attrezzature-di-sollevamento

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Ing. Vincenzo Staltieri – Corso CSP/CSE


• PRIMA PARTE: Le principali macchine ed attrezzature da cantiere: rischi e misure di prevenzione.

• SECONDA PARTE: Le principali attrezzature di sollevamento: rischi e misure di prevenzione.

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PRIMA PARTE

Le principali macchine ed attrezzature da cantiere: rischi e misure di prevenzione.

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D.Lgs 81/08 – Uso delle attrezzature di lavoro Ai sensi dell’Articolo 69 -Titolo III, si intendono per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro; b) uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio; c) zona pericolosa: qualsiasi zona all’interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso; d) lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa; e) operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro.

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Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro: • siano conformi ai requisiti di cui all’art.71, comma 1 D.Lgs 81/08 Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro • siano adeguate al lavoro da svolgere o adattati a tali scopi (art. 71, comma 1, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro • siano utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie (art.71, comma 1, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro

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Obblighi del datore di lavoro • siano utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali sono adatte mediante l’adozione di adeguate misure tecniche ed organizzative tra le quali quelle previste nell’allegato VI (art.71, comma 3 D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro • siano installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso (art.71, comma 4, lettera a1, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro • siano oggetto di idonea manutenzione (art.71, comma 4, lettera a2, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro

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Obblighi del datore di lavoro • siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione (art.71, comma 4, lettera a2, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro • dispongano del registro di controllo, ove previsto, mantenuto aggiornato (art.71, comma 4, lettera b, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro • siano sottoposte, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti o, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche, ai controlli di prima o successiva istallazione, della messa in esercizio nonché agli eventuali controlli periodici e straordinari a cura di persone competenti (art.71, comma 8, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro

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Obblighi del datore di lavoro • siano dotate di un “registro” (o simile) che riporti per iscritto i risultati dei controlli: di prima o successiva installazione, di messa in esercizio e periodici o straordinari di cui all’art. 71. Quelli relativi agli ultimi tre anni vengano conservati e tenuti a disposizione degli organi competenti di vigilanza. (art.71, comma 9, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con l’ammenda da 500 a 1.800 euro • Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti.

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Obblighi del datore di lavoro • Qualora le attrezzature di lavoro di cui al comma 8 siano usate al di fuori della sede dell’unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito positivo. • limitatamente alle attrezzature di lavoro riportate nell’allegato VII, che queste siano sottoposte alle verifiche periodiche (art.71, comma 11, D.Lgs 81/08) Il datore di lavoro è punito con l’ammenda da 500 a 1.800 euro

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Ai sensi dell’Articolo 73 – Informazione, formazione e addestramento 1. Il datore di lavoro provvede affinché per ogni attrezzatura di lavoro a disposizione, i lavoratori incaricati dispongano di ogni informazione e di ogni istruzione d’uso necessaria in rapporto alla sicurezza e relativa: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature (anche sulla base delle conclusioni eventualmente tratte dalle esperienze acquisite nella fase di utilizzazione delle attrezzature di lavoro); b) alle situazioni anormali prevedibili. 2. Il datore di lavoro provvede altresì a informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro, sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature.

3. Le informazioni e le istruzioni d’uso devono risultare comprensibili ai lavoratori interessati.

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Ai sensi dell’Articolo 73 – Informazione, formazione e addestramento 4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all’articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone. 5. In sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali é richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione.

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D.Lgs. 81/08 - ART. 20 - Obblighi dei lavoratori Concetti base Il lavoratore è tenuto a prendersi cura della sua sicurezza e degli altri in prima persona, conformemente a quanto sia stato formato e informato sui rischi in Azienda, adeguando il proprio comportamento e verificando quello dei colleghi.

Inoltre: - hanno cura delle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione e le utilizzano in modo appropriato; - non vi apportano modifiche di propria iniziativa; - segnalano immediatamente al datore di lavoro (o al dirigente o al preposto) qualsiasi difetto od inconveniente da essi rilevato nelle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione.

