LA FIGURA DELL’ENERGY MANAGER
Legge n. 10/91 ESTENDE OBBLIGO DI NOMINA ESTENDE OBBLIGO DI “L’Art. 19 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, prevede che entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia d t h t di i rispettivamente superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale ovvero a ovvero a equivalenti di petrolio per il settore industriale 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia. dell’energia
Legge n. 10/91 DEFINISCE I COMPITI II responsabili per la conservazione e l responsabili per la conservazione e l'uso uso razionale razionale dell'energia individuano le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per procedure e quanto altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia, assicurano la predisposizione di bilanci energetici in funzione la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali predispongono i dati energetici per accedere ai finali, predispongono i dati energetici per accedere ai contributi/incentivi sul risparmio energetico
Legge n. 10/91 DEFINISCE I COMPITI DEFINISCE I COMPITI ‐ individuazione delle azioni degli interventi delle procedure e individuazione delle azioni degli interventi delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia; g ; ‐ predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; ‐ predisposizione dei dati energetici eventualmente richiesti dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato ai Soggetti beneficiari dei contributi previsti dalla legge stessa Soggetti beneficiari dei contributi previsti dalla legge stessa.
Nel responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia dell energia si configura quindi un professionista con funzioni si configura quindi un professionista con funzioni di supporto al decisore in merito al miglior utilizzo dell’energia nella struttura di sua competenza non avendo peraltro responsabilità in merito all’effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti, ma solo in merito alla validità tecnica ed economica delle opportunità di intervento individuate. d i d ll t ità di i t t i di id t Per essere efficace l Per essere efficace l’opportunità opportunità di intervento deve avere una di intervento deve avere una genesi interna all’Organismo interessato e pertanto deve essere individuata da un professionista che abbia da un lato interiorizzato i processi di produzione dei beni o servizi e dall’altro detenga un’approfondita conoscenza delle tecnologie idonee a conseguire un uso razionale dell’energia idonee a conseguire un uso razionale dell’energia.
Quanto detto non implica necessariamente che il responsabile faccia parte della struttura dell’Organismo che lo nomina, anche se ciò è preferibile qualora esista un’idonea competenza h iò è f ibil l i ’id professionale interna; nel caso di nomina di un professionista esterno è peraltro indispensabile che questo venga reso esterno è peraltro indispensabile che questo venga reso conscio dei processi tecnici ed organizzativi della produzione dei beni o servizi. Dal punto di vista del profilo culturale‐professionale il tecnico bil l i l’ i l responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia si configura idealmente come un soggetto con un bagaglio di conoscenze tecniche conoscenze nel campo degli bagaglio di conoscenze tecniche, conoscenze nel campo degli studi di fattibilità e della progettazione di massima di sistemi per la produzione e l’utilizzo dell’energia, buona conoscenza delle tecnologie più avanzate nel settore”.
LEGGE 10/91 LEGGE 10/91
ENERGY MANAGER NORMA EN 16001 (Sistemi Gestione Energia)
D Leg l 30/5/08 D. Leg.l 30/5/08
EGE Esperto Gestione Energia Esperto Gestione Energia
ESCO
Le due figure professionali ( Energy Manager e Esperto in gestione dell’energia) esisteranno in parallelo. La prima, nominata dall’Organismo interessato, continuerà a svolgere la propria attività di professionista interno o esterno all’Organismo all Organismo stesso con i compiti di gestione e risparmio stesso con i compiti di gestione e risparmio dell’energia. Tale figura potrà essere interessata o meno a certificare le proprie competenze in materia energetica, specie nel caso della libera professione, e quindi aderire al processo di certificazione volontaria prevista dalla normativa. In generale, la figura certificata come esperto in gestione dell energia generale la figura certificata come esperto in gestione dell’energia potrà svolgere anche funzioni diverse dalla figura di energy manager, come ad esempio operare all’interno di una ESCO. g , p p
