CAI Treviso - Libretto 2017

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PROGRAMMA ATTIVITÀ


Saluto del Presidente della sezione … Bisogna condurre tanta gente in montagna. È giusto. Ma se questa gente pretende nuove strade carrozzabili e nuovi grandi alberghi, può restare a casa. È inutile che si scomodi a ritrovare fra i monti le consuete forme superficiali del vivere. Non ci si accorge che, continuando a costruire strade e teleferiche, si rende sempre più piccola la montagna. Arrivare su un colle in teleferica, è una cosa assolutamente diversa dall’arrivarci a piedi. Perché la montagna possa essere capita, è necessario lasciare una vasta “zona di rispetto” fra la pianura e i monti come fra i rifugi e le cime. Le strade e le altre opere, consentono che il cittadino avvicini con facilità la montagna, virtualmente la diminuiscono. I grandi monti sono tolti a poco a poco dal loro isolamento e finiscono per parere soltanto mucchi di rocce e ghiaccio. L’equivoco sta in questo: che molti si illudono di salire andando con tali mezzi sui monti. Si rende meschino un ideale per non faticare a raggiungerlo: è più comodo. Basta sapersi accontentare.

Se pensate che queste parole siano state scritte in questi giorni vi sbagliate. Giuseppe Mazzotti le scrisse nel 1930, nel suo libro “La montagna presa in giro”, già allora “Bepi” aveva capito come sarebbe cambiato l’andar per monti. Ho scelto queste parole per il nostro programma 2017, perché spero possano far pensare sul futuro della montagna e facciano prendere coscienza di come andar per monti. Buona montagna a tutti.

Sergio Mari Casoni Presidente 2

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Unisciti alla Grande Famiglia del CAI Conosci, vivi, ama le nostre montagne! Condividi con noi il tuo entusiasmo... Ti possiamo dare: Sicurezza, Cultura e Divertimento! Diventa socio anche tu e potrai: • Avvicinarti alla montagna con escursionismo facile insieme a noi, se ancora non la conosci. • Imparare ad affrontarla con maggior sicurezza, se già sei un escursionista. • Acquisire nuove competenze tecniche frequentando corsi specialistici. • Essere coperto da Assicurazione per infortunio e responsabilità civile. • Avere il soccorso alpino garantito e gratuito.

Funzioni ed incarichi Consiglio Direttivo al 31.12.2016 Presidente Sergio Mari Casoni Vice Presidente Antonio Albanese Segretario Alessandro Zanandrea Tesoriere e Cassiere Annamaria Doro Consiglieri Antonio Albanese, Pietro Artuso, Sabrina Basso, Daniele Cendron, Irene Dal Col, Antonella Danielli, Adolfo Eduati, Raffaella Mufato, Gabriele Paglia, Riccardo Sbrogiò, Nicolò Venchierutti e Alessandro Zanandrea. Revisori Gabriella Bottazzi, Gianluca Rizzardi, Ivone Simionato. Delegati sezionali Andrea Lazzaro, Giuliano De Menech, Claudio Pellin.

• Avvalerti di sconti presso rifugi ed esercizi convenzionati.

www.caitreviso.it

Responsabili Commissioni Comm. Escursionismo

Giancarlo Cesarino

escursionismo@caitreviso.it

Comm. Alp. Giovanile Stefano Bisca giovanialpinisti@caitreviso.it Gruppo “Logorai” Thomas Darsiè info@logorai.it Gruppo “Neveganti” Claudio Pellin sciescursionismo@caitreviso.it Gruppo Roccia “Su Dret”

Matteo Gasparin

sudret@caitreviso.it

Comm. Cultura/Biblioteca

Mirco Gasparetto

cultura@caitreviso.it

Comitato Scientifico

Alberto Perer

comitato@caitreviso.it

Scuola Alpinismo “E. Castiglioni”

Adolfo Eduati

scuolalpinismo@caitreviso.it

Comm. Informatica

Bruno Barbieri

informatica@caitreviso.it

Comm. Rifugi - sezione@caitreviso.it Gruppo MTB

Rocco Germinario

mbike@caitreviso.it

Gruppo Materiali Sezionali

Davide Curtolo

magazzino@caitreviso.it

Gruppo Seniores Paolo Moino sezione@caitreviso.it Gruppo Grande Guerra Lorenzo Zottarel escursionismo@caitreviso.it Gruppo Family Bruno Barbieri sezione@caitreviso.it 4

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Assemblea Ordinaria dei soci 27 MARZO 2016

PRESSO CHIESA DI SAN GREGORIO, TREVISO Incontri periodici delle commissioni, gruppi, scuola presso la sede in via Marchesan, 11/A - Treviso Escursionismo Gruppo Su Dret Gruppo Logorai Gruppo Neveganti Commissione di Escursionismo

Tutti i mercoledì e venerdì del mese Ogni 2° giovedì del mese Ogni 1° martedì del mese Ogni 2° martedì del mese Ogni 3° martedì del mese

ore 21:00 ore 21:00 ore 21:00 ore 21:00 ore 21:00

Per i NON Soci È possibile attivare a richiesta presso le sezioni ed ESCLUSIVAMENTE per attività organizzata, le seguenti coperture assicurative, tramite il modulo 5: • Infortuni: assicura i non Soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). • Soccorso alpino: prevede il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio c/o recupero, sia tentata che compiuta.

Tesseramento 2017 Pagamento entro il 31 marzo con bonifico bancario IBAN: IT 35 O 02008 12011 000005567841 intestato a CAI Sezione di Treviso.

Massimali

Caso di morte

Invalidità permanente

Rimborso spese

Combinazione A

€ 55.000,00

€ 80.000,00

€ 1.600,00

Combinazione B*

€ 110.000,00

€ 160.000,00

€ 2.000,00

Pagamento presso la Sede Il lunedì dalle 17:00 alle 19:00 (fino al 31 marzo) e nei giorni di apertura il mercoledì e venerdì dalle 21:00 alle 22:30.

Quote sociali

Rinnovo

1° Iscrizione

Ordinario

€ 50,00

€ 54,00

Familiare

€ 25,00

€ 29,00

Giovane

€ 16,00

€ 20,00

Per invio postale di bollini e buoni

€ 3,00

Diritti e doveri dei Soci Non ci sono “doveri prestabiliti” per chi diviene socio CAI, se non l’impegno morale alla partecipazione. L’iscrizione al CAI attiva automaticamente le seguenti coperture assicurative:

Per i Soci •

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salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. È valida sia in attività organizzata che personale. Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. È valida esclusivamente in attività organizzata. Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali. Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei Consigli Direttivi ed i Soci iscritti. Difende gli interessi degli assicurati in sede giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l’assenza di dolo.

Infortuni Soci: assicura i Soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). È valida ESCLUSIVAMENTE in attività sociale organizzata dalla sezione, sottosezioni, organismi territoriali e sede centrale deliberate preventivamentte dagli organi competenti. Soccorso Alpino: prevede per i Soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca,

* Per accedere alla combinazione B costo aggiuntivo annuo di € 4,00 da richiedere esclusivamente al momento dell’iscrizione o rinnovo tessera Socio. Oltre a ciò è possibile attivare una assicurazione per ATTIVITÀ PERSONALI: informazioni in sede.

Tutti i Soci hanno diritto • • • • • • • • •

Allo sconto per i pernottamenti in tutti i rifugi del CAI e delle altre Associazioni aderenti all’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche). Ad un buono sconto sul prezzo di una mezza pensione presso uno dei tre rifugi sezionali Antelao, Pradidali, Treviso. All’invio dei periodici del CAI. Ad agevolazioni per l’acquisto di pubblicazioni sociali, quali guide e manuali. Uso del materiale tecnico e didattico a prezzi particolari. A sconti presso i negozi convenzionati. A ricevere tutti gli avvisi delle attività della Sezione (previa iscrizione alla mailing list) e ad usufruire degli sconti previsti. Attività sociali: partecipazione a quota ridotta. Sistema GeoResQ gratuito per i soci del Club Alpino Italiano

Sono attività sociali tutte quelle organizzate sia dalle strutture centrali, che da quelle territoriali del CAI. 7


In Rifugio Una delle caratteristiche del rifugio è quella di essere, di solito, distante dai luoghi abitati e di norma per raggiungerlo si deve faticare. Si consiglia caldamente di approfittare di quel calore umano che di solito i gestori sono disposti a dare e che è sempre più difficile trovare nelle città, tra la vita caotica. I gestori non sono semplici “venditori” di alimenti e bevande, sono quelli che ti preparano un pasto caldo e ristoratore, ti danno consigli sulla praticabilità dei sentieri, delle vie alpinistiche, ti consigliano se proseguire o no. Sono quelli che a volte, facendo parte del Soccorso Alpino, vengono a trarti in salvo. Sono quelli che al momento del bisogno si trasformano in idraulici, meccanici, falegnami ed altro ancora per far funzionare il rifugio.

Ricordalo quando entri in un rifugio.

I nostri rifugi Rifugio PRADIDALI - m. 2278 gruppo delle Pale di S.Martino Via Dolomiti, 8 - 38050 Imer (TN) - Tel. 0439 64 180 Aperto dal 20/06 al 20/09 con disponibilità di 65 posti letto. Gestore: Guida Alpina Duilio Boninsegna (Tel. 0439 67 408) www.rifugiopradidali.com - pradidali@libero.it Isp. Giancarlo Cesarino Incastonato a 2278 metri, tra le perfette pareti delle Pale di S. Martino, il rifugio Pradidali è una tra le più note basi alpinistiche delle Dolomiti per la sua immediata prossimità a infinite vie tra le «schiene» e gli spigoli delle Pale, in cordata o usufruendo delle vie ferrate. Vi si può accedere dalla Val Canali con un’ascesa di 1000 mt lungo un sentiero che richiede all’incirca 2,30 ore. Ma molte altre sono le vie per giungervi: come quella dal Rifugio Treviso attraverso il Passo delle Lede: o quella dal Rifugio Rosetta (magari arrivando dalla Val Gares, vicino Falcade) o ancora la traversata dalla Val d’Angheraz attraverso la Forcella del Miel o il Passo della Fradusta. In questi ultimi due casi le escursioni sono impegnative, con attraversamento di ghiaioni e tempi dalle 3 alle 5 ore. I posti letto sono 65 ed è in funzione un servizio di ristorazione per i «gitanti» di giornata e per gli escursionisti o alpinisti che vi pernottano. 8

Rifugio ANTELAO - m.1796 a Sella Pradonego (gr. Antelao) Tel. 0435 75 333 Aperto dal 20/06 al 20/09 con disponibilità di 25 posti letto. Gestori: Claudia, Mauro, Ferruccio e Angelina www.rifugio-antelao.it - rifugio-antelao@libero.it Isp. Giorgio Paro Di proprietá del C.A.I. di Treviso, il Rifugio Antelao fu voluto e costruito nel 1948 dalla scrittrice e alpinista Alma Bevilacqua (più conosciuta con lo pseudonimo di Giovanna Zangrandi) per valorizzare una zona dolomitica poco nota, da lei apprezzata ed amata durante la lotta partigiana. Situato a 1796 metri, in località Sella di Pradonego, nel comune di Pieve di Cadore (BL), l’edificio, appena riaperto dopo lavori di ristrutturazione e ampliamento, costituisce un meraviglioso punto di passaggio tra il Cadore, sul quale si affaccia come un balcone naturale, e la Val Boite, lungo un percorso che cinge ad est la montagna (3263 mt) da cui prende il nome. Vi si accede, più comodamente, da Vinigo, da Pozzale, da Nebbiù e da Valle di Cadore, con tempi che variano da 1,30 a 3 ore e con dislivelli da 350 a 800 metri. In alternativa, con escursione più impegnativa, sì può giungere da Praciadelan sopra Calalzo o da S. Vito in una traversata tramite il Rifugio Galassi e le Forcelle del Ghiacciaio e di Piria.

Rifugio TREVISO - m 1630 in val Canali (gruppo delle Pale di S.Martino) Via Fol, 7 - Transacqua - 38054 Primiero (TN) Tel. 0439 62 311 Aperto dal 20/06 al 20/09 con disponibilità di 32 posti letto. Gestore: Guida Alpina Tullio Simoni (tel. 0439 62 716) www.rifugiotreviso.it - rifugiotreviso@gmail.com Isp. Alberto Daniotti Il Rifugio Treviso, è situato a 1630 metri nell’alta Val Canali, comune di Tonadico ( Trento ). La sua storia è antica, risalendo al 1897 anno in cui il Club Alpino di Dresda lo costruì in quello che era ancora territorio austroungarico. Il 1922, a Grande Guerra finita, fu l’anno del passaggio dell’edificio alla gestione del C.A.I. di Treviso, che ne divenne proprietario. Inserito a sua volta In un parco naturale, il Rifugio Treviso è accessibile con semplice escursione di poco più di un’ora e 350 mt di dislivello, dal Cant del Gal, sopra Fiera di Primiero. Ma vi si può giungere con maggiore impegno, e incomparabili viste, in altri modi: da Passo Cereda, sempre sopra Fiera di Primiero, attraverso Forcella d’Oltro, Forcella delle Mughe o tra splendidi passaggi tra le pareti dolomitiche; dalla Val d’Angheraz, vicino Agordo, attraverso la Forcella dell’Orsa. In questi due casi bisogna mettere in conto percorsi dalle 3 alle 5 ore, con dislivelli di 1500 metri. Funziona il servizio bar e ristorante. 9


Comitato scientifico Il Comitato Scientifico è una delle commissioni storiche del Club Alpino Italiano e nasce a livello nazionale nel 1931 per iniziativa del Prof. Ardito Desio. L’obiettivo è la conoscenza e lo studio della montagna, privilegiando gli aspetti geografici e naturalistici. Nel 1983 la Sezione di Treviso ha visto nascere il primo nucleo sezional e del Comitato, che ora segue le linee guida del Comitato Scientifico Regionale e Centrale, dedicando particolare attenzione anche alla educazione ambientale nelle scuole e in altre realtà sociali come ad es. all’interno dell’ULSS 9 di Treviso. La divulgazione della cultura della montagna avviene attraverso gli Operatori Naturalistici Culturali e i soci con competenze maturate nelle tematiche naturalistiche, storico, culturali. Vengono organizzate escursioni volte alla lettura dell’ambiente, serate e corsi a tema. I membri del Comitato sono, inoltre, di supporto alle Commissioni della Sezione

Rifugi e dintorni Cari Soci, vi informo che la Sezione di Treviso ha aderito al progetto “Rifugi e Dintorni” organizzato dal Comitato Scientifico Centrale con la collaborazione della Commissione Centrale Rifugi. L’iniziativa auspicava la realizzazione di un pannello divulgativo posto presso i rifugi, riportante informazioni e immagini inerenti la storia del rifugio, la geologia, il clima, la fauna, la vegetazione circostanti ed alcune curiosità, in modo da permettere all’escursionista una prima “lettura” dell’ambiente. Il progetto è stato realizzato per i rifugi Pradidali, e Treviso con il patrocinio della Provincia di Trento e Bolzano, del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino e della Società degli Alpinisti Tridentini. Una stampa in dimensioni ridotte è esposta presso la sede sociale.

