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CONTO ENERGIA CONTO ENERGIA RINNOVABILI ELETTRICHE RINNOVABILI ELETTRICHE DM 6 LUGLIO 2012 DM 6 LUGLIO 2012


Finalità del DM 6 Luglio 2012 “1. Il presente decreto ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la definizione di i di incentivi e modalità di accesso semplici e stabili, che i i d li à di li i bili h promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione in misura adeguata al perseguimento dei di incentivazione in misura adeguata al perseguimento dei relativi obiettivi, stabiliti nei Piani di azione per le energie rinnovabili di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 28 del 2011.”


a) Un impianto alimentato da fonti rinnovabili è l’insieme delle opere e delle apparecchiature funzionalmente interconnesse opere e delle apparecchiature, funzionalmente interconnesse, destinate alla conversione dell’energia rinnovabile in energia elettrica. Esso comprende in particolare: p p i)

le opere, compresi eventuali edifici e i macchinari che consentono l’utilizzo diretto oppure il trattamento della fonte rinnovabile e il suo successivo utilizzo per la produzione di energia elettrica; energia elettrica;

ii)) i gruppi di generazione dell’energia elettrica, i servizi ausiliari di g pp g g , impianto, i trasformatori posti a monte del o dei punti di connessione alla rete elettrica, nonché i misuratori dell’energia elettrica funzionali alla quantificazione degli incentivi.


b) integrale ricostruzione: è l’intervento che prevede la realizzazione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili in un sito sul quale, prima dell’avvio dei lavori, preesisteva un altro impianto di produzione di energia elettrica, del quale può essere riutilizzato un numero limitato di infrastrutture e opere preesistenti come numero limitato di infrastrutture e opere preesistenti, come specificato, in relazione a ciascuna fonte e tipologia di impianto, nell’allegato 2; g ; c) rifacimento di un impianto alimentato da fonti rinnovabili: è l’intervento finalizzato al mantenimento in piena efficienza produttiva dell’impianto e può includere sostituzioni, ricostruzioni e lavori di miglioramento di varia entità e natura, da effettuare su alcuni dei principali macchinari ed opere costituenti l’impianto principali macchinari ed opere costituenti l impianto. Il rifacimento è Il rifacimento è considerato totale o parziale a seconda del rilievo dell’intervento complessivamente effettuato, come specificato, in relazione a p , p , ciascuna fonte e tipologia di impianto, nell’allegato 2;


d) potenziamento di un impianto alimentato da fonti rinnovabili: è l'intervento che prevede la realizzazione di opere sull’impianto volte ad ottenere un aumento della potenza dell’impianto, come specificato, in relazione a ciascuna fonte e tipologia di impianto nell’allegato relazione a ciascuna fonte e tipologia di impianto, nell allegato 2; 2; e) riattivazione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili: è la e) riattiva ione di un impianto alimentato da fonti rinnovabili: è la messa in servizio di un impianto, dismesso da oltre dieci anni; f) centrali ibride o impianti ibridi: sono gli impianti definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera q), del decreto legislativo n. 28 del 2011. Ai fini del presente decreto tali impianti sono distinti sulla base delle definizioni di presente decreto tali impianti sono distinti sulla base delle definizioni di cui alle lettere g) ed h);


g) “impianti ibridi alimentati da rifiuti parzialmente biodegradabili” o “impianti alimentati con la frazione biodegradabile dei rifiuti”: sono impianti alimentati da rifiuti dei quali la frazione bi d biodegradabile è superiore al 10% in peso, ivi inclusi gli impianti d bil è i l 10% i i i i l i li i i ti alimentati da rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata; h) altri impianti ibridi: sono impianti alimentati da un combustibile non rinnovabile quali ad esempio gas o carbone e da una fonte rinnovabile, quale ad esempio biomassa; rientrano in tale fattispecie anche gli impianti alimentati da un combustibile non rinnovabile e da rifiuti parzialmente biodegradabili; i bil d ifi ti i l t bi d d bili




CONDIZIONI E VINCOLI PER L’APPLICAZIONE DEL DM PER LAPPLICAZIONE DEL DM Applicazione Si applica agli impianti da fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici in Si applica agli impianti da fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici in esercizio dal 1 gennaio 2013 (con potenza ≥ 1 kW). Limite complessivo al costo di incentivazione p Il costo indicativo cumulato per tutte le tipologie di incentivo agli impianti a fonte rinnovabile diversi dai fotovoltaici non può superare l l d d complessivamente i 5,8 miliardi di euro annui Contingenti di potenza ammessi all’incentivazione 1. 1 La potenza incentivabile annua delle diverse fonti rinnovabili è La potenza incentivabile annua delle diverse fonti rinnovabili è ripartita in contingenti ripartiti secondo la modalità di accesso (Aste, Registri per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, ( g p p g riattivati, potenziati e ibridi nonché Registri per rifacimenti)