Pur rimanendo entro i ristretti limiti della definizione dell'Art.19 della legge 10/91 le competenze dell'Energy della legge 10/91, le competenze dell Energy Manager Manager nominato dovranno necessariamente svilupparsi in diversi settori del sapere umano. In particolare un energy p p gy manager g preparato dovrà acquisire : Competenze tecniche aggiornate alle più recenti tecnologie di efficienza energetica Conoscenza dettagliata del mercato dell'energia, dei fornitori, delle forme contrattuali, delle tariffe e prezzi correnti , , p
Capacità di valutazione economica della redditività degli investimenti delle fonti di finanziamento interne ed esterne di investimenti, delle fonti di finanziamento interne ed esterne, di valutazione rischi di progetto, a causa del la elevatissima volatilità dei prezzi collegata alla incertezza degli approvvigionamenti amplificata, a sua volta, dalla liberalizzazione del mercato dell'energia Conoscenza di modalità contrattuali per l Conoscenza di modalità contrattuali per l'acquisto acquisto di beni, per di beni per l'affidamento dei lavori di miglioramento, per l'appalto di servizi in "outsourcing", con un particolare riferimento alla normativa degli appalti pubblici ed alle modalità di EPC ‐ " Energy Performance Contracting“ Conoscenza delle basi di organizzazione aziendale, di controllo di gestione e budget, di contabilità analitica, di project management
ANALISI ENERGETICA L’analisi energetica è una fotografia della realtà L’ li i i è f fi d ll là relativa ai fabbisogni energetici di un’azienda e una visione futura su come ridurre/variare tali ii f id / i li fabbisogni energetici. Tale obiettivo è ottenibile tramite l’utilizzo seguenti strumenti:
dei
•recupero delle energie disperse; •individuazione di tecnologie di energy saving; •ottimizzazione ottimizzazione dei contratti di fornitura energetica
Checklist o guide procedurali g p Spesso associate a modelli di Diagnosi Energetica di tipo semplificato, questi documenti di supporto sono sviluppati al lifi t ti d ti di t il ti l fine di facilitare il lavoro dell'Auditor, assicurando nel contempo qualità e rapidità delle operazioni. contempo qualità e rapidità delle operazioni. Questi modelli, anche se sono intesi principalmente per un uso da parte di Auditor esterni, possono essere proficuamente utilizzati da Energy Manager nel corso di Diagnosi Interne per Aziende che intendano avviarsi in un percorso di un Sistema di Gestione dell'Energia prima di richiedere la necessaria verifica Gestione dell'Energia prima di richiedere la necessaria verifica da parte di un qualificatore esterno.
GLI STRUMENTI UTILIZZATI Guida/Manuale di Diagnosi energetica Checklist o guide procedurali Metodi di calcolo e/o software applicativo F Formulari per la raccolta dati l i l lt d ti Modelli di Rapporto Checklist per il controllo qualità del Rapporto di Diagnosi Indici obiettivo o di benchmarking Indici obiettivo o di benchmarking Database delle opzioni di riqualificazione Energetica
COME ANALIZZO I DATI? INDICATORI ENERGETICI Per indicatore si intende un parametro ottenuto mettendo in rapporto tra loro alcuni dati, in grado di fornire un confronto d diretto e sintetico nell'ambito di un fenomeno complesso ll' b d f l ’i di i i i i i id i i d i d L’indicatore energetico mi sintetizza e mi evidenzia i dati da considerare attentamente. Mi indica quali sono i reparti o gli ambienti o le attività importanti dal punto di vista energetico ambienti o le attività importanti dal punto di vista energetico
Nel breve termine, la strategia vincente si caratterizza da Nel breve termine, la strategia vincente si caratterizza da una lista estensiva di misure a basso costo o a costo zero. La massima attenzione dovrà pertanto essere riservata all'ascolto dei problemi evidenziati dagli utilizzatori. Q esto ci permetterà di Questo ci permetterà di: • identificare i problemi; identificare i problemi; • far emergere delle soluzioni condivise dagli utilizzatori; • favorire un utilizzo più razionale e ragionevole degli impianti installati.
Nel medio e lungo termine, risulta invece necessario sviluppare ed implementare un programma di ristrutturazione mirato all'efficienza energetica. Una volta identificati i paradigmi dell Una volta identificati i paradigmi dell'uso uso finale dell finale dell'energia, energia, le quantità le quantità totali ed i costi dell'energia, noi possiamo ordinare delle priorità nelle misure di efficienza energetica e coordinarle per massimizzare un programma di rinnovo in chiave energetica. di i i hi i Ricordiamo che una strategia vincente in questo campo valuta in maniera g q p critica la pura redditività economica di un investimento. In altri termini l'effettivo ordine di priorità delle misure di efficienza energetica può mescolare le "migliori" misure con altre misure energetica può mescolare le "migliori" misure con altre misure ugualmente efficaci ma non caratterizzate da valore di redditività particolarmente appetibile nel breve termine ovvero caratterizzate da ricadute di elevato valore ambientale ma non economico.
