BioGuida 41 - Estate 2013

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ESTATE 2013

N. 41 Trimestrale di ricerca olistica e 2,90

ITINERARI DELLO SPIRITO



BioGuida

ITINERARI DELLO SPIRITO n° 41 estate 2013 Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03

in questo numero

Testata iscritta al ROC n.16994. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 CNS TS

La via interiore:

Editore: BioGuida Edizioni di Pierpaolo Bon Sede: Piazza Vico 7 B, 34131 Trieste (TS) Tel. 040.3229773 - Fax 040.9890285 Info-line: 338.8852117 info@bioguida.com - ppbi@bioguida.net Sito web: www.bioguida.com Abbonamenti: 040.3229773 - 338.8852117 info@bioguida.com CCP 51506707 Pubblicità e Marketing: 338.8852117 ppbi@bioguida.net Impaginazione: Luglio Fotocomposizioni, Trieste

La via della scienza:

Sole fonte di luce, luce fonte di vita

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La “vera” storia della psichiatria

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Iridologia e Medicina Tradizionale Cinese

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Amore e consapevolezza Lasciare liberi i propri simili Il Grembo Armonico

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Direttore responsabile: Mari Valentini

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I luoghi:

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I luoghi della BioGuida

Stampa: Mosetti Grafiche, Trieste. La riproduzione anche parziale di immagini o testi deve essere autorizzata dall’editore. La rivista viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale o in punti selezionati e autorizzati. Nessun allegato alla rivista è da considerarsi tale se non esplicitamente autorizzato. L’editore si mette a disposizione degli autori delle cui opere non sia stato possibile risalire alla fonte. I diritti di immagini e loghi pubblicitari sono forniti dai clienti dietro loro autorizzazione e responsabilità.

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La via della terra: Come trovare la casa “giusta”...

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La via degli animali: 6

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Dall’albero della malattia a quello della salute

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Direttore editoriale: Pierpaolo Bon I nomi di questo numero: Marco Baston, nagualista. Rodolfo Carone, ass. Gendai Reiki Italia. Elisabetta Conti, antropologa, iridologa.

Parole e musica:

La via delle stelle:

Manuela Gatti, consulente di salute naturale. Gianluigi Giacconi, psicologo. Francesco Giordano, critico ed esperto musicale.

Cambiamenti creativi

Recensioni CD 8

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Recensioni libri

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Roberta Giurissevich, astrologa. Caterina Locati, architetto. Peter Breggin / CCCDU onlus, psichiatra. Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig (quando non diversamente specificato)

In copertina: ”O Sole Bio” di Ugo Pierri


EDITORIALE

Solstizio d’estate D

i esecrabili violenze quotidiane sugli animali da parte degli uomini, purtroppo, la storia di tutti i tempi è intrisa. E gli esempi sono infiniti, a cominciare dall’uso e l’abuso che ne è stato fatto, e se ne fa, in tempi non solo di pace, ma di guerra, come dimostra una vasta bibliografia in merito e tanta cronaca. Non stupisce dunque che una delle ultime notizie a fare giusto scalpore e suscitare legittime indignazioni è quella denunciata recentemente dall’Oipa, per cui nel paese cinese di Yulin si festeggi il solstizio d’estate con un festival a base di carne di cane. La foto sulla rete mostra il misero spettacolo di decine di cani ignari di quanto capiterà loro, stipati in gabbie anguste, in una stazione ferroviaria, con un uomo che è placidamente intento a spedirli all’inquietante destinazione assegnata da questo amarissimo destino. Sui social network i commenti si sono moltiplicati esponenzialmente, proponendo le ipotesi e le opinioni più disparate: da chi manifesta il proprio distacco scandalizzato a chi, invece sostiene che, in fondo, la carne di cane non è dissimile da quella dei bovini e di tutti gli animali di cui gli umani, carnivori, si cibano. Per cui la questione, semmai, diviene un’altra, cioè se decidere di non consumarne affatto, e basta. Senza entrare nelle posizioni etiche che ognuno di noi conserva riguardo alle proprie abitudini alimentari, di certo queste immagini descrivono uno spettacolo vergognoso che riporta all’irrisolvibile crudeltà di cui la natura umana è spesso insensatamente responsabile nei confronti degli animali. Dovremmo in ogni caso gioire quando capitano iniziative e gesti che tutelano la salute fisica ed emotiva, degli anima

li, domestici e non, e invece, neppure questo talvolta accade. Perchè, per esempio, non avrebbe dovuto stupire, e invece è accaduto che si sia gridato allo scandalo per un’ammirevolissima e recente iniziativa di alcuni amministratori che hanno vietato l’ingresso ai bambini nel parco di Villa Groggia, a Venezia, in seguito alla denuncia di una signora, a cui pargoli troppo chiassosi

hanno spaventato l’amato barboncino, facendolo fuggire per il terrore dei loro indisciplinati schiamazzi. Indignazione generale su facebook delle mamme e di tutti coloro che ritengono i cuccioli di uomo più importanti di quelli di altre specie. Il mondo “all’incontrario” ha scritto chi crede che gli uomini debbano essere sempre al centro, con i loro bisogni, i loro desideri, le loro idiozie. E pochi i pensieri favorevoli di chi invece ritiene che ci si dovrebbe muovere

molto più spesso in tal senso, sollecitando, anzi, proprio i bambini a crescere in un’ottica di rispettosa convivenza con gli animali. Eppure, come scrive in un bel libro l’etologo Mainardi, è da qualche secolo che alcuni illustri scienziati tentano di collocarci sulla stessa via degli animali, perchè siamo tutti lì, appollaiati nella stessa famiglia...ma è ancora per pochi uomini questa consapevolezza è vissuta come una ritrovata felicità d’appartenenza, non come uno stupido antropocentismo gerarchico. E’ un discorso non solo scientifico che riguarda gli animali tutti, dagli invertebrati ai grossi mammiferi, dai rettili ai vicinissimi cani e gatti che condividono con noi umani il sentiero del vivere. “Noi e loro”, così si intitola il testo, è un amorevole e aperto sguardo sull’universo di tutte quelle creature con cui avventurarsi nel mondo. Una scoperta che dovrebbe riempirci di gioia, perchè le facoltà della nostra mente e della nostra sensibiltà, le nostri inclinazioni sociali e amicali, la nostra stessa intelligenza vivace ed istintiva ci accomuna molto più di quello che si è soliti credere a tutti gli esseri senzienti. Ma, sebbene si tratti di un orizzonte comune, siamo sempre “noi” a guardare il regno animale, osservarlo, selezionarlo, giudicarlo, catalogarlo, e invece noi, “homo sapiens”, siamo con “loro” a popolare la terra, abitarla con curiosità identica, con vitalità cosmica, a farne parte integrante, a possedere la medesima e straordinaria radice comune, e popolare le nostre interconnesse esistenze. Mari Valentini marivalentini@libero.it


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LA VIA INTERIORE

Sole fonte di luce, luce fonte di vita di Manuela Gatti www.corposophia.it

U

n tempo l’uomo conosceva solo la luce del sole e quella del fuoco: le sue attività si svolgevano prettamente all’aperto e si ricoverava per riposarsi, scaldandosi e illuminando i suoi ambienti con il fuoco. La luce solare determina il più importante processo di trasformazione che permette la vita sul nostro pianeta, grazie al quale le piante foto-sintetiche assorbono energia luminosa che convertono in energia chimica potenziale e, partendo da composti inorganici semplici (anidride carbonica e acqua), formano sostanze organiche (glucidi ecc.) le quali costituiscono i composti della materia vivente, vegetale e animale. L’uomo trova il proprio cibo ideale nel regno vegetale, in frutta, verdura, cereali e nei semi che hanno assorbito la luce per giungere a maturazione. La sua vitalità dipende in gran parte dalla quantità di luce a cui è esposto e dalla quantità assorbita dagli alimenti di cui si nutre. Lo stile di vita moderno, profondamente mutato, ha portato gran parte dell’umanità a condurre un’esistenza all’interno, in luoghi chiusi, in cui i vetri alle finestre schermano (per legge) i raggi

ultravioletti, dove le fonti luminose artificiali hanno uno spettro ridotto e con molte frequenze distorte, dove nutrirsi di cibo privo di vitalità è, per di più, la regola. E, quando si potrebbe godere dell’aria aperta, della luce e del calore del sole, si è indotti a pensare che sia meglio “proteggere” i propri occhi con occhiali da sole e la propria pelle con filtri solari. In realtà, l’esposizione ai raggi solari può avere effetti negativi solo quando ci si espone ad essa in maniera non corretta, magari dopo mesi trascorsi in ambienti interni, illuminati con luci artificiali, dal chiuso all’aperto senza gradualità. Questo diffuso stile di vita, peggiorato da un’alimentazione basata su prodotti conservati a discapito di quelli freschi e stagionali, determina il mancato adat-

tamento dell’organismo alle variazioni dell’intensità della luce solare in rapporto ai ritmi stagionali . Dobbiamo quindi proteggerci dal sole? O dobbiamo semplicemente prepararci gradualmente all’esposizione, trascorrendo quotidianamente del tempo all’aria aperta, esponendo la nostra pelle all’aria, nutrendoci di alimenti stagionali maturati al sole, permettendo ai nostri occhi di godere della luce senza schermi? I problemi all’esposizione ai raggi ultravioletti possono derivare solo dalle variazioni brusche: esporsi al sole di ferragosto dopo un anno trascorso in ambienti chiusi e mal illuminati, per un tempo prolungato o nelle ore centrali della giornata non può che produrre reazioni negative, ma la soluzione non sta certo nelle creme solari che schermano i raggi ultravioletti, quanto nella preparazione preventiva, magari con un ciclo di esposizione a lampade a raggi U.V.A. e, quindi, nella graduale progressione del tempo di esposizione. Una


volta preparati e adattati, il sole è nostro amico e possiamo solo beneficiarne. Per effetto di alcuni studi molto discutibili, effettuati da multinazionali che hanno investito cifre impressionanti in sponsorizzazioni e convegni probabilmente per convincere i medici a prescrivere prodotti per difendersi dal sole, si è giunti al convincimento che i raggi ultravioletti siano nocivi per l’uomo, favorendo solamente chi può trarre un intuibile vantaggio nel mantenere la popolazione ad un livello precario di salute. I costi per gli studi sugli effetti terapeutici della luce del sole non sono mai stati eccessivamente elevati e moltissimi ricercatori vi si sono dedicati per puro spirito di ricerca, pur non essendo finanziati da alcuna multinazionale farmaceutica: esiste a tal proposito una bibliografia tanto vasta quanto sconosciuta. Purtroppo, ai costi della ricerca scientifica vanno aggiunti quelli necessari per rendere noti i risultati a medici e popolazione e solo aziende molto potenti possono permettersi di investire capitali per pubblicizzare i risultati ottenuti e la reale o presunta efficacia dei propri prodotti. Quasi nessuno, oggigiorno, sia in ambito medico che non è al corrente che vi siano moltissimi studi pubblicati sugli effetti terapeutici della luce solare e che la carenza di esposizione alla luce solare, o la sua distorsione, può determinare disturbi emozionali e comportamentali: depressione, picchi di aggressività, sindrome da fatica cronica, disturbi del sonno, osteoporosi e malformazioni scheletriche, riduzione drammatica dei livelli di testosterone nell’uomo, psoriasi, acne, aumentando gli effetti negativi delle sostanze chimiche tossiche con le quali l’organismo deve confrontarsi. In pochi sono al corrente che un ricercatore italiano, l’ingegner Fabio Marchesi, ha condotto una ricerca relativa agli studi effettuati sugli effetti della luce solare sull’organismo umano che è stata pubblicata nel testo “La Luce che Cura”. In questo piccolo ma prezioso libro sono riportati i riferimenti agli studi pubblicati a livello mondiale che dimostrano come vi sia relazione fra esposizione a fonti luminose artificiali con il melanoma (maligno) e che esso non sia

affatto in relazione con l’esposizione ai raggi solari, quanto all’utilizzo di creme con filtri solari. I lavori riportati, inoltre, smentiscono nettamente che vi sia un nesso fra diminuzione dello strato di ozono e tumore della pelle. Sono citati studi, inoltre, che mettono in relazione la cataratta con un’alimentazione basata su cibi ricchi di grassi saturi e sostanze chimiche ossidanti e non con l’esposizione al sole che, anzi, può solo migliorare questo problema agli occhi. Se la scienza, quella che ha come obiettivo la ricerca della verità, portata avanti da ricercatori guidati dall’interesse del bene comune, si deve confrontare con i colossi della “nuova scienza delle multinazionali”, che hanno come esclusivo interesse l’incremento dei propri profitti, questa deve trasformarsi in co-scienza del singolo individuo, che autonomamente pone come obiettivo la propria salute, efficienza e vitalità. Ognuno oggi ha la possibilità e la capacità di autodeterminarsi e decidere cosa sia meglio per sé in termini di salute e, se sceglie passivamente di assumere farmaci e pessimo cibo, lobotomizzandosi per ore davanti alla TV, accettando passivamente le indicazioni altrui senza approfondirne la reale consistenza, questa è una sua responsabilità. Ognuno di noi può scegliere! Può decidere di dare al proprio corpo il meglio, volendo prima capire cosa questo

significhi, cercando da solo la verità e godendo dei benefici delle proprie scelte. Può scegliere di rispettare sé stesso rispettando i ritmi della Natura pur all’interno della società nella quale vive, frutto delle scelte (o “non scelte”) comuni che tali ritmi hanno in parte sovvertito. Può scegliere di attingere dalla Natura e dal Sole quanto di buono possono donargli, sperimentando in prima persona e non delegando ad altri il potere sulla propria salute e, quindi, sulla propria vita.


LA VIA DELLA TERRA

Come trovare la casa “giusta”... di Caterina Locati (architetto) www.tbuilding.org

L

a scelta di una nuova abitazione è dettata prevalentemente da vincoli di carattere economico, localizzativo, funzionale. Aggregando questi fattori ci si augura di trovare nel più breve tempo possibile la soluzione migliore. Qualche compromesso sarà da mettere in conto ma mai d’importanza tale da prevalere sui fattori positivi della scelta. La ricerca può costituire un’avventura piacevole e divertente, oppure diventare un percorso tortuoso e faticoso. Nel caso in cui ci si trovi contestualmente costretti a vendere la propria abitazione, è possibile vivere una situazione ancora più complessa. Potrà essere d’aiuto, in questo contesto, sapere che la nostra “Casa Ideale” esiste e ci aspetta. La riconosceremo immediatamente quando, varcata la soglia, pronunceremo le parole: “È questa”. Ci sembrerà di avere sempre abitato lì, di avere già vissuto esperienze piacevoli in altri luoghi che quella casa evoca. Essa infonderà una serenità e un insieme di sensazioni tali da annullare qualsiasi tipo di “imperfezione” che troveremo al suo interno (il balcone un pò piccolo, un muro segnato, la mancanza dell’ascensore, ecc.). Sarà la casa che incrementerà la nostra crescita personale, il benessere, che permetterà di vivere meravigliosi momenti con i propri cari.

