor mio continuo a rimanerci male. Sono d’accordo quando si dice che le persone sono libere di fare quello che meglio credono ma penso anche che ad ogni gesto ci debba essere un modo. Purtroppo, come dicevo nei miei altri editoriali e ci tengo a ribadire, è facile colpire alle spalle, non essere chiari, carpire, confabulare. Oggi giorno la comunicazione sta svanendo o meglio sta diminuendo quella “vis à vis” e sta aumentando quella virtuale. Certo, perché è piu facile esporsi tramite cellulari, email, ecc. Ed è sempre più difficile confrontarsi, come si
poteva fare solo una volta, guardandosi negli occhi. Siamo tutti capaci ad interpretare il verbo “Comunicare”!?! Non si tratta semplicemente di parlare, si presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio. Trovo difficile che tal concetto, quindi, possa esser stato utilizzato correttamente da persone che in diverse occasioni non sono state in grado di “dire!” Quindi, cari, diffidiamo, perché già è tutto difficile e se dobbiamo anche combattere per “la guerra dei poveri” senza soffermarci sui veri valori della vita, abbiamo perso in partenza! Per finire dopo lo sconforto subentra la forza di andare avanti a testa alta e intraprendere strade nuove. In arrivo super novità!!
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in copertina bergamoup: Scarpelli
sommario STORIA DI COPERTINA
pag.
8
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Fratelli Scarpelli Zootecnica d’avanguardia
Redazionale
pag.
14
pag.
pag.
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Amplifon Ritrova tutti i suoni della vita
Redazionale
pag.
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pag.
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Visconti & Visconti
04
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dalla vostra parte
di Paola Bianchi Cassina
Vacanze rovinate
Tour operator condannato
il naturopata
di Pierdomenico Locatelli
Allergie e intolleranze alimentari.
libri
di Lara Cardella
Spaghetti Paradiso Tra thriller e saggio
Redazionale
pag.
24
pag.
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Legal Card Sicuri con poca spesa
26
pag.
Victor Cafè
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Buon gusto e originalità a Milano
pag.
32
si Salvi chi può
La ricreazione è finita 14 milioni e mezzo di persone non hanno votato cioè il 28,5%
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di Hans Dazher
Multinazionali C’è da fidarsi?
Redazionale
pag.
occhio al prodotto
di Stefano Salvi
pag.
46
economia reale
di Animus Pugnandi
Solo l’11% delle aziende ha credito
in viaggio con Pamela
Chiusdino Tra leggenda e realtà
di Pamela Zonca
sommario pag.
48
pag.
50
pag.
60
pag.
62
visto da noi
della 5°B Odontotecnici
Slot Machine
pag.
68
Un conto è spesi, un altro gettati
biancoe nero
Autori vari
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Selezione d’Autore
pelo & contropelo
di Ubi Maior
pag.
78
La promessa di Tentorio è una bufala
sportello giovani
pag.
di Giada Bonacina
Conversazioni virtuali
pag.
80
04 tendenze
agenda del mese
pag.
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chef Massimo
Costolette di agnello agli asparagi oroscopo
di Marina Giazzi
Ariete
UN TAVOLO PER DUE
Osteria della Brughiera
PERSONE E PERSONAGGI
pag.
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Senza governo + 22,4% di PIL
di Massimo Passetti
e che osteria
di Leonardo Facco
Meglio soli che governati da Scilipoti
di Davide Comotti
Appuntamenti
pag.
l’indipendenza
di Manuela Colombi
Primavera estate
Un uso limitato ed intelligente delle piattaforme virtuali
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/13
Sindaco di Caravaggio Caravaggio
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cinema
Upside Down
Archetipo narrativo di Romeo e Giulietta
di Claudio Serughetti
pag.
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EVENT
Zamuner Cielo M’Io Chitarra e Organo
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pag.
storia di copertina
Fratelli Scarpelli
Zootecnica all’avanguardia
di V.B. photo Paolo Gianfrate ritratto Marco Dazzi
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I
n una vecchia cascina restaurata a Sergnano (CR) fin dagli anni 60 la famiglia Scarpelli gestisce con successo l’attività di vendita all’ingrosso di mangimi per animali e prodotti zootecnici.
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storia di copertina
Tramandata di padre in figlio, l’azienda è concessionaria dei conosciuti prodotti Purina e non solo.
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Per distinguersi dalla concorrenza e differenziarsi dalle altre aziende, i fratelli Scarpelli trattano prodotti specifici, in particolar modo mangimi di alta tecnologia. Si tratta di alimenti per bestiame che aiutano ad aumentare la produzione di latte e di carne in tempi brevi, facendo attenzione però al benessere dell’animale stesso.
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storia di copertina Si occupano inoltre della vendita di prodotti agronomici, come ad esempio sementi, e il servizio offerto risulta di alta qualità, vista la fedeltà e la soddisfazione dei clienti stessi. Non si limitano quindi soltanto alla vendita, ma si occupano anche di assistenza alla clientela, preparando dei piani colturali ad hoc secondo le esigenze del cliente. Nello specifico, pianificano la coltura in modo che la coltivazione sia ottimizzata e successivamente convertita in alimento per gli animali. L’azienda dei fratelli Scarpelli segue, inoltre, una politica green poiché utilizza pochi prodotti anticrittogamici e concimi chimici per avere un minor impatto sull’ambiente.
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SCARPELLI FRATELLI SRL
VIA VALLARSA 1/BIS SERGNANO CR 0373 41136 scarpellimattia@gmail.com
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Amplifon
Ritrova tutti i suoni della vita
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di Nalla Ciombioni photo Marco Dazzi
L’
udito, si sa, è strettamente collegato alla qualità della vita; è il primo dei cinque sensi a svilupparsi e a permetterci un contatto col mondo. Con il tempo però questa capacità viene meno, iniziando a mostrare qualche difficoltà nelle conversazioni, si sente la necessità di farsi ripetere le frasi, si fa fatica a sentire le parole se pronunciate in presenza di rumori, fino a portare poi ad una vera e propria sensazione di disagio per non riuscire più ad affrontare un discorso. L’ipoacusìa, termine tecnico per definire la diminuzione della percezione uditiva, si instaura in maniera lenta e progressiva; inizialmente non porta alla scomparsa di tutti i suoni ma solo di alcuni. Secondo le statistiche in Italia più del 30% della popolazione oltre i 65 anni soffre di deficit uditivi più o meno gravi, evidenziando come questo sia tra i disturbi più comuni della terza età, ma gli esperti sostengono che può anche dipendere da altri fattori, tra i quali l’ereditarietà, infezioni, fumo e alcool.
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Prendersi cura del proprio udito è quindi importante e aiuta a sentirsi meglio.
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Amplifon, da più di sessant’anni, ha a cuore la salute delle persone, garantendo soluzioni discrete e confortevoli. Leader mondiale nella commercializzazione di soluzioni uditive, questa grande multinazionale deve la continuità del proprio successo alla capacità di soddisfare un crescente numero di persone migliorando la qualità della loro vita. La professionalità e la competenza del personale, unita alla qualità delle tecnologie, permettono di offrire un servizio eccellente ed innovativo. Amplifon propone pochi semplici passi per il benessere di ognuno di noi. Si parte con una breve intervista nella quale il personale raccoglierà informazioni per soddisfare al meglio l’esigenza del paziente e consigliargli poi la soluzione più adatta e su misura per lui.
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www.amplifon.it
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Offre inoltre la possibilità di provare gratuitamente per un mese la soluzione consigliata per valutarne i benefici prima dell’acquisto. Infine garantisce anche un servizio completo post-vendita, grazie a 400 punti vendita in tutta Italia, 2500 punti assistenza e un servizio clienti sempre disponibile. Per rispondere al meglio alle esigenze e allo stile di vita di ogni persona Amplifon offre una vasta gamma di prodotti, di 18 diversi colori, attenti all’estetica, totalmente invisibili e soprattutto altamente avanzati, come gli apparecchi con il bluetooth, per collegarli direttamente al cellulare e parlare in tutta libertà anche alla guida, o anche alla televisione o radio per godersi al meglio i propri programmi preferiti. I problemi all’udito sono strettamente collegati al benessere di tutto l’organismo. Quella sensazione di disagio che ti rende difficile partecipare alla vita sociale con Amplifon scomparirà e potrai tornare ad apprezzare le situazioni della vita quotidiana e riscoprire quei suoni che avevi dimenticato.
Visconti&Visconti 1950
sarti per passione
di Greta Nicoletti photo Marco Dazzi
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“La professionalità, l’eleganza e la competenza contraddistinguono la casa sartoriale di Bergamo, che propone un abbigliamento per uomo e donna artigianale e originale. L’esclusività dei modelli e dei materiali, però, non penalizza il prezzo che risulta accessibile ai più anche grazie a vantaggiose convenzioni”...
“ Vestire il miglior tessuto sociale della nostra città è il nostro mestiere. Consigliare, creare, confezionare è la nostra passione” Visconti&Visconti
A
1919
lle porte di città alta, nella suggestiva cornice del prestigioso Palazzo Stampa, si annida in modo discreto e sobrio lo showroom della Visconti&Visconti 1950 che da sempre con i suoi sarti e i suoi modellisti crea un esclusivo abbigliamento per l’uomo e la donna, ricercati nell’elegante e nello sportivo. Gli abiti, assolutamente artigianali in tessuti pregiati, presentano numerosi dettagli sartoriali come ad esempio nell’uomo, i cui capi sono tutti impunturati esternamente e internamente, strutturati e bacchettati, dotati di assorbisudori tecnici, di asole vere, di dettagli antiscivolo per la camicia, di tripla abbottonatura in cintola per una perfetta vestibilità. Tutto come nella fine, antica e prestigiosa tradizione dei sarti napoletani, riconosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza e la loro professionalità. All’interno dello showroom di Bergamo spiccano la competenza e l’ospitalità del personale che introduce il cliente nell’immenso mondo tessile e dei materiali, dall’eccezionale rapporto qualità-prezzo. Scarpe, cinture, camicie su misura, cravatte fino a sei pieghe e molti altri accessori rendono l’uomo ancora più elegante sia nel classico sia nello sportivo. Ad accogliere i clienti troviamo Giuseppe Abbate, Responsabile commerciale, il suo giovane e intraprendente figlio Francesco Andrea Abbate, Responsabile Rapporti clienti, e la giovane Monica, Responsabile convenzioni e segreteria.
L’abilità dei sarti napoletani veste l’uom0 Tutto ciò che concerne l’abbigliamento da uomo viene prodotto e realizzato a Napoli dai famosi sarti napoletani. La loro professionalità si manifesta nella realizzazione di abiti dal taglio sartoriale artigianali di un’inimitabile originalità e si concretizza con una vestibilità perfetta e adatta a ogni tipo di esigenza.
Anche per la donna esigente l’eccellenza è assicurata. L’impegno costante di esperte modelliste e stiliste garantisce in sole due prove la realizzazione di qualsiasi capo anche solamente visto su una rivista di moda, a costi e tempi di produzione davvero ridotti. Grazia Radaelli, Responsabile donna, risponde a ogni richiesta e preventivo. Con elegante fantasia e consolidata capacità è in grado di rimodellare ogni tipo di abito, ridonando la fragranza e la bellezza del nuovo o di confezionare su misura soprabiti, gonne, pantaloni, camicie su misura o ancora riprodurre qualsiasi abito abbia colpito il desiderio del cliente. Per i più lontani da Bergamo, invece, è possibile godere
Palazzo STAMPA
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Percorrendo il lungo e arioso viale Vittorio Emanuele II a Bergamo, si sale verso la parte alta della città. Dopo la stazione della funicolare, proseguendo lungo il percorso delle mura rinascimentali si arriva a Porta Sant’Agostino. In vista della porta, sulla destra, si può ammirare il maestoso Palazzo Stampa, costruito nel 1837 dall’architetto Ferdinando Crivelli. La facciata è arricchita da un pronao retto da colonne ioniche in stile neoclassico.
Per la donna modelli da “regina” Grazia Radaelli, responsabile della produzione femminile di Visconti&Visconti, vanta una serie di prestigiose collaborazioni. Da citare quella con la stilista inglese Emilia Wickstead, nome quotatissimo in Inghilterra tanto da meritarsi di vestire alcuni membri della famiglia reale. Alla presentazione del film “The Iron Lady”, una delle protagoniste indossava proprio un abito realizzato dalla Radaelli. Importante è anche la collaborazione con Lorenzo Riva, noto nome della moda internazionale, che ha portato alla realizzazione di una serie di collezioni dalle linee pulite e dal taglio sobrio. Gli abiti femminili di Visconti&Visconti sono comunque accessibili a tutte le tasche, basti pensare che una gonna da “regina” è disponibile al prezzo di 50 euro, una giacca a 90 euro, un pantalone a 60 e una camicia a 45 euro.
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della professionalità della casa bergamasca visitando lo showroom di Monza, dove il cliente può assistere anche alla produzione degli abiti oppure richiedere attraverso la segreteria un appuntamento a domicilio per indossare gli abiti desiderati senza alcun impegno o costi aggiuntivi. La disponibilità del personale è totale anche per il sabato e la domenica. A gestire lo showroom è Grazia Radaelli, che si occupa specificatamente della collezione femminile.
Un occhio di riguardo a professionisti e dirigenti Una convenzione per dirigenti, liberi professionisti e istituti di credito è certamente uno dei fiori all’occhiello della casa sartoriale. Già molti sono convenzionati con la Visconti&Visconti con notevoli vantaggi. Per fare qualche esempio, basti citare che chi aderisce a questa convenzione può avere un abito sartoriale in pura tasmania 120/s impunturato internamente ed esternamente, dotato di anti-sudore tecnico, bacchettato e strutturato, con asole vere, tasche alla francese impunturate, triplice abbottonatura in cintola a 250 euro invece che a 850. E ancora giacche sartoriali in lana e cachemire a 220 euro invece che 490, pantaloni classici e sportivi a 85 euro, capi spalla di ogni sorta a 260 euro, camicie di vari modelli, tagli e colori a 35 euro invece che 75 e scarpe artigianali a 130 euro. La convenzione è vincolante per l’azienda e assicura notevoli vantaggi. Ad occuparsi di questa specifica attività è Monica, una giovanissima ragazza responsabile delle convenzioni e della clientela. Malgrado la sua giovane età (è appena 19enne) Monica sta assorbendo appieno la filosofia aziendale, facendola propria e apportando aria fresca in una realtà già ben consolidata. Chi fosse interessato alla convenzione può contattare Monica al 3427923272 o allo 035211921.
