Il NUOVO 5 TORRI Dicembre 2013

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DICITURA AUTORIZZATIVA: GIPA/CN/033/2011



SI ACCENDE IL NATALE OSIMANO Lʼ8 dicembre, come ormai avviene ogni anno, il sindaco Stefano Simoncini ha accesso il ʻPandoro”insieme ai numerosi concittadini presenti in piazza. Lʼabete tecnoclogico per lʼoccasione è stato addobbato con le letterine degli alunni delle scuole primarie. Contemporaneamente è stato illuminato il presepe del “Buttari” allestito come tradizione nellʼatrio comunale. Nel suo breve intervento di saluto il primo cittadino ha ringraziato tutti i bambini e le bambine delle scuole elementari cittadine ed i loro insegnanti per aver accettato lʼinvito di realizzare lʼaddobbo. Si tratta di simpatici disegni, pensierini, desideri e preghiere. “Sono speranza viva per loro stessi, le loro famiglie, per i bambini, gli uomini e le donne della nostra città e per tutto il mondo” - ha concluso Simoncini.

5 TORRI Anno XIII - n° 10 DICEMBRE 2013 Direttore Politico Stefano Simoncini

Direttore Responsabile Sergio Siniscalchi Redazione Luca Falcetta Foto

Bruno Severini

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IL PUNTO DEL SINDACO SIMONCINI

AFFRONTIAMO LA CRISI PARTENDO DA NOI STESSI

Cari concittadini, dedico l’articolo che apre questo 5 Torri di Natale al nostro Arcivescovo Edoardo Menichelli. In occasione delle festività da dieci anni propone delle riflessioni ai politici della nostra arcidiocesi. Di seguito quindi il messaggio di Sua Eccellenza che quest’anno è particolarmente dedicato ad un modo di vedere la crisi e di affrontarla con un cambiamento innanzitutto personale e radicale. Con queste, come al solito profonde e splendide occasioni di riflessione e catechesi del nostro Arcivescovo, auguro a tutti gli osimani Buone Feste.

Sono oramai dieci anni che il Natale con il suo mistero spirituale, religioso e umano, mi offre l'occasione di incontrarvi per esprimervi la gratitudine per il servizio che svolgete, per trovare insieme nuove vie di speranza e anche per offrire a tutti l'occasione di una lettura serena e feconda di una festa che tanto prende il cuore. Parto proprio da qui: cosa è il Natale?

La risposta è molto semplice: è un avvenimento, è una persona che ha tagliato la storia. Dal momento in cui Gesù Cristo, Figlio di Dio, è entrato nella fessura più profonda della terra e del misterioso cuore dell'uomo, la storia ha cambiato direzione. Più semplicemente si dice: il Figlio di Dio si è incarnato, ha preso forma di carne, ha toccato l'umanità e le sue ferite invitandola non a fuggire da se stessa, ma a ritrovare forza nella esperienza viva di un Dio presente. Penso proprio che l'umanità contemporanea debba reimparare il metodo di Dio: dare cioè "forma di carne" all'amore nel senso più alto e sublime: il farsi carico. Gesù Cristo porta la salvezza perché la fa'; testimonia la misericordia perché la incarna; da solidarietà perché si dona; porta consolazione perché entra nelle ferite nell'umano; dà il perdono perché lo celebrerá sulla croce; dà la misura della vita perché si consegna nella sua piccolezza; offe la verità perché non la consuma nelle chiacchiere, ma la rende “certa” nella Sua persona. Questo sta davanti a noi e questo l'umanità è invitata ad accogliere come metodologia di vita. Senza voler essere troppo esemplificativo, il Natale ci ricorda che Dio non è

della vanità e della sicurezza che non gli appartiene, dal momento che tutta la nostra vita è un misterioso dono che si snoda dentro una storia di fraternità e non dentro una storia di recinti consolanti.

Se viviamo l'oltrepassare, necessariamente siamo chiamati a rimodulare tutti gli schemi umani, sociali, politici economici che si sono posti in essere per alcuni anni, ma che oggi si rivelano inconsistenti e dannosi.

rimasto sul balcone della sua eternità e onnipotenza, ma è sceso nell'umano assumendo il tutto dell'umano, eccetto il peccato. Questo carissimi, allora, non è un incontro per grandi risoluzioni: è un invito per oltrepassare la misura gretta ed egoistica che spesso avvelena i nostri giorni per assumere una capacità operosa, per uno sguardo spirituale della vita, del suo perché, del suo compito. Per quanto attiene lo sguardo sul rapporto personale con Dio, sintetizzo il tutto con la necessità di un recupero della spiritualità. Il mistero di Cristo che nasce a Betlemme, non è mistero solo per i cattolici, ma è un fatto che interpella tutta l'umanità.

La sua nascita è una provocazione, è un'offerta di misericordia, è l'inizio del tempo della pace. Dio risemina e ridona all'umanità la sua vita, quella in precedenza rifiutata dagli uomini. Il mio invito è che nessuno abbia paura di Dio, della misericordia e della vita.

Tocco, ora, il verbo che prima ho annunciato: “oltrepassare” . Sí, oltrepassare il lamento, oltrepassare la disperazione, oltrepassare l'egoismo, oltrepassare un verbalismo esondante, compulsivo, impuro e ingannevole. Oltrepassare la paura, terribile malattia di questo tempo che, come il re, si riscopre nudo perché ha indossato i vestiti

Altre volte ho avuto l'occasione di dire che la parola crisi è parola buona, utile perché essa è parola di giudizio, dentro la quale l'uomo ridisegna, capisce la storia che vive. La persona umana non è chiamata a soggiacere, ma come dice l'apostolo Paolo è "chiamata a libertá". Purtroppo tutte le volte che la libertà è misurata sui binari dell'autonomia, dallo svincolamento da regole, tutte le volte che essa è celebrata con il desiderio prometeico di voler assalire Dio, produce squalificanti prigionie. E' nato un nuovo vitello d'oro che è un incrocio tra la libertà di arbitrio e la volontà di potenza. Il frutto sembra essere - al riguardo - una anoressia collettiva. Voglio provare con voi, con grande semplicità, ma anche con coraggio a fare dei piccoli passi per capire questa crisi che viviamo, che tocca profondamente la storia delle persone, partorendo disagi fino a ieri insospettati. Più semplicemente questa crisi da dove viene? Solo se si capisce il seme maligno, se si riconosce la zizzania, si può ritrovare la speranza e la gioia ponendo rimedi e tracciando itinerari nuovi. I passi che mi sento di presentarvi sono questi: la crisi economica nasce da una crisi politica, cioè da quel non saper organizzare la vita sociale su ciò che aiuta l'umanità a dare senso ai suoi giorni. Sembra che l'organizzazione sociale abbia costruito più diritti che doveri condivisi, più tracciati di ideologie che non sguardo saggio sulle problematiche esistenziali. La crisi politica da dove viene? Ha anche essa una radice?

