BIMBI BELLI MAGAZINE SETTEMBRE

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PAPÀ E FIGLI Il ruolo del papà

TORNARE A LAVORO Come gestire il distacco

10 CONSIGLI PER FARGLI AMARE L’ASILO

RISCOPRI LA COPPIA DOPO IL BEBÈ


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Editoriale di Carlo Bello “HO VISTO UN GIOCO CHE MI PIACE SI CHIAMA... CASTING!” Ripartono tra pochi giorni i nostri Casting. Siete tutti invitati! Proprio per questo l’editoriale sarà breve per non rubare spazio all’organizzazione di quello che è uno dei nostri appuntamenti clou della stagione. Sono passati 5 anni da quando abbiamo deciso di rendere i vostri figli protagonisti dei nostri calendari per beneficenza. Mai scelta fu più bella! Due parole le voglio spendere per spiegare a tutti gli scettici che i bambini che partecipano ai casting non vengono in alcun modo torturati. Anzi, vi garantisco, che far loro degli scatti fotografici non è altro che un momento di gioco, un gioco dove i bimbi, seppur piccoli, diventano i protagonisti della scena, e questo li fa divertire, li fa esprimere. Per tutte le mamme e i bimbi che hanno già partecipato negli anni scorsi, non vediamo l’ora di riabbracciarvi, per tutte le mamme nuove... ne vederete delle belle, scoprirete come in un negozio si possano fare incontri incredibili... mamme che non si conoscevano, oggi sono un esempio di GRANDE AMICIZIA! Riservo un grandissimo in bocca al lupo per tutti i partecipanti che da sabato 18 Settembre andranno presso i negozi BIMBI BELLI per iniziare la loro corsa verso il calendario. Chi saranno i volti del CALENDARIO BIMBI BELLI 2011? Potrebbe esserlo tuo figlio! Ti aspettiamo. E chissà cosa riserveremo nei prossimi numeri del BIMBI BELLI MAGAZINE per voi che prenderete parte a questa selezione... Buon Settembre e buon inizio scuole a tutti! Carlo

DIRETTORE: Carlo Bello CAPOREDATTORE: Jennifer Marfia ART DIRECTOR: Francesca Cuomo VIGNETTISTA: Massy

MAIL: info@bimbibelli.com WEB: www.bimbibellimagazine.it FB: www.facebook.com/bimbibelli TELEFONO: 02/87.28.34.00


Sommario BIMBO 10 - 10 consigli per fargli amare l’asilo 14 - L’importanza del gioco

MAMMA 22 - Tornare a lavorare e gestire il distacco 25 - Mamma a 50 anni

FAMIGLIA 30 - Papà e Figli 32 - Riscopri la coppia dopo il bebè 34 - Le Terme di Porta Romana

SALUTE 48 - Inquinamento domestico 52 - Tornare in forma dopo il parto

CUCINA 58 - La dieta per la ripresa scolastica 60 - Specialità Lombarde 62 - Lo chef sei tu!

MUSICA 66 - Ascoltare la musica in sala parto

SPORT

70 - Quale sport scegliere 72 - Il Calcio

GIOCHI

76 - Bimbi Belli Toon’s 78 - Crucipazzle 82 - Coloriamo 88 - Vinci anche tu con i Concorsi Bimbi Belli! 92 - Gossip

SVAGO 95 - Iphone 4

OROSCOPO PAG.100

SPECIALE CASTING PAG.41


Vi presentiamo il negoz P

er il numero di settembre siamo andati a trovare i proprietari del negozio di via Piacenza,17 a Milano. Il titolare ci ha raccontato sogni e speranze del suo punto vendita Bimbi Belli. Come è nata l’idea di aprire un negozio per bambini? Abbiamo pensato che mancasse nel quartiere un punto di riferimento di questo tipo. Allora ci siamo detto “Perché no?”. E così abbiamo aperto questo punto vendita Bimbi Belli da circa un anno e mezzo Questa è la sua prima esperienza nel mondo dei bambini? Si, questa è la mia prima esperienza, ma siamo molto felici della riuscita fino a questo momento.

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zio Bimbi Belli di Milano Quali sono le sue sensazioni ed emozioni in questo momento? Siamo molto soddisfatti della risposta ricevuta. Il rapporto qualità prezzo, il servizio, l’immagine del negozio hanno conquistato i nostri clienti. Siamo contenti Cosa si aspetta per il futuro e cosa vorrebbe? Mi aspetto una lenta ma costante crescita sia in termini di risultato economico che d’integrazione nel tessuto sociale del quartiere. Per il futuro desidererei essere più conosciuto e diventare un piccolo ma selezionato punto di riferimento quotidiano per una zona ancora più ampia di quella attuale.

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10 CONSIGLI PER FARGLI AMARE L’ASILO

Piccoli accorgimenti per iniziare l’inserimento nel modo migliore

L’IMPORTANZA DEL GIOCO

TA AL PER NTI M C CO BA EGL RES NSI M IO CE GL BI IL RE I NO T UO

Un’esperta ci spiega l’importanza della scoperta e dell’imitazione per i bambini


10 Consigli per fargli amare L’asilo è un ambiente, uno spazio fisico ed emotivo che consente al bambino piccolo di fare esperienze che lo aiutano nella crescita intellettuale (sviluppo delle abilità) e nella crescita emotiva (autonomia, capacità di tollerare il distacco dai genitori). Questo purchè si crei un ambiente positivo di fiducia. E’ molto importante che l’inserimento del bambino in questo nuovo ambiente avvenga gradualmente, e che questo nuovo ambiente che lo accoglie sia percepito come in continuità col contesto familiare.

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e l’asilo 1. Portatelo per un paio d’ore a scuola senza la fretta di lasciarlo per tutto il giorno. 2. Evitate, se possibile, di lasciarlo a scuola durante il riposo pomeridiano fino a che non si è inserito. 3. Evitate in sua presenza di fare commenti negativi sulle insegnanti e parlate bene con lui delle maestre. 4. Salutatelo e, con decisione, andate via evitando di continuare a salutarlo. Se continuerete percepirà la vostra indecisione, penserà che qualcosa non va e comincerà a piangere. 5. Salutatelo e sorridete se guarda alla finestra o dall’aula e andate via; sfuggite la tentazione di nascondervi per vedere quello che fa. Potreste correre il rischio di essere scoperti e visti e, come sopra, il bimbo comincerà a piangere nel vedervi ancora lì. 6. Comprendetelo e fategli capire che a volte, quando si sta per superare un momento difficile, si piange. 7. Infondetegli sicurezza, soprattutto comprendete che l’inserimento non è facile e costa tempo e fatica. 8. Evitate di lasciarvi prendere dall’ansia e di mostrarla a vostro figlio, si sa che non è facile, ma almeno provateci! 9. Se conosciamo i nostri figli, sapremo di sicuro che ognuno di loro è diverso, ha i suoi ritmi e necessita di un “tot” di tempo per inserirsi a scuola. 10. Infine ricordatevi che se vostro figlio è sereno, è disposto ad accettare tutte le novità che gli offre il mondo che lo circonda: dalle vostre richieste a ciò che la scuola gli propone.

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L’importanza del gioco di GIULIANA CANCELLI, titolare dell’asilo nido “C’era una Volta ...” di Milano

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l gioco per i bambini è un’attività istintiva, con la quale imparano facendo. I bambini, in questo modo, si mettono in discussione anche con delle prove difficili. Così facendo acquisiscono informazioni sul mondo sconosciuto in cui sono. Il gioco per i bambini non ha quindi la funzione che ha per noi adulti: per noi è un’attività che svolgiamo al di fuori del lavoro, nel tempo libero come passa tempo. Mentre per i bambini è un’attività per sperimentare, comprendere e immagazzinare conoscenze. Quando un bambino prende una palla, la fa scorrere sul tavolo, e la fa cadere dall’altra parte acquisisce informazioni che gli saranno utili poi per affrontare con maggiori capacità attività Giuliana Cancelli fondatrice asilo nido C’era una volta simili. Se a un anno lancia una palla come un gioco automatico, successivamente, man mano che crescerà, la lancerà con l’intenzione che la palla vada dove vuole che arrivi. I bambini vanno quindi lasciati liberi di giocare, per Visita il Sito: tutto il tempo che vogliono, affinché vedano www.nidoceraunavolta.it cosa succede e imparino cosa succede. Non è utilità dire loro: “Guarda che se fai così e così, succede questo e quello”. I bambini imparano molto anche per imitazione degli adulti, cercando di fare le stesse cose. Ed è quindi importante che gli adulti giochino con loro, ma è essenziale che i bambini si sentano liberi di copiare ciò che vogliono imitare dagli adulti. Solo così ci sarà la felicità della scoperta nel vedere che hanno fatto una cosa che prima non conoscevano. Ai bambini va lasciato fare anche quelle cose che non sono usuali per noi adulti, anche perché noi abbiamo delle regole che sono diventate norma del vivere civile, ma che non sono valide per i bambini poiché non le conoscono ancora. 14


Ad esempio, al piccolo, va lasciato toccare il cibo come va lasciato toccare tutto ciò che lo circonda (badando ovviamente a che non si faccia male), proprio perchè è un modo per conoscere ciò che lo circonda. Deve saper conoscere ciò che è caldo, freddo, liscio, ruvido, duro, molle, liquido e appiccicoso. Gli adulti non devono mai dimenticare queste sue necessità. Un bambino deve imparare a diventare grande, e non mi stancherò mai di dirlo, che quello che dobbiamo fare noi adulti è lasciargli fare le cose in prima persona, perchè nel momento in cui un bimbo riesce a farle da sé cresce un pochino, e questo crescere un pochino gli dà sempre più sicurezza. Questa è la condizione fondamentale affinché avverta di essere in grado di gestire le situazioni in cui si verrà a trovare. Per scegliere il nido, i genitori, devono visitarlo e capire il più possibile quali sono gli obiettivi del progetto pedagogico che le educatrici svolgono. Sopratutto devono vedere i bambini come sono: se sono rilassati, tranquilli, impegnati nel fare le cose che stanno facendo, perchè con i bambini non si può barare. L’asilo nido deve essere il luogo educativo dove il bambino può sperimentare tutte le sue capacità innate. Un bambino nasce con delle potenzialità, quindi l’adulto che sta all’asilo nido deve capire quali sono le caratteristiche particolari del suo carattere, e quali sono i suoi tempi di apprendimento, ed aiutarlo attraverso il gioco a tirar fuori tutte le sue potenzialità. Ricordiamoci, infine, che i bambini hanno molto da insegnare a noi adulti, perché noi, a nostravolta, abbiamo sempre molto da imparare.

