Aido marchenews n 2 2017

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LE MARCHE PER LA VITA

Periodico Quadrimestrale d’informazione a cura dell’Associazione per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule - Marche Anno 6° n. 2 Novembre 2017


SOMMARIO

EDITORIALE (di Lucia Marinangeli)

pag. 2 NOTIZIE DAL REGIONALE

NATALE CON L’AIDO 2017 (di Valter Bovara)

pag. 3

L’AIDO E LE DONAZIONI “PROGETTO: IL MIO DONO” (di Roberto Ciarimboli)

pag. 4

XVI GIORNTA NAZIONALE A.I.D.O. (di Maurizio Caporilli)

pag. 5

ASSEMBLEA ORDINARIA INTERMEDIA NAZIONALE AIDO (di Valter Bovara)

pag. 6

PER SAPERNE DI PIU’ CONOSCERE STILI DI VITA SANI: UN’ALTRA FINALITA’ DELL’AIDO (di Federica Caporilli)

pag. 7

TESTIMONIANZA (di Anna Ucchielli)

pag. 8

“ECCO PERCHE’ LO FACCIAMO” (di Luana Vescovi)

pag. 9

IL MEDICO INFORMA INTERVISTA AL DOTT. GIANRENATO RICCIONI (di Elio Giacomelli)

pag. 10-11

NOTIZIE DAI GRUPPI 10a PASSEGGIATA SUI PATTINI “IL TRAGUARDO E’ VITA” (di Letizia Guidi)

pag. 12

GIORNO DEL DONO - 28° GIRO DELL’ITALIA CHE DONA 2017 (di Lucia Marinangeli)

pag. 13-14

INCONTRO AD ASCOLI PICENO CON I FUTURI INFERMIERI (di Daniela Olivieri)

pag. 15

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AL LICEO CLASSICO MAMIANI (di Marco Gabriele Riciputi)

pag. 16-17

CAMMINAIDO 2017 (di Floriana Marchegiani)

pag. 18 DATI

DATI: CRT, SIT, SIA.

pag. 19 INFO E CONTATTI

INFO E CONTATTI

pag. 20

LINK UTILI

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AIDO Marche Via Redipuglia, 35 - 60122 Ancona tel. 333-7221980 - fax 071-200972 www.aido.it - marche@aido.it C.F. 93044770423 Registro Reg.le Volontariato della Regione Marche n. 517 del 08/09/1993 (Legge N. 266 del 11/08/1991)

Statuto Articolo 1 - L’A.I.D.O - Associazione Italiana per la Donazione di Organi tessuti e cellule - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) - fondata a Bergamo, ha sede legale a Roma. E’ costituita fra cittadini favorevoli alla donazione volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico.

Responsabile della comunicazione Maurizio Caporilli maurizio.caporilli@libero.it

Articolo 2 - Finalità dell’A.I.D.O. sono: 1) promuovere, in base al principio della solidarietà sociale, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule; 2) promuovere stili di vita atti a prevenire l’insorgere di patologie che possano richiedere come terapia il trapianto di organi; 3) Provvedere, per quanto di competenza, alla raccolta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule post mortem.

Hanno collaborato a questo numero: Valter Bovara, Federica Caporilli, Maurizio Caporilli, Roberto Ciarimboli, Elio Giacomelli, Letizia Guidi, Floriana Marchegiani, Lucia Marinangeli, Daniela Olivieri, Marco Gabriele Riciputi, Anna Ucchielli, Luana Vescovi In copertina: Macerata: Sferisterio Panorama (g.c. da Guido Ginobili, Presidente Gruppo AIDO comunale di Mogliano)

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EDITORIALE

EDITORIALE di Lucia Marinangeli - Presidente AIDO Marche

Dall’ultimo numero del nostro giornale, sono apparse sui quotidiani notizie di donazioni di organi che hanno attirato la mia attenzione. Mi ha colpito molto per esempio “Lascia il calcio per salvare il nipotino. Diventa l’eroe dei tifosi”. Lulo attaccante argentino in serie C, gli dona una parte del fegato. “E’ stato il gol più bello della mia vita” dal Corriere della Sera del 29 luglio scorso. Si tratta del giocatore Alejandro Benitez detto “Lulo”, attaccante del Central Larroque, squadra militante nella serie C argentina, che ha abbandonato il calcio per salvare il nipotino di nove mesi che rischiava di morire, accettando di sottoporsi ad un trapianto di fegato. “Per me - così Lulo racconta - la prima cosa era la salvezza di mio nipote e non m’importava nient’altro che mio nipote”. Con un pezzo di fegato in meno Lulo – è stato l’altolà imposto dai medici – non potrà più giocare: troppo pericoloso. Ma il suo pubblico gli ha tributato un applauso lungo, intenso, indimenticabile, tanto da farlo piangere a dirotto. “Quando ho visto Milo sorridere - continua Lulo- dopo l’operazione è stato il giorno più bello della mia vita: si, più bello che segnare il gol più importante”. Un altro episodio tratto dal nostro sito www.aido.it del 21/08/2017 “Luca Russo: un messaggio di speranza nonostante la tragedia”. Avevo sentito la notizia alla televisione, ma le parole di Chiara Russo, sorella di Marco che aveva perso la vita nell’attentato sulla Rambla di Barcellona e che in quel momento di strazio profondo aveva proposto di fare il possibile per il prelievo ai fini del trapianto degli organi o almeno dei tessuti del caro fratello, mi hanno molto commossa. Chiara ha scritto “la sua morte tanto assurda non sia totalmente inutile. Voglio sperare che i suoi organi continuino a vivere in altre persone e che altre persone oggi sofferenti possano tornare a vivere serenamente grazie al dono di Luca”. “C’è, in questa proposta, un senso di solidarietà, una coscienza civica, una scelta di campo etica che fanno riflettere - così si esprime la nostra Presidente nazionale Flavia Petrin -. Ma soprattutto che fanno sperare in un mondo migliore…. Chiara vuole trasformare l’odio in amore, vuole trasformare la vittoria della morte in vittoria della vita. AIDO è grata a Chiara e a tutta la famiglia di Luca Russo per questo pensiero potente nella diffusione della cultura della solidarietà, della donazione.” Questa notizia, invece, viene da Londra, “la scelta della piccola Jemima che ha salvato otto persone, aveva deciso di diventare donatrice di organi. Il papà: non è

morta invano” dal Corriere della sera del 9 settembre 2017. Era il 2012 durante una cena in famiglia, dopo aver appreso che un amico di famiglia era morto, Jemina, una ragazzina di 13 anni, afferma convinta: “Voglio diventare donatrice di organi”. Ma due settimane dopo, sviene e dopo 4 giorni muore in ospedale in conseguenza di un raro aneurisma cerebrale. I genitori si ricordano della conversazione e decidono di donare gli organi della figlia: una scelta difficile perché “l’istinto di ogni genitore è di dire no – ha spiegato la madre -. In fondo siamo programmati per proteggere i nostri figli. E’ solo perché eravamo a conoscenza del consenso di Jemima che siamo riusciti a dire si”. Grazie alla donazione è stata salvata la vita di otto persone. Ora a distanza di 5 anni, i genitori di Jemima hanno appreso che mai nessuno prima ha donato così tanto a tante persone diverse. “E’ confortante ed eccitante sapere che ci sono tutte quelle persone che vivono grazie a lei”, confessa la madre alla Bbc. Ma “Jemima non è morta invano”, conclude il padre. Infine la notizia apparsa sul Corriere della Sera del 15 settembre 2017, questa volta si tratta della pop star Selena Gomez che ha postato sul suo account Instagram una semplice foto di due ragazze affiancate nei lettini di un ospedale: si guardano negli occhi, sorridono, si tengono per mano. Sono reduci da un’operazione di trapianto: una l’attrice Francia Raisa, 29 anni, ha appena donato un rene all’altra, la pop star Selena Gomez. Nel giro di poche ore la foto è stata vista da cinque milioni di persone ed ha raccolto oltre 111 mila commenti. Affetta da un lupus, una grave malattia cronica, la Gomez aveva dovuto cancellare un tour mondiale e non aveva potuto promuovere la sua nuova musica avendo scoperto che aveva bisogno di un trapianto di rene a causa della sua malattia. Ha voluto ringraziare tutti: “la famiglia”, “l’incredibile team dei medici” e soprattutto “la mia amica meravigliosa Francia Raisa. Mi ha fatto il regalo più grande, si è sacrificata donandomi il suo rene. Sono incredibilmente benedetta. Ti voglio un bene immenso, sorella”. Storie forti e commoventi che spero arrivino ai tanti indecisi, ai tanti contrari, ai tanti indifferenti e riescano a scuoterli, a prendere coscienza di quanto possa essere bello e gratificante poter aiutare le numerose persone in lista di attesa per un trapianto per il loro ritorno ad una vita normale. Buona lettura! 2


