BioGuida n.45 - Estate 2014

Page 1

Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 CNS TS

In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Trieste per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

ESTATE 2014

N. 45 Trimestrale di ricerca olistica e 2,90

ITINERARI DELLO SPIRITO



BioGuida

ITINERARI DELLO SPIRITO n° 45 estate 2014 Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03

in questo numero

Testata iscritta al ROC n.16994. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 CNS TS

Editore: BioGuida Edizioni di Pierpaolo Bon Sede: Piazza Vico 2, 34131 Trieste (TS) Tel. 040.3229773 - Fax 040.9890285 Info-line: 338.8852117 info@bioguida.com - ppbi@bioguida.net

La via delle stelle: L’estate nel cielo

La via della scienza: 4

.......................................................................................

Pubblicità e Marketing: 338.8852117 ppbi@bioguida.net Impaginazione: Luglio Fotocomposizioni, Trieste Stampa: La Tipografica, Udine. La riproduzione anche parziale di immagini o testi deve essere autorizzata dall’editore. La rivista viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale o in punti selezionati e autorizzati. Nessun allegato alla rivista è da considerarsi tale se non esplicitamente autorizzato. L’editore si mette a disposizione degli autori delle cui opere non sia stato possibile risalire alla fonte. I diritti di immagini e loghi pubblicitari sono forniti dai clienti dietro loro autorizzazione e responsabilità.

Direttore responsabile: Pierpaolo Bon

La via interiore:

Fabio Basalisco, medico ayurvedico. Susanna Berginc, operatrice di Metamedicina, numerologa, floriterapeuta. Elisabetta Conti, antropologa, iridologa.

Vibrazione continua e Ayurveda

28

Essere per sé, essere per gli altri?

..................................................................................................................

8

. ..........................................................................

Suonare il corpo: le campane tibetane per l’armonia personale 12

La via degli animali:

. ......

Animali e interferenti endocrini: l’equilibrio della vita

Gli incontri: Il sale nella Storia

34

..................................................................

14

.................................................................................

Parole e musica:

Direttore editoriale: Mari Valentini I nomi di questo numero:

24

........................................................................................

Sito web: www.bioguida.com Abbonamenti: 040.3229773 - 338.8852117 info@bioguida.com CCP 51506707

Iridologia Energetica, Kundalini e Yoga

I luoghi: I luoghi della BioGuida

Estate è musica 16

......................................................

.............................................................................

Recensione libri

.........................................................................

40

42

Francesco Giordano, critico ed esperto musicale. Roberta Giurissevich, astrologa. Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Mirko Sollima, terapista in massaggio sonoro bioarmonico.

Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig (quando non diversamente specificato)

In copertina: “Drago” opera di Tullio Calligaris


L’arcobaleno della vita Water for Unity

inserire i propri eventi, che si svolgeranno durante la settimana suddetta, all’interno del movimento Water for Unity.

È

un movimento internazionale che ha come obiettivo connettere più persone possibili in un intento comune di armonia, pace ed unità. La volontà condivisa porta ad entrare in risonanza ed a ritrovare il senso di affinità e d’appartenenza a qualcosa di più grande. Noi siamo cellule diverse di un unico grande corpo: l’umanità. Ritrovando questa coscienza comune torniamo a sentirci parte di un’unica grande famiglia e potremo cambiare tutti assieme il sogno di questo pianeta. E’ ora di decidere di adottare una nuova visione di chi siamo, dove vogliamo andare e in che tipo di mondo vogliamo vivere. Dalla scelta che faremo capiremo quale futuro daremo ai nostri figli. Perchè Water for Unity? Abbiamo scelto l’acqua come simbolo della vita: abbraccia tutti i continenti, è presente nell’aria, ovunque intorno a noi, è la componente essenziale all’interno di ogni persona ed essere vivente. L’acqua accomuna tutte le persone trasversalmente, trascendendo razze, credi, religioni e diversità in tutte le sue forme. Da sempre è un simbolo sacro e di rispetto. Portare attenzione all’acqua vuol dire ritrovare una consapevolezza comune e globale. Il concetto fondamentale è che siamo tutti gocce arcobaleno della vita. Abbiamo tutti i colori, le frequenze e le informazioni della vita racchiusi in noi e collettivamente formiamo l’arcobaleno nel suo spettro completo di colori. Come si concretizza questo movimento? Per far risplendere il sole e la luce su questo pianeta, ogni singolo raggio deve brillare, nessuno più degli altri e tutti assieme, ognuno alla sua massima possibilità. Mai nessun raggio da solo riuscirà a riscaldare questo pianeta! Dal 28 Settembre al 5 Ottobre 2014 in tutto il mondo ci saranno gruppi o sin

gole persone che, con le proprie modalità (canti, danze, cerimonie, preghiere, intenti collettivi, meditazioni, esibizioni musicali e buoni propositi), dedicheranno il proprio intento ed attenzione a purificare l’acqua di tutto il pianeta. Fare questo all’acqua significa pulire ogni essere umano e, di conseguenza, l’intero pianeta. Ovviamente, questo è solo l’inizio, la prima di tante impronte lasciate sul cammino della consapevolezza di essere tante gocce arcobaleno della vita. Proprio questa coscienza sarà la direzione da seguire: dopo questa settimana di attività, tutti insieme potremmo decidere che ogni iniziativa, impresa e momento significativo dedicati al prendersi cura della vita, saranno come piccole gocce che andranno ad alimentare il grande arcobaleno della vita. Ogni goccia e colore con la sua unicità è importante. D’ora in poi pensare all’immagine che lo siamo nell’arcobaleno della vita diventa un simbolo che ci unisce immediatamente a questo tipo d’informazione. Sul sito www.water-for-unity.com ci si può iscrivere e diventare una “goccia arcobaleno della vita”, assieme a tutti coloro, in tutto il mondo, che condividono i valori di pace, unità, rispetto della vita in tutte le sue forme. Si possono anche

Con l’etichetta Water for Unity/Il Cerchio della Vita 2014, si organizza a Udine e a Roma: UDINE domenica 28 settembre 2014 Palamostre MASARU EMOTO MAKA’ALA YATES ANGAANGAQ LAMA LOBSANG Per informazioni e prenotazioni: www.circle-of-life.org info@bioguida.com libreriaperlanima@libero.it ROMA venerdì 3 - domenica 5 ottobre 2014 LYNNE MCTAGGART MASARU EMOTO ANGAANGAQ ROGER NELSON MAKA’ALA YATES KONSTANTIN KOROTKOV SOBONFU E. SOMÉ HOWARD MARTIN ALBERT RABENSTEIN Per informazioni e prenotazioni: www.forumbenessere.it info@forumbenessere.it


Dove trovare la BioGuida?

LA BIOGUIDA SI RICEVE SOLO IN ABBONAMENTO POSTALE: conto corrente postale: 51506707 intestato a: BioGuida Edizioni - causale: abbonamento BioGuida oppure: IBAN IT14M0760102200000051506707 Contribuisci anche tu al successo del progetto BioGuida: sottoscrivi un semplice abbonamento annuale! Come privato al costo dell’abbonamento di soli 10,00 e annuali, riceverai la BioGuida comodamente a casa tua...

Come associazione / operatore al costo dell’abbonamento di soli 18,00 e annuali, vedrai pubblicati i tuoi dati nella rubrica “I Luoghi della BioGuida”, oltre a ricevere la rivista. Dopo aver pagato il bollettino invia i tuoi recapiti da pubblicare al fax 040.9890285 o alla mail info@bioguida.com

INFO LINE: info@bioguida.com 040.3229773 338.8852117


LA VIA DELLE STELLE

L’estate nel cielo di Roberta Giurissevich (astrologa)

E

cco le previsioni per i mesi estivi segno per segno, ricordando che i pronostici inerenti i transiti dei pianeti nel cielo applicati al Sole, ovvero quello che nel linguaggio comune viene definito il “segno”, equivalgono a una porzione esigua del quadro complessivo che si dovrebbe esaminare per giungere a un’analisi accurata. Ciò premesso per garantire una descrizione quanto più precisa degli eventi, prendiamo in considerazione le decadi dei segni. Per chi non fosse pratico della terminologia astrologica, i 360° del cerchio zodiacale si possono suddividere in 36 decani di 10° ciascuno; per sapere a quale decano (o decade) si appartiene, basta dividere per 3 i 30 giorni di durata di un segno e calcolare in quale delle tre fasce di 10 giorni si è nati.

Chi potrà godersi in modo più spensierato la serenità delle vacanze sono gli appartenenti alla cosiddetta “croce” dei segni mobili: Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci. Tranne i nativi della prima decade, sottoposti all’influsso distabilizzante di Nettuno, gli appartenenti agli altri decani non sono infatti toccati direttamente da passaggi critici. I nati nel segno dei Gemelli godono dalla fine del 2013 del bel trigono di Marte, che li rende attivi e vigorosi, favorendo l’attività fisica e ogni genere di iniziativa a carattere produttivo. Fanno eccezione i nati nella prima decade che devono prestare attenzione a restare con i piedi per terra e prevedere delle fasi di riposo, poiché Nettuno da una lato crea confusione rispetto alle mete da seguire e alle decisioni da prendere, mentre dall’altro mette alla prova le capacità di recupero. Questi ultimi potranno da metà luglio beneficiare dell’ingresso di Giove

in Leone, che li spronerà ad apportare cambiamenti positivi nella loro vita verso una maggiore libertà d’azione. Gli appartenenti alla seconda decade dei Gemelli godono dell’appoggio di Urano, che offre loro la possibilità di sfruttare nuove occasioni positive anche grazie all’aiuto di amici e conoscenti. I Vergine della prima decade devono mettere in campo tutta la loro proverbiale prudenza, in quanto a causa di Nettuno potrebbero prendere abbagli o essere facile preda di di raggiri e situazioni ingannevoli, oltre che di un possibile abbassamento del sistema immunitario; mentre da fine luglio, con l’ingresso di Marte in Scorpione, dovrebbero registare un più alto livello di vitalità, dinamismo e intraprendenza. I più favoriti sono i nati nella seconda decade, i quali, grazie al transito positivo concomitante di Saturno e Plutone, che determinano situazioni scorrevoli, rico-


noscimenti e cambiamenti costruttivi, attraverseranno un periodo di benessere e buona salute. I nativi della prima decade del Sagittario, oltre che con un eventuale deterioramento dello stato di salute, dovranno confrontarsi con situazioni confuse, sulle quali sarà difficile imprimere la loro volontà per dirigerle nella direzione desiderata. I nati nella seconda e terza decade invece non incontreranno particolari difficoltà: gli appartenenti alla seconda decade beneficiano da tempo del transito favorevole di Marte e di Urano, che elargiscono grinta, entusiasmo, originalità e spirito innovativo. E’ il caso di approfittare di questo periodo per portare a segno dei risultati, poiché gli eventi si svolgono senza grossi intoppi. I sagittari della prima decade avranno modo di riprendersi a metà luglio quando Giove, entrando in Leone, offrirà loro un’occasione di riscatto rispetto agli eventi recenti. I nativi della prima decade dei Pesci sono da lungo tempo alle prese con gli influssi di Nettuno, governatore del segno, grazie al quale avranno raggiunto apici inarrivabili su piani metafisici, spirituali o di espressione dell’amore universale, rischiando contemporanemente di perdere il senso della realtà o trovarsi annullati in qualche pesante schema di dipendenza. E’ importante con questo transito prestare attenzione nell’utilizzo di sostanze chimiche, poiché il sistema psicofisico è molto più sensibile del solito. A fine agosto sarà possibile recuperare un po’ di energia e capacità operativa grazie all’ingresso di Marte in Scorpione. I Pesci della seconda decade godono degli aspetti favorevoli di Saturno e Plutone che li rendono più realistici, determinati e fattivi. Chi è nato nella terza decade può approfittare fino a metà luglio del trigono di Giove che regalerà nuove occasioni in cui cimentarsi a livello creativo, buona salute e benessere generale. Attenzione ai peccati di gola e a non esagerare nelle spese. Se, in base alla tradizione, si considerano fortunati i segni toccati direttamente dal transito di Giove, quest’estate vedrà in posizione privilegiata i nati nell’ultima decade del segno del Cancro e nella prima del Leone.

Giove, che ha iniziato il suo passaggio nel Cancro a luglio 2013, terminerà di attraversare il quarto segno alla fine di luglio di quest’anno, portando occasioni vantaggiose ai nativi della terza decade, che saranno propensi a intraprendere viaggi, dedicarsi a situazioni di svago, a sfruttare opportunità, realizzare progetti e ad ampliare la sfera delle proprie conoscenze. Giove sarà in grado di attenuare il transito sfavorevole di Marte, in aspetto negativo con il Cancro nel medesimo periodo che, al contrario, tende a generare nervosismo, conflitti e incompresioni nei rapporti e ostacoli nel raggiungimento degli obiettivi. I Cancro della seconda decade, che hanno già beneficiato dell’apporto positivo di Giove, continueranno a cavalcare l’onda dei cambiamenti in atto da lungo tempo, in seguito al transito di Urano e Plutone i quali, trovandosi in aspetto dinamico, costringono i cancerini a uscire dal loro guscio e spingersi oltre la consuetudine, per andare incontro ad un rinnovamento inaspettato non senza qualche sforzo, fortunatamente ben supportati in questa prova da Saturno. Con l’ingresso di Giove in Leone a metà luglio i nati nella prima decade potranno finalmente iniziare ad allentare un po’ la tensione degli avvenimenti recentemente segnati dal transito di Saturno, che li ha costretti a una lunga fase di sforzi e rinunce, che poco si confanno ad un segno per natura portato a vivere seguendo un flusso vitale positivo, senza considerare l’eventualità di affrontare ritardi o lunghe riflessioni, né tantomeno di incassare possibili sconfitte. Con Marte e Urano positivi, ai nati nel Leone (soprattutto agli appartenenti alla seconda decade) non mancheranno energia, idee innovative e occasioni inaspettate. Lo Scorpione, soprattutto se appartenente alla seconda decade, dovrà fare ricorso alle sue straordinarie potenzialità per far fronte al passaggio nel segno di Saturno, che richiede sforzo, pazienza, spirito di sacrificio e capacità di introspezione. Sarà utile una fase di riflessione in cui tirare le somme di quanto è stato realizzato finora per riposizionarsi rispetto alle aspettative future, valutando le proprie possibilità con il fondamentale ausilio di Plutone che, dal Capricorno, contribuirà ad apportare energia e apertura verso

soluzioni che prima potevano apparire fuori portata. Gli appartenti alla prima decade, avendo già superato il passaggio di Saturno, avranno un’estate più positiva, durante la quale saranno particolarmente intuitivi, ispirati ed empatici grazie al trigono di Nettuno, che amplifica l’immaginazione, favorisce attività di carattere artistico e alimenta interessi in campo umanitario, mistico o spirituale. A fine agosto gli scorpioni della prima decade sentiranno una sferzata di energia grazie all’ingresso di Marte nel segno. Quanto appena affermato per lo Scorpione coinvolge gli altri segni della “croce dei segni fissi”, vale a dire Toro, Acquario e Leone. I Toro della seconda decade infatti devono rimboccarsi le maniche, poiché Saturno dallo Scorpione li induce ad attingere a tutte le proprie risorse per superare situazioni non facili. Sarà opportuno prendersi momenti di riposo per recuperare le energie e trovare spazi in cui ricaricarsi, anche psicologicamente, per fronteggiare le prove del periodo, tenendo presente che questo transito segna la fine di un ciclo naturale e che, a questa fase, seguirà un nuovo inizio in cui riprendere in mano le cose con rinnovata energia. Anche i Toro della prima decade, la cui situazione si è alleggerita, godranno dell’influsso di Nettuno che potrebbe portare un pizzico di fantasia e maggiore ispirazione anche nella loro visione solitamente molto pragmatica e realistica. Quanto affermato per Scorpione e Toro coinvolge anche i nati nella seconda decade del segno dell’Acquario, che stanno a loro volta attraversando una fase di rivalutazione delle loro capacità e di ridefinizione degli obiettivi, causata da eventi che li hanno messi profondamente in discussione. Vanno prese in particolare considerazione le situazioni avviate nel corso degli ultimi sette anni, poichè corrispondono ad un quarto di giro di Saturno sulla ruota dello zodiaco. Per gli acquari si tratterà di rinnovare il proprio senso di sé, prendendo atto della fine di situazioni rispetto alle quali si era attuata una forma di identificazione, fossero esse di carattere lavorativo o relazionale. Per fortuna da dicembre scorso i nati nell’Acquario ricevono il sostegno di Marte, che ha sopperito in parte, di


