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anno II n° 2 Aprile 2010
giornale d’informazione, attualità e cultura
La Museruola all’informazione
pag. 2
Pedara 15 Maggio, un Gol per la vita
pag. 3
La piaga della disoccupazione
pag. 4
Personaggio del mese: Enrico Lo Verso
pag. 6
Movimento a cinque stelle
pag. 7
Veronica, la ragazza Allakatalla
pag. 8-9 Mestieri antichi: Giovanni, Maestro d’ascia
pag. 11 Io sto con Emergency
pag. 14
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Aprile 2010
Alla scoperta delle nuove tessere ACI 2010
Conosciamo la nuova campagna associativa ACI 2010. Il portafoglio associativo 2010 comprende 5 tessere+ tessera ACI Sara+ nuova tessera giovani. La top di gamma è la tessera Gold. Come mass market si distingue la tessera Sistema. Come targettizzate: One, Club, Vintage, Okkei. Come novità, anche le tessere One e Okkei offriranno il soccorso alla persona e non solo alla targa associata. Non saranno più in vendita le tessere Motocity e Young che confluiscono nella nuova tessera giovani-Viaggi proposta solo nella formula del ‘modulo’ riservato ai soci (€ 39). La novità assoluta è rappresentata dalla nuova Tessera Multifunzione che accorpa in sé, oltre all’attuale tessera che garantisce servizi associativi, anche una carta prepagata ricaricabile, con la nuova funzione di pagamento, senza alcun aumento di costo delle tessere e alcun canone annuo per la funzione di pagamento. Non richiede un conto corrente bancario ed è un “borsellino elettronico” sul quale poter caricare in anticipo una somma di denaro da spendere ovunque. La carta prepagata ACI, dotata
di IBAN riportato sul retro, è un per i giovani nel 2007. Il costo vero e proprio “conto viaggian- annuale è di 39 €. Questa tessera te” sul quale ricevere bonifici o garantisce due soccorsi stradali accreditare stipendi/pensioni, in Italia alla persona e alla targa sicuro, economico, semplice da (a scelta del Socio); fino a 50 euro usare,indicato per la famiglia di rimborso per spese viaggio/ (es. no cash ai figli in viaggio) albergo (veicolo non riparabile e per gli acquisti su internet. in giornata); evoluzione “Show Come utilizzarla? In Italia, pa- your Card!” (georeferenziazione gamenti tramite POS su circuito su aci.it; info su 803.116; downVISA Electron; pagamenti trami- load offerte georeferenziate su te POS su circuito PAGOBAN- cellulare/navigatore); corsi graCOMAT: prelievi presso ATM tuiti per recupero punti patente. (costo € 1,50; max giornaliero Inoltre, la nuova tessera Okkei prelevabile € 250 e nessun limite ha la funzione di carta prepagamensile); pagamenti su internet ta ricaricabile e garantisce corsi e pagamenti del bollo e di tutti i omaggio di guida sicura presso servizi ACI presso i punti di ven- i centri di Vallelunga e Brescia, biglietti dita ACI. omaggio All’estero per concerè possiti ed evenbile effetti, biglietti tuare paomaggio gamenti per la Fortramite mula 1 a POS su Monza, e circuito un bonus VISA e di 5 euro prelievi di traffico in contantelefonico/ te presso La nuova tessera ACI Multifunzione SMS all’atATM (costo € 1,50 area euro; € 5 area non tivazione della carta prepagata. Infine, la tessera ACI Gold, che euro). Scopriamo ora nel dettaglio tutti i nel 2010 si fa più ricca, con una vantaggi della nuova tessera per maggiore estensione territoriale i giovani OKKEI, nata dall’ana- (salgono a 33 i paesi coperti dallisi dei risultati della ricerca di la Gold, oltre a Unione Europea, mercato condotta sui giovani la Svizzera, Croazia). scorsa estate e dall’esperienza ACI Gold si conferma essere il della tessera ACI Young, la pri- prodotto più ricco e completo. ma formula associativa pensata Offre il massimo dei servizi tec-
nici e il massimo dei servizi ‘a casa’: con le assistenze sanitarie (pediatra e cardiologo) e oggi anche con il nuovo ‘pacchetto casa’ che prevede assistenza anche a casa 24h su 24h per i soci Gold con l’invio di: fabbro o falegname per guasti alle serrature, rottura delle chiavi; elettricista in caso di black out; idraulico per danni da infiltrazione, allagamento, mancanza acqua. In tutti i casi rimangono a carico di ACI: diritto di chiamata ed € 200 max di spese. Associarsi all’ACI significa usufruire di servizi esclusivi (assistenza alla persona; auto sostitutiva 30 giorni per furto anche all’estero; rientro a casa/ rimpatrio del veicolo; rimborso dei corsi per recupero punti patente). Inoltre, le nuove tessere, competitive e convenienti (valgono sempre di più e non variano di prezzo, da un minimo di € 20 a un massimo di € 99) garantiscono tutta l’assistenza e la professionalità 24h su 24h; e il costo della tessera si ripaga completamente, fruendo delle tante occasioni di sconto su traghetti, noleggi, hotel, musei, teatri, parchi divertimento, abbonamenti Mediaset Premium, bolletta elettrica.
L’editoriale
La museruola all’informazione
“Decisione di assoluta gravità”, così, nella conferenza stampa indetta dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana, è stata definita la decisione del Consiglio di amministrazione della Rai di sospendere, qualche mese fa, una serie di programmi di approfondimento durante la campagna elettorale. Così si legge in una nota diffusa dai vertici Rai: “Il Consiglio di Amministrazione della Rai, in applicazione del Regolamento della Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi, ha deliberato a maggioranza la sospensione temporanea, per il periodo relativo alla seconda fase della campagna elettorale, della messa in onda dei programmi di approfondimento informativo ‘Porta a Porta’ (Raiuno), ‘Annozero’ e ‘L’ultima Parola’ (Raidue), ‘Ballarò’ (Raitre)”. Sarà stata davvero la par condicio il problema? Suona strano, considerando che la par condicio è in vigore dal 2000 e che mai una simile decisione era stata neanche ipoteticamente ventilata. E proprio sulla par condicio Santoro ha commentato: “E’ una violenza che non si esercita contro di noi ma contro il pubblico, non e’ un provvedimento fatto in base alla legge, ha un solo nome: censura”. Il Presidente della Rai ha giustificato la decisione con la volontà di dare “un segnale di sfiducia nei confronti dei conduttori dei programmi, presumendo che non siano capaci di gestire lo spazio loro affidato”. Quale che siano state le motivazioni alla base di una simile decisione senza precedenti poco importa. Quello che è rilevante, anche a distanza di qualche mese, è che si è verificata una scandalosa sottrazione dell’informazione del più diverso orientamento. È come dire che tutti i giornalisti sono inaffidabili e tutti i cittadini incapaci di discernere, comprendere e gestire le informazioni ricevute. Il clima, già fetido, che grava sull’informazione italiana si è imputridito ancora di più. Luttazzi, intervenendo sull’argomento nella trasmissione, con ascolti da capogiro, “Raiperunanotte” ha asserito: “L’uso che Minzolini, Masi e Berlusconi hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. Così ha cominciato Hitler!”. Ci è rimasta solo la satira come ultimo baluardo della vera libertà di informazione. Speriamo che non venga imbavagliata anche quella. Tiziana Campo BALLARO’ NEWS - Editore: SaperexGuidare - Giovanni Calì. Direttore Responsabile: Tiziana Campo. Direttore Editoriale: Giovanni Calì. Caporedattore: Antonella Capizzi. Collaboratori: Nelly Gennuso, Andrea Giuffrida, Veronica Mannino, Stefania Patanè, Carmelo Guglielmino, Giulia Calì. Foto della modella: Francesco Dispinzieri, Alessio Bertino. Redazione: V. Fortuna, 24 Catania. Tel. 3394999393 email: giovanni.cali@saperexguidare.it Pubblicità: Itaca Group tel. 3286925521. Grafica & Stampa T.M., Via N. Martoglio, 93 - S. Venerina (CT). Distribuzione gratuita ai soci ACI di Catania e per tutti i lettori a Catania, in tutti i Comuni dell’hinterland, nella edicola Marzà Salvatore v. Bellini, 7/A a S. A. Li Battiati nelle edicole Edicolè v. Roma 261 ed Editel di Bulla Fabio, v. Duca d’Aosta 34 a S. G. la Punta e Tabaccheria Edicola di Pappalardo Giovanni, p.zza Don Diego 3 a Pedara e a p.zza Stesicoro presso Winplay. Registrazione Tribunale Catania iscr. n°12 del 13/03/2009. Il giornale viene stampato utilizzando carta ecologica in mais. Per l’edizione on line, www.ballaronews.it, in cui troverete anche uno spazio dedicato ai redazionali delle varie aziende. Buona lettura.