Visconti&Visconti a Bergamo viale Vittorio Emanuele II, 71 angolo via Pelabrocco (palazzo Stampa) tel. 035 211921 / 3406162898 / 3314794621 viscontieviscontibg@gmail.com
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Visconti&Visconti a Monza via Amati 58 (vicino al Policlinico) – Monza tel 039 2021214 / 335 264382
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Legal Card Service La soluzione ai tuoi problemi e le offerte che non ti aspetti
LEGAL CARD Service
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Victor Cafè
A Milano un locale unico, semplice ma di buon gusto di Greta Nicoletti photo Sergio Lombi
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Victorcafé è nato con l’intenzione di soddisfare le esigenze di quei consumatori attenti alla qualità del cibo consumato, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e delle materie prime. Oltre a tutto ciò, un’atmosfera ricca culturalmente e socialmente.
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n via Volta a Milano, 4 anni fa ha visto la luce un locale con una filosofia ben precisa: soddisfare il cliente proponendo prodotti e materie prime di una certa qualità e allo stesso tempo creare un luogo di incontro e scambio socio-culturale. Victor, proprietario dell’attività, ha deciso di intraprendere questa strada aprendo un bar accogliente ed elegante per la sorella Anabel, seguendo uno stile ben preciso. Nel 2012, Victor, artefice di questa splendida iniziativa, decide che è il momento di dare una svolta all’attività. Servendosi della sua inventiva intende trasformare e arricchire il locale: il primo passo è stato quello di cercare una persona che rispondesse a determinati requisiti e che lo potesse aiutare nella creazione e nella trasformazione di un locale unico, un locale diurno e serale semplice ma di buon gusto, con ottimo cibo, grande professionalità, con molti comfort. La persona scelta per ricoprire il ruolo di “braccio destro” per questa grande trasformazione è stato Franco Romano, attuale direttore del Victorcafe Letterario, 41 anni, da circa 25 impiegato nell’attività di barman, con alle spalle importanti esperienze presso Peck, Princi e Pattini Marinoni.
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Dal 2012 un punto d’incontro socio-culturale. Ecco che a partire dal 2012 il Victorcafè si attrezza di computer, stampante, servizio wi-fi, una piccola sala meeting, alcuni spazi adibiti a mostre fotografiche, una libreria molto assortita. Il tutto mettendo a disposizione della clientela anche l’organizzazione di catering sia in loco sia in location esterne disponibili. Indicativa anche la scelta di connotare nuovamente il locale, che da quel momento si chiama Victorcafè Letterario, in onore dell’amore di Victor per la lettura. Alcune grandi novità sono state anche l’introduzione di serate con musica dal vivo, karaoke, danza del ventre, spettacoli burlesque e serate dedicate alla poesia, e ancora la possibilità di prenotare corsi di chitarra e di grafica. Di questi tempi le serate più gettonate sono quelle dedicate al karaoke e alla musica live. Mentre il menù più apprezzato è il piatto unico composto da un trittico di pietanze che si sposano per una serata a tema. Parlando con Franco Romano, gli chiediamo quali sono le considerazioni tratte dopo questa “avventura”. “Sono trascorsi 10 mesi dall’apertura del Victorcafè Letterario e il nostro
team composto da me, Victor e Anabel e altri collaboratori è cresciuto molto, si è affiatato, si è perfezionato e specializzato” – ci dice Franco. “In questo periodo così difficile a livello generale, ciò che ho capito è che nonostante i tempi di crisi le persone prediligono il buon cibo, l’educazione, la pulizia e soprattutto un ambiente familiare e accogliente. I clienti, in particolare, apprezzano chi svolge questo lavoro con passione e non esclusivamente a scopo economico. Proprio sulla base di questi presupposti cerchiamo di raggiungere al meglio il nostro principale obiettivo che è la soddisfazione dei nostri clienti”.
Victorcafè Letterario
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Via A. Volta, 12 - 20121 Milano Tel. 02.62087419 www.victorcafe.it victorcafemilano@gmail.com Orari: Lunedì-giovedì dalle 7 alle 19.30 venerdi e Sabato dalle 7 alle 2 di notte Domenica aperto solo per eventi privati
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si Salvi chi può Si salvi chi può
A 50 giorni dalle elezioni
Italia film dell’orrore
Purtroppo quello a cui assistiamo è realtà. di Stefano Salvi
•”
Padre puttaniere” “zombie” “morto che parla” “stalker politico” “faccia come il culo” “criminale”. Questo è parte del repertorio di insulti a Bersani da parte di Grillo.
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•Dopo aver giurato che i nostri Marò sarebbero tornati in India dopo aver votato in Italia, il nostro Stato, nella persona del Presidente del consiglio e del ministro degli Esteri, si rimangia tale
giuramento dichiarando che i nostri militari non sarebbero più tornati in Oriente per farsi processare. Appena però le autorità indiane mostrano un tantino di “muscoli” i nostri vertici decidono in piena notte e in tutta fretta di “caricare” su un aereo militare per l’India i due Marò affinché possano essere processati. Il ministro Giulio Terzi già dimissionario si dimette.
•Un ragazzo di 18 anni se ne sta tornando a casa a piedi, di notte, a Ferrara. Quattro poliziotti lo affrontano chiedendogli i documenti e letteralmente lo ammazzano di botte. Otto anni dopo i poliziotti vengono condannati in via definitiva a 3 anni e sei mesi di galera che per beneficio dell’indulto si riducono a soli 6 mesi che dovranno essere scontati in carcere. Il C.O.I.S.P., uno dei tanti sindacati di polizia, per meglio difendere i propri iscritti non trova di meglio che inscenare sotto le finestre del comune di Ferrara, dove lavora la madre del ragazzo ucciso, una barbara, assurda, indecente, indegna, manifestazione di protesta contro la detenzione di tre dei quattro poliziotti, urlando “ i poliziotti in galera, i delinquenti fuori” e come se non bastasse il tutto alla presenza dell’europarlamentare del PDL Potito Salatto, che insieme ai rappresentanti del sindacato manifesta a loro favore; e dulcis in fundo ecco le “illuminate” dichiarazioni dell’Onorevole Giovanardi, Parlamentare del PDL :” gli agenti sono vittime come il ragazzo che è morto.” Ciliegina delle ciliegine: scontata la galera i tre potrebbero anche rientrare in servizio!
uno stipendio medio di 150mila euro. Parliamo di una cifra pari a 5 volte la retribuzione media di un dipendente pubblico e quasi il quadruplo rispetto allo stipendio del parlamento inglese.
•“Farebbero qualsiasi cosa queste troie che si trovano così in giro nel Parlamento”. Questo è quanto dichiarato al Parlamento europeo dall’Assessore alla Cultura della regione Sicilia, Franco Battiato.
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•Le nove sigle sindacali che rappresentano i dipendenti “non parlamentari” di Montecitorio sono sul piede di guerra perché all’orizzonte si intravedono tagli che vogliono ridurre le spese del Parlamento. Le retribuzioni del personale saranno, nel 2013, pari a 231milioni di euro che non servono per pagare 4mila dipendenti, che non servono per pagare 3mila dipendenti, che non servono per pagare 2mila dipendenti, bensì 1.541 che significa
si Salvi chi può Si salvi chi può Tutto quanto scritto sopra è avvenuto negli ultimi trenta giorni, immaginatevi quale possa essere la reazione degli stranieri che dovrebbero investire da noi, per poter dare sviluppo, ricchezza, lavoro, alle nostre imprese. Di fronte a tale scenario non sareste voi i primi a scappare a gambe levate da un tale quadretto? Questo è il film che ogni giorno viene proiettato dai nostri Parlamentari, dalle nostre istituzioni, dai nostri vertici, affinché noi italiani ci si possa, “sgomenti”, divertire. Il dramma, quello vero, è che non c’è nulla, assolutamente nulla, per cui si possa ridere, ci si possa divertire, il tempo delle risate, il tempo degli insulti, la “perdita di tempo” è finito. Avevamo titolato, il mese scorso l’articolo di questa rubrica “La ricreazione è finita” convinti che la nostra classe dirigente, vista
che possa portare nell’immediato allo sviluppo di una politica degna di tale nome. Sembra quasi che l’obiettivo di questi neofiti della politica non sia quello di addivenire a delle riforme sostanziali ed epocali, bensì quello di immobilizzare il più possibile la funzione legislativa dei nostri Parlamentari, quello di S F A S C I A R E dall’interno, l’ordine costituito. Del resto, tutto ciò si sposa benissimo con il meccanismo delle “Sette” che, dando ordini dall’alto senza permettere in alcun caso difformità di pensiero, sono l’antitesi della democrazia, che è esattamente quello che si sta consumando oggi all’interno di questo Movimento.
la drammatica situazione e i risultati elettorali, si sarebbe messa immediatamente al lavoro per darci finalmente un Parlamento e un Governo in grado di lavorare, di legiferare, di “curare”, in parte, questo gravissimo “ammalato cronico” che è il nostro Paese, ma non è andata così.
corsa e alla corte spietata che Bersani sta facendo al Movimento descritto sopra: non pago delle “tenerezze” di Grillo, continua senza un minimo di dignità a bussare inutilmente alla porta di quel motel a ore ove risiede quella “vergine virtuosa” che, facendo la sdegnosa approfitta delle attenzioni di un vecchio bavoso senza nemmeno fargliela vedere, consapevole che proprio quelle attenzioni la faranno assurgere al ruolo di “gran dama”. Tutto questo ovviamente succede mentre i mercati crollano, le aziende chiudono al ritmo di mille al giorno, la disoccupazione giovanile e non raggiunge vette da capogiro, la deflazione dilaga e il numero dei nuovi poveri raggiunge i 12milioni. Quanto raccontato sopra non è purtroppo la trama di un film dell’orrore, ma è la triste, amara realtà che ci tocca ingerire tutti i santi dì
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Da una parte, il responsabile di quello che dovrebbe essere il maggior Movimento riformatore e innovativo che conta ben 163 Parlamentari si rifiuta categoricamente di ascoltare e confrontarsi con gli altri partiti in campo, continuando a seppellire di critiche e di insulti gli avversari non rendendosi evidentemente conto che il suo Movimento non è più un coacervo atto alla mera e sterile protesta, ma è entrato con pieno diritto all’interno delle istituzioni e come tale ha l’obbligo di sentire, parlare, comunicare, con le altre forze politiche ed insieme trovare una soluzione
Dall’altra parte stiamo assistendo increduli da 50 giorni alla rin-
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dalla vostra parte Paola Bianchi Cassina Avvocato Civilista del Foro di Bergamo Presidente Unione Bergamasca Consumatori unioneconsumatoribg@alice.it
VACANZE ROVINATE
Tour Operator condannato al risarcimento di Paola Bianchi Cassina
L’
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estate è alle porte e siamo pronti, compatibilmente con le nostre deboli finanze, a decidere dove trascorrere qualche giorno di vacanza, più che mai meritata dopo mesi di lavoro, stress e pensieri. Capita purtroppo che la tanto sospirata vacanza non soddisfi le nostre aspettative, anche quelle più che legittime perché prospettate come certe da agenzie e tour operator. Questo è quanto successo ad un nostro tesserato che, recatosi fin dal mese di maggio presso l’agenzia viaggi di fiducia, ha manifestato l’intenzione di recarsi per due settimane a luglio in una località marina ove fosse presente un centro per le immersioni, visto che sia lui che la moglie, erano dotati di adeguato brevetto. Sia al momento della prenotazione che al momento della conferma della stessa, il nostro assistito aveva chiaramente evidenziato come essenziale la presenza di tale centro all’interno della struttura. Dopo aver visionato svariati opuscoli, la scelta è caduta su quello di un famoso tour operator che proponeva una struttura ad Ibiza dotata di un super organizzato “Centro Immersioni”. Peccato che, giunto sul posto con la sua famiglia (moglie e bimbo di soli tre anni), il nostro tesserato ha verificato che il “Centro Immersioni” descritto nel dépliant era stato da tempo chiuso: l’unica possibilità di immersione era recarsi in pulmino ad un altro centro, distante oltre 7 km dalla struttura
ospitante, con orari e disagi insuperabili. Il nostro assistito ha quindi rinunciato alle immersioni, ha fatto la sua vacanza tranquillamente ma, una volta rientrato a casa, si è rivolto all’Unione Bergamasca Consumatori per ottenere la giusta tutela. L’azione legale promossa davanti al Giudice di Pace di Bergamo ha avuto esito positivo: la richiesta del nostro legale di risarcimento del danno morale subito dal cliente è stata pienamente accolta dal Giudice, che ha condannato il tour operator a risarcire il danno morale, liquidando il medesimo in via equitativa in misura di Euro 800,00 (la vacanza era costata Euro 1.600,00 e pertanto il 50% liquidato è parso congruo) e a rimborsare integralmente le spese di lite. Attenzione quindi: il tour operator che vende un pacchetto vacanza comprensivo di un particolare servizio e questo servizio, in realtà, non c’è, ma era essenziale per l’acquirente del pacchetto stesso, che l’aveva espressamente richiesto, voluto e pagato, questo è tenuto a risarcire il danno morale da vacanza rovinata subito dall’acquirente che, di fatto e nonostante le più che legittime aspettative, non ha potuto usufruire del servizio. Concludendo, sappiate che, in caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico, l’organizzatore e il venditore sono tenuti al risarcimento del danno. A chi le può fare e comunque, Buone Vacanze
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il naturopata Doctor of Science in Naturopathy e Naturopata Heilpraktiker. Diploma di Agopuntura e Medicina tradizionale Cinese nel 1991. Certificato in Omeopatia, Fitoterapia e Medicina Funzionale. Inizio studi legati allo psicosomatismo e metodologia di lavoro sul corpo dal 1992. Riflessologo.
Non deleghiamo a nessuno il percorso per il benessere
Allergie e intolleranze alimentari Come e perché
di Pierdomenico Locatelli
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onsideriamo l’uomo non come parte integrante della natura ma come natura stessa; occorre armonizzarsi con essa rispettando i suoi cicli.
Mantenere lo stato di benessere, significa essere in armonia con tutto ciò che ci circonda. Il mio obiettivo, è quello di dare la possibilità al lettore attraverso delle semplici informazioni, di tenere sotto controllo il proprio stato di salute ricercando in se stesso, ascoltandosi e diventando protagonista attivo, senza delegare a nessun terapeuta il percorso per raggiungere il proprio benessere.