Penso che sia quella culturale. Abbiamo parlato di società liquida, di pensiero debole, di psicologie autogestionali, ma ora


franate. Abbiamo sperimentato ciò che ha detto un poeta: "... Ognuno è solo sulla faccia della terra". La cultura del frammento, del provvisorio, della inutilità: una cultura senza ancoraggi, una cultura dell'abbandono. Ma una cultura così da quale crisi deriva? Da quella spirituale!

Siamo entrati in una religiosità babelica, quella cioè che pensa di fare a meno di Dio e inventa un idolo al giorno, più ancora una religiosità che invece di adorarlo, si serve di Dio per giustificare anche misfatti terribili. Siamo nella religione degli idoli. Ma anche questa ha una radice: la crisi etica. Ogni azione umana è letta alla luce dell'individualismo e del soggettivismo.

E’ proprio in questo senso che si deve recuperare la consapevolezza che ci appartiene, un compito: ritrovare la profezia del bene. A questo riguardo tornano utili le parole del beato Giovanni XXIII pronunciate l'11 ottobre 1962 quando, dissentendo dai profeti di sventura, ricordava che nell'ordine di cose nuove in cui l'umanità sembra entrare "sono da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza che si realizzano in tempi successivi attraverso l'opera degli uomini e spesso al di là delle loro aspettative che con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene". Alcuni aspetti della profezia del bene.

1 – Qual è la meta di questa società? Dove deve arrivare il PIL per fare uomini felici?

Proprio perché siamo passati dalla teologia della liberazione alla tecnologia della prosperità, forse sarebbe più vero e più bello risapere la mistica del dono, della fraternità sollevando la persona umana, facendole riscoprire tutta la sacralità del suo esistere. In definitiva: PIL o persona umana? Naturalmente questo non per disdegnare processi economici di prosperità, quanto piuttosto per ridirci che tutto deve essere a servizio della persona e non il contrario. La metafora della crescita si è mutata in una devozione all'idolo più rubacuori: il denaro.

Siamo caduti per molto tempo nell'eros dell'accumulazione e in un "attivo parassitismo dell'economia finanziaria" e questo ha procurato lo sfaldamento imbarazzante dello stato sociale e della responsabilità sociale. Ora l'acqua, specchio di Narciso, si è intorbidita ed è sparita la felicità virtuale. Occorre rimettere al centro la persona. 2 - Ridare alle nuove generazioni ciò che abbiamo loro rubato.

Restando nel clima natalizio mi sembra che le nuove generazioni sono state derubate di tutto quello che quel Bambino aveva: il padre, la madre, la casa; il tempio come luogo della formazione spirituale; Dio, il Padre al quale si affidava; il lavoro con il quale ha sperimentato la fatica e trovato la dignità. In sostituzione di tutto ciò si è dato alle giovani generazioni ogni possibile cosa, ma come si sa - le cose non riempiono l'animo. Le nuove generazioni sono di per se stesse una profezia; l'importante è coglierne la vitalità e l’indispensabilità.

3 - Riscoprire e vivere la comunità come grembo.

C'è un verbo illuminante per capire questo ed è "custodire". Questo verbo ci invita ad uscire dalla neutralità, da quel disinteresse diffuso per cui, come dice Papa Francesco, “fa più notizia il salire e lo scendere della borsa che la morte di un compagno di vita”.

La comunità è il luogo della custodia. Nessuno può derogarsi da questo compito coprendosi della iniqua bugia di Caino: " Sono forse io il custode di mio fratello?" (Gn. 4,9). Il custodire non è il frutto di una pia devozione, né di un sentimentalismo improduttivo, piuttosto è la sostanza della relazione e l'assunzione della corresponsabilità.

Senza eccedere nelle citazioni evangeliche, mi sembra collocabile qui, in questo conte 5

sto, l'espressione di Gesù Cristo : "Tutto quello che avete fatto al più piccolo di questi miei fartelli lo avete fatto a me".

Il custodire è una modalità dell'amare e siccome l'amore è la dimensione fondamentale della vita, se non si ama non si fa vivere e non si vive. +Nell'affidarvi queste piccole riflessioni e nel congedarci assegnandoci qualche compito, vorrei offrirvi una provocazione che a me ha fatto bene e che ho trovato nella lettura del libro "Fuori dal tempio" di Pierluigi Di Piazza. Possiamo misurare la nostra identità su tre possibili strade.

La prima è quella della verità. Presentarsi come si è, crescere nella libertà, dare una mano ai fratelli. Questa strada procurerà delle contrarietà tra gli amici e i bigotti. Questa strada darà il conforto di Cristo e della coscienza. La seconda strada è quella di non mettersi mai contro nessuno, non compromettersi con nessuno. Ognuno vada per la sua strada. Come dice il Vangelo non si è né sale né luce. Si fa pena.

La terza strada è quella del "fregarsene della gente". Fare qualche soldo e trovarsi bene in qualunque tempo della storia e poi morire lasciando tutto. Immagino che con me condividiate che occorre scegliere la strada della verità, quella per la quale si fa fatica a stare con tutti, ma è la strada che consentirà di stare senza imbarazzo davanti a Cristo Signore e di ascoltare la Sua consolante voce: "Venite, benedetti del Padre mio, riccevete in ereditá il Regno per voi preparato" (mt. 25,34).