OBBLIGO DI NOMINA DELL’ENERGY MANAGER
LLa tonnellata equivalente di petrolio t ll t i l t di t li (TEP, (TEP in lingua inglese tonne of oil equivalent, TOE) è un'unità di misura di energia. IlIl TOE TOE rappresenta la quantità di energia rilasciata l i à di i il i dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 GJ. GJ vale circa 42
1 TEP equivale a 41,868 GJ 11630 kWh 11630 kWh
ESEMPI DI CONSUMI
OBBLIGO DI NOMINA DELL’ENERGY MANAGER
C Come valutare i consumi ? l t i i? La valutazione dei consumi conseguiti deve tenere conto g dell’energia consumata per la produzione di beni (semilavorati, manufatti, ecc.) o per la prestazione di servizi (trasporto di persone e di merci, illuminazione, climatizzazione, d ll l ecc.), indipendentemente ) d d dal fatto che vengano utilizzati in proprio o destinati a terzi. I consumi sono riferiti all’energia I consumi sono riferiti all energia primaria consumata espressa in primaria consumata espressa in tep; quindi, per ogni prodotto combustibile consumato si valuta l’equivalente energetico in tep q g p
Come valutare i consumi ? LLa valutazione deve essere riferita ai consumi globali del l t i d if it i cons mi globali del soggetto e si ottiene cumulando quelli relativi alle diverse fonti (incluse quelle rinnovabili) e ai diversi usi per tutti i centri di (incluse quelle rinnovabili) e ai diversi usi per tutti i centri di consumo del soggetto stesso (se ci sono più centri di consumo, non è obbligatorio ma potrebbe essere utile nominare un Energy Manager per ogni centro).
Chi d ff tt l i Chi deve effettuare la nomina La nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia spetta al legale rappresentante del i l d ll’ i tt l l l t t d l soggetto obbligato. La comunicazione può essere firmata anche da un altro soggetto, purché abilitato o delegato appositamente. da un altro soggetto, purché abilitato o delegato appositamente.
Come deve avvenire la comunicazione LLa comunicazione deve avvenire, ogni anno, attraverso la i i d i i tt l compilazione dell’apposito modulo (3). Nella compilazione del modulo, alla voce “Divisione modulo, alla voce Divisione di attività economica di attività economica”,, va usato il va usato il codice ATECO 2007 (4) per identificare l’attività economica dell’azienda. Il modulo compilato deve essere inviato per raccomandata postale alla Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE) .
Sanzioni L omissione o il ritardo della nomina comporta il L’omissione o il ritardo della nomina comporta il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da , , 5.164,57 a 51.645,69 euro.
UNITA’ DI UNITA’ DI MISURA
ENERGIA ‐ LAVORO ‐ CALORE La misurazione dell'energia permette di prevedere quanto lavoro un sistema è in grado di compiere. g p Svolgere un lavoro richiede energia, quindi la quantità di energia presente in un sistema limita la quantità massima di lavoro che il i i li i l ià i di l h il sistema può svolgere. Ad esempio nel caso di moto unidimensionale, l'applicazione di una forza per una distanza richiede un'energia pari al prodotto del modulo della forza per lo spostamento.
CALORE Il calore si misura nel sistema Internazionale in joule. Nella pratica viene tuttavia ancora spesso usata come unità di misura la caloria. A volte si utilizzano anche unità a carattere meramente caloria A volte si utilizzano anche unità a carattere meramente tecnico, quali kWh o BTU.
ENERGIA ‐ LAVORO ‐ CALORE Si noti, comunque, che non tutta l'energia di un sistema è immagazzinata in forma utilizzabile, in quanto una parte è di dispersa sotto forma di f di calore; quindi, in pratica, la quantità di l i di i i l i à di energia di un sistema, disponibile per produrre lavoro, sarà inferiore di quella totale del sistema Il rapporto tra l'energia inferiore di quella totale del sistema. Il rapporto tra l energia utilizzabile e l'energia fornita da una macchina viene chiamato rendimento. In una conversione di energia il rendimento termodinamico o efficienza termodinamica è il rapporto tra il pp lavoro meccanico compiuto e l'energia fornita al sistema
CALORIA LLa caloria l i (o ( piccola caloria, i l l i simbolo cal) è un'unità di misura dell dell'energia energia, nata in nata in ambito termodinamico. Viene comunemente definita come la quantità di energia necessaria per elevare da 14,5 a 15,5 °C la t t di di temperatura di un grammo di acqua distillata situata a livello del mare
1 J = 0,2388459 cal 1 cal = 4 1867999409 J 1 cal = 4,1867999409 J
WATTORA Wh Il wattora (simbolo W∙h, W h oppure Wh) è un'unità di misura dell'energia, definita come l'energia necessaria a fornire una potenza di un watt [W] di [W] per un’ora [h]. ’ [h] Non fa parte del sistema internazionale
