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I requisiti e la formazione dell’Energy Manager


L’accesso alla professione: previsioni normative La normativa che ha introdotto la figura del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia non dispone nulla in merito ai requisiti per l’accesso a tale professione. Infatti nella prima fase della sua applicazione (in particolar modo nel caso di nomina “interna” per i soggetti obbligati dall’art. 19 della legge n° 10 del ‘91) i nominati sono stati spesso individuati sulla base dei ruoli ricoperti nell’organizzazione piuttosto che sulla base di particolari requisiti tecnico-professionali. Fu cosi che in un primo tempo gli incaricati abbiano ricoperto tale ruolo come un puro adempimento formale senza però avere le necessarie conoscenze e l’adeguata professionalità propri di tale figura professionale.


L’accesso alla professione: previsioni normative

Anche nei casi in cui la nomina avveniva tra figure “esterne” la scelta si basava su figure che, pur essendo tecnici, e pur avendo delle conoscenze in materia energetica, non possedevano il giusto grado di specializzazione che tale compito richiede. Infatti il gestore dell’energia deve possedere delle competenze multidisciplinari, spesso molto articolate, che possano permettere di valutare le varie soluzioni tanto quanto dal punto di vista tecnico, che da un punto di vista economico, nonché valutare le ricadute organizzative e gestionali di tali interventi.


L’accesso alla professione: previsioni normative Nel corso degli anni questa situazione è cambiata. Tutto ciò è stato possibile grazie alle numerose attività di formazione proposte, tanto in ambito universitario con corsi di laurea e master postlaurea specifici, che tramite numerosi corsi di qualificazione, seminari e focus promossi da varie organizzazioni a vario titolo.


L’accesso alla professione: previsioni normative Grazie a tutte queste iniziative l’E.M. ha potuto accrescere le proprie competenze e conoscenze, riuscendo cosi ad assumere incarichi a vario titolo inerenti il settore energetico, talvolta anche diversi da quelli tipici del “responsabile della conservazione ed uso razionale dell’energia.”


La formazione necessari per diventare un Energy Manager Assodato che per la professione dell’E.M. (ex art. 19 della legge n° 10 del ‘91) non è stata prevista dalla norma nessuna formazione specifica (e nessun corso abilitante). Tuttavia questo è un paradosso vero e proprio proprio.. Come può infatti un E.M. svolgere bene il proprio ruolo senza avere nessuna competenza di base specifica?


La formazione necessari per diventare un Energy Manager In effetti ben presto il legislatore si rese conto di tale paradosso e vi si pose rimedio con l’emanazione della circolare del MICA del 2 marzo ‘92 n° 219 219/F /F che al punto 17 sottolinea che: Punto 17 17:: Dal punto di vista del profilo culturale culturale-professionale il tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia si configura idealmente come un soggetto con un bagaglio di conoscenze acquisibili mediante laurea in ingegneria, pluriennale attività tecnica professionale successiva alla laurea nel settore in cui l’Organizzazione opera, esperienza nel campo degli studi di fattibilità e della progettazione di massima di sistemi per la produzione e l’utilizzo dell’energia, buona conoscenza delle tecnologie più avanzate nel settore settore..


L’accesso alla professione: previsioni normative Quindi alla luce della citata circolare 219/F del ’92 pare che l’E l’E..M. non possa prescindere dall’avere una formazione tecnica di alto livello, nonché competenze ed esperienze proporzionali al ruolo da ricoprire ricoprire, come del resto era facile intuire e come già le dinamiche del mondo del lavoro avrebbero richiesto anche senza bisogno di nessun chiarimento in merito


L’accesso alla professione: previsioni normative Oltre alle vaste conoscenze tecnico-professionali un buon Energy Manager si distingue per le sue spiccate attitudini ad avvalersi di conoscenze interdisciplinari e di una pluralità di competenze ed esperienze che si possono riassumere in tre macroaree Legislazione; Management; Tecnologie; Finanziamenti ed investimenti; Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità ; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico; Revisione contratti di servizio; Contenimento dei consumi energetici; Conseguenze ambientali dei consumi energetici; Certificazioni di sistemi energetici