Se, parallelamente alla ricerca di una nuova casa, dovessimo trovarci nelle condizioni di cercare degli acquirenti per la casa da lasciare, anche qui possiamo stare tranquilli. Esiste già il perfetto acquirente. Per “prefetto acquirente” non intendo solo colui che è in grado di versare la somma richiesta e nel più breve tempo possibile. Ma colui che vivrà nella nostra vecchia abitazione, colui che allaccerà uno stretto legame con essa. La vecchia casa sarà felice di lasciarci andare? Starà bene con i suoi nuovi ospiti? Se

condividiamo l’ipotesi che tutto è animato, vibra, ha un’anima, forse sembrerà anche più comprensibile il fatto che la nostra vecchia casa probabilmente non desidera separarsi da noi, perché con noi stava così bene! Ed allora potrà accadere che potenziali nuovi acquirenti, quando varcheranno la soglia per visitarla, non si sentano perfettamente a proprio agio. Sembrerà incredibile, ma ciò può accadere davvero. Tutto ciò avviene nell’ottica che qualsiasi “cosa” apparentemente inanimata è in realtà un organismo vivente che pensa ed interagisce con noi in modo istantaneo. Potrebbe aiutare a considerare questa prospettiva un piccolo esercizio. Proviamo a pensare alla casa da vendere come ad una persona che ha vissuto con noi fino a quel momento. Immediatamente potrebbe cambiare la nostra percezione. Quando ci separiamo pacificamente da una persona alla quale siamo stati legati a lungo, come avviene il congedo? Forse,


le auguriamo tutto il bene che merita, o semplicemente le diciamo “grazie”. Dunque, qualche consiglio per coloro che hanno voglia di vedere sotto un’altra ottica il tema della compravendita: • se dobbiamo lasciare una casa, ringraziamola per tutto ciò che ti ha offerto: protezione, calore, condivisione, affetto, ecc. Consiglio che questo ringraziamento sia fatto stanza per stanza: riviviamo i bei momenti trascorsi e ringraziamo. • comunichiamole che crediamo profondamente che arriveranno nuovi inquilini che si prenderanno cura di essa. Immaginiamo le nuove persone che la abiteranno. Se stiamo nel contempo anche cercando una casa nuova, dopo avere completato i due passi precedenti (dunque in qualche modo aiutato il distacco “dal passato”), chiediamo alla nostra casa ideale di farsi trovare, nel più breve tempo possibile. Questa richiesta potrebbe influire notevolmente sul flusso di informazioni che ci permette di entrare in

contatto con quella casa: trovare ad esempio l’agenzia immobiliare più giusta e, all’interno di questa, la persona più adatta per vendere la nostra casa. Quando abbiamo trovato la casa nuova, ringraziamola per l’accoglienza che sta per offrirci. Anche se non la sentiremo parlare, essa al contempo sarà molto grata per averla trovata. Quando avremo venduto la vecchia casa, siamo grati ai nuovi inquini per avere deciso di acquistarla. Se abbiamo dovuto diminuire un pò il prezzo, non conserviamo rancore verso chi l’ha acquistata chiedendoci lo sconto. In questo modo, anche chi ci dovrà vendere una nuova abitazione, non serberà rancore nel caso dobbiamo a nostra volta chiedere un prezzo di favore. Infine, credo sia utile sottolineare ancora che, spesso, la difficoltà a trovare una nuova casa o venderne una, in realtà cela la difficoltà a lasciare la propria, quindi a cambiare vita. Abbiamo qualche timore, qualche incertezza in merito alla nuova vita?

Possiamo trasformare questo timore in semplice curiosità verso qualcosa che non conosciamo? Siamo pronti a separaci dal passato, facendo tesoro di tutto ciò che ci ha insegnato e dato? Se ci porremo queste domande e accoglieremo le risposte che spontaneamente sorgeranno dalla nostra parte più profonda, forse potremo aprirci davvero ad una nuova vita. Una nuova vita in una nuova splendida casa. Certo, il mercato immobiliare si trova in un momento difficile. Ma vedere il tema della compravendita con una prospettiva differente può darci la possibilità e l’opportunità di non dovere dare sempre la colpa al mercato, ai possibili acquirenti troppo difficili da accontentare, o all’agenzia immobiliare che non dà il meglio di sé per vendere la nostra casa. Potrebbe essere che la vera causa delle nostre difficoltà, in realtà, risieda in noi. La buona notizia è che, essendo in noi, abbiamo la possibilità di lavorare su se stessi per cercare di sciogliere eventuali resistenze. Gli strumenti oggi a disposizione sono numerosi…


LA VIA DELLE STELLE

Cambiamenti creativi di Roberta Giurissevich (astrologa)

L’

astrologia viene prevalentemente utilizzata a scopo previsionale ma… in che modo il passaggio dei pianeti nel cielo influenza il corso degli eventi? Il sistema di previsione più semplice e diffuso è quello che studia i transiti dei pianeti e più precisamente gli effetti dell’angolo (o della distanza in gradi di orbita) che si forma tra essi e i pianeti o i punti importanti dell’oroscopo in esame. Attraverso lo studio dei transiti è possibile cogliere la manifestazione degli eventi su diversi piani, nel senso che si passa da accadimenti esterni (apparentemente indipendenti dalla volontà del soggetto), ad avvenimenti determinati dalla persona stessa, a espressioni interne, che possono esprimersi a livello di soma e quindi sul piano fisico, o di psyche, e dunque attraverso mutamenti dell’assetto psichico o psicologico. Tra i livelli appena elencati esistono svariate miriadi di piani intermedi sui quali influisce l’alchimia che si genera tra l’energia dei pianeti nel cielo e quelli personali, le cui combinazioni energetiche e simboliche sono infinite. Tra le innumerevoli possibilità esistono tuttavia delle situazioni ricorrenti che secoli di lavoro astrologico hanno evidenziato. Tra gli ingredienti fondamentali per completare una buona previsione vi sono l’esperienza e il grado di intuizione dell’astrologo che ha il compito di interpretare i meccanismi dell’alchimia cosmica. E’ interessante osservare come attraverso l’analisi dei transiti sia possibile individuare una connessione tra il livello di espressione del transito e il grado di consapevolezza dell’individuo, nel senso che a un livello di coscienza meno sviluppato corrisponde una manifestazione del transito generalmente più densa, e cioè data da eventi appartenenti al piano reale esterno, mentre a un livello di coscienza maggiormente evoluto corrispondono manifestazioni più sottili e dunque avvenimenti su un piano inte

riore e psichico. E’addirittura possibile ipotizzare che quanto più alto sia il grado di incoscienza e dunque il “rifiuto” verso determinate situazioni, tanto più l’energia venga proiettata verso l’esterno per esprimersi sotto forma di eventi dei quali il soggetto diviene vittima invece che autore consapevole. Il compito più arduo per l’astrologo è proprio quello di cogliere il piano di manifestazione sul quale si svolge il gioco tra le energie cosmiche e quelle individuali. Ciò che sorprende è la correlazione tra il soggetto e l’evento determinato dal transito, nel senso che, anche a livello inconscio, è possibile scorgere un intervento “creativo” da parte della persona interessata. Quanto appena espresso si collega con la lettura simbolica dell’emanazione energetica dei pianeti, in base alla quale i pianeti rispecchiano la qualità di un determinato momento, che a sua volta si riflette in qualsiasi cosa nasca in quel momento. Tale considerazione ci rimanda al significato più profondo dell’analisi astrologica. Oroscopo deriva infatti da hora, “ora” e skopein, “guardare”: significa quindi “guardare nell’ora”. In tale prospettiva il tema natale si trasforma in un disegno di potenzialità che,

come un seme, contiene in sé il progetto contenuto nell’intenzione originale riflessa dalla rappresentazione del tema stesso con le sue figure, i suoi pianeti e i vari aspetti. Per portare un esempio pratico, un individuo investito da un transito di Urano, pianeta associato alla libertà, agli eventi improvvisi e alle esplosioni energetiche, nel settore del matrimonio - nel caso il pianeta si esprima sul piano degli eventi esterni - potrà essere abbandonato o essere vittima di una separazione improvvisa dalla propria partner, oppure potrà lui stesso lasciare la propria compagna in modo inaspettato, invece - a un livello diverso - la persona in questione potrebbe scoprire, attraverso un percorso di conoscenza interiore, di avere bisogno di una relazione non troppo chiusa e strutturata e, di conseguenza, rivedere il proprio rapporto in chiave più libera e meno simbiotica. Come già accennato, una manifestazione dei transiti dei pianeti sull’oroscopo di nascita si può verificare anche sul piano fisico, soprattutto come espressione di energia repressa e, dunque, in linea con la visione psicosomatica, in base alla quale ciò che non viene “portato a coscienza” avrà una manifestazione nel corpo. Nel caso, ad esempio, di


L’

universo materiale, con tutto ciò che lo compone, non è altro che un’illusione… Lo sa la scienza, lo ha chiarito la fisica quantisticperienza criale, che si tratti di una cosa animata o inanimata, è pura illusione..


LA VIA DELLE STELLE

fondi che ciascuno di noi è indotto ad affrontare nel corso dell’esistenza. Questi ultimi (forse per questo non visibili) hanno infatti la particolarità di agire principalmente sul piano inconscio, sia a livello personale che collettivo. Ad essi si ascrivono, nell’ambito individuale, i meccanismi non consapevoli e gli automatismi, nonché le grandi correnti di pensiero e i movimenti di massa, nella sfera collettiva. Ciò si ricollega con quanto precedentemente affermato sulla funzione “creativa” del soggetto che “subisce” un transito, nel senso che il passaggio dei pianeti determina di fatto ciò che ci si aspetta inconsciamente di dover affrontare ma, probabilmente, quel particolare contenuto psichico si trovava proprio al di sotto della soglia di coscienza e attendeva soltanto il momento giusto, sia a livello individuale che cosmico, per potersi esprimere. un transito dinamico di Saturno, pianeta associato alla struttura, alla limitazione e alla conservazione della forma, l’individuo è costretto ad affrontare le proprie rigidità: tale situazione può avere ripercussioni in ambito fisico a livello di disturbi ossei, articolari, dentari o dermatologici, trattando i quali la persona agisce simbolicamente, attraverso un piano più “denso”, anche sulla propria durezza e inflessibilità psicologica e caratteriale. Lo stesso passaggio planetario potrebbe influire a un livello diverso: ad esempio, la persona in questione potrebbe trovarsi a dover superare delle limitazioni poste da parte di altri in posizione di autorità, enti o istituzioni, anche sotto forma di ostacoli di ordine burocratico, in tal caso il soggetto entra in contatto con la propria componente più rigida e intransigente attraverso il rapporto con un’altra persona, con un apparato o con delle modalità che rappresentano simbolicamente certi contenuti che non è in grado di riconoscere dentro di sé. I passaggi dei pianeti determinano situazioni più o meno positive a seconda dell’angolo formato tra di essi (cioè della distanza, espressa in gradi di orbita) nonché della natura dei pianeti coinvolti. Gli angoli dei passaggi cosiddetti armonici portano periodi in cui l’energia 10

fluisce senza ostacoli, possono consolidare situazioni note o facilitare il corso degli eventi. Tra i pianeti vi sono quelli “benevoli”, come Venere e Giove, i quali, anche se transitano con un’angolazione sfavorevole, non comportano generalmente difficoltà particolari e poi vi sono pianeti più “evolutivi” che, quando transitano sull’oroscopo di nascita, costringono sempre ad apportare delle modificazioni al proprio corpo, alla propria vita o alla propria personalità e, che questo avvenga con maggiore o minore fatica, lo determina la distanza tra i pianeti di transito e quelli personali. La difficoltà dei transiti dinamici consiste nella resistenza al cambiamento che ognuno di noi mette in atto: essendo abituati a schemi di vita e comportamento noti, siamo reticenti in primo luogo a prenderne coscienza e, in secondo luogo, a uscirne per accedere a nuove dimensioni esistenziali che, anzi, vengono vissute come una minaccia rispetto al nostro bisogno di sicurezza. Di fatto, tutto ciò che accade, per quanto possa presentarsi in modo inatteso, si stava già preparando dentro di noi a livello inconscio. I pianeti lenti, ovvero Saturno, ma soprattutto Urano, Nettuno e Plutone, che si muovono oltre l’orbita di Saturno e non sono visibili a occhio nudo, sono responsabili dei cambiamenti più pro-

Per quanto concerne invece il campo di esperienza sul quale i transiti vanno ad influire si prendono in esame i passaggi dei pianeti in riferimento alle dodici Case, o settori dell’esistenza, ciascuna delle quali corrisponde a un ambito della vita, le più importanti tra le quali sono quelle angolari (prima, quarta, settima e decima) poiché vi sono i quattro assi del tema sui quali si poggia tutta la struttura della personalità e della vita del soggetto. Immagino che a ciascuno sia successo di veder accadere nella propria vita eventi dei quali, per quanto inattesi, in qualche modo “sapeva”che sarebbero avvenuti. Considerando che le energie nel cosmo operano sempre in condizioni di equilibrio, quando una persona si trova a dover affrontare determinati eventi significa che è giunto il momento giusto per farlo, anche perché dall’interno emergono sempre le risorse necessarie e, col senno di poi, alla fine del transito, la situazione appena superata viene addirittura rivalutata in chiave positiva, poiché ha offerto un’occasione di guarigione e di rinascita, coincidendo con l’inizio di un nuovo ciclo dell’esistenza. Attraverso l’astrologia, con gli strumenti e la conoscenza adeguati, è possibile effettuare una ricognizione in una dimensione capace di racchiudere in sé, come nelle tavole dell’Akasha, tutta la conoscenza relativa al corso degli eventi al di là della loro collocazione nello spazio ma, soprattutto, nel tempo.