In definitiva, è necessario che ognuno di noi, comunque collocati nella storia, credenti o laici, cristiani di ogni tipo, si domandi: ma io che ci sto a fare qui, ora, oggi?! Il mistero del Natale ci ricorda le opere della pace, della giustizia e della misericordia. Buon Natale a tutti. + Edoardo Arcivescovo


TRASPORTI

IL COMUNE INVESTE PER MIGLIORARE I TRASPORTI Il progetto di modifica delle linee di trasporto urbano redatto dalla Park.O e dal Comune di Osimo ha introdotto alcune interessanti novitĂ che saranno gradite all’utenza. Dopo un’attenta analisi dell’attuale TPL urbano è emersa la necessitĂ di coprire maggiormente il servizio nella parte nord e nord-est del territorio comunale. Sono state quindi istituite tre corse pomeridiane di collegamento tra il centro e le frazioni di San Biagio, Aspio e la zona commerciale di via D’Ancona, per un totale annuo di 16.043 km, che in parte verranno coperti da una ulteriore razionalizzazione del servizio esistente e dall’incremento dei chilometri giĂ destinati al Comune di Osimo, cosĂŹ come stabilito dalla Giunta Regionale a seguito dello studio sulla rimodulazione dei servizi di trasporto commissionato da Palazzo Raffaello. Il piano di TPL

urbano attualmente ammonta a 149.856 km, di cui 85.330 km sono destinati al collegamento tra il centro storico e la circonvallazione, mentre 64.496 km sono destinati a quello tra il centro e le frazioni. 113.251 km sono coperti con il contributo regionale, mentre i restanti 36.576 dal Comune di Osimo, che a differenza di altri ha deciso di investire nel trasporto pubblico locale. A seguito di una analisi dei flussi d’utenza si è deciso di unificare alcune corse del pomeriggio garantendo ogni ora il servizio di trasporto tra il centro e la circonvallazione e lasciando invariato il servizio di collegamento con le frazioni. Pertanto, il servizio di TPL del Comune di Osimo utilizzerĂ complessivamente 165.899 km mantenendo invariato il collegamento delle frazioni per l’intera giornata ed il collegamento tra il centro e la periferia fino alle ore

14.40, passando poi alle corse unificate di circolare A e B. E’ la prima volta che si integrano le corse di Aspio –San Biagio ed Osimo Stazione ricorrendo alle risorse proprie del Comune visto che quelle della Conerobus non erano sufficienti. “La rimodulazione del servizio – dichiara il sindaco Stefano Simoncini - ci permetterĂ di coprire meglio tutto il territorio comunale, con un occhio di riguardo verso una zona in continua crescita non soltanto a livello demografico, ma anche dal punto di vista produttivo e commerciale. L’istituzione di 4 corse della Park.O da e verso le frazioni dell’Aspio, San Biagio, Osimo Stazione e lungo la S.S. 16 Adriatica, rappresenta anche un ulteriore e concreto aiuto per le famiglie degli operai delle tante attivitĂ industriali, artigianali e commerciali che lavorano nella zona. Infatti il costo di un

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PARTE LA NUOVA LINEA BUS CENTRO ASPIO SAN BIAGIO OSIMO STAZIONE

abbonamento mensile della Park.O è certamente inferiore a quello che moltissimi lavoratori, sostengono per raggiungere il posto di lavoro con la propria vettura due volte al giorno. Inoltre con questo investimento di oltre 40.000 euro si avrà un servizio migliore per gli studenti iscritti nelle scuole superiori della città e che ogni mattina sono “appollaiati” nelle corriere della Conerobus o per quanti sono costretti a scegliere scuole di altre città perché maggiormente collegate ad Osimo Stazione da corse della Conerobus”. Mercoledì 08 gennaio, alle 21.00, presso il G Hotel verrà presentato il piano a tutti i cittadini e gli operatori commerciali della zona. Attualmente il piano prevede 3 corse, ma sulla base di quanto emergerà nella riunione verrà definito l’orario della quarta. L’amministratore unico della Park.O. l’ing. Maurizio Scansani esprime tutta la propria soddisfazione per la nuova tratta, un collegamento di cui si sentiva la necessità e che permetterà di ottimizzare il servizio di trasporto pubblico in una zona in continua espansione. “Vorrei ricordare come il Comune di Osimo sia tra i pochi nella zona che abbia deciso di investire in questo servizio fondamentale con risorse proprie da aggiungere a quelle stanziate dalla Regione. Di questi tempi rappresenta senz’altro un segnale di attenzione verso il territorio a nord est del capoluogo e un incentivo ad utilizzare i trasporti pubblici. Migliorando il piano di trasporti si vuole snellire anche il traffico e di conseguenza ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. I nostri cittadini possono muoversi facilmente all’interno del territorio comunale grazie ad una rete di collegamento capillare. La rimodulazione ci ha permesso di ottimizzare alcune corse e di istituire quest’ultima da cui ci aspettiamo risultati importanti a livello del numero di utenti. Ringrazio quindi l’Amministrazione per la sensibilità dimostrata e per l’attenzione avuta nei confronti del settore del trasporto pubblico che se da una porte deve fare i conti con i tagli di risorse e con il particolare momento economico dall’altra può contare sul sostegno dell’ente più prossimo ai cittadini”. 7


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GRAZIE ALL’INTERVENTO DEL COMUNE L’INPS RESTA AD OSIMO CON UN PUNTO INTEGRATO, OPERATIVO ANCHE PER PRATICHE EX INPDAD ED ENPALS

La spending review ha interessato anche l’Inps che ha dovuto ricorrere alla soppressione di diverse agenzie locali tra cui quella di Osimo in via Antica Rocca. Il sindaco Stefano Simoncini da mesi si batte per il suo mantenimento o comunque per salvaguardare i servizi che vengono offerti non soltanto ai cittadini di Osimo, ma anche a quelli del comprensorio. Dopo una lunga trattativa finalmente è arrivata la “fumata bianca” in occasione dell’incontro a Roma tra il primo cittadino ed direttore generale dell’istituto di previdenza. Il Comune ha ottenuto che l’agenzia di Osimo venga sostituita da un punto Inps integrato che sarà il primo in Italia e verrà ospitato negli uffici adiacenti la sala del Consiglio Comunale. In un contesto di rinnovamento ed ammodernamento della Pubblica Amministrazione l’accordo si è rivelato un importante strumento di cooperazione volto a garantire una risposta coerente ed

adeguata alle aspettative ed ai bisogni degli utenti. Il punto Inps sarà operativo a partire dal primo gennaio 2014, conterà 3 dipendenti e sarà aperto dal lunedì al venerdì mattina. Presso l’ufficio saranno svolti anche i servizi destinati agli assicurati e pensionati dell’ex Inpdap ed ex Enpals, mentre ad oggi l’agenzia di Osimo si occupa soltanto di quelli Inps con l’utenza costretta quindi ad andare ad Ancona. Verranno garantite tutte le pratiche più comuni tra cui le prestazioni a sostegno del reddito, autorizzazioni, duplicati Cud, rilascio pin, prima istruttoria delle istanze pervenute, rilascio certificazione previdenziale ai lavoratori autonomi, chiarimenti sullo stato delle pratiche in corso di trattazione etc. Inoltre l’Inps si impegna a garantire la presenza, un giorno alla settimana, dell’ex responsabile dell’agenzia di Osimo (direttore) o di altro responsabile individuato dal direttore della sede di

Ancona. “Si tratta di un importante risultato frutto di una lunga trattativa condivisa con le parti sociali nelle diverse sedi – dichiara il sindaco Stefano Simoncini – ringrazio la direzione generale dell’Inps che ha compreso le nostre ragioni e ha collaborato a garantire un servizio molto sentito dal territorio e dalla nostra città”.