Escursione Foto-Naturalistica al Monte Castellaz, Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino Periodo: fine giugno - inizio luglio Accompagnatore: Alberto Perer ONC, componenti Comitato Scientifico. Difficoltà: E. - Dislivello: 350m. Per informazioni: comitato@caitreviso.it

Il coordinatore del progetto Alberto Perer ONC Comitato Scientifico V.F.G.

Il mercoledì precedente all’uscita ci sarà una serata con spiegazione di tecniche base di fotografia paesaggistica e macro. L’uscita è aperta a tutti coloro che sono interessati a conoscere gli aspetti naturalistici di questa zona montana, anche attraverso l’uso della macchina fotografica (compatta o reflex). Il percorso non presenta particolari difficoltà e si articola tra verdeggianti praterie, pascoli alpini e le zone rocciose del Castellaz, sulla cui cima vi sono manufatti della Grande Guerra e la statua del Cristo Pensante. Il programma prevede: Passo Rolle – Capanna Cervino – cima Castellaz – ritorno per Baita Segantini.

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Il mio 5 x mille per sostenere il

CAI di Treviso! La Legge Finanziaria consente di destinare una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 5 per mille, a favore delle Associazioni no-profit. È possibile per il contribuente assegnare direttamente questa quota al C.A.I. Sezione di Treviso, apponendo sui modelli di dichiarazione dei redditi (730, Cud,Unico) la propria firma ed il codice fiscale del C.A.I. Sezione di Treviso nell’apposita casella:

Vicino ai tuoi occhi.

Montebelluna (TV) Via Feltrina Nuova, 3 Tel. 0423-639742 visionotticaduemme@live.it otticaduemme

Il nostro Codice Fiscale è

80017260268 Ricordo che la scelta del 5 per mille e quella dell’8 per mille non sono in alcun modo alternative fra loro. Inoltre questa scelta, come quella dell’8 per mille, non è una tassa in più e quindi non comporta ulteriori esborsi per il contribuente.

Più amici firmeranno e maggiore sarà il contributo che si potrà destinare alle nostre iniziative!

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Commissione Escursionismo L’attività della commissione di escursionismo della Sezione coinvolge trasversalmente i diversi gruppi e si conferma ad ogni uscita come il fondamentale collante di base dell’andare per monti con l’umiltà e la gioia che possono essere di tutti, in una compagnia allegra e numerosa come in piccoli gruppi o in solitarie escursioni, rimane l’amore per le montagne e per la fatica che ci donano. Il trekking è sicuramente la più semplice e diretta pratica che consente di godere della montagna ed imparare a conoscerla. La presentazione delle escursioni si terrà in sede il Mercoledì che precede l’uscita.

MontagnAmica è un ambizioso progetto del CAI, Soccorso Alpino e Guide, in collaborazione con tutte le Associazioni dedite alla formazione e/o prevenzione degli incidenti in montagna. Si tratta di un’attività info-formativa ad ampio spettro, lunga e impegnativa, che richiede il coinvolgimento dei vari organismi competenti facenti capo al

La Montagna in sicurezza...

CAI e agli Enti ed Organizzazioni che perseguono le medesime finalità, promuovendo la collaborazione tra essi. Il Club Alpino Italiano, il Soccorso Alpino e l’Associazione Guide, hanno intrapreso una

Scala di difficoltà escursionismo

iniziativa che si prospetta permanente, cioè duratura nel tempo, stagione dopo stagione.

L’intento è di promuovere una vasta campagna di sensibilizzazione ed informazione a

Turistico - T: itinerario su stradine, mulattiere o comodi sentieri con percorsi evidenti che richiedono un impegno modesto. Escursionistico - E: escursione di impegno medio che si svolge prevalentemente su sentiero o terreno privo di difficoltà. Escursionisti Esperti EE: escursione di impegno medio/alto che si svolge su percorsi faticosi, difficili o esposti. Sono esclusi percorsi su ghiacciai. Escursionisti Esperti Attrezzati - EEA: escursione alpinistica su percorsi attrezzati o vie ferrate che richiedono l’uso di attrezzatura specifica per l’autoassicurazione. Escursione In Ambiente Innevato - EAI: escursione che si svolge con l’uso di calzature e attrezzature idonee alla progressione su neve.

livello nazionale sul tema della prevenzione degli infortuni in ambiente montano. Il CAI con le sue 491 Sezioni presenti sull’intero territorio nazionale dotate di organi tecnici qualificati cui sono affidati dalla legge e per statuto i compiti di formazione e prevenzione nella frequentazione della montagna, si propone con presidi itineranti, attivi in estate ed in inverno, a favore di una frequentazione della montagna in sicurezza.

Equipaggiamento indispensabile Per qualsiasi tipo di escursione è obbligatoria la dotazione di scarponi o pedule da alta montagna e sono consigliati i seguenti indumenti di vestiario: SCARPONI DA MONTAGNA o da alta montagna, MAGLIONE in lana o pile, GIACCA A VENTO in gore-tex o simile, MANTELLA in cerata, PANTALONI LUNGHI, BERRETTO in lana o pile, GUANTI di lana o pile, CAPPELLO DA SOLE, BIANCHERIA DI RICAMBIO. Inoltre è opportuno essere muniti di ZAINO (con spallacci larghi), OCCHIALI DA SOLE, BORRACCIA TERMICA, LAMPADA FRONTALE e medicinali o kit di pronto soccorso e tesserino sanitario. 14

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Montagna per TUTTI Il progetto di collaborazione con l’Azienda ULSS 9 di Treviso nasce 10 anni fa con il S.I.S. (Servizio di integrazione sociale), si amplia con l’accoglimento delle richieste di interventi di accompagnamento in montagna da parte di operatori dei centri diurni (CEOD) che accolgono persone con vari gradi di disabilità. Operatori e volontari impegnati nei CEOD, appassionati di montagna, desideravano proporre agli utenti del servizio una attività di escursioni in montagna, e a questo scopo hanno contattato il CAI, chiedendo collaborazione. Ai tre gruppi con i quali lavoriamo da diversi anni se n’è aggiunto un quarto e da ultimo il Centro di salute mentale di Villorba. È stata firmata una convenzione tra la sezione e l’Azienda ULSS 9 che ufficializza questa collaborazione. Lavoriamo in accordo con gli operatori, con i quali si sono instaurati ottimi rapporti, condividiamo obiettivi e metodologie, ci incontriamo più volte nel corso dell’anno per mettere a punto il piano di intervento. A noi è demandato il compito di scegliere gli itinerari adatti ai diversi gruppi, con lo scopo primario di stare bene assieme. Gli obiettivi sono però più ambiziosi, e dobbiamo dire che siamo soddisfatti perché tutti abbiamo notato progressi significativi.

Ma quali sono questi obiettivi? • • • • • • •

Integrazione tra i diversi servizi dell’area disabilità; potenziamento della collaborazione tra i partecipanti; miglioramento della fiducia in se stessi, collegato alla capacità di superare la fatica e le difficoltà di movimento in un terreno impervio; miglioramento delle prestazioni fisiche; implementazione dell’autonomia personale; coinvolgimento delle famiglie; sviluppo di interesse per un ambiente nuovo e diverso.

Per fare un bilancio sintetico dell’attività svolta, che proseguirà con gli stessi ritmi, Giove Pluvio permettendo, “diamo i numeri”. Le uscite sono state 16, con le seguenti presenze: 153 utenti, 73 operatori, 78 soci CAI, 6 altri volontari per un totale di 310 partecipazioni. Le uscite si svolgono in primavera, estate e autunno, in giorni feriali concordati con il servizio dell’ULSS, in località abbastanza vicine, su itinerari che andiamo sempre a provare e verificare. Siamo un bel gruppetto di pensionati e siamo aperti ad accogliere le proposte e la collaborazione di tutti.

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Alta Via del Tabacco - 3° tappa 9 aprile 2017 - Canale di Brenta Abbiamo iniziato tre anni fa con la terza tappa dell’alta via del tabacco, lo scorso anno con la seconda e ora concludiamo con la prima tappa. Saliamo sopra all’abitato di Campolongo. Giunti ad una strada bianca, la si abbandona al tornante, incontrando subito dopo una prima mulattiera, più avanti una seconda (sentiero n.765), infine un’altra strada bianca. Risalendola fino al successivo tornante, si prende poi il sentiero che si inerpica fino ad una casa abbandonata. Ancora saliscendi in quota che conducono sopra l’abitato di Campese. Incrociato il sentiero n.763, lo si risale per lasciarlo subito dopo, continuando fino alla strada forestale che taglia tutto il versante fino al paesetto nascosto di Caluga. Dal bivio, in centro al paese, si prende la strada a sinistra (Vallison) continuando in direzione dell’eremo di San Bovo. Si torna per la mulattiera di accesso alla chiesetta, al bivio seguente, per scendere il sentiero che porta alle case di Sarson. Superate queste (dopo il semaforo, a sinistra), il sentiero scende fino alla riva del Brenta, che segue per un lungo tratto, lasciandola solo per portarsi accanto a Villa Cà Michiel. A questo punto si ritorna alla strada asfaltata (via Fontanelle), che va seguita verso sud fino all’incrocio con la strada provinciale. Una stradina riconduce al Brenta, costeggiabile da qui fino al Ponte Vecchio di Bassano del Grappa.

Ambiente

GEORESQ GRATIS PER I SOCI CAI Dal primo gennaio 2017 l’applicazione GeoResq sarà gratuita per i Soci del Club Alpino Italiano. Una garanzia di sicurezza in più per i frequentatori abituali della montagna! 18

L’Alta Via del Tabacco è un percorso creato collegando mulattiere e sentieri già esistenti utilizzati dagli abitanti del Canal di Brenta per collegare da Bassano gli insediamenti a mezza costa fino alla contrada di Costa, con funzione di vicinato, per andare a legna o fieno e per le normali relazioni tra famiglie. Molti di questi luoghi e di questi sentieri videro l’epopea settecentesca e ottocentesca dei contrabbandieri di tabacco e le rincorse dei finanzieri. L’alta via si svolge toccando molti terrazzi di “masière” (muretti a secco, dal latino ‘maceria’) un tempo adibite a coltivazione del tabacco. Ora c’è un progetto che propone di studiare, recuperare, valorizzare e far conoscere i segni dell’uomo organizzandoli nel “Museo Diffuso dell’Alta Via del Tabacco”. Comitiva

Unica

Difficoltà

E

Dislivello

Campolongo m. 400 - Campese - Ponte Vecchio m. 117

Dislivello totale

600 mt. 11 km

Tempo percorrenza

6 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Basso Sabrina - Rizzardi Gianluca 19


Tre giorni in Val Venosta 29 aprile – 1 maggio 2017 - Val Venosta Dal Passo di Resia, dove nasce l’Adige, la Val Venosta arriva fino alle porte di Merano, costituendo il lembo più occidentale della provincia di Bolzano. Confina a nord con l’Austria, a ovest con la Svizzera, a sud con la Lombardia e con il Trentino. Lunga 80 Km, la valle ha prima direzione nord-sud, poi ovestest. È sormontata dal Gruppo dell’Ortles a sud-ovest e dalle Oetzaler Alpen a nord-est. La valle è stata abitata fin dal neolitico, come testimoniano i resti trovati in località Juvale; su di essi sorge un castello costruito nel XIII secolo, ora residenza estiva di Messner. Addentrandoci nella valle, il primo borgo che troviamo è Naturno con la chiesetta di S. Procolo (la cui prima struttura è databile al 630 – 650 d.C.) e il vicino museo; vi si trovano affreschi del VII secolo, i più antichi di tutto il territorio di lingua tedesca. Molto interessanti anche affreschi gotici del 1400. Altra sosta obbligata è Sluderno dominato da Castel Coira, un complesso del 1259 edificato da Heinrich von Montfort di Coira e gestito, ormai da generazioni, dai conti Trapp. Al suo interno è possibile ammirare alcune rappresentazioni pittoriche così come la più ricca collezione di armi e armature al mondo. Dal punto di vista naturalistico, merita certamente una visita il biotopo di Sluderno, dove è possibile ammirare numerose specie di flora e fauna a rischio di estinzione. Silandro conserva inoltre importanti bellezze storico-artistiche, prima fra tutte la Chiesetta di San Ingenuino (citata per la prima volta nel 1148) al cui interno sono conservati preziosi affreschi, come la raffigurazione del panorama di Silandro prima dell’alluvione del 1731 che riporta ancora l’esistenza del Castello di Strachelburg. Caratteristici della val Venosta sono i Waalwege, i sentieri che corrono lungo gli antichi canali di irrigazione. Lungo il Waal si snoda una passeggiata che da Silandro porta a Castel Silandro, attraversa poi la gola selvaggia del Rio di Silandro, e arriva nei pressi della chiesetta di S. Egidio a Corzes. Tra le bellezze storico-artistiche che è ancora possibile ammirare a Malles è da menzionare la chiesa di S. Benedetto risalente all’800 d.C. circa, la cui nicchia centrale riporta gli affreschi che rappresentano Papa Gregorio Magno e di Santo Stefano. Ma il gioiello della città è l’abbazia di Monte Maria, monastero benedettino che sorge appena sopra Bourgusio, frazione di Malles. Si tratta dell’edificio benedettino più alto d’Europa (1.335 m s.l.m.), ed è uno dei monasteri più importanti del Tirolo. Edificato nel XI sec., nel 1647 il complesso fu rivisitato architettonicamente in chiave barocca; la chiesa rappresenta l’unico esemplare di basilica a tre navate colonnate in Val Venosta. La cripta romanico-bizantina, che è la parte più antica dell’edificio e che non ha subito modifiche nel corso della storia, ospita ancora oggi affreschi romanici con influssi bizantini, esempio rarissimo in tutta la regione alpina. Straordinaria ad ogni angolo, con i portici che la attraversano e le mura che la

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circondano, Glorenza (circa 800 abitanti) per la sua bellezza e la sua particolare struttura architettonica del 16° sec. è stata integrata nel circuito de “I Borghi più Belli d’Italia”. Nominata per la prima volta in un documento del 1163, Glorenza fu più volte rasa al suolo tanto che, l’imperatore Massimiliano, nel XVI secolo, decise di proteggerla con delle mura di cinta, oggi ancora largamente visibili. Il piccolo centro urbano di Glorenza, affascinante per le sue case e residenze pittoresche, è reso particolare dai suoi suggestivi portici del XIII sec. Il monastero di San Giovanni a Müstair si trova in Svizzera, appena attraversato il confine. Convento e museo sono ricchi di storia e fascino e offrono uno straordinario sguardo sul passato. Fu Carlo Magno ad aver contribuito in prima persona alla sua edificazione, avvenuta nel 775 circa. A quel tempo monache e monaci popolavano il monastero; ora invece esso è abitato da nove monache benedettine in clausura. Risale al 775 un prezioso ciclo di affreschi di epoca carolingia, che rappresenta la vita di Cristo; un successivo ciclo di affreschi romanici risalenti al 1200 raffigurano San Giovanni Battista e i martiri Stefano, Pietro e Paolo. Numerose pitture, stucchi, volte, salotti rivestiti in legno così come oggetti di vita quotidiana, raccontano il convento sin dall’antichità. Ulteriori elementi importanti sono certamente la statua in grandezza naturale di Carlo Magno, realizzata subito dopo la sua canonizzazione del 1165, la Cappella della Santa Croce nell’angolo sud-est del convento, la residenza vescovile pre-romanica del 1035 e la corte agricola occidentale. E non potremo trascurare il malinconico paesaggio del lago di Resia, il bacino artificiale che sommerse il paese di Curon di cui rimane ora visibile soltanto la parte superiore del campanile trecentesco e conoscermo la triste storia degli abitanti che invano si opposero alla distruzione del loro borgo. Referente: DE Bruna Carletto - Per motivi organizzativi le iscrizioni si chiuderanno il 15 febbraio.