1 W s = 1 J 1 Wh Corrisponde a 3,6 kJ ( perché un'ora è composta da 3600 secondi ) .
WATTORA Wh
WATT W Un watt equivale a 1 joule al secondo (1 J/s) ed è equivalente, in unità elettriche, a un volt per ampere (1 V ∙ A, vedi sotto per l'uso in elettrotecnica), o a 1 N ∙ m/s (newton per metri al secondo).
Il watt è una misura di potenza [kWatt]=[kW]=1000 watt=Kilowatt [MW tt] [MW] [MWatt]=[MW]=un milione di watt=Megawatt ili di tt M tt
TEP – Tonnellate equivalenti di petrolio TEP: tonnellata equivalente petrolio. Unità di misura universale di TEP: tonnellata equivalente petrolio Unità di misura universale di qualunque quantità di energia. Si usa per poter paragonare tra loro q quantità di energia diverse, come quelle che si ottengono dal petrolio, g , q g p , dal carbone, dal gas metano, dalla caduta o dal movimento dell'acqua (idroelettrico), dal vento, dalla radiazione del sole, ecc.
L'IEA/OCSE definisce il TEP come equivalente a q 41,868 GJ o 11630 kWh Al fine di verificare quanto richiesto dalla Al fine di verificare quanto richiesto dalla legge 10/91 legge 10/91 (relativamente (relativamente all'obbligo di nomina dell'energy manager) il Ministero ha pubblicato nel 1992 la circolare 219/F che fissa le unità di conversione in TEP per i principali combustibili e vettori energetici:
TEP – Tonnellate equivalenti di petrolio
TEP – Tonnellate equivalenti di petrolio L italiana Autorità per l L'italiana Autorità per l'energia energia elettrica e il gas, con la Delibera EEN elettrica e il gas, con la Delibera EEN 3/08 del 20‐03‐2008 (GU n. 100 del 29.4.08 ‐ SO n.107), ha fissato il valore del fattore di conversione dell'energia elettrica in energia primaria in i i i 0,187 x 10 0 187 10‐33 tep/kWh; ai fini del rilascio di titoli di efficienza /kWh i fi i d l il i di i li di ffi i energetica di cui ai DM 20/07/2004. In altri termini significa aver fissato il rendimento del sistema nazionale g di produzione e distribuzione dell'energia elettrica al valore di circa il 46% È quindi con questo valore di rendimento di conversione che occorre confrontarsi ogni qualvolta si decida di effettuare interventi volti a g q migliorare l'efficienza energetica di un sistema‐impianto di trasformazione dell'energia.
