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AIPI, A PROPOSITO DI INTERIOR DESIGNER.
CARATTERISTICHE, FORMAZIONE, VERITÀ SUL PROGETTISTA D’INTERNI.
BERTI SHOPPING EXPERIENCE.
L’INEDITO CONCEPT STORE DEI PUNTI VENDITA PARTNER.
OLGIATA SPORTING CLUB LA NUOVA STELLA DELLO SPORT.
SANTO PASSAIA. UN CONCETTO ESCLUSIVO DELL’ ABITARE.
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ai punti vendita.
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AIPI, A PROPOSITO DI INTERIOR DESIGNER.
professionale del progettista d’interni.
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SANTO PASSAIA. UN CONCETTO ESCLUSIVO DELL’ABITARE.
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JOHANNES TORPE STUDIOS.
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WOOD FOR GLAM. QUANDO IL PARQUET FA TENDENZA.
Diesel. Tra denim e tendenza, sfila anche il prefinito Berti.
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A CASTELGOMBERTO, TRA PASSATO E PRESENTE.
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L’inedito concept store per regalare una nuova immagine
Caratteristiche, formazione, verità sulla figura
Interior design di lusso, gioielli ebanistici impareggiabili.
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Inaugurato a due passi da Bergamo un nuovo punto vendita
Il restauro di Villa Trissino Barbaran, la bellezza delle pavimentazioni lignee recuperate e valorizzate per la collettività cittadina.
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HOTEL VILLA LAS TRONAS, OASI DI BENESSERE.
In Sardegna è tornato a risplendere uno storico albergo.
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A Roma, in una famosa zona residenziale, è nato un centro sportivo esclusivo, pensato e realizzato nell’ambito del programma “punti verdi qualità”.
MACULAN, VIGNAIUOLI IN BREGANZE.
“Una piccola azienda per dei grandi prodotti”: è qui che nascono i vini degustati e apprezzati in tutto il mondo.
BEST SELLER: intervista ad Angelo Russo,
agente Berti per la regione Campania dal 1987.
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AGRITURISMO CA’NEA, SAPORI E SAPERI DI UNA VOLTA.
Natura e tradizione contadina, ma anche evoluto esempio di architettura sostenibile.
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DECO FAIR 2010 - JEDDAH, SAUDI ARABIA.
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OLGIATA SPORTING CLUB, LA NUOVA STELLA DELLO SPORT.
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Intarsi lussuosi e grande successo di pubblico al più importante appuntamento fieristico dell’anno.
SPECIALE WEB
Tante novità in termini multimediali.
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n un mercato in cui gli aspetti emozionali guidano le scelte dei consumatori molto più di qualunque dettaglio o aspetto tecnico, Berti Pavimenti Legno ha sentito l’esigenza di costruire, anche nel punto vendita, un vantaggio competitivo tangibile e sostenibile nel tempo. L’azienda ha così deciso di intervenire sull’esperienza di marca, integrando i valori tradizionali e storici del brand con un design dalla spinta distintivamente innovativa, con un restyling d’immagine capace di “sorprendere” e coinvolgere il Cliente sia all’interno che all’esterno degli spazi destinati all’esposizione e all’acquisto dei prodotti. E per fare questo si è affidata alla creatività progettuale di uno studio di architetti e interior designer di riconosciuta esperienza. L’obiettivo primario del progetto, oltre al naturale incremento delle vendite e della profittabilità per metro quadro, era quello di sviluppare un nuovo concept store sia per i negozi monomarca che per i corner, pronto a rafforzare la leadership del brand. In particolare, nei punti vendita multimarca era fondamentale ottenere e mantenere, rispetto alle altre aziende esposte, una posizione di rilievo in termini di visibilità. I progettisti, schizzando e analizzando una primissima bozza di progettazione, hanno evidenziato una maggiore necessità di prodotto a vista, interpretata in questo step con un’esposizione più diretta, pur restando forte la riconoscibilità del brand, la capacità contenitiva e la modularità degli elementi. È nata così l’idea di uno spazio in cui estetica e funzione, linee semplici e forme compatte, elementi scorrevoli flessibili trasformano ogni punto vendita in una cornice espositiva unica, futurista, cosmopolita. Protagonisti assoluti della “shopping experience” Berti, materiali high-tech, mood stilistici e ispirazioni tecnologiche “rubate” ad oggetti di uso contemporaneo, come l’ipod o lo smartphone più evoluto. Risultato: l’impiego di moduli freestanding di ultima generazione, l’estrema facilità di utilizzo e la flessibilità spaziale dei vari elementi espositivi
BERTI SHOPPING EXPERIENCE. L’ INEDITO CONCEPT STORE PER REGALARE UNA NUOVA IMMAGINE AI PUNTI VENDITA PARTNER.
Nella foto grande, una visione d’insieme dello showroom B&V. Nella foto sotto, elementi scorrevoli flessibili e modularità d’interni, caratteristiche principali del nuovo punto vendita. Qui a fianco, l’esterno del negozio.
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coniugate alla scelta di un design tecnologico, senza dubbio avveniristico nel settore dei pavimenti in legno. Per un concept store altamente efficiente e all’avanguardia, chiaro e trasformista, mai dispersivo.
Nelle foto, altri particolari degli spazi dedicati all’esposizione e alla vendita.
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TRASFORMISMO PROGETTUALE. Inaugurato ad aprile, il punto vendita B&V Snc di San Polo di Piave è il primo, concreto esempio del nuovo concept store Berti. Diretto dai proprietari, il Sig. Alessandro Bonat e il Sig. Jury Vidotto, l’inedito negozio conta una superficie allestita alla vendita e all’esposizione di circa 40 metri quadri, in cui mirabile è l’equilibrio dei volumi, dei materiali e delle cromie. Al suo interno il prodotto Berti, proposto con estrema naturalezza, diventa protagonista assoluto, incorniciato e valorizzato da moduli espositivi ultra-moderni e funzionali. Risultato: uno spazio espositivo originale, in cui estetica e funzione sono i comuni denominatori. “B&V è il frutto tangibile del nostro know how nella posa dei pavimenti in legno” – mi spiega al telefono il Sig. Bonat – “per rispondere con puntualità alle diverse esigenze del mercato e offrire al Cliente un servizio ineccepibile. Pur essendo una società giovane, B&V vanta infatti un’esperienza pluriennale nel settore delle pavimentazioni laminate e prefinite. Dalla ricerca del prodotto al sopraluogo in cantiere, dalla consegna dei materiali alla messa in opera: questo ed altro fa parte del nostro lavoro quotidiano, per snellire i tempi di realizzazione e servire alla clientela (dall’architetto al progettista, dal privato al trade) solo il meglio in termini di prodotto e di qualità”.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO BERTI MAGAZINE PROGETTISTI A CONFRONTO
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Nella foto in alto, Villa Cordellina a Vicenza, sede dell’evento “40° Anniversario AIPI”. A sinistra, un interno realizzato da Marco Magnatta per il settore Food&Design.
AIPI, A PROPOSITO DI INTERIOR DESIGNER. CARATTERISTICHE, FORMAZIONE, VERITÀ SULLA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA D’INTERNI.