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Segatrice da cantiere Rischi Pericolo di cesoiamento Pericolo di taglio o sezionamento Pericolo di impigliamento Pericolo di trascinamento o intrappolamento Pericolo di urto Perdita di stabilità del macchinario e parti della macchina Contatto elettrico (diretto o indiretto) Perdita dell'udito (sordità), altri disturbi fisiologici (per esempio perdita dell’equilibrio, perdita di percezione) Interferenza con comunicazioni verbali, segnali acustici, ecc. Pericoli da contatto o inalazione di fluidi dannosi, gas, nebbie, fumi e polveri Pericolo di incendio e di esplosione Inosservanza dell'uso dei dispositivi di protezione individuale Errore umano

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Betoniera a bicchiere Norme di riferimento Artt. 41, 55 e 68 del DPR 547/55 Art.35 Del D.Lgs. 626/94

Rischi e misure di prevenzione Schiacciamento tra le razze del volante = deve essere installato uno schermo che impedisca il passaggio tra le razze del volante. Ribaltamento accidentale del bicchiere (pedale di sblocco del bicchiere munito superiormente e lateralmente di una protezione atta ad evitare azionamenti accidentali dello stesso). Contatto con la ghiera e (installazione di apposito carter).

il

pignone

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Betoniera a bicchiere Rischi e misure di prevenzione Elettrocuzione = deve essere previsto il collegamento all’impianto di terra Rumore = uso di idonei DPI Riavvio intempestivo = deve essere installato un relè di minima Ribaltamento della betoniera = è tassativamente vietato modificare la macchina togliendo o sostituendo le ruote con sostegni improvvisati come laterizi o altro

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Betoniera a bicchiere Rischi e misure di prevenzione ďƒźPosizionamento sotto il raggio di azione della gru = prevedere un solido impalcato sovrastante con tavole da ponteggio, ad altezza di 3 metri da terra a protezione dell’addetto.

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Macchina piegaferri Norma di riferimento – Artt. 41, 55 e 68 del DPR 547/55 – Art. 35 Del D.Lgs. 626/94 Rischi e misure di prevenzione Elettrocuzione = deve essere previsto il collegamento all’impianto di terra Schiacciamento/Cesoiamento durante l’uso della piegaferri = microinterruttore per la protezione amovibile dei perni di piega. Avviamento accidentale = pedale munito superiormente e lateralmente di una protezione atta ad evitare azionamenti accidentali dello stesso Riavvio intempestivo = installato un relè di sgancio

deve

essere

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SCALE RIFERIMENTI NORMATIVI: D.P.R. 164/56 Art.8. (Scale a mano) D.P.R. 547/55 Art. 18 e 19 (SCALE SEMPLICI PORTATILI) D.Lgs. 626/94 Art. 36-ter (Impiego delle scale a pioli)

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SCALE

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SCALE RISCHIO RESIDUO: La rispondenza ai requisiti previsti dal costruttore deve essere verificata periodicamente; gli elementi da verificare sono, in linea di massima: • piedino antiscivolo inferiore • tappo superiore • tappeto antiscivolo sul gradino • gradino (deformato o strappato) • profilo del montante (non più lineare) • lunghezza dei montanti (non uguale) Le scale a mano sono da considerarsi, in generale, un mezzo di transito e non un luogo di lavoro.

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Dispositivi di Protezione Individuale Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggere contro uno o più rischi suscettibili minacciane la sicurezza o la salute durante il lavoro. I DPI devono essere conformi alle norme vigenti. I DPI devono inoltre: - essere adeguati ai rischi da prevenire; - essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; - poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.

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Dispositivi di Protezione Individuale Obblighi del datore di lavoro: - Valutazione e individuazione dei rischi; - individuazione del DPI; - fornitura dei DPI ai lavoratori.

Obblighi dei lavoratori: - formazione e addestramento; - utilizzo dei DPI; - cura dei DPI; - Non modifiche; - riconsegna dei DPI; - segnalazione di anomalie sui DPI.

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L’apparecchio di sollevamento è una macchina a funzionamento discontinuo destinata a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa. Gli apparecchi di sollevamento sono, per tipo, costruzione e impiego, svariati e numerosi. I principali classificati in funzione del tipo costruttivo sono: 1) apparecchi di sollevamento a ponte; 2) apparecchi di sollevamento a fune; 3) apparecchio di sollevamento a braccio ;

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Il mercato offre una ampia scelta di apparecchi di sollevamento; i fattori che ne condizionano la scelta sono principalmente il peso ed il volume da movimentare, l’ambiente di lavoro e lo spazio a disposizione, sia quello fisico occupato dal mezzo che quello per le eventuali manovre.