CONDIZIONI E VINCOLI PER L’APPLICAZIONE DEL DM PER LAPPLICAZIONE DEL DM 2. La potenza incentivabile complessiva, prevista per i due registri e per le Aste per le diverse FER è riportata nella seguente tabella per le Aste per le diverse FER, è riportata nella seguente tabella (espressa in MW):


TARIFFE INCENTIVANTI 3. Per ciascuna fonte, tipologia e classe di potenza è stabilita una Tariffa Base Incentivante che include sia l'incentivo Tariffa Base Incentivante che include sia l incentivo sia la sia la valorizzazione economica dell’energia immessa in rete (prezzo onale dell energia immessa in rete). zonale dell'energia immessa in rete). 4. Alla Tariffa Base Incentivante si possono aggiungere specifici premi come per gli impianti: •a bioenergie •cogenerativi ad alto rendimento •che diano luogo a specifiche riduzioni delle emissioni di gas serra diano luogo a specifiche riduzioni delle emissioni di gas serra •geotermoelettrici con reiniezione del fluido geotermico e con emissioni nulle


TARIFFE INCENTIVANTI 5. Gli impianti > 1 MW di potenza possono richiedere solo l’incentivo. 6 Gli impianti sino a 1 MW di potenza possono richiedere, in 6. Gli i i i i 1 MW di i hi d i alternativa al solo incentivo, il rilascio di una tariffa onnicomprensiva corrispondente alla Tariffa Base incentivante onnicomprensiva corrispondente alla Tariffa Base incentivante più l'eventuale premio. 7. I nuovi incentivi hanno durata pari alla vita media utile convenzionale della specifica tipologia di impianto indicata nell’allegato 1 al DM (riportato nella presentazione). 8. 8 I nuovi meccanismi sono alternativi al ritiro dedicato e allo I i i i lt ti i l iti d di t ll scambio sul posto. Per quest'ultimo meccanismo il decreto introduce alcuni criteri di semplificazione introduce alcuni criteri di semplificazione.


IMPIANTI INCENTIVATI Impianti Eolici Impianti Eolici Impianti Idroelettrici Oceanica Impianti Geotermici Impianti Geotermici Gas di discarica G di d Gas di depurazioni i i Biogas g Biomasse Bioliquidi sostenibili


Meccanismi di incentivazione I soggetti responsabili dell'impianto possono accedere all'incentivo all incentivo attraverso: attraverso: richiesta diretta dell'incentivo; iscrizione ad appositi registri degli impianti; partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso. L'accesso diretto all'incentivo è riservato agli impianti di dimensioni più piccole l'iscrizione dimensioni più piccole, l iscrizione al registro al registro è necessaria è necessaria per gli impianti con potenze più importanti, mentre la partecipazione alle aste è riservata ai grandi impianti.


I REGISTRI possono riguardare due diversi insiemi di interventi progettuali: progettuali: a)Registro per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, potenziati e ibridi che non possono accedere direttamente agli p p g incentivi e con una potenza inferiore alla potenza di soglia di 5 MW (10 MW per idroelettrici e 20 MW geotermoelettrici); b)Registro per gli interventi di rifacimento parziali e totali (con dei rifacimenti dei piccoli impianti che possono ll’esclusione esclusione dei rifacimenti dei piccoli impianti che possono accedere direttamente agli incentivi).


CALCOLO DEGLI INCENTIVI Valutazione incentivi : Definizioni e modalità di calcolo Valutazione incentivi : Definizioni e modalità di calcolo Tariffa incentivante: è il ricavo complessivo derivante dalla valorizzazione dell'energia elettrica e dall'incentivo. IIncentivo: è l'integrazione economica al ricavo connesso alla ti è l'i t i i l i ll valorizzazione dell'energia prodotta idonea ad assicurare un'equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio e corrisposta dal remunerazione dei costi di investimento ed esercizio e corrisposta dal GSE al produttore in rifermento alla produzione netta immessa in rete.


TARIFFA INCENTIVANTE Tariffa incentivante omnicomprensiva (To) per gli impianti di potenza non superiore a 1 MW calcolata secondo le seguente t i 1 MW l l t d l t formula:

To = Tb + Pr Tb: tariffa incentivante base Pr: ammontare totale degli eventuali premi


TARIFFA INCENTIVANTE Un incentivo I per gli impianti di potenza superiore ad 1 MW e per quelli di potenza non superiore a 1 MW che non optano per la tariffa omnicomprensiva calcolato come differenza tra un la tariffa omnicomprensiva, calcolato come differenza tra un valore fissato (ricavo complessivo) e il prezzo zonale orario g ( g dell’energia (riferito alla zona in cui è immessa in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto).

