TecnoFood 2013 N2

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tecnoEdizioni

RIVISTA DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE

Precisione svizzera per misure di umidità, temperatura e CO2

TENDENZE DI MERCATO I numeri del vino, che si conferma fra le eccellenze del made in Italy

IN AZIENDA Siamo stati in Mewa, protagonista nell’abbigliamento professionale, per capire come ‘si veste’ l’industria alimentare

IN FIERA A Intervitis Interfructa lo stato dell’arte delle tecnologie per la lavorazione di vino, frutta, succhi e alcolici

n.2 ANNO 1 marzo/aprile 2013



PMI: il delicato passaggio

dall’organizzazione familiare al top management

di ELENA MARZORATI

editoriale

A

nche nel settore dei macchinari per il food&beverage, le piccole medie imprese rappresentano il cuore del tessuto imprenditoriale italiano e in qualche modo esprimono il segreto del ‘made in Italy’. Spesso prese ad esempio dagli stranieri che vivono in stati dove la realtà industriale è strutturata in modo diverso, veicolano creatività, soluzioni innovative, tecnologie all’avanguardia sostenute da un’incessante ricerca. Tuttavia, molte PMI a gestione familiare, pur non snaturandosi, stanno optando per un management più articolato e strutturato: questa tendenza l’ho riscontrata in particolare nelle interviste che ho raccolto nell’ultimo biennio. Nelle aziende a gestione familiare, solitamente la strategia s’identifica in tutto e per tutto con il capo azienda. È lui che decide e opera secondo le sue opinioni e il suo intuito e sovente si trova nella situazione di ‘uomo solo al comando’, trasformandosi in un vero e proprio ‘imbuto’ nel quale defluiscono a rilento opzioni e decisioni di ogni genere. Invece nel caso di una gestione manageriale, la strategia è evidente e nota al top management, ossia a quelle persone che sono chiamate a gestire l’impresa, che hanno un ruolo direttivo all’interno dell’organizzazione e sono responsabili di precise aree aziendali. Nelle imprese a gestione familiare l’organizzazione a volte è confusa e i ruoli sono poco chiari. Molto è lasciato all’improvvisazione dei singoli che progressivamente si ritagliano un ruolo sulla base delle proprie aspettative o delle esigenze personali. Nella gestione manageriale al contrario l’organizzazione è articolata, definita in tutti i suoi aspetti e condivisa da tutti. I ruoli sono precisi e ben descritti, in modo tale che ognuno sa quale è il suo compito, a chi rispondere del suo operato, di cosa è responsabile, cosa ci si attende da lui e per quali motivi verrà valutato. Insomma nessuna confusione tra famiglia e impresa nel caso di quest’ultimo tipo di management, con imprenditori che hanno effettuato un percorso di formazione esterno all’azienda, che hanno seguito fasi d’inserimento nella vita imprenditoriale e che hanno dimostrato di essere in grado di ricoprire una posizione direttiva. Chi viene dall’esterno ‘ridimensiona la famiglia’, ma - si badi bene! - non la elimina e non può che fare un gran bene alle gloriose PMI italiane.

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

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sommario

MARZO/APRILE 2013

editoriale di Elena Marzorati

4

tendenze di mercato

QUANDO L’ECCELLENZA SFIDA LA CRISI 4

di Elena Marzorati

10 verso l’expo

UNA CYBER CITTÀ PER RAGGIUNGERE UN MILIARDO DI PERSONE

12 attualità Vinitaly

12

A TUTTO EXPORT di Elena Marzorati

14 in azienda Mewa, a tu per tu con Wolfgang Quednau

IGIENE, SICUREZZA E MODA: COSÌ SI VESTE L’INDUSTRIA ALIMENTARE 22

di Christiane Reichwein

16 l’evento il Roadshow midrange di Rockwell Automation UNA NUOVA PIATTAFORMA DI AUTOMAZIONE

18 confezionare Sacmi

LINEA COMPLETA PER L’IMBALLO DI VINO E OLIO

22 LABORATORIOUnione italiana Vini

28

CINQUE LABORATORI AL SERVIZIO DEL BUON VINO di Angelo Grassi

28 case history Bosch Rexroth, Tecnosweet

LINEA MODULARE PER LA FILIERA DEL CIOCCOLATO

46

Sps Ipc Drives 32 speciale AUTOMAZIONE: FOCUS SUL FOOD&BEVERAGE a cura di Elena Marzorati

40 in fiera-intervitis Interfructa LO SPIRITO DELL’INNOVAZIONE a cura di Elisabetta Mei

46 fiera-Iffa LAVORAZIONE CARNI, FOCUS SU IGIENE E SICUREZZA 2

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ndenze dite mercato L’ A N D A M E N T O D E L C O M PA R T O V I N I C O L O

di Elena Marzorati

Quando l’eccellenza

sfida la crisi Produzione italiana e mondiale, export e le aziende più ‘forti’ in termini di fatturato: qualche dato sul vino, che rimane, a discapito della congiuntura negativa, uno dei prodotti d’eccellenza italiani

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

hanno per la prima volta nella storia superato la produzione dei vini rossi. Al nord, cala del 10% la produzione in Piemonte, mentre muovendo da Ovest verso Est si trovano dati via via migliori,

ISTAT ha pubblicato il dato sulla produzione di

con un -3% in Lombardia e Trentino Alto Adige,

vino in Italia, che scende a 40,6 milioni di ettolitri,

il +4% del Veneto, e con l’eccezione del -5% del

con un calo del 9% rispetto al 2010. In aggiunta

Friuli dove però lo scorso anno la produzione era

a questa produzione va considerato un ammon-

stata molto elevata. Nel Nord la produzione è in

tare di circa 2 milioni di ettolitri di mosto, stabile

calo del 10% ma il trend è stabile e nel 2011 si è

rispetto allo scorso anno. Continua dunque la di-

prodotto esattamente lo stesso vino della media

scesa produttiva, concentrata quasi interamente

degli ultimi 10 anni.

nel centro sud, con un particolare cenno a Sici-

Cosa accade invece nel mondo? OIV ha pubbli-

lia e Puglia, mentre cresce la produzione di vini

cato la prima stima della produzione di vino nel

a denominazione, che con gli IGT sono sopra

mondo, pari a 248 milioni di ettolitri, in calo del

il 70% del totale. I vini bianchi (inclusi spumanti)

6% rispetto al 2012. L’evidenza di questi dati è

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news latest

ndenze dite mercato

I CONSUMATORI USA PREMIANO LA QUALITÀ DEL VINO ITALIANO IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA STAMPA DI APERTURA DELLA PRIMA TAPPA DI VINITALY INTERNATIONAL USA 2013, JOHN GILLESPIE, PRESIDENTE DEL WINE MARKET COUNCIL, HA PRESENTATO I RISULTATI DELL’ANNUAL SURVEY OF IMPORTED WINE CONSUMPTION TRENDS IN THE USA, REALIZZATA DALL’ISTITUTO WINE OPINIONS, SUI TREND AMERICANI DI CONSUMO DI VINO. GLI STATI UNITI RAPPRESENTANO UN MERCATO CHE ANCHE IN TEMPI DI CRISI CONTINUA A CRESCERE E CHE NON PUÒ ESSERE IGNORATO, COME SOTTOLINEA GIOVANNI MANTOVANI, DIRETTORE GENERALE DI VERONAFIERE: ”VINITALY INTERNATIONAL RAPPRESENTA PER LE AZIENDE ITALIANE UNA PIATTAFORMA COMMERCIALE EFFICACE PER L’ESPORTAZIONE DEI PROPRI PRODOTTI”. I DATI EVIDENZIANO COME IL CONSUMO DI VINO NEGLI STATI UNITI DAL 1993 SIA CONTINUATO A CRESCERE OGNI ANNO E LE PREVISIONI DI CHIUSURA PER IL 2012 SI ATTESTANO SU UN +2,9% SUL 2011. L’ITALIA È IL PRIMO PAESE ESPORTATORE DI didaAborum aut eliqui ullor resto VINO NEGLI STATES, CON UN MARKET SHARE NEI PRIMI earibus volut qui7,2% consequam 9 MESI DEL 2012 IN CRESCITA DEL SULL’ANNO faceptatem cum nem escid que PRECEDENTE. officillabor alis modigni etureiu rempores audi optat a nonse quasincipsum aligendi sam, is aut IL MATER-BI SCELTO DA sit GROM libusdae. Ut DI harchictas etustibusda IL MATER-BI È LA BIOPLASTICA NOVAMONT volorrum et is CONTENENTE RISORSE RINNOVABILI DI ORIGINE AGRICOLA, COMPLETAMENTE BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE SECONDO LO STANDARD INTERNAZIONALE EN 13432, CHE PUÒ ESSERE SMALTITA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA FRAZIONE ORGANICA ED AVVIATA ALL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO, COMPLETANDO UN CIRCOLO VIRTUOSO. IL MATER-BI STA DIVENTANDO UNO DEI MATERIALI DI RIFERIMENTO PER IL PACKAGING ALIMENTARE E PER IL CATERING. GROM, L’AZIENDA CHE PRODUCE IL GELATO NOTO IN TUTTO IL MONDO, ARRICCHISCE ULTERIORMENTE IL SUO PROGETTO ECOLOGICO ‘GROM LOVES WORLD’, SCEGLIENDO DI REALIZZARE IN MATER-BI, TUTTI I MATERIALI ‘USA E GETTA’ DEI PUNTI VENDITA: CUCCHIAINI, COPPETTE, SACCHETTI PORTARIFIUTI E SHOPPER. DA POCHE SETTIMANE, È PARTITA ANCHE UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DEI CLIENTI CHE IN TUTTI I NEGOZI GROM TROVERANNO VISUAL ESPLICATIVI SULLA SCELTA EFFETTUATA IN FAVORE DELLA BIOPLASTICA PERCHÉ SI PUÒ GUSTARE IL GELATO E, CONTEMPORANEAMENTE, FAR BENE ALL’AMBIENTE.

a piuttosto semplice: si produce meno vino non

milioni di ettolitri ha una riduzione minore (-3%) ma

soltanto perché l’Europa continua nel percorso

sta ugualmente il 12% sotto quanto mediamente

degli espianti (oltre a una annata climaticamen-

prodotto nel quinquennio. L’insieme dei 3 paesi

te avversa), ma anche perché l’onda lunga della

storici, Italia-Francia-Spagna, è arrivato al minimo

crescita degli altri paesi del mondo si è esauri-

storico in termini produttivi sia in valore assolu-

ta. Soltanto il Cile sembra aver toccato un mas-

to, 113 milioni di ettolitri, sia in termini relativi, il

simo storico produttivo nel 2012, mentre tutti gli

45% della produzione mondiale di vino. Nelle quo-

altri paesi o sono vicini al loro minimo storico

te di mercato mondiali, l’Italia e la Francia hanno

(vedi Europa) o ‘fluttuano’ all’interno di una fascia

quindi il 16% ciascuno della produzione mondiale

produttiva che è presumibilmente determina-

rispetto al 18-19% degli ultimi anni, la Spagna il

ta dall’andamento dell’annata piuttosto che da

13% circa, gli USA l’8% e poi Argentina e Australia

un vero e proprio trend sottostante. Passiamo a

hanno il 5% circa.

un’analisi più puntuale dei dati. I trend chiari sono

L’unico ‘trend crescente’ che si intravede è il Cile,

quelli della Spagna, -6% nel 2012 e 10% sotto la

che però presto si esaurirà dato che le superfici

media quinquennale, e dell’ Italia, che con 40,8

vitate si stanno stabilizzando. Resta da vedere

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UPAK 2013: SACMI RILANCIA LA BIRRA IN PET IMPIANTI COMPLETI PER LA PRODUZIONE E IL RIEMPIMENTO DI BOTTIGLIE IN PET: UNA RIVOLUZIONE IN PIENA REGOLA, LANCIATA DA SACMI NEL 2011, CHE SI È RINNOVATA QUEST’ANNO ALLA FIERA UPAK DI MOSCA CON IMPORTANTI NOVITÀ. LA SOLUZIONE, PENSATA SPECIFICAMENTE PER IL MERCATO RUSSO, SI ARRICCHISCE DI IMPORTANTI SPECIFICHE TECNICHE E IMPIANTISTICHE CAPACI DI FARE LA DIFFERENZA PER L’INTERA FILIERA. PROFONDAMENTE RINNOVATA NEL DESIGN – TAPPO FINTO CORONA IN PLASTICA – LA BOTTIGLIA IN PET SACMI PER IL SETTORE BIRRA È STATA ESPOSTA IN FIERA LO SCORSO GENNAIO CON L’OBIETTIVO DI METTERNE IN LUCE LE INNOVATIVE CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE. GRAZIE AGLI STUDI E ALLE PROVE FATTE SUI MATERIALI, INFATTI, È STATO PRATICAMENTE AZZERATO IL RISCHIO DI DETERIORAMENTO DEL PRODOTTO CAUSATO DALLA FORMAZIONE DI PK DI OSSIGENO. A FARE LA DIFFERENZA SONO I SISTEMI DI RIEMPIMENTO ALL’AVANGUARDIA DI SACMI FILLING APPOSITAMENTE PROGETTATI PER QUESTO TIPO DI MATERIALE E DI PRODOTTO.

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ndenze dite mercato che cosa succederà nei nuovi paesi che fanno

ro al secondo posto ma sempre più distante. In

parte di quei 50 milioni di ettolitri che non sono

termini di crescita delle vendite nel 2011 il tasso

censiti nella nostra tabella.

più elevato è quello realizzato da Zonin, +17%, se-

Secondo i dati forniti da Mediobanca, dal punto

guito da Banfi, +13%. Non ci sono segni negativi.

PRODUZIONE MONDIALE DI VINO (MILIONI HL)

FRANCIA ITALIA SPAGNA GERMANIA PORTOGALLO ROMANIA

2010

2011

2012

44,47 48,525 35,363 6,906 7,133 3,287

49,778 42,272 33,397 9,132 5,61 4,058

40,477 40,829 31,5 8,903 5,857 4,059

fonte ISTAT

Infine, su un orizzonte di 5 anni Cantine Riunite e Zonin sono quelle che guidano con una crescita del 15% e 13% rispettivamente. Secondo i dati ISTAT, il 2012 si chiude con il primo dato mensile negativo per l’export di vino a valore da ormai due anni a questa parte. Le esportazioni sono infatti calate del 2% in dicembre, a fronte di una riduzione molto marcata dei volumi (-13%). Il dato finale del +6,6% per 4.654

di vista delle vendite il 2011 è stato un anno buo-

milioni di euro ci pone saldamente al secondo po-

no, con un incremento del fatturato dell’8% per

sto nel mondo dietro la Francia ma se guardiamo

le prime 10 aziende, contro il 6% del 2010. Pra-

al trend delle esportazioni degli altri grandi paesi

ticamente tutte le principali aziende vinicole ita-

del mondo dobbiamo arrivare agli australiani per

liane crescono, con una leggera differenza tra le

trovare qualcuno che sia andato peggio di noi.

cooperative, +6,8% per il dato cumulato di quelle

Le ragioni sono certamente ‘cicliche’, ma anche

presenti in questo ranking, e le aziende, +8,3%.

strutturali. La prima ragione è il calo dei volumi,

Viste nel lungo termine le performance commer-

che iniziato a fine 2011 si è protratto per tutto l’an-

ciali delle cooperative e delle aziende sembrano

no, addirittura acuendosi negli ultimi mesi. C’e-

molto simili (+33% e +34% cumulato per queste

ra naturalmente da aspettarselo vista la povera

aziende dal 2005 a questa parte), anche se l’anda-

vendemmia (intorno a 40 milioni di ettolitri), parte

mento delle aziende è stato più volatile durante la

dovuta al tempo ma parte dovuta a una esplicita,

crisi, mentre nel caso delle cooperative il fatturato

voluta e sovvenzionata riduzione del potenziale

una serie di ragioni culturali e logistiche (Australia)

non è mai sceso. Ciò si spiega anche in relazio-

produttivo. Anzi, siccome l’export è comunque

ma anche di valore dei marchi e dimensioni delle

ne al fatto che la crisi del 2009 è stata una crisi

sui 21.2 milioni di ettolitri e il consumi interni sono

imprese (Francia) ci facciamo bagnare il naso da-

internazionale (dell’export) a cui le aziende sono

probabilmente ancora intorno ai 20 milioni, pur

gli altri. Le esportazioni francesi sono 10 volte le

più esposte. Il 2011-12 è esattamente il contra-

considerando un po’ di import, dobbiamo aspet-

nostre quando guardiamo alla Cina, per esempio.

rio (crisi del mercato interno, buon andamento

tarci un ulteriore peggioramento dei volumi anche

Noi magari saremmo messi molto meglio in Ame-

dell’export), e i dati del 2011 hanno già ‘segnato’

nel 2013, quando non ci sarebbe da stupirsi se

rica Latina, per assonanza culturale e presenza di

leggermente l’andamento delle vendite delle co-

si rientrasse nell’alveo dei 20 milioni di ettolitri.

prodotti italiani, ma i dazi doganali penalizzano i

operative. Entrando nel dettaglio delle aziende,

Una seconda ragione è la mancanza di adegua-

prodotti europei a vantaggio di quelli locali. Fatto

le posizioni non sono molto cambiate. La leader-

ta esposizione ad alcuni mercati emergenti molto

sta che i nostri mercati chiave sono gli USA dove

ship è saldamente nelle mani del GIV, con Cavi-

importanti come la Cina e Hong Kong, dove per

mandiamo 1 miliardo di euro di vino e la Germania, dove spediamo ben 950 milioni di euro di

LA CLASSIFICA DELLE CANTINE ITALIANE PER FATTURATO NEL 2011 IN MILIONI DI EURO

GIV CAVIRO CANTINERIUNITE/CIV CAVIT ANTINORI MEZZACORONA MARTINI ZONIN SANTA MARGHERITA C SOAVE BOTTER FRESCOBALDI CEVICO GANCIA BANFI RUFFINO LA GIOIOSA fonte ISTAT

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

368,44 246,8 161,3 151,6 149,5 148,6 144,3 124,1 91,3 89,2 86,6 85,8 83,2 64,2 61,9 56,8 52,8

vino. Il primo è in realtà un mercato emergente per il vino, il secondo purtroppo, se le cose continuano così, ci darà qualche grattacapo. Come anticipavamo sopra, i valori sono in crescita, con un export trainato dal +14% dei vini spumanti a 624 milioni di euro, un +11% dei vini sfusi (nonostante il crollo dei volumi) che consente di raggiungere 434 milioni di euro e i 3,6 miliardi di euro dei vini fermi imbottigliati, +5%. Questa categoria, visti i numeri in gioco, è e resterà il ‘pivot’ per capire cosa succederà il prossimo anno. A differenza delle altre due categorie, i vini imbottigliati stanno visibilmente rallentando: nella tabella si può apprezzare come a fronte di un +4,9% annuo, il secondo semestre è andato peggio, (-3,9%) e il mese di dicembre ha segnato addirittura un calo del 5%.

