9 771593 038008
ISSN 1593-0386
60006
Bimestrale n. 6 - Novembre-Dicembre 2016 - e 4,30 - Poste italiane SpA - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1- DCB-BO - Contiene I.P.
primo piano
La stagione indoor e le sue opportunità Con l’arrivo del freddo cambia anche il modo di vivere il tiro con l’arco. Autunno e inverno, infatti, molto spesso rappresentano per gli arcieri un momento nel quale l’attività arcieristica subisce una battuta d’arresto, un calo o una trasformazione. C’è l’arciere per il quale la stagione fredda significa tirare meno o addirittura non tirare, c’è chi rallenta o chi dirige la sua attenzione verso l’allenamento e la competizione indoor. Certo il sole, la natura, i boschi o i campi all’aperto hanno il loro fascino, ci riservano una notevole dose di divertimento e quello che ci aspetta in questi mesi sembra senz’altro meno accattivante. Eppure la stessa natura che ci accompagna nella stagione outdoor può insegnarci qualcosa. La natura alterna periodi di attività a periodi di riposo, un riposo apparente, perché è proprio in questo periodo che le piante si preparano alla primavera che verrà. Potremmo seguire questo esempio, vivendo i prossimi mesi come una buona occasione per prepararci al “fiorire” della prossima stagione agonistica outdoor. Più facile a dirsi che a farsi, perché la noia è sempre in agguato, ma possiamo opporci ad essa usando la nostra creatività e ponendoci nuovi obiettivi. In fondo i mezzi non mancano e anche noi della redazione, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di contribuire. Il nostro consiglio è quello di mettervi comodi e di sfogliare questo numero e i numeri precedenti di “Arco”, magari mettendo a frutto i consigli dei nostri tecnici. Con Vincenzo Scaramuzza, che in questo numero nella rubrica training si concentra sul potenziamento muscolare, abbiamo fatto un lungo percorso, di oltre un anno, durante il quale ci ha fornito una serie di esercizi che potrebbero essere rispolverati proprio ora, per rendere meno piatte le nostre sessioni di allenamento in palestra. In questo numero, inoltre, Tiziano Xotti, nella rubrica tecnica compound, propone un interessante metodo che prevede l’utilizzo di bersagli alternativi, che rompono la monotonia e aiutano a sviluppare alcune specifiche abilità. Più volte, inoltre, abbiamo parlato delle tecniche di visualizzazione, che oltre ad essere molto efficaci hanno il grande vantaggio di poter essere praticate comodamente dal vostro divano. Un periodo di parziale “fermo” può essere quindi trasformato in un momento di crescita e divertimento, purché ognuno trovi il giusto equilibrio tra fantasia, metodo, creatività e motivazione. Allora buon allenamento e, soprattutto, buon divertimento! Valeria Bellagamba
in questo numero
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Speciale paralimpiadi
La dura legge del match a 5 cerchi Ardingo Scarzella
10 Manifestazioni
Mondiali Campagna: primi nel medagliere A.S.
La presa della corda V.S.
54 Eventi
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Arco olimpico
56 Psicologia
Mettiamo la mira al nostro servizio Filippo Clini
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Tecnica compound
Il Campionato ha fatto centro Roberto Lanciotti
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Dal mercato
28 L'intervista
48 Federazioni
14 Manifestazioni
L’Italia super del 3D A.S.
18 Manifestazioni
Simonelli: l’argento paralimpico di Rio 2016 Francesca Capretta
32 L'intervista
Jessica Garzetti, organizzatrice nata F.C.
36 Training
Parola d’ordine: “potenziamento” Vincenzo Scaramuzza
ANNO XXVIII - Numero 6 NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 Greentime S.p.A. Via San Gervasio, 1 - 40121 Bologna Tel. 051223327 www.greentime.it - info@greentime.it Editori
40 Coaching
Direttore responsabile: Valeria Bellagamba bellagamba@greentime.it In redazione: Francesca Domenichini domenichini@greentime.it
La sfida delle sfide a Finale Ligure Angelo Trotta
L’atleta paralimpico Annalisa Avancini
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Medicina sportiva
Muoversi nello spazio Domenico Bonsignore
Il bello dell’Indoor Tiziano Xotti
62 Cinema
“Sagitta in fabula”: l’arciera che salvò Grimm Arianna Biagi
V.B.