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nterior designer: per parlarne non potevamo che interpellare l’Architetto Sebastiano Ranieri, presidente dell’AIPI, l’Associazione Italiana Progettisti d’Interni che da sempre tutela gli interessi di questa categoria e che proprio nell’anno 2009 ha festeggiato il quarantesimo anniversario di attività. Ma quali sono gli scopi, le finalità associative dell’AIPI? “La nostra associazione è stata fondata nel 1969, grazie all’entusiasmo di un gruppo di colleghi decisi a portare avanti e a far riconoscere con forza la figura professionale del progettista d’interni” – ci spiega il Presidente – “Ai tempi, si trattava di un’attività emergente, ma comunque molto presente e attiva nel settore della progettazione. Sentivamo il bisogno di creare un’associazione per riunirci e confrontarci, crescere assieme: l’intento principale era quello di ottenere un riconoscimento ufficiale per
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CdA AIPI: 1- I.D. Sebastiano Raneri / Presidente 2- I.D. Alberto Rigolone / vice Presidente e Responsabile del Territorio 3- I.D. Marco Magnatta / vice Presidente e Tesoriere 4- I.D. Gianpiero Brunelli / Amministratore Delegato 5- I.D. Milena Carnelli / Consigliere CdA e Responsabile Dipartimento Eventi 6- I.D. Patrizia Lanzarotti / Consigliere CdA e Delegato alle Relazioni con l’Estero 7- I.D. Michele Volpi / Consigliere CdA e Co-Responsabile del Territorio
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Nelle foto, altri interni realizzati da Alberto Rigolone per i settori Residenziale e Privato.
i professionisti del settore. Oggi l’AIPI rappresenta un punto di riferimento per diverse figure come progettisti e designer, e riunisce tutti coloro che, sul territorio nazionale, sono attivi nella progettazione degli interni. Lo scopo primario è la tutela del cliente/utente attraverso lo sviluppo, la qualificazione e l’aggiornamento professionale. Una professione che l’AIPI vuole valorizzare e regolamentare attraverso la stesura delle condizioni generali per il suo esercizio, supportando ogni iscritto durante il suo percorso professionale e contribuendo alla sua formazione”. Proprio relativamente all’aggiornamento e alla formazione, l’associazione partecipa attivamente alle iniziative del POLIDesign, il consorzio voluto dal Politecnico di Milano per creare un legame stretto tra università e mondo dell’impresa, unendo le diverse competenze professionali ed elaborando con passione, ricerca e inventiva i temi del progetto. E poi corsi, convegni, concorsi e collaborazioni dirette con aziende come la Berti Pavimenti Legno: tutte queste attività mirano ad elevare costantemente la qualità professionale degli iscritti e a valorizzare la figura dell’interior designer. A tale proposito è importante sottolineare che, in base al decreto legislativo del 2007 e ad una legge sulle nuove professioni, il Governo Italiano sta valutando il riconoscimento dell’associazione presso il Ministero di Grazia e Giustizia. “L’AIPI svolge un ruolo fondamentale per l’esercizio della nostra professione” – continua Ranieri – “visto che è l’unico organo legittimato a rilasciare ai propri iscritti “l’Attestato di competenza”, in conformità ad una specifica direttiva europea. Credo che, tra le tante iniziative e i più importanti successi ottenuti in questi anni, il festeggiamento del 40° anniversario dell’AIPI, nella splendida cornice del Teatro Olimpico di Vicenza, abbia contribuito ad identificare e a consolidare ancor più la figura dell’interior designer. Tale figura viene definita dalla nostra associazione come “colui che identifica, ricerca e risolve creativamente i problemi appartenenti alla funzione dell’ambiente esterno. Inoltre prepara disegni e documenti relativi al progetto dello spazio interno, per intensificare la qualità di vita e proteggere la salute, la sicurezza e il benessere del pubblico”. Questa la definizione, il prossimo obiettivo dell’AIPI è di portare, nell’ambito delle prospettive future, una diversa visione dell’operare nel mondo degli interni e un’apertura verso nuove opportunità, attraverso l’interazione trasversale fra realtà diverse: dalla moda al food&design, dal settore dell’ospitalità a quello residenziale. Solo chi si riconosce in questa figura e opera coerentemente può far parte di AIPI”.
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SANTO PASSAIA. UN CONCETTO ESCLUSIVO DELL’ABITARE. INTERIOR DESIGN DI LUSSO, GIOIELLI EBANISTICI IMPAREGGIABILI.
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Nelle foto, il salone di lusso progettato ed esposto da Santo Passaia ad Abitare Il Tempo.
P In basso, un’altra immagine della prestigiosa realizzazione. A spiccare, il centrale modello Rizzardi.
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rogettare ambienti e arredi di alto livello sia dal punto di vista qualitativo che dimensionale, creare interni irripetibili pensati per un target di nicchia, cultore del bello e del classico, dell’autentico “made in Italy”. È questa la mission di Santo Passaia, azienda veronese che da ormai sessant’anni divulga con passione e in tutto il mondo una filosofia dell’abitare esclusiva e lussuosa, assolutamente distintiva. Specializzata nella creazione di veri e propri “gioielli ebanistici”, di location di notevole importanza decorativa e funzionale, l’azienda ha sempre collaborato con i migliori maestri dell’interior design (ne è un esempio l’architetto Luigi Bruno, ispiratore di grandi progetti), al fine di realizzare architetture d’interni a misura del gusto personale di chi dovrà viverle e abitarle. Una filosofia che sposa innanzitutto lo stile inconfondibile e classico della “boiserie a tutto tondo”, espressa e declinata, spesso modernamente reinterpretata, in qualunque contesto e ambito: dalla villa privata al business interior, dal contract alberghiero fino al settore navale e dello yacht. Al centro di ogni realizzazione, il progetto e la costruzione: il “progetto” inteso come creatività e fantasia del designer nell’ideare ambienti unici attingendo dalla grande tradizione artistica e architettonica italiana; la “costruzione” ovvero l’arte di realizzare opere originali e senza eguali impiegando una materia prima nobile e antica come il legno, lavorata e plasmata attraverso l’abilità manuale di esperti artigiani ed ebanisti, ma anche tramite tecniche avanzate e macchinari all’avanguardia. Proprio alla luce di quest’ultimo concetto, l’azienda è sempre alla ricerca di fruttuose partnership con imprese specializzate nella lavorazione del legno, pronte a perseguire l’eccellenza miscelando magistralmente sapere artigianale con tecnologie evolute, estro creativo italiano con innata vocazione alla sfida. A tale proposito e in occasione della 25a edizione di Abitare Il Tempo a Verona, Santo Passaia ha voluto esporre assieme a Berti Pavimenti Legno un progetto importante, studiato in stretta sinergia con le maestranze e l’Ufficio Tecnico dell’azienda di Villa del Conte. Si trattava della presentazione un inedito salone destinato a una dimora di lusso, in cui il pavimento, spesso trascurato dall’architettura d’interni moderna, aveva un ruolo fondamentale: trasmettere al fruitore il senso di bellezza ed equilibrio dell’intero ambiente. Specchio perfetto della struttura del controsoffitto, la pavimentazione lignea ideata da Berti doveva infatti dialogare, per forme e disegno, con tutta l’architettura circostante, nel pieno rispetto della simmetria e delle proporzioni. Sviluppato su una superficie totale di 65 metri quadri, il prestigioso parquet prevedeva uno sfondo in teak sul quale spiccava, al centro del sontuoso ambiente, un decoro modello Rizzardi realizzato con intarsi in acero, rovere, cabreuva e doussié. A fare da cornice a questa raffinatissima opera centrale, numerose bordure modello Bigli, alternate a quadrotte Ghellini della collezione Disegni. La pavimentazione, disegnata e concretizzata per lo specifico progetto di Santo Passaia, rappresenta un’ulteriore conferma della capacità di Berti di rispondere in modo puntuale alle richieste dei committenti più esigenti, proponendo un prodotto che si distingue per l’assoluta qualità tecnica e l’elevata valenza estetica.
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BERTI MAGAZINE PROGETTI IN PRIMO PIANO
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ohannes Torpe Studios è lo studio di progettazione e design fondato dai due fratelli danesi Johannes e Rune RK, un mix stravagante di design e musica, intriso anche di un pizzico di follia. Mobili e complementi d’arredo, industrial design. Ma anche negozi di moda, ristoranti e discoteche di alto livello: questo è quello di cui si occupano. Tra un viaggio di lavoro e l’altro, abbiamo incontrato Johannes che ci ha raccontato un po’ di cose… “Design, industrial design, interior design… Cosa rappresentano per te? Quando queste parole sono entrate nella tua vita? In che modo?” “Il design racchiude molte cose insieme, il design è pura creatività. Ed è anche il punto in cui molte
cose si incontrano e trovano significato, è questo il concetto più interessante. Se tu guardi un pavimento, un vaso, un complemento d’arredo, tutto alla fine sembra essere un singolo oggetto. Ma la cosa più eccitante è quando ci aggiungi la tua creatività e attraverso questa gli oggetti trovano un senso compiuto. La mia prima esperienza nel design? La prima volta che sono entrato in questo mondo? Quando ero bambino mia madre faceva la pittrice, quindi accadeva spesso che mi trovassi ad avere tra le mani della vernice, dei pennelli. Così, naturalmente, spontaneamente, iniziavo a dipingere, ad inventare, a disegnare qualcosa. La seconda cosa creativa che ho fatto è stata quella di suonare il violino. E adesso sono proprio queste due cose che ancora
Nella foto, i due fratelli danesi.