LA VIA INTERIORE

Amore e consapevolezza dott. Gianluigi Giacconi (psicologo)

È

importante innanzitutto chiarire le idee su cosa sia realmente una relazione amorosa, sgombrando il campo da ogni equivoco che sempre si crea quando si parla di amore… parola fin troppo usata per riferirsi a fenomeni molto, troppo diversi fra loro. L’amore tra uomo e donna e le relazioni che ne derivano possono assumere diverse forme. Queste vengono influenzate ed agite sia dalle parti nevrotiche, condizionate ed immature delle strutture caratteriali, sia dalla parte più autentica, sana ed integrata del sé. Esistono alcune leggi universali studiate da maestri, filosofi e ricercatori nell’ambito delle scienze umane che permettono di comprendere almeno simbolicamente il senso armonico, evolutivo e naturale di una relazione tra maschile e femminile. Due forze presenti in ogni aspetto della vita e della creazione. Così nel grande, così nell’infinitamente picccolo. Partiremo quindi da queste conoscenze per scendere poi via via nel particolare, per riuscire meglio a distinguere una relazione amorosa sana da una che non lo è, che somiglia invece ad un rapporto sadomasochistico e finisce per creare malessere in entrambi i membri di una coppia. In natura esistono tre forze alla base della vita e ad esse Gurdjieff, il filosofo e maestro russo, si riferisce definendole con il termine “Legge del Tre “: una è la forza maschile, l’altra quella femminile, poi c’è la forza che permette la loro unione e che possiamo chiamare “Amore”. Questo consente al principio maschile e a quello femminile di unirsi per dare origine alla vita e questo avviene in tutto l’universo, dall’atomo ai pianeti. “Shiva” e “Shakti” sono amanti inseparabili e l’intera esistenza si sviluppa da questa cosmica unione. Il principio maschile viene definito in diversi modi nelle varie culture del mondo: forza yang, attiva, polo positivo, sistema simpatico; per i cinesi si 12

identifica in natura ad esempio con il Cielo, lo Spirito. Ad esso sono proprie determinate qualità, come la durezza, la potenza, la logica, la creatività, l’ideazione. Il principio femminile, definito anche come forza yin, passiva, polo negativo, sistema parasimpatico; in natura si identifica ad esempio con la terra, la materia, chiamata anche Madre Terra, che genera le forme di vita ed è la fonte di sostegno e nutrimento per tutte le creature. Sono sue qualità come la grazia, la morbidezza, l’ accoglienza, la capacità di sentire e di ricevere. Amore come bisogno primario. L’amore è bisogno primario dell’essere umano. Infatti l’impulso di mostrare affetto verso gli altri, nonché quello di ricevere in cambio qualcosa di equivalente, è un bisogno radicato nell’inconscio collettivo fin dai tempi più remoti. Questo istinto di aggregazione portò gradualmente l’individuo ad apprezzare il contatto emotivo con i suoi simili e ad aver bisogno di questa forza. La gente è nata con la fame di amare ed essere amata. John Baines La vita prende origine quindi dalla Terra, che viene fecondata dalla pioggia

del cielo e dai raggi del sole, e tutto questo è permesso dall’amore, forza unificatrice dei complementari, neutralizzante degli opposti. Eros cosmico di cui l’amore umano è solamente un piccolo aspetto, e, in cui si manifesta la Legge del Tre, per la quale appunto il principio maschile e quello femminile si attraggono; si incontrano grazie ad esso, generano e procreano. L’unione tra questi elementi permette quindi la creazione, che può avvenire a diversi livelli: tanto a livello materiale quanto a livello non materiale, evolutivo. A livello materiale, che potremmo chiamare anche via orizzontale, la coppia permette un soddisfacimento dei bisogni più concreti e una realizzazione sul piano della realtà; la sessualità può trovare appagamento, così l’esigenza di indipendenza economica dalla famiglia d’origine, di sicurezza emotiva e il desiderio di avere figli, ad esempio. A questo livello si trova l’amore condizionato, chiamato anche Eros nell’antica Grecia e rappresentato dalla frase “Ti amo se ...” A livello non materiale, che potremmo chiamare via verticale, la coppia permette una realizzazione personale, aiuta nel cammino evolutivo individua-


le, nella consapevolezza di sé , nella propria crescita spirituale, nel proprio sviluppo della natura interiore. A questo livello troviamo un’altra forma di amore; quello incondizionato, chiamato anche Agape nell’antica Grecia ed espresso dalla frase “i amo comunque…”, in cui si è entrambi maestri l’uno per l’altra. Le due vie, verticale e orizzontale, sovrapposte danno origine ad una croce e una relazione sana si ha quanto più si riesce a stare al centro di questa croce, ossia quando tanto i bisogni spirituali quanto quelli materiali vengono esauditi. Possiamo anche vedere tutto ciò sotto quattro aspetti: uomo e donna possono intendersi sul piano spirituale – valori, significato della vita, livello di coscienza, scopi; corporeo – sesso, piano dei bisogni materiali, attrazione carnale; intellettuale – interessi, attitudini, progetti, convinzioni; emozionale – sentimenti, desideri, bisogni. Ci può essere attrazione tra uomo e donna perché c’è intesa erotica, o perché assieme si riescono a realizzare obbiettivi condivisi sul piano materiale (ad esempio una famiglia, l’indipendenza economica) oppure perché si condividono interessi o sistemi morali, o ancora perché ci si trova sulla stessa lunghezza d’onda delle emozioni provate reciprocamente (sentirsi capiti, condividere stati d’animo, divertirsi, affettività, calore, sicurezza). L’accordo può essere su tutti i piani, solo su due, o tre. A volte basta un punto solo un pò affine che la paura della solitudine ed il bisogno disperato di amore ci portano a costruire legami fondati su illusioni, fantasie, aspettative non condivise…E’ importante che entrambi sappiano il senso della relazione, che non ci siano fraintendimenti (sappiamo che più sono

i piani di accordo e più solida è la relazione). In particolare è rilevante un accordo a livello di scopi, sia sul piano orizzontale che verticale. Volere o non volere figli, sposarsi, fare carriera, avere valori comuni o comunione di intenti cambia parecchio… Una divergenza a questo livello è portatrice di forti crisi per un rapporto. La crisi comunque non è sinonimo di fallimento, anzi, è una occasione preziosa per rivedere le basi dello stare insieme, perché comunque non esiste la relazione perfetta, l’intesa perfetta: questa va costruita giorno per giorno, attraverso il dialogo ed una reale comunicazione. Troppo spesso si crede che l’amore debba essere un perenne innamoramento, una fase totalmente paradisiaca, invece questa altro non è che un’illusione: del partner noi vediamo in quel momento solo ciò che preferiamo vedere, un miraggio, un ideale della nostra mente. E tanto più forte sarà quest’ebbrezza, tanto più duro sarà il confronto con quello che l’altro è realmente. Amore come energia universale. L’amore quale energia universale è una valida forza creatrice in tutto il cosmo. Lo chiameremo Eros, energia vitale generatrice che è l’ essenza della vita ed è ciò che mantiene l’ esistenza in tutto l’ universo. John Baines Di solito a questa fase ne segue una esattamente opposta: dopo un pò di tempo vedo nell’altro quello che non mi piace (di me) e che non avevo voluto vedere prima. Agisce il meccanismo della proiezione, mediante il quale nascondo (a me) quella parte che mi fa soffrire e la appiccico

alla figura dell’altro, che nuovamente non vedo nella sua realtà. Assieme agli aspetti di me posso proiettare anche tratti di figure del passato, responsabili delle prime inevitabili ferite d’amore, che soffocano lentamente la fiducia, la voglia di aprirsi. La relazione amorosa porta a galla inevitabilmente tutti i conflitti irrisolti, le ferite, le paure dell’infanzia e della nostra relazione con le prime fonti d’amore della nostra vita, i nostri genitori. Tutto ciò è causa di conflitto, come si può ben vedere, perché si perde il contatto con quello che il partner è nella realtà. Imparare da questi conflitti comunicando con l’altro, permette di conoscere meglio sè stessi, i propri condizionamenti, le proprie ferite e quindi i contrati (se ben gestiti) sono la strada maestra per crescere assieme alla persona amata. Con essa possiamo imparare ad affrontare le altre cause di difficoltà di un rapporto: l’ ignoranza emozionale (la grande difficoltà ad entrare in contatto con le emozioni e di parlarne con naturalezza); le difficoltà sessuali (i modelli negativi del passato, ossia persone che ci hanno insegnato più o meno direttamente ad avere paura dell’amore e a non amare); le convinzioni disfunzionali (tutte quelle idee folli sull’amore che ci impediscono di godere di una relazione), che sono ben rappresentate da frasi quali: “tutti sappiamo amare“… come se non fosse necessario esercitare quella che è un vera e propria arte; “l’amore deve essere un’esperienza esplosiva, fulminante, travolgente“; “l’amore dipende dalla bellezza fisica“; “l’amore è la cosa più importante della mia vita“ (... proviamo a non mangiare per due giorni); “se non avessi te, morirei“ (… ma questo non è amore è solo fame, come dice A. De Mello e, come disse un pensatore francese: “chi non sa vivere senza l’altra persona, non lo sa fare nemmeno con lei“); “non amo se non do tutto me stesso“ (… ma se da solo sono vuoto, cosa posso dare all’altro? Parole?) . Questi che abbiamo visto sono alcuni dei trabocchetti di un rapporto e l’impegno personale della coppia è fondamentale per far fronte alle pressioni che spingono all’allontanamento, alla sfiducia, al rancore. 13


LA VIA DELLA SCIENZA

La “vera” storia della psichiatria di Peter Breggin (psichiatra, scrittore)

D

a tempo negli USA in molti chiedono la costituzione di un Registro nazionale di Salute mentale, da collegare al sistema di rilascio delle licenze per le pistole. Sulla terribile scia di quanto accaduto a Newtown (la strage del 12 dicembre 2012 alla scuola materna, n.d.r.), la sinistra, la destra e l’attuale amministrazione federale degli Stati Uniti chiedono che vengano irrigiditi i requisiti di salute mentale, rendendo più facile e perfino obbligatorio per i funzionari della sanità (tra cui psichiatri e psicoterapeuti) internare persone

in caso di sospetto di perpetrazione di violenza. In un recente blog, emergono tutti i modi in cui psichiatria e singoli psichiatri hanno già troppa autorità di ricoverare i cittadini americani, evidenziando come tale potere si sia dimostrato inefficace nel prevenire la violenza. Infatti, come molti stanno ora imparando, gli psicofarmaci possono causare violenza e hanno contribuito al verificarsi di sparatorie nelle scuole e ad altri drammi. Si vuole ricordare e mettere in guardia sul fatto che la psichiatria è stata e continua a essere la causa di alcuni degli abusi più grandi nel mondo occidentale. In seguito alle sparatorie nelle scuole, alla psichiatria non dovrebbe essere consentito di assumere ancora più potere. Considerate come punto di partenza le diverse centinaia di anni di storia del sistema sta-

tale degli ospedali psichiatrici. Data la facoltà di internare le persone a loro discrezione, gli psichiatri “hanno tolto dalla circolazione” - in diverse centinaia di anni - innumerevoli milioni di persone nel mondo occidentale. Nel suo periodo di massimo splendore negli anni trenta, trasformando innumerevoli pazienti in cavie, la psichiatria ha inventato e praticato la lobotomia, il coma da shock da insulina e l’elettroshock. Nonostante le schiaccianti prove dei suoi effetti dannosi, l’elettroshock continua a fiorire e a essere affrontato da avvocati, menomando probabilmente diverse centinaia di migliaia di pazienti ogni anno negli Stati Uniti. Come può la psichiatria essere priva di qualsiasi restrizione e autocritica? Negli anni settanta, quando una recrudescenza di lobotomia ha minacciato un’altra ondata di mutilazioni dei cervelli, mi trovavo da solo come il primo psichiatra a opporsi pubblicamente a questo “trattamento”. La mia campagna d’opposizione contro la psicochirurgia ha contribuito alla riforma psichiatrica. La violenta reazione della psichiatria ufficiale agli sforzi di riforma insegna come tenacemente essa tenga al suo potere e persino ai suoi trattamenti più barbari. Questo per far capire che la psichiatria non può essere attendibile nel monitorare se stessa. Cerca sempre solo di incrementare il proprio potere sulla pelle di coloro che sostiene di aiutare. È divenuto fuori moda parlare della Germania nazista. Ma solo pochi conoscono la verità. Più di ogni altro avvenimento nella storia, ci insegna a stare in guardia sul crescente potere psichiatrico. Senza alcun coinvolgimento di Hitler, alla fine degli anni trenta la psichiatria tedesca ha attuato lo sterminio di massa della sua popolazione psichiatrica, definendolo misericordiosa “eutanasia” ma in verità per liberare la nazione tedesca delle “bocche inutili”. Al processo di Norimberga sui criminali nazisti, tenutosi dopo la guerra, molti degli osser-

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vatori di rango più alto dichiararono che l’Olocausto non avrebbe mai avuto luogo senza che la psichiatria tedesca avesse prima dimostrato che l’omicidio di massa poteva essere compiuto in modo sistematico. I quattro osservatori medici più importanti di Norimberga incaricati di cavar fuori tutti i crimini psichiatrici erano due rappresentanti dell’associazione medica tedesca, il rappresentante americano dell’AMA, e lo psichiatra dell’esercito americano. Tutti e quattro hanno concordato che l’annientamento della popolazione degli ospedali mentali della Germania, organizzato per opera della psichiatria, era il primo passo verso l’Olocausto. In poche parole, la psichiatria ha sviluppato i primi centri di sterminio in Germania, completo di sapone di legno nelle false docce alimentato con gas velenosi. La psichiatria ha sperimentato anche la cremazione di massa per nasconderne i dettagli. Il programma era molto organizzato e traghettava i pazienti ai centri di morte in quelli che sarebbero poi diventati i treni infami con delle folle stipate come bestiame. Dopo che quasi tutti i pazienti degli ospedali esistenti furono uccisi, tra cui molti bambini, la psichiatria tedesca ha portato un flusso costante di nuovi pazienti per essere uccisi. Quando il programma formale si è concluso a causa dell’opposizione dell’opinione pubblica, gli ospedali di stato hanno preso l’onere su di loro, avvelenando e affamando i pazienti per poi cremarli. Riconosciuta in America, la psichiatria organizzata ha fatto sterilizzare decine di migliaia di americani. Per un periodo in California, non potevate essere rilasciati da un ospedale di stato, a meno che non foste stati sterilizzati. In Virginia sono stati presi di mira i ritardati. I sostenitori americani della sterilizzazione si recarono a Berlino per aiutare i nazisti a pianificare il loro programma di sterilizzazione. Questi americani hanno assicurato ai tedeschi che non avrebbero incontrato nessuna opposizione dall’America a sterilizzare i loro cittadini, mentalmente e fisicamente “non idonei”. Mentre l’omicidio di pazienti mentali era in pieno svolgimento in Germania,

neurologi e psichiatri americani non volevano saperne di esserne tagliati fuori. Nel 1942, l’American Psychiatric Association ha tenuto un dibattito su: “se sterilizzare o uccidere i bambini considerati “ritardati” perché con un basso IQ una volta raggiunta l’età di cinque anni”. Quelle erano le sole due scelte nel dibattito: sterilizzazione o morte. Dopo il dibattito, la Gazzetta ufficiale dell’Associazione psichiatrica americana ha pubblicato un editoriale in cui dichiarava di aver scelto a favore dell’omicidio (“Eutanasia” nell’American Journal of Psychiatry, 1942, volume 99, pp. 141-143). Riferisce che gli psichiatri dovrebbero fare appello a tutte le loro abilità psicologiche per mantenere i genitori lontani dal sentimento di colpevolezza per aver accettato di avere ucciso i loro figli. Dall’Olocausto psichiatrico alla lobotomia, dall’elettroshock e al drogare con psicofarmaci dannosi la massa di bambini e anziani d’America: cosa rende la psichiatria così ossessiva nel perpetrare danni? Ci sono naturalmente più spiegazioni per questo. Una chiave è il maldestro tentativo della psichiatria nel trattare gli esseri umani “scientificamente” che in definitiva significa trattarli

senza empatia, come oggetti inanimati. Quando ci si avvicina agli esseri umani senza cura genuina e amore, non diventiamo neutri o obiettivi: diventiamo distruttivi. Noi non dobbiamo lasciare che la tragedia di Newtown conceda ulteriore potere alla psichiatria e permetterle di guadagnare ancora più autorità e controllo sulla nostra società, più di quanto già non ne possieda. Le potenziali conseguenze sono catastrofiche e disumanizzanti. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus raccomanda di informarsi attentamente e non accettare facili diagnosi psichiatriche, sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche e l’applicazione del consenso informato secondo il Codice di Deontologia Medica art. 33, 34 e 35.