Nel ciclo produttivo delle attività di cantiere si eseguono lavorazioni tali per cui pesi e volumi da movimentare, dopo una o alcune fasi di produzione, sono notevolmente differenti da quelli iniziali per cui si dovrà scegliere un apparecchio di sollevamento adatto alle specifiche esigenze.

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Sono considerate gru ai sensi di legge le gru a ponte, le gru a braccio, le gru a rotazione totale, le gru montate su camion (gru di carico), le autogru, le gru a torre (a rotazione in alto o a rotazione in basso) e le macchine simili, se: - la portata del gancio è di almeno 1000 kg o il momento di carico è di almeno 40.000 Nm; - il dispositivo di sollevamento è a motore; - il gancio può essere spostato liberamente su almeno un asse in senso orizzontale.

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Non sono considerate gru:

-le macchine persone;

destinate

al

sollevamento

di

-le macchine edili provviste di un gancio di sospensione e concepite ed equipaggiate per effettuare movimenti di terra.

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Libretto, registro e dichiarazione di conformità della gru: Per ogni gru devono essere tenuti un libretto e un registro; le gru messe in circolazione dopo il 31 dicembre 1996 devono inoltre essere munite di una dichiarazione di conformità del produttore sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici. Tali documenti vanno conservati in modo da poter essere consultati, a richiesta, dall’organo di esecuzione competente.

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Contenuti del Libretto della gru: - il nome e l’indirizzo del produttore; - la denominazione della serie o del tipo; - il numero di serie; - l’anno di costruzione; - i dati tecnici essenziali, in particolare le dimensioni, i pesi, la capacità di carico e le possibili configurazioni (stati d’impiego).

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Contenuti del Registro della gru: - i risultati dei controlli effettuati; - i lavori di manutenzione e di modifica; - le ubicazioni e le relative configurazioni (stati d’impiego), tranne che per le autogru e le gru montate su camion; - gli eventi inusuali riguardanti la sicurezza della gru; - il proprietario della gru.

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Procedure per il montaggio dei mezzi di sollevamento - Procedura organizzativa; - Procedura di sicurezza durante il montaggio e lo smontaggio; - Procedure e autorizzazioni successive al montaggio; - Procedura di controllo e verifica da attuare prima della messa in opera della gru; - Procedure di corretto utilizzo della gru.

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Procedure organizzative -Individuazione dei preposti; -Individuazione dei DPI; -Disposizione della Segnaletica; -Identificazione delle aree operative; -Recinzione della zona; - Organizzazione dell’area;

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Procedure organizzative -Ubicazione della gru;

Linee elettriche

-Distanze: Scavi

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Linee elettriche

DPR 547/55;

D.Lgs. 81/08;

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Scavi

d≥h

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Basi di appoggio gru:

Allegato VI del D.Lgs 81/08

Studio del terreno

Portanza del terreno

Tipologia del cantiere

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Tipi di basamento:

PLATEA DI FONDAZIONE IN CLS ARMATO

CARRO BASE SU PIASTRE IN CLS

GRU TRASLANTE SU ROTAIA TRONCHETTO DI FONDAZIONE ANNEGATO NEL PLINTO IN CLS

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Per ogni basamento realizzato, a prescindere dal tipo scelto, va redatta una: “DICHIARAZIONE DI IDONEITA’ DELLA BASE DI APPOGGIO” Tale dichiarazione deve essere messa a disposizione per eventuali ispezioni del funzionario ASL incaricato alla verifica della gru.

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INTERFERENZE: Qualora l’estensione del cantiere richieda l’utilizzo di più mezzi di sollevamento è necessario procedere ad una attenta Analisi e valutazione dei rischi;

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INTERFERENZE: Le condizioni di pericolo possono essere determinate dall’interferenza tra i diversi mezzi di sollevamento con rischi di collisione di una gru con una o più gru che si trovino nelle vicinanze (rischio di collisione della fune di sollevamento della gru più alta con il braccio o il contro–braccio della gru bassa). La definizione di condizioni di sicurezza, inoltre, può richiedere la limitazione del movimento dei carichi trasportati (proibizioni di sorvolo del gancio su una zona predefinita: strade, linee elettriche, altri edifici, ecc.)