NOTIZIE DAL REGIONALE

NATALE CON L’AIDO 2017 di Valter Bovara - Segretario AIDO Marche

Si svolgerà il 25 e il 26 novembre prossimi in tutte le piazze delle Marche la campagna promossa dall’AIDO Marche “Natale con l’AIDO”. Con questa l’AIDO Marche si prefigge l’obiettivo di avvicinare i cittadini e dare loro l’opportunità di approfondire le loro conoscenze, risolvere i loro dubbi e così favorire la loro scelta consapevole alla donazione degli organi. Sarà anche una buona occasione per svolgere attività di fundraising, infatti al pubblico verranno offerte delle Palline di Natale in decoupage, con stampa in quadricromia e nastro colorato, confezionate singolarmente in eleganti scatole con finestra anch’essa stampate in quadricromia.

La singola pallina sarà offerta al prezzo unitario di 5 euro con la possibilità di acquistarne due al costo di 8 euro o tre a 10 euro. Il ricavato sarà utilizzato per altre iniziative di informazione e di sensibilizzazione. La campagna regionale “Natale con l’AIDO” giunta ormai alla terza edizione ha riscosso molto successo, la qualità dei gadget offerti non è passata inosservata; l’idea è piaciuta anche ai vertici dell’AIDO Nazionale che ha commentato positivamente questo progetto. Per chi fosse interessato all’acquisto online delle palline è sufficiente l’invio di una richiesta all’indirizzo email: marche@aido.it

Campagna regionale promossa dall’AIDO Marche Ci troverete nelle piazze delle Marche 3


NOTIZIE DAL REGIONALE

L’AIDO E LE DONAZIONI “PROGETTO: IL MIO DONO” di Roberto Ciarimboli - Presidente Sezione Provinciale di Ancona

La nostra associazione per promuovere la cultura della donazione e stili di vita sani, ha come unica fonte di sostentamento le offerte e le donazioni che vengono elargite da privati cittadini. A tale scopo, per sostenere le attività a tutti i livelli, sia il Gruppo comunale, sia la Sezione provinciale, sia l' AIDO Regionale che l'AIDO Nazionale si possono fare le elargizioni liberali volontarie diret-

tamente presso le sedi, o con bollettino postale o con bonifico bancario. Da pochi mesi si può sostenere l'AIDO Nazionale anche attraverso il portale '' Il mio dono'' della Banca Unicredit. Non ha costi, non vengono applicate commissioni per chi fa l'offerta anche a chi non è cliente di Unicredit. Per fare ciò basta collegarsi al sito

"Il mio dono" (www.ilmiodono.it) e seguire la procedura molto semplice e intuitiva. Anche in questo modo si può essere vicini all'associazione che è sempre più coinvolta nella informazione, nella formazione e nella promozione della cultura della donazione. L'AIDO Nazionale, con le offerte che riceverà, potrà finanziare anche progetti e attività di informazione presso le scuole e i cittadini.

DONAZIONI CON CARTA DI CREDITO: modalità PagOnline Carte Anche se non sei cliente di una delle Filiali contraddistinte UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma o Banco di Sicilia, puoi contribuire ai progetti AIDO selezionando l’importo da quelli predefiniti oppure optando per un’offerta libera. In pochi passi puoi donare online grazie alla tua carta di credito, in modo sicuro e veloce. DONAZIONE CON ADDEBITO IN CONTO CORRENTE: modalità PagOnline Se sei correntista presso una delle Filiali contraddistinte UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma o Banco di Sicilia, puoi donare tramite addebito diretto sul tuo conto corrente attraverso il servizio "Banca Multicanale - Banca via Internet". DONAZIONE CON BONIFICO IN FILIALE UNICREDIT Anche se non sei cliente di una delle Filiali contraddistinte Unicredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia, puoi effettuare una donazione tramite bonifico senza commissioni, presso tutte le Filiali contraddistinte UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia.

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NOTIZIE DAL REGIONALE XVI Giornata Nazionale A.I.D.O di Maurizio Caporilli

Sabato 30 settembre e Domenica 1 ottobre si è svolta la sedicesima Giornata Nazionale di informazione e autofinanziamento, promossa dall'Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessu-

ti e Cellule (A.I.D.O.) con l’adesione del Presidente della Repubblica. I volontari dell’A.I.D.O. delle Marche sono stati presenti in oltre 40 piazze per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull'impor-

tanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza, offrire una piantina di Anthurium andreanum.

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NOTIZIE DAL REGIONALE

ASSEMBLEA ORDINARIA INTERMEDIA NAZIONALE A.I.D.O. di Valter Bovara - Segretario AIDO Marche

In data 11/06/2017 si è svolta l’Assemblea Ordinaria Intermedia Nazionale A.I.D.O. Con l’occasione l’Assemblea ha approvato il documento di valutazione dell’attività svolta dal Consiglio Nazionale nel 2016, rilevando un positivo atteggiamento di presenza e attenzione verso il territorio auspicandone maggiore continuità L’Assemblea ha inoltra impegnato il Consiglio Nazionale ha: - Concretizzare Protocolli d’intesa con le altre associazioni del dono che superino la mera collaborazione su eventi per attuare politiche associative comuni; - creare un Ufficio stampa che sfrutti tutti i canali comunicativi per diffondere il messaggio culturale di AIDO su tutto il territorio nazionale coprendo tutti i target della popolazione in maniera efficace; - pubblicare tempestivamente gli eventi territoriali; - sviluppare progetti formativi su ambito nazionale ed interregionale; - adottare un tavolo di confronto associativo sul periodico nazionale L’Arcobaleno per rilanciarlo;

- attuare strategie di reperimento fondi e abbattimento costi che portino progressiva riduzione delle quote sociali; - considerare in futuro eventuali nuove strategie di marketing sociale rispetto all’Anthurium, “pianta simbolo” che viene mantenuto tale; - cercare di pianificare e programmare attività/eventi per valorizzare il 45^ dell’AIDO nel 2018; - poseguire ed aumentare rafforzando ed incrementando la collaborazione costruttiva con gli enti istituzionali e sanitari di riferimento; - attuare azioni possibili efficaci utilizzando strumenti adeguati per avvicinare, coinvolgere ed accogliere i giovani in particolare con azioni nel mondo scolastico in genere e in tutti gli spazi sociali in cui si esprimono come per esempio nello sport; - proseguire nella valorizzazione di “Una scelta in Comune”; - costituire Commissioni con all’interno persone competenti nel ruolo che ricoprono secondo i loro profili professionali e associativi.

