ARMI CORTE
di Paolo Tagini
LETTERE paolo.tagini@armiebalistica.com
L’ingresso nel mondo X-FIVE FAI DA TE
MUNIZIONI
Il più LEGGE recente allestimento della Sig-Sauer P226 X-Five è offerto a un prezzo EVENTI decisamente più abbordabile rispetto ai modelli predecessori, pur mantenendo il livello della qualità costruttiva ai valori per i quali il marchio elvetico-tedesco è diventato famoso BALISTICA el 1973, con la nascita della Sig-Sauer P220 FORENSE
N
calibro 9 mm Parabellum, ebbe origine una delle famiglie di pistole da difesa e per uso di servizio più numerose e fortunate che si ricordino. L’arma era il prodotto dell’accordo fra la SIG (Schweizerische Industrie-Gesellschaft) di Neuhausen am Rheinfall (Svizzera) e della J.P. Sauer & Sohn GmbH di Eckernförde (Germania); assorbita la prima, la seconda si è via via espansa fino a ARMI formare un gruppo industriale fra i più CLASSICHE importanti nel settore armiero. L’indubbia validità della P220 ha spinto i progettisti ad allestire molti altri modelli e nel corso degli anni è così nata una serie di pistole note ed apprezzate in tutto il mondo. Per quanto riguarda l’impiego sportivo, nel 2004 arrivò il modello P226 X-Five che si è sviluppato attraverso la creazione di diversi allestimenti, l’ultimo dei quali è denominato “S Final Edition”, è in calibro 9x21 e rappresenta l’entry level di questa serie. ARMI LUNGHE Numerose e importanti sono le differenze che riguardano il modello P226 X-Five rispetto alle altre pistole da difesa e per uso di servizio che compongono la “serie P220”. In primo luogo, l’arma è costruita completamente d’acciaio, monta una canna da 5 pollici (127 mm, in luogo dei 112 mm del modello-base), il meccanismo di scatto è a sola singola azione ed è stata aggiunta sul fusto
COLTELLI
ACCESSORI una coppia di leve ambidestre della sicura manuale; l’eliminazione della doppia azione ha reso superfluo il dispositivo per il disarmo del cane. Infine, tutta l’arma è stata ottimizzata per il tiro sportivo, segnatamente per quanto riguarda lo scatto e le mire. La Sig-Sauer P226 X-Five S è una pistola semiautomatica funzionante per sfruttamento del rinculo con chiusura stabile, geometricamente determinata, a corto rinculo di canna. L’abbassamento RECENSIONE della culatta della canna durante il ciclo di funzionamento è reso possibile grazie al piano inclinato ricavato sull’appendice inferiore della canna medesima che contrasta contro quello presente nel fusto (sistema Browning). Il vincolo fra canna e carrello è dato dal massiccio blocchetto prismatico, posto in corrispondenza della camera di cartuccia della prima, che s’inserisce nella finestra d’espulsione del secondo. Il fusto d’acciaio, ARMI rifinito mediante brunitura, reca una coppia di MILITARI belle guancette di materiale plastico dal disegno ben grippante. La porzione anteriore del fusto che forma l’impugnatura e il ramo anteriore del ponticello del grilletto sono rifiniti mediante quadrettatura. Un’altra miglioria che riguarda sempre l’impugnatura è la sua elsa, di tipo maggiorato e in grado di mettere completamente al riparo dalla cresta del cane la parte dorsale della EX ORDINANZE
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Sig-Sauer P226 X-Five S Final Edition
33 Febbraio 2016 â—?
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LETTERE
MUNIZIONI
FAI DA TE
LEGGE
EVENTI Pur essendo a pieno titolo una discendente della “serie P220”, la Sig-Sauer P226 X-Five S è stata allestita con pezzi come canna, fusto e carrello realizzati ad hoc
BALISTICA SCHEDA FORENSE
TECNICA
Costruttore: J. P. Sauer & Sohn GmbH – Eckernförde – Germania – www.sigsauer.de Importatore: Bignami spa – Via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) – Tel. 0471/803000 – Fax 0471/810899 – www.bignami.it Modello: P226 X-Five S Final Edition Tipo: pistola semiautomatica (arma classificata sportiva) Calibro: 9x21 IMI Funzionamento: ARMIa sfruttamento del rinculo con chiusura stabile aCLASSICHE corto rinculo di canna (sistema Browning) Canna: lunga 127 mm (5”); 6 righe destrorse Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore a lancio inerziale Alimentazione: caricatore bifilare da 17 colpi Meccanismo di scatto: ad azione singola Peso dello scatto: 2.430 g Mire: mirino a rampa spostabile in derivazione, tacca di mira fissa/ regolabile in altezza; linea di mira lunga 171 mm Meccanismi di sicurezza: automatico che a grilletto non preARMI muto blocca il percussore, manuale a leva che blocca lo scatto LUNGHE Impugnatura: guancette di materiale plastico Peso: 1.272 g Dimensioni: lunghezza 223 mm, altezza 140 mm, spessore 44 mm Materiali: acciaio Finitura: brunitura nera satinata Prezzo indicativo al pubblico: 1.640,00 euro
COLTELLI
mano del tiratore. Anteriormente il fusto è prolunACCESSORI gato rispetto al modello P226 di base per armonizzarlo con la maggiore lunghezza del carrello, a sua volta più lungo per adeguarsi alla canna da tiro. Il carrello presenta inoltre anche la serie anteriore degli intagli di presa; l’estrattore, del tipo a gancio, è interno al carrello stesso. La molla di recupero è
RECENSIONE
ARMI MILITARI
La tacca di mira è stata fotografata nella configurazione “fissa”: infatti la vite con testa Torx visibile sulla sua parte superiore la blocca stabilmente
EX ORDINANZE
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Sig-Sauer P226 X-Five S Final Edition