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“Un Gol per la Vita”: Sport e Sicurezza Stradale
15 Maggio, partita di calcio tra la squadra Nazionale Attori e i Vip e Giornalisti siciliani
Quando lo sport diventa un modo per veicolare messaggi dalla fortissima rilevanza sociale. Questo il connubio che si realizzerà con l’evento “Un gol per la vita”, che si terrà il 15 Maggio alle ore 16 presso lo Stadio Comunale di Pedara. La nazionale di calcio attori sfiderà la squadra Vip e Giornalisti siciliani e la Dimotor Team, in un triangolare di beneficenza in memoria di Claudio Tomarchio e Gianfranco Troina, entrambi giovanissimi che hanno perso la vita in incidenti stradali nel Comune di Pedara, non per tragica fatalità ma a causa di violazione di regole da parte di chi li ha investiti. Giovanni Calì, Presidente Nazionale dell’Associazione SaperexGuidare, da anni impegnata proprio in campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale, spiega che “questo evento è stato fortemente voluto per raccogliere fondi da destinare interamente alla realizzazione, con l’Associazione SaperexGuidare, di un progetto sulla sicurezza stradale rivolto alle scuole medie catanesi. Le scuole medie – continua Calì - mai sono state interessate da campagne di prevenzione stradale. Eppure, Catania è la città col più alto numero di morti per incidenti stradali. Si conta addirittura un morto al giorno sulle due ruote. Questo la dice lunga sul fatto che progetti di prevenzione stradale nelle scuole medie non siano stati attuati. Più volte – continua il Presidente di SaperexGuidare - abbiamo proposto campagne di sensibilizzazione da rivolgere proprio agli studenti di scuola media, ma non siamo stati ascoltati. L’evento “Un gol per la vita” consentirà appunto di colmare questo preoccupante vuoto di prevenzione e sicurezza stradale proprio in quella fascia d’età – i ragazzi delle medie appunto – in cui è fondamentale inculcare e radicare l’educazione al rispetto delle regole del codice della strada. Il progetto del camper è un progetto dall’indiscussa efficacia e ciò è dimostrato dai grandi e continui riscontri, ad amplissimo raggio, che riceviamo nel corso delle campagne di sensibilizzazione SaperexGuidare. Questo progetto - puntualizza Calì - nasce in memoria di Claudio Tomarchio e Gianfranco Troina,
entrambi da me conosciuti, che hanno perso stradali, specie se si tratta di ragazzi. Questa la vita in incidenti stradali a causa di una partita farà in modo di accendere i riflettori infrazione delle regole, perché gli incidenti sulla problematica della sicurezza stradale stradali non sono mai tragiche fatalità, ma in maniera ampia. Non potevo assolutasono sempre legati e mente mancare, perché quando un evento è collegati, appunto, a così nobile e rilevante a livello sociale, non una infrazione delle aderire sarebbe assurdo. Mi impegnerò a regole. Desidero rin- fare un tunnel a Francesco Giuffrida”. graziare, oltre a quan- Anche il diretto “antagonista” sul campo di ti parteciperanno a Giuseppe Castiglia, l’attore Francesco Giufquest’evento, il Sinda- frida, terzino destro della Nazionale Attori, co di Pedara Anthony si è gettato a capofitto in quest’iniziativa. Barbagallo, Giuseppe Spiega Francesco: “Ho sposato con passione Castiglia e Francesco questa iniziativa principalmente per ricorGiuffrida che hanno dare, in questo giorno di festa e divertimenfortemente voluto e to, Claudio che non c’è più a causa di un sostenuto questa no- incidente stradale e che ha fatto parte e fa stra iniziativa”. tuttora parte della mia famiglia. Il mio im“Un gol per la vita” pegno di cuore e di testa in questa manifevedrà il coinvolgi- stazione ha come fine primario quello di far mento di attori famo- comprendere a tutti che quando siamo alla si, di vip nostrani, di guida dobbiamo avere la testa sulle spalle. rappresentanti del La mia – conclude Francesco, scoperto dal mondo giornalistico celeberrimo regista Gianni D’Amelio – era siciliano. Tutti insieme, con la loro entu- una partecipazione obbligata, dal momento siasta partecipazione, si faranno portavoce che credo moltissimo nel progetto portato dell’importanza di simili campagne di sen- avanti strenuamente dall’Associazione Sasibilizzazione e prevenzione stradale. perexGuidare”. A tal proposito Giovanni Calì sottolinea che Non possiamo che condividere in pieno “per dare un respiro anche nazionale all’ini- l’appello del Presidente Giovanni Calì: “Veziativa, abbiamo pensato di coinvolgere la nite in tanti perché è fondamentale che si Nazionale attori, grazie all’impegno dell’at- divulghi, nella maniera più capillare possitore Francesco Giuffrida che da sempre ha bile, il messaggio sulla sicurezza stradale”. sposato il nostro progetto. Il coinvolgimento Un “Gol per la vita” non solo calcio, ma una della realtà siciliana è garantito dalla squa- partita per la vita. Tiziana Campo dra composta da giornalisti e Vip siciliani, con in testa Giuseppe Castiglia, testimonial da anni dell’Associazione SaperexGuidare”. Proprio Giuseppe Castiglia dichiara di aver “con entusiasmo accettato di partecipare a questo importante evento per lo stesso motivo per cui ha accettato di essere testimonial dell’Associazione SaperexGuidare. Mi impressionano i numeri tragici legati agli incidenti Da sinistra: Giuseppe Castiglia, Fabio Formosa, la modella di Febbraio Chiara e Francesco Giuffrida
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La piaga della disoccupazione catanese
Aprile 2010
Intervista al Segretario generale della Camera di Commercio di Catania, dott. Alfio Pagliaro
Checché se ne dica, la disoccupazione c’è e non cessa a diminuire, specie in Sicilia. Quanto a Catania, dal Dossier Cgil 2009 sul lavoro si evince un aumento del tasso di disoccupazione, nel corso del 2009: ben oltre il 20%. (maschi 16,7% , femmine 30,6%. Fonte: Provincia regionale, aggiornamento Giugno 2009). La disoccupazione giovanile (meno di 24 anni) si attesta al 50% (a Catania e provincia un giovane su due non lavora). L’industria perde il 10% di occupati. Nel settore Scuola, il 2009 ha contato più di 1200 docenti e 300 ATA rimasti senza incarico. Lo scorso 12 marzo è stato organizzato dalla CGIL uno sciopero nazionale generale. In occasione della conferenza stampa la Segretaria Generale della Cgil siciliana Mariella Maggio ha dichiarato che in “una Sicilia in cui la povertà relativa viaggia intorno al 50%, tra il 2008 e il 2009 (primo trimestre) sono andati perduti 58 mila posti di lavoro (8 mila nell’agricoltura, 29 mila nell’industria, 19 mila nel commercio)” e ancora sull’industria ha rilevato che “in 7 anni è stato cancellato un quarto del valore aggiunto dato da questo settore, se calcoliamo che c’è stato un calo del manifatturiero del 24% e delle costruzioni del 22%”. Con il Segretario Generale e Conservatore del Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Catania, dott. Alfio Pagliaro, abbiamo analizzato la situazione occupazionale della nostra città. Qual è la sua opinione sull’attuale situazione economica catanese? E’ sotto gli occhi di tutti che stiamo attraversando un periodo nerissimo sotto il profilo dell’occupazione. Basta richiamare alcune vicende legate a varie aziende, quali la SAT, la SAWYER ex Meder, e la stessa ST Microelectroni-
cs, che però sembra aver scongiurato il pericolo di ulteriori ipotesi di licenziamento grazie all’accordo stipulato con ENEL e SHARP per la produzione di pannelli fotovoltaici. Il punto è riuscire a comprendere se i soggetti pubblici preposti - e di riflesso la nostra comunità imprenditoriale - abbiano le forze per poter invertire questa tendenza, soprattutto ritornando ad assumere e creare nuova occupazione. Purtroppo queste domande non trovano risposte adeguate a breve termine. Gli enti pubblici dovrebbero avviare inter-
venti nel settore dell’edilizia, ad esempio con l’apertura di piccoli cantieri (ad esempio nell’ambito stradale e/o degli immobili) per rimettere in circolo il motore economico. Ciò significherebbe far lavorare non solo gli operai, ma tutta una fitta rete di attività connesse a queste opere. Quanto agli imprenditori, ritengo vi sia un deficit strutturale nel nostro tessuto territoriale. Infatti, dopo la chiusura di aziende legate ai famosi “Cavalieri del Lavoro”, non c’è
stato più un soggetto economico di tale valenza imprenditoriale; e oggi al di fuori della grande distribuzione organizzata non esistono grandi aziende e rimangono in vita, seppur faticosamente, le micro aziende, soprattutto a gestione familiare. Proprio la mancanza di posti di lavoro ha creato anche nelle nuove generazioni l’idea che avviando un’attività imprenditoriale si possa sopperire alla carenza di occupazione. Si è così diffusa la tendenza a creare imprese quali forme di auto impiego. Il dato del 2009 su Catania (che ancora non possiamo confermare) rispetto all’anno precedente mostra un incremento del numero di imprese individuali che nascono rispetto alle ditte cessate: una evidente controtendenza rispetto all’attuale crisi economica. Con quale risultato, però? Molto spesso i nuovi e giovani imprenditori investono i soldi forniti dalla famiglia o si indebitano e, dopo circa due anni, sono obbligati a chiudere i battenti, perché magari non possiedono la giusta preparazione e la mentalità dell’imprenditore. Altre volte, non riuscendo più a pagare le imposte, ci si cancella dai registri e si scivola nel lavoro nero, cosa che riguarda soprattutto l’ambulantato e l’artigianato. Basta fare un giro per le strade cittadine per rendersi conto dell’aumento smisurato degli ambulanti abusivi negli ultimi due anni. Come si potrebbe incentivare una