I Tb + Pr – I = Tb Pr Pz P Pz: prezzo zonale orario Nel caso di tariffa omnicomprensiva, il corrispettivo erogato comprende la remunerazione dell’energia che viene ritirata dal GSE; nel caso di incentivo, l’energia resta invece nella disponibilità del produttore.


CALCOLO DEGLI INCENTIVI La tariffa incentivante e l La tariffa incentivante e l'incentivo incentivo sono riconosciuti sull sono riconosciuti sull'energia energia netta netta immessa in rete «EN».


TARIFFA INCENTIVANTE BASE e VITA UTILE CONCETTO FONDAMENTALE CONCETTO FONDAMENTALE TARIFFA INCENTIVANTE = INCENTIVO + PREZZO ZONALE ORARIO + PREMIO (EVENTUALE) PREMIO (EVENTUALE)


CALCOLO DEGLI INCENTIVI Livello dell’incentivazione in funzione della categoria dell’intervento e della fonte

Incentivo Economico => E = I * Ei oppure E = To * Ei


Tariffa incentivante Impianti Eolici Tb Pr

Impianti eolici on‐shore h eolico off‐shore


Impianti Idroelettrici


Impianti Geotermici



BIOMASSE


Tabella 2 – Schema delle modalità di accesso agli incentivi per impianti nuovi, riattivazioni, integrali ricostruzioni (**) e potenziamenti (***)




Schema delle modalità di accesso agli incentivi per impianti oggetto di rifacimento





VITA UTILE Il periodo di diritto ai meccanismi incentivanti è pari alla vita media utile Il periodo di diritto ai meccanismi incentivanti è pari alla vita media utile convenzionale della specifica tipologia di impianto (individuata nell’allegato 1, Tab. 1.1 al DM). Il periodo di diritto all’incentivazione decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto cioè la data comunicata dal produttore al GSE entro 18 mesi dalla data di entrata in esercizio produttore al GSE entro 18 mesi dalla data di entrata in esercizio (periodo di avviamento e collaudo). Il periodo è considerato al netto di eventuali fermate, disposte dalle competenti autorità secondo la normativa vigente per problemi connessi alla sicurezza della rete riconosciuti da Terna, per eventi calamitosi riconosciuti dalle competenti autorità e per i tempi di fermo causati da riconosciuti dalle competenti autorità e per i tempi di fermo causati da ritardi nel rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale ove richiesta. A tal fine, al produttore è concessa un’estensione del periodo nominale , p p di diritto, pari al periodo complessivo di fermate.


ENTRATA IN ESERCIZIO La data di entrata in esercizio è la data in cui, al termine La data di entrata in esercizio è la data in cui al termine dell’intervento, si effettua il primo funzionamento dell'impianto in parallelo con il sistema elettrico, così come risultante dal sistema GAUDI’ (l’impianto deve essere completato in tutte le sue componenti). La data di entrata in esercizio commerciale è la data, comunicata dal produttore al GSE a decorrere dalla quale ha inizio il periodo di produttore al GSE, a decorrere dalla quale ha inizio il periodo di incentivazione.


SCHEMA DI SINTESI PER L’ ACCESSO AGLI INCENTIVI INCENTIVI


IL PORTALE INFORMATICO FER‐E IL PORTALE INFORMATICO PER LA GESTIONE DELL INCENTIVAZIONE IL PORTALE INFORMATICO PER LA GESTIONE DELL’INCENTIVAZIONE (completa dematerializzazione del processo) La richiesta di iscrizione ai registri, alle procedure di asta e alle procedure per i rifacimenti nonché la richiesta per l’ammissione agli incentivi, predisposte dal soggetto responsabile in forma di dichiarazione sostitutiva, sono inviate al GSE esclusivamente tramite il dichiarazione sostitutiva sono inviate al GSE esclusivamente tramite il portale FER‐E predisposto dal GSE sul suo sito, www.gse.it, secondo modelli approntati dal GSE e resi noti nella procedura applicativa modelli approntati dal GSE e resi noti nella procedura applicativa pubblicata dal GSE il 24‐08‐12 (prevista all’articolo 24, comma 1 del Decreto)


IL PORTALE INFORMATICO FER‐E Il portale informatico del GSE (https://applicazioni.gse.it), dedicato ai nuovi meccanismi incentivanti del DM, includerà tutte le procedure previste per l’accesso e per l’erogazione degli incentivi: 1. l’iscrizione ai registri, alle aste e la gestione delle relative graduatorie 2. 2 la comunicazione di entrata in esercizio degli impianti per la richiesta la comunicazione di entrata in esercizio degli impianti per la richiesta degli incentivi la stipula del contratto e la successiva erogazione degli incentivi 3. la stipula del contratto e la successiva erogazione degli incentivi


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) REGISTRO per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, p potenziati e ibridi Per gli impianti che accedono agli incentivi attraverso l’iscrizione al registro sono fissati fino al 2015 i contingenti annuali di potenza incentivabile riportati nella seguente tabella.