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ndenze dite mercato ROBOTICA E AUTOMAZIONE

Una ripresa

con il freno a mano

Positivo il bilancio 2012 per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione (+3,5%). Previsto un rallentamento nel 2013. Luigi Galdabini, presidente di UCIMU-Sistemi per produrre: “Ottime le performance sui mercati stranieri“

Brasile, Turchia, India, Polonia, Messico. In particolare, secondo l’ultima rilevazione, sono cresciute le vendite in Cina) a 299 milioni di euro (+9,5%), Stati Uniti (264 milioni, +42,5%), Russia (131 milioni, +31,3%), Francia (128,7 milioni, +9,9%), Turchia (107 milioni, +52,2%); India (99,6 milioni, +1,2%), Polonia (94 milioni, +36,2%), Messico (81,4 milioni, +93.9%). In controtendenza le vendite in Germania (-1,4%) che, con 259 milioni di euro, è comunque il terzo mercato di acquisizione di made in Italy di settore. Differente è invece l’andamento del mercato domestico. Il consumo, in calo del 13%, si è attestato a 2.220 milioni di euro. La debolezza della domanda ha avuto forte impatto sia sulle consegne dei costruttori, diminuite del 14,8% a 1.280 milioni di euro, sia sulle importazioni che, in calo del 10,4%, sono scese a 940 milioni di euro. D’altra parte, dopo l’incremento significativo registrato nel 2011, la quota di import su consumo cresce poco più di un punto percentuale, passando da 41,1% a 42,3%. Al contrario, il rapporto export su produzione guadagna circa sei punti, passando dal 68,5% del 2011 al 74% del 2012. Sebbene non direttamente collegati, i due indicatori evidenziano la capacità dei costruttori di mantenere il presidio del mercato interno pur intensificando, in modo deciso, l’attività

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Si chiude positivamente il 2012 per l’industria ita-

a 4.930 milioni di euro, segnando un incremento

oltre confine. Le previsioni 2013 evidenziano un

liana costruttrice di macchine utensili, robot e au-

del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il risultato

rallentamento dell’andamento dell’industria italiana

tomazione che allunga il trend positivo registrato

è stato determinato dall’ottima performance delle

costruttrice di macchine utensili robot e automazio-

a partire dal 2010. Nonostante ciò la ripresa av-

esportazioni che, cresciute del 12%, hanno raggiun-

ne. In particolare, la produzione, attesa in crescita

viata dopo la crisi del 2009 sembra aver perso la

to quota 3.650 milioni di euro. Secondo l’elabora-

dell’1,2%, raggiungerà quota 4.990 milioni di euro.

spinta propulsiva iniziale. Come emerge dai dati di

zione del Centro Studi UCIMU sui dati ISTAT, nei

A fronte del buon andamento del mercato estero,

preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultu-

primi nove mesi dell’anno, paesi di destinazione

come testimoniato dal dato di export che crescerà

ra di Impresa di UCIMU-Sistemi per produrre, nel

dell’export italiano di macchine utensili sono risul-

del 2,1%, raggiungendo i 3.725 milioni di euro, il

2012 la produzione italiana di settore è cresciuta

tati: Cina, Stati Uniti, Germania, Russia, Francia,

mercato interno arretrerà in modo netto. Nel 2013 il

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IL PROGETTO REBIOFOAM: I RISULTATI REBIOFOAM (SCHIUMA IN BIOPOLIMERO RINNOVABILE), UN PROGETTO DI RICERCA QUADRIENNALE MIRATO ALLO SVILUPPO DI UNA SCHIUMA IN BIOPOLIMERO BIODEGRADABILE E A BASE BIOLOGICA DA APPLICARE COME SOLUZIONE PER IMBALLAGGI PROTETTIVI IN ALTERNATIVA A MATERIALI ESPANSI DI ORIGINE SINTETICA, HA PRESENTATO I SUOI RISULTATI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA TENUTASI RECENTEMENTE A NOVARA. LA FATTIBILITÀ DEL PROCESSO È STATA DIMOSTRATA SU SCALA SEMIINDUSTRIALE MEDIANTE LO SVILUPPO DI UNA LINEA PILOTA AUTOMATIZZATA IN GRADO DI PRODURRE IL DIMOSTRATORE DEFINITO (DISTANZIATORE OBLÒ DI LAVATRICE) CON LA DENSITÀ RICHIESTA. IN PARALLELO È STATO PROGETTATO UN NUOVO ELEMENTO DI IMBALLAGGIO DI FORMA ANGOLARE, CARATTERIZZATO DA SUPERFICI DI APPOGGIO DIFFERENTI CHE POSSONO ESSERE MONTATE IN MODI DIVERSI COSÌ DA OTTENERE ELEMENTI DI SVARIATE FORME, CHE POSSONO FUNGERE DA PARASPIGOLI O ANGOLARI ESPANSI PER ELETTRODOMESTICI, APPARECCHI ELETTRONICI DI CONSUMO. IL SUCCESSO DEL PROGETTO REBIOFOAM APRE NUOVE IMPORTANTI VIE IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ATTRAVERSO UN APPROCCIO SU BASE SISTEMATICA.

rapporto import/consumo arretrerà a 42,1% mentre

paese che, smontando uno a uno i settori strategici

il rapporto export/produzione continuerà a cresce-

- dalla chimica al bene strumentale, fino all’acciaio -

re arrivando a 74,6%. Luigi Galdabini, presidente

rischia di retrocedere nella serie B delle economie

UCIMU-Sistemi per produrre, ha così commentato:

sviluppate”. “Se è l’export a sostenere l’intero set-

“Il risultato positivo messo a segno dai costrutto-

tore in questo momento - ha affermato ancora il

DALLA CARTA ALLA PLASTICA

ri italiani è frutto dell’ottima performance raccolta

presidente di UCIMU–Sistemi per produrre occorre

sul mercato straniero. Le esportazioni, distribuite

prevedere misure utili a favorire un’attività ‘tanto

sia nei paesi emergenti che in quelli tradizionali,

costosa’ poiché dipendente dal grado e dal tipo

hanno infatti permesso alle imprese di chiudere

di innovazione tecnologica applicata al prodot-

l’anno mantenendo i livelli del 2011”. “L’industria

to in funzione del mercato cui esso è destinato.

di settore ha così recuperato gran parte del terre-

Mi riferisco, in particolare, al provvedimento che

no perso con la crisi del 2009 ma - ha aggiunto

prevede l’abbattimento dell’Irap sul personale per

Galdabini - la situazione è decisamente complessa

una quota pari al rapporto export/fatturato dell’im-

a causa della riduzione strutturale del mercato in-

presa, con l’obiettivo di premiare le aziende più

terno. L’atrofizzazione della domanda di macchine

virtuose e di stimolare il processo di internaziona-

utensili in Italia è oggi un problema non soltanto

lizzazione di quelle che ancora sono fortemente

per i costruttori italiani ma anche e soprattutto per il

orientate a operare sul mercato nazionale”. “La

CONOSCIUTA PER I SUOI ICONICI BICCHIERI IN CARTA, LA CATENA STATUNITENSE DI CAFFETTERIE STARBUCKS RECENTEMENTE HA DECISO DI PASSARE A BICCHIERI IN PLASTICA RIUTILIZZABILI. CON I NUOVI CONTENITORI, CHE RICORDANO IN TUTTO E PER TUTTO QUELLI IN CARTA, LOGO COMPRESO, L’AZIENDA INTENDE RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE DELLE PROPRIE ATTIVITÀ, ACCRESCENDONE LA SOSTENIBILITÀ. STARBUCKS HA COLLABORATO CON DIVERSI FORNITORI DI IMBALLAGGI, AFFINCHÉ FOSSE POSSIBILE PROPORRE AI CONSUMATORI UN PRODOTTO CONVENIENTE. SONO STATE EFFETTUATE ANALISI DEL CICLO DI VITA SU VARI TIPI DI RESINE E IL POLIPROPILENE È RISULTATO IL MATERIALE PIÙ INDICATO ALLO SCOPO. I BICCHIERI E I COPERCHI SONO OTTENUTI MEDIANTE TERMOFORMATURA PARTENDO DA MATERIALE VERGINE AL 100%. DOPO L’UTILIZZO I BICCHIERI VENGONO STERILIZZATI MEDIANTE LAVAGGIO IN ACQUA BOLLENTE E I TEST EFFETTUATI HANNO DIMOSTRATO CHE POSSONO ESSERE LAVATI E RIUTILIZZATI FINO A 170 VOLTE SENZA CHE NE VENGA COMPROMESSA LA FUNZIONALITÀ. INOLTRE, IL POLIPROPILENE RENDE I BICCHIERI RICICLABILI IN QUALSIASI MOMENTO.

complessità del contesto globale e la prolungata inappetenza del mercato italiano impongono però un approfondito ragionamento sul futuro del settore. Per questa ragione - ha affermato Galdabini – UCIMU-Sistemi per produrre promuove l’organizzazione delle Assise della Macchina Utensile in Italia. In programma nell’autunno del 2013, le Assise saranno aperte alla partecipazione di tutti coloro che, in Italia, operano nel mondo dei sistemi di produzione. Non soltanto, dunque, i costruttori ma anche gli agenti importatori, i distributori e le filiali di imprese straniere, che si incontreranno con l’obiettivo di analizzare punti di debolezza, punti di forza, opportunità e esigenze di uno dei pochi settori strategici per il sistema economico del paese poiché base della quasi totalità dei processi manifatturieri”. “La scelta di aprire questo incontro a un mondo ben più ampio rispetto a quello dei ‘soli’ costruttori risponde all’esigenza di rappresentare le istanze di un settore con caratteristiche e esigenze variegate a partire dalle quali sarà possibile Luigi Galdabini, presidente di UCIMU-Sistemi per produrre

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delineare una strategia comune per il suo rilancio e sviluppo”, conclude Galdabini.

ANCHE IL BRASILE ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE ANCHE IL BRASILE HA RISPOSTO ALL’APPELLO DI EXPO MILANO 2015: SARÀ PRESENTE ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE. AD ANNUNCIARE, QUESTO POMERIGGIO, IL NOME DELL’ULTIMO PAESE AD AVER ADERITO È STATO UN SODDISFATTO MARIO MONTI: “QUESTA IMPORTANTE DECISIONE RINNOVA L’ANTICA E PROFONDA AMICIZIA TRA ITALIA E BRASILE”. CON IL SÌ DEL BRASILE, A MENO DI 777 GIORNI DALL’APERTURA, EXPO MILANO 2015 SALE A QUOTA 124 PARTECIPAZIONI UFFICIALI E SI PORTA SEMPRE PIÙ VICINO ALL’OBIETTIVO DEI 130 PAESI. “IL TEMA DI EXPO 2015, ‘NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA’, HA AGGIUNTO - PONE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE INTERNAZIONALE LA PIÙ RILEVANTE QUESTIONE DEL NOSTRO TEMPO: COME GARANTIRE ADEGUATO E SICURO ACCESSO ALLE RISORSE ALIMENTARI PER UNA POPOLAZIONE SEMPRE PIÙ NUMEROSA ED ESIGENTE”.

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Una cyber-città

per raggiungere un miliardo di persone Biglietto elettronico intelligente. Pannelli informativi touch. Ma anche videocollaborazione in telepresenza e soluzioni di health presence. Non solo chi raggiungerà Milano potrà entrare in contatto con l’esposizione

La multinazionale americana, da dicembre partner tecnologico di Expo Milano 2015, ha dato dimostrazione delle più innovative soluzioni che contribuiranno a rendere unica l’esperienza dell’esposizione universale di Milano. “Il nostro obiettivo - ha dichiarato David Bevilacqua, amministratore delegato di Cisco Italia, durante la conferenza stampa che si è tenuta nel febbraio scorso nei laboratori dell’azienda a Monza - non è solo quello di costruire un’infrastruttura potente e funzionale alle esigenze di Expo: vogliamo

Da sinistra: L’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala, il commissario straordinario Giuliano Pisapia e il commissario generale Roberto Formigoni

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

‘disseminare’ nella città, nella regione e oltre, le soluzioni Smart City che svilupperanno e fare in modo che siano un esempio”. A illustrare, con dimostrazioni pratiche, i contenuti tecnologici e innovativi che animeranno la Digital Smart City di Expo Milano 2015 Valerio Zingarelli, direttore Tecnologie di Expo 2015 Spa, e Fabio Florio, Expo 2015 Leader di Cisco. Davanti ai padiglioni dei paesi partecipanti, un sistema automatico fornirà al visitatore su occhialini speciali le informazioni che gli interessano. Ma anche chi rimarrà lontano da Milano potrà entrare in contatto l’Expo: ad esempio potrà creare un profilo on line sul sito, grazie al quale condividere informazioni e dati. “L’obiettivo è raggiungere con la cyber-Expo un miliardo di persone”, spiega Zingarelli. Oltre agli occhialini, ai visitatori sarà infatti dato un terminale multimediale ad hoc, con contenuti visibili e informazioni sui singoli padiglioni. Questi terminali consentiranno anche di visitare l’Expo a persone disabili, ad esempio non udenti e non vedenti. Chi visiterà l’Expo avrà un braccialetto che fornirà ad una équipe medica in remoto la sua situazione clinica. E attraverso l’Health presence di Cisco si potrà interagire e farsi curare in remoto dai medici dei principali ospedali lombardi. La tecnologia aiuterà inoltre ad aumentare la sicurezza

dentro e fuori il sito espositivo grazie ai sistemi di body scanner e crowded behavior. “Non stiamo costruendo una sola Expo - ha spiegato il commissario generale Roberto Formigoni - ma 20 milioni di Expo, una per ciascuno dei visitatori che arriveranno a Milano. Expo Milano 2015 sta andando nella giusta direzione: sarà innovativa, tecnologica, divertente e alla portata di tutti”. “L’eredità di Expo deve essere una smart city dotata di infrastrutture di rete volte anche al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale”, ha ricordato l’assessore allo Sviluppo economico e all’Università e ricerca del Comune di Milano Cristina Tajani. “L’esposizione universale sta raccogliendo numerose adesioni di partecipazioni ufficiali, più di quanto non sia mai successo nelle passate edizioni, ma è forte anche di investimenti rilevanti di grandi aziende nazionali e internazionali, che accrescono le conoscenze tecnologiche, motore essenziale sia per la crescita del progetto Expo Milano 2015 sia per il rilancio del Paese”, ha aggiunto con una nota il commissario straordinario Giuliano Pisapia. “La tecnologia - ha detto l’amministratore delegato di Expo 2015 Spa, Giuseppe Sala non è il fine del nostro lavoro ma un mezzo. Anche sul fronte dei contenuti stiamo preparando cose che nei prossimi mesi stupiranno”.

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Attualità

A VERONA DAL 7 AL 10 APRILE 2013

Giunto alla sua 47^ edizione, Vinitaly potenzia l’attività di incoming grazie al lavoro dei suoi delegati in 60 paesi e a un accordo con Ice: un impegno necessario per mantenere alto il grado di soddisfazione espresso da espositori e operatori esteri nel sondaggio realizzato da Veronafiere a consuntivo dell’edizione 2012

di Elena Marzorati

A tutto

export

I dati dell’esportazione lo confermano, la ricetta

evidenziato da una ricerca sulla soddisfazione

anticrisi per il vino italiano è vendere all’este-

del cliente realizzata a consuntivo dell’edizione

ro. Un’opportunità che Veronafiere propone da

2012, la partecipazione consente di consolidare

oltre 15 anni, da quando cioè ha fatto di Vini-

la propria immagine (97%), verificare l’interesse

taly e di Vinitaly International strumenti per l’in-

per i propri prodotti (98%), valutare il mercato e

ternazionalizzazione delle imprese enologiche

la concorrenza (95%). L’importanza di partecipa-

italiane. Per questo anche in tempi di crisi, Vi-

re vale anche per gli operatori stranieri. In un

nitaly - in programma dal 7 al 10 aprile 2013

sondaggio sui visitatori esteri dello scorso anno,

(www.vinitaly.com) - è un appuntamento a cui le

l’86% ha affermato di partecipare a Vinitaly per

aziende non vogliono rinunciare perché, come

trovare nuovi contatti, capire le tendenze attuali

GENERAZIONI A CONFRONTO

Imprese del vino:

una passione familiare

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

La famiglia Antinori

Sullo sfondo è lo scontro/incontro/dialogo tra tra-

la gestione dei rapporti in seno all’azienda, come

dizione e modernità, due matrici vitali e fondanti

pure il coinvolgimento totalizzante: “ci lavori e la

che, sicuramente più di tanti altri, il settore vitivini-

vivi”; “non c’è sabato né domenica”, puntualizza-

colo ha la necessità imprescindibile di mantenere

no i manager. Tuttavia, secondo gli economisti, il

dentro la propria anima. Tutti gli intervistati, padri

confronto tra aziende familiari e aziende non fami-

e figli, definiscono la propria impresa un’azienda

liari mostra che le società non familiari risultano

familiare. Non ci sono dubbi, dunque: “il perno è la

più povere di risorse e potenzialità. Per più di un

famiglia”; “la famiglia è un valore in sé”; “è retaggio,

motivo: la maggiore spersonalizzazione, la produ-

amore, tradizione, legame con la terra”, sostengo-

zione rigorosamente non nobile, il minore coinvol-

no gli interlocutori. Invece le criticità dell’azienda

gimento da parte di proprietari e dirigenti e, infine,

familiare percepite risultano molto omogenee tra

lo stile di direzione che, nelle aziende non familia-

padri e figli. Spiccano in particolare la necessità

ri, è orientato al business di breve periodo e può

di separare - e difendere - la vita privata da quella

fare tranquillamente a meno di fantasia, creatività

professionale, il disagio degli scontri e i conflitti in-

e coraggio.

terni e il rischio di una minore professionalità nel-

Per tutti il passaggio generazionale rappresenta

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e finalizzare contratti di acquisto.
Per la prossi-

richiesta di spazi dello scorso anno; le iscrizio-

anche all’appeal del made in Italy e della cultura

ma edizione verrà ulteriormente incrementata la

ni sono infatti in linea con il 2012.
Vinitaly, che

che il nostro vino rappresenta nel mondo. ”Per

presenza di buyer stranieri grazie all’impegno

si impone ogni anno come il più grande salone

mantenere la leadership degli scambi mondiali

dei delegati di Veronafiere in 60 paesi e trami-

internazionale dedicato al vino, offre a trader

di vino, con il 23% del mercato – dice Giovanni

te un accordo con Ice - Agenzia per la promo-

e operatori internazionali l’unico punto di riferi-

Mantovani, direttore generale di Veronafiere – è

zione all’estero e l’internazionalizzazione delle

mento completo dell’offerta italiana. Offerta che,

fondamentale continuare a promuovere un’im-

imprese italiane per potenziare l’incoming a Ve-

non bisogna dimenticarlo, rappresenta il meglio

magine unitaria del sistema enologico italiano,

rona di nuovi operatori. Questo permetterà di

dell’enologia mondiale, in termini di qualità e

in modo da dare forza ai valori della nostra tra-

aumentare le possibilità di contatti b2b per le

di originalità grazie al suo patrimonio di vitigni

dizione, ma anche per dare valore alle risorse

aziende espositrici, che stanno confermando la

autoctoni, con prezzi concorrenziali in relazione

messe in campo”.

