Novembre 2014

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NOVEMBRE DUEMILAQUATTORDICI

NOVEMBRE DUEMILAQUATTORDICI

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Eventi

Redazionali

Rubriche

Halloween Night Party La Sosta - Mirabella Kameleon - Love Awesome Passion

Ok School Academy Merola’s Night 30anni di carriera Arsenale - Luca Degl’Innocenti

I viaggi dell’Aquila Amici di Zampa Modella del Mese

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SE CI FOSSE PIU’ COERENZA TRA I FATTI E LE PAROLE, CI SAREBBE PIU’ CHIAREZZA E MENO ILLUSIONI. ANONIMO

27 2007

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BRESCIA

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M a n u e l a

Prestini CORRESPON d a n c e s

Comunicazione veloce e non comunichiamo... bbiamo perso la capacità di ascoltare, di ascoltare le nostre emozioni… Leggiamo sui giornali o ascoltiamo la televisione, morto per overdose…, si uccide perché va male a scuola, bambino di tre anni ucciso in circostanze misteriose,…, figli che uccidono i genitori, madri che uccidono i figli e quel che è incredibile è che le persone si stanno abituando ai fatti gravi e negativi. Abitudine che potrebbe essere la punta di un iceberg, dove sotto c’è un vuoto di valori causato anche da una generazione che è riuscita a mettere in discussione tutto e il contrario di tutto. Sono andati in crisi, la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro e siamo senza un collante per regole e certezze. L’equilibrio psicofisico esige rapporti di affetto, di amore, esigono coerenza, certezze, esigono di comunicare guardandosi negli occhi, stringendosi le mani, dandosi una pacca sulla spalla. Il neonato ha bisogno prima di tutto di un volto che esprima soddisfazione, piacere, che sorrida, che gli trasmetta comprensione ed amore. Comprensione e amore di cui ha bisogno per strutturare le sue relazioni con l’altro… Con il tempo, crescono le esigenze, cambiano con l’età e se è vero che da piccoli bastano tante attenzioni e coccole con anche i soli abbracci, con il crescere, complice questo vortice di non dialogo che tra coetanei si è instaurato, lo si ritrova anche in famiglia ed è così che ci si imbatte a scriversi per dire questo o quello anche per assurdo stando nella stessa casa. Ci si allontana da quelle semplici coccole che potevano bastare ma che ora guai a fare, ora noi genitori ci dovremmo adattare al modo dei nostri figli per poter avere da loro attenzioni....perdendo così a mio avviso tutto, anche la sana litigata o il meraviglioso abbraccio..... Nel percorso della vita, qualcosa può non funzionare, negli affetti, nella scuola, nelle amicizie, ‘abituati ormai nel quotidiano a comunicare solo sui social network , facebook ‘, nella coppia, dove ci si potrebbe trovare a dover affrontare un problema diventato così grande che si può scegliere anche di negarlo. Soprattutto nelle ‘relazioni virtuali ‘ non a caso è di tutti i giorni situazioni piu’ o meni gravi di motivi nei quali tra la coppia si insinua o si ha la certezza di malfatti da parte di lui o lei in questione, questa e’ un’ arma a doppio taglio che nei migliori dei casi deve far riflettere e capire dove si manca nel rapporto, in altre porta alla separazione, tante’ che comunque è la goccia che inevitabilmente,fà cambiare la vita di coppia. E’ pur vero che nulla si supera se non passandoci affrontandolo di persona ,per la serie ...alza la cornetta e se c’è qualcosa me lo dici....o nel caso espresso sopra, non ci sono modi se non trovandosi uno davanti all’altro.. Ma il fatto che ormai siamo entrati nel vortice della comunicazione “online” non giova proprio al cercare di risolvere o cercare di modificare le situazioni. Cosa fare dunque in quest’era della comunicazione dove non comunichiamo? Ascoltare davvero dedicando del tempo a chi ci sta di fronte, comprendere le emozioni, i sentimenti, modificare il nostro stile di approccio con questa o quella persona, non nascondere dietro ad un sms le nostre richieste le nostre perplessità i nostri , perchè no, litigi....si perche’ anche questo ormai e’ online e’ scritto ,giusto per non perdere il tempo nel dialogare apertamente e uno difronte all’altro, aspettandoci poi che tutto si risolva da se, ora gli/le scrivo ‘ok hai ragione’ mentre dentro pensiamo il contrario...perchè tanto non ci vede.... Non servono consigli e suggerimenti spesso le persone hanno solo bisogno di essere accettate per quello che sono, o sono diventate per l’effetto digitale, ma l’essere diventati troppo o solo comunicativi con sms o sui social non a tutti fa piacere,non tutti lo accettano,e così, si hanno più incomprensioni e si trova purtroppo motivo in più in una ….non comunicazione...... Un abbraccio Manuela

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R E N A T A

Sortino

CORRESPON d a n c e s

EDIE SEDGWICK. La musa di Andy Warhol l mito di Edie Sedgwick tornato alla ribalta grazie al film di George Hickenlooper, ‘ Factory Girl ‘, interpretato dalla bellissima Sienna Miller, reinterpreta magnificamente l’affascinante mood della musa di Andy Warhol. Edie era una giovane ereditiera di Santa Barbara con gravi disturbi dell’ alimentazione, tanto che viene ricoverata in ospedale per anoressia svariate volte; nel ’65 a 22 anni abbandona l’ Università e si trasferisce a New York. Le luci della ribalta sono troppo forti e lei non riesce a resistere: Eddie infatti è bella, e le piace divertirsi, anzi la sua vita è tutto uno sballo. A New York incontra Andy Warhol ed è subito amore a prima vista, naturalmente platonico, dato la disinvolta omosessualità di Warhol. Edie entra così a far parte del mondo della Factory, e lavora per lui per circa un anno come modella e attrice. Edie s’ impone immediatamente nel mondo dello spettacolo grazie allo stile di vita che conduce insieme a Warhol e ai personaggi della Factory: la cantante Nico dei Velvet Underground, i Rolling Stones e personaggi ambigui come il sex symbol Joe Dallesandro, in un turbinio di feste e festini a base di droghe e alcol.

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Edie è una creatura di Warhol: è lui infatti che le suggerisce di tagliarsi i capelli e di tingerseli di biondo platino, e sempre lui che le cura il suo stile fatto di mini abiti, collant coprenti nere, mega orecchini e cappotti di pelliccia ecologica a stampa animalier, dando alla piccola Edie ben più dei famosi 15 minuti di celebrità, e creando un’ icona della moda veramente unica. Nel ’67 dopo aver posato per Vogue e per Life, e dopo aver interpretato una dozzina di film, viene ricoverata in un ospedale psichiatrico per l’ aggravarsi della sua malattia. Nell’ agosto del ’69 nel reparto psichiatrico nel quale è ricoverata, incontra Micheal Post, l’ uomo che sposerà due anni più tardi e che ritroverà il suo corpo reso cadavere da un cocktail di barbiturici nel novembre del 1971; Edie aveva solo 28 anni. Riproporre lo stile Edie Sedgwick è comunque semplice, basta procurarsi un mini tubino, collant coprenti e un dolce vita. Per completare il tutto occorrono accessori forti come una pelliccia a stampa animalier e naturalmente indossare l’inconfondibile tocco Edie: i mega orecchini come quelli che propone Morellato e il gioco è fatto! Essendo stata Edie un animale da party, irrinunciabile è ispirarsi a lei per una mise da sera veramente mozzafiato: via libera quindi a sfavillanti mini abito in paillette, decollete in vernice ed eccovi pronte per le feste più pazze e divertenti. Il profumo dolce di Edie, piccolo fiore appassito prematuramente, continua a diffondersi ancora oggi continuando a ispirare milioni di ragazze innamorate del suo magico allure; l’essenza perfetta per tutte loro è interpretata da Miss Dior Cherie, un insieme dissonante di note profumate, per chi come Edie, ama proporsi con prorompente vitalità alla vita.


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a cura di Franco Lucini

Il futuro dei quartieri n mese di fuoco per il futuro dei quartieri della città. Vivaci le polemiche sull’utilità dell’imminente riesumazione, sul numero e sul modello organizzativo, sulla facoltà concessa agli stranieri di recarsi alle urne, sulla qualità dei candidati, sulla scarsa considerazione riservata ad associazioni e comunità territoriali. Una polemica prettamente politica alimentata dai risultati della prima fase organizzativa, risultati che come sempre sono letti da occhi diversi ed elaborati da diversi cervelli. I primi dati sommari che le cronache di questi giorni ci hanno consegnato dopo le assemblee organizzate dal Comune evidenziano: sono 157mila gli over 16 residenti nella città di Brescia chiamati alle urne per eleggere 229 membri dei trentatrè consigli di quartiere, 523 sono i candidati (proposti da oltre 5mila sottoscrittori) di cui il 4 % è rappresentato da cittadini stranieri che hanno la residenza in città da oltre cinque anni. Per i fautori del nuovo processo di decentramento i dati sono positivi, per altri per nulla indicativi, per altri ancora premonitori di un fallimento. Giudizio comunque sospeso in attesa dell’esito elettorale sul quale peserà la percentuale di affluenza: su questo dato si gioca, infatti, l’attendibilità dell’intero progetto. Saranno trentatrè anche i seggi, uno per ogni quartiere, si voterà in un solo giorno, il 14 dicembre, dalle 8,30 alle 20,30, il voto potrà essere espresso solo nel quartiere di residenza con massime due preferenze (la seconda, in ordine alfabetico, è valida solamente se si rispetta una preferenza a testa tra candidato donna e candidato uomo). Sono passati ormai diversi anni da quando i quartieri sono stati riposti in soffitta, sostituiti dalle nove circoscrizioni, in seguito ridotte a cinque. Le cronache dell’epoca raccontano a più voci, alcune consapevoli altre formali, i motivi del fallimento dei quartieri confidando nelle circoscrizioni, i nuovi organismi periferici che la legge indicava quali strumenti insostituibili di decentramento amministrativo e di partecipazione. Organismi che, eccetto per servizi amministrativi più capillari, hanno certamente fallito sul versante della partecipazione attiva dei cittadini. Organismi che hanno incarnato, in un clone amministrativo di secondo livello, le aspirazioni dei panchinari della politica locale. Le posizioni di responsabilità remunerate hanno poi sovente perseguito logiche clientelari di partito e non hanno saputo o potuto rispondere alle reali richieste della gente che il territorio lo vive quotidianamente. Il giudizio del fallimento della politica, oggi diffusamente condiviso, è anche frutto del fallimento delle circoscrizioni, così per come sono state composte e gestite. Ora si apre una fase nuova, oggi i dati vanno letti per quello che valgono, sarà poi necessario verificare l’affluenza alle consultazioni, la progettualità degli organismi e la passione civica dei nuovi eletti. Se i quartieri prenderanno veramente vita, in modo concreto e partecipato, non sarà agevole gestire le inevitabili e legittime richieste del territorio da parte di un’amministrazione che possiede una macchina comunale storicamente inefficace a dare risposte immediate e concrete ai cittadini, spesso poco considerati. In questa nuova fase indispensabile sarà il rilancio della politica amministrativa della città in un ottica di reciproca partecipazione. Certamente questa è comunque una grande scommessa, una grande opportunità di democrazia, sta a noi sancirne il valore.

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23 NOVEMBRE.

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IN COPERTINA

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10 E’ ORA DI CAMBIARE 14 L’OLIO DI ARGAN DIVENTA CREMA 16 ARSENALE 18 LE DIVERSITA’ SESSUALE 20 PLEXILAB 22 RIQUALIFICA DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA 24 OK SCHOOL ACADEMY ESTETICA 28 MEROLA’S NIGHT 30 ANNI DI CARRIERA 72 GUIDA SICURA 76 LA SOLITA CRISI DELLE DISCO?