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Oggi, sempre più persone si rivolgono sia alla medicina ufficiale sia alla medicina non convenzionale richiedendo il test sulle intolleranze alimentari. Io vorrei spiegare che, se si effettua il test senza prima “bonificare” il terreno per ripristinare gli organi emuntori, cioè quegli organi preposti a mantenere pulito l’organismo portando all’esterno del corpo quelle sostanze che ormai non servono più, si può risultare intolleranti anche a 20 / 30 tipi di alimenti diversi. Ciò a causa del massiccio intasamento di tossine che non riescono più ad essere eliminate. Non è di certo togliendo tutti gli alimenti ai quali si risulta essere intolleranti che si risolve il problema; sarebbe come quel meccanico che invece di aggiungere olio al motore di un’auto a causa dell’accensione della spia sul quadro, andasse semplicemente a svitare la lampadina per farla spegnere. Il risultato sarebbe inevitabilmente la rottura del motore. La stessa cosa vale anche per l’uomo il quale potrebbe arrivare ad un decadimento psicofisico importante. Vorrei
dare una spiegazione semplice sulla differenza fra intolleranza ed allergia: l’ALLERGIA si manifesta con una reazione abnorme del sistema immunitario scatenata dagli anticorpi; fra questi le immunoglobuline E “IgE” risultano maggiormente coinvolte in questo attacco verso una proteina del cibo, vista come un elemento estraneo e quindi potenzialmente nocivo. Le allergie alimentari spesso si accompagnano a reazioni respiratorie e dermatologiche e possono essere anche molto violente. L’INTOLLERANZA alimentare invece, è una momentanea reazione avversa contro un particolare alimento, dovuto alla difficoltà o all’impossibilità da parte del nostro sistema digerente di metabolizzare, e di trasformare chimicamente e quindi di assorbire le sostanze nutritive di quell’alimento. Essa non presenta però una reazione del sistema immunitario. Prima di effettuare un test sulle intolleranze, sarebbe perciò opportuno operare una disintossicazione a livello della matrice, del tessuto connettivo e impostare una corretta alimentazione, rispettando, come già detto precedentemente, le stagioni (con i suoi frutti e ortaggi sani) e orari in cui alimentarsi. Siccome una delle cause legata alle intolleranze alimentari è proprio la scorretta alimentazione (ed anche altri fattori che vedremo in altra occasione), nel senso che si mangia troppo, male e velocemente, si tende a consumare sempre gli stessi alimenti, io consiglierei di non assumere mai lo stesso più di una volta ogni quattro giorni. Questo per dare la possibilità all’organismo di non accumulare tossine ma di espellerle
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ANTICO MULINO - VIA MULINO DEI PRATI 272 - 24059 URGNANO .BG. - www.anticomuli-
libri vincitrice del premio Elsa Morante col libro “ volevo i pantaloni” che vende oltre 2 milioni di copie. Pubblica inoltre altri nove titoli con mondadori, rizzoli, barbera.
Tra riso e sdegno tra commozione e riflessione
Spaghetti Paradiso Thriller e saggio
di Lara Cardella
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a storia di “Spaghetti Paradiso” è di per sé già un romanzo: Nicky Persico non si sentiva affatto uno scrittore, aveva solo urgenza di far conoscere la sua esperienza di avvocato al servizio, gratuito e in ogni ritaglio di tempo possibile (attraverso un gruppo di auto-aiuto su Facebook), di donne vittime di stalking. Così scrive un libro, lo pubblica con una piccola casa editrice senza sospettare che avrebbe risvegliato gli appetiti di tanti altri editors di case editrici più grandi. La spunta, alla fine, Baldini Castoldi e il romanzo viene ripubblicato con una nuova veste pochi giorni fa. Nicky è chiamato in tutta Italia a presentarlo, gira trasmissioni televisive per parlare di questo aberrante reato che spesso, troppo spesso, porta alla morte le sue vittime. Lo fa nel suo solito modo, asciutto, essenziale, puntuale, ironico. E così è il suo romanzo. Che prende spunto da una comparazione fra mafia e stalking, apparentemente due mondi lontanissimi, ma che hanno un comune denominatore: l’invisibilità del nemico agli occhi di tutti tranne che a quelli della vittima che per affrancarsi deve superare le barriere anche del mondo che la circonda e che non è preparato a proteggerla. È questo lo spunto da cui parte il praticante avvocato Alessandro Flachi per descrivere le dinamiche che celano, dietro colui che sembra un normale individuo, il manipolatore. Ma il suo non è un mero esercizio cognitivo: capire come opera il persuasore, il sopraffattore, l’abusatore si rivelerà indispensabile per salvare la vita a due vittime che, pur essendo praticante inesperto in uno studio legale, si trova
di fatto a difendere. Il racconto si apre e prosegue, così, con ritmo narrativo vivo e senza soste, fino alle ultime pagine, attraverso un intreccio romanzesco che riesce a fondere il thriller con il saggio. Sullo sfondo del racconto, intanto, si agitano passioni e riflessioni, dubbi e pericoli, il sottile limite fra vita e morte, con uno stile leggero e pregno di humour che ammalia il lettore, accompagnandolo dal riso allo sdegno, dalla commozione alla riflessione, e senza soluzione di continuità. L’opera prima di Persico riesce, in questo modo, a catturare l’attenzione, a coinvolgere grazie a un racconto che sa molto di cinematografico: le azioni, i personaggi, i luoghi vengono ripresi vividamente come da una telecamera che li restituisce reali e credibili, tramite una scrittura impetuosa che trasporta in ogni angolo della terra tanto amata allo scrittore, la Puglia, al punto da coniare per lei il termine di “mal di Puglia”, quella nostalgia amorosa che si accompagna solitamente al ricordo dell’Africa. Difficile definire che tipo di romanzo sia “Spaghetti Paradiso”, a partire dal titolo il cui significato sarà chiaro solo leggendo l’opera. È un vademecum, mi piace definirlo così, per operare un’azione di sana diffidenza nei confronti di chi fiuta la tua vulnerabilità e, con procedimento scientifico, si appropria della tua mente rendendoti schiavo, isolato, perseguitato senza che tu abbia la possibilità di scappare, di chiedere aiuto, di essere creduto e aiutato. Dopo la lettura di questo libro ognuno di noi può rendersi conto di chi ci sta manovrando e liberarci, subito, da questa gabbia che, se non aperta in tempo, porta alla morte. Perché riconoscere i segni del male è il primo passo, indispensabile, per sconfiggerlo
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occhio al prodotto
Multinazionali: maledizioni o risorse? Tra alti budget e fattori di produzione a basso costo
di Dazzer H.
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Le maggiori imprese multinazionali possono avere budget maggiori di quelli delle economie dei paesi in via di sviluppo (PVS) in cui operano; tali imprese giocano un ruolo importante nei processi di globalizzazione e hanno una forte influenza sulle relazioni internazionali degli stati coinvolti. Tuttavia vanno considerate “multinazionali” anche le piccole e medie imprese (PMI) dotate di un impianto di produzione o di distribuzione all’estero (ad esempio un calzaturificio del Nord Est con un impianto di produzione in Romania). Essere multinazionali è spesso la strategia ottimale per operare in un’economia globale integrata. L’ascesa delle multinazionali negli anni ‘90 va di pari passo con il processo di liberalizzazione regionale e globale del commercio. A causa della concorrenza internazionale, le imprese tendono a ridurre i costi di produzione e ricercare fattori di produzione a basso costo. Tuttavia le attività multinazionali possono svolgersi solo se esistono bassi costi commerciali per la commercializzazione internazionale dei semilavorati o la reimportazione in patria dei prodotti finiti.”
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Ma siamo sicuri che si fermi tutto qui? Siamo sicuri che lavorino in modo trasparente? Che rispettino le leggi dei paesi in cui operano? Che non sfruttino popolazioni e risorse in modo poco chiaro?
Queste le domande alle quali dobbiamo dare risposta per far sì che le multinazionali non siano viste solo ed esclusivamente come un dinosauro onnivoro pronto a mangiarsi diritti, tutela dell’ambiente, condizioni lavorative non assistite ma bensì come risorsa sociale ed economica per i paesi in via di sviluppo. Bibliografia: I crimini delle multinazionali - Klaus Werner, Hans Weiss - edito da Newton Web link: • http://www.mediterre.net/brindisisocialforum/multinazionali_più_cattive.htm • http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/29/grecia-centinaia-di-farmaci-bloccati-dalle-multinazionali-sanita-inginocchio/526250/ • http://mangiapensa.wordpress.com/03-approfondimenti/agricoltura-e-alimentazione/le-multinazionali-dellagricoltura/ • http://disinformazione.it/multinazionali.htm • http://www.senzasoste.it/economia/6-multinazionalicoinvolte-nello-schiavismo-e-nello-sfruttamento-del-lavoro-minorile • http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/13/grecia-multinazionali-fanno-affari-ma-tagliano-stipendi-e-indennita/496224/
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economia reale
Nel 2012 dalla Banca Europea
Solo 11% delle aziende accede al credito Nonostante i 40 miliardi erogati alle banche all’1%
di Animus Pugnandi
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n Italia, la stretta relazione tra Banche e imprese riflette ben note caratteristiche strutturali della nostra economia, in primis la frantumazione del tessuto produttivo in numerose piccole imprese. Il modello di finanziamento incentrato sul credito bancario ha consentito alle aziende di crescere, di fare business cogliendo le opportunità che si presentavano. Tutto questo, nello scorso decennio, aveva garantito una continuità e un futuro di sviluppo imprenditoriale che, improvvisamente e pericolosamente si è inceppato. Le condizioni di offerta del credito sono diventate sempre più restrittive e ciò a causa della crisi sia dei singoli settori produttivi sia per le forti tensioni a cui sono stati sempre più esposti i Bilanci degli Istituti di credito. Tutto questo ha provocato un vero e proprio “shock” all’intero sistema danneggiando, in maggior misura, le strutture più deboli come le Piccole e Medie imprese. I dati forniti dalla Banca d’Italia indicano un aggravamento della situazione e riferiscono che, se nel 2011 solo il 22% delle aziende aveva ottenuto i finanziamenti richiesti, nel 2012 questo dato scende a 11% di accesso a finanziamenti. Perché? Come mai nel 2012 la Banca Europea ha supportato gli Istituti di Credito erogando ben 40 miliardi di Euro al tasso dell’1%, ma nulla di questo è stato poi utilizzato per le aziende? Le aziende e gli imprenditori sono ormai “esausti”. Nel corso della lunga “crisi” le tensioni sui mercati della liquidità hanno condizionato il mercato del Credito causando una disordinata contrazione dei prestiti concessi alle imprese e la Politica Italiana ha maggiormente aggravato la situazione, già precaria, drenando altra liquidità alle stesse.
Le aziende che devono fare ricorso al sistema bancario, oltre alle problematiche esposte, hanno l’ulteriore aggravante che non riescono a sostenere gli oneri del debito nei tempi richiesti a causa del forte calo sia delle commesse che dei margini reddituali. La crisi è una sfida impegnativa per imprese e banche; è anche l’occasione per ripensare al loro rapporto in una visione di lungo periodo, per adeguarlo al mutare dei tempi. Il rapporto tra banche e imprese deve evolvere in modo da rafforzare la capacità cooperativa delle prime e accompagnare le seconde nel percorso verso una struttura finanziaria più robusta ed equilibrata. La crescita delle PMI italiane, la loro capacità di innovare e operare su mercati sempre più globali, richiede anche un’azione di riequilibrio dei bilanci ancora troppo poco patrimonializzati e orientati al debito bancario a breve. Per contribuire alla crescita le banche devono continuare a rafforzare la loro stabilità, la capacità di allocare le risorse selezionando il merito di credito delle controparti in base ad una valutazione prospettiva legata a piani industriali, struttura proprietaria e management. È necessario recuperare livelli di redditività adeguati per irrobustire il patrimonio anche con una lotta senza quartiere a tutte le fonti di costi ingiustificati e di inefficienza operativa. L’attività tradizionale di prestito deve trovare un completamento nell’offerta di una più ampia gamma di servizi veloci e coerenti con un riequilibrio della finanza d’impresa. Banche e imprese devono saper vedere, anche in tempi bui, l’interesse comune: porre insieme le premesse perché ci sia un futuro
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in viaggio con Pamela
Chiusdino: tra leggenda e realtà La spada nella roccia e l’abbazia senza tetto
di Pamela Zonca
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oco lontano da Siena, percorrendo una strada stretta e tortuosa, costeggiata da una fitta vegetazione si giunge a Chiusdino. Un paesino in stile medievale, ricco di fascino sia per la bellezza del luogo, sia per la leggenda a cui è legato. Infatti è qui, nella località Montesiepi, che sorge l’Eremo in cui è conservata la “spada nella roccia” di San Galgano, un ex cavaliere, il quale conficcò la spada in una roccia come segno di rinuncia alla guerra e la promessa di vivere come un eremita, dopo aver avuto due visioni dell’Arcangelo Michele. All’interno dell’Eremo vi sono degli affreschi tra cui “Madonna con tre mani”, che raffigura la Madonna con in braccio il Bambino e una terza mano che tiene un bastone, ancora oggi l’opera è oggetto di studio proprio per questa particolarità.