Fonte di autorizzazione per la pubblicazione: Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus, info@ccdu.org - www.ccdu.org Fonte articolo: www.naturalnews. com/039560_psychiatry_real_history_ school_shootings.html 15


I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13, Torino. Tel. 011.3241650, 011.355523. Centro Milarepa Largo Beato Umberto 8, Avigliana (TO). centro.milarepa@tiscali.it CENTRO STUDI CLOROPHYLLA Associazione Tecniche Naturali Via Settimo 1, San Mauro Torinese (TO) Tel. 338.5979532 www.centrostudiclorophylla.org csc.clorophylla@virgilio.it Centro Studi Maitri Buddha Via A. Guglielminetti 9, Torino. Tel. 011.359649. IL CERCHIO VUOTO associazione religiosa per la pratica e lo studio del Buddhismo Zen Soto (responsabile spirituale rev. Dai Do Massimo Strumia) Via Massena 17, Torino. Tel. 333.5218111. www.ilcerchiovuoto.it dojo@ilcerchiovuoto.it

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DOJO ZEN MOKUSHO Via Principe Amedeo 37, Torino (TO). Tel. 011.883794. Scuola di Yoga Kalpa Vriksha Satyananda Str. Campetto 43, Piossasco (TO) Tel/Fax: 011.9042534, yogasatyananda@virgilio.it

ALESSANDRIA

SONDRIO CENTRO STUDI TIBETANI - SANGYE CIOELING Associazione culturale per la pace, l’armonia e lo sviluppo interiore, per la pratica del Buddismo Mahayana Vajrayana Via Vanoni 78/B, Sondrio. Tel 0342.513198, sangye@libero.it

LIGURIA

Buddhadharma Center Via Galimberti 58, Alessandria. Tel./ Fax 0131.226322, penpa.tsering@tin.it

LA SPEZIA

NOVARA

ON ZON SU SCHOOL Via Gaggiano 24, Arcola (SP). Tel. 0187.955456, 347.5826327, riflessologia@onzonsu.com www.riflessologiaplantare.org

AURA - Associazione per la ricerca e lo studio delle filosofie orientali. Centro studi terapie naturali, Scuola di massaggio Via Maggiate 45, Borgomanero (NO). Tel. 0322.846011, www.aurauniversalmente.com ASS. AMICI DEL VILLAGGIO VERDE Località San Germano - Cavallirio (NO). Tel. 0163.80447, 333.7639262 www.villaggioverde.org info@villaggioverde.org

Ass. NATURALMENTE Via D. Manin 35, La Spezia (SP). Tel. 0187.20218 , Fax 0187.29547 natural.mente2006@libero.it www.naturalmente-sp.it Comunità Bodhidharma Eremo Musangam, Monti San Lorenzo 26, Lerici (SP). Cell. 339.7262753.


I LUOGHI

GENOVA CENTRO MUDRA Yoga e Danza Indiana. Via Ponterotto 90/A, Ge. Tel. 010.8394229, cell. 338.3385219. www.centromudra.it ENNEAGRAMMAINTEGRALE Consulenza individuale, seminari, laboratori e ritiri per esplorare chi siamo. Tel. 333.8477054, www.enneagrammaintegrale.it info@enneagrammaintegrale.it Ass. FIUME AZZURRO - ARTI PSICOFISICHE Studio pedagogico olistico per la crescita personale. Responsabile Didattico: Anna Mango Via W. Fillak 6, Genova. Tel/Fax: 010.413721, cell. 349.8096336, www.artipsicofisiche.it info@artipsicofisiche.it SCUOLA SUPERIORE DI NATUROPATIA Scuola di formazione in Naturopatia e Floriterapia, corsi monografici e di approfondimento. Via Pisa 23/13, Genova. Tel/fax: 010.366494, www.scuolasuperioredinaturopatia.it scuola.naturopatia@libero.it

SAVONA Zen Savona Piazza del Popolo 5/7, Savona. Pratica Zazen: tel. 019.484956, www.zensavona.it IL CUORE DELLE COSE Via Montegrappa 43G/7, Varazze (SV). Tel. 019.9399443 Cell. 377.1889346 www.ilcuoredellecose.com

IMPERIA Centro Kalachakra Via Verrando 75, Bordighera (IM). Tel. 0184.252532.

LOMBARDIA MILANO ABYANGAM - MASSAGGIO AYURVEDICO Corso teorico-pratico di massaggio ayurvedico Milano, Firenze e in altre città italiane Cell. 328.1928818, www.abyangam.it info@abyangam.it

Accademia Ayurveda Yoga Ananda Ashram Milano Via Prandina 25, Milano. Tel. 02.2590972, www.yogamilano.it ACCADEMIA DI KINESIOLOGIA Via Rutilia 22, Milano. Tel. 02.533634, info@accademiadikinesiologia.it www.accademiadikinesiologia.it Associazione culturale Onyhana Via Venezian 18, Milano. Tel. 02 70127984, www.assonyhana.it Associazione Culturale VEGA Via della Repubblica 16, Paullo (MI). Tel. 335.7065167, vega@vega2000.it www.vega2000.it Buddismo Zen Soto - Ufficio Europeo (Imamura Genshu Roshi) Via San Martino 11/C, Milano. Tel. 02.58327569. Centro Dharmadhatu Via Venezuela 3, Milano. Tel. 02.38005575 www.dharmadhatu.it Centro “il Fiore Del Tao” Via Felice Casati 8, Milano. Tel. 02.29537223 www.fioretao.com CIRCOLO OM SHANTI Via Piave 23, Motta Visconti (MI). Tel. 02.90001188 lucilla.disomma@tin.it Kunpen Lama Gangchen Via Marco Polo 13, Milano. Tel. 02.29010263. Monastero Zen Il Cerchio Via dei Crollalanza 9, Milano. Tel. 02.8323652, www.monasterozen.it

ROBERTO FACINCANI Naturopatia Aura-Soma® Cranio-Sacrale PMT e Intolleranze Alimentari A Milano, Como e Bergamo. Cell. 340.3641193, www.astrobenessere.net info@astrobenessere.net SOCIETà ITALIANA AGOPUNTURA VETERINARIA S.I.A.V. - It. V.A.S. www.siav-itvas.org segreteria@siav-itvas.org

BERGAMO CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099. GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

BRESCIA Karma Cio Ling Centro Buddhista della Via di Diamante V.le Venezia 198, Brescia. Tel. 030.301515. www.buddhism.it IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel 0365.641898.

COMO EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

CREMONA

THE NEW YUTHOK INSTITUTE PER LA MEDICINA TIBETANA Corsi, meditazioni e seminari. Prof. dr. Pasang Yonten Arya T. Sherpa. Viale Spagna 77, Sesto S. Giovanni, (MI). Tel. 02.2536266, www.newyuthok.it .

Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali Via Passerini 18, Milano. Tel. 02.6427882, www.oipaitalia.com info@oipaitalia.com

Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584.

PAVIA

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I LUOGHI

ASSOCIAZIONE ZERO Associazione per il recupero e la trasmissione della tradizione interiore nello Hata Yoga. Sede sociale: via C. Marx 3, Voghera. Sedi di pratica: Pavia e Voghera. Tel. 328.4833411.

VARESE Associazione Maggio Via Sanvito Silvestro 40, Varese. Tel. 0332.235555.

VENETO PADOVA ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE Viale Stazione 134. Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 – 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657. Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it Erboristeria VERDEACQUA Dott.ssa Marinella Camera Iridologia, Naturopatia, Fiori Di Bach, Alimenti, Intolleranze Alimentari, Bio-Oggettistica, Cosmesi Naturale. Via Scapacchiò 32B 35030 Selvazzano Dentro (PD) Tel. 049.8056956, cell. 348.4417556 www.verdeacquaerboristeria.com info@verdeacquaerboristeria.com SCUOLA MEKONG Ayurveda e Massaggi Orientali Via Monte Cengio 26 B, Padova. Tel. 049.8716235, www.mekong.it

TREVISO ASSOCIAZIONE LE QUERCE BIANCHE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, info@lequercebianche.org Fabio: 347.6202071, fabio@lequercebianche.org

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ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, info@istitutolistico.it www.istitutolistico.it ASSOCIAZIONE CULTURALE NASHIRA Discipline bio naturali dal 1990 - Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it info@kinesiologiaviva.it

VENEZIA CENTRO YOGA DHARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it info@yogadharmamestre.it METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, info@metodocalligaris.org www.metodocalligaris.org ASS. ENERGY DARSHAN OSHO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it USHIDA REIKI CLINIC Tel. 347 5386600 ushida@centrostudiobioenergie.it

VERONA Centro Ming Men Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com

Centro Studi e Meditazione Buddista Karma Tegsum Tasci Ling Contrada Morago 6, Mizzole - Cancello (VR). Tel. 045.988164.

VICENZA Centro Studi Syn Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it ERBERIA Prodotti eroboristici selezionati. C.so SS. Felice e Fortunato 5, Vicenza. Tel 0444.322814.

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TRENTO ASSOCIAZIONE PRANIC HEALING Trentino Alto Adige - Via Perini 43, Trento. Tel 328 7065165, cell. 348 2399999. ASSOCIAZIONE SAMTEN CHÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore - Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel e Fax 0461.038510, cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu CASA DI SALUTE RAPHAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000, mail.info@casaraphael.com www.casaraphael.com CENTRO KUSHI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN) Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com


Centro Vajrapani P. S. Giuseppe 5, Bosentino (TN). Tel. 0461.848153, www.vajrapani.it

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it ANITA BENCICH Centro Taoista Benessere Via Torrebianca 43, Trieste. Cell. 339.3204963 www.bencichanita.it info@bencichanita.it ASHRAM NATABARA - DAS GIORGIO GADDA Bakti Yoga, Psicologia Transpersonale, Yoga Nidra, Meditazione. Via Imbriani 2, 4° piano. Trieste. Tel. 328.1839881, 347.9648358.

Corso Libertà, 85 - MERANO (BZ) Cell. 393.7209012 - biodir@aliceposta.it www.biodinamicitriveneto.org Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia Via Cumano 4, Trieste. Info: 347.9842995, http://digilander.libero.it/naturalmente.it naturalmente.it@libero.it Associazione Culturale e Sportiva ALMA PSICOCORPOREA Via Tor San Piero 16/A, Trieste. Tel. 040.412304 www.psicocorporea.it Ass. Culturale INFINITA ESSENZA DELL’AMORE Via Mazzini 30, Trieste. Cell. 347/1404116 (Ylenia Harrison) Cell. 328/2160210 (Paola Bernetti) www.infinitaessenzadellamore.it A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831 vie.vanna@yahoo.it AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per appuntamento: Cristiana Simoni, cell. 347.0354846 Buqi Center Trieste c/o Moto Perpetuo Trajno Gibanje Via del Rivo 13, Trieste. Tel. 335.5751544

CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA CHOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it GENDAI REIKI ITALIA Via Beccaria 7, Trieste Tel. 333.7240918 349.3604929 www.gendaireiki.it info@gendaireiki.it LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, cell. 328.5629546 lamilsentiero@gmail.com

JING TAO® Essenza in movimento di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.csro-ts.it www.inochi.it - info@csro-ts.it segreteria@csro-ts.it

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I LUOGHI

STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA “Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti” Via Felice Venezian 20, Trieste Tel.Fax 040.3220384 Cell.339.1293329 www.joytinat-trieste.org info@joytinat-trieste.org

Associazione

IL GIARDINO

Scuola di Shiatsu e Tuina Piazza Benco 1 - Trieste I nostri corsi professionali: Scuola di Shiatsu, Scuola di Tuina (massaggio cinese), Scuola di Qigong. Tel. 040.3223500 cell. 333.4691092 www.shiatsuilgiardino.it NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel 040.3721479, www.newagecenter.it SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO MAGIKA - GYROTONIC Via del Monte 7, Trieste. Tel. 040.3480797, www.magikasudio.com Ass. Int.le SWAMATEH ® a.s.d. Tel. 040.350114, 333.7229821. A Trieste. www.swamateh.org INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718 (segr. tel. 24 h.), yogaway@tin.it

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GORIZIA ASSOCIAZIONE ERRASTRANA Sosta, riposo, cibo con erbe spontanee, baratto, auto-costruzione, due sale a disposizione per seminari e corsi. Via Vicenza 9, Località S. Martino del Carso (GO) Tel. 0481.92411, Cell. 393.1068591 errastrana@gmail.com ASSOCIAZIONE LA QUE SABE Via San Francesco 13 34070 Turriaco (GO) ASSOCIAZIONE SATYA Corsi di Yoga e QiGong Presso Palestra Spazio, Lucinico. Via Arcadi 4/B, Gorizia. Tel. 0481.32990. AGEAC - Associazione Gnostica di Studi Antropologici, Culturali e Scientifici Corsi per l’Autoconoscenza volti alla Realizzazione dell’Essere Sede di Monfalcone (GO). Tel. 0481 484626, www.ageac.org Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168. ASS.OPE.A. Associazione Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 - Cell. 328.3919462 info@assopea.it - www.assopea.it

BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, cell. 349.3314962, Centro “ES”, tel. 0432.791619, 339.8907819. IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it Ass. Culturale INTEGRA-AZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Strada dei Cedri 22, Basaldella (UD) Tel. 0432.699297, info@centrodintegrazione.it CENTRO RASHMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/

Ass. Regionale Cranio Sacrale Metodo Biodinamico Dott.ssa Leonarda Majaron ATTIVITà Corsi di formazione

Cranio Sacrale Integrato metodo biodinamico con riconoscimento A.CS.I. (Ass. Cranio Sacrale Italia)

TRATTAMENTI

...cervicale, emicrania, mal di schiena, ansia, depressione, insonnia, colite, allergie... sono solo alcuni dei disturbi che possono essere dolcemente risolti con l’applicazione dei metodi: Cranio sacrale integrato, Cromopuntura, Fiori di Bach, Dieta psicosomatica, Test Intolleranze Alimentari PER INFORMAZIONI: VIA SAN LAZZARO 7, TRIESTE Tel. 347 6910549 - www.bcstrieste.it



I LUOGHI

DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it LE AGANE Via Vittorio Veneto 114 33018 Tarvisio (UD) Tel. 0428 450031 EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, Fiumicello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Registro n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per appunt. cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it Dott. GERMANA PONTE Trainer di Focusing, riconosciuta dal Focusing Institute di NewYork Cell. 338.7812626, germana.ponte@libero.it www.focusing-consapevolezza.org THE ART THERAPY STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, cell. 348.3071667. CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Strada dei Cedri 22 , Basaldella (UD) Tel. 0432.699297 www.centrodisaluteintegrata.com gianluigigiacconi@centrodisaluteintegrata.com

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LE NUOVE RISORGIVE Piazzale San Lorenzo 14, Pordenone. Tel. 0434.551424. Dott.ssa Doriana Mimma DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184.

SCUOLA DI COUNSELING NATUROPATICO INTEGRATIVO Strada dei Cedri 22 - Basaldella (UD) Tel. 0432 699297 www.scuolacounselingnaturopaticoudine.it info@scuolacounselingnaturopaticoudine.it

Dr. CRISTIANA SCOPPETTA Sociologa, Analista BioEnergetica Cervignano del Friuli (UD). Tel. 349.8606782 www.cristianascoppetta.it taodao@libero.it

PORDENONE ASSOCIAZIONE MIRA Corsi e seminari yoga, attività di sostegno umanitario. Pordenone, Via della Ferriera 22. Tel. 347.9455220, info@associazionemira.org www.associazionemira.org Ass. IL SOFFIO - Scuola di Shiatsu Via Rotate 10, Pordenone. Tel. 347.5102713, 338.9075470, ilsoffio@yahoo.it Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), info@terrauomocielo.it www.terrauomocielo.it STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it CENTRO “TESIS” Centro Olistico e Culturale Sessioni individuali, Corsi e Seminari Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184.

A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434. 28897.