R U B R I c h e

30 I VIAGGI DI SEBA 32 I VIAGGI DELL’AQUILA 34 EGIZI 36 STUDIO CAPPIELLO 38 STUDIO LUMINI 74 CUS BRESCIA “GIOVANIECAMPIONI” 78 DEEJAY DEL MESE “IVANIX” 80 AMICI DI ZAMPA 82 SMART DIAMOND 84 COCO ET LA VIE EN ROSE 87 MODELLA DEL MESE 90 LA CHICCA 92 RICETTA DEL MESE 94 CELIACHIA 96 OROSCOPO


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Direttore Responsabile Renata Sortino (direttore@bresciaup.it) Caporedattore Manuela Prestini (duesse@bresciaup.it)

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Redazione e Ufficio Stampa Antonio Russo (info@bresciaup.it) Graphic Designers Deivid Baitelli Erica Bosio (ufficiografico@bresciaup.it) Direttore editoriale Emanuele Zarcone Marketing Emanuele Zarcone (info@bresciaup.it)

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Stampa Staged Srl

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Photographers Selene Z. Rolando Giambelli Patrick Merighi Franco Lucini Filippo Venezia Collaboratori Emanuele Lumini, Emanuele Zarcone, Attilio Tantini, Federica Cocco, Giulia Covelli, Alberto Bonera, Roberto Cappiello, Anthony Le, Edward Battisti, Giuseppe Petrocelli, Valeria Arizzi, Rolando Giambelli, Emanuele Dall’Asta, Davide Mor, Simone Mor, Chicca Baroni, Marco X, Rossano Caffi. Redazione

M: +39 339 68 36 770

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Abbonamenti e-mail info@bresciaup.it www.bresciaup.it BresciaUp BRESCIAUP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA N°37/2007 DEL 8 SETTEMBRE 2007

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e’ ora di cambiare a giorni ormai sento parlare delle manifestazioni e degli scioperi in piazza indetti dal segretario generale della CGIL Susanna Camusso; il problema è sempre lo stesso, la disoccupazione soprattutto tra i giovani. Il concetto da lei proposto del classico rapporto tra Padrone e Lavoratore è ormai antico e non lascia spazio ai nuovi progetti del Presidente del Consiglio. Mi ritrovo ad essere stufo e vorrei poter sentire giovani veramente volenterosi e intenzionati a costruirsi da se’. Persino noi da ormai dieci anni cerchiamo giovani tra Brescia e Bergamo che vogliano inserirsi all’interno del nostro settore vendita ma che puntualmente mancano di voglia e forza di volontà. Decine di mestieri in Italia sono destinati ad estinguersi poiché i giovani non sono più in grado o non hanno voglia di cimentarsi in settori come l’artigianato e l’agricoltura. Le professioni legate alla cultura del nostro territorio rischiano ormai di scomparire mentre la percentuale di giovani disoccupati aumenta ogni anno. Nel giro di una decina d’anni non vedremo più esperti nella lavorazione delle pelli e rischieremo di perdere opere originali ed inimitabili fattura di pellettieri, valigiai e borsettieri. Smetteranno di esistere anche impagliatori, falegnami, carpentieri e riparatori di orologi. Tutti i mestieri che hanno reso i prodotti italiani di qualità pregiata e superiore sembrano non attirare i giovani che ormai preferiscono investire altrove il loro tempo,magari in lavori che siano in grado di fornire maggior “sicurezza” e che risultino più redditizi. Così pian piano scompaiono tipografi, rilegatori, riparatori di radio e Tv, e addetti alla tessitura, sarti, materassai, tappezzieri e dipintori. Altri lavori che non vengono più considerati riguardano il settore agricolo e l’allevamento che ricoprono una minima percentuale rispetto al settore secondario e terziario. Viviamo in un mondo in cui un buon percorso di studi ed una laurea vengono considerati un iter obbligatorio nella vita di un ragazzo, supponendo che questo basti ad ottenere una vita dignitosa, nessuno di loro studiando si preoccupa di cosa realmente potrà costruire un futuri migliore senza incappare in lavori precari di settori ormai saturi. Imparare un mestiere manuale o anche solo venirne a conoscenza in età adolescenziale tramite le scuole potrebbe aprire nuove possibilità ai giovani; potranno comprendere che molti mestieri non richiedono solo uno sforzo fisico ma anche tanta creatività, passione ed inventiva.

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E.Z.

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è meglio essere ottimisti ed avere torto che pessimisti ed avere ragione


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L’olio di argan diventa crema

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l’Arsenale Luca Degl’Innocenti SEO - Dal primo ottobre Luca Degl’Innocenti, giornalista responsabile della redazione bresciana del quotidiano “Il Giorno” è stato eletto come Presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione L’Arsenale, l’ente della “perla del Sebino” deputato all’organizzazione di tutti gli eventi culturali nel Comune. “Un meraviglioso impegno. L’Arsenale, nel corso della sua storia è stato promotore di mostre di caratura nazionale e tutt’ora rappresenta un gioiello irrinunciabile per tanti iseani e non solo. Un impegno tanto gravoso quanto eccitante. Una grande sfida, specialmente per un iseano d’adozione quale sono io: spero di esserne all’altezza ricambiando la fiducia riposta dal sindaco Riccardo Venchiarutti che mi ha indicato per questo incarico”.

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Quali le novità di questa nuova gestione? “Il primo desiderio, condiviso da tutto il nuovo Cda composto da persone dall’alta e variegata professionalità, è stato quello di aprire maggiormente il nostro stupendo palazzo nel centro storico di Iseo ai giovani. Dare loro un buon motivo per partecipare ai nostri eventi. Ecco allora che abbiamo stretto un rapporto di collaborazione con un’importantissima Accademia del territorio”. E cosa pensate di fare? “Senza dimenticare gli indirizzi e le orme del passato, perché sarebbe dimenticare ciò che noi siamo, porteremo all’Arsenale eventi di arte digitale, artisti giovani del nostro territorio da far conoscere e valorizzare. Un filo che non dovrà mai interrompersi. Per questo noi del Consiglio abbiamo voluto aprire a chi sta studiando da artista. Del resto, oggi, gli spazi per questi ragazzi sono sempre più limitati. Iseo, invece, ha la fortuna di possedere uno scrigno del Seicento che perfettamente si presta alle novità, alle sperimentazioni”. Pensa che possa essere recepito bene questo cambiamento? “Credo e spero di sì. Perché non sarà una rivoluzione. Come detto, l’Arsenale continuerà nel solco della tradizione promuovendo e allestendo mostre di stile classico. Sono momenti irrinunciabili: l’ultima di queste, quella sulla pittrice iseana Mariuccia Nulli, è stata un grandissimo successo di pubblico e di critica. Io stesso mi sono perso nelle forme e nei colori di questa grandissima e compianta artista. Ma possiamo e vogliamo anche essere un contenitore di idee, di progetti, di sogni. E quale bacino migliore cui attingere se non quello dei ragazzi?”. L’Expo è alle porte: avete già programmato qualcosa? “Iseo, grazie al suo splendido lago e alla continuità territoriale con la Franciacorta, sarà certamente meta ambita per nuovi visitatori. In questo senso, nei giorni a cavallo fra maggio e giugno del prossimo anno, ci sarà un’edizione speciale del coinvolgente Festival dei Laghi: il grande evento che ogni anno richiama nel nostro Comune migliaia di persone.

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L’Arsenale si farà trovare pronto per offrire qualcosa di speciale a chi verrà a farci visita. Una cosa voglio anticiparla, però: ci presenteremo con un rinnovato sito internet che sarà speciale tanto nella forma quanto nei contenuti”. Per voi la comunicazione web immaginiamo sia fondamentale... “Esatto. Rappresenta la chiave di volta per essere ancora più efficaci nei messaggi che vogliamo mandare, essere punto di riferimento per i tanti turisti stranieri che ogni anno affollano le strutture ricettive della zona. Dobbiamo crescere molto nell’uso dei social network: per il momento l’Arsenale è presente sia su Facebook che su Instagram. Se vogliamo essere vicini alle nuove generazioni, è necessario parlare la stessa lingua per poter essere compresi”. Cultura e crisi: come riuscire a reperire fondi adeguati con cui sostenere il vostro operato? “L’Arsenale è una fondazione che non persegue scopi di lucro. Per realtà come questa il periodo storico che stiamo vivendo da un punto di vista economico è devastante. La cultura viene vista come un orpello, qualcosa di non importante. E così poter godere di sponsorizzazioni, trovare piccoli o grandi mecenati che siano, è una chimera. Tutto ciò mi spaventa molto: una desertificazione della mente. C’è un motto dannunziano bellissimo che è sintesi perfetta: Io ho quel che ho donato. Approfitto della vostra cortese opportunità per lanciare un appello: investite in cultura: oggi grazie al Bonus Arte le donazioni sono diventate ancor più convenienti”. Come si immagina l’Arsenale tra 5 anni, alla scadenza del suo mandato? Più ricco di idee; un punto di riferimento per la nostra zona e non solo; un luogo connesso con Brescia; un laboratorio permanente per giovani artisti; un vanto per tutti gli iseani.


A n t o n i o

Russo

Le diversita’ sessuali… ndrea, sette anni, vuole il secchiello della coetanea Anna, la strattona, tira, spinge, fino a quando la compagna di giochi cede e scoppia in lacrime. Scene simili accadono ogni giorno negli asili, nelle case, nei parchi, e quasi sempre sono i maschi a far uso della forza. Perchè bambini anche molto piccoli mostrano atteggiamenti tipici di un ruolo sociale “maschile” che dovrebbe costruirsi nel corso dell’educazione? Nel comportamento si evidenzia, come gli uomini siano diversi dalle donne per natura, e che spesso certi comportamenti tipicamente legati al sesso sono presenti sin dalla nascita. I piccoli maschi sono solitamente più vivaci e impulsivi delle femmine; ad un anno è già evidente che Anna e le sue amiche preferiscono le bambole, mentre Andrea e compagni adorano le macchinette. Le differenze di comportamento tra i due sessi si intensificano nelle situazioni di conflitto. I maschi, fin dall’età prescolare, costruiscono gerarchie di dominanza all’interno di un gruppo; le loro strategie prevedono l’impiego dei muscoli e un atteggiamento ostile come deterrente. Al contrario, le femmine ricorrono raramente all’aggressione e si servono di espedienti più sottili come, ad esempio, la minaccia di interrompere la relazione “con te non ci gioco più”. In seguito a diversi studi svolti in ambito comportamentale, è stato visto che sono i fattori biologici - più che quelli sociali e culturali - a determinare in modo decisivo le costanti comportamentali di maschi e femmine. Le donne e gli uomini seguono due diverse strategie riproduttive: la donna ha un “investimento parentale” molto più alto di quello dell’uomo proprio perchè ha un’inferiore capacità riproduttiva, una donna può generare un limitato numero di figli, mentre un uomo potrebbe sostanzialmente averne un numero molto elevato. Di conseguenza, per le donne la tendenza ad un comportamento di cura è una conseguenza dell’investimento riproduttivo; per gli uomini, invece, l’atteggiamento aggressivo è indispensabile per garantire la trasmissione del patrimonio genetico in condizioni di risorse limitate. Il tipico atteggiamento spavaldo e minaccioso degli uomini, esibito già all’asilo, sarebbe allora il prodotto di una filogenesi in cui i maschi dovevano fare una corte spietata e continua alle potenziali compagne. Al fine di evitare un inutile dispendio di forze, gli uomini svilupparono strategie di autoaffermazione basate più sull’istrionismo che sulla violenza. E questa è la caratteristica che osserviamo nei piccoli maschietti, che cercano di imporsi suggerendo un’impressione di potenza tale da spingere l’altro ad abbandonare il campo senza arrivare ad una vera e propria lotta. Allora, qualunque iniziativa a favore delle pari opportunità è destinata a scontrarsi con insuperabili ostacoli biologici? In realtà, nel comportamento si evidenzia come l’atteggiamento delle persone non sia affatto determinato in modo definitivo dalla natura: possiamo imparare e sfuggire ai vincoli della genetica. Ma le nostre predisposizioni innate, fanno sentire il loro peso. In linea di massima, possiamo agire in modo contrario a queste disposizioni filogenetiche per creare un contrappeso, ma sarà comunque necessario uno sforzo maggiore e un notevole dispendio di energie. In fondo, la capacità di trascendere le predisposizioni e gli istinti è una caratteristica propria degli esseri umani. Creare una società più giusta equilibrando le tendenze naturali potrebbe, insomma, farci sentire anche più felici. Vi saluto con un aforisma di Madame SiSi “non esistono diversità ma solo volgarità” pensiamoci…

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Antonio

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Plexilab, UN MATERIALE DALLE MOLTEPLICI POSSIBILITÀ harles Peguy, grande autore francese dell'ottocento, ha esaltato il lavoro nella sua opera " Il Denaro " del 1913. In quest'opera l'autore esprime l'importanza e l'amore per il lavoro, concetto pienamente interpretato dalla ditta bresciana Plexilab. Questa ditta è nata nel 1955, opera nel settore delle lavorazioni plastiche. La Plexilab lavora per l'industria meccanica, l'industria nautica, l'industria manifatturiera, l'industria parafarmaceutica, l'industria alimentare e dolciaria, per il mercato d'arte e dei servizi ( targhe, segnaletica, espositori ). Tra le realizzazioni: arredamento interni, allestimenti fieristici, espositori, coperture per esterni e piscine ed infine per creazioni artistiche. Il suo obiettivo è quello di mettere la sua lunga esperienza e capacità tecnica a servizio dei propri clienti. E' in continua crescita tecnico-professionale per permettere all'azienda di rispondere con flessibilità alle più svariate esigenze di lavorazioni. Plexilab realizza strumenti musicali ed opere d'arte, questo perchè utilizza nella lavorazione il metacrilato, materiale ottimo per la realizzazione di batterie acustiche, esportate in America e Germania; ecco perchè ha deciso di lanciare sul mercato la linea " Maber Drums ".