LA STORIA DI “C’ERA UNA VOLTA. . .” L’asilo nido “C’era una volta …” è stato aperto nel 1982 da Giuliana Cancelli. Tuttora è diretto da lei con la collaborazione di un gruppo di educatrici, diplomate e laureate, che sono al nido da oltre quindici anni. Da sempre, l’indirizzo educativo prevalente del nido, è quello di svolgere ai massimi livelli le attività pedagogiche finalizzate all’affermazione nei bambini delle capacità innate come giocare, sperimentare e socializzare in piena autonomia, stimolando le potenzialità di ciascuno con il sostegno di rapporti affettivi solidi e rispettando i tempi di sviluppo individuali. Ancora oggi, le attività al nido “C’era una volta …”, sono svolte con riferimento a tale indirizzo educativo, prestando grande attenzione agli studi pedagogici più attuali in accordo con i valori etici e le condizioni di promozione sociale delle famiglie che la società propone. Mantenendo tuttavia saldi quegli insegnamenti e quei comportamenti che da sempre rappresentano l’affidabilità del nido e il suo successo.

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Bimbo copertina: Gabriele Continuano gli articoli dei Bimbi Copertina. La sezione, inaugurata con il primo numero del magazine di luglio, continuerà anche per le prossime uscite. Il Bimbo Copertina di settembre è Gabriele, questo bel bambino di un anno e mezzo. Abbiamo intervistato la mamma Alessandra che ci ha raccontato la vita del suo piccolo. La ricerca dei Bimbi Copertina è sempre aperta. Se vuoi candidare tuo figlio manda le foto a casting@bimbibelli.com Nome, città di residenza e nascita del bimbo. Gabriele è nato a Milano il 15 Febbraio 2009 e vive a Milano con mamma Alessandra, papà Sergio e i suoi amici gatti. Cosa piace fare a suo figlio durante il giorno? Giocare con tutto tranne che con i suoi giochi: le pentole della mamma, il PC e gli attrezzi del papà che sono i suoi preferiti. Comunque sia adora uscire, stare all’aria aperta e giocare a pallone. Dategli un’altalena in un parco e vi sarà grato, ma se lo portate in mare diventa un pesciolino! Gabriele che tipo di carattere ha? Mio figlio è molto socievole e simpatico, ama ridere scherzare ed interagire con gli altri, ma se trova un bambino prepotente diventa timoroso e timido. In famiglia è molto dolce e adora le coccole. Ha uno spiccato senso dell’umorismo ed è molto vanitoso, se c’è uno specchio si ferma a guardarsi. Cosa dice di voler fare da grande? Ancora non ci ha detto niente al riguardo ma secondo noi vorrà fare il calciatore! Cosa, invece, vorrebbe per il futuro di suo figlio? Noi vorremmo che si realizzasse nel campo lavorativo o in quello sportivo, con relativi studi annessi. 17


Ovviamente qualsiasi attività intraprenderà ci auguriamo che sia felice. Ah non dimentichiamo la famiglia! Speriamo che anche lui possa avere una famiglia come la nostra, numerosa e felice! Ci racconti un aneddoto particolare riguardante suo figlio? Quest’estate in spiaggia Gabry ha dato spettacolo. È sempre ammirato per la sua simpatia. Un giorno, correndo verso i giochi con il sederino all’aria sulla passerella della spiaggia, si è bloccato e, sentendo la musica, ha cominciato a ballare muovendo spalle, braccia e fianchi perfettamente a ritmo tra l’ilarità e lo stupore generale. Da quel giorno ogni volta che corre su quella passerella in tanti si soffermano a guardarlo aspettandosi qualcosa di nuovo, è diventato la mascotte della spiaggia! Quando e perché suo figlio ha iniziato a prendere parte ai casting? Abbiamo cominciato con il primo servizio fotografico quando Gabriele aveva cinque mesi perché tutti ci dicevano che era molto bello. Durante il lavoro del fotografo ci siamo resi conto che appena vede la macchina fotografica collabora volentieri. Continuerà anche negli anni successivi? Pensiamo di sì, solo se non sarà un peso per lui e se questa attività non intralcerà gli studi o lo sport.

Vuoi vedere tuo figlio/a come prossimo Bimbo/a Copertina? Invia una mail con le sue foto a casting@bimbibelli.com

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RITORNARE AL LAVORO Qualche consiglio per gestire il distacco

PARTORIRE A 50 ANNI

La

tua con nuova il beb vita Ăˆ

Rischi e complicazioni


Tornare a lavorare e

ll rientro al lavoro rappresenta una tappa cruciale nel rappo

Ecco come ges

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l rientro al lavoro ra passaggio importante tra la mamma e il bimb gestirlo al meglio e far i distacco sia meno duro

- Per alleviare il piccolo affidalo a qu ti fidi al cento per cento della baby sitter o dei n infatti, è abilissimo nel c timenti e le emozioni c l’ambiente attorno a lui.

- Prepara un distac le. Prima di lasciare il persona che baderà a lu vedere un periodo dedi proca conoscenza fra qu e il bambino.

- Prendi l’abitudine lo sempre. Allontanar nella speranza che il bim da un gioco, “dimentich è controproducente seco e pedagoghi, concordi che, in questo modo, il tirebbe tradito e abband

- Mostrati partecip spiacere: lo aiuterà a su

- Crea un piccolo cioè la ripetizione di a abitudini, danno sicurezz il gioco del cucù, una fil musica, un abbraccio p 22


e gestire il distacco

orto tra mamma e figlio. Un passaggio difficile per entrambi.

stire al meglio il distacco

appresenta un nel rapporto bo. Ecco come in modo che il o:

disagio del ualcuno di cui o, che si tratti nonni. Il bimbo, cogliere i senche permeano .

cco graduabimbo con la ui, è bene preicato alla reciuesta persona

e di salutarrsi di soppiatto imbo, distratto hi” la mamma ondo psicologi nel sostenere bimbo si sendonato.

pe del suo diuperarlo.

rituale. I riti, alcune precise za. Può essere lastrocca, una particolare...

- Dedicagli del tempo prima di andartene. In fondo, l’ufficio può attendere altri cinque minuti! - Ma dopo i riti, taglia corto! Al momento degli addii i bambini riescono a inscenare veri e propri melodrammi. In questi casi è necessario tagliare corto: allungare il congedo oltre i termini della ragionevolezza non serve a evitare i pianti, anzi li accentua.

suo mondo offrendogli una serie di stimoli che una singola persona, perfino la mamma, non è in grado di offrirgli. Dopo una giornata al lavoro, il rientro a casa è una vera e propria festa, sia per la mamma sia per il piccolo. Che poco alla volta si convincerà che, per avere il “premio” di questa festosa accoglienza, dopo tutto, non è un dramma se ogni tanto la mamma si allontana! Al momento del ricongiungimento, inoltre, la mamma dovrebbe trovare un momento - anche solo mezz’ora - da dedicare esclusivamente al bambino, rimandando le incombenze di casa a più tardi. È quello che gli psicologi chiamano “tempo di qualità”: momenti vissuti insieme, intensamente, che compensano, sia per i genitori sia per il bimbo, un’intera giornata di lontananza.

A volte, pensare al proprio bambino coccolato da un’altra persona fa sentire escluse. Sentimenti del tutto normali, da accettare e superare nella consapevolezza che, anche se lo si vede poco, il rapporto con il bambino è inossidabile. Il piccolo “sente” l’intensità dei sentimenti che lo legano alla mamma! Prima di lasciarvi prendere dallo sconforto ricordate che per un bambino è meglio avere una mamma che lavora, soddisfatta di se stessa, che una mamma a tempo pieno, insoddisfatta. E che quando in famiglia si lavora in due, in genere il padre è più presente. Per un suo sviluppo equilibrato è invece necessario che il piccolo Commenta qui: http://bit.ly/9eqn7o abbia l’occasione di stabilire rapporti con altre figure, che arricchiscono il 23


Commenta qui: http://bi


it.ly/9VdYly


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Diventare mamma a 50 anni Quali sono i rischi e le complicazioni cui possono andare incontro le donne che scelgono di avere un bambino in un’età fisiologicamente legata alla menopausa?

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ino a quale età è possibile per una donna affrontare una gravidanza ed avere figli? L’ argomento suscita oggi molte discussioni anche se è in netto aumento, nei paesi occidentali, la quota di donne che decidono di avere figli nella fascia di età tra i 50 e i 54 anni. Anche in Italia sono sempre di più le donne che decidono di avere un figlio e di affrontare la gravidanza in età matura. In questi casi le domande più comuni che le donne si pongono riguardano quali problemi aspettarsi in gravidanza dopo i quarant’ anni, come prepararsi alla gravidanza e come affrontare il dopo parto. I ricercatori del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dello Sheba Medical Center di Tel Hashomer, in Israele, hanno condotto un’indagine per valutare le complicazioni delle gravidanze portate a termine da donne con un’età superiore ai 45 anni. Secondo quanto è emerso dalla ricerca, le donne che decidono di avere un figlio, quando hanno superato la soglia dei 40, presentano un rischio elevato di partorire prima del termine bimbi con un basso peso alla nascita. C’è anche il rischio di avere delle complicazioni come ipertensione e diabete, che costringono a frequenti ricoveri ospedalieri. Insomma dopo i 40 anni il concepimento è più difficile e la ricerca del figlio non sempre dà risultati. Si stima che una coppia fertile a 20 anni possa concepire in 5

Heater Parisi è recentemente diventata mamma di due gemelli

cicli, e dopo i 40 anni ne siano necessari in media 20, cioè un anno e mezzo. Ciò avviene perché si riduce il numero di cellule uovo fecondabili e le patologie uterine sono più probabili. Sono inferiori anche le possbilità di ottenere risultati con le tecniche di fecondazione assistita. Si tratta di un percorso spesso lungo e faticoso per chi decide di intraprenderlo, e non privo di delusioni perché non sempre è efficace. Non vanno poi sottovalutati i rischi per il bambino. Dopo i 40 anni infatti aumenta il rischio genetico di concepire un bambino affetto da sindrome di Down. Tale rischio, per una madre di 40 anni, è rispettivamente di un caso su 109 gravidanze. Commenta qui: http://bit.ly/cq0XTc 27



PAPÀ E FIGLI Il rapporto

la

À, famiglia per idee tuttaed

Qualche consiglio per gestire il distacco

curiosit iniziative

LE TERME DI PORTA ROMANA

LA COPPIA DOPO IL PARTO


Papà e Figli Non c’e’ cosa piu’ emozionante di vedere un papa’ che coccola il suo bambino...

