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ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 TAURISANO

Anno Scolastico 2015 - 2016


POF Istituto Comprensivo Polo 2 TAURISANO Anno scolastico 2015/2016

Scuola dell’Infanzia G. Comi Scuola Primaria “G. Carducci”

Scuola dell’Infanzia A. Lopez Y Royo

Scuola Secondaria di 1° grado

Il nostro Istituto Comprensivo, nato il 1° settembre 2011, comprende due plessi di Scuola dell’Infanzia, uno di Scuola Primaria ed uno di Scuola Secondaria di I grado, tutti collocati nel Comune di Taurisano. La Direzione e gli uffici di Segreteria hanno sede presso l’edificio scolastico della Scuola Secondaria di 1° grado di Via Lecce.

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DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO

Denominazione:

IC Taurisano Polo 2

Cod. Meccanografico:

LEIC8AJ001

Indirizzo:

Via Lecce

C.a.p.:

73056

Città:

Taurisano

Provincia:

Lecce

Tel Scuola secondaria di I grado:

0833/622107

Tel. Scuola dell’Infanzia“A. Lopez y Royo”:

0833/622076

Tel. Scuola dell’Infanzia “G. Comi”:

0833/621715

Tel. Scuola Primaria “G. Carducci”

0833/622006

FAX:

0833/622107

E-mail:

LEIC8AJ001@istruzione.it

Web:

www.ictaurisanopolo2.gov.it

SEZIONI DELL’ISTITUTO Scuola dell’Infanzia Plessi: Sezioni: Alunni: Docenti:

n°. 2 (“Lopez y Royo” – “Comi”) n°. 9 n°. 209 n°. 212

Scuola Primaria Plessi: Classi: Alunni: Docenti:

n°. 1 n°. 13 n°. 253 n°. 30

Scuola Secondaria: Plessi: Classi: Alunni: Docenti:

n° 1 n° 10 n° 219 n° 23

Direttore dei Servizi Generali:

Dott. Stefano BRAY

Dirigente Scolastico:

Prof.ssa Maria Assunta CORSINI

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PARTE PRIMA PREMESSA La nostra scuola si propone di attuare il diritto allo studio offrendo agli alunni la possibilità di vivere esperienze culturali e sociali ricche e stimolanti, predisposte a favorire la loro crescita personale e comunitaria. Si propone di cogliere, mediante l’osservazione costante, il nucleo autentico di ogni personalità, in modo che interventi ed attività siano legati alla particolare situazione psicologica di ciascuno ed offrano uno spazio adeguato per valorizzarla. La riforma complessa del sistema scolastico, tuttora in atto, trova la sua ragione d’essere soprattutto nel provvedimento legislativo sull’autonomia la cui finalità primaria è quella di garantire l’efficacia del servizio, cioè il raggiungimento di standard di qualità nella gestione dell’Istituto e il soddisfacimento delle attese di alunni e famiglie. Il presente progetto dell’Offerta Formativa (P.O.F.) dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Taurisano rappresenta la carta di identità della scuola in risposta alle esigenze di diritto allo studio e ai bisogni formativi dell’utenza scolastica. Il documento è stato elaborato da un’apposita commissione composta da docenti dei tre ordini di scuola (dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado) e in esso sono rese pubbliche le scelte culturali, organizzative ed operative compiute dagli insegnanti sulla base delle risorse interne ed esterne di cui dispone l’Istituto. La nostra scuola si impegna ad accompagnare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza, a promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione di una cultura di base. Il P.O.F. utilizza, pertanto, la programmazione educativo-didattica come strumento per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ad esso si ispireranno piani didattici e progetti. Il progetto è sottoposto a sistematica valutazione ed è pertanto suscettibile di variazioni.

MISSION  Promozione di un clima di benessere, rispetto, partecipazione e collaborazione a scuola.  Adozione di uno stile educativo che favorisca la motivazione ad apprendere.  Realizzazione di percorsi di sviluppo e recupero che consentano agli alunni di conseguire il successo formativo. VISION “La nostra scuola dovrebbe essere il posto migliore in cui far crescere i bambini per condurli verso una vita realizzata, il posto migliore in cui diventare Grandi”.

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COLLABORATORI DEL DS

RSU

COORDINATORI DI CLASSE

CONSIGLIO DI ISTITUTO

COLLEGIO DEI DOCENTI DIRIGENTE SCOLASTICO

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

PERSONALE ATA

DIRETTORE SGA

GRUPPO TECNICO

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GRUPPO TECNICO Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Assunta CORSINI, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, è coadiuvato dai docenti suoi Collaboratori, dai responsabili di plesso, dai docenti Funzioni-Strumentali, dai Coordinatori di Classe/ Interclasse/Intersezione, dalla responsabile Gruppo H e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Nel corrente anno scolastico tali Figure sono individuate nelle seguenti persone:  DOCENTI COLLABORATORI del D.S. DOCENTI

FUNZIONI CAROLI ANNA RITA (COLLAB. VICARIO) RIZZELLO ANNA ANTONIA (COLLABORATRICE)

 

Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento. Insieme collaborano con il Dirigente e ne sostengono l’opera di gestione e di coordinamento.

Scuola Secondaria di primo grado

Caroli Anna Rita Scuola Primaria “G. Carducci”

RESPONSABILI DI PLESSO

  

Rappresentano il D.S. nel plesso. Rilevano i bisogni di docenti e alunni (supporti logistici, didattici, materiale di consumo). Collaborano con il D.S. nello svolgimento delle attività quotidiane nel rapporto con i genitori e i docenti, secondo modalità concordate).

Coadiuvano i collaboratori

Rizzello Anna Antonia Scuola Infanzia “A. Lopez Y Royo”

Stasi A. R. Sonia Scuola Infanzia “G. Comi”

Pennetta Maria Rita Santoro Loredana ALTRI COLLABORATORI

Scuola Secondaria di primo grado

Di Seclì Giuseppa Scuola Primaria

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 DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI DOCENTI

FUNZIONI

F.S. (Area 1) Aventaggiato Teresina

Gestione e Valutazione del P.O.F.

F.S. (Area 2) Preite Antonia Lorena

F.S. (Area 3)

Sostegno al Lavoro Dei Docenti

Interventi e Servizi per gli Studenti

Capone Giovanna

F.S. (Area 4) Baglivo Valeria

Referente per la Valutazione esterna (INVALSI)

Rapporti con enti e istituzioni esterne alla scuola

Aventaggiato Teresina (Scuola Primaria) Porpora Maria Rita (Scuola Secondaria di 1° grado)

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CHI SIAMO

La Scuola è quel luogo in cui si educa attraverso la cultura, intesa, quest’ultima, come l’insieme dei codici del vivere e del sapere, che consentono all’alunno di possedere una bussola nel “labirinto chiassoso” del mondo. C. Tanzella, Il piano dell’Offerta Formativa

LE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI L’Istituto accoglie 681 alunni e 92 unità di personale (il Dirigente Scolastico, il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, docenti, 4 Assistenti Amministrativi, 12 Collaboratori scolastici, 1 Assistente all’Integrazione Scolastica): persone che “lavorano insieme” per delineare un nuovo profilo di Scuola, di SCUOLA COME SISTEMA, dove si persegue il successo formativo operando in una struttura organizzativa capace di valorizzare la professionalità di tutti e di ciascuno, di sviluppare competenze e di garantire un’offerta formativa di “qualità”. Scuola dell’Infanzia L'organico è composto da:  n. 21 insegnanti, di cui:  n. 18 curriculari  n. 3 di sostegno;  n. 1 di religione. Scuola Primaria L'organico è composto da:  n. 29 insegnanti, di cui:  n. 21 curriculari (1 specializzati in Lingua Inglese);  n. 1 specialista di Lingua Inglese;  n. 6 di sostegno;  n. 2 di religione (1 per 22 ore, 1 per 4 ore); Scuola Secondaria di I grado L'organico è composto da:  n. 23 docenti, di cui:  n. 7 di lettere  n. 4 scienze matematiche  n. 3 di lingua straniera;  n. 1 di ed. artistica  n. 1 di ed. tecnica  n. 1 di scienze motorie  n. 1 musica  n. 1 di religione;  n . 4 di sostegno. Personale A.T.A. L’organico è costituito da:  n. 4 amministrativi + il D.S.G.A.  n. 12 collaboratori scolastici 11


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LE RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI

SCUOLA DELL’INFANZIA

“G. COMI”

L’edificio spazioso e luminoso, si compone di: 

ingresso,

3 aule con spogliatoio e bagno di sezione,

1 ambiente adibito a spazio-aula,

2 ambienti adibiti a laboratori di lingua Inglese e Informatica,

Salone per attività, motorie, ludiche ricreative, teatrali, etc.

cucina e servizi,

ampio giardino.

La scuola è fornita di materiale didattico e audiovisivo, tra cui 6 computer. I materiale di arredamento, compresi i grandi attrezzi per il gioco presenti sia all’interno che all’esterno della scuola, risponde alle esigenze dei bambini. La scuola è dotata di un ambiente predisposto ad accogliere la Sezione Primavera.

SCUOLA DELL’INFANZIA

“A. LOPEZ Y ROYO”

L’edificio che accoglie la Scuola dell’Infanzia di viale delle Rimembranze “A. Lopez y Royo” è composto da: 

6 ambienti molto luminosi adibiti a sezioni.

1 ambiente, utilizzato per laboratorio di lingua inglese.

1 salone per attività motorie e ricreative, corredato da giostrine, torrette e scivoli.

1 aula multimediale.

ambienti per servizi igienici.

ampio giardino con attrezzi per il gioco.

Il pranzo è consumato in sezione poiché manca il refettorio. Gli spazi esterni, atrio e giardino sono abbastanza fruibili e spaziosi. La scuola è provvista di materiale audiovisivo (televisore, video-registratore, apparecchio per diapositive, episcopio, 6 computer).