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) REGISTRO per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, potenziati e ibridi potenziati e ibridi Accedono ai meccanismi di incentivazione, previa iscrizione in apposito registro in posizione tale da rientrare nei contingenti specifici di potenza: • gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti e riattivati, se la relativa è i ll di li (l di li è i potenza è non superiore alla potenza di soglia (la potenza di soglia è pari 5MW; 10 MW per gli impianti idroelettrici e 20 MW per gli impianti geotermoelettrici); • gli impianti ibridi, la cui potenza complessiva è non superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) REGISTRO per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, potenziati e ibridi potenziati e ibridi • gli interventi di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia non superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte; Il GSE forma una graduatoria degli impianti iscritti a ciascun registro Il GSE forma una graduatoria degli impianti iscritti a ciascun registro, applicando i criteri di priorità previsti nel decreto. La graduatoria formata non è soggetta a scorrimento ad eccezione del registro aperto gg g p nel 2012 (art. 10). Gli impianti inclusi nella graduatoria hanno tempistiche prefissate per l'entrata in esercizio, pena l'applicazione di una decurtazione della tariffa incentivante di riferimento.


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) DESCRIZIONE DEL PROCESSO Il registro è informatizzato e gestito dal GSE, che, nei termini stabiliti nel Il registro è informatizzato e gestito dal GSE, che, nei termini stabiliti nel titolo II del DM, provvede a pubblicare il bando relativo alla procedura di iscrizione. Viene messo a registro l'intero contingente disponibile nell'anno di riferimento, corretto secondo le disposizioni del titolo II. Per iscriversi al registro il soggetto responsabile deve fare richiesta al GSE e deve essere in possesso del titolo autorizzativo e aver accettato il p preventivo di connessione redatto dal gestore di rete; nel caso in cui l'iscrizione riguardi impianti idroelettrici, geotermoelettrici ed eolici off‐ shore l’impianto deve essere in possesso della pertinente concessione.


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) DESCRIZIONE DEL PROCESSO La richiesta di iscrizione al registro è formulata con la presentazione al La richiesta di iscrizione al registro è formulata con la presentazione al GSE di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale sono attestati i dati dell’impianto e le informazioni necessarie a verificare il possesso dei requisiti richiesti per l’iscrizione alle procedure nonché la ricorrenza delle condizioni costituenti criterio di priorità per la stesura delle graduatorie stesura delle graduatorie. Il GSE forma le graduatorie degli impianti iscritti al registro, rispettando i criteri di priorità stabiliti nell’art. 10 del decreto. p Solo gli impianti che rientrano nelle graduatorie sono ammessi ai meccanismi di incentivazione, nei limiti dello specifico contingente di potenza.


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) LIMITI TEMPORALI PER L’ENTRATA IN ESERCIZIO Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i termini indicati nella tabella sottostante (decorrenti dalla data della comunicazione di esito positivo della procedura).


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) LIMITI TEMPORALI PER L’ENTRATA IN ESERCIZIO Il mancato rispetto dei termini comporta l’applicazione di una decurtazione della tariffa incentivante di riferimento dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 12 mesi di ritardo. Gli impianti che non risultino entrati in esercizio nel limite massimo di Gli impianti che non risultino entrati in esercizio nel limite massimo di 12 mesi perdono il diritto di accesso acquisito. Possono tuttavia fare richiesta di iscrizione a un registro successivo. Nel caso rientrassero in g graduatoria, la tariffa applicata è ridotta del 15% rispetto alla tariffa incentivante di riferimento vigente alla data di entrata in esercizio.


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) REGISTRO per gli interventi di rifacimento diversi da quelli ad accesso diretto diretto Gli interventi di rifacimento diversi da quelli ad accesso diretto non sono sottoposti alla procedura d’asta e sono ammessi ai meccanismi di incentivazione nel limite dei seguenti contingenti annuali:


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) REGISTRO per gli interventi di rifacimento diversi da quelli ad accesso diretto diretto Ai fini dell’ammissione, il GSE avvia una procedura per ciascuna tipologia di impianto con le medesime tempistiche e modalità previste per le procedure d’asta. Sono ammessi alla procedura gli impianti che rispettano i seguenti requisiti: in esercizio da un periodo pari almeno ai due terzi della vita •risultano in esercizio da un periodo pari almeno ai due terzi della vita utile convenzionale dell’impianto; •non beneficiano, alla data di avvio della procedura, di incentivi sulla , p , produzione energetica attribuiti ai sensi di norme statali


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) LIMITI TEMPORALI PER L’ENTRATA IN ESERCIZIO Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i seguenti termini (decorrenti dalla data della comunicazione di esito positivo della domanda di ammissione all’intervento di rifacimento).


