Chiara Bordoni
PORTFOLIO
“È nelle Città che si devono trovare le soluzioni per invertire i meccanismi che ci stanno portando all’autodistruzione: è compito dell’Architettura creare gli spazi per la coesistenza delle diversità, biologiche e culturali, spazi che intensificano le relazioni, spazi che moltiplicano la vita”
Stefano Boeri, 2018
Progetti
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PAESAGGIO COME PRGETTO: RICONFIGURARE IL PARCO AGRO-FLUVIALE DI DARFO BOARIO TERME _ 2018
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RIGENERAZIONE URBANA: COMPLESSO ROCCA TEDALDA _ 2017
02
RIQUALIFICAZIONE EX CASERMA “LUPI DI TOSCANA“ _ 2017
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RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DI PALAZZO ACCIAIUOLI NELLA CERTOSA DI SAN LORENZO _ 2016
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LA CITTA’ DEGLI INCONTRI: SPAZI PER IL TEMPO LIBERO TRA TERRA ED ACQUA _ 2012
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THE FACE OF THE WORLD_PORTRAIT
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PAESAGGIO COME PROGETTO: RICONFIGURARE IL PARCO AGRO-FLUVIALE DI DARFO BOARIO TERME Luogo_ Darfo Boario Terme (Bs), Italia Anno_ 2018 Tipologia_ Riconfigurazione Urbana e Ambientale L’obiettivo di questo percorso è quello di fornire strumenti teorici e applicativi sul tema della riqualificazione urbana e sul miglioramento degli equilibri ecosistemici al fine di preservararne la biodiversità. L’azione passa attraverso la “crazione di nuova natura”, e la riconfigurazione del territorio, nello specifico quello di Darfo Boario Terme, che si presenta “disgregato” ma con grandi potenzialità in termini di riqualificazione paesaggistica. Fulcro dell’intervento è il fiume Oglio, in quanto “filo conduttore”, capace quindi di collegare l’intera valle in senso longitudinale, lungo il quale viene inserito il parco fluviale, concepito come parco alternativo, percorribile quasi interamente a piedi o in bicicletta lungo percorsi che guidano il visitatore alla scoperta del territorio nei suoi tratti naturalistici, storico-culturali e allo stesso tempo nel rispetto della biodiversità. Per questo le strategie di intervento vengono applicate attraverso delle azioni mirate che vanno dalla progettazione di una nuova rete Wecologica, al miglioramento dei percorsi ciclo-pedonali esistenti, dall’ ‘inserimento di nuove funzioni “green” come mezzo per rigenerare spazi pubblici desertificati e dall’installazione di un nuovo ponte “Eco-Link” nel versante nord della città, per favorire il passaggio e la fruizione, anche trasversale del parco, sia per l’uomo che per gli animali.
Analisi dell’evoluzione storica
Configurazione del sistema di fondovalle
Obiettivi
Nuovo Sistema del Parco Agro-Fluviale
Approfondimenti progettuali
Nuove Configurazioni
I principali mammiferi presenti nell’area del fondovalle
Strategie per contrastare i punti di criticitĂ antropici lungo il percorso delle specie faunistiche
Riconfigurazione del nuovo Habitat Naturale
Parco Lineare Playground
Nuove Configurazioni
Bosco Giardino
Nuove Configurazioni
Spiaggia Urbana Darfo
Nuove Configurazioni
Spiaggia “Alveolo dell’Oglio“
Nuove Configurazioni
Il Nuovo Ponte Eco-Link
Struttura Esplosa
Abaco dei profilati utilizzati
Modellazione Strutturale
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RI-ABITARE LA PERIFERIA_ RIGENERAZIONE URBANA DEL COMPLESSO ROCCA TEDALDA Luogo_ Firenze Sud, Italia Anno_ 2017 Tipologia_ Riconfigurazione Urbana Il progetto prevede la riqualificazione del quartiere residenziale di Rocca Tedalda, con l’intento di migliorare sia l’aspetto energetico degli edifici da recuperare sia l’aspetto urbano collegato alla nuova stazione di Rovezzano. Si è pensato con attenzione ai punti al momento inutilizzati o poco sfruttati, per creare nuovi poli attrativi a servizio della comunità ed eliminare le zone isolate e potenzialmente pericolose. Il progetto vorrebbe incentivare l’incontro fra le persone, creare e potenziare le occasioni di interazioni sociali, rafforzare il senso di appartenenza e aumentare il senso di sicurezza dei suoi abitanti. Le diverse soluzioni abitative inserite garantiscono una risposta alla domanda dell’utenza e al disagio abitativo contemporaneo. Gli edifici acquistano qualità attraverso il restyling del sistema spaziale-distributivo degli alloggi.
Nuova Stazione Firenze-Rovezzano
Sostenità Ambientale
Attualmente la fermata ferroviaria di Firenze Rovezzano pare trascurata e senza spazi utilizzabili dai possibili viaggiatori che attendono i treni. Per questo motivo e per rendere più sicura quest’area dell’intervento si è pensato ad una struttura che inglobi sia le rampe d’accesso alla banchina che un punto ristoro con biglietteria telematica e servizi di informazione.