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Discipline psico-fisiche, Centro benessere, Formazione, Ristorante BioVegetariano. Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it info@centronatura.it CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org info@cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, Bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it info@yogalevie.it Istituto Himalayano di ricerca in Ayurveda Via De Leprosetti 2/A, Bologna. Tel. 051.262823, www.ayurveda.bo.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it SCUOLA DI YOGA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051.223331, 051.235643, sport@centronatura.it www.centronatura.it


PARMA Ass. LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia, Meditazione Guidata. Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315. Ass. NAMASTE - Parma Per la promozione e la diffusione della meditazione. Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it maprem@libero.it

UMBRIA, MARCHE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it

LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp Incontri di crescita e formazione in ambito umanistico e transpersonale Via Sella 31/A (lat. Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org

MACERATA

Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667.

PESARO

Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296. Ass. di promozione sociale SPAZIO SHIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione za-zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831 www.studishiatsu.it info@studishiatsu.it

MODENA Centro Culturale L’Albero Cultura, spiritualità e opere sociali Strada Statale Romana 135 Fossoli di Carpi (MO) Tel. 335 6684108 www.centroculturalelalbero.org CENTRO YOGA SHIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, centroyogashiva@gmail.com www.centroyogashiva.it

RIMINI Ass. Culturale MANAGER ZEN Via San Giovenale 86, Rimini. Tel. 0541.736362, www.managerzen.it

TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). Tel. 071.7575847, cell. 393.9755533, www.taracenter.it info@taracenter.it

ASD LIBERA UNIVERSITÀ OKI DO MIKKYO YOGA Oki do Yoga, Meiso Shiatsu, Naturopatia Sede Legale: Via Nazionale 238/ A, Colbordolo (PU) www.okido.us Sede Corso Naturopatia: Viale Monza 16, Milano c/o www.naturopatiaokido.it

PERUGIA ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.813620, www.ananda.it CASAYOG (Yogi Gyanander) Strada San Marino 21, Perugia. Tel 075.5899339, www.casayog.com

GROSSETO Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

FIRENZE Ass. Cult. “L’ALBERO DELLO YOGA “ L’associazione si occupa della diffusione dello Yoga e di alcune delle principali discipline olistiche attraverso incontri, trattamenti, corsi. Via della Libertà 61/65, Matassino Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it info@lalberodelloyoga.it Centro Terra di Unificazione Ewam Via R. Giuliani 505/A, Firenze. Tel. 055.454308. SHINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

LUCCA ASS. CULT. OLISTICA OMSAIRAM CENTRO VILLA DELLE ROSE B & B - CASA VACANZE Via della Pergola 2 - Località Palleggio Bagni di Lucca Terme (LU) Tel 0583 85599 - 3476011312 centrovilladellerose@alice.it www.associazioneomsairam.it

TOSCANA AREZZO AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it andrea.marini@teletu.it

PISA ISTITUTO LAMA TZONG KHAPA Via Poggiberna 15, Pomaia (PI). Tel. 050.685654, 050.685009, info@iltk.it segreteria@iltk.it www.iltk.it PUNDARIKA CENTRO RITIRI MEDITAZIONE Loc. Cordazingoli 18, Riparbella (PI) Tel. 0586.699077, 338.6759340 (Erica).

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I LUOGHI

SIENA AGRITURISMO GLI ARCANGELI Azienda Agricola Podere Avere Azienda biologica con 5 camere con bagno, sauna, jaccuzzi, saletta meditazione, piscina all’aperto. Località Pievescola, Casole d’Elsa - Siena. Cell. 335.7072131, 338.1402493. www.gliarcangeli.com info@gliarcangeli.com

PRATO CRONOGENETICA di Mario e Domenica Grilli Tel e fax 0574 33306 Cell. 331 9724607 www.cronogenetica.it

LAZIO ACCADEMIA DI YOGA Via XX Settembre 58 A, Roma. Tel. 06.4742427, accademiayoga@tiscali.it www.accademiayoga.it AMRITA CENTRO YOGA E AYURVEDA Via C. Colombo 436, Roma. Tel. 06.5413504, 06.5081202, www.amritayoga.it ASSOCIAZIONE ERBAMOLY Centro Kundalini Yoga secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajam Trattamenti di Sat Nam Rasayan Yoga in gravidanza. Via C. Baronio 90, Roma. Tel. 333.3236981, associazioneerbamoly@libero.it ASSOCIAZIONE SHAKTI Centro di Kundalini Yoga e Sat Nam Rasayan Via dei Brusati 30, Roma. www.kundaliniyoga.it

CENTRO NIRVANA Associazione Spirituale per la Meditazione Chan e Zen Via A. Bono Cairoli 15, Roma. Tel. 338.7021800, 328.6848780, www.centronirvana.it centronirvana@libero.it CENTRO YOGA ED OLISTICO VIPASHYANA Channelling, regressioni karmiche, yoga, meditazione, cristalloterapia, mass. ayurvedico, riflessologia plantare, pranoterapia, reiki. Via Venezia 48/50, Ciampino – Roma. Tel. 347.8360990 www.vipashyanayoga.com Centro Olistico Take Off Via L.Perna 51, EUR-Montagnola, Roma. Tel. 06.54225603, 347.3706437. www.floriterapia.com CENTRO TARA BIANCA Danza Creativa, Arti Terapeutiche, Meditazione. Via Ettore Rolli 49, Roma. Tel. 06.5811678, www.centrotarabianca.it CENTRO ZEN ANSHIN Buddhismo Zen Soto. Sotto la guida di Annamaria Gyoetsu Epifanìa e Guglielmo Doryu Cappelli. Via Ettore Rolli 49,(Stazione Trastevere), Roma Tel. 06.5811678, 328.0829035, 320.9671624, www.anshin.it guglielmo1@interfree.it Associazione Sportiva Dilettantistica DHARMA - SPORT E DISCIPLINE BIONATURALI (Coni Fijlkam Uisp) Via Cimone 12, Roma. Tel 339.1286955 www.asddharma.ning.com asddharma@alice.it Fondazione Maitreya Via della Balduina 73, Roma. Tel 06.35498800, www.maitreya.it

BUPPO DOJO praticare il Buddhismo Zen Soto Via Ferento 5, Roma.Tel. 06.70032022 buppodojo@gmail.com www.buppodojo.it

PIACERI UNICI EcoShop per appassionati di prodotti biologici, tipici, del commercio equo e solidale e dell’agricoltura sociale. Via Orvieto 30/34 (San Giovanni), Roma. Tel. 06.45443234, www.piaceriunici.it

CEDIFLOR Centro Diffusione e Didattica Floriterapia di Bach Via R. Fauro 82, Roma. Tel. 06.8074385, 333.4243663 www.cediflor.it info@cediflor.it

SCUOLA YOGA ROMA Via Cechov 83 - F6, Roma. Tel. 06.51530068, cell. 335.6571924 segreteria@scuolayogaroma.it eleonora.fiorini@scuolayogaroma.it www.scuolayogaroma.it

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YOGA, SCIENZA E ARTE Ass. Culturale Yoga-MeditazioneMedicina integrata Viale A. Magno 192, Roma. Cell. 339 1279335 www.albertacorsiyoga.it info@albertacorsiyoga.it DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via Vitruvio 70, Formia (LT). Tel. 0771.24831, cell. 340.1495053 Omeo57@hotmail.it TAO CENTRO DI RICERCA OLISTICA c/o “CULTURA YOGA” Via Tuscolo 1, Latina. Tel. 349.5100190 - 348.0401281 www.culturayoga.it www.taocenter.org

CAMPANIA PUGLIA SICILIA TAO - CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via F. Cilea 91, Napoli (NA). Tel. 338.8495996 taocenter@tiscali.it www.taocenter.org DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via A. Scarlatti 126, Napoli Tel. 081.5786956, cell. 340.1495053 Omeo57@hotmail.it Centro Buddhista della Via di Diamante Via Gaetano Postiglione 14/E, Bari. Tel 349.7751145, 368.575880, bari@diamondway-center.org Dott. RENATO IUDICA Rappresentanze Prodotti Naturali Via G. Arimondi 48, Palermo. Tel. 392.6893370, 347.6215339. I dati raccolti sono stati forniti o individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art.13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore.

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LA VIA INTERIORE

Lasciare liberi i propri simili di Marco Baston (nagualista)

E

siste una rete, anzi, una ragnatela in cui ogni essere umano si dibatte per tutta la vita, si chiama socialità e non lascia sopravvissuti. E’ la nostra principale causa di dispersione energetica, non a caso i mistici di ogni tempo hanno sempre cercato di ritirarsi il più possibile dalla vita mondana. I guerrieri (che seguono gli insegnamenti sciamanici) però non sono asceti, tanto meno quelli attuali, avendo quindi l’esigenza di rimanere totalmente immersi nella mondanità, preservando al tempo stesso la loro integrità energetica. Lo fanno essendo sincronicamente del tutto integrati e avulsi dal sistema sociale. Questo garantisce loro un’eccezionale disponibilità energetica. Diversamente dagli eremiti, in questo modo non solo preservano l’energia residua ma possono ricanalizzare l’intero ammontare energetico comunemente impiegato nell’accordo interpretativo sociale. Una manovra di questa portata però deve essere condotta adeguatamente per evitare di frantumare anche il proprio equilibrio, oltre alle convenzioni sociali. E’ chiaro, infatti, che qualcosa di nuovo deve nascere per sopperire alla mancanza delle nostre abituali

catene, le quali, sebbene ci imprigionino, servono anche come sostegno personale e come protezione rispetto alle forze in atto tutto intorno a noi. Comunemente, il meccanismo che garantisce solidità individuale si basa su due principi molto semplici: la centralità dell’ego e la totale indifferenza rispetto a qualsiasi fenomeno non ascrivibile all’ordinarietà del mondo. I Toltechi sostituiscono la centralità dell’ego con la connessione con l’infinito e l’indifferenza con l’incremento dei propri centri di potere. Come principio

ricordiamo che qualunque interazione sociale, anche la più trascurabile, rappresenta una sfida fondamentale per i moderni Toltechi. E’ l’ambito nel quale essi dispiegano il meglio delle proprie attività magiche. Gli altri per noi sono noi stessi. Non è un augurio, nè un modo di dire; è come stanno le cose, è la fonte di tutti i rapporti interpersonali, così come li conosciamo. I nostri simili per noi non sono altro che un ulteriore riflesso di noi stessi. Compassione (“lo comprendo perchè è come me”), aspettative (“farà ciò che


farei io”), delusione (“perchè non ha fatto ciò che avrei fatto io?”). Dagli altri inoltre pretendiamo continuità: che perseverino nell’essere per sempre ciò che ci si aspetta essi siano, nel bene o nel male. Il modo migliore per prendere una persona alla sprovvista è non dare continuità alle sue aspettative nei nostri confronti. Non è semplice evitare di seguire la linea della continuità; la combinazione della nostra immagine prodotta dalla convergenza dell’idea personale e delle altre persone non offre spazi di uscita. Non c’è scampo, la via di fuga è chiusa dall’aspettativa di continuità. Quando qualcuno riesce a superare questo schema, allora tutti restano shoccati, reagendo in vari modi ma sempre con il chiaro intento di riportare questa persona all’interno dei suoi comportamenti riconosciuti. Chi si offende, chi si arrabbia, chi è deluso, sconcertato, ecc. Tutte queste reazioni servono per realizzare una pressione emotiva (e di conseguenza energetica) sufficentemente forte a dare l’avvio, all’interno della persona “fuoriuscita”, a sentimenti che fungano da traino per una risistemazione accettabile. Un guerriero deve cambiare questa situazione definitivamente e, quindi, compie un atto profondamente rivoluzionario; decide di lasciare liberi gli altri. Sceglie di non manovrarli più. Come primo atto sospende il giudizio, inziando quindi a vedere gli esseri umani come entità energetiche, accettandoli in essenza. Ottiene così che gli altri, in sua presenza, tendano a dare il meglio di se stessi, essendo liberi di farlo. La catena del giudizio stimola l’emergere della parte peggiore delle persone, la libertà, al contrario, produce frutti molto dolci. Anche se, chi si trova davanti a noi, non lo sa coscientemente, ci sono forze al suo interno che reagiscono in modo costruttivo o distruttivo a seconda delle pressioni cui viene sottoposto. Comprendiamo quanto può essere devastante condurre relazioni personali basate sulla totale incoscienza di questi meccanismi di risposta, soprattutto considerando che tali relazioni si basano sulla reciproca prigionia. Cambiare questa situazione non significa dare segni di squilibrio da un giorno all’altro o trattare tutti male, perchè non sopportiamo di essere giudicati, nem-

meno andandosene in qualche posto lontano… tanto ricominceremo a tessere una nuova rete di aspettative. E’ invece, come sempre per quanto riguarda gli atti dei guerrieri, prima di tutto è una questione di comprensione e quindi di strategia. Si deve saper usare tutti gli elementi che compongono il nostro mondo; cambiare totalmente ma passando del tutto inosservati, questo è agguato. Un guerriero sceglie con estrema attenzione le persone con le quali relazionarsi e l’intensità dell’interazione. La qualità delle relazioni personali è di estrema importanza, perché ha implicazioni energetiche molto profonde. Mi si dirà che tutti noi scegliamo le persone, normalmente. La differenza infatti sta nelle motivazioni della selezione. Ordinariamente scegliamo le persone da frequentare se soddisfano alcuni requisiti relativi alla stabilità della posizione del “punto di unione” (si veda articolo su BioGuida n.40). In particolare chi ci sta intorno deve confermare l’immagine di noi stessi e del mondo. La scelta di cui stiamo parlando invece ha un fondamento energetico, nasce da una considerazione di compatibilità energetica. I Toltechi sono sempre all’erta per cogliere le indicazioni dell’infinito; queste indicazioni coinvolgono anche le persone con cui decidiamo o meno di interagire. Serve una minima connessione con l’intento, oltre al distacco da se stessi, per cogliere indicazioni sulle persone. E’ necessario smettere di cercare qualcuno per interesse (non solo materiale ma più spesso emotivo), attaccamento, paura di perdere qualcosa. La condizione migliore sarebbe non avere alcun interesse per i propri simili, così saremmo liberi di scegliere i nostri affetti, privi di qualunque tipo di interferenza. Ripeto, la vera scelta è una questione di compatibilità energetica. Un guerriero cerca l’infinito

anche negli altri esseri umani, vede in essi il riflesso dello spirito dell’uomo. A forza di lavorarci, il cambiamento alla fine arriva davvero. In quel momento succede qualcosa di sconvolgente: ci si rende conto che la nostra personalità, ciò che siamo convinti di essere, non era altro che una recita condotta a beneficio dei nostri simili. Il modo in cui questa rivelazione ci raggiunge è realmente shoccante. Una lucidità mai provata prima ci avvolge e sembra la cosa più normale del mondo. Ci rendiamo conto di avere finalmente raggiunto il nostro vero stato. Al tempo stesso, lì a fianco a noi, distesa per terra, spiegazzata, giace la maschera indossata fino a un attimo prima, che offuscava la nostra capacità di comprensione. La domanda a questo punto diventa: perchè abbiamo recitato così per tutta la vita? Non è una domanda da poco, le implicazioni sono tra le più devastanti sul 27