News dall’Ifaa World Council Sara Migliorelli
65 Storia
Gli arcieri egizi della 18ª dinastia Alessio Cenni
a cura di Francesca
50 Manifestazioni
70 Panorama
52 Eventi
76 Lega Arcieri Medievali 77 Aica
Il Roving di Brusaporto Enrico Natali Il Wbhc 2017 è entrato nel vivo Arcieri della Concordia Segreteria generale: Valentina Pezzoli, Miriam Serotti, Danila Tartarini Progetto grafico e impaginazione: Maria Della Rocca Periodicità: Bimestrale Tiratura: 36.000 copie Stampa: MIG srl - Bo Distributore: ME.PE Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti 15 - 20142 - Milano Pubblicità: Greentime SpA - Tel. 051/223327 danila@greentime.it In copertina: foto World Archery
Danilo Rosini
78 I professionisti dell’arceria
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Domenichini
Annuale Italia: Annuale + gadget: Annuale digitale: Biennale: Biennale + gadget: Annuale estero: Una copia: Una copia digitale: Arretrati:
e 24,00 e 30,00 e 10,00 e 45,50 e 51,50 e 39,00 e 4,30 e 3,00 e 5,50
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speciale paralimpiadi
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embra facile… Sembra facile davvero indovinare seduto ad una scrivania quelli che saranno i risultati di una gara di tiro con l’arco. E spesso è anche vero: se qualunque conoscitore del nostro mondo avesse voluto puntare dei soldi sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro, alzi la mano chi non avrebbe scommesso, sorvolando sulle puntate di “tifo”, sui successi dei coreani, sulla competitivi4
La dura legge del A Rio per un solo punto Alberto Simonelli nel compound sfiora l’oro. Il suo argento è un risultato ugualmente meraviglioso. Bronzo nel recurve mixed team per Elisabetta Mijino e Roberto Airoldi. tà di Brady Ellison e della squadra americana. Certo forse noi italiani, memori di Londra, qualche soldino l’avremmo puntato anche sugli azzurri, ma sareb-
be stato più tifo che altro, visto che, a conti fatti, di risultati a supporto ne avevamo ben pochi. Ed è sempre difficile ammettere di aver sbagliato: è una
Le premiazioni del mixed team arco olimpico.
match a 5 cerchi cosa che noi italiani preferiamo non fare mai. Forse non arriviamo ai livelli di Fonzie che non riusciva nemmeno a pronunciare la parola, ma qualche scusa la troviamo davvero sempre. Ebbene, questa volta io voglio farlo. Lo ammetto, ho “toppato” in pieno le mie previsioni. Tre mesi fa scrivevo su questa rivista i pronostici delle Paralimpiadi: “Tra i più seri candidati al podio non possiamo nascondere che
i compound Alberto Simonelli e Eleonora Sarti siano tra quelli che arrivano meglio all’appuntamento paralimpico. Entrambi questi arcieri, come molti sanno, hanno vestito anche la maglia della nazionale maggiore in occasione di due Campionati del mondo, sintomo del livello davvero assoluto delle loro prestazioni. Alberto Simonelli ha già conquistato un argento ai Giochi di Pechino, ma fu bloccato a Londra
da un incidente. Eleonora Sarti, invece è fresca realizzatrice del primato del mondo di categoria, pareggiando anche quello nazionale di Marcella Tonioli. È evidente quindi che non si possa nascondere un certo ottimismo nella loro prestazione, tanto individuale che di squadra”. Continuavo anche nelle mie significative letture della sfera di cristallo sottolineando come la squadra olimpica era sì forte, ma non a livello di quella compound. “La squadra ricurvo non sarà comunque spettatrice, pur non raggiungendo Erario Airoldi e Mijino lo stato di forma dei compagni compound”. E chi ti porta, invece, a casa la medaglia di squadra? Qualunque lettore, 5
manifestazioni
Il Campionato ha fatto centro
N
el momento in cui gli Sbandieratori ed i Musici della Contrada di Monticelli completavano il loro spettacolo si è capito che il massimo evento Fiarc dell'anno stava per entrare nel vivo. E tra i presenti nel giardino farnesiano della Rocca Sanvitale a Sala Baganza era palpabile quanto, da lì a qualche ora, sarebbe accaduto: il fatidico “inizio tiri”. Lo scenario che avrebbe ospitato il Campionato Italiano Fiarc era quello spettacolare del Parco Naturale dei Boschi di Carrega, dove la Compagnia Arcieri delle Quattro Castella, per sfruttare nel miglior modo possibile il territorio, operava da tempo, con lavori che avrebbero dovuto soddisfare nel migliore dei modi sia la sistemazione logistica della porzione del parco che avrebbe ospitato il punto di ritrovo, sia la sistemazione dei quattro campi predisposti per le gare. Il tutto nel più totale rispetto delle esigenze ambientali proprie del luogo ospitante l’evento, rendendolo così una vetrina, non solo per la Compagnia organizzatrice ma per tutta la Fiarc, dell’elevato livello di educazione raggiunto sotto questo aspetto. Ben a conoscenza di quanto avremmo dovuto verificare, arrivando il sabato pomeriggio non è stato difficile notare le facce delle ragazze e dei ragazzi della 08111: erano quelle di chi si era impe-
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Gli Italiani Fiarc andati in scena dal 21 al 27 agosto a Sala Baganza, nel Parmense, hanno saputo soddisfare le aspettative: ottima l’organizzazione, l’accoglienza degli arcieri e i campi, realizzati nel fiabesco scenario dei Boschi di Carrega.