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INTERFERENZE: In situazioni particolarmente critiche è possibile far uso di dispositivi zonali e/o anticollisione di supporto alla guida dei mezzi di sollevamento. Questi sistemi sono in grado di interrompere, senza l’intervento del gruista, i movimenti dei mezzi non appena la loro persistenza, rischia di fare oltrepassare i limiti di sicurezza. Un monitor di dialogo informa il gruista delle azioni di rallentamento e poi di arresto poste in atto nell’avvicinarsi alla zona interdetta. In più gli propone i movimenti disponibili per uscire da questa zona. Il dispositivo scambia i dati tra gru affinché ognuna di esse conosca la posizione delle altre. Questi scambi vengono realizzati o tramite sistema filare (cavo elettrico), o per radiotrasmissione.

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INTERFERENZE:

POS:

Il POS individuerà con precisione le aree di interferenza tra i mezzi di sollevamento e le aree interdette al sorvolo da parte del gancio delle diverse gru, anche in riferimento all’evoluzione dei lavori, riportandole in uno schema planimetrico.

PSC:

La pianificazione della sicurezza, tenuto conto dell’effettiva rilevanza dei pericoli dovuti all’interferenza da parte delle gru, dovrà evidenziare aree e fasi critiche, disponendo l’eventuale adozione del dispositivo anticollisione, valutandone i costi specifici ed indicandoli nell’apposita sezione del PSC

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Procedura di sicurezza durante il montaggio e lo smontaggio -Montaggio da personale autorizzato; -DPI per il personale: Cintura di sicurezza completa di bretelle e cosciali -Smontaggio: Ruggine; Incrostazioni di cemento; Usura di supporti, ingranaggi e funi.

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Procedure e autorizzazioni successive al montaggio -Verifica di auto-protezione della gru; -Verifica protezione elementi gru: Ingranaggi; Cinghie; Teste d’albero; Recinzione del basamento; Ing. Vincenzo Staltieri – Corso CSP/CSE


Procedura di controllo e verifica da attuare prima della messa in opera della gru Controlli da effettuare prima dell’entrata in funzione: limitatore di carico e di velocità; dispositivo di fine corsa; fine corsa di traslazione del carrellino scorrevole del braccio; fine corsa di orizzontalità del braccio; peso della zavorra relativo alla lunghezza del braccio; la perfetta messa a livello del basamento;

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Procedura di controllo e verifica da attuare prima della messa in opera della gru l’adeguatezza del parallelismo delle rotaie e il loro dislivello (piani verticale e orizzontale); verifica delle caratteristiche di sicurezza delle funi in relazione ai coefficienti di sicurezza e delle catene. verifica del dispositivo di chiusura dell’imbocco dei ganci utilizzati durante le fasi di sollevamento; Nel caso di installazione di una gru a rotaia è necessario verificare la resistenza del terreno

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Procedure di corretto utilizzo della gru. Rotazione della gru libera in condizioni di riposo; Non utilizzo in caso di vento forte; Movimentazione dei carichi: ocassoni per le macerie; oceste per i manufatti e i materiali componibili; osecchione per il trasporto del conglomerato; obrache e cinghie per il trasporto di componenti come travi, travetti; oimbracatura e cinghie per il trasporto di mezzi meccanici; oforca per l’esclusivo carico e scarico di pallets dal cassone degli automezzi;

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SCELTA DEGLI ACCESSORI DI IMBRACATURA ADATTI

Determinare il peso del carico tramite:

Bolla di trasporto;

Stima;

Tabelle pesi prodotti;

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SCELTA DEGLI ACCESSORI DI IMBRACATURA ADATTI Tenere conto dell’angolo del vertice:

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Prescrizioni: ďƒ˜Utilizzare tutti i punti di presa presenti sul carico:

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Prescrizioni: ďƒ˜Proteggere le imbracature dagli spigoli vivi:

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Prescrizioni: ďƒ˜Posizionare correttamente il carico sulle forche pallet:

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Prescrizioni: ďƒ˜Caricare le assi formando una catasta unica ordinata:

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Prescrizioni: ďƒ˜Caricare le assi formando una catasta doppia ordinata :

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Prescrizioni: ďƒ˜Caricare i fasci di ferri di armatura non assicurandoli dai legacci:

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Prescrizioni: ďƒ˜Caricare i fasci di ferri di armatura singoli posizionando una asse di legno nella parte inferiore:

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Prescrizioni: ďƒ˜Caricare le reti di armatura non assicurandoli dai legacci:

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Prescrizioni: ďƒ˜Assicurare tutti i vertici anche per i fogli di rete di armatura singoli:

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Prescrizioni: ďƒ˜Per il sollevamento dei puntelli utilizzare le apposite Barelle:

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Prescrizioni: ďƒ˜Utilizzare le apposite cassette porta attrezzi nella maniera idonea:

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Prescrizioni: VERIFICHE SUGLI ELEMENTI DI SOLLEVAMENTO Verifiche periodiche; Verifiche strutturali;

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Prescrizioni: VERIFICHE PERIODICHE: l’esame a vista; le prove di funzionamento; tecnico verificatore: Utilizzo dell’apparecchio di sollevamento; Adozione delle misure necessarie per assicurare la stabilità dell’apparecchio e del suo carico; Deve essere verificata l’efficienza dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e luminosi;

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Prescrizioni: VERIFICHE PERIODICHE: l’apparecchio deve essere provvisto di dispositivo di frenatura atta ad assicurare un pronto arresto; utilizzo della gru nei limiti dei carichi stabiliti dal costruttore; deve essere verificata l’efficienza dei dispositivi che impediscano la fuoriuscita delle funi dalle sedi dei tamburi e delle pulegge; segnaletica adeguata; impianti elettrici

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Prescrizioni: VERIFICHE STRUTTURALI: La gru è soggetta a CICLI DI CARICO, ossia a fenomeni di fatica strutturali Come un filo di ferro si rompe dopo averlo sottoposto a cicli di carico (FLESSIONE) così nella struttura della gru si manifestano delle piccole lesioni che nel tempo si propagano e possono portare al collasso della gru stessa. I funzionari USL possono prescrivere, quando la gru supera i 10 anni di vita, una VERIFICA STRUTTURALE o DECENNALE per andare a capire, sulla base delle condizioni della struttura, quanti cicli di vita residui rimangono alla gru rispetto alla classe stabilità dal costruttore della gru.

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Prescrizioni: VERIFICHE STRUTTURALI: Verifiche strutturali con l’ausilio di controllo non distruttivi quali liquidi penetranti e magnetoscopia con il rilascio del CERTIFICATO DI VITA RESIDUA della gru.

Obbligo delle verifiche della gru: D.P.R. 24 maggio 1988 n°224 (Recepimento Italiano CEE n°85/374)

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GRUISTA Il gruista è colui che opera con i mezzi di sollevamento. La mansione di gruista prevede l’acquisizione di una specializzazione e una formazione adeguata conseguita frequentando, per esempio, corsi di formazione e aggiornamento presso i costruttori delle attrezzature; tale formazione permette altresì di acquisire le prescrizioni sulla sicurezza nell’uso del mezzo e di metterle in pratica correttamente.

GRU A TORRE

AUTOGRU

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GRUISTA La mansione di gruista comporta rischi “specifici”, presenti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. Tali rischi possono essere ridotti applicando corrette misure di prevenzione.

Analisi delle mansioni

Valutazione Dei Rischi

Misure di prevenzione e protezione

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GRUISTA

Misure di prevenzione e protezione STRUTTURALI: opere provvisionali idoneità delle macchine/attrezzature ORGANIZZATIVE: piani di sicurezza e procedure operative previste nei POS attività di formazione e informazione gestione del cantiere Ing. Vincenzo Staltieri – Corso CSP/CSE


GRUISTA

Misure di prevenzione e protezione COMPORTAMENTALI: rispetto delle norme di buona tecnica utilizzo dei DPI osservanza delle indicazioni riportate in riferimento ai mezzi e alle attrezzature in uso osservanza delle procedure aziendali

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GRUISTA

MANSIONI Effettuare la verifica periodica annuale, che accerti lo stato di funzionamento e di conservazione della gru. INOLTRE: Ogni spostamento di una gru a torre va segnalato alla Azienda Sanitaria Locale competente per territorio.