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Anche la cupola desta particolare curiosità in quanto è costituita da cerchi concentrici e riporta ad un simbolismo pagano, essendo a pianta circolare proprio come gli antichi templi. La struttura è stata sempre particolarmente legata ai templari ed è per questo che si pensa che sia uno degli ipotetici nascondigli del Graal. Infatti, nel pavimento sottostante pare
vi sia una camera vuota a cui mai è stata data l’autorizzazione per gli scavi e ad oggi rimane ancora un mistero cosa essa contenga. A sinistra dell’ingresso, in un’abside, si trova una teca coperta da un telo, che i più curiosi e meno impressionabili, possono spostare e vedere così le mani mummificate di tre uomini che nel 1181 tentarono di estrarre la spada dalla roccia, ma furono colpiti da un fulmine e azzannati da un cane che ne strappò le mani, quelle appunto esposte nella teca. Scendendo la collina si può raggiungere, anche a piedi, l’Abbazia di San Galgano. Merita una breve sosta il punto di ristoro posto lungo il tragitto, dove dissetarsi all’ombra dei tigli e ammirare i falconieri che coinvolgono i turisti nella loro esibizione. Giunti all’Abbazia si rimane senza parole e forse anche un po’ delusi dallo stato di abbandono in cui versa. Risalente ai primi del 1200 ad opera dei monaci cistercensi, ha una particolare struttura in stile gotico, dove il cielo fa da tetto e il prato da pavimento. A poco a poco l’Abbazia è caduta in uno stato di abbandono tant’è che parti della stessa venivano rimosse per costruire nuovi edifici. Ma sarà questo stato di decadenza e abbandono, il mistero legato alla spada della roccia e le colline senesi che fanno da scenario che questi luoghi meritano sicuramente di essere visitati
CREDIAMO NEL GENIO CHE C’è IN TE.
ifico liceo scient ze applicate n ie c s o ic if liceo scient
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tico liceo linguis e umane z n ie c s e l l e liceo d marketing e a z n a in f , e razion i.t. amminist e territorio e t n ie b m a i, n i.t. costruzio otecnica r t t e l e d e a ic i.t. elettron unicazioni m o c e l e t e a ic i.t. informat ontotecnico d o o ic t t GRATUITO o . e i.p t n e m a r inte ico n o r t t e l e e tor RATUITO G i. e f.p. opera e t n e m a inter o ic t is r u t e tor i. e f.p. opera
visto da noi Con questa rubrica ogni mese, diamo voce ad una 5° dell’istituto leonardo da vinci per dare finalmente la parola ai giovani, la classe dirigente di dopo domani.
Soldi
SLOT MACHINE Un conto è spesi, un altro è gettati
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5b Odontotecnici
Si legge continuamente riguardo i vizi della droga e dell’alcool, ma è giunta ormai soprattutto tra noi giovani un’altra mania: quella del gioco d’azzardo. Si stanno diffondendo dappertutto, nei bar, nei locali e nei centri commerciali macchinette da casinò, le slot machine, abbordabili a tutte le tasche in quanto le puntate sono individuali. I ragazzi puntano una somma cercando di vincerne una ancora più elevata, a volte ci riescono, ma devono ancora dimostrare di saper ottenere il massimo, ed è a questo punto che arrivano a dire: “cavolo ho speso tutto!” . Si inizia ‘per gioco’, poi senza nemmeno accorgersene diventa un vizio, una dipendenza, dalla quale non si riesce più a smettere, un’adrenalina così forte che non permette di pensare ad altro che al momento magico di ritrovarsi davanti alla macchinetta. Ragazzi che passano giornate andando da un locale all’altro, pensando ad un itinerario da concludere prima che un altro passi e sia più fortunato. È un calcolo matematico che illude e fa sperare in una vincita facile facendo dimenticare la realtà, la vita, la famiglia e l’amore. Persone che credono di risolvere i loro problemi finanziari in questo modo e non si accorgono che ne creano altri. Sentiamo parlare di gente ma anche amici che si indebitano o si rivolgono a strozzini perché hanno perso tutto, con la scusa di non possedere un lavoro autosufficiente per riuscire a pagare un mutuo. Il nostro paese sta attraversando un momento di crisi, dove la disoccupazione e i suicidi sono in aumento, e per essere realisti, anche se i soldi non faranno la felicità, aiutano a risolvere tanti problemi quotidiani. Le slot machine sono macchinari inventati per cre-
are scompiglio nelle teste della gente più che per divertimento puro! Sono uno scompiglio perché illudono ad un guadagno facile e veloce! Sono diventate un problema e non solo un vizio, ma una malattia di cui si inizia a vederne gli effetti, e tra noi giovani è molto comune! Sembra che la smania di denaro facile distragga da qualsiasi altra bella cosa della vita, ma il fatto è che come in tutti i casinò, una volta si vince ma le altre trenta si perde. Se non fosse così avrebbero già chiuso tutti, e soprattutto non continuerebbero ad aumentare le vendite di slot machine nei locali! Anche programmi televisivi recenti ne han parlato, raccontando di uno come noi, un 19enne che spende e perde puntualmente l’equivalente di uno stipendio, non ne riesce a fare a meno, la sua felicità è schiacciare tasti per ore. Anche a noi capita quasi tutti i giorni, mentre ci avviamo a scuola, di incontrare qualcuno che in quel momento entra in qualche bar e va a puntare. Ovviamente non si tratta solo di ragazzi, ma anche di anziani che si giocano in un batter d’occhio la pensione! Ad un conoscente abbiamo anche chiesto come facesse a rischiare così tutti i giorni, e ci ha risposto che i soldi guadagnati onestamente andavano spesi come meglio credeva, ma noi pensiamo: “un conto è spesi, un altro è gettati!”. Quando si vedono amici che si avvicinano alle slot un po’ troppo insistentemente, proviamo a fermarli prima che la mania prenda il sopravvento! All’inizio forse saranno sordi, ma se si riesce a coinvolgerli in altri divertimenti, alla fine avremo vinto il loro rispetto e l’amicizia
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Ivan Mologni Caldarroste
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Mark hers Balieu
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Marco dazzi Bergamo alta
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bianco Bianco e neroe nero
Marco dazzi Bergamo alta
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pelo & contropelo
Ermanno Olmi casca nella trappola del Sindaco
La promessa di Tentorio è una bufala Di fatto il Palazzo del Podestà non può essere venduto perché vincolato dai “Beni Culturali”
di Ubi Maior
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Incarico a Olivares per Bergamo 2019” (per il modico compenso di duecentocinquantamila euro, da tempo di crisi insomma) e “al lavoro anche i canadesi Lord”, ha annunciato con entusiasmo nei giorni scorsi la stampa quotidiana locale! Non essendo il mio mestiere quello di editare cataloghi di mostre d’arte, né quello di organizzare “eventi” (che termine triste!), confesso di essermi sentita spiazzata e molto ignorante, non sapendo chi fossero né l’una, né gli altri. “Evento”: una volta indicava una cosa straordinaria, un accadimento insolito, opera della natura o dell’uomo, idoneo a suscitare stupore ed incantata meraviglia. Oggi è il portato di organizzatori e di avido business e va dall’happy hour fuori da un bar (con il primo pirla che rumoreggia ad una tastiera), alla mostra in un padiglione del Louvre, con in mezzo qualsiasi cosa. Ci mostrano le ovvietà che abbiamo studiato alle elementari e ce le spacciano per la Biblioteca di Alessandria. Ma torniamo a Bergamo “Capitale europea della Cultura” per l’anno 2019. Ho cercato di colmare le mie imperdonabili lacune sui “pezzi da novanta” incaricati dal Comune ed ho appurato che Federica Olivares è fondatrice della omonima casa editrice di cataloghi d’arte ed organizzatrice di “eventi”, anzi docente di “Ideazione degli eventi” (!) all’Università Cattolica e consigliere per le relazioni culturali del dimissionato Ministro degli Esteri Giulio Terzi, sempre con retribuzione da crisi di ottantamila euro annui. Lord Cultural Resources è una società canadese che si occupa di progettazione museale; quale unico intervento in Italia ha partecipato all’allestimento dello spazio espositivo di Punta della Dogana a Venezia e, quanto alle candidature di Capitali della cultura, ha curato la logistica di una sala espositiva a Glasgow nel lontano 1989. Curricula prestigiosissimi naturalmente, ma la cui dispendiosa scelta conferma che il Comune di Bergamo permane totalmente fuori tema. Continua a ritenere che una candidatura a Capitale della Cultura consista nel compilare e pubblicizzare un bel calendario di “eventi”. È invece ben altro: la preparazione di una città di livello europeo sotto i molteplici aspetti del vivere civile identitario, che oggi diventa
“cultura”. Invece abbiamo l’aria tra le più inquinate d’Europa, il centro soffocato dalle auto, una mobilità da terzo mondo, come i trasporti pubblici urbani e non, la necessità di prendere l’auto ed uscire dalla città per fare la spesa, l’Università che fatica a sentirsi parte della città, lo spopolamento per i prezzi alle stelle, il crescente abbandono scolastico, la disoccupazione, quelli che orinano contro gli alberi dei giardini pubblici e quelli che spacciano droga negli antri tra via Borfuro e via Sant’Orsola ai loro coetanei bergamaschi liceali le cui famiglie non si accorgono di nulla; in questo contesto le istituzioni culturali cittadine non riescono a determinare la qualità della vita, perché il terreno che trovano è arido come la sabbia. Le soluzioni devono venire da politici adeguati, non dai pubblicitari! Il mezzo viene spacciato per il fine e si comunica il nulla, dato che il progetto di città europea non c’è. Ci è cascato anche l’ottimo Ermanno Olmi, che ha (quasi) accettato di presiedere il gruppo di lavoro per la candidatura, a fronte della “promessa” del sindaco Tentorio di non vendere il Palazzo del Podestà in Piazza Vecchia; ma forse non tutti sanno che il Palazzo è vincolato dal Ministero dei Beni culturali, sia circa la proprietà, che deve essere pubblica, sia per il suo utilizzo, a maggior ragione pubblico, e quindi di fatto non può essere venduto! La vendita è stata inserita dal sindaco nell’elenco degli immobili da alienare, solo per un artificio contabile, per far cioè apparire un credito di cinquesei milioni euro (il valore stimato del palazzo) nell’ormai esangue bilancio comunale! Oggi Bergamo è la capitale della cultura degli eventi fumogeni, che confondono la realtà: la sfilata dei finti legionari romani, quella delle finte modelle su un penoso red carpet nei giovedì della movida (aiuto!), la corsa dei finti babbi natale. L’assessore alla cultura Claudia Sartirani, organizzatrice e pubblicitaria di eventi, continua a fare il suo lavoro, che è altro da quello di governare una città e la sua Comunità! Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Eripitur persona, manet res (Strappata la maschera, rimane la realtà)
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sportello giovani
Conversazioni virtuali
Un uso limitato ma intelligente delle piattaforme sociali di Giada Bonacina
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acebook. Ormai è sulla bocca di tutti. Chi non conosce la famosa piattaforma sociale in grado di connettere persone distanti chilometri su chilometri? Quello strumento che in un attimo ti permette di condividere con i tuoi amici musica, testi, pensieri e programmi? Per non dimenticare Twitter che con i suoi brevi messaggi informa il mondo dei tuoi spostamenti, delle brillanti idee dell’ultimo minuto o del tipo di pietanza che ti stai per divorare. Sono solo due dei vari strumenti capaci di connettere in forma virtuale due o più persone distanti nello spazio. I fruitori sono persone di tutte le età, che lo usano per i più disparati motivi, anche se alla base prevale una comune curiosità, quella che ti spinge a spulciare tra le fotografie, gli status e i commenti degli amici, per cogliere messaggi sottointesi, per collezionare sempre più informazioni su persone che a malapena conosci. A venticinque anni un po’ di esperienza già c’è e ci si rende perfettamente conto dell’inutilità del tempo trascorso davanti a quello schermo senza concludere nulla di più che avere nuovi spunti per un po’ di gossip. Si è consapevoli dei tranelli nei quali è possibile cadere, dei rischi che si corrono. Spesso si vorrebbe fuggire da questa rete, per sempre. Quante volte ci si alza la mattina con il forte desiderio di cancellare quell’account creato anni fa, di eliminare tutto quanto è stato caricato, dalla canzone che in quel periodo ascoltavi così assiduamente a tutte le fotografie
condivise, comprese quelle degli amici in cui compari con le espressioni più assurde e imbarazzanti. I commenti, i “mi piace” che spuntano da ogni angolo, tag, post, link, e chi più ne ha più ne metta. Tutto nel cestino, insieme alle ore che hai accumulato dedicandoti a ciò che è volatile, che in realtà non serve a nessuno, se non a te stesso, quale facile spazio di espressione. Poi però ti fermi un attimo, ci pensi bene e ti rendi conto che tutto sommato, anche per te che hai venticinque anni e non senti il bisogno di far sapere a tutti i tuoi spostamenti, Facebook può davvero rivelarsi utile, se usato in maniera intelligente. Un post di tanto in tanto, quando ciò che dici può divertire i tuoi amici. Una canzone da segnalare, perché è appena uscita l’ultima di quel cantante che la tua migliore amica non può assolutamente perdersi. Ma soprattutto le conversazioni virtuali, quelle che permettono di restare in contatto a costo zero con le persone che ami, scambiandoti battute e informazioni; quelle di gruppo, che ti permettono di parlare delle prossime vacanze al mare e del luogo di incontro per quel sabato sera libero. Risulta incredibile, ma è davvero possibile organizzare una festa a sorpresa senza mai parlarne di persona con organizzatori e partecipanti: tutto nel segreto più totale e senza pronunciare ad alta voce una parola a riguardo. L’unico errore che si potrebbe commettere? Quello di scrivere nella conversazione sbagliata
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l’indipendenza
Belgio docet
Meglio soli che governati da Scilipoti Senza governo + 22,4% di PIL
di Leonardo Facco
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n Rete, circolava questa battuta: Siamo senza governo, senza Papa, senza capo della polizia. Che culo, quando mai ci capiterà ancora? Ieri, al contrario, Luca Cordero di Montezemolo, intervistato al salone dell’automobile di Ginevra, ha sentenziato con preoccupazione: “Il rischio maggiore per l’Italia è l’ingovernabilità”. I “servi sciocchi” dello statalismo sono soliti affermare “che il motivo per cui la speculazione attacca l’Italia è dovuto alle incertezze nel governo”. Un luogo comune, smentito circa un annetto fa, dal caso belga, rispetto al quale si potevano leggere notizie di questo tenore: “Sono ormai quattrocento giorni, 14 mesi, che il Belgio risulta senza esecutivo: un vero e proprio record. Il Paese però continua a crescere economicamente, con il Pil in aumento del 2,4% mentre aumenta anche la preoccupazione per il debito pubblico, diventato il terzo più elevato dell’Ue raggiungendo il 100% del prodotto interno lordo”. Fenomenale! È davvero curiosa la vicenda di quel Belgio (che oggi, in tempi di post-elezioni senza maggioranze certe, è tornato alla ribalta grazie a qualche notista italiano) che non solo è rimasto privo di un esecutivo per quasi due anni, ma che in quel lasso di tempo, grazie anche ai buoni rapporti con l’economia tedesca con cui i belgi hanno relazioni strette da sempre, ha continuato a crescere, tagliando spese e debiti. Domanda: merito della mancanza di un vero governo? Il secondo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, sostenne che il miglior governo è quello che governa meno. Sulla scorta di tale tesi Henry David Thoreau convenne ne “La disobbedienza civile – e correva l’anno 1849 – che il migliore governo in assoluto è proprio quello che non governa affatto”. Da allora, una sequela di liberali come Dio comanda ha fatto a gara per dimostrare tale teorema, che il Belgio senza esecutivo ha persino confermato. Gli esponenti del libertarismo, che ha come plantageneta Murray N. Rothbard, ritengono molto semplicemente che una società senza Stato (non senza regole), e quindi senza monopolio della violenza legale, sia da preferirsi poiché le nostre istituzioni sono per loro essenza illegittime. Lo Stato, ahinoi, non è un’impresa di beneficienza che offre servizi che si possano accettare oppure no; anzi la sua azione ricorda più il modo di agire di
Al Capone, dato che alle sue proposte non si può affatto dissentire. Non a caso, Stato e Mafia sono tra loro in concorrenza, sempreché non facciano accordi sottobanco. Quel Belgio a cui accennavamo poco sopra, rimasto senza esecutivo centrale e decisamente più federalista dell’Italia, aveva ancora i suo vari governi locali, che funzionavano e amministravano bene. Camera e Senato non si erano dissolti nel nulla (purtroppo), ma la loro funzione era limitata dalla mancanza di un’autorità. I ministeri, burocraticamente parlando non erano svaniti (purtroppo), ma non potevano inventarsi nuove regole da far rispettare e nuove spese da accollare ai contribuenti. Il re era vivo e vegeto, ma a parte qualche firma di rito e un po’ di rappresentanza simbolica non ha mai avuto funzioni di fondamentale rilevanza. Anzi, Re Alberto II (nulla a che vedere coi napolitani nostrani), in quel biennio di vacatio governativa, decise di non concedere favori nobiliari a nessuno. Niente visconti e baronesse, dunque, contrariamente a una tradizione secolare. In sintesi, la situazione del Belgio “ingovernabile” ha sfatato tanti miti che ci hanno propinato negli ultimi 60 anni, per cui: 1- I governi nazionali hanno poca o nulla utilità se non quella di arricchire i soliti noti e gli amici degli amici (le parole di Montezemolo son lì da rileggere). 2- L’assenza di governi, parlamenti e rappresentanza politica non è indice di caos, instabilità finanziaria e fine della civiltà. 3- I paesi civili funzionano anche senza rappresentanza democraticamente eletta. E quindi un paese che non ha votazioni democratiche e che non ha un governo eletto dalla maggioranza continua ad essere un paese civile. Se poi, con una certa onestà intellettuale, faceste lo screening dei rappresentanti del popolo eletti negli ultimi 20 anni, converrete con me che è meglio far da soli che essere governati da Scilipoti. Restare senza governo è il minore dei mali, anzi...! Chissà che Grillo tenga duro! Potrebbe finire che – riprendendo la battuta con cui abbiamo iniziato questa breve digressione – prossimamente ci ritroveremo finanche senza presidente della Repubblica, il cui mandato peraltro è ufficialmente concluso. Forza Belgio!