LA VIA DELLE STELLE

spensando energia e spirito di inizativa, alle fatiche imposte da Saturno. Il record del cambiamento spetta ai nati nella seconda decade del segno dell’Ariete, indotti dal transito combinato di Urano e Plutone a rivoluzionare la propria esistenza, data la loro necessità ineludibile, in questa fase, di rivendicare la propria libertà e la contemporanea incidenza di eventi imprevedibili e dirompenti. Vale ricordare, in relazione a questo passaggio, l’opportunità di diventare agenti e non vittime dei cambiamenti che le energie cosmiche ci invitano ad attuare, spesso contro la nostra volontà cosciente. Spiccherà la tendenza a prendere posizioni estreme e la difficoltà ad accettare i compromessi, soprattutto a causa del passaggio combinato di Plutone. Con questi transiti sarà opportuno cercare di fermarsi per recuperare le energie spese anche perché, sfruttandoli al meglio, essi rappresentano straordinarie occasioni evolutive e di realizzazione. Quando un passaggio planetario tocca un segno, la sua influenza interessa anche gli altri che si trovano nello stesso asse: i transiti appena descritti interessa-

no dunque anche i nativi della Bilancia e, in particolare, quelli della seconda decade, indotti da Urano a confrontarsi con quanto di inatteso sottende la nostra esistenza. I cambiamanenti da affrontare metteranno alla prova l’autostima di chi è nato nel segno, spronato a ridefinire il valore attribuito a se stesso in relazione agli altri e alle proprie condizioni di vita. Sarà bene incanalare le dirompenti energie planetarie modificando consapevolmente le situazioni che necessitano una revisione, piuttosto di attendere il sopraggiungere di eventi fuori controllo. Fino alla fine di luglio i bilancia potranno contare sull’appoggio di Marte che non farà mancare loro il coraggio e la forza necessari a superare la proverbiale indecisione del settimo segno. Trovandosi dall’altra parte del medesimo asse, il Capricorno condivide le sorti di Ariete e Bilancia, soprattutto per quanto concerne i nati nella seconda decade, mentre chi appartiene alla prima può allentare la tensione, avendo da poco attuato la trasformazione richiesta dal transito combinato di Urano e Plutone. Anche il più solido dei segni si troverà a dover riconsiderare gli obiettivi che si

era prefissato, in seguito a questo potente passaggio planetario, tenendo conto che il vero vincitore è chi nella vita ha la capacità di discernere sapendosi piegare di fronte alle difficoltà. Ancora una volta la prova per il Capricorno consiste nella capacità di mettere da parte rigidità ingiustificate in favore dell’aquisizione di una maggiore saggezza. Egli non potrà trarre vantaggio dal transito di Marte, che potrebbe renderlo nervoso e ancora meno incline ai compromessi, avendo tuttavia come alleato Saturno, il suo governatore, in grado di potenziarne la determinazione e l’incredibile capacità di resistenza. Per quanto concerne l’amore, i segni toccati direttamente da Venere e dunque più inclini a esprimere il proprio magnetismo o a fungere da catalizzatori per le persone che li circondano, saranno i Gemelli fino a metà luglio e i Cancro fino a metà agosto, anche se il primato in questo senso spetta decisamente ai nati in Leone, soprattutto della prima decade, che faranno faville poiché riceveranno l’influsso combinato di Giove a partire da metà luglio e Venere da metà agosto. A tutti, naturalmente, l’augurio di un’estate gioiosa.



LA VIA INTERIORE

Essere per sé, essere per gli altri? di Susanna Berginc (consulente di Metamedicina)

F

inalmente è arrivata l’estate, con le belle giornate, il sole che riscalda, la voglia di divertirsi ma soprattutto è giunto il momento delle meritate, sognate vacanze. Al mare, in montagna, in giro per città, a casa a riposare… da soli, in coppia, con i figli o con gli amici. L’importante è ricordarsi di lasciare a casa due compagni di viaggio poco raccomandabili: il senso di colpa e il senso del dovere. Il senso del dovere Un esempio molto forte lo trasmettono le persone che, sentendosi insostituibili, si portano in vacanza il cellulare del lavoro per essere “meravigliosamente” reperibili 24 ore su 24, anche nei posti più lontani ed irraggiungibili come le Maldive, l’Antartide o in vetta a una montagna. Non sanno che, prima o poi, anch’essi raggiungeranno le verdi praterie e la loro “insostituibilità” verrà sostituita con un altro insostituibile di turno,

pronto a farsi sfruttare dal capoufficio, dai colleghi, dal titolare o… da sé stessi. Queste persone forse, nel loro intimo, hanno bisogno di sentirsi importanti e devono dimostrarlo per prima cosa a loro stesse. Ricordo ancora oggi il caso di Maria, 40 anni, grande lavoratrice ed instancabile donna di casa. Alla domanda “Cosa succede se ti fermi?” lei, decisa, rispose “Mi viene la depressione!”. Quindi: se lavoro senza fermarmi non entro in depressione. Mi distruggo, mi nego lo spazio di esistere, mi annullo perché non ho coraggio di guardarmi dentro per poi vivere e fronteggiare il dolore che c’è in me e si manifesta (in questo caso) con la depressione. Queste persone, se si fermano, sono costrette a fare i conti con quello che non vogliono sentire e sempre più si trasforma in ansia, agitazione o panico: se io faccio, faccio, faccio, finisce che non sento. Che cosa? Il dolore. E più questo alza il volume, più lavorerò per non sentirlo. E il dolore può segnalare qualunque cosa: la sensazione di non esistere, la convinzione di non avere il diritto, sentirsi in colpa o, molto spesso, tanta paura e tanta rabbia.

Esiste poi anche un altro senso del dovere, un po’ più subdolo, legato alla propria famiglia o alle persone che si amano. Chi desidera andare in vacanza, desiste dal farlo, non si permette neppure di sognarlo, perché è convinto di non aver scelta: “Chi porta poi il pranzo alla mamma?”, “Chi aiuterà il signor Rossi ora che la moglie è morta e il figlio non vuole più vederlo?”. E così via. Che il nostro carnefice sia il lavoro o una persona, poco importa. Quello che conte invece è rendersi conto che, dentro di noi, c’è questo insano meccanismo che lavora senza tregua, in sordina, alle nostre spalle. Le persone che vivono (o meglio, sopravvivono) con il senso del dovere, molto spesso sono cresciute in fretta, magari perché è nato un fratellino: “Ora sei tu il più grande e mi darai una mano”, oppure perché un componente della famiglia si era ammalato, o perché erano loro i più grandi, i primogeniti e quindi “ometti” e “donnine” di casa. Forse questi bambini hanno compreso subito che, facendo tutto per bene, se fossero stati responsabili già da piccoli, mamma e papà li avrebbero premiati con un “bravo” o “brava”: questo per loro equi-


valeva ad una dichiarazione d’amore. Una madre che insegna fin da piccoli a pensare sempre per primi al prossimo, cosa trasmette ai propri figli? “Gli altri hanno più diritto di me”, “Io non conto nulla”, “Non c’è mai spazio o tempo per me”. E, se provano a ribellarsi, arriva la conseguenza: “Non hai fatto il bravo quindi niente bacino della buonanotte, niente dolcetto, ecc.”. O, peggio ancora, vedono i loro genitori arrabbiati o delusi: cosa apprendono questi bambini? Apprendono che l’amore è legato alla prestazione, ovvero più e meglio si fa, più e meglio si viene amati. Non occorre ovviamente arrivare a tanto: basta avere un genitore o un nonno che ripete “Ora che sei grande…” ad un bambino o una bambina di 2, 4, 6, 8 anni. E tutto questo accade anche ai giorni nostri, soprattutto nelle famiglie che si sentono più evolute o migliori delle altre (negli approcci terapeutici risultano essere le più difficili talvolta, perché non vogliono rendersene conto: forse che ci sia sotto un forte senso del dovere di dover apparire una bella famiglia?). Queste tipologie di bambini così assennati, bravi, pieni di senso del dovere, diventati adulti dopo decenni di vita insoddisfatta e sacrificata agli altri (anche inconsciamente), iniziano timidamente a chiedersi “E per me? Non c’è nulla?”. Ma forse non tutti sono così abili nel farlo (soprattutto se non hanno mai iniziato un cammino di crescita personale, nel quale si impara presto a porsi le domande più scomode). Così si trascinano avanti affannosamente, sempre più stanchi, sempre più affetti da patologie infiammatorie (quando sono arrabbiati con sé stessi o con chi “ruba” loro il tempo), con patologie tiroidee (se ci sono difficoltà ad esprimere i propri bisogni o si è preteso troppo da sé stessi), con obesità (per mancanza di spazio per sé o per un eccesso di responsabilità) o malattie degenerative (solitamente odio o rancore): questi sono solo alcuni esempi presi in prestito dalla Metamedicina. Accade tutto questo perché ci si dimentica che se vogliamo dare, con il cuore, è essenziale imparare a ricevere: denaro, regali, tempo per noi, solo per noie. In effetti se stiamo bene, possiamo fare del bene. Se siamo forti e pieni di energia, possia-

mo trasmettere forza ed energia. Se abbiamo amore e pace dentro di noi, possiamo trasmettere amore e pace. Ma se siamo stanchi, demotivati e magari arrabbiati, cosa trasmetteremo a chi vogliamo aiutare? “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Non ci è stato detto “più di te stesso”, ma “come”. Come! Se non sappiamo amarci abbastanza, se io non abbiamo imparato ad amarci così come siamo, come possiamo amare il prossimo così com’è? Alla base potrebbe esserci solo un innato senso del dovere, così come ci è stato insegnato, tramandato. Inoltre, potrebbe nascondersi dietro a tale senso del dovere, indisturbato, da decenni, un senso di colpa? Se non amiamo, se non aiutiamo… che razza di persone siamo? Senso di colpa E’ incredibile il numero delle persone costrette a rinunciare alle loro vacanze perché si subiscono un infortunio, perdono il biglietto, incorrono in una truffa oppure accade qualcosa che impedisce loro di partire. Può essere che abbiano vissuto poco prima della partenza un senso di colpa? Ma cosa produce abitualmente un senso di colpa? La convinzione che non abbiamo diritto. Il senso di colpa ci nega il diritto di stare bene, vivere felici, goderci un bel viaggio, vivere un momento di relax o pace interiore. Con i sensi di colpa potremmo tappezzare l’intero Universo, sia per quantità che qualità. Claudia Rainville scrive in un suo libro che “tra le emozioni che viviamo quotidianamente, le paure ed i sensi di colpa sono le più frequenti”, soprattutto a livello inconscio. E, se vogliamo, sono quelle che causano più problemi. Come tutto le nostre convinzioni limitanti, affondano le loro radici nell’educazione e nel vissuto che ognuno porta nel proprio intimo, fin dai primi giorni di vita (o addirittura, spesso, da molto prima). Forse coloro che sono schiacciate dal senso di colpa, da bambini si sono sentiti dire dai genitori qualcosa come “Mi sono sacrificato tanto per te” o, peggio ancora, “Se non fosse per te me ne andrei”. Con gli anni questi bimbi diven-

teranno grandi lavoratori, instancabili, senza concedersi mai il diritto di riposare: “La mamma non si è mai riposata, povera donna”. Infatti, quanti di noi arrivati a casa dopo una giornata di lavoro particolarmente impegnativo, iniziano immediatamente a preparare la cena, pulire, sistemare, senza fermarsi nè assaporare un paio di minuti la gioia di essere nuovamente a casa? E, quanti di noi, seduti sul divano, non possono rilassarsi più di tanto perché “c’è così tanto da fare”, al punto da arrivare a crearsi addirittura dolori, che impediscono di stare fermi a riposare? Se abbiamo avuto dei genitori instancabili, abbiamo forse interiorizzato l’impressione di fare loro un torto. Se il nostro tenore di vita è buono, come possiamo sentirci nei confronti di qualcuno che a malapena sbarca il lunario? O verso chi ha fatto tanto per noi senza fermarsi mai? “Ma come posso andare in vacanza quando nel mondo le cose vanno così male?”, “La famiglia Bianchi non arriva a fine mese ed io sono al mare che mi diverto…” E stiamo pur certi che, la famiglia Bianchi, appena ha un po’ di soldi se li spende volentieri. Siamo molto abili nell’inventare mille modi per essere infelici a causa del senso di colpa. Se qualcuno ci telefona e ci sveglia la domenica mattina chiedendoci: “scusa, ti ho svegliato?”, possiamo stare certi che risponderemo “nooo.. ero già sveglio”, senza rendersi conto di dire una bugia (è una bugia, vera e propria, non cerchiamo altri termini). Perché ci sentiamo in colpa di aver dormito fino a tardi, oppure non vogliamo far sentire in colpa l’altro. Quante donne, quanti uomini, hanno vissuto con colpa la gelosia dei propri fratelli o sorelle? (“La mamma ti ha amato di più”, “hanno sempre preferito te perché eri l’unico maschio”, “sei talmente bello/intelligente rispetto a noi”) E si sono dati tanto da fare per essere amati, arrivando persino ad ingrassare, ammalarsi, negarsi le vacanze per dimostrare di non avere nulla più degli altri. Quanto dolore, solo per essere amati. Quanto dolore genera questo subdolo senso di colpa. E quanti pensieri inconfessabili ci portiamo appresso: se non fossi nato sarebbe stato meglio.. mamma e papà


LA VIA INTERIORE

sarebbero stati più felici”, “se fossi stato un maschio, forse papà non sarebbe andato via”, “se fossi stato più bello/ bravo/buono mi avrebbero accettato”. Pensieri che avvelenano la vita per decenni, senza che nemmeno rendersene conto. Quando, dopo un lungo colloquio, capita di far notare alle persone la presenza di uno di tali pensieri, cadono dalle nuvole e improvvisamente si “svegliano”, rendendosi conto che è proprio così. “Se non fossi nato, mamma non sarebbe rimasta con papà, che l’ha picchiata per tanti anni”… senza rendersi conto che è la madre l’unica responsabile della propria vita. Un carnefice senza vittima smette di picchiare. Bisogna essere in due. Non è il bambino responsabile di tanto dolore. Questa convinzione a livello inconscio è durissima da smantellare. E’ già un grande passo avanti riuscire a vederla in noi. Dopo aver letto tutto questo, qualcuno potrebbe chiedersi: “e adesso?? Cosa faccio?” Il fatto di essersi resi conto di tali pensieri è già una grande vittoria. E poi 10

c’è una buona notizia: esistono molte tecniche (la Metamedicina è una di queste) per aiutarci in questo percorso. L’importante è che non lavorino solo sul piano del pensiero, sul livello razionale, limitandosi a seppellire ancora più a fondo l’emozione (per nasconderla). In questo caso, al primo intoppo, il senso di colpa e il senso del dovere rifaranno subito capolino, ancora più forti. Non serve a nulla ripetersi: “sono libero giorno dopo giorno di godermi la vita”, se dentro di noi c’è un bambino che sussurra continuamente: “Eea meglio se non nascevo.”. Nell’attesa di trovare e iniziare a lavorare con le tecniche più appropriate, può essere molto utile l’uso dei fiori di Bach. Per il senso del dovere possiamo provare a utilizzare Oak (è proprio il fiore del senso del dovere), eventualmente assieme a Centaury (incapacità di dire di no per paura di non essere accettato), sempre assieme a Pine (per il sentirsi in colpa che inevitabilmente ne consegue). Invece per il senso di colpa sicuramente Pine (è il tipico fiore dei sensi di colpa) assieme a Larch (auto-

stima, senso di non farcela). In ogni caso è consigliabile aggiungere ai fiori scelti anche Star of Bethlehem, il fiore legato ai vissuti dolorosi o ad uno shock subìto. Sceglieremo i nostri fiori e li faremo preparare da un farmacista/erborista, per poi prenderli 4 gocce per 4 volte al giorno, a digiuno, sotto la lingua. Per almeno 4-6 mesi. E continueremo anche se sentiremo di stare meglio. Forse potrebbe essere solo un’ulteriore “trappola” del nostro senso di colpa. E saremo pronti finalmente per goderci le vacanze!

WORKSHOP GRATUITO LA METAMEDICINA ED I SENSI DI COLPA Venerdì 12 settembre 2014 ore 18.00 A cura a Susanna Berginc Presso Associazione Naturalmente Via Cumano 4 -Trieste Info: susanna.metamedicina@gmail.com


Novità BioGuida Edizioni

SUONOTERAPIA

e MASSAGGIO SONORO

BIOARMONICO Come utilizzare le campane tibetane per creare armonia equilibrio e benessere di Mirko Sollima Le popolazioni antiche ritenevano che il suono fosse il primo creatore ed un potente mezzo di guarigione e trasformazione. Ai loro occhi la materia, in costante vibrazione, appariva come la manifestazione di un suono arcano che, dalla vacuità, tesseva infiniti universi di forme. La Suonoterapia affonda le proprie radici in questa antica visione del mondo che oggi trova conferma nel moderno paradigma quantistico. Il principio di base consiste nella credenza che tutto, esseri umani inclusi, vibri ad una determinata frequenza di risonanza, alla base anche degli stati di salute e malattia. L’autore affronta, in modo semplice ma esaustivo, varie tecniche per utilizzare i suoni delle campane tibetane in modo da ripristinare le frequenze naturali del corpo. Esse sono strumenti di antichissima origine, forgiate dalla lega dei metalli che rappresentano i pianeti dell’antica e moderna concezione del sistema solare. Una volta utilizzate nel giusto stato interiore e selezionate con cura, attraverso le indicazioni riportate nel libro, il lettore potrà avvalersi della propria esperienza per applicare le possibilità terapeutiche delle campane tibetane al personale benessere o per offrire un concreto aiuto agli altri, attraverso una tecnica innovativa chiamata Massaggio Sonoro BioArmonico. Perché BioArmonico? Il termine ha come fondamento teorico la Scienza dell’Armonica, secondo cui la realtà si manifesta seguendo la serie dei suoni armonici. La maestosità del creato risponde a determinate proporzioni rintracciabili ovunque, dalle conchiglie alle galassie. Quando l’Armonica viene applicata all’essere umano, prende il nome di BioArmonica. Il Massaggio Sonoro BioArmonico pone al centro del proprio metodo i suoni come linguaggio portatore di una bellezza armonica universale. In particolare viene dedicata grande attenzione alle frequenze planetarie, di comprovata efficacia terapeutica. Le tecniche e gli esercizi presentati nel libro diventano una mappa ed un invito ad incamminarsi sulla Via del Suono, inteso come strumento di guarigione e crescita interiore, per ritornare all’Origine e sperimentare il Suono Primordiale, che tutto sostiene e preserva.