Area delle CONOSCENZE Legislazione; Management; Tecnologie; Finanziamenti ed investimenti;

Le conoscenze di un buon Energy Manager devono quindi essere costituite da un insieme di conoscenze interdisciplinari che gli forniscano i necessari strumenti atti a svolgere le funzioni assegnate dalla normativa. Conoscenze che inoltre devono integrarsi con ogni altro elemento utile ai fini dello svolgimento delle professione al fine di rendere sempre piĂš competitiva la propria professionalitĂ associando quindi alle conoscenze tecniche di base anche conoscenze in campo giuridico, manageriale, economico e gestionale.


Area delle CONOSCENZE Legislazione; Management; Tecnologie; Finanziamenti ed investimenti;

In particolare l’Energy Manager dovrà: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Conoscere la normativa regionale, nazionale e comunitaria; Conoscere le tecnologie più innovative e le loro applicazioni; Conoscere le principali tecnologie in campo di rinnovabili; Conoscere gli strumenti dell’energy management; Saper valutare la fattibilità economica delle soluzioni proposte; Conoscere le tecniche di gestione dell’energia nei vari settori;


Area delle CONOSCENZE Legislazione; Management; Tecnologie; Finanziamenti ed investimenti;

1. Conoscere la normativa regionale, nazionale e comunitaria; Alla luce del complesso quadro normativo la conoscenza della legislazione ai vari livelli è un elemento essenziale dell’E.M.. Infatti a disciplina energetica, già di per se molto complessa e articolata, si integra a sua volta con quella altrettanto complessa della sicurezza e della tutela ambientale. Infatti il testo unico ambientale (D.lgs 152/2006 e s.m.i.) racchiude i dettami in materia di valutazioni ambientali (VAS, VIA e AIA), le emissioni in atmosfera, la gestione delle acque e dei rifiuti, la bonifica dei siti contaminati, ecc... la cui conoscenza è di fondamentale importanza per definire al meglio gli interventi da proporre e realizzare in campo.


Area delle CONOSCENZE 2. Conoscere le tecnologie più innovative e le loro applicazioni; Cogenerazione, ovvero il processo di produzione contemporanea sia di energia elettrica che di calore utilizzabile per riscaldamento e/o processi produttivi-industriali che permettono rilevanti risparmi nell’uso delle fonti primarie di energia; Trigenerazione, che è un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica utilizzata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera; Telericaldamento, che è una forma di riscaldamento che consiste essenzialmente nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda, surriscaldata o vapore (detti fluidi termovettori), proveniente da una centrale di produzione, alle abitazioni con successivo ritorno dei suddetti alla stessa centrale.


Area delle CONOSCENZE 3. Conoscere le principali tecnologie in campo di rinnovabili; Le energie rinnovabili rappresentano sicuramente la nuova frontiera della produzione energetica. Negli ultimi anni queste tecnologie hanno vissuto un grande sviluppo ed una grande diffusione anche per merito dei numerosi incentivi legati al loro utilizzo. Le fonti rinnovabili piÚ comuni sono sicuramente il Fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a partire dalla radiazione solare, il Solare Termico per la produzione di acqua calda sanitaria immagazzinando l’energia solare in dei collettori solari.


Area delle CONOSCENZE L’eolico per la produzione di energia elettrica tramite la conversione dell’energia cinetica del vento, la Geotermia che sfrutta il calore naturale della terra per molteplici utilizzi, L’idroelettrico per la produzione di energia elettrica a partire dall’energia cinetica dei corsi d’acqua, gli Impianti a Biomasse destinati alla valorizzazione dei materiali di origine organica, vegetale o animale, e che permettono la produzione di diverse forme di energia (elettrica, termica, ecc...)