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cinema
Archetipo narrativo di Romeo e Giulietta
UPSIDE DOWN
o versione futuristico-romantica di Fantozzi di Claudio Serughetti
G
uardate verso il cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani, capovolti sopra le vostre teste. Due mondi tanto vicini, quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire. Adam (Jim Sturgess) appartiene al mondo di sotto, Eden (Kirsten Dunst) a quello di sopra. Il loro errore sarà quello di innamorarsi rischiando di incrinare per sempre le leggi dell’universo. Questa in poche righe, la trama del film. Interessante vero? In realtà questo ambizioso progetto del visionario e talentuoso regista di origine argentina, Juan Diego Solanas, è ben altro. La sala era gremita, con un pubblico composto prevalentemente da adolescenti. Per la maggior parte commossi fino alle lacrime, per questa favola futuristica che rimanda immediatamente all’archetipo narrativo di Romeo e Giulietta. Storia di un amore impossibile, contrastato né da Tebaldo né da Mercuzio, ma dalle leggi universali della fisica, in questo caso la gravità, da una società brutalmente tecnologica e dall’eterno conflitto sociale di quelli che “stanno sopra” (i ricchi) e quelli che “stanno sotto” (i poveri).
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Se la trama sentimentale, sicuramente non brilla per originalità, (l’idea dei due
mondi contrapposti non è nuovissima: in principio fu Dickens, con il suo romanzo Racconto di due città, e il penultimo è stato Christopher Nolan con Il cavaliere oscuro-il ritorno) sono invece le geniali scenografie di Alex McDowell (Watchmen, Minority Report, Fight Club) ad incantare. Dando al film, seppur non privo di punti deboli, (su tutti la sceneggiatura!) quell’aura di fiaba popolare, carica di metafore, nel quale lo spettatore può identificarsi, sognare (per il furbo happy end) ed infine emozionarsi. Oltre ai rimandi sopracitati, chi vi scrive, osa accostare alcuni momenti del film al nostro Fantozzi. Si avete capito bene, più precisamente al ragionier Ugo Fantozzi, vessato quotidianamente dal super-megafarabutt-galattico direttore Cobram, (il corrispettivo in Upside Down, Lagavulin), nel super-mega ufficio. Villaggio, nel descrivere Fantozzi e il suo mondo, (TransWorld=Megaditta) proponeva un’acuta e aspra critica della classe dirigente e del suo infantilismo. Insieme all’arroganza, l’inutile sadismo nei confronti dei sottoposti (in questo caso l’impiegato Jim Sturgess), la falsa magnanimità e liberalità, l’eterno conflitto poverovittima-riccocarnefice… In estrema sintesi, Upside Down non è in fondo la versione futuristicoromantica, (certo meno comica) di Fantozzi?
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agenda del mese
Letteratura VIAGGIO NEL PARADISO DI DANTE Sabato 6 aprile: Biblioteca Pelandi (Via Corridoni 28/a, Bergamo), ore 16 Canto VII del Paradiso: lettura, commento e immagini a cura di Beatrice Sacchiero Gelmi Info: Biblioteca Pelandi – 035399474 I FRATI CAPPUCCINI AD ALBINO Sabato 6 aprile: Via Cappuccini, 17 (Albino), ore 17 Presentazione del libro sui 400 anni di presenza dei Frati Cappuccini ad Albino. Incontro coordinato da fra Paolo Giavarini in occasione della presentazione del libro sui Cappuccini curato da Angelo Calvi, Grado Giovanni Merlo, Franca Marina Moretti, Luigi Pellegrini e Giampiero Tiraboschi Info: Frati Cappuccini di Albino e Associazione Culturale “Lo Scoiattolo” – 035751119 MINARDI RACCONTA GUARESCHI Sabato 6 aprile: Sala Galmozzi (Bergamo), ore 17 Presentazione del libro di Alessandro Minardi. Intervengono: Franco Capelvenere, giornalista, Maurizio Minardi, fotografo e giornalista, e Claudio Mori, giornalista Info: Alle radici della comunità – alleradicidellacomunita@ gmail.com TEMPI DI UOMINI IN GUERRA Venerdì 12 aprile: Sala Polivalente (Bracca), ore 20.15 Presentazione del libro “Tempi di uomini in guerra”, la storia dei soldati di Bracca e di un gruppo di Alpini di Stefano Zanchi Info: Gruppo Alpini (Comune di Brescia) – 034597123 DALLA PERSONA AL PERSONAGGIO: LA MONACA DI MONZA Venerdì 12 aprile: Sala Putti di Villa Speranza (Via San Carlo 32, San Pellegrino Terme), ore 20.30 Conferenza sulla figura manzoniana della Monica di Monza con la prof.ssa Maria Grazia Deretti Info: Comune di San Pellegrino – 034525011 VERSO ORIENTE Sabato 13 aprile: Convento di San Francesco (Piazza Mercato del Fieno 6/a, Bergamo), ore 17 Presentazione del libro “Verso Oriente. Gianantonio Tadini e la prima prova fisica della rotazione terrestre” con Giulia Giannini Info: Fondazione Bergamo nella Storia – 035247116
Filosofia LA STRADA DEL RITORNO Martedì 2 aprile: Istituto Vittorio Emanuele II (Bergamo), ore 20 Incontro filosofico con GiovanBattista Paninforni, dell’associazione Noesis. Ingresso libero Info: Noesis Associazione Filosofica – 3384331903 / 3485710546
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IL VIANDANTE E IL CASTELLO Martedì 9 aprile: Auditorium Modernissimo (Nembro), ore
di Davide Comotti
20.30 Incontro con Emanule Severino, filosofo, docente all’Università vita e salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ingresso libero Info: Noesis Associazione Filosofica – 3384331903 / 3485710546
Cinema LA MIA GENERAZIONE Mercoledì 10 aprile: Auditorium Piazza della Libertà (Bergamo), ore 21 Proiezione del film di Wilma Labate, del 1996, con Francesca Neri e Silvio Orlando. Da un carcere speciale Braccio, terrorista rosso, parte su un furgone scortato verso il nord. Ingresso libero Info: Segreteria Il Futuro della Memoria – 035211211 BUONGIORNO, NOTTE Mercoledì 17 aprile: Auditorium Piazza della Libertà (Bergamo), ore 21 Proiezione del film di Marco Bellocchio, del 2003, con Maya Sansa e Luigi Lo Cascio. Il sequestro di Aldo Moro visto dalla prospettiva delle brigate rosse. Ingresso libero Info: Segreteria Il Futuro della Memoria – 035211211
Storia A CENTO ANNI DALLE PRIME ELEZIONI Venerdì 5 aprile: Sala Putti di Villa Speranza (Via San Carlo 32, San Pellegrino Terme), ore 20.30 Conferenza “A cento anni dalle prime elezioni a suffragio universale maschile” con il prof. Giacomo Calvi Info: Comune di San Pellegrino – 034525011 VISITA GUIDATA AL VILLAGGIO DI CRESPI D’ADDA Domenica 7 aprile: Ritrovo presso l’ufficio informazioni (Capriate San Gervasio), ore 16 Guidati da coloro che conservano la memoria del Villaggio Crespi e lo vivono quotidianamente i visitatori scopriranno la sua storia, il suo valore ideale e utopistico, storico e monumentale Info: Associazione culturale Villaggio Crespi – 0290987191 OPEN DAY CONVENTO Domenica 7 aprile: Convento Frati Cappuccini (Via Cappuccini 13, Albino), tutta la giornata Open day del Convento dei Frati Cappuccini: apertura pubblica con visite guidate per meglio conoscere i luoghi, la storia e le persone che lo hanno animato e ne continuano l’opera Info: Frati Cappuccini di Albino – 035751119 VISITA AL CONVENTO DI SAN FRANCESCO Sabato 13 aprile: Convento di San Francesco (Piazza Mercato del Fieno 6/a, Bergamo), ore 16 Pomeriggio alla scoperta del convento di San Francesco con Claudio Visentin, direttore della Fondazione Bergamo nella storia Info: Fondazione Bergamo nella Storia – 035247116
TRAME IRRISOLTE Da sabato 16 febbraio a sabato 18 maggio: Showroom Sirio (Atelier Sirio, Via Arena 5, Bergamo), da lunedì a venerdì ore 8.30/12.30 e ore 14.30/18.30 Da vedere opere dell’artista Maurizio Bonfanti, in dialogo con una casula tessuta interamente a mano al telaio di Siriogroup Info: Showroom Sirio – 035237238 NUOVE MOSTRE ALLA GAMEC Da venerdì 8 marzo a lunedì 8 aprile: GAMeC (Bergamo) Tre nuove mostre di arte contemporanea aprono l’8 marzo alla Gamec: “Pop, realismi e politica”, una personale di Giuseppe Gabellone e disegni scultura di Giovanna Bolognini Info: GAMeC – 035270272 PERSONALE DI BERNARDO PERUTA Da sabato 16 marzo a martedì 16 aprile: Galleria Pezzoli (Via Mazzini 39, Clusone) In mostra i dipinti di Bernardo Peruta, artista bergamasco che ha esposto in tutta Europa. Figure contemporanee spiccano su fondi di antichi affreschi, a raccontare tenerezze e quotidianità. Ingresso libero Info: Galleria Pezzoli – 034624666 PIERGIORGIO ZANGARA Da sabato 16 marzo a mercoledì 8 maggio: Galleria Marelia (Via Guglielmo d’Alzano, Bergamo), da lunedì a venerdì ore 14/20, sabato ore 15.30/20 In mostra le opere recenti dell’artista Piergiorgio Zangara, membro del movimento Madi italiano. Pittura orientata su forme geometriche ed essenziali. Ingresso libero Info: Galleria Marelia – 0350603115 / 3478206829 LA VIA CRUCIS NEL NUOVO MILLENNIO Da venerdì 22 marzo a lunedì 8 aprile: Auditorium San Sisto (Bergamo), da lunedì a sabato ore 15.30/18.30, domenica ore 10.30/12.30, la mostra sarà chiusa nei giorni 31 marzo e 1 aprile In mostra le opere di Franci che interpreta e racconta la Via Crucis interrogando in maniera diretta il presente e facendo della Passione una vicenda dolorosamente umana Info: Biblioteca di Colognola – 035399472 L’ARTE NELL’OTTOCENTO Da giovedì 4 aprile a giovedì 18 aprile: Biblioteca (Villa di Serio), ore 20.45 Corso di storia dell’arte tenuto ogni giovedì sera dal Professor Riccardo Panigada Info: Biblioteca di Villa di Serio – 035665454 NATURE MORTE Da sabato 6 aprile a domenica 28 aprile: Centro Culturale San Bartolomeo (Bergamo), tutti i giorni ore 10/12 e 16/19.30 Mostra personale di Sandro Allegretti, da vedere dipinti a olio e pastello. Ingresso libero. Inaugurazione il 6 aprile alle 18 Info: Galleria Il Planisfero – 3471189480
Teatro TÊTE À TÊTE PASSIONI STONATE Giovedì 11 aprile: Teatro Sociale (Bergamo), ore 21 Scritto da Giovanna Gra, selezione musicale e musiche originali Alessandro Nidi, con Veronica Pivetti (voce) e
Alessandro Nidi (pianoforte). Non sparate sul pianista, non è colpa sua! Le uniche note stonate in questo concerto le ha messe l’amore. Che vengano da un postribolo, dal Paradiso, da un vicolo oscuro, dallo splendore Hollywoodiano, da un letto sfatto o dal cabaret milanese, le passioni stonate di questo Tête à Tête raccontano tutte la stessa cosa: i guai del cuore Info: Teatro Donizetti – 0354160678 CARMEN PASSIONATA Sabato 13 aprile: Teatro Sociale (Bergamo), ore 21 A cura di Pavlova International Ballet Company, musiche Bizet e Scedrin, coreografie Svetlana Pavlova e Emanuele Tarchini, direzione artistica Svetlana Pavlova. Carmen Passionata è ambientata nel sud della Spagna, tipica regione mediterranea abitata da un popolo focoso e allegro, con caratteri gitani. Il balletto è costruito sul personaggio di Carmen, una donna dal carattere sincero e passionale Info: Teatro Donizetti – 0354160678 SIDDHARTA – IL MUSICAL Sabato 13 aprile: Teatro Creberg (Bergamo), ore 21 Scritto e diretto da IsaBeau, musiche originali di Fabio Codega e Isabella Biffi, con la partecipazione di Beppe Carletti – Nomadi. Liberamente tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse e romanzato dalla cantautrice e regista IsaBeau, Siddharta racconta la continua ricerca verso l’illuminazione, da parte di un principe destinato alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti lascia il suo castello dorato, per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. Info: Teatro Creberg – 035343434 TONI SERVILLO: L’INTELLIGENZA E IL TALENTO AL SERVIZIO DELL’ARTE Lunedì 15 aprile: Teatro Sociale (Bergamo), ore 21 Nel panorama del cinema e del teatro italiano, Toni Servillo ha, e avrà, una storia a parte; unanimemente riconosciuto come un protagonista mai accidentale, sempre consapevole, è capace di decifrare intellettualmente i mondi che frequenterà col suo talento Info: Teatro Donizetti – 0354160678 LA PAURA Martedì 23 aprile: Teatro Sociale (Bergamo), ore 21 La paura. Ovvero essere pronti è tutto. Variazioni sul tema in concerto di e con Elena Bucci con brani tratti da Venditori di paura di Ermellina Drei Info: Teatro Donizetti – 0354160678 SAN MARCO CLASSIC Martedì 30 aprile: Cinema San Marco (Bergamo) Proiezione cinematografica con poche ore di differita delle opere più famose che si svolgono nei teatri più blasonati al mondo come il Teatro alla Scala di Milano, il Bolshoi di Mosca, il Metropolitan Opera di New York e la Royal Opera House di Londra. Il 30 aprile sarà proiettato Giulio Cesare (The Metropolitan Opera, ore 20). Prezzi: 15 euro (intero), 12 euro (ridotto) Info: Cinema San Marco – 035240416 L’AFFARISTA (MERCADET) Dal 16 aprile al 21 aprile: Teatro Donizetti (Piazza Cavour 5, Bergamo), da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 15.30 Regia: Antonio Calenda, traduzione e adattemento Alberto Bassetti. L’affarista è uno dei migliori testi teatrali di Honoré 75