Col Beretta 7 maggio 2017 - Monte Grappa È un’escursione poco impegnativa sui luoghi della Grande Guerra. Partendo dalla località Finestron si prende una carrareccia che porta in un boschetto, seguendo poi la dorsale erbosa si raggiunge il Col della Berretta m. 1448. Sul Col della Berretta si trova una piramide con lapide che riporta il bollettino del comandante supremo (il generale Diaz) del 27 novembre 1917, in cui si citano gli atti d’eroismo compiuti dai fanti della brigata Aosta per respingere un attacco in massa delle forze nemiche. Si continua a seguire la dorsale erbosa per arrivare a 1520 m alla cima del Monte Asolone e poi a 1775 m a Cima Grappa dove si trova il Sacrario. Dalla cima si scende lungo l’Anello Naturale del Grappa per il sentiero n. 10. Si lascia il sentiero per raggiungere F.lla Croce dei Lebi dove si riprende “L’Anello Naturale del Grappa” per arrivare all’albergo Forcelletto (m. 1396). Comitiva

Unica

Difficoltà

E

Dislivello

500 mt. in salita - 400 mt. in discesa

Tempo percorrenza

5/6 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Cesarino Giancarlo - Dal Col Irene 21


Sentiero naturalistico Tiziana Weiss 21 maggio 2017 - Carnia, monte Tinisa Comitiva A: dalla forcella del Malpasso di Tinisa (1960m) si sale verso Est fin sotto le prime rocce (CAI 240); supera in obliquo a sinistra una paretina, attrezzata con funi e raggiunge la cresta Ovest del monte, prevalentemente detritica. Prosegue lungo l’ampia e ripida cresta fin sotto un altro salto di roccia e attraverso un canalino. In breve si raggiunge la cima del M. Tinisa (2120 m) evidenziata da un ometto di pietre, per poi scendere dalla stessa parte per unirsi alla comitiva B. Comitiva B: dal p.so del Pura, rif. Tita Piaz m.1417, si prende la forestale (sent.215) attraverso il bosco di faggio, abete e il pascolo della c.ra Tintina m.1495. Attraverso (sent.233) arbusti e mughi si sale il ripido pendio fino alla breve cengia esposta, attrezzata e si raggiunge il Malpasso di Tinisa 1960 m . Ora ci si abbassa sul versante meridionale, in diagonale verso destra, lungo una dorsale detritica, fino alla Forcella del Fieno. Si prosegue lungo la cresta di rocce calcaree e vulcaniche e pino mugo, che culmina con la Punta dell’Uccel 1983 m. La discesa prosegue lungo la cresta, dapprima pianeggiante e ricoperta da cespugli, poi più ripida e accidentata. Si supera un breve salto roccioso, facilitato da una catena e si prosegue fino alla Forca di Montôf 1820 m. Dalla sella, il sentiero CAI 233 scende a Nord, sulla sinistra della valletta del Rio Tintina, prima tra un pascolo abbandonato, poi tra gli ontani, e si porta sulla dorsale del Monte Cavallo di Cervia . Si percorre quindi l’ampio crestone, tra alti larici e abeti. Raggiunta un’ampia insellatura si scende sulla destra fino a raggiungere l’alveo sassoso del Rio Tintina. Attraversato il rio, ci si raccorda al segnavia CAI 215 e per forestale alla Casera Tintina e al passo.

Ambiente L’imponente piramide rocciosa del M. Tinisa domina a Ovest la conca di Ampezzo e costituisce uno degli elementi più caratteristici del paesaggio ampezzano. Il sentiero naturalistico è un itinerario escursionistico per conoscere l’ambiente naturale delle Alpi carniche. Lungo il percorso sono presenti 12 “stazioni di osservazione” per approfondire temi come: geologia, flora, fauna, aspetti vegetazionali del massiccio del monte Tinisa. Intitolato all’alpinista Tiziana Weiss, nata a Trieste il 2 febbraio 1952, e laureata in Scienze Naturali; incomincia ad andare in montagna: camminare, osservare, conoscere. Pratica molto sport, si innamora dell’arrampicata, e grazie alle sue doti, alla sua caparbietà, si fa strada nell’ ambiente, alpinistico, ancora chiuso per soli uomini. Organizza conferenze, incontri sull’alpinismo e dibattiti sulla natura. Attraverso un nuovo modo di andare in montagna: guardarsi attorno, ammirare la natura, sentire i profumi, sentirsi in comunione con l’ambiente. Scomparsa il 26 luglio 1978 nel corso di un’ascensione sulle Pale di San Martino.

22

Comitiva

A

B

Difficoltà

EE

E

Dislivello

700 mt. in salita e in discesa

600 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

6 ore

5 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo + Kit ferrata

Da escursionismo

Responsabile

Artuso Pietro - Gianluca Rizzardi

Basso Sabrina - Vettorello Francesca

Parco naturale regionale del Beigua e Riviera Ligure Dal 1 al 4 giugno 2017 - Liguria La zona costiera e l’immediato entroterra del litorale ligure donano paesaggi tra i più particolari e suggestivi dell’intera penisola, abitati fin dalla Preistoria dai Liguri, popolo antichissimo, fiero e indomabile, che sembra fosse presente in queste zone già prima dell’arrivo degli Indoeuropei, 3000 anni prima di Cristo. Il continuo alternarsi di scogliere, tratti di mare tempestosi, monti e colline fa da spettacolare balcone alla vastità del Mediterraneo. Nell’arco di brevi distanze coesistono ambienti talmente diversi tra loro da stupire il visitatore. Eremi monastici e abbazie medievali, ruderi di castelli e torri poste a difesa dalle incursioni di barbari e pirati spuntano tra rocce a precipizio, guglie verticali e profonde valli, ambiente, questo, più tipico dei versanti meridionali, mentre le zone settentrionali sono coperte da estesi boschi e pinete. Il territorio selvaggio e impervio costringe gli abitanti a concentrarsi lungo la costa, dove si alternano autentiche meraviglie di arte e cultura, e località famose per la vita mondana che vi si svolge: Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli, Varazze, sono solo alcuni tra i piccoli, pittoreschi borghi che punteggiano una costa sempre varia. Si alternano infatti rocce molto interessanti dal punto di vista geologico, dai graniti alle arenarie, dai gneiss ai serpentini, punteggiati spesso da cascate e laghetti. Per salvaguardare questo territorio unico sono state istituite numerose riserve. Il Parco del Beigua, la meta del nostro viaggio, è il più importante della zona. Qui sviluppo socio-economico e tutela della natura hanno trovato il giusto equilibrio, per coesistere tra loro e preservare specie animali e vegetali in via di estinzione, inoltre lo straordinario patrimonio geologico viene tutelato dall’UNESCO come “Geoparco Internazionale”. Anche se le quote non sono mai elevate (200-1287 mt), dal punto di vista botanico si assiste a un fenomeno insolito: numerose specie possono vegetare ben al di sotto dei propri normali limiti di sopravvivenza, mentre nel giro di pochi chilometri fioriture tipiche della macchia mediterranea si susseguono a singolari torbiere di alta quota. Lungo i percorsi più impervi e nascosti transita regolarmente il lupo e dai contrafforti affacciati sul mare non è inconsueto avvistare le affusolate sagome delle balene nuotare nelle acque tra Varazze e Arenzano. Il Parco del Beigua è attraversato da numerosi sentieri, che formano una rete superiore ai 500 km. L’itinerario più importante è di sicuro l’Alta Via dei Monti Liguri, che attraversa il parco sul crinale principale. Pernotteremo a Varazze, la medievale Varagine, che grazie al centro storico adagiato lungo la collina elevata sul mare offre uno tra i più spettacolari paesaggi della costiera. Da qui, accompagnati dagli amici del C.A.I. della Sezione cittadina, andremo alla scoperta delle meraviglie naturalistiche, geologiche, storiche e culturali della Riviera, percorrendo antichi sentieri e mulattiere sospese nel tempo. Responsabili: Renzo Bellato T.: 333 13 16 815 - E.: renzo.bellato@fastwebnet.it Gabriele Paglia T.: 348 46 19 195 - E.: gabrielepaglia@gmail.com 23


Valle di S. Lucano - Cima di Caoz

Cadini di Misurina

18 giugno 2017 - Pale di S. Martino

2 luglio 2017 - Val Popena

Bel giro ad anello nella valle di San Lucano. Partenza da Col di Prà (mt. 843) e raggiunta la località Pont (mt. 1149) si prende a destra il sentiero CAI 764 che porta alla Baita Malgonera (in concessione alla Sezione CAI di Ponte di Piave) (mt. 1581). Dalla Baita si prosegue per la Casera dei Doff e da quì alla forcella di Caoz (mt. 1944). Per la salita alla cima di Caoz si segue il crinale verso sinistra, dalla cima (mt. 2050) vedute sulla Valle e sulle Pale di San Lucano,sullo spigolo nord dell’Agner e sul Monte Mulaz. Ridiscesi alla forcella inizia un bel percorso in quota (sentiero 759) che porta alla Forcella Cesurette o Campigat e alla relativa Malga (mt. 1800). Da quì una bella veduta della Valle di Gares e della Stia. Per correndo il sentiero CAI 761 si raggiunge il punto di partenza.

Comitiva A: dalla chiesetta del parcheggio si prende la strada alta che costeggia il lago di Misurina fino a raggiungere il sentiero 118. Da qui si rimonta una costa boscata di larici fino a raggiungere una verde valletta. Fra massi sparsi alla base nord dei Cadini, si intravede la soglia inferiore del Ciadin della Neve. Si risale fino alla forcella, raggiunta la quale si gode un vasto panorama verso le Marmarole. Si inizia la discesa fino al Ciadin delle Pere, poi si prende a dx per una verde selletta e ci si cala in breve al rif. Città di Carpi. Da qui per strada costeggiata da larici e pini cembri con splendidi scorci sul Monte Sorapis si raggiunge il rif. Col de Varda con aerea vista sul Lago di Misurina. Si rientra al lago per comoda carrareccia. Comitiva B: dietro la Malga Misurina si prede il sentiero 224 lo si segue attraverso una zona boscata sotto la Cresta di Popena Bassa, al bivio si svolta a sx per Sentiero Italia che attraverso le Pale di Misurina conduce a Forcella Popena. Qui si trovano i ruderi del vecchio rifugio. Seguendo segnavia 222 si giunge sotto le guglie di Val Popena fino all’innesto del sentiero 224. Il Cristallino di Misurina e il Piz Popena fanno da splendido sfondo. Per ampi tornanti giungiamo a Forcella Pale di Misurina da cui ammiriamo i Cadini, le Tre Cime di Lavaredo, i Laghi di Misurina e D’Antorno. Fra pini e mughi si scende al lago.

Ambiente La Valle di San Lucano, percorsa dal torrente Tegnas, è una valle di tipo glaciale con la classica forma ad “U” lunga circa 7 Km. Essa si dirama dalla destra orografica del torrenta Cordevole poco a nord di Agordo alle spalle del paese Taibon. La valle è considerata uno degli esempi più evidenti e conservativi di origine glaciale frequentemente studiata dagli esperti che hanno riconosciuto la presenza di due piattaforme laterali e dove non è infrequente trovare tracce di fossili che attestano come tutto questo mondo fosse sommerso dalle acque.

Ambiente I Cadini di Misurina (Ciadìs de Meśorìna) sono un gruppo delle Dolomiti orientali in provincia di Belluno. Sorgono a ovest di Auronzo di Cadore, a nord-est di Cortina d’Ampezzo e a sud di Dobbiaco, in posizione sovrastante il lago di Misurina. La vetta più alta è la Cima Cadin di San Lucano (2.839 m s.l.m.). Fanno parte delle Dolomiti di Sesto, di Braies e d’Ampezzo e appartengono al comune di Auronzo di Cadore. Il termine Cadini deriva dal cadorino Ciadìn (Ciadìs al plurale) che può essere tradotto in valloni, di cui la catena è piena e rende l’insieme delle cime un labirinto. Val Popena: parte orientale del gruppo dolomitico del Cristallo, sul versante sud-est della Val Popena Alta, alla base del costone che degrada dal Corno d’Angolo, a 2214 metri di quota si apre una larga ed agevole insellatura, che pone in comunicazione la valle con il Passo Tre Croci e Misurina. La sella è incoronata da vette maestose, fra le quali risalta il Piz Popena, uno dei “Tremila” più grandiosi e meno frequentati delle Dolomiti.

24

Comitiva

A

B

Comitiva

Unica

Difficoltà

EE

E

Difficoltà

EE

Dislivello

960 mt. in salita e in discesa

600 mt. in salita e in discesa

Dislivello

1185 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

6 ore

5 ore

Tempo percorrenza

5 ore

Quota massima

2400 mt.

2214 mt.

Equipaggiamento

Da escursionismo

Equipaggiamento

Da escursionismo + ramponcini

Da escursionismo

Responsabile

Cesarino Giancarlo - Dal Col Irene

Responsabile

Artuso Pietro - Rizzardi Gianluca 25


Traversata Lastoi de Formin

Classiche Marmarole

16 Luglio 2017 - Croda da Lago

Dal 29 al 30 luglio 2017 - Marmarole

Attraversata ad ampio respiro Nord-Sud dalla Val del Boite alla Val Fiorentina. Partenza dal Ponte de Rocurto sulla strada di Passo Giau. Subito ci inoltriamo nel bosco e dopo poco entriamo nell’ampio vallone glaciale del Formin. La salita è costante e ci porta direttamente alla f.lla Rossa di Formin. Qui chi non se la sente può fermarsi. La salita prosegue di cresta verso ovest per evidenti tracce fino alla Punta dei Lastoi. Panorama a 360° impagabile! Ridiscesi alla forcella si inizia la discesa in versante Mondeval, attraversiamo l’altopiano in direzione sudest, passiamo per le f.lle D’Ambrizzola e Col Dur, per malga Prendera e ancora per le f.lle Col Roan, Roan e de la Puina. Giungiamo anche al Rif. Città di Fiume ed infine concludiamo l’attraversata sulla statale di Forcella Staulanza.