In base a uno studio Ispo commissionato da Vinitaly lo scorso anno, le aziende vitivinicole vengono percepite come ‘esseri viventi’. Amore, passione, dedizione, sacrificio: sono i termini che ricorrono con maggiore frequenza nelle parole degli intervistati, siano essi padri o figli... La famiglia Zonin

una fase complessa e delicata, che mette l’impre-

lasciano spazio”); il senso dell’attesa della matura-

alla base del passaggio generazionale sono molto

sa in una condizione di potenziale rischio. Tutta-

zione e della crescita delle competenze dei figli; il

condivise tra le due generazioni. Tale fase avvie-

via per gli intervistati, il passaggio generazionale

desiderio di “fare le cose per bene”, di “garantire

ne sostanzialmente per assicurare all’azienda la

offre, nel complesso, più opportunità che disagi.

caratteristiche in entrata non comuni”; la consape-

crescita che implica in particolar modo l’apertura

E, nonostante la presenza di turbolenze, ne è di

volezza dell’inizio di una fase nuova che inevitabil-

all’export e al futuro. Infine non esiste un tempo

fatto risultata una fase gestita con successo. Ma

mente ne chiude un’altra (“si è trattato di un salto e

‘giusto’ per il salto generazionale e, se esso esiste,

cosa significa tale passaggio per i padri e per i

di un’accelerazione”). Per i figli questo passaggio

non è certo un tempo cronologico ma interiore,

figli? Ecco cosa hanno risposto i protagonisti della

ha significato: la definizione di una nuova visione

dato dall’unica condizione del coincidere di due

ricerca durante i 12 colloqui individuali qualitativi,

(“far tesoro della tradizione e dello stile paterno, e

diverse volontà: il padre che ha voglia di cedere e

che hanno coinvolto, in ciascuna azienda, da un

al contempo guidare verso il cambiamento. È un

i figli pronti all’assunzione di responsabilità. Come

lato la generazione dei padri, e dall’altro quella dei

lavoro di cesello!”); la dimensione del cambiamen-

dicono gli economisti, il passaggio deve avvenire

figli e delle figlie.

to (“passaggio generazionale vuol dire introdurre

a due condizioni: “alla maturità lavorativa dei figli

Per i padri il ‘passaggio di consegne’ ha evidenzia-

una sensibilità e idee che prima non avevano spa-

e alla presenza dei giusti cromosomi”; “i genitori

to: la delicatezza delle relazioni da riformulare (“ci

zio”).

vogliono vedere la passione, il piacere che anima

sono fondatori che non vogliono mollare e non

Tuttavia le aspettative e le motivazioni che stanno

il figlio in azienda, altrimenti non se ne vanno”.

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in Azienda 14

di Christiane Reichwein ABITI PROFESSIONALI

Igiene, sicurezza e moda:

così si veste l’industria alimentare

Mewa si espande sui mercati internazionali e anche nel Belpaese. A tu per tu con Wolfgang Quednau, professore e collaboratore della società in Germania

aziende appartenenti ai più svariati settori, tra i

tori industria, commercio e gastronomia. Non ha

quali spicca il comparto food&beverage. Il Grup-

risentito degli effetti della crisi, basti pensare che

po Mewa opera in Europa con 41 sedi: la gam-

nel 2011 ha realizzato un fatturato di 489 milioni

ma produttiva comprende abbigliamento profes-

di euro. “Che si tratti di panni tecnici o di abiti

sionale e di protezione, panni tecnici, zerbini e

da lavoro come salopette, giacche da cuoco o

tappeti assorbiolio che vengono forniti con un

capi protettivi: noi consegniamo, ritiriamo, lavia-

sistema di full-service, oltre a dispositivi di prote-

mo e sostituiamo per i clienti i prodotti tessili se-

zione individuale. Costituita nel 1908, Mewa ha

condo i ritmi concordati insieme. Così, almeno

ricevuto nell‘ottobre 2009, da una giuria di esper-

per quanto riguarda l’abbigliamento da lavoro e

La gestione - eccellente - di prodotti

ti, il riconoscimento di ‘Marchio del secolo’, men-

la gestione dei tessili, gli utilizzatori non devono

tessili: è questo il settore di attivi-

tre nel 2011 una giuria presieduta dal professor

più preoccuparsi di niente e possono concen-

tà della società tedesca Mewa AG,

Bernd Venohr ha selezionato Mewa tra i marchi

trarsi sulle proprie vere incombenze”, puntualiz-

la quale fornisce i propri prodotti e

tedeschi leader nel mondo. Oggi Mewa conta

zano in azienda, durante la nostra recente visita.

servizi a un numero crescente di

4.300 dipendenti e circa 160.000 clienti nei set-

Siamo stati infatti nella sede tedesca di Wiesba-

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in Azienda fessore e collaboratore presso Mewa in Germania, ci ha spiegato le origini del sistema RABC utilizzato con successo dall’azienda tedesca: “L’esigenza di uniformare gli standard igienici nel comparto alimentare risale al 1992, con l’avvento della crisi di mucca pazza. Dopo un lungo e accurato progetto scientifico al quale ho preso attivamente parte, è stata sviluppata la normativa europea 14065 ‘Tessili trattati in lavanderia - Sistema di controllo della biocontaminazione’. Si tratta di un sistema di controllo della biocontaminazione (RABC) per i tessili trattati in lavanderie industriali. Questa certificazione mira a garantire la qualità microbiologica dei tessili trattati, soprattutto se utilizzati in settori specifici (come ad esempio quello alimentare), nei quali è necessario controllare la biocontaminazione. Il Sistema RABC (Risk Analysis Biocontamination Control Syden, dove abbiamo constatato che, proprio gra-

salopette o il gilet, ciascun capo è provvisto di

stem), che si integra con i Sistemi di Gestione

zie al centenario know-how, Mewa è una tra le

un codice a barre. Con questo sistema d’identi-

della Qualità, è basato sulla risk analysis e sul

rare aziende di settore a unire i massimi stan-

ficazione computerizzato, si può seguire l‘iter di

controllo dei punti critici”.

dard igienici con i dettami più fashion dell’abbi-

ogni capo da una fornitura all‘altra. In qualsiasi

Tutto questo ovviamente ha un costo, come

gliamento moderno (e di lavoro), il che è un fat-

momento si può verificare se si trova nella fase

puntualizza Quednau: “Non saremo mai, ovvia-

tore molto gradito dai dipendenti delle imprese

di lavaggio, di cucitura, se è stato sostituito o se

mente, i meno cari sul mercato, ma garantiamo

clienti. Abiti professionali, certamente, ma tutti

viene preparato per la spedizione. Su richiesta

la massima qualità in settori particolarmente sen-

personalizzati in base alla mission e allo spirito

i capi di abbigliamento vengono personalizzati

sibili del comparto alimentare e sanitario, il che

aziendale. Considerazioni molto pratiche, come

con il nome del dipendente, quello dell‘azienda

significa massima sicurezza per i nostri clienti”,

la posizione delle tasche e la facilità di gestione

e/o con il relativo logo. Wolfgang Quednau, pro-

conclude il professore.

M E WA

I N

I TA LI A

Mewa esiste in Italia dal 1987. Da 25 anni la filiale di Turbigo fornisce i propri prodotti tessili a un numero sempre maggiore di imprese dei più svariati settori: abbigliamento da lavoro e di protezione, zerbini e tappeti assorbiolio. Completano l‘offerta una serie di dispositivi di protezione individuale, che si possono ordinare tramite catalogo. Per i circa 17.500 clienti dei settori industria, commercio e artigianato, il sistema Mewa rappresenta un‘alternativa economica e professionale all‘acquisto di prodotti tessili. I tessili vengono preparati, consegnati, ritirati, puliti, stirati, mantenuti in buono stato e sostituiti in caso siano logorati. I nostri clienti apprezzano la qualità del servizio e dei nostri prodotti“, chiarisce Velko Winters, amministratore delegato della Mewa di Turbigo. Officine, tipografie, industrie per la lavorazione dei metalli o negozi di generi alimentari si affidano indistintamente al servizio dell’azienda tedesca. Lavorano oggi per Mewa Italia 183 dipendenti e la società lo scorso anno ha realizzato un fatturato di 28,9 millioni di euro.

delle zip e dei meccanismi di apertura e chiusura sono davvero molto apprezzate dai clienti e giocano un ruolo chiave nel processo di design. Oltretutto, come abbiamo già accennato, la società si occupa della successiva gestione dell’abbigliamento industriale, il che contribuisce all’ottimizzazione di tempi e costi per le aziende. La consegna e il ritiro puntuali, così come la tempestiva sostituzione dei capi che lo necessitano, costituiscono una premessa fondamentale. In caso di variazioni del personale, i capi vengono prontamente adattati in modo flessibile. L‘abbigliamento non deve però essere solo pulito esternamente, ma deve essere anche igienico. Per questo motivo Mewa opera secondo il sistema RABC (Risk Analysis and BiocontaminationControl-System) e la relativa normativa europea 14065. Soprattutto per le aziende del settore alimentare è importante sapere di potersi affidare al massimo dell‘igiene. Perché non si crei confusione e ciascuno possa ritrovare la pro-

Wolfgang Quednau

pria giacca, i propri pantaloni, piuttosto che la

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L’EVENTO

ROADSHOW MIDRANGE

Una nuova piattaforma

di automazione

Prestazioni rinnovate e funzionalità competitive dell’offerta Midrange sono state presentate da Rockwell Automation nel recente Roadshow che ha toccato Milano, Asti, Bologna e Firenze

La gamma dei prodotti Midrange

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Sono stati numerosi gli interventi degli ingegneri e dei tecnici di Rockwell Automation e delle aziende partner nel corso dell’evento per introdurre le novità della gamma Midrange. Ne abbiamo sintetizzato alcuni.

Massimiliano Spano

Mauro Galano

“Il nuovo powerflex 525® ac drive allen-

“I nuovi terminali operatore PanelView Plus

bradley, grazie a un design innovativo, è in

6 sono ideali per applicazioni che richiedo-

grado di offrire grande versatilità, dal sempli-

no monitoraggio, controllo e visualizzazione

ce utilizzo stand-alone fino all’integrazione in

delle informazioni in modo dinamico, dove

Commercial Engineer Power Control Italian Region

piccoli sistemi.

Solution Architect Visualization & Information - Italy Region

gli operatori hanno necessità di conoscere

Con la combinazione di valori aggiunti, quali sono le molteplici modalità

rapidamente lo stato della macchina per prendere decisioni rapide ed ap-

di controllo motore, la comunicazione di rete a bordo, le funzionalità di

propriate. I PanelView Plus 6 offrono un ulteriore vantaggio competitivo

risparmio energetico e l’integrazione delle funzioni di sicurezza tutte come

a costruttori di macchine ed utenti finali migliorando le prestazioni com-

standard, risulta essere un prodotto all’avanguardia dai costi contenuti e

plessive della macchina. La memoria espansa consente una maggiore

adatto a molteplici applicazioni.

flessibilità nelle applicazioni, mentre l’accresciuta velocità del processore

Si può apprezzare come il nuovo powerflex 525® ac drive sia in grado di

migliora l’esperienza dell’operatore grazie ad un maggiore controllo e ad

massimizzare le prestazioni del sistema riducendo i tempi di progettazio-

una risposta più rapida del terminale. Questi miglioramenti accrescono

ne e consentendo di migliorare le macchine”.

la visibilità sui dati, offrendo una piattaforma che consente di prendere decisioni accurate, mantenendo al contempo un ambiente di sviluppo comune all’interno delle soluzioni Integrated Architecture”.

Giovanni Di Pumpo

Roberto Motta

“La progettazione di macchine ed impianti

“Fin dalla sua nascita, oltre 40 anni fa, Ethernet

si avvale sempre più di software e servizi

è stata caratterizzata da un’evoluzione costante

sofisticati che, oltre a fornire un valido sup-

in termini di velocità, prestazioni, robustezza e

porto ai progettisti, offrono un alto grado di

disponibilità per una gamma sempre più ampia

integrazione con i sistemi del processo pro-

di applicazioni. Nel comparto industriale moltepli-

duttivo.

ci sono i protocolli disponibili oggi per Ethernet,

Direttore Vendite EPLAN Software&Services

Local Business Leader IA - Italian Region

Qualità della documentazione e riduzione

noi crediamo fortemente che Ethernet/IP abbia

dei tempi sono gli obiettivi più importanti al fine di garantire competitività

segnato un cambiamento in questo ambito differenziandosi rispetto alle altre solu-

alla propria azienda; l’automazione efficiente è il fulcro dell’intero processo

zioni grazie all’utilizzo esclusivo di tecnologia standard senza ricorrere ad hardware

di innovazione. Agli uffici tecnici è demandata quindi sempre maggiore

o firmware proprietari per la gestione del controllo in tempo reale. In ragione di

flessibilità: disponibilità dei dati e della documentazione in ogni fase del

questo approccio Ethernet/IP ha mutuato tutte le funzionalità che si sono venute

lavoro, oltre ad un controllo sempre più selettivo degli errori, spesso cau-

ad affermare nel tempo per Ethernet in ambiti gestionali grazie al suo tumultuoso

sa di onerosi interventi correttivi o manutentivi. Eplan e Rockwell hanno

sviluppo ed ad una evoluzione continua. Oggi con Ethernet/IP è infatti possibile ba-

sviluppato importanti sinergie per supportare i progettisti, operando in

sare il controllo di una semplice macchina come di un intero impianto o processo

due principali direzioni: la disponibilità dei prodotti Rockwell Automation

produttivo su un’unica tecnologia di rete robusta, flessibile e in tutto uguale a quella

e Allen-Bradley in formato Eplan, direttamente fruibili per l’utilizzo nei pro-

utilizzata negli altri ambiti aziendali fino ad Internet. Il nostro impegno va proprio

getti, attraverso il Dataportal e l’interfaccia con RSLogix per l’ottimizzazio-

nella direzione di promuovere Ethernet/IP come protocollo unico dai semplici dispositivi I/O di bordo macchina, alla gestione di azionamenti e servoazionamenti, ai controllori di sicurezza fino ai sistemi HMI e di analisi dei dati”.

Enrico Merati

Local Business Leader - Italian Region Sensing Safety & Connectivity

“Negli ultimi anni, lo sviluppo delle nuove tecnologie

pensata, sin dai primi passi della progettazione, per essere sicura. Dopo una cor-

nell’ambito della sicurezza delle macchine ha consen-

retta analisi del rischio, si definiscono le funzioni di sicurezza che caratterizzano la

tito di ridurre sempre di più l’impatto nei confronti del-

macchina e la disponibilità di soluzioni tecnologiche avanzate permette di integrare

la produttività delle macchine stesse che oggi grazie

già dai primi passi della progettazione la migliore soluzione senza un impatto sulle

a soluzioni di sicurezza scalabili ed integrate è miglio-

funzionalità della macchina che anzi potrà così migliorare la propria produttività; si

rata sensibilmente. Il nuovo approccio alla sicurezza si basa sulla considerazione

pensi alla possibilità di accedere ad una zona pericolosa della macchina grazie ad

che non è più opzionale costruire macchine sicure e la sicurezza può essere parte

un controllo di velocità sicuro. Rockwell Automation, nell’ottica di applicare la sicu-

integrante delle stesse. Le nuove norme tecniche armonizzate, che forniscono una

rezza per un miglioramento della produttività della macchine, offre una soluzione

‘presunzione di conformità’ alla direttiva macchine, consentono l’utilizzo di soluzioni

completa e integrata per la sicurezza e per meglio supportare la propria clientela di-

a logica programmabile con tutti i vantaggi che ne conseguono. Una soluzione inte-

spone anche di un servizio di consulenza specifica che consente di accompagnare

grata ha un minore impatto sulla progettazione della macchina che deve già essere

il cliente in tutto il cammino del ‘ciclo di vita’ della sicurezza”.