TAGLIO DEL NASTRO PER NUOVA SEDE DELL’UFFICIO POSTALE DI PASSATEMPO Il consigliere delegato alla famiglia Patrizia Onori ha partecipato a Passatempo all’inaugurazione della nuova sede dell’Ufficio Postale presso il Centro Commerciale Coal. Il nuovo ufficio si estende su una superficie di 70 mq, ha due sportelli dedicati (Bancoposta e Postale), una sala consulenza e un Atm postamat esterno (in funzione 24 ore su 24) dotato di un particolare dispositivo anticlonazione. La sede effettuerà il consueto orario al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,45 e il sabato dalle 8,20 alle 12,45. Quello offerto da Poste Italiane è un servizio particolarmente sentito dagli abitanti di Passatempo, inoltre con la nuova collocazione è stato ampliato ulteriormente e migliorato l’accesso per l’utenza. 9



LAVORI PUBBLICI SAN BIAGIO

IMPORTANTI INTERVENTI PER LA SICUREZZA

AL VIA I LAVORI PER REGIMAZIONE IDRAULICA E ROTATORIA P.P.E. SAN BIAGIO

Come annunciato un mese e mezzo fa sono partiti i lavori nella zona del P.P.E. San Biagio, una territorio in continua crescita demografica, in cui verranno realizzate diverse opere di urbanizzazione e contributi di miglioria da parte di alcune imprese lottizzanti. In particolare ci si occuperà del tombamento del fosso d’Offagna lungo la Strada Provinciale 361 e della realizzazione del tronco stradale di completamento di via Modugno. Un intervento necessario per mettere in sicurezza il territorio da qualsiasi rischio idrogeologico. Ci si concentrerà infatti nella sistemazione del fosso per garantire un migliore deflusso delle acque piovane. Contemporaneamente verranno realizzati tutti i sottoservizi e la rotatoria di cui si sentiva la necessità per snellire il traffico. Si tratta di un intervento piuttosto cor-

poso, i lavori di regimazione sono stimati in oltre 150 mila euro, mentre quelli della rotatoria avranno un valore di circa 55 mila euro. “Con quest’ultimo intervento – dichiara il sindaco Stefano Simoncini – confermiamo l’impegno dell’Amministrazione a favore della frazione di San Biagio. L’intento è di migliorare la vivibilità del quartiere e soprattutto garantirne la sicurezza. Le abbondanti piogge degli ultimi giorni e soprattutto quanto successo in Sardegna hanno dimostrato come sia importante la prevenzione. Sulla base dell’esperienza del 2006 ci siamo mossi per evitare il ripetersi di quell’evento infausto. Dopo la regimazione idraulica di Campocavallo e la pulizia dei fossi e canali di competenza comunale, portiamo avanti un altro intervento nella nuova zona del P.P.E. San Biagio”.


IMU

AD OSIMO NON SI PAGHERÀ LA MINI-IMU TARES: UN’IMPOSTA STATALE Quello di Osimo si conferma un comune virtuoso che si impegna a non pesare sui propri cittadini, non è infatti compreso tra i Comuni dove si paga la mini-Imu della prima casa. Il decreto legge approvato mercoledì scorso prevede infatti il pagamento per la quota di Imu superiore alla aliquota base fissata al 4 per mille. Secondo l’indagine del Sole 24 Ore sono ben 2.375 i comuni italiani che l'hanno alzata, eccetto Osimo e pochi altri. Il decreto fa scattare il prelievo extra sia per i comuni che hanno deliberato l’aumento dell’aliquota nel 2013 o devono ancora farlo sia per i comuni che hanno confermato un’aliquota superiore a quella base approvata lo scorso anno. Il decreto fissa al 16 gennaio il termine per versare la miniImu sulla prima casa nei comuni che hanno aumentato l'aliquota standard. “Mentre in altre parti si pagherà la minu-Imu ad Osimo i proprietari delle prime case potranno stare tranquilli che non ci sarà l’ennesima imposta. Come Amministrazione – dichiara il sindaco Stefano Simoncini - abbiamo sempre cercato di muoverci per gravare il meno possibile sulla cittadinanza, ben consapevoli che la maggior parte delle tasse vengono riscosse per lo Stato centrale. In un periodo di recessione si tratta quindi di un risultato importante che evidenzia anche in modo concreto tutto il nostro impegno”.

A partire dal 1 Gennaio 2013 è stata istituita la Tares, cioè la tassa sui rifiuti che sostituisce i vecchi regimi di prelievo (Tia o Tarsu). Il Comune di Osimo per cercare di non gravare troppo sui propri cittadini in un periodo di ristrettezza economica ha deciso di effettuare 3 rate di acconto, in base alla tariffa 2012, e l’ultima rata di conguaglio (la quarta), con incluso il calcolo sulla base della nuova Tares, con scadenza il 30 dicembre 2013. La rata di conguaglio è stata più leggera per tutti gli utenti domestici e quindi per le famiglie osimane, nonostante le stesse abbiano dovuto sopportare anche la tassa “una tantum” imposta dallo Stato di € 0,30/mq applicata per tutte le superfici degli utenti domestici e non domestici istituita per la copertura dei cosiddetti servizi indivisibili. Malgrado Astea, in accordo con l’Amministrazione Comunale, abbia effettuato tagli e ottimizzazioni nella gestione del servizio per ottenere una importante riduzione dei costi, la nuova tassa sui rifiuti Tares prevede un nuovo computo di aree (aree operative), l’eliminazione di alcuni sconti precedentemente ammessi e la variazione di altri parametri che alla fine determinano un onere maggiore per alcune categorie di utenze non domestiche.Tale onere in alcuni casi è anche particolamente sensibile visto che verrà calcolato tutto su questo ultimo avviso di pagamento come previsto dalla norma in vigore. A tal fine Astea si è resa disponibile a valutare le singole situazioni per predisporre anche una serie di pagamenti rateizzati che possano facilitare l’utente e rendere meno pesante la tassa.