Area delle CONOSCENZE 4. Conoscere gli strumenti dell’energy management; Conoscere gli strumenti dell’energy management non è altro che approfondire quelli che sono gli strumenti finalizzati all’ottimizzazione dei costi di esercizio, messa a punto di interventi, revisione dei contratti ecc.. Questi strumenti si articolano in una serie di fasi di norma preceduti da quello che viene definito “energy audit” che non è altro che una indagine preliminare al fine di individuare la migliore performance possibile del sistema energetico che si sta analizzando.


Area delle CONOSCENZE Per fare ciò si devono apprendere quelle che sono le tecniche per l’individuazione e la conseguente ricerca dei dati di interesse. Lo scopo naturalmente è quello di individuare, attraverso appunto l’analisi energetica, in che modo l’energia viene utilizzata, quali sono le cause degli sprechi e quali interventi si possono realizzare al fine di ottimizzare le risorse tramite un “piano d’azione” che valuti tanto la fattibilità tecnica quanto la fattibilità economica.


Area delle CONOSCENZE 4. Conoscere gli strumenti dell’energy management; I sistemi di Energy Management quindi presuppongono una serie di conoscenze che richiedono un costante aggiornamento tecnico, normativo e tecnologico, al fine di: Redigere il bilancio energetico dell’edificio in esame; Individuare quelli che sono gli interventi di riqualificazione energetica che possono essere realizzati; Saper valutare per ogni intervento tutte le possibili soluzioni tecniche e la loro fattibilità economica; Prevedere delle azioni che migliorino le condizioni di sicurezza; Ridurre il più possibile e in maniera duratura le spese di gestione.


Area delle CONOSCENZE 5. Saper valutare la fattibilità economica delle soluzioni proposte; Saper valutare la fattibilità economica delle soluzioni proposte è senza dubbio uno degli aspetti più complessi del ruolo di E.M.. Questo è dovuto al fatto che sul mercato sono presenti, per ogni possibile intervento, molteplici soluzioni che naturalmente devono essere vagliate attentamente di volta in volta, tenendo conto delle diverse variabili. Considerare se la tecnologia prescelta ha una solida produzione sul mercato e che i suoi prezzi siano compatibili con il ritorno economico dell’investimento.


Area delle CONOSCENZE 5. Saper valutare la fattibilità economica delle soluzioni proposte; Esaminare il ritorno economico dell’investimento rapportandolo al risparmio energetico prodotto e/o alla riduzione dell’impatto ambientale delle unità produttive interessate (Questo anche in rapporto ad eventuali bandi per l’erogazione di contributi ed incentivi legati a tali parametri) Conoscere quanto appena descritto richiede naturalmente una specifica formazione che si può acquisire, per la sua natura interdisciplinare, tramite corsi universitari, master specialistici, seminari, ecc... oltre che naturalmente all’attività di aggiornamento personale.


Area delle CONOSCENZE 6. Conoscere le tecniche di gestione dell’energia nei vari settori; In genere gli interventi di efficienza energetica hanno un indice di redditività economica positivo, a maggior ragione se valutati nel medio e lungo periodo. Di recente però si stanno diffondendo tra gli utilizzatori anche interventi di riorganizzazione degli impianti e della loro gestione, ricorrendo a quelle che sono fonti di finanziamento alternative, quali: Ricorso a terzi, ovvero prevedere la partecipazione di un soggetto terzo che assicura le risorse necessarie per realizzare gli interventi che presentano rischi contenuti e flussi di cassa generati dai risparmi conseguiti. In tal modo il soggetto terzo riesce a ripagarsi dei costi sostenuti per l’installazione e la gestione in tempi ragionevoli;