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Confezionare alimenti e bevande

SACMI A ENOLITECH

Linea completa per l’imballo

di vino e olio

Protagonista, alla fiera Enolitech di Verona, la soluzione Bag in Box che unisce efficienza produttiva, attenzione alla qualità del prodotto e controllo dei costi Una soluzione molto competitiva attualmente disponibile sul mercato, per poter contare su un prodotto sempre fresco e di qualità, pronto da consumare, facile da trasportare e dal prezzo contenuto. È Bag in Box, il monoblocco di riempimento e confezionamento che Sacmi presenta dal 7 al 10 aprile nell’area 5 stand E5 alla fiera Enolitech di Verona, l’appuntamento internazionale che dal 1998 – in coincidenza con il Vinitaly – riunisce gli operatori del packaging e dell’imbottigliamento per la filiera del vino e dell’olio. Nato negli stabilimenti Sacmi Pakim – l’azienda del Gruppo Sacmi specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni per il packa-

La soluzione Bag in Box

ging – Bag in Box rappresenta il cuore pulsante di un’offerta ‘chiavi

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in mano’ che comprende l’intera li-

per gli accorgimenti progettuali che – grazie alla

in linea con le più moderne esigenze della filie-

nea di imballo, dal monoblocco di

tecnologia del vuoto – consentono una pre-eva-

ra vinicola e, allo stesso tempo, progettato per

riempimento e confezionamento,

cuazione dell’aria da effettuare prima del riempi-

rispondere alla crescente necessità – in Europa

realizzato completamente in accia-

mento, mentre una speciale valvola di spillatura

come in tutto il mondo – di minimizzare i costi

io inox, alla manigliatrice e al mo-

e l’involucro a caduta libera garantiscono che il

ambientali. La confezione tipo Bag in Box è in-

noblocco pick and place. Punto di

prodotto non venga mai a contatto con l’aria e

fatti completamente riciclabile e a prezzi inferio-

forza del monoblocco, che riunisce

con qualsiasi altro elemento inquinante ed os-

ri rispetto agli imballi in Tetrapak. Sacmi Pakim

tutte le funzioni per creare imballi

sidante. La stessa valvola di riempimento – e il

è nata dall’incontro di professionisti del settore

di tipo Bag in Box – dalla formatri-

software di serie per la pulizia automatica della

dell’imbottigliamento industriale che, stanchi

ce di cartoni con chiusura hot melt

macchina tramite sanificazione a vapore – ga-

delle soluzioni tecniche del passato, hanno fatto

alla riempitrice completa di inseri-

rantisce una gestione del processo completa-

della progettazione innovativa e alla tecnologia

mento e ‘chiudi cartone’ – è anzitut-

mente ‘ultra-clean’. In un mercato che richiede di

d’avanguardia i pilastri dell’azienda. I macchinari

to l’elevata automazione, che con-

coniugare l’attenzione alla qualità con il costante

prodotti da Pakim sono indicati nella lavorazio-

sente di gestire in modo efficiente

controllo dei costi, Bag in Box rappresenta la so-

ne di svariate tipologie di prodotti: liquidi ali-

sacchi da 1,5-2-3-5 e 10 litri. Facile

luzione ideale, grazie ai materiali poco costosi –

mentari (vino, aceto, birra, acqua, bibite, liquo-

da utilizzare, non richiede l’inter-

quali film plastico e cartone – in cui è realizzato

ri), oli (alimentari o minerali), detergenti, prodotti

vento dell’operatore e si distingue

l’imballo. Un packaging made in Sacmi, dunque,

chimici e così via.

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P.E.T. ENGINEERING E VITASNELLA

Quando il beverage

è in forma

Un contenitore dalla forma affusolata e armonica, ottenuta grazie ad un riproporzionamento delle parti superiore ed inferiore della bottiglia Acqua Vitasnella, brand acquisito da Ferrarelle nel 2012, si presentava sul mercato con un packaging che, seppur profondamente radicato nell’immaginario dei consumatori italiani, era disallineato rispetto all’advertising dal taglio dinamico,

cante opera da elemento strutturale che, rinfor-

moderno e dal tocco glamour degli

zando la zona presa, studiata secondo fattori er-

ultimi anni. Pur godendo di grande

gonomici ed antropometrici, rende il packaging

notorietà, Ferrarelle ha deciso di at-

l’attrezzo ottimale per un esercizio fisico uguale

tualizzare l’immagine di Vitasnella

per tutti: bere acqua Vitasnella. “La nuova sa-

tramite un restyling che non solo

gomatura risponde alle esigenze di manegge-

permettesse di veicolare, attraver-

volezza e praticità che per il nostro consuma-

so codici estetici ed iconografici

tore target, donne ma adesso anche uomini tra

più attuali, la promessa di marca

i 25 e i 45 anni che praticano una vita attiva e

ma che migliorasse le performan-

dell’attività fisica regolare, sono imprescindibi-

ce e l’ergonomia del packaging,

li - sostiene Gabriele Monda, Brand Manager di

rendendolo coerente con la qualità

Vitasnella -. L’alleggerimento del contenitore e,

percepita dai consumatori, uomini

in particolar modo, la modifica della presa, ren-

e donne amanti del benessere e

dono la bottiglia più ergonomica e di più facile

dell’attività sportiva. Il restyling, af-

ed immediata fruizione. Queste novità assumo-

fidato al centro di design di P.E.T.

no dunque un’importanza non scontata perché

Engineering, fa leva sul benefit

il brand Vitasnella può enfatizzare il proprio

della promessa di marca, ossia il

posizionamento, oltre che attraverso le attività

sentirsi leggeri ed in forma, che è

above e below-the-line già impiegate, anche at-

stato tradotto in un contenitore dal-

traverso il packaging.

la shape affusolata ed armonica,

Un restyling che esplicita la promessa di mar-

ottenuta grazie ad un riproporzio-

ca creando una stretta sinergia tra packaging e

namento delle parti superiore ed

comunicazione. Nata nel 1999, P.E.T. Enginee-

inferiore della bottiglia. La legge-

ring è tra le imprese leader nella progettazione

rezza è stata resa visivamente eli-

e industrializzazione dei contenitori in PET. Tra

minando il complesso apparato de-

i suoi clienti figurano brand esclusivi del Beve-

corativo della versione precedente

rage quali PepsiCo, Nestlé Waters, Nestlé Vera,

e inserendo un motivo grafico che,

Sanpellegrino, Levissima, S. Bernardo, Henniez,

partendo dalla spalla e scorren-

Norda, Carlsberg, Baltika, Heineken, Efes, Ab

do sinuosamente lungo il corpo,

Inbev, Ferrero, Rocchetta, Acque e Terme Uli-

simboleggia l’ingresso dell’acqua

veto, Granarolo, Parmalat. P.E.T. Engineering

nell’organismo e l’eliminazione dei

rappresenta interlocutore unico capace di co-

liquidi e delle tossine in eccesso. Il

niugare il design con la sua industrializzazione,

motivo grafico oltre che da signifi-

l’innovazione con il made in Italy.

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Confezionare alimenti e bevande

ALTI VOLUMI E AFFIDABILITÀ TECNOLOGICA

Macchine elettriche e ibride

in versione packaging

I supporti della base della nuove macchine Arburg in acciaio torsionalmente rigidi e longitudinali compensano i cambi-formato molto pesanti durante i movimenti delle masse

La Allrounders 570 per il comparto packaging

20

Per l’industria del confezionamen-

I supporti della base del macchinario in acciaio

controllo come ‘parametri di start-up/cicli di start-

to, la produzione rapida di elevati

torsionalmente rigidi e longitudinali compensano i

up’. In particolare la funzione Selogica facilita un

volumi di alta qualità basata su una

cambi-formato molto pesanti durante i movimenti

inizio controllato della produzione, soprattutto

tecnologia affidabile ed efficiente è

delle masse. Assieme alle unità di serraggio tipo

con applicazioni ad alta velocità, il che rende tut-

di fondamentale importanza. Con

‘ginocchiera’ servo elettriche, tutto ciò facilita le

te le operazioni più efficaci poiché, ad esempio,

la nuova versione ‘packaging’ del-

movimentazioni molto veloci di chiusura e aper-

non vi è alcuna necessità di regolare i parame-

le macchine elettriche e ibride Al-

tura, riducendo i cicli di lavoro. Al contempo il

tri di processo per motivi di start-up poiché tutto

lrounder, Alldrive e Hidrive, il gruppo

recupero dell’energia in fase di frenata fa sì che

accade in automatico. Le versioni Packaging non

tedesco Arburg viene incontro a tali

l’energia stessa venga utilizzata in modo più ef-

rappresentano unicamente una nuova soluzione

esigenze.

ficace, ottenendo un risparmio che sfiora il 30%

tecnologica per produrre confezioni di alta qualità:

Questi macchinari, contrassegnati

rispetto all’impiego di unità di serraggio idrauliche.

Arburg propone un programma pregno di servi-

dalla P di Packaging, sono stati note-

Gli azionamenti di riempimento servo elettrici ga-

zi, consulenze e customer-care a completamento

volmente migliorati e personalizzati

rantiscono operazioni rapide durante i cicli, ridotti

dell’offerta. “Arburg per uno stampaggio ad iniezio-

per soddisfare le richieste del setto-

tempi di dosaggio e massima produttività. L’inie-

ne efficiente”: è questo un principio che coinvolge

re packaging. Tra gli esempi più sa-

zione implica una tecnologia sia servo-elettrica o

tutte le attività prodotto e di produzione a massi-

lienti di questo adattamento spicca

ad accumulo idraulico tramite viti regolabili. Con

ma efficienza. Con gli impianti ottimizzati in modo

il rinnovato ventaglio dimensionale:

un processo di riempimento dinamico è possibi-

personalizzato e modulari si ottengono una quali-

le Allrounders 570 e H presentano

le sincronizzare tali fasi. Il riempimento delle parti

tà prodotto ottimale, tempi di ciclo brevi e massi-

una forza di serraggio di 1800 kN, le

sagomate si può regolare con precisione per ac-

ma operatività, e si riducono i costi unitari. Inoltre,

Allrounders 630 A e H di 2300 kN, le

corciare i tempi di apertura dello stampo. Maggiori

Arburg offre un’assistenza completa e rapida a

Allrounders 720 A e H di 2900 kN,

velocità circonferenziali delle viti corrispondono a

livello mondiale e una consulenza competente e

le Allrounders 820 A e H di 3700 kN

tempistiche di dosaggio più brevi, generando in

orientata al mercato. L’azienda è orientata al futu-

e infine le Allrounder 920 A e H di

tal modo a tempi di lavoro ridotti. Nella versione

ro e produce centralmente tecnologia di altissima

4600 kN.

Packaging sono state integrate ulteriori funzioni di

qualità ‘made in Germany’.

ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

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di Angelo Grassi

LABORATORIO

DENTRO IL SISTEMA DELL’UNIONE ITALIANA VINI

Cinque laboratori al servizio

delbuonvino 22

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L’UNIONE ITALIANA VINI È UNA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA CHE DA 117 ANNI È AL FIANCO DELLE AZIENDE VITIVINICOLE CON LA SUA RETE DI LABORATORI, MA ANCHE CON LE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE ALL’ESTERO, CON L’INFORMAZIONE SPECIALISTICA E QUANDO C’È DA RAPPORTARSI CON LE ISTITUZIONI E CON LA POLITICA

Unione Italiana Vini… e dove lavora la dottoressa Danzi… pensavo che mi sarei trovato a dialogare prevalentemente di analisi degli zuccheri, di gas massa per determinare i residui dei pesticidi e, magari, di disciplinari di produzione delle produzioni vinicole DOC, DOCG o IGT. Argomenti, questi, effettivamente toccati nell’intervista ma… e qui sto per rifarmi al concetto pocanzi espresso dalla nostra interlocutrice… al contempo è emerso che pure l’Unione Italiana Vini è cosa viva; nel senso che l’associazione anno dopo anno, decennio dopo decennio, si modifica e si struttura in relazione a quelle che sono le mutevoli esigenze del comparto vitivinicolo nazionale. “Oltre che la più storica, la nostra associazione è attualmente anche la più grande nel settore vitivinicolo italiano”, riprende Roberta Danzi. “I nostri soci non sono moltissimi come numero, perché sono circa 500 - rispetto alle, probabilmente, 12/14.000 aziende vitivinicole in Italia - ma siccome tra i soci abbiamo tutti i più grandi gruppi produttori, di fatto rappresentiamo circa il 50% della produzione totale italiana e tra il 60 ed il 70% della nostra produzione esportata.

Quello del vino è uno tra i nostri settori produttivi più performanti che,

Detto questo, le sedi degli uffici di Unione Italiana Vini sono a Milano e a

pur conoscendo anch’esso la crisi, rimane in controtendenza rispetto alla

Roma.

tristemente nota congiuntura globale di questi tempi.

Nella capitale sono concentrate le attività finalizzate a mantenere i contatti

Giusto per citare alcune cifre, nel 2011 il comparto nazionale dei vini

con i ministeri, con la repressione frodi e, più in generale, con tutto ciò

ha dato lavoro a non meno di 500.000 addetti, e le esportazioni hanno

che ha a che fare con gli enti governativi. A Milano, invece, ci sono la

registrato un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Sempre nel

redazione editoriale ed il gruppo che segue le fiere.

2011 il fatturato diretto del comparto è stato di 10 miliardi di euro, mentre

Se nel 1895 l’associazione ha preso vita quasi esclusivamente con lo

l’indiretto - cioè il giro d’affari sviluppato da tutti i rivenditori di vino in tutti

scopo di tutelare a livello corporativistico le aziende vitivinicole italiane,

i canali di distribuzione (ndr: enoteche, ristoranti, alberghi, osterie, grande

pur non venendo meno a tale obiettivo storico, negli anni si è deciso di

distribuzione) - non è azzardato poterlo ipotizzare prossimo al 10% del Pil

ampliare l’operato di Unione Italiana Vini, offrendo ai soci una variegata

nazionale. Detto questo, ci piace anche evidenziare che il vino è vero-

serie di servizi.

similmente l’unico prodotto agricolo la cui ricaduta economica positiva

L’editoria ha rappresentato una delle nostre prime interpretazioni del con-

è appannaggio pressoché totale dell’azienda produttrice, e/o del tessuto

cetto di servizio. Nel dettaglio, Il Corriere Vinicolo è l’unica pubblicazione

economico locale. Il tratto di filiera che ricade in loco, infatti, è di circa

settoriale editata con cadenza settimanale in Italia, che circola anche in

ben l’80%. Ma c’è ancora dell’altro da enfatizzare di veramente peculiare:

Europa con un dossier statistico nominato Wine by Numbers… e che esce

il turismo agreste. Il vino è l’unico

dal 1928. Prodotti editoriali questi che, dall’inizio del 2012, oltre alla ver-

fra i prodotti del Made in Italy che

sione cartacea ne contano anche una on-line.

induce il consumatore - soprattut-

Realizziamo quindi monografie di carattere legislativo - e qui penso ai

to straniero - a visitare il luogo di

Codici della vite e del vino - con pubblicazioni biennale su carta e che,

produzione: ben il 68% del flusso

ultimamente, sono state rese ancora più fruibili mediante Internet. Non

dei turisti stranieri, infatti, visita le

mancano poi libri specialistici come anche preziose raccolte dei discipli-

nostre campagne per motivi enoga-

nari di produzione delle DOC, DOCG, IGT.

stronomici… perché il buon vino è

Ma anche le fiere sono importanti. In collaborazione con FieraMilano da

un qualche cosa di molto speciale!

50 anni Unione Italiana Vini organizza in contemporanea SIMEI (Salone

“Il vino è certamente cosa viva, è un

Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento), ed ENOVITIS,

prodotto che deriva dall’uva, e an-

che è dedicato alle cosiddette tecnologia in campo… cioè la coltivazione

che se consideriamo la stessa uva

della vite. Con cadenza sempre biennale, però ad anni sfalsati rispetto a

coltivata nello stesso posto, ogni

SIMEI/ENOVITIS, abbiamo ENOVITIS IN CAMPO: manifestazione itinerante

anno sarà diversa, ogni anno sarà

che si tiene ogni volta presso una diversa azienda vitivinicola socia di

unica… perché ogni anno il tempo

Unione Italiana Vini, dove gli espositori possono mostrare in azione le

atmosferico vive giocoforza delle

loro macchine: sia che si tratti di un trattore, di una dispensatrice di agro

ROBERTA DANZI

variabili più o meno marcate, che lasciano un segno unico e indelebile

farmaci, o di altro ancora.

nella vigna… ”, esordisce con competenza unita a grande passione profes-

Dopo Milano e Roma, possiamo ora introdurre la nostra sede di Verona.

sionale Roberta Danzi, responsabile nazionale della rete dei laboratori d’a-

Qui intanto opera l’ufficio amministrativo dell’associazione. Sempre in

nalisi dell’Unione Italiana Vini, che così prosegue: “… eppure un Amarone è

quel di Verona si svolgono poi l’attività di promozione, quella di consulen-

sempre un Amarone, un Brachetto d’Acqui è sempre un Brachetto d’Acqui,

za e - ovviamente - quella di analisi chimica”.

un Chianti Classico è sempre un Chianti Classico; perché le aziende cer-

Attività, quest’ultima, sulla quale torneremo dettagliatamente fra poco.

cano di mantenere le caratteristiche qualitative specifiche di ogni loro vino

“Brevemente…”, ci spiega Roberta Danzi, “… se per amministrazione inten-

le più simili e costanti nel tempo. Ed è in questo contesto - ma certamente non solo - che la nostra associazione di categoria dice concretamente la

do, sostanzialmente, contabilità allo stato puro, quando cito la voce promozione mi riferisco ad un insieme di progetti dedicati alla valorizzazione

sua… dal 1895”.

dei nostri vini. Ad esempio, per tre anni consecutivi abbiamo seguito un progetto su paesi terzi in cui – utilizzando anche finanziamenti comunitari –

AVERE 117 ANNI DI STORIA… E NON DIMOSTRARLI

abbiamo presentato i vini italiani in Russia, in Cina e in India, partecipando

Confesso che mentre raggiungevo in treno Verona, la città dove ha sede

a fiere in quei Paesi.

il laboratorio più strutturato dei cinque italiani facenti parte della rete di

Ultimo in ordine di esposizione, ma non certo di importanza, la consulenza.

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LABORATORIO

È questa una attività che Unione Italiana Vini ha iniziato a svolgere dall’’inizio degli anni Novanta, in concomitanza con la necessità dei soci di prendere dimestichezza con le prime normative igienico/sanitarie HACCP. Attività - quella della consulenza in senso lato - che ancora oggi prosegue ma con tagli diversi: ora si parla, ad esempio, di tracciabilità del prodotto, di ambiente, di sicurezza”.