Classica escursione nella catena dolomitica delle Marmarole, discrete, un pò appartate e poco corteggiate. Ai loro piedi si estende l’ altopiano di Pian dei Buoi che rappresenta una vera e propria perla paesaggistica e naturalistica di elevato pregio, avvolto da ampi boschi di aghifoglie. 1° giorno:la nostra escursione ha inizio dalla frazione di Grea (900 mt.) e per sentiero 264 che attraverso la Cresta de Crodafino arriva al Pian dei Buoi, da quì un ultimo strappo ci divide dal Rif. Ciareido (1969 mt.) che rimane abbarbicato, come un nido d’aquila, sullo scoglio di Croda Paradiso. (pernottamento) 2° giorno: partenza dal Rifugio. Prendiamo la larga pista per il Rif. Baion e saliamo verso la forcella Baion. Sotto il Monte Peronat aggiriamo uno spigolo sotto la croda Bianca mediante una non difficile cengia attrezzata con una corda metallica. Una targa sulla roccia ricorda il passaggio del Papa Giovanni Paolo II. Possibilità di evitare questo passaggio scendendo ai piedi dello spigolo e poi risalire dall’altra parte. Terminate le difficoltàgiungiamo al Rig. Chiggiato (1992 mt.) soprastante la Val D’Oten, si riprende il cammino per sentiero 261 fino al punto di partenza.

Ambiente Ambiente medio alpino all’inizio dell’escursione. Poi la quota si fa sentire e i caratteri diventano subalpini. L’iniziale fitto bosco misto di pecci e larici si dirada e l’essenza prevalente ovviamente è il larice, poi la vegetazione a basso fusto ed infine le praterie sommitali. Le roccie sono in prevalenza dolomia principale e dolomia ladino-carnica, in discesa troviamo anche formazioni di La Valle, di Livinallongo e del weferniano.

26

Comitiva

A

B

Comitiva

Unica

Difficoltà

EE

E fino a Flla Rossa

Difficoltà

EE 1° gg 1069 mt. / 2°gg 200 mt. in salita - 1200 mt. in discesa

Dislivello

1100 mt. in salita - 1050 mt. in discesa

900 mt. in salita - 850mt. in discesa

Dislivello

Tempo percorrenza

7,5 ore

6 ore

Tempo percorrenza

6/7 ore

Equipaggiamento

-

-

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Pellin Claudio - Zanatta Luca

Dal Col Irene - Mari Casoni Sergio

Responsabile

Cesarino Giancarlo 27


Trekking Alta Via Carnica

Traversata dei laghi Val Montalon - Valsorda

Dal 14 al 21 agosto 2017 - Sappada-Paularo

27 agosto 2017 - Gruppo del Lagorai

L’ambiente naturale ancora praticamente intatto, la fitta rete di sentieri ben segnalati, la presenza di numerosi rifugi e di malghe con servizio agriturismo, fanno del comprensorio Carnico il territorio ideale per l’escursionista. Nella Carnia nord orientale, che coincide con l’alto bacino del fiume Tagliamento, si elevano i più interessanti gruppi montuosi delle Alpi e Prealpi Carniche. II nostro itinerario si snoda lungo le creste del confine Italo Austriaco, e dà modo di scoprire i più bei gruppi calcarei della zona (Peralba, Avanza, Monti di Volaia, Coglians, Pal Piccolo, Crete di Timau).

Traversata dei laghi val montalon-valsorda. comitiva unica Dal Rif. Carlettini 1368m si prende la Val Montalon con il s.362 fino alla F.lla Montalon dove si trova il lago omonimo 2133m. Si Continua in quota per il 322 fino alla F.lla Valsorda 2256m (Volendo si può scendere al Lago delle Stellune 2090m). Si Scende per il s317 ai due Laghi delle Buse Basse 2170m e da qui sempre per il 317 si percorre la Valsorda fino al ponte Conseria, quindi al rif. Carlettini. Giro ad anello con panorami ampi che spaziano dall’altopiano del Lagorai, Cima d’Asta, Pale di S.M., Dolomiti di Brenta, Gruppo Ortes-Cevedale. Ambiente di notevole pregio in ambito subalpino e alpino; si incontrano 4 laghi d’alta quota. Difficoltà di tipo Escursionistico, nella parte di traversata in quota del 322 Escursionisti Esperti. Durata complessiva 7 ore.

Dislivello Complessivo: 5900 mt. in salita e 6510 mt. in discesa - Difficoltà: EE Referente : Pietro Artuso T.: 340 00 39 816 - E.: escursionismo@caitreviso.it - Bettiol Mauro, Scarabello Mirko

Giorno

A

Ambiente

Salita

Discesa

Tempo percorrenza

Diff.

14

Treviso-Sappada

Rif. Calvi

800 m

300 m

4 ore

E

15

Rif.Calvi

Salita al Peralba

1100 m

600m

5 ore

EEA

16

Rif.Calvi

Rif Lamberteghi

650 m

800 m

7 ore

E

17

Rif. Lamberteghi

Rif. Marinelli

900 m

670 m

7 ore

EEA

18

Rif. Marinelli

Rif. Casera Pramoscio

850 m

1150 m

7 ore

EE

19

Rif. Casera Pramoscio

Rif. Cason di Lanza

750 m

800 m

7 ore

EE

20

Rif. Cason di Lanza

Paularo

600 m

1500 m

6 ore

E

21

Paularo

Treviso

Peralba - Coglians

Avostani - Zermula

Salite

28

Da

Nel piano montano bosco misto di abete rosso e larice. Salendo, nella zona subalpina diventa dominante il larice e i caratteristico sottobosco di brughiera alpina (rododendro, mirtillo nero, ginepro). Particolarmente interessante gli ecosistemi delle zone d’acqua e dei torrenti, con la presenza di anfibi e del salmerino. Le rocce sono di tipo vulcanico, porfidi della piattaforma Porfirico Atesina.

T

Comitiva

Unica

Difficoltà

E - EE

Dislivello

900 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

7 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Perer Alberto - Dal Col Irene – Basso Sabrina 29


San Vito di Cadore - Auronzo 10 settembre 2017 - Gruppo Sorapis/ Marmarole Comitiva A: da San Vito di Cadore si raggiunge il rif. Scottèr con seggiovia , si sale lungo il sentiero 228, attraversando ghiaioni e mughi alla base della cima Scottèr, poi dopo il fitto bosco di abeti e pini si arriva al rif. San Marco con splendida visione sull’Antelao e la Valle di San Vito. Riprendiamo il camino salendo alla forcella Grande dove spicca la Torre Sabbioni. Dalla Forcella si scende lungo la Valle di San Vito, si attraversa la foresta di Somadida (riserva naturale) si Giunge a Palus San Marco. Comitiva B: da San Vito di Cadore si raggiunge il rif. Scottèr con seggiovia , si sale lungo il sentiero229-227, attraversando ghiaioni si arriva al rif. Galassi, discesa per la Val d’Oten fino ala località Ponte Vedessana di Calazzo.

2° Raduno delle Sezioni CAI del Veneto

Ambiente La Catena dolomitica delle Marmarole si estende in direzione est ovest ed è caratterizzata da un susseguirsi di picchi e gole che vanno dalla Valle di San Vito, che separa questo gruppo dal Sorapiss, sino ai pascoli di Auronzo per una lunghezza di oltre 13 chilometri. La statale 48, che corre lungo la valle d’Ansiei, delimita a nord queste montagne, dividendole per un primo tratto dai Cadini di Misurina .

In accordo con i Presidenti sezionali riunitisi a Padova per la “Conferenza di autunno” a novembre 2016, è stato deciso di continuare ad organizzare il “Raduno delle Sezioni” quale occasione per conoscere il territorio e momento aggregante per i soci e le sezioni.

Il 2° raduno è stato fissato per

Domenica 17 settembre 2017 ad Asiago e Altipiano dei Sette Comuni sia per sfruttare l’ottima organizzazione ormai collaudata, che per recuperare quanto le

30

Comitiva

A

B

condizioni meteorologiche avverse non ci ha consentito di fare nel

Difficoltà

EE

E

1° Raduno il 18 settembre 2016.

Dislivello

675 mt. in salita - 1120 mt. in discesa

600 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

7 ore

6 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo + ramponcini

Da escursionismo

Responsabile

Artuso Pietro - Colletta Luigi - Scarabello Mirko 31


Anello delle malghe di Porzus

Traversata delle creste della Tegnola

24 settembre 2017 - Prealpi Giulie

8 ottobre 2017 - Pale di San Martino - Lagorai

L’escursione ha inizio da Canal di Grivò, da dove si prende il sentiero N° 2 che porta a Gradischiutta, da qui si procede verso la chiesetta di S. Maddalena, che vale la pena visitare. Si scende un po’ per poi continuare a salire verso Clap, da qui proseguiremo per il sentiero che conduce al Monte Jauar, m 1005, dopo questo ci dirigeremo verso le Malghe di Porzûs, teatro del tragico evento del febbraio 1945. Dalle malghe iniziamo a percorrere il sentiero N° 3 verso la Bocchetta di S. Antonio, da dove proseguiremo verso destra fino ad arrivare Stremiz da dove continueremo per circa un chilometro su strada asfaltata fino a Canal di Grivò.

Attraversata in quota a est dell’alta val Cismon. Insolito panorama verso le Pale e i Lagorai accompagnato dai primi colori autunnali. Partenza dal Lago di Calaita in alta Val Lozen. Dopo aver costeggiato il lago, ci inoltriamo nel bosco di pecci e raggiungiamo malga Scanaiol. La salita è ora costante, grazie alla vecchia mulattiera militare e ci porta direttamente alla f.lla Scanaiol. Qui il percorso si divide, la Comitiva “A” sale ripidamente verso cima Tegnazza e di cresta, verso nord, passa per la cima Tegnola fino a raggiungere il rif. Tognola e poco dopo, in discesa, la Malga Tognola di Siror, dove ci si ricongiunge con la comitiva “B”. Da f.lla Scanaiol, la Comitiva “B” scende brevemente nella Val Sorda. Dopo la panoramica discesa, in leggera risalita si raggiunge la Malga Tognola di Siror, dove ci si ricongiunge con la comitiva “A”. La discesa ora è marginale alle piste invernali, attraverso un bel bosco di larici si raggiunge la forestale che si oltrepassa per giungere nei pressi del “parco avventura” di San Martino di Castrozza e quindi alla fine dell’attraversata nel borgo di Bellaria.

Ambiente Il 7 febbraio 1945 un centinaio di gappisti garibaldini, comandati dal “Giacca” (prima della resistenza già condannato per reati comuni), raggiungono le malghe di Porzûs poco distanti dall’abitato di Canebola in comune di Faedis, dove risiedono 17 osovani comandati dal capitano De Gregori (“Bolla”) e da Valente (“Enea”). Essi immediatamente fucilano, senza ragione nè giudizio, per le colpe che attribuivano loro di “intelligenza col nemico”, i due comandanti e una donna, la Turchetti, indicata spia da Radio Londra. Nei giorni successivi fucilano, nel Bosco Romagno, vicino a Cividale del Friuli, anche gli altri osovani, meno due. Tra loro il partigiano osovano (“Ermes”) Guido Pasolini, fratello del famoso poeta Pier Paolo. Un fatto tremendo che segna il punto più disastroso a cui giunge in queste terre la dilacerazione fra guerre partigiane. La Malga di Porzûs, a breve riceverà l’attestato di “Monumento Nazionale”.

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Ambiente Ambiente medio alpino all’inizio dell’escursione. Poi la quota si fa sentire e i caratteri diventano sub-alpini. L’iniziale fitto bosco di pecci si dirada e l’essenza prevalente ovviamente è il larice, poi la vegetazione a basso fusto ed infine le praterie sommitali ricche di rododendri, ginepri e vere “mirtillaie”. Le rocce sono in prevalenza metamorfiche con tratti di porfido, classiche nel Gruppo dei Lagorai.

Comitiva

Unica

Comitiva

A

B

Difficoltà

E

Difficoltà

EE

E

Dislivello

740 mt. in salita e in discesa

Dislivello

800 mt. in salita - 950 mt. in discesa

700 mt. in salita - 850 mt in discesa

Tempo percorrenza

5 ore

Tempo percorrenza

7 ore

7 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Equipaggiamento

-

-

Responsabile

Bigotti Alessandro - Bettiol Mauro

Responsabile

Pellin Claudio - Bigotti Alessandro

Paglia Gabriele - Bordignon Ilario 33


Forra del Lupo

ESCURSIONI GRUPPO GRANDE GUERRA Lido di Venezia 2 aprile 2017 - Grande Guerra La proposta ha come obiettivo la visita al Sacrario monumentale del Lido di Venezia, al piccolo Museo dedicato alla Grande guerra e ai resti di fortificazioni del Lido. Nei pressi del Museo si potrà visitare anche l’antico Cimitero ebraico e godere di una suggestiva vista sulla laguna e su Venezia da un luogo privilegiato di osservazione. e comprenderà una biciclettata verso la zona dell’areoporto Nicelli dove si trovano una torre altimetrica e l’antica chiesa di San Nicolò. L’ambiente sarà quello suggestivo e originalissimo della laguna; un tratto del percorso sarà tra la laguna e il mare, lungo la ciclabile che collega Lido a Malamocco.

14 maggio 2017- Altopiano di Folgaria L’itinerario (9 km circa), ad anello, percorre, nella prima parte, il camminamento trincerato austroungarico che durante la Prima Guerra collegava Serrada e lo strategico Forte delle Somme. Lasciata l’auto presso il ristorante Cogola di Serrada, a 1250 mt di quota, si imbocca il sentiero SAT 137: l’escursione prosegue con moderato ma costante dislivello ed è priva di difficoltà oggettive, escludendo alcune brevissime deviazioni, peraltro evitabili, che portano ad ammirare l’ampio panorama da postazioni militari di osservazione o di mitragliatore. Dopo un primo tratto nel sottobosco, di media pendenza, si incontrano da subito i primi trinceramenti, che ci accompagnano fino al Forte. Non mancano mai passerelle, gradini e protezioni in legno in coincidenza dei tratti più esposti. Dopo i primi 90’ si giunge alla Forra vera e propria (mt 1500), un breve ma spettacolare canyon naturale tra alte pareti di roccia, all’interno delle quali sono stati ricavati baraccamenti e feritorie da osservatorio. Dopo l’ultima salita, la più impegnativa dell’escursione, si raggiungono i ruderi del Forte delle Somme (mt 1660), da cui si gode un panorama a tuttotondo che dal Pasubio si estende agli Altopiani di Lavarone, Folgaria e Luserna, fino alle Dolomiti del Brenta. La discesa avviene attraverso il sentiero SAT 136, un largo sentiero che, passando accanto al rifugio Baita Tonda (mt 1604), riporta al punto di partenza.