nuova economia, incentivando i giovani? Gli incentivi economici ci sono. Appena poco tempo fa la Regione Sicilia ha stanziato un fondo per l’imprenditoria giovanile e femminile; ma mi chiedo se quel giovane, che abbia avuto la possibilità di accedere al fondo, sia in possesso di quella necessaria cultura di impresa, ovvero di un’idea vincente. È indispensabile che ci sia una forte spinta da parte dei soggetti pubblici, quanto meno creando le condizioni affinché l’imprenditore, che è già radicato sul territorio, possa incrementare il suo volume d’affari in modo da assumere personale. Inoltre bisogna iniziare a lavorare nelle scuole e nelle università per formare i giovani e far comprendere loro quello che significa scommettere sulle proprie potenzialità e sulla propria forza nel creare un’impresa vincente. L’apertura “furiosa” di Centri Commerciali a Catania incide positivamente sul contesto occupazionale? Centri commerciali, croce e delizia del sistema economico di un territorio. Bisogna stabilire là dove fissare l’asticella dell’equilibrio fra benefici a favore del consumatore (in termini di competitività e riduzione dei costi) e i costi che l’intera collettività paga in termini di chiusura dei piccoli esercenti. E’ chiaro che non è una scienza esatta, però dai fatti in nostro possesso, possiamo pensare che la “rapidità” con cui i centri commerciali aprono e chiudono, la loro alta concentrazione e la continua richiesta di nuove aperture non sono finalizzate a quello che dovrebbe essere il principio base di un centro commerciale, ossia la riduzione dei costi, bensì alla speculazione edilizia. Stefania Patanè
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Aprile 2010
Prevenzione e Sicurezza Stradale nell’Unione dei Comuni della Valle degli Iblei Grande successo della II edizione del progetto SaperexGuidare
Si è appena conclusa la seconda edizione del Progetto di Prevenzione e Sicurezza Stradale, realizzata dall’Associazione SaperexGuidare, nel territorio dell’Unione dei Comuni della Valle degli Iblei, in provincia di Siracusa. Il progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Prof. Paolo De Luca che, dato l’alto indice di gradimento riscontrato nella passata edizione, ha voluto riproporlo anche quest’anno a tutti gli studenti di terza media del proprio territorio che comprende Buccheri, Buscemi, Ferla, Cassaro, Palazzolo Acreide, Canicattini Bagni e Sortino. Anche quest’anno gli studenti hanno
mostrato vivo interesse e partecipazione. Insegnanti e presidi hanno molto gradito la realizzazione del progetto e ne hanno auspicato una riproposizione negli anni a venire. Il progetto SaperexGidare è stato studiato e realizzato in modo da catturare l’attenzione dei “ragazzi in età da ciclomotore”. Nel progetto infatti il binomio campercomputer non è casuale, ma studiato in
modo da rendere appetibile ai ragazzi una materia come la sicurezza stradale, verso la quale altrimenti non mostrerebbero alcun interesse. Anche la piattaforma informatica utilizzata, arricchita da materiale multimediale fornito dalla sezione Studi e Ricerche sulla Sicurezza Stradale dell’Automobile Club d’Italia, serve a mantenere sempre alta l’attenzione degli studenti
e a trasmettere loro l’importanza del rispetto delle regole per ridurre i rischi e rendere le strade più sicure. Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di promuovere, attraverso il camper della Sicurezza Stradale in sinergia con l’Automobile Club d’Italia, l’utilizzo costante dei sistemi di sicurezza - come norma di prevenzione della traumatologia della strada - nonché la prevenzione. Il tutto con la finalità di creare una nuova cultura di comportamenti e di educazione stradale, sottolineando che il rispetto delle norme riduce i rischi e migliora la sicurezza di tutti. Giulia Calì
Come richiedere il rimborso dell’IVA sui rifiuti
Chi ha pagato l’Iva sui rifiuti, pari al 10% del totale, può chiederne il rimborso per gli ultimi 10 anni (vedi sito Codacons). L’Iva non può essere pagata su una tassa e lo smaltimento rifiuti è considerato tale. Il costo dello smaltimento rifiuti dovrebbe tendere a zero con politiche di riciclo e di diminuzione degli imballaggi. Per ora risparmiamo il 10%. “La Cassazione ha stabilito che la tassa dei rifiuti è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’iva su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto “tassa”. Pertanto tutti
gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi, inoltre controllando sul sito “federconsumatori” si evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente, ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia, gente come anziani o fasce inferiori che non sanno i loro diritti non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta. Pertanto alleghiamo il modulo che contiene le spiegazioni per la compilazione,
anche in formato word se volete compilarlo direttamente a video. Fate girare comunque tale comunicazione che, come al solito, i mezzi di comunicazione non ne parlano.” Antonella Capizzi Chiedete il rimborso dell’Iva. Scaricate e inoltrate il: “Modulo richiesta di rimborso dell’IVA per la Tariffa di Igiene Ambientale/Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani” www.beppegrillo.it
Il Team catanese SDM Racing al Trofeo Italiano di Motociclismo
Quest’anno la nostra Provincia potrà contare un primato nel settore del Motociclismo. Infatti gli unici tre siciliani che parteciperanno al Trofeo Italiano di Motociclismo, categoria 600 cc, saranno: Gianvito Sorbello (33) di Giarre, Francesco De Pasquale (23) di Acireale e Luca Milioto (36) di Gravina di Catania, i quali hanno costituito, da circa un anno, il TEAM SDM RACING. Luca e Gianvito gareggeranno, appunto, per il Trofeo Italiano; mentre Francesco correrà per la Michelin Power Cup, una manifestazione sempre nazionale che si svolgerà in parallelo (stesse piste, stesse giornate) con il Trofeo Italiano,
il quale avrà inizio il 5 Maggio prossimo a Misano, in Emilia Romagna e si prolungherà, da Roma in su, fino a Settembre per un totale di 5 giornate. Francesco de Pasquale è stato già Campione Italiano nel 2007, classe 600 cc under 20; mentre Gianvito ha vinto la competizione regionale Continental Race Cup nel 2009. Luca, uno dei componenti, ci racconta che l’idea di mettere su il Team ha avuto origine dalla grande passione per le due ruote che li accomuna, che ha trasformato un semplice divertimento in uno sport da coltivare e
sostenere, transitando in breve tempo dalla strada alla pista. “Un’idea nata un po’ per gioco che però sta prendendo sempre più forma – spiega Luca. Siamo gli unici tre siciliani e con le nostre sole forze stiamo partecipando al Trofeo Italiano per rappresentare la nostra terra in una competizione nazionale; speriamo che questo possa portare in alto il nome della Sicilia e di Catania in particolare. E’ pur vero che per giungere a buoni risultati il nostro team ha bisogno del supporto di molti sponsor che credano in noi e ci diano fiducia”. E allora non ci resta che augurare buona fortuna al TEAM SDM RACING: riscaldate i motori, ragazzi, la gara sta per cominciare! Stefania Patanè
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Enrico Lo Verso, fascino siciliano e talento indiscusso
Un attore di qualità,che vanta un bagaglio artistico dall’indiscutibile valenza. Ha al suo attivo una lista di film da inchino : da “Il ladro di Bambini” (in cui è stato preferito ad Antonio Banderas) a “Così ridevano”, entrambi diretti dal celeberrimo regista Gianni D’Amelio; a “Mario, Maria e Mario” di Ettore Scola, ad “Hannibal” di Ridley Scott, a “Salvatore Questa è la vita” di Gian Paolo Cugno, per citarne solo alcuni. Parliamo del siciliano Enrico Lo Verso, uno dei pochi attori italiani in grado di alternare film d’autore a importantissime partecipazioni internazionali che lo hanno reso celebre anche all’estero. Adorato in Francia per la sua partecipazione in “Farinelli - Voce regina” di Gerard Corbiau; noto oltreoceano per i suoi ruoli in film come “Hudson Hawk, il mago del furto”, al fianco di Bruce Willis o ne “L’educazione fisica delle fanciulle” di John Irvin; molto apprezzato dal grande pubblico anche per la sua partecipazione a importanti fiction e film tv come “Mosè”, “I miserabili” e “Mogli a pezzi”. Enrico, hai amato lo spettacolo fin da bambino. Com’è nata la tua avventura da attore? L’episodio principe risale a quando avevo otto anni e andai al Teatro Greco di Siracusa. Da quel giorno conobbi un nuovo gioco, oltre a Zorro o a nascondino, divertendomi declamando ad alta voce. All’età di 16 anni, poi, partecipai ad uno spettacolo con il mio Liceo (il Gargalo di Siracsa). Feci parte del coro nell’Agamennone e rimasi affascinato dal lavoro di squadra, dal gruppo, dalla cavea stracolma che contava oltre 10 mila spettatori, apprezzando anche la durezza e la serietà della situazione e del lavoro. Questi i due episodi che mi hanno fatto comprendere che recitare era ciò che davvero volevo fare.