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PER SAPERNE DI PIU’

CONOSCERE STILI DI VITA SANI: UN’ALTRA FINALITA’ DELL’AIDO di Federica Caporilli - laureata in Biologia della Nutrizione Università di Camerino

Studi scientifici lo dimostrano: la salute si costruisce anche a tavola, sulla base del cibo che mangiamo. Un corretto stile alimentare contribuisce a costruire, rafforzare, mantenere il corpo e a fornire l’energia quotidiana indispensabile al buon funzionamento dell’organismo. Ma come possiamo comportarci? La piramide alimentare della dieta mediterranea rappresenta una semplificazione di ciò che dovremmo mangiare per rimanere in salute ed è rivolta a tutti gli individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Proviamo ad interpretarla insieme. Alla base della piramide troviamo: acqua e tisane, da assumere abbondantemente e da distribuire in tutto l’arco della giornata. Da qui si considerano tre livelli : pasto principale, ogni giorno e settimanalmente. Tutti i giorni ad ogni pasto ci sono: cereali (pasta, pane, riso o altri cereali, preferibilmente integra-

li), olio d’oliva; frutta e verdura declinati nei cinque colori del benessere con alternanza di consistenza, crudo e cotto. Salendo troviamo informazioni per il consumo giornaliero, anche se non necessariamente ad ogni pasto, per latticini (possibilmente a basso contenuto di grassi), frutta secca e semi; erbe e spezie, aglio e cipolle, che permettono un minor utilizzo di sale aggiunto. Gli alimenti posti all’ ultimo livello sono da consumare nell’arco della settimana, variando di volta in volta la composizione del pasto: pesce, frutti di mare e legumi due o più porzioni a settimana, uova due quattro porzioni a settimana, carni bianche una - due porzioni a settimana, salumi una porzione a settimana, carne rossa e dolci due porzioni o meno a settimana. Il vino, elemento tipico della dieta mediterranea, viene lasciato a discrezione del consumatore, pur con un invito alla moderazione.

In aggiunta ai consigli alimentari, questo schema tiene conto dell’evoluzione dei tempi e della società, evidenziando l’importanza della convivialità , del cibo come sinonimo di amicizia e di piacere di stare con gli altri ; importanza nel rispettare la biodiversità e privilegiare il consumo di prodotti locali su base stagionale. Non dimentichiamoci del pilastro fondamentare su cui poggia la piramide alimentare: attività fisica regolare. Come per gli alimenti è importante variare anche il movimento nei limiti del proprio stile di vita, riducendo le attività più sedentarie, favorendo le attività ritenute piacevoli e sfruttando al massimo le piccole occasioni quotidiane che possono favorire il movimento. Il consiglio è quello di adottare quotidianamente queste buone abitudini, che aiuteranno di trovare il proprio benessere fisico e mentale; il segreto della salute è nello stile di vita di tutti i giorni.

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PER SAPERNE DI PIU’

TESTIMONIANZA Rilasciata ad Anna Ucchielli - Consigliera AIDO Marche

In ricordo della cara MIMMA PIERMARIA da parte della sua famiglia con un pensiero ed un augurio rivolto a chi oggi può continuare a godere del meraviglioso dono della vita grazie ai suoi organi. Sono stato invitato da parte dell’AIDO a formulare una breve testimonianza sulla esperienza di donazione degli organi recentemente vissuta dalla mia famiglia quando, all’età di 59 anni, a seguito di gravissima emorragia cerebrale, è venuta a mancare mia moglie, MIMMA PERMARIA. Non so se sarò all’altezza del compito riservatomi ma certamente mi sento onorato e stimolato a farlo, ben consapevole della importanza che riveste l’azione di sensibilizzazione per una tematica, quella della donazione degli organi, che riguarda il dono più grande di cui ciascuno di noi può godere, LA NOSTRA VITA. Mi sono documentato, ho letto tante altre testimonianze di altre persone che hanno vissuto esperienze analoghe ed un filo comune emerge inequivocabile, la donazione degli organi, pur in concomitanza con un evento tragico e doloroso, ha il potere di rasserenarti dandoti un momento di vera felicità, ha il potere di farti sentire migliore, ha il potere di sconfiggere la morte pervadendoti di una piacevole sensazione e consapevolezza che in fondo, se lo si vuole, qualunque situazione la vita ti riservi, tu puoi ricavarne qualcosa di utile, qualcosa di positivo, in questo caso direi qualcosa di grandioso come la MOLTIPLICAZIONE DELLA VITA. Sì, la vita solo Dio può darcela e solo Dio può togliercela, ma un do-

natore di organi può moltiplicarla compiendo un gesto d’amore che non esito a definire un vero e proprio “miracolo”. Voglio cogliere questa occasione per ringraziare dal profondo del cuore i miei suoceri, ormai novantenni, che in questa esperienza hanno avuto un comportamento ineccepibile, per nulla scontato, un comportamento di assoluta disponibilità alla donazione degli organi della propria amatissima figlia senza alcun tentennamento, senza alcuna esitazione, pur non essendo, né loro, né io, iscritti all’AIDO o comunque preparati in forma preventiva ad un accadimento di questa portata. Una volta richiestoci, il nostro gesto si è concretizzato in maniera spontanea, naturale, avvertendo forte la doverosità di compierlo in nome della vita e nel rispetto della sofferenza umana, un gesto che non costa nulla ma che ti dà tanto, così tanto da superare qualsiasi immaginazione. Spero che questa mia testimonianza possa contribuire alla sensibilizzazione, dei giovani in modo particolare, circa la necessità di rendersi disponibili alla donazione degli organi, quale gesto d’amore per la vita altrui ma anche e soprattutto per dare un senso alla propria. Tante, troppe persone muoiono in attesa di un trapianto, tanti, troppi sono i pregiudizi ed i rifiuti al prelievo da parte dei parenti; la disponibilità all’espianto degli organi và assolutamente manifestata in vita perché la nostra società non può permettersi un atteggiamento di tale egoismo che conduce inevitabilmente, atrocemente ed insopportabilmente alla solitudine.

Oggi la nostra cara Mimma vive ancora in qualche angolo della terra, non sappiamo dove e con chi ma certamente chi ancora vive grazie a lei gli vorrà bene esattamente come gliene abbiamo voluto noi. Mi avvio alla conclusione di questo mio breve intervento riportando un concetto che ho avuto modo di leggere in testimonianze analoghe alla mia e che ben riassume il mio stato d’animo e, sono sicuro, anche quello dei miei familiari tutti: “si pensa sempre che chi debba necessariamente ringraziare per aver ricevuto un organo in dono siano appunto i riceventi; viceversa la nostra esperienza ci insegna che siamo noi donanti a dover dire un caloroso grazie a chi dentro di sé fa ancora vivere chi ci ha lasciato”. Filosoficamente concludo invitando tutti a rendersi disponibili alla donazione degli organi perché così facendo “impariamo a morire” derubricando la morte a ciò che è e che deve essere, un passaggio della nostra vita dal quale nessuno può ritenersi esente. Nel ringraziarvi per il cortese ascolto, porgo a voi tutti il mio più caloroso saluto a nome mio, mio figlio Gian Marco e dei miei familiari tutti. Ing. Amedeo Fioravanti

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PER SAPERNE DI PIU’

“ECCO PERCHE’ LO FACCIAMO” Di Luana Vescovi - Presidente Gruppo comunale di Fabriano