Ambiente Il canyon che si snoda tra alte pareti di roccia, conosciuto dai Cimbri col nome di Klebostuo (“roccia spaccata”, Wolfsschlucht, “Forra del Lupo”, in tedesco) dal 1916, in occasione della Prima Guerra, venne integrato dall’Impero Austr-Ungarico in un percorso trincerato più lungo, comprendente postazioni per osservazione e armi da fuoco, baraccamenti, gallerie, che da Serrada portava a Forte Dosso delle Somme, chiamato “Werk Serrada”. Ora allo stato di rudere, all’epoca era il più imponente degli Altopiani Cimbri e permetteva, in connessione con la trincea a precipizio sulla Valle di Terragnolo, di avere un’ampia visuale che abbracciava il Pasubio, Lavarone, le Dolomiti Trentine, il Passo della Borcola. La trincea era parte della linea fortificata, lunga 30 km, costruita dal 1908 dall’Impero e che comprendeva i Sette Forti degli Altipiani, da Cima Vezzena al Forte delle Somme, lungo la quale si combattè la “Guerra degli Altipiani”.

Unica

Comitiva

Unica

Difficoltà

Nessuna

Difficoltà

E

Dislivello

-

Dislivello

500 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

4 ore

Tempo percorrenza

7 ore (comprese soste tecniche e di osservazione, visita al Forte e gallerie)

Equipaggiamento

Da ciclo escursionismo

Equipaggiamento

Da escursionismo + bastoncini da trekking + caschetto e torcia frontale

Responsabile

Romanatti Roberta - Perman Tullia

Responsabile

Paglia Gabriele

Comitiva

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Monte Spil - Monte Fior - Monte Castelgomberto

Monte Cauriol

28 maggio 2017 - Altopiano di Asiago

9 luglio 2017 - Catena dei Lagorai

Questo trittico di cime fu teatro di aspre battaglie d’arresto in due occasioni durante la grande guerra: la prima fu alla fine dell’offensiva austroungarica del 1916, conosciuta come Strafespedition; la seconda durante l’arretramento della linea italiana conseguente alla ritirata di Caporetto, nel novembre del 1917. Vi combattè anche Emilio Lussu con la brigata Sassari. Oltre l’aspetto storico, è interessante quello geologico, per l’affioramento di uno strato di “rosso ammonitivo”(un particolare tipo di calcare) che da vita a formazioni rocciose simili ai “libri di S:Daniele, che prendono il nome di “città di roccia”. L’escursione parte dalla Baita Sporting Club, poco prima della località di Campomulo di Gallio (m.1432). Da qui si percorre prima una pista di mtb e poi una stradina fino a Malga Slapeur (m.1628). si prende il sentiero dell’anello di Monte Fior, che percorreremo in senso antiorario, toccando in sequenza Monte Spil (m.1808), Monte Fior (m.1824) e Monte Castelgomberto (m.1771). Tornati a malga Slapeur, si torna alla base per la via di andata.

La catena dei Lagorai è stata durante la Grande Guerra una muraglia insuperabile da parte delle truppe italiane. Dalle posizioni sulle cime, gli Austroungarici tenevavo sotto tiro il versante meridionale, da dove si sviluppavano gli attacchi italiani. Il m. Cauriol (2494 mt.) è stato conquistato dagli italiani durante la battaglia dal 23 al 27 agosto 1916. È una delle poche cime che gli italiani riuscirono a conquistare a costo di enormi perdite ma con scarso valore strategico. Raggiungeremo con i ns. mezzi il rif. Cauriol (1587 mt.). La comitiva A proseguirà verso p.sso Sadole, ma prima del passo devierà a sinistra e salendo per la Via Austriaca (versante nord) raggiungerà la cima del m. Cauriol (2494 mt.). La discesa proseguirà per la Via Italiana e il sent. del Trincerone, recentemente ripristinato (versante sud) passando per i resti dell’accampamento e chiesetta degli alpini, raggiungeremo m.ga Laghetti e poi rif. Refavaie (1116 mt.). La comitiva B, dal rif. Cauriol (1587 mt.) salirà fino a p.sso Sadole (2058 mt.) dove sono visibili resti di ricoveri e baraccamenti austroungarici della Prima Guerra. La discesa proseguirà verso m.ga Laghetti e poi rif. Refavaie. (1116 mt.)

Comitiva

Unica

Difficoltà

E

Dislivello

500 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

-

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Coassin Bruno

Comitiva

A

B

Difficoltà

EE

E

Dislivello

907 mt. in salita - 1378 mt. in discesa

471 mt. in salita - 942 mt in discesa

Tempo percorrenza

7 ore

5 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Da escursionismo

Responsabile

Zottarel Lorenzo - Basso Sabrina

Vivian Mario - Danielli Antonella

Sarajevo: crocevia di culture, religioni e storia tra occidente e oriente Dall’1 al 4 giugno 2017 Quest’anno il nostro sarà un viaggio o meglio una calata alle sorgenti del Secolo Breve: all’inizio del ‘900 l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero asburgico, portò allo scoppio della Prima Guerra Mondiale e al cambiamento della fisionomia politica dell’Europa e successivamente con la guerra degli anni ’90 , finisce di fatto il ‘900 . Sarajevo è il luogo di mescolanze per eccellenza: è un continuo incontro tra architetture ottomane e asburgiche, fisionomie slave, turche e mediterranee, tradizioni musulmane ed europee, passato socialista e tendenze occidentali. Un luogo realmente unico, allietato da paesaggi spettacolari, cucina superba e un’ospitalità genuina come solo i territori non ancora attraversati dal turismo di massa possono offrire. Visiteremo anche la bellissima città di Mostar, ubicata nella valle della Neretva. Passeggeremo per il suo centro storico: Patrimonio dell’Umanità UNESCO e ci soffermeremo sul famoso Stari Most (Ponte Vecchio). Sarà insomma un viaggio che incontrerà la storia.

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Croda de r’Ancona 17 settembre 2017 - Gruppo del Fanis La croda de r’Ancona, (Croda de rio Ancona) con le sottostanti fortificazioni di Podestagno, sono stati dei baluardi strenuamente difesi dall’esercito Autoungarico durante la Prima Guerra, dai ripetuti attacchi delle truppe Italiane le quali attraverso la strada di Alemagna puntava ad arrivare a Dobbiamo, importante nodo ferroviario Austriaco. Con i ns. mezzi, lungo la statale Cortina-Dobbiaco,arriveremo, poco prima del passo di Cimabanche, (1512 mt.) Saliremo sulla sinistra, percorrendo una comoda carrareccia militare e raggiungeremo forc. Lerosa, nei pressi della quale, ci sono i resti di un cimitero Austroungarico. Saliremo il versante nord-ovest del monte, fino ad arrivare alla cima. (2366 mt.) per visitare trincee, baraccamenti e ricoveri Austroungarici. La discesa sarà per lo stesso versante, fino a forc. Lerosa, per poi deviare sulla sinistra e raggiungerem.ga Ra Stua. Ritornati brevemente sui ns. passi per comoda strada ,arriveremo a Podestagno. (1421 mt.) Comitiva

Unica

Difficoltà

EE

Dislivello

854 mt. in salita - 954 mt. in discesa

Comitiva

Unica

Tempo percorrenza

6 ore

Difficoltà

Nessuna

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Perman Tullia - Giannetti Rita

Responsabile

Zottarel Lorenzo - Perman Tullia 37


Monte Santo - Monte Vodice 15 ottobre 2017 - Museo all’aperto della Grande Guerra A nord-est di Gorizia inizia l’Altopiano della Bainsizza (in sloveno Banjška planota), il più occidentale degli altipiani dinarici, calcareo, ricoperto da fitti boschi, oggi si trova nella Repubblica di Slovenia. Il suo margine orientale, a picco sopra la Valle dell’Isonzo, è formato da una catena di montagne: il Monte Cucco di Plava (Kuk nad Paljevim), il Monte Vòdice (Vodice), il Monte Santo (Skalnica) ed il Monte San Gabriele (Škabrijel). Queste alture furono testimoni di spaventosi scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico, durante la Prima Guerra Mondiale, sul fronte isontino. Oggi, grazie al lavoro di archeologia bellica della Fondazione slovena “Pot Miru” (Sentieri della Pace), sono state ripristinate alcune caverne/gallerie e trincee sul monte Vodice. Il Monte Santo (Sveta Gora) mt. 681 ha una storia più antica. Dopo l’apparizione della Madonna sulla sua sommità nell’anno 1539, venne edificata una chiesetta che fu rasa al suolo durante la Grande Guerra 1915-1918 e ricostruita nel 1928. Dal piazzale del monte Santo si scende per una scalinata al parcheggio e quindi si inizia a seguire la larga strada a fondo naturale che porta alla sella tra le due cime e quindi si prende la stradina centrale che dopo poche decine di metri si lascia per imboccare un sentiero segnalato che senza difficoltà ci conduce sulla cima del Vodice caratterizzata dal momumento al generale Gonzaga. Dalla cima si prosegue verso nord per una stradina e in breve si arriva ad uno slargo da dove, proseguendo ancora verso nord in pochissimi minuti si giunge alla cima nord del Vodice mt 651, più alta dell’altra di un metro, anche questa caratterizzata da un monumento con una colonna sormontata da un’aquila. Anche qui numerose gallerie di guerra visitabili.

Ottobre 2017 Torna anche quest’anno il consueto appuntamento autunnale con l’evento più social del programma...

LA CAISTAGNATA ...per la chiusura delle attività estive con la collaborazione di tutti i gruppi e commissioni sezionali.

Vi aspettiamo affamati e numerosi , Buona Montagna!

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Comitiva

Unica

Difficoltà

E

Dislivello

400 mt. in salita e in discesa

Tempo percorrenza

5 ore

Equipaggiamento

Da escursionismo

Responsabile

Zottarel Lorenzo - Perman Tullia

Tieni d’occhio il nostro sito! www.caitreviso.it 39


Scuola di Alpinismo Ettore Castiglioni La scuola di Alpinismo è stata fondata nel 1959, e dedicata al grande alpinista Ettore Castiglioni. È formata da alpinisti, sci alpinisti, sci escursionisti e arrampicatori, consapevoli della notevole importanza della formazione e della frequentazione della montagna in sicurezza. Dalla sua fondazione, con alterne vicende, ha rappresentato un vero punto di riferimento per gli alpinisti Trevigiani. L’intento dei corsi organizzati ogni anno dalla Scuola è innanzitutto quello di formare alpinisti che siano poi in grado di muoversi autonomamente e in sicurezza nei vari ambienti, piuttosto che quello di portare gli allievi a fare belle ascensioni fine a se stesse. Proprio alla pratica in montagna la Scuola rivolge la sua attenzione, in particolare alla progressione di una cordata in condizioni sicure anche in alta quota, sia su roccia che su ghiaccio o neve. I suoi corsi sono tenuti da un organico istruttori, periodicamente aggiornato sulle continue innovazioni tecniche in materia di assicurazione e progressione, tale da garantire affidabilità e competenza, fondamentali requisiti per poter frequentare la montagna in sicurezza. La ricchezza di questo organico permette alla Scuola di organizzare periodicamente ogni tipo di corso secondo le normative della CNSASA (scuole nazionali del CAI), dai corsi base utili come primo approccio al terreno alpinistico fino ai corsi avanzati su roccia, neve e ghiaccio. L’esperienza nell’insegnamento di molti di noi fa sì che la partecipazione ad un nostro corso regali comunque sensazioni intense e momenti da ricordare con piacere anche a chi si iscrive solamente per provare qualcosa di diverso. Oggi il nostro organico degli istruttori è costituito da più di quaranta (di cui una decina titolati) tra alpinisti, sci alpinisti, sci escursionisti e arrampicatori, molti dei quali ex allievi della scuola stessa, tutti qualificati dal CAI che operano in forma assolutamente volontaria. Vi aspettiamo! Il direttore della scuola INA Adolfo Eduati www.caitreviso.it

Componenti Della Scuola Istruttori: Baroni Maurizio, Baseggio Adriano, Bellato Gianpaolo, Bellato Renzo, Bisca Stefano, Boscolo Alberto, Cendron Daniele, Crosato Bruno, Curtolo Davide, Darsiè Thomas, Del Ben Mara, Donà Francesco, Eduati Adolfo, Galetti Alberto, Gastaldon Eugenio, Grava Marco, Lazzaro Andrea, Lupato Giovanni, Marchetto Lorenzo, Panizzo Giuliano, Peatini Antonello, Pellin Claudio, Piazzetta Giovanni, Rosin Davide, Rosin Nicola, Sbrogiò Riccardo, Semenzato Alessio, Serafin Stefano, Strano Fabio, Tonello Terenzio, Vettorello Francesca. Aspiranti Istruttori: Bologna Enzo, Citro Daniela, Covre Valeria, Del Pin Mattia, Gasparin Matteo, Stefani Maria Chiara, Tasca Monica, Vaccario Anna, Zampellini Andrea.

5° Corso di sci escursionismo SE1-2017 13 dicembre 2016 - 12 Febbraio 2017 Direttore: Claudio Pellin ISFE - T. :333 48 22 943 - E.: scuolalpinismo@caitreviso.it Vice-direttore: Maurizio Baroni ISFE Numero partecipanti: minimo 4 massimo 10 I requisiti per l’iscrizione sono: buona preparazione fisico-atletica per essere in grado di compiere escursioni con dislivelli contenuti. Avere tecnica minima di base di fondo o di discesa su pista. Assenza di timori e blocchi psicologici verso l’attività in ambiente montano. Materiale ed equipaggiamento obbligatorio: sci con attacchi, scarponi, pelli in tessilfoca, e ARTVA, pala, sonda e casco d’alpinismo (per gli sprovvisti verrà fornito dalla scuola). È consigliata un’attrezzatura ed un abbigliamento consono per il tipo di attività e per il periodo. Quota di iscrizione da definire. È comprensiva di copertura assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile, dispense o manuali vari, utilizzo del materiale alpinistico della scuola, attestato di partecipazione al corso. Sono esclusi i costi di trasporto, di vitto e pernottamento e da quanto sopra specificato.

Il corso È rivolto a tutti coloro siano già in possesso anche di minima tecnica di discesa e/o fondisti praticanti ed è propedeutico per coloro che desiderano frequentare la montagna in ambiente non pistato con le tecniche dello sci escursionismo, per arrivare col tempo al Telemark e alla gioia di curvare in libertà. “…libera il tallone, libera la mente!”. Lo sciescursionismo è un’attività entusiasmante che soddisfa il desiderio di vivere a contatto con la natura e con l’alpe, in modo semplice ed essenziale nell’ambiente classico dell’escursionismo già estivo. Inoltre si pone gli obiettivi di: gestire in autonomia e sicurezza un itinerario sciescursionistico; conoscere la nivologia, i pericoli della montagna invernale e i concetti dell’autosoccorso; apprendere concetti di topografia, orientamento e meteorologia; conoscere i comportamenti da tenere in funzione della sicurezza propria e del gruppo; migliorare la tecnica di discesa in neve fresca. Il corso è costituito da 7 lezioni teoriche e 6 uscite pratiche. Le lezioni pratiche avverrano sia in pista che in ambiente. Le escursioni saranno di lunghezza progressivamente crescente e completate da esercitazioni pratiche nelle varie materie teoriche trattate. Maggiori informazioni sono disponibili nell’area scuola di alpinismo Ettore Castiglioni del sito www.caitreviso.it, oppure scrivendo una mail a scuolalpinismo@caitreviso.it, diversamente in sede ogni mercoledì e venerdì sera, telefonando allo 0422 54 08 55 oppure contattare il direttore del corso.