Il film a cui sei maggiormente legato? I film so piezz’e cori. Mentre ne fai uno, ti dedichi con tutto te stesso a quello, mettendoci anima, passione e amore. Persino quei film in cui non ho avuto rapporti piacevoli sul set o con la storia, tuttavia fanno parte di me e quando li rivedo o li richiamo alla memo-
ria, li ricordo sempre in positivo, tanto da salvarli. Ogni film è un momento intensissimo in cui si conoscono situazioni e persone nuove. Ad ogni film si dedicano 2 o 3 mesi della propria vita, vivendoli in una maniera tanto intensa da non poterli dimenticare. Metti a nudo te stesso e vedi gli altri a nudo. Cosa ti piace del tuo lavoro? Proprio questo continuo mettersi in gioco completamente e totalmente. Ogni volta è una sfida nuova. Non sai mai cosa avverrà nel momento successivo. È tutto una scoperta. Sei un attore molto poco sotto i riflettori, molto defilato, quasi mimetizzato, umile, nonostante la tua fama. Ti ritieni un attore,
per così dire, anomalo? Questo tuo modo di essere ti ha creato problemi nel lavoro? Quello che mi piace del mio lavoro è il lavoro in sé e per sé, la recitazione. Non mi piace l’apparire, il mostrarmi. Non mi interessa e non mi ci ritrovo. Oggi però è proprio lo stare sotto i riflettori che permette di andare avanti. Questo mio essere defilato mi pregiudica molto perché oggi è maggiormente perso in considerazione chi si sa vendere, piuttosto che chi sa fare le cose. Provo ad essere più “prezzemolino”, mi sforzo, ma purtroppo mi rendo sempre più conto che è proprio una cosa contraria alla mia natura. Mi trovo a disagio quando vado in contesti in cui mi forzo di essere presente. Forse il problema non è mio, ma della miopia di chi non si rende conto che, considerando ciò che ruota intorno allo spettacolo piuttosto che le capacità reali di chi sa fare lo spettacolo, perde un valore aggiunto. A cosa stai lavorando adesso? Progetti in cantiere? Proprio per la mia scarsa propensione ad apparire non ho molto in cantiere. Il 21 maggio, distribuito da Medusa, uscirà un film molto bello di Gian Paolo Cugno, girato tra Enna e Torino, dal titolo “La bella società”. È una storia corale, in cui interpreto il figlio di un ricco farmacista del paese che è Giancarlo Giannini. C’è un cast molto importante: Raul Bova, Maria Grazia Cucinotta, David Coco, Anna Safroncik, per citarne solo alcuni. Sto scrivendo una sceneggiatura e tra breve partirò per la Spagna per un altro film. Attualmente è nelle sale spagnole un film in cui ho recitato, “Room in Rome” di
Julio Medem, ambientato in una camera d’albergo a Roma. Come attore sei molto gettonato all’estero. Perché? Perché all’estero se scelgono un attore, specie se straniero, considerano le sue capacità, i film che ha interpretato, il suo modo di recitare, non il business che c’è e si crea intorno all’attore. All’estero, a differenza che in Italia, il marketing conta meno. Cosa ti è rimasto delle tue esperienze cinematografiche internazionali? Sensazioni molto positive, perché quando lavoro all’estero sono lì con le mie capacità. All’estero sono meno nome e più attore che non Italia, sono solo l’artigiano che lavora il legno. Un attore che apprezzi particolarmente e un regista con cui vorresti lavorare? L’attore che considero il più grande è sicuramente Marcello Mastroianni, ma anche Randone, il cui pensiero mi emoziona. Registi con cui vorrei recitare? Quelli bravi, non sono tanti ma ce ne sono. Cosa porti con te della nostra Sicilia? Cosa invece cancelleresti? Racconto un episodio per esprimere quello che amo della mia Sicilia: anni fa ero ad una conferenza a Londra per la presentazione del calendario Pirelli, in cui c’era una mia foto vicino ad una colonna. Una giornalista mi ha chiesto quanto tempo era occorso per realizzare quella foto e io ho risposto: “Duemila anni”. Ecco, proprio questa risposta utilizzo per dire cosa amo della Sicilia: porto dentro la bellezza di una terra che vanta duemila anni di storia. Cancellerei gli ultimi cento anni, cento anni di orrore che hanno massacrato la bellezza di interi paesini, di posti meravigliosi, di tradizioni, del concetto dell’uso pubblico. Non hai mai fatto mistero delle tue inclinazioni politiche. Una battuta sulla situazione politica italiana attuale? Quale politica? Tiziana Campo
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Movimento a Cinque Stelle, quando la politica è dei cittadini I grillini contro il sitema dei partiti: “Viviamo in partitocrazia, non in democrazia”
Istanze ecologiste e attenzione per l’ambiente, senza sottovalutare il risparmio energetico, sono questi i punti chiave intorno a cui si è sviluppato il “Movimento a Cinque Stelle” di Beppe Grillo, un vero e proprio movimento politico, nato nell’ottobre del 2009, che in Piemonte, Emilia Romagna e Toscana ha raggiunto ottimi risultati. Il 25 gennaio 2007 Grillo spiega che ormai occorre «ripartire dai Comuni. I partiti sono anacronistici, finiti e autoreferenziali». Per far ciò la via da seguire dovrà essere quella di esprimere «liste civiche in ogni Comune» e arrivare così ai «Comuni a Cinque Stelle». Le Cinque Stelle rappresentano cinque settori particolarmente importanti della nostra realtà sociale e ambientale: energia, sviluppo, trasporti, ambiente e acqua, che possono essere considerati dei diritti naturali del cittadino da cui siamo stati espropriati dai partiti. Proprio i partiti sono un mondo a parte, un circolo che va in televisione, legge i giornali, che pensa al Pil ma non alle pensioni, al lavoro e al precariato. Vengono considerati delle macchine di potere e di clientela, che gestiscono interessi senza perseguire il bene comune. L’idea che sta alla base del progetto è che la rivoluzione debba partire dai cittadini, attraverso il loro impegno e la loro partecipazione. Per costruire un mondo migliore non possiamo delegare il compito
di rinnovare la “nostra” società a personaggi
che in buona parte non ci rappresentano, guidati solo da interessi personali. Per migliorare le cose, dobbiamo realizzare quella che Beppe Grillo chiama “Democrazia Diretta”, quella forma di democrazia in cui non esiste il meccanismo della delega politica, bensì quello della diretta partecipazione degli individui alle decisioni riguardanti la collettività. «Il Movimento a Cinque Stelle non ha ideologie, ma idee. Non è di destra o di sinistra. Non vuole leader o politici di professione, ma cittadini eletti da altri cittadini per la gestione della cosa pubblica», afferma Grillo. Quali punti chiave, il movimento punta sulla creazione di posti di lavoro “verdi” e sul rifiuto di progetti inquinanti e costosi, tra cui gli inceneritori, mirando nel
complesso a una migliore qualità della vita e a una maggiore giustizia sociale. Progetti dunque di risparmio energetico, di eliminazione dei rifiuti urbani, di mobilità sostenibile, di protezione del territorio dalla cementificazione, di telelavoro, di informatizzazione. Duemilacinquecento euro al mese anziché diecimila, questo lo stipendio dei due grillini, Davide Bono e Fabrizio Boilè, eletti nel consiglio regionale del Piemonte. Tutto il resto andrà a finanziare il movimento, che d’ora in avanti ha bisogno di poter disporre di qualche risorsa economica per tentare un radicamento sul territorio. La decisione del Movimento Cinque Stelle riguarda tutti i consiglieri eletti in Italia, ma è perfettamente condivisa da Bono, che dichiara di essere disponibile a percepire anche meno: «E’ una cifra di tutto rispetto, ci sono professionisti che vivono con molto meno». Oltre a fornire fondi al movimento, spiega il leader piemontese del Movimento Cinque Stelle «i soldi che avanzeranno ci consentiranno di finanziare progetti sociali, un sostegno ad una