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I materiale che essa è in grado di lavorare sono svariati: Plexiglas, PVC, policarbonato, polistirolo, ABS, faex, polipropilene, resine per termoplastica e PETG. Ecco alcuni esempi di sue lavorazioni: Per l'industria meccanica materiali infortunistici, per l'industria nautica arredo interno, oblò e finestrature varie, per l'industria manifatturiera tubi e ricambi per macchinari di calzifici, espositori calze... per l'industria parafarmaceutica componenti per la sterilizzazione, per l'industria alimentera e dolciaria stampi da pasticceria, vaschette, porta alimenti, surgelati, porta brioches, porta caramelle ed espositori vari. Realizza allestimenti fieristici con espositori, scaffali, divisorie e teche. Per quanto riguarda il mercato dell'arte realizza teche, cornici, basamenti ed espositori. Per l'arredamento realizza tavolini, componibili per elettrodomestici, arredo per bagni e lampadari. Offre servizi di segnaletica interna, esterna, targhe, espositori a parete, da banco, porta depliant, supporti per il punto vendita, oggettistica, gadget, piani cromati, marchi, logotipi ed insegne sagomate. Tutto questo utilizzando materiali innovativi dal più alto standard qualitativo e con soluzioni più idonee. Inoltre la Plexilab ha un settore riservato alle opere d'arte, opere di grandi maestri di fama mondiale


come Bruno Munari, grande esponente del design e della grafica del xx secolo. Bruno Munari, artista che ha dato un contributo fondamentale in diversi campi dell'espressione visiva ( pittura, scrittura, cinematografia, design industriale e grafica ). Inoltre ha contribuito alle arti non visive ( poesia e didattica ). L'ultima novità della ditta Plexilab è l'espositore rotante " Maber ", " Espositore da terra" multifunzionale con illuminazione interna. I tratti distintivi di questa ditta sono: capacità tenica, qualità, accuratezza, affidabilità, flessibilità e puntualità nelle consegne. La ditta Plexilab affianca aziende ponendo particolare attenzione e cura nella preparazione di studi, relazioni tecniche, disegni, progetti " chiavi in mano", costruzione e su richiesta, commercializzazione di prodotti nei mercati emergenti, per l'elevata flessibilità possono fare qualsiasi tiratura, anche minima ( 100-500 pezzi ). Ogni realizzazione è il frutto del lavoro di una valida squadra alle dipendenze della Ditta Plexilab. La Ditta Plexilab la si può trovare a Brescia in via Val Del Caffaro, n.7.

a cura di Emanuele Dall'Asta


RIQUALIFICA DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA STUDIO ARDIZZONE E AVVOCATO MENDEZ, QUALITA'ED EFFICIENZA hi oggi parla di illuminazione pubblica si riferisce solo al risparmio, ai led e all'efficienza. Tuttavia non si può parlare di risparmio senza considerare la qualità del servizio da erogare o lo stato degli impianti comunali. Ne parliamo con Diego Ardizzone titolare dello Studio Elettrotecnico Ardizzone e con l' Avvocato Rodolfo Josè Mendez, che insieme hanno istituito un'innovativo iniziativa proponendo un progetto di riqualificazione dell'illuminazione pubblica progettata secondo canoni di qualità del servizio, convenienza economica e risparmio energetico, che porta a una maggiore sensibilizzazione ambientale dei cittadini e a un significativo ritorno d'immagine per gli amministratori attuatori delle opere. Da quanto tempo siete in questo settore? D.A. "Sono un libero professionista dal 1994 e mi sono sempre preoccupato di progettare impianti elettrici, pubblici e industriali. Ho collaborato con gli enti pubblici fornendo assistenza nella valutazione energetica ed economica degli interventi di riqualifica e nella pianificazione, costruzione e collaudo degli impianti di illuminazione pubblica. Avevo bisogno però di chi mi aiutasse a superare le gabole istituzionali/pubbliche e ho individuato

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nell'avv. Mendez il partner ideale per questa iniziativa. Lui mi supporta tutta le procedure legali o comunque d'ufficio che questa attività ha per sua natura". Riuscite a spiegare il valore dell'illuminazione pubblica? R.M."L'illuminazione pubblica è complessa e sono varie le soluzioni tecniche da valutare, in quanto è importante garantire prima di tutto un servizio pubblico. Il servizio di illuminazione pubblica contribuisce alla sicurezza del traffico stradale, garantisce la visibilità nelle ore buie consentendo la fruibilità degli spazi urbani, conferisce un maggior senso di sicurezza fisica e psicologica alle persone, aumenta la qualità della vita sociale pechè un'adeguata illuminazione pubblica prolunga le attività commerciali e di intrattenimento all'aperto, senza dimenticare che contribuisce alla valorizzazione delle strutture architettoniche monumentali e ambientali". Voi cosa offrite di diverso? R.M. "Il risparmio non è tutto, anzi in questo settore è un boomerang. Noi abbiamo una strategia basta sulla qualità, attraverso studi approfonditi degli impianti stessi. Questo è fondamentale. Noi abbiamo una tecnica, un metodo di lavoro altamente

scientifico che abbinato alla mia consulenza legale (avv. R. Mendez), offre agli amministratori pubblici un'offerta vantaggiosa in termini di ritorno d'immagine". Come si sviluppa questo metodo? D.A. "Si passa attraverso diverse fasi. La prima, fotografa l'obbietivo primario degli interventi di riqualifica: ovvero la qualità del servizio, l'analisi dei risparmi conseguenti la riqualifica stessa e la fattibilità dei progetti. A seguire, si passa all'inquadramento normativo e la sostenibilità delle riqualificazioni di impianti di illuminazione pubblica in Paternariato Pubblico e Privato. Poi c'è la fase dove si valutano i rischi rispetto ai parametri Eurostat nella pubblica illuminazione e infine si procede con la proprietà degli impianti stessi attraverso devoluzione e infine il riscatto stesso degli impianti d'illuminazione da parte del comune". In quel comuni avete dato il vostro servizio? D.A e R.M."L'ultimo è Scanzorosciate, ma ci siamo occupati anche di Almenno San Bartolomeo, Azzano S. Paolo. Facendola breve possiamo dire di avere cinque lavori in uscita nella provincia di Bergamo e altri quattro tra Piemonte e Lombardia".

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OK SCHOOL ACADEMY

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k School Academy Impresa Sociale ha come obiettivo quello di preparare gli studenti affinché dopo gli anni di studi riescano ad inserirsi nel mondo del lavoro. In che modo preparate i vostri ragazzi?

Gli studenti della OK School Academy possono contare sulla professionalità di un team docenti altamente specializzato negli ambiti di formazione di competenza. Grazie alla digitalizzazione della didattica, gli studenti partecipano attivamente alle lezioni con un’interazione immediata con i propri docenti. Ogni alunno è dotato di un iPad, strumento snello e di facile utilizzo che ha consentito la sostituzione dei testi cartacei. Ritengo inoltre molto importante il fatto che ogni alunno dal secondo anno partecipi ad uno stage formativo che aiuta loro ad avere un primo contatto con il mondo del lavoro. Spesso questa esperienza si trasforma in un vero e proprio rapporto lavorativo duraturo. Oltre agli ormai consolidati indirizzi di Acconciatura ed Estetica, OK School quest’anno si prepara ad accogliere un nuovo indirizzo: l’Operatore ai servizi di vendita. In un periodo di crisi e di difficoltà come quello attuale il mercato è in continua trasformazione, così come le figure professionali più ricercate, infatti, secondo la Delibera della Regione Lombardia, la figura più richiesta nel 2013 e’ quella dell’Operatore ai Servizi di Vendita con una percentuale del 39% , il dato è particolarmente rilevante perché rappresenta praticamente la metà degli avviamenti lombardi di questa figura.

Nicola Orto

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rinta e passione è quello che La contraddistingue nel suo lavoro, cosa si sente di dire agli alunni dell'OK School e a tutti quello che nei giorni dell'orientamento sceglieranno questa struttura?

Sicuramente i ragazzi che sceglieranno il nostro istituto troveranno una struttura all’avanguardia, attrezzata e con i migliori professionisti a loro disposizione. Il nostro obiettivo è quello tirar fuori il meglio da ogni singolo studente accompagnandolo alla qualifica, poi al diploma, prendendosi cura di lui anche dopo il termine degli studi, sia attraverso i corsi di specializzazione e formazione ma anche aiutando tutti coloro che vorranno diventare imprenditori ed avviare la propria attività.

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uali sono i risultati ottenuti in questi anni?

Posso dire con orgoglio che un’altissima percentuale dei nostri alunni trova lavoro dopo la qualifica o l’abilitazione, questo grazie anche alle numerose aziende convenzionate con l’istituto che ogni anno assumono i nostri studenti. Abbiamo un servizio di qualità, con uno staff di docenti di altissimo livello in ogni area tecnica, una struttura organizzata, un piano formativo dinamico e l’impegno nell’ambito sociale a cui tengo molto, con progetti che hanno coinvolto insegnanti e studenti avvicinandoli al volontariato, tra i quali il servizio dei pasti alla Mensa Caritas “M.E.Menni” di Brescia, i corsi di trucco presso l’associazione Hemmaus e l’ormai rodata attività nella casa circondariale di Verziano.


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Merola's Night 30 anni di carriera di Valerio Merola Ph Giorgini.it

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n personaggio televisivo Rai e Mediaset sempre sulla cresta dell'onda, un traguardo importante come 30 anni di carriera televisiva e di spettacolo, Valerio Merola, da 29 anni residente a Montecarlo, dove ha il centro pulsante delle sue attivita'artistiche professionali in tutto il mondo, negli ultimi anni con programmi televisivi importanti per gli italiani all'estero, ma attivissimo anche in Italia con format, spettacoli, eventi, programmi, e da quest'anno la riproposta del suo storico talent show Bravissima. Da sempre innamorato del lago di Garda, specie della sua sponda bresciana, Sirmione e Desenzano in testa, ma anche di Verona e del suo territorio, ha scelto lo Sfera Live di Bussolengo ( Vr) presso il Veronavillage, il locale dove e'testimonial e direttore artistico , per festeggiare il suoi primi 30 di carriera con una serata- evento eccezionale, la Merola's Night . 30 ragazze ognuna in rappresentanza di un anno di carriera ,saranno il clou di questa notte speciale che prevede ospiti vip, esibizioni di Artisti amici di Valerio, stampa nazionale, uno Special televisivo, fotografi, etc, insomma un top event che vi racconteremo nel prossimo numero di Brescia Up, media partner della serata. Una curiositĂ per tutte: la CEA di Vito Pavone, il Re delle personalizzazioni di automobili, regalerĂ al Principe dei presentatori un SUV personalizzato "Special for VALERIO" che sarĂ esposto e consegnato allo Sfera Live in occasione della serata evento. Per adesso da parte di tutti noi della redazione e direzione .. Auguri Valerio!

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niziamo questa simpatica avventura che sarà curata tutti i mesi dalla nostra redazione in collaborazione con il mitico Seba ( Sebastiano .......) . E doveroso quindi dare qualche info sul nostro esperto sul mondo "birra " Anche se a qualcuno la storia non piacerà' ma e' la verità , il "Seba " vanta un esperienza più' che decennale nel settore dopo varie esperienze professionali e problematiche familiari nel 2003 apre Beer Shop attività che distribuisce birre . Partecipa all università' della birra e riceve "Cavalier D'Orval " Fa parte della confraternita della birra .

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a prima tappa del percorso sul pianeta Birra Bellina Beer Weekend una chermesse di tre giorni che si è' tenuta a Bruxelles con epicentro piazza "Gran Plasse ".dedicato al mondo delle birre artigianali , la chermesse ha auto inizio con la cerimonia della benedizione della birra ,poi la manifestazione e' proseguita nei tipici locali Maneken Pils tradizionali Beer Shoop e Maison e Brasserie e vecchie osterie belghe tra le più ' rinomate" là beccasse " "morte subite " e al Delirium Café' qui di fianco alcune immagini che documentano il viaggio del "Seba" . Appuntamento al prossimo numero dove si parlerà' delle birre di Natale

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Fiume (Rijeka)

a cura di Simone Mor

I VIAGGI DELL'AQUILA La Croazia si trova ad est dell'Italia, ad oriente quindi, ma sarà la nostalgia, oppure il senso di appartenenza alla Patria, che oggi i nostri piloti hanno deciso di visitare una città italiana che dopo il secondo dopoguerra entrò a far parte della Ex Jugoslavia: Fiume, in croato Rijeka Dall' isola di Krk, sono circa 50 Km e visto che Fiume è la terza città più grande della Croazia, vale proprio la pena una visita turistica. Fiume si sviluppa su due livelli: uno basso caratterizzato da un importante porto turistico e commerciale, alle spalle il centro storico con palazzi imperiali ( la dominazione asburgica durò alcuni secoli ); ed un livello più alto con il castello di Trsat risalente al medioevo ( anche se ricostruito nel 19° sec. ). I nostri piloti, da bravi bresciani veraci, come vedono una salita, non perdono occasione per andarci e scaldare un po' i cilindri a noi moto. Giunti in cima parcheggiamo vicino alla Chiesa della Madonna di Tersatto, uno dei santuari più antichi della Croazia che nel giugno 2003 ricevette la visita anche del Santo Papa Giovanni Paolo II. I nostri piloti fanno una breve visita al santuario e poi si dirigono al Castello. La costruzione è ben tenuta e da là sopra si gode di una vista magnifica su Fiume ed il suo porto.