Area delle CONOSCENZE 6. Conoscere le tecniche di gestione dell’energia nei vari settori; Ricorso ad ESCO, ovvero Energy Service Companies. Negli ultimi anni sono operative società di servizi integrati per l’energia, le ESCO appunto, che hanno il compito di realizzare interventi di risparmio energetico tramite l’incremento dell’efficienza energetica degli impianti (sia del settore industriale, che del settore terziario e del settore residenziale). Esistono numerose modalità con cui il beneficiario può remunerare l’intervento eseguito a cura e spese della ESCO. Di frequente ad esempio si riconosce alla ESCO l’intero ammontare del risparmio conseguito per un determinato periodo di tempo, al termine del quale il proprietario riscatta l’impianto (first out)


Eseguire degli interventi con tali modalitĂ , specie nel settore della P.A. dove le risorse finanziarie sono spesso esigue per tali interventi, consente di rendere possibili degli interventi di efficienza energetica che altrimenti sarebbero risultati irrealizzabili.


Area delle COMPETENZE Revisione contratti di servizio; Contenimento dei consumi energetici; Conseguenze ambientali dei consumi energetici; Certificazioni di sistemi energetici

Il possesso delle conoscenze viste fin’ora è sicuramente sufficiente a fare di un Energy Manager un tecnico esperto, capace di: 7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; 8. Elaborare piani di fattibilitĂ degli interventi necessari; 9. Valutare le conseguenze delle liberalizzazioni del mercato energetico e le possibili evoluzioni; 10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia;


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7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; Redigere una diagnosi energetica è una esigenza specifica di tutte quelle utenze che presentano rilevanti consumi di energia. La diagnosi non è altro che una indagine preliminare sui consumi che viene effettuata in primis dallo studio dei dati disponibili (bollette elettriche, del gas, ecc...), ma anche attraverso degli strumenti di misura che permettono di monitorare i consumi in tempo reale. Esistono diverse modalità di effettuazione di una diagnosi energetica, che può essere: Ispettiva; Standard; Di dettaglio.


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7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; ďƒźIspettiva; La diagnosi ispettiva viene svolta essenzialmente tramite dei sopralluoghi che hanno lo scopo di andare a mettere in evidenza quelle che sono le specifiche situazioni di inefficienza in modo da poter programmare successivamente le modifiche da apportare agli impianti fino alla loro completa sostituzione con altre tipologie caratterizzati da tecnologie a piĂš basso consumo o alimentati da fonti di energia rinnovabili;


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7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; Standard; La diagnosi standard è propedeutica a quella che sarà l’elaborazione del bilancio energetico. Il bilancio energetico ha lo scopo di misurare i flussi di energia in entrata e uscita, registrando quelle che sono le grandezze più significative ricorrendo anche ad idonea strumentazione che possa registrare i consumi in continuum. Una volta completata la raccolta dei dati si può procedere alla redazione del bilancio energetico andando così ad individuare quelli che sono gli interventi migliorativi più idonei e maggiormente convenienti da un punto di vista strettamente economico;


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7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; Di dettaglio; La diagnosi di dettaglio viene elaborata tramite l’ausilio di appositi software e modelli informatici. Lo scopo di questa diagnosi di dettaglio è quello di registrare e verificare gli effetti che avranno i vari interventi ipotizzati a livello energetico, sia singolarmente che come combinazione di più interventi.


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7. Redigere diagnosi e bilanci energetici; Selezionare la modalità di analisi più idonea di volta in volta per realizzare la diagnosi energetica nel miglior modo possibile, richiede delle spiccate attitudini oltre che all’uso di strumenti informatici, anche di capacità di elaborare ed interpretare i dati delle elaborazioni effettuate fino alla scelta delle soluzioni più idonee per il caso in esame. Il metodo scelto per il calcolo del fabbisogno di energia, le modalità di valutazione delle prestazioni energetiche, le comparazioni tra le stesse a seconda delle soluzioni ipotizzate sono solo alcuni dei contenuti tipici del documento, a cui tra l’altro concorrono anche le norme di certificazione nazionali e internazionali, a maggiore garanzia della reale rappresentazione della situazione energetica analizzata.