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l papà è una figura importantissima per il bambino. In genere, si tende a dare importanza al rapporto con la mamma; questo risulta abbastanza naturale, in quanto è lei, la figura che ha più occasioni di rapporto intimo con il bambino: la gravidanza, la nascita, l’allattamento e nei primissimi momenti di vita. Ma il papà non è da considerare in secondo piano. In psicologia, infatti, il papà e la mamma sono entrambi considerati i caregivers (che si prendono cura del bambino) per eccellenza; prima degli altri componenti della famiglia e delle altre persone, che possono avere una relazione importante con il piccolo. Anche guardando al passato, ci si accorge di quanto oggi i genitori siano caregivers alla pari. I papà, non più i “padre-padrone” di una volta, sono più attenti a stabilire e mantenere una relazione completa e profonda con il proprio figlio. Sono più affettuosi, più attenti alle sue esigenze. Sin dalla nascita è importante, per il papà, stabilire un contatto fisico con il bambino. Il piccolo, infatti, ha bisogno di sentire la sua presenza, perché il contatto è la base per una relazione significativa. Le coccole e tutte le manifestazioni di affetto sono fondamentali. Col passare del tempo, relazionarsi con il padre, aiuta il bambino a separarsi dalla madre, a percepire se stesso al di fuori di lei.

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Verso i 2 anni, il papà rappresenta il momento del divertimento, in effetti il bambino si rivolge a lui spontaneamente. Alcuni esperti chiamano questo tipo di rapporto con il papà, “affiliazione”, diverso dall’ “attaccamento” che, invece, si ha principalmente con la mamma. E’ una relazione positiva e “pratica”(come nel gioco). Intorno ai 10 anni i figli non solo costruiscono una relazione con i genitori, ma cominciano a riconoscersi e a distinguersi da loro. La figura paterna influisce molto nel rapporto con il bambino, maschietto o femminuccia che sia. Nella relazione con il padre, le figlie scoprono la loro somiglianza con la mamma, il loro essere donna, la femminilità; mentre, i figli maschi scoprono la loro analogia con il padre stesso, la loro mascolinità ed il papà diviene un modello, l’eroe a cui ispirarsi. E’ importantissimo, quindi, fare di tutto per passare del tempo con loro. Il papà dovrebbe dialogare con i propri figli: parlare del suo lavoro, informarsi sulla loro vita e, soprattutto, ascoltarli. Solo così ci si relaziona davvero e si facilitano i processi di riconoscimento e distinzione da mamma e papà. Un consiglio valido, sia per le mamme che per i papà: dare entrambi


Consigli utili: Ecco alcuni consigli per i neopapà che stanno affrontando questa situazione: 1. Accudite il bambino più che potete, offritevi volontari, fatelo soprattutto da soli, cosi’ la vostra compagna potra’ riposare e pensare a se stessa e voi potete instaurare un rapporto diretto con il bambino. Questo vi darà molta fiducia in voi stessi. 2. Non lasciate che faccia tutto la mamma: informatevi sulle cure del bambino, assumete consapevolezza del vostro fondamentale supporto. Dal pediatra prendete appuntamenti in orari in cui voi sapete che siete liberi. 3. Parlate con la vostra compagna del bambino, del fatto che i compiti che riguardano il piccolo appartengono ad entrambi, anche con specificità diverse. Che volete aiutarla che lei deve pensare a se stessa e non solo al bambino. Questo non significa fare il “Mammo”. Un padre consapevole è coinvolto nella cura del bambino ma sa che le sue competenze sono diverse da quelle della mamma. Il suo ruolo è fondamentale per fare in modo che la mamma non sia completamente assorbita dalla simbiosi che ha stabilito con il piccolo.

Commenta qui: http://bit.ly/cV1GtC 31


Riscopri la cop I

nutile negarlo: quando arriva un bambino nella coppia avvengono dei cambiamenti. Da un rapporto a due si passa improvvisamente ad un rapporto a tre. Le differenze si vedono già in gravidanza, quando la mamma è tutta concentrata sul bambino e anche il papà assume nei confronti della compagna un atteggiamento più protettivo. Quasi con una sorta di timore e soggezione nei confronti del piccolo che cresce nella pancia, per cui non ha quasi il coraggio di toccarla ed avere rapporti intimi con lei. Una volta nato il figlio, poi, c’è un ulteriore mutamento: tutto si fa in funzione del bambino. Lui deciderà quando mangiare, quando (e quanto!) dormire e come si deve organizzare la giornata. Soprattutto, se la coppia è insieme da parecchio tempo, questo sovvertimento limita molte delle libertà e delle abitudini che ormai erano date per scontate. Anche i discorsi vertono in gran parte su di lui e i suoi pianti interrompono anche qualche vago tentativo di parlare un po’ di altro. A questa situazione dentro casa, se ne aggiunge un’altra: quasi subito dopo la nascita, il papà torna al lavoro, mentre la mamma acquista un rapporto quasi simbiotico col bebè; a sua volta, il partner, sentendosi escluso da questo legame esclusivo, si sente in diritto di riprendere anche la propria vita sociale e gli incontri con gli amici. Insomma, è un circolo vizioso, che rischia di allontanare sempre più la coppia e di creare insoddisfazione in entrambi. E’ per questo motivo che è essenziale ritagliarsi degli spazi nei quali la coppia coltiva il dialogo ed il confronto, il parlare sinceramente con lealtà dei pensieri, sensazioni ed emozioni che ci attraversano e che possono lasciarci pesanti, in preda alla frustrazione, ad un senso di inadeguatezza ed incapacità, oppure che possono donarci 32

leggerezza, facendoci provare gioia, armonia, serenità. Un simile atteggiamento, basato sull’accoglienza e l’accettazione del mondo interiore dell’altro, è certamente il primo passo necessario affinché il figlio possa crescere in modo sano ed equilibrato, all’insegna di un benessere non solo fisico, ma anche emotivo e mentale. E con l’intimità come la mettiamo? È un aspetto fondamentale, che va recuperato appena possibile. Certo, non subito dopo il parto, ma almeno lo spazio per le coccole ci deve essere sempre. Quando poi finalmente tutti e due sono pronti a ricominciare, non è indispensabile ritrovarsi la sera: va bene anche un pomeriggio di ‘nanna profonda’ del bebè, quando magari tutti e due sono meno stanchi. Un ultimo avviso: niente pargolo nel lettone. A volte può essere una comodità, che non costringe ad alzarsi cento volte durante la notte, ma può trasformarsi in un pericoloso alibi, per frapporre un ostacolo nella propria intimità!


ppia dopo il bebè

Come uscire dallo scossone prima che sia troppo tardi? La risposta è una sola: ritrovare i propri spazi. Facile a dirlo, ma come si fa? Ecco qualche suggerimento. • Per lui: anche se il papà riprende a lavorare, quando rientra a casa, deve mostrarsi più partecipe. Ad esempio: può proporre di portare il bambino a fare una passeggiata, mentre lei si stende un po’ sul divano a leggere un giornale o fa un bagno in santa pace; mentre lei allatta, può cominciare a preparare la cena, oppure mentre lei riempie la lavastoviglie lui fa il bagnetto al bambino. Collaborare alla vita domestica aumenta la complicità e permette di ritagliarsi un po’ di tempo tutto per sé quando finalmente il ‘cucciolo’ si addormenta! • Per lei: è vero che durante il giorno la mamma di solito resta da sola ad accudire il bebè, ma non per questo, quando torna il compagno, deve mostrargli rancore: uno dei due dovrà pur lavorare. È vero che lei è stanca, soprattutto i primi mesi di vita del piccolo, però il consiglio è approfittare di tutti i momenti di pausa che il bambino ci concede. Solitamente le donne durante la nanna si mettono a fare le faccende domestiche, invece è meglio riposarsi (soprattutto quando si allatta, per la donna è indispensabile non affaticarsi troppo). Per le faccende domestiche c’è tempo durante il weekend, ma se c’è una sorella o una suocera disponibile meglio farsi aiutare da loro. 33


SP M ECI IL A AN LE O

Le Terme di Porta Romana U

n’oasi di benessere in centro a Milano? Grazie alle QC Termemilano questo è possibile. Una realtà in pieno centro di Milano, in Porta Romana. Per staccare la spina, allontanarsi per una pausa dallo stress quotidiano ed entrare in un mondo di relax senza muoversi dal centro, a due passi da casa o dall’ufficio. Le terme si trovano in Porta Romana, in una location dal grande fascino storico ed architettonico, non lontano dal Duomo e a pochi metri dalla metropolitana MM3 - linea gialla, fermata Porta Romana. QC Termemilano continua dopo duemila anni la filosofia della SPA salus per aquam degli antichi romani, che affidavano all’acqua il recupero del benessere fisico e la rigenerazione dello spirito, in una dimensione di calma e magico abbandono per dimenticare la frenesia della città. Nel cuore di Milano, in un complesso in stile liberty di oltre 2500 metri quadrati, l’eleganza dell’architettura si combina armoniosamente con le più moderne tecnologie per offrire un percorso multisensoriale con oltre 30 differenti servizi benessere.

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SP M ECI IL A AN LE O

Vasche idromassaggio, docce nebulizzate, cascate a intensità differenziata, idrogetti a muro, vasche con musica subacquea, con cromoterapia e con fanghi, essiccatoio, hammam, stube, biosaune e percorso Kneipp sono alcune delle pratiche presenti. Il Giardino Spagnolo, con le grandi vasche idrominerali e l’ampio solarium circondati dalle cinquecentesche mura erette da Ferrante Gonzaga, è il paradiso verde delle terme. Nel giardino è possibile rilassarsi all’aperto accarezzati dai raggi del sole, coccolati dagli idromassaggi e cullati dalle acque, ascoltando le dolci melodie che si diffondono sott’acqua. Il tutto in un ambiente quasi surreale considerato che il complesso si trova nel cuore di Milano. Il benessere di QC Termemilano coinvolge anche il gusto con il light buffet a base di frutta, yogurt artigianali, tisane, prodotti da forno e altro ancora. Le proposte sono arricchite dagli Eventi organizzati dal Maestro del Benessere, che aiutano a ritrovare in modo corretto bellezza e forma fisica attraverso percorsi beauty con scrub e trattamenti fango nel bagno turco o nell’essiccatoio, tecniche di rilassamento nelle Sale Relax e pratiche wellness nelle stube.

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Il percorso continua nelle Sale Relax che richiamano i quattro elementi fondamentali - aria, acqua, fuoco e terra - in un perfetto equilibrio di toni, fragranze e colori che rilassa e purifica il corpo e la mente. Il Centro Massaggi, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21, completa naturalmente l’offerta di benessere. Le Terme nascono da un’iniziativa promossa da ATM, proprietaria del complesso in stile liberty di Piazzale Medaglie d’Oro, e sviluppata attraverso QC Terme. Gruppo attivo da tempo nel settore termale che ha ideato una nuova filosofia di terme e benessere e gestisce con successo i Bagni Nuovi e i Bagni Vecchi di Bormio, benessere natura e storia dal I secolo avanti Cristo, le Terme di Pré Saint Didier, dal 1800 le terme ai piedi del Monte Bianco, in Valle d’Aosta, e QC Termemonza, al Parco. Volete provare questo paradiso senza spostarvi troppo da Milano? Le terme sono aperte tutti i giorni dalle 10 alle 22 e il venerdì e il sabato fino alle ore 23.