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mi accompagnano nella vita: fare il designer e suonare. Nel momento in cui mi viene dato l’incarico di interior design per un ristorante o devo ideare una sedia, uso esattamente lo stesso approccio con il quale mi propongo con la musica o con la pittura. E tutto questo è ogni volta un’esperienza diversa, è un lavoro emozionante che cresce e si completa creativamente man mano che lo vivo, che ci aggiungo qualcosa di mio.” “Progettista o designer? Inventore? Come ami definirti?” “Credo di essere un “facilitatore” di sogni, un mezzo attraverso il quale i desideri vengono filtrati e poi realizzati. Sicuramente sono un buon designer ma quello che sono veramente capace di fare è incontrare altre persone, scovare il talento racchiuso in esse e ottenere il meglio da loro. Quando assumo qualcuno nel mio studio è sempre un atto di fede: si tratta di dare fiducia alla creatività altrui e di condividere il sogno di realizzare qualcosa insieme, qualcosa di grande, qualcosa di originale e unico. Da questo punto di vista la condivisione di tutti questi sogni, il fatto di voler tradurre in realtà cose fantastiche mi porta a pensare che la nostra forza, la forza del mio gruppo di designer sia proprio quella di essere una vera e propria “fabbrica” di sogni. L’unione di più energie, idee e pensieri racchiusi in una mente sola, per rendere concreti e fattibili i sogni della gente.” “Da dove parti, cosa fai quando devi progettare un nuovo spazio, un oggetto, un mobile?” “Il mio punto di partenza è sempre la gente, le sue idee, tutto ruota attorno alle persone. Se non mi piacciono le persone con le quali lavoro, le persone che mi commissionano un progetto o mi chiedono di costruire qualcosa, e queste non riescono a trasmettermi il valore che vogliono dare all’oggetto, allora faccio fatica a creare qualcosa di veramente valido. Per me la creatività è feeling, relazione, entusiasmo, energia positiva, sentimento. Significa credere negli individui con cui ti relazioni, credere in quello che ti comunicano. Questo è il punto di partenza dal quale nasce ogni fonte di ispirazione, solo così si possono realizzare assieme cose meravigliose.” “Lavori sempre in coppia con tuo fratello nei progetti che ti vengono affidati?” “Dipende da quanto grande è l’azienda o il progetto che ci viene affidato. Il nostro studio di design si espande ogni giorno di più, sempre più professionisti collaborano con noi. Contiamo diverse sedi sparse per il mondo: una a Copenaghen, una a Milano, una a New York. E ora stiamo aprendo anche a Pechino, ad Hong Kong… Per me e per mio fratello la cosa più importante è continuare a fare musica e a fare design, essere concentrati in quello che facciamo. Mio fratello molto spesso produce musica da solo, e quando io posso lo ascolto, registro… ovunque ci troviamo non perdiamo di vista il nostro lavoro, sia musicalmente che in termini di progettazione e di design. “E la musica? Come influenza la tua inventiva? La tua vita?” “Il concetto è semplice: per me, senza musica non c’è design e senza design non c’è musica. C’è una diretta connessione tra loro. E in tutto questo, la vera sfida con me stesso e con quello che faccio è che devo sempre essere in grado di bilanciare le due cose. “Un oggetto del passato che rappresenta per te una vera e propria icona di design…” “Molti, non uno solo. Se proprio devo scegliere, cito il designer finlandese Eero Aarnio e i suoi celebri pezzi in vetroresina. Pur essendo nato nel lontano 1932, le sue creazioni sono tuttora incredibilmente contemporanee, come ad esempio la famosa “Bubble Chair” o il tavolo “Mushroom” a forma di fungo. Quest’ultimo, assai bello ed essenziale nelle sue forme, è molto raro da trovare. Io ne possiedo uno nel mio appartamento di Copenaghen, forse anche per questo mi piace tantissimo!” Nelle foto, alcune ideazioni firmate Johannes Torpe Studios
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WOOD FOR GLAM. QUANDO IL PARQUET FA TENDENZA. INAUGURATO A DUE PASSI DA BERGAMO UN NUOVO PUNTO VENDITA DIESEL. TRA DENIM E TENDENZA, SFILA ANCHE IL PREFINITO BERTI.
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n uno degli scorsi numeri del Magazine vi avevamo raccontato come Berti Pavimenti Legno fosse entrato con entusiasmo nel mondo della moda, allestendo i negozi monomarca di due famosi brand italiani: Diesel e Guru. A distanza di poco tempo, ecco una nuova realizzazione, attuata dall’azienda per il primo store Diesel aperto all’interno di un centro commerciale, per l’esattezza ad Orio Al Serio vicino a Bergamo. A raccontarci del progetto, disegnato direttamente dal team di architetti interno alla Diesel, l’agente Alberto Bozzato: “Siamo stati interpellati da Diesel per la fornitura e la posa del pavimento ligneo. Secondo l’idea degli Architetti Michele Trevisan, Bruno Jung e Cristiana Colli, si doveva ottenere una pavimentazione dinamica, con un nucleo centrale che, liberandosi e diffondendosi su quasi tutta la superficie calpestabile del negozio, si esprimesse attraverso contrasti, disegni geometrici, essenze. Per fare questo abbiamo realizzato a campione tavole di grandi dimensioni in rovere chiaro o scuro che, alternate e posate a spina di pesce, hanno permesso di ottenere l’esclusivo effetto “centrifuga” richiesto dal committente”. “Caratteristica di tutti i punti vendita Diesel” continua l’Architetto Cristiana Colli – “è quella essere uno diverso dall’altro, anche se per una questione di riconoscibilità e identità di marca c’è sempre una linea concept ad accomunarli. Nello specifico, lo store di Orio al Serio è uno spazio “centrifuga” con un nodo centrale, attorno al quale ruotano tutti gli ambienti e gli elementi arredativi. Core del negozio una struttura geometrica, un telaio realizzato con un tubolare in alluminio e illuminato da numerose lampade led: molto leggero e sottile, regala a chi lo guarda una sensazione di libertà e apertura. E proprio da qui parte e si sviluppa anche il pavimento in legno, visibile nei suoi giochi di posa, un mix di colori dove le tavole e la loro disposizione a spina di pesce è casuale nella scelta delle cromie e dei contrasti, a sentimento del posatore. Studiato nei minimi dettagli e mai secondario nel suo ruolo estetico, il pavimento assume un forte valore scenografico e arredativo, legando idealmente le diverse aree dello showroom. La zona uomo, più industriale, è contraddistinta dall’uso di materiali grezzi, da elementi espositivi forgiati con vecchi metalli. L’area donna e l’area bimbo invece appaiono più chic e femminili, come anche la pavimentazione che, interrotto il motivo a spina di pesce, si fa uniforme e chiarissima. A separare le due diverse pavimentazioni, una cornice metallica in ferro nero cerato: a Diesel piace molto il
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A sinistra, una visione del nuovo store Diesel. Il parquet posato è costituito da tavole di grandi dimensioni in rovere chiaro. Sotto, a destra, un dettaglio della cornice metallica scelta per separare le due diverse pavimentazioni lignee.
ormai un veterano del prodotto Berti: “Conosco bene tutti i parquet e le linee dell’azienda perché, ancor prima di diventare responsabile della vendita diretta per le zone di Padova, Vicenza e Venezia, ho avuto la grande fortuna di lavorare anche in produzione. Questo mi ha permesso di maturare una buona esperienza tecnica, che ora metto a frutto ogni giorno operando a stretto contatto con il Cliente e con i committenti più esigenti”.