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8. Elaborare piani di fattibilità degli interventi necessari; Predisporre gli studi di fattibilità è una delle attività che maggiormente caratterizzano la figura dell’Energy Manager. Infatti tale valutazione consente di valutare gli effetti resi possibili dalle soluzioni scelte da un punto di vista economico (quindi in termini di costi-benefici). Elaborare un piano di fattibilità richiede competenze pluridisciplinari dovendo mettere a confronto le diverse soluzioni da un punto di vista oltre che squisitamente tecnico, anche da un punto di vista economico e di prestazioni.


In genere un piano di fattibilità ben fatto deve contenere almeno i seguenti elementi: Il quadro normativo di riferimento; La descrizione dell’ente o azienda nel dettaglio; L’analisi delle linee produttivr o delle attività svolte, delle forme di gestione dell’energia adottate, delle professionalità coinvolte nei processi produttivi, ecc...


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9.

Valutare le conseguenze delle liberalizzazioni del mercato energetico e le possibili evoluzioni; Le liberalizzazioni del mercato energetico permette all’utente di scegliere il proprio fornitore in base alle condizioni contrattuali che lo stesso propone. Attualmente il mercato non registra particolari differenze tra le tariffe dei vari operatori. L’unica opzione attualmente degna di nota è quella “verde” che permette al consumatore di ricevere unicamente energia prodotta da fonti rinnovabili e che rappresenta una forma di incentivazione non trascurabile oltre che una forma di energia a zero emissioni di gas serra. Il compito dell’Energy Manager in questo caso sarà quello di valutare le varie tariffe, le altre voci di spesa e gli eventuali sconti o bonus previsti, la durata dei contratti e tutte le altre clausole presenti sul contratto di fornitura.


Area delle COMPETENZE Revisione contratti di servizio; Contenimento dei consumi energetici; Conseguenze ambientali dei consumi energetici; Certificazioni di sistemi energetici

10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia; Un’altra competenza di non poco conto dell’Energy Manager è quella di consentire al cliente di accedere ai vari incentivi previsti per le diverse forme di interventi proposti, in relazione alla normativa energetica vigente.


Esiste una vasta gamma di incentivi fruibili che sicuramente contribuisce a rendere più appetibile l’uso delle tecnologie finalizzate al risparmio energetico. In particolare si riportano: Certificati Verdi; Certificati bianchi o Titoli di efficienza energetica; Detrazioni fiscali; Conto Energia; Conto termico


Area delle COMPETENZE Revisione contratti di servizio; Contenimento dei consumi energetici; Conseguenze ambientali dei consumi energetici; Certificazioni di sistemi energetici

10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia; Certificati Verdi; Sono certificati che corrispondono ad una certa quantità di emissioni di CO2: se un impianto produce energia emettendo meno CO2 di quanto avrebbe fatto un impianto alimentato con fonti fossili (petrolio, carbone, gas naturale, ecc...) perché "da fonti rinnovabili", il gestore ottiene dei certificati verdi che può rivendere (a prezzi di mercato) a industrie o attività che sono obbligate a produrre una quota di energia mediante fonti rinnovabili, ma non lo fanno o non possono farlo autonomamente. Il D.lgs. 28/2011 ne decreta la soppressione dal 2016


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10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia;

ďƒźCertificati bianchi o Titoli di efficienza energetica; I certificati bianchi, o piĂš propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli che certificano i risparmi energetici conseguiti da vari soggetti realizzando specifici interventi (es.efficientamento energetico). Implicando il riconoscimento di un contributo economico, rappresentano un incentivo a ridurre il consumo energetico in relazione al bene distribuito.


Istituiti in Italia con i DD.MM. 20 luglio 2004 elettricità e gas, ed entrati in vigore nel gennaio 2005, i certificati bianchi consistono in titoli acquistabili e successivamente rivendibili il cui valore è stato originariamente fissato a 100 €/tep, valore soggetto a variazioni stabilite anche in funzione dell'andamento del mercato. Il valore energetico di un tep è comparabile col consumo annuale di energia elettrica di una famiglia media.