Arte
agenda del mese de Balzac, grande maestro della letteratura realista. Info: Teatro Donizetti – 0354160678
Musica ALBINO CLASSICA – CONCERTO INAUGURALE Sabato 6 aprile: Chiesa di S. Giuliano Martire (Albino), ore 21 Concerto inaugurale dell’edizione 2013 della rassegna “Albino classica”: al flauto Raffaele Trevisani, arpa Luisa Prandina accompagnati dall’orchestra Carlo Antonio Marino, diretta da Natale Arnoldi. Ingresso libero Info: Comune di Albino – 035759950 GRUPPO DA CAMERA BAROCCO Sabato 6 aprile: Auditorium Secco Suardo (Bergamo), ore 21 In concerto Simona Vitali, soprano, Gloria Foresti, violino, e Alberto Foresti, clavicembalo. Musiche di Vivaldi, Haendel, Zipoli, Couperin, Scarlatti Info: Istituto Secco Suardo – 035239370 OPERA ENSEMBLE Lunedì 8 aprile: Sala Alfredo Piatti (Bergamo), ore 21 In concerto l’Ensemble composta da archi, oboe e clarinetto. Musiche di Mozart e Brahms. Ingresso 15 euro, ridotto 8 euro Info: Società del Quartetto – 035251190 QUARTETTO ESTUDIANTINA Lunedì 8 aprile: Sala Greppi (Via Greppi 6, Bergamo), ore 21 In concerto ai mandolini, mandola e chitarra Marina Ferrari, Chiara Perini, Mario Rota e Michele Guadalupi. Ingresso libero Info: Estudiantina Bergamo – estudiantinabergamo@ estudiantinabergamo.it GIOVANNI ALLEVI IN CONCERTO Mercoledì 10 aprile: Teatro Donizetti (Piazza Cavour 5, Bergamo), ore 21 Sul palco il “Piano Solo tour” di Giovanni Allevi che dopo il successo del suo ultimo album “Sunrise” che lo ha visto nel poliedrico ruolo di compositore, pianista e direttore d’orchestra, torna nella dimensione più intima del pianoforte solo per festeggiare i suoi primi venti anni di composizioni. Prenotazione consigliata Info: Teatro Donizetti – 0354160678 SCHUMANN QUARTETT Ven. 12 aprile: Auditorium Secco Suardo (Bergamo), ore 21 In concerto Erik Schumann, violino, Ken Schumann, violino, Ayako Goto, viola, e Mark Schumann, violoncello. Quartetto vincitore del primo premio al Concorso internazionale Schubert di Graz nel 2012. Ingresso 5 euro Info: Gioventù Musicale – 035213223
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RECITAL PIANISTICO Sabato 13 aprile: Auditorium (Albino), ore 21 In concerto la pianista milanese Sabrina Lanzi. Ingresso intero 7 euro, ridotto over 65 5 euro, under 14 1 euro Info: Comune di Albino – 035759950
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Inviare curriculum per candidatura a: Editrice Bergamoup srl - Via XX Settembre, 115 (Bg) o via fax: 035:217665 mail: info@bergamoup.it
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chef Massimo Chef Massimo Passetti dopo aver lavorato nei ristoranti di tutta Italia decide di mettere la sua esperienza al servizio della clientela del suo “Ristorante del Caffè della Funicolare”.
Costolette di agnello agli asparagi Non esiste alcun rapporto tra l’asparago e l’immortalità dell’umanità “Così Achille Campanile coinvolge l’asparago in una serie di racconti sospesi tra l’umoristico e il patetico. Vi lascio l’onere e l’onore di leggerli. Non so quanti di voi avranno il coraggio di ammetterlo ma parlando di asparagi a me oltre ai racconti, al poterli degustare appena bolliti, con due uova all’occhio di bue ed un po’ di parmigiano o in un risottino con i gamberi, beh, la seconda cosa che mi ricordano è l’odore della pipì dopo averli mangiati, dato da alcuni dei componenti dell’asparago contenenti zolfo che vengono metabolizzati ed espulsi tramite l’urina dandole il tipico odore che da alcuni studi sembra sia riconoscibile solo dal 40 % delle persone.”
di Massimo Passetti
GLI ASPARAGI
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Le prime notizie di questo ortaggio dalla forma elegante, raffinata, con un fusto orgoglioso a sostenere la punta formata da esili ciuffi, ci arrivano dalla Mesopotamia dove veniva coltivato sulle rive del Tigri e dell’Eufrate, da lì arrivò in Egitto e poi in Europa. Noto ai tempi dei romani e dei greci dalla quale lingua deriva il nome “Asparagos”. Della stessa famiglia dell’aglio e della cipolla, il nome botanico dell’asparago è “Asparagus officinalis” e condivide con essi anche alcune proprietà positive, diuretiche, sedative e corroboranti. Le varietà sono sostanzialmente due, selvatiche (bosco, spinoso) o coltivate, le più comuni sono: Bianco, (asparago bianco di Bassano del Grappa d.o.p.) che germoglia interamente sotto terra, in assenza di luce con un sapore delicato, l’asparago violetto (asparago violetto di Albenga), dal sapore molto fruttato, è in realtà un asparago bianco che riesce a vedere la luce, quindi a sua volta attuando la fotosintesi acquista un colore lilla con un sapore leggermente amaro e l’asparago verde che germoglia alla luce del sole come quello violetto, ha però un sapore più marcato e il suo germoglio possiede un gusto dolciastro (Asparago verde di Altego i.g.p.). È il solo asparago che non ha bisogno di essere pelato.
LA RICETTA
Costolette di agnello agli asparagi. Le conoscenze che ho della cucina mi portano a pensare e dire che la carne di agnello, soprattutto i più piccoli, vada cotta poco e con ingredienti che ne esaltino la sapidità, per evitare che diventi dura e per preservarne il sapore. Ingredienti per 4 persone: 20 costolette alla quale pazientemente avrete pulito l’osso, olio, 1 mazzo di asparagi dei quali terremo ed utilizzeremo solo la punta e 5 cm. del fusto, 40 gr. di brandy, 1/2 bicchiere di vino bianco, farina, sale, un po’ di brodo. In una padella scaldare l’olio, quando caldo adagiarvi le costolette infarinate, rosolarle per 2 minuti circa da entrambe le parti e flambare con il brandy. A questo punto unire gli asparagi avendo cura di dividere le punte dal fusto e tagliando lo stesso in pezzi di circa 1 cm., continuare a rosolare per 3 minuti, bagnare con il vino bianco e far evaporare completamente. Unire il brodo e portare a cottura, questa operazione dovrebbe durare al massimo 5 minuti. Rendere densa la salsa e impiattare
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energy I like
oroscopo
Ariete 21marzo/20 aprile
di Marina Giazzi
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egato all’archetipo del Guerriero, il segno dell’Ariete rappresenta lo sprigionarsi delle energie naturali, la forza del seme che rompe la scorza, che mette radici e si fa largo nella terra per raggiungere il sole e la luce. Impulsivo, fiammeggiante, aggressivo, combattivo, avventuroso, egocentrico, vitale, frenetico ed impaziente, il nato sotto il segno dell’Ariete spesso si avventura per strade ignote, senza riflettere. Ma, nonostante sembri spaccone, grintoso e a tratti arrogante, è nel suo profondo, un timido ed un insicuro, con una forte paura dell’ignoto e con un gran bisogno di conferme e rassicurazioni. E per calmare le sue paure e le sue notevolissime ansietà di fondo, spesso ha bisogno di appoggiarsi a strutture forti, la famiglia in primo luogo e l’autorità in secondo. La figura paterna, assume dunque, anche se apparentemente contestata, un ruolo centrale nella crescita del nativo. Un Ariete non compreso e non sostenuto da una figura maschile positiva, potrà assumere un atteggiamento di sfida e ribellione o reprimere le sue energie trasformandole in nevrosi o in atteggiamenti aggressivi. Nei casi più fortunati tali nevrosi possono trovare uno sbocco salvifico nell’Arte o in attività fisiche e sportive molto impegnative. Sempre per la nostalgia del padre molti Arieti si ritrovano nella vita a sostenere figure autoritarie o carismatiche, politiche o non o a diventare, per bisogno di appoggio ed approvazione, molto conformisti. Naturalmente, il nativo raramente si rende conto che dietro al suo bisogno di cucirsi addosso maschere eroiche da Rambo o Indiana Jones si nascondono motivazioni inconsce. Gli Arieti che, invece, hanno avuto la fortuna di avere un padre positivo e presente sono capaci di grande autocontrollo e di indirizzare in modo costruttivo la propria energia vitale. Nei rapporti
con il prossimo un Ariete può risultare, ad un primo approccio, molto attraente per la vitalità e la gioia di vivere che emana, ma sotto lo splendore e l’apparente grande disponibilità cova sempre la paura per l’ignoto, che lo rende diffidente. Il temperamento marziale fa, inoltre, scattare subito la competitività, specie con gli individui del medesimo sesso, perché per lui inizialmente non ci sono amici ma solo potenziali avversari da affrontare e, possibilmente, da neutralizzare. Lineare ed istintivo, egli, ha però, tra i suoi più grandi pregi, la lealtà e la tendenza a combattere a viso aperto, ad armi pari; pregio che può trasformarsi in punto debole se trova chi sa usare strategie che lui, lineare al massimo, non sa elaborare. Inoltre, per la sua insicurezza, ha bisogno continuo di conferme, di sentirsi valorizzato e ammirato, con il rischio di cadere facile preda di adulatori interessati. Vada come vada, una volta stabilite le gerarchie, si intrecciano i rapporti che quasi mai sono alla pari; un Ariete ha esigenza primaria di sentirsi un capo e spesso ci riesce perché sa infondere coraggio ed entusiasmo con la forza delle sue passioni, con la fiducia incrollabile che, alla fine, tutto si sistemerà nel migliore dei modi. L’Amore è l’apoteosi di tutti pregi e di tutti i difetti dell’Ariete; nessun altro Segno conosce il desiderio totale e devastante con la stessa intensità. Bandite le romanticherie, i corteggiamenti pazienti e discreti e le schermaglie d’amore, per lui si deve arrivare al sodo il più presto possibile. Nel lavoro il tipo Ariete ha continuo bisogno di stimoli, di movimento, di novità. C’è però il pericolo che, una volta finita la lotta per consolidarsi ed acquistare prestigio, l’Ariete, guerriero nato, non provi più interesse per quell’attività e cerchi altri campi di battaglia, anche a costo di ricominciare da zero. Perché il suo fine ultimo non è il consolidamento ma la conquista!
ARIETE 21 MARZO I 20 APRILE
Bilancia 23 settembre I 23 ottobre
TORO 21 APRILE I 20 maggio
scorpione 24 ottobre I 22 novembre
gemelli 21 maggio I 21 GIUGNO
sagittario 23 novembre I 21 dicembre
cancro 22giugno I 22 luglio
capricorno 22 dicembre I 20 gennaio
Leone 23 luglio I 22 Agosto
acquario 21 gennaio I 19 febbraio
vergine 23 agosto I 22 settembre
pesci 20 febbraio I 20 marzo
Pianeti a favore per i nati nel segno. La voce si fa chiara, gli occhi vispi e i piedi ben saldi. Sereni e saggi, saprete dare sempre risposte pratiche alle situazioni che lo richiedono. Venere entrando nel segno a metà mese vi renderà più accoglienti del solito e tremendamente affascinanti. Mercurio in sestile vi renderà lucidi e capaci di cogliere ogni dettaglio. Aperti al sociale, darete massima priorità alle amicizie. In amore sarete naturali e tenerissimi e vi gusterete ciò che va gustato, senza complicazioni cerebrali. Combattivi e resistenti non sentite la fatica e mirate dritti ai vostri obiettivi, sia in amore che nella professione. Solo i nati in aprile dovranno fare i conti con Saturno contro, a cui dovranno tener testa superando una serie di difficoltà oggettive che nel tempo si riveleranno preziose per un salto di qualità.