contrasto dei materiali e anche in questo caso l’abbinamento è voluto. Altra caratteristica dei punti vendita dell’azienda è la mescolanza di creazioni moderne con oggetti originali vintage, sia nell’arredamento che nell’illuminazione. Un esempio lampante nello store di Bergamo sono i vecchi tavoloni provenienti da un’antica officina metallica oppure i lampadari dalla linea retrò che ben si sposano con i contemporanei sistemi illuminanti a led. Una continua ricerca di forti contrasti stilistici e materici, dunque, che uniti, mixati e reinterpretati concorrono ad un risultato finale di grande armonia”. Per la posa del pavimento del nuovissimo store Diesel ha lavorato una quotatissima squadra di professionisti: i fratelli Eugenio, Albino e Federico Rampazzo, soci fondatori della Padova Legno. L’agente Alberto Bozzato, che ha seguito la commessa in ogni sua fase, dai primi step progettuali fino alla messa in opera finale, è
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A CASTELGOMBERTO, TRA PASSATO E PRESENTE. Il restauro di Villa Trissino Barbaran, la bellezza delle pavimentazioni lignee recuperate e valorizzate per la collettività cittadina.
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resente già da alcuni secoli anche a Castelgomberto, come in tutta la Valle dell’Agno, l’antica famiglia nobiliare dei Trissino si radicò nel corso del XV secolo, ed espresse visivamente la propria presenza costruendo la villa padronale al centro del paese. Conte Trissino diede inizio ai lavori nel 1430, mentre i figli Niccolò e Giacomo portarono a termine il palazzo, eretto in forme gotiche, intorno alla metà del ‘400. Gli elementi quattrocenteschi superstiti sono la loggia, che dal pianterreno fu poi spostata all’ultimo piano, e alcune finestre che si aprono sul retro dell’ala padronale. Nei primissimi anni del ‘700, Villa Trissino Barbaran subì un radicale restauro, come dimostra la lapide inserita nel timpano sul fianco dell’edificio che costeggia Via Villa. Dopo successivi passaggi di proprietà – ricordiamo che il palazzo fu anche dei Barbaran – la villa è divenuta proprietà del comune di Castelgomberto che, in questi ultimi anni, ha avviato una significativa opera di restauro conservativo. A cominciare dall’ultimo piano, adibito a centro civico di cultura e incontro per la cittadinanza. Berti Pavimenti Legno è stato interpellato per una ricostruzione fedele delle antiche pavimentazioni lignee, con la supervisione dell’agente Nicola Barbiero e in stretta collaborazione con Ugo Gazzola, esperto restauratore specializzato nella conservazione dei patrimoni artistico-storici del nostro paese. “Una volta rimossi i vecchi tavolati di ripiego” – spiega Nicola Barbiero – era fondamentale rinforzare il pavimento e mettere in stato di sicurezza le antiche travi portanti del solaio. La parte più impegnativa del lavoro è stata proprio quella riguardante lo studio della struttura portante, dello “scheletro” atto a sostenere un utilizzo moderno dell’ambiente, un frequente calpestio pubblico. A tale proposito è stata progettata una soluzione funzionale, robusta e flessibile: 240 metri quadri di parquet prefinito in rovere, perfettamente idonei e adattabili al contesto storico in questione, dalle ottime proprietà performanti. C’è di più. Le solide tavole a 3 strati scelte e posate per l’occasione, con spessore 15 mm e dimensioni 190 x 1900, nascondono altri tre strati di supporto. “Galleggianti” e non incollate, ma saldamente ancorate alle travi portanti del sottotetto tramite viti in acciaio, poggiano su uno strato di pannelli in sughero fonoassorbente e su un altro di tavoloni in legno, fino ad arrivare all’ultimo strato di tavole originali del soffitto sottostante. Un sistema sicuramente resistente, che permetterà un uso intensivo del pavimento, senza conseguenze strutturali.
Nella foto a sinistra, la maestosità di Villa Trissino Barbaran. A destra, il risultato del restauro all’ultimo piano.
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HOTEL VILLA LAS TRONAS, OASI DI BENESSERE. In Sardegna è tornato a risplendere uno storico albergo.
P GIANLUIGI MARRAS 39 anni, agente commerciale per la Sardegna, lavora per Berti da circa 5 anni. Parlando della sua esperien-za, ci racconta come, grazie all’ampia gamma di soluzioni e alle potenzialità produttive dell’azienda, sia possibile soddisfare le esigenze progettuali più molteplici. Spingendosi anche con realizzazioni ad hoc e su misura, garantite da una realtà importante, che conta su un know-how consolidato e su una squadra di professionisti uniti dalla passione per la qualità e per il bello.
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rivacy, raffinatezza, autentico charme. Villa Las Tronas è l’incantevole hotel a 5 stelle simbolo di Alghero, città nota come “Porta d’Oro del turismo in Sardegna”. Ubicato nella Riviera del Corallo, lungo la costa nord-occidentale dell’Isola, l’hotel altro non era che la storica residenza dei Reali d’Italia, che fino agli anni ‘40 scelsero il palazzo per trascorrere le loro vacanze estive. Oggi, dopo un impegnativo lavoro di recupero dell’antica dimora, Villa Las Tronas è tornata a risplendere, conservando la tipica atmosfera dell’aristocratico buen retiro. Posta su un promontorio privato, in una posizione spettacolare in riva al mare, Las Tronas è un’oasi tranquilla ed esclusiva, dove ogni dettaglio è stato pensato per dimenticare la frenesia di tutti i giorni e ritrovare equilibrio, totale armonia con la natura. Oltre alle bellezze paesaggistiche, alle 24 splendide camere e suites che si aprono sulle magnifiche vedute del mare o del parco, una nota a parte merita la rilassante intimità della nuova Spa. L’esclusivo wellness center, dotato di sauna, bagno turco, percorso Kneipp, palestra e spazio beauty, prevede anche una piscina coperta con acqua di mare. Proprio per pavimentare questa splendida area sono stati scelti i prodotti Berti Pavimenti Legno, con la supervisione dell’agente Gianluigi Marras e della Sig.ra Emanuela Pisoni, consulente della Micheletti srl di Sassari, rivenditore autorizzato del marchio. La direzione lavori è stata affidata all’Arch. Sandra Scanu. “Nella zona della piscina” – ci spiega al telefono il Sig. Marras – “sono stati posati circa 130 metri quadri di decking Havana largo 120 mm, essenza Iroko. La volontà progettuale del committente era quella di realizzare un ambiente elegante e lussuoso, dove i materiali impiegati trasferissero un senso di armonia e naturalità a 360 gradi, in perfetta linea con l’ambiente, con l’angolo di paradiso fatto di verde e mare in cui è immersa Villa Las Tronas. Il camminamento in legno, presente lungo tutto il bordo piscina e nelle aree relax, con finitura rigata antiscivolo e trattamento ad olio, gioca in tal senso un ruolo fondamentale. La progettazione della Spa è stata curata dall’Arch. Sandra Scanu, assieme all’Ing. Claudia Moro e all’Ing. Giancarlo Suelzu. Per la sicurezza, essendo questo un lavoro complesso perché realizzato praticamente sul mare, hanno collaborato l’Ing. Leonardo Sechi e l’Ing. Giomaria Pisanu”. 31
BERTIBERTI MAGAZINE PROGETTI IN PRIMO PIANO MAGAZINE CONTRACT E PRIVATO
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Nella foto, un interno del modernissimo attico.
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empre in Sardegna, più precisamente a Sassari, l’agente Gianluigi Marras ha seguito il progetto di interior design di un prestigioso attico: a firmare l’esclusiva dimora e a dirigerne i lavori il Geom. Salvatore Piroddi.