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Fallo diventare una Star Vuoi far diventare il tuo bambino il protagonista delle nostre campagne pubblicitarie, del calendario 2011 e di tutte le inziative Bimbi Belli? A Settembre riaprono i Casting per i “BIMBI BELLI”! Si tratta di un’ iniziativa totalmente gratuita con la presenza di una squadra di fotografi professionisti che si occuperà di fotografare tutti i partecipanti. Bimbi Belli vuole offrire un’occasione a tutti coloro che si presenteranno. Per questo i bambini, oltre ad essere selezionati per diventare i futuri testimonial delle campagne pubblicitarie, dei cataloghi e del Calendario Bimbi Belli 2011, verranno premiati anche dal mondo di Facebook e avranno la possibilità di ricevere fantastici regali. E’ importante sapere che: 1. Il Casting è totalmente gratuito, non comporta costi o compensi. La realizzazione del Calendario ha esclusivamente uno scopo benefico. 2. In alternativa potete partecipare alla gara “Vota i Bimbi Belli” inviando le foto dei vostri bambini vestiti da Bimbi Belli all’indirizzo mail casting@bimbibelli.com.

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3. E’ possibile ricevere un CD con le foto degli Scatti del vostro Bambino. Basterà richiederlo via mail a casting@bimbibelli.com e passare a ritirarlo presso i nostri negozi I casting si terranno Sabato 18/25 Settembre e 02 Ottobre presso tutti i punti vendita: • MILANO: C.so Buenos Aires, 75 - Anche Domenica 19/26/03! • SONDRIO: Via Piazzi, 5 • MILANO: Via Piacenza, 17 • PESCHIERA BORROMEO: Via 25 Aprile, 68/1 • NUORO: Via Lamarmora, 53

Per maggiori informazioni scrivi a casting@bimbibelli.com

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Bimbi Belli da sempre è dalla parte dei bambini. Ci schieriamo contro la Pedofilia e la Pedopornografia. Il nostro team monitorizza 24 ore su 24 ciò che accade sulle nostre pagine, qui i vostri bimbi sono tutelati e al sicuro. Condividere le foto dei propri bimbi non significa condivdere immagini pedopornografiche. Privarli della libertà di crescere spensieratamente non è, secondo il nostro modesto parere, il modo migliore per farli diventare grandi. Crediamo in un mondo fatto di allegria e spensieratezza a partire dagli adulti.

Vi invitiamo a segnalare a casting@bimbibelli.com qualsiasi commento sgradevole o poco consono allo spirito delle nostre pagine, procederemo con severi provvedimenti.

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INQUINAMENTO DOMESTICO Come combatterlo

Guida benessere alla la famigliasalute di tuttae

al

IN FORMA DOPO IL PARTO


Inquinamento domestico Q

uando parliamo d’inquinamento pensiamo ormai automaticamente allo smog e all’inquinamento dell’aria e delle acque; ignoriamo invece che anche un ambiente apparentemente sicuro come la casa può nascondere pericoli per la salute e per l’ambiente. Sotto il nome “inquinamento domestico” si intende quella condizione di tossicità che si può creare all’interno delle mure domestiche, una realtà sempre più vicina a noi, frutto appunto dei tanti agenti e sostanze di uso quotidiano. I bambini sono più vulnerabili degli adulti in presenza di eventuali agenti tossici. Per assicurare il loro benessere è necessario perciò adottare alcune precauzioni anche in casa. Come fare allora per difendere i propri bimbi dagli effetti negativi dell’inquinamento domestico? Primo fattore da eliminare è senza dubbio il fumo. Il contatto quotidiano con adulti fumatori si rivela molto dannoso per il bambino. Non solo il fumo passivo è uno dei fattori di rischio per la SIDS, ma aumenta anche l’incidenza di otiti, bronchiti 48

e altre patologie.

virus, funghi e batteri.

Particolare cautela poi con le onde elettromagnetiche. Oramai in tutte le abitazioni sono sempre più numerosi gli elettrodomestici. Non ci sono ancora certezze in merito ai possibili effetti sulla salute del campi elettrici e magnetici, ma è consigliabile comportarsi con prudenza limitando ad esempio il più possibile l’uso del telefonino tra i giovanissimi.

D’altra parte si può già affermare che l’abuso ed a volte l’uso delle varie sostanze detergenti, assieme all’inquinamento ambientale circostante e l’eccessiva igiene personale possono costituire fattori aggravanti e scatenanti di malattie allergiche dell’apparato respiratorio e di malattie da contatto per la cute.

Per il lavori “fai da te” poi è consigliabile l’utilizzo di prodotti sicuri, come vernici ad acqua e tempere naturali. Esiste poi un tipo di inquinamento più subdolo, quello acustico. Televisore, stereo e videogiochi rischiano di privare i bimbi dei benefici del silenzio. Assicurare al bambino degli spazi di silenzio, oltre a ridurre il rischio di deficit uditivi, garantisce effetti positivi anche per quanto riguarda il comportamento. E poi ancora i detersivi i quali contengono in massima parte composti volatili organici, cosmetici, deodoranti, cere per pavimento, i condizionatori nei quali spesso si annidano volentieri

Dinnanzi a questa realtà, è bene fermarsi e porsi alcune domande, come continuare, quali atteggiamenti adottare o evitare, quali sostanze sono veramente necessarie e quali compriamo in quanto subiamo il fascino oscuro della pubblicità. Di fatto le sostanze pericolose alle quali quotidianamente veniamo in contatto tra le mura domestiche sono tante. La raccomandazione è quella di leggere attentamente le etichette, di evitare se possibile gli spray, di conservare i prodotti ben chiusi e fuori della portata dei bambini e soprattutto di impiegare in alternativa prodotti naturali come aceto bianco, bicarbonato o bianco di Spagna per la pulizia dell’argenteria.


Da evitare completamente nella stanza dei bambini: Monossido di carbonio È, probabilmente, il più conosciuto tra i gas incolori e inodori, contenuto in grande quantità nei gas di scarico di auto, bus e moto. Sebbene rappresenti un problema, soprattutto, per gli ambienti aperti per la presenza, in casa può essere presente, per esempio, nel fumo di sigaretta, in un ambiente fumoso e mal areato. Il fumo di sigaretta, poi, non dovrebbe mai entrare nella camere dei neonati e, comunque, dove i neonati trascorrono la maggior parte del loro tempo. Metalli pesanti I metalli pesanti, in percentuali diverse e non sempre necessariamente pericolose, sono presenti nelle vernici, nella plastica, nel fumo di sigaretta, nella polvere che si deposita su mobili e pavimenti. La loro pericolosità è maggiore nei più piccoli e nei feti perché più facilmente assorbibili dagli organismi in crescita. Polvere La polvere è uno dei principali allergeni presenti in casa. Si deposita ovunque (tessuti, mobili, pavimenti, parquet, moquette, tappeti, divani, tende) e la lotta per eliminarla è spesso vana. Si consiglia, quindi, una pulizia profonda delle stanze avendo cura di passare l’aspirapolvere e lo straccio umido almeno ogni due giorni. Commenta qui: http://bit.ly/c91dNP

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Bimbi Bel

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lli per il sociale Grazie alla generosità di tante persone OBM Onlus è riuscita a far tornare a casa il primo bambino! Bimbi Belli vuole mandare un grazie speciale a tutte quelle persone che hanno sostenuto il progetto “12mesi per un Sogno”. “Vedere gli occhi scintillanti del ragazzino di 12 anni (quattro dei quali trascorsi dentro e fuori dall’ospedale) quando ha saputo che finalmente sarebbe potuto tornare a casa per sempre. Farà finalmente ritorno nella sua cameretta, accompagnato da un medico specializzato con cui ha subito familiarizzato. Ai medici del reparto di terapia Intensiva del Buzzi è venuto un brivido di gioia” COSA PUOI FARE? Puoi sostenere le attività e i progetti di OBM Onlus con una donazione attraverso: • Bonifico bancario: intestato a OBM Onlus, Banca Regionale Europea, Numero di conto: 000000000186 Agenzia: n. 117 CIN I - ABI 6906CAB 01616 • Bollettino postale: intestato ad OBM Onlus Conto Corrente Postale n. 5755 1459 Via Castelvetro 32, 20154 Milano • Assegno bancario: intestato ad OBM Onlus Via Castelvetro 32, 20154 Milano Aiutaci a sostenere progetti come questi attraverso la tua immagine...partecipa ai casting per il “Calendario Bimbi Belli 2011” 51


Tornare in form

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ma dopo il Parto Come tornare in forma perfetta dopo il parto

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con ginnastica e dieta

na delle paure che preoccupa la donna durante la gravidanza è proprio questa: tornare in forma dopo il parto. Nei nove mesi di gestazione infatti, il corpo della futura mamma cambia: il viso, le mani, le gambe, i muscoli. Tutto si trasforma ma soprattutto, ci sono i chili di troppo con cui dopo si dovrà fare i conti. Ovviamente, durante la gravidanza è assolutamente vietato fare diete, la pancia in ogni caso aumenterà e il vostro bimbo ha bisogno di nutrirsi per poter crescere nel migliore dei modi, già all’interno dell’utero. Sarà il ginecologo a dirvi cosa dovete evitare di mettere sulla vostra tavola, e cosa invece è ammissibile. Ci sono donne che in gravidanza aumentano di soli sette chili, e dopo il parto tornano più magre di prima; ci sono invece donne che malgrado tutto, fanno aumentare l’ago della bilancia di 18-20 kg. Il primo consiglio da seguire è quello di cominciare un po’ di attività fisica non prima però, dei classici 40 giorni (tanto è il tempo che ha bisogno l’utero per ristabilizzarsi) e comunque esclusivamente dopo aver finito il periodo di allattamento. Ricordatevi che la fretta è una cattiva consigliera e rischia di farvi raggiungere un risultato sbagliato. Un’alimentazione corretta, un po’ di ginnastica e qualche esercizio fisico mirato a tonificare e rassodare seno e addome, e sicuramente qualche caloria la si pederà. Anche i mestieri di casa posso venirci in aiuto. Ma vediamo il tutto in dettaglio.