LA RETE DEI LABORATORI DI UNIONE ITALIANA VINI I laboratori sono cinque. Verona ospita il laboratorio più grande, da cui partono tutte le attività di coordinamento e di gestione degli altri laboratori che sono situati ad Asti, Reggio Emilia, Siena e Lecce. I primi laboratori dell’Unione Italiana Vini sono nati negli anni Quaranta. Il primo - in assoluto - è stato quello di Lecce nel 1947, mentre quello di Verona è nato nel 1949. “Il coordinamento della rete dei nostri cinque laboratori è fatto dal dottor Francesco Pavanello - che è il Direttore Generale di Unione Italiana Vini - mentre io svolgo le mansioni di Direttore Tecnico dei laboratori e di Responsabile della Gestione Qualità, sempre dei laboratori. In ogni laboratorio c’è poi un responsabile locale”, conclude Roberta Danzi. “In termini di macro-cifre, i cinque laboratori analizzano circa 70.000 campioni/anno di varie tipologie - vino, mosto, aceto - mentre si parla mediamente di circa 650.000 analisi/anno. La metà di questo lavoro passa dal laboratorio di

sa anche che l’analisi dell’alcol e degli zuccheri è un’analisi che qualun-

Verona. Sempre mediamente, circa il 40% delle commesse arrivano dai

que cantina è in grado di fare con tecniche normalmente disponibili. La

soci di Unione Italiana Vini, ed il restante 60% da altre aziende vitivinicole

questione, quindi, è prevalentemente incentrata sulla necessità di avere un’analisi imparziale: ed è così che durante il carico della cisterna vengono prelevate delle aliquote del campione in contenzioso, alle quali generalmente mette il suggello il venditore che dà la bottiglia al compratore… poi ognuno va dal proprio laboratorio di fiducia. È questo un lavoro che se negli anni Sessanta e Settanta rappresentava per noi il 100% dell’attività, che già negli anni Ottanta e Novanta è sceso al 30/35% dell’attività e che, oggi, non supera il 20%. L’analisi per l’esportazione - Questo servizio ha iniziato a evolversi

2.

negli anni Ottanta e poi sicuramente di più ancora negli anni Novanta, con l’incremento di esportazione di vino non solo sfuso, ma anche imbottigliato. All’origine, per esportare in qualunque paese servivano delle analisi chimiche del prodotto. Attualmente, invece, tutto ciò che va nella comunità europea ha libera vendita, per cui lì non è più richiesta nessuna analisi… come anche, da circa 7/8 anni, in virtù di un accordo bilaterale anche verso e dagli USA non serve più nessuna analisi. Notare che gli Stati Uniti sono i nostri più importanti clienti esteri. Altri paesi richiedono protocolli specifici: il Giappone ha solo tre parametri, il Brasile ha un suo IRMS (SPETTOMETRO DI MASSA ISOTOPICA) PER RICERCA ANNACQUAMENTO E ZUCCHERI ESOGENI

protocollo particolare, mentre tutto il resto del mondo ha un pacchetto di analisi che comprende nove o dieci parametri… che sono più o meno

nazionali.

sempre quelli. All’inizio era direttamente il Ministero competente a rila-

In linea con il concetto di cosa viva fin qui seguito, ciò che ci viene chie-

sciare l’autorizzazione ai laboratori… una sorta di accreditamento d’ufficio,

sto di fare - come tipologia delle analisi, ma non solo - in questi decenni è

mentre dal 2001 è previsto che il laboratorio che intende rilasciare l’analisi

cambiato; e anche in maniera cospicua.

per l’esportazione debba essere realmente accreditato da un ente ad hoc;

Sostanzialmente sono quattro le tipologie dei servizi che oggi svolgiamo: 1. l’analisi commerciale - È intesa come quella analisi che viene fatta a

e l’Unione Italiana Vini ha immediatamente provveduto ad accreditate i

supporto di uno scambio commerciale. Attualmente in forte diminuzione,

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suoi cinque laboratori. Anche per questa branca d’attività di laboratorio, si parla di un 20 % del carico globale di lavoro.

negli anni Cinquanta si faceva praticamente solo questa analisi… si può

3. L’analisi per ottenere la menzione DOP o IGP - Nel momento in cui un

anche affermare che i nostri laboratori sono nati per questo. D’altra parte,

produttore di vino sceglie di venderlo con l’etichetta DOP, deve avviare

nella trattativa commerciale c’è chi vende e c’è chi compera; c’è chi vende

una pratica presso un ente competente… che fino al 31 dicembre dell’an-

mosto o vino, e chi compera mosto o vino. Il prezzo viene fatto sul grado

no scorso erano le Camere di Commercio. Sono tre le fasi da seguire per

alcoolico, che è effettivo nel vino e potenziale nel mosto: lì, infatti, se si

ottenere la menzione DOP: presentare la documentazione che attesti il

rileva tanto zucchero è noto che potenzialmente si può sviluppare più

rispetto del disciplinare di produzione previsto per quel determinato vino,

alcol. E più alcol c’è e più il valore del prodotto è alto. Chi è del mestiere

sottoporre il vino ad una analisi chimica, sottoporre il vino ad una com-

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missione di degustazione per avere l’idoneità dal punto di vista organo-

Debbo aggiungere anidride solforosa o no? Debbo fermare la fermenta-

lettico. Qui i nostri laboratori eseguono le analisi chimiche dei vini. È poi

zione o no?

successo che dall’inizio del 2012 al posto delle Camere di Commercio ci

Poi ci sono analisi molto più complesse, per le quali gli investimenti in

sono altri enti; in primis c’è Valoritalia che è il più grande, poi c’è Siquria,

strumentazioni salgono di molto ma, solitamente, l’urgenza nella risposta

quindi molti altri più piccoli. Ma, esattamente come avveniva per le Ca-

sciama tranquillamente dai minuti… ai giorni interi. Un tipico esempio po-

mere di Commercio - dove alcune avevano i loro laboratori interni e altre

trebbe essere il conoscere i residui di pesticidi presenti sulle uve, dove

no - non tutti questi enti hanno proprie strutture accreditate per eseguire analisi chimiche e sensoriali, per cui i nostri laboratori di Unione Italiana Vini proseguono anche in questa attività di servizio… ma per una quota percentuale di circa solo il 5% del lavoro svolto.

4.

Controllo qualità - È questa la voce che vale ben il 55% delle com-

messe svolte dai nostri laboratori. Qui non siamo in presenza di necessità cogenti come possono essere le certificazioni per l’esportazione o la menzione DOP… e nemmeno di esigenze strettamente commerciali come lo stabilire il grado alcolico del vino. Qui siamo in presenza di un servizio fortemente connesso con l’esistenza di tanti produttori vitivinicoli particolarmente selettivi, che si domandano - anche in assenza di parametri normati - se operano sempre e costantemente dalla parte della ragione. Il controllo qualità è quindi un termine che per noi laboratori dell’Unione Italiana Vini comprende varie tematiche: certamente il controllo dei requisiti legislativi di conformità dei vini, ma anche questioni igienico/sanitarie che si rifanno alla lotta contro la frode alimentare, senza scordare la garanzia della genuinità o della tracciabilità dei nostri prodotti vitivinicoli che, a loro volta, sottendono questioni come la lotta alle sofisticazioni. C’è poi un ultimo aspetto strategico che non necessariamente ha a che fare con l’igiene, ma che è comunque collegato alla qualità tecnologica del prodotto: ovvero, l’analisi chimico-sensoriale. Scendendo ora nel dettaglio, abbiamo intanto addestrato e selezionato internamente 15 giudici per l’analisi sensoriale di vino e bevande spiritose secondo norme e procedure ISO, i quali sono in grado di eseguire test discriminanti, test triangolari, descrizione di profili e mappe sensoriali dei vini. Analisi che possono essere utilizzati dai nostri clienti per più scopi: ci può essere il semplice controllo della produzione, ma anche lo sviluppo di nuovi prodotti mediante sperimentazione di diversi tipi di enzimi, di lieviti, di tecnologie fermentative.

FASE DI PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Ma come già accennato, abbiamo poi voluto oggettivare questo servizio abbinando le capacità sensoriali dell’uomo al rigore del laboratorio. Ciò è possibile perché siamo in grado di fare degli screening analitici della frazione aromatica e volatile di un prodotto, che può arrivare fino a 180/190 composti diversi. In tal modo mettiamo in relazione quello che è il profilo aromatico che ha rilevato l’uomo con il relativo profilo chimico e aromatico… il che è anche abbastanza complesso, perché l’aroma, un certo tipo di aroma, generalmente è dato da una famiglia di componenti e dalle sinergie che si creano in questa famiglia. Alla fin fine non ci limitiamo ad affermare che un vino è buono o è cattivo, ma ne tracciamo i profili con descrittori che utilizzano una terminologia internazionale, conosciuta e riconosciuta ufficialmente dagli operatori del settore. Detto questo, mi piace ora passare ad un aspetto che - pur senza voler peccare di presunzione - ritengo di poter catalogare come una sorta di orientamento comportamentale rivolto certamente alle aziende vitivinicole ma, e direi più in generale, a chiunque svolga un’attività di tipo manifatturiero. È una sorta di quesito in merito al make or buy in termini di laboratorio. La quasi totalità delle aziende vitivinicole ha scelto - a mio avviso correttamente - di investire in un proprio laboratorio chimico interno, al fine di potersi garantire quella che è un’analisi di base, di routine, veloce e immediata. E’ una analisi per la quale serve una risposta entro i 15 minuti all’enologo, al capo cantina, per decidere subito cosa fare su quel vino.

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LABORATORIO

chiudere sulla nostra ambizione di arrivare ad essere costruttori di relazioni. Non è per nulla banale affermare che l’Unione Italiana Vini si vuole collocare - e a mio avviso già si colloca, in realtà - come un ente che crea modelli di relazione. Perché noi siamo una parte di una filiera che inizia dall’azienda agricola, per poi divenire l’azienda che vinifica e poi l’azienda che elabora il vino. Dopodiché non possiamo scordare i fornitori dell’azienda vinicola che possono dare tecnologia pura - il trattore, l’impianto di vinificazione, la macchina di imbottigliamento - come anche prodotti enologici che servono per fare il vino - quindi gli aditivi, gli ausiliari, il chiarificante, il filtro - e poi c’è il mercato, inteso come la grande distribuzione in primis, per poi arrivare agli organismi di controllo ed al legislatore. La filiera vitivinicola è composta da tutte queste parti, e l’Unione Italiana Vini deve saper dialogare con tutti: ed anche il nostro tecnico di laboratorio - in relazione alle sue competenze - lo deve saper fare. Non è quindi un caso se anche il personale tecnico del laboratorio è un personale che noi teniamo tantissimo ad addestrare in maniera adeguata

26

l’avere una risposta dal laboratorio anche fra 4/5 giorni non cambia nulla

certamente per conoscere bene il proprio lavoro… però sicuramente anche

nell’azienda vitivinicola… perché non è quella conoscenza specifica che

in termini relazionali. Il mio tecnico non è semplicemente un tecnico che sa

blocca delle decisioni rapide.

usare, per dire, la spettrometria di massa abbinata al plasma accoppiato in-

Eppure, in alcune imprese si prende in considerazione - e a volte lo si con-

duttivamente – più brevemente indicata con ICP-MS, dall’inglese inductively

cretizza - l’acquisto di un gas di massa che, a livello basico, può costare su-

coupled plasma mass spectrometry - per fare l’analisi dei metalli… perché

gli 80.000 euro… convinti che l’acquisto si ripaghi in un tempo relativamen-

nel momento in cui durante quell’analisi individua un dato particolarmente

te breve. Queste aziende, però, scordano che intanto per fare bene queste

critico o significativo per l’azienda vitivinicola, deve prendere in mano il

analisi l’investimento giusto sale a circa mezzo milione di euro, e che poi

telefono, chiamare il tecnico del cliente, e dire in modo chiaro e inconfuta-

- e direi soprattutto - serve una componente umana specialistica che solo e

bile fai attenzione che qui c’è un problema di questo tipo, che è alquanto

soltanto un laboratorio puro ha l’interesse, e la capacità, di formare ad hoc.

insolito… e che ora ti spiego.

E proprio sul nostro personale voglio chiudere: o per meglio dire, voglio

Perché Unione Italiana Vini è anche questo!”.

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Linea modulare per la filiera

del cioccolato

Ingombri ridotti per il controllo della linea di produzione di cioccolato di Tecnosweet, la cui componentistica di automazione è firmata Bosch Rexroth Prevedere le future esigenze del

ti di alimentazione e distribuzione, incartatrici e

turati in stazioni modulari, che coniugano alta

mercato, cogliere le potenzialità del-

flowpack, e isole robotizzate per il confeziona-

tecnologia e costi contenuti. In questo modo riu-

le nuove tecnologie e offrire valore

mento nel packaging secondario.

sciamo a essere veloci, dinamici e versatili tanto

aggiunto ai propri clienti. Questi gli

“Essere presenti sul mercato da pochi anni – esor-

da riuscire ad ampliare, nel giro di pochi giorni,

asset nella strategia di crescita di

disce Valter Francesconi, Electronic Department

un impianto già esistente”.

Tecnosweet che progetta e costru-

Manager Moulding Division di Tecnosweet – co-

Chiaro esempio di questo modus operandi di

isce impianti chiavi in mano per il

stituisce per noi un vantaggio, in quanto ci per-

Tecnosweet è la recente linea di assemblaggio

food & packaging.

mette di utilizzare per i nostri impianti tecnologie

per prodotti in cioccolato (barrette, tavolette, cial-

Grazie a un imponente lavoro d’in-

allo stato dell’arte, capaci di interpretare al meglio

de di wafer ripiene, cioccolatini ecc.), che dal

gegnerizzazione, Tecnosweet pro-

la nostra idea di innovazione”.

prodotto fuso arriva fino al confezionamento fina-

pone un’ampia gamma di sistemi ad

Tecnosweet punta molto anche alla flessibilità,

le. La macchina, completamente configurata in

alto contenuto tecnologico nel cam-

che utilizza proponendo impianti costruiti su mi-

software 3D, nasce per essere costruita in serie:

po dell’industria alimentare, con

sura attraverso l’impiego di una tecnologia modu-

tutte le parti meccaniche sono state sviluppate

focus sulla produzione di cioccola-

lare, come precisa il responsabile: “Per proporci

in modo da essere replicabili su tutte le attrez-

to. In particolare, l’azienda realizza

in maniera forte sul mercato, ci siamo subito con-

zature.

linee moulding e buffering, impian-

centrati sulla realizzazione di macchinari strut-

Il concetto della modularità è stato applicato

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ging è il controllore MLC collegato in Sercos al Drive on Board, una soluzione motion e logica basata su piattaforma Co.De.Sys, che sostituisce il vecchio concetto di automazione con un’archi-

a

tettura di controllo aperta ed integrata. Il controllore MLC combina insieme le potenzialità di un potente PLC normalizzato IEC 61131-3 e conforme agli standard internazionali PLC Open, con un potente controllore motion e robotic control integrato. Con questo sistema di sviluppo è stato possibile realizzare un software molto ben strutturato, semplice e, per mezzo di function-blocks personalizzati, a ‘misura di cliente’. “Riducendo lo spazio del 90% e i cablaggi del 30-35%, siamo riusciti a ottenere un’architettura di macchina snella e versatile - commenta Luca Stanzani, responsabile del settore Food & Packaging di Bosch Rexroth -. Oltre ad avere risposto alle richieste di innovazione e modularizzazione del cliente, la possibilità di sviluppare l’intera macchina in un unico ambiente ha contribuito a Stazione di modellaggio

creare un impianto molto più ergonomico, a livello hardware e software”.

anche all’automazione di sistema: Tecnosweet

la parte elettrica, posizionando gli azionamenti

Le caratteristiche di competitività e prestazione

si è affidata a Bosch Rexroth, che ha equipag-

direttamente sul motore. Questa soluzione ha

della linea sono completate dalla nuova soluzio-

giato l’intera linea di modellaggio, cuore della

consentito una riduzione degli spazi occupati

ne meccanica di trasporto senza catena brevet-

macchina e parte più innovativa. La soluzione

dall’armadio elettrico dai 6 m solitamente pre-

tata. L’impianto è uno dei pochi al mondo a uti-

d’automazione si basa sulla riconosciuta piatta-

visti a 2 m. L’utilizzo degli I/O sempre a bordo

lizzare l’avanzamento degli stampi senza catene,

forma Indramotion for Packaging e in particolare

dell’Indradrive Mi ha ridotto sensibilmente i ca-

un sistema chainless, movimentato con sistemi

sul controllore MLC, che costituisce l’unico con-

blaggi a bordo macchina. Come spiega ancora

Bosch Rexroth, grazie al quale si eliminano tutti

trollo utilizzato per tutta la linea di modellaggio,

Francesconi, mentre “nei macchinari tradizionali

i problemi tipici delle catene meccaniche: man-

sia per le operazioni di motion sia per la logica

ci sono centinaia di cavi, in questo caso abbia-

canza di precisione, sporcizia, avanzamento non

di macchina, e sui 30 motori con drive integrato

mo solamente un cavo che porta la potenza, un

lineare, rallentamento, allungamento.

della serie Indradrive Mi, che hanno permesso

cavo ‘ibrido’ ad asservimento dei vari ‘drives-on-

“Si tratta di un’applicazione davvero innovativa,

board’ e quattro tipi di rete: Sercos, che gestisce

sia dal punto di vista meccanico, grazie al grande

la parte di motion; Profibus, che controlla la parte

lavoro di engineering, sia per l’alto livello della

elettromeccanica; SafetyBus, dedicata alla sicu-

componentistica montata: con il sistema Drive

rezza ed Ethernet, a cui per esempio è connes-

on Board, Bosch Rexroth non solo ci ha forni-

so il tabellone elettronico, un’altra innovazione

to un prodotto che ha risposto pienamente alle

della macchina Tecnosweet, utile nel segnalare

nostre esigenze di affidabilità e prestazioni, ma

un eventuale allarme all’operatore a distanza”. La

ha reso definitivamente possibile la filosofia Tec-

connessione ethernet è realizzabile anche wi-fi a

nosweet improntata alla modularità, inaugurando

mezzo di un access-point di tipo industriale. Un

una collaborazione destinata sicuramente a dura-

altro vantaggio offerto da Indramotion for Packa-

re”, conclude Francesconi.