DA LUGLIO NELLE MIGLIORI LIBRERIE E PER ACQUISTI ON-LINE: www.macrolibrarsi.it, www.ilgiardinodeilibri.it; www.ibs.it A PREZZO SCONTATO E SPEDIZIONE GRATUITA SUL SITO:

www.bioguida.com


LA VIA INTERIORE

Suonare il corpo: le campane tibetane per l’armonia personale di Mirko Sollima (suonoterapeuta) www.laviadelsuono.it www.campanetibetane.net)

“L’essere umano è uno strumento musicale che, di tanto in tanto, va accordato”

D

a qualche anno, anche in Italia le campane tibetane sono state conosciute dal grande pubblico per le capacità curative che i loro suoni trasmettono. Sono strumenti musicali diffusi soprattutto in Tibet, Nepal, nel subcontinente indiano, in Giappone, Cina, Corea e Indonesia. La loro origine ed in particolare la loro funzione resta avvolta nel mistero. In Tibet, le prime campane furono forgiate più di 5000 anni fa e venivano utilizzate nelle pratiche sciamaniche del Böon. La forgiatura delle campane, secondo alcune fonti, sembra essere connessa ad antiche pratiche legate al Culto del Fuoco. Durante questo procedimento gli sciamani cantavano dei mantra per infondere poteri specifici al suono che la campana avrebbe prodotto, come la capacità di indurre lo stato di trance e il viaggio fuori dal corpo. Le campane tibetane nascono dall’unione di diversi metalli che corrispondono ai pianeti dell’antica e nuova concezione del sistema solare. I metalli che compongono la lega delle campane vibrano

ad una frequenza armonica diversa e risuonano con il pianeta corrispondente. Le campane sono forgiate dalla lega di 5, 7, 9, 10 o 12 metalli e, per questo, il suono prodotto riproduce una vasta serie di armoniche. Tradizionalmente, le campane sono composte da una lega di sette metalli che corrispondono al numero dei pianeti dell’antica concezione del sistema solare. Pianeta

Metallo

Sole

Oro

Luna

Argento

Mercurio

Mercurio

Venere

Rame

Marte

Ferro

Giove

Stagno

Saturno

Piombo

Le campane tibetane, inoltre, possiedono una natura profondamente simbolica che emerge dalla forma (il cerchio rappresenta l’universo e l’elemento femminile) ed il percussore utilizzato per creare il suono, (dalla forma allungata) ( che rappresenta il principio maschile). La Suonoterapia In epoca moderna, le campane tibetane sono state integrate nella Suonoterapia. Questa si occupa di studiare e verificare in che modo il suono, inteso come frequenza di vibrazione, può influenzare l’essere umano ed il mondo circostante. Questo pone la Suonoterapia su un altro campo di ricerca rispetto alla più conosciuta Musicoterapia. Mentre quest’ultima utilizza il suono come medium esclusivamente relazionale, svuotando il suono di un significato proprio, la suonoterapia ridà al suono una funzione di agente capace di apportare cambiamenti e trasformazioni a tutto ciò che incontra.

12

Il principio di base della Suonoterapia consiste nella credenza che tutto, esseri umani inclusi, vibri ad una determinata frequenza di risonanza e che essa questa stia alla base degli stati di salute e di malattia. Il corpo, per sua stessa natura, si comporta come un vero e proprio strumento musicale, sensibilissimo alle onde sonore, in grado di “scordarsi” ed essere “riaccordato” per biorisonanza attraverso particolari frequenze, ritmi e intervalli musicali. Il corpo fisico è, infatti, composto da oltre 100 trilioni di cellule ed ognuna di esse possiede una propria nota di risonanza. L’armonia di questo nostro personalissimo universo vivente è paragonabile ad un immenso universo sonoro. Tutte le cellule, gli organi, le ossa e ciò che compone il nostro corpo fisico possiede una propria nota di risonanza. La struttura fisica dell’essere umano si comporta come una vera e propria cassa di risonanza. Il ventre, il petto e la testa risuonano in modo evidente con i suoni gravi, medi e alti. Mentre gli organi interni, il sistema nervoso e linfatico, rispondono a specifiche frequenze ed intervalli musicali. L’essere umano in salute può così essere paragonato ad una grande e maestosa orchestra che produce una magnifica musica armonica; quando quest’armonia viene spezzata, l’essere umanoindividuo rischia di perdere il proprio equilibrio, creando un terreno fertile per la manifestazione della malattia.


ve). Uno degli effetti più immediati per chi riceve un massaggio sonoro è proprio quello di sentirsi in un luogo protetto, dove è possibile ritrovare sé stessi. Durante questo massaggio, le campane vengono posizionate su alcune parti del corpo o poste nelle immediate vicinanze, a pochi centimetri di distanza. Generalmente, un trattamento di massaggio sonoro ha una durata compresa tra i 15 e i 45 minuti.

Il Massaggio Sonoro BioArmonico Il modo più semplice e diretto per entrare in contatto con le frequenze curative delle campane tibetane è il massaggio sonoro. In che senso un massaggio può essere considerato sonoro? Il suono e la musica, ancora prima di raggiungere l’orecchio dell’ascoltatore, si propagano come onde meccaniche di compressione e decompressione delle molecole d’aria con determinate caratteristiche (altezza, intensità, timbro). Il contatto del corpo con queste onde vibrazionali stimola i recettori fisici, producendo una particolare sensazione tattile-pressoria che, appunto, massaggia il corpo, con vibrazioni più o meno intense, nella sua totalità di tessuti, muscoli, ossa, organi, ghiandole e cellule, portando in risonanza l’essere umano nella propria globalità psico-fisica e spirituale. Dalle ricerche sulla vita intrauterina, in particolare, diventa evidente che tutti noi, in realtà, conosciamo benissimo cosa sia un massaggio sonoro. Fin dalla nascita il feto è, infatti, immerso in un continuo bagno sonoro-vibrazionale. La pelle del feto, attraverso il liquido amniotico, percepisce come onde di vibrazione i suoni che provengono dall’interno del corpo della madre (battito cardiaco, respirazione, movimenti intestinali e gastrici, voce materna) e dall’esterno (rumori e suoni ambientali, relazioni emotive ed affetti-

Ma attenzione: praticare il massaggio sonoro non significa soltanto appoggiare delle campane qualsiasi sul corpo e suonarle. E, esso prevede una professionalità ed una conoscenza profonda di come il suono influenza l’essere umano. La scelta delle campane deve essere accurata ed il loro suono interagire beneficamente con la persona che riceve il trattamento. Così, dopo oltre dieci anni di esperienze e ricerche, ho codificato un metodo di massaggio sonoro che ho definito BioArmonico. Il termine vuole sottolineare l’importanza per l’operatore di conoscere a fondo l’armonia come legge universale e non utilizzarla come una parola vuota e massificata dall’imperante cultura new age. La maestosità del creato infatti, risponde a delle precise armonie, per quanto riguarda determinate proporzioni rintracciabili ovunque intorno a noi, dalle conchiglie alle galassie. L’essere umano non fa eccezione: anch’egli risponde alle leggi dell’armonia musicale ed è una perfetta manifestazione vivente dei suoi rapporti armonici. Così, quando l’Armonica (l’antica conoscenza pitagorica che utilizzava come sistema l’armonia musicale) viene applicata consapevolmente all’essere umano, diventa BioArmonica. Nel Massaggio Sonoro BioArmonico la scelta delle campane da utilizzare è molto accurata e tiene in considerazione le armonie vitali di ciascuno. Si privilegiano, in particolare, alcune frequenze ed intervalli musicali che trasmettono delle BioArmonie capaci di stimolare le energie sopite dell’essere umano ed instaurare i processi di auto guarigione del corpo. Inoltre, il suono è utilizzato come elemento di uno schema interdipendente, che trova le sue origini nell’intenzione del terapeuta e del “paziente”, dalla qua-

le dipende la qualità dell’informazione trasportata dal suono stesso, secondo lo schema: Intenzione → Suono → Visualizzazione → Guarigione Il Massaggio Sonoro BioArmonico è indicato principalmente per eliminare lo stato di stress dall’organismo, con fini preventivi e terapeutici. Il suono delle campane tibetane, così utilizzato, può stimolare positivamente le aree del cervello colpite dagli agenti stressanti, diminuendo le ripercussioni sul corpo ed evitando la nascita di un substrato emozionale negativo, spesso legato ad un abbassamento del sistema immunitario. Inoltre, libera le energie psichiche interiori che potrebbero somatizzarsi negli organi interni e nei tessuti. Il Massaggio Sonoro BioArmonico è indicato per affrontare disturbi di diversa natura, sia emotivi che fisici. L’azione del suono, infatti, si esplica sia sui piani fisici che su quelli sottili dell’essere umano, mettendo in comunicazione e consentendo una ri-accordatura fra gli aspetti consci e inconsci, materiali e spirituali della nostra esperienza di vita. “Raggiungere le profondità del suono, danzare le note dell’infinito sentire la vita pulsare nel silenzio, per giungere infine ad ascoltare noi stessi il nostro respiro, il battito del cuore e l’energia vitale che ci sostiene e preserva.”


GLI INCONTRI

I.P.

Il sale nella Storia G

ià nell’antichità al sale venivano riconosciute proprietà curative se non addirittura taumaturgiche. Presso alcuni popoli il sale veniva usato come moneta di scambio, in Egitto era un dono “da Faraoni” e nel Medioevo al sale vennero attribuite proprietà quasi miracolose, oltre che di protezione dal malocchio. In fondo, a tutt’oggi sul sale sono incentrati proverbi, modi di dire o anche atteggiamenti scaramantici, gesti e tradizioni che si tramandano da generazioni. Il sale gettato negli angoli delle stanze di molte case dovrebbe proteggere dalle influenze negative; il sale rovesciato accidentalmente va trattato in un determinato modo a seconda dei luoghi e delle credenze; quello sparso davanti alla porta di casa è una valida protezione contro le “streghe” e si potrebbe continuare ad elencare fin troppe usanze e superstizioni che lo vedono protagonista. Al di là di certi riti e gesti, le proprietà curative del sale erano note già agli antichi e non sono certo decadute nel corso dei secoli. Attualmente, in alcune miniere ormai in disuso sono stati realizzati alcuni centri curativi. È il caso della miniera di sale di Wieliczka, in Polonia, vicino a Cracovia: sede della più lunga galleria di sale d’Europa, a 226 metri di profondità, che ospita un vero e proprio sanatorio. Caso simile è la cava di sale di Berchtesgaden, in Germania. Del resto le prime grotte

saline sono nate nel secolo scorso proprio in Polonia, paese con un’antica tradizione di miniere di sale; oggi si stanno diffondendo sia in Europa sia in America, e sono presenti anche in Italia, sotto forma di “grotte di sale” progettate scondo particolari tecniche. Innanzitutto il sale utilizzato per costruirle, ispirate alle antiche miniere, deve essere naturale: non ottenuto chimicamente ma recuperato, per quanto possibile, da saline, miniere, laghi salati dove l’acqua sia evaporata. Tra i maggiori “fornitori” di sale per la costruzione delle grotte figurano il Mar Nero e le miniere polacche. Tenendo in considerazione il fatto che in alcune nazioni del nord-est europeo le gallerie saline sotterranee vengono usate come un vero e proprio ospedale per persone affette da patologie respiratorie, con risultati incredibili, per chi non può o non vuole spostarsi sino alle miniere, ci sono apposite strutture quali con le stesse caratteristiche delle grotte naturali in cui si svolgeva l’attività estrattiva, in grado di assicurare i tanti benefici e vantaggi. Il trattamento con il sale, oggi definito haloterapia, ha conservato molto delle sue origini remote, proprio per la straordinaria semplicità e naturalezza dei trattamenti, in genere consistenti

in semplici sedute di circa 45 minuti, comodamente rilassati nelle sedie a sdraio, magari mentre i bambini giocano con paletta e sechiello con il sale del pavimento. La tecnologia, inoltre, viene in aiuto del benessere grazie all’utilizzio dell’halogeneratore, un apparecchiatura elettromeccanica certificata indispensabile per la diffusione del salgemma e la ionizzazione dell’habitat, così da favorirne l’assimilazione tramite la respirazione e il contatto con la pelle. Diversi studi medici hanno dimostrato come il meccanismo d’azione del cloruro di sodio sia in grado di far funzionare al meglio quell’insieme di piccole ciglia di cui sono dotate le cellule che tappezzano le vie respiratorie che, con movimenti frequenti, regolari e coordinati, trasportano il sottile strato di muco che le ricopre verso il cavo orale: si ottiene così una continua detersione dell’intero albero respiratorio, poiché nel muco svengono intrappolati virus e inquinanti atmosferici. E’ inoltre risaputo che gli ioni di sale agiscono principalmente sulla respirazione, migliorando lo stato delle mucose, dei bronchi e in generale delle vie respiratorie per un acresciuto stato di benessere psico-fisico. Il trattamento non è di tipo medico sanitario, ma un sistema naturale, non invasivo di salvaguardia della salute.



I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13, Torino. Tel. 011.3241650, 011.355523. CENTRO CLOROPHYLLA Associazione di promozione sociale Via Settimo 1, San Mauro Torinese (TO) Tel. 320.6408204 info@centroclorofilla.it www.centroclorofilla.it Centro Studi Maitri Buddha Via A. Guglielminetti 9, Torino. Tel. 011.359649. IL CERCHIO VUOTO associazione religiosa per la pratica e lo studio del Buddhismo Zen Soto (responsabile spirituale rev. Dai Do Massimo Strumia) Via Massena 17, Torino. Tel. 333.5218111. www.ilcerchiovuoto.it DOJO ZEN MOKUSHO Via Principe Amedeo 37, Torino (TO). Tel. 011.883794.

16

ALESSANDRIA Buddhadharma Center Via Galimberti 58, Alessandria. Tel. 3467408380, www.buddhadharmacenter.org

NOVARA AURA - Associazione per la ricerca e lo studio delle filosofie orientali. Centro studi terapie naturali, Scuola di massaggio Via Maggiate 45, Borgomanero (NO). Tel. 0322.846011, www.aurauniversalmente.com ASS. AMICI DEL VILLAGGIO VERDE Località San Germano - Cavallirio (NO). Tel. 0163.80447, 333.7639262 www.villaggioverde.org

SONDRIO CENTRO STUDI TIBETANI SANGYE CIOELING Buddismo Mahayana Vajrayana Via Vanoni 78/B, Sondrio. Tel 0342.513198

VAL D’AOSTA AOSTA Alkimea Centro di Terapie e Discipline Naturali Frazione. Borettaz 7, Gressan (AO). http://alkimea.org alchimeaterapie@gmail.com

LIGURIA LA SPEZIA ON ZON SU SCHOOL Via Gaggiano 24, Arcola (SP). Tel. 0187.955456, 347.5826327, www.riflessologiaplantare.org Ass. NATURALMENTE Via D. Manin 35, La Spezia (SP). Tel. 0187.20218 , Fax 0187.29547 www.naturalmente-sp.it Comunità Bodhidharma Eremo Musangam, Monti San Lorenzo 26, Lerici (SP). Cell. 339.7262753.


I LUOGHI

GENOVA

ROBERTO FACINCANI A Milano, Como e Bergamo. Cell. 340.3641193, www.astrobenessere.net

CENTRO MUDRA Yoga e Danza Indiana. Via Ponterotto 90/A, Genova. Tel. 010.8394229, cell. 338.3385219. www.centromudra.it

BERGAMO

ENNEAGRAMMAINTEGRALE Consulenza individuale, seminari, laboratori e ritiri per esplorare chi siamo. Tel. 333.8477054, www.enneagrammaintegrale.it

CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099. GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

Ass. FIUME AZZURRO - ARTI PSICOFISICHE Studio pedagogico olistico per la crescita personale. Responsabile Didattico: Anna Mango Via W. Fillak 6, Genova. Tel/Fax: 010.413721, cell. 349.8096336, www.artipsicofisiche.it

BRESCIA

SCUOLA SUPERIORE DI NATUROPATIA Scuola di formazione in Naturopatia e Floriterapia, corsi monografici e di approfondimento. Via Pisa 23/13, Genova. Tel/fax: 010.366494, www.scuolasuperioredinaturopatia.it

IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel 0365.641898.