LA VIA INTERIORE

piano della nostra normale esistenza... oppure tra le più ricche di opportunità. Dobbiamo sempre simulare per tranquillizzare chi ci circonda e richiediamo a nostra volta simulazioni, recite per sentirci tranquillizzati. Non si può spezzare in modo diretto questa pantomima, a meno che ciò non rientri in un piano strategico. Senza uno scopo si cade nel vuoto. Lo scopo del guerriero è liberare energia e intenzionalità. Non dimentichiamo infatti che tali catene bloccano ogni possibilità di interazione con l’intento. Il primo passo è abbandonare totalmente la preoccupazione per se stessi. Finché siamo preoccupati per noi non è possibile agire liberamente. La preoccupazione è il principale collante che fa aderire alla simulazione sociale. Alla base di ogni nostra ansia o aspettativa c’è la necessità di rispondere a questa. Dobbiamo imparare però ad agire in presenza degli altri come se facessimo sempre parte del “dramma collettivo”. Questa modalità naturalmente è un elemento della follia controllata (vedi BioGuida n.40). 28

Per non spazientirsi coi propri simili, una volta superata la propria disastrosa situazione, bisogna sempre ricordare quale sia la condizione umana e applicare questa consapevolezza nell’ambito della follia controllata. Una grossa tentazione, infatti, (a parte il rischio di sviluppare un enorme senso di solipsismo) è quella di voler cambiare gli altri, ma non c’è modo di farlo se non sono essi stessi a richiedere il cambiamento. Inoltre, nessuno può cambiare nessuno, si possono solo mostrare alcuni particolari, se c’è la disponibilità a vederli. Decidere di cambiare è una faccenda del tutto personale. A questo punto diventa inevitabile valutare il ruolo che la socializzazione ha nel formare e nutrire tutta questa montagna di convinzioni malsane su noi stessi. La terribile verità è che tutte le idee che ci inchiodano vengono alimentate e spesso formate dai nostri simili; i nostri amici umani sono coloro che scelgono, tracciano e mantengono la strada che

percorriamo forzatamente. O meglio, la scegliamo, tracciamo e alimentiamo insieme, di comune accordo. Finché aderiamo a questo accordo siamo incatenati al cammino scelto per noi, senza neanche saperlo o aver potuto mettere parola in queste scelte. Anzi, per la verità la parola ce l’abbiamo messa, dato che siamo stati noi stessi ad accettare di alimentare l’idea che gli altri hanno di noi. Questo avviene ogni volta che, con le nostre parole e i nostri atti, confermiano la nostra immagine sociale. Ci sembra la cosa più normale del mondo: è così che si vive nel mondo degli uomini. Ora però non guardiamo ai nostri simili come dei mostri dai quali fuggire; questo sarebbe l’atteggiamento del pazzo, mentre il guerriero si pone sempre in modo molto sereno e disciplinato di fronte alla presa di coscienza di alcuni aspetti della realtà che potrebbero apparire sconcertanti. Pensiamo che, così come i nostri amici umani abbiano contribuito a formare e


LA SOGLIA DELL’ENERGIA Migliaia di anni fa, nel Messico precolombiano, donne e uomini dotati di grande curiosità e sete di conoscenza diedero inizio ad un percorso di esplorazione dell’ignoto, spingendosi al di là della barriera della percezione. Chiamarono “Nagualismo” questo percorso e, se stessi, “Toltechi”. Il Nagualismo pone le sue basi sul principio che l’universo sia un insieme di campi di energia, percepibile direttamente da noi tutti, quando oltrepassiamo i limiti imposti dall’interpretazione. I Toltechi svilupparono le tecniche per liberarsi da tali limiti, per consentire di riappropriarci di quanto più profondo ci appartiene: la totalità del sé. L’obiettivo dei loro sforzi è stato duplice: permettere il ricordo della propria natura energetica e utilizzare pragmaticamente la nuova visione della realtà. Questo viaggio prosegue ancora oggi, grazie all’impegno dei nuovi Toltechi. Il Nagualismo è stato portato all’attenzione del mondo occidentale da Carlos Castaneda, ultimo erede di una stirpe di guerrieri durata secoli. Tale lignaggio però non era l’unico a persistere.

BioGuida Edizioni

PROSSIMA USCITA

Dall’inizio degli anni ’90 l’autore ha effettuato una lunga serie di viaggi in Messico, nel corso dei quali si è verificato l’incontro con un gruppo di Toltechi che detiene la conoscenza delle tecniche per muovere il punto di unione. Si tratta di un lignaggio diverso da quello di cui Castaneda fu l’ultimo Nagual ma sempre appartenente alla stessa tradizione. Questo libro racchiude ciò che i lettori di Castaneda aspettavano da molto tempo: sogno, agguato, intento, maestria della consapevolezza, ricapitolazione. Tutte le parti fondamentali del Nagualismo sono esposte in modo chiaro, spiegando tecniche, metodi, strategie, esempi pratici, con la finalità di renderli praticabili e sperimentabili direttamente, oltre a molti altri aspetti mai trattati finora. Dopo un lavoro decennale, l’autore è riuscito a mettere a punto un sistema che rende disponibili le tecniche dei Toltechi ben al di là del contesto tradizionale nel quale sono state sviluppate. Ora, con questo libro, è qui per offrirle a voi.

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LA VIA INTERIORE

mantenere le idee su noi stessi, altrettanto abbiamo fatto noi nei loro confronti. Da questo discende una considerazione molto semplice, che ha un aspetto pratico e genera una tecnica elementare: cominciamo col sospendere noi questo gioco al massacro. Cioè interrompiamo il flusso di interpretazione del mondo che riguarda i nostri simili; il giudizio basato sul dialogo interno nei loro confronti. Questo apporta automaticamente un beneficio enorme, restituendoci una notevole quantità di energia. Insomma, sospendiamo il giudizio sugli altri non perchè sia eticamente consigliabile, ma per un calcolo di convenienza. Il guerriero è impeccabile quando salvaguarda la propria energia; questo può coincidere con comportamenti che definiamo etici ma non è questo il motivo per il quale lo si adotta. Insisto su questo punto, perchè è facile credere che l’umiltà, la sobrietà, la disciplina

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del guerriero discendano dalla volontà di adottare comportamenti eticamente corretti. Non è così; le scelte che un guerriero fa sono puramente di natura energetica. Se non si entra in questa ottica è impossibile adottare la via del guerriero e sostenere l’equilibrio che ne deriva. L’idea di moralità è essa stessa un aspetto della follia umana. I Toltechi sostituiscono l’idea di moralità con la rispondenza alle suggestioni dell’infinito. Per finire è interessante mettere in luce che esiste tutta una serie di luoghi comuni (tipo: “sono fatto così, è più forte di me, non posso farci niente, gli esseri umani sono fragili”), che hanno come prodotto finale un insieme di risposte soggettive socialmente determinate (negli esempi riportati, destinate a privarci del nostro potere). Queste risposte soggettive, nei loro caratteri generali, sono condivise da tutta l’umanità nel suo complesso, in modo tale

da iscrivere entro limiti standard i nostri comportamenti. Chiamerò questo insieme di risposte standard “limiti di uniformità“, intendendo con questo termine i confini entro i quali ci è socialmente permesso muoverci, anche dal punto di vista di ciò che ci è concesso percepire (nel caso della percezione, i luoghi comuni potrebbero essere: “questa è la realtà, il mondo è concreto, come essere umano sono soggetto a limiti stabiliti, questa cosa è impossibile”). Non è necessario mettersi a fare cose strane in mezzo alla strada la domenica pomeriggio. Non è questione di essere originali. Bisogna invece abbattere i limiti di uniformità, abbandonarli. Un cambiamento di questa portata non possiamo imporcelo, deve necessariamente derivare da una diversa consapevolezza riguardo la natura del mondo e deve essere accompagnato da profonda sobrietà e disciplina.


L’ARREDO ECOLOGICO

A P

Il pensiero nche per e la questa materia estate è prevista oco unapiù nutrita di unserie secolo di faappuntamenti l’uomo penconsava la musica. di aver compreso i principi fondamentali Rassegne rock,della jazz materia e di musica grazie d’autoalla scoperta re si alternano della lungo sua unita tuttapiù l’Italia. piccola Per gli (e quindi priva di una struttura interna) che la costituisce. Dapprima si credeva che Con l’esperienza acquisita negli anni questi “mattoncini” di cui siamo comproduciamo su progettazione e su misura posti fossero gli atomi. Poi sono state scoperte le particelle che compongono L’ARREDAMENTO NATURALE. l’atomo, poi e padroni dei meccanismi che influenzano direttamente nostra ambienti aliIl nostro obiettivo è dila creare vita quotidiana. il fluire dell’energia positiva, ottimentando

mizziamo gli spazi e soprattutto ascoltiamo le esigenze delle persone che abiteranno i locali da noi arredati. Adoperiamo solo legno massiccio, certificato, le lavorazioni e gli assemblaggi vengono fatte ad incastro, senza uso di colla, i trattamenti sono fatti solo con olio e cere naturali, i colori sono ottenuti con ossidi sciolti nell’olio, otteniamo superfici satinate e piacevoli al tatto. Evitiamo tutte le finiture con spigoli, otteniamo così forme morbide e arrotondate. Dedichiamo una particolare attenzione ai bambini e ragazzi... curando in modo particolare le loro camerette. Adoperando solo LEGNO, OLIO E CERA si evitano tante forme di allergia... non si creano cumuli di cariche elettrostatiche, gli ambienti sono sani, piacevoli, armoniosi... il legno ha la caratteristica di essere termoregolatore: assorbe l’umidità in eccesso per ridarla quando l’ambiente ne ha bisogno. Progettazione per noi vuol dire anche: curare i particolari come il colore delle pareti, la posizione del letto, l’illuminazione data dalle lampade ionizzanti con la loro luce vivificante... Cerchiamo di seguire il nostro cliente con la massima premura e con la nostra professionalità... Via Roma 129 - 31043 Fontanelle (Tv) - Tel./fax 0422.509013 - bioliving@libero.it - www.bioliving.it


LA VIA DELLA SCIENZA

Iridologia e Medicina Tradizionale Cinese di Elisabetta Conti (iridologa) www.adacqua.net

N

ello scorso numero di BioGuida si è cercato di introdurre un tema molto caro alle recenti scuole iridologiche: l’interpretazione delle macchie, così diverse per forma e colore, che molto frequentemente caratterizzano le nostre iridi (è infatti molto raro trovare occhi “senza macchia”…!). Nell’iridologia classica dobbiamo al dott. Siegfried Rizzi una classificazione particolareggiata sui rapporti fra i colori delle macchie e il malfunzionamento di determinati organi legati alla depurazione dell’organismo, alla digestione, alle difese immunitarie o alla produzione di sostanze ormonali. Scuole successive (Sponzilli, Di Spazio, Birello/Lo Rito, solo per citarne alcune) hanno rilevato, nella definizione di tali rapporti, l’importanza della Medicina Tradizionale Cinese, antica maestra nella visione olistica, per la quale sia il corpo sia la psiche vivono con la stessa energia. Non può quindi esservi scissione tra malattie fisiche e mentali, perché entrambe sono sintomo di uno squilibrio energetico: qualsiasi terapia influenza corpo e mente in sinergia. Il corpo umano, in analogia con il cosmo, risulta essere come una macchina (fabbrica), un sistema organizzato di parti interdipendenti, pur con una specifica funzione. Le parti sono dipendenti da un Tutto, al di fuori del quale non possono sussistere. Fondamentale, nel Tutto, l’influsso degli astri (in primis il Sole e la Luna) veicolato dalla Luce. Secondo l’anatomia cinese, il corpo umano è strutturato in: • cinque Organi pieni: Cuore, Polmoni, Reni, Milza-Pancreas, Fegato • cinque Visceri cavi: Intestino Crasso, Stomaco, Intestino Tenue, Vescica, Cistifellia, 32

e fondato su una funzione metabolica denominata “Triplice Riscaldatore”; quest’ultimo è considerato il sesto viscere: non ha una sua struttura anatomica ma è un viscere/funzione, in rapporto con gli altri che sono sotto la sua direzione/protezione. Organi (Yin) e visceri (Yang) sono tra loro dipendenti e complementari: ciascuno di essi rappresenta un “insieme energetico”(Loggia) e ricopre specifiche funzioni. E’ sempre interessante considerare che il “pieno” é legato allo Yin, mentre il vuoto è Yang. Tradizionalmente noi consideriamo tutto ciò che è fisico e collegato alla materia come più forte e reale di quanto è legato al “vuoto”, alle ombre, al non visibile. Mentre, nelle antiche filosofie, lo Yang e l’azione partono dalle Energie sottili (Cielo) e determinano poi quanto accade successivamente sul piano materiale (Yin/Terra). Il continuo e stretto legame di interdipendenza tra organi e visceri viene assicurato dall’energia che circola attraverso i meridiani e si distribuisce nel corpo secondo cicli definiti, dagli organi pieni ai visceri cavi, in parte dalla periferia e in parte dall’interno del corpo. Il termine meridiano è frutto di una traduzione francese, che identifica il termine cinese di rete o filo in un tessuto: qualcosa che lega, connette. Essi non sono visibili, ma portano nutrimento e forza in tutto il corpo, alimentando i tendini, i muscoli, le ossa, le articolazioni. Anche lo scambio interno-esterno del corpo e viceversa avviene tramite i meridiani. Lungo il loro tragitto emergono sulla superficie della pelle centinaia


LEGNO

FUOCO

TERRA

METALLO

ACQUA

ORGANO

Fegato

Cuore

Milza

Polmoni

Reni

VISCERE

Vescica Biliare

Intestino Tenue

Stomaco

Intestino Crasso

Vescica

TESSUTO

Muscoli

Vasi sanguigni

Tessuti connettivi

Pelle

Ossa

Occhi / Vista

Lingua / Gusto

Bocca / Tatto

Naso / Odorato

Orecchie / Udito

ORGANO/SENSO

FLUIDO

Lacrime

Sudore

Saliva

Muco

Urina

EMOZIONE

Ira

Gioia

Ansia

Angoscia

Paura

USO VOCE

Grida

Riso

Canto

Pianto

Gemito

di punti particolari, ognuno in relazione diretta con un insieme di cellule, una funzione del corpo, un organo/ viscere e un’emozione: questi possono essere stimolati con l’agopuntura o con altre tecniche specifiche.

colori, pianeti, ecc.). Qui basta notare come la presenza di una disfunzione di uno o più dei nostri tradizionali cinque sensi indica che, molto probabilmente, vi è un problema all’organo/viscere ad esso correlato.