All’interno del moderno locale sono stati posati circa 100 metri quadri di prefinito 2 strati di grandi dimensioni (lunghezza dai 1000 ai 2500 mm) della linea Antico, specie legnosa Afrormosia. Per l’esterno dell’appartamento e per rivestire il pavimento dell’ampia terrazza, sono stati invece scelti 30 metri quadri di parquet per esterno Havana, essenza Ipé. L’utilizzo di clips di fissaggio a vite, inserite ad incastro nei listoni e quasi completamente nascoste, ha permesso un montaggio a correre perfetto, senza viti o altri elementi di supporto a vista. Il professionista di fiducia che si è occupato della posa in opera dei pavimenti lignei è il Sig. Dario Deiana della 2D Parquet.
WELCOME TO PARADISE.
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na villa da sogno e di altissimo livello, costruita a Puntaldia, nella fase digradante di una collina immersa nel verde, proprio di fronte al blu incontaminato del mare sardo”. È così che Gianluigi Marras descrive la location lussuosa, la residenza privata realizzata su progetto del famoso architetto Sandra Deiana, 400 metri quadri all’interno dei quali sono stati posati altrettanti metri quadri di pavimento in olivo massello. Il parquet, studiato ad hoc per il progetto, è costituito da tavole M/F di spessore 22 mm, posate in ogni ambiente della casa, sale da bagno comprese. E il legno è presente anche all’esterno: sia il perimetrale dell’immensa piscina, con vista mozzafiato sul mare, che il camminamento che dalla villa conduce alla piscina, sono stati realizzati con listoni Havana in Teak, posati a correre su magatelli. Il rivenditore di zona che si è occupato della fornitura dei pavimenti Berti è la Mei srl, nella persona di Antonia Marras.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO BERTI MAGAZINE SPECIAL PROJECT
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A sinistra e a destra, due immagini del moderno centro sportivo. Da notare, l’armonico accostamento del legno ai materiali più innovativi.
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na serie ambiziosa di progetti volti alla riqualificazione urbana del comune di Roma e delle aree limitrofe: è nell’ambito di “Punti Verdi Qualità” che è stato concepito e realizzato l’Olgiata Sporting Club. Finanziato e gestito da nomi importanti del mondo dello sport, del calcio e dell’automobilismo, l’esclusivo centro sportivo è da considerarsi unico nel suo genere, con un’offerta di servizi di primissimo livello, strutture e attività motorie di ultima generazione. Le scelte progettuali e le soluzioni architettoniche d’avanguardia che lo caratterizzano sono perfettamente integrate nel paesaggio naturale preesistente, su un’area di oltre 100 000 metri quadri: tutte realizzate nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’orografia del luogo, sono la cornice ideale per le molteplici discipline sportive che si possono praticare all’interno del centro. Ideatore del progetto, il Laboratorio di Architettura e Design di Roma (L.A.D), a cui fanno capo i giovani e talentosi Architetti Simone Lanaro e Francesco Napolitano, mentre le società concessionarie sono l’Olgiata Verde srl e l’Olgiata Fitness srl. Quest’ultima, formata da otto soci provenienti dai più diversi rami di attività, gestisce in toto il complesso sportivo. L’iniziativa è di Luigi Barelli, affermato imprenditore dello sport, che ha saputo coinvolgere nella costruzione del club sportivi d’eccezione come il pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella, i calciatori Gigi Di Biagio, Paolo Negro, Francesco Dell’Anno, gli imprenditori Fabio Roversi, Roberto Fedeli e Fabrizio Greco. Ed è proprio Fabrizio Greco, docente di
OLGIATA SPORTING CLUB, LA NUOVA STELLA DELLO SPORT. A ROMA, IN UNA FAMOSA ZONA RESIDENZIALE, È NATO UN CENTRO SPORTIVO ESCLUSIVO, PENSATO E REALIZZATO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA “PUNTI VERDI QUALITÀ”. 36
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PROGETTI IN PRIMO PIANO BERTI MAGAZINE SPECIAL PROJECT
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organizzazione aziendale dello sport, il Direttore del centro, avendo curato lui stesso gli aspetti tecnicoorganizzativi e progettuali di questa prestigiosa iniziativa. Ma entriamo nello specifico dell’opera. L’Olgiata Sporting Club, oltre a comprendere un corpo centrale di accoglienza e servizio, che prevede la reception, un lounge bar e un ristorante, una sala meeting, il proshop sportivo, persino un’agenzia viaggi, vanta un avveniristico stadio del nuoto con copertura mobile, dove trovano posto due grandi piscine: realizzato con impianti di altissima tecnologia, può ospitare importanti competizioni natatorie e offre al mondo del nuoto l’opportunità di una spettacolare struttura in un ambiente unico. Per chi ama dedicarsi al fitness ecco invece la seconda compagine dello sporting, con un’area cardiofitness/ pesi di 700 metri quadri, tre sale fitness/danza, un sinergy/energy point, uno studio pilates, una sala indoor cycling e una sala per il personal training. Infine, il mini&junior campus/doposcuola, la foresteria e gli spogliatoi. Il Pala Olgiata, terzo ed ultimo corpo del centro, conta due campi da beach volley con sabbia riscaldata, mentre l’area esterna prevede un campo da calciotto, due da calcetto e due da tennis. Oltre a questo, sempre all’esterno e nella zona adiacente, sono stati bonificati circa 8,5 ettari di bosco, con la creazione di percorsi vita e mountain bike. Ed è proprio a proposito di natura e di verde che le soluzioni architettoniche del centro sono meritevoli di plauso: decisamente all’avanguardia, sono comunque realizzate nel pieno rispetto ambientale. “Siamo l’unico circolo a Roma totalmente eco-compatibile” - afferma il Direttore Fabrizio Greco. Ecco allora l’utilizzo di energia ottenuta da fonti rinnovabili, come
SCHEMA DI POSA FACCIATA VENTILATA 1- Mattone forato; 2-Malta; 3-Colla; 4- Pannelli coibenti in polistilene estruso; 5-Telo idrorepellente: 6- Scatolato in alluminio; 7- Tassello: 8- Clips brevetto Berti; 9- Tavole Berti Serie Havana (958 mm x 19 mm x 1500/2000 mm)
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Sopra e nella foto a destra, il rivestimento ligneo delle pareti esterne. Sotto, un interno dell’area fitness.
Olgiata Sporting Club, Via Cantini snc, Roma Olgiata Tel 06.83393839 - E-mail: info@olgiatasportingclub.it www.olgiatasportingclub.it
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il sistema fotovoltaico e la cogenerazione, mentre fortemente limitato è stato l’uso del calcestruzzo armato. A spiccare sia all’interno che all’esterno è soprattutto il calore naturale del legno, scelto per i pavimenti, ma anche per rivestire le ampie facciate della struttura e numerose zone esterne. “La scelta di questo materiale” – spiega il Sig. Francesco Ippolito, titolare con la moglie Laura Testa della Colemar, azienda che si è occupata di fornire e posare il prefinito Lux previsto nelle aree fitness e danza – “non ha solamente una valenza estetica. Il rivestimento delle pareti esterne, infatti, studiato in stretta collaborazione con l’Architetto Chiara Bruni e per il quale sono stati impiegati circa 1100 metri quadri di tavole in iroko della collezione Havana by Berti, diventa una vera e propria facciata ventilata, atta a migliorare il gap termico della struttura. L’accurato sistema di posa, in particolare dell’ultimo strato di rivestimento del muro, fa si che l’aria possa circolare all’interno della facciata stessa provocando, attraverso gli spazi lasciati all’interno del pacchetto, un effetto camino. In questo modo, si riduce la trasmittanza della parete dall’esterno verso l’interno e viceversa, e si garantiscono benefìci termici sia in estate, riducendo l’irraggiamento solare, sia in inverno, evitando la dispersione del calore verso l’esterno. La facciata ventilata così composta è senz’altro una soluzione molto funzionale dal punto di vista tecnico e ha contribuito al tempo stesso a dare un’impronta estetica di particolare pregio. Entro la prossima primavera, sempre con il decking Havana di Berti, contiamo di realizzare un camminamento esterno di 350 metri quadri, camminamento che costeggerà la piscina scoperta tuttora in costruzione”.