ACCESSO CON REGISTRI (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) LIMITI TEMPORALI PER L’ENTRATA IN ESERCIZIO Gli impianti che non risultino entrati in esercizio entro i termini indicati perdono il diritto di accesso acquisito. Possono tuttavia fare richiesta di iscrizione a un registro successivo. Nel caso rientrassero in graduatoria la tariffa applicata è ridotta del Nel caso rientrassero in graduatoria, la tariffa applicata è ridotta del 15% rispetto alla tariffa incentivante di riferimento vigente alla data di entrata in esercizio.


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Per gli impianti che accedono agli incentivi attraverso le procedure d’asta d asta sono fissati i seguenti contingenti annuali: sono fissati i seguenti contingenti annuali:


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Criteri generali per l’accesso alle aste (Titolo III DM) Gli impianti nuovi, ricostruiti, riattivati , potenziati e ibridi di taglia superiore alla potenza di soglia di 5 MW (10 MW per idroelettrici e 20 MW geotermoelettrici), accedono ad incentivi mediante l'aggiudicazione di aste di capacità al ribasso sul valore della tariffa incentivante spettante alla data di entrata in esercizio dell’intervento incentivante spettante alla data di entrata in esercizio dell intervento. Le aste sono indette dal GSE su base annuale su predefiniti contingenti p g di potenza (semestrale per impianti eolici on – shore qualora la potenza non assegnata risulti maggiore del 20% della potenza messa a bando).


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Criteri generali per l’accesso alle aste (Titolo III DM) In ogni procedura viene messo ad asta l'intero In ogni procedura viene messo ad asta l intero contingente disponibile contingente disponibile nell'anno a cui vengono: •sommate le quote di potenza non assegnate nella procedura precedente ovvero quelle assegnate per le quali il soggetto interessato abbia comunicato rinuncia al GSE; •sottratte le quote di potenza degli impianti (esclusi i rifacimenti) che •sottratte le quote di potenza degli impianti (esclusi i rifacimenti) che accedono direttamente agli incentivi di potenza superiore a quella di soglia ed entrati in esercizio nei dodici mesi precedenti l'apertura della g p p procedura (ad esclusione di determinati interventi di rifacimento), e degli impianti che optano per il meccanismo di incentivazione alternativo (art. 30).


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Criteri generali per l’accesso alle aste (Titolo III DM) E' previsto un valore minimo della tariffa riconosciuta pari ad una riduzione percentuale del 30% del prezzo a base d'asta. E' formata una graduatoria in base al criterio di maggiore riduzione d'offerta a cui si applicano in successione gerarchica ulteriori criteri di d offerta a cui si applicano in successione gerarchica ulteriori criteri di priorità (ad es: impianti già in esercizio, anteriorità del titolo autorizzativo, ecc). , )


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Requisiti per l’iscrizione alle aste Possono richiedere l’iscrizione al registro gli impianti provvisti di: 1. titolo autorizzativo o, del titolo concessorio qualora si tratti di impianti: idroelettrici, geotermoelettrici ed eolici off shore. 2. preventivo di connessione redatto dal gestore di rete accettato in via definitiva dal proponente (per gli impianti eolici offshore di qualsiasi definitiva dal proponente (per gli impianti eolici offshore di qualsiasi potenza e per gli impianti con potenza non superiore a 20 MW, il p possesso del titolo autorizzativo è sostituito dal giudizio di g compatibilità ambientale)


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Requisiti per l’iscrizione alle aste 3. solidità finanziaria ed economica adeguata e dimostrata mediante una delle seguenti modalità: a) dichiarazione di un istituto bancario o intermediario autorizzato, che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento; partecipante in relazione all entità dell intervento; b) capitalizzazione (capitale sociale interamente versato e/o versamenti in conto futuro aumento capitale) pari ad almeno il 10% p )p % dell’investimento previsto (da Tab. I dell’Allegato 2 del DM)


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Requisiti per l’iscrizione alle aste 4. I soggetti che intendono partecipare alle aste devono presentare al GSE una cauzione provvisoria, in fase di iscrizione alle aste, e una definitiva in caso di esisto positivo della procedura (modalità specificate nell’allegato 3 al DM). 5 Per la partecipazione alle aste possono essere individuati da MSE Per la partecipazione alle aste possono essere individuati da MSE 5. requisiti aggiuntivi per zone zone ad elevata concentrazione di impianti non programmabili in esercizio, per le quali si manifestano p p g ,p q criticità nella gestione delle reti (prevista apposita procedura secondo quanto indicato al comma 5 art.13 del DM).