gnato e si impegnava affinché i lavori preventivati arrivassero a conclusione. Erano quei volti segnati da stanchezza e preoccupazione che, da sempre, testimoniano l’approssimarsi del momento in cui le gare avranno inizio. Una stanchezza propria di chi da mesi è al lavoro affinché tutto sia a posto e una preoccupazione che, pur non avendo motivi di esistere, è sempre al fianco di quanti, profondendo impegno, temono che questo non abbia poi il suo corretto riscontro. Le stesse impressioni che leg-
ancora erano in corso gli ultimi lavori di controllo da parte dei capocaccia, e quindi fosse, purtroppo, utilizzabile soltanto dal giorno successivo, non ha fatto vivere la giornata come si sperava. Anche se era a disposizione un campo di allenamento predisposto dall’organizzazione non lontano dal punto di ritrovo, si temeva, un poco, la mancanza di aggregazione che momenti come questi avevano sempre concesso. Ma ci si accorgeva che, invece, non era proprio così: ecco infatti che iniziavano a sentirsi nell’aria le voci di saluti di chi si ritrovava dopo un anno; arcieri aggirarsi intorno agli stand che gli espositori di materiale arcieristico stavano aprendo nella zona a loro destinata; arcieri davanti agli stand gastronomici che cominciavano ad aprire e a offrire i loro servizi a chi aveva deciso di intrattenersi per il pranzo, ospitati dalla grande struttura coperta predisposta allo scopo. E Il suggestivo spettacolo degli sbandieratori durante ancora arcieri a popola cerimonia di apertura. lare la stanza dell’Orgiamo nelle facce dei dieci capocaccia ganizzazione, che Giancarla Parma presenti, nelle quali la preoccupazione gestiva da par suo, e della Segreteria era più accentuata perché consapevoli Fiarc dove si lavorava ai preparativi per delle responsabilità che li attendevail giorno successivo. Tutti gli ingranaggi no. La percezione complessiva ricevuta erano al loro posto, la macchina si era era quella dell’attesa: la partenza del finalmente messa in moto e l’evento Campionato avrebbe segnato per tutti poteva considerarsi iniziato veramente. la fine dello stato d’ansia che si viveva Quando, alle otto del mattino di lunee l’inizio della fase d’esame. dì, come da programma, ci si accingeE già dalla domenica, con l’arrivo dei va a aprire la fase di conferma delle primi arcieri, questa inquietudine coiscrizioni e del controllo materiale, ci si minciava a sciogliersi. Il fatto che il accorgeva che gran parte del popolo practice range fosse posizionato in prosFiarc era già lì, pronta a espletare le simità di uno dei percorsi di gara, dove questioni burocratiche che avrebbero
FEDERAZIONE ITALIANA ARCIERI TIRO DI CAMPAGNA
Via Gianluigi Banfi 4 20142 Milano - Italy Tel. +39 02 89305589 Fax +39 02 89302106 segreteria@fiarc.it - www.fiarc.it COMITATI REGIONALI Piemonte Presidente: Pierpaolo Oddone presidentepiemonte@fiarc.it segreteriapiemonte@fiarc.it Liguria Presidente: Cosimo Raffo presidenteliguria@fiarc.it segreterialiguria@fiarc.it www.fiarc-liguria.it Lombardia Presidente: Gianluca Leggio presidentelombardia@fiarc.it segreterialombardia@fiarc.it www.fiarc-lombardia.it Triveneto Presidente: Orietta Bernardi presidentetriveneto@fiarc.it segreteriatriveneto@fiarc.it www.fiarc-triveneto.it Emilia-Romagna Presidente: Walter Gardoni presidenteemiliaromagna@fiarc.it segreteriaemiliaromagna@fiarc.it Toscana Presidente: Sergio Manzi presidentetoscana@fiarc.it segreteriatoscana@fiarc.it www.fiarc-toscana.it Umbria/Marche/Abruzzo/Molise Presidente: Andrea Motta presidenteumam@fiarc.it segreteriaumam@fiarc.it Lazio Presidente: Luca Murgia presidentelazio@fiarc.it segreterialazio@fiarc.it www.fiarc-lazio.it
Il presidente Fiarc, Enrico Rossi, dichiara ufficialmente aperto il Campionato Italiano.