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BERTI MAGAZINE PROGETTI IN PRIMO PIANO
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MACULAN, VIGNAIUOLI IN BREGANZE. “UNA PICCOLA AZIENDA PER DEI GRANDI PRODOTTI”: È QUI CHE NASCONO I VINI DEGUSTATI E APPREZZATI IN TUTTO IL MONDO.
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l Veneto, terra di grandi cantine, culla di nobili vini apprezzati in ogni angolo della terra. E per scoprire una delle aziende vinicole più rinomate, non serve andare tanto lontano: basta giungere in provincia di Vicenza, per l’esattezza a Breganze, incantevole paese di collina incastonato come un piccolo gioiello nelle Prealpi venete, quasi sospeso tra la pianura brulicante e le montagne austere che le fanno da sfondo. “Breganze dal buon vin, dal ricco prete”, scriveva nel 1600 il poeta padovano Carlo Dottori: non a caso la storia di questa cittadina è sempre stata intimamente legata alla viticoltura. E intimamente legata alla viticoltura è anche la famiglia Maculan, che da tre generazioni vinifica e seleziona le migliori uve di Breganze. Fausto Maculan, “padre” del Torcolato - un vino tratto dall’appassimento di Vespaiola, Garganega e Tocai - è un vignaiolo che ha fatto dei vini dolci un vero business: a 50 anni, entusiasta della sua professione e sempre desideroso
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di accrescere le proprie conoscenze, continua a viaggiare per il mondo e a parlare di vino, dedicando anima e corpo a quel nettare di Bacco e a quella cantina che sono stati la sua culla. A seguire le sue orme, le figlie Angela e Maria Vittoria, entrambe accomunate dalla stessa passione. Oltre alla storica azienda agricola, che conta 15 ettari di vigneto in proprietà nel comune di Breganze e 24 ettari di vigneto in affitto nella zona DOC, a Breganze si trova anche la residenza privata dei Maculan, costruita su una dolce collina immersa tra le viti. Proprio qui, Berti Pavimenti Legno ha recentemente posato, per opera dei posatori Stefano e Oscar De Antoni, quasi 300 metri quadri di prefinito Antico spazzolato, essenza Teak. “Oltre alle tavole con misure miste (larghezza 14,16 e 19 mm, lunghezza da1000 a 2500 mm)e spessore 14,6 mm” – spiega Stefano De Antoni – “ci siamo occupati anche del rivestimento della scala interna al casale, impiegando tori massicci e tavole in essenza Teak”. La De Antoni Pavimenti in Legno, pur essendo una piccola impresa a conduzione familiare, vanta oggi una grande esperienza nella vendita e nella posa di pavimenti in legno. Avviata quasi quarant’anni fa dal fondatore Natalino, che conobbe la Berti proprio nel momento in cui da segheria divenne parchettificio, la De Antoni continua ad operare con successo grazie ai figli Stefano e Oscar, entrati a far parte dell’azienda quindici anni or sono.
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PROGETTI IN PRIMO PIANO BERTI MAGAZINE FATTI E PERSONE IN AZIENDA
Ultrabond Eco P992 1K
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BEST SELLER: Intervista ad Angelo Russo, Agente Berti per la regione Campania dal 1987.
“La Campania e il suo target: ci parli del prodotto Berti in questa regione…” Berti, in Campania, si può dire che sia nato con me, quando cambiai settore merceologico: io e i Partner Berti abbiamo creduto e lavorato veramente tanto nel progetto di fidelizzazione, tanto che oggi l’azienda è diventata la maggiore distributrice di pavimenti in legno nella regione. Bisogna comunque ricordare che la Berti è anche cresciuta moltissimo nell’ultimo decennio, acquisendo il titolo di “Ferrari” del parquet: a me e ai clienti non resta che fare il pieno e continuare a essere in pole position!”
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Che ne pensa del nuovo sistema espositivo Berti? “È semplicemente bellissimo, funzionale, armonico. E allo stesso tempo molto leggero nella sua versatilità. Si nota subito che è stato concepito per dare un segnale diverso alla classica vendita del parquet, ma è vero altresì che solo l’aspetto estetico non basta. A mio avviso, bisogna sempre accostare tutto questo al concetto di vendita che ho descritto pocanzi.”
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“Se per esperienza intende il bagaglio che mi sono fatto in trent’anni di attività, beh, allora posso dire che ne ho da vendere perché ero poco più di un ragazzino quando ho iniziato a lavorare come commerciale in un altro settore, facendo business con un’azienda italiana che già praticava marketing importato dagli Stati Uniti. Con il progetto Partner Berti non ho fatto altro che mettere a frutto la mia esperienza nella vendita che, secondo me, deve sempre puntare alla fidelizzazione del Cliente, piuttosto che alla tentata vendita del singolo articolo, magari forzata. L’acquisto di un prodotto, soprattutto non di prima necessità, è la conseguenza di tanti fattori studiati a tavolino per valorizzare il prodotto stesso: questo è possibile solo attraverso interventi mirati di marketing.”
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artner Berti: ci racconti la sua esperienza...
Fase applicativa
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L’adesivo mon monocomponente poliuretanico cche migliora la qualità del lavoro, tutela la salute, la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente • Idoneo per tutti i tipi di parquet • Eccellente adesione su tutti i tipi di supporto • Completamente esente da solventi • A basso impatto ambientale: certificato come EC1 dal GEV Institut* • Senza alcuna etichettatura di rischio
“Nel 2010 lei e la sua squadra avete ottenuto nuovamente un risultato interessante in termini di fatturato. Qual’è il vostro segreto?” “La mia squadra, come dice lei, è una squadra forte e vincente. Ogni giocatore ha la possibilità di ottenere il massimo dalla Berti, proprio perché si chiama Partner e ha a disposizione tanti vantaggi commerciali che non si trovano facilmente in altre aziende. Ne cito qualcuno: esclusiva di zona, supporto costante attraverso numeri verdi e comunicazione web, interventi pubblicitari mirati, assistenza continua con incentivi e premi, comunicazione pubblicitaria e veicolazione diretta di Clienti privati, architetti e imprese presso gli showroom Berti. Con tutti questi vantaggi per me e per i nostri Partner diventa sempre più semplice crearne degli altri o fortificare quelli già operativi. “Obiettivi futuri?” “Io sono molto ambizioso e così credo tutti i Partner. Sicuramente adesso, come obiettivo immediato, dovremo lavorare di più a fianco di architetti e progettisti, collaborando maggiormente con loro e facendo in modo che sempre più Clienti e Privati affluiscano nelle sale mostre Berti. La nostra azienda è l’unica capace di realizzare qualsiasi tipo di pavimento in legno, a cominciare dall’intarsio che continua ad essere il suo fiore all’occhiello. Altra priorità sarà quella di consolidare il rapporto con i Partner attuali facendoli crescere sempre più, visto che sono convinto che il mercato del parquet in generale aumenterà ancora tanto.”
Certificato da GEV Institut come EC1, a bassissima emissio emissione di sostanze organiche volatili. (*)
“Commesse degne di nota?” “Tutte le commesse e non solo i capolavori dell’intarsio sono degne di nota, se poste in opera con professionalità. Un parquet Berti è sempre riconoscibile per fascino e perfezione, e questo è un
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AGRITURISMO CA’ NEA, sapori e saperi di una volta. Natura e tradizione contadina, ma anche un evoluto esempio di architettura sostenibile. A pochi chilometri da Padova, c’è un’oasi di pace dove il tempo sembra essersi fermato.