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PLESSO DI SCUOLA PRIMARIA“G. CARDUCCI” L’edificio scolastico, di vecchia costruzione per ciò che riguarda l’ala Nord, che risale al 1934, è ampio e luminoso. Recentemente sono stati effettuati dei lavori per adeguarlo alle norme di sicurezza previste dal testo unico sulla sicurezza degli ambienti di lavoro. Sorto come plesso di Scuola Elementare, dal Settembre 2000 è Facciata dell’edificio di Scuola Primaria diventato sede di DIREZIONE DIDATTICA. L’edificio, dall’austera facciata anteriore, si estende lungo Viale delle Rimembranze con il suo cortile antistante delimitato da un muretto e da un’inferriata. Dalla parte posteriore vi sono il giardino, un cortile e la palestra sufficientemente attrezzata. I locali, di varie dimensioni, sono distribuiti su due piani, piano terra e primo piano, e si affacciano su lunghi corridoi disposti a “T”. Per ogni piano vi sono, oltre alle aule, i bagni distinti per i bambini e per le bambine, con accanto quello per il personale. I Laboratori Multimediali sono protetti da grate e da un sistema di allarme. L’aula polifunzionale è ampia e può accogliere fino a 100 persone. Viene utilizzata per le riunioni collegiali, per conferenze rivolte ad alunni, docenti e genitori, per le assemblee del personale o dei genitori, per attività di drammatizzazione, mostre e per attività laboratoriali. I locali a disposizione sono così utilizzati: PIANO TERRA

PRIMO PIANO

N.° 1 N.° 2 N. ° 1 N.° 6 N.° 1 N.° 1

N.° 1 N.° 7 N.° 2 N.° 1 N.o 1 N.o 1 N.° 1

Aula formazione Archivio Aula mensa Aule (3ªA-3ªB/4ªC/5ªA-5ªB/1ªA) Laboratori Multimediale Aula Polifunzionale

Museo della Civiltà Contadina Aule (4ªA/4ªB/ 3ªC/ 1ªB/1ªC/ 2ªA/2ªB) Laboratori Multimediali Laboratorio Scientifico Laboratorio Musicale Laboratorio Linguistico Aula docenti 13


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Intitolato al D.D. Dott. LUIGI CRUDO raccoglie utensili da cucina con qualche pezzo dell’artigianato locale, oggetti relativi al commercio, all’agricoltura, al corredo... oggetti di altre epoche reperiti qua e là, alcuni dei quali veramente rari, sconosciuti ai ragazzi, spesso dimenticati dagli adulti. Il Museo occupa uno spazio piuttosto angusto e poco adatto a custodire i “tesori del passato”, comunque accogliente ed intriso di odori che riportano, come per magia, nel “tempo che fu…” Nel 1984, sotto la Direzione del dott. Luigi Crudo, il Museo venne allestito dagli scolari dell’allora Scuola Elementare e dai loro maestri, spinti dalla curiosità di “capire la vita di prima”, con l’ intento di “ricordare il passato ed esserne orgogliosi”. Di anno in anno, grazie all’ impegno di alunni e docenti e alle donazioni dei nonni che ne hanno riconosciuto il valore storico e sociale, il Museo si è arricchito ed ha assunto una importanza rilevante per la nostra Scuola. Il museo solleciterà i bambini a rapportarsi in maniera consapevole con l’ambiente ed i beni culturali, considerati una risorsa da salvaguardare e valorizzare ai fini della realizzazione di modelli di sviluppo sostenibile.

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PLESSO DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

L’edificio che accoglie la Scuola Secondaria di via Lecce è composto da: 

ambienti molto luminosi ed ampi

2 atri interni, piano terra e primo piano

biblioteca e sala lettura

laboratorio multimediale

laboratorio tecnico-scientifico

laboratorio grafico-pittorico

laboratorio musicale

laboratorio storico-geografico in via di allestimento

palestra coperta

campetti esterni

ampi spazi all’aperto

ambienti per servizi igienici

ampio giardino con parcheggio auto per il Personale della scuola

refettorio

auditorium

Murale all’ingresso del plesso di Scuola Secondaria

Gli spazi esterni, atrio e giardino sono fruibili e spaziosi.

Risorse strumentali di cui dispone complessivamente l’Istituto Comprensivo 

televisori e videoregistratori

registratori

cinepresa

postazioni multimediali fisse e mobili

Lavagne Interattive Multimediali

Schermo Interattivo Multimediale

fotocopiatori

impianti di amplificazione

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DOVE OPERIAMO Lettura del territorio Taurisano, cittadina situata nel basso Salento a circa 65 km da Lecce, conta oltre 12 mila abitanti. Nel 2003 registrava la più alta percentuale pugliese di abitanti ricadenti della fascia di età tra 0 e 14 anni. Dai dati rilevati dall’Ufficio di Stato Civile si evince quanto segue: o n. 173 famiglie con 3 o più figli minori o n. 1147 minori (fascia 3-10 anni) o n. 50 minori affidati dal Tribunale dei Minori ai Servizi Sociali del Comune e del Consultorio Familiare

La popolazione attiva di Taurisano conta il 70% di lavoratori dipendenti e il 30% di lavoratori autonomi.

Tra

i

lavoratori dipendenti il 24%

è

occupato

in

agricoltura, la restante parte è costituita da operai

occupati

nelle

aziende manifatturiere e nell’edilizia. Per quanto concerne il settore secondario, Taurisano rientra nel comprensorio di Casarano e Tricase, con la maggiore concentrazione di imprese. La crisi economica del settore che ha investito l’intera Nazione si è palesata, in queste zone, attraverso la chiusura dei grandi calzaturifici “Adelchi” e “Filanto”, delocalizzate in Bangladesh ed Albania con la conseguenza di perdite enormi di posti di lavoro (circa 5000) Il paese, a partire dagli anno ’60 ad oggi, ha maturato un certo dinamismo culturale e sociale. Numerosi gli enti e le associazioni esistenti, la maggior parte impegnati nella riscoperta e valorizzazione del territorio e nel volontariato a supporto della domanda crescente di servizi a favore della popolazione minorile e delle famiglie. Tra le più importanti ricordiamo: Il Sole, Madre Teresa di Calcutta, Il Flauto Magico, Protezione Civile, Centro Socio Educativo “Ileana Ciurlia”, 16


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Biblioteca Comunale “Aldo Corsano”, Centro Studi “Giulio Cesare Vanini”, Associazione culturale Teatro dell’Arca e “Aldo Sabato Odigitria”. Nel settore dell’informazione sono attivi da numerosi anni i periodici “Presenza taurisanese” e “Nuova Taurisano”. Questa trasformazione della struttura sociale ha comportato anche un profondo cambiamento di costumi, aspirazioni e atteggiamenti culturali in genere. Tuttavia, il sistema economico, insufficientemente sviluppato, non è in grado di sostenere le generali aspettative del mondo giovanile. C’è ancora un alto tasso di disoccupazione che mortifica numerose prospettive di vita, che sfocia spesso in episodi di devianze (purtroppo anche minorili) e in attività che si pongono al di fuori della legalità e della convivenza civile. Una buona percentuale dei genitori segue l’educazione dei propri figli, ma si è rilevato che talvolta è difficile accostarsi in maniera adeguata ai problemi adolescenziali. L’arduo compito di affrontare e discutere tali problematiche e di cercarne possibili soluzioni viene così delegato ad altre agenzie formative, principalmente la Scuola. Nei vari ambienti di vita relazionale è prevalente l’uso del dialetto. Una forte dialettofonia è presente, con conseguenti problemi nelle capacità espressive in lingua ufficiale, nelle difficoltà di comprensione e perciò anche nell’apprendimento. Per quel che riguarda il tessuto urbano e il pertinente territorio, intesi come spazio da vivere e conservare, si sottolineano le seguenti necessità di riqualificazione, recupero, tutela:

recupero attivo per la fruibilità civica del centro storico;

tutela dei beni ambientali diffusi sul territorio;

salvaguardia di aspetti tipici di carattere paesaggistico;

recupero e valorizzazione delle risorse socio-economico-culturali, legate al territorio.

riscoperta, valorizzazione e conservazione delle tradizioni popolari legate al territorio.

conservazione di vecchi manufatti collegati alle attività agricole e artigiane tradizionali (frantoi ipogei e altro).

Si tratta di esigenze che meritano di diventare senso comune in una comunità che voglia tendere lo sguardo al futuro senza smarrire la memoria del passato e la propria identità.

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PRINCIPI COSTITUZIONALI E PEDAGOGICI Il nostro Istituto ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 2, 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana e i seguenti principi tratti dalla Carta dei Servizi Scolastici: Uguaglianza Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico- fisiche e socio-economiche. Imparzialità e regolarità I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle Istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e dell’attività educativa. Accoglienza ed integrazione La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazioni di handicap. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.). L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. Partecipazione, efficienza e trasparenza Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta dei Servizi”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

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L’ istituzione scolastica si impegna a favorire le attività extra-scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si uniforma a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. Per le stesse finalità la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

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PARTE SECONDA

La nostra scuola avverte la necessità di un’attenta collaborazione con gli “attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educativo: la famiglia in primo luogo”, con l’obiettivo di “costruire un’ alleanza educativa con i genitori”. (dalle Nuove Indicazioni per il CURRICOLO)

EDUCATORI, ALUNNI, GENITORI Si incontrano PER CRESCERE

FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI L’I.C. Polo 2 di Taurisano, al fine di rispondere ai BISOGNI degli allievi e di soddisfare le loro istanze, opera per ☼ Promuovere il pieno sviluppo della persona. ☼ Promuovere la consapevolezza della cittadinanza attiva. ☼ Offrire agli alunni strumenti, opportunità di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. ☼ Favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni. ☼ Favorire l’ autonomia di pensiero degli alunni, partendo dai loro concreti bisogni formativi ☼ Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che li rendano capaci di orientarsi nelle scelte di vita adeguate alle rispettive età

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PIANI DIDATTICO-EDUCATIVI

“Se riesci a riempire l’inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa: tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa e quel che più conta – tu sarai un Uomo!” Dorothy L. Nolte

COSA PROPONIAMO OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO In piena coerenza con la nuova concezione dei saperi della Scuola dell’Autonomia, tutti gli insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado sono impegnati in percorsi di ricerca significativi e coinvolgenti che mirano alla costruzione di CURRICOLI EDUCATIVO-DIDATTICI centrati su traguardi formativi essenziali ed organizzati in termini di competenze, improntati sull’avventura e sul gioco, ma anche sul rigore scientifico e sulla trasferibilità. Questo processo di elaborazione trova legittimazione a) nella Scuola dell’Infanzia:  nella progettazione delle unità di apprendimento, nel rispetto dell’identità, dell’autonomia e delle competenze di ogni singolo bambino. b)

nella Scuola Primaria:

 mediante la progettazione di unità disciplinari o pluridisciplinari basate sulla congruenza dei saperi teorici e pratici, sullo stato affettivo-cognitivo dell’alunno e nel rispetto dello stile e dei ritmi di apprendimento del medesimo. c)

nella Scuola Secondaria di I grado:  mediante la progettazione di Piani di studio strutturati in Unità disciplinari o pluridisciplinari, adattate alle esigenze formative degli alunni e tali da far conseguire le competenze “chiave” stabilite dalle RACCOMANDAZIONI EUROPEE. Saranno realizzati Piani Educativi Personalizzati per rispondere a bisogni specifici derivanti da eventuali situazioni di svantaggio.

Nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di 1° grado, il corpo docente promuove inserimenti “protetti” per quegli alunni “diversamente abili” o in situazione di disagio e realizza per “TUTTI” incontri:  per un’attenta valutazione dei bisogni formativi;  per una piena valorizzazione delle singole individualità;  per l’organizzazione di attività di accoglienza/continuità; al fine di favorire l’unitarietà dei percorsi didattici.

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO I Docenti dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Taurisano hanno ritenuto fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del CURRICOLO VERTICALE (All. 1) sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo, alla luce delle Indicazioni nazionali del 2012 e delle competenzechiave europee (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). La continuità nasce dall’esigenza di garantire al bambino e all’alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo che promuova uno “sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto”, il quale, pur nelle varie tappe evolutive, costruisce la sua identità. L’Istituto Comprensivo si pone l’obiettivo di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale per promuovere il raccordo tra i tre ordini di scuola attraverso un percorso che utilizzi un comune filo conduttore metodologico, relativo ai campi di esperienza della scuola dell’Infanzia, alle discipline della scuola Primaria e scuola Secondaria, nel rispetto della specifica identità pedagogica dei bambini e degli alunni. L’elaborazione del curricolo verticale permette, pertanto, di evitare frammentazioni e segmentazioni del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario, contribuendo, in tal modo, alla costruzione di una “positiva” comunicazione tra i tre diversi ordini di scuola. Le Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 costituiscono il quadro di riferimento delle scelte affidate alla progettazione delle scuole nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche. Il curricolo favorisce pratiche inclusive e di integrazione, promuove prevenzione e recupero della dispersione scolastica, rende la scuola viva comunità educativa, professionale, di cittadinanza: esso si realizza come processo dinamico ed aperto, attraverso i campi di esperienza e le discipline.

LE COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA Il nostro sistema scolastico italiano, attraverso le Indicazioni per il curricolo, ha assunto il quadro delle “Competenze-Chiave” definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea per il cosiddetto “apprendimento permanente” che sono il punto di arrivo odierno sulle competenze utili per la vita, con l’obiettivo e l’impegno di farle conseguire a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico. Le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente nel corso della vita, le competenze-chiave europee. Le otto competenze-chiave europee sono: 1) Comunicazione nella madrelingua: capacità di esprimere ed interpretare concetti,

pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma orale e scritta ed interagire in modo creativo in un’intera gamma di contesti culturali e sociali. 24


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2) Comunicazione nelle lingue straniere: oltre alle abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede la mediazione e la comprensione interculturale. 3) Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia: abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni quotidiane. Tale competenza è associata a quella scientifico-tecnologica che comporta la comprensione dei tanti cambiamenti determinati dall’uomo stesso e che sono sua responsabilità. 4) Competenza digitale: capacità di saper utilizzare con spirito critico le tecnologie per il lavoro, il tempo libero, la comunicazione. 5) Imparare a imparare: comporta l’acquisizione, ’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità che potranno poi essere applicate nel futuro in vari contesti di vita: casa, lavoro, istruzione e formazione. 6) Competenze sociali e civiche: riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo costruttivo alla vita sociale e lavorativa. 7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di una persona di tradurre le idee in azione dove rientrano la creatività, l’innovazione e la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. 8) Consapevolezza ed espressione culturale: si dà spazio all’espressione creativa di idee, esperienze, emozioni in una vasta gamma di mezzi di comunicazione compresi musica, spettacolo, letteratura ed arti visive.

PROFILO DELLO STUDENTE Il seguente profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.

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Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità,

 è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

 Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.  Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

 Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.  Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. 26


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 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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“Valutare significa Conoscere. La Conoscenza permette la Comunicazione. La Comunicazione genera Trasparenza”. COME VALUTIAMO FINALITA’ E CARATTERI DELLA VALUTAZIONE Consapevoli della complessità e delicatezza del momento valutativo, i docenti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado prima di procedere hanno ritenuto opportuno e utile richiamare i principi fondamentali che attengono alla valutazione:  la Valutazione intesa come Processo che, partendo da ciò che l’alunno/a è e già sa, promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendimento;  la Valutazione intesa come Valorizzazione in quanto non si limita a censire lacune ed errori, ma evidenzia risorse, potenzialità, progressi, aiuta l’alunno a motivarsi a costruire un’immagine positiva e realistica di sé;  la Valutazione come Processo Trasparente, valido, comprensibile, in cui si deve distinguere il momento della misurazione ( rilevazione ragionevolmente oggettiva dei dati) dallo specifico della Valutazione (sintesi ragionata tra misurazione ed osservazioni sistematiche) ed esplicitare i criteri di passaggio da misurazione e valutazione;  la Misurazione attraverso verifica* richiede che si stabilisca: o o

o

cosa verificare (obiettivi, contenuti, comportamenti, ecc.) come verificare (diverse modalità di verifica e osservazioni sistematiche coerenti con l’obiettivo), registrare ed interpretare i dati quando verificare (frequenza e sistematicità).

*la costruzione equilibrata della verifica è fondamentale per una valutazione “giusta” (valida: congruente rispetto agli scopi – attendibile: costante rispetto alla misurazione - graduata: prevede difficoltà crescenti con punteggi a piramide: una fascia di punteggi ampia per l’essenzialità e una più ristretta per l’eccellenza. La Valutazione richiede:  un criterio in base al quale giudicare se l’obiettivo è stato raggiunto (uno standard prefissato- il punteggio medio della classe- in base all’itinerario individuale dell’alunno);  un linguaggio-codice per comunicare. Il Voto è il Codice utilizzato per esprimere la sintesi valutativa, non è lo strumento per misurare. La misurazione delle verifiche (anche orali) deve avvalersi di strumenti quali:  Descrittori di prestazione, rispetto ai quali si possono individuare anche più livelli ai quali, eventualmente, far corrispondere dei punteggi;  e/o Percentuali riconducibili a punteggi (verifiche oggettive, strutturate, semistrutturate,…) 28


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Dalla Misurazione alla Valutazione delle Verifiche Sommative Trasformare le misurazioni comporta in primo luogo definire a priori “la soglia di accettabilità” ed eventualmente “l’Eccellenza”, riferimenti essenziali per determinare eventuali punteggi e percentuali. L’Accettabilità corrisponderà al descrittore e/o all’intervallo dei punteggi percentuali relativi al voto “6”. L’Eccellenza corrisponderà al descrittore e/o all’intervallo dei punteggi percentuali relativi al voto “10”.

SCALA DI LIVELLI PER LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA OPR = obiettivo raggiunto con grande padronanza OR = obiettivo raggiunto OPR = obiettivo parzialmente raggiunto ODR = obiettivo da raggiungere ONR = obiettivo non raggiunto.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA (come da scheda di certificazione delle competenze al termine della Scuola Primaria) LIVELLO

INDICATORI ESPLICATIVI

VOTI

A - Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

9-10

B - Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

7-8

C - Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

6

D - Iniziale

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

>6

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA Elaborata in base agli indicatori riguardanti la partecipazione alla vita della classe, la responsabilità nei confronti dei lavori intrapresi, il senso di collaborazione verso i docenti ed i compagni, il rispetto di persone e cose, il controllo delle proprie reazioni emotive. INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO Partecipazione alla vita della classe

L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando un eccellente senso di responsabilità.

Responsabilità e motivazione nelle attività Collaborazione con insegnanti e compagni

L’alunno porta responsabilmente a termine e con elevata motivazione le attività intraprese.

Rispetto di persone e cose

L’alunno rispetta in modo costante e rigoroso le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Maturità emotiva

L’alunno controlla in maniera eccellente le proprie reazioni emotive. L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando un elevato senso di responsabilità.

Partecipazione alla vita della classe

L’alunno mostra un notevole senso di collaborazione nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Responsabilità e motivazione nelle attività Collaborazione con insegnanti e compagni

L’alunno porta responsabilmente a termine ed in maniera motivata le attività intraprese.

Rispetto di persone e cose

L’alunno rispetta in modo costante le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Maturità emotiva

L’alunno controlla in modo apprezzabile le proprie reazioni emotive. L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando buon senso di responsabilità.

Partecipazione alla vita della classe

Ottimo

Distinto

L’alunno mostra un alto senso di collaborazione nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Responsabilità e motivazione nelle attività

L’alunno porta quasi sempre a termine le attività intraprese.

Collaborazione con insegnanti e compagni

L’alunno mostra quasi sempre senso di collaborazione nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Rispetto di persone e cose

L’alunno di norma rispetta le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Buono

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Maturità emotiva Partecipazione alla vita della classe Responsabilità e motivazione nelle attività

L’alunno controlla, in generale, le proprie reazioni emotive. L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando, in linea di massima, senso di responsabilità. L’alunno non sempre porta a termine le attività intraprese.

Collaborazione con insegnanti e compagni

L’alunno mostra in modo incostante senso di collaborazione nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Rispetto di persone e cose

L’alunno non sempre rispetta le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Maturità emotiva

L’alunno non sempre controlla le proprie reazioni emotive. L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando uno scarso senso di responsabilità.

Partecipazione alla vita della classe Responsabilità e motivazione nelle attività Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto di persone e cose

L’alunno rispetta in modo incostante le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Maturità emotiva

L’alunno spesso controlla in modo problematico le proprie reazioni emotive. L’alunno partecipa alla vita della classe mostrando un problematico senso di responsabilità.

Responsabilità e motivazione nelle attività

Sufficiente

L’alunno porta a termine saltuariamente le attività intraprese. L’alunno in linea di massima esprime un problematico senso di collaborazione nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Partecipazione alla vita della classe

Discreto

Insuff.

L’alunno non porta quasi mai a termine le attività intraprese.

Collaborazione con insegnanti e compagni

L’alunno esprime quasi sempre un comportamento scarsamente collaborativo nei confronti dei singoli compagni o della classe in generale.

Rispetto di persone e cose

L’alunno esprime un problematico rispetto per le persone e le cose dell’ambiente scolastico.

Maturità emotiva

L’alunno in genere controlla in forma assai problematica le proprie reazioni emotive. 31


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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA SECONDARIA (come da scheda di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione)

LIVELLO

INDICATORI ESPLICATIVI

VOTO

A - Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

9-10

B - Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

7-8

C - Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D - Iniziale

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

6

Livello Base non raggiunto >6

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Alleg. 2: Griglie valutazione disciplinare

Attribuzione del voto di condotta La valutazione deve essere assegnata collegialmente Descrittori

Indicatori 1. Rispetto del regolamento d’ Istituto e delle norme di convivenza civile e democratica.