SAVONA

EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

Zen Savona Piazza del Popolo 5/7, Savona. Pratica Zazen: tel. 019.484956, www.zensavona.it IL CUORE DELLE COSE Via Montegrappa 43G/7, Varazze (SV). Tel. 019.9399443 Cell. 377.1889346 www.ilcuoredellecose.com

IMPERIA Centro Kalachakra Via Verrando 75, Bordighera (IM). Tel. 339.3128436.

LOMBARDIA

COMO

Associazione Culturale VEGA Via della Repubblica 16, Paullo (MI). Tel. 335.7065167, vega@vega2000.it www.vega2000.it Centro Dharmadhatu Via Venezuela 3, Milano. Tel. 02.38005575, www.dharmadhatu.it Centro “il Fiore Del Tao” Via Felice Casati 8, Milano. Tel. 02.29537223, www.fioretao.com Monastero Zen Il Cerchio Via dei Crollalanza 9, Milano. Tel. 02.8323652, www.monasterozen.it

Accademia Ayurveda Yoga Ananda Ashram Milano Via Prandina 25, Milano. Tel. 02.2590972, www.yogamilano.it

THE NEW YUTHOK INSTITUTE PER LA MEDICINA TIBETANA Corsi, meditazioni e seminari. Prof. dr. Pasang Yonten Arya T. Sherpa. Viale Spagna 77, Sesto S. Giovanni, (MI). Tel. 02.2536266, www.newyuthok.it

ACCADEMIA DI KINESIOLOGIA Via Rutilia 22, Milano. Tel. 02.533634, info@accademiadikinesiologia.it www.accademiadikinesiologia.it

OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali Via Passerini 18, Milano. Tel. 02.6427882, www.oipaitalia.com

MILANO

CREMONA Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

PAVIA Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584.

VENETO PADOVA ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE Viale Stazione 134. Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 – 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657.

17


I LUOGHI

Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it

TREVISO ASS. LE QUERCE BIANCHE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, www.lequercebianche.org ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, www.istitutolistico.it ASSOCIAZIONE CULTURALE NASHIRA Discipline bio naturali dal 1990 - Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it

ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it

VERONA Centro Ming Men Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com Associazione culturale IL CERCHIO APERTO Garda - Verona (VR) Tel. 338.3866915 info@cerchioaperto.com www.cerchioaperto.com

ELEONORA BRUGGER & PAUL KIRCHER S. Pietro Mezzomonte 40, Velturno (BZ) Tel. 0472 802228 www.eleonorapaul.com

TRENTO ASSOCIAZIONE SAMTEN CHÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore - Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel e Fax 0461.038510, cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu

CENTRO KUSHI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN), Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com

VENEZIA Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Mestre, in Via San Donà 26, presso Centro di Medicina Integrata Palladio. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it

CENTRO YOGA DHARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, www.metodocalligaris.org

18

BOLZANO

CASA DI SALUTE RAPHAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000, www.casaraphael.com

SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it

ASS. ENERGY DARSHAN OSHO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com

TRENTINO ALTO-ADIGE

SCUOLA DI PENSIERO TAOISTA Via Torre Bianca 43, Trieste Info. 3393204963, www.bencichanita.it info@bencichanita.it

VICENZA Centro Studi Syn Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it

ASHRAM NATABARA - DAS GIORGIO GADDA Bakti Yoga, Psicologia Transpersonale, Yoga Nidra, Meditazione. Via Imbriani 2, 4° piano. Trieste. Tel. 328.1839881, 347.9648358.


Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia Via Cumano 4, Trieste. Info: 347.9842995, http://digilander.libero.it/naturalmente.it naturalmente.it@libero.it A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831, vie.vanna@yahoo.it AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per appuntamento: Cristiana Simoni, cell. 347.0354846 Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Trieste, in Via del Monte 2, presso Centro Ayurveda di Tiziana Roselli. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it Buqi Center Trieste c/o Moto Perpetuo Trajno Gibanje Via del Rivo 13, Trieste. Tel. 335.5751544 CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA CHOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it Dott.ssa DONATELLA DE COLLE Psicologa, psicoterapeuta, musicoterapeuta. Via Mazzini 30, Trieste. Tel. per appuntamento 331.9077565. donnadec@tiscali.it GENDAI REIKI ITALIA Via Beccaria 7, Trieste Tel. 333.7240918 349.3604929 www.gendaireiki.it info@gendaireiki.it

JING TAO® Essenza in movimento di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.csro-ts.it www.inochi.it - info@csro-ts.it segreteria@csro-ts.it

INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718. Ass. IL MONDO DI VALE Ginnastica Posturale, Yoga, Reiki, Benessere Olistico... Sessioni individuali e seminari. Via Nordio 6, Trieste. Tel.040.371150 www.ilmondodivale.it

LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, cell. 328.5629546 META N. SHAW PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE Professional Coach (Personale, Wheight & Health Coaching), Didatta Biodanza, Specialista in Rehabilitation Psychoinformatiologist della WCLN Prof. A. Ignatenko Trieste, Gorizia, Udine, Europa cell. 333.7229821, informa@lifecoach-lifetraining.it www.lifecoach-lifetraining.it NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel 040.3721479, www.newagecenter.it SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA “Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti.” Via Felice Venezian 20, Trieste Tel.Fax 040.3220384 Cell. 339.1293329 www.joytinat-trieste.org

GORIZIA ASSOCIAZIONE ERRASTRANA Sosta, riposo, cibo con erbe spontanee, baratto, auto-costruzione, due sale a disposizione per seminari e corsi. Via Vicenza 9, Località S. Martino del Carso (GO) Tel. 0481.92411, Cell. 393.1068591 errastrana@gmail.com

19


I LUOGHI

Ass. Regionale Cranio Sacrale Metodo Biodinamico Dott.ssa Leonarda Majaron Corsi di formazione

Cranio Sacrale Integrato metodo biodinamico con riconoscimento A.CS.I. (Ass. Cranio Sacrale Italia) PER INFORMAZIONI: VIA SAN LAZZARO 7, TRIESTE Tel. 347 6910549 - www.bcstrieste.it

ASSOCIAZIONE LA QUE SABE Via San Francesco 13 34070 Turriaco (GO) META N. SHAW PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE Professional Coach (Personale, Wheight & Health Coaching), Didatta Biodanza, Specialista in Rehabilitation Psychoinformatiologist della WCLN Prof. A. Ignatenko Trieste, Gorizia, Udine, Europa cell. 333.7229821, informa@lifecoach-lifetraining.it www.lifecoach-lifetraining.it Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168. ASS.OPE.A. Associazione Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 - Cell. 328.3919462 info@assopea.it - www.assopea.it NICOLETTA CAMPISI Counsellor professionista Facilitatore Costellazioni Familiari piazza Giovanni XXIII n.15, Udine. Cell. 347.5555802 nicoletta_campisi@libero.it www.centropharus.it

20

BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, cell. 349.3314962, Centro “ES”, tel. 0432.791619, 339.8907819.

EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, Fiumicello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it

IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it

ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Registro n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per appunt. cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it

Ass. Culturale INTEGRA-AZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Strada dei Cedri 22, Basaldella (UD) Tel. 0432.699297, info@centrodintegrazione.it GIULIO MICELLI - RAM RATTAN SINGH Sat Nam Rasayan, arte di meditazione terapeutica. Trattamenti individuali e percorsi per gruppi. In Friuli Venezia Giulia: cell. 333 77 14 503 giulio.micelli@yahoo.it CENTRO RASHMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/ DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it LE AGANE Via Vittorio Veneto 114 33018 Tarvisio (UD) Tel. 0428 450031 LORELLA E. VENDRAMINI Riflessologa Plantare, Reiki 1° livello Via P.Maset 13, Udine. Riceve su appuntamento Tel. 348.6715674

Dott. GERMANA PONTE Trainer di Focusing, riconosciuta dal Focusing Institute di NewYork Cell. 338.7812626 www.focusing-consapevolezza.org THE ART THERAPY STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, cell. 348.3071667. CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Strada dei Cedri 22, Basaldella (UD) Tel. 0432.699297 www.centrodisaluteintegrata.com

PORDENONE Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), www.terrauomocielo.it


Olos 360 dal 29 al 31 Agosto 2014: Benessere Olistico e Vacanza/Campeggio in un bellissimo parco a Vidulis di Dignano (UD) Oltre 30 facilitatori presenti da tutta Italia, 70 workshops, conferenze, una condivisione di discipline olistiche a completa disposizione di chi ha a cuore il proprio benessere. Iscriviti subito entro il 15 luglio 2014 per i vantaggi a te riservati: Facebook: Benessere Olistico mail: olistico360@gmail.com web: http://www.olos360.com

STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it Dott.ssa Doriana Mimma DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434. 28897.

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, Bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it

21


I LUOGHI

PARMA Ass. LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia, Meditazione Guidata. Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315. Ass. NAMASTE - Parma Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp Incontri di crescita e formazione in ambito umanistico e transpersonale Via Sella 31/A (lat. Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667. Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296.

Ass. Culturale MANAGER ZEN Via San Giovenale 86, Rimini. Tel. 0541.736362, www.managerzen.it

UMBRIA, MARCHE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it

MACERATA TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). T. 071.7575847, cell. 393.9755533, www.taracenter.it

PERUGIA

Centro Terra di Unificazione Ewam Via R. Giuliani 505/A, Firenze. Tel. 055.454308. SHINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

LUCCA ASS. CULT. OLISTICA OMSAIRAM CENTRO VILLA DELLE ROSE B & B - CASA VACANZE Via della Pergola 2 - Località Palleggio Bagni di Lucca Terme (LU) Tel 0583 85599 3476011312 www.associazioneomsairam.it

PISA ISTITUTO LAMA TZONG KHAPA Via Poggiberna 15, Pomaia (PI). Tel. 050.685654, 050.685009, info@iltk.it segreteria@iltk.it www.iltk.it

Associazione di promozione sociale SPAZIO SHIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione za-zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831, www.studishiatsu.it

ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.813620, www.ananda.it

MODENA

AREZZO

Centro Culturale L’Albero Cultura, spiritualità e opere sociali Strada Statale Romana 135 Fossoli di Carpi (MO) Tel. 335 6684108 www.centroculturalelalbero.org

AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it

CRONOGENETICA di Mario e Domenica Grilli Tel e fax 0574 33306 Cell. 331 9724607 www.cronogenetica.it

CENTRO YOGA SHIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, www.centroyogashiva.it

GROSSETO

SIENA

RIMINI

Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

AGRITURISMO GLI ARCANGELI Azienda Agricola Podere Avere Azienda biologica con 5 camere con bagno, sauna, jaccuzzi, saletta meditazione, piscina all’aperto. Località Pievescola, Casole d’Elsa - Siena. Cell. 335.7072131, 338.1402493. www.gliarcangeli.com info@gliarcangeli.com

Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Santarcangelo di Romagna (RN), in Via Cavour 22, presso Centro di Naturopatia di Chiara Zambianchi. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it

22

TOSCANA

FIRENZE Ass. Cult. “L’ALBERO DELLO YOGA” Via della Libertà 61/65, Matassino Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it

PUNDARIKA CENTRO RITIRI MEDITAZIONE Loc. Cordazingoli 18, Riparbella (PI) Tel. 0586.699077, 338.6759340 (Erica).

PRATO


LAZIO ROMA ACCADEMIA DI YOGA Via XX Settembre 58 A, Roma. Tel. 06.4742427, www.accademiayoga.it AMRITA CENTRO YOGA E AYURVEDA Via C. Colombo 436, Roma. Tel. 06.5413504, 06.5081202, www.amritayoga.it ASSOCIAZIONE SHAKTI Centro di Kundalini Yoga e Sat Nam Rasayan Via dei Brusati 30, Roma. www.kundaliniyoga.it BUPPO DOJO praticare il Buddhismo Zen Soto Via Ferento 5, Roma. Tel. 06.70032022 www.buppodojo.it CEDIFLOR Centro Diffusione e Didattica Floriterapia di Bach Via R. Fauro 82, Roma. Tel. 06.8074385, 333.4243663 www.cediflor.it CENTRO NIRVANA Associazione Spirituale per la Meditazione Chan e Zen Via A. Bono Cairoli 15, Roma. Tel. 338.7021800, 328.6848780, www.centronirvana.it

CENTRO YOGA ED OLISTICO VIPASHYANA Channelling, regressioni karmiche, yoga, meditazione, cristalloterapia, mass. ayurvedico, riflessologia plantare, pranoterapia, reiki. Via Venezia 48/50, Ciampino - Roma. Tel. 347.8360990 www.vipashyanayoga.com CENTRO TARA BIANCA Danza Creativa, Arti Terapeutiche, Meditazione. Via Ettore Rolli 49, Roma. Tel. 06.5811678, www.centrotarabianca.it CENTRO ZEN ANSHIN Buddhismo Zen Soto. Sotto la guida di Annamaria Gyoetsu Epifanìa e Guglielmo Doryu Cappelli. Via Ettore Rolli 49, (Stazione Trastevere), Roma Tel. 06.5811678, 328.0829035, 320.9671624, www.anshin.it Associazione Sportiva Dilettantistica DHARMA SPORT E DISCIPLINE BIONATURALI (Coni Fijlkam Uisp) Via Cimone 12, Roma. Tel 339.1286955 www.asddharma.ning.com Fondazione Maitreya Via della Balduina 73, Roma. Tel 06.35498800, www.maitreya.it SCUOLA YOGA ROMA Via Cechov 83 - F6, Roma. Tel. 06.51530068, cell. 335.6571924 www.scuolayogaroma.it

I dati raccolti sono stati forniti o individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art.13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore. www.bioguida.com

YOGA, SCIENZA E ARTE Ass. Culturale Yoga Meditazione-Medicina integrata Viale A. Magno 192, Roma. Cell. 339 1279335 www.albertacorsiyoga.it DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via Vitruvio 70, Formia (LT). Tel. 0771.24831, cell. 340.1495053 omeo57@hotmail.it

TAO CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via Inghilterra 28, Sabaudia (LT) Via Oberdan 25 (c/o Erboristeria “Il Trifoglio”) Latina. Tel. 338.84.95.996 taocenter@tiscali.it www.centrotao.net

PUGLIA BARI Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Monopoli (BA), Contrada Lamammolilla 476. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it

CAMPANIA NAPOLI TAO - CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via F. Cilea 91, Napoli (NA). Tel. 338.8495996 taocenter@tiscali.it www.taocenter.org DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via A. Scarlatti 126, Napoli Tel. 081.5786956, cell. 340.1495053 omeo57@hotmail.it

SICILIA PALERMO Dott. RENATO IUDICA Rappresentanze Prodotti Naturali Via G. Arimondi 48, Palermo. Tel. 392.6893370, 347.6215339.

23


LA VIA DELLA SCIENZA

Iridologia Energetica, Kundalini e Yoga di Elisabetta Conti (iridologa) www.adacqua.net

T

utte le culture, fin dai tempi più remoti, riconoscono l’esistenza di un’energia che scorre, si concentra, si distribuisce, si blocca (e sblocca), viaggiando nella colonna vertebrale e distribuendosi lungo tutte le vie ed i centri del sistema nervoso e del sistema endocrino, in un flusso di riciclo e scambio continuo. Secondo la M.T.C. (Medicina Tradizionale Cinese), già durante la vita intrauterina due meridiani, il Vaso Governatore (yang) e il Vaso Concezione (yin), danno il via alla formazione dell’embrione e restano particolarmente attivi sino a quando questo ultimo diventa maturo. Sono localizzati uno anteriormente e l’altro posteriormente alla colonna vertebrale. Vengono chiamati anche meridiani “curiosi” o “strani”, in quanto svolgono funzioni nobili e meravigliose, sono percorsi prevalentemente dall’energia ancestrale che trasmette i caratteri ereditari (si veda anche l’articolo “Cielo anteriore e genotipo” su BioGuida n.43). Non hanno collegamenti con visceri e organi. Scorrendo lungo tutta la spina dorsale, è come se ne fossero i pilastri.