“...Sono attaccato ad un macchinario. Mi dicono che vivo grazie a lui. Di ieri non ricordo niente: ero in casa, era una giornata qualunque di un torrido agosto. All'improvviso sudavo freddo e non mi reggevano le gambe. Ricordo sommariamente dottori ed infermieri che mi giravano intorno. E poi mi sono svegliato in questo letto di ospedale attaccato ad un macchinario. Mi parlano sottovoce e portano tutti la mascherina. Mi dicono di trovarmi in UTIC ma ignoro cosa significhi l'acronimo. Non ho il cellulare per googlare il termine. Sono solo ed accanto a me c'è solo un letto vuoto. Mi dicono che il mio cuore non va e che sono vivo solo perchè sono attaccato a questo macchinario accanto a me. Mi guardo: sono praticamente nudo con un camice come nei telefilm americani, le flebo e questi “cosi appiccicosi” attaccati ovunque. Il lento e monotono ticchettio che proviene dal macchinario mi turba. Mi rendo conto che quel rumore è il mio cuore ma sentirlo in continuazione come unico suono in questa stanza senza nemmeno una tv, mi infastidisce. Di poter sentire almeno della musica nemmeno se ne parla. Provo a fare domande ma non mi rispondono. Non mi fanno vedere nessuno. Mi sento in carcere. Voglio alzarmi, uscire e continuare la mia solita vita ma non me lo permettono perchè dicono che senza questo mostruoso macchinario il mio cuore non batterebbe. Ma com'è possibile? Ho solo vent'anni. Ancora ho una vita avanti e devo fare mille cose: studiare, trovare un lavoro, provare a costruirmi una famiglia. Non è possibile che tutto ciò mi sia precluso. Com'è possibile che, di punto in

bianco, il mio cuore, sempre perfettissimo, ha cominciato a fare le bizze? Mi guardo indietro e capisco di non aver costruito niente visto che ho sempre dato per scontato di avere una vita avanti. Non è possibile che tutto finisca così. Voglio provare a costruirmi un futuro, come tutti. Invece, mi dicono che il problema c'è e che potrei avere una speranza solo trovando un trapianto. Un trapianto? Che significa?! Cioè, dovrei sperare che qualcuno muoia e che sia compatibile con me, per continuare io a vivere? A che titolo dovrei solo pensarlo? È ingiusto e crudele. Mi dicono di avermi inserito in lista di attesa e mi parlano di numeri a troppe cifre davanti a me. No. Non voglio morire. Voglio provare a vivermela questa vita, possibilmente non attaccato a questo macchinario infernale.” Non vi diciamo come sia andata a finire ma abbiamo voluto portarvi quest'esperienza per spiegarvi perchè lo facciamo. Noi di AIDO vogliamo parlare della cultura della donazione, della possibilità di poter aiutare qualcuno a vivere dopo la nostra morte, con qualche parte di noi. Nessuno vuole pensarci perchè la consapevolezza della morte fa paura. Nessuno vuole parlarne, quasi scaramanticamente. Il problema non si vuole affrontare a meno che non ci sia il bisogno oggettivo di ricevere il trapianto di un organo. Ma non parlandone, il problema non si risolve. Sono troppe le persone in lista di attesa di un trapianto che moriranno se non arriverà un organo compatibile. Per noi è inaccettabile tacere e non considerare il problema. Vogliamo parlarne. Anche con voi che state

leggendo l'articolo. Non vi obblighiamo a condividere la nostra scelta né vi obblighiamo a firmare il modulo di adesione ma cerchiamo di farvici pensare affinchè, in un giorno non troppo lontano, le persone in lista di attesa siano sempre di meno e ci siano più possibilità di garantire un trapianto. E quindi una nuova vita. La nostra associazione cerca sempre modi nuovi per affrontare il discorso che, vi garantiamo, non è mai facile ma proviamo a farlo con: incontri nelle scuole, pagine facebook, sponsorizzazioni ad associazioni sportive, banchetti nelle piazze, spettacoli teatrali, etc... Purtroppo, siamo abituati a sentire questi racconti e, pur pietrificati ogni volta dal dolore, almeno proviamo a diffondere la cultura della donazione in modo che ragazzi, come quello del racconto, possano avere la certezza, e non solo una flebile possibilità, di ricevere un cuore “nuovo”. Alla data del 18 novembre 2017, secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti (www.trapianti.salute.gov.it), su una popolazione residente in Italia di quasi 61 milioni di persone, 9170 sono i pazienti in lista di attesa e 2.274.073 i cittadini che hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi (di cui 1.349.476 mediante l'iscrizione ad AIDO). Nel 2017 sono decisamente troppe più di novemila persone in lista di attesa. Se la pensate come noi, se volete risposte a dubbi, se avete solo voglia di fare una chiacchierata, contattateci. Parliamone. Pensateci. Basta poco per salvare una vita: solo una firma.

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IL MEDICO INFORMA

INTERVISTA AL DOTT. GIANRENATO RICCIONI Coordinatore per l’attività di Prelievo di Organi e Tessuti di Macerata di Elio Giacomelli - Presidente Sezione Provinciale di Macerata

verificare la volontà del soggetto, di promuovere corsi di formazione per il personale sanitario e di offrire incontri di informazione e sensibilizzazione per la popolazione. Alla luce di quanto detto si intuisce come un’importante problematica incontrata in questi anni sia stata rappresentata dalla carenza di tempo dedicato. L’Ospedale di Macerata è un ospedale relativamente piccolo, in una provincia non grande, in cui insistono altri due nosocomi con Centro di Rianimazione (Civitanova Marche e Camerino). La legge 1 aprile 1999 n. 91 ha istituito il Centro Nazionale per i Trapianti e con esso l’organizzazione dell’attività trapiantologica in Italia. Ha inoltre previsto la creazione della figura del Coordinatore Locale ai trapianti. Quando è iniziata la sua attività? Quali difficoltà, se ci sono state,ha incontrato in questi anni? Sono entrato nel mondo della donazione nel 2002 quando mi venne affidata la responsabilità di Coordinatore Locale ai trapianti nell’ospedale di Macerata. E’ stata la scoperta di una realtà assolutamente nuova che, con la Rete Nazionale Trapianti, rappresenta uno dei modelli più interessanti ed efficienti di programmazione e gestione assistenziale. Ho avuto modo di scoprire la figura del Coordinatore Locale a cui è chiesto di garantire l’efficacia di un processo particolarmente complesso e articolato che richiede, nella gestione del potenziale donatore, il coinvolgimento di molteplici figure professionali. A lui spetta anche il delicato compito di curare i rapporti con i familiari dei donatori, di

Quanti sono stati i donatori di organi in questo periodo e in particolare nell’ultimo anno? La prima donazione di organi nell’ospedale di Macerata è avvenuta nel lontano 1988. Da allora gli accertamenti di morte cerebrale effettuati sono stati 77 con 40 donazioni multiorgano. Questo atto pieno di amore e generosità dei nostri donatori e dei loro familiari ha reso possibile 2 trapianti di polmone, 10 di cuore, 29 di fegato e 60 di rene. Solo nel 2017 si sono avute ben 5 donazioni multiorgano. Non vanno inoltre dimenticate anche le 4 donazioni multitessuto e i 292 donatori di cornee a cui va il nostro pensiero e la nostra riconoscenza. Merita un riferimento anche la donazione da vivente che, dal 2009, ha permesso di effettuare 61 donazioni di tessuto osseo in chi è stato sottoposto a artroprotesi d’anca e, grazie alla collaborazione con la Banca degli Occhi di Fabriano, dallo scorso luglio 4 donazioni di membrana amniotica in corso di taglio cesareo in elezione. Trova difficoltà nel raccogliere consensi alla donazione di orga-

ni e quali sono i motivi più frequenti di opposizione dei familiari all’autorizzazione al prelievo di organi? La conoscenza dei passaggi fondamentali nel processo della donazione di organi e tessuti costituisce un punto nodale nel promuovere e diffondere la cultura della donazione. Essa va perseguita, con diverse modalità, sia negli operatori sanitari che nella cittadinanza rivestendo un ruolo fondamentale nella costruzione di quel rapporto di fiducia e chiarezza essenziale a favorire la cultura della donazione e quella del trapianto. Allo scopo di approfondire questa tematica nel 2008 e nel 2011 sono state svolte, nel nostro ospedale, due indagini successivamente esposte nel corso della Riunione Tecnico-Scientifica del Nord Italian Transplant di Mestre 2008 e di Ancona 2011. Nell’ “Indagine sulla Diffusione della Cultura della Donazione negli Operatori Sanitari dell'Ospedale di Macerata del 2008” gli Operatori Sanitari ritenevano fondamentale il loro ruolo nel promuovere e diffondere la cultura della donazione. Tuttavia, sebbene nella stragrande maggioranza fossero favorevoli alla donazione di organi e tessuti, l’80% mostrava scarsa conoscenza dell'argomento determinando a volte un inadeguato comportamento etico e professionale nei confronti di se stessi, dei pazienti e dei familiari. Il 25% era consapevole di non essere adeguatamente formato sulle tematiche della donazione. Pertanto si ritenne di fondamentale importanza iniziare una specifica formazione sulle problematiche relative alla donazione di organi/tessuti rivolta al personale sanitario per l'acquisizione di com10