scuola decentrata per potenziare i collegamenti informatici, una iniziativa concreta per migliorare la vita di un quartiere disagiato». Il giovane medico Bono, dice anche che la sua prima missione sarà quella di verificare la reale intenzione dei neo consiglieri di ridurre indennità e prebende: «Li conteremo, vedremo subito se le promesse saranno mantenute». Il Movimento a Cinque Stelle può essere dunque considerato il più importante esperimento, attualmente in atto, di politica partecipata e organizzata solo dai normali cittadini. E i grandi consensi, riscontrati intorno a questa nuova realtà da parte di cittadini dalla più disparata estrazione sociale, sono la dimostrazione lampante della delusione degli italiani nei confronti della tradizionale politica, vista soprattutto da parte dei giovani come troppo lontana da quello che dovrebbe essere il suo fine intrinseco: la cura e l’attenzione per gli interessi della collettività. Veronica Mammino
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Per il look di Veronica: gioielli, occhiali, abiti, S
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Scarpe, acconciatura e servizio fotografico di...
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“Che le strade diventino transito di vita e non di morte” Lettera di una mamma che ha perso il figlio in un incidente
Pedara, Aprile 2008
So di lei, dove abita, quanti anni ha, dov’è nato, come si chiama, che in estate trascorre le sue giornate a Nicolosi, che non è sposato e non ha figli. So tante cose di lei, eppure non la conosco, ma so che lei ha cambiato la mia vita. Sono la mamma di Claudio, il ragazzo che la sua distrazione ha portato via per sempre da me. Lei ha ucciso i miei sogni, il mio futuro e anche una parte di me. Vorrei che lei sapesse quanto eravamo felici prima di quel maledetto giorno..e di quanto è grande la nostra disperazione. Lei non sa quello che un figlio ti da e quello che provi quando un figlio non torna più a casa. Quando ti viene voglia di abbracciarlo, quando hai voglia di sentire ancora la sua voce, il suo profumo, vedere il suo sorriso, guardare i suoi occhi; quando arriva il suo compleanno e gli auguri non puoi farglieli mai più; quando guardi le sue foto, quando apparecchi la tavola e il suo posto sarà per sempre vuoto; quando corri nella sua stanza e speri di trovarlo lì; quando urli il suo nome e non ti risponde; quando il dolore ti devasta l’anima; quando il silenzio ti fa impazzire; quando devi tenere duro e andare avanti; quando speri che è solo un sogno e che non può essere vero e poi ti accorgi che non è così. Questa è l’amara realtà e non posso fare nulla per cambiar-
la […] I miei giorni passano lenti uno dopo l’altro, senza essere diversi: lo stesso dolore, la stessa rabbia. Vado tutti i giorni al cimitero e in quella strada dove il cuore di mio figlio ha avuto gli ultimi battiti di vita. Non conto più le notti passate a piangere e a pregare. Spero tanto di non vivere a lungo e che nessuna mamma conosca il sapore amaro di queste lacrime.. perché perdere un figlio è come se ti sottraggono una parte di te stessa. Non esiste parola o gesto che possa consolarmi. Sto facendo soffrire chi mi ama e mi vuole bene. È così difficile vivere senza il mio adorato Claudio. L’ho amato ancora prima che venisse al mondo. Immaginavo per lui le cose più belle..lo guardavo con orgoglio di mamma ed ero felice di vederlo crescere così bello e forte..e invece l’ho visto tornare a casa dentro una bara chiusa. Perché la vita non ci ha lasciato il tempo per vivere ancora momenti belli? Tutto è cambiato. Non possiamo più essere felici come prima. Claudio ci manca troppo: lui ci travolgeva con la sua allegria e la sua voglia di vivere. Adesso invece conto i giorni, le ore, i minuti che se n’è andato via. Vivo nel suo ricordo e vorrei raccontare di lui a tutte le persone che incontro, per far sapere che al mondo è esistita una persona speciale come il mio Claudio, che non aveva fatto niente di male per meritare questo. Vorrei che nessuno si dimenticasse di lui e di quanto è
stato amato. Rimane l’amarezza per ciò che è stato e non potrà più essere. Il dolore per un figlio che non torna più per i genitori è un anticipo alla fine. So che lei è un professore e desidero che lei faccia un piccolo gesto per me e per mio figlio, affinché la sua morte non sia stata inutile: parli ai suoi giovani, insegni che la vita è bella, che bisogna amarla e che la vita non è solo divertimento ma è fatta anche di regole che vanno rispettate, meglio se per amore. Un incidente non è mai un evento naturale ma è sempre procurato da azioni umane sbagliate. Un mezzo che circola sulla strada è un’arma che uccide. Non c’è differenza con una pistola o un coltello. Bisogna mettersi alla guida con la consapevolezza che stiamo usando uno strumento di morte per noi e per gli altri. Bisogna affrontare le nostre azioni con responsabilità e rispetto, per far finire questa strage di giovani sulle strade, ricordandoci che, insieme a tante vite spezzate, ci sono giovani che rimangono disabili per tutta la vita; e le famiglie rimangono segnate con un peso unico e doloroso da portare per sempre... Facciamo in modo che le strade diventino transito di vita e non di morte..Parli lei in memoria di quelle persone che non hanno più voce... Maria Grazia, mamma di Claudio
Coolmagazine village 2010: l’oasi del relax
Villaggio Baia Samuele 30 Aprile - 1/2/3 maggio - Marina di Ragusa
Dopo il grande successo dello scorso anno…arriva alla sua VIII edizione… COOLMAGAZINE VILLAGE10. L’evento che tutti stavate aspettando approda nuovamente in una meravigliosa
“Baia” pronta a regalarvi un’altra vacanza unica ed indimenticabile fatta di Wellness, Relax, Fitness e Divertimento. COOLMAGAZINE è lieta di invitarvi al Villaggio Baia Samuele**** (IGV Club), il più bel Villaggio del Sud Italia dove, anche quest’anno, i migliori istruttori del panorama nazionale ed internazionale terranno per voi lezioni di Fitness, Step, Fitboxe, Pilates, Yoga, Group Cycling®, Walking Program, Striding, Heat Program, Arti Marziali, Krav Maga, Danze Caraibiche, Capoeira, Etna Country Festival, Danza del Ventre, Danza Indiana, Canoa Polo. Potrete farvi coccolare dai nostri massaggiatori a bordo piscina in un’area completamente dedicata a chi vuole godere semplicemente di una vacanza di totale relax, immersi tra il massimo del comfort e un emozionante fascino paesaggistico. Per i più esigenti
saranno come sempre a disposizione il Centro Benessere, la nostra equipe di animazione per adulti e bambini, e tutti i servizi a cui COOLMAGAZINE pensa ogni anno per soddisfare le esigenze di ogni singolo partecipante! COOLMAGAZINE VILLAGE vi regala come ogni anno tante risate e spettacoli di cabaret con i migliori artisti di ZELIG e COLORADO CAFE’, i quali faranno da premessa alle serate in discoteca con i DJ Set più COOL del momento! L’Hotel Villaggio Baia Samuele è situato all’estremo Sud della Sicilia. Sorge al centro di un’ampia baia delimitata a Ovest dalla Punta Sampieri e a Est da una scogliera, su cui si fonda un’antica fornace, raro esempio di archeologia industriale. Un modernissimo villaggio dall’architettura originale, dal design gradevole e dotato di tutti i comfort.