Breve sosta ad un bar per colmare il languorino di mezzogiorno, con birra “Ozujsko“ che rinfresca a meraviglia i nostri accaldati piloti e poi ripartenza per la visita al resto della città. Il centro storico è stato influenzato moltissimo dagli stili Asburgico/Ungherese e lo si può notare dalle maestose vie e stupende piazze regolari con stile pulito e sobrio. Lungo il Corso principale ci sono molti negozi con marchi famosi e muoversi in città risulta per noi italiani molto semplice, visto che la nostra lingua è parlata da quasi tutti. Fiume o Rijeka, è una cittadina che nel secolo scorso ha conosciuto parecchi sconvolgimenti duranti i periodi bellici, e come tutte le città di confine la propria identità è un mix di stili e culture. Da ricordare l'impresa di D'Annunzio che con un gruppo di militari ribelli del regio esercito nel 1919 occupò la città, la quale successivamente nel 1924 fu riconosciuta italiana. Abbandoniamo dunque questa cittadina per tornare sulla nostra isola, ma lasciandoci alle spalle questi luoghi di confine, nella testa del mio pilota si apre uno dei famosi cassetti della memoria. I ricordi tornano all'infanzia quando il tenente Drogo protagonista del libro di Dino Buzzati, “ Il Deserto dei Tartari “ attende perennemente un inverosimile evento straordinario, che possa finalmente dare un senso alla sua esistenza: ...CONTINUA...

( … ) Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l’impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto.( …)

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a cura di Edward Richard Battisti

XXVIII DINASTIA : AMIRTEO mirteo di Sais,chi era costui? Manetone (sacerdote tolemaico che si prese la briga di catalogare i faraoni sotto le comode, ma mai adottate ufficialmente dagli Egizi, Dinastie), lo annovera come successore di Artaserse II e fondatore ed unico rappresentante della XXVIII Dinastia. Una cosa singolare che merita dunque la citazione. Ebbe sicuramente un figlio, ma non sono chiari i motivi per cui alla discendenza fu negato il diritto di successione, anche se la cosa può essere collegata con la congiura perpetrata dal suo rivale e successore Nepherites I che lo catturò e forse giustiziò, dando poi origine alla XXIX Dinastia. Amirteo (Amonirdisu in Egizio), regnò probabilmente sei anni (404-332 a.c) in Epoca Tarda. Non chiara la dinamica della sua ascesa al trono, susseguente alla caduta della dominazione persiana, ne si sa molto sulla effettiva regalità del suo sangue, anche se probabilmente era nipote di un omonimo principe appartenuto alla XXVI Dinastia, di certo era un generale dell’esercito, quindi con buone competenze strategiche e si diede molto da fare con azioni di guerriglia contro i Persiani, sfruttando le regioni paludose del delta del Nilo già nel 410 a.c. prima del suo insediamento al trono. Queste campagne, gli valsero riconoscimenti militari, che probabilmente agevolarono la sua nomina a faraone. Le informazioni su di lui sono però piuttosto scarse e non c’è traccia di monumenti in suo onore, ma è una figura sicuramente esistita, anche se per un periodo breve, ma comunque abbastanza significativo, dato che è a lui che si deve la nuova riunificazione delle Due Terre dell’Alto e Basso Egitto, con la fine della prima occupazione persiana nel 400 a.c. Riuscì nell’intento, sfruttando le debolezze e la stanchezza dell’esercito persiano conseguenti alla disputa fratricida tra Ciro II ed Artaserse II, figli di Dario II, che si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Cunassa, nei pressi dell’odierna Baghdad nel 401 a.c. Ciro II detto il giovane, morì in battaglia, ed Artaserse, anche in seguito alle gravi perdite, in sostanza decise di allontanarsi dalle terre egizie lasciando le guarnigioni e permettendo così ad Amirteo di impossessarsi del potere di tutto il Basso Egitto. Fu quindi una conquista indolore che poi si estese anche all’Alto Egitto, permettendo di fatto una pacifica riunificazione. Regnò da Sais nome di origine greca, città già presente nella I Dinastia localizzata nella sponda occidentale del Delta in vicinanza della città di Rosetta, ma che godette di grande prestigio solo quando divenne capitale del Regno in Epoca Tarda nella XXIV, XXVI, ed appunto XXVIII Dinastia, diventando un importante caposaldo artistico che raggiunse il suo massimo splendore con pregevoli monumenti, soprattutto nella XXVI Dinastia, Una città di cui praticamente si sono perse le tracce, in quanto molto del suo materiale fu asportato e destinato ad altre costruzioni. La sua dea protettrice era Neith, dea della guerra e della caccia, ma anche della famiglia, in quanto il suo copricapo era costruito da una sorta di telaio, per cui era chiamata anche la tessitrice. Di Neith rimangono tracce di un tempio con una naos (cella) dedicata alla dea. La famosa Stele di Rosetta infine, pare proprio facesse parte del corredo del tempio.

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Studio Cappiello

Un allettante cedola del 5%, ma poi se devo disinvestire, posso farlo? Il caso delle Obbligazioni Veneto Banca pesso quando si cercano soluzioni di investimento per il proprio denaro, piuttosto che prendersi un attimo di tempo per cercare di capire cosa si sta sottoscrivendo, ci si affida soltanto a ciò che ci viene “raccontato” da chi ce lo sta proponendo. Questo consente certamente di risparmiare tempo ma il risultato è assolutamente discutibile, al limite avremo un alibi per far ricadere la responsabilità della scelta su qualcun altro che secondo noi avrebbe dovuto avvisarci che ………bla bla… bla. Alcuni sottoscrittori delle obbligazioni convertibili della Veneto Banca, nel momento in cui hanno avuto bisogno di liquidare le proprie posizioni hanno scoperto, con somma “sorpresa e disappunto”, che si tratta di obbligazioni assolutamente e dichiaratamente “illiquide”. In sostanza non hanno mercato. Il prospetto informativo dell’obbligazione in oggetto è chiarissimo e lo evidenzia in grassetto sin dalla seconda pagina, fra le avvertenze. Cito testualmente: “L’Offerta di Obbligazioni Convertibili descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato, per i quali potrebbero insorgere difficoltà di disinvestimento. Per i sottoscrittori di tali Obbligazioni, infatti, potrebbe essere impossibile o difficile poter liquidare il proprio investimento prima della sua scadenza naturale o poter ottenere, in caso di vendita prima della scadenza naturale dell’investimento, un valore uguale o superiore al valore dell’investimento originariamente effettuato.” Non solo, viene anche spiegato che la conversione delle obbligazioni in azioni può avvenire o, su iniziativa del sottoscrittore solo nei mesi di maggio e giugno di ogni anno, oppure su iniziativa della banca attraverso l’assemblea degli azionisti che può decidere (come ha fatto alla prima data utile) il rimborso anticipato delle obbligazioni in azioni Veneto Banca. Anche queste, come chiaramente indicato nel prospetto informativo in grassetto fra le avvertenze, sono dichiaratamente illiquide. Cito testualmente: “le Azioni Veneto Banca consegnate presentano i rischi tipici di un investimento in titoli azionari non quotati in un mercato regolamentato, per i quali potrebbero insorgere difficoltà di disinvestimento. Pertanto ove l’Obbligazionista intendesse vendere le Azioni Veneto Banca, potrebbe non riuscire a vendere tali Azioni in quanto le richieste di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite e/o il ricavato di tale vendita potrebbe risultare inferiore rispetto al valore dell’investimento originariamente effettuato.” E per finire, sempre fra le avvertenze, è anche espressamente dichiarato che “Ai fini della determinazione del Prezzo di Offerta il Consiglio di Amministrazione non si è avvalso del supporto di alcun advisor”. Hanno fatto le cose in casa. In buona sostanza, dopo aver letto velocemente il prospetto informativo, oltre a non riuscire a trattenere un bel sorriso per la sfrontatezza con cui la banca dichiara le caratteristiche dell’obbligazione in parola, possiamo affermare senz’altro che: A) chi sottoscrive obbligazioni con queste caratteristiche deve avere una fiducia assoluta nel management della banca e non deve, in nessun caso avere bisogno della liquidità investita; B) in questo caso se i sottoscrittori che hanno scoperto in maniera cosi “brutale” che l’investimento di fatto era illiquido avessero semplicemente dedicato qualche minuto del loro prezioso tempo alla lettura del prospetto informativo interessandosi in prima persona dei loro soldi, avrebbero potuto facilmente evitare la sgradita sorpresa; C) il tasso del 5% che ha attirato la loro attenzione di fatto ha egregiamente assolto alla sua funzione, quella di far passare in secondo piano gli aspetti di maggior peso.

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Via Fratelli Lechi 13, 25121 Brescia, Tel/Fax 0305030934, www.studiocappiello.it il dott. Cappiello è delegato Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori) per Brescia

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Da 25 anni la Vostra scelta!

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SUPPLY CHAIN: LA CATENA DELL’EFFICIENZA AZIENDALE Il mercato globale e la delocalizzazione dei settori produttivi aziendali ha portato negli ultimi anni a riconsiderare e rivedere l’importanza della Supply Chain. Il concetto di Supply Chain nasce dal sistema della logistica, ma ne converte e potenzia il significato nell’interazione con il mondo che circonda le aziende. La logistica tradizionale si occupa dell’ottimizzazione dei flussi all’interno dell’impresa, di una pianificazione di processi e gestione di attività mirate ad ottimizzare il flusso di materiali e relative informazioni all’interno dell’azienda, mentre la Supply Chain management riconosce che l’integrazione interna all’azienda non è di per sé sufficiente e mira a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra i processi aziendali di altre aziende, fornitori e clienti, e l’impresa stessa. L’impresa svolge un ruolo che non è fine a se stesso, ma si cementifica all’interno di complesse relazioni tra vari partner in rapporti di business. Per ottenere dei risultati è indispensabile aumentare il grado di soddisfazione dei clienti e fornitori che fanno parte della filiera produttiva attraverso la costituzione di rapporti solidi a livello produttivo - distributivo. In tale contesto la produzione deve essere altamente flessibile, anche grazie a sistemi di pianificazione avanzata, in grado di coordinare l’impresa insieme ai suoi clienti e fornitori. Il principio base della Supply Chain è rappresentato da un’organizzazione coordinata e collaborativa dei processi logistico/produttivo delle diverse imprese collegate in rete. Tale filosofia gestionale ha come requisito essenziale, il rispetto dei tempi di fornitura e di lavorazione come approccio strategico a livello complessivo della filiera produttiva. Dato che il successo delle aziende è connesso al successo del lavoro degli altri, diventa fondamentale conoscere i propri fornitori, i conto terzisti, verificare la qualità del loro lavoro. La tradizionale Supply Chain fornitore - produttore - cliente si sta sempre più riposizionando quindi verso un vero e proprio network

di organizzazioni che sono intrecciate, attraverso collegamenti a monte e a valle, nei diversi processi ed attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale. E’ necessario quindi aumentare le competenze di chi gestisce questa catena, che è sempre più ampia e che assomiglia ad una rete di relazioni. I professionisti della logistica devono ampliare la loro comprensione delle altre funzioni di business all’interno della loro organizzazione; in particolare, devono avere una conoscenza migliore degli acquisti e degli approvvigionamenti, della pianificazione, della produzione, delle iniziative di marketing, dei piani promozionali e di vendita. Deve conoscere e comprendere la Mission aziendale e pensare come la logistica può contribuire a raggiungerla; in tale modo può diffondere il concetto della Supply Chain sia internamente all’azienda che esternamente ai fornitori, clienti ed operatori logistici. Questo permette di creare una vera e propria rete di collaborazione, interna e soprattutto esterna che faciliterà la velocità di risposta alle diverse esigenze del mercato ed affrontare le problematiche che si possono presentare quotidianamente. Bisogna rendersi conto che non si può puntare a ridurre i costi o migliorare i profitti alle spese dei partner della Supply Chain in quanto il trasferimento di costi a monte o a valle non contribuisce ad aumentare la competitività, dato che alla fine questi costi arriveranno al mercato finale nel prezzo pagato dal consumatore. Le aziende devono capire che non è possibile essere efficienti a pezzi, e non considerare con una visione d’insieme, tutta l’azienda e la rete di collaborazione. In un periodo di crisi è necessario che tutti coloro che operano all’interno della Supply Chain di un’azienda abbiano un linguaggio comune e condiviso, un’attenzione ai mutamenti di mercato e che operino con una forte integrazione sia interna che con gli attori della rete relazionale. Dott. Emanuele Lumini