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21° Corso di sci alpinismo SA1-2017

XII° Corso di alpinismo A1-2017

7° Corso di snowboard alpinismo SBA1-2017

Aprile - Giugno 2017

18 Gennaio - 26 Marzo 2017 Scuola di Alpinismo “Ettore Castiglioni” in collaborazione con Scuola San Donà di Piave “A. Perissinotto” Direttore: Pedrocchi Paolo ISA - Vice-direttore: Gianni Piazzetta ISA - T.: 320 04 86 643 Numero partecipanti: minimo 10 massimo 18 (Massimo 3 posti per Snowboard) Inizio iscrizioni: 07 Dicembre 2016 - Termine di iscrizione 18 Gennaio 2017 I requisiti per l’iscrizione sono: buona preparazione fisico-atletica per compiere escursioni di 700/1000 metri di dislivello, possedere tecnica di discesa su pista e su terreno non battuto tale da eseguire “collegamenti di virate”, assenza di timori e blocchi psicologici verso l’attività in ambiente montano, presentazione all’atto dell’iscrizione di certificato medico per attività non agonistica valido per tutta la durata del corso. È richiesta la presenza a tutte le uscite e lezioni salvo gravi motivi. Ammissione: nella prima uscita saranno valutate le capacità fisiche, attitudinali e di tecnica in discesa di ogni iscritto al fine dell’accettazione o meno dello stesso al corso. L’ accettazione avverrà dopo l’uscita obbligatoria in pista (i non partecipanti saranno esclusi dal corso). La decisione del direttore del corso sarà insindacabile. La caparra in caso di non ammissione sarà restituita dedotte le spese assicurative e di segreteria. Materiale ed equipaggiamento obbligatorio: sci con attacchi e scarponi da scialpinismo, pelli in tessilfoca, rampanti oppure tavola e scarponi da snowboard, ciaspe, ARTVA, pala e sonda, casco d’alpinismo (quest’ultimi è possibile noleggiarli in sede). Attrezzatura e abbigliamento consono per l’attività e il periodo. Quota di iscrizione da definire. È comprensiva di copertura assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile, dispense o manuali vari (su supporto informatico), utilizzo del materiale alpinistico della scuola, attestato di partecipazione al corso. Sono esclusi i costi di trasporto, impianti di risalita di vitto e pernottamento e da quanto sopra non specificato.

Il corso Lo scialpinismo/snowboardalpinismo offre, a chi si avvicina per la prima volta alla montagna nel periodo invernale, lontano dalle consuete stazioni sciistiche, una panoramica completa delle tematiche da affrontare ed aiuta a capire come valutare con cognizione di causa la salita e la successiva discesa dei versanti innevati. Sarà oggetto del corso l’insegnamento delle modalità di pianificazione di una gita e della successiva conduzione sul terreno. Particolare enfasi sarà data alla tutela della sicurezza e alla prevenzione del pericolo derivante dalle valanghe che costituisce il “problema” dello scialpinismo/ snowboardalpinismo. L’obiettivo del corso è rendere l’allievo in grado di effettuare autonomamente una gita facile, scelta tra un gruppo di itinerari consigliati, con condizioni nivo-meteorologiche favorevoli e avendo conferma della fattibilità da parte di scialpinisti esperti. Lo svolgimento avverrà nel periodo Gennaio-Marzo con 9 lezioni teoriche e 7 uscite pratiche. Le gite avranno luogo in ambiente mediofacile, saranno di lunghezza progressivamente crescente e completate da esercitazioni pratiche nelle varie discipline. Ad ogni uscita verranno inoltre forniti gli accorgimenti sulla miglior tecnica da adottare in salita e discesa in base al pericolo valanghe, al tipo di neve ed alle capacità personali. Maggiori informazioni sono disponibili nell’area scuola di alpinismo Ettore Castiglioni del sito www.caitreviso.it, oppure scrivendo una mail a scuolalpinismo@caitreviso.it, diversamente in sede ogni mercoledì e venerdì sera, telefonando allo 0422 54 08 55 oppure contattare il direttore del corso.

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Direttore: Adolfo Eduati INA - T.: 335 639 1969 – E.: corsoA12017@gmail.com Numero partecipanti: minimo 10 massimo 18 I requisiti per l’iscrizione sono: buona preparazione fisico-atletica per compiere escursioni fino a 500/1000 metri, assenza di timori e blocchi psicologici verso l’attività in parete e in ambiente alpino, presentazione all’atto dell’iscrizione di certificato medico per attività non agonistica valido per tutta la durata del corso. È richiesta la presenza a tutte le uscite e lezioni salvo gravi motivi. Ammissione: saranno valutate le capacità fisiche e attitudinali di ogni iscritto al fine dell’accettazione o meno dello stesso al corso tramite colloquio o curriculum dell’attività fatta. La decisione del direttore del corso sarà insindacabile. La caparra in caso di non ammissione sarà restituita dedotte le spese assicurative e di segreteria. Materiale ed equipaggiamento obbligatorio: normale dotazione alpinistica per roccia e ghiacciaio. Attrezzatura ed un abbigliamento consono per l’attività e il periodo. Durante la serata inaugurale verranno forniti consigli e chiarimenti utili sul materiale per l’equipaggiamento personale. Si consiglia di acquistare l’eventuale attrezzatura mancante dopo aver partecipato a questa lezione. Quota di iscrizione da definire. È comprensiva di copertura assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile, dispense o manuali vari, utilizzo del materiale alpinistico della scuola, attestato di partecipazione al corso. Sono esclusi i costi di trasporto, di vitto e pernottamento e da quanto sopra specificato.

Il corso È rivolto a coloro che non hanno frequentato in precedenza Corsi di Alpinismo. Gli allievi impareranno le manovre e le tecniche per frequentare ed affrontare ambienti di alta montagna in sicurezza, sia su roccia come su ghiaccio. Il corso vuole fornire le competenze fondamentali per potere svolgere in sicurezza attività come vie ferrate anche lunghe ed impegnative, arrampicate su roccia non difficili, frequentazione dell’ambiente innevato anche di modeste difficoltà tecniche ma con potenziali pericoli di valanghe, salita lungo vie normali di roccia e terreno misto, attraversamento di ghiacciai, realizzazione di semplici manovre di autosoccorso su tutti i terreni. È diviso in uscite pratiche e lezioni teoriche e si prefigge lo scopo di far acquisire agli allievi un minimo di autonomia in cordata all’interno di gruppi organizzati che svolgono escursioni in montagna su vie ferrate, su ghiacciaio e lungo vie di roccia di bassa difficoltà. 43


VI° Corso di arrampicata libera AL1-2017

Regolamento dei corsi

Settembre - Ottobre 2017 Direttore: Stefano Bisca IAL - T.: 335 70 35 572 E.: corsoAL12017@gmail.com Vice direttore: Alessio Semenzato IS T.: 347 82 72 803 Numero partecipanti: minimo 8 massimo 12 Inizio iscrizioni: da definire. I requisiti per l’iscrizione sono: buona preparazione fisico-atletica, assenza di timori e blocchi psicologici verso l’attività in ambiente montano, presentazione all’atto dell’iscrizione di certificato medico per attività non agonistica valido per tutta la durata del corso. È richiesta la presenza a tutte le uscite e lezioni salvo gravi motivi. Materiale ed equipaggiamento obbligatorio: normale dotazione per arrampicata in falesia e in vie a più tiri. È consigliata un’attrezzatura ed un abbigliamento consono per il tipo di attività e per il periodo. Quota di iscrizione da definire. È comprensiva di copertura assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile, dispense o manuali vari, utilizzo del materiale alpinistico della scuola, attestato di partecipazione al corso. Sono esclusi i costi di trasporto, di vitto e pernottamento e da quanto sopra specificato.

Il corso È rivolto a neofiti, a chi vuole iniziare ad avvicinarsi all’arrampicata o a chi desidera migliorare le proprie capacità per arrampicare in sicurezza su vie monotiro e su vie sportive a più tiri. La sicurezza ed il divertimento saranno i principali obbiettivi del corso, si potrà inoltre perfezionare la propria tecnica di progressione e le proprie capacità percettive su terreno verticale. Il corso è composto da lezioni teoriche e da attività pratiche, sia indoor che in ambiente.

Maggiori informazioni sono disponibili nell’area scuola di alpinismo Ettore Castiglioni del sito www.caitreviso.it

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La scuola Ettore Castiglioni della sezione del CAI di Treviso si prefigge lo scopo di portare a conoscenza di coloro che intendono dedicarsi alla pratica della montagna, i principi di etica e le cognizioni culturali e tecniche che costituiscono le basi di formazione dell’alpinista completo. L’ammissione ai corsi è libera a tutti i soci CAI d’ambo i sessi in regola con la quota associativa per l’anno in corso, di età non inferiore ai 16 anni (per i minori di anni 18 è richiesta l’autorizzazione di entrambi i genitori o di chi ne fa le veci da presentare unitamente alla domanda di iscrizione). È possibile diventare soci all’atto dell’iscrizione al corso, si consiglia di attivare all’atto di iscrizione la copertura assicurativa con combinazione B al costo aggiuntivo di pochi euro. Le domande di iscrizione sono scaricabili nell’area scuola di alpinismo Ettore Castiglioni del sito www.caitreviso.it e vanno inviate all’indirizzo e-mail del direttore del corso corrispondente. Le stesse saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili. A seguito del modulo di iscrizione debitamente compilato si dovrà presentare la seguente documentazione: Certificato medico di idoneità sportiva non agonistica e di sana e robusta costituzione riferito all’attività del corso; 1 foto tessera; fotocopia tessera CAI. La quota di iscrizione è comprensiva di copertura assicurativa CAI contro gli infortuni, manuali tecnici o dispense (su supporto informatico), utilizzo del materiale tecnico della scuola, attestato di partecipazione al Corso (con un minimo dell’80% di presenze alle lezioni/uscite). Sono esclusi i costi di: trasporto, impianti di risalita, vitto e pernottamento e da quanto sopra non specificato. Il saldo della quota di partecipazione dovrà essere fatto prima dell’inizio del corso o alla prima lezione del corso stesso. L’anticipo nel caso di mancata partecipazione o rinuncia, sarà restituito solamente ove sia possibile provvedere alla sostituzione del rinunciante, l’allievo che abbandona un corso già iniziato non ha diritto di rimborso. La frequenza alle lezioni teoriche e pratiche è obbligatoria, eventuali assenze giustificate ed eventuali recuperi saranno concordati. Le lezioni teoriche si terranno nella sede CAI di Treviso. Gli Allievi devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dal Direttore e dai suoi collaboratori. In qualsiasi momento, qualora la Direzione del corso ritenga che i comportamenti degli allievi non siano adeguati all’ambiente in cui si opera potrà deciderne l’esclusione dal corso. La Sezione CAI e la Scuola declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti che potessero accadere durante lo svolgimento del corso. Con la loro adesione gli Allievi prendono atto e si rendono consapevoli che l’attività alpinistica è sempre soggetta a rischio, e non sono mai completamente eliminabili tutti i rischi, inoltre esonerano da ogni responsabilità civile la Sezione e la Scuola. La direzione si riserva di variare i programmi dei corsi in relazione alle condizioni atmosferiche e alla preparazione degli allievi, dandone tempestiva comunicazione agli interessati. Gli allievi nel periodo di permanenza al corso sono sottoposti all’autorità del Corpo Istruttori della Scuola. 45


Escursioni settimanali 2017 Tra una domenica e l’altra La sezione di Treviso amplia le proposte di escursionismo e offre ai soci la possibilità di partecipare a escursioni infrasettimanali di un giorno o più giorni. Si offrirà ai soci maggiorenni, impossibilitati a partecipare alle attività della domenica o che comunque lo desiderino, di frequentare l’ambiente montano per goderne appieno tutti gli aspetti (paesaggistico, naturale, storico, antropico) con l’accompagnamento di persone preparate ed esperte in giorni più tranquilli per traffico e frequentazione. Tali attività che inizieranno già con l’arrivo della prima neve, sono programmate nella giornata di venerdì con calendario pubblicato nel “programma attività 2017” e nel Sito della sezione; i trasporti saranno effettuati con mezzi propri ottimizzando la disponibilità dei mezzi a disposizione o se possibile con pulmino a noleggio senza autista. Tale iniziativa, sia chiaro, non è assolutamente in contrasto con le altre proposte e semmai le arricchisce. Con l’augurio di buon cammino Il gruppo organizzatore Coordinatore: Pietro Artuso T. :340 00 39 816 Collaboratore tecnico: Primo Gennaro Collaboratori: Bruno Coassin (T.:338 54 77 864), Maurizio De Vincenti, Ubaldo Fanton, Antonio Sarzetto, Roberto Vecchiato e Mario Vivian.

Calendario delle escursioni 2016-17 Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Sett

Ott

Nov

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Con queste escursioni miriamo a fare un’esperienza di montagna il più completa possibile secondo le proposte e il desiderio degli aderenti nel rispetto delle regole di comportamento del Gruppo . Fatto salvo il rispetto delle norme di sicurezza e la conoscenza delle tecniche necessarie per intraprendere 46

determinate discipline, ciascuno deve fare affidamento sulle proprie capacità fisiche e tecniche. Stabilito il giorno dell’uscita, otto giorni prima verrà comunicato tramite mail o altro il programma e le caratteristiche dell’escursione, due giorni prima verrà confermata. Iscrizioni a mezzo telefono, sms, mail, Whats App o in sede nel giorno di apertura.