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Valori a base d’asta e valore minimo comunque riconosciuto L’asta al ribasso è realizzata tramite offerte di riduzione percentuale rispetto al valore posto a base d’asta, che corrisponde alla tariffa incentivante base vigente alla data di entrata in esercizio dell’impianto; la tariffa incentivante di riferimento è quella dell’ultimo scaglione di potenza della tipologia di impianto interessato dall'asta (Tab 1.1. 11 potenza della tipologia di impianto interessato dall asta (Tab Allegato 1).


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Valori a base d’asta e valore minimo comunque riconosciuto Il valore posto a base d’asta per impianti rientranti nei contingenti stabiliti per il periodo 2013 ‐2015 per i quali l’entrata in esercizio sia successiva al 31 dicembre 2015, è determinato tenendo conto della decurtazione del 2% l'anno a partire dal 2014 delle tariffe incentivanti base stabilite nella Tab 1.1 dell 1 1 dell'Allegato 1 base stabilite nella Tab Allegato 1. Sono escluse dalla valutazione d’asta le offerte di riduzione inferiori al 2% della base d’asta. % La tariffa incentivante minima comunque riconosciuta è quella corrispondente ad una riduzione percentuale del 30% della tariffa incentivante posta a base d’asta.


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Limiti temporali per l’entrata in esercizio Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i Gli impianti inclusi nella graduatorie devono entrare in esercizio entro i seguenti termini (decorrenti dalla data della comunicazione di esito positivo della procedura).


ACCESSO CON ASTE (NUOVI, RICOSTRUITI, RIATTIVATI, POTENZIATI E IBRIDI) RIATTIVATI POTENZIATI E IBRIDI) Limiti temporali per l’entrata in esercizio Il mancato rispetto dei termini comporta l’applicazione Il mancato rispetto dei termini comporta l applicazione di una di una decurtazione della tariffa incentivante aggiudicata dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 24 mesi di ritardo. Entro 90 gg dalla data di pubblicazione sul sito GSE della graduatoria della procedura d’asta il soggetto aggiudicatario è tenuto a costituire a della procedura d asta, il soggetto aggiudicatario è tenuto a costituire a favore del GSE una cauzione sotto forma di fidejussione pari al 10% del costo di investimento previsto. Decorso il limite massimo di ritardo di 24 p mesi, il GSE provvede ad escutere la cauzione e ad escludere l’impianto dalla relativa graduatoria. In caso contrario la cauzione è svincolata al momento dell’entrata in esercizio.


RICHIESTA E EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI g gg p Entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio il soggetto responsabile deve effettuare la richiesta di concessione della tariffa incentivante tramite dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Il GSE, tramite il portale informatico, consente al soggetto responsabile, la creazione guidata e automatica dei modelli da utilizzare per la dichiarazione sostitutiva ( da firmare e caricare sul portale stesso). dichiarazione sostitutiva ( da firmare e caricare sul portale stesso) Entro 90 giorni dalla richiesta di concessione il GSE, verificato il rispetto delle disposizioni previste dal Decreto, assicura la stipula del contratto; p p , p ; L’erogazione dell’incentivo decorrerà dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto indicata dal Soggetto Responsabile (max 18 mesi dopo l’entrata in esercizio fisico dell’impianto come risultante sul d l’ f d ll’ l l sistema GAUDI’).


RICHIESTA E EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI Richiesta della tariffa incentivante con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà DATI: Nella dichiarazione il soggetto responsabile indica: •Dati generali del soggetto responsabile e dell’impianto •L attestazione di ricorrenza delle condizioni per l accesso ai premi •L’attestazione di ricorrenza delle condizioni per l’accesso ai premi •Il rispetto delle condizioni di cumulabilità e anche la struttura dell’intero gruppo societario g pp •L’impegno a comunicare tutte le variazione dei dati e a conservare tutta la documentazione per l’intero periodo di incentivazione


RICHIESTA E EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI Richiesta della tariffa incentivante con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ALLEGATI: Alla dichiarazione sono allegati i seguenti documenti: •Relazione tecnica di conformità tecnica di conformità •Progetto autorizzato •Planimetrie •Schema di processo Nel caso di interventi di rifacimento e potenziamento è richiesta anche l d d f è h h la documentazione tecnico economica


RICHIESTA E EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI p p g Accesso diretto e Accesso dopo procedure Aste e Registri


TRANSIZIONE DAL VECCHIO AL NUOVO MECCANISMO MECCANISMO Condizioni per l’accesso al vecchio meccanismo di incentivazione Al fine di tutelare gli investimenti in via di completamento gli impianti con titolo autorizzativo antecedente alla data dell’11 luglio 2012 (data di entrata in vigore del DM 6 luglio 2012) possono richiedere di accedere agli incentivi con le modalità e le condizioni stabilite dal D.M. 18 dicembre 2008 purché entrino in esercizio entro il 30 aprile 2013 dicembre 2008, purché entrino in esercizio entro il 30 aprile 2013 g p g p ,p q Per gli impianti alimentati a biomasse o biogas “Tipo c”, per i quali la frazione biodegradabile è determinata forfetariamente, il periodo transitorio per l’entrata in esercizio è esteso fino al 30 giugno 2013.