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segnato sulle mappe di fine ‘700. Con tanto lavoro e sudore della fronte, con l’appoggio di mia moglie Renata, dei miei figli Nicola e Alberto, sono riuscito a creare una struttura come la intendevo io, costruita nel rispetto dell’ambiente e all’insegna dell’ecocompatibilità. L’uso dei materiali poveri del territorio unito alle tecnologie più innovative hanno reso Ca’ Nea un concreto esempio di eleganza ed efficienza energetica: la scrupolosa coibentazione dei muri interni ed esterni, l’utilizzo di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda, fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, classificano l’edificio in classe energetica A, grazie anche al riscaldamento che usa la geotermia per estrapolare calore dall’acqua. Si può dire insomma che l’agriturismo sia autosufficiente e soprattutto ad impatto zero sull’ambiente. Persino le acque di scarico vengono trattate in un’apposita vasca che utilizza specifiche piante per effettuare la fitodepurazione. L’acqua piovana poi viene immagazzinata in una serie di bacini artificiali e impiegata in un secondo momento per l’irrigazione delle colture”. Ca’ Nea comprende un’azienda agricola che lavora 25 ettari di terreno, in parte con colture in avvicendamento di cereali come mais, orzo e frumento, in parte in pioppicoltura. A completare il quadro, il vigneto di 4000 mq per la produzione del merlot, il frutteto, la serra, l’orto e la stalla con 24 maiali, 200 polli, 40 galline ovaiole, anatre e oche, conigli, tacchini... Gran parte della produzione dell’azienda agricola viene utilizzata dall’agriturismo per proporre tanti piatti tipici della cultura contadina e regalare ai palati più esigenti una ristorazione di altissima qualità. Tra le specialità dell’agriturismo troviamo salumi e insaccati, frittate e torte salate, risotti, paste fresche e lasagne, arrosti di ogni tipo... Anche il pane è rigorosamente fatto in casa, come sono di produzione propria gli insaccati, le conserve di verdura, i sottaceti e le marmellate.
Oltre alla ristorazione, Ca’ Nea offre ai propri ospiti l’opportunità di avvicinarsi alla vita rurale con attività didattiche organizzate per le scuole, con la raccolta dei frutti di stagione o la vendemmia. E per chi viene da lontano è possibile anche alloggiare nelle camere doppie o singole dislocate al piano mansardato: arredate con gusto moderno e materiali ricercati, sono tutte pavimentate con prefinito Berti di grandi dimensioni.
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’amore e l’attaccamento alla terra, un profondo rispetto per l’ambiente. E poi il riconoscimento delle proprie origini, la nostalgia di un passato non tanto lontano fatto di valori veri, mestieri autentici, fatiche appaganti. È proprio questa passione per la tradizione rurale che ha portato il Sig. Danilo Macchion, classe 1952 ed ex industriale del vetro, a tornare a vivere in campagna, tra animali da cortile, sopresse appese al muro, campi e vigneti. Parlare con lui, tra un bicchiere di vino e un buon formaggio, è davvero affascinante. E ancora più coinvolgente è ascoltare il racconto delle sue lunghe giornate, di come si sveglia all’alba per dare da mangiare alle galline o per raccogliere i frutti dell’orto, per fare insaccati o mettere a stagionare il lardo di colonnata. “Dopo anni e anni da imprenditore, il mio sogno era quello di tornare alle origini, dando la possibilità a me e alla mia famiglia di vivere una vita sana e soddisfacente, in mezzo al verde. Così, quando ne ho avuto l’opportunità e i mezzi, ho deciso di concretizzare il mio progetto ricostruendo e avviando l’agriturismo Ca’ Nea, nato dal sapiente restauro di un casolare in stile benedettino, già
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BERTI MAGAZINE PROGETTI PRIMO PIANO BERTI IN MAGAZINE EXPO
Nelle foto, lo stand con cui Berti era presente a Deco Fair. Nella zona di accoglienza e conversazione, il centrale Middle East.
DECO FAIR 2010 - JEDDAH, SAUDI ARABIA.
Intarsi lussuosi e grande successo di pubblico al più importante appuntamento fieristico dell’anno.
È
giunta alla sua seconda edizione e si può considerare come la più prestigiosa manifestazione fieristica del Medio Oriente legata a interior design, progettazione e complementi d’arredo. Deco Fair 2010, iniziata il 28 novembre e terminata il 2 dicembre, ha visto anche la partecipazione di Berti Pavimenti Legno, presente per la prima volta all’evento con uno stand creato appositamente per l’occasione. A parlarci della fiera Corrado Mulfari, Agente e Distributore Esclusivo del marchio in tutta l’Arabia Saudita: “Per noi era un appuntamento importante, un’opportunità da prendere assolutamente in considerazione per stringere nuove partnership e rapporti commerciali interessanti, sia con il trade che con il pubblico. Voglio ringraziare prima di tutto Matteo e Andrea Berti che, oltre ad essere volati fin qui per partecipare all’evento, hanno anche voluto testare con mano e vedere da vicino il mercato mediorientale. Un mercato in costante evoluzione e sviluppo, che negli ultimi anni ha conosciuto una significativa crescita economica, un boom edilizio senza eguali. Lo spazio espositivo con cui l’azienda era presente a Deco Fair è stato direttamente progettato e costruito da Berti: caratterizzato da pareti non pareti molto libere e aperte, da un mood avveniristico e tecnologico, lo stand presentava in modo eccellente i prodotti, mettendo in particolare risalto le creazioni intarsiate, molto apprezzate da queste parti. Al centro di tutto, un pavimento ligneo di notevole pregio, “cuore” pulsante dello stand: stiamo parlando del centrale Middle East, un fitto intreccio di motivi ornamentali in wengè e acero che, alternandosi alla resina colorata e ai cristalli preziosi, ben rappresentava il gusto estetico, lo sfarzo tipico del decorativismo arabo. Vorrei sottolineare che il primo campione di questa raffinata opera ebanistica è stato disegnato e realizzato per la prima volta proprio in Arabia Saudita, per andare incontro alle esigenze specifiche di un ricco cliente locale. Ora, visto il successo ottenuto, l’azienda ha deciso di inserirla a catalogo e di continuarne la produzione, con la possibilità, per chi lo desidera, di personalizzare ancor più la composizione. Esito della fiera? Molto soddisfacente: abbiamo registrato più di 300 contatti, di cui 100 provenienti dal trade e 200 dal pubblico. Molti di questi contatti, chiusi i battenti di Deco Fair, hanno visitato lo showroom Berti di Jeddah per visionare nuovamente i prodotti e dare concretezza ai propri progetti”.
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PROGETTI BERTI MAGAZINE ON LINE IN PRIMO PIANO
BERTI MAGAZINE PROGETTI IN PRIMO PIANO BERTI MAGAZINE ON LINE
LA NUOVA SEZIONE FAQ: online tutte le risposte sui pavimenti in legno.
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ll’utente finale capita spesso di farsi delle domande, di avere bisogno di approfondire un argomento particolare o di voler conoscere meglio il prodotto, prima e dopo il suo acquisto. Proprio alla luce di questo e per permettere un utilizzo più sereno dei suoi parquet, Berti ha voluto studiare per il suo sito una specifica sessione FAQ (Frequently Asked Questions), in cui sono presenti le domande più frequenti e le migliori risposte sui pavimenti in legno: suddivise in tre aree diverse – Tecniche, Generiche, Manutenzione – compaiono in modo chiaro e ordinato, sono facilmente fruibili e linkabili. Sempre nella stessa sessione, il fruitore ha anche a disposizione un tecnico on line, pronto a interagire con lui e a rispondere ad ulteriori domande, eventualmente non presenti nelle FAQ.
•FAQ TECNICHE
ON LINE IL NUOVO WWW.BERTI.NET
SPECIALE WEB
CI SONO TANTE NOVITÀ IN TERMINI MULTIMEDIALI: OLTRE ALL’IMPORTANTE RESTYLING ATTUATO NEL SITO E ALLA NUOVA SEZIONE FAQ, OTTIMO RISCONTRO STA AVENDO L’EVOLUTO SERVIZIO E-COMMERCE.
