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le Sette Sorelle e i grattacieli
Text and Photos Alberto Trabucchi}
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Il tema dell’edificio alto in architettura è antico quanto la storia delle città stesse.
Durante il loro sviluppo tutte le civiltà ad un certo punto della loro evoluzione si sono trovate ad affrontare questo tema che è intrinsecamente connesso con i sistemi di governo (qualsiasi essi siano) che hanno rappresentato quelle civiltà. Che siano gli egiziani con le piramidi, i romani con anfiteatri o palazzi, i papi con le loro cattedrali, oppure, in epoca più recente, la Torre Eiffel, l’Empire State Building o il Burj Khalifa; tutti questi esempi sono accomunati dal profondo valore simbolico che l’architettura in generale e l’edificio alto in particolare da sempre portano con sé, con la loro particolare capacità di esprimere in maniera efficace un sistema di potere, un ideale, una visione.
La Russia, uscita dalla Rivoluzione d’Ottobre, superati gli anni iniziali dove il consolidamento del nuovo sistema di potere Sovietico era tutt’altro che scontato, si trovò a fronteggiare una serie infinita di problemi tecnici, economici, sociali e di varia altra natura.
Un tema strettamente legato a quelli sopra elencati è collegato all’immagine che i Soviet volevano dare di sé; ed all’inizio del ‘900, come era successo già nei secoli precedenti, l’architettura era uno strumento fondamentale non solo di propaganda politica ma anche fortemente simbolico che poteva perfettamente veicolare i valori, gli ideali, la concezione del mondo del nuovo potere.
Dopo la rivoluzione, e la morte di Lenin, in pochi anni tutte le novità e le teorie delle avanguardie che erano state una fenomenale fucina di idee, anche se avulse dal contesto Russia,
sociale costituito principalmente da una popolazione analfabeta, furono archiviate. Lo stile di vita a cui aspirava la popolazione era influenzato dal modello borghese da poco cancellato e non dalle teorie degli architetti dell’avanguardia.
Il consolidamento del potere con Stalin portò alla creazione di un unico stile ufficiale sia per l’architettura che per l’urbanistica. Sia l’una che l’altra ripresero a piene mani lo stile dell’architettura e della città borghese europea del ‘700 e ‘800; la Parigi del Barone Haussmann per la forma della città, un neoclassico monumentale ( K.F. Schinkel ad esempio ) e stilizzato per l’architettura.
All’interno di questo contesto, anche in questo caso, il tema dell’edificio alto era uno di quelli che meglio si prestava a rappresentare il potere, lo sviluppo, la tecnica o in altre parole forge
il progresso e l’aspetto che l’URSS voleva dare di sé. Sette edifici che esprimono in maniera esemplare questa storia sono: l’Università statale di Mosca, l’Hotel Ucraina, la sede del Ministero degli affari esteri, l’edificio residenziale in Kotel’ničeskaja naberežnaja, l’edificio residenziale in piazza Kudrinskaja, l’Hotel Hilton Moscow Leningradskaya e la torre del Ministero dell’industria pesante.
Questi edifici, costruiti nel periodo che va dal 1947 al 1957 originariamente dovevano essere 8 (per celebrare gli otto secoli della capitale 11471947) ma poi ne furono costruiti 7; e dovevano formare i nuovi punti di riferimento visivi della ritrovata capitale Mosca che aveva sostituito San Pietroburgo troppo legata all’eredità degli Zar. Noti anche come le “Sette sorelle” sono un gruppo di grattacieli eccezionalmente rappresentativi del nuovo “classicismo socialista”. Negli anni ‘50 erano tra gli edifici più alti in Europa ed in particolare l’edificio
dell’Università statale di Mosca fu l’edificio europeo più alto per molti anni.
La dissoluzione dell’Unione sovietica a seguito degli eventi del 1989 e del 1991 e la “rinascita” della Russia portò un’altra volta ancora al centro della scena urbanistica il tema dell’edificio alto e del valore simbolico per la rappresentazione del potere che questo porta con sé. Dopo i primi anni di caos legati al crollo dell’URSS il nuovo potere costituito ritrova nella Forma Urbis uno strumento per celebrarsi. Il Moscow International Business Center o MIBC o MoskvaCity è un quartiere d’affari composto da vari grattacieli ed attualmente ancora in espansione.
Ubicato in una vecchia area urbana vicino alla Moscova, un’ex cava di pietra, scelta per la disponibilità di aree non ancora edificate, oltre ad essere il nuovo distretto finanziario di Mosca rappresenta, ancora una volta con i suoi 15 grattacieli, la volontà di autorappresentazione della nuova Russia.