Calendario escursioni invernali con le ciaspole Gruppo

Escursione

Gruppo

Escursione

Monte Grappa

Finestron-Asolone-Cima Grappa

Centro Cadore-Cridola Eremo dei Romiti

Altopiano Asiago

Gallio- Cima Ongara

Gr. Marmarole

Rif.Ciareido

Prealpi Trevigiane

Casera-Col Visentin

Centro Cadore

Rif. Antelao

Monte Grappa

Baita Camol-Cima Grappa

Val Marson (Auronzo)

Rif.Città di Carpi

Altipiano Asiago

Tombal- Cima Lisser

Altopiano Asiago

Cima Campolongo

Calendario escursioni estive Gruppo

Escursione

Gruppo

Escursione

Prealpi Trevigiane

Val Morel - Pian Femene Col Visentin

Gr. Popera

Strada degli Alpini (sentirero attrezzeto)

Gr. Cridola

Eremo Romiti - Biv. Montanel

GR.Paterno

Rif.Auronzo-Cima Paterno (ferrata)

Monte Grappa

Campo Solagna Col Campeggia

Monte Baldo

Rif. Novezzina - Rif. Telegrafo

Cansiglio

Rif. Città V.to C.ra Mezzomiglio

Costabella

Sentiero attrezzato Bepi Zac

Gr. Padon

Via del Pan - Sentiero Geologico

Monte Grappa

Monte Santo - cengia di Prada - Peurna

GR. Carega Trekking 3 giorni Rif. Revolto

1) P.so Manera 2) Sent. Pojesi-C.ma Carega 3) P.so Tre Croci

Orobie Bergamasche Trekking 3 giorni Rif. Curò

1)Valbondione-Rif. Curò 2)-Rif. Barbellino 3) P.so Bondione

Val di Melo Trekking 3 giorni

C.ra Pioda - Rif.Allievi Rif. Ponti - Preda Rossa

Prealpi Trevigiane

Valmareno - Troi dea Perlina - Canidi Praderadego

Tofane

Gallerie Castelletto Lagazuoi

Val Zemola

Rif. Maniago - Forc. Durano 47


Gruppo cicloescursionismo “Amicinbici” A tutti coloro che amano pedalare, il Gruppo di Cicloescursionismo “Amicinbici” del CAI di Treviso propone un programma di escursioni nei luoghi più suggestivi del nostro territorio, tra montagne incantate, morbide colline, boschi, fiumi e centri storici. Anche quest’anno cominceremo con delle escursioni facili ed adatte anche a chi non ha mai provato la mountain bike, per poi progredire con l’avanzare della stagione. Sarà quindi l’occasione per gli indecisi di sperimentare il nostro modo di andare in bici: una bicicletta in prestito la troviamo, voi metteteci l’entusiasmo, l’allegria e la voglia di condividere con il gruppo la scoperta dei luoghi che di volta in volta andremo ad esplorare. Sempre in sicurezza e con rispetto per l’ambiente.

16 aprile

Titolo Sentiero degli Ezzelini

Km 50 km

Disliv. 500 m.

Difficoltà TC+

Referente C. Donadini C. Donadon

Da Castelfranco alle pendici del Grappa - Monumenti, ville, acque, risorgive, parchi del paesaggio veneto.

13-14 maggio

Peschiera-Mantova

44 km

100 m.

TC

R. Giannetti

20 km

800 m.

30 settembre Colori e sapori dell’Agordino 1 ottobre

1°g 25 km 2°g 35 km

500 m 700 m

Trieste

35 km

100 m.

28 ottobre

Giramonticano

52 km

Quando e come aderire alle nostre iniziative

580 m.

MC

R. Boligon

25 giugno

Monte dei Bovi e Monte Purgessimo

31 km

800 m.

BC

R. Paronetto

Percorso circolare sulle alture attorno a Cividale del Friuli con variegati scorci paesaggistici.

9 luglio

Piana di Marcesina

22,5 km

350 m.

MC

G. Capuzzo

Percorso ad anello con partenza dal rifugio Marcesina. La piana è caratterizzata da una vegetazione particolarmente ricca grazie alle particolari condizioni climatiche ed alla ricchezza d’acqua della zona (caso unico nell’altopiano di Asiago).

23 luglio

Monte Specie

20 km

800 m.

MC/BC

R. Germinario

Salita da Carbonin verso il rif. Vallandro nel bellissimo altopiano di Prato Piazza, con proseguimento verso la panoramica cima del Monte Specie.

MC/BC

U. Fanton

TC

S. Orlando A. Volcic

TC

F. Vettorello

Percorso sugli argini del fiume Monticano da Fontanelle Chiesa a Motta di Livenza, passando per Oderzo e Gorgo. A/R

28 maggio

26 km

E. Tonon

Partenza da Opicina su sentiero panoramico fino a Trebiciano, per proseguire fino a Lipizza (allevamento dei cavalli lipizzani) e santuario in dolina della Maria di Lourdes, ritorno per Basovizza con vista sul mare e golfo di Trieste.

I programmi dettagliati delle gite, con i riferimenti dei relativi proponenti, saranno pubblicati nella sezione Cicloescursionismo del sito ufficiale del Cai di Treviso: www.caitreviso.it

Monte Trstelj (Slovenia)

MC/BC

Percorrendo stradine secondarie in parte asfaltate ma non prive di fascino, anche con qualche bel colle da scalare.

La ciclabile del Mincio che congiunge Peschiera del Garda a Mantova è un itinerario cicloturistico perfetto per scoprire borghi e località di interesse naturalistico come la riserva statale Bosco della Fontana , la riserva naturale del parco del Mincio e di interesse storico-culturale come Borghetto, Massimbona, Monzambano e Mantova.

Itinerario su strade e sentieri del ciglione carsico e dello stupendo altopiano di Komen/Comeno, con spettacolari panorami che spaziano dalle Alpi alla pianura friulana ed al mare Adriatico.

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Casera Razzo

Bell’itinerario panoramico che si snoda in salita da Sauris di Sopra verso l’altopiano di Razzo su strada provinciale e su sterrate. La discesa avviene su sentiero da Casera Mediana verso loc. Molini di Sauris.

15 ottobre

Programma cicloescursionismo Data

3 settembre

Le iscrizioni vengono raccolte direttamente in sede nelle serate di mercoledì/venerdì o contattando direttamente i proponenti dell’escursione.

Come comunicare con noi Per qualsiasi informazione puoi comunicare con noi inviando una mail all’indirizzo mbike@caitreviso.it oppure contattando i referenti sotto elencati. Referenti • Rocco Germinario - T.: 342 53 03 628 - E.: mbike@caitreviso.it • Andrea Mion - T.: 329 40 43 198 • Rita Paronetto - T.: 340 70 54 721 Per essere aggiornati sulle iniziative in programma iscrivetevi alla mailing list del sito ufficiale del Cai di Treviso www.caitreviso.it oppure seguiteci su Facebook alla pagina “Amicinbici CAI Treviso”. 49


Gruppo Giovani Alpinisti Il gruppo Giovani Alpinisti della Sezione CAI di Treviso è una nuova iniziativa pensata per riprendere quello che era il progetto di Alpinismo Giovanile. Il gruppo nasce grazie alla partecipazione di istruttori CAI della Scuola di Alpinismo Ettore Castiglioni, per coinvolgere ragazze e ragazzi dai nove ai diciassette anni nell’attività in montagna. Lo scopo del gruppo Giovani Alpinisti è di riscoprire insieme la montagna divertendosi e allo stesso tempo di introdurre i ragazzi, in totale sicurezza e con il supporto di persone qualificate, alle attività più disparate: dalle escursioni, alle ferrate, dall’arrampicata in falesia, alle escursioni in montagna, attraverso un programma annuale pensato apposta per permettere ai genitori e ai ragazzi di conoscerci e di inserirsi gradualmente nelle varie attività sezionali. Per qualsiasi ulteriore informazione e per partecipare alle uscite a programma inviare una email al seguente indirizzo: giovanialpinisti@caitreviso.it

Programma attività 2017 Data

29 gennaio

Attività CIASPOLATA IN DOLOMITI Ciaspolare è un modo diverso e divertente per esplorare la montagna, dove adulti e ragazzi possono condividere l’emozione di un’esperienza piacevole e sostenibile all’aria aperta. Responsabile: Fabio Strano Iscrizioni presso sede CAI Treviso mercoledì 25/01/2017 ore 21.00 – 22.00 ARRAMPICATA IN FALESIA Una giornata di arrampicata su una facile falesia dove si potrà muovere i primi passi su terreno verticale in tutta sicurezza.

12 marzo e 28 maggio

Sarà possibile vincere la paura del vuoto e sperimentare l’essere “compagni di cordata” che solo l’arrampicata permette. Obiettivo : ARRAMPICARE ! Responsabili: Lorenzo Marchetto – Mattia De Pin Marzo: Iscrizioni presso sede CAI Treviso mercoledì 08/03/2017 ore 21.00 – 22.00 Maggio: Iscrizioni presso sede CAI Treviso mercoledì 24/05/2017 ore 21.00 – 22.00 BIVACCO A CASERA MALGONERA Weekend – bivacco alla casera Malgonera, buona base di partenza per facili escursioni in zona Monte Agner e Croda Grande.

8-9 aprile

La casera è una struttura in legno e pietra, al cui interno vi sono tavoli, sedie, fornelli, legna, servizi, luce e al piano superiore una camerata con 15 brande. Responsabile: Leonardo Mattioli Iscrizioni presso sede CAI Treviso mercoledì 29/03/2017 ore 21.00 – 22.00

dal 29 giugno al 2 luglio

CAMPEGGIO ESTIVO Quattro giorni in un campeggio a Campitello di Fassa, nel cuore delle Dolomiti, a 1.500 metri di altitudine, tra i massicci del Sassolungo, Catinaccio e Torri del Vajolet. Splendida esperienza di campeggio, vita di gruppo in ambiente montano, effettuando facili attività di escursionismo, alpinismo e arrampicata. Responsabili: Stefano Bisca – Fabio Strano Iscrizioni presso sede CAI Treviso mercoledì 31/05/2017 ore 21.00 – 22.00

Per iscrizioni ed ulteriori dettagli sulle singole uscite, inviare una email al seguente indirizzo: giovanialpinisti@caitreviso.it. Le date e i luoghi indicati potrebbero subire variazioni in caso di maltempo o imprevisti logistici. Inviando una email all’indirizzo specificato si riceveranno inoltre le informazioni sulle future attività del gruppo. 50

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Gruppo “I Logorai” Il nome che abbiamo dato al gruppo Logorai in dialetto veneto vuol dire logori o logorati. Che si usi una o l’altra locuzione cambia poco: ci riteniamo comunque dei consumati. Nivum homines erecti: è la denominazione “scientifica” che esprime l’esigenza di distinguere la postura dello scialpinista durante la discesa rispetto ad altre “scuole”. L’origine del nome si perde nella memoria collettiva del gruppo e nessuno ricorda più l’atto ufficiale di nascita di questa denominazione. Il tutto si svolgeva durante escursioni che per la maggior parte delle volte avvenivano nel gruppo del Lagorai. L’assonanza fonetica fra Logorai e Lagorai ci porta all’autoironia lungo l’impercettibile confine fra i due termini. Innanzitutto siamo un gruppo di amici accomunati dalla passione per la montagna, per la natura e per il movimento. La motivazione principale alla pratica dello scialpinismo è il piacere di sciare in un ambiente incontaminato accettando fatica e disciplina di gruppo. In estate camminiamo, arrampichiamo, andiamo in bici. Qualcuno ogni tanto va anche al mare o in barca a vela. Se ti identifichi con il nostro spirito, se sei interessato alla pratica dello scialpinismo e non solo... non ti resta che contattarci e diventare dei “nostri”!

Programma stagione 2016-17 Data

Luogo

27 novembre 2016

Dolomiti - Lagazuoi

18 dicembre 2016

Lagorai – P.lo Colbriccon

22 gennaio 2017

Lagorai – Cima Nassere

26 febbraio 2017

Val Casies

19 marzo 2017

Altipiano di Asiago

22-25 Aprile 2017

Val d’Aosta – Monte Rosa

Gite con luna piena: date possibili da concordare in base alle condizioni nivometeo 12/12/2016, 10/01/2017, 11/02/2017 e 13/03/2017

Aggiornamenti tecnici 04 dicembre 2016 Ricerca A.R.T.V.A. e autosoccorso.

Se vuoi conoscerci di persona, siamo in sede Cai tutti i primi martedì del mese, oppure puoi visitare il nostro sito www.logorai.it o inviarci un’email a info@logorai.it

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Iscrizioni aperte fino al venerdì precedente la gita, per la gita di più giorni contattare per tempo gli organizzatori.

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Gruppo Roccia “SU DRET” “Sarei felice se su queste pareti potesse evolversi sempre più quella nuova dimensione dell’alpinismo spogliata di eroismo e di gloriuzza da regime, impostata invece su una serena accettazione dei propri limiti, in un’atmosfera gioiosa, con l’intento di trarre, come in un gioco, il massimo piacere possibile da un’attività che finora pareva essere caratterizzata dallanegazione del piacere a vantaggio della sofferenza.” G. Motti, Il nuovo mattino, 1974 La montagna chiama. Inizia un nuovo anno che ci vede tutti protagonisti per raggiungere nuove mete e nuove vette. Incomincia così un altro viaggio per il gruppo Su Dret, con attività che si rinnovano e che offrono emozioni uniche, le stesse che ci condurranno di nuovo ai piedi di una montagna e ad impegnarci in un’altra avventura. Insieme, condividendo forza, energia, entusiasmi e anche qualche sconfitta - che fa parte del gioco componenti fondamentali per vivere fino in fondo questa passione che ci unisce, ci fa volare col pensiero e che ci porta lontano. Il gruppo si riunisce ogni secondo giovedì del mese dalle 21.00 alle 22,30 presso la sede CAI di Treviso. Siamo presenti anche su facebook con il gruppo “Sudret arrampicare a Treviso”. Buona montagna a tutti voi! Per qualsiasi informazione inviare una email: sudret@caitreviso.it Referente: Matteo Gasparin - E.: sudret@caitreviso.it

Dal 22 al 25 aprile - Veliko Pivo A Velika Paklenica Parlando di arrampicata in Croazia non si può fare a meno di pensare a Paklenica. Riconosciuta come una delle più belle riserve naturali - e località turistiche - nel nord-est del Mediterraneo, la grandiosa gola è circondata da aspre pareti, dalle cime lontane del gruppo del Velebit e dalle vecchie foreste di pini e faggi - un vero paradiso per gli amanti della natura, per gli studiosi ed ovviamente anche per gli arrampicatori. La scelta delle vie è ampia e varia, dai monotiri in falesia di varie difficoltà alle vie di più tiri, fino ad una altezza di 350m. Le vie sono generalmente ben spittate, ma c’è anche la possibilità di praticare trad climbing su bellissime vie lunghe, o di arrampicare in artificiale… insomma, a Paklenica c’è qualcosa per tutti! Alloggio in camere o campeggio in riva al mare. Organizzatore: Marco Grava Per informazioni: alpinismo@caitreviso.it 54

Luglio / settembre - Picco dei Tre Signori 3498 mt. Il Picco dei Tre Signori è la cima più alta della Valle Aurina. Posta al confine con l’Austria, essa si presenta come una possente montagna adornata in tutti i suoi versanti da numerosi ghiacciai. Due sono le vie di salita “normali” che partono dalla Valle Aurina: la prima, quella che ha come punto d’appoggio il Rifugio BrigataTridentina, per il versante ovest, la seconda per il versante sud-ovest, con il Rifugio Giogo Lungo come base di partenza. Quale via scegliere per la salita dipende dalle condizioni della montagna. La prima via attraversa dei ghiacciai molto crepacciati ed è quindi da preferire quando questi sono per lo più chiusi, come ad inizio stagione, tuttavia la seconda risulta essere meno impegnativa, anche se anche qua le condizioni del ripido scivolo innevato che porta alla spalla nevosa sommitale possono variare per il formarsi di pericolose cornici in uscita dello scivolo stesso. L’intinerario ideale per la salita e quella dal rifugio Giogo Lungo e la discesa per il versante ovest attraverso le vedrette di Lana e di Predoi verso il Rifugio Brigata Tridentina. Percorso che prevede cordate su ghiaccio con relativa minima preparazione tecnica e buona forma fisica. Info e date più dettagliate su www.caitreviso.it nel periodo indicato. Le richieste di adesione saranno sottoposte al parere insindacabile degli organizzatori: Taffarello Cristiano e Albanese Antonio.