TRANSIZIONE DAL VECCHIO AL NUOVO MECCANISMO MECCANISMO Condizioni per l’accesso al vecchio meccanismo di incentivazione Alle tariffe omnicomprensive e ai coefficienti moltiplicativi per i certificati verdi si applica una riduzione del 3% al mese a decorrere da gennaio 2013, come indicato in tabella:


TRANSIZIONE DAL VECCHIO AL NUOVO MECCANISMO MECCANISMO Condizioni per l’accesso al vecchio meccanismo di incentivazione Ai sensi della Legge 122/2012 (art. 8, comma 7), gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati nei o sui fabbricati e quelli in fase di realizzazione, ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 maggio e del 29 maggio 2012, distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero in quanto inagibili totalmente o parzialmente e con titolo autorizzativo quanto inagibili totalmente o parzialmente e con titolo autorizzativo antecedente alla data del 6 giugno 2012, possono accedere agli incentivi g ( ), vigenti alla medesima data (D.M. 18 dicembre 2008), senza alcuna riduzione percentuale, qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2013.


PREMI SULLE TARIFFE INCENTIVANTI Sono previsti premi (compresi tra 10 e 40 €/MWh) per diverse tipologie / g g e/o configurazioni e modalità di funzionamento sostenibile degli impianti: •a biomassa, biogas e bioliquidi sostenibili ( per riduzione delle emissioni, per alimentazione con biomasse da filiera, operanti in cogenerazione ad alto rendimento, ecc.); •a Biogas (operanti in cogenerazione ad alto rendimento con recupero Biogas (operanti in cogenerazione ad alto rendimento con recupero dell’azoto) g con particolari configurazioni oppure p g pp •geotermoelettrici tecnologicamente avanzati (tariffa onnicomprensiva di 200 €/MWh);


PREMI SULLE TARIFFE INCENTIVANTI Il GSE per quelle tipologie e/o configurazioni di impianto che p prevedono un monitoraggio da parte di soggetti terzi (in particolare gg p gg ( p da parte di AGEA) procederà a riconoscere i premi sugli incentivi solo a seguito di comunicazione di esito positivo dei controlli e delle verifiche effettuate (per esempio da parte di AGEA sulla sussistenza del requisito che la biomassa solida impiegata sia da filiera). filiera)


FOCUS Biomassa Ai sensi della legislazione Ai i d ll l i l i comunitaria (Dir. 2009/28/CE) si definisce biomassa definisce biomassa “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse comprese la pesca e connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”


L’art. 8, comma 4 del Decreto definisce le seguenti quattro tipologie di alimentazione per gli impianti a biomasse e a biogas: ‐ prodotti di origine biologica (Tipo a); ‐ sottoprodotti di origine biologica di cui alla Tabella 1–A dell’Allegato 1 del Decreto (Tipo b); 1 del Decreto (Tipo b); ‐ rifiuti per i quali la frazione biodegradabile è riconosciuta ai sensi g ( p ); dell’Allegato 2 del Decreto (Tipo c); ‐ rifiuti non provenienti da raccolta differenziata diversi dal “Tipo c” e la frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) utilizzata in ingresso l b ( d) agli impianti a biogas (Tipo d). Nella tipologia di alimentazione di “Tipo a” ricadono i prodotti agricoli destinati o destinabili al consumo umano, i prodotti derivanti dalla gestione del bosco e dalla silvicoltura non classificati come rifiuti o sottoprodotti e non ricompresi nella Tabella 1–A dell’Allegato rifiuti o sottoprodotti e non ricompresi nella Tabella 1–A dell Allegato 1 del Decreto


SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE BIOLOGICA Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 1. Sottoprodotti di origine animale non destinati 1. Sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano  i di i li ll i d i i l carcasse e parti di animali macellati non destinati al consumo umano per motivi commerciali; prodotti di origine animale o prodotti alimentari contenenti prodotti p g p p di origine animale non più destinati al consumo umano per motivi commerciali o a causa di problemi di fabbricazione o difetti che non presentano rischi per la salute pubblica o degli animali; t i hi l l t bbli d li i li


