Il Catania di Riccardo Gaucci: da Taranto alla Battaglia al Palazzo Giovedì 21 Febbraio 2019 ore 18:00 Entrata “Porta Cibali”
Quattro anni intensissimi
«E
grazie a Dio son catanese oh oh oh oh oh oh». Chissà quante volte, nel corso dei primi anni del duemila, questo coro intriso di passione e sentimento ha fatto vibrare i gradoni dello stadio “Cibali – Angelo Massimino”. Chissà quante. Tantissime, da perdere il conto. Un coro, o meglio una frase, che dopo il 9 giugno 2002 è stata personalizzata da un caparbio e grintoso venticinquenne romano, diventando Grazie a Dio sono diventato catanese. Autore dell’opera Riccardo Gaucci, presidente del Calcio Catania dall’estate del 2000 alla primavera del 2004.
© Ph: Edoardo Puglisi
events • book • sport solo su appuntamento cell. 3341796351
© Ph: Edoardo Puglisi
Le Foto del Catania dei Gaucci sono state gentilmente concesse da:
© Ph: Edoardo Puglisi
© Ph: Edoardo Puglisi
© Ph: Edoardo Puglisi
Quattro stagioni intensissime, contraddistinte da due campionati in Serie C1, una promozione in B difesa l’anno seguente con le unghie e coi denti in un’aspra lotta col Palazzo del Calcio sfociata, infine, in una cadetteria a 24 squadre. Mille storie, mai dimenticate, che verranno raccontate giovedì 21 febbraio, alle ore 18.00, attraverso i ricordi dell’attuale proprietario del Floriana Football Club – società calcistica maltese iscritta alla BOV Premier League – e di alcuni dei protagonisti del Catania di quegli anni. A sfogliare l’album dei ricordi rossazzurri, insieme a Riccardo Gaucci, ci sarà un pokerissimo che condensa al meglio gli eventi di quel periodo storico. In primis mister Vincenzo Guerini, leggendario condottiero del Catania che sfiorò la promozione in B nel 2000-01 al termine di una fantastica rimonta (37 punti su 51 nel girone di ritorno) arenatasi nell’amaro pomeriggio del “Celeste” di Messina. Protagonista indiscusso di quell’entusiasmante cavalcata il bomber Alessandro Ambrosi, per tutti semplicemente il Re Leone di Fiuggi, autore di 13 reti in 21 incontri. Elemento di congiunzione di quel Catania e
© Ph: Edoardo Puglisi
© Ph: Edoardo Puglisi
Pillole di storia: 21 febbraio 1993
di quello che conquistò l’agognato ritorno in B l’anno dopo, nell’inferno di Taranto, il coriaceo Gennaro Monaco, arcigno difensore napoletano già protagonista anni prima nel Catania di Pierino Cucchi che ottenne la promozione in Serie C1 dopo un lungo testa a testa col Messina. Fra i presenti ci sarà anche un altro reduce della battaglia dello “Iacovone”: Maurizio Pellegrino (autore, da calciatore, del ritorno fra i professionisti dell’Elefante nel 1994-95) che insieme a Ciccio Graziani, campione del mondo con la Nazionale azzurra nel 1982, guidò il Catania nella parte finale del campionato 2001-02 e nelle sfide play-off con Pescara e Taranto. Dulcis in fundo, fra le pareti intrise di storia rossazzurra della Mostra dello Sport Catanese, volteggerà ancora una volta il falco Luís Airton Oliveira Barroso, campionissimo di livello internazionale che fece impazzire la tifoseria catanese fra il 2002 e il 2004 con gemme di rara bellezza: dalla tripletta al Messina alla danza infinita nel 3-3 di Palermo del 19 aprile 2003. Un appuntamento da non perdere. Assolutamente.
Il siluro di Cipriani che ammutolì Palermo
Q
uella del 21 febbraio è una fra le tante date cerchiate di rossazzurro. Il pomeriggio di 26 anni fa il Catania di Salvo Bianchetti regalava alla tifoseria catanese una delle vittorie in trasferta più belle. Alla “Favorita” di Palermo – allora si chiamava semplicemente così – un battagliero Liotru riuscì nell’impresa di violare l’impianto palermitano, popolato da oltre trentamila palermitani, facendo uno sgambetto ai rosanero di mister Angelo Orazi lanciatissimi verso la promozione in Serie B. A sbloccare il risultato, al minuto 20 del primo tempo, un missile su punizione di Loriano Cipriani scagliato da oltre trentacinque metri. Il raddoppio arrivò puntuale a metà della ripresa con Gianfranco Palmisano, entrato in campo proprio al posto del bomber livornese, al termine di un veloce contropiede. Palermo-Catania 0-2 per la felicità del Presidentissimo Angelo Massimino e della massiccia rappresentanza catanese assiepata nella parte alta della Tribuna Monte Pellegrino. Una vittoria, festeggiata con una calorosa accoglienza alla squadra al Gelso Bianco, che rappresentò l’ultima vera grande gioia prima dell’ingiustizia perpetrata dal Palazzo nel torrido 31 luglio dello stesso anno.
Un ovale carico di speranza
I
l 2019 della Mostra dello Sport Catanese si è aperto così come si era chiuso il 2018, con un nuovo bagno di folla che ha riversato negli ampi spazi del centro commerciale tantissimi volti briosi e gioiosi. Felicità espressa dai tanti bambini presenti all’evento dedicato al Rugby. Una manifestazione nella quale, oltre all’aspetto strettamente agonistico, è stata rimarcata la valenza sociale che riveste questo sport all’interno del territorio catanese. Il pomeriggio del 24 gennaio è stato inaugurato – con tanto di palla ovale al braccio – dalla rappresentativa de Le Nuove Vele, associazione no-profit presieduta da Aurora Grasso, protagoniste del calendario auto ironico Le signore di Catania realizzato a sostegno dell’attività condotta dai Briganti Rugby di Librino. Divertimento ma anche tanta commozione, con l’immancabile ricordo di Benito Paolone, storico fondatore dell’Amatori Catania Rugby, nelle parole dei vertici societari biancorossi e dell’ex rugbista, oggi team manager del club, Massimiliano Vinti. Presenti, oltre alle delegazioni del San Gregorio Rugby, CUS Catania Rugby e Vulcano Etna Rugby, anche Orazio Arancio, presidente del Comitato regionale FIR Sicilia, e l’Assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi. Evento intenso concluso dalle parole cariche di speranza di Padre Salvatore Cubito, parroco dalla Parrocchia Resurrezione del Signore di Librino e direttore dell’ufficio diocesano sport turismo e tempo libero. Ideatore della Mostra Luccio Di Grazia Testi Salvatore Giovanni Emanuele Progetto grafico: Bruno Marchese Foto Nino Russo