I 5 movimenti e le mappe iridologiche

Esempi

Abbiamo già visto (BioGuida n. 37 – Le mappe iridologiche) che, per visualizzare funzioni, apparati ed organi, sono state elaborate nell’ambito delle varie scuole iridologiche con diversi tipi di “topografie iridee”: in base all’osservazione di segni di squilibrio in una particolare zona dell’iride, si può risalire alla funzione o all’apparato alterato. L’iridologo delle ultime scuole sa tenere presenti le associazioni analogiche trasmesse dalla Medicina Tradizionale Cinese tra i vari organi, in base alla Legge dei 5 Movimenti o Elementi (impossibile da approfondire o soltanto descrivere in poche parole) e trae un’utilità pragmatica di associazione ad ogni coppia viscere/organo con un apparato sensoriale o un’emozione. Un pò di pratica Osserviamo la tabella sopra riportata: ci si è limitati solo ad alcune correlazioni, in quanto le analogie sarebbero infinite (con stagioni, ore della giornata - ciclo circadiano, condizioni climatiche, minerali, vegetali, animali,

• Colonna LEGNO: nei momenti di collera vi è mai accaduto che la vista si annebbi e fastidiosi crampi blocchino la muscolatura? Tali correlazioni sono molto chiare ed evidenziano come l’ira ci faccia piangere o gridare. • Colonna FUOCO: il cuore è affaticato? La lingua si “inceppa”, fatichiamo a parlare, l’emozione fa arrossire ma, se il cuore è felice (gioia), riesce facile sorridere e parlare con spensieratezza. Senza dimenticare che una gioia troppo grande e inaspettata potrebbe anche provocare un infarto..! • Colonna TERRA: l’ansia aumenta la salivazione, sentiamo bruciori e fitte allo stomaco. Invece, se siamo tranquilli e abbiamo “metabolizzato” le nostre esperienze, viene spontaneo cantare o parlare “di pancia”. • Colonna METALLO: sinusite, raffreddore, tosse, aumento di muco... Siamo troppo Yin, cerchiamo rifugio in noi stessi per compiangerci, perchè la realtà esterna ci opprime e il muco diventa così una forma di difesa per tenere distanti gli altri.

Diventiamo intolleranti. Da qui anche allergie e, spesso, intolleranze alimentari. • Colonna ACQUA: perchè tante persone anziane si “fingono” o diventano realmente sorde? Perchè i bambini soffrono di enuresi notturna quando vengono lasciati a dormire da soli in una stanza buia e lontana da quella dei genitori? Piangono sotto voce: il loro è un gemito provocato dalla paura dell’abbandono. Interessante notare come la colonna vertebrale e tutto l’apparato osseo sia in qualche modo collegato ai reni, organo doppio, quindi dal duplice ruolo (maschile e femminile). Certi dolori di schiena compaiono proprio quando tendiamo a irrigidirci su una posizione, senza riuscire a decidere o scegliere una via. Oppure ci “corazziamo” dietro un ruolo troppo Yang (maschile, arrogante, prepotente) o troppo Yin (eccessivamente remissivo, vicino all’autolesionismo). La cervicale, non a caso, si colloca nella zona del “giogo” al collo: abbiamo un Super Ego tirannico? In questo senso, l’iride può definirsi una pragmatica “cartina al tornasole” del nostro stato psicofisico. In particolare, è in grado di evidenziare correlazioni tra gli organi e l’apparato sensoriale corrispondente: l’iridologo che riscontra una lacuna nella zona del polmone, è quasi sicuro di trovare un segno morfologico di “carenza”, o una macchia, nell’area topografica del naso, così come un segno mor33


LA VIA DELLA SCIENZA

Polmone/naso (figura 3) fologico che evidenzia problemi alla vista può trovare riscontro nella zona del fegato. Polmone/naso ( figura 3) Rene/orecchio (figura 4) Fegato/occhio (figura 5) Milza/bocca (figura 6)

Fegato/occhio (figura 5) 34

Rene/orecchio (figura 4) -Il cuore è considerato a parte(mappe tratte da “l’iridologia del Profondo“ di Daniele Lo Rito e rielaborate da Ermanno Gnan) Queste correlazioni potrebbero apparire semplicistiche, eppure possono offrirci una chiave di lettura molto pragmatica che associa sintomi fisi-

ci ed emozioni. Allenando la mente a queste associazioni analogiche (secondo lo psichismo tipico degli organi della Medicina Tradizionale Cinese), possiamo evitare molte terapie superflue, poco efficaci e debilitanti o, ancora, tanti errori comportamentali.

Milza/bocca (figura 6)



LA VIA DEGLI ANIMALI

Dall’albero della malattia a quello della salute di Andrea Sergiampietri (medico veterinario omeopata) www.homeocode.info

N

on si scriverà nulla di nuovo: autori molto più importanti hanno scritto del modello di salute in medicina olistica ed essi stessi sono stati preceduti da filosofi, medici e ricercatori dell’antico passato. Invero, nella pratica clinica capita di notare spesso un certo grado di difficoltà da parte del cliente quando non ci troviamo più a dover intervenire su una questione filosofica.. ma sono coinvolti i bisogni dell’animale. Sono abbastanza convinto che la difficoltà dipenda dal cadere nel modello “ibrido” di percezione della realtà, nel quale una parte di eventi sono spiegati secondo il paradigma olistico, mentre altri con quello riduzionista, proprio come scrive Frederick Perls a proposito di olismo: “(...) devo enfatizzare ancora una vola che è difficile per molte persone accettare la similarità strutturale dei processi fisici e mentali. Chi dà per scontata la teoria, o piuttosto la superstizione, che mente e corpo siano due cose diverse, collegate assieme, non sarà facilmente convinto della correttezza del pensiero olistico. Accettando l’indivisibilità dell’organismo solo per le situazioni nelle quali si adatta a voi, non significa affatto che l’avete compresa. Finché si accetta l’olismo solo intellettualmente e finché si crede in esso solo in modo astratto e disimpegnato, si rimarrà stupiti e si ricadrà nello scetticismo ogni volta che si verrà in contatto con fatti fisico-mentali” (cit. da “Io, la fame, l’aggressività”, ed. FrancoAngeli). Quando l’animale ha una sofferenza, predominano sul suo custode umano alcune emozioni che influiscono pesantemente sulla capacità di scelta terapeutica. L’albero della salute L’albero della salute è una raffigurazione metaforica applicabile alla salute dell’individuo, così come del gruppo di individui o della società, dell’ambiente 36

e, allargando la prospettiva, la salute del pianeta terra. Un albero si compone di radici, tronco, rami, foglie, fiori e frutti. Terra, aria, acqua e calore sono gli elementi in cui è inserito. L’organismo animale metaforicamente può essere paragonato a quest’albero. Razionalmente nell’albero ci sono elementi parzialmente sacrificabili in funzione del mantenimento della vita. In ogni caso un albero completamente senza foglie, in una stagione dell’anno in cui dovrebbero esserci, o un albero completamente senza radici, non può vivere. Il terreno su cui poggia e in cui affonda le radici ha una importanza così fondamentale che di fatto non possiamo considerarlo come un elemento a se stante, per cui albero e terreno sono una unità quasi indissolubile. Può accadere che alcune foglie presentino dei segni di malattia.

Se una foglia è malata, è malata solo la foglia? Proviamo ad usare la metafora dell’albero della salute per spiegare la malattia secondo il modello riduzionista (quello della scienza convenzionale) e secondo il modello olistico. Mi portano in visita un gatto, bianco e nero, di 7 anni, maschio sterilizzato. L’animale presenta alcune lesioni (Foto A). Lateralmente al naso e poco sotto l’occhio sinistro presenta un’escoriazione, un insieme di croste dovute probabilmente a grattamento. Tra le dita della zampa posteriore destra trovo una lesione con cute rossa, materiale trasparente di consistenza fluida appiccicosa e materiale di colore biancastro, suggestivo di essere pus. Lesione interdigitale compatibile con pododermatite purulenta. Il gatto è già stato trattato in pre-



LA VIA DEGLI ANIMALI

Disegno n. 1 cedenza con antibiotici e antinfiammatori. La terapia antibiotica migliora le lesioni ma deve essere mantenuta per lunghi periodi e, una volta volta terminata, le lesioni interdigitali ricompaiono in pochi giorni. Viene suggerita anche la possibilità di far eseguire una pulizia chirurgica profonda delle lesioni interdigitali. Quindi, con l’approccio riduzionista, il medico dà molta importanza alle singole lesioni (Disegno n.1): in alcuni casi, quando si sospetta una sindrome, allora vengono considerati anche altri organi (per es. la funzionalità ghiandolare). La terapia, in questo caso antibiotico assieme ad antinfiammatorio sistemico e locale, è indirizzata a risolvere la malattia attraverso la cura del sintomo ma si rivela inefficace a guarirla definitivamente. La ricomparsa dello stesso sintomo nello stesso distretto corporeo è comunque un buon segno, significa infatti che la forza vitale dell’animale è di buona qualità, perché riposiziona l’alterazione dell’equilibrio organismico nello stesso punto, senza coinvolgere altri e più importanti organi e senza modificare la natura della lesione (da infiammatoria a degenerativa per esempio). Nella lotta al singolo sintomo viene quindi proposta la rimozione meccanica della lesione tramite intervento chirurgico (per curare l’albero rimuovo il ramo). Applicando il modello olistico, le cose su cui porre attenzione aumentano: il 38

gatto nella sua totalità, eventi di salute e malattia del gatto, relazioni tra gli eventi, la biografia attuale degli umani relativa al periodo in cui compaiono le lesioni dell’animale, il “sistema animale-uomo” inteso come circolo ermeneutico di trasmissione informazioni (Disegno n. 2) L’albero deve essere compreso nella sua totalità, annettendo anche gli elementi in cui è immerso. Sinteticamente, le informazioni aggiuntive dicono che il gatto ha un carattere diffidente verso gli estranei e tende, quando sta male, a nascondersi al buio in un vano di uno scaffale protetto da una tendina. Il gatto è possessivo del suo territorio e dei suoi affetti, tanto da convincere i gatti che già vivevano in quella casa a cercarne un’altra. Desidera un rapporto esclusivo con i suoi umani. Uno dei due umani da qualche mese è profondamente arrabbiato perché ha scoperto di non poter andare in pensione e dover rimandare il momento per potersi dedicare al suo principale interesse: la riflessologia plantare… Il pensiero circolare nella gestione del sistema paziente animale-custode umano Ragionando analogicamente, il gatto vive in un sistema familiare dove uno degli umani prova rabbia e si sente trat-

tato ingiustamente nella sfera lavorativa: “Non è giusto!”. Non può sottrarsi ad andare a lavorare ma il suo desiderio profondo è “non ci vado più”. Questo è coerente con il sintomo del gatto: la lesione infiammata tanto da essere purulenta (rabbia) e con localizzazione tra le dita dell’arto posteriore destro (procedere nel mondo del fare). Somministrando al gatto un rimedio omeopatico la lesione inizia a regredire. Quella sul musetto scompare. Trattandosi di un sintomo cutaneo, sebbene profondo tanto da rischiare di lesionare i tendini (che servono a tra-


smettere il movimento dei muscoli), la guarigione procede lentamente: sarebbe preoccupante se guarisse in 2 giorni, soprattutto se si è sviluppata lentamente; ci troveremmo di fronte ad una soppressione del sintomo con risvolti anche gravi per la salute dell’animale. Però, ad un certo punto, si arresta e scopro che i proprietari hanno introdotto arbitrariamente una modifica nel modo di somministrare il rimedio, evitando la fase di agitazione del rimedio, che deve sempre precedere la somministrazione!

Una volta corretta la modalità allora la guarigione riprende e, nella fase finale, l’essere umano che si interessava di riflessologia fa un trattamento al gatto, quando il suo organismo animale era stato ben preparato dal rimedio omeopatico unitario (attenzione: il “fai da te” può essere molto pericoloso…), il gatto inizia a “sudare” con un odore pungente e, in una settimana, è completamente guarito: a distanza di un anno dalla risoluzione e sospensione del medicamento il sintomo non si è ripresentato (Foto B).

In questo esempio la strategia terapeutica non coinvolge l’essere umano, ovvero si prende atto della situazione e si registra la possibilità del collegamento tra evento biografico umano e sintomo del gatto, alla fine si prescrive il rimedio al gatto, scelto in base alla totalità percepibile dell’animale. Il partner umano invece, potendo agire in questo ambito, avrebbe potuto essere indirizzato ad un percorso gestito da una figura professionale capace, come può essere un counsellor. 39


PAROLE E MUSICA

Alessandro Cerino e Alessandro Marangoni

(S)Confini (Curci/Egea)

A

lessandro Cerino grazie al padre musicista, apprende sin da piccolo la passione per la musica; dopo il diploma di maturità classica, si dedica allo studio del clarinetto classico. Oggi Cerino è uno dei più apprezzati performer (sax alto e soprano, clarinetto soprano, basso e contrabbasso, flauto, flauto in sol e basso) oltre che apprezzato compositore e arrangiatore. Dal canto suo il pianista Alessandro Marangoni, già vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, si è affermato sulla scena internazionale grazie ad una significativa attività concertistica come solista nei principali centri italiani ed europei e un’altrettanto intensa attività cameristica. Per questo lavoro ‘(S)Confini’ i due artisti sviluppano un dialogo musicale che esce dai luoghi comuni, da confini e stereotipi. Cerino qualche anno fa ha scomposto e ricomposto con “I colori delle stagioni” le “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi in chiave jazz e Marangoni ha dal canto suo ripreso e approfondito alcuni temi dei suoi studi classici: in quest’ottica son state gettate le basi di (S)Confini. In questo lavoro Paul Desmond con “Take five…or Seven?” per l’appunto diventa “seven”, quindi apprezziamo la citazione in “Imporovvisa Mente” di Philip Dick, lo scrittore e letterato statunitense rivalutato dopo la sua scomparsa o ancora, restando nelle citazioni letterarie, Edgar Allan Poe in “Pit & Pendulum” per giungere alla rilettura di alcuni pezzi di Duke Ellington. Ma c’è ancora l’evocazione del ricordo in “Les Feuilles Mortes” o l’invito a dimenticare in “Renascemur”, opposti che fanno parte di un uno, senza confini appunto.

Eva Quartet & Hector Zazu

The Arch (Elen Music/Egea)

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l compositore, arrangiatore e produttore francese Hector Zazou, noto per le sue sperimentazioni a cavallo tra musica colta ed elettronica e per le collaborazioni con tantissimi artisti fra cui basta citare Björk, Sainkho, Siouxsie, David Sylvian e i P.G.R., è stato uno dei più innovativi e imprevedibili tra i compositori francesi. Scomparso nel 2008 , cinque anni prima aveva firmato la musica per “La Passione di Giovanna d’Arco” di Carl-Theodor Dreyer, alcuni mesi dopo realizzato una colonna sonora originale per il documentario di Robert Flaherty “Nanouk of the North” mentre nel 1998 fu chiamato a comporre le musiche per i Mondiali di calcio in Francia. L’album “The Arch” rappresenta non solo l’ultimo

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a cura di Francesco Giordano

album realizzato dal geniale artista francese ma anche il suo ideale testamento artistico. Inciso con le voci del gruppo bulgaro Eva Quartet, Zazou ha realizzato un lavoro poliedrico a cui hanno partecipato una grande varietà di artisti tra cui: Laurie Anderson, Sofia String Quartet, Bollywood String Orchestra, Roberto Cechetto, Cecilia Chailly, Diego Amador, Robert Fripp, Bill Frisell, Djiavan Gasparian, Nils Petter Molvær, Carlos Nunez, Ryuichi Sakamoto, Daniel Spassov. Il coproduttore Dimiter Panev parla così di “The Arch” «Quando Hector arrivò a Sofia per la prima volta, avevamo già scambiato innumerevoli email e, anche se non ci eravamo mai incontrati prima, ci sembrava di conscerci da sempre. Ci stringemmo la mano e andammo direttamente in studio. L’idea alla base del progetto era semplice: una raffinata e delicata fusione di voci bulgare e elettronica. Ora che l’album è stato completato, con una chiarezza del suono cristallina e una profonda vitalità, è incredibile cosa sia scaturito dalla nostra semplice idea originale. Col passare del tempo, ogni registrazione ha acquisito una forma nuova e diversa, illuminata da una luce sempre più insolita. “The Arch” è diventato una cattedrale della musica, le cui arcate sono ponti che collegano i tempi e le tradizioni verso l’infinito. Con la morte di Hector abbiamo perso non solo un grande artista, ma anche un buon amico. “The Arch” è il suo messaggio per l’infinito.»