Dal 1 al 3 settembre - Lagginhorn, Canton Vallese Per cominciare a conoscere l’ambiente alpino svizzero, da noi poco frequentato, viene proposta la salita del Lagginhorn 4010m, cresta ovest, dislivello 1290m, percorso prevalentemente roccioso, con passaggi di II, classificata PD. Primo giorno: partenza da Treviso, via passo del Sempione, arrivo a Saas Grund 1560m, e con funivia arrivo al rif. Weissmieshutte 2726m. Secondo giorno: tentativo salita al Lagginhorn 4010m per la cresta ovest, e rientro al rifugio. Terzo giorno: rientro a Treviso, oppure, per chi ben allenato e in forma, sveglia presto, e tentativo di salita a un altro vicino 4000, il Weissmies 4023m per la cresta ovest, via di misto, roccia e ghiaccio, inclinazione max 40°, difficoltà PD. Rientro a Treviso nel pomeriggio. Richiesta buona preparazione fisica, conoscenza dell’ambiente di alta montagna, aver fatto almeno un corso CAI di Alpinismo, Scialpinismo o equivalente. Il gruppo roccia “Su Dret” ha una funzione di organizzazione logistica della salita e non di accompagnamento, prima della partenza le cordate dovranno già essere formate, prenotarsi per tempo, massimo 10 componenti. Le richieste di adesione saranno sottoposte al parere insindacabile degli organizzatori. Chiusura iscrizioni 1 agosto 2017 Per informazioni: Andrea Lazzaro, T.: 339 70 06 109 - E.: alpinismo@caitreviso.it e Matteo Gasparin, T.:393 54 61 779- E.: alpinismo@caitreviso.it 55


Gruppo sci e ciaspe “I Neveganti” L’escursionismo in ambiente innevato Non hai mai frequentato la montagna d’inverno perché ti sembra troppo difficile o pericoloso? Vieni a conoscerci e ti faremo cambiare idea! Il nostro Gruppo è composto anche da persone esperte e titolate che sono in grado di farti comprendere ed apprezzare “l’andar per monti d’inverno”, facendoti provare le diverse tecniche in sicurezza e in allegra compagnia. Accogliamo ecsursionisti, sci escursionisti, sci alpinisti e snow boardisti! Muovendoci in ambiente innevato, dove esistono potenziali rischi connessi alla neve, viene data particolare attenzione alla prevenzione e alla sicurezza. Per i veterani ci sono 2 appuntamenti di aggiornamento e formazione organizzati in sinergia con il gruppo di sci alpinismo dei Logorai e con gli Istruttori della Scuola. Per i neofiti, ricordiamo i Corsi organizzati dalla Scuola: M-PAN e “Primi Passi in Ambiente Innevato”, rivolti anche ai ciaspisti; SE1 di Sci Escursionismo. Il Gruppo di Sci e Ciaspole dei Neveganti si prefigge l’obiettivo di dare a tutti i fruitori della montagna invernale, un punto di riferimento per potersi divertire nella montagna innevata muovendosi in sicurezza e in modo rispettoso dell’ambiente che ci ospita, anche grazie ad una qualificata presenza, garantita dai suoi accompagnatori. Scopriremo assieme che l’escursionismo invernale, con il fascino dei paesaggi innevati, dei boschi semi sepolti dalla neve, dei pendii così invitanti, è la naturale prosecuzione delle attività estive. Potrai essere parte di un gruppo di amici accumunati dalla stessa passione per la montagna!

Cosa fare per andare in montagna d’inverno Iniziare con gradualità, cioè dalla cosa più semplice, camminare. Ovvero camminare sulla neve. Come? Con le ciaspe o racchette da neve. È questo il gesto più elementare e naturale. Con il nostro Gruppo s’impara a farlo. Oppure, se si possiede già la tecnica del fuori pista (anche in salita, con le pelli!), con gli attrezzi da Sci Escursionismo o da Sci Alpinismo. In seguito, coloro che vogliono progredire nelle tecniche, possono avvalersi dei corsi della Scuola per meglio divertirsi. La gradualità dell’inizio non preclude emozioni e percorsi mozzafiato, mentre ne limita i rischi. Allo stesso tempo addestra alle difficoltà caratteristiche dell’ambiente invernale. Noi del Gruppo dei Neveganti, proponiamo attività per tutta la stagione e vi aspettiamo numerosi per condividere divertimento ed esperienze nel magico“bianco”! Responsabile: Claudio Pellin AE/EAI – ISFE – INV - T.: 333 4822943 - E.: sciescursionismo@caitreviso.it

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57


Programma stagione 2016-17 Data 20 novembre

Classificazione delle comitive e dei percorsi

Comitiva

Classific.

Difficoltà

Uscita propiziatoria - Pian Delle Femene

U

ANELLO

E

NN

NN

NN

U

A/R

BLU/ ROSSO

U

TRAVERS.

BLU

U

TRAVERS.

BLU

A/R

BLU/ ROSSO

A/B

A/R

BLU/ GIALLO

A/B

A/R

BLU/ GIALLO

U

A/R

BLU

A/B

A/R

BLU/ GIALLO

Responsabili: Pasqualato M. - Galvan N. - Zanatta L.

11 dicembre

Per agevolare la partecipazione al più ampio numero di escursionisti invernali, è prevista la composizione di più comitive: 1. Comitiva GIALLO; ROSSO – GIALLO; ROSSO: l’escursione più impegnativa - maggior lunghezza e dislivello, ambiente esposto; necessari ARTVA, pala e sonda. 2. Comitiva BLU – ROSSO; BLU: l’escursione intermedia - minor lunghezza e dislivello, possibile ambiente esposto;necessari/consigliati ARTVA, pala e sonda. 3. Comitiva VERDE – BLU; VERDE: l’escursione semplice - lunghezza e dislivello contenuti, ambiente sicuro;non necessari ma consigliati ARTVA, pala e sonda.

Titolo

Aggiornamento autosoccorso- Prealpi/ ValZoldana/Passi Dol.

Titolati ISFE - INV - EAI

18 dicembre

Ciavazole (o Col delle Palue-P.so S.Pellegrino

Classificazione dei percorsi e relative difficoltà crescenti •

Responsabili: Boligon R. - Rocco G.

15 gennaio

Monte Lisser

Responsabili: Poli B. - Bruno G. - Piero A. - Scarabello M.

29 gennaio

Monte Grappa

Responsabili: Poli B. - Piero A. - Luca Z.

11/12 febbraio Rifugio Carlettini Gruppo

26 febbraio

Monte Penna - Rifugio Venezia

VERDE (facile): si svolge su terreni in falsopiano o con pendenze moderate ma prive di ostacoli con contenuta lunghezza e dislivello (strade forestali normalmente non in terreno aperto), facile l’orientamento, pericoli minimi. Non necessaria l’attrezzatura di auto-soccorso. BLU (medio): si svolge su terreno con pendenze contenute o moderate in presenza di cunette e dossi con brevi passaggi a mezza costa (strade forestali e ampi tratti di terreno aperto), lunghezza e dislivello sono moderati, l’orientamento è più difficoltoso, pericoli contenuti. I percorsi BLU spesso si combinano con i percorsi ROSSI, pertanto può essere necessaria l’attrezzatura di auto-soccorso. ROSSO (impegnativo): si svolge su terreno vario con pendenze più consistenti con gradini, cunette e dossi in parte marcati, con ampi tratti a mezza costa. Lo sviluppo altimetrico e la lunghezza sono consistenti (strade forestali, praterie alpine, forcelle e cime), l’orientamento è più complesso, subentrano interpretazioni nivologiche, pericoli crescenti. Obbligatoria l’attrezzatura di autosoccorso. GIALLO (difficile): si svolge su terreno comunque vario, spesso a quote medio - alte, con pendenze accentuate, attraversamenti a mezza costa spesso impegnativi e di zone impervie comportanti serie difficoltà, escluse quelle di carattere alpinistico (roccia e ghiaccio). Le lunghezze e i dislivelli sono importanti, l’orientamento è impegnativo, necessita elevata conoscenza nivologica ed esperienza in quota. Obbligatoria l’attrezzatura di auto-soccorso.

Responsabili: Poli B. - Piero A. - Luca Z.

5 marzo

Corvo Alto - Mondeval

Responsabili: Claudio P. - Francesca V. - Rocco G. - Bettiol M.

11 marzo

Uscita di sabato con luna piena e cena (luogo da destinarsi)

Gruppo

26 marzo

F.lla della neve

Responsabili: Claudio P. - Vettorello F. - Gasperuzzo B.

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Gruppo Family Il Gruppo Family nasce dall’idea di condividere la passione per la montagna con la famiglia e, soprattutto, con i figli più piccoli. Da quest’idea, in ragione delle esigenze e dei limiti connessi alla giovanissima età di questi ultimi e della necessità di introdurli gradualmente ed in modo “ludico” alla montagna, ha preso concretezza un progetto rivolto ai nuclei famigliari e finalizzato ad incentivare il rapporto genitori-figli. L’ambiente montano, l’esperienza motoria, le relazioni famigliari e le dinamiche del gruppo di famiglie partecipanti sono gli elementi scelti per introdurre i bambini. Il programma annuale delle attività consiste in un insieme di proposte dal contenuto “mirato ai più piccoli” e consente alle famiglie di avvicinare i propri figli alla montagna. A piccoli passi, naturalmente...

Per informazioni sulle attività 2017 Bruno Barbieri - sezione@caitreviso.it - T.: 342 51 59 422 oppure in sede CAI Treviso mercoledì e venerdi dalle 21 alle 22:30 o telefonando allo 0422 54 08 55.

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Gruppo Seniores Camminando lentamente Il gruppo Seniores per il nono anno consecutivo ripropone, ai soci del club, over 60, delle escursioni con andatura lenta (walking slowly) e rilassata, evitando percorsi troppo impegnativi. Lo scopo è di consolidare una mentalità di gruppo, rafforzando la sicurezza e la reciproca solidarietà. Camminando lentamente si ha la possibilità di soffermarsi per riconoscere un fiore, panorami, cogliere segni dell’uomo lasciati sul territorio e altre peculiarità che normalmente non vengono colte. Le escursioni saranno effettuate in base alla stagione, dapprima sui colli, passando poi alle prealpi e nei mesi più favorevoli sulle dolomiti. Visiteremo anche percorsi sul Carso e la vicina Slovenia. I nostri incontri saranno il mercoledì con cadenza alternata per poter visionare altri percorsi nei mercoledì liberi. Un appuntamento importante sarà il 4 ottobre 2017 a Sagrado in occasione del Raduno Triveneto Seniores che quest’anno sarà a cura del Gruppo Senior CAI Gorizia. L’A.E. Paolo Moino sarà il riferimento per tutti coloro che intendono partecipare, contattatelo al numero 0422 32 02 09 o al cell. 338 53 53 049.

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Gruppo Materiali Ecco alcuni brevi stralci del regolamento: “ Hanno diritto all’utilizzo del materiale sezionale TUTTI i soci della Sezione di Treviso: in regola con il tesseramento, per lo svolgimento di attività ufficiali (corsi, escursioni, aggiornamenti, formazione), per lo svolgimento di attività personale… “ “ Consegna e Restituzione Materiali ai Corsi: il materiale viene consegnato al Direttore del corso o suo preposto autorizzato... La restituzione avverrà in un’unica soluzione concordata...” “ Consegna e Restituzione Materiali per Escursioni Sociali: il materiale viene consegnato al Responsabile dell’Attività... La restituzione avverrà in un’unica soluzione concordata...” “ Consegna e Restituzione Materiali per attività personale: il materiale viene consegnato personalmente al socio, non sono ammesse consegne a terzi se non ad un patentato... sarà compito dei Responsabili e loro Aiuto verificare se il socio è in possesso di alcuni requisiti... La restituzione avverrà in un’unica soluzione concordata... ” Non è previsto il noleggio di corde, ciaspe e artva a titolo personale. Trattandosi di un servizio ai soci e considerando la delicatezza dei materiali in questione, si è stabilito un turn-over dei materiali che ci ha portato a compilare una tabella tariffaria differenziata a seconda dell’attività svolta e della quantità di materiale richiesto. Per ogni informazione si può passare in sede nelle serate d’apertura del mercoledì o contattarci per e-mail all’indirizzo magazzino@caitreviso.it. I responsabili incaricati sono: Davide Curtolo, Claudio Pellin, Sabrina Basso, Alessio Semenzato, Enzo Bologna e Samuele Libralesso.

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Fondazione Mazzotti La Fondazione nasce su iniziativa degli eredi del noto studioso trevigiano, già all’indomani della sua scomparsa, avvenuta nel 1981, con lo scopo di non disperdere i risultati di una vita di studio e passione per il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Veneto. Si costituisce ufficialmente nel 1986 ad opera dei soci fondatori, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Treviso unitamente agli eredi di Mazzotti; ha come scopo la gestione dei fondi bibliografici e documentali ereditati dal celebre studioso trevigiano e il proseguimento della sua opera a vantaggio del patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico del Veneto. Dal 2009 la Fondazione si è trasformata in Fondazione di Partecipazione con l’obiettivo di allargare la propria base partecipativa mentre nel giugno 2010 ha ottenuto, dalla Regione del Veneto, il riconoscimento di personalità giuridica. La Fondazione è articolata in Centro studi e Centro documentazione. Il centro studi ha lo scopo di promuovere la diffusione della cultura e del sapere nella città attraverso momenti formativi aperti, incontri, indagini, progetti ed eventi, in costante rapporto con le istituzioni culturali del territorio. Il lavoro della Fondazione è sostenuto dal centro documentazione, costituito da biblioteca, archivio, fototeca, il cui scopo è conservare e valorizzare il patrimonio culturale di proprietà o in deposito. Nel corso degli anni i fondi sono stati oggetto di numerose cure e attenzioni, ma soltanto dal 2007, grazie alla disponibilità di una sede idonea è stato possibile riorganizzarli e metterli regolarmente a disposizione del pubblico. Oltre al lascito del materiale di Bepi Mazzotti, la Fondazione ha accolto e mette a disposizione degli utenti anche altri fondi: la biblioteca della sezione del CAI di Treviso e dell’Ateneo di Treviso nonché l’archivio di persona del prof. Marco Tonon. La Fondazione oltre alle proprie attività accoglie ospita iniziative delle più importanti associazioni della città.

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SEDE OPERATIVA E BIBLIOTECA SEZIONE CAI DI TREVISO Via Marchesan 11 /A - 31100 Treviso - Tel. e Fax: 0422 54 08 55 Apertura sede: mercoledì e venerdì ore 21:00 - 22:30 www.caitreviso.it - sezione@caitreviso.it Seguici anche su Facebook www.facebook.com/caitreviso/

Copertina e alcune immagini del libretto sono in gentile concessione - Alberto Perer ©


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