2. Relazione e collaborazion e con gli altri.

3. Impegno e partecipazione.

4. Frequenza e puntualità.

-

-

-

Continui richiami scritti per gravi scorrettezze verso i compagni, i docenti e/o il personale della scuola seguiti da sospensione oltre i tre giorni. Atteggiamenti irriguardosi e violenti all’interno del gruppo classe. Inadempienza costante degli impegni scolastici. Numerose assenze e ritardi Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico e delle norme di convivenza civile con note sul registro di classe non seguite da sospensione. Rapporti difficoltosi all’interno del gruppo classe. Partecipazione e impegni saltuari alle attività scolastiche. Assenze e ritardi abituali (eccetto quelli documentati con certificato medico). Sostanziale rispetto del regolamento scolastico e delle norme di convivenza civile con occasionali note sul registro di classe. Rapporti generalmente positivi all’interno del gruppo classe. Partecipazione parziale alle attività scolastiche ed impegno non del tutto adeguato. Saltuarie assenze e ritardi. Rispetto del regolamento scolastico e delle norme di convivenza civile nonostante la presenza di qualche nota disciplinare. Rapporti positivi all’interno del gruppo classe. Impegno e partecipazione adeguati alle attività scolastiche. Rari episodi di assenze e ritardi. Rispetto del regolamento scolastico e delle norme di convivenza civile. Ruolo positivo e collaborativo in classe. Costante impegno e valida partecipazione alle attività scolastiche. Frequenza costante. Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico e delle norme di convivenza civile. Ruolo stimolante e propositivo in classe. Impegno assiduo e partecipazione costruttiva alle attività scolastiche. Frequenza continua e puntuale.

Voto decimale

5

6

7

8

9

10

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CRITERI… La nostra Scuola intende confrontare il proprio operato con un quadro di riferimento esterno per essere in grado di compiere una valutazione oggettiva dei propri problemi formativi, delle innovazioni introdotte, delle decisioni assunte, al fine di conseguire un miglioramento della qualità dell’ istruzione e dei suoi esiti. A tal fine terrà conto dei parametri seguenti :

Criteri interni (risultati conseguiti dagli alunni, apprendimenti acquisiti).

PERTINENZA

Criteri esterni (ricaduta sociale, culturale ed economica sulla popolazione, misurabile attraverso rilevazioni diacroniche che ci permetteranno di verificare l’ efficacia del nostro operato nel contesto di riferimento e, soprattutto, di valutare il percorso scolastico, il progetto di vita e di lavoro realizzato dagli alunni) .

EFFICACIA

Obiettivi raggiunti in relazione al Curriculum; risultati in termine di competenze conseguite dagli alunni.

EFFICIENZA

Funzionale impiego delle risorse umane e finanziarie interne all’ istituzione.

VALUTAZIONE ESTERNA: I N V A L S I

L’INVALSI è l’Ente di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, al quale il Ministero della Pubblica Istruzione ha affidato il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, secondo le indicazioni contenute nella Legge 28 marzo 2003 n. 53 che istituiva (artt. 1 e 3) un Sistema Nazionale di Valutazione dell’Istruzione, indicato con la sigla SNVI. La partecipazione alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, come previsto dall’art. 1, comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, rientra, anche ai sensi dell’art. 51 comma 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto. 34


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La Direttiva n. 85 del 12 ottobre 2012 ha definito le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo d’istruzione di cui l’INVALSI terrà conto per programmare la propria attività per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015. Nei documenti precedenti erano stati individuati gli ambiti di azione dell’Istituto in relazione agli obiettivi fissati dall’Unione Europea nella Conferenza di Lisbona 2010. Le aree di intervento indicate riguardano: 1. La valutazione di sistema 2. La valutazione delle scuole 3. La valutazione degli apprendimenti degli studenti 4. La valutazione degli apprendimenti degli studenti a conclusione dei percorsi di istruzione (Esami di Stato) 5. La presenza italiana ai progetti internazionali di ricerca 6. La valutazione del personale della scuola 7. La diffusione della cultura della valutazione - La valutazione di sistema La valutazione di sistema si propone di rispondere a due finalità principali: a) rendere trasparenti e accessibili all’opinione pubblica informazioni aggregate sugli aspetti più rilevanti del sistema di istruzione; b) aiutare i decisori politici a valutare lo stato di salute del sistema di istruzione, per sviluppare strategie appropriate di controllo e miglioramento. Tramite la valutazione di sistema è possibile operare confronti temporali e territoriali: evoluzione storica e confronto tra le diverse aree geografiche del Paese e tra l’Italia e gli altri Paesi europei. La riflessione su quanto accade in altri importanti sistemi scolastici mette in evidenza che la misura esterna degli apprendimenti degli studenti può costituire uno strumento essenziale di governo della scuola. Avere un punto di riferimento esterno permette, infatti, al corpo docente e a chi lo coordina di avere una misura delle competenze dei propri ragazzi, comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.

- La valutazione delle scuole La valutazione delle scuole ha lo scopo di valutare il funzionamento delle singole scuole, mettendo in relazione i diversi contesti di partenza, i processi didattici e organizzativi attuati ed i risultati ottenuti. In questa fase l’INVALSI ha impostato un percorso di ricerca volto all’individuazione di criteri di qualità. Tanto la valutazione di sistema che la valutazione delle scuole sono inserite in un quadro di riferimento che tiene conto di quattro dimensioni: il contesto in cui le scuole sono inserite; le risorse di cui la scuola dispone per offrire il proprio servizio; i processi attuati, ossia le attività realizzate dalla scuola; i risultati ottenuti sia immediati sia a medio e lungo termine. 35


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- La valutazione degli apprendimenti degli studenti L’Invalsi, a partire dall’anno scolastico 2004-2005, dopo una fase sperimentale provvede annualmente ad elaborare una serie di prove per la rilevazione degli apprendimenti da somministrare agli alunni delle II e V classi della scuola Primaria, agli alunni delle classi prime (Direttiva ministeriale n. 76 del 6 agosto 2009) e delle classi terze (D.L. 7 settembre 2007 n. 147) della scuola secondaria di primo grado e agli studenti della II classe della scuola secondaria di II grado. La finalità della rilevazione è quella di fornire alle singole scuole uno strumento per l’autovalutazione al fine di migliorare il proprio lavoro e individuare le aree di eccellenza e quelle problematiche nelle discipline oggetto di rilevazione. L’obiettivo è quello di verificare il grado di raggiungimento degli attuali obiettivi di apprendimento stabiliti a livello nazionale per i diversi cicli scolastici. Attualmente gli ambiti di valutazione riguardano l’ITALIANO (comprensione del testo e le conoscenze di base della struttura della lingua italiana) e la MATEMATICA (Numeri, Spazio e Figure, Dati e Previsioni, Relazioni e Funzioni). Le prove presentano le seguenti caratteristiche: - sono prove oggettive; - devono essere eseguite ciascuna in un tempo massimo di 75 minuti; - vertono su un numero limitato di obiettivi specifici; - presentano procedure semplici di somministrazione; - hanno una struttura uniforme (tutte le prove sono articolate con quesiti a scelta multipla e con risposte aperte); - sono pre-testate e costruite sulla base di quadri di riferimento disciplinari; - consentono di esprimere una valutazione che descrive l’intera scala di abilità per ciascun ambito. Tale sistema di rilevazione degli apprendimenti e di valutazione rappresenta, dunque, uno strumento che permette ai singoli istituti scolastici di monitorare, e quindi di migliorare continuamente, le proprie attività, valutando annualmente il proprio operato, confrontando i propri risultati con quelli conseguiti da altre scuole. - La valutazione degli apprendimenti e l’Esame di Stato Il 17 giugno del 2008, per la prima volta nella storia della scuola italiana, si è svolta una PROVA NAZIONALE all’interno dell’Esame di Stato della scuola secondaria di primo grado. Le finalità della Prova Nazionale sono: • completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola; • contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali; stimolo e sostegno verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità; • acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione. La prova da somministrare ha caratteristiche tali da consentire: • l’accertamento dei livelli generali e specifici di apprendimento in matematica e in italiano; • la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate; 36


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• il monitoraggio e la valutazione dell’andamento degli apprendimenti alla fine del primo ciclo di istruzione; • la somministrazione nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale; • l’applicazione di criteri di gradualità e flessibilità. MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE La scuola attua, inoltre, un processo di controllo, monitoraggio e valutazione dell’efficacia e positività della propria azione educativa e della propria organizzazione interna, definendo un sistema di indicatori di qualità del servizio e adottando specifiche procedure, strumenti e criteri di rilevazione interna ed esterna, nello specifico intento di individuare le aree di miglioramento. Le attività di autovalutazione si svolgono prima della fine dell’anno scolastico attraverso un questionario che viene somministrato a docenti, alunni e famiglie e che viene messo a disposizione sul sito della scuola.

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PARTE TERZA

“Se vogliamo trasformare la scuola, non possiamo accontentarci di guardare la realtà con lo specchietto retrovisore: si deve anche anticipare il futuro …” (Ivana Summa)

PREMESSA La nostra scuola è impegnata ad offrire a tutti gli alunni ampie possibilità di apprendimento, di crescita e di formazione personalizzata nel rispetto delle potenzialità, capacità e stili di ciascuno. La scheda di autodiagnosi e l’etero-valutazione hanno messo in evidenza delle criticità, che possono ostacolare la conquista di conoscenze e competenze indispensabili per il portfolio individuale dei nostri alunni, che risultano svantaggiati in un mondo altamente competitivo rispetto ai coetanei dei paesi europei più industrializzati. Nel mondo attuale, mondo della conoscenza, per i nostri alunni è necessario e urgente attivare un processo di culturizzazione che li ponga come protagonisti attivi nel processo di unificazione europea in atto. Questo processo permetterà ai nostri alunni, a iniziare dalla scuola dell’Infanzia, poi Primaria e Secondaria, di   

Acquisire conoscenze e competenze che annullino le distanze culturali che li separano dai coetanei francesi, inglesi, tedeschi, ecc. Scoprire la propria cultura, la cultura degli altri (diversità) e operare un confronto. Approdare ad atteggiamenti di rispetto e di tolleranza; alla prevenzione di pregiudizi, stereotipi, di razzismo e di etnocentrismo; alla convivenza utile e pacifica; alla socializzazione; all’autopromozione umana.