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LA PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI Uno sguardo al futuro e all’innovazione presso lo Scavolini Store di Brescia nel weekend del 2526 Ottobre. Due giorni intensi dove, oltre a festeggiare inaugurando il rinnovato punto vendita di un’azienda che da decenni rappresenta il MADE IN ITALY, con le rinomate cucine e la novità dei bagni e living by Scavolini, sono stati insieme al centro dell’attenzione, così come la presentazione dei tanti servizi. Quello attento e puntuale verso l’esigenze del cliente a 360° dove oltre la qualità del prodotto ha bisogno di consigli, dalla progettazione al montaggio, all’assistenza post vendita con la manutenzione e riparazione, così come l’adattamento in caso di cambio casa. Un ulteriore vantaggio la super valutazione dell’usato, così come la possibilità di sbizzarrirsi nel disegnare la cucina desiderata, nel nuovo spazio “progetto fai da te” dove il cliente con l’eventuale aiuto di uno specialista del negozio potrà realizzare la propria cucina che lo Store trasformerà in realtà, diventando così protagonista con il diritto ad un premio alla creatività ottenendo uno sconto supplementare. Tutto questo e molto altro tra musica con Dj e rinfresco per un intrattenimento anche questo a 360° perchè alla Scavolini Store piace coccolare, assistere e servire sempre al meglio i propri clienti e quelli futuri. Scavolini Store Brescia Via Borgosatollo, 1 Brescia

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MIRABELLA Prosegue il percorso enogastronomico del noto ristorante La Sosta di via San Martino della Battaglia a Brescia. L’ultima proposta è di venerdi 14 ottobre con la presentazione di un nuova etichetta di Franciacorta delle Cantine Mirabella di Rodendo Saiano. Si tratta del Primo Franciacorta Mirabella DoM Riserva 2006. La serata ha visto la partecipazione di 140 ospiti tra amici e clienti della prestigiosa cantina.che hanno piacevolmente gustato le rinomate proposte culinarie della Sosta accompagnate da Rosè e Saten per gli antipasti, l’intera cena poi innaffiata dal nuovo ed apprezzato Riserva .

RISTORANTE LA SOSTA via San Martino della Battaglia, 20 Brescia www.lasosta.it

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Kameleon

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LOVE AWESOME PASSION Nella serata di Sabato 25 Ottobre presso la location del Kameleon di Concesio, tra buffet, bollicicna, aperitivo, gli intervenuti hanno potuto apprezzare Barry e The Electric TurnBand con le loro esibizioni, il tutto fortemente voluto ed organizzato a favore dell’Associazione ONLUS “Casa Delle Donne”-NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE cad-Brescia Un sentito ringraziamento ai sponsor della serata Erbavoglio Delsee Metalli R.M.SRL 3Store Nims Lavazza Buccio L’Arte Dell’Oro La Borsa Di... Il Fungo Bio Stella Carni Pasquariello Forneria Schivardi Gallizioli Indie Box Musichall

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la Band è composta da: Federica Zanotti - Drum Marco Fedrigolli - Bass Cristian Raimondi - Guitar Gianluca Zacchi - Sax Nicole Bulgarini - Voice- Piano Guido Minelli - Kejboards KAMELEON-LAB Via Sangervasio,94 25062 Concesio Brescia Tel. 030.2180903


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MUSEO MILLE MIGLIA

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HALLOWEEN PARTY Si riconferma il team Brescia Up – Chechic!Eventi, per l’occasione affiancati da Ripasso Iseo per una serata memorabile nella splendida cornice del Museo Mille Miglia a Brescia. Una notte di Halloween a tema Quentin Tarantino con tanto di remake, soundtrack dei film più famosi e intrattenimento spettacolare! Un inizio serata spumeggiante con aperitivo e danze di fuoco! La serata continua a cena con musica dal vivo e una sfilata by Ego Shop e Gatta Italia, con l’elezione di Miss Ego Shop. Una Beatrix Kiddo (Kill Bill) in body painting che sfilava nuda tra i tavoli, l’attrazione principe della serata, oltre a tutti i bellissimi ospiti mascherati a tema per l’occasione! Tanta musica, un dj d’eccezione, ballerine, moda e divertimento il cocktail perfetto per una serata più che riuscita! Ringraziamo per l’occasione tutti i nostri sponsor che hanno reso possibile l’organizzazione della serata: Rail, Ego Shop, Gatta Italia, Onda Verde, Deejay Choice, GS di Silvia Manfredi, Ristorent, Taccolini, Argan Velvet e Bosio Franciacorta. Tutte le fotografie sulle pagine Facebook di Chechic!Eventi e BresciaUp. Per essere informati su tutti i nostri futuri eventi: Museo Mille Miglia Brescia Up: info@bresciaup.it Viale della Bornata 123, Chechic!Eventi: chechiceventi@gmail.com 25135 S.Eufemia Brescia

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iGUSSAGO

Ph... Selene Zarcone

COCKTAIL A PALAZZO LECHI Godetevi i migliori scatti dell’ evento Cocktail del 13 novembre a Palazzo Lechi, con iGussago e Marco Bicego: splendidi gioielli , cibo delizioso, stupefacente Mood. thanks to Gatta Jardin & Maison Studio Green Parchi e Giardini iGussago Via Vittorio Emanuele II, 52/d 25020 Flero Brescia

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Ph Selene Zarcone

VILLA CALINI Si è svolta lunedì 20 ottobre 2014 nei locali della magnifica Villa Calini di Coccaglio, gestita dal noto ristoratore Alessandro Cappotto, la tradizionale e annuale Ottobrata dellíArthob. Centosessanta ospiti, in rappresentanza di altrettanti ristoratori bresciani aderenti alla storica associazione bresciana della buona tavola e dellíospitalità. Non mancavano gli storici sponsor dellíassociazione, oltre ai nuovi che si sono aggiunti, richiamati dallíenergia del neoeletto gruppo dirigente che, nel trentasettesimo anno di vita del sodalizio, hanno voluto rimarcare la nuova filosofica organizzativa e di comunicazione. Una serata conviviale ricca di momenti di allegria e di partecipazione con raffinati piatti, buon vino e serata danzante in conclusione, senza tralasciare líaspetto prettamente associativo, punto centrale dello stare insieme: “Negli ultimi anni Arthob è stata un poí addormentata - ha detto la neo presidente Emanuela Masutti presentando líintero consiglio direttivo - la nuova squadra è operativa dallo scorso gennaio, abbiamo gi‡ ideato nuovi progetti che prevedono líaumento delle iscrizioni, nuove strategie di marketing e sempre pi˘ ampi servizi per gli associati e per i nostri partner”. Il segretario Francesco Giordano ha poi rimarcato: “l’Arthob vuole essere sempre più un punto di riferimento per i suoi associati, offrendo servizi a 360 gradi: di consulenza su finanza agevolata, mutui e investimenti, questioni legali. Oltre ai corsi previsti dalla legge, il nuovo direttivo vuole

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dare vita a corsi di marketing e management, a workshop nelle aziende e ad un’ Open day in cui entrare in contatto con tutti i partner dellíassociazione. Vogliamo lavorare insieme - ha concluso Giordano - per raggiungere i nostri obiettivi, ogni zona del Bresciano ha le sue peculiarità, vogliamo far conoscere a tutti la nostra meravigliosa cucina e coinvolgere gli operatori della provincia; infine proporre nuovi menù, pacchetti turistici e un app per smartphone: anche da Internet passa la sfida della nuova Arthob”. Prossimo appuntamento del sodalizio al tradizionale Capodanno del ristoratore il prossimo mese di gennaio. F.L

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Il nuovo consiglio dellĂ­ARTHOB Emanuela Rovelli Presidente Domenico Archetti Vicepresidente - Responsabile Partner Giovanni Provezza Vicepresidente - Responsabile Corsi Roberto Ceretti Presidente Onorario Francesco Giordano Segretario - Responsabile Iniziative Veronica Trebeschi Tesoriere - Responsabile Soci Francesco Ruggeri Consigliere - Responsabile Programmazione Corsi Mauro Procida Consigliere - Responsabile Soci Edoardo Ungaro Consigliere - Responsabile Iniziative Marco Bossini Consigliere - Responsabile Iniziative

VILLA CALINI Via Ingussano, 19, 25030 Coccaglio Brescia

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CONCESSIONARIA"ROSSOCORSA" MASERATI La concessionaria “ Rossocorsa”, leader sul territorio lombardo dei marchi prestigiosi Ferrari e Maserati, nei giorni scorsi ha creato a Cremona una partnership con la famiglia De Lorenzi da anni realtà conosciuta sul territorio cremonese nel mondo dell’automotive. Serata di gala al “ Relais Convento” nell’occasione sono state presentate due versioni speciali di Gran Turismo e Gran Cabrio ideate per celebrare i 100 anni della Casa del Tridente. A presentare la nuova collaborazione, e a fare gli onori di casa, il Dott Pierluigi Gai Amministratore delegato di “ Rossocorsa” e Cesare De Lorenzi che nell’occasione ha invitato oltre cento invitati, fra amici e clienti per far ammirare le vetture della Casa di Modena. Fra gli ospiti il dott Luca del Monte, responsabile delle relazioni esterne della Maserati, che ha intrattenuto la folta platea ricordando e raccontando il forte legame fra la Casa Modenese e il territorio cremonese. a cura di Attilio Tantini Concessionaria Rossocorsa Srl Via Caselle 25010 San Zeno Naviglio Brescia

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ALTALUNA AL GOLDEN DI CASTELMELLA Venerdi 14 novembre alla serata Golden si e’ tenuta la festa Remember Altaluna. Il venerdi’ top di Brescia e’ Golden club e restaurant, presso the Blue jeans , via colorne 47 ,castel mella ,brescia. Ha mixato i dischi rigorosamente in vinile il mitico dj Professor Luca Lauri storico dj Altaluna 85!!!! Durante la cena il live music è stato curato da Giully, Ugo & Dario Raineri Dj.....per l’occasione comparsata anche del grande produttore discografico Giacomo Maiolini della Time records !! La one night e marchio Altaluna nasce dall’idea del mitico pr Mauro Bonometti. Serata bellissima sicuramente da ripetere nel 2015.




Atmosfera di Natale, ritrovarla con noi. iamo appena a novembre e già da ottobre siamo attorniati da addobbi natalizi stelle cadenti luci festoni,e chi più ne a più ne metta, davanti alle vetrine, vari simboli a presenza del natale che si ritrovano poi all’interno, come sui scaffali del supermercato dove da tempo sono apparsi i pandori e i panettoni dandoci un primo motivo di stress tra la scelta, nel capire quale tra i due è quello meno calorico,quale puo’ piacere di piu’ in eventuali serate di festa con invitati e ancor peggio doverne comprare tutti e due per far piacere a tutta la famiglia, aggiunto a tutto il resto che poi ci porterà inesorabilmente a fare i conti con la bilancia, Stilare liste di cose da fare, con soldi che se ne vanno,code tra il traffico e nei negozi con il pensiero onnipotente del “cosa regalo?, Il chè ci porta a capire che la colpa della fine della Magica Atmosfera delle Feste sia tutta del consumismo e della modernità. Eppure a qualcuno le feste piacciono. A noi, per esempio che crediamo ancora nelle piccole cose,le piu’ semplici ,un pensiero una chiamata inattesa ad una persona che non sentiamo da tempo,tempo in piu’ da dedicare a noi stesse con l’ amica tra un the’ e una passeggiata tra i vicoli del centro, scambiando opinioni e prendendo spunti per vivere meglio il quotidiano di mogli madri ma sopratutto donne,lunghe camminate insieme ai nostri cani presenti nella nostra vita,ed ai nostri affetti,tra una lettura rilassante un bel film spaparanzati sul divano con i pop corn scaldati nel microonde ,ascoltare musiche a tema ,una chiacchierata davanti al camino assaporando castagne arrostite o delle bucce di arancia che si scaldano nel vino. Preparare dolci e biscotti,cioccolate calde, e tante tante chiacchiere con i nostri figli,tra un gioco e l’altro,con la preparazione dell’albero o presepio o perche’ no tutti e due,scaldando la casa con colori e luci festose. Fare i regali solo a chi teniamo. Senza avere la fissa del cosa e del quanto devo spendere,cose particolari pensando alla persona a cui la si dona,ma con semplicita’,guardando alle esigenze della persona e non al voler a tutti i costi fare un figurone,così si può correre il rischio che il regalo venga cestinato e x noi uno spreco inutile di tempo e denaro perche’il dono prezioso non sempre ha l’effetto di uno semplice fatto con il cuore. Pensando anche a se stessi,volendoci bene e dimostrandocelo con un regalo proprio. Il tutto riscoprendo il piacere vero delle piccole cose , pur sapendo che i nervosismi il correre lo stare sempre in agitazione per questo o per quello ,lo cestiniamo solo per un po’,sapendo che dopo il Natale ci sarà l’ultimo dell’anno e li a ripensare al....<anno nuovo vita nuova>...con il rammarico forse che niente cambia ma va bene cosi’, si tornerà alle frenesie ma con la consapevolezza ,spero per molti di voi ,che siamo fortunati un altro Natale è passato e lo abbiamo vissuto con chi amiamo di piu’. Manuela.