PRENOTAZIONI: TEL. 095327385-095312164 GENERAL MANAGER ANDREA BONINA
facebook: GRUPPO COOLMAGAZINE e-mail: info@coolmagazine.it sito: www.coolmagazine.it
Aprile 2010
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Short break vs slow and active
Da una recente analisi, emerge che le lunghe vacanze estive, soprattutto quelle in Agosto lasceranno sempre più spazio ai cosiddetti short trip, vale a dire vacanze di una o due settimane realizzate in più periodi dell’anno, e agli short break, vacanze di pochi giorni effettuate nei mesi primaverili e in autunno. Questa tendenza è già in atto in gran parte del mondo occidentale,sia a causa della crisi economica, sia per le paure legate al fenomeno del terrorismo internazionale. Si prevede che il numero dei turisti che sceglieranno vacanze più brevi e dilazionate durante l’anno crescerà notevolmente. Il loro viaggio privilegerà le mete più vicine al luogo di partenza e la riscoperta del territorio di appartenenza. Buona parte del turismo, soprattutto quello di massa, individua nella variabile prezzo la motivazione principale nella scelta del viaggio. Spesso non è la destinazione che invoglia la scelta ma, vi-
ceversa, è la situazione economica che impone la meta di una vacanza. Il fenomeno dei “lastminute”e dei voli low-cost è un tipico segnale del nostro tempo: si viaggia al minor costo possibile e la destinazione non ha quasi importanza. Di contro, una parte dei clienti dei tour operator, che per la maggior parte provengono da aree urbane fortemente antropizzate, ricercano sempre di più nella vacanza una forma di evasione dalla vita stressante delle grandi città e una possibile risposta la trovano in viaggi che offrono un’immersione completa in ambienti integri, autentici, puliti, più conservati e tutelati. C’è quindi in atto una tendenza a vivere la vacanza lentamente, assaporando il territorio nella sua profondità, gustando il piacere di mangiare e bere sano e in modo naturale, rilassandosi ma in modo “attivo”, alla scoperta di luoghi e culture diverse. Il turista chiede inoltre di essere l’attore della propria vacanza:
aumentano infatti i turisti che vogliono partecipare al “confezionamento” del prodotto, in contrapposizione alle formule “passive”, tipiche di una va- Grand Canyon canza passata in spiaggia o di un viaggio “all inclusive” organizzato in modo standard e non personalizzato. Questo tipo di cambiamento si riscontra anche nei consumi, non solo turistici, degli ultimi anni: slow food, tour enogastronomici, prodotti biologici, agriturismo sono tendenze sociali e di mercato in continua crescita. Emerge sempre più il desiderio di una connessione più profonda con la natura, la famiglia, gli anziani e
la comunità. Il turismo agrituristico, quello enogastronomico e il turismo “verde” in generale, mostrano previsioni di aumento nelle tendenze turistiche internazionali. Accanto all’interesse per l’ambiente naturale cresce anche l’attenzione per gli aspetti culturali, che non comprendono solo le peculiarità artistiche della destinazione, ma integrano il piacere di scoprire le tradizioni del luogo e i modi di vivere della popolazione locale. A.B.
Primavera, voglia di evadere
La stagione invernale appena trascorsa, particolarmente fredda e piovosa, è stata caratterizzata da una contrazione dei consumi che ha coinvolto inevitabilmente anche il settore turistico. Gli short break, decisamente in crescita,hanno rappresentato un’ancora di salvezza per gli operatori del settore. Il trascorrere da due a quattro giorni in giro per il Belpaese, nelle splendide capitali europee o nelle città del mediterraneo decisamente più calde anche se a poche ore di volo da casa, è diventato decisamente un fenomeno molto in voga. Chi si reca a Barcellona, a Londra, a Parigi, al Cairo per un weekend, o comunque per alcuni giorni durante la settimana, ci è già stato e dedica la propria permanenza a ad un evento sportivo, d’arte, mondano, allo shopping oppure ad un tour per i locali notturni più di tendenza invece che ai più tradizionali circuiti turistici. Il tempo è poco, quindi in questo genere di viaggi come non mai, partire informati e ben organizzati può dare una grossa mano. E’ proprio per questo che i Tour Operator e le agenzie di viaggi puntano molto su questa tipologia di vacanze, proponendo pacchetti vacanza tematici,che includono spesso, oltre
ai servizi di viaggio, gli ingressi ai musei, ai parchi a tema, escursioni negli Outlet o serate organizzate nei locali più alla moda. L’arrivo della bella stagione fa crescere la voglia di staccare un po’ dal solito tran tran quotidiano, di trascorrere un po’ di tempo fuori città, con la famiglia o con gli amici, a contatto con la natura, per fare i primi bagni al mare o per rigenerarsi nelle SPA e nei centri benessere. Gli short break e i weekend rappresentano anche per molti siciliani un’occasione per non rinunciare alle proprie vacanze. Sulla scia di questa tendenza, chi vuol evadere dalla routine ma anche fare qualcosa di diverso dal consueto, ricerca modi alternativi per trascorrere il proprio tempo libero. Sono tante le proposte di weekend a tema, dal ballo ai giochi di gruppo, dai corsi di cucina ai tornei di sport, alle passeggiate a cavallo. Un esempio che sta riscuotendo un certo successo è il weekend con delitto, un soggiorno che prevede un gioco interattivo al quale partecipare, insieme agli altri ospiti, immergendosi in un episodio da romanzo giallo, suddivisi in squadre, dimenandosi tra indizi veri e falsi, interrogatori, so-
spetti, segreti e molto altro alla ricerca dell’autore del delitto, sotto la regia del direttore del gioco. A.B.