Partendo da queste constatazioni, nella convinzione che bisogna far leva non solo sulle criticità, ma anche sui punti forti per conseguire risultati ragguardevoli, il Collegio dei Docenti ha predisposto un piano di ampliamento dell’Offerta Formativa da sottoporre alla condivisione delle famiglie, delle istituzioni, delle agenzie educative presenti sul territorio. Il percorso formativo, che intende dare risposte a nuovi bisogni, sarà articolato in specifici progetti, e si prefigge di promuovere il massimo successo formativo di ciascun alunno, compresi i diversamente abili e i socio-culturalmente svantaggiati. Per l'attuazione del piano si opererà con unità di intenti fra scuola, famiglia, ente locale, agenzie educative, forze dell’ordine, comparti produttivi. Ci si avvarrà delle competenze e della collaborazione del personale scolastico. Si ricorrerà a risorse esterne, anche mediante la stipula di accordi, intese, convenzioni e sponsorizzazioni.

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ATTIVITÀ DI PROGETTO PER L’A.S. 2015/16 (I progetti completi sono allegati al POF)

La nostra Scuola, nell’ambito dell’autonomia e della flessibilità, utilizzerà la quota del 20% dei curricoli per attivare progetti trasversali, dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Secondaria di 1° grado finalizzati sia al potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia all’attivazione di ulteriori insegnamenti, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa. Ogni docente dedicherà il 20% del proprio orario allo sviluppo di attività relative ad uno dei seguenti progetti, individuati collegialmente: 

LETTURA E SCRITTURA CREATIVA: Attività di lettura espressiva e scrittura creativa. Attività artistico-espressive e teatrali.

AMBIENTE E STORIA DEL TERRITORIO: Lettura storico-naturalistico-ambientale del territorio.

BENESSERE PSICO-FISICO: Percorso educativo-didattico pluridisciplinare di sensibilizzazione e di approccio alle specifiche conoscenze di base, per la formazione di una cultura della prevenzione basata sull’acquisizione di consapevoli e positivi stili di vita.

“RADICI PER CRESCERE, ALI PER VOLARE”: Attività di Accoglienza, Continuità e Orientamento.

TITOLO BABY ENGLISH DI FESTA IN FESTA BREAKART APPROFONDIMENTO INGLESE COSI’ PER SPORT

SPORT DI CLASSE

BAMBINI IN CORO IMPARO IL LATINO

DESTINATARI Bambini di 5 anni Sc. Infanzia Alunni sc. Infanzia Alunni sc. Infanzia Alunni delle classi IV e V di Scuola Primaria Alunni dei tre ordini di scuola

ATTIVITA’ Giochi di ruolo; canti; rappresentazioni grafico pittoriche; drammatizzazione. Attività espressivo teatrali. Attività artistico-espressive Con personale disponibile per ore a completamento. Progetti: tennis, mini volley, giochi sportivi studenteschi. Progetto del MIUR, affidato all’Organismo Alunni scuola Primaria Nazionale per lo Sport a Scuola, composto da rappresentanti del MIUR, del CONI e del CIP. Alunni classi terze, Realizzazione di un coro scolastico. quarte e quinte Sc. Primaria Alunni classi 3^ Scuola Potenziamento delle competenze secondaria linguistiche. 39


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POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE (KET) EDUCAZIONE ALLA SALUTE

IO E I RISCHI GIOCHI MATEMATICI

Alunni classi 3^ sc. Secondaria (a richiesta degli alunni) Alunni, genitori e docenti della Sc. dell’Infanzia, Primaria e Secondaria

Alunni classi 3^ sc. Secondaria Alunni Sc. Primaria e Secondaria

GIOCHI DELLE SCIENZE SPERIMENTALI

Potenziamento delle competenze linguistiche finalizzato al conseguimento della certificazione internazionale Cambridge livello A2 Proposta progettuale pervenuta dall’Ambito di Casarano destinata agli alunni, con il coinvolgimento dei genitori, di tutti e tre gli ordini di scuola del l’I. C. Proposte progettuali dell’USR Puglia e Regione Puglia: - Food & go; - Il gioco della rete che … promuove la salute. Gare di giochi matematici organizzati dall’Università “Bocconi” di Milano: Giochi d’Autunno Giochi di Primavera Campionati internazionali

OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING

Alunni Sc. Primaria e Secondaria

RECUPERO DI MATEMATICA E ITALIANO

Alunni Sc. Secondaria

Recupero e rinforzo delle conoscenze e delle abilità disciplinari.

Alunni Sc. Primaria e Secondaria

Con contributo alunni

Alunni classi quinte Sc. Primaria

Sensibilizzazione dei ragazzi all’esercizio della cittadinanza attiva, nonché alla conoscenza dei compiti, delle funzioni e dell’assetto organizzativo del Consiglio regionale. Attività di ricerca storica sul territorio per il reperimento di monumenti e reperti che ricordino uomini e fatti del periodo delle grandi guerre. - Percorsi di formazione/informazione, finalizzati alla promozione del benessere tra gli adolescenti secondo la metodologia della peer-education e della media-education. - Sportello ascolto in rete con il servizio di Ambito “Centro ascolto per le famiglie” e i servizi territoriali socio-sanitari.

CORSO DI SCACCHI IL CONSIGLIO REGIONALE SI FA CONOSCERE

ESPLORATORI DELLA MEMORIA

Alunni classi quarte Sc. Primaria e terza Sc. Secondaria Alunni classi terze Sc. Secondaria

RAGAZZI IN GIOCO Promosso dall’Ambito Territoriale di Casarano

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PARTECIPAZIONE A PROGETTI PON/FESR RIVOLTI ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI PER LA REALIZZAZIONE DI AMBIENTI DIGITALI: “TECNOLOGIE PER RINNOVARE” L'idea chiave alla base del progetto è spostare l'asse della didattica dalla trasmissione discorsiva dei contenuti alla produzione di conoscenza attraverso il fare e il collaborare. In questa prospettiva la tecnologia assume un ruolo fondamentale perché permette, attraverso il suo uso integrato nella prassi didattica quotidiana, di modificare radicalmente l'ambiente classe. Nell'ambito dell'utilizzo delle tecnologie nei contesti scolastici, è stato scelto in primo luogo di allestire alcune classi aumentate dalla tecnologia, dotandole di una LIM. Gli alunni, inoltre, provengono da situazioni familiari e culturali molto varie e la maggior parte di loro fa un uso delle ICT quasi esclusivamente ludico, anche per molte ore al giorno. I livelli di apprendimento degli alunni, pur stimolati dai diversi stili sperimentati a scuola, risultano fortemente condizionati da un contesto territoriale non generoso di sollecitazioni, all'interno del quale la scuola rappresenta una delle poche agenzie formative impegnate a favorire la crescita socio-culturale degli alunni. L’allestimento del laboratorio mobile nella Scuola Primaria intende rispondere al bisogno di crescita socio-culturale degli alunni, educandoli ad un uso consapevole della rete e promuovendo forme di apprendimento collaborativo e laboratoriale. Il progetto si articola in tre moduli:  il primo modulo ha come obiettivo la realizzazione di alcune aule aumentate dalla tecnologia e prevede l'installazione di una LIM completa di videoproiettore e casse;  con il secondo modulo si implementerà nel plesso di scuola primaria un laboratorio mobile con un congruo numero di tablet e un computer portatile per il docente;  completa il progetto il terzo modulo, grazie al quale si potranno dotare i due plessi di scuola dell'infanzia di un computer portatile, e di una stampante, necessario per le comunicazioni in formato elettronico.

SOLIDARIETÀ La Scuola, inoltre, aderisce e promuove varie iniziative al fine di mantenere vivo il valore della solidarietà e di costruire un ponte tra l’io e gli altri nel mondo. - “Una puccia per un AMICO” - “Per Natale adotta una Pigotta” (UNICEF) - “Mercatino della Solidarieta”

MANIFESTAZIONI DI NATALE E FINE ANNO SCOLASTICO Il nostro Istituto ha sempre prodotto apprezzate manifestazioni di fine anno ed intende confermare questa tradizione. Verranno preparate attività a carattere canoro e teatrale a conclusione dei progetti che si svilupperanno, anche in continuità tra i vari ordini di scuola. “RETE@3R-RICONOSCIRISPETTARISOLVI”

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Per rispondere all’emergenza educativa che coinvolge le nuove generazioni la Scuola, al fine di educare gli alunni al riconoscimento e al rispetto di tutte le diversità e all’attuazione di pratiche che favoriscono una pacifica convivenza e convivialità, il nostro Istituto sta lavorando per la costituzione di una Rete di scuole che metta insieme le proprie forze per cercare di affrontare nel migliore dei modi i problemi adolescenziali. A tale scopo è stato stilato un progetto che prevede l’intervento integrato delle componenti educative e formative del territorio, con la speranza di eliminare il problema che oramai si manifesta sempre più, anche attraverso comportamenti violenti e aggressivi sia di ragazzi che di ragazze in età sempre più precoce. Molto spesso, infatti, si assiste nelle scuole ad episodi di bullismo, intolleranza o molestie ai danni del "diverso" e delle “diversità”, che dimostrano la fragilità del sistema di valori assimilato e mostrato da ragazzi/e. Tale fragilità è esito di molteplici concause, tra le quali possiamo nominare la crisi diffusa dei nuclei familiari, l’assuefazione di modelli culturali mutuati dai mass media, l’esposizione a pratiche estreme delle tecnologie. I disturbi del comportamento sono conseguenze/sintomo di un disagio per chi li mette in pratica, e rappresentano una spia che segnala una crescita poco armoniosa e altresì causa di sofferenza anche per le vittime, la cui vita viene, a volte, profondamente segnata dagli episodi di bullismo. Agire per prevenire l’insorgere dei comportamenti devianti è dunque un obiettivo che le istituzioni e agenzie formative devono perseguire. I destinatari diretti del progetto sono gli alunni delle scuole della rete costituitasi, selezionati dalle stesse scuole in base a criteri predeterminati e condivisi anticipatamente nella rete e successivamente negli OO.CC. di ogni scuola. I destinatari indiretti sono altresì i Docenti, poiché sono chiamati a: a) condividere il percorso formativo b) integrare nel curricolo delle Indicazioni Nazionali gli interventi progettuali evidenziando le competenze incontrate nel progetto. Un’altra categoria di destinatari indiretti sono i genitori, anch’essi chiamati a: a) partecipare agli incontri formativi nella fase di sensibilizzazione, con incontri in plenaria e in piccoli gruppi; b) sollecitare e condividere, la partecipazione di figli alle attività progettuali; c) valutare e monitorare il percorso - in itinere così come nella fase di monitoraggio finale – nella quale si chiederà loro di comunicare sottoforma di feedback la valutazione sul percorso svolto.