L’arrivo della primavera vi rigenera nel corpo e nella mente. Venere e Marte vi sorridono e vi regalano un risveglio splendido e progressivo. Pratici, attivi, concreti, scattanti ed esecutivi, saprete essere anche dolci e romantici, specie in amore. Siete di nuovo adorati dall’oggetto del vostro desiderio e per godere dei sensi non dovrete più pagare il biglietto. Anche le occasioni professionali sono interessanti: possibili aperture, incremento della propria attività o entrata con entusiasmo in nuovi contesti. Solo i nati nella prima decade con la quadratura di Mercurio potrebbero faticare a riconoscere i confini precisi del reale. Sempre per questo piccolo gruppo ci potrebbero essere momenti di inquietudine, legati all’umore che possono accentuare i noti nervosismi del carattere e generare un po’ di malinconia. Per tutti gli altri benessere psicofisico in netto rialzo.
Finalmente fuori dalla turbolenza potrete dire davvero di essere risorti. I pianeti cattivi se ne sono andati lasciando spazio ai bei trigoni di Nettuno e Saturno. Da questo momento in poi saranno solo viali di rose e viole, trionfi e progressioni, anche se forse ci sono ancora alcune questioni da risolvere. Solo per i nati in luglio il passaggio in quadratura di Marte e Venere potrebbe portare un po’ di nervosismo e stanchezza, ma sono passaggi veloci che si esauriscono a fine mese. Niente exploit leggendari per questo gruppo, a cui è consigliata la prudenza e la compostezza. Ma solo per aprile. Perchè già i primi di Maggio per tutti grande ripresa con visione rosea della realtà, tenuta di strada sontuosa, grande stabilità emotiva e spirito attivo e allegro. Potrete godervi la vostra risalita.
Momento d’oro per la seconda decade che grazie ai trigoni di Venere e Marte si trova a vivere una meravigliosa situazione affettiva e passionale. Giove in sestile fa emergere trame simpaticamente rocambolesche per i più vitali e per tutti gli spiriti liberi da complicazioni sentimentali. Grande energia e combattività. Nessun delirio di perfezionismo. Solo per i nati nella prima decade una seconda parte di aprile un po’ nervosa, a causa di una questione amorosa che vi vedrà comunque vincenti e pronti a dare risposte validissime. Per tutti recupero sul piano professionale: lo spirito più dinamico e plastico e la mente più elastica e libera vi permetteranno di cogliere al volo qualche occasione fortunata. La fine del mese vi vede capaci di respirare un’aria più ampia e senza costrizioni di alcun genere.
Finalmente si vede l’orizzonte e le nebbie si iniziano a diradare. Solo i nati nella seconda decade potrebbero incorrere ancora in qualche strana forma di delirio amoroso idealistico o possessivo o in assurde uscite di denaro. Per tutti gli altri le stelle sono splendide con risvegli d’amore clamorosi e ripresa potente e progressiva. Anche se tutto ancora non è perfetto, state andando verso il meglio. Recupero della vitalità e delle energie, tutto diventa più scorrevole. Nel lavoro possibile salto di qualità. In amore potrete permettervi di sognare un nuovo ed entusiasmante incontro. Piano, piano anche l’ambito sociale e comunicativo si apre e prepara la strada all’arrivo di risultati concreti sempre migliori. Rare giornate impegnative che comunque si risolvono alla grande.
Per i nati in ottobre ancora fatiche, allungamento dei tempi, malintesi d’amore o distrazioni che potrebbero costarvi scomode conseguenze. Non riuscite a togliervi quel peso di fondo che non va rimosso ma messo a fuoco. Prendetevi il vostro tempo e agite con circospezione. Per tutti gli altri lo spirito non si affloscia e l’energia vitale è ottima. Grande fascino e mille motivi per gioire. Inizia la rinascita e magari un amore. Vento a favore, tutto scorre liscio. Ritornano piaceri e passioni e l’io diventa meno esigente con se stesso e più disinvolto nel portare a termine i suoi compiti. Nessuno rimane con le mani in mano, la forza di volontà si unisce a un miglior tempismo e anche nel lavoro produce interessanti risultati. Visione razionale e lucida sempre attiva. Migliora anche la socialità.
L’inizio primavera porta ad una battuta d’arresto. Marte e Venere in opposizione vi fanno vedere tutte le cose che non vi stanno più bene. Avete da ridire su tutto e i fatti oggettivi non vi aiutano, anzi aumentano le complicazioni. Facili alle arrabbiature e agli sfoghi d’ira, evitate di tormentare con atteggiamenti inflessibili e prepotenti chi vi ama. Abbassamento di tono e arrivo di contrasti anche dentro l’animo. Le varie parti di voi si mettono a litigare. L’attenzione cala con rischio di qualche distrazione. Saturno vi obbliga alla riflessione e vi rende seriosi, brontoloni, imbronciati e a tratti diabolici. Attenzione alle imprudenze verbali. Usate il buon senso, meglio non plaudere al vizio e non deridere la virtù. Siate tolleranti, è un momento temporaneo, i pianeti lenti non sono negativi e problematiche epocali non dovrebbero esserci.
Finalmente i pianeti lenti si mettono dalla vostra parte e cambiano radicalmente la scena. Tutto torna positivo, tornano le energie e anche gli amori tornano a farsi trascinanti e a tratti anche esaltanti. Tornate belli e luminosi, vi passano i dubbi e le fibrillazioni. La testa e la ragione sono di nuovo ben avvitate, senza però negarvi il piacere. Dionisiaci e pronti a gustarvi un tango argentino, vivete un momento d’oro, di trasformazioni, novità e cambiamenti eccezionali. Solo i nati in novembre ed inizio dicembre risentono ancora di Giove opposto che potrebbe portare qualche giornata stressante e forse un po’ di malumore. Indecisione di scelte e sensazione di caos interiore. Fate attenzione alle forme di conflitto! Evitate di esagerare cose passeggere e chiedete scusa se avete fatto qualche gaffe di presunzione.
Venere, Marte e Mercurio in quadratura portano fastidi, nervosismi, impedimenti e sorprese poco piacevoli a cui fareste volentieri a meno. Siate elastici ed evitate antipatiche distrazioni. Fate attenzione. In amore valutate bene l’oggettività delle cose prima di dare giudizi inflessibili, nel lavoro siate misurati e saggi. Tenete alta la guardia, non fatevi sfuggire i dettagli. Potreste ritrovarvi con la vostra corazza, cupi ed introversi anche aggressivi. Nulla di grave semplicemente vi mancano quelle chicche che portano il sorriso e permettono voli nella stratosfera della felicità. Stanno in piedi bene solo i saggi e i riflessivi……. È un cielo che va bene per gli artisti e i filosofi più che per gli esseri desideranti. Ma anche se il vostro cielo di questo mese vi impone una quotidianità un po’ faticosa, il sestile di Saturno vi aiuterà ad ottenere risultati di qualità nel lavoro.
Grinta speciale per i nati in gennaio che possono tessere trame per successi speciali, in molti casi nemmeno preventivati. Anche in amore incontri, conoscenze e trasgressioni davvero interessanti. Energia vitale ai massimi livelli, motivazioni chiare, forza di volontà decisa e lucida e potenzialità pronte per la realizzazione di sogni e desideri. Dimostrate dieci anni di meno. I nati di febbraio possono volare. Per tutti iniziative coraggiose. In amore fate cascare come una pera chi è innamorato di voi e lo fate girare come vi piace. Obiettivi importanti in campo professionale. A rischio solo i nati nella prima decade che potrebbero risentire della quadratura di Saturno, a volte impietoso, che potrebbe portare malintesi, distrazioni e stanchezza per una situazione lavorativa o sentimentale che stenta ad evolvere e che vi porta un po’ di sofferenza.
Pianeti positivi. Di nuovo in forma tornate travolgenti e iniziate a trattare la vita con più famigliarità. Niente più patemi in amore, viaggiate a testa alta. Nel lavoro mettete energia e spirito positivo. Realisti e lucidi, sognate ma tenendo i piedi a terra. Guidati dall’inflessibile Saturno prendete la giusta direzione, generate e bilanciate la vostra forza per prendere anche decisioni clamorose. Non c’è nulla di sconveniente, non mancano gli strumenti per essere risoluti e presenti, dal punto di vista pratico e sentimentale. Solo un po’ di attenzione alle distrazioni, agli spostamenti, alle multe dell’auto e ai litigi con il proprio amore. Per il resto tutto fila liscio, per un inizio primavera davvero splendido.
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Se è vero che la quadratura di Plutone costringe i nati nella prima decade a fare i conti con riflessioni profonde e a cimentarsi con qualche revisione nella vita, il trigono di Giove unito alla congiunzione di Venere fa decollare la seconda decade e promette massima protezione a tutti. Ormai superate le difficoltà degli ultimi anni, partite alla carica con la verve positiva che vi contraddistingue. Ottimo l’amore a cui potrete andare incontro a cuor leggero come da tempo non vi capitava. Potrete attraversare il giardino dell’Eden, ma anche sostare se vi piace. Nel lavoro potete osare qualche piccolo passo in avanti, ma con lucida umiltà. Per i nati dal 29 marzo al 2 aprile il consiglio è di tenere gli occhi aperti e i piedi a terra: non fatevi abbattere da possibili rallentamenti, ne travolgere da sogni impossibili.
un tavolo per due
OSTERIA DELLA BRUGHIER A (e…che osteria)
di Mr. Pink 2
eri,dopo una cena con amici Germanici a base di carbonara(per la loro felicità),di cosciotto di maialino,funghi e torta alle pere,il tutto deliziando il gargarozzo con un fenomenale CABREO del 1985 e un originalissimo armagnac da 55°,una voce FANTOZZIANA nel mio cervello mi ripeteva:”domani sera, meglio non mettere di nuovo a dura prova le cellule epatiche con un’altra abbuffata a base di frittatona di cipolle,familiare di birra gelata e il famoso rutto libero”.
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Invece no!!!!!! Fantocci a parte questa sera si parte per Bruntino. Parcheggiamo nelle vicinanze .Due passi non fanno male (…….2 !!!! ). L’ingresso posto sulla strada è un cancellino che ricorda un elegante cimitero,ma una volta entrati la “musica” cambia. Il giardino è ordinatissimo ,pur essendo inizio primavera ma con temperature invernali. All’ingresso ci hanno accolti e sequestrato i soprabiti, non la cravatta che per fortuna non portavo (ne parleremo poi). L’ambiente si rivela subito alle pupille, pieno,caldo e accogliente come in una casa di una vecchia zia, con tante tante tante COSE un po’ ovunque. Grandi centrotavola, credenze antiche, quadri grandi (e belli),un simpatico cilindro pieno di gusci d’uova veri di varie dimensioni, pigne di varie forme …… insomma tante belle cose.Atmosfera a parte, ottima, a mio parere, anche la professionalità. Si intuisce subito che tra la cucina, il camerierato e il proprietario c’è intesa, quell’intesa che di rado si trova in altri locali.
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Devo dire che non amo molto la cucina “molecolare” o
“tipo molecolare”, fatta di schiume, sifoni e alginati vari, ma…. l’ovetto di quaglia con cialda di parmigiano, tartufo e la “schiumetta” di spinaci non era per niente male. Ottime le fettuccine con peperoni, puntarelle e burrata. Finalmente la giusta cottura della pasta.Tra noi due non c’è accordo però sulla cottura del vitello (12/14 ore a bassa temperatura), per lei tenerissimo, quasi burroso, per me, amante del vitellino rosa dentro……. semplicemente troppo cotto! Molto delicato il pre-dolce, anche perché se nessuno ci avesse detto che il cilindretto sul fondo era a base di lamponi, alla vista dava l’idea di un tocchetto di carota bollita. Quindi………dolce. Meringata con marroni glassati, accompagnata da un ottimo gelato allo sciroppo d’acero. La nota più positiva è stata la cortesia. Il direttore ci ha persino accompagnati in una sorta di cantina climatizzata tutta tempestata di salami, lardi, culatelli, prosciutti, vini importanti e un’unica forma di camisöl formaggio più unico che raro! Ci restituiscono i soprabiti e non la cravatta, già è vero non l’avevo,e per fortuna perché AHI AHI AHI ,se avessi avuto la cravatta, molto probabilmente sarebbe finita nel piatto, vista l’altezza del nostro tavolo. Tranquilli gli altri tavoli sembrano tutti di dimensioni normali. Ah il vino………. abbinamento corretto e niente di impegnativo. Comunque ci avevamo già dato dentro la sera prima!!!
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storia di copertina
Caravaggio
isola felice della bassa bergamasca Più liberalizzazione e meno pressione fiscale sui comuni. Questa secondo il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini potrebbe essere la chiave per una felice amministrazione locale. di Greta Nicoletti photo Matteo Mottari
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il volto della città di Caravaggio, al suo settimo anno di mandato come sindaco, attivo nella realtà comunale dal 1997. Stiamo parlando di Giuseppe Prevedini, attuale sindaco della nota cittadina della bassa bergamasca. Dopo tanti anni passati nell’amministrazione comunale, oggi il sindaco fa il punto della situazione inerente la sua città e l’area circostante, puntualizzando su quel che è stato fatto e su quel che ancora si può fare. “La realtà di Caravaggio è positiva, il bilancio che posso fare
a questo punto del mio mandato è senza dubbio sufficiente e propositivo. Diciamo che la qualità della vita dei miei cittadini è, inevitabilmente, condizionata da alcuni fattori determinanti quali il patto di Stabilità ad esempio, che ha congelato e congela tutt’ora un patrimonio di capitale che potrebbe essere investito in strutture e servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e della comunità. La difficoltà di reperire i fondi, porta a uno stallo in alcuni settori che potrebbero essere potenziati. Non si parla di spiccioli, si parla di 10 milioni di
Un’odissea chiamata Brebemi Tutti (o quasi) sanno cos’è. La Brebemi è un’importante infrastruttura stradale che collega per circa 52 chilometri la città di Brescia con quella di Melzo e di conseguenza con Milano tramite la già esistente tangenziale est. Il termine per il completamento dei lavori è fissato per il 31 dicembre 2013, ma i termini non saranno rispettati. “La parte che compete la provincia di Brescia e Bergamo, al momento, è già stata ultimata – ci dice il sindaco Prevedini -. Ma il problema è concentrato sulla tratta del milanese, quella che da Melzo si ricollega alla tangenziale est e a Milano. Non sarebbe possibile aprire un solo tratto di Brebemi, prima del completamente di tutti i lavori, in quanto ciò significherebbe riversare tutto il traffico sulla zona di Melzo, già molto colpita dall’affluenza di mezzi. Secondo lo stato attuale delle cose, l’apertura della Brebemi è posticipata ad aprile 2014. Questa infrastruttura è fondamentale per noi e la nostra realtà di bassa bergamasca, per la gestione logistica e per la rivalutazione del territorio. Occorre una viabilità che funzioni e che sappia creare indotto, ammortizzando le spese per imprenditori e aziende”.