VIABILITÀ

MASSIMA ATTENZIONE PER SAN BIAGIO SULL’AUTOVELOX DI VIA D’ANCONA LA SITUAZIONE ERA INTOLLERABILE, RAGGIUNTI PICCHI DI 140KM/H

In questi ultimi mesi si è fatto un gran parlare dell’autovelox posizionato in via D’Ancon. Alle polemiche lanciate dal Comitato per il rispetto del codice della strada il Comune ha sempre risposto con dati alla mano e ricordando che la strada in oggetto è stata teatro di numerosi incidenti stradali, in alcuni casi persino mortali. Per fare un po’ di chiarezza e permettere di capire meglio il perché si sia provveduto alla sua installazione basta verificare alcuni dati. Nella fase progettuale è stata incaricata una ditta esterna (a garanzia della massima obiettività) per uno studio preliminare. E’ emerso che le velocità degli autoveicoli nel tratto in esame andavano in media dagli 80 ai 110 km/h. Prendendo ad esempio la giornata del 23 Aprile 2013, cioè prima dell’installazione dell’autovelox, si evince che dei 16.994 veicoli che sono transitati lungo la S.P. 361 Settempedana, nel tratto OsimoAncona, 155 sono passati ad una velocità inferiore o pari ai 20 km/h, 812 ad una velocità compresa tra i 20 ed i 40 km/h, 569 tra i 40 e 60 km/h, 1.403 tra i 60 e 80km/h, 3.267 tra gli 80 e 100 km/h, 1.899 tra i 100 e 120 km/h, 478 tra i 120 e 140 km/h e 73 oltre i 140 km/h. Fortunatamente negli ultimi casi si tratta per la maggior parte di veicoli che sono transitati nelle ore notturne, ma nulla toglie sulla gravità della situazione per cui, dati alla mano, era doveroso intervenire. Confrontando i numeri è possibile notare come l’installazione dell’autovelox abbia drasticamente diminuito la velocità di percorrenza nella pericolosissima discesa dell’Aspio già teatro di paurosi incidenti stradali ed anche mortali. Delle 400 infrazioni elevate con l’autovelox la maggior parte dei veicoli procedevano da un massimo di 80 km/h a decrescere. Soltanto in pochissimi casi è stata rilevata la velocità di 100km/h. L’autovelox ha quindi consentito il rispetto del codice della strada da parte degli utenti a garanzia dell’incolumità e sicurezza dei residenti e degli stessi automobilisti. Durante il consiglio di quartiere del novembre scorso nessuno dei presenti ha condannato la sua installazione, segno che la scelta è stata condivisa dai residenti, i quali a suo tempo raccolsero oltre 100 firme a sostegno dell’autovelox con la sola eccezione del comitato. D’altronde non è stato installato per fare cassa visto che la metà degli introiti ricavati dalle circa 400 infra-

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zioni spetta alla Provincia. Dall’altra metà, di competenza del Comune, vanno sottratte invece tutte le spese sostenute. E’ evidente quindi come la presenza dell’autovelox sia stata decisa soltanto per spirito civico. Sembra comunque strano che vigendo dagli anni cinquanta il limite di velocità di 50km/h il comitato se ne sia accorto soltanto recentemente per contestarlo. Il Comune invece constatando che proprio negli ultimi tempi le velocità dei mezzi in transito avevano raggiunto picchi pericolosi ha provveduto ad intervenire in modo risolutivo, visto che le pattuglie e gli uomini della Polizia Municipale non potevano essere presenti lungo via d’Ancona h24 per garantire il costante rispetto delle indicazioni stradali. C’è da dire anche che, in merito al parere fornito dal Ministero, il presidente del comitato Giovanni Strologo ha dato alla stampa una sua interpretazione parziale, limitandosi a mettere in risalto soltanto alcuni elementi. Il parere inoltre non è mai vincolante semmai lo sono sentenze. C’è da sottolineare che nella richiesta non sono stati evidenziati elementi come la notevole pendenza del tratto e la sua pericolosità, ma solo il famoso km di distanza. Comunque vale la pena sottolineare la grande attenzione riservata dalla giunta Simoncini nei confronti della viabilità di San Biagio. L’Amministrazione infatti si è sempre interessato della zona invitando in più occasioni la Provincia ad eseguire i lavori di manutenzione, come il rifacimento del manto stradale, segnaletica e banchina protetta con guard rail, essendo Via d’Ancona un’arteria provinciale. Il Comune di Osimo ha eseguito un marciapiede nel tratto di propria competenza, fino alla pensilina degli autobus, realizzata anch’essa dal Comune. In

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anni recenti ha redatto un progetto preliminare per la realizzazione dei marciapiedi tra le frazioni di San Biagio e Aspio, trasmettendolo poi alla Provincia di Ancona per la realizzazione della porzione di sua competenza. Si potrebbe realizzare a destra della strada, nella direzione Ancona – Osimo, poiché dall’altro lato occorrerebbero importanti opere di sbancamento del terreno agricolo soprastante con ingenti costi. Ma anche dall’altro lato l’investimento è cospicuo perché a ridosso del nastro asfaltato si trova una scarpata continua con notevole dislivello. Il Consiglio Comunale dello scorso 11 settembre ha approvato all’unanimità una mozione per sollecitare l’intervento da parte de la Provincia. Si possono comprendere pertanto le difficoltà dell’Amministrazione Provinciale alla realizzazione dell’ opera per via del patto di stabilità che regola le scelte finanziarie e le possibilità concrete degli enti locali in materia d’investimenti. Il Comune di Osimo tuttavia ha prodotto e approvato un progetto per la realizzazione di una pensilina di sosta per gli autobus con corsia di immissione e uscita nel tratto pianeggiante che si trova circa a metà della discesa tra il crociale verso Offagna e l’abitato di Aspio. Per quanto concerne invece il completamento dell’illuminazione pubblica sul tratto di strada compreso tra le Frazioni di San Biagio e Aspio, trattandosi di un tratto non urbano, l’Amministrazione non può intervenire direttamente, ma considerando la richiesta meritevole di attenzione, il sindaco Simoncini si sta attivando per trovare una soluzione.