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COME REALIZZIAMO UNITÀ DI APPRENDIMENTO Le Nuove Indicazioni chiedono alla scuola di “Far acquisire i saperi e le competenze essenziali a tutti i giovani, per un consapevole esercizio di cittadinanza, realizzando strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione, ponendo lo studente al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, etici e spirituali”. Pertanto, gli insegnanti della scuola di base sono chiamati a predisporre il curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni e a progettare unità formative che permetteranno a ciascun alunno di maturare competenze, a partire dalle proprie capacità, anche al fine di garantire il successo formativo di ciascuno ed evitare fenomeni di dispersione scolastica. Nel progettare le Unità di Apprendimento, i docenti cercheranno di valorizzare l’unitarietà del sapere e del processo di crescita personale. La progettazione, quindi, metterà al centro l’alunno e il significato della sua esperienza. Essa utilizzerà le conoscenze riconosciute significative dall’alunno stesso, che parte e arriva agli obiettivi formativi che, in quanto tali, individuano e prospettano, all’esperienza dell’alunno ed all’attività didattica, un processo di apprendimento (unitario, complesso, concreto, adatto e significativo) che fungerà costantemente da sfondo e orizzonte da cui partire ed a cui ritornare.

ATTIVITÁ DI SOSTEGNO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Le linee guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione il 4 agosto 2009 hanno lo scopo di migliorare il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Tale documento fa seguito all’atto di ratifica da parte del Parlamento italiano (legge n.18 del 3 marzo 2009) della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2008) che non introduce nuovi diritti, ma si prefigge lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare alle persone con disabilità il pieno ed eguale godimento del diritto alla vita, alla salute, all’istruzione, al lavoro, ad una vita indipendente, alla mobilità, alla libertà di espressione e in generale alla partecipazione alla vita politica e sociale. Il documento contenente le Linee Guida intende dare delle direttive generali sulla base delle quali assicurare l’effettività del diritto allo studio degli alunni con disabilità mediante risposte adeguate ai loro bisogni educativi speciali. In una scuola che vuole definirsi “dell’inclusione” e “dell’integrazione” il Piano dell’Offerta Formativa deve prevedere percorsi che riguardano la totalità dei soggetti e, dunque, anche gli alunni con disabilità e deve progettare interventi educativi che diano risposte precise alle esigenze educative di ogni individuo inserito nella comunità scolastica. In tal senso la presenza di alunni con disabilità e/o difficoltà specifiche di apprendimento non è da considerarsi un ostacolo, ma una opportunità di crescita per l’intero gruppo classe. Il percorso di integrazione ed inclusione prevede una forte leadership del Dirigente Scolastico che si realizza attraverso la promozione di iniziative da attuarsi insieme ad altre componenti scolastiche e territoriali (Gruppi H, Consigli di classe, famiglie, equipe psico-pedagogiche, servizi sociali in genere, reti di scuole). 43


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Importante il contributo del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto che devono elaborare e approvare il Piano dell’Offerta Formativa. Per la realizzazione operativa dell’attività di integrazione scolastica degli alunni con disabilità si individua una figura professionale di riferimento che cura gli aspetti organizzativi e la documentazione e, in generale, è garante dell’attuazione del POF. La Scuola promuove in particolare progetti, attività di aggiornamento e formazione dei docenti sul tema della disabilità, iniziative e strategie che mirino a migliorare e potenziare il processo di inclusione. Si prevede, inoltre, la realizzazione di attività sportive, iniziative musicali, drammatizzazione, lavori di gruppo e qualsiasi altra attività che possa favorire l’apprendimento, la socializzazione e la partecipazione alle attività didattiche. La Legge n. 104 del 1992 all’articolo 12 afferma che l’obiettivo fondamentale da conseguire è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale, ricordando che “l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”. Tale priorità deve essere tenuta presente nella Progettazione educativa e didattica per gli alunni con disabilità. Infatti l’integrazione non deve avvenire solo attraverso la socializzazione, ma attraverso l’apprendimento dei saperi essenziali in considerazione dei bisogni e delle potenzialità dei singoli allievi. Inoltre, la Progettazione deve avere come finalità la costruzione di un “progetto di vita” che consenta all’alunno di programmare il proprio futuro anche in una dimensione lavorativa. La Progettazione deve scaturire da un’azione collegiale: 1. Il Collegio docenti inserisce nel Piano dell’Offerta formativa la scelta inclusiva della Istituzione scolastica e indica le strategie didattiche per promuovere tale processo a favore degli allievi disabili. 2. Il Gruppo H, sotto la guida del Dirigente Scolastico, rende operative le linee indicate dal Collegio, redige un Piano generale delle attività di integrazione per gli allievi dell’Istituto, individua le risorse disponibili sul territorio e nell’Istituto ad integrazione degli strumenti già utilizzati, mantiene i rapporti con le ASL, i genitori e predispone, insieme ai Consigli di classe, i Piani educativi individualizzati. 3. I Consigli di classe predispongono con l’insegnante di sostegno il PEI, si adoperano per il coordinamento delle attività didattiche e di quanto può consentire agli alunni con disabilità, sulla base dei loro bisogni e necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita scolastica. La valutazione in itinere degli alunni con disabilità deve tener conto non tanto di risultati standard, ma deve valutare i processi di apprendimento e i risultati conseguiti in considerazione della situazione di partenza. In occasione degli Esami di Stato al termine del triennio della scuola secondaria di primo grado, per gli allievi diversamente abili possono essere predisposte prove di esame differenziate. Esse hanno valore equivalente a quelle ordinarie, devono corrispondere agli insegnamenti impartiti e devono essere idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di partenza. Nel caso delle prove INVALSI, i docenti componenti la Commissione possono adattare le prove a quelle a carattere nazionale ed è inoltre consentito agli allievi, durante lo svolgimento, l’uso di attrezzature tecniche e di sussidi didattici particolari. Per ciò che riguarda le prove orali, gli alunni diversamente abili, per i quali è stata predisposta una diversa programmazione delle attività, dovranno essere guidati a sostenere un colloquio che tenga conto di tale programmazione, degli obiettivi effettivamente raggiunti, delle eventuali difficoltà. 44


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Considerata la presenza nel nostro Istituto di allievi portatori di handicap, come previsto dalla Legge-Quadro n. 104 del 1992, è stato costituito un gruppo di lavoro composto dal Dirigente Scolastico, dal docente referente il gruppo H, dai docenti di sostegno, da uno psicologo del Servizio Sanitario e dai docenti dei Consigli delle classi in cui sono inseriti gli allievi diversamente abili e dai genitori degli stessi allievi. Il Gruppo si riunisce abitualmente all’inizio dell’anno scolastico, alla fine del primo e del secondo quadrimestre con il compito di programmare, collaborare e compartecipare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dai Piani Educativi Individualizzati e per verificare e valutare gli effetti dei diversi interventi e l’influenza esercitata dall’ambiente scolastico. I docenti di sostegno, in collaborazione con i Consigli di classe interessati, valutano le situazioni di partenza attraverso l’osservazione diretta e la somministrazione di vari test d’ingresso, utili ad accertare il possesso delle abilità di base e le potenzialità dell’allievo e predispongono gli strumenti culturali, gli spazi, le attrezzature funzionali all’acquisizione, da parte dell’alunno, di abilità cognitive, linguistico-espressive, logico-matematiche e tecnico-operative. La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 detta nuove norme per l’integrazione scolastica degli allievi con disturbi specifici di apprendimento, garantendo loro il diritto all’istruzione. Tale legge, nell’articolo 1, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che costituiscono una limitazione importante nel campo dell’apprendimento. La Legge 170/2010 persegue specifiche finalità. In sintesi: - promuovere all’interno dell’Istituto una cultura dell’inclusività e della integrazione degli alunni DSA; - favorire la diagnosi precoce e la costruzione di percorsi didattici riabilitativi per gli alunni DSA; - favorire il successo scolastico, riducendo i disagi sul piano emozionale e delle relazioni interpersonali, promuovendo lo sviluppo delle potenzialità; - favorire l’acquisizione di una maggiore autonomia e l’attuazione di processi volti a rendere tali allievi protagonisti nella costruzione dei saperi essenziali; - adottare forme di insegnamento e verifica/valutazione degli apprendimenti adeguate alle necessità formative degli studenti DSA; - sensibilizzare e preparare insegnanti e genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA. Per attuare le finalità di cui sopra, la Scuola programma percorsi personalizzati, partendo dai bisogni e dalle potenzialità degli alunni DSA. I Consigli di classe, in accordo con la famiglia degli allievi e con gli Enti del Servizio Sanitario, individuano gli alunni con uno o più disturbi di apprendimento e predispongono Piani Didattici Personalizzati (PDP), ad inizio anno per studenti già segnalati oppure nel corso dell’anno, con precise finalità, obiettivi di apprendimento, metodologie mirate, provvedimenti dispensativi ed uso di strumenti compensativi e di supporto sia durante l’anno scolastico che durante le prove dell’Esame di Stato, ivi compresa la prova INVALSI.