Campania/Puglia/Basilicata/Calabria Presidente: Stefan Albanese presidentecpbc@fiarc.it segreteriacpbc@fiarc.it www.fiarc-campania.it
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training
Potrebbe sembrare noioso e ripetitivo, ma dedicare tutti i giorni un po’ di tempo al potenziamento muscolare, con esercizi mirati, può fare la differenza. Ecco i nostri consigli per allenarsi quotidianamente e migliorare le proprie prestazioni.
Parola d’ordine: “potenziamento”
I
l programma di potenziamento fisico inserito in questo articolo va visto come un lavoro propedeutico e di complemento, integrato nel programma di allenamento tecnico, in quanto i distretti interessati entrano in primo piano nel tiro con l’arco. In un articolo precedente scrissi che bisogna amare questo lavoro. Anche se potrà sembrare noioso, faticoso, e per molti inutile, io lo ritengo quantomeno indispensabile e soprattutto salutare. Noterete che una cura particolare la dedico alla trazione con la gomitiera, fatta con stoffa resistente, ad esempio una cintura da judoca. Monterete poi alla sua estremità un elastico che abbia almeno la metà del libbraggio del vostro arco. Vale quindi la regola applicata ad ogni sport: si ottiene il
massimo risultato, attraverso lo sviluppo completo di tutte le capacità atletiche, compresa la totale padronanza del gesto tecnico. È importante sottolineare che il programma di potenziamento può essere integrato ulteriormente con tanti altri esercizi, avendo il tempo per eseguirli, ma per il momento prendiamo in esame le parti più importanti, anche per lo spazio limitato che abbiamo a disposizione. Ecco alcuni esercizi. Questi esercizi dedicati al potenziamento vanno eseguiti lontano dal circuito di allenamento tecnico e ogni giorno adotteremo una tabella per volta. Ognuno di noi potrà alternare gli esercizi e insistere con più ripetizioni, dove sussiste una carenza muscolare. Ogni mese dovrete incrementare una “serie” fino ad un massimo di 5 “serie”, per poi tornare
Tabella A Step - esegui una camminata veloce per 30 minuti o fai step tutte le mattine: esegui 3 serie da 20 ripetizioni.
Rotatori - tieni l’avambraccio flesso a 90°, tendi l’elastico verso l’esterno e poi all’interno, mantieni 3 secondi e torna. Esegui 10 ripetizioni internoesterno e poi cambia braccio.
Flessibilità delle spalle - esegui delle rotazioni avanti e indietro con l’elastico, tenendo le braccia ben tese: 2 serie da 10 ripetizioni.
Tricipiti - con l’ausilio di un panchino o una sedia, esegui le flessioni. Distendi le braccia quando torni su e mantieni 5 secondi, 3 serie da 10 ripetizioni.
Mantieni correttamente la posizione di tiro ed esegui le trazioni con la gomitiera e vai poco oltre il tuo allungo. Questo esercizio verrà inserito in tutte le tabelle ed eseguito tutti i giorni. Il peso dell’elastico alla massima trazione sarà la metà del nostro libbraggio. Iniziamo con 3 serie da 15 ripetizioni, ogni ripetizione avrà cadenza di un secondo. Questo per dare un ritmo al nostro gesto e vale per tutti gli altri esercizi proposti.
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cinema Angelika rappresenta l’iniziata, il contatto profondo con la natura e i suoi cicli di morte e rinascita, crudeltà e delicatezza, disperazione e speranza.