FOCUS

SOSPESA PROCEDURA DISMISSIONE SOCIETÀ PARTECIPATE IMOS E PARK.O

Tra le novità introdotte dalla legge di stabilità c’è anche la cancellazione delle procedure di razionalizzazione delle società partecipate degli enti comunali. Niente vendite obbligatorie quindi per le aziende dei Comuni fino a 50mila abitanti, previste dal 2010 e poi rinviate da una serie di proroghe, e niente privatizzazione delle società strumentali, cioè quelle che lavorano quasi solo con la Pubblica Amministrazione controllante, che la spending review varata nel 2012 dal Governo Monti chiedeva di vendere o chiudere entro il prossimo 31 dicembre. Alla luce di queste importanti novità pubblicate nei principali quotidiani nazionali (cfr allegato con articoli del Sole 24 Ore e di Guida agli Enti Locali) e incluse nel maxiemendamento governativo alla proposta di legge stabilità 2014, l’Amministrazione Comunale di Osimo ha deciso di sospendere la procedura di dismissione delle partecipazioni societarie in IMOS s.r.l. e Park.O. s.p.a., in attesa delle definitive decisioni del Parlamento. Ha portato invece a termine il processo di trasformazione in Azienda Speciale di Asso s.r.l. e la dismissione di società che pur svolgendo servizi di interesse generale sono state ritenute dal Consiglio Comunale non più strategiche (Ecofon, Conerobus...).

CAMPAGNA RACCOLTA MATERIALE LEGNOSO PRESSO AREE DEMANIALI FLUVIALI

Con l’intento di facilitare il coinvolgimento dei cittadini nella manutenzione dei corsi d’acqua la Provincia di Ancona ha promosso la campagna di raccolta del materiale ligneo situato a terra. Le operazioni di raccolta potranno però cominciare dopo che i cittadini avranno trasmesso agli enti della zona di interesse (Provincia, Comune e Comando Forestale), un modulo per la comunicazione dell’intervento (il modulo è scaricabile sul sito del Comune).

PULIZIA STRADE, CADITOIE E POZZETTI

Il sindaco Stefano Simoncini in seguito alle abbondanti piogge del novembre scorso ha richiesto ufficialmente all’Astea ed alla Geos un intervento immediato di pulizia delle strade comunali (peraltro già iniziato da parte di Astea), di pulizia delle caditoie stradali e dei pozzetti di presa degli attraversamenti nelle strade extraurbane. Questi interventi si sono resi necessari a causa del maltempo che ha interessato il nostro comune e che ha comportato, in concomitanza con la stagione autunnale, un importante accumulo di materiale vegetale in tutte le strade comunali.

RISULTATI POSITIVI PER L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA COMUNE E BIOS CENTER

Nel 2012 è stato stipulato un accordo di collaborazione tra il Comune e la società Bios Center per l’erogazione di prestazioni sanitarie polispecialistiche a condizioni agevolate in favore di cittadini osimani, con uno sconto del 15% sul tariffario corrente. Dal maggio 2012 ad oggi le prestazioni ammontano a 1.313 di cui 263 per risonanza magnetica nucleare, 194 per ecografie, 134 per cardiologia, 608 per medicina dello sport e 51 per la Moc. Va sottolineato che 608 concittadini hanno beneficiato di prestazioni per il rilascio dell’idoneità alla pratica sportiva, mentre altri 263 hanno avuto il prezzo agevolato per la risonanza magnetica nucleare che ha un costo rilevante. Tutte le prestazioni sono state effettuate su appuntamento e senza liste d’attesa.

CONTRIBUTO PER INSTALLAZIONE ANTIFURTO E SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

Il 27 novembre scorso la Giunta Comunale da sempre particolarmente sensibile al problema sicurezza, ha deciso su iniziativa del sindaco Simoncini e dell’assessore Roberto Francioni, di riproporre anche quest’anno il bando a favore delle famiglie che decidono di installare un sistema di antifurto o di videosorveglianza. Ad ogni domanda verrà concesso un contributo del 10% fino ad un massimo di 250 euro previa presentazione della fattura.

SANDRO ANTONELLI È IL NUOVO VICE SINDACO

Dopo le dimissioni di Francesca Triscari, il sindaco di Osimo, Stefano Simoncini, ha nominato come vice l’assessore Sandro Antonelli e assunto personalmente le deleghe ai servizi sociali, al personale e all’integrazione culturale. Patrizia Onori ha assunto invece il ruolo di consigliere delegato alla famiglia.

Verso quota 40mila per la mostra

Si mantiene su livelli alti l’afflusso di visitatori alla mostra le meraviglie del barocco “Da Rubens a Maratta” che chiuderà i battenti il prossimo 12 gennaio. Tanta soddisfazione quindi per il sindaco Simoncini e l’assessore Ginnetti. “Praticamente ogni giorno diversi pullman provenienti da ogni parte d’Italia si fermano al maxi parcheggio - sottolinea il responsabile della cultura - Superate le 30 mila presenze l’obiettivo è di toccare quota 40 mila sfruttando anche le festività natalizie.”


RETE FOGNARIA SECONDA TRANCHE DI LAVORI PER DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DEL VERSANTE NORD

L’ambiente è uno dei temi cardine dell’agenda dell’Amministrazione Comunale. che si è impegnata con il Gruppo Astea a stilare un piano pluriennale per provvedere alla depurazione di tutte le acque reflue nere della città. Un impegno gravoso, ma di fondamentale importanza che risponde anche a precisi canoni etici. Se l’anno scorso è stato realizzato il collettore fognario per collegare le acque reflue di Osimo Stazione al depuratore di Acquaviva, a gennaio partiranno il lavori per il prolungamento della rete che arriverà fino alla zona di San Biagio, del Guazzatore, via Pignocco e Borgo San Giacomo. Un'altra parte consistente del versante nord cittadino sarà quindi collegata al depuratore fidardense. Il progetto prevede un investimento di circa 1 milione e 600 mila euro ed i lavori dovranno essere conclusi entro il 2015. Si tratta di un impegno gravoso per il gruppo Astea, ma non era più procrastinabile. Il sindaco Simoncini ha chiesto infatti che venissero accellerati i