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GUIDA SICURA l Franciacorta International Circuit, da sempre ambasciatore impegnato nella promozione di messaggi legati alla sicurezza stradale, per il quarto anno consecutivo, in collaborazione con la concessionaria Mini Nanni Nember, unitamente all’ACI Brescia, ad AREU 118, all’ Ufficio Scolastico Territoriale, all’ Associazione “ Condividere la strada nella vita” e alla Fondazione “ Motori a 360°”, promuove il progetto “ premiare l’Eccellenza”.

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ome negli anni passati, sono stati selezionati per meriti scolastici un gruppo di 200 studenti maggiorenni patentati delle scuole superiori della provincia bresciana che avranno l’opportunità, nelle giornate del 5 e 6 Novembre di partecipare ad un corso di Guida Sicura presso il Centro del “ Franciacorta International Circuit.

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uest’anno, il Circuito e la concessionaria Mini Nanni Nember, patner tecnico consolidato dell’evento, hanno incrementato l’impegno verso questo progetto raddoppiando il numero dei posti disponibili per frequentare il corso, da 100 studenti del 2013 ai 200 di questa edizione.

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corsi di Guida Sicura sono preziosi strumenti per insegnare agli automobilisti ad affrontare al meglio gli imprevisti che accadono durante la normale circolazione stradale. Essere in grado di controllare e gestire il proprio veicolo in situazioni di pericolo è fondamentale nella prevenzione degli incidenti.

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l Centro di Guida Sicura del Franciacorta International Circuit, affiliato del centro Guida Sicura ACI Vallelunga, offre la possibilità di ricreare artificialmente situazioni di emergenza, quali ad esempio perdita aderenza, aquaplaning, sovrasterzo, sottosterzo o evitamento dell’ostacolo, così che i nostri istruttori possano educare i ragazzi in totale sicurezza.

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ensibilizzare i giovani sull’importante tema della sicurezza stradale è uno dei primi passi per raggiungere l’obiettivo strategico promosso dalla Commissione Europea di dimezzare entro il 2020 le morti causate da incidenti stradali. Questo il pensiero della Nuova proprietà del Circuito, rappresentata dal Dott Giulio Mazzola, Presidente e Amministratore Unico del F.I.C, che si impegnerà a proseguire tale cammino per sostenere progetti di sensibilizzazione ed educazione stradale.

Hanno presentato alla quarta edizione del progetto: Dott. Giulio Mazzola, Presidente e Amministratore Unico di F.I.C Sig Ettore Bonara-ideatore e Fondatore dell’Autodromo di Franciacorta Dott.ssa Mariateresa Vivaldini, Consigliere Prov e sindaco di Pavone del Mella Dr Angelo Centola, Direttore ACI-Brescia Dr Claudio Mare, Direttore servizio AREU 118 di Brescia Sig. Andrea Nember, titolare concessionaria “Mini Nanni Nember” Dr Claudio Vinetti, in rappresentanza del UST (Ufficio Scolastico Territoriale) Sig. Attilio Tantini, Presidente “ Fondazione Motori a 360°” onlus Sig Roberto Merli in rappresentanza della Ass.ne “Condividere la Strada della Vita” Sig.ra Rosa Vitale, Dirigente Istituto Tartaglia di Brescia

A cura di Attilio Tantini

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#Giovaniecampioni 2014: il tiro a volo targato bonera group l futuro del tiro a volo abita qui: chi mastica un pò di Twitter sa bene che sul social network più famoso dopo Facebook (o forse, a breve, addirittura più famoso ed utilizzato di quello ideato da Zuckerberg) gli hashtags sono talvolta dei veri e propri capolavori dell’enigmistica e, con l’abolizione di spazi e punteggiatura, riducono spesso la lettura ad un esercizio di alta abilità. Il concetto e la forma sono molto calzanti per un evento che è stato varato proprio con un richiamo esplicito alle abitudini grafiche di Twitter. #GiovanieCampioni è infatti il nome attribuito all’evento che Beretta, la Concessionaria Mini Dinamica – Bonera GROUP e la Federazione Italiana Tiro a Volo hanno promosso Giovedì 30 Ottobre presso il TRAP Concaverde di Lonato, dove 30 campionissimi del Beretta Shooting Team sono scesi in campo per offrire un pomeriggio di clinic a 70 giovani promesse del tiro a volo Italiano. Un’ iniziativa che obiettivamente non ha avuto eguali nella storia del tiro a volo mondiale di ogni tempo con un parterre di nomi che non poteva che lasciare senza fiato. Si è trattato infatti, tra i tanti, dei Campioni Olimpici

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Jessica Rossi, Chiara Cainero, Andrea Benelli, Ennio Falco, Jhonny Pellielo, Giovanni Cernogoraz. Il tiro a volo è uno sport magnifico che ha bisogno di crescere attraendo nuovi appassionati che lo pratichino e facendo parlare di sé in modo che sempre più gente lo conosca e ne apprezzi i valori e le caratteristiche. Ed è con questo obiettivo che #GiovanieCampioni 2014 è stato arricchito quest’anno da un’importante partnership con il marchio MINI e Bonera Group. La Concessionaria Ufficiale MINI Dinamica, entusiasta ambasciatrice del brand MINI per Brescia e Provincia, ha abbracciato il tiro a volo giovanile portando sui campi di Lonato un mix di intrattenimento ed experience: fun area con dj set e Happy Hour e test drive esclusivi dei nuovi modelli MINI Countryman e Nuova MINI 5 porte. Ma soprattutto 20 fortunati clienti under30 DINAMICA – Bonera Group erano a Lonato per un ‘battesimo del tiro a volo’ assistiti dai Campioni del Beretta Shooting Team. Il Presidente della FITAV Luciano Rossi, presente al TRAP Concaverde, ha orgogliosamente dichiarato:


“Siamo certi che #GiovanieCampioni sia un’opportunità importante per i tiratori italiani del Settore Giovanile. Un momento concreto di preparazione tecnica ma soprattutto un’occasione per confrontarsi con i più grandi atleti del mondo, rinforzare la propria passione e vivere il sogno olimpico, un’opportunità fondamentale nel loro processo di crescita individuale e sportiva, necessario per permettere alla Federazione Italia Tiro a Volo di continuare ad esprimere la propria eccellenza nel mondo”. Franco Gussalli Beretta, Vice Presidente e AD di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, commenta così l’iniziativa: “ I giovani sono il miglior canale di divulgazione per il Tiro a Volo e, insieme a FITAV, cerchiamo ogni volta di più di essere al loro fianco, accompagnarli e sostenerli nella realizzazione dei loro sogni sportivi. #GiovanieCampioni va proprio in questa direzione e ci fa piacere offrirlo a tutti i giovani atleti meritevoli, indipendentemente dalla marca dall’attrezzo sportivo che utilizzano. Ringrazio tutti i partner e le istituzioni, ed in particolare MINI e Bonera

Group che hanno creduto nel progetto e deciso di arricchire questa nuova edizione.” Francesco Bonera, Titolare di Bonera Group, Gruppo fondato nel 1967, Concessionaria Ufficiale per i brand BMW, MINI, Mercedes-Benz, Smart, Toyota e Lexus, nelle sue 5 sedi dislocate tra Brescia e provincia, commenta così l’iniziativa “Siamo un Team giovane, altamente qualificato e professionale pronto a rispondere costantemente alle nuove esigenze di un mercato in continuo mutamento. La collaborazione con Beretta per #GiovanieCampioni conferma la nostra attenzione alle nuove generazioni e allo sport da sempre palestra di un sano agonismo, scuola di formazione ai valori umani, strumento di crescita personale e di contatto con la società”. Info & Credits: tiroavolo.cusbrescia.it; tiroavolo@cusbrescia.it

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la solita crisi delle disco? forse e’ solo cambiamento i sente fin troppo spesso parlare di crisi delle discoteche, della notte, dei party. Di come i dj di oggi non siano bravi come quelli di un tempo. Non che queste idee siano del tutto balzane. Dj creativi e tecnicamente straordinari come Marco Trani, oggi, latitano. Locali immensi e sempre o quasi pieni come il Genux di Desenzano, non esistono più. Ma vivere guardando sempre all’indietro non è un esercizio troppo intelligente e si rischia di perdere di vista la realtà. E la realtà dice che le cose cambiano, ma non sempre peggiorano. Molto semplicemente cambiano, e spesso chi resta indietro non può fare a meno di parlare a vuoto. Una recente inchiesta del Corriere della Sera Brescia ha raccontato tutti i locali un tempo aperti ed oggi chiusi. Ma sarebbe bene ricordare che di notte si balla ancora, ad esempio in locali “di nicchia” dedicati alla musica indie come il Disco Volante ed il Social Club. Ieri tutto questo non c’era, ma oggi c’è, anche se se ne parla troppo poco.

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La notte consuma presto i suoi protagonisti: organizzatori, pr e gestori raramente raggiungono l’esperienza di Mario Balasari, che da tanto tempo gestisce con successo il Number One di Corte Franca (Bs). Un tempo locale dell’impossibile, oggi è ancora pieno grazie a scelte coraggiose, quasi incredibili: per Halloween 2014 ha proposto due party del tutto diversi: da una parte musica hardcore, ritmi “estremi” per appassionati elettronica dura e pura. Dall’altra la festa

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“La Troya Ibiza” organizzata dallo staff dell’Hotel Costez di Cazzago (Bs), un discobar sempre pieno che ogni sabato e prefestivi si sposta qui. Di ‘estremo’, questo party ha solo il nome: è uno degli appuntamenti più longevi dell’isla blanca ed ha portato in Franciacorta ottima musica e tanto divertimento, zero trasgressione. Chiaramente il successo fa meno notizia delle chiusure, dei problemi di droga (così frequenti nei ‘mitici’ anni ’90) e degli incidenti stradali, per cui di tutto questo sui media resta poca traccia. Ottimi dj resident come Gianluca Motta, guest eccellenti come Quintino, prezzi bassi (10 / 15 euro l’ingresso con consumazione) ed il successo arriva. A Brescia e dintorni non ci sono festival invernali come Club to Club, Elita… ma l’evento benefico United Djs for Children al Coco Beach di Lonato (Bs) ogni anno a luglio raduna migliaia di persone, mentre il bel locale funziona tutto l’anno o quasi. E che dire del successo continuativo di locali che non sono discoteche ma fanno ballare o almeno muovere a tempo come Seconda Classe ed Area Docks? Che dire di Circus e Dietro le Quinte, che spingono sempre? Altri locali continuano ad alternare successi ed insuccessi, cosa che quando si ha a che fare con i giovani è normale, ma nel mezzo della crisi, una crisi che non è della notte ma è di tutta l’Italia, sarebbe bene, almeno di notte, guardare al presente ed al futuro e non solo a rimembrare i bei tempi andati.

a cura di Lorenzo Tiezzi

Ph Alessandra Cherubini

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DJ IVANIX Il dj e produttore Ivanix è un artista che ama vivere il mondo della notte a 360 gradi. Fa il dj da 21 anni ed è richiestissimo in Italia e non solo. Basti pensare che a Miami si è esibito in eventi di rilevo come la Winter Music Conference e a Cannes ha suonato durante i giorni del Festival Internazionale del Cinema. Da 10 anni trasmette la sua musica su Radio Viva Fm. E dopo grandi successi discografici come “Trillionaire”, è di nuovo in pista con un rifacimento in chiave dance di “Pop Porno”, dove nella realizzazione ha potuto avvalersi del supporto de Il Genio, la formazione che portò al successo questo brano qualche anno fa... Ama “giocare con la musica” utilizzando nei suoi dj set ogni tipo di supporto dal vinile alle più moderne tecnologie digitali. Le sue serate sono sempre cariche e piene di energia dove il suono si fonde in un tutt’uno tra DJ e Pubblico. Grande appassionato di musica e collezionista di vinili, dopo aver studiato per 12 anni pianoforte e composizione nel 1993 comincia a lavorare come DJ in discoteca e pochi anni più tardi comincia a conoscere mete più lontane in veste di animatore e dj in alcuni villaggi turistici.