Per quanto riguarda il tema della sostenibilità ambientale, oltre alla raccolta delle acque si è sfruttato l’orientamento della barriera ferroviara esposta a sud e quasi completamente libera da occlusioni; inserendo pannelli fotovoltaici. Inoltre si è inserito il sistema geotermico con sonde posizionate nella parte ovest del progetto che forniscono energia alle pompe di calore.
La vegetazione è stata inseriata in quantità limitata per via della grande abbondanza nel piano del mensola e per problemi di manutenzione, per quanto riguarda l’irrigazione si è sopperito inserendo grandi cisterne sotterranee di raccolta di acque meteoriche, posizionate vicino ad ogni stecca.
Si è proceduto con l’inserimento di nuovi elementi di collegamento tra gli edifici preesistenti, che deformano la vecchia maglia rigida dettata dalle stecche parallele; generando una serie di spazi che si affacciano a volte verso la città, a volte verso il paesaggio. Questa scelta è stata dettata dal fatto di non voler creare zone buie nell’area e di avere sempre la percezionedi un prospetto principale da ogni angolazione.
Appartamento A simplex per 2 persone - 40 m2 SICUREZZA Al fine di garantire una maggiore sicurezza rispetto alla situazione attuale e non volendo rinunciare al posizionamento di finestre lungo il sistema distributivo, si prevede di agganciare alla struttura un rivestimento in lamiera microforata che funge da schermatura visiva e anti-intrusiva. Questa però permette il passaggio di luce e aria per la ventilazione. Appartamento B simplex per 4 persone - 70 m2
Appartamento C simplex per 5 persone _ 88 m2
VENTILAZIONE TRASVERSALE Si mantiene la ventilazione trasversale esistente e la si migliora grazie alle porte-finestre presenti lungo i balconi ed all’ingrandimento delle finestre sui ballatoi. ELIMINARE APPARTAMENTI DUPLEX L’eliminazione degli alloggi duplex comporta una migliore distribuzione degli spazi in un unico piano, in modo da favorire l’accessibilità e la fruibilità per ogni tipo di utenza. CHIUSURA LOGGE E NUOVI BALCONI Viene fornito un nuovo spazio esterno, e l’andamento dei balconi fornisce uno spazio idoneo allo svolgimento di attività; non grava particolarmente sulla struttura grazie alla variabilità e non crea un ombreggiamento eccessivo ai piani inferiori.
Masterplan
1. Struttura esistente cemento armato
2. Aggiunta della nuova struttura in travi e pilastri in acciaio alla struttura esistente in cemento armato: il nuovo edificato si “aggancia� alla gabbia, utilizzata per la sopraelevazione, intorno alla struttura esistente.
3. Aggiunta dei setti in x-lam per sorreggere i balconi e controventare la struttura. I setti in x-lam vengono avvitati ai pilastri HEB 240 della nuova struttura
4. Aggiunta dei solai e balconi in x-lam. I solai vengono avvitati fra i setti verticali e le ali delle travi in acciaio HEA 220
5. Nuova struttura agganciata all’esistente.
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RIQUALIFICAZIONE EX CASERMA “LUPI DI TOSCANA“ Luogo_ Firenze Nord, Italia Anno_ 2017 Tipologia_ Recupero L’area del progetto è situata a cavallo tra il comune di Firenze e di Scandicci ,costeggiata dal fiume Greve a sinistra. un elemento di maggiore rilevanza è la tramvia, un area degradata abbandonata a se stessa; lo scopo del progetto è quello di riqualificare l’area e generare un sistema più omogeneo in termini di edificato. Il nostro sistema di spazi aperti è stato tradotto in ECO SPACE ed ECO LINE, I nostri eco space vengono suddivisi in 3 categorie: la natura controllata come ad esempio le piazze, natura produttiva come ad esempio gli orti privati, in fine la natura selvatica, incrementata nella parte fluviale. Le nostre eco line si sviluppano attraverso un sistema gerarchizzato di viali, tra di loro si identificano attraverso l’inserimento di determinate specie arboree. Ad esempio nella strada principale abbiamo inserito l’acero platanoide ed il platano acerifoglia, nei parcheggi (albizia e il viburno), per i viali di ocnnessione (acero negundo e l’acero campestre)
Tracciato di Conformazione
Edificato
Piazze
Tracciato di Permanenza
Vegetazione
Tracciato ad Alta Invarianza ViabilitĂ e Parcheggi
Pianta delle coperture
Sistema della MobilitĂ
Eco Lines
Abaco Principali specie Arbustive di Progetto
Sistema degli Spazi Aperti
Eco-Space
Funzionale