Un’alimentazione corretta per tornare in forma dopo il parto Solo un’alimentazione corretta, può farvi tornare in forma dopo il parto, senza fretta. Perdere i chili accumulati nei nove mesi di gravidanza, non vuol dire “dimagrire”, ma semplicemente tornare come prima, eliminare i chili in eccesso che sono rimasti dopo il parto. Tuttavia, sono tanti gli errori che molte neo mamme fanno, magari involontariamente. Sconsigliate sono infatti le diete “fai da te”, che rischiano solo di peggiorare le cose. Vietate anche le diete veloci, quelle che promettono di perdere peso in pochi giorni. Sono controproducenti per una neomamma che ha invece bisogno di nutrirsi, di reintegrare soprattutto calcio e ferro, ma in generale tutte le vitamine. Sbagliato anche saltare i pasti o addirittura fare il digiuno. Non c’è errore più grande di dimagrire in questo modo. La dieta è una cosa seria e ognuno di noi, ha le proprie esigenze e il proprio fisico da rispettare. Per questo motivo, è sempre meglio rivolgersi ad un dietologo. L’esperto sarà in grado di pianificare una dieta senza troppi “scossoni”, senza rivoluzionare la vita della donna, ma soprattutto rispettando il fisico della neo mamma. Vi aiuterà quindi a correggere le cattive abitudini alimentari, dando risultati efficaci a lungo termine. Il dietologo sicuramente vi dirà di non saltare i pasti principali, o quantomeno di fare piccoli spuntini e frequenti, che placano la fame. In un programma dietetico, saranno

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presenti sempre i cereali, saranno ridotti gli alimenti grassi, verranno introdotti a misura anche pane e pasta. Insomma, il consiglio rimane quello di dosare in modo corretto tutti gli alimenti senza esagerare. Ovviamente, un occhio di riguardo va ai dolci, ai biscotti, alle bevande zuccherate. Più frutta e verdura, invece, ricchi di vitamine e sali minerali, che non fanno mai male. Ginnastica in casa per tornare in forma dopo il parto Una neo mamma, un neonato da curare, una casa da portare avanti…e la palestra diventa davvero un optional! Ma è proprio il prendersi cura del vostro bimbo e della casa, la miglior attività fisica. Non vi costa nulla, se non la costanza da mantenere, come buona abitudine per il vostro fisico, per tonificare i muscoli, e ristabilizzare una buona circolazione sanguigna. Innanzitutto, nei primi mesi, sono consigliate le passeggiate, anche se ogni pretesto è sempre buono per muoversi a piedi. Al bimbo piacerà sentirsi cullato, e voi farete in questo modo ginnastica. Non occorre fare subito passeggiate di due ore, ma procedere con calma, aumentando il tempo senza avere fretta. Dapprima si comincerà con una passeggiata di circa un quarto d’ora, poi di mezz’ora, per arrivare a un’ora e magari superarla. Passeggiare vi permetterà non solo di rilassarvi, ma soprattutto di ridare elasticità ai mu-

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scoli. Anche i lavori domestici sono ottimi amici del nostro corpo. Involontariamente, perdiamo calorie non solo stirando, ma anche lavando i piatti, pulendo i vetri, lavando i pavimenti, spolverando. Sono azioni che una donna fa praticamente ogni giorno e che permettono di mantenere il fisico in allenamento e in ottimo stato. Il movimento che si compie stirando stando quindi in piedi, permette non solo di tonificare l’interno cosce ma anche lo scioglimento dei muscoli delle gambe. Lavando i vetri si tonificheranno le braccia ma anche spolverare, saranno gambe e braccia ad avere la meglio, per non parlare della pulizia dei pavimenti che aiuta a tonificare le cosce e le braccia. Rassodamento dell’addome Avete partorito e vi è rimasta ancora la “pancetta”? Occorre rassodare l’addome con pochi e semplici esercizi. Per prima cosa, bisogna contrarre i muscoli della pancia, semplicemente tenendo in dentro l’addome e stringendo le natiche, rilasciandole subito dopo. Dopo che avrete raggiunto un buon allenamento, potete seguire qualche esercizio a casa, distese su un tappetino da fitness e in completa tenuta ginnica, o comunque vestite in modo comodo. Per prima cosa, in posizione supina, avvicinate le gambe al dorso, tenendole per le braccia. Dopo aver inspirato, cercate nella posizione in cui vi trovate, di sollevarvi senza appoggiare i piedi per terra. A questo punto, espirate tornando nella posizione iniziale e ripetete l’esercizio. Un altro modo di allenare i muscoli è quello che si esegue partendo sempre dalla posizione supina. Bisonga alzare moderatamente la testa con l’aiuto della mani, sistemate all’altezza della nuca, e toccare il ginocchio destro con il gomito sinistro e viceversa, mantenendo la nor-


male respirazione, senza modificarla. Ripetere l’esercizio qualche volta, senza esagerare. Tonificazione del seno Nonostante i trattamenti che una donna fa durante i nove mesi di gravidanza, per mantenere l’elasticità, dopo il periodo dell’allattamento, ha comunque bisogno di recuperare forma. Non basta l’olio di mandorle e massaggi al seno fatti durante la gestazione. Il seno non rimarrà come prima e al pari della pancia, ha bisogno di tornare in forma, di recuperare l’elasticità e tonicità, persi durante la gravidanza e soprattutto nel corso dell’allattamento. Questi esercizi vanno fatti esclusivamente dopo aver terminato il periodo di allattamento al seno, per non compromettere la produzione del latte materno. Utilizzando sempre il tappetino, sedetevi incrociando le gambe e tenendo la schiena dritta. Da questa posizione, avvicinate i palmi delle

mani fino a toccarsi, alzando i gomiti all’altezza delle spalle. Con moderazione poi abbassate le braccia, e ripetete un paio di volte. Un altro esercizio da fare sempre sedute, con le gambe incrociate, è quello di allargare le braccia verso l’esterno, tenendole sempre all’altezza delle spalle e facendole ruotare. Poi, tornate alla posizione iniziale e ripetete l’esercizio. Potete aggiungere a questi esercizi sempre l’olio di mandorle che usavate durante la gravidanza, in modo che, insieme agli esercizi eseguiti con costanza, diano dei risultati. Non aspettate molto tempo, per non abituare il seno a rilassarsi troppo, senza possibilità di recuperare quando sarà troppo tardi. Bastano pochi minuti al giorno, ma tutti i giorni, per tornare in poco tempo in splendida forma.

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LA DIETA PER LA RIPRESA SCOLASTICA SPECIALITÀ LOMBARDE LO CHEF SEI TU!

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Ricette utili e facili


La dieta per la ripresa scolastica L

e statistiche dicono che una persona su dieci, appena rientrata in ufficio al termine delle ferie, si ammali subito. È la cosiddetta “sindrome da rientro”. Tornare alla routine lavorativa, nel chiuso degli ambienti di lavoro, quando fuori dalla finestra le giornate sono ancora belle e luminose non è certo facile. Se gli adulti sono comunque motivati a riprendere il lavoro, i più piccoli non sentono questa spinta e per loro ritrovarsi di nuovo dietro a un banco oppure tra le mura di un asilo è più difficile da accettare. Ricominciare a mangiare e a dormire secondo le necessità scolastiche rende insofferenti e ribelli i bimbi, che manifestano il loro disagio con problemi di addormentamento, scarso appetito e una crescente ribellione generalizzata, in famiglia e fuori. Errori da evitare Vista la facile irritabilità che i bambini possono avere in questo periodo, il primo consiglio è quello di far sparire tutti quei cibi che svolgono un’azione eccitante, ovvero quelli contenenti il cioccolato, bibite quali il tè o bevande tipo cola. E magari sostituirli con delle rilassanti tisane serali di melissa, dolcificate con miele di tiglio o di lavanda. Inoltre, meglio evitare di solleticare l’appetito del bimbo proponendogli cibi poco sani (merendine, patatine, caramelle, dolciumi, fast-food) generalmente troppo ricchi di grassi e zuccheri ma molto graditi ai piccoli consumatori. Se sono i genitori stessi a proporre questi cibi, sarà molto difficile poi tornare indietro sui propri passi. Si rischia di mandare messaggi confondenti per il bambino, che non capirà perché un cibo un momento vada bene e un momento dopo no. Proposte di stagione Se i figli amano i sapori dolci, più che delle merendine al cioccolato, è auspicabile che essi usufruiscano delle primizie di stagione. Settembre è un mese ricco di frutta zuccherina e golosa: uva, fichi, cachi e poi le castagne, tutti frutti da mangiare al naturale oppure da utilizzare come base per squisiti spuntini. Ad esempio mescolati con dello yogurt bianco e miele (altra primizia settembrina), come ingredienti per crostate o strudel. Con l’arrivo dell’autunno matura la frutta secca come le noci, un vero scrigno di qualità nutrizionali e di 58


energia (vitamina E, minerali, antiossidanti), da aggiungere sbriciolate a dolci, muesli o yogurt. Accettare i consigli di Madre natura e seguire un’alimentazione sana e bilanciata tra i vari nutrienti, basata sui cereali, ricca di frutta e verdura e con un corretto apporto di proteine e grassi è sempre la scelta più giusta. Ricordiamo che per sostenere meglio i più giovani ad affrontare lo stress del ritorno, è importante mettere in tavola cibi ricchi di tutte le vitamine in generale, e in particolare della C per il suo ruolo immunostimolante (a settembre si fanno vive le prime affezioni virali) e di quelle del gruppo B indispensabili negli stati di affaticamento psichico per ridare energia e aiutare il cervello. La colazione è fondamentale Il ritorno a scuola - e la conseguente reimpostazione del nuovo anno - può essere un ottimo momento per adottare delle nuove abitudini alimentari. Prima tra tutte, quella di consumare una buona e nutriente prima colazione. Abitudine che gli italiani tendono

ingiustamente a relegare in secondo piano. Oltre a prevenire il sovrappeso, questo pasto migliora il profilo metabolico anche nei pasti successivi della giornata, con un effetto benefico sul controllo glicemico e i livelli di grassi nel sangue. Inoltre garantisce nella mattinata migliori performance neurofunzionali e scolastiche. Tra gli alimenti da preferire, quelli a base di carboidrati complessi, ovvero tutti i cereali sotto forma di pane, muesli e così via, uniti a latte o yogurt e possibilmente un po’ di frutta. Con l’arrivo del freddo, per arricchire utilmente la prima colazione di vitamine, minerali ed energia (il tutto in volumi contenuti) da non dimenticare la frutta secca (mandorle, noci ecc.) e la frutta essiccata (albicocche, mele ecc.). Infine, piuttosto che acquistare cereali addizionati di zuccheri e cioccolato, meglio aggiungere del cacao magro direttamente nel latte, nel quale “tuffare” qualche cucchiaiata di muesli o altri fiocchi di cereali, ovviamente il più “naturali” possibile. 59


SP M ECI IL A AN LE O

Specialità Milanesi L’osso Buco

L’ossobuco alla Milanese, è una tipica ricetta Lombarda della città di Milano. E’molto semplice da preparare e soprattutto molto gustosa, diffusa in tutta Italia anche se la preparazione cambia da regione a regione. Ovviamente l’ingrediente fondamentale per la preparazione dell’oss bus a la milanesa (l’ossobuco), ovvero lo stinco del vitello attorno al quale, una volta tagliato e cucinato, resta la polpa del muscolo tutta da spolpare. Non sappiamo esattamente quando l’ossobuco sia entrato a far parte della cucina milanese, ma sappiamo con certezza che nel ‘700 era già uno dei piatti tipici ed era considerato un piatto da buongustai. Sembra che nella ricetta originaria, gli ossibuchi alla milanese, fossero cucinati senza il pomodoro, aggiunta indispensabile a partire dal XVIII secolo.