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Che cosa ti ha spinto a fare il dj? “La folgorazione avvenne un giorno in discoteca, in compagnia di un mio cugino più grande: tutto dipendeva da quello strano personaggio in quella cabina di vetro: il dj! Da quel giorno il mio pensiero fisso fu quello di diventare come lui. I primi Technics 1200, che ancora possiedo, li comprai con i soldi guadagnati dando un mano come panettiere e pizzaiolo, pensa...”. Ci racconti i tuoi più recenti progetti discografici ed il disco per cui sei più conosciuto? “Tra i dischi più importanti, c’è sicuramente ‘Trillionaire’, interpretato da Ania J e dedicato al mondo della moda. In queste settimane esce ‘Dirty Pop Porno (new english project)’, nato da una mia idea con Ania J per ricordare l’amico scomparso pochi anni fa Alex Elle”. Sei sposato, fidanzato? Quanti anni hai? Dove vivi? Ci lasci una tua breve carta di identità? “Le mie origini sono siciliane da parte di mamma e bergamasche da parte di papà. Ho 37 anni e convivo con una donna bellissima, Antonella, che mi sprona a dare il massimo e mi supporta in tutto. Vivo con lei a Lovere, sul Lago d’Iseo. Da metà dicembre la nostra famiglia diventerà più grande perché è in arrivo il più bel regalo della mia vita: una figlia, la chiameremo Zoe”.

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Come vedi i giovani che frequentano le discoteche? “Sono pieni di energia e con tanta voglia di divertirsi. A volte però forse lo fanno nel modo sbagliato e cedono agli eccessi. Non è da me fare il moralista, ma se posso dire la mia, con la mente sana in una serata tra veri amici, ci si diverte di più”. Come definiresti la musica che suoni e produci? “Sono influenzato dagli anni ‘80 e dalla musica classica, mi piacciono molto i suoni che danno un tocco di tristezza e, al contempo, di magia. Ogni nuovo progetto per me è una nuova sfida, l’elemento fondamentale è un sound che sia in grado di creare emozioni”. Dove puoi ballare la musica di IvaniX Ivanix si esibisce regolarmente nei migliori locali italiani e non solo. Tra i primi, ci sono: Coco Beach a Lonato (Bs), Charleston a Treviglio (Bg), Caparena a Taormina (Me), Teatro Loft Clubbing a Lovere (Bg), Oro Nero a Nembro (Bg) e tanti altri. Nell’ultimo anno, all’estero si è esibito al Just Cavalli e al Clevelander di Miami, al Metropolis di Parigi, al Red Carpet Lounge di Cannes e, tra gli altri, allo Studio 54 di Corfù.

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Amici di Zampa Ricetta per un cane Felice Ecco come proteggere i nostri cani dalle insidie del freddo invernale! I cani possono soffrire il freddo e le basse temperature, gli sbalzi termici e le correnti d’aria possono influire sul loro stato di salute, in modo particolare a partire dai prossimi giorni in cui con la “Tempesta di San Martino” di cui su MeteoWeb si sta parlando moltissimo, arriveranno i primi spifferi invernali da nord. Allora cosa bisogna fare per proteggere al meglio i nostri adorati compagni fedeli di vita? Ecco alcuni consigli utili!

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CUCCE: devono essere dotate di pavimento isolato dal terreno o sollevato da terra e devono essere impermeabilizzate. Potete rivestirle internamente con paglia o coperte, che devono essere rimossi e mantenuti puliti. I cani che vivono in casa, devono affrontare sbalzi di temperatura tra interno ed esterno e rischiano malattie da raffreddamento e raffreddori. Si bagnano con la neve e con la pioggia o anche semplicemente mettendo le zampe in una pozzanghera, per cui, se ciò dovesse avvenire ricordate di

NE E ERIDIA IO e M O P GIATE SSEGG PASSEG TARLO A PA ignari E T I R POR angiarla, m R PREFE E o P n a I r vocare ado ERAL lti cani può pro o NON S a M s ! s e e v che lla ne occhio a mi all’intestino li! le c b c o cu io dei pr anziani e in zampe o tt u lo delle e sopratt p il nete ccio che MPE: te azione del ghia io. Le A Z E stid E L or m CURAT per evitare la f tti, dandogli fa ccando e in to , c e ia s cu e ch to ndo accorc be tra i corte per evitar b e r e mette u in nute ppo, per lizzate si ins te o tr o i n s r n a a Uti Ev llarg UNGHI o le zampe ad a i tra i cuscinetti. rima di n s ti r r e la o p fi p i in zam p a). terra, hiaccio d TTORE sulle g ellin e a u q plice vas ad ac m ROTE e P s la O e M SA nch un BAL ori casa (basta a u f lo r porta

PER I nor m COLO a ai 39 lmente IPOTE R di i °C . Se una tem MIA: pote essa p erat i can prog r s ressi mia. La cende a ura rett i e i g gras ale c vo, c atti l di ter i di li si utilizz oncentr apia pr sotto de he varia hanno a q e i a terap uidi tie la som ndosi su vede i 37,5 , dai 38 l ris si pa p m t i i a o d i n r i d a is c sost egno i sosteg o cliste trazion ce e add aldame rla e pe ri d nto no d espo per i r v ome. i s m a ris ti a lun antene base (o acqua t ia endo In casi ie g c v r risch hio di o a bass e la pre ssigenot pida, c enosa o ipot s e e ioso s n r i a t o e pi una n mpe anch er mia rat e sang a, flu , e las RISC ciarl ma al d ure son uigna). idi di i in m o I i risco HIO D acch sotto d tra quel cani n E li più i 0° ina! nove trata l PRESS Cd a m iven Sicu bre a presen IONE ta ram : z m a i n arzo di u ente anch a l c , u n c i n e prem sul no l cambi on perd ’alopeci i cani a st ame stro i atur t a ag è sta nt d f o pa rlare edele am o di sta i pelo ionale ta su da gi di de ic pres o “pelo one si i fianch riper sion i. so”, e! c ma è da uote vver o

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Sam & Sophie

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ALIMENTAZIONE: con l’abbassamento della temperatura, il cane brucia più calorie, quindi è essenziale alimentarlo aumentando la porzione quotidiana di cibo o aggiungendo alla dieta alimentare un integratore… questo vale per i cani abituati a stare del tempo fuori all’aperto anche d’inverno. Per i cani che d’inverno godo del relax casalingo, diminuite la porzione di cibo giornaliero! Se fuori fa veramente freddo, cosa esitate a fare entrare il vostro tesoro in casa? Di sicuro vi strapazzerà d’affetto, facendovi le feste dopo una stressante giornata di lavoro, mentre nella peggiore delle ipotesi vi sarete mossi da compassione, al punto da non poter fare a meno del suo affetto incondizionato durante tutta la giornata!

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In v ia la foff ic io g ra fi c o @ b re sc lt a e z a m p e a u e r te n te v e r rà s c e ! L a p iù d ivsu l p ro ss im o n u m e ro p u b b li c a ta

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Il freddo è arrivato e per un bel po' di mesi non ci darà tregua, dobbiamo farcene una ragione. Affrontare le temperature rigide non sarà sicuramente semplice ma la cosa importante è farlo sempre con un tocco di stile. Il nostro miglior amico in questa stagione fredda è il CAPPOTTO, un classico del guardaroba maschile che però si reinventa ogni stagione con dei dettagli: lunghezza, taglio, materiale o colore. Per questo inverno gli stilisti si sono sbizzarriti proponendo modelli lunghi fino al ginocchio, con cinture in vita, di fantasie stampate, in tweed... veramente per ogni stile e gusto. Osser vando attentamente le varie collezioni balza subito all'occhio come di grande tendenza sia il doppiopetto, un genere che forse non piace a tutti ma data la quantità di modelli in circolazione penso sia impossibile non trovarne uno adatto ai propri gusti. Se volete essere sicuri di non passare inosser vati vi sug gerisco di dare un'occhiata alla linea di cappotti realizzata da Gucci, un modello giallo ocra sarà in grado di far vi notate anche nelle giornate più grige e buie. Se volete arricchir vi di dettagli, potete anche scegliere un cappotto con dei dettagli in pelliccia, un'altro grande trend di questa stagione per la moda maschile. Può anche essere pelliccia sintetica, la cosa importante è che sia di qualità e che non sembri che andiate in giro con un peluche attaccato al cappotto! Per gli amanti del velluto consiglio invece di guardare la linea di Ar mani, dove sono presenti dei cappotti in velluto niente male. Naturalmente chi preferisce l'eleganza può sempre ricorrere ai modelli in principe di Galles o quadretti, fantasie che non passano mai di moda. Vi auguro una buona caccia al cappotto perfetto e sono sicuro che si concluderà al meglio. Che questo freddo inverno abbia inizio... tanto noi siamo pronti ad affrontarlo con stile!

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GUCCI


Ristorante Pizzeria

La Pastorella dal martedì al venerdì una piacevole

PAUSA PRANZO E-mail: g.stefano72@libero.it www.fotogiorgini.it

Via Lunga, 24 Brescia Tel 030 310815 SIRMIONE lago di Garda Pizzeria “La- Pastorella”

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BRESCIA VIA TRIUMPLINA 110 TEL. 030/2001379

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Coco et La vie en Rose Carissime lettrici di BresciaUp, eccoci di nuovo al nostro appuntamento mensile con la moda!

Il capo di lusso per eccellenza - la pelliccia - è tornato in voga da un paio d'anni a questa parte, con tante proposte ecologiche e low-cost, che lo rendono alla portata di tutti. Alle versioni classiche che mimano il manto animale si alternano tinte pastello e colori caldi, come il rosso in tutte le sue nuance.

Se seguite Coco et La vie en rose avrete notato che amo questo indumento in tutte le sue declinazioni, dalle piĂš eleganti alle piĂš casual. Anche voi avete un debole per l'eco-pelliccia o la ritenete un articolo per "signore" da riservare ad occasioni speciali? Ecco alcune idee su come indossarla, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!

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Ho selezionato per voi alcuni modelli sfiziosi intorno ai 100 Euro: che ne pensate, vi piacciono?

Prima riga da sx a dx: Abercrombie, Warehouse.co.uk, Coast-Stores. Seconda riga da sx a dx: Jane Norman, Modekungen, Mango. Terza riga da sx a dx: Dorothy Perkins, Nelly, Dorothy Perkins

Outfit del mese Valeria indossa: Eco-pelliccia Miss Miss by Valentina, Pantaloni stampa azteca Much Money, Shopper Dudlin, Bracciale Casetta di Marzapane Bijoux.

Come sempre vi invito a scrivermi per avere consigli personalizzati e vi aspetto sul blog: a proposito fatemi sapere se vi piace il nuovo look di Coco et La vie en rose. A presto, la vostra Coco Valeria Arizzi Fashion Blogger & Personal Stylist Coco et La vie en rose www.cocoetlavieenrose.com valearizzi@hotmail.it

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Maria Asia Novaretti

87 Dario Lanzetta Photographer


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Maria Asia Novaretti Amo leggere romanzi, la mia passione è la psicologia studio fotografia e grafica, da quando ho 17 anni per hobby mi piace fare la modella.

VUOI ESSERE TU LA MODELLA DEL MESE? INVIACI FOTO E UNA BREVE BIOGRAFIA CHE PARLA DI TE. PER INFO: ufficiografico@bresciaup.it

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La Chicca Io lo faccio innamorare ChiccaBaroni

Lo speranzoso L’ uomo speranzoso fa quasi tenerezza! E’ il più serio della compagnia, non organizza mai nulla, non partono mai idee da lui e si lamenta soltanto di ciò che fanno tutti gli altri. Ha bisogno di u s c i r e e s t a r e u n p o ’ i n g i r o, n e l m o n d o reale, fuori dal lavoro e dalle sue pochissime conoscenze inerenti a questo. Tutti i gruppi di amici hanno uno speranzoso al loro interno, è quello che durante le cene e/o gli aperitivi si attacca alle ragazze degli amici ossessionandole per cercare di convincerle di presentargli qualche loro amica, non esce mai da solo, si annoia con se stesso e incolpa sempre gli amici per essere quelli che lo por tano in luoghi dove non ci sono esseri femminili da poter abbordare. Non sa fare nulla da solo. Grande lavoratore e professionista, ma la sua vita privata è pari a 0! Cerca degli incontri “casuali” programmati dai conoscenti ed è pure convinto che le amiche dei suddetti conoscenti sicuramente soccomberanno alle sua avance… convinzione che non si sa bene da dove provenga. Ci metterei la mano sul fuoco che se dovessi presentare un individuo simile ad un’ amica mi cancellerebbe dall’ elenco dei contatti telefonici. Un tipo pedante, presuntuoso, che si lamenta costantemente di ogni cosa, pretenzioso e superficiale, uno che nemmeno ha il coraggio di

baroni.chicca@gmail.com

andare in un bar a prendere un caffè se da solo. Perché mai “dovrei appioppare” un uomo del genere ad una persona alla quale voglio bene? Perché questa tipologia di uomini è convinta di essere nel giusto e di poter piacere così come sono?! Io da amica dovrei fargli da ag enzia matrimoniale ? non scherziamo! Ar rangiatevi e magari uscite di casa da soli giusto per dimostrare a voi stesse e agli altri che non siete definitivamente dei falliti nulla facenti! Sarò anche cattiva, ma credo che ognuno debba migliorarsi costantemente durante la propria vita e che non si possa dipendere dagli altri per ogni necessità. Vuoi una donna? Esci e vai a prendertela, non aspettare che il tuo amico si liberi e ti rag giung a in un locale e mag ari attacchi bottone con qualche ragazza per fartela presentare. Vivi e agisci! Diffidate sempre dagli speranzosi, sono veramente pochissimi i casi in cui trovate la vostra anima g emella perché avete un amico in comune, la realtà è che quando un amico si propone per presentar vi un conoscente è matematico che non vi piaccia! Piuttosto fategli organizzare una cena con più amici, almeno troverete qualcuno di piacevole con cui passare la serata senza sentirvi in dovere di dare attenzione allo “ speranzoso” quando l’unica cosa che si merita è una bella spronata per imparare a stare al mondo!