IL MEDICO INFORMA

petenze specifiche e un aggiornamento permanente che continua a tutt’oggi. Nell’ “Indagine sulla Conoscenza del Processo della Donazione di Organi nell’Utenza e negli Operatori Sanitari dell’ASURMarche del 2011” gli intervistati si dichiararono, per il 66% del personale e il 45% dell'utenza, “completamente d'accordo” con la donazione di organi. Nel 23% del primo gruppo e nel 36% del secondo “abbastanza d'accordo”. Nel 7% del personale e nel 7% dell'utenza “poco d'accordo” mentre nell'1% del personale e nel 4% dell'utenza “per niente d'accordo”. E’ interessante notare come le preoccupazioni più frequenti riguardassero la certezza della morte e il rispetto della volontà del proprio congiunto. Spesso il motivo dei rifiuti è da ricercare nella scarsa o nulla conoscenza in merito a donazione e trapianto, nella possibile percezione di un differente trattamento all’interno delle strutture sanitarie, nelle barriere linguistiche, all’appartenenza ad una certa religione e ad una scarsa conoscenza della stessa. L’incremento della popolazione straniera con la relativa possibilità di trovarsi ad essere potenziali donatori o pazienti bisognosi di trapianto senza alternativa terapeutica richiede quanto meno la conoscenza dei principali approcci religiosi. Ritiene che il credo religioso sia un ostacolo alla donazione di organi?

Sicuramente la conoscenza dei principali approcci religiosi è importante per poter meglio interagire con coloro che aderiscono a sistemi di valori che possono essere molto diversi da quelli prevalenti in Occidente. A questo proposito vorrei ricordare come la storia trapiantologica in Italia sia da collegare alla figura del beato don Carlo Gnocchi che morendo donò le sue cornee a due giovani. Quella donazione suscitò tanto e tale scalpore nell’opinione pubblica che accelerò il dibattito in materia, con la promulgazione del D.L. n. 325 del 3 aprile 1957. E’ stato l’inizio della nostra storia. Nell’Evangelium vitae si sottolinea che … “la donazione d’organo, compiuta secondo una forma eticamente accettabile, è un modo di promuovere una autentica cultura della vita”. Un dono disinteressato, dunque, che diventa – secondo una espressione di san Giovanni Paolo II ripresa da Benedetto XVI – “una forma particolare di testimonianza della carità [...]: fare della propria vita un dono per gli altri”. L’introduzione recente della cosiddetta “scelta in comune” offre una ulteriore possibilità di esprimere la propria volontà in merito alla donazione di organi post mortem attraverso la sottoscrizione di un modulo in occasione del ritiro o rinnovo della Carta d’Identità. Pensa che tale iniziativa legislativa possa rappresentare una mossa decisiva per incrementare in misura significativa la donazione di organi?

La “scelta in Comune” è una possibilità importante che va sostenuta con una corretta informazione della popolazione attraverso una adeguata preparazione del personale coinvolto nel rilascio della Carta d’Identità.Certamente la cultura della donazione non si può imporre per legge. Quali sono, secondo lei, le vie da percorrere per sensibilizzare al problema la popolazione e promuovere la buona pratica della donazione? Il punto di partenza è che un donatore può salvare la vita a molte persone. Se è vero che dietro ad ogni donazione abbiamo un lutto è altrettanto vero che si prospetta una rinascita e una nuova vita per i riceventi. Per questo motivo è fondamentale che il processo donazionetrapianto sia spiegato in modo semplice e chiaro al maggior numero di persone promuovendo sia incontri di sensibilizzazione e informazione per la cittadinanza che corsi di formazione per il personale medico e infermieristico. Sottolineo, a riguardo, come questa attività sia stata negli anni contrassegnata dalla realizzazione di numerose iniziative pubbliche grazie anche alla preziosa collaborazione dei volontari AIDO Sottolineo, a riguardo, come questa attività sia stata negli anni contrassegnata dalla realizzazione di numerose iniziative pubbliche grazie anche alla preziosa collaborazione dei volontari AIDO.

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NOTIZIE DAI GRUPPI 10a PASSEGGIATA SUI PATTINI “IL TRAGUARDO E’ VITA” di Letizia Guidi - Gruppo Intercomunale di San Benedetto - Grottammare - Monteprandone

Anche quest’anno il Gruppo Intercomunale AIDO di San Benedetto del Tronto, Monteprandone e Grottammare, visto il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ha riproposto la 10° Passeggiata sui pattini “Il traguardo e’ vita”, una manifestazione non agonistica che si è tenuta a San Benedetto del Tronto, domenica 1° ottobre 2017, alle ore 10:00, con partenza dalla Rotonda Giorgini per proseguire sul lungomare sud sino a via Tedeschi e ritorno. Come ogni anno, il Gruppo si è avvalso, nell’organizzazione della manifestazione, della collaborazione dei Diavoli Verderosa e della Società Pattinatori Sambenedettesi, importanti società sportive del nostro territorio. Anche quest’anno hanno partecipato in tanti, adulti e bambini, pattinatori provetti e non, corridori, ciclisti, ecc., con la voglia di trascorrere una mattinata insieme, all’insegna del divertimento e dello sport. A conclusione della passeggiata, merenda per tutti preparata ed offerta dal Panificio Ciarrocchi di Grottammare e dal Ristorante Papillon. Inoltre, sono stati consegnati buoni omaggio “Decathlon” alla più giovane partecipante nata nel 2015, alla più anziana nata nel 1921, mentre il premio “Solidarietà” è andato ad un terremotato di Amatrice che ha effettuato la sua passeggiata con la tecnica del Nordic Walking applicata a dei particolari sci da strada. Quest’anno l’Associazione ha voluto ringraziare la Società DIAVOLI VERDEROSA ed i PATTINATORI SAMBENEDETTESI, per aver sostenuto negli anni la “Passeggiata sui pattini” consegnando loro una targa che è stata

ritirata, per la prima, dalle Signore Rosa Bovara e Anna Maria Laghi quale attuale Presidente; per la seconda, dal Presidente Romolo Bugari e dal Dirigente e preparatore dei Cuccioli Signor Fulvio Gramegna.

La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto che ha assicurato la presenza costante di una pattuglia della Polizia Municipale e della Protezione Civile. Alla manifestazione ha partecipato l’Assessore alle politiche sociali Dott.ssa Emanuela Carboni che ha anche dato lo start alla partenza.

Gli sponsor che hanno consentito la realizzazione dell’evento sono Picenambiente SpA, Ecosinergy, Panificio Ciarrocchi, Papillon e Progetto Packing. Inoltre, come ogni anno, il Comitato locale della Croce Rossa Italiana ha manifestato la sua vicinanza con la presenza di un’autoambulanza.

L’iniziativa fa parte dell’ampia attività svolta dal Gruppo Intercomunale con una forte presenza sul territorio e in ogni contesto sociale con lo scopo di promuovere, stimolare e diffondere la cultura della donazione degli organi dei tessuti e delle cellule. Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre 2017 si è svolta in tutta Italia la Giornata Nazionale AIDO che dal 1973 si batte affinchè la cultura dell’informazione e della sensibilizzazione sul tema della donazione si diffonda in maniera corretta e possa portare ad una scelta che in moltissimi casi significa donare la vita. Per questo motivo la campagna di questa edizione ha avuto come sottotitolo “I donatori sono un dono speciale”. Le varie iniziative del Gruppo Intercomunale si fondano proprio sulla necessità di informare il cittadino, di qualsiasi età, sull’importanza del trapianto, con la consapevolezza che la scelta del donare è un gesto di responsabilità sociale, nel segno del bene più grande che è la vita, apportando un contributo fondamentale nell’opera di sensibilizzazione dei cittadini di fronte ai problemi di tanti sofferenti in lista di attesa per un trapianto, l’unico mezzo terapeutico per consentire il ritorno ad una vita normale. Perché dire di sì alla donazione vuol dire SCEGLIERE LA VITA.