Ingredienti • Aglio 1 spicchio • Brodo di carne 1/2 litro • Burro 50 gr • Carne bovina 4 ossibuchi da 350 gr circa • Cipolle 1 piccola • Limoni 1/2

• Olio di oliva extravergine 4 cucchiai • Pepe a seconda dei gusti pelati 300 g • Pomodori pelati 300 g • Prezzemolo un ciuffo • Sale q.b. • Vino bianco 1 bicchiere

Togliete la pelle che circonda gli ossibuchi, lasciando solamente la pellicola trasparente che li abbraccia. Infarinate i quattro ossibuchi dopo aver inciso in tre o quattro punti la pellicola per non farli arricciare durante la cottura. Fate appassire la cipolla, tritata finemente, nell’olio e nel burro. Togliete la cipolla dalla padella, filtratela con un colino e tenetela da parte. Fate rosolare per bene gli ossibuchi da entrambi i lati e poi bagnateli con un bicchiere di vino bianco. Aggiungete un pizzico di sale, il pepe, i pomodori pelati e la cipolla che avete tenuto da parte. Lasciate cuocere a fuoco lento per almeno un’ ora e mezzo, coprendo con un coperchio ma lasciando uno sfiato; muovete spesso la padella per non fare attaccare gli ossibuchi e aggiungete un po’ di brodo quando serve. Nel frattempo preparate la famosa gremolada, ovvero un trito di prezzemolo, buccia grattugiata di mezzo limone e uno spicchio d’aglio, che aggiungerete a cinque minuti dalla fine della cottura Aggiungete, in ultimo, un mestolo di brodo, girate gli ossibuchi. Il piatto è pronto per essere servito. Consiglio La tradizione Milanese vuole che questo gustoso piatto sia accompagnato con del risotto alla milanese o con della polenta. 60


SP M ECI IL AL AN E O

Vini Lombardi “San Colombano” D.O.C

I riferimenti storici parlano di un vino di qualità che nasce dal laborioso rapporto fra la professionalità dell’uomo e la divina vocazionalità del territorio. Questo vino è stato premiato nel 1984 con il riconoscimento di zona a denominazione d’origine. Le uve destinate alla produzione del “San Colombano” D.O.C. devono essere coltivate esclusivamente nella zona collinare che comprende in parte i comuni di Miradolo Terme e Monteleone, in provincia di Pavia, Graffignana e Sant’Angelo in provincia di Lodi e San Colombano al Lambro in provincia di Milano.

Il vino D.O.C. “San Colombano” è prodotto con le uve rosse legate alla tradizione del Colle: la Croatina, dal 30 al 50%, Barbera, dal 25 al 50 % e Uva Rara, max 15 %. A riconoscimento dell’importanza che la storia e i suoi personaggi hanno avuto per questa Collina, come marchio della denominazione il Consorzio ha scelto la figura stilizzata del Santo Colombano. Con il marchio vengono premiati i vini a denominazione d’origine “San Colombano” che superano gli esami di controllo finali, prima della commercializzazione, a garanzia di una tipicità e di una qualità riconosciuta.

VITIGNI: Croatina 30-45%, Barbera 25-40%, Uva rara 5-15%, con eventuali aggiunte di vitigni a frutto rosso raccomandati o autorizzati per le province di Milano e Pavia 15%. ASPETTO: Colore rosso rubino SAPORE: Asciutto, sapido, di corpo, con retrogusto leggermente ammandorlato. PROFUMO: Vinoso, caratteristico. ALCOLICITÀ: 11% ACCOSTAMENTI:Salumi contadini, involtini con sughi non troppo piccanti, carni bianche arrosto e alla griglia, trippe in umido.

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Lo chef

Spaghetti al sugo di noci Ingredienti • 2 spicchio d’aglio

• Pepe

• 70gr di noci a pezzi

• 100 gr Ricotta

• 4 cucchiai di olio di oliva

• Sale

• 70gr Pangrattato

• Spaghetti

Inviaci le tue ricette più riuscite a: info@bimbibelli.com Saremo lieti di pubblicarle. 62


sei tu!

Portate ad ebollizione un pentolino d’acqua e versateci i gherigli delle noci, lessateli per 5 minuti, poi scolateli e asciugateli, quindi sbucciateli con cura e tritateli in un mixer. Se preferite, potete evitare di sbucciare le noci e utilizzare i gherigli con la buccia, in questo modo il sapore del salsa alle noci sarà più deciso e rustico. Mettete a bollire una pentola con abbondante acqua, che servirà a lessare gli spaghetti. In una padella fate dorare gli spicchi d’aglio schiacciati o tritati finissimi insieme all’olio extravergine d’oliva, unite in padella il pangrattato, i gherigli delle noci tritati, infine unite la ricotta, diluitela con un po’ di acqua di cottura degli spaghetti e salate a piacere. Lessate gli spaghetti, scolateli al dente tenendo da parte qualche mestolo di acqua di cottura. Nel frattempo ultimate la cottura del sugo alle noci, allungandolo se necessario con l’acqua di cottura degli spaghetti. Quando gli spaghetti saranno cotti, scolateli al dente e fateli saltare in padella con il condimento, completate con una manciata di pepe nero macinato. 63



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esclusive artisti musica

interviste a grandi della


Ascoltare musica Ascoltare musica al momento del parto è una pratica sempre più diffusa, che apporta ampi benefici per la futura mamma.

O

rmai in quasi tutti gli ospedali si suggerisce alla futura mamma di portare con se’ della musica per il travaglio e per il parto. Se siamo prossime a questo momento importante, forse caricare l’ipod con le nostre tracce musicali preferite è l’ultimo dei nostri pensieri, ma sicuramente ne vale la pena.

La musica può giocare un ruolo davvero influente durante l’esperienza del parto, e in ogni caso ben venga qualunque cosa possa alleviare almeno in parte il dolore fisico innegabile che tutte, chi più e chi meno, proviamo in questi frangenti. Il ritmo della musica ci aiuta durante le contrazioni e i gemiti, l’ascolto puro di un brano coinvolgente ci distrae dal dolore che sentiamo rendendolo un po’ più sopportabile. La musicoterapia, insomma, non è un’opinione, e vale la pena sfruttarla appieno in questa circostanza speciale, ma di cui molte donne farebbero volentieri a meno. Non tutti gli ospedali e le sale parto sono dotate di un impianto per poter riprodurre la musica su cd, quindi è sempre meglio portarla sull’ipod in modo da essere sicure di poterla ascoltare senza problemi. Se pensate di fare un parto in acqua, portatevi anche gli altoparlanti per poter diffondere la tracklist. Quale tipo di musica scegliere? La risposta a questa domanda è assolutamente personale; per alcune l’ideale può essere una selezione di 66

delicati brani classici per arpa, per altre un concerto live di musica metal. Spesso la scelta cade su cd che riproducono i suoni della natura, ma per alcune donne questo tipo di sottofondo può risultare addirittura irritante. Per sfruttare al meglio la musicoterapia durante il parto, si deve avvertire un senso di connessione con la musica in riproduzione. Se si sceglie la musica giusta, è possibile aumentare la produzione del corpo di endorfine, sostanze naturali simili alla morfina utilizzate per combattere il dolore del travaglio. La musica ideale per il parto è, quindi, quella normalmente che ci fa alzare il volume della radio e cantare a squarciagola anche se sono le 7 del lunedì mattina e siamo imbottigliate in mezzo al traffico, in ritardo per il lavoro. E’ quella che ci fa ballare da sole in casa mentre facciamo le pulizie; quella che abbiamo scelto come sottofondo per il video del nostro matrimonio, e quella che ancora ci stringe il cuore di emozione perché ci ricorda il nostro primo amore. E’ quindi una scelta profondamente intima e personale, diversa per ogni donna. Ciò posto, è sempre meglio che la playlist comprenda brani dai ritmi diversi, dal più moderato al più veloce, in modo da potersi gestire al meglio nelle varie fasi del travaglio e dei nostri stati d’animo. Durante l’ascolto delle nostre canzoni


a in sala parto

preferite, forse ci verrà più facile gemere in modo liberatorio, persino cantare, rilassarci durante le pause, concentrarsi su qualcosa di piacevole come un luogo lontano e familiare o un ricordo piacevole, o ancora sul nostro bambino che sta faticosamente cercando di venire al mondo. Inoltre, l’ascolto di brani ritmati ci potrà aiutare a controllare il respiro, pratica fondamentale durante il parto naturale, come solitamente viene insegnato durante il corso preparto. Sicuramente quelle canzoni che già per noi sono così’ importanti si caricheranno in futuro di un altro ricordo, ancor più speciale di tutto quello che abbiamo

vissuto finora. Una volta caricata la playlist, infiliamo l’ipod, le casse e il ricaricatore nella valigia dell’ospedale, consapevoli che al momento giusto avremo un aiuto in più per vivere il parto nel modo più confortevole possibile. E voi avete portato musica in ospedale o pensate di portarla? Raccontateci quale. Commenta qui: http://bit.ly/9n2dXr

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QUALE SPORT SCEGLIERE? Guida utile sulle discipline sportive

IL CALCIO

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Ricette utili e facili

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Quale sport scegliere? C

hi opera nell’ambito sportivo sa che una delle preoccupazioni più sentite dai genitori è quella di trovare lo sport più adatto per i propri figli. Normalmente si cerca uno sport “completo”, e la domanda che più spesso viene fatta è quale sia il più completo in assoluto. Come è ovvio, la risposta che si dà in questi casi è che non esiste uno sport veramente completo in assoluto, in quanto ogni attività fisica, quando viene indirizzata verso una specializzazione, promuove nel praticante certe caratteristiche a discapito di altre. Ma allora, quale sport scegliere ed a quale età cominciare l’avviamento sportivo? Per prima cosa occorre capire se la richiesta di svolgere un’attività fisica organizzata proviene dal bambino o dal genitore. Spesso il bambino mostra semplicemente una decisa e naturale volontà di muoversi, mentre è del genitore il desiderio d’iscriverlo ad un corso piuttosto che ad un altro, magari per motivi di comodità organizzativa. La prima indicazione da dare è che il bambino si deve divertire a fare quello che fa. Iscriverlo ad un corso, magari prestigioso, dove però il piccolo allievo non si trova a suo agio, è sicuramente deleterio. Dai 5 anni in su il bambino ha forti motivazioni allo sport. Quando si appassiona ad un’attività motoria, ovviamente sotto forma di gioco e di divertimento, manifesta un grosso impegno ed evidenzia la presenza di una motivazione concreta e dominante. Iscrivere un bambino ad un corso di avviamento allo sport, infatti, significa agire anche sul suo sviluppo psichico, oltre che su quello fisico. La cosa importante è che sempre l’attività venga prospettata, sia da parte dei genitori che degli 70

insegnanti come un qualcosa di divertente, che “è bello fare” onde evitare la sindrome da paura dell’insuccesso, quando l’ansia diventa maggiore del piacere della pratica sportiva. Ecco perché la specializzazione va ritardata il più possibile. Non va dimenticato, inoltre, che un buon insegnante è in grado di creare un forte clima di squadra, di solidarietà e di partecipazione. Facciamo allora una piccola rassegna di alcune discipline e alle loro caratteristiche di varie discipline, senza alcuna intenzione di fare graduatorie di merito o pretesa di dare indicazioni esaustive:

• Arti marziali e sport di combattiment gestite, sono discipline utilissime allo svilupp propria aggressività ed imparano a conoscerl

• Ballo e danza: Eccezionali per strutturare l coordina nello spazio e con le altre persone,

• Calcio: si corre e si salta, ci si coordina con limite di non interessare in modo massiccio l’

• Equitazione: insostituibile è l’arricchimento cavallo. Come sport per la crescita necessita

• Football americano e rugby sport: spe motorie. Qui si impara a correre, saltare, lanc

• Ginnastica artistica: s’impara a fare quas

• Hockey: ci si muove tanto, e si impara a ten

• Nuoto: praticato fin da piccoli offre il vantag

• Pallacanestro e pallavolo: oltre che cor quello che sta accadendo attorno a lui.