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GRUISTA Prescrizioni AUTOGRU L’operatore addetto all’autogru deve fondamentali norme e prescrizioni.

conoscere

e

rispettare

IN PARTICOLARE: Aver ricevuto formazione e Addestramento specifici sul mezzo che dovrà manovrare. Essere in grado di eseguire la messa a punto dell’autogru. Conoscere le limitazioni alla circolazione delle autogru previste dal codice della strada.

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alcune


GRUISTA La gestione dell’operatività del mezzo è a carico esclusivo del gruista in ogni fase di lavoro:

D u r a n t e l a f a s e d i t r a s f e r i m e n t o a l c a n t i e r e ; D u r a n t e l e a t t i v i t à d i l a v o r o ; A l l ’ i n t e r n o d e l c a n t i e r e ; N e l l a g e s t i o n e d e l l a m a n u t e n z i o n e d e l m e z z o .

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GRUISTA Il gruista è inoltre responsabile delle modalità di aggancio e movimentazione del carico. Il gruista deve: Verificare la stabilità del mezzo, anche in funzione del tipo di terreno. Conoscere la portata del mezzo, anche in relazione allo sbraccio. Acquisire il peso del carico o effettuare una stima approssimativa dello stesso (per gli elementi di peso superiore alle 2 tonnellate è obbligatoria l’indicazione del peso effettivo sul carico).

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GRUISTA Valutare la tipologia di carico e utilizzare il metodo operativo e di aggancio più adeguato. Verificare “funi”, “brache” e ogni altro accessorio di sollevamento. Valutare la capacità di carico in relazione agli angoli di imbracatura ed ai metodi di sollevamento.

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GRUISTA Le funi degli apparecchi di sollevamento e degli impianti di trazione devono essere verificate trimestralmente a cura del datore di lavoro e tramite personale specializzato. Tale personale deve essere in grado di rilevare le condizioni di usura ed eventuali rotture dei fili, sfilacciamento, schiacciamento o altro. I risultati delle verifiche devono essere registrati sui libretti degli apparecchi stessi.

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GRUISTA È da tener presente che le diverse condizioni di imbracatura dei carichi (in particolare elevati angoli di apertura delle funi di gancio) fanno diminuire significativamente la portata dell’accessorio usato per l’imbracatura, riducendone pericolosamente l’efficacia.

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GRUISTA

Gli apparecchi di sollevamento devono avere una iscrizione sul mezzo, chiara e ben visibile che indichi la portata massima ammessa

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GRUISTA Occorre verificare la portata di ogni braca tessile, indicata da un’apposita targhetta o dal colore

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GRUISTA Prima di effettuare qualsiasi operazione di sollevamento l’operatore addetto alla gru deve acquisire il peso del carico per verificare la rispondenza tra il mezzo, le funi e i ganci, nelle diverse condizioni e conformazioni di utilizzo.

Per gli elementi di peso superiore alle 2 tonnellate è obbligatoria l’indicazione del peso sul carico.

L’addetto deve inoltre valutare la tipologia di carico e utilizzare l’attrezzatura più appropriata.

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GRUISTA SEGNALAZIONI MANUALI PER IL SOLLEVAMENTO Il gruista deve conoscere i segnali manuali di sollevamento affidandosi, per le indicazioni di manovra, a un solo “responsabile” osservando scrupolosamente le norme di sicurezza per la salvaguardia propria e degli altri lavoratori coinvolti nell’attività.

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GRUISTA

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GRUISTA

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GRUISTA RISCHI: Durante l’attività lavorativa i gruisti possono essere soggetti a particolari tipi di rischio; tra i principali si evidenziano i seguenti:

-Folgorazione/contatto con linee elettriche aeree; -Rumore; -Ribaltamento.

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GRUISTA - Folgorazione/contatto con linee elettriche aeree

Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree per una distanza stabilita in base al D.L.gs 81/08. ≼Xm

Detta distanza minima deve essere rispettata sia dagli elementi strutturali del braccio sia dai carichi sospesi movimentati

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GRUISTA - Rumore

Tenere chiusi gli sportelli della cabina di comando; Qualora si tengano i finestrini aperti si dovranno indossare le cuffie o i tappi di protezione auricolare (sempre a seguito di una valutazione del rumore).

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GRUISTA - Ribaltamento Non utilizzare l’autogru per il trasporto dei carichi. L’autogru deve sempre essere utilizzate da ferma.

