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Joshua Tree National Park
Intervista a Neil Frakes Responsabile della divisione della scienza e gestione delle risorse Parco nazionale di Joshua Tree
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Photos and Text Joshua Tree National Park
A proposito di paesaggio quali tipi di piante troviamo, a partire dalla più famosa Yucca brevifolia, che ha dato il nome al parco?
Il Joshua Tree National Park ha circa 750 specie di piante vascolari, l’elevata diversità è dovuta al fatto che il parco si trova nella zona di transizione tra il deserto del Mojave e quello del Colorado. Il deserto del Colorado è la parte più occidentale del più grande deserto di Sonora, le piante che crescono nel parco hanno strategie molto diverse per sopravvivere in questo clima arido.
Il Joshua Tree ha molte specie di piante che permangono per periodi davvero lunghi, alcune specie possono addirittura sopravvivere per migliaia di anni, come l’arbusto di creosoto (Larrea tridentata), il blackbrush (Coleogyne ramosissima) e il ginepro della California (Juniperus
californica). Queste specie crescono molto lentamente, anche se producono molti semi, la formazione di nuove piante tende ad essere rara e solo in particolari condizioni, diciamo che è più facile che queste piante si riproducano in modo asessuato sviluppandosi dalle radici.
La Yucca brevifolia è una pianta perenne di lunga durata, generalmente si pensa che possa vivere fino a 300 anni o più, tuttavia, è difficile dare un’età, non avendo gli anelli di crescita come la maggior parte degli alberi, questo perché sono monocotiledoni e il loro tessuto vascolare si trova in tutto il fusto.
L’unico insetto impollinatore della Yucca in fiore è una falena, in realtà sono due le specie di falene che impollinano le yucche, uno per la yucca occidentale e l’altro per quella orientale Yucca brevifolia jaegeriana.
Molti botanici ora considerano gli alberi di Yucca brevifolia e Yucca brevifolia jaegeriana come due specie distinte o almeno due varietà, comunque, solo la Yucca brevifolia cresce nel nostro parco. L’infiorescenza a pannocchia è composta da piccoli fiori con petali carnosi, i frutti sono grandi, noi diciamo a forma di palla da football americano e contengono moltissimi piccoli semi neri.
Stranamente non fioriscono ogni anno, generalmente iniziano a fiorire a febbraio e continuano fino a maggio.
Quest’anno ne ho contate almeno 5 in meno, tuttavia, l’anno scorso, quasi tutti gli alberi in età riproduttiva fiorirono e produssero frutti. Purtroppo, non sappiamo quanto spesso accadano questi anni di piena fioritura o cosa li inneschi, anche se non mancano diverse ipotesi.
Gli alberi di Yucca sono vulnerabili ai cambiamenti climatici e gli studi hanno previsto che la loro estensione all’interno del parco sarà notevolmente ridotta; anche perché sono anche vulnerabili agli incendi.
Storicamente gli incendi sono rari nel deserto del Mojave, ma a causa delle invasive infestanti annuali non native, gli incendi sono diventati più diffusi, si brucia più frequentemente, con dimensioni maggiori e
con una difficoltà più elevata per rimuovere le erbe invasive. Pertanto, da tempo abbiamo iniziato ad agire diversamente per proteggere al meglio gli alberi di Yucca.
Sfortunatamente le piante annuali invasive hanno preso il sopravvento in molte parti del parco, sono preoccupato per le fioriture dei fiori selvatici primaverili, poiché queste specie possono competere molto bene con le piante native.
Forse alcune di queste specie di graminacee le conosci, sono lo Schismus spp. il Bromus tectorum e le specie di senape invasiva come la senape Sahariana (Brassica tournefortii) e le specie del genere Sisymbrium.
Uno dei principali obiettivi di lavoro del mio team è il controllo di queste specie invasive, anche se alcune di esse sono così diffuse che non è possibile controllarle in tutti i 3.200 km² di parco.
Altre piante che si possono vedere nel parco sono: la Yucca schidigera, che assomiglia alla brevifolia, ma ha le foglie più lunghe e i margini fogliari fibrosi e sfilacciati e si riconosce perché di solito non ramifica tanto quanto la Yucca brevifolia.
All’interno del parco possiedono un’estensione molto più ampia rispetto all’altra perché tollerano meglio il caldo e il secco.
Inoltre, degno di nota è il cespuglio di creosoto (Larrea tridentata) perché è sia la pianta perenne di lunga durata più comune che cresce all’interno del Joshua Tree National Park, sia perché dopo la pioggia emana un odore sorprendente che riempie tutta l’aria del deserto.
Alcuni scienziati pensano che queste piante siano da considerarsi i più antichi organismi viventi, ti lascio alcune info sull’affascinante colonia di cloni King Clone Creosote, non è all’interno del parco, ma nelle vicinanze.
Parlando di piante annuali circa la metà della flora del parco è costituita da specie che vivono solo una stagione, esistono piante annuali sia primaverili che estive.
Le primaverili nascono dopo le piogge invernali. Capita che negli anni umidi ci sia anche una super fioritura, il deserto è ricoperto di fiori di campo di vari colori, i più comuni sono il dente di leone del deserto (Malocothrix glabrata), il puntaspilli del deserto (Chaenactis spp), la verbena della sabbia (Abronia villosa) e i papaveri (Eschscholzia spp).
Esistono anche specie annuali che nascono dopo le piogge estive, ad esempio dopo il monsone estivo costituito da intensi ma brevi temporali, in cui può piovere diversi cm., si possono avvistare estesi tappeti gialli di Pectis papposa appena poche settimane dopo le piogge.
Il nostro parco ha una manciata di sorgenti dove l’acqua giunge in superficie e qui si sviluppa la vegetazione riparia.
In queste sorgenti nascono delle piante che derivano dalle abbondanti acque tra (Eschscholzia spp).
cui il Prosopis glandulosa, i pioppi (Populus fremontii), i salici (Salix spp.) e la palma Washingtonia filifera.
In alcune di queste aree ripariali le palme formano un’oasi, ce ne sono almeno cinque. Il Joshua Tree è l’unico parco nazionale degli Stati Uniti che ha oasi di palme del deserto presenti in natura.
Le palme e la Yucca essendo monocotiledoni sono resistenti al fuoco, il quale favorisce la crescita di piantine che necessitano di acqua di superficie per crescere, infatti molte oasi si sviluppano lungo le linee di faglia.
Altre informazioni sulle oasi qui: https://www. nps.gov/jotr/learn/nature/ oases.htm sono luoghi molto speciali, è un piacere passare del tempo in queste zone, ascoltando i canti degli uccelli e altri animali selvatici. palm oasis.