• Pattinaggio a rotelle e su ghiaccio: un

• Tennis: meglio non iniziare troppo presto, a rappresentato in modo significativo da qualch

• Tuffi: presenta molte delle caratteristiche po


to: sono attività spesso malviste dai genitori che temono per l’incolumità dei figli. In realtà, se ben po dei bambini, che lavorano sulla coordinazione, la mobilità articolare, entrano in contatto con la la.

le attività basilari di moto. L’apprendimento degli schemi motori ne trae un’enorme vantaggio. Ci si il tutto imparando a tenere il tempo musicale.

n gli altri e nello spazio. Non è un caso che sia lo sport più seguito in Italia. Rispetto agli altri ha il l’uso di mani e braccia.

o umano che dà lo stare all’aperto, in ambiente campestre e a contatto con un animale come il a dell’integrazione di altre attività.

esso malvisti dai genitori, al pari forse degli sport da combattimento, ma ricchissimi di esperienze ciare, afferrare, cadere, rotolarsi e a coordinarsi con compagni.

si tutto quello che il corpo umano può fare. La ricchezza di stimoli che viene fornita è enorme.

nere l’equilibrio in posizioni veramente difficili. Inoltre ci si coordina con gli altri e nello spazio.

ggio di fare apprendere la cosiddetta “acquaticità”, è lo sport più completo per eccellenza.

rrere, saltare e lanciare, il praticante deve afferrare, guardarsi attorno, prendere decisioni, capire

n gioco che può diventare uno sport per il bambino. Avviarlo alla pratica è senz’altro positivo.

a meno che non si tratti di un corso di lavoro di crescita generale nel quale l’aspetto ludico sia he attività propedeutica al tennis.

ositive della ginnastica, ma, se l’insegnante non è veramente bravissimo, è forse un po’ presto. Commenta qui: http://bit.ly/d7ggRF

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Il Calcio Aiuta il bambino a socializzare e lo allena alla coordinazione. Il calcio è uno degli sport più diffusi tra i maschietti

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uando arriva l’autunno scatta per i bambini non solo l’ora dello studio ma anche quella dello pratica sportiva. Ci si chiede se ai bambini faccia bene praticare il calcio, e se sia la scelta giusta. Ma qual’è lo sport migliore? Lo sport dei bambini deve essere una via per la loro formazione, per la loro educazione e per la loro felicità. Può essere utile ricordare che, secondo gli antichi greci, che lo sport agonistico l’hanno inventato, Felicità era figlia di Amore e Psiche, non di Nike, la vittoria, o di Achille, eroe leggendario che sacrifica la vita per la gloria eterna. Credo che i greci, attraverso questa metafora, volessero intendere che una vita felice è sicuramente ricca di passione, di cose fatte con amore, spiritualità e cervello, e non necessariamente di vittorie a tutti i costi Nike, la vittoria, è una divinità alata che vola altissima sulle ali della perseveranza, della forte motivazione, dell’abnegazione, del sacrificio, dell’impegno e della scelta personale, concetti quest’ultimi che non hanno niente a che fare con lo sport dei bambini. Imparare i primi rudimenti del calcio è utile e formativo. Un po’ meno lo è l’intraprendere l’attività agonistica sin dalla primissima età e vediamo il perché. Il calcio fa parte dei cosiddetti “sport di squadra”, cioè di quelle attività atletiche caratterizzate dalla corsa e dal contrasto per impadronirsi di una palla che il giocatore tenterà d’ indirizzare verso una rete. Questi sport hanno il vantaggio di essere fondamentalmente dei giochi, praticati sportivamente e quindi con necessità di sviluppare tutte le doti atletiche, ma in grado di conservare l’aspetto più affascinante 72

della pratica sportiva, l’aspetto “ludico”, cioè il piacere di correre e contrastare divertendosi, fino all’esaltazione che si raggiunge nel momento di segnare una rete. Si ritiene ormai che fin dagli otto anni d’età un bambino possa essere avviato all’apprendimento di questa disciplina. Le attività fisiche sportive in età precoce sono fondamentali per un armonico sviluppo dell’organismo giovanile e per il suo miglioramento funzionale a patto di porre estrema attenzione ai primi gradini della formazione sportiva del bambino e dell’adolescente che sono entità biologiche del tutto particolari. La classificazione usata dalla Federazione Gioco Calcio suddivide i giovani in quattro fasce d’età: 8-10 anni = PULCINI 10-12 anni = ESORDIENTI 12-14 anni = GIOVANISSIMI 14-16 anni = ALLIEVI e per ciascuna di queste categorie sono ormai stati affinati i programmi di attività addestrativa e sportiva più idonei. É importante sottolineare che la capacità coordinativa le abilità motorie e la mobilità articolare vanno allenate in maniera accentuata durante tutta l’età prepuberale (8-13 anni) poiché in questo periodo si ottengono i maggiori successi. Ovviamente vanno esercitate prevalentemente quelle relative alla tecnica di base del calcio senza


tuttavia trascurare l’acquisizione di forme di movimento di altre discipline sportive. É opportuno perciò, che, nell’allenamento dei bambini si tenda ad una formazione di base generale, in modo da sviluppare un processo di crescita psico-fisica in più campi, utile per il futuro successo sportivo. Anche l’allenamento per la velocità, resistenza aerobica, per la forza rapida e per la forza resistente va iniziato in età prepuberale (a partire dagli 11-12 anni) per poter essere poi accentuato nei periodi successivi. Ponendo sempre la massima attenzione alle sollecitazioni a cui sottoporre le articolazioni e a limitando al massimo i traumi da contrasto. In conclusione solo attraverso un’attività fisica e sportiva condotta con metodo ed intelligenza ed adeguata alle possibilità psico-fisiche si svilupperà nei giovani un

fisico armonico e robusto con una sana ed equilibrata personalità. Inoltre pur senza perdere di vista la possibile formazione del campione, l’allenamento dei giovani dovrà sempre essere svolto in forma Iudica. Spesso non c’è molta differenza tra una gara sportiva e il cammino percorso in un’intera vita: entrambi sono fatti di gioco, di eventi altalenanti, di emozioni, di adattamento, di rischi, di vittorie, di pareggi e di sconfitte. Il gioco è una cosa seria. Gli educatori non dovrebbero mai dimenticarlo. Lo sviluppo del bambino inizia con il gioco, i suoi metodi sono la fantasia, la simulazione, l’esplorazione di se stessi e dell’ambiente ed i suoi strumenti sono il corpo ed i cinque sensi.

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ID GI EE OC P AR ER E DI E VE CR R ES TIR CE SI RE ,


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Barzellette Le Puntine Luigi torna a casa tutto contento e dice al papà :“Papà oggi la maestra ha fatto una domanda a cui solo io ho potuto rispondere!” E il babbo “Qual’era la domanda Luigi?” “La domanda era: chi ha messo le puntine sulla mia sedia - La domanda era: chi ha messo le puntine sulla mia sedia?”

Esame di 5a Elementare Pierino deve passare l’esame di quinta elementare e la maestra gli chiede:”Se nella tasca destra dei tuoi pantaloni hai 50 euro e nella tua tasca sinistra 100 euro; cos’hai?” e Pierino risponde:”I pantaloni di un altro!!”. Che Spavento! Un bimbo si sveglia la mattina piangendo e dice alla mamma:”mi sono alzato sono andato nel tuo letto e non c’eri, nel letto del papà il papà non c’era, allora sono tornato nel mio letto e non c’ero più nemmeno io!!!!”

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Baby sudoku Livello Facile Su ogni quadrante devono essere inseriti tutti i 9 numeri, senza ripetizioni. Inoltre, ogni riga orizzontale e ogni riga verticale dell’intera tavola, non deve contenere ripetizioni di numeri.

Livello Medio

Buon divertimento!

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Giochi Seguendo l’esempio, cerca i nomi degli animali in orizzontale, verticale e obliquo, da destra a sinistra, da sinistra verso destra, dall’alto in basso e dal basso verso l’alto. Le lettere che rimangono formano un PROVERBIO

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Differenze Trova le 7 differenze

Labirinto Aiuta Bobby a trovare la sua pappa!

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Color

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riamo

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Gos Laura Torrisi incinta: le prime foto col pancino E’ incinta di quasi quattro mesi, ma non rinuncia ai flash dei fotografi: Laura Torrisi, in dolce attesa del suo primogenito, frutto della relazione con Leonardo Pieraccioni, aveva già mostrato il pancino sull’orange carpet del “Roma Fiction Festival”. Ma anche al mare, la Torrisi, non si risparmia. Nelle foto al mare l’attrice mostra orgogliosa il pancione, mentre Leonardo Pieraccioni appare raggiante come non mai. La nascita del loro primogenito è attesa per Dicembre e intanto la coppia si sta godendo il meraviglioso mare di Cala Gonone, in Sardegna. Le foto pubblicate dal settimanale Chi mostrano i due piccioncini innamorati come non mai, finalmente Laura Torrisi può tirare un sospiro di sollievo dopo l’intervista al settimanale Gente, durante la

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quale l’ex gieffina aveva confidato la sua depressione che l’aveva allontanata persino dalla sua dolce metà. L’attrice si era, infatti, sbottonata, confessando le sue preoccupazioni passate: non ero sicura di poter avere figli. La dea bendata ha deciso, però, di baciare i due futuri genitori, regalando loro la gioia di un figlio e le istantanee, pubblicate dalla rivista, mostrano la coppia al settimo cielo. Leonardo Pieraccioni appare raggiante e al suo fianco della compagna che sfoggia il suo pancione. La gravidanza è, ormai, giunta al quinto mese e l’attrice in bikini mostra orgogliosa le sue rotondità sempre più evidenti.


ssip Mamma Clerici Il sorriso è quello di sempre, ma sembra esserci una luce diversa nel volto di Antonella Clerici, a giudicare dalle prime foto pubbliche da quando è diventata mamma. Un sogno che stava per lasciare il posto alla rassegnazione, dopo anni e anni di tentativi andati a vuoto e di analisi in cliniche specialistiche. Adesso però come una vera principessa, la piccola di casa Clerici, ha già conquistato tutte le attenzioni di mamma e papà.