Indradrive Mi

di ridurre il quadro elettrico ad un unico cabinet molto piccolo. Sempre nell’ottica della modularità, la gestione dell’unità scarti con sistema di visione, dove presente, è stata resa indipendente tramite un mini PLC della nuova serie L10. Principale esigenza di Tecnosweet nella realizzazione dell’impianto era di ridurre gli spazi nell’armadio elettrico, i cablaggi nella linea ed eliminare i PLC esterni. Il sistema Drive on Board di Bosch Rexroth ha

La linea di modellaggio Tecnosweet

permesso di decentrare tutto ciò che concerne

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case histiry case history case history case history case history case history cas histiry case history case history case history case history case histo case history 30

TUBI FLESSIBILI CON RIVESTIMENTO DUPONT

Una combinazione

vincente Grazie all’elevata resistenza dei rivestimenti in Teflon PTFE di DuPont alle sostanze utilizzate nelle industrie alimentari e farmaceutiche, le applicazioni potenziali di Elapharm - i tubi flessibili di Elaflex - sono pressoché illimitate I tubi flessibili di raccordo Elapharm®, prodotti dalla società Elaflex di Amburgo (Germania), rispondono alle esigenze elevate di pulizia e igiene richiesti dall’industria farmaceutica, alimentare e delle biotecnologie. Il rivestimento in DuPont™ Teflon® PTFE estruso, liscio e senza giunture, e conforme alle regole della Food & Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, contribuisce in gran parte a questo risultato. Con l’utilizzo di una

I nuovi flessibili Elapharm® di Elaflex con rivestimento DuPont™ Teflon® PTFE

tecnologia produttiva brevettata, questi rivestimenti sono incollati omoge-

necessario per la pulizia anche quando le sostanze

in Teflon PTFE rinforzato (privo di interspazi) per

neamente ed uniformemente sulla

convogliate hanno un’alta viscosità. Questo, assie-

rispondere ai requisiti di purezza delle sostanze.

struttura in gomma, realizzata con

me alla velocità di svuotamento del sistema per

L’assemblaggio viene effettuato dal produttore, as-

EPDM e una fibra aramidica treccia-

esigenze di pulizia o per cambiare la sostanza, può

sicurando tempi di consegna molto brevi. L’inizio

ta altamente robusta e resistente alle

fornire significative riduzioni dei costi di produzio-

della produzione di serie dei nuovi tubi è previsto

temperature, e un nastro di filo in

ne. I tubi Elapharm sono stati sviluppati in collabo-

per la metà dell’anno in corso.

acciaio inossidabile ad alta tenacia.

razione con ContiTech Schlauch GmbH, Korbach

Elaflex è stata fondata nel 1923 ed è ancora oggi

Messi insieme, questi componenti

(Germania). Sono disponibili in due versioni, da

di proprietà familiare. È diventata un leader specia-

offrono una eccellente combinazione

DN 13 a DN 50. Il rivestimento conduttivo e liscio

lizzato nella tecnologia del rifornimento. Elaflex –

di flessibilità, resistenza all’attorciglia-

senza giunture del tipo ‘OHM’ è conforme al DIN

Gummi Ehlers GmbH fornisce tubi, compensatori

mento ed alla pressione/depressio-

26055-3 Tipo B ed è realizzato Teflon PTFE nero.

in gomma e attacchi per il trasporto e il riempimen-

ne. Grazie all’altissima resistenza chi-

Può quindi essere utilizzato nelle aree a rischio

to di carburanti, prodotti chimici e altre sostanze

mica dei rivestimenti in Teflon PTFE

esplosione tipo 0 e 1. La guaina esterna in EPDM

liquide.

a tutte le sostanze utilizzate nelle

è anch’essa nera ed elettricamente conduttrice.

DuPont Fluoropolymer Solutions è un produttore

industrie alimentare, farmaceutica e

La versione ‘I’ è rivestita con Teflon PTFE bianco,

leader di resine fluoropolimeriche, additivi, film,

chimica, le applicazioni potenziali di

elettricamente isolante. La sua finitura blu in EPDM

finiture e dispersioni, PTFE (politetrafluoroetilene),

Elapharm sono praticamente illimi-

è anch’essa isolante. Inoltre, risponde ai requisiti

PFA (perfluoroalkoxy), FEP (etilene propilene fluo-

tate. A seconda della sostanza, la

della Food & Drug Administration (FDA) negli Stati

rurati), ETFE (etilene-tetrafluoroetilene) e PVF (po-

temperatura utilizzata varia da -30°C

Uniti in merito ai componenti estraibili. Elaflex for-

livinilfluoruro). I principali mercati per tali prodotti

a +140°C con pressioni da -0.09 bar

nisce entrambi i tipi di tubi Elapharm in un assem-

fluoropolimerici sono quelli dell’automotive, la chi-

(depressione) fino a 16 bar. L’intrin-

blaggio completo con attacchi pinzati. Gli utilizza-

mica di processo, i semiconduttori, l’esplorazione

seco effetto antiaderente del rivesti-

tori possono scegliere tra la versione di tubi con

petrolifera, la chimica, la trasmissione dati, l’aero-

mento interno realizzato con il fluoro-

bordo pressato a raso (interspazi ridotti) e quella

spaziale, l’elettronica, gli elettrodomestici, l’edilizia

polimero riduce al minimo l’impegno

di attacchi per tubi brevettati con un rivestimento

e le industrie dell’energia rinnovabile.

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CAMERE BIANCHE SOTTO CONTROLLO

Monitorare

senza contaminazioni Sacco, parte del gruppo Clerici Sacco, ha scelto i pannelli Monitouch di Hakko Electronics, distribuiti da Efa Automazione, per monitorare l’operatività delle camere bianche dove vengono miscelati probiotici e fermenti lattici Il gruppo Clerici Sacco produce enzimi, batteri lattici e microrganismi per l’industria alimentare. Fa della ricerca il fiore all’occhiello di un’attività ultracentenaria che non ha mai perso il legame con la tradizione alimentare tipica italiana, contribuendo all’isolamento e alla salvaguardia dei ceppi microbici delle produzioni tipiche del territorio; un’attività in cui produzione e ricerca si equilibrano, e la cui interconnessione ha determinato il successo dell’intero gruppo. Il responsabile automazione all’interno di Sacco, l’ingegner Paolo Galli, spiega quali sono le attività specifiche dell’azienda: “Oltre alla produzione di probiotici e fermenti lattici c’è tutta la parte di laboratorio, che si compone della ricerca e sviluppo e del controllo qualità delle nostre produzioni. Infine, a completamento delle nostre attività c’è la

Italia”. I mercati di riferimento per la Sacco sono

tabase accessibile dalla rete aziendale, così da

divisione commerciale ‘labware’, forte nel settore

l’alimentare ed il farmaceutico; in azienda è pre-

avere una memoria storica dell’attività produttiva

degli strumenti di laboratorio principalmente per

sente un reparto di macinazione e miscelazione

all’interno delle camere bianche. Inoltre, trattan-

ospedali, laboratori di analisi e università in tutta

dei prodotti dove vengono miscelati ed imbustati

dosi di stanze sterili, e richiedendo che solo per-

i vari componenti per poi venderli ai clienti di set-

sonale autorizzato abbia l’accesso a tali strutture,

tore di riferimento. Sacco aveva già un reparto

i pannelli Hakko Electronics sono stati collegati

operativo, la cui struttura era però di concezione

a un lettore di badge, permettendo così di con-

tradizionale e di dimensioni contenute; essendo

trollare chi entra e chi esce dai locali”. Inoltre sui

volontà della società perseguire costantemente

pannelli sono presenti i vari comandi che sono

la qualità dei propri prodotti, nel 2010 è stato

necessari all’operatore per lavorare. Ad esempio

deciso di costruire un nuovo reparto di macina-

CIP (Clean In Place, lavaggio con soda o acidi

zione e miscelazione più moderno dal punto di

ecc.), i comandi, la supervisione del processo

vista tecnologico, rispetto a quello precedente.

e la registrazione dei dati di lavaggio vengono

Con tali ambienti la Sacco intende raggiungere

eseguiti tutti dal pannello interno al locale. “La

livelli di contaminazione molto bassi ottenendo

possibilità di centralizzare in un unico punto tutte

prodotti di alta qualità competitivi sul mercato.

le funzionalità è molto importante: evita l’installa-

È proprio in questo ambiente che è stata decisa

zione di più apparecchiature che porterebbe sia

l’installazione di prodotti distribuiti da EFA Auto-

ad un aumento dei costi implicando l’acquisto

mazione: si tratta dei pannelli Monitouch V8 di

di più materiale e generando la necessità di una

Hakko Electronics. “Lavorando in ambito alimen-

maggiore manutenzione e ricambistica, sia ad un

tare e farmaceutico abbiamo necessità di tenere

aumento di punti critici per il mantenimento della

sotto controllo le variabili di processo; la nostra

sterilità delle camere poiché ogni foro per esegui-

esigenza era quella di trovare un apparecchio

re una installazione aumenterebbe la possibilità

che registrasse tali valori e li scrivesse in un da-

che agenti inquinanti entrino nelle stanze”.

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DAL 21 AL 23 MAGGIO 2013 A PARMA a cura di Elena Marzorati

Automazione:

focus sul food&beverage Apre i battenti SPS IPC Drives Italia, che quest’anno punta sugli end-user con il progetto ‘We Love Our Customer’, nell’ambito del quale è stato scelto di riservare un’intera giornata e uno spazio dedicato al settore dell’industria alimentare e dell’imbottigliamento

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speciale SPS IPC DRIVES

La terza edizione di SPS IPC Drives Italia si

informazioni. “Solo con l’apporto e la cooperazione

Da evidenziare il rinnovamento dell’altra anima

svolgerà presso Fiere di Parma dal 21 al 23

fattiva di diverse professionalità e competenze si

della manifestazione: le tavole rotonde. La terza

maggio 2013. Con un +10% di incremento

possono realizzare progetti importanti e duraturi”.

edizione vedrà infatti un programma di convegni

degli espositori sul 2012, crescono la stabilità

Questo quanto ci ha detto Francesca Selva, vice

più interattivo e stimolante che seguirà il format

e la fiducia dell’evento che si avvicina alla

presidente di Messe Frankfurt Italia e Exhibition

delle tavole rotonde, in grado di offrire spunti e

terza edizione con una situazione positiva e

Director di SPS IPC Drives Italia. Tra i progetti

soluzioni sulle tematiche di maggiore interesse.

incoraggiante. Dopo un periodo di attesa da

da ricordare che completano la manifestazione

Le giornate saranno così organizzate. 21 maggio:

parte del settore dell’automazione industriale,

fieristica: ‘Linking University’ e ‘Lezioni in Fiera’,

Automazione,

finalmente

made’

specificatamente dedicate al mondo accademico,

industriale e il re-made in Italy – Prof. Aldo Bonomi

che ha incontrato il gusto e l’approvazione sia

‘System Integrator on Demand’ per garantire il

di AASTER; i dati di settore da Anie Automazione.

degli espositori sia dei visitatori che sono stati

trait d’union fra fornitori di prodotti e tecnologia

22 maggio: Automazione, Tecnologie Attuali e

più di 14.000 nel 2012. Le ragioni di questo

e coloro che realizzano i sistemi, ‘Innovation

Nascenti, Internet of Things e Tecnologie Wireless

successo sono da ricercarsi nella cura che pone

Research’ per dare visibilità e smalto alle start

e Cloud Computing, Sistemi di Progettazione e

l’organizzazione nel soddisfare le richieste degli

up e agli spin off universitari ma, innanzitutto,

Simulazione. 23 maggio: Automazione e Industria

attori del mercato e la varietà di progetti messi

l’edizione 2013 punta sugli End User, con il

Alimentare in collaborazione con CibusTec,

in campo oltre ai continui investimenti in termini

progetto ‘We Love Our Customer’, nell’ambito del

Processi

di comunicazione. ‘Lavoriamo Insieme’ è l’adagio

quale è stato scelto di dedicare un’intera giornata

l’automazione

che il Team SPS ripete, ma soprattutto mette in

e uno spazio particolare al settore food&beverage,

produttività, sicurezza, servizio e qualità; incontro

pratica ogni giorno. Da qui la relazione molto

tematica che per la sua trasversalità risulta di

e confronto fra esponenti della produzione, della

stretta con gli espositori che si concretizza in

grande interesse sia per gli end user sia per i

distribuzione e fornitori di sistemi di automazione

progetti condivisi e in uno scambio continuo di

system integrator sia per i costruttori di macchine.

industriale.

una

manifestazione

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‘tailor

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Scenari

produttivi per

Futuri:

l’automazione

nell’industria

alimentare;

accrescere

efficienza,

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L’automazione

multi-touch PC compatti con tecnologia Intel Core di terza generazione

con comunicazione real-time attraverso il bus

dimensioni del quadro e una semplificazione del

standard aperto Powerlink: questo permette

cablaggio, facilitando la creazione di architetture

una elevata disponibilità garantita, a un prezzo

decentralizzate. Configurabile e facile da collegare

interessante anche per macchine di media-

con funzioni safe motion integrate e OpenSafety,

piccola taglia.

i motori con servo drive integrato sono unità

B&R offre una gamma completa di interfacce

meccatroniche modulari che permettono di

operatore wide screen da 7” fino a 24” con

creare la propria architettura motion in tutta

funzioni multi-touch. L’intuitiva ergonomia delle

libertà e sicurezza.

due dita, che nel caso B&R sono invece cinque,

Il formato I/O X20 standard oggi si arricchisce

conquista il mondo industriale con pannelli

di un nuovo modulo SafeLogic, trasformando

Full HD dal design elegante e funzionale, che

un normale sistema di automazione montato su

sfruttano la tecnologia capacitiva retroproiettata

barra DIN in un sistema con sicurezza integrata,

per offrire all’operatore di macchina il massimo

senza il costo di una soluzione dedicata. Grazie

delle funzionalità, del comfort e dell’ergonomia.

a questi moduli dalle ridottissime dimensioni si

Il servoazionamento con motore integrato ad

potrà diminuire l’ingombro del quadro elettrico e,

alte prestazioni AcoposMotor, con livello di

ben più importante, sarà possibile avere reazioni

Gli innovativi Automation PC910, come le altre

protezione IP65, dal formato compatto e con cavo

immediate a situazioni di rischio della macchina,

serie di PC industriali di B&R, sono robusti e

ibrido per segnale e alimentazione può essere

permettendo così di ridurre gli spazi di sicurezza

affidabili e offrono versatilità a costi contenuti. Il

posizionato dove serve, con una riduzione delle

e in generale il footprint della macchina.

APC910 con funzioni multi-touch

cuore di questi PC ad alte prestazioni è composto dall’ultima tecnologia di processori di terza generazione Intel® Core i. Le CPU Core i3, Core i5 e Core i7 fino a quattro core, combinate con il recente chipset QM77 Express, forniscono le alte prestazioni di calcolo oggi possibili con un PC industriale. La versione 3 di Smart Display Link è l’ultima tecnologia disponibile su APC910 per la connessione standard, totalmente hardware, tra computer e pannello che permette una connessione indipendentemente dal software o dal sistema operativo, senza la necessità di intelligenza o di un software di gestione sul pannello. Questa nuova comunicazione basata su standard Ethernet permette di veicolare tutti i dati tra PC e pannello remoto fino a 100 m di distanza in un unico cavo, con evidenti semplificazioni nel cablaggio. Tra le tante le novità dell’ambiente di sviluppo software B&R Automation Studio 4 si annoverano la modularizzazione del software e

una

configurazione

grafica

dell’hardware,

l’apertura verso tutti i sistemi e i dispositivi attraverso gli standard OPC UA, l’interazione con vari software di simulazione e di progettazione CAD, lo sfruttamento ottimale da parte di Automation Runtime delle piattaforme multicore e il supporto per sistemi operativi multipli sulla stessa CPU. Nella versione 4 di Automation Studio troviamo anche il supporto al 100% della ridondanza per le CPU della serie X20

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Servoazionamento con motore integrato ad alte prestazioni AcoposMotor

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Un nuovo capitolo nel campo

dei sensori fotoelettrici Con lo sviluppo della serie O500, Baumer ha voluto ottimizzare soprattutto i costi di gestione Prestazione, vantaggi, affidabilità e riduzione

risoluzioni da 100 a 5000

dei costi sono le caratteristiche della nuova

impulsi giro. Con range

serie di sensori fotoelettrici O500 offerta da

di temperatura compreso

Baumer. Proposti nelle tre principali tecnologie:

tra

la versione fotoelettrica con soppressione di

nuova

sfondo, la versione SmartReflect (la fotocellula

permette di ottenere un

a sbarramento senza riflettore) e una versione a

aumento della produttività

retro-riflessione. Grazie allo sviluppo della serie

e

O500 l’azienda ha voluto ottimizzare soprattutto

applicazioni. Tutta la serie

i costi di gestione, grazie a due caratteristiche:

degli EIL580 si basa su

questi sensori presentano le stesse dimensioni

un elemento comune, la

compatte, gli stessi fori di fissaggio e il medesimo

robustezza, grazie ad un

autoapprendimento per tutte le tecnologie delle

solido housing in alluminio

serie, permettendo di determinare il principio

presso-fuso

di funzionamento e il tipo di emissione in un

spesse 1.5 mm; il sistema

secondo tempo; e con qTeach, un concetto di

di

teach-in nuovo, facile ed esente da usura.

ShaftLock, che impedisce

Per l’autoapprendimento dei sensori O500 è

disallineamenti dell’albero

sufficiente lo sfioramento con un qualsiasi

e conseguenti rotture del disco incrementale, una

CombiSeries permettono all’utente di mostrare i

utensile ferroso. Baumer presenta inoltre la serie

resistenza a shock e vibrazioni rispettivamente

dati importanti rapidamente e in modo affidabile

OptoPulse EIL580, un’efficiente piattaforma di

di 300 e 30 g; protezione da inversione di polarità

indipendentemente dal fatto che il display sia

encoder incrementali con diametro 58 mm.

e con la possibilità di raggiungere un grado

installato nello strumento o ‘remotato’. Pertanto,

Disponibili nelle principali interfacce meccaniche

di protezione IP67. Baumer con i suoi nuovi

non è necessario analizzare prima i valori di

– flangia syncro o a innesto, con albero cieco

strumenti di misura rende tutte le informazioni

misura; al contrario, il display dice se è necessario

o passante da Ø 8mm fino a 15 mm; con

disponibili con un solo colpo d’occhio: i sensori

reagire e/o intervenire. Il comodo display può

-40°

del

e

+85°C,

famiglia

controllo

cuscinetti

con

la

EIL580

sulle

pareti VisiLine®

brevettato

essere attualmente utilizzato per trasmettitori di pressione e indicatori di temperatura. Baumer

ridefinisce

processing

lo

industriale

standard con

la

dell’image famiglia

di

telecamere VisiLine® che comprende modelli CCD e CMOS da VGA a 4 megapixels e velocità fino a 160 fps full frame. Tra le innovazioni principali troviamo la calibrazione integrata dei colori che consente di ottenere la stessa riproduzione cromatica su telecamere dello stesso modello. Le versioni CMOS implementano l’High Dynamic Range (HDR) e la correzione del Fixed Pattern Noise (FPN) consentendo una maggiore diversificazione dei livelli di luminosità, enfatizzandone i contrasti. L’analisi dell’immagine sarà quindi più facile e affidabile. L’innovativa VisiLine presenta settaggi automatici come l’auto-exposure time e l’auto-gain. Lo user set trasferibile consente invece di salvare tutti i parametri nella memoria della telecamera e di esportarli su PC. Ciò consente di caricarli in qualsiasi momento su un numero qualsiasi di Sensori fotoelettrici O500

telecamere riducendo i tempi di installazione e manutenzione.