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Giovanni Rodolico, maestro d’ascia da quattro generazioni
l’ascia, così come Alcuni mestieri sono in grado di fermare faceva mio nonil tempo, di riportare no; oggi si usano anche altri strual passato, a tradiziomenti, ma le trani lontane. Sono medizioni, i segreti stieri manuali ma nobili, che hanno fatto del mestiere sono la storia della nostra rimasti inalterati. Ho preso la terza terra. Uno di questi media – ci racconmestieri “d’arte” è ta - e ho subito quello del maestro iniziato a lavorad’ascia, che cioè si re con mio padre, dedica alla costruzione di barche, all’alaganche lui maestro A destra, in primo piano, il maestro d’ascia Giovanni Rodolico d’ascia, così come gio (vale a dire alla pulitura della carena delle barche tirate a secco, mio nonno e il padre di mio nonno». Un patrimoalle rifiniture del cabinato, alla pitturazione) e al nio di segreti del mestiere, una cura certosina nelle varo; come fa Giovanni Rodolico, maestro d’ascia rifiniture, tanto che persino barche da pesca sono da quattro generazioni e da ben 25 anni, un’istitu- da Giovanni tanto rifinite da sembrare barche da zione per Acitrezza, dove ha il suo storico cantiere diporto. «Quando arriva l’inverno – continua - rinavale “Rodolico&figli”, presso i basalti colonnari usciamo a tirare nel mio cantiere 35-40 imbarcadell’antico scalo dei Malavoglia. «In origine – spie- zioni al mese persino di oltre 100 tonnellate. Ogni ga Giovanni - le barche venivano costruite solo con barca viene lavorata con una cura estrema, rifinita
all’interno in pino di Svezia, in compensato marino, con ricercati incastri a coda di rondine. Non abbiamo mai fatto una brutta figura, perché lavoriamo con passione ed esperienza. Ho imparato questo mestiere da mio padre, che lo ha appreso da mio nonno che a sua volta era figlio d’arte. Mio padre ha persino ricevuto un attestato dal Ministero della Marina Mercantile con conseguente iscrizione all’albo d’onore dei maestri d’ascia, per essersi distinto in questa professione». È un lavoro duro che però, come garantisce Giovanni, regala soddisfazioni immense, tanto che il maestro d’ascia non ha dubbi: «Se tornassi indietro, farei esattamente la stessa cosa. Prenderei la terza media e poi andrei di nuovo a lavorare con mio padre come apprendista, perché questo è il lavoro che amo». A volte sono mestieri antichi che possono diventare attuali opportunità di lavoro e proprio per questo Giovanni incita i ragazzi a cimentarsi in quest’attività: «Se si ha un minimo d’inclinazione e volontà, far prendere vita a un’imbarcazione non ha eguali». Tiziana Campo
Isitituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” La storia di una “rivoluzione” che arriva ai giorni nostri
L’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano”, con sede legale in Sant’Agata Li Battiati, nasce per volontà della nobile Antonietta Lazzaro in Labisi, che nel 1954 ,unitamente a un gruppo di dame, fondò appunto il centro assistenziale Lucia Mangano. In virtù dell’incontro in gioventù con la serva di Dio Lucia Mangano, cominciò il suo percorso assistenziale che consisteva nel sostegno morale, materiale e psicologico della gente dei quartieri più poveri e abbandonati di Catania e provincia. Il centro “Lucia Mangano” raggiunse oltre 45 mila assistiti. A seguito dell’incontro con una povera bambina disabile, la nobildonna appurò che non esisteva alcun centro di assistenza per questi soggetti, rinchiusi a casa per vergogna. Fu così che Antonietta Lazzaro in Labisi decise di creare, a sue spese, nel 1959 il primo centro medico psicopedagogico “Lucia Mangano” per quelli che un tempo venivano definiti “minorati” dal latino “minor, ossia per i diversamente abili. Il centro nacque in via Gabriele d’Annunzio 58, in una delle ville più prestigiose di Catania, Villa Caflish, ospitando 30 bambini diversamente abili dei quartieri poveri e dando uno schiaffo morale all’indifferenza dell’allora mondo politico. A distanza di anni questo centro divenne fiore all’occhiello della Sicilia e nel 1964 fu trasferito a Sant’Agata Li Battiati, nell’attuale struttura di 6
mila mq coperti che è tuttora all’avanguardia. Il “Lucia Mangano” è un centro polivalente dove – come spiega l’avv. Corrado Labisi, figlio della fondatrice - «si curano ragazzi in internato, cioè privi di una famiglia normo strutturata; ragazzi in semiconvitto; e ragazzi che hanno bisogno di fisiokinesi terapia, logopedia o psicomotricità presso il nostro reparto ambulatoriale. Siamo inoltre gli unici a curare i lattantini. La nostra struttura organica – spiega l’avvocato - è composta da oltre 200 dipendenti tra medici, psicologi, assistenti sociali, educatori specializzati e amministrativi, con una equipe per ogni centro e con personale che viene costantemente riqualificato e aggiornato. Portando avanti, assieme alle mie nipoti Consuelo e Antonietta, l’idea di mia madre di creare centri per lungo degenza per ragazzi diversamente abili senza famiglia, già nel 2000 è stata così fondata la RSA di Mascalucia, con 39 posti letto. Alla base della “filosofia” del nostro centro “Lucia Mangano” si pone il concetto di socializzazione: abbiamo, ad esempio, creato una compagnia stabile con 52 elementi, con patologia diverse, che hanno calcato i palcoscenici più importanti in Italia e all’estero. Fondamentale è, infatti, intrecciare contatti continui tra esterno e interno – sottolinea l’avvocato Labisi - per divulgare l’importante messaggio che tutti siamo dei disabili in qualcosa,
vedendo così la diversità nella giusta ottica, perché, come asseriva mamma mia, “nella diversità esiste l’uguaglianza”. Stiamo, ad esempio, preparando per fine giugno il musical “Giusep- L’Avv. Corrado Labisi e, nel quadro, pe venduto la madre Antonietta Lazzaro in Labisi dai fratelli”, messo in scena da 44 ragazzi. Non solo un musical, ma una vera metafora: come Giuseppe, tradito dai fratelli, quando diventa faraone li perdona, così questi ragazzi tutti i giorni perdonano il nostro menefreghismo, la nostra indifferenza o il nostro erroneo senso di pietà. Loro – sottolinea con decisione Labisi -vanno trattati alla pari, sono come l’elefantino Dumbo di un altro musical da noi messo in scena, che pur essendo”diverso”, imparando a volare diventò speciale». Tiziana Campo
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Un’efficace prevenzione per una bocca sana e per un bel sorriso
Consigli della dott.ssa Strada Le lesioni cariose e le malattie paradontali che colpiscono anche in età scolare si possono facilmente prevenire mettendo in atto semplici ed economiche misure di prevenzione, descritte nel dettaglio dalla dott.ssa. Maria Grazia Strada:
INFORMAZIONE: è importante conoscere come sono fatti i nostri denti e che cosa fare per mantenerli sani. Vista al microscopio la superficie dentale non si presenta perfettamente liscia ed è proprio per questo che i batteri riescono ad annidarsi, nutrirsi, moltiplicarsi e ad organizzarsi in placca batterica. La placca non si forma solo sulla superficie del dente; la troviamo anche nelle zone vicino alla gengiva e tra un dente e l’altro. L’azione degli acidi prodotti dalla placca batterica dà inizio al processo distruttivo del dente, cioè la carie, che inizialmente è indolore, ma estendendosi in profondità distrugge i tessuti più interni del dente provocando dolore ed au-
mentando il rischio di perdita del dente.
CORRETTE TECNICHE DI IGIENE ORALE CON ADEGUATI STRUMENTI: dopo la pulizia, la placca si riforma in poche ore per cui occorre spazzolare i denti di frequente, dopo ogni pasto. E’ importante, più del numero di volte in cui ci laviamo i denti in un giorno, il modo di spazzolarli. E’ più corretto lavare i denti a bocca aperta, un’arcata per volta, con movimenti verticali che vanno dalla gengiva al dente facendo attenzione che le setole dello spazzolino siano inclinate verso l’alto o verso il basso, a seconda dell’arcata che stiamo spazzolando. Lo spazzolino è il principale strumento di prevenzione per cui, quando lo acquistiamo, dobbiamo attenzionare la forma delle setole, meglio se a punta arrotondata. La durezza che deve essere media; la forma della testina meglio se non molto grande, per non dare problemi durante le manovre d’igiene. Altro consiglio è quello di cambiare lo spazzolino spesso, e comunque ogni 2/3 mesi. Personalmente non sono molto favorevole all’uso dello spazzolino elettrico perché non effettua una igiene orale ottimale. In ausilio allo spazzolino usiamo un dentifricio antibatterico, con fluoro, con elementi detergenti attivi, meglio se in gel così nel tempo non arreca danni allo smalto. Il filo interdentale è uno strumento molto valido, indispensabile per ottenere una igiene orale ottimale, ma per utilizzarlo correttamente vi consiglio di chiedere al vostro dentista come si usa perché un errato
utilizzo può dare lesioni gengivali dolorose. Il colluttorio è costituito fondamentalmente da antibatterici, proprio per questo vi consiglio di utilizzarlo solo se necessario e sotto indicazione medica. La flora batterica della
rere del medico. Per gli adulti, oltre ai dentifrici, è possibile effettuare trattamenti topici.
nostra bocca non è formata solo da batteri “cattivi”. L’azione antibatterica dei colluttori non è in grado di distinguere i “buoni” dai “cattivi” e quindi utilizzando il colluttorio quotidianamente rischiamo di indebolire la flora a noi utile.
eventuale danno sul nascere. Come noto, il tartaro costituisce il più importante fattore di distruzione dell’osso di sostegno dei denti, quindi è necessario sottoporsi ad una seduta di igiene orale almeno una volta l’anno.
ALIMENTAZIONE CORRETTA: la nutrizione corretta è formata da cibi naturali e poco elaborati come: riso, pesce, carne, verdura, frutta e latte. Alcuni di questi alimenti hanno un azione detergente. La prima detersione avviene con la masticazione meglio se di cibi corposi e con fibre ad esempio la mela. E’ impensabile non far mangiare ai bambini dolci, caramelle e bibite gassate. Tuttavia la placca si nutre di zuccheri quindi, più residui di cibo rimangono in bocca per lungo tempo, più la placca se ne nutre e prolifera. Per questo è necessario lavarsi i denti ogni fine pasto o al termine di uno spuntino ricco di zuccheri.