tempi per un intervento ormai necessario e fondamentale per una città di oltre 34 mila abitanti. Allo stato attuale tutte le acque reflue provenienti dalle aree urbanizzate poste a sud di Osimo sono già collettate e depurate presso l’impianto di Acquaviva. I prossimi lavori interesseranno le acque reflue prodotte nelle zone che non vengono ancora depurate in quanto sono sprovviste di collettori fognari. L’obiettivo è di realizzare un collettore fognario destinato a convogliare tutte le acque reflue urbane non depurate degli agglomerati residenziali o industriali alla rete fognaria della località di Osimo Stazione (più precisamente in Via Giovanni Agnelli), da dove sarà possibile, attraverso il collettore, recapitare i liquami all’impianto di trattamento finale. Con la realizzazione di questa importantissima opera si avrà un notevole miglioramento ambientale relativamente alla qualità delle acque dei fossi di San Valentino e Scaricalasino, “Il proseguimento dei lavori per la depurazione delle acque reflue del versante

nord - dichiara il primo cittadino – comporterà un investimento importante, era però doveroso assolvere all’imprescindibile funzione di restituire all’ambiente le acque utilizzate dall’uomo “liberate” del loro carico inquinante. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo in avanti per la depurazione delle acque di tutto il nostro territorio”.


SCUOLA

DALLA PARTE DEI BAMBINI Il centro storico di Osimo per un giorno è stato invaso da oltre 700 bambini delle scuole primarie in occasione della “Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” che si celebra ogni anno il 20 Novembre. Il Comune di Osimo ha sempre creduto in questa iniziativa che viene organizzata in collaborazione con la società di servizi sociali osimana A.S.S.O e con i Centri Aquilone. Ancora oggi i bambini di tutto il mondo subiscono violenze e angherie, ed in molte parti del globo sono vittime di guerre e catastrofi. La giornata mondiale serve a sensibilizzare gli adulti e le istituzioni che i nostri bambini vanno tutelati e soprattutto ascoltati. La celebrazione e il ricordo mondiale del 20 novembre servono per creare una cultura condivisa del rispetto dei minori, e deve essere in grado di coinvolgere le Istituzioni e la scuola. Fortunatamente ad Osimo è venuta crescendo negli

anni una più attenta e matura sensibilità ai temi dell’infanzia, dei diritti dei minori e della possibilità di vivere in un contesto sociale a loro tutela e difesa. I bambini osimani si sono cimentati in diversi giochi e laboratori predisposti secondo il metodo didattico del grande educatore italiano Gianfranco Zavalloni, scomparso nel 2012. Zavalloni amava ricordare che “gli adulti dovrebbero più spesso mettersi nei panni dei bambini per cercare di coglierne le esigenze (sfumature) e provare a dare delle risposte. A volte basterebbe solo ascoltarli. Da 16 anni i Centri Aquiloni organizzano la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e realizzano progetti sul tema dei diritti, ponendo in particolare l’accento su quelli negati che spesso si pensa riguardino solo i bambini e i ragazzi dei paesi poveri e lontani e che invece sono presenti anche nella nostra realtà.


LA A.S.S.O. DIVENTA AZIENDA SPECIALE SOCETÀ PARTECIPATE

Nel consiglio comunale di mercoledì 18 dicembre è stata deliberata la trasformazione della A.S.S.O. in Azienda Speciale. Già da alcuni mesi la sala gialla aveva dato mandato, in modo unanime, al procedimento, che ora si avvia alla conclusione e che permetterà di salvaguardare i 146 posti di lavoro e soprattutto di mantenere un’eccellenza in ambito sociale e culturale. L’attuale volume di affari della A.S.S.O. ammonta ad oltre 3 milioni e 700 mila euro. La società partecipata infatti si occupa di settori cruciali, in particolare del welfare. Nel dettaglio gestisce i centri diurni per disabili, fornisce assistenza educativa scolastica e domiciliare per disabili e assistenza domiciliare per i soggetti a rischio di emarginazione. Offre servizi agli immigrati. Si occupa della mensa sociale e della gestione dei progetti di promozione sociale. Gestisce anche strutture e servizi sociali a ciclo residenziale. Ma la lista delle attività portate avanti dalla A.S.S.O. è davvero lunga, infatti gestisce anche gli asili nido, i servizi per l’infanzia, le politiche giovanili e la refezione scolastica. A livello culturale si occupa dei siti di maggiore interesse, gestisce la biblioteca ed il teatro, l’archivio storico ed i musei civici. Infine si occupa dei servizi veterinari attraverso il canile. La A.S.S.O. rappresenta quindi un pilastro dell’attività amministra-

tiva, la sua trasformazione in Azienda Speciale gli consentirà di ottimizzare ulteriormente i propri servizi e di lavorare ancora più a stretto contatto con il Comune di Osimo. Oltre alle attività sopraelencate alla A.S.S.O. sarà permesso di estendere i propri servizi al territorio di altri enti locali, previa la stipula di apposita convenzione. Il Comune potrà anche deliberare forme di collaborazione con altre aziende pubbliche e/o soggetti privati che operano nel settore dei servizi sociali e nel terzo settore. In pratica ciò che si sta facendo ad esempio con il Comune di Offagna potrà essere esteso ad altre realtà limitrofe e non solo. La A.S.S.O. in questi anni ha acquisito una altissima professionalità e capacità di intervento che possono risultare vantaggiose per chi intende muoversi ed operare nel sociale e nel mondo della cultura. “La trasformazione in azienda speciale – sottolinea il sindaco Stefano Simoncini – consente alla A.S.S.O. di guardare con più serenità al proprio futuro e a quello di tutte le famiglie osimane che sono interessate in prima persona dai suoi servizi. Negli anni ha maturato un’esperienza indiscussa che da oggi potrà essere messa a disposizione di altre realtà territoriali. Il rapporto con l’Amministrazione diventerà ancora più stretto e collaborativo. Ormai gli enti locali per via dei numerosi tagli, della spending review e

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del delicato momento di recessione devono per forza puntare sugli asset del welfare e della cultura, con quest’ultima che può rappresentare un importante volano economico e turistico per la città. Con l’Azienda Speciale la A.S.S.O. diventa un soggetto ancora più forte ed operativo in ambito sociale. Vorrei ringraziare a tal proposito l’amministratore unico Graziano Palazzini ed il direttore Franco Natalucci che insieme al segretario Luigi Albano e alla dirigente dei servizi sociali Lucia Magi hanno seguito costantemente ogni singola fase del procedimento”.