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute come definito dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS, 2002). Con la sigla B.E.S. si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali manifestati da tutti quegli alunni che, per una varietà di ragioni, stabili o temporanee, non obbligatoriamente supportate da una diagnosi medica e/o psicologica, presentano “una richiesta speciale di attenzione” e richiedono interventi mirati, personalizzati. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che quest’area dello svantaggio comprende problematiche diverse. Un alunno, infatti, può manifestare bisogni educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano risposte adeguate e personalizzate. Il panorama dei bisogni è molto ampio, poiché l’area dello svantaggio scolastico comprende: - disabilità (alunni certificati in base alla Legge 104/92) - DSA (alunni certificati L. 170/2010) - ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) - svantaggio socio-economico - svantaggio socio-culturale - svantaggio socio-linguistico La Direttiva 27 dicembre 2012 stabilisce, inoltre, una nuova organizzazione territoriale ed estende a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali i benefici previsti dalla Legge 170/2010: - strumenti compensativi - misure dispensative - valutazione personalizzata - un Piano Didattico Personalizzato - un Piano inclusivo di Istituto Con la Direttiva Ministeriale del 27.12 2012 e la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 si passa dal concetto di Integrazione, destinata ad un gruppo minoritario di alunni, a quello di INCLUSIONE che presuppone un concetto di equità e l’idea che la differenza favorisce l’apprendimento di Tutti. L’Istituto Polo 2 di Taurisano, valorizzando le differenze e mettendole al centro dell'azione educativa, si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti Bisogni Educativi Speciali (con difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori) ed ha pertanto diritto ad una “normalità più speciale”, più sensibile, più attenta e metodologicamente più ricca. Partendo dal principio che un serio approccio al tema è fondato su un lavoro di personalizzazione, la Scuola si propone di individuare soluzioni adeguate ai problemi di coloro che non riescono spontaneamente a sfruttare appieno le occasioni di apprendimento e/o non hanno potuto fruire di opportune stimolazioni ambientali a causa di contesti deprivanti. A tal fine la Scuola intende: - promuovere negli insegnanti la diffusione delle competenze per leggere, prevenire e intervenire sul disagio scolastico; - individuare le difficoltà e rilevare i B.E.S.; - impostare processi di apprendimento realizzabili; - fornire a tutti gli alunni pari opportunità attraverso diversi approcci didattici; - creare ambienti di apprendimento efficaci; - promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; 46


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- stimolare la motivazione e la concentrazione degli alunni; - favorire l’acquisizione di competenze collaborative; - aiutare gli studenti a gestire le proprie emozioni e ad avere maggiore consapevolezza nell’apprendimento; - ridurre le “barriere” che limitano l’apprendimento; - utilizzare approcci di valutazione appropriati; - promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Protocollo per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: • disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); • disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); • alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (G.L.I.) L’Istituto “Taurisano Polo 2” istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione opererà con incontri mensili e si potrà organizzare per articolazioni funzionali, per tematiche oppure per affrontare problematiche specifiche. Composizione del gruppo - Dirigente Scolastico - Coordinatore Area Sostegno - Coordinatore gruppo dell’inclusione - Referente DSA - Docenti di sostegno dell’Istituto - Coordinatori di classe - Funzioni Strumentali dell’Istituito - Collaboratori del Dirigente Scolastico - Responsabile A.S.L. Compiti e funzioni del G.L.I. 1. Rilevazione dei B.E.S. presenti nell’Istituto, attraverso apposita scheda 2. Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere a favore degli alunni 3. Focus e confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie di gestione delle classi 4. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola 5. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli G.L.H. operativi sulla base delle effettive esigenze 6. Elaborazione del Piano Annuale per l’inclusività riferito agli alunni con B.E.S. 47


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CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe individua gli alunni con Bisogni educativi speciali sulla base delle competenze psico-pedagogico-didattiche e valuta l’opportunità di adottare un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi previsti dalla Legge 104/92 (disabilità) e dalla Legge 170 (D.S.A.). Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico. COLLEGIO DEI DOCENTI Discute e delibera il piano annuale. All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi da perseguire proposti dal G.L.I. e le attività da porre in essere che confluiranno nel Piano Annuale di Inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

SCELTE DIDATTICHE IN PRESENZA DI B.E.S. 1. Le sensorialità prevalenti: - Va facilitato l’apprendimento attraverso il canale visivo (mappe mentali e concettuali, diagrammi di flusso, schemi, immagini…) e il canale uditivo (registrazione delle spiegazioni, libri di testo digitali…) 2. I tempi: - Frammentare la lezione in micro unità di circa 15’, introducendo variazioni per catturare l’attenzione; - Vanno concessi tempi distesi per lo studio e le verifiche. 3. Organizzazione degli spazi: - Ridurre i distrattori; - Variare l’organizzazione dei banchi in funzione del tipo di attività o consentire agli alunni di spostarsi o riorganizzarsi nel passaggio da una fase all’altra dell’attività; - Contatto visivo costante con gli alunni con bisogni educativi speciali; - Aula come “laboratorio”. 4. La comunicazione - Parlare teatralizzando ed enfatizzando con il non verbale i significati espressi con il linguaggio verbale (variare il tono di voce, usare gesti e sguardo…); - Non stare fermi ma muoversi (il movimento attira l’attenzione); - Usare poche incisive parole e ritornare spesso sui concetti principali. 5. Depenalizzare l’errore - Errore accettato come non del tutto evitabile e non sempre autocorreggibile; - Cercare il ragionamento che c’è dietro l’errore, non soltanto sanzionare; - Non segnalare l’errore mentre l’alunno sta lavorando, non segnare tutti gli errori; - Consentite tempi personalizzati per le verifiche o accettare un numero inferiore di risposte. 6. Utilizzare in modo personalizzato: - Strumenti compensativi - Misure dispensative 48


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- Criteri di valutazione personalizzati, collegialmente condivisi e individualmente applicati. 7. Organizzare il lavoro in classe - Favorire la cooperazione e non la competizione - Favorire l’empatia - Utilizzare la pedagogia della narrazione e i metodi autobiografici - Privilegiare gli stili di apprendimento di ciascuno, accettando anche lavori differenziati - Evitare gli imprevisti che creano ansia.

STRATEGIE PER L’APPRENDIMENTO - Gratificare e incoraggiare l’alunno ogni qualvolta ci sia l’occasione per farlo; - Renderlo sempre consapevole dei propri progressi, facendogli notare che è in grado di applicare conoscenze che non possedeva nella settimana/lezione precedente; - Privilegiare un insegnamento “sistematico”, con molte ripetizioni dello stesso concetto ma con modalità diverse affinché queste risultino interessanti e motivanti; - Variare le attività durante la lezione, evitando di incentrarle su una sola abilità, per far sì che ciascuno possa trovare facilmente un suo spazio; - All’inizio di ogni lezione ripetere con tutta la classe quanto è stato presentato durante la lezione precedente e cercare di coinvolgere i ragazzi con domande flash; - Utilizzare il brainstorming di tipo visivo per tirar fuori le idee come vengono e collegarle a posteriori; - Prima di qualsiasi lettura o spiegazione attivare il processo cognitivo dell’anticipazione: spiegazione per sommi capi ed estrazione delle “parole chiave”; - Se nel testo ci sono termini nuovi o difficili, spiegarli prima, sottolinearli poi quando si incontrano; - Controllare spesso se quanto è stato spiegato è sufficientemente chiaro; - In caso si dettino appunti, fornire fotocopie o file; - Accertarsi che l’alunno riesca a scrivere sul diario i compiti assegnati, eventualmente grazie anche all’aiuto del compagno di banco; - Utilizzare quando possibile il lavoro di gruppo o a coppie, che consente di sfruttare le capacità di problem solving; - Utilizzare software per la didattica meta cognitiva; - Insegnare a costruire le mappe, utilizzando non più di 8 – 10 parole chiave e facendo uso dei colori e degli organizzatori grafici; - Lasciare sotto gli occhi la mappa durante l’interrogazione orale.

INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse, nella scuola italiana, è un fenomeno ormai strutturale e non può essere considerato episodico, ma deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. La scuola si impegna non solo a riconoscere e conservare le diversità preesistenti, ma anche a sostenere la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture. Si pone il compito di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni allievo. 49


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ATTIVITÀ ALTERNATIVE Agli alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione cattolica la scuola assicura, ove possibile, attività scolastiche alternative. La programmazione relativa alle attività alternative si orienterà verso tematiche riconducibili all'area etico - sociale. Rimane fermo il principio secondo il quale la scelta dei contenuti non dovrà mai identificarsi con un solo credo religioso o una sola ideologia, né dovrà interferire con le scelte delle famiglie. L'attività didattico educativa mirerà, dunque, ad educare l'alunno al rispetto dei valori universalmente condivisi. Tali tematiche potranno offrire l'opportunità di programmare raccordi interdisciplinari sugli argomenti trattati. Le attività alternative saranno affidate ad un insegnante della scuola e dovranno essere preventivamente concordate con i genitori degli alunni interessati. In alternativa, gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica saranno inseriti, durante l'ora in questione, in classi parallele.

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO (Progetto allegato) Riferimenti normativi     

C.M. 339/92: continuità educativa; Nota 3288 del 19/12/97: OR.M.E., orientamento nella scuola materna ed elementare; Direttiva 6 agosto 1997, n. 487: Orientamento scolastico, universitario e professionale; C.M..n.43 del 15 aprile 2009: Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita Atto d’indirizzo 08/09/2009: criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D. P. R. del 20/03/2009 n. 89 per la Scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Pertanto, la prima costruzione dell’identità dell’autonomia e della competenza, che caratterizzano la scuola dell’Infanzia, è poi ripresa nella scuola Primaria che, favorendo l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità personale degli alunni, pone le basi per un esercizio consapevole delle capacità cognitive e sociali. Su tali basi si definisce il ruolo della scuola Secondaria di primo grado come luogo formativo in cui le discipline di studio e le attività didattiche sono anche elementi di specificazione ed autoorientamento per la costruzione di capacità di scelta e di decisione basate su una concreta e verificata conoscenza di sé.

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L’orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’Infanzia. E’ un processo associato alla crescita della persona in contesti sociali, formativi e lavorativi. Nell’ambito delle istituzioni educative e formative esso mira ad avere studenti ben motivati e formatori che si assumono la responsabilità del sostegno ai loro percorsi di studio, alle scelte e alla loro realizzazione. L’orientamento costituisce sia un bene individuale, in quanto principio organizzatore della progettualità di una persona capace di interagire attivamente con il proprio contesto sociale, sia un bene collettivo, in quanto strumento di promozione del successo formativo e di sviluppo economico del Paese.

INSEGNAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA Già da diversi anni, nelle scuole dell’Infanzia e Primaria di Taurisano è garantito l’insegnamento della lingua straniera (inglese), mentre nella Scuola Secondaria di I grado è garantito il bilinguismo (francese e inglese). Nel corrente anno scolastico l’insegnamento della lingua inglese verrà impartito ai bambini della scuola dell’infanzia dalle insegnanti di sezione, secondo il progetto “Baby English”. L’insegnamento della lingua inglese è inoltre garantito agli alunni di tutte le classi della Scuola Primaria mediante l’utilizzazione dell’insegnante specialista e di quelle specializzate in servizio nella scuola. In tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado viene impartito l’insegnamento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, il francese.