La minaccia principale è rappresentata dall’oscuro influsso di una crudele e bellissima regina, interpretata da Monica Bellucci.
un’altra presunta squadra di truffatori. Il team concorrente, infatti, avrebbe utilizzato tecniche simili ai fratelli Grimm per simulare terribili apparizioni e così rapire alcune ragazzine dal vicino villaggio di Marbaden. I due protagonisti, in particolare il disincantato Will, sono portati a sottovalutare il potere della foresta nella quale sono state trascinate le giovani vittime: un potere temuto fortemente da tutti gli abitanti del villaggio, ad eccezione dell’abile arciera Angelika (Lena Headey, regina di Sparta in “300”). Indipendente ed energica, e per questo guardata con sospetto da tutti i suoi compaesani, la cacciatrice si presta ad accompagnare i fratelli Grimm nel cuore del bosco fino alla torre in cui, un tempo, una bellissima e crudele regina dotata di grandi poteri occulti (Monica Bellucci) vide sfiorire la sua bellezza isolata dal regno per evitare una pestilenza. Angelika rappresenta l’iniziata, il contatto profondo con la natura e i suoi cicli di morte e rinascita, crudeltà e delicatezza, disperazione e speranza. L’arco, sua arma d’eccellenza, raffigura la capacità di andare oltre l’apparenza e seguire l’istinto, così come quella di togliersi dai guai senza chiedere aiuto a nessuno. Angelika non
L’arco raffigura la capacità di andare oltre l’apparenza e seguire l’istinto, così come quella di togliersi dai guai senza chiedere aiuto a nessuno.
ha bisogno di essere salvata: sarà invece lei a mettere a disposizione dei protagonisti la propria destrezza e determinazione. Quando la minaccia rappresentata dall’oscuro influsso della regina sulla foresta si rivelerà potenzialmente letale, i fratelli Grimm non avranno altra scelta che affidarsi al sapere indecifrabile della donna, facendo affidamento sul suo arco nei momenti peggiori. Arianna Biagi 64
storia
Gli arcieri egizi della 18ª dinastia L’Egitto dei faraoni conobbe una raffinata cultura arcieristica frutto della fusione di tradizioni africane e asiatiche.
L
a civiltà egizia è a tutt’oggi una delle più affascinanti culture originali della storia, in grado di stimolare turismo, pubblicazioni e cinema come poche altre. Il suo stile riconoscibile, la sua lunga durata nel tempo, l’uso prevalente della pietra, resistente agli agenti atmosferici, per erigere i suoi monumenti, hanno contribuito a conservare a distanza di migliaia d’anni un ricordo fulgido di quella civiltà. Ma c’è anche un altro
fortuito aspetto che gioca a vantaggio degli antichi Egizi nel perpetuare sino a noi il loro ricordo. Il clima dell’Egitto è asciutto, la piovosità insignificante, salvo occasionali irruzioni di precipitazioni monsoniche. Se non fosse attraversato dal grande fiume Nilo, le cui acque derivano dalle piogge dell’Africa centrale e degli altopiani etiopici, l’Egitto non sarebbe altro che un tratto orientale del deserto del Sahara. A causa di questa siccità perenne che domina nei terreni appena al di sopra del livello del Nilo, tutto ciò che viene nascosto o sepolto in Egitto ha possibilità di conservarsi in buone o addirittura ottime condizioni per migliaia di anni, anche se costituito da materiali che, in altre parti del mondo, sono condannati a deperire rapidamente. Grazie al la-
voro di varie generazioni di archeologi siamo perciò oggi in grado di ammirare non solo i monumenti degli Egizi ma anche i loro più vari oggetti ed equipaggiamenti personali, quasi nelle stesse condizioni in cui essi stessi li adoperarono. Non ultimo, gli stessi Egizi sono ancora tra noi, sottoforma di migliaia di mummie di faraoni, dignitari e gente comune grazie al particolare culto dei defunti che si sviluppò nella valle del Nilo. Abbiamo quindi un’abbondanza di reperti di ogni genere, iscrizioni e documenti su papiro, nonché innumerevoli raffigurazioni, molto dettagliate, con scene di vita quotidiana ed eventi storici, il tutto in uno scenario di architetture monumentali ancora largamente apprezzabili. L’arcieria ebbe per gli Egizi, sin dalle origini, una notevole importanza sia in campo militare che nelle consuetudini sociali e anch’essa, grazie ai fattori sopra esposti, risulta meglio documentata rispetto a quella di altri popoli e civiltà a loro contemporanee. Gli archi semplici
Originariamente gli Egizi utilizzavano l’arco semplice in legno, di derivazione preistorica. Questo tipo di arco continuò ad essere fabbricato per tutta l’epoca faraonica, sostanzialmente con la
Il faraone Tutankhamon travolge i Nubiani in battaglia. Da un cofanetto dipinto presente al Museo de Il Cairo.
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