Giovanni Sollima

100 Cellos Live al Teatro Valle Occupato (Cinik/Egea)

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alermitano, Giovanni Sollima arriva da una famiglia di musicisti e sin da giovanissimo studia violoncello e composizione. Le sue prime importanti collaborazioni arrivano molto presto con nomi come Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. La sua attività, sia in qualità di solista con orchestra che con diversi ensemble, si sviluppa fra sedi ufficiali ed ambiti alternativi mentre nel contempo affianca all’attività violoncellistica la composizione: per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen . Il suo più recente CD “100 cellos live at Teatro Valle Occupato” è il frutto del lavoro sviluppato attraverso la collaborazione tra l’etichetta Cinik, la Casa Musicale Sonzogno, il Teatro Valle Occupato e una serie di ospiti che hanno accompagnato Sollima dal vivo. Registrato al Teatro Valle Occupato di Roma fra il 17 e il 19 marzo scorsi, il disco è parte integrante di un grande progetto che rivoluziona una conce-

zione classica di fare e fruire la musica. Nel marzo 2012, a Roma, è avvenuta la prima reunion italiana di violoncellisti, l’unica dopo ben 15 anni da quella messa in campo da Mstislav Rostropovich in occasione delle celebrazioni per i 10 anni dalla caduta del muro di Berlino. Musicisti di età e formazione diversa che interagiscono e scambiano esperienze e approcci all’arte. “Come l’errore scatena poesia, così la magia di quell’adrenalina crea l’alchimia di un disco così carico di colore - dichiara il maestro Sollima - così poco neutro, ma anzi sporco di reazioni, d’improvvisazioni, di vita, da essere il risultato del più grande, unico e orgiastico happening di violoncelli”: i 100 violoncelli di Giovanni Sollima e il Teatro Valle Occupato. Fra gli ospiti del disco il vincitore del Festival di Sanremo Marco Mengoni e, ancora, Sarah Jane Morris, Elsa Lila, Paolo Damiani, Enrico Dindo, Monika Leskovar, Enrico Melozzi, Mauro Valli, Naomi Barril, Jacopo Di Tonno, Silvia Chiesa, Maurizio Baglini, Giovanni Ricciardi.

Rosario Giuliani

Images (Dreyfus/Egea)

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osario Giuliani, è considerato uno dei maggiori sassofonisti europei tanto che è stato affiancato dalla critica a illustri colleghi dello strumento come Julian “Cannonball” Adderley, Art Pepper e John Coltrane. Ma Giuliani è artista dotato di grane originalità sia esecutiva che compositiva, doti apprezzate sia dal vivo che nei lavori in studio. Rosario Giuliani riceve il “Premio Massimo Urbani” nel ‘96 come miglior artista italiano. Fra le collaborazioni basta citare quelle con Charlie Haden, Gonzalo Rubalcaba, Phil Woods, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Richard Galliano. Dal 2000 Rosario Giuliani incide per la prestigiosa label francese Dreyfus Jazz, con la quale ha registrato anche il recentissimo ‘Images’. Affiancato da grandissimi nomi come Joe Locke, Darryl Hall, Joe La Barbera e Roberto Tarenzi, Giuliani in questo lavoro è inoltre compositore di quasi tutti i brani (tranne il tema “Light At Night” firmato dal talentuoso pianista milanese Roberto Tarenzi). Il disco è una sorta di intimo diario, nel quale si annidano emozioni, flash, appunti di viaggio che confluiscono in musica attraverso la ‘voce’ del sassofono del giovane artista romano: una serie di istantanee scattate con grande sensibilità. Le Images di Giuliani fotografano un viaggio introspettivo, pregno di sensibilità, lirico e profondo. Per l’occasione il sassofonista ha scelto il quintetto come formazione base: John Patitucci al contrabbasso (già al fianco di Chick Corea e Wayne Shorter), Joe La Barbera alla batteria (che suonò con l’ultimo Bill Evans), Joe Locke al vibrafono e Roberto Tarenzi al pianoforte. A 45 anni Rosario Giuliani è oramai unanimemente considerato uno dei più grandi sassofonisti apparsi sulla scena jazz degli ultimi anni.



PAROLE E MUSICA

a cura di Mari Valentini

Danilo Mainardi

Agostino sul tempo A cura di Roberta De Monticelli (Albo Versorio edizioni)

Maurizio Ferraris

ANIMA E iPad

Noi e loro

E se l’automa fosse lo specchio dell’anima?

100 piccole storie di animali

(Guanda)

(Cairo editore)

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solo da qualche secolo che alcuni illustri scienziati ci collocano sulla stessa via degli animali, da Linneo a Darwin: siamo tutti lì, appollaiati nella stessa famiglia... E finalmente questa consapevolezza si realizza come una ritrovata felicità d’appartenenza, non come uno stupido antagonismo tradito, ribadisce l’etologo Mainardi, autore dell’ennesimo libro in materia d’amici a quattro zampe. Un lavoro, quest’ultimo, che accomuna lo studioso e l’appassionato amico degli animali tutti, dagli invertebrati ai grossi mammiferi, dai rettili ai vicinissimi cani e gatti che condividono con noi umani il sentiero del vivere. Uno studio lucido, appassionato, amorevole e aperto sull’universo di tutte quelle creature con cui avventurarsi nel mondo. Una scoperta che dovrebbe riempirci di gioia, perchè apre la mente alle nostri similitudini sociali e amicali, alle facoltà della nostra intelligenza vivace ed istintiva che coinvolge senza distinzioni tanto gli uomini che gli animali appunto. Eppure, sebbene si tratti di un orizzonte comune siamo sempre “noi” - ricorda lo scienziato - a guardare il regno animale, osservarlo, selezionarlo, giudicarlo, catalogarlo, e invece noi “homo sapiens” siamo con “loro” a popolare la terra, abitarla con curiosità identica, con vitalità cosmica, a farne parte integrante. Le storie d’animali di questo libro si ritrovano sempre a indagare questa straordinaria radice comune, piccoli e amabili ritratti, di mammiferi, uccelli, invertebrati, rettili, anfibi, pesci, domestici, veri o immaginari, che popolano le nostre esistenze, che ci svelano il piacere della scoperta e della lettura dei loro curiosissimi perchè. 42

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uesto piccolo libro torna a spiegare un tema di immortale seduzione per gli uomini di tutti i tempi: l’orizzonte del tempo che ci costringe alla vita terrena ed alla finitudine delle esperienze e la spinta all’eternità, alla sfida di osare oltre i nostri limiti umani e sensoriali, il desiderio di varcare l’infinito. Ciò che resta e muta ci obbliga a continui pensieri, scelte e dilemmi che hanno la comune radice del nostro essere nel mondo, in divenire molteplice. Il tempo è un movimento fisico, come sosteneva Aristotele? O immagine mobile dell’eternità? Come sosteneva Platone? L’eternità è la vita di Dio, scrive Agostino nelle Confessioni, la dimensione cosmica del Suo “qui ed ora”... Il miracolo della sua inneffabile geometria, per cui il presente fluisce, passa, decade. Ma se questo Tempo coincide con l’Eterno: allora il fluire della Storia e della Natura? No, per il filosofo il mondo è creazione dell’eterno, generazione della continua novità, ogni presente è l’origine, l’uomo è stato creato perchè fosse continua facoltà del nuovo. La chiave di comprensione del tempo è dunque l’attualità stessa della nostra vita, cioè il presente, luogo della nostra esperienza suprema ed irripetibile. Pensiero del passato e del futuro non sono che inganni della mente, fratture incongruenti rispetto all’essere presente, al regalo straordinario dell’esperienza in presenza di ognuno. Ma è così risolto l’enigma del Tempo? Assolutamente no. Perchè se la nostra mente passa da un pensiero, un desiderio, un’emozione all’altro, come può essere catalogato e misurato ciò che è continuamente mutevole? Un’interrogazione continua, che non smette d’ammaliare.

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he cosa centri l’anima con l’iPad è la questione intricata del nostro presente quotidiano che il filosofo tenta di districare in questa pubblicazione. In apparenza i due universi sono in assoluta antitesi perchè la prima è la dimensione primordiale e spirituale del nostro essere nel mondo che non accetta incongruenze e contaminazioni tecniche, il secondo, mero strumento aggiunto della nostra vita lavorativa, artistica, intellettiva e relazionale. Eppure non è più proprio una questione così semplice, un’antitesi così banale, perchè oramai i cellulari, i tablet e gli iPad sono divenuti propaggini indistinguibili del nostro pulsare d’ogni giorno, inseparabili protesi del nostro stesso sentire di uomini e donne in initerrotto e nevrotico bisogno di connessione con il mondo e gli altri. Ferraris riconosce un elemento inatteso di congiunzione tra anima e iPad: la scrittura come fonte originaria di coscienza in relazione tra noi la socialità, e poi la memoria, la base inscindibile del nostro pensiero e delle nostre facoltà, la necessità di ancorare tutto il nostro essere alla radice del ricordo, la paura del buio della mente e della dimenticanza che scongiuriamo lasciando continue tracce di noi agli altri. Anima e iPad allora sono proprio inconsueti ed inattesi gemelli del nostro tempo: quando quest’ultimo è spento per dedicarci ad altre attività il suo schermo lucido ci ricorda che è divenuto di fatto specchio della nostra anima, non solo tecnologica.


Ricollegati alla Terra! Ti sentirai meglio! Prima dei tempi moderni i nostri corpi erano naturalmente collegati alla Terra. Nell’ultimo secolo ci siamo scollegati dalla Terra (scarpe di gomma ed abitazioni isolanti). Il corpo accumula elettricità statica, correnti elettriche indotte dai campi elettromagnetici e questo stato di elettrificazione può procurare nervosismo, depressione, tensioni muscolari e renderci vulnerabili a disturbi, dolori e malattie. Oggi gli studi scientifici dimostrano che il contatto con la terra ci protegge dai campi elettromagnetici, calma il sistema nervoso, riduce lo stress, le tensioni muscolari, i dolori e le infiammazioni. Dieci anni di ricerca e di feedback individuali mostrano una miriade di giovamenti determinati dalla messa a Terra (principalmente di notte durante il sonno). Una lista parziale: • allevia tensioni muscolari e dolori • migliora il sonno • protegge dai campi elettromagnetici ambientali (CEM) • normalizza il livello di cortisolo e riduce lo stress • riduce la glicemia nei diabetici • riduce la perdita di ioni calcio-osteoporosi • rafforza le difese del sistema immunitario • riduce l’aggregazione dei globuli rossi e migliora la circolazione

I benefici del contatto con la Terra A piedi nudi nell’erba o in riva al mare ci sentiamo tutti bene perché, connessi con la Terra, ci liberiamo delle cariche elettrostatiche e riceviamo elettroni antiossidanti ed antinfiammatori. Studi scientifici hanno scoperto che il contatto con la Terra, fonte inesauribile di elettroni liberi a carica negativa, può migliorare la circolazione sanguigna e neutralizzare i radicali liberi in eccesso, così da ridurre o da porre fine ai cicli di infiammazione cronica. I sistemi antistatici BHUR.EU ci riconnettono con il naturale campo elettrico della Terra in modo sicuro, al coperto, durante il sonno, il lavoro, lo studio ed anche nei momenti di relax.

Distributore per l’Italia dei prodotti BHUR.EU per la “messa a Terra”/”Earthing”:

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LA VIA INTERIORE

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Il Grembo Armonico di Claudia Boni

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l “Grembo Armonico” è un modo nuovo di vivere la gravidanza e la vita prenatale e di progettare il futuro del bambino. Tutto il lavoro compiuto dalla madre con la voce e con la musica, nella fase prenatale e postnatale, rappresenta un’ eccellente forma di protezione del sistema neurocerebrale (e quindi immunitario) del piccolo che è agli albori. Il canto, la musica, il suono, sono degli straordinari strumenti, anche per lo sviluppo neuro-sensoriale, emotivo/affettivo e intellettivo del feto e del nuovo nato, e rappresentano un supporto per la prevenzione verso quelle forme di depressione, di situazioni stressanti e di disagio che spesso colpiscono la donna prima e dopo il parto. Il percorso “Grembo Armonico”, è pensato proprio come sistema di prevenzione per la salute della madre e del piccolo, ed è il frutto di un trentennale lavoro sulle potenzialità “terapeutiche” del suono e del canto, nonchè la conseguenza di oltre 30 anni di ricerche, studi, sperimentazioni e conferme realizzati dai centri più prestigiosi d’Europa e degli Stati Uniti. Potremmo condensare questi trent’anni di studi in poche parole del prof. Imbasciati dell’Università di Brescia: “il feto ci ascolta e impara”. Grazie agli esercizi contenuti nel “Grembo Armonico”, la futura mamma viene guidata in un percorso di rilassamento di corpo e mente che le permetterà di vivere con più serenità i mesi dell’attesa e di controllare meglio i suoi livelli di ansia, utile anche nella fase del travaglio. Nell’opera, due CD sono riservati invece esclusivamente alla stimolazione fetale, e contengono microstrutture musicali di pochi secondi, che progressivamente aumentano di durata, evolvendosi poi con il 44

trascorrere delle settimane di sviluppo fetale. Tra madre, padre e nascituro, si potrà instaurare un rapporto intenso, e profondamente gratificante e i genitori saranno così pronti ad incontrare alla nascita, quella persona che hanno già imparato a conoscere, e verso la quale sono abituati ad adottare un comportamento di vera accoglienza.

Dopo la nascita le stesse musiche potranno essere riproposte di nuovo al bambino, che avendone memoria le riconoscerà, ricavandone ancora un prezioso nutrimento. Avendogli permesso di sviluppare le sue prime basi di emotività già nella pancia, le stesse musiche lo aiuteranno meglio ad avviarsi sul sentiero dei sentimenti, la base per il futuro fiorire del concetto di “relazione affettiva” e di “coscienza di sé”. Per maggiori informazioni: http://gremboarmonico.wordpress.com Cell. 338.6250217 (Claudia Boni)


presenta DOPO ANNI DI ATTESA DALL’ULTIMA RISTAMPA

FINALMENTE È USCITA L’EDIZIONE COMPLETAMENTE RIVEDUTA E CORRETTA DEL LAVORO FONDAMENTALE DI JOHN UPLEDGER E JON VREDEVOOGD

IL MANUALE DI

TERAPIA CRANIO SACRALE UN TESTO IMPERDIBILE PER GLI OPERATORI DI TERAPIA CRANIO-SACRALE, UTILIZZATO COME MANUALE PER L’AMMISSIONE AI PRIMI LIVELLI DI STUDIO INDISPENSABILE PER QUALSIASI OPERATORE DEL BENESSERE CHE DESIDERI APPROFONDIRE I CONCETTI BASILARI DI UNA DISCIPLINA ORMAI UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTA PER LA SUA STRAORDINARIA VALIDITà ED EFFICACIA

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: BioGuida Edizioni: Tel. 040.3229773 - infoline: 338.8852117 info@bioguida.com - www.bioguida.com Accademia Cranio-Sacrale: Tel. 040.3476191 - info@accademiacraniosacrale.it



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