Viene riconosciuto un risparmio di energia pari ad 1 tep secondo le seguenti equivalenze: 1 tep = 11.628 kWh per quanto riguarda i combustibili (1 tep = 41,860 GJ); 1 tep = 5.347,59 kWh per i consumi elettrici (1 kWh = 0,187x10-3 tep). L'entità del risparmio energetico da conseguire per accedere al meccanismo incentivante dei certificati bianchi dipende dalla tipologia di progetto sottoscritto e dalla tipologia degli interventi di efficienza che lo compongono: bisogna conseguire un risparmio di 20 tep/anno per interventi soggetti a valutazione cosiddetta standard, un minimo di 40 tep/anno per interventi soggetti a valutazione analitica e almeno 60 tep/anno per interventi da valutare con metodo a consuntivo.


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10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia;

Detrazioni fiscali; Il meccanismo delle detrazioni fiscali è abbastanza semplice, infatti la detrazione agisce sulle spese sostenute per un intervento che comporti un miglioramento del livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. L’importo portato in detrazione verrà detratto dall’imponibile IRPEF o IRES nella dichiarazione dei redditi, suddiviso in 10 rate annuali di uguale importo. Attualmente abbiamo detrazioni fiscali del 50% e del 65%


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10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia; Conto energia; Conto energia è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica (grid connected). L'incentivo consiste in un contributo finanziario per KWh di energia prodotta per un certo periodo di tempo (fino a 20 anni), variabile a seconda della dimensione o tipologia di impianto e fino ad un tetto massimo di MWp di potenza complessiva generata da tutti gli impianti o ad un tetto massimo di somma incentivabile. Il 5° conto energia è terminato il 6 Luglio 2013 senza l'emanazione di un nuovo piano di incentivi sull'energia prodotta, sostituito però da sgravi fiscali sul costo d'impianto.


Area delle COMPETENZE Revisione contratti di servizio; Contenimento dei consumi energetici; Conseguenze ambientali dei consumi energetici; Certificazioni di sistemi energetici

10. Far conseguire gli incentivi previsti quali certificati verdi, titoli di efficienza energetica, detrazioni fiscali, conto energia;

Conto Termico; Con la pubblicazione del DM 28/12/12, il c.d. decreto “Conto Termico”, si dà attuazione al regime di sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.


Gli interventi incentivabili si riferiscono sia all’efficientamento dell’involucro di edifici esistenti(coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari) sia alla sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione) sia alla sostituzione o, in alcuni casi, alla nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo) L’incentivo è un contributo alle spese sostenute e sarà erogato in rate annuali per una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

Le conoscenze e le competenze si completano solo grazie alla esperienze acquisite. Infatti le esperienze acquisite nel corso dell’attività lavorativa fanno si che che un Energy Manager completi il suo percorso formativo. Naturalmente le esperienze fanno si che l’Energy Manager sia in grado di: Predisporre e/o revisionare contratti di fornitura di energia; Analizzare le conseguenze ambientali dei consumi energetici; Adottare tecnologie destinate al contenimento dei consumi; Adottare la certificazione dei sistemi di gestione dell’energia.


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

Predisporre e/o revisionare contratti di fornitura di energia; La gestione di un contratto di energia è una di quelle competenze che un buon Energy Manager deve possedere. La gestione si divide in alcune fasi che possiamo schematicamente riassumere come: Preparazione e contrattazione, in cui si effettua una comparazione tra le varie offerte per individuare quella più rispondente alle esigenze dell’utenza; Stipula del contratto; Gestione operativa vera e propria in cui si verifica che quanto contrattualizzato risponda alla realtà, oltre che a verificare che le stime effettuate siano rispondenti ai reali consumi.