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NOTIZIE DAI GRUPPI

GIORNO DEL DONO - 28° GIRO DELL’ITALIA CHE DONA 2017 di Lucia Marinangeli - Presidente AIDO Marche

Si è svolto a Grottammare domenica 24 settembre il DonoDay2017, organizzato dall’AVIS Comunale di Grottammare in collaborazione con il CSV Marche, il CSI – Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale di Ascoli Piceno, l’Associazione Blow Up, l’Associazione Culturale I care ONLUS, l’Associazione La Banca del tempo “Riviera delle Palme”, tutte di Grottammare, l’ADMO Sezione SBT- Grottammare e l’AIDO Gruppo Intercomunale San Benedetto del TrontoGrottammare-Monteprandone e con il patrocinio della Città di Grottammare.

Grazie all’infaticabile ed entusiasta Presidente dell’AVIS Comunale di Grottammare Mirko Piersimoni, è stato costruito un nutrito programma di eventi che si sono svolti per tutta la giornata nella splendida cornice del sala Kursaal e dell’antistante piazza che si protende verso il mare. Nella mattinata si è svolto un im-

portante seminario sulla “Riforma del Terzo Settore”, tenuto dalla Dott.ssa Virginia Tosi, dottore commercialista e revisore legale, esperta di enti non profit. Prima della relazione, è intervenuto il Sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini, che ha voluto ringraziare gli organizzatori, ma anche fare delle riflessioni sulla nuova riforma e sull’attenzione che da sempre contraddistingue l’Amministrazione comunale di Grottammare che riunirà tutte le Associazioni nell’immobile da poco recuperato dell’ex Ospedale, chiamandolo “Ospitare” Il Sindaco ha fatto un bellissimo intervento sui giovani, sulla difficoltà di guardarsi intorno come è dimostrato dalla dilagante moda dei selfies, con i quali si fotografa il volto, ma non il contesto! La difficoltà dei giovani ad avvicinarsi all’associazionismo ed ad impegnarsi è come la storia di quei pesci giovani che incontrando il pesce anziano non sanno cosa rispondergli alla domanda come è l’acqua oggi! L’impegno nel 3º settore è appunto capire l’acqua che è intorno. L’impegno nel sociale è espressione di un valore civico fondamentale, l’opposizione ad un sistema dominante caratterizzato dall’individualismo. Sono proseguiti poi i saluti delle Autorità presenti con il Presidente provinciale AVIS, Lauretani, la Presidente del Gruppo Intercomunale AIDO San Benedetto del TrontoGrottammare-Monteprandone, Lucia Marinangeli, il Consigliere Nazionale e Presidente ADMO Sezione San Benedetto del TrontoGrottammare, Andrea Marinangeli.

Terminati i saluti, la relatrice, con chiarezza espositiva, ha delineato le principali novità della tanto attesa riforma del terzo settore, un momento di cambiamento importante, ma necessario. Il settore era caratterizzato da una serie di norme che dovevano essere riordinate proprio in relazione all’aumento dei bisogni a cui fanno fronte le diverse associazioni. La riforma parte nel 2014 con la Legge delega n.106 alla quale hanno fatto seguito i decreti legislativi dedicati all’impresa sociale e alla disciplina del 5 per mille ed alla disciplina del servizio civile fino all’emanazione del Decreto legislativo del 3 luglio 2017 n.117, noto come “Codice del Terzo Settore”, il più corposo con ben 104 articoli. Il Codice del terzo settore contiene una serie di novità di enorme portata su molteplici aspetti della vita delle organizzazioni e avrà bisogno, a sua volta entro il prossimo anno, di ben 20 decreti ministeriali perché funzioni nella pratica tutto quanto in esso previsto. Vengono abrogate diverse normative, fra cui due leggi storiche come quella sul volontariato (L.266/91) e quella sulle associazioni di promozione sociale (L.382/2000), oltre che buona parte della “legge sulle Onlus” (L.460/1997). Vengono raggruppati in un solo testo tutte le tipologie di quelli che d’ora in poi si dovranno chiamare Enti del Terzo Settore. Gli Enti del Terzo Settore saranno obbligati, per definirsi tali, all’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, ma solo a partire dal 2019. Con l’iscrizione, gli ETS saranno tenuti al rispetto di vari

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NOTIZIE DAI GRUPPI

obblighi riguardanti la democrazia interna, la trasparenza nei bilanci, i rapporti di lavoro e i relativi stipendi l’assicurazione dei volontari, la destinazione degli eventuali utili. Ma potranno accedere ad una serie di esenzioni e vantaggi economici previsti dalla riforma, senza contare che diventano per la prima volta esplicite in una legge alcune indicazioni alle pubbliche amministrazioni dirette a definire i vari rapporti patrimoniali e non con gli ETS. Una parte consistente del Codice è dedicata ai Centri di servizio per il Volontariato (CSV), interessati da

una profonda revisione in chiave evolutiva che ne riconosce le funzioni svolte nei primi 20 anni della loro esistenza e le adegua al nuovo scenario. Terminata la sua relazione, la Dott.ssa Tosi ha risposto alle domande dei presenti, per lo più operatori del settore. Nel frattempo nella piazza Kursaal si svolgevano le visite di idoneità per aspiranti donatori di sangue e midollo osseo all’interno di una confortevole ambulanza messa a disposizione dalla Misericordia di Grottammare alla presenza della

Dott.ssa Annita Piergallini del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto ed erano presenti punti informativi sulla donazione di midollo, di organi e tessuti, di sangue e sulla solidarietà. Nel pomeriggio la piazza si è animata con giochi tradizionali in legno e proposte sportive su terra e su mare gestiti dal CSI e con animazione musicale a cura di Radio Azzurra, mentre nella sala Kursaal venivano proiettati visioni sul tema del dono a cura dell’Associazione Culturale Blow Up.

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INCONTRO AD ASCOLI PICENO CON I FUTURI INFERMIERI di Daniela Olivieri - Gruppo Intercomunale di San Benedetto del Tronto - Grottammare - Monteprandone

A.I.D.O., un acronimo semplice da pronunciare, ma complicato da comprendere, perché dietro a quattro lettere si raccontano emozioni, paure, inquietudini, dolori e gioie. Si ha quasi il timore di porsi dinanzi ad argomenti così delicati. Il team dell’Aido, composto da persone normali che credono in quello che fanno da quaranta anni più o meno, cerca incessantemente, in ogni occasione, di promuovere, testimoniare e condividere la solidarietà. I volontari di questa associazione impegnano il loro tempo libero in maniera del tutto disinteressata e le ricompense che aprono il cuore non tardano ad arrivare. In questi anni, tante sono state le soddisfazioni che hanno consolato i nostri sforzi ma, ultimo e emblematico il 13 di Ottobre. Siamo stati gentilmente ospiti, insieme alle altre Associazioni del dono (AVIS ed ADMO) ad un incontro promosso dal Direttore del Corso di Laurea Infermieristica del Polo didattico dell’Università Politecnica delle Marche, Dott. Silvano Troiani, che ha sede ad Ascoli Piceno. L’incontro con gli studenti, futuri infermieri, prevedeva gli interventi della Dott.ssa Maria Teresa Claser, Coordinatore Centro Trapianti ASUR Marche AV5, del suo omologo presso l’AV4, Dott. Alberto Viozzi, e dei Responsabili regionali e provinciali delle Associazioni ed infine la testimonianza di trapiantati. Erano presenti il Presidente ADMO Regionale, Elvezio Picchi, la Presidente AIDO Marche, Lucia Marinangeli, il Presidente del Gruppo Comunale AIDO di Ascoli Piceno, Paolo Cappelli, e due volontari dell’AVIS che han-