Nel calcolo delle emissioni di CO2 fossile dei combustibili devono essere utilizzati i fattori di emissione riportati nella tabella seguente (tratta d ll D i i dalla Decisione della Commissione 2001/405/CE). d ll C i i 2001/405/CE)
RITIRO DEDICATO RITIRO DEDICATO SCAMBIO SUL POSTO
“TIPI DI ENERGIA” EFV = Energia prodotta dall’impianto FV Eu = Energia utilizzata EIMM = Energia immessa in rete E i i i EPREL = Energia prelevata dalla rete
RITIRO DEDICATO A chi è rivolto Possono richiedere l’accesso al regime di ritiro dedicato gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili che rispondano alle seguenti condizioni: • potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti rinnovabili compresa la produzione imputabile delle centrali ibride; produzione imputabile delle centrali ibride; rinnovabili, compresa la •potenza qualsiasi per impianti che producano energia elettrica dalle p q p p p g seguenti fonti rinnovabili: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica (limitatamente agli impianti ad acqua fluente);
•potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA alimentati da fonti non rinnovabili, compresa la produzione non imputabile delle centrali ibride; •potenza apparente nominale uguale o superiore a 10 MVA, alimentati da fonti rinnovabili diverse dalla fonte eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice e idraulica, limitatamente, per quest’ultima fonte, agli impianti ad acqua fl fluente, purché nella titolarità di un autoproduttore. hé ll i l i à di d
RITIRO DEDICATO Prezzo medio zonale orario L energia elettrica immessa in rete dai produttori e ritirata dal Gestore dei L’energia elettrica immessa in rete dai produttori e ritirata dal Gestore dei Servizi Energetici con il meccanismo del ritiro dedicato viene valorizzata dal GSE al “prezzo medio zonale orario”, ovvero al prezzo medio mensile per f i fascia oraria ‐ i formatosi sul mercato elettrico ‐ f t i l t l tt i corrispondente alla zona di i d t ll di mercato in cui è connesso l’impianto. (articolo 13.4, “Allegato A”, deliberazione AEEG 280/07) . Tali prezzi sono pubblicati sia sul sito dell’ AEEG sia sul sito del GSE. Riportiamo a titolo di esempio i prezzo medi zonali riferiti a Luglio 2013
Prezzi medi mensili per fascia oraria e zona di mercato
Prezzi medi mensili per fascia oraria e zona di mercato
RITIRO DEDICATO I produttori di piccola taglia, con impianti di potenza nominale elettrica fino a 1 MW, possono ricevere dal GSE una remunerazione garantita (i cosiddetti “prezzi minimi garantiti”)) per i primi 2 milioni di kWh annui per i primi 2 milioni di kWh annui cosiddetti prezzi minimi garantiti immessi in rete, senza pregiudicare la possibilità di ricevere di più nel caso in cui la remunerazione a prezzi orari zonali dovesse risultare più vantaggiosa. vantaggiosa Alla fine di ogni anno, il GSE riconosce un conguaglio a favore degli impianti i li il i i i i i li i l i iù l di ll per i quali il ricavo associato ai prezzi orari zonali risulti più elevato di quello risultante dall’applicazione dei prezzi minimi garantiti. I prezzi minimi garantiti sono aggiornati annualmente dall’Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG).
IL MECCANISMO DELLO SCAMBIO SUL POSTO La compensazione non si ha direttamente tra i flussi di energia ( ovvero posso prelevare dalla rete la quantità di energia immessa, gli stessi kilowattora) ma tra il valore economico associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore economico associabile all’energia economico associabile all energia elettrica prelevata e consumata elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione.
EIMM = Energia immessa in rete EPREL = Energia prelevata dalla rete
IL MECCANISMO DELLO SCAMBIO SUL POSTO Lo scambio sui posto viene gestito da un unico soggetto intermediario a livello nazionale, pertanto lo si può ottenere intermediario a livello nazionale, pertanto lo si può ottenere presentando un’apposita richiesta al Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A; • il cliente paga integralmente al Distributore il valore in bolletta dell'energia prelevata; dell'energia prelevata; • lo scambio sul posto si concretizza nell'erogazione da parte del GSE di un contributo in conto scambio appositamente definito in GSE di un contributo in conto scambio appositamente definito in modo da garantire, al più, quanto pagato dall'utente per I'energia elettrica prelevata.
IL MECCANISMO DELLO SCAMBIO SUL POSTO Sono interessati a proporre istanza al GSE coloro nella cui disponibilità o titolarità vi sia uno o più impianti: •alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW; •alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW; •alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 200 kW (se entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007); p ); •di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW.
IL MECCANISMO DELLO SCAMBIO SUL POSTO Il contributo in conto scambio (Cs)garantisce, al più, l’equivalenza tra quanto pagato dall’utente, limitatamente all’energia elettrica prelevata, e il valore dell’energia dell energia elettrica immessa in rete tramite il punto di scambio: elettrica immessa in rete tramite il punto di scambio:
Il contributo Cs è dato dalla sommatoria di “quota energia”e “quota servizi”.
CONFRONTO Senza entrare nei tecnicismi del calcolo possiamo affermare che: ‐Ad oggi un kWh valorizzato con il RID vale circa 0,10€ ed un kWh valorizzato con lo scambio sul posto vale 0,15€ p , ‐ Nelle abitazioni, nelle industrie, ed in tutte le situazioni nelle quali consumo parte dell’energia prodotto è sempre più conveniente lo scambio sul posto.