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

Predisporre e/o revisionare contratti di fornitura di energia; Come già anticipato in precedenza a volte alle forniture tradizionali si preferiscono i cosiddetti contratti di servizio energia (in base a quanto stabilito dal DPR 412/1993 e dal D.lgs 115/2008) che prevedono per l’utente la fornitura del servizio energetico desiderato (illuminazione, riscaldamento, condizionamento, ecc...) da parte di soggetti terzi (una ESCO ad esempio) che si impegnano a individuare sotto la propria responsabilità e a proprio onere la soluzione ottimale per l’erogazione del servizio richiesto. Anche in questa prospettiva il ruolo dell’Energy Manager è fondamentale specie nella fase di scelta del contraente e nella fase di predisposizione dei capitolati.


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

Analizzare le conseguenze ambientali dei consumi energetici; Come ben sappiamo la produzione di energia e il suo uso ha una notevole rilevanza da un punto di vista ambientale a causa delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Quindi la sempre maggiore sensibilità da parte dell’opinione pubblica e della P.A. riguardo le tematiche ambientali, ha fatto si che le scelte siano fatte oltre che finalizzate al risparmio ed all’efficienza energetica anche e soprattutto verso soluzioni che siano in grado di offrire un giusto mix di convenienza e funzionalità.


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilitĂ ; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

ďƒźAdottare tecnologie destinate al contenimento dei consumi; A causa dei sempre crescenti costi di approvvigionamento energetico e delle tematiche ambientali ci si pone l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica da un punto di vista costi/benefici, andando ad individuare quelle che sono le misure che abbiano meno costi di gestione oltre che maggiori benefici in termini di minori consumi e minori emissioni.


Area delle ESPERIENZE Redazione di bilanci e diagnosi energetiche; Predisposizione studi di fattibilità; Acquisizione di incentivi; Analisi del mercato energetico;

Adottare la certificazione dei sistemi di gestione dell’energia. La certificazione di qualità si è diffusa sempre più, anche nel settore energetico. Infatti la certificazione energetica degli edifici trova sempre più applicazioni tramite la norma UNI EN ISO 13790:2008, in riferimento alla valutazione dei risultati in termini di risparmio energetico, economico e riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2.


L’aggiornamento permanente Nella legge 10/91, all’art. 5, viene sottolineata la necessità di promuovere quella che è l’attività di aggiornamento dell’ Energy Manager. Tale compito è affidato all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). L’attività di aggiornamento è fondamentale, in quanto, l’evoluzione della ricerca e delle sue applicazioni nel settore energia, fanno si che solo tramite un continuo e costante aggiornamento si possa mantenere un elevato standard di conoscenze e informazioni al passo con l’innovazione e con quella che è la necessità di sviluppo competitivo dell’azienda presso cui l’Energy Manager svolge la propria attività


L’aggiornamento permanente Nel settore pubblico inoltre, considerando la limitatezza delle risorse economiche e l’arcaicità delle infrastrutture, l’aggiornamento risulta essere ancora più necessario per assicurare interventi che garantiscano risparmio e più in generale contenimento della spesa. Serve in particolar modo ampliare quelle che sono le abilità dell’E.M. nei riguardi delle più moderne tecnologie per il risparmio energetico (sempre più legate all’uso di fonti rinnovabili).


L’aggiornamento permanente In particolare è utile approfondire i temi che riguardano: Acquisizione di tecniche per la messa a punto di sistemi centralizzati di controllo dei consumi; Predisposizione del processo di certificazione energetica; Ottimizzazione dei contratti di fornitura energetica (calore ed elettricità); Analisi delle tariffe delle diverse fonti energetiche; Messa a punto di tecniche di valutazione tecnico-economica e di finanziamento; Approfondimenti in teme di contabilizzazione del calore. Il conseguimento di attestati e certificati volontari, provenienti da vari enti formativi, sono in genere motivo di preferenza e grande apprezzamento nel settore, dove la competizione, soprattutto in tempi di crisi, è sempre più agguerrita.


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