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RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DI PALAZZO ACCIAIUOLI NELLA CERTOSA DI SAN LORENZO Luogo_ Certosa del Galluzzo, Firenze, Italia Anno_ 2016 Tipologia_ Recupero La Certosa di Firenze è un monastero, dell’Ordine certosino, che si erge sul Monte Acuto, alla confluenza dell’Ema con la Greve in zona Galluzzo, circondata da un’alta cerchia di mura. Fu edificata a partire dal 1341 da Niccolò Acciaiuoli, Gran Siniscalco del Regno di Napoli e membro di una delle più illustri casate fiorentine, ed alla sua morte (1365), l’edificio era quasi completato. La Certosa venne poi ampliata e arricchita da numerose donazioni nel corso dei secoli. Il progetto prevede il recupero del palazzo Acciaiuoli all’interno della certosa, da adibire a spazio epositivo-museale . <L’esigenza di conservare il monumento tramandatoci dal passato in ogni sua parte parte ha posto la necessità di indagare in merito alle cause che ne producano l’invecchiamento e il degrado allo scopo di migliorare l’azione preventiva da una parte e, dall’altra, di fermare o almeno rallentare l’alterazione e il decadimento> [D. Fiorani]
Evoluzione storica 1385 Inizia il cantiere per la costruzione della CAPPELLA DI SANTA MARIA (dura un paio di anni)
1491 Lavori di ristrutturazione e ampliamento del chiostro grande
1545 Costruzione della RAMPA CARRAIA di accesso al monastero e lavori di adattamento alle stalle del palazzo
Analisi funzionale 1550 Creazione del coro dei conversi allâ&#x20AC;&#x2122;interno della chiesa e costruzione della nuova facciata
1570 Seconda fase di sistemazione del piazzale della chiesa
1570 Arretramento della facciata sedest del Palazzo
1955 Importanti restauri condotti dalla SOPRINTENDENZA sul Palazzo del fondatore, sul chiostro grande, sulle celle, sulla foresteria e sulla rampa di accesso
Rilievo eseguito
Analisi Materica
Analisi del degrado
I tre Concept
Lâ&#x20AC;&#x2122;allestimento
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LA CITTA’ DEGLI INCONTRI: SPAZI PER IL TEMPO LIBERO TRA TERRA ED ACQUA Luogo_ Pescara, Italia Anno_ 2012 Tipologia_ Recupero Urbano L’area del progetto è situata a cavallo tra il comune di Firenze e di Scandicci ,costeggiata dal fiume Greve a sinistra. un elemento di maggiore rilevanza è la tramvia, un area degradata abbandonata a se stessa; lo scopo del progetto è quello di riqualificare l’area e generare un sistema più omogeneo in termini di edificato. Il nostro sistema di spazi aperti è stato tradotto in ECO SPACE ed ECO LINE, I nostri eco space vengono suddivisi in 3 categorie: la natura controllata come ad esempio le piazze, natura produttiva come ad esempio gli orti privati, in fine la natura selvatica, incrementata nella parte fluviale. Le nostre eco line si sviluppano attraverso un sistema gerarchizzato di viali, tra di loro si identificano attraverso l’inserimento di determinate specie arboree. Ad esempio nella strada principale abbiamo inserito l’acero platanoide ed il platano acerifoglia, nei parcheggi (albizia e il viburno), per i viali di ocnnessione (acero negundo e l’acero campestre)
Concept 1 Collegamento tra il luogo di incontro primario del lungomare nord allâ&#x20AC;&#x2122;area progetto fino al molo dei trabocchi. Pista ciclopedonale con e zone verdi
2 Prolungamento delle strade perpendicolari al lungomare nord fino alla spiaggia o al mare Passerelle
3 Collocazione di piattaforme galleggianti e non al termine delle passerelle Piattaforme per il tempo libero: zone verdi, aree per la balenazione..
4 Collocazione nellâ&#x20AC;&#x2122;area progetto della piattaforma maggiore Piattaforma divisa in fasce funzionali
5 Sistema di controllo a codice a barre diverso per ogni fascia funzionale
6 Posizionamento degli elementi nelle fasce
Pianta delle Coperture
Analisi di montaggio del Pallet
Analisi di funzionamento del Pallet
Dimensione ideale per il trasporto (120x100x14,4 cm)
1 Posizionamento di due binari di pallet per isolare la struttura e sui quali poggia il solaio in cemento armato prefabbricato
Scarico forze soffitto/pavimento
2 Ancoraggio della struttura verticale in legno al solaio attraverso piastre metalliche Sistema di ancoraggio tra le pareti
Isolamento (cellulosa, canapa, fibra tessile, sabbia)
3 Posizionamento ad incastro dei pallet esterni e dei pallet interni contenenti lâ&#x20AC;&#x2122;isolante
Scarico forze parete
4 Chiusura orizzontale isolata e retta da travi in legno che poggia sui pallet interni contenenti lâ&#x20AC;&#x2122;isolante Sistema filtro della luce
Piattaforma Funzionale
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THE FACE OF THE WORLD_PORTRAIT