SCUOLA E TERRITORIO La scuola dell’autonomia è chiamata ad aprirsi al territorio, sia per recepirne le istanze da trasformare in bisogni formativi, sia per valorizzarne le risorse culturali, educative, ma anche strumentali e professionali presenti. In particolar modo, la scuola costruisce un’alleanza educativa con i genitori, instaurando relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Per rendere effettivo il rapporto scuola- famiglia, i docenti incontrano periodicamente i genitori per fornire loro informazioni costanti sulla programmazione, sull’organizzazione, sulle attività scolastiche e sulla valutazione periodica e finale degli alunni. L’istituzione scolastica, infine, promuove ogni forma di partecipazione, garantendo la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente. La scuola realizza, inoltre, un’effettiva collaborazione con gli Enti Locali, le Associazioni Culturali e ricreative, con le altre istituzioni scolastiche allo scopo di coordinare e armonizzare gli interventi educativi.

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VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE Le visite guidate e i viaggi d'istruzione sono da considerare come attività integrative e formative all'interno dell'organizzazione scuola, in quanto consentono agli alunni di venire a contatto con realtà socio-culturali diverse dalla propria. Anche quest'anno la scelta degli itinerari è scaturita dalla programmazione didattica, tenuto conto della realtà delle classi e delle aree disciplinari interessate. In particolare si vogliono perseguire i seguenti obiettivi formativi:  favorire la socializzazione;  proporre occasioni di crescita culturale;  promuovere momenti ricreativi;  creare occasioni di cooperazione in un contesto operativo diverso dalla classe. Attraverso:  visite guidate sul territorio della durata di un giorno  viaggi d'istruzione nell'ambito della propria regione o di quelle limitrofe della durata di due/tre giorni, con pernottamento. Tali viaggi d'istruzione favoriranno la conoscenza del patrimonio naturale, storico, culturale, artistico e delle attività umane. Condizioni essenziali per l'effettuazione delle suddette iniziative saranno la partecipazione dei 2/3 della scolaresca, l'autorizzazione scritta dei genitori degli alunni e la disponibilità di un congruo numero di docenti accompagnatori.

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PARTE QUARTA ORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA

TEMPO SCUOLA L’Istituto Comprensivo di Taurisano ha adottato, per l’anno scolastico 2015/16, il seguente orario di funzionamento: SCUOLA DELL’INFANZIA Orario articolato su sei giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00 con servizio mensa e il sabato, con apertura di due sezioni per plesso per garantire il servizio a chi ne farà richiesta, dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Il termine della mensa è previsto per il … giugno e il servizio pullman sarà garantito fino al 30 giugno, giorno in cui termineranno le attività didattiche. Il servizio mensa verrà inoltre sospeso nei giorni in cui sono previste manifestazioni inerenti le attività progettuali, per consentire tempi più distesi e confacenti ai ritmi naturali dei bambini. SCUOLA PRIMARIA Si è deliberato: - un orario di 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.20 alle ore 13.20, per le classi 1^B, 1^C, 2^ B, 3^C, 4^ A, 4^ B; - un orario di 40 ore settimanali per le classi 1^A, 2^B, 3^A, 3^B, 4^C, 5^A, 5^B; orario articolato nei giorni del Martedì, giovedì e sabato dalle ore 8.20 alle ore 13.20, nei giorni del lunedì e mercoledì dalle ore 8.20 alle ore 16.50, e venerdì dalle ore 8.20 alle ore 16.20, con servizio mensa. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Si è deliberato un orario settimanale di 30 ore per tutte le classi, così strutturato: - orario articolato su sei giorni settimanali dal lunedì al sabato, dalle ore 8.10 alle ore 13.10.

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ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO DOCENTE

SCUOLA PRIMARIA Alla luce della legge n. 169 dell’ottobre 2008, nella nostra Scuola, nel corrente anno scolastico, i docenti con un minor carico di orario nella propria classe, interverranno in altre classi, per assicurare agli allievi, insieme al docente di religione e di lingua inglese, un tempo scuola di n. 30 ore settimanali, così come richiesto dalle famiglie. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Nella scuola secondaria di I grado, i docenti nello sviluppare le competenze previste nelle discipline delle Nuove Indicazioni, terranno nel dovuto conto la promozione di competenze più ampie e trasversali, così come descritto sia nella Raccomandazione del Parlamento Europeo sia nel Decreto relativo all’innalzamento dell’obbligo scolastico, al fine di promuovere la ricerca delle connessioni fra i saperi e la collaborazione tra i docenti. FLESSIBILITÀ Nel corso dell’anno scolastico, si prevede la flessibilità dei tempi di insegnamento/apprendimento finalizzata a:  adattare l’insegnamento ai ritmi di apprendimento degli alunni;  migliorare l’organizzazione nell’uso degli spazi e delle risorse;  attivare interventi di recupero, rinforzo e potenziamento;  favorire un’organizzazione del lavoro per progetti.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Nella scuola Primaria gli incontri per la verifica-programmazione didattica saranno articolati su base plurisettimanale, come previsto dal C.C.N.L.. È perciò predisposto un calendario dettagliato con l'indicazione delle ore di programmazione dovute nel mese, la data, la durata, la sede dell'incontro. A mesi alterni, al fine di favorire il coordinamento didattico, la verifica e la socializzazione delle esperienze, è prevista la formazione di gruppi di lavoro per ambiti disciplinari.

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SOLUZIONI OPERATIVE CRITERI PER…  LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI Le prime classi di ogni ordine di scuola sono formate da una Commissione, presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. I criteri per la formazione delle classi sono i seguenti: a. formare classi con presenza tendenzialmente equilibrata di maschi e femmine; b. tenere nel debito conto le osservazioni della Scuola di provenienza circa i livelli di maturazione sia sul piano personale che cognitivo degli alunni, distribuendo questi ultimi in maniera eterogenea.  L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Nel rispetto della competenza e responsabilità del Capo d’Istituto, si individuano i seguenti criteri:  garanzia di continuità all’interno del Team;  affinità fra insegnanti;  valorizzazione delle competenze;  eventuali opzioni degli insegnanti;  graduatoria fra più insegnanti in rapporto all’anzianità di servizio.  LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DEGLI INSEGNANTI L’orario definitivo delle lezioni è organizzato, prima dell’inizio delle attività, da una commissione incaricata, sulla base di criteri suggeriti dal Dirigente Scolastico ed accolti dal Collegio dei Docenti.  I.R.C. – A.A. La Scuola si avvale, per l’insegnamento della R.C., del docente “Specialista” (inviata dalla Curia). Per gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della R.C. vengono organizzate Attività Alternative.  RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La Scuola chiede alle Famiglie collaborazione e si rende disponibile al dialogo. I Docenti incontrano le famiglie mediante:  incontri periodici collegiali;  invito del Docente coordinatore, in caso di necessità;  calendarizzazione, inviata alle famiglie, dell’orario di disponibilità a tali incontri dei Docenti.  COMUNICAZIONI ED INFORMAZIONI Gli estranei che chiedono di comunicare con il personale scolastico saranno trattenuti nell’atrio dal personale ausiliario e, solo dopo essere stati annunciati al Dirigente Scolastico o al Collaboratore ed ottenuto il permesso dallo stesso, potranno accedere nei luoghi richiesti. Si fa inoltre presente che non saranno ammessi colloqui con i docenti durante lo svolgimento delle lezioni.

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FORMAZIONE L’ impegno nella Formazione del Personale Docente e A.T.A., oltre a garantire il diritto, contrattualmente riconosciuto, è finalizzato al miglioramento complessivo dell’Offerta Formativa. La scuola, pertanto, assume l’impegno di organizzare attività di aggiornamento e di formazione in servizio e favorire la partecipazione volontaria dei docenti alle iniziative di formazione promosse dal M.I.U.R. e dai soggetti accreditati. Il Piano di aggiornamento relativo al corrente anno scolastico prevede:  iniziative interne all’Istituto;  partecipazione ad iniziative di istituzioni esterne.

GLI ORARI APERTURA UFFICI DIRIGENTE SCOLASTICO

dal lunedì al venerdì dalle h. 10.30 alle h. 13.00

D.S.G.A.

tutti i giorni dalle h. 10.30 alle h. 12.30

UFFICIO DI SEGRETERIA

Tutti giorni dalle h. 10.30

ORARIO APERTURA SCUOLE Lunedì, mercoledì: dalle ore 08.20 alle ore 16.50; Venerdì: dalle ore 08.20 alle ore 16.20; Scuola Primaria "G.CARDUCCI"

Martedì, giovedì e sabato: dalle ore 08.20 alle 13.20; Eventuali pomeriggi per la realizzazione di progetti e attività deliberate dagli organi competenti dal Lunedi al Venerdi: dalle ore 08.00 alle ore 16.00

Scuola dell'Infanzia "A. LOPEZ Y ROYO" e "G.COMI"

sabato: dalle ore 08.00 alle ore 13.00 (due sezioni per plesso) dal Lunedi al Sabato: dalle ore 08.10 alle ore 13.10;

Scuola Secondaria di I grado

Eventuali pomeriggi per la realizzazione di progetti e attività deliberate dagli organi competenti.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ Il Piano Annuale delle Attività funzionali all’Insegnamento, deliberato dal Collegio dei Docenti, ai sensi della normativa contrattuale vigente, prevede gli impegni riportati in allegato (Alleg. 7).

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ELENCO ALLEGATI 1.

CURRICOLO VERTICALE (Alleg.1)

2.

GRIGLIE VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA (Alleg.2)

3.

PROGETTI (Alleg.3)

4.

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO (Alleg.4)

5.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (Alleg.5)

6.

CARTA DEI SERVIZI (Alleg.6)

7.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ (Alleg.7)

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INDICE PARTE PRIMA La nostra scuola Dati identificativi Premessa La nostra scuola si caratterizza per … … COLLABORA CON … … OPERA CHI SIAMO: Rete operativa  Risorse umane e professionali  Risorse strutturali e strumentali  Scuola dell’Infanzia  Scuola Primaria  Scuola Secondaria di 1° grado DOVE OPERIAMO: Lettura del territorio Principi costituzionali e pedagogici PARTE SECONDA Percorso educativo  Finalità Scuola dell’Infanzia  Finalità del 1° ciclo di istruzione PARTE TERZA COSA PROPONIAMO  Offerta Formativa: scelte educative fondamentali  Offerta Formativa: Organizzazione del Curricolo e Competenze finali COME VALUTIAMO  Finalità e caratteri della valutazione  Criteri per la valutazione del processo di apprendimento  Criteri per la valutazione esterna COME REALIZZIAMO  Ampliamento Offerta Formativa

 Unità di apprendimento  Attività di sostegno-BES  Inserimento alunni stranieri  Attività alternative  Continuità e orientamento  Insegnamento della lingua straniera  Scuola e Territorio  Visite guidate e viaggi di istruzione PARTE QUARTA Organizzazione dell’offerta formativa  Tempo scuola Organizzazione del gruppo docente Soluzioni operative Orari

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