Nella Medicina Indiana troviamo due meridiani analoghi a quelli sopra citati. Sono le energie polari chiamate Ida e Pingala. La prima è negativa/femminile, discendente, fredda/umida, associata all’energia lunare; Pingala invece è positiva/maschile, ascendente, calda/secca, associata all’energia solare. I due canali sono posti lateralmente alla colonna vertebrale (Ida a sinistra, Pingala alla destra, attorno al canale mediano della colonna stessa (denominato Sushumna). Lungo la via mediale della colonna vertebrale sale e scende il “serpente”, noto come Kundalini. Fin dall’antichità, il serpente è stato considerato simbolo di trasformazione, grazie alla sua capacità di mutare la pelle ed è stato associato al benessere fisico, spirituale e all’illuminazione. Con il termne Kundalini si intende la “forza generativa” che risiede nel corpo umano. Linguisticamente, la lettera “i” lunga finale, apposta all’aggettivo sanscrito kundalin, che significa “circolare, spiraleggiante, avvolgentesi”, lo trasforma in un nome

24

femminile che significa “serpente”. In questo contesto il termine si riferisce a un serpente femmina non di materia “grossolana” ma di materia “sottile”, a un’energia femminile dormiente, una dea-serpente che, allo stato latente, va immaginata arrotolata in tre giri e mezzo, nell’atto di mangiarsi la coda, in uno stato di torpore. Così viene descritta nelle Upanishad: “Ella sgorga dal centro della base / e sale dritta fino all’apertura del Brahman / in lei è l’Energia, tale un serpente arrotolato su se stesso / sfavillante come mille folgori, delicata come una tigre di loto”. Ma, una volta “risvegliata”, può svilupparsi a spirale intorno all’asse centrale (sacrum o osso sacro), partendo dalla base della spina dorsale in corrispondenza del chakra più basso. Il canale centrale, considerato il più importante di tutti, si chiama Sushumna. I sei chakra, centri yoga della coscienza, si trovano verticalmente l’uno sull’altro a intervalli specifici lungo Sushumna, nei punti in cui Ida e Pingala lo attraversano. Le energie del Cielo e della Terra si congiungono con atti di volontà (chakra posteriori) e fluiscono con il sentimento e la respirazione (chakra anteriori alla colonna vertebrale). Ritroviamo in Occidente la stessa immagine anche nel caduceo, simbolo del


commercio, associato con il dio greco Hermes (Mercurio), con la Medicina e l’Ordine dei Farmacisti. Il caduceo è formato da due serpenti appunto, che s’intrecciano intorno ad un supporto centrale.

Dunque la Kundalini è la base della colonna vertebrale eterica, in corrispondenza di quello che anatomicamente è il coccige. In quel punto eterico risiede il primo chakra, Muladhara, che rappresenta anche la connessione tra il corpo eterico della forma umana ed il corpo eterico della Terra. “E’ tramite la Kundalini che noi ci radichiamo con la Terra, ed è da lì che sale il fuoco che poi si diffonde in tutto il corpo eterico della forma umana, permettendogli di bruciare, purificandole, tutte le forme-pensiero e le relative cariche emotive che ostacolano la sua “illuminazione”. Questo punto di connessione con la Terra spesso non viene abbastanza considerato nel suo ruolo fondamentale. Il rapporto tra la Terra e gli esseri che la popolano è un rapporto di dare e avere bilanciato (se siamo ben radicati con essa). La Terra ci supporta con il suo fuoco eterico e noi la supportiamo ascendendo ed elevando sempre più le nostre vibrazioni e, di conseguenza, anche le vibrazioni terrestri. Tale fuoco sale dal primo chakra proprio perché proviene dall’Aurora, il Sole al centro della Terra: il magma nell’immaginario collettivo rappresenta ancora nella tradizione esoterica il fuoco dell’interno della Terra secondo la visione aristotelica del gesuita A.Kircher (1601-1680)”. (F.Cellina ”La terra cava”)

Il Segreto dello Yoga nel Segreto della Colonna Vertebrale Quando il serpente si alza si divide in due, questi due canali energetici principali, ancora uniti nel perineo (spazio compreso tra l’ano e le parti genitali), poi si separano in un canale anteriore e uno posteriore e si congiungono di nuovo nel chakra della corona, in alto sopra il capo (Sahasrara). Per congiungere questi due canali energetici è necessaria una respirazione corretta e profonda che parte dalle narici. Quando si parla di Yoga, stretching, posture e flessibilità, le posizioni sulle quali le persone lavorano più duramente spesso riguardano i muscoli e le articolazioni principali. Eppure, gli yogi hanno detto che l’età di una persona non si misura dal numero di anni ma dalla flessibilità della colonna vertebrale. Quasi l’intera pratica fisica dello Yoga è findata sulla preparazione della colonna vertebrale per le pratiche avanzate. La maggior parte di chi pratica Yoga non capisce questo e, ancora meno, realizza il segreto nascosto che è contenuto all’interno della colonna vertebrale. Tutti i nervi, in ultima analisi, si ricollegano alla colonna vertebrale. Tutti gli organi sono correlati alla salute della colonna vertebrale. Anche i nostri stati emotivi sono associati e situati in diverse zone di questa. Il movimento più importante, dal punto di vista dello Yoga, è quello di muovere la spina dorsale in su e in giù. Ciò accade raramente: in genere se alziamo le braccia sopra la nostra testa a volte avviamo questo su e giù della colonna vertebrale, che consente all’energia della forza vitale del corpo e all’energia Kundalini della consapevolezza di muoversi verso l’alto e verso il basso attraverso i chakra e risvegliare il vero Sé . In ogni caso, allevia la compressione costante sui dischi vertebrali creata dalla forza di gravità su una spina dorsale in posizione verticale e, quindi, mantiene sano il sistema nervoso e gli organi interni. Durante la pratica degli asana nello Yoga, forse il miglior modo di praticare e beneficiare di questo movimento è nelle posture sedute. Infatti gli yogi trascorrono la maggior parte dei loro momenti in posizioni sedute, con la colonna vertebrale tenuta in consapevole allineamento verticale con la Terra.

In queste posture si comincia ad esplorare il movimento del corpo che si verifica con il respiro. Quando si inspira, la spina dorsale si allunga in modo naturale appena la testa viene sollevata dal flusso del respiro in entrata. Mentre si espira, la spina dorsale scende naturalmente e affonda verso la Terra. Sentendo, esplorando e sostenendo questo naturale movimento ascendente e discendente della colonna vertebrale con il respiro, si permette allo spazio all’interno della colonna stessa di espandersi verticalmente, connettendosi con il movimento verso il Cielo e verso la Terra, dalla cima della testa al coccige. (Fonte: Mehtab Benton, http://satnamsatnam.blogspot. it/2011/02/). Una riflessione: le nostre civiltà attuali, incentrate sullo sviluppo dell’uomo “staccato” dalla Terra, favoriscono il diffondersi delle malattie a carattere degenerativo, l’indebolimento del sistema immunitario, la diffusione di patologie quali la depressione (a livello individuale ma anche collettivo, la nuova “malattia” del secolo…), derivante dalla solitudine dell’umanità scollegata dalla Madre Terra e dai suoi fratelli umani/animali/vegetali/minerali (troppo spesso rinnegati) che la popolano. La fotostimolazione iridea del dott. Di Spazio per il “risveglio” dell’energia Kundalini Come sappiamo già dall’iridologia fisica di Siegfried Rizzi (si veda l’articolo su BioGuida n.44), a livello del bordo pupillare si proietta specularmente il rachide vertebrale, con le vertebre cervicali a partire dalle ore 12 (nel virtuale orologio 25


LA VIA DELLA SCIENZA

sovrapposto al cerchio dell’iride) fino ad arrivare alle vertebre lombari e al sacro/ coccige (ore 6). Questa proiezione viene evidenziata dagli studiosi dell’iridologia energetica (tra i quali, basti citare Lucio Birello), che si rapporta alla Medicina Tradizionale Cinese e alla Medicina Indiana. Il cerchio più interno, la pupilla, è circondato da un piccolo orlo detto OPI (orlo pupillare interno) in quanto l’endotelio (la continuazione della retina) in corrispondenza della pupilla si ripiega in avanti, formando un “cornicione”. L’orlo pupillare interno in genere non è continuo, ma dentellato: costituito quindi da numerose unità strutturali addossate le une alle altre, paragonabili a “scaglie” più o meno evidenti. Quanto più è uniforme per struttura, tanto più l’equilibrio energetico è buono. Quanto più presenta variazioni strutturali, tanto più sono presenti nel soggetto squilibri energetici. L’OPI ricorda la forma di “serpente avvolto in se stesso” ed è in stretto contatto con la colonna vertebrale. Inoltre, la pupilla si contrae, si dilata e pulsa, con un ritmo assimilabile a quello cardiaco e respiratorio, che varia quando subentrano stimoli particolari (luce, colori, magnetismo, elettricità, suono, radioattività, onde energetiche, gravità, ecc.). Sono state studiate, nelle nuove scuole iridologiche (Sponzilli, Di Spazio), alcune mappe che proiettano la disposizione 26

dei chakra nello spazio circolare dell’iride. Con il loro sussidio, possiamo identificare i chakra bloccati ma, soprattutto, è il ritmo più o meno regolare della motilità e pulsazione pupillare che riflette i blocchi e gli sblocchi delle nostre “ruote energetiche”. Quando la Kundalini entra nei chakra, aumenta infatti la loro velocità di rotazione. Questa, accresciuta, espelle le tossine e alza la frequenza risonante di ogni chakra. Il processo può essere paragonato al cambiamento della tensione da 110V a 220V, ad un risveglio del DNA spirituale, rimanendo nell’ottica dell’esoterismo della vita cellulare. Non dimentichiamo che il DNA è costituito da due eliche (o catene) avvolte l’una sull’altra, con una struttura identificabile, secondo alcuni ricercatori, con quella della Kundalini. Scrive il dott. Di Spazio: “Come possiamo interagire con l’iride, in altre parole colloquiare con essa? L’unica forma di stimolazione conosciuta, in grado di non danneggiare questa sensibilissima struttura, è la luce.” Tale stimolazione viene definita fotostimolazione iridea (iridial photosti-

mulation), una “nuovissima“ metodica (in realtà conosciuta nelle più antiche civiltà, in particolare dagli Assiri e dagli Egiziani) che permette, tramite una leggerissima “matita”, simile a quella usata per la cromoterapia, di interagire direttamente sull’iride attraverso onde magnetiche cromatico/sonore a diversa frequenza. Come osserva Hans Jenny, lo studioso svizzero fondatore della cimatica (la scienza che studia l’effetto morfogenetico delle onde sonore) si utilizza il termine rumore colorato per indicare le onde sonore in cui vi è la prevalenza di certe componenti spettrali rispetto ad altre: nel linguaggio musicale si usa il termine “cromatismo” per indicare la variazione in frequenza di un suono. La fotostimolazione dell’iride, già ampiamente applicata nell’Europa dell’Est, diventa una terapia molto efficace specialmente se abbinata a tecniche educative della respirazione e terapie posturali, in particolare allo Yoga. Ancora Hans Jenny: “La rifrazione della luce avviene attraverso il nostro corpo, cristallo che noi esseri umani contempliamo nell’arcobaleno (anche l’arcobaleno emette vibrazioni di suono, in frequenze dei colori)”. Del resto, il termine “iride” non significa forse “arcobaleno”?


L’ARREDO ECOLOGICO

Con l’esperienza acquisita negli anni produciamo su progettazione e su misura L’ARREDAMENTO NATURALE. Il nostro obiettivo è di creare ambienti alimentando il fluire dell’energia positiva, ottimizziamo gli spazi e soprattutto ascoltiamo le esigenze delle persone che abiteranno i locali da noi arredati. Adoperiamo solo legno massiccio, certificato, le lavorazioni e gli assemblaggi vengono fatte ad incastro, senza uso di colla, i trattamenti sono fatti solo con olio e cere naturali, i colori sono ottenuti con ossidi sciolti nell’olio, otteniamo superfici satinate e piacevoli al tatto. Evitiamo tutte le finiture con spigoli, otteniamo così forme morbide e arrotondate. Dedichiamo una particolare attenzione ai bambini e ragazzi... curando in modo particolare le loro camerette. Adoperando solo LEGNO, OLIO E CERA si evitano tante forme di allergia... non si creano cumuli di cariche elettrostatiche, gli ambienti sono sani, piacevoli, armoniosi... il legno ha la caratteristica di essere termoregolatore: assorbe l’umidità in eccesso per ridarla quando l’ambiente ne ha bisogno. Progettazione per noi vuol dire anche: curare i particolari come: il colore delle pareti, la posizione del letto, l’illuminazione data dalle lampade ionizzanti con la loro luce vivificante... Cerchiamo di seguire il nostro cliente con la massima premura e con la nostra professionalità... Via Roma 129 - 31043 Fontanelle (Tv) - Tel./fax 0422.509013 - bioliving@libero.it - www.bioliving.it


LA VIA DELLA SCIENZA

Vibrazione continua e Ayurveda di Fabio Basalisco (medico ayurvedico)

Al di là dei sensi, vi sono gli oggetti dei sensi; al di là degli oggetti dei sensi, vi è la mente; al di là della mente, vi è la comprensione; al di là della comprensione, vi è il Grande Sé. (Katha Upanishad I, 3)

I

principi fondamentali dell’Ayurveda poggiano sulle tre componenti presenti in ogni creatura: Panchamahabhuta (i 5 grandi elementi), Tridosha (i 3 principi fisiologici), Guna (le 3 qualità). Secondo l’Ayurveda, all’inizio il mondo esisteva in una condizione non manifesta di coscienza assoluta. Da quello stato indistinto si manifestarono le vibrazioni del primo suono, il silenzioso AUM. Da questa vibrazione nasce l’elemento etere, in cui lievi movimenti cominciano, dopo qualche tempo, a produrre l’elemento aria. Il suo moto forma attrito e, questo, produce calore. Dalle sue particelle si forma la luce, che genera il fuoco; con il suo calore si dissolve parte dell’etere, liquefacendosi nell’elemento acqua. Questa a sua volta si solidifica, formando le molecole dell’elemento terra. La terra ha odore, gusto, colore, percezione, suono. L’acqua ha gusto, colore, percezione, suono. Il fuoco ha colore, percezione, suono. L’aria ha percezione, suono. L’etere ha suono. Se li consideriamo da un punto di vista dinamico diremo che essi, procedendo da Akasha (l’etere), rappresentano cinque forme di movimento in cui la Prakriti (la costituzione individuale) si differenzia: il movimento libero che irradia linee di forza in tutte le direzioni (simbolizzato dai capelli del dio Shiva), produce lo spazio in cui operano le altre forze; il movimento trasversale e la locomozione nello spazio (vayu); 28

il movimento ascendente dà origine all’espansione (tejas); il movimento discendente dà origine alla coesione (ap); il movimento che produce stabilità, la cui caratteristica d’impedimento ne fa l’opposto dell’etere (prithvi). Il primo è avvertito dall’udito per la sua qualità di suono, il secondo dal tatto per la resistenza e la consistenza, il terzo dalla vista come colore, temperatura e forma, il quarto dal gusto come sapore, il quin-

to dall’olfatto per l’odore che la materia produce nella misura in cui partecipa dello stato solido. Tutto ciò che esiste si trova quindi in uno stato di vibrazione continua. Ciò che chiamiamo materia non è altro che la manifestazione più grossolana di un continuum di materia-energia. A livello più basso di frequenza vibrazionale troviamo la terra, mentre a li-

Elemento (mahabhuta)

Senso (tanmatra)

Organo senso/motore

Forza

Qualità

Spazio (akasha)

Udito (shabda)

Orecchie (karna) Bocca (Mukha)

Sopporta tutte le forze

Suono sottile, cedevolezza, assenza di limiti, leggerezza

Aria (vayu)

Tatto (sparisa)

Pelle (loma) Mani (Hasta)

Forza del movimento

Pressione, freddo, ruvidezza, aridità

Fuoco (tejas)

Vista (rupa)

Occhi (netra) Piedi (pada)

Forza della separazione

Calore, luce, attività, chiarezza, acidità

Acqua (jala o ap)

Gusto (rasa)

Lingua (jiva) Organi genitali

Forza Fluidità, freddo, dell’attrazione viscosità, morbidezza

Terra (prthivi)

Olfatto (ghanda)

Naso (nasia) Ano (guda)

Solidità, pesantezza, stabilità, lentezza, immobilità


vello più sottile percepibile dal sistema sensoriale umano troviamo lo spazio. Nell’Universo manifestato, nessuno di questi elementi esiste allo stato puro e tutti i cinque elementi si possono trovare in varie proporzioni in ciascun evento fenomenico. Anche il corpo umano è composto da questi stessi cinque elementi che, se appropriatamente equilibrati, creano una condizione conosciuta come salute, mentre laddove si verifica uno squilibrio prolungato si manifesta la malattia. A livello di cellula l’etere corrisponde allo spazio, l’aria all’anidride carbonica, il fuoco all’ATP (adenosina trifosfato) e ai mitocondri, l’acqua all’elemento acquoso, la terra alla membrana plasmatica e ai microtubuli. L’Universo è percepito come un divenire che si manifesta in tre aspetti: flusso, energia e struttura; questo concetto è ripreso nel principio ayurvedico dei Tridosha (energie vitali): Vata, Pitta, Kapha.