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 1. Sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano al consumo umano  sottoprodotti di origine animale derivanti dalla fabbricazione di prodotti destinati al consumo umano, compresi ciccioli, fanghi da d tti d ti ti l i i i li f hi d centrifuga o da separatore risultanti dalla lavorazione del latte;  sangue che non presenti alcun sintomo di malattie trasmissibili g p all’uomo o agli animali;  tessuto adiposo di animali che non presenti alcun sintomo di malattie trasmissibili all’uomo malattie trasmissibili all uomo o agli animali; o agli animali;  rifiuti da cucina e ristorazione;  sottoprodotti di animali acquatici;


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 1. Sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano al consumo umano  stallatico (escrementi e/o urina di animali, guano non mineralizzato, ecc.);  tubo digerente e suo contenuto;  Farine di carne e d Farine di carne e d’ossa ossa ;;  sottoprodotti di origine animale raccolti nell’ambito del trattamento delle acque reflue


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 2. Sottoprodotti provenienti da attività agricola, di allevamento dalla gestione del verde e da attività allevamento, dalla gestione del verde e da attività forestale • effluenti zootecnici; e ue t ootec c ; • paglia; • pula; t hi • stocchi; • fieni e trucioli da lettiera. p g • residui di campo delle aziende agricole; • sottoprodotti derivati dall’espianto; • sottoprodotti derivati dalla lavorazione dei prodotti forestali; • sottoprodotti derivati dalla gestione del bosco; • sottoprodotti derivati dalla gestione del bosco; • potature, ramaglie e residui del verde pubblico e privato.


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 3. Sottoprodotti provenienti da attività alimentari ed agroindustriali i d i li • sottoprodotti della trasformazione del pomodoro (buccette, bacche fuori misura, ecc.); • sottoprodotti della trasformazione delle olive (sanse, sanse di oliva disoleata, acque di vegetazione); disoleata, acque di vegetazione); • sottoprodotti della trasformazione dell’uva (vinacce, graspi, ecc.); • sottoprodotti della trasformazione della frutta (condizionamento, sbucciatura, detorsolatura, pastazzo b i d l di di agrumi, spremitura di pere, i i di mele, pesche, noccioli, gusci, ecc.); • sottoprodotti della trasformazione di ortaggi vari (condizionamento, p gg ( , sbucciatura, confezionamento, ecc.);


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 3. Sottoprodotti provenienti da attività alimentari ed agroindustriali i d i li •• sottoprodotti della trasformazione delle barbabietole da zucchero sottoprodotti della trasformazione delle barbabietole da zucchero (borlande; melasso; polpe di bietola esauste essiccate, suppressate fresche, suppressate insilate ecc.); • sottoprodotti derivati dalla lavorazione del risone (farinaccio, pula, lolla, ecc.); • sottoprodotti della lavorazione dei cereali (farinaccio, farinetta, sottoprodotti della lavorazione dei cereali (farinaccio, farinetta, crusca, tritello, glutine, amido, semi spezzati, ecc.); • sottoprodotti della lavorazione di frutti e semi oleosi (pannelli di germe di granoturco, lino, vinacciolo, ecc.); di t li i i l )


Tabella 1.A ‐ ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS 3. Sottoprodotti provenienti da attività alimentari ed agroindustriali • pannello di spremitura di alga; • sottoprodotti dell’industria • sottoprodotti dell industria della panificazione, della pasta alimentare, della panificazione della pasta alimentare dell’industria dolciaria (sfridi di pasta, biscotti, altri prodotti da forno, ecc.); • sottoprodotti della torrefazione del caffè; • sottoprodotti della lavorazione della birra;

4 Sottoprodotti provenienti da attività industriali 4. Sottoprodotti provenienti da attività industriali • sottoprodotti della lavorazione del legno per la produzione di mobili sottoprodotti della lavorazione del legno per la produzione di mobili e relativi componenti


Nella tipologia di alimentazione di “Tipo c” ricadono i rifiuti la cui quota biodegradabile è computata forfetariamente ai sensi cui quota biodegradabile è computata forfetariamente ai sensi del paragrafo 6 dell’Allegato 2 del Decreto. Nella Tabella 5 è riportato l’elenco delle tipologie di rifiuto p p g riconducibili al “Tipo c” con un dettaglio delle caratteristiche minime e delle eventuali condizioni di utilizzo. Nella tipologia di alimentazione di “Tipo d” ricadono i rifiuti non provenienti da raccolta differenziata diversi da quelli assoggettabili a forfait (“Tipo c”) e la frazione organica dei rifiuti urbani utilizzata in ingresso agli impianti a biogas rifi ti rbani tili ata in ingresso agli impianti a biogas (FORSU). Non sono compresi in tale categoria rifiuti classificati come urbani. come urbani.



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