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ricetta del mese La Cassoeula

INGREDIENTI PER 8 PERSONE 2 piedini di maiale 2 orecchie di maiale 250 g di cotenne di maiale 1 kg di costine di maiale 8 salamini verzini 400 g di luganiga 2 kg di verza 1 cipolla 2 costole di sedano 2 carote burro vino bianco secco sale

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Preparazione: Fate bollire per 45 minuti in abbondante acqua salata le orecchie e le cotenne del maiale, e per 1 ora i piedini, dopo averli raschiati e fiammeg giati; scolateli e tagliateli a pezzetti. Fate rosolare per circa 10 minuti le costine con poco burro in modo che si coloriscano appena, poi toglietele dal fuoco e tenetele da parte; fate lo stesso in un’altra pentola con i salamini verzini bucherellati e la luganiga tagliata a pezzi piuttosto grossi. Mondate e lavate le foglie di verza, poi mettetele in una pentola senza sgrondarle dall’acqua dell’ultimo lavaggio. Coprite e fatele appassire a fuoco basso. In una capace casseruola sciogliete 50 g di burro e fatevi rosolare una cipolla tritata, poi unite il sedano e le carote anch’essi tritati; appena si sono coloriti, unite i salamini e la luganiga, sfumate con un bicchiere vino, lasciatelo evaporare, bagnate con poca acqua e fate cuocere per circa 10 minuti a fiamma moderata. Quindi unite tutta la carne e dopo qualche minuto ag giungete le verze, mescolate bene e se necessario aggiungete poca acqua. Cuocete a fuoco basso per circa 1 ora o fino a quando la carne non si staccherà dagli ossi; se si asciugasse troppo bagnate con poca acqua. A metà cottura aggiustate di sale e pepe. Lasciate riposare la cassoeula per 20 minuti prima di ser virla, accompagnandola a piacere con polenta calda.



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14/17 November 2014

A PROPOSITO DI...

CELIAChIA

Mariapia Gandossi EVENT MANAGER: Mariapia Gandossi Tel. +39 345 3937678 Email: info@glutenfreeexpo.it

IN ARRIVO LA TERZA EDIZIONE DEL GLUTEN FREE EXPO IL SALONE INTERNAZIONALE DEDICATO AL SENZA GLUTINE SI TRASFERISCE ALLA FIERA DI RIMINI Milano, 29 Ottobre 2014 - Si è svolta a Milano presso il Carlton Hotel Baglioni la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Gluten Free Expo. Pochi giorni ci separano dell’inizio della tanto attesa terza edizione del Gluten Free Expo, il primo e unico salone internazionale dedicato ai prodotti e all’alimentazione senza glutine, che si terrà a Rimini Fiera dal 14 al 17 Novembre. Prima fra le novità di quest’ultima edizione, la nuova location scelta dagli organizzatori che hanno instaurato una collaborazione con Rimini Fiera, sede storica di manifestazioni rinomate nel settore alimentare. «Siamo molto soddisfatti» - ha detto Juri Piceni, titolare S-ATTITUDE - Gluten Free Expo - «dell'accordo con Rimini Fiera che si basa principalmente sulla condivisione di un progetto e un'attiva collaborazione orientate ad una crescita del Gluten Free Expo e alla sua conferma sia come punto di riferimento per i prodotti senza glutine, sia come unico salone internazionale dedicato esclusivamente a questo mercato. A Rimini abbiamo trovato professionalità, collaborazione e supporto che hanno rinnovato il nostro entusiasmo in questo progetto e nel suo sviluppo per i prossimi anni. Tutti questi elementi hanno portato a ottimi risultati in merito all’adesione degli espositori e all’interesse suscitato tra i professionisti e il pubblico». Per il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni «L'ingresso di Gluten Free Expo nel calendario delle manifestazioni espositive riminesi significa portare sul nostro territorio non soltanto una nuova fiera ma un prodotto di grande valore sia per la sua storia imprenditoriale e i suoi attualissimi contenuti, sia perché questo evento ben s'inserisce nel solco del nostro distretto food&beverage. Sono davvero molto lieto di poter annunciare questo accordo strategico concluso con un partner di prestigio e caratura». Fabio De Santis, responsabile Ricerca & Sviluppo di business unit di Rimini Fiera sottolinea che: «Rimini Fiera è stata subito entusiasta di poter accogliere nel proprio calendario Gluten Free Expo. Per le caratteristiche di innovazione che il progetto porta con sé, per la valenza strategica che ha nel settore alimentare moderno, perchè rientra in un quadro di rafforzamento

generale della nostra leadership sul food&beverage. Inoltre, aver incontrato un organizzatore di fortissimo dinamismo e con una grande capacità propositiva, ha ulteriormente rafforzato la nostra netta convinzione che si aprirà una prospettiva di grande collaborazione per lo sviluppo di ulteriori interessanti manifestazioni. In questo, contiamo di mettere a disposizione del partner anche tutto il nostro know how di organizzatori diretti, maturato in oltre quarant'anni di fiere sull'alimentazione». Forte dei risultati ottenuti gli scorsi anni, il Gluten Free Expo si è confermato anche quest’anno come la manifestazione di riferimento per il mercato del senza glutine poiché ha saputo catalizzare l’attenzione e le necessità delle aziende impegnate in questo segmento, soddisfacendo nel contempo le esigenze del mercato e dei professionisti italiani e esteri del settore HO.RE.CA. Agli espositori presenti lo scorso anno, si è aggiunto un folto gruppo di aziende storichedel settore alimentare, sintomo di un mercato in forte crescita che vede nel Gluten Free Expo il passaggio indispensabile per confermarsi e rafforzarsi all’interno di questo settore. Cresce anche il numero di aziende estere che parteciperanno quest’anno provenienti non solo dall’Europa, ma anche da Oltre Oceano. Il programma sarà denso e ricco di novità. Si parte venerdì 14 novembre con l’inaugurazione ufficiale della terza edizione per proseguire poi con un programma fitto di appuntamenti imperdibili: dagli show cooking con gli chef più importanti e conosciuti del settore, alle conferenze con medici e specialisti, come il Professor Umberto Volta fino ad arrivare al 1° Gluten Free Word Championship, il primo campionato del mondo dedicato al senza glutine. Il Gluten Free Expo è una manifestazione totalmente green, grazie alla collaborazione con GiPlanet Spa che per gli allestimenti utilizzerà esclusivamente materiali e tessuti ecologici e riciclabili al 100%. Ulteriori informazioni, approfondimenti e aggiornamenti sono reperibili sul sito internet della manifestazione: www.glutenfreeexpo.eu PRESS CONTACT Fiordaliso Sufflico office@glutenfreeexpo.it +39 346 73 85 245

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OROSCOPO del mese

Ariete: Che fatica iniziare l’anno con Venere, Marte, Giove e Plutone che vi guardano di traverso! Familiari sul sentiero di guerra, grande capo sull’irato andante e dentro di voi una gran voglia di mandare tutti in gita a visitare il paese vicino… Non perdete la calma! Le ore cupe hanno i minuti contati… E presto ci saranno novità piacevoli! Toro: Dolci e affettuosi, ma pronti a sfoderare l’ascia di guerra se vi faranno saltare la mosca al naso! Colleghi, superiori e familiari sono avvertiti: quest’anno sarà meglio non accarezzarvi contro pelo! Saturno pesa, ma al vostro fianco avrete Giove fino al sedici luglio. Tirate la cinghia in seguito: spese e lavoro vi daranno qualche preoccupazione, ma recupererete alla grande a dicembre. Gemelli: Iniziate l’anno con il botto: agguerriti e decisi a portare a termine i vostri progetti. Il cielo favorisce la professione e vi aiuta a girare pagina con situazioni insoddisfacenti o poco remunerative. Il salto di qualità è appena dietro l’angolo: concentratevi e non iniziate a fare mille cose insieme. Poco ma buono: ripetetelo due volte al dì! Il 2014 vi regalerà novità molto interessanti. Cancro: Lavoro ok, finanze niente male, rapporti familiari non pervenuti… Il 2014 inizia bene per la sfera professionale, meno per gli affetti, bombardati da Venere e Marte. Servirà tanta pazienza e la certezza che questi fastidi sono comunque passeggeri. Occhio però a non portarvi il nervosismo in ufficio! Riprenderete quota da luglio in poi, e niente e nessuno vi fermerà…

Leone: I problemi? Se ci saranno, ve li mangerete in un sol boccone! Affrontate il nuovo anno ruggenti e grintosi, pronti a farvi valere nel quotidiano e nel lavoro. Marte vi darà la carica fino all’estate, poi toccherà a Giove, in Leone dal sedici luglio, prendersi cura dei vostri affari. Infine, il ventitré dicembre, saluterete Saturno che traslocherà in Sagittario. Niente male, vero? Vergine: Spira aria di cambiamento nel vostro cielo, di novità favorevoli, di situazioni positive per professione e affari. Marciate lentamente, ma con la sicurezza di potercela fare. I risultati arriveranno molto presto e saranno quelli desiderati. Il 2014 vi porterà molti doni: fatene buon uso e ricordatevi che, se ci saranno difficoltà, siete ben equipaggiati per affrontarle! Bilancia: Viva il 2014! L’anno inizia tra qualche contraddizione, ma le stelle vi anticipano che le difficoltà hanno le ore contate. Munitevi di pazienza fino a luglio, e date fondo alle vostre forze in seguito, perché potrete realizzare i vostri progetti. Preparatevi a salutare senza rimpianti tensioni familiari, difficoltà lavorative e incertezze di tutti i tipi: era ora, vero? Scorpione: 2014 da urlo! Non c’è impresa che non possa riuscirvi, equipaggiati come siete per il successo e la vittoria!

Le circostanze saranno favorevoli, voi cercate di non perdervi in qualche difficoltà momentanea. Gli ostacoli saranno il banco di prova della vostra strategia. Isolate il punto debole, fatelo fuori (si fa per dire…) e proseguite la marcia, inesorabili e agguerriti fino alla meta sospirata. Bravi Scorpioncini!

Saggittario: Quest’anno avrete un sorriso che conquista!

Sarà per merito delle buone notizie che stanno arrivando, oppure sarà perché realizzerete un vecchio sogno: beh, fatto sta che niente e nessuno vi toglierà l’allegria dal cuore! Le stelle guardano con affetto i Sagittario che hanno avuto difficoltà nel lavoro o in famiglia: chiuderete questo brutto capitolo, il futuro sorride insieme a voi!

Capricorno: I fastidi sembrano moltiplicarsi, i parenti sono insopportabili e i doveri quotidiani pesano? Beh, non fermatevi a questi dettagli di ordinaria amministrazione. Voi siete dei perfezionisti, ma dovete ricordarvi anche che siete sul pianeta terra, dove non sempre tutto fila dritto e rigoroso come vorreste voi. Realizzerete i vostri progetti, e bene anche, ma mettete in conto qualche imprevisto e qualche ritardo.

Acquario: Quest’anno sarà generoso, più generoso dell’anno che vi lasciate alle spalle.

Saturno porta via quello che non funziona, vi stressa ancora un po’. Che ne dite di guardare il bicchiere mezzo pieno? Perché con l’appoggio di Marte fino a luglio e i transiti lunghi e piacevoli di Mercurio arriverete a centrare i vostri obiettivi lavorativi. E non è poco, cari Acquarietti!

Pesci: Avete il vento a favore per tutto l’anno.

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Le stelle incoraggiano i progetti più spericolati, e Madama Fortuna guarderà proprio dalla vostra parte. Meglio di così! Dateci dentro da gennaio a dicembre, e tirate i remi in barca solo sotto Natale: il vento sta cambiando, ma gli obiettivi raggiunti non ve li toglierà più nessuno. Parola di transiti da urlo!


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