COSMETICA: bocca e denti sono tra le parti del corpo che più si notano quando si parla. Non solo perché contribuiscono alla prima impressione, ma anche perché in qualsiasi occasione e conversazione una dentatura regolare riveste un ruolo importante. L’aspetto dei denti e della bocca danno l’idea dell’età, dello stato sociale, del benessere fisico e, in generale, contribuisco ad influire sulla empatia di una persona. Gli attuali prodotti dell’odontoiatria cosmetica, consentono di riportare il dente al loro bianco e brillantezza naturale. Esistono diversi modi di rendere un sorriso piacevole. Vi consiglio di non usare prodotti acquistati in farmacia o al supermercato, questi vi faranno spendere solo soldi senza ottenere un risultato ottimale e duraturo nel tempo. Stefania Patanè
FLUORIPROFILASSI: il fluoro irrobustisce lo smalto dei denti. Ai bambini può essere somministrato in pastiglie o in gocce, secondo il pa-
VISITE PERIODICHE: le visite periodiche eseguite con regolarità, permettono di bloccare qualunque
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sta con
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Noi stiamo con Emergency. L’Emergenza come Missione
Da “Il Fatto Quotidiano” di Gianni Barbacetto Quando nel 1994 Gino Strada s’inventò Emergency, non pensava certo che avrebbe dovuto fare i conti con provocazioni e servizi segreti, bugie di stato e crisi internazionali, per lui darsi da fare era semplicemente una necessità. Emergency viene fondata per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà. Raccoglie medici, infermieri, tecnici che accettano di lavorare per un periodo della loro vita, dentro una delle 40 guerre dimenticate in corso nel mondo. In 15 anni di vita Emergency è intervenuta in 15 paesi, ha costruito ospedali, centri chirurgici, posti di primo soccorso, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico. Ha portato aiuto concreto a 3 milioni e settecentomila persone. L’attività medica, nei paesi in guerra, è stata sempre parallela ad azioni di pace in Italia. La prima campagna di Emergency,fin dal 1994, è stata quella contro le mine antiuomo. L’Italia alla fine le ha messe al bando. Altre campagne per la pace, per ripudiare la guerra come sancito dall’art. 11 della nostra Costituzio-
ne, “Fermiamo la guerra Firmiamo la pace”! E nel 2008 insieme ad alcuni paesi africani elabora il “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani” per rivendicare una sanità basata sull’equità e sulla responsabilità sociale. Nel 2006 viene riconosciuta come ONG partner delle Nazioni Unite. L’elenco delle realizzazioni è lunghissimo. Ha lasciato un segno in Ruanda, Eritrea, Serbia, Iraq, Nicaragua, Algeria, Angola. ”Provate” ripete Gino Strada . “Impegnate 15 giorni della vostra vita per venire a vedere. Provate a lavorare per i civili in zone di guerra. Se poi una volta tornati a casa, deciderete di ripartire, come ho fatto io, per la seconda missione, attenti, siete finiti, non tornerete più indietro”.
Roma, sabato 17 aprile Piazza San Giovanni.
Un popolo che indossa magliette bianche con la scritta: “io sto con Emergency”; un popolo che ripudia ogni forma di violenza. Sono in tantissimi a Roma a testimoniare la loro solidarietà ad Emergency, tra gli altri anche artisti come Lella Costa, Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Moni Ovadia, Vauro, Diego Cugia ecc. Oltre 350.000 italiani hanno sottoscritto la petizione in favore di Emergency , e oltre 10.000 sono gli afgani che si sono recati negli ospedali di Emergency per testimoniare la loro solidarietà. “Siamo lì da anni, dice Gino Strada, ci conoscono tutti e quando una macchina con le nostre insegne passa per i villaggi capita spesso di doversi fermare perché invitati a bere un thé”. Adesso l’ospedale di Lashkar Gah è stato chiuso e per Gino Strada e gli altri operatori la chiusura del loro ospedale rappresenta una violenza contro i pazienti. Siamo d’accordo con Gino Strada quando afferma che il governo italiano dovrebbe essere orgoglioso della reputazione e del lavoro di Emergency, che è molto rispettato fuori dai confini italiani tanto che è stato terribile anche per molti italiani sentire i politici esprimere dubbi nei confronti degli operatori umanitari detenuti illegalmente e adesso finalmente liberi. Antonella Capizzi
Bilancio dell’amministrazione pedarese Barbagallo: operosità e programmazione
Nella vita contano i fatti. Sono i risultati che la gente considera; sono gli obiettivi raggiunti che consentono di valutare quanto bene si è operato, specie se si tirano le somme di un’amministrazione politica. Ebbene, se dovessimo fare un bilancio dell’attività del Sindaco di Pedara Anthony Barbagallo, potremmo riassumerlo in poche battute: operosità, intraprendenza, dinamismo, serietà, capacità di programmazione e conseguimento di risultati notevoli e lodevoli. È stato il sindaco più votato in Sicilia (con il 75% dei voti) e il più giovane, ma è stato anche uno dei pochi sindaci che, con solerzia, dedizione e considerazione esclusiva per gli interessi della collettività, ha realmente e fattivamente messo sopra a tutto la sua cittadina, Pedara appunto, e i suoi
abitanti. Nei suoi cinque anni di mandato, assieme alla sua amministrazione, ha appaltato più di 25 opere pubbliche. Realizzando importantissime opere di viabilità (ad esempio l’allargamento di Via Trigona) ha determinato un indubbio miglioramento nella problematica situazione viaria non solo di Pedara, ma dei Paesi etnei in generale. Ha dato volto nuovo all’edilizia scolastica, con
il nuovo plesso della De Gasperi, lavori di ristrutturazione del plesso della Faro, e l’ottenuto finanziamento della scuola media Casella. Ha riqualificato il centro storico, rifacendo il look alla città, realizzando, per citare alcuni interventi, la nuova illuminazione della Basilica, il prospetto della piazza, l’illuminazione artistica del Corso della Regione e il passaggio pedonale della posta. Ma il valore di un Sindaco e di un’am-
ministrazione si valutano anche in base alle capacità di programmazione, alla voglia di mettersi sempre in gioco, di migliorare e conseguire ulteriori nuovi risultati. È così che molte altre sono le opere in cantiere e di prossima consegna, quali, per citarne solo alcune, l’allargamento di via della Resistenza e di via Cisternazza; l’attesa “circonvallazione nord” e l’urbanizzazione della zona C2Z, dove nasceranno nuove strutture sportive polivalenti, come campi da tennis e da calcetto. E se i fatti contano e i risultati anche, come diceva Dario Fo, come ci sono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero esistere benissimo anche politici onesti”. Tiziana Campo
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Nei negozi a misura d’uomo: acquisti consapevoli e non impersonali
Continuano a nascere come funghi, sono simili in tutto il mondo, sono i centri commerciali. Entri e la musica assordante dei vari negozi non ti lascia il tempo di riflettere. Musica e luci servono a stimolare gli acquisti, anche se in questo periodo di crisi stiamo tutti un po’ più attenti alle spese e a tentare di evitare il superfluo. Ma già raggiungerli comporta code per strada, code per il parcheggio, code alle casse ecc.. Ma davvero è questo il miglior modo di trascorrere il nostro tempo da dedicare agli acquisti? Partiamo dal presupposto che i centri commerciali nascono pensando a tutti noi come consumatori, e in quanto consumatori
dobbiamo acquistare e riacquistare merci, ma siamo sicuri che questo termine calzi su ciascuno di noi? Siamo sicuri di voler essere solo consumatori? Non sarebbe meglio invece definirci acquirenti dato che lo scopo dell’acquistare è l’uso e non il consumo? Non sarebbe anche meglio distinguere la qualità dalla quantità? Sicuramente nei centri commerciali siamo solo dei numeri. Se vogliamo tornare alla nostra individualità di acquirenti e non di consumatori basterebbe riprendere certe sane abitudini di tanto tempo fa, tornando ad agire come facevano i nostri nonni, acquistando solo ciò che realmente serviva loro, nel negozio vicino
casa, dove erano riconoscibili come persone e non come numeri. Tornare a tessere rapporti umani, socializzare, è possibile solo nei negozi a misura d’uomo nei quali il rapporto negoziante acquirente è basato sulla fiducia. In questo momento di grande crisi poi tornare dal negoziante sotto casa, tornare al negozio di fiducia vuol dire sostenere l’economia locale in una realtà poi come Catania che è la punta dell’iceberg della desertificazione delle medie e piccole imprese, comportando anche un miglioramento della qualità della vita. Antonella Capizzi
Vetrine di Valverde - I Tuoi Negozi di Fiducia
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