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IL M DI ON OG DO GI T E ECN NO O N LO SO GI LO CO

L’IPHONE 4g

Per comunicare un’emozione


Il nuovo Ip L’

atteso Iphone4 è arrivato. Nei negozi italiani lo abbiamo trovato dal 30 luglio, forse il prodotto Apple di cui più si è parlato negli ultimi tempi. Finalmente, per tutti gli appassionati, ci sarà la possibilità di conoscerlo e, magari, acquistarlo. Il nuovo modello della Apple è tutto rinnovato: nuovo schermo, nuove batterie e tante altre nuove caratteristiche. “iPhone 4G, cambia tutto di nuovo”. Nessuno slogan poteva essere più esplicito e centrato per presentarlo. Apple ha nuovamente reinventato un prodotto di uso “comune” rendendolo qualcosa che ti è sempre mancato, quel prodotto di congiunzione tra il tuo divertimento personale (foto, video, giochi) ed un modo di comunicare (per carità non chiamatelo più telefono).Tutto ovviamente al meglio, per spiazzare qualsiasi tentativo di concorrenza, non ce ne è per nessuno, Android, Symbian per non parlare poi di Windows mobile. Da oggi (forse anche ieri), l’iPhone non è più un telefono, ma un mezzo per comunicare le proprie emozioni, quelle che cerchiamo di trasmettervi attraverso le nostre pagine. Emozioni che vengono catturate quando si fa una videchiamata con vostro figlio o la vostra compagna e perchè no i nonni. Le emozioni di quando registrate un video, lo editate e lo mandate ai vostri cari/amici/colleghi in tempo reale mentre siete in vacanza. Emozioni che condividete con le foto e le inviate mentre siete fuori a chi è rimasto a casa. Ecco che cos’è l’iPhone un insieme di emozioni, poi che lo usiate per ricevere le email di lavoro, editare un documento, leggere un libro, va bene lo stesso. Le caratteristiche tecniche: Design mozzafiato, due sottili membrane di vetro ultraresistenti (le stesse usate nei treni ultraveloci e negli elicotteri), tenute insieme da una struttura di alluminio che è al tempo stesso antenna e parte portante dell’iPhone 4G. Retina dispaly, una risoluzione del display da 960x640 pixel, quattro volte i pixel dell’iPhone 3Gs, per un dettaglio per effetti limpidi, vividi e realistici come non mai. Processore Apple A4, lo stesso dell’iPad, per un ridotto consumo di energia e prestazioni eccezionali. Giroscopio più accelerometro, per una esperienza di gioco, ma anche di localizzazione e precisione mai riscontrata su un palmare. Videocamera a 5 megapixel e riprese video in HD con un


phone 4g sensore luminoso posteriore e un flash led. Incredibile l’esperienza di uso dell’editing video, un vero e proprio iMovie. Videocamera fronte/ retro per effettuare videochiamate. Interessante anche il nuovo sistema operativo che consentirà al nuovo iPhone 4G, ma in parte anche ai vecchi iPhone 3G e 3Gs di avere funzionalità da sempre attesi da tutti i milioni di utilizzatori dell’iPhone sparsi per il mondo. Istruzioni per l’uso L’iPhone 4 è uno dei pochissimi telefonini con scheda micro Sim. Se si vuole conservare il numero bisogna farsi cambiare la vecchia Sim. Al momento l’iPhone 4 si può acquistare esclusivamente nella versione nera; per quella bianca si dovrà aspettare ancora, nonostante la promessa di Jobs, che due settimane fa aveva confermato la disponibilità per fine mese. Pare che problemi di lavorazione ne rallentino la produzione e che gli esemplari finora realizzati non soddisfino ancora lo standard qualitativo di Apple. Orientarsi nella giungla delle offerte è difficilissimo. Con contratto, l’iPhone 4 ha prezzi variabili da zero euro (Tre Italia) fino a oltre 1500, a seconda dei servizi inclusi, del numero di rate mensili e della durata dell’abbonamento. Come in Usa, anche da noi chi non fosse soddisfatto può restituire l’iPhone 4 entro 30 giorni e ottenere un rimborso totale. Interpellati direttamente sulla questione, in via informale Tim, Vodafone e Tre Italia confermano la clausola soddisfatti o rimborsati di Apple, tuttavia le modalità potrebbero variare a seconda dell’operatore. I “bumper” di Apple sono gratis anche da noi fino alla fine di settembre. Non saranno distribuiti insieme all’iPhone: sembra incredibile, ma esiste


Oroscopo di Ariete

Settembre e’ un mese di grande determinazione per l’Ariete. Avrai la volonta’ di portare avanti i progetti che durante l’estate hai messo a fuoco. Con il sostegno di Giove le esperienze che farai rafforzeranno la fiducia in te stesso confermandoti che sei sulla strada giusta. Prosegui tranquillo, consapevole e se vuoi, sii disponibile a costruire una relazione sentimentale o un lavoro diverso. Anche l’amicizia prenderà quota riportandoti il sorriso.

Toro

Il Sole dal Segno della Vergine amica/o Toro ti sostiene regalandoti un’insolita socievolezza. La forza interiore che senti nasce dall’aver svolto bene i tuoi impegni ed ora puoi guardare l’orizzonte e tracciare una mappa del percorso da compiere. Le Stelle sono in sinergìa con te e ti offrono efficenza e praticità. A te è riservato il compito di puntare in alto e dare alle tue aspirazioni una manifestazione concreta per renderle accessibili a tutti noi.

Gemelli

Settembre è l’ultimo mese dell’estate, ma per te amico Gemelli la luce inizia a risplendere adesso. Dopo tante delusioni, rallentamenti e momenti di solitudine, stai incominciando a vedere una nuova realtà. Hai cercato in te le risposte, ti sei perso nel dubbio, hai ritrovato l’indicazione e sei uscito dal labirinto della mente. I Pianeti ti stanno regalando contatti, idee, incontri e risultati. Ora è il tempo dell’azione. Sii pronto a cogliere le opportunità e dai il meglio di te.

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i Settembre Cancro

Per te amico/a Cancro il mese inizia con un’energia frizzante. La tua mente è sveglia, la tua immaginazione è veloce nel cogliere le sfumature delle idee e soprattutto i timori saranno un ricordo lontano. Il regalo delle Stelle è l’abilità di comunicare con naturalezza. Sarai sorpreso per l’ironia e la verità che riuscirai a dire senza sentirti sbagliato. Ci sono doni in arrivo e qualche “salita” da affrontare. Hai tutto il necessario per una nuova avventura.

Leone

La fine dell’estate è un tempo di valutazione e di ricompensa per il lavoro svolto e per la paziente attesa. Per te amico Leone i frutti autunnali sono pronti per essere colti e… condivisi. Le Stelle saranno benevole con te, ti lasceranno la possibilità di guardare in fondo all’animo per capire ciò che realmente vuoi creare. Hai molte risorse e tante opportunità. Dovrai scegliere quello che veramente ha valore per te e manifestarlo.

Vergine

Gli Astri hanno in serbo per te un compleanno speciale. Ogni situazione sarà nuova ed inesplorata. Il passaggio di alcuni Pianeti ha segnato una grande trasformazione. Ora hai bisogno di mettere radici e creare un’immagine di te che rispecchi la tua bellezza, la serenità e la pace che hai saputo coltivare quando tutti erano assenti. Non rifiutare questo invito: sorridi, esci, scopri ed abbraccia nuovamente il mondo

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Oroscopo di Bilancia

Quando il Sole si avvicina al tuo Segno, caro Bilancia, tutto ritorna in armonia. L’estate è stata intensa, ricca di momenti illuminanti e di esperienze che ti hanno spaventato. C’è una saggezza amorevole nelle Stelle, con l’imminente autunno ritroverai la quiete interiore. Nulla però sarà come prima ed è giusto così. Ricorda che nell’esistenza non ci sono distanze, tutto ciò che si allontana è per ritornare in una forma nuova, adatta a chi tu sei ora

Scorpione

Settembre ti offre vivacità e successo pungente Scorpione. Non sarà facile sottrarti agli occhi del mondo o evitare relazioni che soddisfano il tuo desiderio di conoscere, di capire e soprattutto di vivere in prima persona le esperienze. La fine dell’estate ti propone visibilità e condivisione, ti conduce ad amare attraverso il contatto e la parola. L’unico divieto delle Stelle sarà quello di cadere negli abissi emotivi. Un tempo divertente, facile, solare, da non perdere!

Sagittario

Ci sono scelte di vita o di lavoro che hai rimandato prendendo tempo per riflettere e decidere. Settembre porta chiarezza soprattutto per quanto riguarda i rapporti di amicizia e di collaborazione. Hai molte idee, i tuoi progetti sono validi ed ambiziosi e sei pronto per un salto creativo. Metti a fuoco l’obiettivo che vuoi raggiungere ma non forzare l’azione, lascia che siano gli eventi ad indicarti il passo successivo.

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i Settembre Capricorno

E’ un mese di buoni risultati in vari ambiti. Il Sole premia la volontà che metti nel raggiungerli. Tu sei una persona tenace e forte. Le Stelle ti suggeriscono di fermarti, di prendere una pausa dalle attività e guardare nel tuo cuore senza paura, nè giudizio, nè vergogna. Hai bisogno di fare pace, prima con te stesso e poi con una persona che ami. Scomparirà la fatica, poichè quando il cuore è in pace la tua luce diventa un faro che segnala la via.

Acquario

Settembre sarà un mese di tuo gradimento: originale ed autentico. Ci sono progetti che ti porteranno a viaggiare, organizzare o creare. L’unica ombra che potresti sentire è l’esigenza di dare alle tue relazioni una maggiore profondità. Sarai in contatto con nuove persone, in ambienti differenti. Sentirai il desiderio di una condivisione sincera e il gusto dell’amicizia. Trova un pò di tempo per chi veramente conta per te.

Pesci

Il Pianeta Urano è ritornato agli ultimi gradi del tuo Segno portando con sé impulsività e coraggio. Fino alla metà del mese ti sentirai immerso in questioni sociali e forse spetterà a te il compito di portare accordo. Gli Astri ti chiedono non solo di trovare soluzioni, ma anche di proporre il tuo punto di vista. La tua conquista più preziosa degli ultimi mesi e forse anni, è stata quella di metterti in gioco e di rischiare. Per questo ora è tempo di condurre

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