Panchamahabhuta I cinque elementi o grandi stati di esistenza materiale sono grossolani e derivano dai cinque elementi sottili di base. Questi elementi rappresentano i cinque stati della materia: solido, liquido, radiante, gassoso ed etereo, ovvero i cinque gradi di densità di tutte le sostanze visibili ed invisibili dell’Universo. Tutti gli oggetti inanimati e i corpi delle creature viventi, incluso l’uomo, sono composti dei cinque elementi di base: spazio, aria, fuoco, acqua, terra. La parola bhuta deriva dalla radice verbale bhu che significa “essere” e, più particolarmente, nel suo signficato di “sussistere” designa l’essere umano nel suo aspetto sostanziale, da contrapporre all’aspetto essenziale espresso con la radice as. Etere o Spazio (Akash) È un elemento che tutto pervade, onnipresente, convergente e divergente; è il

FLUSSO (VATA)

ENERGIA + STRUTTURA

ENERGIA (PITTA)

STRUTTURA + FLUSSO

STRUTTURA (KAPHA)

FLUSSO + ENERGIA

campo unificato della fisica quantistica, dove soggetto, oggetto e processo della conoscenza sono un tutt’uno. E’ il campo a partire dal quale ogni cosa si manifesta e al quale ritorna. Ospita il verificarsi degli eventi, non possiede una realtà fisica ma esiste solo in qualità dell’intervallo che separa le frazioni di materia. Serve come dimora per tutti gli altri elementi e tutti gli oggetti dell’Universo. Trasmette energia radiante (dal greco aither = bruciare); deriva da Kash, che significa “irradiare”, ossia “ciò che non oppone resistenza”. L’etere è ciò che occupa lo spazio, è il contenuto dello spazio concepito come preliminare ad ogni differenziazione. Nel nostro medioevo l’etere veniva definito come quintessenza; tale definizione va riferita alla quintupla natura dell’etere, intesa non già come cinque diversi eteri, ma come concepito in sé e quale principio degli altri quattro elementi. Da una parte ha attributi di freddo e di secchezza, dall’altra ha energia potenziale che, qualora liberata, può irradiare. In chimica l’etere è messo in relazione con l’alcool, le cui qualità sono raffreddanti e prosciuganti. È composto dal 50% dell’elemento sottile suono e dal


LA VIA DELLA SCIENZA

lezza. L’acqua trasporta il Prana, la cui circolazione nel corpo è simile allo scorrere dell’acqua. Proprietà dell’acqua: fluidità, morbidezza, freddezza, umidità, mutevolezza. Il movimento è verso il basso. Il suo senso è il gusto, il suo organo di senso è la lingua, il suo organo motore è rappresentato dagli organi genitali. E’ presente nei gusti dolce, salato. Terra (Prithvi) È lo stato solido della materia i cui attributi caratteristici sono la stabilità, lo solidità, la densità, la fissità. Permette la crescita. Proprietà: grossolano, duro, lento, stabile, denso, tangibile, oleoso. I tessuti muscolare, grasso, osseo sono formati prevalentemente dall’elemento terra. Si riscontra nei gusti dolce, acido, astringente. È situata nella parte inferiore del corpo.

I DOSHA 12,5% degli altri quattro elementi. Le sue proprietà sono: suono, unità, espansione illimitata, leggerezza, levigatezza, divergenza e convergenza, morbidezza, chiarezza, nessun tipo di movimento. Il senso dell’udito è connesso con esso, il suo organo di senso è l’orecchio; il suo organo motore è la bocca. È presente nel tratto intestinale, vasi sanguigni, spazi intercellulari e qualsiasi spazio vuoto nel corpo. Il dosha Vata è dominato dall’aria ed etere. Il gusto amaro è dominato dall’aria ed etere. Aria (Vayu) È lo stato gassoso della materia il cui attributo caratteristico è la mobilità; è esistenza priva di forma. L’aria contiene ossigeno, vitale per l’esistenza; il vento è responsabile di tutti i movimenti in natura; esercita un effetto essiccante su tutti gli altri elementi. Il termine vayu deriva dalla radice va, che significa andare, muoversi e indica propriamente il vento, pertanto il carattere essenziale di questo elemento è considerato la mobilità. Il Prana entra nell’organismo attraverso la respirazione (an significa “respirare”) e dal cibo. Il suo senso è il tatto, il suo organo di senso è la pelle, il suo orga30

no motore è rappresentato dalle mani; è composto dal 50% dell’elemento sottile del tocco e dal 12,5% degli altri quattro elementi. Controlla tutte le attività del corpo, pulsazioni, respiro, i vari movimenti. Il dosha Vata è dominato dall’aria e dall’etere; il tessuto osseo è legato all’aria. L’elemento aria lo si riscontra nel gusto amaro, pungente e astringente. Proprietà dell’elemento aria: leggerezza, freddezza, ruvidità, chiarezza, mobilità, secchezza, irregolarità. Fuoco (Agni) È il potere di trasformare una sostanza da solida a liquida e da questa in gassosa e viceversa. E’ formato dal 50% dall’elemento sottile della visione e dal 12,5% dagli altri quattro elementi. Proprietà del fuoco: acutezza, leggerezza, calore, luminosità, penetrante, chiarezza, leggera untuosità. Il suo movimento è diretto verso l’alto. Il suo gusto è pungente, leggermente aspro e salato. Il suo senso è la vista, il suo organo di senso è l’occhio, il suo organo motore è rappresentato dai piedi. Rappresenta tutto ciò che è di natura calda. Acqua (Jala o Apa) È sostanza mutevole; è lo stato liquido della materia il cui attributo è la mutevo-

Tutta la materia è formata dai cinque elementi che sono i mattoni dell’esistenza, ma solo la materia vivente è costituita dai tre dosha, i tre principi fisiologici che controllano tutti i processi biologici. Sono le tre energie da cui dipendono la creazione, il mantenimento, la distruzione. La fisiologia umana è l’espressione materiale della legge naturale corrispondente alla struttura della coscienza. Il concetto di dosha rappresenta un processo nodale del pensiero ayurvedico; la diagnosi clinica si basa infatti sulla valutazione della condizione dei dosha e della loro azione reciproca all’interno dell’organismo. La terapia è basata sui tentativi di equilibrare l’alterazione e lo squilibrio delle loro funzioni. Il termine dosha significa “impurità”, ciò che oscura o ciò che causa il decadimento delle cose; deriva dalla radice dus che equivale al prefisso italiano dis- , che esprime valore negativo. Costituiscono i tre principi energetici fondamentali che regolano ogni processo fisiologico e psicologico nell’organismo. La loro interazione determina la condizione oggettiva dell’essere vivente: se si trovano in una condizione armonica si produrrà uno stato di equilibrio fisiologico che è la base di una buona salute. I tre dosha sono Vata, Pitta, Kapha. La teoria ayurvedica dei tre dosha può essere


interpretata sulla base del concetto di asse neuroendocrino (Vata - sistema nervoso; Pitta - sistema endocrino; Kapha - sistema immunitario). Proprio come le strutture del sistema nervoso sono organizzate in plessi dislocati nelle varie regioni del corpo e come il sistema ormonale consta di numerose ghiandole con differenti specializzazioni, così ognuno dei tre dosha è organizzato in subunità con differenti localizzazioni anatomiche e diverse e specifiche funzioni fisiologiche. Sebbene i Tridosha siano presenti in tutto il corpo, Vata in generale domina la regione addominale al di sotto dell’ombelico, Pitta quella tra l’ombelico e il cuore e Kapha la regione sopra al diaframma. Biologicamente, Vata rappresenta il “molecolare”, Pitta il “catabolismo”, Kapha l’“anabolismo”. A livello cellulare Vata porta il nutrimento ed elimina le scorie dalle cellule, Pitta brucia il nutrimento e libera l’energia per il funziona-

mento delle stesse e Kapha ne stabilizza la struttura. Di ogni Dosha vi sono tre stati: kshaya, cioè “diminuito”; sthana, “normale”; vriddhi, “aumentato”. Tre tipi di movimento: urdhva, verso l’alto; chadha, verso il basso; tiryak, obliquo. Tre localizzazioni nel corpo: kostha, nel sistema digerente/parte centrale; shakha, nei tessuti/parte esterna; marma, nelle giunture/parte profonda. Vata Proviene da una parola sanscrita che “significa ciò che muove le cose”, a volte tradotto con “vento”. È la forza dinamica responsabile del movimento, senza la quale non ci sarebbe alcuna attività. È formato dallo spazio e dall’aria e, pertanto, le sue qualità riflettono le qualità di questi due elementi: ruksha (secco) come la secchezza del vento, come la pelle nelle persone anziane,

shita (freddo) come una brezza fresca, laghu (leggero) come la leggerezza dell’aria con movimento ascendente, sukshma (sottile) entra e occupa gli spazi e i vuoti della fisiologia, chala (mobile) cambia come il vento, vishada ( non appiccicoso) come una superficie appena lavata, khara (fragile) come la fragilità delle ossa negli anziani. Le funzioni relative a Vata hanno tutte a che fare con il movimento, l’attività, la vitalità, la respirazione. Le persone Vata sono di solito basse con un fisico leggero, esile; la muscolatura è poco sviluppata e lascia sporgere visibilmente le ossa e le vene; lo strato di grasso sotto la pelle è molto sottile. I tipi Vata sono i più magri dei tre tipi; hanno spalle e le anche strette. I capelli sono fini e spesso ricci, le ciglia rade e gli occhi mancano di lucentezza. Sono esitanti e tendono a rimandare, non si fidano e sono irrequieti. Tendenzialmente odiano il freddo,

31


LA VIA DELLA SCIENZA

preferiscono i cibi dolci, aspro, salato e le bevande calde. La pelle inaridisce con facilità. La produzione di urina è modesta e le feci tendono ad essere dure e asciutte. Hanno la tendenza a parlare velocemente, interrompere spesso gli altri, camminare facendo rumore; si svegliano spesso durante la notte e le loro pulsioni sessuali non sono intense. Dal punto di vista psicologico queste persone sono creative, vigili, attive, apprendono velocemente ma hanno memoria corta. Hanno poca volontà e tendono a mancare di coraggio e tolleranza. Sono inoltre propense all’ansia, al nervosismo e alla paura, così come alla depressione. È il leader degli altri dosha e pertanto è il primo ad andare fuori equilibrio, determinando gli stadi iniziali della malattia; quando invece è in equilibrio, è facile che lo siano anche gli altri dosha. La precauzione fondamentale per i tipi Vata è quella di riposarsi a sufficienza, non strafare e prestare attenzione alle regolarità delle abitudini. Alcune caratteristiche che indicano generalmente una prevalenza di Vata: • corpo sottile • colorito olivastro • pelle ruvida, secca, fresca • capelli sottili e spesso ricci • denti larghi e storti con tendenza a carie • occhi piccoli, opachi, castani o neri • velocità nel mangiare, masticazione insufficiente • irregolarità negli orari dei pasti e nelle quantità di cibo • alvo stitico • vene sporgenti • articolazioni scricchiolanti • sonno irregolare • poca concentrazione • memoria corta • molta immaginazione • vivono con distacco • carattere ansioso ed irrequieto • movimenti inquieti • onicofagia • tendenza a prendere decisioni affrettate • indecisione, cambia spesso parere • frequente insoddisfazione nei rapporti con gli amici • incapacità a coltivare un’amicizia • amano più partner • timorosi, paurosi, preoccupati 32

• tendono allo sviluppo spirituale • sogni ricorrenti con immagini relative al volare, saltare, correre Vata viene descritto come la forza che dà avvio all’attività, mantiene il flusso delle cose e anche come la principale causa di disturbo fisiologico. Le perturbazioni di Vata sono molto vaste, perché esso regola i processi nervosi implicati nel movimento, le emozioni, i pensieri, l’ingestione del cibo e il funzionamento generale dell’organismo. Controlla le azioni del lobo prefrontale, la corteccia motoria ed è responsabile dei movimenti coordinati. Controlla il linguaggio e il centro del linguaggio, il centro respiratorio e i movimenti respiratori. Crea gli srota, ossia i “canali”, determina la struttura dei dhatu, i tessuti. Una persona Vata ben equilibrata è piena di gioia, entusiasmo, energia in modo contagioso. La sua mente è chiara ed attenta; il suo tono interiore è vivace. Tutte le personalità vivaci, vibranti, eccitabili, imprevedibili, immaginative, loquaci, esprimono Vata. Quando si muove nel mondo nella sua condizione naturale, le azioni di Vata sono le seguenti: sorregge la terra, ravviva la fiamma, regola il continuo movimento del sole, della luna, dei pianeti, delle stelle, governa la formazione di nubi, fa cadere le piogge, produce fiori e frutti, fa schiudere i germogli, distribuisce le stagioni e ripartisce

gli elementi fondamentali, fa maturare i semi, toglie l’umidità e asciuga, trasforma ciò che non è ancora mutato. Ma, quando Vata si muove eccitato nei mondi, le sue azioni sono le seguenti: erode i monti, scuote gli alberi, crea tempeste nei mari, fa straripare i fiumi, fa tremare la terra, gonfia le nubi, riduce i raccolti, crea problemi alle creature. I fattori che aggravano Vata: eccessivo stato di veglia, paura, dolore, preoccupazione, ansia, agitazione, sforzo mentale e fisico, soppressione dei bisogni naturali, digiuno, cibo crudo, secco, leggero, astringente, amaro, eccessiva eliminazione, perdita eccessiva di peso, Vata kala (l’età avanzata, mattina presto, pomeriggio, clima secco, freddo, ventoso, mutevole), irregolarità nella routine giornaliera e stagionale, cadute, fratture ossee, ferite. Pitta Controlla le funzioni metaboliche del corpo così come della produzione del calore. Controlla anche la capacità di assimilare idee e impressioni e di percepire l’autentica natura della realtà. Stimola l’intelletto e genera la capacità di provare entusiasmo. È l’energia immagazzinata nel corpo sotto forma di acidi organici, ormoni, enzimi, neurotrasmettitori. Le principali funzioni di Pitta sono la


digestione, la produzione di calore, il metabolismo, la colorazione del sangue, la luminosità della pelle e della visione. Essendo costituito da fuoco e acqua, le caratteristiche di pitta sono sovrapponibili alle qualità dei due elementi: ushna (caldo) come il calore, sasneha (leggera untuosità), come quella che rimane sul dito dopo averlo passato sulla fiamma di una candela, tikshna (acuto) come l’acutezza di una fiamma che brucia, drava (liquido) come i fluidi digestivi, amla (acido) come l’acidità delle sostanze che imputridiscono, sara (liquido) come il movimento dei fluidi, katu (piccante) come le sostanze che irritano. In condizioni di normalità Pitta ha le seguenti caratteristiche: costituzione media, forza e resistenza media, forte digestione, fame e sete acute, tendenza alla collera e all’irritabilità, di colorito rossastro con nei e lentiggini, avversione al caldo e al sole, intelletto acuto, eloquio preciso ed articolato, carattere intraprendente. Dal punto di vista fisico i Pitta sono di corporatura media e ben proporzionati; mantengono il loro peso senza eccessive fluttuazioni; gli occhi sono di dimensioni medie con uno sguardo penetrante. Hanno solitamente capelli sottili rossi o biondi e tendono ad ingrigirsi prematuramente; l’attaccatura dei capelli tende a recedere. La pelle è calda, morbida, chiara; si arrossa facilmente. Di solito i Pitta sono dotati di intelletto acuto con buoni poteri di concentrazione. La loro tendenza innata è di essere ordinati, metodici, di dosare le loro energie, denaro, azione in modo efficiente. Tendono ad essere circondati di cose belle. Il loro rapporto con il mondo è di tipo visivo. In ogni parte di sé esprimono calore: si scaldano facilmente (irritabili), hanno mani e piedi caldi e, quando Pitta va fuori equilibrio, si manifestano sensazioni di bruciore agli occhi, allo stomaco, alla cute. La caratteristica emotiva negativa di Pitta è la collera che viene facilmente stimolata in condizioni di stress. Possono essere irritabili e perfezionisti, impazienti ed esigenti; pur essendo am-

biziosi e leader possono esprimersi in modo acuto e tagliente. Sostengono con forza le proprie opinioni e amano discutere. Se sono fuori equilibrio soffrono di insonnia, specialmente se pensano molto al lavoro. L’attenzione fondamentale che i Pitta devono avere è quella di condurre una vita senza eccessi e senza vizi. Ogni cellula del corpo conta sul dosha Pitta per regolare l’assunzione di cibo sano, acqua e aria pura. Le tossine provocano subito un suo squilibrio. A causa di questa sensibilità non sopportano cibi non genuini, aria inquinata, alcool, sigarette, emozioni negative come ostilità, odio, intolleranza, gelosia. Pitta fornisce l’istinto alla moderazione e alla purezza, qualità che sono vitali per la salute. I fattori che aggravano Pitta: agire, parlare in modo eccessivo, caldo e sole eccessivo, sensazione di bruciore, collera, odio, gelosia, passione, cibo piccante, acido, salato, pungente, alcool, tabacco, Pitta kala (l’età media, mezzogiorno, mezzanotte, clima caldo). Kapha Caratteristiche del tipo Kapha sono: struttura solida e forte, grande vigore fisico e resistenza, energia stabile, modo di agire dolce ed aggraziato, personalità tranquilla, poco incline alla collera, carnagione fredda, spessa, liscia, pallida, spesso grassa, lentezza nell’acquisire nuove informazioni, però con una buona memoria. Sonno profondo e prolungato, tendenza all’obesità, digestione lenta appetito moderato, disposizione alla tolleranza, all’affetto, al perdono, tendenza alla ossessività, all’attaccamento. Il dosha Kapha, il principio strutturale del corpo, porta stabilità e fornisce riserve di energia e resistenza fisica. Dal punto di vista fisico i Kapha hanno spalle larghe, una forte costituzione. La pelle è fredda, spessa, pallida; gli occhi sono grandi e dolci come “colmi di lat-

te”. Mangiano lentamente, hanno una digestione lenta, un’evacuazione lenta con feci soffici. La loro interazione con il mondo avviene attraverso il gusto e l’olfatto; attribuiscono grande importanza al cibo. I Kapha hanno un’energia stabile, la loro resistenza è di gran lunga superiore a quella degli altri tipi, così come la loro disposizione al lavoro fisico. Difficilmente si sentono affaticati; tendono al risparmio, all’accumulo, a conservare: denaro, proprietà, energia, cibo, grasso. L’adipe si concentra di solito nella parte bassa del corpo, soprattutto cosce e natiche. Poiché questo dosha controlla i tessuti umidi del corpo, lo squilibrio di Kapha tende a manifestarsi nelle membrane mucose e, pertanto, sono soggetti a bronchiti, sinusiti, allergie, asma, disturbi delle articolazioni. I Kapha sono affettuosi, tolleranti, pronti al perdono; sono introversi e hanno poche amicizie, ma sincere. Sono lenti nell’apprendere, ma hanno una buona memoria. Hanno un sonno lungo e profondo e tendono a dormire anche di giorno. Kapha fornisce il senso di stabilità, sicurezza; quando si squilibrano tendono all’attaccamento, all’avidità, all’inerzia. I fattori che aggravano Kapha: riposo e sonno eccessivo, anche diurno, lavoro mentale e fisico insufficiente, eccessiva assunzione di cibo, cibo pesante, untuoso, freddo, dolce, acido, appiccicoso, Kapha kala (l’infanzia, mattino, sera, clima freddo e umido). 33