L’arma con il carrello bloccato in posizione di apertura. “X-Five” è un’espressione americana traducibile con “cinque mouche”, ossia con il massimo punteggio possibile in una serie di cinque colpi
posta sotto la canna ed è guidata da un’asta a tutta lunghezza; per ammortizzare adeguatamente il rinculo è stata inoltre prevista una seconda molla, coassiale alla prima e più corta, che entra in funzione quando il carrello arriva alla fine della sua corsa retrograda. La leva di smontaggio è posta sul lato sinistro, in po-
sizione avanzata rispetto agli altri due comandi manuali che sono la leva hold open e la leva della sicurezza manuale; la gemella di quest’ultima è posta sul lato destro dell’arma e il loro disegno ricorda molto quello di una 1911. Più in basso è posto il bottone di sgancio del caricatore, di tipo maggiorato. L’alimentazione è affidata a un caricatore bifilare
L’accurata finitura del vivo di volata
La quadrettatura a passo fine delle porzioni anteriori dell’impugnatura e del ponticello del grilletto
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LETTERE
con corpo d’acciaio dalla rispettabile capacità di 17 cartucce (ricordiamo che l’arma è classificata sportiva ai fini di legge). Lo scatto prevede il cane esterno, con cresta ben modellata e poco incline a impigliarsi, e il percussore a lancio inerziale flottante all’interno MUNIZIONI dell’otturatore. In condizioni di porto dell’arma (cartuccia in camera, cane armato) il percussore è automaticamente bloccato e solo la pressione sul grilletto ne determina lo svincolo. Inoltre il comando manuale della sicurezza, quando è inserito, blocca stabilmente la leva dello scatto, il cane e il carrello. Il mirino, del tipo a rampa, è fissato al carrello con un incastro trasversale a coda di rondine che perLEGGE mette di sostituirlo facilmente in caso di necessità, ma anche di effettuare delle regolazioni in senso laterale. Potremmo definire la tacca di mira come “bimodale”: infatti è consegnata nella configurazione fissa (una vite la blocca stabilmente in questa posizione), ma la dotazione di serie contiene i piccoli particolari che, una volta montati, la rendono regolabile in altezza. Non bisogna infatti dimenticare BALISTICA che questa pistola in Germania è omologata per FORENSE le gare di tiro riservate alle armi d’ordinanza, per le quali è prescritta la tacca di mira fissa. Questa parte dell’arma è di produzione italiana (LPA) ed è costruita con gran cura, badando soprattutto alla sua solidità. Nel loro insieme, mirino e tacca di mira sono ben fatti e ben visibili e contribuiscono in modo Dall’alto: il diametro esterno della canna misura ben 15 mm, il sistema delle molle di recupeARMI ro e il particolare estrattore montato internaCLASSICHE mente al carrello
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EVENTI
ACCESSORI
La base Picatinny offre uno spazio notevole anche per il montaggio degli accessori più ingombranti. Si consideri inoltre che il fusto è d’acciaio
RECENSIONE
ARMI LUNGHE
ARMI MILITARI
Il mirino a rampa montato su incastro a coda di rondine
COLTELLI
EX ORDINANZE
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Sig-Sauer P226 X-Five S Final Edition
significativo al raggiungimento delle prestazioni di cui è capace la P226 X-Five S. LA PROVA A FUOCO Utilizzando cartucce Geco caricate con palla da 124 grani del tipo Full Metal Jacket siamo rimasti sinceramente colpiti dal buon comportamento allo sparo della P226 X-Five S: complice anche il peso non trascurabile, l’arma è particolarmente stabile e permette di sparare con notevole celerità. Da segnalare l’eccellente qualità dello scatto, un po’ duro ma dallo sgancio netto e prevedibile. L’impugnatura è più funzionale rispetto a quella della P226 normale grazie alle diverse guancette. L’unico limite che abbiamo notato è la linea di mira, un po’ alta rispetto alla mano. I test di tiro sono stati condotti dalla distanza di 15 metri, con tiro a due mani senza appoggio. È stato un rapido “assaggio” durante il quale sono uscite parecchie rosate interessanti che hanno immediatamente dimostrato che la P226 X-Five S è un’arma in grado di produrre risultati notevoli. Nel corso della nostra prova l’arma non ha manifestato inconvenienti di funzionamento.
Cinque colpi in tiro rapido a 15 metri a due mani senza appoggio; cartucce Geco caricate con palla da 124 grani del tipo Full Metal Jacket
NOTE CONCLUSIVE La Sig-Sauer P226 X-Five S calibro 9x21 è consegnata in una solida valigetta di plastica che contiene anche tre caricatori di riserva, il ricco manuale d’istruzioni, la rosata di prova (tra l’altro veramente notevole, considerando che è stata ottenuta a 25 metri) e un flacone di olio. L’arma ci è piaciuta e va molto bene. A ciò si aggiunga che, con il dilagare dei tecnopolimeri, questa pistola rimane ormai una delle espressioni più tradizionali della scuola teutonica e qui per tradizionale si deve intendere un rispettabile attaccamento a un onorato passato, non certo obsolescenza o peggio. Il prezzo ci pare sostanzialmente allineato con quello dei prodotti concorrenti (leggasi 1911 di livello medio), rispetto ai quali la P226 X-Five S offre una delle non molte alternative.
Dall’alto: il carrello, la canna, il complesso delle molle di recupero, il fusto e il caricatore (altra parte dell’arma prodotta in Italia)
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