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Convertitori

innovativi

In fiera una presentazione originale per i nuovi prodotti Unidrive di Emerson Control Techniques

La gamma Unidrive

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Emerson Control Techniques presenta la nuova

Giovedi 23 maggio invece sarà protagonista Andy

questa, che vuole enfatizzare l’arte e la cultura

gamma di prodotti Unidrive M (convertitori da 0,25

che si esibirà in un dj set di musica elettronica

come veicolo di comunicazione per l’industria.

kW a 1,2 MW) a SPS IPC Drives in modo molto

pensata e progettata per questo evento. Andy,

Emerson è leader mondiale nella progettazione,

originale e non convenzionale, prendendo in

artista a tutto tondo, nei primi anni 90 fonda con

produzione e commercializzazione di azionamenti

prestito due artisti dall’ultima Biennale Venezia, che

Morgan i Bluvertigo, dove contribuisce con sax,

per il controllo di motori elettrici. La sua strategia

ha visto Vittorio Sgarbi in qualità di organizzatore.

tastiere e sintetizzatori alla composizione di tre

è incentrata sulla fornitura di drive e di prodotti

Mercoledì 22 maggio si esibirà Miky Degni - graphic

album. Andy è anche fondatore di FluOn, che

servo appositamente studiati per aumentare la

designer e artista - nella realizzazione di una tela di

riassume nel nome una filosofia di arte e di vita.

produttività delle macchine e dei processi dei

grande formato ispirata al mondo della tecnologia.

FLU come la fluorescenza, ON come acceso.

proprio clienti. Dai semplici drive stand-alone alle

Durante l’esibizione dipingerà un’opera che farà da

Emerson Control Techniques, che da qualche anno

complesse applicazioni multidrive, la filosofia di

scenografia allo stand, ma soprattutto al mondo

collabora con l’agenzia Segnidegni, ha accolto con

Control Techniques è imperniata sulla fornitura ai

Emerson Control Techniques e ai sistemi che essa

entusiasmo l’idea di comunicare il suo know how

clienti di soluzioni che fanno la differenza a livello

produce con successo da anni.

con due protagonisti del made in Italy. Occasione

di macchine e di processi.

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speciale SPS IPC DRIVES

Automazione

integrata

Più funzioni integrate e reti sicure, dal motion control fino alla misurazione e regolazione

CPX, il terminale elettrico per unità di valvole Festo,

oppure il controllo completamente indipendente.

è caratterizzato da un alto grado di modularità e

Il controllore Front-End CPX-CEC gestisce la

flessibilità e numerose funzioni integrate, come il

configurazione delle unità di valvole con le unità di

controllo di movimento, la sicurezza o la diagnosi,

valvole modulari MPA e VTSA.

sia

di

Il modulo Festo CPX-L porta la gamma dei moduli

fabbrica che di processo. CPX è adatto a tutti i più

I/O in un settore di prezzo decisamente più basso.

comuni sistemi Fieldbus ed Ethernet e risponde

È una pratica soluzione per tutti gli utilizzatori che

anche agli standard di installazione interni. Tre

chiedono di poter installare un terminale elettrico

diverse possibilità di installazione, centralizzata,

CPX per unità di valvole in tutta sicurezza e

decentralizzata ed ibrida, riducono i tempi ciclo

affidabilità in un armadio di comando. Progettato

fino del 30% abbattendo del 50% anche il consumo

per essere impiegato con un alto numero di canali

Controller, come per esempio il controllore

d’aria. L’alto livello di integrazione con funzioni

I/O remoti a protezione IP20 ed integrato in unità

elettrico multi-asse CPX-CMXX, il Gateway CPX-

pneumatiche, elettriche e di movimento, riduce

di valvole, gli utilizzatori apprezzeranno il risparmio

CM-HPP per assi elettrici, il controllore elettrico

i costi di sistema fino a circa il 20% e i tempi di

di costi garantito dal modulo CPX-L con ingressi e

di finecorsa Soft Stop CPX-CMPX per ridurre i

installazione fino al 60%. Come sistema di I/O,

uscite digitali. Il miglior esempio è dato dall’unità

tempi ciclo ed il consumo d’aria del 30% grazie

il terminale CPX può funzionare da comando

Festo CPX-MPA. Il modulo CPX-CEC offre funzioni

alla traslazione tra due arresti fissi in assenza

integrato indipendente, dato che i singoli moduli

diagnostiche complete, con il monitoraggio di

di

consentono la comunicazione dalla semplice

pressione, portata, tempo di esecuzione dei cilindri,

pneumatico di posizionamento per attuatori

funzione di Gateway fino al controllo Front-End

consumo d‘aria, allarme preventivo e opzioni di

pneumatici, CPX-CMAX. Oltre alla gestione dei

nella macchina con grado di protezione IP65. Il

visualizzazione di (sotto) sistemi pneumatici.

movimenti pneumatici ed elettrici, l’integrazione

sistema CoDeSys Front-End-Controller CPX-CEC

Il sistema diagnostico, dal Condition Monitoring

delle funzioni del CPX/MPA comprende ora

permette per esempio il montaggio diretto di un

fino alla diagnosi per canale singolo con soluzioni

anche le funzioni di misurazione e regolazione di

controllore sulla macchina, riducendo così i costi

IT integrate, può ridurre i tempi di fermo fino al 35%.

pressione, temperatura e di attuatori pneumatici

di installazione e consentendo la pre-elaborazione

La piattaforma CPX offre altre soluzioni di Motion-

oppure elettrici.

nelle

applicazioni

per

l’automazione

Il terminale elettrico CPX

vibrazione,

oppure

il

controllore

servo-

Al servizio

del processo

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www.tecnoedizioni.com

Dalla ‘Packaging Valley’ un partner affidabile per il comparto dell’automazione

Le imprese che costruiscono macchine automatiche

maturata nei diversi anni di lavoro ha permesso di

hanno bisogno di partner affidabili, competenti e

raggiungere elevati standard di qualità. Nel 2000

veloci nel rispondere alle mutevoli condizioni nel

ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001 da

mercato. I.E.M.A. può offrire tutto questo: dallo

parte dell’ente certificatore SINCERT. Per far fronte

studio preliminare alla progettazione e alla scelta

alla competizione tra mercato europeo e americano

dei componenti, fino alla realizzazione del quadro

I.E.M.A. ha ottenuto la certificazione UL508A,

elettrico e del software di controllo, i tecnici aziendali

divenendo così un collaboratore competente,

sono in grado di fornire assistenza e collaborazione,

assicurando al cliente un prodotto di alta qualità

per ottenere un prodotto di qualità e migliorare

riconosciuto in tutto il mondo. Questa certificazione

le performance della macchina. Ove richiesto

premette infatti di costruire e certificare i quadri

l’azienda segue anche la messa in produzione

elettrici secondo le normative UL508A e CSA 22/2

in Italia o all’estero e l’assistenza post-vendita.

n.14 secondo il file di certificazione E303519,

I.E.M.A. opera con successo dal 1979 nel campo

assicurando al cliente un prodotto qualitativamente

delle realizzazioni di impianti ed apparecchiature

ineccepibile e accettato dal loro committente,

elettriche,

nel

mettendolo al riparo da eventuali contestazioni e

settore dell’automazione industriale per impianti

relativo fermo merce, per motivi tecnici e normativi.

produttivi e di processo. È una realtà consolidata

I.E.M.A. esegue ogni tipo di progettazione da quella

nella ‘Packaging Valley’, avendo come clienti

CAD alla progettazione Software della macchina

alcune tra le aziende più importanti del settore della

completa di documentazione degli impianti elettrici ,

produzione di macchine automatiche. L’esperienza

pneumatici e schemi di processo (P&ID).

specializzandosi

in

particolare

ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

37


Tutto in un

unico dispositivo

TXM Servo Stepper Motor di IPC integra un motore

polvere e detriti. L’integrazione dell’encoder fa si

caratteristica consente ai motori passo-passo di

passo-passo e un azionamento in un unico

che il TXM sia in grado di eseguire funzioni speciali

operare in una gamma molto ampia di applicazioni

dispositivo con controllo vettoriale ad anello chiuso

non disponibili altrimenti. Con il controllo in anello

rispetto al passato, come ad esempio in applicazioni

con grado di protezione IP65.

chiuso di coppia, velocità e posizione le prestazioni

a controllo di coppia.

Questi stepper integrati offrono un design compatto

soddisfano molte applicazioni servo. Questa unica

Sono altresì disponibili le linee: SSM Servo Stepper

che riduce il cablaggio e consente di risparmiare

Motor nelle versioni NEMA 17, 23, e 24 che

sui costi in comparazione con un drive e motore

uniscono il meglio di drives e motori Moons’ in un

separato. TXM Servo Stepper Motor, nelle versioni

unico dispositivo integrato da 0,28 a 2,4 Nm. TSM

NEMA 23 e 24, uniscono il meglio dei drives e

Servo Stepper Motor nelle versioni NEMA 17, 23 e

motori Moons’ in un unico dispositivo integrato da

24 presenta un unico dispositivo integrato da 0,28

1 a 2,4 Nm.

a 2,4 Nm e fino ad 8 ingressi e 4 uscite/emulazione

TXM Servo Stepper Motor può operare nelle seguenti

encoder.

modalità di controllo: impulsi e direzione, velocità,

International Power Components è specializzata

comandi seriali tramite RS232, RS485, CANopen

nello sviluppo e distribuzione di componentistica

(DS301 e DSP402) ed EtherNet/IP. Un encoder

elettromeccanica sia in Italia sia in Europa e si

incrementale integrato da 5000 impulsi (20000

pone come punto di riferimento per le imprese

conteggi/giro) è alloggiato all’interno del contenitore

che ricercano innovazione e qualità con soluzioni

stesso dell’elettronica, fornendo protezione da

standard e personalizzate.

Sistema modulare

per la sicurezza

Una gamma rinnovata di apparecchiature di sicurezza certificate secondo le normative più stringenti

Il nuovo sistema SAFELINE della tedesca DINA,

Per Motion s’intende la possibilità di monitorare in

esperto di PLC venga guidato nella programmazione

distribuito in Italia da Masautomazione è un PLC

sicurezza la velocità dei motori di una macchina.

ripetendo sul PC lo schema elettrico del circuito

di sicurezza flessibile e modulare che permette

Questo modulo viene impiegato su macchine

elettrico dei dispositivi di sicurezza presenti sulla

di effettuare cablaggi e logiche di macchina in

dotate di parti rotanti di grande massa e con quindi

sua macchina. Un’unità centrale è dotata di display

categoria 4 già conforme a SIL3. Si possono ottenere

una notevole inerzia. Al mancare della tensione

alfanumerico per selezionare tramite 4 tasti i parametri

due tipologie di controlli: segnali da attuatori di

data dai tradizionali dispositivi di sicurezza, le parti

e/o riprogrammarli senza intervenire di nuovo sul

sicurezza e da Motion. Per quanto riguarda gli

in movimento continuano a ruotare per un certo

PLC. La danese DUELCO, anch’essa distribuita

attuatori di sicurezza s’intendono i classici pulsanti

tempo costituendo un pericolo per l’operatore.

esclusivamente in Italia da Masautomazione si è

di emergenza, comandi bimanuali, interruttori sulle

I moduli Motion inseriti nel sistema modulare

specializzata nella costruzione di moduli elettronici

porte, barriere fotoelettriche, bordi e tappeti di

SAFELINE della DINA rilevano l’effettiva rotazione

di sicurezza come relè di sicurezza, relè di controllo

sicurezza, interruttori a fune ecc.

delle parti rotanti in quanto possono essere collegati

e pulsanti a due mani, relè di sicurezza per il

indifferentemente con connettori dedicati a sensori

controllo di albero fermo. Ideati per il controllo di

di prossimità, encoder o inverter installati sulla

circuiti elettrici, queste apparecchiature ottemperano

macchina e programmati su velocità di rotazione

alle norme vigenti come EN292, EN294, EN418,

ridottissime, praticamente di albero fermo con

EN60204-1, EN574, EN692, oltre a essere certificati

brevi tempi di reazione inferiori a 10 millisecondi.

BG, SUVA, SAP, AT, UL e aggiornati alle norme SILB.

I moduli del sistema DINA possono controllare

Fra i nuovi prodotti, il sistema NST-FLEX consiste in

un numero limitato di I/O oppure con moduli di

moduli inseribili in un’unica scatola e collegati in BUS

espansione anche un numero rilevante di I/O anche

su un’unica piastra. I moduli di questo sistema sono

di tipo analogico. Sono inoltre interfacciabili a reti

relè di sicurezza, relè di azionamento a due mani e

PROFIBUS ed ETHERNET.

moduli di espansione. Si possono assemblare fino

La programmazione avviene con un comune PLC

a 12 moduli su un’unica scatola. In questo modo si

tramite Software certificato molto intuibile e di facile

riducono gli spazi nel quadro elettrico e si riducono

uso in modo che un tecnico anche non perfettamente

notevolmente i cablaggi.

Il sistema Safeline/Dina

38

Design compatto per i TXM Servo Stepper Motor, con motore passo-passo e azionamento integrati

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speciale SPS IPC DRIVES

Controller

di nuova generazione Tra le caratteristiche più importanti degli innovativi controller per macchine di fascia medio alta, spiccano le svariate funzionalità integrate di serie facilmente implementabili

Con il lancio di Simatic S7-1500, la Divisione

semplice e una messa in servizio sicura, dalle

possono essere integrate con un massimo di 32

Industry Automation di Siemens introduce una

funzioni di diagnostica dello stato dell’impianto

moduli di espansione nella struttura centrale. Ad

famiglia di controllori di nuova generazione

facilmente configurabili e dall’integrazione in TIA

esempio con i nuovi moduli di comunicazione e

per le macchine di fascia medio-alta e per gli

Portal che consente di ridurre i costi di progetto.

tecnologia o dai moduli IO, nello stesso formato

impianti, caratterizzata da elevate prestazioni

Inizialmente, il portafoglio sarà costituito dai tre

del Simatic ET 200MP di Siemens. Simatic S7-

ed efficienza. Tra le qualità più importanti:

tipi di CPU 1511, 1513 e 1516 per la fascia di

1500 ha come obiettivo l’efficienza e le alte

prestazioni del sistema eccezionali e diverse

potenza media, ciascuna disponibile anche in

prestazioni. Proprio per aumentare le prestazioni

funzionalità

facilmente

versione F (fail-safe) per applicazioni sicure, e

generali, tecnologia, sicurezza e performance

implementabili, tra cui Motion Control, Security

con diverse caratteristiche prestazionali. Queste

di sistema sono stati notevolmente migliorati.

Integrated per la massima sicurezza informatica,

si differenziano, per esempio, nel numero

Al fine invece di aumentare l’efficienza, sono

e Safety Integrated per la sicurezza delle

d’interfacce, nella velocità nelle operazioni a bit

stati fatti ulteriori sviluppi in particolare nella

applicazioni. Maggiore efficienza è data dal

e nella dimensione del display e della memoria

progettazione e gestione, nella diagnostica di

progetto innovativo, per un funzionamento

dati. In base ai compiti di automazione, le CPU

sistema e nell’ingegneria di TIA Portal.

integrate

di

serie

Simatic S7-1500

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in fiera-

A STOCCARDA DAL 24 AL 27 APRILE 2013 a cura di Elisabetta Mei

Lo spirito

dell’innovazione Lavorazione di vino, frutta, succhi e alcolici. Lo stato dell’arte delle tecnologie e focus sui temi più caldi del momento: dal cambiamento climatico alle nuove aspettative dei consumatori, fino ai sistemi per essere più competitivi e più efficienti nella gestione delle risorse. Attesi 37 mila visitatori da tutto il mondo

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La prossima edizione di Intervitis Interfructa, nel-

gico. Inoltre focus su: risorse, efficienza energe-

mercoledì a sabato, rispetto al 2010. In occasio-

le hall dell’aeroporto di Stoccarda in concomitan-

tica, gestione e utilizzo intelligente delle acque

ne dell’edizione 2013, il 23 aprile, nell’ambito del

za con il 61esimo congresso dei viticoltori, rap-

di scarico, metodi di coltivazione ecologici. A In-

61° Congresso di viticoltura tedesco, l’Istituto vi-

presenta una piattaforma vitale per lo scambio

tervitis Interfructa 2013 il tema della sostenibilità

nicolo tedesco (DWV) organizzerà a Stoccarda

internazionale di informazioni e idee ai più alti

è chiaramente in primo piano in generale, a pre-

per la prima volta una giornata internazionale

livelli professionali. La convention organizzata

scindere dal congresso. In occasione della più

dedicata al marketing enologico al motto di ‘Il

dalla German Winegrowers’ Association e patro-

importante fiera tecnologica internazionale per

successo del marketing enologico: il ruolo del

cinata dall’OIV (International Organisation of Vine

la produzione di vino, frutta, succhi di frutta e su-

Packaging e della Personality’. “Sia il congresso

and Wine di Parigi), tratterà le tematiche più calde

peralcolici l’Associazione viticoltori tedesca e la

sia le attività a Intervitis Interfructa 2013 offrono

del momento nell’ambito delle attività legate alla

fiera di Stoccarda attendono dal 24 al 27 aprile

le migliori opportunità di scambio di opinioni agli

lavorazione della frutta e del vino, tra cui il cam-

2013 oltre 600 espositori diretti e almeno 37.000

specialisti di questo comparto, soprattutto a co-

biamento climatico, le tariffe, le modalità compe-

visitatori specializzati provenienti da tutto il mon-

loro che volgono lo sguardo oltre l’orizzonte più

titive, le aspettative dei consumatori in termini di

do. Su richiesta degli espositori e dei visitatori

immediato”, ha detto Rudolf Nickenig, segretario

qualità e le maggiori leve del progresso tecnolo-

la manifestazione durerà un giorno in meno, da

generale della DWV.