LA VIA DEGLI ANIMALI

Animali e interferenti endocrini: l’equilibrio della vita di Andrea Sergiampietri (medico veterinario) www.homeocode.info Premessa

G

li interferenti endocrini (IE), un gruppo di sostanze in grado di interagire a dosi bassissime con gli organismi viventi e determinare effetti evidenti con il tempo, sono oggetto di studio approfondito da circa vent’anni. L’informazione che ci giunge è però spesso frammentaria, poco orientativa e di limitata diffusione. Inoltre, le iniziative a carattere sanitario, sia in termini d’informazione che di normativa, risultano essere lente e parziali rispetto ad una vera strategia di previsione del rischio. Questo argomento è estremamente complesso perché richiede una comprensione multidisciplinare nutrita da elementi di chimica, tossicologia, ecologia e visione sistemica. E’ importante comprendere dove si trovano gli IE e come è possibile limitarne il contatto: a proposito di buone pratiche o strumenti attuabili per limitare il rischio, vedremo come meglio proteggere i nostri animali domestici. La salute dell’ambiente E’ quanto mai necessario un cambio di paradigma. A parole, il concetto di coscienza ecologica è noto, nei fatti però ampiamente ignorato. Ogni volta che un carico di bottiglie di plastica contenenti acqua minerale, o una qualsiasi bevanda, viene lasciato alla luce e nel clima caldo di un magazzino, ogni volta che il fondo di un fiume viene dragato e il materiale sabbioso utilizzato per rimpinguare la spiaggia del litorale o, ancora, ogni volta che un contenitore di carta termica viene utilizzato per riscaldare il cibo nel forno o nel microonde, il rispetto per l’ambiente e per noi stessi viene ignorato. Una violazione perpe34

tuata dalle istituzioni, dalla comunità e dal singolo. Conoscere e allontanare ciò che nell’ambiente nuoce alla salute è uno dei primi principi che un vero medico deve possedere, come scriveva Samuel Hahnemann. Era il 1810 e giova ricordare la data, soprattutto perché le cause di patologia vengono ancora oggi ricercate solo nella genetica e nello stile di vita, cioè nell’individuo ma non nel modo in cui la collettività tratta l’ambiente di vita. “(Il medico) è ugualmente conservatore della salute se conosce le cose che la disturbano e quelle che danno origine alle malattie e sa allontanarle dalle persone sane” (C.F.S. Hahnemann, Organon dell’Arte di Guarire) Eco-sistema Ogni sistema esistente contiene in sé i semi per la sua parziale o totale distruzione. Sia che si tratti di una cellula, un apparato, un singolo individuo e via crescendo fino a livelli più grandi di complessità, come la coppia, la famiglia, la comunità e l’intero pianeta, ogni sistema contiene in sé i semi per

una sua distruzione, da parziale a totale. Non è necessario tirare in ballo poteri occulti o cospirazioni planetarie, noi tutti siamo co-autori di un possibile processo di annichilimento. Fintanto che un sistema, organismico o comunitario, si mantiene consapevolmente aperto alla contaminazione, intesa come scambio da altri sistemi, la possibilità che la vita si autoperpetui è garantita. Nel momento in cui la soglia di apertura allo scambio e contaminazione viene ristretta, le possibilità di sopravvivere a sé stessi, agli effetti delle proprie scelte, si riducono. Un sistema completamente chiuso e autoreferente è destinato a morire. La materia minerale, che rappresenta piena realizzazione del corpo fisico, conosce solo la legge di disgregazione come principio e possibilità di cambiamento, così come un cadavere può solo decomporsi. Ugualmente, se un sistema instaura un rapporto di parassitismo con altri sistemi, senza curarsi degli effetti del proprio comportamento, in virtù del principio di autoregolazione si attivano tutti i possibili meccanismi perché tale comportamento abbia fine, anche


al costo dello sradicamento del sistema parassita. Occorre solo tempo. I semi dell’autodistruzione del nostro sistema, li abbiamo messi a dimora noi stessi e ogni giorno agiamo, per lo più inconsapevolmente, perché seguano a germogliare. E’ necessario rammentare che la possibilità di autoannientarsi è funzionale allo scopo di autopreservarsi. La cellula contiene in sé le istruzioni per morire. La sua morte permette la preservazione dell’organo di appartenenza, attraverso uno processo di ricambio controllato. Fintanto che il rapporto tra morte e divisione cellulare, attraverso cui si creano nuove cellule, è in equilibrio, la vita dell’organismo si perpetua; quando, in maniera irreversibile, il rapporto viene spinto a favore dell’ uno o dell’altro processo, inderogabilmente l’esito sarà mortale. Ad ogni livello tutto questo viene finemente regolato attraverso un sistema di messaggeri in grado di modulare l’attività di ogni singolo distretto, esattamente come nel nostro corpo agisce il sistema neuro-endocrino attraverso neuropeptidi e ormoni. La finalità biologica è quella di preservare l’esistenza nel presente e nel futuro dell’organismo e/o organizzazione. Presente e futuro. Per l’autopreservazione è contemplata la possibilità che le parti non più utili o dannose vengano rimosse o ne venga limitata l’azione, dove col termine “parte” si può intendere una cellula mutata in senso neoplastico oppure un’intera porzione di un organismo, come la coda della lucertola oppure

l’appendice rimossa chirurgicamente, o anche un intero individuo se c’è in gioco la salute del suo sistema di appartentenza. Ad esempio, quando la popolazione di volpi cresce oltre la capacità dell’ambiente di nutrirle, intervengono agenti di malattia, tra cui grande importanza ha il virus della rabbia che, eliminando in maniera rapida gli individui della popolazione, ripristina un equilibrio tra le risorse ambientali e i soggetti usufruttuari. Interferenti endocrini In tossicologia fino a poco tempo fa predominava l’idea che, per qualsiasi sostanza, anche tossica, esistesse una concentrazione al di sotto della quale l’effetto fosse nullo. La curva dose-effetto che descrive questo dogma scientifico è detta “monotona”(vedi figura). Da questo assunto sono nati i limiti massimi di residuo (LMR) permessi per ogni sostanza negli alimenti affinché sia garantita l’assenza di rischi per la salute. L’arsenico (As), per esempio, possiede sia una tossicità acuta che una cronica. Alla dose di 1-2 mg/kg è letale per ingestione nell’uomo (se pesa 65 kg sono necessari da 0,065 a 0,13 g di As per ucciderlo). La tossicità cronica si realizza in seguito all’esposizione continuata a questo elemento che viene assunto per contatto cutaneo, inspirato o ancora ingerito. Gli effetti in questo caso sono cancro al polmone o cutaneo, come dimostrato purtrop-

po in minatori, operai di fonderie o industrie che producono antiparassitari. Per avere un’intossicazione cronica la dose deve essere superiore a 2,1 μg/kg al giorno (in un uomo di 65 kg significa una quantità giornaliera superiore a 136,5 μg ovvero 0,0001365 g). Quindi, se la curva dose-effetto dell’arsenico è monotona, al di sotto della dose di 2,1 μg/kg/giorno il suo effetto è pari a zero. Per l’arsenico il limite massimo di residuo nell’acqua potabile è pari a 10 μg/Litro. Ragionando per assurdo, se l’arsenico venisse assunto solo con l’acqua, un uomo di 65 kg potrebbe bere quasi 14 litri di acqua da 10 μg/Litro ogni giorno e considerarsi comunque in salvo sia dal rischio d’intossicazione cronica che, largamente, da quella acuta. Attualmente è però noto che per numerose sostanze la curva dose-effetto non è monotona. Una stessa sostanza, secondo questo modello sperimentale, è in grado di produrre effetti biologici sia ad alte che a piccolissime dosi (fino a frazioni di nanogrammo per litro). La curva in questo caso è detta “non monotona” (vedi figura). Questa possibilità non è una nuova scoperta, in quanto già osservata da Hippocrate nel IV secolo a.C. e successivamente “dimenticata”, esattamente come la “medicina dei simili” da parte della medicina moderna. Hippocrate chiama ormesi la capacità di una sostanza di produrre una risposta biologica in seguito all’assunzione di dosi decisamente piccole.

35


LA VIA DEGLI ANIMALI

problema è ancora più complesso se si pensa che più IE diversi possono agire in sinergia producendo effetti combinati che si manifestano in periodi medio lunghi (mesi/anni). Nel momento in cui si verifica l’effetto non è immediato pensare ad una con-causa iniziata anni prima, a piccolissime dosi, ma in maniera continuativa. Nella tabella sono riportati a titolo d’esempio tre dei più “famosi” interferenti endocrini conosciuti.

Alcuni tra i più noti interferenti endocrini.

Tornando all’esempio dell’arsenico (sorpresa!), la curva dose-risposta per questo elemento è non-monotona! Nel pieno rispetto del LMR notiamo come in un litro di acqua possiamo trovare fino a 10 μg di As e sentirci al sicuro. Purtroppo studi confermano che, a concentrazioni inferiori della soglia di legge, l’arsenico è in grado di interferire con la regolazione degli ormoni glucocorticoidi, mineralcorticoidi e progesterone, in senso soppressivo o anche stimolante (sempre dose dipendente). Per questo motivo l’arsenico è un interferente endocrino e può essere causa di insulino resistenza, obesità/cachessia, immunodepressione, osteoporosi. Tutti gli IE sono accomunati dalla capacità di agire a dosi molto basse (concentrazioni da pochi μg a decimi di ng per litro) e interagire con il sistema endocrino “confondendone” il sistema di autoregolazione. Gli IE agiscono già allo stadio di vita intrauterino, sono maggiormente sensibili i soggetti in età di sviluppo, dal concepimento alla pubertà. 36

L’esposizione è quotidiana e avviene attraverso tutto ciò che ci circonda e i nostri animali, i materiali con cui entriamo in contatto, gli alimenti, l’aria, il terreno e l’acqua. Attualmente non è noto quanti siano: la ricerca è indirizzata allo studio di circa 300-400 sostanze. Un lavoro immenso e, in ogni caso, dichiaratamente non esaustivo. Il

L’esposizione agli IE è quotidiana, ridurla a zero significherebbe cambiare radicalmente il nostro modo di produrre, sconvolgendo totalmente il concetto di modernità e di stile di vita. Dovremmo per esempio rinunciare alla plastica, a diversi strumenti elettronici e alle carte termiche. Anche facendolo oggi stesso, promuovendo massimamente sia la riconversione del sistema produttivo che lo smaltimento di tutti i materiali veicolo di IE, i risultati si avrebbero solo tra una trentina d’anni. Attualmente stiamo pagando il prezzo di 30-40 anni di violazione del principio di precauzione. Da un punto di vista economico questa svolta ovviamente apparirebbe folle. La funzione ecologica degli interferenti endocrini Da un punto di vista sistemico gli IE hanno una funzione ecologica, analoga a quella del virus della rabbia per


il controllo della popolazione delle volpi. Da un lato abbiamo una specie, quella umana, che sta consumando e trasformando senza limite le risorse naturali. Questa costituisce, con l’insieme delle sue strutture produttive, sociali e culturali, un sistema, si relaziona con un altro più ampio che, per comodità, definiamo ecosistema. Gli IE riducono le possibilità riproduttive (diminuendo la qualità delle cellule della riproduzione, inducendo degenerazioni o trasformazioni neoplastiche della prostata e dell’utero, ritardando o anticipando la pubertà, ecc.), contemporaneamente limitano lo sviluppo cognitivo nei soggetti giovani, oppure favoriscono la precocità di patologie neurodegenerative (è provata una relazione tra alluminio e Alzheimer...), infine, intervengono nello sviluppo di problemi importanti come il diabete, l’obesità, l’immunodepressione, iper ed ipo-tiroidismo oltreché neoplasie. La nostra specie sfrutta le risorse dell’ecosistema oltre la possibilità di rinnovarle, nel frattempo però la natalità decresce, i nostri cervelli perdono neuroni o intere aree (essere stupidi non sarà più una scelta), il nostro sistema immunitario diventa sempre più debole: un’umanità debole, malata, obesa, lenta, quindi sempre meno pericolosa per l’ecosistema… One World - One Health L’azione degli IE si manifesta in particolare attraverso un aumento di frequenza di talune patologie, non giustificato né da un peggioramento dello stile di vita (se consideriamo gli animali, le condizioni di accudimento sono migliorate negli ultimi vent’anni), né da mutazioni genetiche (i cui effetti si realizzano in periodi di tempo più lunghi), né nel miglioramento della capacità o dell’attenzione diagnostica verso queste stesse patologie (nella tabella tre importanti IE, dove si trovano e cosa fanno). Quindi non è esclusivamente una questione di alimentazione, predisposizione genetica o stile di vita se alcuni tipi di patologie vanno aumentando.