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ompletamente rivisto nella sua veste grafica, arricchito di contenuti e foto, il sito aziendale di Berti merita di essere visitato subito. Una volta collegati, a colpire immediatamente sono gli scatti fotografici realizzati per l’ultima campagna stampa, pianificata sulle più prestigiose testate di arredamento. Eleganti e sofisticatamente fashion, le immagini creano lo sfondo ideale per “viaggiare” virtualmente nei tanti contributi e argomenti inseriti. Le possibilità sono diverse e molto interessanti: il fruitore web può cominciare subito leggendo le informazioni legate all’azienda oppure visionare, ma anche scaricare in formato pdf sul proprio computer, i cataloghi di prodotto che più gli premono, con i dati tecnici e le foto dei parquet. La novità più rilevante è che, grazie all’impiego di Flex, una tecnologia web di ultima generazione caratterizzata da un’estrema dinamicità, diverse sessioni del sito potranno essere gestite, modificate e implementate in tempo reale dall’azienda, senza l’intervento esterno di professionisti o di esperti web designer. Qualche esempio? L’aggiornamento delle news, la pubblicazione di nuovi cataloghi, l’elenco dei punti vendita… Non solo. Il nuovo sito è ancora più interattivo e fruibile, grazie al collegamento diretto con i due più importanti social network come Facebook e YouTube: in questo modo, il visitatore potrà avere un dialogo ancora più attivo con l’azienda, visionando un ampio bacino di contributi fotografici e video, lasciando commenti e post personali, scrivendo mail e inviando suggerimenti o curiosità.
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Quali sono le principali tipologie di parquet? Come reagisce il legno quando viene esposto alla luce? E ancora, come preparare il sottofondo idoneo alla posa? Questo e molto di più nella sezione tecnica delle FAQ, in cui terminologie e definizioni, semplici e chiare spiegazioni aiutano a muoversi con cognizione di causa nell’affascinante mondo dei pavimenti in legno.
•FAQ GENERICHE
HAI UN A DOMAN DA
Il parquet in bagno si rovina? Come rimediare ad un’ammaccatura? Quanto può durare un pavimento in legno? Sono davvero tante e diverse le risposte da scovare tra le domande Generiche, anche quelle più curiose.
•FAQ MANUTENZIONE
FAQ: le do
mande
più frequ
enti sui
pavimen
ti in legno
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Appena posato, ogni parquet è bello e luminoso, ma per mantenere inalterato il suo splendore è importante conoscerlo e saperlo trattare con i giusti prodotti e le dovute accortezze. Questi gli argomenti approfonditi nella sezione Manutenzione.
E-COMMERCE BERTI: un mezzo all’avanguardia, semplice e interattivo, per fare ordini e acquistare on line. In tempo reale, dal proprio pc e comodamente seduti alla scrivania.
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distanza di pochi mesi dalla sua attivazione ha già riscosso un grande successo. Disponibile per il momento solo per i Clienti Rivenditori e per tutti gli Agenti, Berti E-Commerce è la soluzione facile e veloce, sicuramente esclusiva nel settore del pavimento in legno, con la quale l’azienda ha voluto sfruttare la tecnologia più evoluta per commercializzare i propri prodotti. Oltre a trovare a verificare la disponibilità e i prezzi dei prodotti, inoltrando poi eventuali ordini, il fruitore di questo innovativo servizio può svolgere in ogni momento numerose altre operazioni di interrogazione: dall’analisi del proprio storico allo stato di avanzamento degli ordini, fino al controllo delle fatture e dei pagamenti. Tutto questo, in pochi click e con accessibilità costante, comodamente seduto alla scrivania, senza lunghe attese telefoniche o continui tentativi di contatto con l’azienda. Inconvenienti questi che possono verificarsi quando si utilizzano i tradizionali mezzi di ordine e acquisto: telefono, fax, e-mail… Obiettivi del nuovo mezzo? Agire sulla qualità del servizio al Cliente offrendo uno strumento di vendita più efficiente e veloce, migliorare l’efficacia della comunicazione aziendale verso l’esterno, ottenendo maggiore reattività e uno scambio di informazioni che aiutino ad ottimizzare l’assistenza pre e post vendita. Proprio in tal senso e fin dai suoi primi esordi, l’E-Commerce di Berti ha suscitato grande interesse e buona collaborazione da parte dei suoi utilizzatori. Sul sito bertistore.net e su YouTube è poi disponibile un utile tutorial propedeutico, una chiara guida all’utilizzo del mezzo.
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CHE FINE HA FATTO IL DESIDERIO DI FUTURO? CHE ORIZZONTI POSSIAMO AVERE SE IL TRAGUARDO ESTREMO È LA FINE DEL MESE? LA CREATIVITÀ COME INGREDIENTE NECESSARIO ALLE AZIENDE IN OGNI SETTORE E DIMENSIONE. E COSA SERVE ALLA CREATIVITÀ PER ESSERE CREATIVA? “UN PENSIERO LATERALE”! ENGLISH DICTIONARY ALLA VOCE “LATERAL THINKING” RIPORTA QUESTA DEFINIZIONE: “SEEKING TO SOLVE PROBLEM BY UNORTHODOX OR APPARENTLY ILLOGICAL METODS” “APPARENTEMENTE ILLOGICA” SONO LE PAROLE CHIAVI DI QUESTA DEFINIZIONE. IL PENSIERO LATERALE È ILLOGICO IN TERMINE DI “NORMALE” LOGICA. E LA PERCEZIONE ALLORA? L’ILLOGICO SEGUE ALLORA UN’ALTRA LOGICA: IL MECCANISMO DELL’INTUIZIONE. GENERARE IDEE LA CUI VALIDITÀ SIA SUPPORTABILE CON LA LOGICA, FINO A TROVARE UNA IDEA VINCENTE. RICAVARE QUINDI VALORE DALL’ILLOGICA PER LA LOGICA! UN IRRAGIONEVOLE APPROCCIO AL NORMALE CHE PRODUCE PLUS VALORE. UNA CREATIVITÀ QUINDI NON A LIVELLO DI SOLA ESORTAZIONE, MA L’EFFETTIVA NECESSITÀ DI SPIEGARLA IN MANIERA LOGICA, CREANDO PROCESSI PIUTTOSTO CHE FORME! LA VITA IN RETE, UN ESEMPIO ECCELLENTE, LO SPIEGA BENE. IL VIRTUALE SEMPRE PIÙ REALE... COSÌ TRA VERBI NUOVI E NUOVI AMICI, COME SE FOSSE UN IMMENSA NAZIONE VIRTUALE- LA QUARTA PIÙ POPOLATA AL MONDO DOPO LA CINA, INDIA E STATI UNITI. “STATI”, PENSIERI E PAROLE, “A COSA STAI PENSANDO”... SCRITTI AL VOLO DA UNO SMARTPHONE E LANCIATI AL MONDO ATTRAVERSO I SOCIALNETWORK, CHE SONO IL PRESENTE GIÀ PASSATO IN CLICK DELLA COMUNICAZIONE. IL SIMBOLO DELL’INTERAZIONE MONDIALE CHE TRA NOTIZIE POPOLARI E PIÙ RECENTI “MI PIACE” E “NON MI PIACE PIÙ” DIVENTA VETRINA BRILLANTE E CLICCATA PER AZIENDE E PRODOTTI. REALE O NO, PROFICUO O ENORME PERDITA DI TEMPO? AGGIUNGI AGLI AMICI!
matteo@berti.net
Iscrizione al Tribunale di Padova n° 2017 del 21.03.2006 Vuoi ricevere Berti Magazine? Scrivi a: expressyourstyle@berti.net
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Art Director Matteo Berti Project Assistant Roberta Torresin Graphic layout Silvia Bonato Copywriting Katja Marin
www.berti.net
SPECIAL THANKS TO:
Giancarlo Berti, Rosanna Berti, Andrea Berti, Massimo Berti, Coach Antonio Brigo, Porsche Italia, Swarovski, Jacuzzi, Tubes, Take Two, Mapei, B&V, Aipi, Santo Passaia, Johannes Torpe Studios, Diesel, Alberto Bozzato, Angelo Russo, Villa Trissino Barbaran, Ugo Gazzola, Nicola Barbiero, Gianluigi Marras, Hotel Villa Las Tronas, Olgiata Sporting Club, Francesco Ippolito e Laura Testa della Colemar, Ph. Marco Borghese, Cantine Maculan, Stefano e Oscar De Antoni, Agriturismo Ca’ Nea, Corrado Mulfari, The House of Mouse.
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