Sollevare i carichi esclusivamente con gli stabilizzatori azionati.

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GRUISTA Lista di controllo per i gruisti di gru a torre Verifica giornaliera prima della messa in esercizio: 1. Controllo a vista della gru per l'individuazione di mancanze evidenti:

– zavorra; – zona di traslazione e rotazione; – dispositivo di chiusura dei ganci; Per quanto possibile, salire sulla gru almeno una volta al giorno, specialmente quando si lavora con il comando a distanza via cavo o via radio.

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GRUISTA Lista di controllo per i gruisti di gru a torre 2. Controllo visivo sulla zona circostante la gru; 2.1 Verifica al suolo: -modifiche al basamento della gru (basamenti non più a piombo, crepe nel terreno, assi di supporto allentate, modifiche di altro tipo) - per le gru con meccanismo di rotazione in basso: - libertà di rotazione (+ 50 cm distanza di sicurezza) - presenza delle necessarie barriere di delimitazione - nessun materiale deposto all’interno delle barriere -nessuna macchina o veicolo nelle immediate vicinanze 2.2 Verifica nell’aria: – libertà di rotazione del braccio

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GRUISTA Lista di controllo per i gruisti di gru a torre 3. Accendere e spegnere l'interruttore di sicurezza (giallo/rosso) per controllare che funzioni correttamente. 4. Verifica pulsantiera comandi e rispondenza telecomando: -controllare a vista che non ci siano mancanze evidenti; -controllare il funzionamento degli organi di comando, degli altri pulsanti e interruttori e del dispositivo di blocco della leva di comando. 5. Controllo del funzionamento del finecorsa: – sollevamento, in alto; – corsa del carrellino, interna ed esterna.

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GRUISTA Lista di controllo per i gruisti di gru a torre 6. Controllo freni: – sollevamento; – carrellino; – rotazione; – traslazione. 7. Controllo a vista dello stato della fune di sollevamento. 8. Comunicare immediatamente ai superiori le mancanze individuate. N.B. I lavori di sollevamento con la gru devono essere ripresi solo dopo che le mancanze sono state eliminate da uno specialista di gru.

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GRUISTA 1. Durante le pause: 1.1 Sganciare il carico. 1.2 Sollevare il gancio. 1.3 Assicurare il meccanismo di traslazione e rotazione. 2. A lavoro terminato: mettere la gru fuori servizio 2.1 Sganciare il carico e le imbracature. 2.2 Sollevare il gancio (fino a circa 2 m dal finecorsa). 2.3 Mettere il carrellino nella posizione prescritta dal costruttore. 2.4 Disinserire il comando della gru. 2.5 Attivare il brandeggio libero per azione del vento: sbloccare il freno di rotazione, il braccio deve poter ruotare liberamente (a sufficiente distanza da ostacoli).

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GRUISTA 2. A lavoro terminato: mettere la gru fuori servizio 2.6 Disinserire l'interruttore della gru. 2.7 Assicurare la gru contro un uso abusivo chiudendo a chiave l'interruttore di sicurezza o l'interruttore della gru. 2.8 Se necessario, assicurare la gru contro un accesso abusivo: smontare la scaletta a pioli, chiudere a chiave la cabina del gruista.

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GRUISTA 3. In caso di tempesta: 3.1 In caso di temporale o di vento forte adottare immediatamente le misure dal punto 2.1 al punto 2.5 indicate alla voce «a lavoro terminato» Indizi di vento forte: – il carico comincia ad oscillare senza alcun controllo sotto l’azione del vento; – il braccio non riesce più a ruotare contro il vento; – se il braccio è trasversale rispetto alla direzione del vento, risulta impossibile tenerlo fermo.

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GRU Adempimenti di legge Per evitare sanzioni da parte degli organi di vigilanza occorre adempiere ai seguenti obblighi di legge: -Verifiche periodiche D.Lgs 81/08, art. 71, comma 11 integrato dal D.Lgs 106/09 -Verifiche trimestrali di funi e catene ai sensi del D.Lgs 81/08, all. 6, punto 3.1.2 -Aggiornamento del Registro di Controllo per macchine marcate CE, D.Lgs 81/08 art. 37 e art. 71, comma a, punto b. -Verifiche strutturali o decennali ai sensi delle norme UNI-ISO 9927-1, ISO 12482-1, CNR 10011.97 per determinare i cicli di vita residui della gru in base alle classificazioni delle norme ISO 4301-1, FEM 1.001.