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euro bloccati in banca, lì fermi in attesa che la situazione politico-economica del nostro Paese si sblocchi” dice il sindaco. “La mia principale preoccupazione in questo momento è proprio concentrata sull’impossibilità di investire per la città e di conseguenza sulla difficoltà di chiudere una serie di debiti pendenti con le imprese che hanno operato per il Comune. Attualmente, ci sono 800mila euro di debiti residui che intendo estinguere prima del termine del mio mandato, potenziando il settore dell’edilizia e delle infrastrutture”. “Posso dire però che, nonostante le difficoltà, Caravaggio si trova ad essere un’isola felice che ha affrontato le difficoltà di questi anni, diventando un esempio da seguire per altre realtà locali della bergamasca. In particolar modo, negli ultimi due anni l’amministrazione comunale ha investito molto sul territorio, potenziando strutture e occupazione con la volontà di agevolare i lavoratori (soprattutto i giovani e i non più giovani) e i piccoli artigiani. Ho puntato molto e sto puntando ancora tutt’oggi sulla riqualificazione commerciale di alcune aree industriali affinché diventino poli commerciali e industriali tali da creare indotto e crescita economica”. “I progetti per il futuro sono tanti – conclude il sindaco – ma per essere onesti fino in fondo con i cittadini devo certamente fare i conti con le conseguenze del Patto di Stabilità. A mio avviso serve una maggiore liberalizzazione di fondi e risorse da adoperare per la comunità. Per quanto riguarda Caravaggio tanti sono ancora i progetti da portate avanti, dalla riqualificazione del centro storico alle asfaltature, all’ammodernamento delle scuola materne e medie in particolare”.
event
di V.B. foto vari
Giovedi 7 Greta Caserta (voce) + Michele Gentilini (chitarra) + Guido Bombardieri (sax) Il trio composto da Greta Caserta alla voce, Michele Gentilini alla chitarra e Guido Bombardieri al sax propone un repertorio di brani soul con influenze funky. SonoritĂ calde tipiche della black music degli anni 70-80-90 e ritmi frizzanti di grandi artisti quali Stevie Wonder, James Brown, Aretha Franklin, Ray Charles etc.
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Photo: Marco Dazzi Giovedi 14 Luciano Poli (chitarra) + Matteo Sereno (contrabbasso) + Hillary Katch (chitarra/percussioni) Il fluente virtuosismo di Poli, le costanti e implacabili basi ritmiche del contrabbasso di Sereno e della chitarra di Katch, che tra l’altro arricchisce i brani con un originalissimo uso delle percussioni,
Photo: Marco Dazzi
Date giovedì di Aprile Giov 04 | h 21:30 | Jazztronic A. Lombardo [batteria] | S. Albanese [chitarra] | M. Prina [basso] | L. Janusaitis [sax, tastiere] Jazztronic é un progetto che nasce nel 2009 con l’idea di fondere il jazz con grooves derivanti da musica di altri generi come il neo soul, funk e musica elettronica, mantenendo un’impronta di spiccata melodicità nelle composizioni. Il repertorio proposto è fresco e nuovo con sonorità jazzistiche non scontate.
Giov 11 | h 21:30 | Jazzin’Italy S. Docchio [voce] | S. Balduzzi [basso] | P. Moleri [piano] | R. Rainini [batteria]
I Jazzin’Italy sono un quartetto jazz bergamasco. Seppur giovane, è composto da musicisti di comprovata esperienza.Con la particolare voce di Simona Docchio, il gruppo percorre un viaggio attraverso gli standard del jazz e riadattamenti di successi musicali storici ...ed impensabili. Un repertorio fresco, moderno e travolgente!
Giov 18 | h 21:30 | Frederik Konradsen F. Konradsen (voce, chitarra e...) Stile: jazz swing, soul
Frederik Konradsen è nato in Madagascar, ma è cresciuto in Danimarca, dove ha studiato musica e performance teatrale presso la Commedia School di Copenaghen. Il suo personale legame tra voce e chitarra, crea spettacolari performance da solista. Il suo essere artista di strada lo ha portato a suonare nelle più grandi città del mondo, tra cui: Londra, Singapore, Los Angeles, Auckland, Sydney e Melbourne. tecniche assimilate dal suo continuo viaggiare.
Giov 25 | h 21:30 | Marco Zurzolo new 4et M. Zurzolo [sax] | F. Luongo [chitarra] | D. Imparato [contrabbasso] | G. Brugnano [batteria] Sassofonista, compositore e arrangiatore, Marco Zurzolo è uno dei musicisti partenopei più apprezzati nel mondo. Negli anni ha attraversato molti generi collaborando con artisti italiani e stranieri: Pino Daniele, Solomon Burke, Chet Baker, Zucchero, Mia Martini, Gino Paoli.
Giovedi 21 Simona Russi (voce) + Tobias Winter (chitarra) + Andrea Quaglia (contrabbasso) + Piero Galaffu (batteria) L’intenzione del Simona Russi Quartet, è quella di unire le identità musicali individuali che, pur provenendo da esperienze diverse, si misurano con il repertorio degli standard, della bossa nova e della canzone italiana d’autore creando una sintesi che manifesta una grande passione per il linguaggio del jazz rendendo l’ascolto fruibile ad un pubblico eterogeneo.
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Photo: Marco Dazzi Giovedi 28 Valentina Romano (voce) + Matteo Finizio (chitarra) + Roberto Limonta (chitarra) Due chitarre acustiche, una voce... La razionalità, il surrealismo, la trasognanza. Una miscela di tre elementi discordanti che uniti si compensano lasciando libero sfogo all’interpretazione. Un viaggio nel tempo, dal buon vecchio blues anni 40 di Little Walter a Stevie Ray Vaughan, da Janis Joplin a Jimi Hendrix... da Mavis Staples a BB king...
Photo: Marco Dazzi
event
CIELO AMERICAN & RESTAURANT BAR VIA PROVINCIALE, 58 DALMINE (BG) TEL 035/566734
di V.B.
Sabato 9 Paolo Fedreghini in consolle Produttore e dj, Paolo Fedreghini oggi è artisticamente impegnato in diverse direzioni: produzioni per Schema Records, consulenza musicale per il Gruppo Mediaset per film, documentari e spettacoli televisivi, applicazioni audio per mostre di pittura e fotografia, oltre a serate come Dj e in concerti live.
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Photo: Sergio Lombi Sabato 16 Il Dj maDiskiMaj in consolle Nato a Trieste, Maunel Balestrucci ha cominciato il suo percorso di ricerca musicale nel 1992, facendosi notare ad un contest per dj emergenti della sua città, da allora si è esibito in Italia, Slovenia, Spagna, Grecia. Nei suoi set eclettici propone raffinate sonorità influenzate dai generi Nu-disco, Future-Funk e Deep House.
Photo: Sergio Lombi
Date sabati di Aprile Sab 06 | h 22:00 | Dj Don Carlos Don Carlos in consolle (vinile/cd)Stile: deephouse
Carlo Troja, in arte Don Carlos, è attivo come Dj sin dai tardi anni ‘70. Verso la fine degli anni ‘80, esordisce come produttore con il singolo Alone, che diventa immediatamente uno dei brani culto della scena DeepHouse mondiale. Le sue produzioni miscelano i ritmi house con i suoni del jazz afro-americano, sino a lambire la disco, il progressive e il soul elettronico.
Sab 13 | h 22:00 | Paolo Fedreghin Paolo Fedreghini in consolle (vinile/cd)Stile: nujazz, funk
Dopo una prima apparizione a marzo, Paolo Fedreghini ha stretto un’esclusiva collaborazione con Cielo che lo vedrà mixare in diverse date future... Produttore e dj, Paolo è artisticamente impegnato in diverse direzioni: produzioni per Schema Records, consulenza musicale per il Gruppo Mediaset per film, documentari e spettacoli televisivi.
Sab 20 | h 22:00 | Jestronick feat Pelissero Jestronick [dj set] | Dino Pelissero [flauto e non solo...]Stile: electrojazz, sperimental
Nome emergente, con cui Cielo ha intrapreso un’importante collaborazione, Jestronick è un progetto Electro-Jazz che nasce nel 2005 a Bristol (UK) nel Redland Project Studio. Per l’appuntamento di aprile, il set si avvalerà della collaborazione del musicista Dino Pelissero
Sab 27 | h 22:00 | Santucci feat Rigo Giovanni Santucci [dj set] | Lorenzo Rigobello [percussioni]
A distanza di quasi due mesi dalla sua prima apparizione al Cielo, dove diede vita ad un eclettico set dalle tipiche atmosfere etniche, Giovanni Santucci si ripresenta accompagnato dal percussionista padovano Lorenzo “Rigo” Rigobello che, nonostante la giovane età, vanta già diverse collaborazioni con importanti artisti internazionali.
Sabato 23 Gerardo Frisina in consolle Gerardo Frisina, noto produttore e collezionista di vinile, è una figura di fondamentale importanza ed un punto di riferimento per l’intera scena nu-jazz internazionale. Le sue ultime produzioni utilizzano campioni e ritmi afrolatini nel creare brani potentissimi per il dancefloor. Dal 2001, produce diversi album con la Schema Records, tra cui Ad Lib, Hi Note, The Latin Kick e Join The Dance, e molti remixes.
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Sabato 30 Photo: Sergio Lombi Jestronick (djset) + Fabrizio Airola (Hammond) Jestronick è un progetto Electro-Jazz che nasce nel 2005 a Bristol UK nel Redland Project Studio. Ambientazioni sonore Deep House e Downtempo vengono attraversate da trame Nu-Jazz, sostenute da scansioni Breakbeat ed illuminate da flash Dubstep.Per quest’appuntamento, il set si avvalerà della collaborazione del pianista Fabrizio Airola. Per un incontro tra il puro sound Deep Nu-Jazz e l’inconfondibile calore dell’organo Hammond.
Photo: Sergio Lombi
event
M’IO
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di V.B. photo Paolo Gianfrate
M’Io - via Locatelli 7/A – Nembro (Bg) per info chiamare il 331 6396391 o cercare la pagina face book del locale
9191 91
S
abato 9 marzo si è svolta un’altra grande serata al M’IO FASHION & WINEBAR di Nembro. La festa è stata organizzata per Marco, un caro amico del locale, che ha trascorso il compleanno tra balli e canti. Serena e Valentino sono sempre a disposizione per organizzare tutte le vostre feste e ricorrenze, in un’atmosfera allegra e famigliare.
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Alessandro Zamuner di A.Z. photo Marco Dazzi
della giornata di prove
inquadra il QR per videre il video
event
feeling tra me e la vettura, oltre che per mettere a punto le nuove soluzioni che adotteremo nel campionato che inizierà il prossimo 7 aprile sul “Piero Taruffi” di Vallelunga. Via allora col conto alla rovescia per l’avvio di questa attesa stagione 2013!
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È
stata una bella giornata di sole e di sport questa dei test collettivi pre campionato al Mugello. Io e il mio team, Bonaldi Motor Sport, ci siamo messi al lavoro di buon mattino. È stata una giornata lunga e impegnativa, con ben sei sessioni di prove da 45 minuti ciascuna, che sono stati però utili per affinare il
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Fortunato incontro
tra chitarra e organo
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di G.N. photo Marco Dazzi
con l’abruzzese IQS Strings ha realizzato le prime corde per chitarra omaggio al Tricolore presentate con successo alla Musikmesse di Francoforte sul Meno (Germania) e Giosuè Berbenni, noto studioso di organaria, è nata una partnership che si svilupperà nell’ambito dell’organizzazione di concerti e manifestazioni che avranno per protagonisti strumenti musicali ricercatissimi per la qualità nella costruzione. Promotore e curatore della felice iniziativa l’avvocato Marco Chiari, al cui sguardo appassionato si accompagna la volontà di indicare questa come una delle sinergie più significative in virtù della candidatura di Bergamo a Capitale Europea della Cultura 2019. Milena Paris ha recitato i versi tratti dall’opera del 1720 “Bergamo descritta in terza rima” di G.B. Angelini sull’adattamento musicale di alcuni preludi di Bach eseguiti dal chitarrista Frigeni. Alla fine dell’evento il Parroco delle Chiesa del Giglio Don Gatano Burini ha concluso ricordando ai giovani studenti presenti all’evento il messaggio di speranza e di fratellanza che unisce il nuovo Papa Francesco I a Giovanni XXIII .
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o scorso 21 marzo, la Chiesa della Madonna del Giglio di via Sant’Alessandro Alta a Bergamo, vero gioiello di arte e fede nota fin dall’antichità per la sua bellezza, ha ospitato un fortunato incontro musicale. La chiesa è stata teatro del confronto tra arte organistica e chitarristica. Questo incontro-confronto è stato possibile grazie a un gruppo di musicisti e musicologi bergamaschi intenzionati ad illustrare al pubblico e agli addetti ai lavori come il made in Italy sia sempre stato al servizio dei grandi autori. Fin dai tempi in cui i Serassi, celeberrimi costruttori d’organi, realizzarono strumenti considerati poi veri e propri status symbol, la tradizione artigianale bergamasca si è fatta strada ovunque nel mondo. A riprova di come questa tendenza non sia cambiata nel corso degli anni la recente scelta di alcuni produttori di affidarsi alla competenza di Fabrizio Frigeni, chitarrista nostrano, oggi testimonial tra i più richiesti nelle fiere internazionali di strumenti musicali. È proprio dall’incontro tra Frigeni, che in collaborazione
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