Rudolf Nickenig (al centro) e Norbert Weber (il primo da destra), rispettivamente segretario generale e presidente della DWV, l’istituto vinicolo tedesco

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Imbottigliare senza

perdite e contaminazioni

Una macchina modulare per l’imbottigliamento di vino e liquidi alimentari non gassati le cui prestazioni consentono di coniugare un’elevata flessibilità a una produzione oraria ai massimi livelli del mercato

42

ottimali per garantire una corretta fase di goccio-

te di prodotto e da contaminazioni. La possibili-

latura e garantire la pulizia della bottiglia. La ge-

tà di gestione completamente elettropneumatica

stione elettropneumatica offre la possibilità di ot-

delle funzioni della macchina consente di modu-

timizzare i trattamenti bottiglia per bottiglia. Viene

lare in moto appropriato le funzioni delle valvole

inoltre presentata l’ultima implementazione della

in relazione al contenitore e al prodotto in quel

valvola di riempimento, disegnata per consentire

momento riempito. Lo sforzo ingegneristico non

la piena integrità della bottiglia tramite l’adozio-

si è limitato alla sola fase di riempimento: sono

ne di specifiche soluzioni nella zona di contatto

state ottimizzate tutte le fasi e le apparecchiature

Gruppo Bertolaso presenta una delle sue più

tra bottiglia e riempitrice al fine di ridurre i carichi

legate al blocco di riempimento a partire da una

importanti innovazioni: si tratta di una macchina

in gioco. Inoltre è stato introdotto un nuovo si-

nuova generazione di attrezzature flessibili nell’u-

modulare, completamente autodrenante e dalle

stema di gestione della bottiglia, che consente

tilizzo di recipienti di dimensioni e appositamente

caratteristiche accuratamente testate per garan-

l’utilizzo senza limitazioni di bottiglie in vetro e

studiate per preservare al meglio l’integrità del-

tire un’elevata durata di funzionamento e bassa

PET di qualsiasi forma. Nella nuova proposta di

le bottiglie. Continua infine l’attività di ricerca da

manutenzione. Le prestazioni e le caratteristiche

Bertolaso il classico cono di centraggio delle bot-

parte di Bertolaso anche per quanto riguarda la

tecniche proposte consentono di coniugare una

tiglie vetro, tramite un sistema easy fitting, può

tappatura sia nella versione sughero come nella

altissima flessibilità a una produzione oraria ai

essere sostituito con una forcella di presa sul

macchina presentata che nella versione capsule/

massimi livelli del mercato. Il primo modulo della

collo della bottiglia in modo che il sollevamento

vite. L’attività di ricerca si concretizza in un’impor-

macchina è una sciacquatrice, dove la versatili-

della bottiglia PET non sia più legata al cilindro

tante attività brevettuale con la quale Bertolaso

tà e la sicurezza di chiusura garantite dalle pin-

inferiore. Inoltre il tempo di apertura della valvola

tutela e difende le caratteristiche dei suoi pro-

ze Bertolaso sono fondamentali tanto quanto la

di riempimento risulta definito in modo accurato

dotti, siano esse radicalmente innovative come

cura nella realizzazione degli angoli di rotazione

dal computer e non dipende più dal tempo di per-

la gestione delle bottiglievetro/PET con presa sul

della bottiglia. Solo l’esperienza pluridecennale

manenza della bottiglia sotto il rubinetto. Questo

collo, siano esse storiche come l’estrazione rapi-

permette di stabilire in modo opportuno gli angoli

garantisce ulteriormente l’imbottigliatore da perdi-

da del cassetto di compressione tappi.

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in fiera-

IBloc - Stelle universali automatiche

Gestione flessibile

dei formati bottiglia iBloc è una soluzione monoblocco che grazie a una combinazione di sistemi hi-tech per la gestione formato bottiglia rivoluziona il concetto di imbottigliamento di vino e superalcolici L’evoluzione tecnologica del tradizionale monobloc-

di bottiglie cilindriche, sagomate o di forma instabile.

diversi formati bottiglia e hanno una chiusura pneu-

co (sciacquatrice, riempitrice, tappatrice per sughero

Le bottiglie rimangono sempre in asse e centrate:

matica che permette una presa sicura delle bottiglie

e/o vite) è l’innovativo iBloc® di MBF, la soluzione

in questo modo si evitano possibili scheggiature del

pesanti o con baricentro basso senza richiedere

monoblocco che rivoluziona il tradizionale concetto

collo bottiglia durante le lavorazioni e si garantisce

supporti addizionali. MBF progetta e costruisce im-

d’imbottigliamento di vino e superalcolici grazie a

una maggiore protezione del liquido imbottigliato.

pianti completi di imbottigliamento per vini, distillati,

una combinazione di sistemi altamente tecnologici

I rebbi riducono sensibilmente: i costi di attrezzature,

liquori, birre, acque minerali, bibite, aceti e succhi.

per la gestione formato bottiglia: rebbi, stelle univer-

perché non si utilizzano coclee per il trasferimento

Flessibilità, conoscenza, rigore, progettazione, tec-

sali automatiche e tamponi universali. Questa com-

delle bottiglie; gli spazi necessari, perché non ser-

binazione risponde principalmente alla necessità di

ve più avere un magazzino dedicato allo stoccaggio

gestire diversi formati di bottiglia ma consente mol-

delle varie attrezzature; il tempo di cambio formato.

to di più: massima flessibilità produttiva, riduzione

Anche le stelle universali automatiche aumentano la

drastica di attrezzature e tempi per i cambi formato

flessibilità della macchina, perché sono state conce-

bottiglia, riduzione del magazzino delle attrezzature,

pite e brevettate da MBF per gestire il cambio for-

assenza di errori grazie ai settaggi automatici dei pro-

mato offrendo numerosi vantaggi: gestione bottiglie

grammi, conoscenza macchina e interventi utilizza-

di ogni forma, drastica riduzione dei tempi di fermo

tore minimi. Con la soluzione MBF la macchina è già

linea, eliminazione errori posizionamento e regola-

nologia, ricerca rappresentano il patrimonio genetico

predisposta per gestire futuri nuovi formati.

zione accessori, precisione di lavorazione, elimina-

che permette a MBF di imporre continuamente nuovi

I rebbi trasportano le bottiglie lungo le diverse ‘stazio-

zione magazzino e gestione accessori, possibilità di

standard nel mondo dell’imbottigliamento.

ni’ della macchina e gestiscono con grande flessibi-

introduzione nuovi formati sulla linea senza tempi di

La gamma comprende sciacquatrici, sterilizzatrici,

lità e senza richiedere operazioni di cambio formato

attesa.

riempitrici a leggero vuoto e isobariche, tappatrici e

- grazie alla combinazione con le stelle universali au-

I tamponi universali della sciacquatrice, infine, altro

capsulatrici. Un ventaglio ampio di sistemi tecnolo-

tomatiche con presa neck handling - un ampio range

brevetto MBF, sono anch’essi progettati per ricevere

gici forniti in versione stand alone o in monoblocco.

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43


in fiera-

Alta qualità

del filtrato Dynamos è il primo filtro tangenziale dinamico rotativo dotato dell’innovativo sistema back-wash calibrato

di filtrazione (fino a 72 ore non stop) ed alte rese

che con dispositivi di sterilizzazione a vapore.

nominali (da 25 a 50 l/m2/h con feccia), senza

TMCI Brewtech si occupa di macchinari e solu-

riduzione del colore rosso (Abs a 520 nm) e con

zioni complete per l’industria della birra. Grazie

nessun assorbimento di ossigeno. I modelli di-

ai grandi investimenti nel settore della ricerca, i

sponibili, compatti e di semplice utilizzo, sono

prodotti Brewtech sono in grado di soddisfare

Nell’ottica di un continuo rinnovamento tecnolo-

da 1m2 a 80m2 e multipli.

e anticipare le tendenze e le necessità del mer-

gico, TMCI Padovan, partner tecnologico di rife-

Con TMCI Parma Food Machinery il gruppo ri-

cato. Le macchine di Brewtech rappresentano

rimento per l’industria del food & beverage, offre

sponde oggi alla competitività mondiale produ-

oggi i sistemi più evoluti nel settore, avanguar-

al mondo delle bevande a base di frutta Dyna-

cendo linee ed impianti ‘chiavi in mano’ per le

dia e design, elevata qualità del prodotto finito e

mos, il primo filtro tangenziale dinamico rotativo

più diverse fasi della lavorazione e della conser-

ritorni economici elevati riscontrabili lungo tutto

dotato dell’innovativo sistema back-wash cali-

vazione della frutta e della verdura, dalla rice-

il processo produttivo.

brato. Si tratta di una nuova macchina - coperta

zione alla pastorizzazione, dalla pressatura alla

da brevetto internazionale - che rappresenta la

filtrazione/ultrafiltrazione, dall’evaporazione alla

più valida alternativa alla filtrazione sottovuoto

sterilizzazione, fino al riempimento asettico.

e al filtropressa nella filtrazione dei sedimenti di

TMCI Chemtech è specializzata nell’ingegneria

mosto e di vino senza coadiuvanti, ovvero per

di processo e produzione di soluzioni per le

tutti quei liquidi con alto tenore di solidi sospe-

aziende che producono margarina, prodotti da

si. La versatilità che la contraddistingue, inoltre,

forno, gelatina, cacao, pasticceria ecc. L’azienda

le permette di filtrare non solo feccia ma anche

è stata il primo produttore in Europa di scam-

vino con risultati ottimali, addirittura superiori ri-

biatori di calore a superficie raschiata, l’unità di

spetto a quelli ottenuti con i tubolari. Tutti i test

lavorazione fondamentale per queste industrie.

e le installazioni hanno infatti dimostrato un alto

TMCI Newpack produce macchine per l’imbal-

livello qualitativo del filtrato che può essere im-

laggio dedicate alle necessità dell’industria

bottigliato direttamente come con un tangenzia-

alimentare, conformi al prodotto che deve es-

le tradizionale.

sere imballato e ai diversi tipi di materiale da

Il principio utilizzato è quello della filtrazione tan-

utilizzare. Le macchine Form-Fill-Seal Newpack

genziale applicata a dischi. Ciò evita intasamenti

sono utilizzate prevalentemente per contenito-

e permette una facile pulizia. Questo processo a

ri in plastica per alimenti liquidi o semi-liquidi;

basso consumo energetico, prevede lunghi cicli

possono essere fornite anche versioni asetti-

Dynamos

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2013_FOD_240x330_IT.indd 1

28/01/13 15.56


in fiera-

A FRANCOFORTE DAL 4 AL 9 MAGGIO 2013

Lavorazione carni,

riflettori su igiene e sicurezza Una progettazione igienica è la chiave di volta per una maggiore sicurezza e un notevole valore aggiunto nell’ambito del comparto delle carni

46

Qualità, sicurezza e igiene diventano più che

le degli addetti ai lavori e dei loro abiti da lavoro,

spesso ancora effettuato manualmente, il che

mai priorità imprescindibili per il processo di la-

come pure dalla netta separazione di personale

fa sprecare tempo, è costoso e poco affidabile.

vorazione delle carni. I consumatori si attendono

e aree produttive. L’ampia gamma di attrezzatu-

Ecco perché sempre più utilizzatori fanno ricor-

e richiedono prodotti sicuri realizzati utilizzando

re igieniche visibili a Iffa comprende contenitori

so ai sistemi CIP (Cleaning-in-Place) e SIP (Steri-

metodi igienici. A Iffa, salone leader per l’indu-

di disinfezione, macchine per la sanitizzazione

lization-in-Place). Come per molti altri settori, la

stria delle carni programmata a Francoforte dal 4

di suole e scarpe, contenitori per coltelli, asciu-

tendenza vira verso i processi basati su robot.

al 9 maggio 2013, i visitatori avranno la panora-

gamani e così via. Anche le parti di macchinario

Tuttavia, con o senza robot, i sistemi di sanitiz-

mica completa delle ultime innovazioni nell’am-

che entrano in contatto con i prodotti devono

zazione automatici si possono regolare per veni-

bito delle tecnologie igienizzanti e i loro sviluppi

essere ripulite da qualsiasi residuo e disinfetta-

re incontro alle esigenze individuali, ottenendo

futuri. Un’igiene che inizia con la pulizia persona-

te a intervalli regolari. Questo tipo di lavoro è

in tal modo risultati eccellenti e riproducibili. A

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questo proposito, sistemi di dosaggio automatici molto precisi garantiscono un uso più efficace degli agenti sanitizzanti che a loro volta aiutano a ridurre l’impatto ambientale, a preservare le risorse e a tagliare i costi dal punto di vista degli approvvigionamenti e dello smaltimento dei rifiuti. Inoltre la facilità con la quale è possibile pulire le macchine e gli impianti per la lavorazione delle carni è proporzionale alla progettazione igienica di base. È proprio la semplicità il principio chiave dell’hygienic design, il cui fine è di prevenire l’accumularsi di rifiuti e scarti di ogni genere che potrebbero formare così colonie di batteri nocivi: sono vietati angoli, giunture, via libera invece alle smussature. Le superfici dei coperchi e degli chassis dei sensori nelle aree bagnate devono essere inclinati per far defluire l’acqua o qualsiasi altro liquido. Le linee per il trattamento e il confezionamento alimentare che non siano basate sui principi dell’hygienic design non avranno avvenire e un investimento in questa direzione sarà ampiamente compensato. Inoltre a Iffa, i numerosi espositori mostreranno prodotti e soluzioni per il futuro di ogni fase del processo di tracciabilità. La gamma di prodotti e tecnologie esposte riguarda anche i settori della macellazione, come pure dello smembramento, trasformazione, pelatura, riempimento/confezionamento, trasmissione, raffreddamento, stoccaggio, trasporto e vendita, come pure spezie e additivi per prodotti a base di carne e salumi.

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

47


[food] tecno

RIVISTA DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE N° 2 MARZO/APRILE 2013

Supplemento di TecnoPlast n.2/2013

Abbiamo parlato

di...

Le aziende inserzioniste sono evidenziate in rosso

Direttore responsabile: Marco Mastrosanti (marco.mastrosanti@tecnoedizioni.it) Managing Editor: Elena Marzorati (redazione@tecnoedizioni.com)

Arburg

20

www.arburg.com/it

Baumer

35

www.baumer.it

Coordinamento editoriale: Alessandro Bignami (a.bignami@tecnoedizioni.com)

B&R

Hanno collaborato a questo numero: Angelo Grassi, Elisabetta Mei, Christiane Reichwein Progetto e coordinamento grafico Graziella Novelli (grafica@tecnoedizioni.com) Impaginazione Jennifer Verzeri (grafica2@tecnoedizioni.com)

tecnoEdizioni Via Modigliani, 27 - 20090 Segrate, MILANO - Italia Tel.: +39 02 928653.45 - Fax: +39 02 928653.40 Sito web: www.tecnoedizioni.com Segreteria Ufficio Traffico (grafica2@tecnoedizioni.com) Ufficio marketing (marketing@tecnoedizioni.com) ©Copyright Tecnoedizioni Srl, Milano (Italia) Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale di: articoli, fotografie e disegni senza preventiva autorizzazione scritta. Tariffe abbonamenti 2013 Italia: sped. ordinaria € 75,00; sped. contrassegno € 85,00 Estero: sped. ordinaria € 130,00; sped. prioritaria Europa € 150,00; sped. prioritaria Africa, America, Asia € 190,00; sped. prioritaria Oceania € 210,00; Fascicolo singolo: € 8,50 - Fascicolo arretrato € 17,00 L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita di fascicoli separati, è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni. Tiratura del presente numero: 5312 copie Tecnoedizioni Srl è iscritta nel Registro Operatori Comunicazione dell’AGCom con il numero ROC19558 Terminato di stampare il 25/02/2013 presso Prontostampa Via Praga, 1 - 24049 Verdellino (BG) Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per

1a COPERTINA, 34

www.br-automation.com

Bosch Rexroth

28

www.boschrexroth.it

Chem Med

45

www.chem-med.eu

Cisco Italia

10

www.cisco.com/it

Clerici Sacco

31

www.saccosrl.it

EFA Automazione

31

www.efa.it

Emerson Control Techniques

36

www.controltechniques.it

Eplan Software&Service

17

Ferrarelle

19

www.ferrarelle.it

Festo

37

www.festo.com

Gruppo Bertolaso

42

www.bertolaso.com

I.E.M.A.

37

www.iemasrl.com

Iffa

27, 46

www.eplanitalia.it

iffa.messefrankfurt.com

Intervitis Interfructa

40

www.intervitis-interfructa.de

IPC

39

www.ipcsrl.it

Maintech

3

www.maintechworld.it

Masautomazione

38

www.masautomazione.it

MBF

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www.mbf.it

Meccanoplastica Mewa

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Novamont

5

www.meccanoplastica.com www.mewa.it www.novamont.com

P.E.T. Engineering

19

www.petengineering.com/it

Rockwell Automation

16

www.rockwellautomation.it

Sacmi

4a COPERTINA, 5, 18

www.sacmi.it

Siemens

39

www.siemens.it

SPS IPC DRIVES

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www.sps-italia.net

Starbucks

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TEA Inox

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svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Tecnoedizioni Srl, Via Modigliani 27, 20090 Segrate (Milano). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs, 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo e aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo. Informativa dell’editore al pubblico ai sensi

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dell’art. 13, d. lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Tecnoedizioni Srl. - titolare del trattamento - rende noto che

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presso i propri locali siti via Via Modigliani 27, 20090 Segrate (Milano), vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti., nonché gli addetti preposti alla stampa e alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra

Unione Italiana Vini

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www.vinitaly.com

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cui consultare, modificare, cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitatile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.

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ANNO I - N. 2 marzo/aprile 2013

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