no illustrato le finalità e gli obiettivi delle loro Associazioni. Io ero presente come trapiantata per dare la mia testimonianza ed anche Paolo Cappelli ha raccontato la donazione del proprio rene al figlio perché tornasse ad una vita normale. Per me è stato l’esordio all’Università! Un nuovo approccio, un nuovo modo di ascoltare e di comprendere, rispetto agli incontri nelle scuole superiori di San Benedetto del Tronto, a cui partecipo. Ci siamo trovati di fronte ad una platea di studenti e di professori (medici e infermieri), con le loro insicurezze e le loro curiosità di comprendere l’altro, in questo caso, un futuro paziente già provato da un vissuto pesante. Ci siamo trovati quasi imbarazzati da tanta attenzione. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla loro partecipazione perché la risposta alla partecipazione è stata inaspettatamente più che soddisfacente. Ci sono stati molti iscritti all’AIDO e, oltretutto, terminato l’incontro, abbiamo avuto un altro bellissimo momento di convivialità fuori dalle aule, vissuto tutti insieme, dove lì abbiamo trovato ragazzi e ragazze che volevano chiedere e confrontarsi fuori dagli schemi. Le domande più gettonate erano: Quanto è importante il rapporto con tutta l’equipe medica quando vieni trapiantata oppure quando ritorni in dialisi; - Cosa si prova a vivere grazie all’organo di un’altra persona e molte altre ancora. I ragazzi, colpiti dalle testimonianze di chi ha ricevuto il DONO DELLA VITA e chi l’ha donato, hanno voluto ricordare quel momento postandolo addirittura su

Facebook ed intitolarlo: “GRAZIE A VOI CHE CI AVETE INSEGNATO CHE LA VITA È UN DONO”. Inoltre il bello di questo incontro, come tanti altri, sono i riscontri, perché quando pensi che tutto sia finito lì, improvvisamente ti trovi delle richieste di amicizia su Facebook e sorprendentemente scopri che sono i partecipanti dei vari incontri che hanno ancora la voglia di parlare e condividere le loro vite con te. Queste ed altre sono le gioie che ci riempiono il cuore di amore e ci riconsolano quando a volte stanchi vorremmo starcene al calduccio, invece di partecipare ad una riunione per organizzare altri eventi, altri incontri.

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NOTIZIE DAI GRUPPI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AL LICEO CLASSICO MAMIANI di Marco Gabriele Riciputi - Presidente Gruppo comunale di Pesaro

Si rinnova presso AIDO Pesaro, nell’anno scolastico 2017/2018, l’esperienza dell’Alternanza Scuola Lavoro avviata nel biennio 2016/2017. Sei studenti del Liceo Classico Mamiami indirizzo Linguistico, grazie all’iniziativa della professoressa Giovanna Nigro, hanno accettato di dedicare le ore previste presso un’Associazione di Volontariato. Tutor dell’iniziativa sarà ancora una volta Gabriele Riciputi, Vice Presidente di AIDO Marche e Presidente del Gruppo AIDO comunale di Pesaro: “Ringrazio i ragazzi che hanno accettato la proposta. Sarà per loro un’occasione preziosa di maggiore conoscenza della nostra attività e per noi un supporto importante per ampliare l’opera di sensibilizzazione verso l’esterno”. A seguire, la “sfida” affrontata dai ragazzi al termine del primo giorno in AIDO: descrivere nelle lingue che studiano a scuola i motivi che li hanno spinti ad accettare la proposta. NICCOLO’ MANCINI (4F): “J’ai eligè cet type de travail parce que il peut etre important pour moi, j’espere je vais apprendre beacoup cet annè. On parlera d’un theme très important pour notre vie. Je savais quelque chose sur l’AIDO et. À mon avis, je vais connaitre beacoup des choses importantes et sourtout interesantes, parce que le travail que fait l’AIDO est vraiment utile. En realitè, l’AIDO s’occupe à aider des personnes qui ont besoin et selon moi, aider les personnes cet une chose magnifique. Donc, maintenant, je dois seulment penser à travailler”. ("Ho scelto questo tipo di lavoro perché può essere importante per me, spero di imparare molto quest'anno. Parleremo di un tema molto importante per la nostra vita. Sapevo

qualcosa su AIDO e. A mio avviso, conoscerò molte cose importanti e interessanti, perché il lavoro svolto da AIDO è davvero utile. In effetti, AIDO si preoccupa di aiutare le persone che hanno bisogno e, a mio parere, di aiutare le persone a fare una cosa meravigliosa. Quindi, ora, devo solo pensare di lavorare. ")

GIAMMARCO MAZZA (4F): “I choose AIDO because my religion’s teacher told me last year; she thought that I was able to do this project and I accepted. I didn’t know what this Association was, I only knew that it was voluntary. In the first meeting, M. Nigro told us that AIDO talks about donation of organs to the people who really need them. It’s really important, delicate and sensitive the aim of association, all of us could need AIDO’ help, so for that reason, it’s important to spread the meaning of AIDO”. (“Scelgo AIDO perché la mia mia insegnante di religione me lo ha spiegato l’anno scorso; pensava che potessi fare questo progetto e ho accettato. Non sapevo cosa fosse questa associazione, sapevo solo che era volontario. Nel primo incontro, il signor Nigro ci ha detto che AIDO parla della donazione di organi alle persone che ne hanno veramente bisogno. Lo scopo dell’Associazione è molto importante, delicato e sensibile, quindi per questo motivo è importante diffondere il significato di AIDO'.)

SOFIA SERAFINI (3A): “Ante todo es necesario aclarar que antes del mes pasado no conocìa muy bien AIDO, nadie me habìa nunca hablado de esta asociaciòn; sabìa màs o menos que era: un ente que se ocupa de la donaciòn de organos y telas, de una persona cerebralmente muerta a una otra todavìa viva pero con graves enfermedades. Fue solo despues que mi profe, Nigro me habìa pro-

puesto un corso de formaciòn como volontaria a AIDO al fìn de terminar las horas de alternancìa y el primero encuentro en oficina que decidì enformarme un poco mas. Primero no me emocionaba trabajar aquì, pero ahora que sé todos los projectos, los trabajos y sobre todo sé con mas precisiòn lo que hace AIDO he cambiado opiniòn. Creo que muchisìmas personas no saben que es AIDO y por que es asì importante, creen que a ellos nunca verà a necesitar una donacciòn de organos; pero tambièn ellos no saben que la probabilidad que van a encontrarse en una situacciòn de necesitad es cuatro veces superior a la que se veràn e recebirne uno. Para concluìr, en mi opinione muy importante sensibilizar la gente sobre esto tema, en la esperancìa que un dìa el numero di signaturas en AIDO aumentaràn y proporzionalmente, lo de donaciònes”.

("Prima di tutto è necessario chiarire che prima del mese scorso non conoscevo molto bene l'AIDO, nessuno mi aveva mai parlato di questa associazione; Conoscevo più o meno quello che era: un'entità che si occupa della donazione di organi e tessuti, da una persona cin morte celebrale ad un'altra ancora viva ma con gravi malattie. Fu solo dopo che il mio insegnante, Nigro, mi propose un corso di addestramento come volontaria ad AIDO per finire le ore di alternanza e il primo incontro in ufficio che decisi di informarmiare un po 'di più. Per prima cosa non ero entusiasta di lavorare qui, ma ora che conosco tutti i progetti, i lavori e, soprattutto, so con maggiore precisione cosa fa AIDO, ho cambiato la mia opinione. Penso che molte persone non sappiano cos'è AIDO e perché sia così importante, credono che non avranno mai bisogno di una donazione di organi; ma anche loro non sanno che la probabilità che si troveranno in una situazione di bisogno è quat-

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NOTIZIE DAI GRUPPI

tro volte superiore a quella che vedranno e riceveranno. Per concludere, a mio parere è molto importante sensibilizzare le persone su questo argomento, nella speranza che un giorno il numero di firme in AIDO possa aumentare e in proporzione anche le donazioni ".)