CONTO ENERGIA CONTO ENERGIA RINNOVABILI ELETTRICHE RINNOVABILI ELETTRICHE DM 6 LUGLIO 2012 DM 6 LUGLIO 2012
IMPIANTI INCENTIVATI Impianti Eolici Impianti Eolici Impianti Idroelettrici Oceanica Impianti Geotermici Impianti Geotermici Gas di discarica G di d Gas di depurazioni i i Biogas g Biomasse Bioliquidi sostenibili
TARIFFA INCENTIVANTE Tariffa incentivante omnicomprensiva (To) per gli impianti di potenza non superiore a 1 MW calcolata secondo le seguente t i 1 MW l l t d l t formula:
To = Tb + Pr Tb: tariffa incentivante base Pr: ammontare totale degli eventuali premi
TARIFFA INCENTIVANTE Un incentivo I per gli impianti di potenza superiore ad 1 MW e per quelli di potenza non superiore a 1 MW che non optano per la tariffa omnicomprensiva calcolato come differenza tra un la tariffa omnicomprensiva, calcolato come differenza tra un valore fissato (ricavo complessivo) e il prezzo zonale orario g ( g dell’energia (riferito alla zona in cui è immessa in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto).
I Tb + Pr – I = Tb Pr Pz P Pz: prezzo zonale orario Nel caso di tariffa omnicomprensiva, il corrispettivo erogato comprende la remunerazione dell’energia che viene ritirata dal GSE; nel caso di incentivo, l’energia resta invece nella disponibilità del produttore.
Tariffa incentivante Impianti Eolici Tb Pr
Impianti eolici on‐shore h eolico off‐shore
Impianti Idroelettrici
Meccanismi di incentivazione I soggetti responsabili dell'impianto possono accedere all'incentivo all incentivo attraverso: attraverso: richiesta diretta dell'incentivo; iscrizione ad appositi registri degli impianti; partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso. L'accesso diretto all'incentivo è riservato agli impianti di dimensioni più piccole l'iscrizione dimensioni più piccole, l iscrizione al registro al registro è necessaria è necessaria per gli impianti con potenze più importanti, mentre la partecipazione alle aste è riservata ai grandi impianti.
Tabella 2 – Schema delle modalità di accesso agli incentivi per impianti nuovi, riattivazioni, integrali ricostruzioni (**) e potenziamenti (***)
DM 28/12/12 DM 28/12/12 “Conto Conto Termico Termico”
Con la pubblicazione del DM 28/12/12, il c.d. decreto “Conto Termico”, si dà attuazione al regime di sostegno introdotto dal Termico si dà attuazione al regime di sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 per l’incentivazione di interventi per :
incremento dell’efficienza energetica
produzione di energia termica da fonti rinnovabili
SOGGETTI AMMESSI AGLI INCENTIVI Il meccanismo di incentivazione è rivolto a due tipologie di soggetti: Amministrazioni pubbliche; Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario. I soggetti ammessi all’incentivo possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi o di un t t d l fi i t t it t i di contratto di rendimento energetico ovvero di un servizio energia anche tramite l’intervento di una ESCO energia, anche tramite l intervento di una ESCO.
TIPOLOGIA DI INTERVENTI INCENTIVABILI Incremento dell’efficienza Incremento dell efficienza energetica energetica 1a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato; li i 1b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato; delimitanti il volume climatizzato; 1c) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione; 1d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento b i t di chiusure trasparenti con esposizione da Est‐ di hi t ti ii d Et Sud‐Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
TIPOLOGIA DI INTERVENTI INCENTIVABILI Interventi di piccole dimensioni di produzione di Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza ad alta efficienza 2a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale i t ti i i ti di li ti i i l dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica geotermica o idrotermica; energia aerotermica, geotermica o idrotermica; 2b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale d t ti di dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; t di l li t t d bi
TIPOLOGIA DI INTERVENTI INCENTIVABILI c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. p p
NOTA: Gli interventi realizzati ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui O Gli i i li i i fi i d ll’ l i d li bbli hi di i all’art. 11 del decreto legislativo n. 28/2011 accedono agli incentivi previsti al presente decreto limitatamente alla quota eccedente quella necessaria p q q per il rispetto dei medesimi obblighi.
Durata dell’incentivo • Gli interventi sono incentivati in rate annuali costanti, di durata predefinita predefinita. p gg g • Nel rispetto dei valori massimi raggiungibili dall’incentivo totale previsti negli allegati al presente decreto, nel caso di più interventi eseguiti contestualmente, l’ammontare dell’incentivo è ll d l l l è pari alla somma degli incentivi relativi ai singoli interventi.