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GRU Adempimenti di legge - Obbligo di formazione degli operatori gru da parte del datore di lavoro – D.Lgs 81/08, art. 37 e art 71, comma 7, punto A. - Dichiarazione di idoneità della base di appoggio della gru come disposto al punto 3.1.3 dell’allegato VI del D.Lgs 81/08 integrato dal D.L.gs 106/09. - Piano antinterferenza tra gru a torre ai sensi della circolare ministeriale n°22856/PR1 del 12/11/1984. - Denuncia di messa a terra con invio della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico all’ISPESL e all’ASL ai sensi del D.P.R. 462/2001.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Documentazione a corredo di ogni mezzo 1. Manuale di uso e manutenzione: 1.1 deve essere scritto in modo chiaro e comprensivo 1.2 deve essere disponibile nella lingua meglio comprensibile dall’operatore

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CAMION GRU ED AUTOGRU Documentazione a corredo di ogni mezzo 2. Copia libretto ISPESL: 2.1 Il libretto ISPESL è obbligatorio per ogni mezzo di sollevamento con portata > 200 Kg.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Documentazione a corredo di ogni mezzo 3. Verbale di verifica periodica; 3.1 Il verbale di verifica periodica viene eseguito da tecnici ASL annualmente. 3.2 La verifica è solo una fotografia allo stato di fatto e non significa che la macchina è sicura per un anno consecutivo.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Documentazione a corredo di ogni mezzo

4. Verbale di verifica trimestrale funi e catene.

4.1 Funi e catene devono essere verificate almeno ogni tre mesi a cura di un preposto. Possibilmente l’operatore.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Dotazioni del mezzo • Estintore min. 2 Kg; • Cassetta di medicazione; • Indumento ad alta visibilità; • Telefono personale; • Promemoria chiamate di emergenza.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Dotazioni del mezzo • Piastre di stabilizzazione; • Funi in acciaio omologate; • Catene omologate; • Brache e fasce omologate.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Controllo dotazioni: Funi e Catene • Funi e catene devono essere in ottimo stato di manutenzione • Le funi non devono presentare sfilacciature o piegature • I ganci devono avere la molla di sicurezza • Le catene devono essere prive di schiacciamenti

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CAMION GRU ED AUTOGRU Controllo dotazioni: Brache e fasce • Hanno una minore durante delle funi e delle catene. Il loro degrado in genere è ben visibile pertanto devono essere sostituite con solerzia. Gli agenti atmosferici degradano con facilità questo comodo e semplice accessorio.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Controllo sulle funi: • GIORNALIERA: Viene effettuata dall’operatore. • TRIMESTRALE: Viene effettuata da persona esperta. • SPECIALE: A seguito di un incidente o di qualsiasi Danneggiamento.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Cosa si controlla: • Rottura dei fili: rottura di un trefolo; •Diametro: La riduzione del diametro implica un allungamento della corda; •Ridotta elasticità: La fune si può rompere improvvisamente; •Corrosione; •Deformazione.

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CAMION GRU ED AUTOGRU COSI’NON VA’...

I ganci e le corde devono essere sempre in ottima condizione!!!

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CAMION GRU ED AUTOGRU DPI in dotazione al gruista • Casco di protezione. • Scarpe alte. • Guanti. • Gilet alta visibilità.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Piazzamento • Usare il più possibile gli stabilizzatori aperti del tutto e completi delle sottostanti piastre; • Effettuare tutte le manovre di prova: sfilo, salita, discesa, allontanamento, avvicinamento, rotazione, ecc. • Pulire i comandi da grasso, polvere, olio, ecc. • Verificare il programma di lavoro in riferimento al tiro da effettuare e scegliere la configurazione migliore della macchina.

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CAMION GRU ED AUTOGRU Piazzamento • Non ammettere a bordo altre persone. • Preavvisare l’inizio della manovra con segnalazione acustica. • Evitare di transitare con il carico su aree di lavoro. • I carichi vanno ben imbracati ed equilibrati. • Il materiale minuto va trasportato in appositi contenitori. • Evitare tiri in diagonale.

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FINE LEZIONE

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