ALICE BIAGIONI (3A): “I chose AIDO as ‘alternation school-job’ because I thought it was a good chance to understand what this association really is. Before Mr.s Nigro told us about it had never heard of it. I knew it was possible to donate organs but I didn’t know how it happened and even less that there was an association to run it. I’m sure that being part of AIDO is very important because you have the possibility to get in touch with people that experienced a transplantation or with the relatives of the giver, who will be able to narrate their story. I believe that the “ignorance” of people, about the topic, is based on the fact that they are unaware of that they could need a transplantation, so they’re not even interested in it. That’s why it is important to divulge and make known AIDO and its purpose”.

("Ho scelto AIDO come" alternanza scuolalavoro "perché pensavo che fosse una buona occasione per capire che cos'è questa associazione. Prima che il dott. Nigro ci dicesse di non averne mai sentito parlare. Sapevo che era possibile donare organi ma non sapevo come potesse avvenire e ancor meno che esistesse un'associazione in supporto. Sono sicuro che far parte di AIDO è molto importante perché hai la possibilità di entrare in contatto con persone che hanno subito un trapianto o con i parenti del donatore, che saranno in grado di narrare la loro storia. Credo che l '"ignoranza" delle persone, sull'argomento, si basi sul fatto che non sono consapevoli che potrebbero aver bisogno di un trapianto, quindi non ne sono nemmeno interessati. Ecco perché è importante divulgare e rendere noto AIDO e il suo scopo ".)

LUDOVICA RUBINACCI (3H): “Frequento la classe 3H del”Liceo Classico, Linguistico T. Mamiani” e come previsto dalla legge, a partire dal triennio gli studenti sono tenuti a compiere 200 ore di alternanza scuola lavoro, ore che preparano lo studente ad un futuro lavorativo. Mi è stato proposto dalla prof. Di religione di prendere parte nell’associazione dell’AIDO: associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, come aiutante per

la pagina Facebook. Avevo già sentito parlare di AIDO con Asia, una ragazza che ha subito 2 trapianti di polmoni ma personalmente non sapevo che cosa si nascondesse dietro a questa associazione e tutto il lavoro che viene portato a termine. Ancora non ho fatto molte ore di scuola lavoro nell’associazione, ma sono contenta di poter scoprire meglio questo mondo che dona una seconda chance a coloro che pensano di non averla”. GAIA COSTANTINI (3H): “Abbiamo deciso di fare le nostre ore di alternanza scuola lavoro previste dalla legge presso l’AIDO. Personalmente, ne avevo solamente sentito parlare tramite una mia amica che conosce Asia D’Arcangelo, una ragazza di Pesaro che ha subìto due trapianti di polmoni . Dopo che la mia professoressa di religione mi ha proposto di prestare servizio presso l’AIDO, e dopo che me ne ha parlato più approfonditamente, ho ritenuto che entrare a far parte di questa associazione di volontariato fosse una bellissima esperienza in quanto aiuta le persone ad avere una vita migliore”.

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NOTIZIE DAI GRUPPI CAMMINAIDO 2017 di Floriana Marchegiani - Presidente Gruppo comunale di Sirolo

La sezione AIDO di Sirolo in occasione della giornata nazionale della donazione e trapianto il 27-05-2017 ha organizzato CamminAIDO 2017 una salutare passeggiata aperta a tutti sui sentieri del Monte Conero accompagnati da una guida professionista. La bella giornata ha dato modo ai numerosi partecipanti di avvicinarsi alle bellezze naturali del luogo e alle antiche testimonianze della presenza dell'uomo sul Monte. La presenza di una specializzanda del Centro Trapianti di Ancona ci ha permesso di ricordare le finalitĂ della Nostra Associazione e di conoscere le piĂš recenti novitĂ in merito alle tecniche di trapianto.

In occasione della XVI Giornata Nazionale di informazione e autofinanziamento la Sezione di Sirolo presso il locale Circolo Culturale Le Due Sirolle ha indetto un incontro rivolto ai soci e a tutta la popolazione per mostrare gli eleborati fotografici eseguiti da ragazzi della Terza Media della Scuola Renaldini di Sirolo. Gli elaborati sono il frutto del lavoro dei ragazzi fatto dopo l'incotro di sensibilizzazione e divulgazione dell'opera delle locali associazioni di volontariato AVIS, AIDO e Croce Bianca del maggio precedente presso la loro Scuola. Ad arricchire l'incontro ha contribuito l'intevento del Prof. Vincenzo Mazzocchini , noto esperto e collezionista di antiche foto dal titolo " Ritratto il mio Ritratto " che ha suscitato l'interessa degli intevenuti.

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DATI

CENTRO REGIONALE TRAPIANTI MARCHE DATI AL 30/06/2017 Dati forniti dal coordinatore Regionale Trapianti Dott.ssa Francesca De Pace

DONATORI SEGNALATI

2016

2017

24

45

37.14 PMP

58.30 PMP

14

26

21.67 PMP

33.68 PMP

6

14

25%

31.11%

DONATORI PROCURATI

OPPOSIZIONI

Lista di attesa standard Nazionale al 21/11/2017

Lista di attesa pediatrica Nazionale al 22/11/2017

(fonte S.I.T. Sistema Informativo Trapianti)

(fonte S.I.T. Sistema Informativo Trapianti)

Tipo di organo

Numero pazienti

Rene

6499

Pancreas-cellule pancreatiche

260

Fegato

1021

Cuore

775

Polmone

355

Tipo di organo

Numero pazienti

Rene

99

Fegato

38

Polmone

22

Cuore

76

Dati forniti dal SIA (Sistema Informativo A.I.D.O.)

DATI NAZIONALI CITTADINI FAVOREVOLI ALLA DONAZIONE DI ORGANI al 21/11/2017

ISCRITTI A.I.D.O. MARCHE al 21/11/2017 (fonte SIA - Sistema Informativo AIDO)

(fonte S.I.T. - Sistema Informativo Trapianti e SIA - Sistema Informativo AIDO)

AIDO Sez. Ancona

13.289

AIDO Sez. Ascoli Piceno

3354

Registrazioni ASL

154.570

AIDO Sez. Fermo

3227

Registrazioni presso i Comuni

775.077

AIDO Sez. Macerata

8723

Iscrizioni A.I.D.O.

AIDO Sez. Pesaro-Urbino

4923 Totale

33.526

1.349.706 Totale

Persone in lista di attesa

2.279.353 9145

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INFO E CONTATTI

A.I.D.O. Nazionale Via Cola di Rienzo, 243 / 00192 Roma aidonazionale@aido.it - www.aido.it numero verde 800.736.74 Presidente Flavia Petrin

A.I.D.O. Sezione Provinciale FERMO Via del Palo, 1 / 63018 Porto S. Elpidio (FM) fermo.provincia@aido.it - 0734-991415 Presidente Eugenio Monaldi - 348-3062815

A.I.D.O. MARCHE Via Redipuglia, 35 / 60122 Ancona (AN) marche@aido.it - 333-7221980 Presidente Lucia Marinangeli - 347-1449952

A.I.D.O. Sezione Provinciale MACERATA Via Calabresi, 5 / 62100 Macerata (MC) macerata.provincia@aido.it - 0733-263838 Presidente Elio Giacomelli - 338-8768190

A.I.D.O. Sezione Provinciale ANCONA Via Redipuglia, 35 / 60122 Ancona (AN) ancona.provincia@aido.it - 071-742133 Presidente Roberto Ciarimboli - 347-3795048

A.I.D.O. Sezione Provinciale Largo A. Moro, 12 / 61100 Pesaro (PU) pesaro.provincia@aido.it - 0721-35529 Presidente Silvia Sinibaldi - 328-7155887

A.I.D.O. Sezione Provinciale ASCOLI PICENO Via Fileni, 1 / 63074 San Benedetto T. (AP) ascolipiceno.provincia@aido.it - 0735-591057 Presidente Romano Costantini - 349-8622860

Consigliere Nazionale per le Marche Roberto Ciarimboli - 347-3795048

LINK UTILI

Aggiornamento dati progetto: “SCEGLI IN COMUNE�

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