Primariamente è il frutto di mancanza di responsabilità e lungimiranza: la salute dell’ambiente non può più essere solo argomento da salotto elettorale. I nostri animali Noi esseri umani siamo esposti agli IE attraverso l’aria, le polveri domestiche, l’acqua potabile, il contatto con diversi materiali di uso quotidiano,

gli alimenti. Il cibo può contenere IE provenienti sia dalle materie prime di cui è composto che per migrazione degli interferenti dai contenitori nelle fasi di produzione, conservazione industriale e casalinga, oltre che cottura domestica. I nostri animali, che spesso vivono prevalentemente tra le mura di casa, sono forse ancor più esposti. Studi indicano un ruolo dei PBDE (vedi tabella) come causa dell’incremento di ipertiroidi-


LA VIA DEGLI ANIMALI

sumatori che selettivamente hanno iniziato a comprare solo prodotti per l’infanzia BPA-free e pretendere che venisse indicata la presenza del bisfenolo A. E’ doveroso aggiungere che le alternative finora proposte non sono risultate completamente valide né per la sicurezza alimentare né per la funzionalità. Vetro e acciaio inox sono gli unici materiali privi di IE. In pratica, la cosa migliore da fare è acquistare alimenti fatti con ingredienti di qualità e, se non è possibile sapere quanto tempo è passato dalla produzione all’arrivo in negozio, ridurre al minimo lo stoccaggio domestico, ovvero comprare in quantità al massimo settimanali, conservare al fresco, evitare di riscaldare il contenitore e trasferire il contenuto della scatoletta in un contenitore di vetro a chiusura ermetica da tenere in frigorifero, da consumare in un massimo di 3 giorni.

smo nel gatto. Anche gli ftalati, ingrediente principale del PVC, hanno un ruolo nelle disfunzioni tiroidee. Il PBA potrebbe essere coautore dell’obesità dei nostri animali. Le piccolissime quantità necessarie per determinare l’interferenza sul sistema endocrino fanno si che il contatto con i materiali contenti gli IE sia un sufficiente fattore di rischio. L’interno dei contenitori metallici per il petfood umido, cioè le scatolette, viene trattato con una resina epossidica per prevenire che il cibo, con la sua acidità, corroda il metallo del recipiente. Componente principale delle resine epossidiche è il bisfenolo (BPA). Il rivestimento interno non è necessa38

riamente bianco, può essere anche perfettamente trasparente. Tale rivestimento (coating), a contatto con il cibo, va cedendo BPA. Più tempo il cibo resta a contatto e più si contamina. Il calore aumenta la cessione del BPA dal contenitore all’alimento, non è quindi una buona idea scaldare a bagnomaria la scatoletta! Forse non tutte le scatolette metalliche sono rivestite con resina epossidica, ma purtroppo però i produttori raramente dichiarano se è presente o meno il BPA. Cosa si può fare a tal proposito? Scrivere ai produttori è utile, anche solo per iniziare a sensibilizzarli. Negli USA il bando del BPA nei biberon è arrivato grazie ai movimenti dei con-

E l’alimento secco, i croccantini? Anche in questo caso il consiglio è di trasferirli in recipienti di vetro oppure acciaio inox non appena acquistati e iniziare, magari chiedendo, a farsi un’idea di quanto tempo passa dalla produzione al confezionamento e come vengono stoccati (il calore favorisce il trasferimento dal contenitore al contenuto degli IE, per semplice micro-disgregazione della superficie di contatto), per poter così acquistare alimenti che non siano rimasti in magazzini per dei mesi senza il controllo della temperatura. I ritardanti di fiamma (PBDE) possono essere limitati rinunciando ai vecchi tessili (tappeti in particolare ma anche copertine e cuccette varie) e a quelli nuovi di fabbricazione non europea. E’ inoltre importante che l’aspirapolvere sia dotato di un filtro HEPA. L’ultimo consiglio riguarda l’acqua: filtrata e non conservata in bottiglie di plastica, particolarmente nei mesi estivi sia che si resti a casa con i gatti, sia che si vada a passeggiare con il cane. Spesso è più semplice prendersi cura di sé stessi accudendo i propri animali; ancora una volt i nostri piccoli amici hano qualcosa da insegnarci. (Per la completa bibliografia si veda il sito: www.homeocode.info)


tel./fax 040.418996

TOELETTATURA - NOLEGGIO TRASPORTINI CONSEGNE A DOMICILIO E CON CORRIERE IN TUTTA ITALIA

www.animalsclub.it - info@animalsclub.it


PAROLE E MUSICA

Estate è Musica a cura di Francesco Giordano

A

nche quella di quest’anno sarà un’estate all’insegna di tantissimi spettacoli, festival e rassegne musicali e artistiche che ravviveranno le serate italiane. Nel mese di luglio sono previsti alcuni appuntamenti con la musica più apprezzata e coinvolgente delle scene nazionali ed internazionali. Teatro di una manifestazione che di anno in anno si arricchisce di nomi di assoluto richiamo sarà la Diga Nazario Sauro della bellissima Grado dove va in scena la sesta edizione del “Grado Festival

Ospiti d’Autore”, una rassegna ormai di culto per l’Isola del Sole, che anche quest’anno attraverso la musica vuole far scoprire a “nuovi” ospiti il fascino della laguna, la prelibata offerta enogastronomica e le numerose iniziative culturali. I nomi sono di assoluto spessore internazionale e sono quelli della Glenn Miller Orchestra The History of Big Bands il 25 giugno, Joe Satriani il 4 luglio, Asaf Avidan la sera successiva, quindi Giovanni Allevi solo con il suo straordinario pianoforte mercoledì 16 luglio e, ancora, la superba e raffinata voce di Malika Ayane martedì 22 luglio.

40

La grande musica jazz trova un nuovo importante appuntamento nel cuore verde d’Italia con la prestigiosa Umbria Jazz. Quest’anno fra i tantissimi nomi che allieteranno gli splendidi borghi medievali, troviamo il 13 luglio Ray Gelato e a seguire Enzo Avitabile; il 14 luglio Stefano Bollani con Hamilton De Ho-

landa Duo e quindi la pianista e interprete brasiliana Eliane Elias; il 16 luglio altri tre nomi che rendono grande il jazz come Herbie Hancock, Wayne Shorter e Monty Alexander. Il 18 luglio Natalie Cole e poi Fiorella Mannoia, il 20 luglio ben tre nomi di spicco: il gruppo a cappella dei Take 6, il formidabile Al Jarreau e il ‘nostro’ Mario Biondi, crooner di fama internazionale. Ma per chi ama il jazz è in programma un’altra rassegna di assoluto prestigio: la XXIV edizione di Udin & Jazz : si apre il 14 giugno scorso con l’anteprima nazionale del tour di una delle icone del jazz mondiale, il chitarrista Pat Metheny con il suo Unity Group a Villa Manin di


tulli e Palle Danielsson). Il 6 luglio invece l’inedito duo fra il grande pianista Brad Mehldau e il giovane batterista Mark Guiliana. Quest’estate non manca il consueto appuntamento con gli amanti del blues che troverà a Pistoia anche quest’anno la location per ospitare tanti artisti internazionali: da Mark Lanegan e Negramaro (10 luglio), ai Bandabardò (12 luglio) ai Morcheeba (13 luglio) a Suzanne Vega (16 luglio), per chiudere con gli Arctic Mokeys (17 luglio).

Passariano. La rassegna porta in scena tanti nomi emergenti affiancati da artisti di spicco a livello nazionale e internazionale: fra i tanti basta citare ancora Fiorella Mannoia che, sempre a Villa Manin, è protagonista assoluta venerdì 11 luglio, The Crimson Project Reunion nell’altrettanto suggestiva cornice del Castello di Udine lunedì 7 luglio. Tre dei membri della storica band ripropongono la musica dei King Crimson: il chitarrista e cantante Adrian Belew, il bassista Tony Levin e il batterista Pat Mastelotto, accompagnati per l’occasione da Markus Reuter (touch guitar), Tobias Ralph (batteria), Julie Slick (basso). Ancora a Udin & Jazz il 1° luglio uno dei padri del drumming jazz Jack DeJohnette (il batterista che ha suonato con Coltrane, Davis, Rollins, Coleman, Monk e partner inseparabile di Keith Jarrett) e un’altra icona della batteria, due sere dopo, l’ex Weather Report Peter Erskine (in un trio d’eccezione con Rita Marco-

Sempre in Toscana è da ricordare il Lucca Summer Festival che quest’anno presenta sul palco personaggi del calibro degli Eagles (2 luglio), Emma (11 luglio), Nile Rodgers con gli Chic (15 luglio), Elisa (17 luglio), Stevie Wonder (20 luglio), Backstreet Boys (23 luglio) e la rock band The National (26 luglio). Torna anche quest’anno il festival rock di letteratura e musica in collina Collisioni,

eventi musicali molto accattivanti. Giovedì 24 luglio il duo di Stefano Bollani al pianoforte e Hamilton de Holanda al mandolino. A seguire Al Di Meola e Gonzalo Rubalcaba. Sabato 26 luglio alle 18.00 David Liebman al sax, Steve Swallow al basso elettrico e Adam Nussbaum alla batteria mentre alle 21.00 sarà il turno del quartetto di Joshua Redman e domenica 27 luglio sarà in scena la John Scofield Überjam Band. In agosto Stresa ospiterà il suggestivo programma di Meditazioni in Musica: martedì 19 agosto e mercoledì 20 con partenza in battello si raggiungerà l’Eremo di Santa Caterina del Sasso - Leggiuno per assistere alla Suite per violoncello solo di J.S. Bach con Johannes Moser. Quindi una serie di eventi che affiancheranno natura e musica classica.

che ormai da anni raduna nel paese di Barolo, mecca del vino piemontese, decine e decine di migliaia di spettatori e che quest’anno si svolgerà dal 18 al 21 luglio 2014, con un ricco programma di scrittori internazionali, star della tv, della musica e del cinema e band di fama internazionale fra cui Deep Purple il 18 luglio, Elisa la sera successiva, mentre l’inossidabile icona del rock Neil Young si esibirà per la prima volta in Piemonte in chiusura del festival lunedì 21 luglio, insieme alla band The Crazy Horse per la sua unica data italiana. Fra luglio e agosto andranno in scena le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore nella tranquilla località nei pressi di Verbania che, grazie al suo variegato paesaggio collinare, montano e costiero lungo il lago, offre una serie di 41


PAROLE E MUSICA

a cura di Mari Valentini e Pierpaolo Bon

Ella Berthoud Susan Elderkin

Curarsi con i libri Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio)

ro di volumi stipati in libreria, o il vizio insanabile di lasciare un romanzo a metà, c’è da qualche parte, sempre un romanzo che fa al caso nostro.

Donatella De Colle

Musicoterapia

Davide Calonico Riccardo Oldani

Il tempo è atomico Breve storia della misura del tempo (Hoepli)

(Editoriale Programma)

I

l libro dei rimedi e il rimedio dei libri: qualunque sia il disturbo, o malessere, o inquietudine del corpo, come dello spirito, la ricetta è un romanzo. Lo sostengono, con questo divertente e originalissimo prontuario di medicina letteraria le due autrici, che hanno cominciato da anni a scambiarsi consigli sulla biblioterapia come specialissima vaccinazione al male di vivere e quando, incontratesi all’Università di Cambridge, si prestavano romanzi a vicenda per tirarsi un po’ su nei loro momenti difficili. Hanno poi fondato dal 2008 la School of Life di Londra per un servizio biblioterapeutico, di persona o virtuale, agli specialissimi pazienti di tutto il mondo. Già gli antichi conoscevano il valore lenitivo delle parole, non è certo una novità di noi lettori contemporanei, e questo metaromanzo vuol essere un richiamo a quello che i grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi e civiltà rappresentano per la vita di ognuno. Per questo la più fortunata “malattia cronica” che si possa augurare a un bambino è proprio la lettura, e farsene contagiare è molto meglio che andare, talvolta, da un medico o farmacista, come ricorda nella prefazione il curatore del lavoro, Fabio Stassi. I disturbi sono elencati dalla A alla Z: dall’Abbandomo all’Insonnia, dal Malumore alla Noia…dalla Vendetta alla Xenofobia. Si può curare un cuore spezzato con Cime tempestose di Emily Bronte e i reumatismi con Marcovaldo di Italo Calvino, se letto al momento giusto un romanzo può veramente cambiarci la vita con un potere curativo straordinario che ci aiuta a sentirci meno soli nella nostra disgrazia del momento, per l’anima come per il corpo. Nel testo non mancano le indicazioni per guarire le idiosincrasie tipiche della lettura compulsiva, come il non riuscire a smettere di comprare libri, il sentirsi sopraffatti dall’infinito nume-

42

U

n libro da vivere, paradossalmente, prima ancora di leggerlo. In quest’opera l’invito a fare esperienza è presente sin dall’inizio in maniera inequivocabile e la stessa struttura del testo lo dimostra, con la trattazione della definizione di “musicoterapia” affrontata solo nell’ultimo capitolo. L’autrice ribadisce in ogni momento di provare, sperimentare, esperire, quanto descritto, perché solo la personale esperienza può riempire di significato una relazione con la musica, i suoni, gli strumenti e, perché no, con l’ausilio di un esperto che accompagna ed aiuta ad interpretare le indicazioni che emergono nella produzione del “proprio” suono. Lei stessa descrive e condivide il suo percorso di formazione e maturazione realizzato con la musica, volendo così non tanto proporre una serie di definizioni terapeutiche più o meno dettagliate, ma piuttosto trasmettendo il senso del viaggio interiore a cui viene condotto chi inizia a rapportarsi con l’esecuzione musicale. E, beninteso, questo tipo di terapia non privilegia in alcun modo la tecnica esecutiva, la conoscenza musicale o l’abilità nell’utilizzo di uno strumento. Anzi, maggiore sarà la spontaneità, maggiore sarà l’apertura ad una dimensione non dominata dalla razionalità, bensì dalle emozioni che sorgono direttamente dalle nostre regioni più profonde, spesso inascoltate. Tutti noi possiamo intraprendere il viaggio alla ricerca della nostra musica, del nostro suono: questo lo scopo del testo e la ragion d’essere della musicoterapia.

M

isurare il tempo è da sempre una propensione innata dell’uomo per ancorarsi alla sua esistenza. Il nostro stesso corpo e la nostra stessa mente sono scanditi dall’alternarsi del giorno e della notte, della rotazione della Terra attorno al Sole. Questo bel libro ricostruisce il susseguirsi dei calendari degli antichi, e non solo, perché passa alla minuta analisi degli orologi e poi a quelli di ultima generazione e più sofisticati, utilizzati dalla Scienza. I due autori sono l’uno un fisico e l’altro un giornalista scientifico ed affrontano con complementarietà l’eterno enigma del Tempo e della finitudine, del nostro bisogno innato di capirne il mistero sfuggente, tanto nelle domande sempre aperte della Fisica quantistica che del pensiero filosofico e teoretico. Ma perché l’uomo cerca con precisione sempre più ossessiva la sua misurazione? Non solo per la necessità di sincronizzare le attività dei singoli individui quanto quelle che riguardano l’intera umanità, come il trasporto dei passeggeri, le operazioni di Borsa, la ricerca scientifica, i Media… Dal calendario Maya a quello gregoriano, dai GPS agli orologi ottici, i due autori ripercorrono in un ampio affresco la storia della meteorologia del tempo nel corso dei secoli, per tentare una congiunzione tra l’utilità pratica della sua misurazione fino a sfiorarne le questioni più sottili ed insondabili.


LA SOGLIA DELL’ENERGIA Migliaia di anni fa, nel Messico precolombiano, donne e uomini dotati di grande curiosità e sete di conoscenza diedero inizio ad un percorso di esplorazione dell’ignoto, spingendosi al di là della barriera della percezione. Chiamarono “Nagualismo” questo percorso e, se stessi, “Toltechi”. Il Nagualismo pone le sue basi sul principio che l’universo sia un insieme di campi di energia, percepibile direttamente da noi tutti, quando oltrepassiamo i limiti imposti dall’interpretazione. I Toltechi svilupparono le tecniche per liberarsi da tali limiti, per consentire di riappropriarci di quanto più profondo ci appartiene: la totalità del sé. L’obiettivo dei loro sforzi è stato duplice: permettere il ricordo della propria natura energetica e utilizzare pragmaticamente la nuova visione della realtà. Questo viaggio prosegue ancora oggi, grazie all’impegno dei nuovi Toltechi. Il Nagualismo è stato portato all’attenzione del mondo occidentale da Carlos Castaneda, ultimo erede di una stirpe di guerrieri durata secoli. Tale lignaggio però non era l’unico a persistere.

BioGuida Edizioni

BEST SELLER

Dall’inizio degli anni ’90 l’autore ha effettuato una lunga serie di viaggi in Messico, nel corso dei quali si è verificato l’incontro con un gruppo di Toltechi che detiene la conoscenza delle tecniche per muovere il punto di unione. Si tratta di un lignaggio diverso da quello di cui Castaneda fu l’ultimo Nagual ma sempre appartenente alla stessa tradizione. Questo libro racchiude ciò che i lettori di Castaneda aspettavano da molto tempo: sogno, agguato, intento, maestria della consapevolezza, ricapitolazione. Tutte le parti fondamentali del Nagualismo sono esposte in modo chiaro, spiegando tecniche, metodi, strategie, esempi pratici, con la finalità di renderli praticabili e sperimentabili direttamente, oltre a molti altri aspetti mai trattati finora. Dopo un lavoro decennale, l’autore è riuscito a mettere a punto un sistema che rende disponibili le tecniche dei Toltechi ben al di là del contesto tradizionale nel quale sono state sviluppate. Ora, con questo libro, è qui per offrirle a voi.

PROMOZIONE WEB: SCONTO DEL 10% E SPEDIZIONE GRATUITA PER L’ACQUISTO ON-LINE SU www.bioguida.com


presenta DOPO ANNI DI ATTESA DALL’ULTIMA RISTAMPA L’EDIZIONE COMPLETAMENTE RIVEDUTA E CORRETTA DEL LAVORO FONDAMENTALE DI JOHN UPLEDGER E JON VREDEVOOGD

TERAPIA CRANIO SACRALE TEORIA E METODO

UN TESTO IMPERDIBILE PER GLI OPERATORI DI TERAPIA CRANIO-SACRALE, UTILIZZATO COME MANUALE PER L’AMMISSIONE AI PRIMI LIVELLI DI STUDIO INDISPENSABILE PER QUALSIASI OPERATORE DEL BENESSERE CHE DESIDERI APPROFONDIRE I CONCETTI BASILARI DI UNA DISCIPLINA ORMAI UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTA PER LA SUA STRAORDINARIA VALIDITà ED EFFICACIA

PROMOZIONE WEB: SCONTO DEL 10% E SPEDIZIONE GRATUITA PER L’ACQUISTO ON-LINE SU www.bioguida.com Accademia Cranio-Sacrale: Tel. 040.3476191 - info@accademiacraniosacrale.it




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.