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“UN AMICO A BORDO CAMPO” PER IL NOSTRO CUORE SALUTE

Continua l’attività di sensibilizzazione sulle malattie del cuore da parte dell’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologia e della Cardiochirurgia delle Marche. Tra le ultime iniziative promosse ha riscosso notevoli apprezzamenti l’incontro-studio dedicato al mondo dello sport ed in particolare alla necessaria presenza del defibrillatore semi automatico negli impianti sportivi, un amico a bordo campo che può salvare delle vite umana. Per l’occasione venerdì 29 novembre è stato lo splendido teatro La Nuova Fenice ad ospitare l’iniziativa che ha visto la presenza di alcuni tra i più importanti cardiologi a livello internazionale per un approfondito focus sulla prevenzione ed il controllo delle malattie cardiovascolari come approccio per tutta la vita. In pratica si è voluto ribadire quanto sua fondamentale uno stile di vita sano fin da giovani per costruire la salute degli adulti di domani. La serie degli interventi è stata aperta dal Prof. Giuseppe di Eusanio, fondatore della stessa Associazione stessa, costituita nel 2002 quando era ancora primario di Cardiochirurgia dell'ospedale regionale "Lancisi di Ancona. Cardiochirurgo di livello internazionale, Di Eusanio ha ricordato la preziosa attività portata avanti dall’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologia e della Cardiochirurgia delle Marche che attraverso l’organizzazione di convegni e l’allestimento di gazebi nelle principali piazze delle Marche ha potuto fare un’adeguata informazione sull’organo più amato: il cuore. Ci sono malattie che sfuggono allo screening di idoneità sportiva, ma anche a controlli regolari. Anche un cuore sano, a volte a causa di un colpo al torace, può andare in arresto cardiaco. È da tener presente che alle manifestazioni sportive presenziano anche gli spettatori fra i quali possono esserci dei cardiopatici. Per questo serve il defibrillatore a bordo campo, nelle palestre e negli impianti sportivi agonistici e non agonistici. L’Associazione Italiana per il Progresso della Cardiologia e della Cardiochirurgia delle Marche in questi anni attraverso apposite raccolte fondi ha donato a diverse società sportive il prezioso macchinario salva-vita. L’intento infatti è di evitare di dover rimpiangere un amico o un familiare che colpito da un evento drammatico avrebbe potuto essere salvato con un semplice

gesto: la defibrillazione precoce. Il defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte soltanto quando viene usato nei primi 5 minuti dall’evento, meglio ancora se si scende a 2-3 minuti. In un campo di calcio ad esempio basterebbe alzarsi dalla panchina, correre verso la persona che sta male e azionare il macchinario. Le possibilità di salvare il paziente scendono del 10% ogni minuto che passa dal collasso. Ecco perché, dotare ogni impianto sportivo di un defibrillatore, rappresenta un’assicurazione sulla vita per tutti. Chi volesse aderire all’associazione può consultare il sito internet all’indirizzo www.asscardiologicamarche.it


EVENTI SI PUÒ FARE IMPRESA CON VALORI CRISTIANI

CAMELOT

Quanto mai positiva la III edizione del Master breve “Fare Impresa e Valori Cristiani”, che si è svolta dal 9 al 15 dicembre presso il convento di S. Giuseppe da Copertino. L’iniziativa, nata nel 2010 da un’intuizione del gruppo Missionario dei Salesiani di Ancona, di don Fabrizio Di Loreto, del Prof. Danilo Scarponi, Vincenzo Boriani e Andrea Taffi e dalla BCC di Filottrano, è diventata oggi una reale opportunità per la formazione post laurea. Obiettivo del progetto formativo è quello di diffondere una cultura di sana impresa a giovani laureati, come via possibile per inserirsi da protagonisti nel mondo del lavoro, contribuendo così a incrementare il benessere sociale. Il corso, rivolto a venti laureati, ha consentito di studiare e approfondire tematiche economiche, grazie alla collaborazione dei docenti del dipartimento di management della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, e di imprenditori e professionisti che metteranno a disposizione la loro esperienza e competenza. Inoltre i ragazzi hanno vissuto una settimana comunitaria in cui si è fatto gruppo, studiando, pregando e giocando insiem. La settimana del master è l’inizio di un cammino di formazione continua che poi prevede anche altre iniziative, aperte a tutti i partecipanti delle precedenti edizioni e a chiunque fosse interessato, come tavole rotonde, visite in azienda e incontri con relatori qualificati. Tutto questo per arricchire sempre di più gli studenti della Politecnica, attraverso esperienze concrete sul campo, senza però perdere mai di vista l’insegnamento lasciato da Don Bosco, “Diventare onesti cittadini e dei buon cristiani”. Novità

della III edizione è la collaborazione con aziende che si sono messe a disposizione dei ragazzi per far sviluppare progetti interni all’azienda; dando così l’opportunità d’iniziare a vivere la realtà aziendale, seguiti e aiutati dai tutor e dai docenti del Master, ma facendo capo sempre alle esigenze e indicazioni dell’imprenditore. Alla prima lezione introdotta dal Prof. Danilo Scarponi, ha partecipato anche il sindaco Stefano Simoncini. Il primo cittadino ha ricordato come soltanto partendo dai valori della dottrina sociale si possa trovare la forza per uscire dalla recessione. “Occorre occuparsi di più della donna e dell’uomo, perché se una persona sta bene con se stessa poi è capace di superare anche il problema più insormontabile. La solidarietà può andare d’accordo anche con il concetto di fare impresa. Il miglior profitto è il benessere delle persone”. Sulla stessa linea del sindaco Simoncini si è espresso anche il direttore generale della BCC di Filottrano Enzo Bianchi “Le Banche di Credito Cooperativo sono

nate in seguito alla enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Non puntiamo quindi esclusivamente a fare profitto. Essendo i nostri soci anche i clienti dell’istituto possiamo operare non perseguendo esclusivamente l’interesse economico. Vorrei ricordare a tal proposito le iniziative di micro-credito ed il sostegno alle associazioni e alle realtà del territorio. Siamo infatti una banca che si ispira ai valori della dottrina sociale. La nostra adesione al Master è stata quindi fisiologica. Soltanto se l’economia ritorna a confrontarsi con l’etica potremmo uscire meglio dal periodo di recessione”. Il prof Scarponi ha aggiunto che l’obiettivo del master è di inculcare solide basi e valori cristiani alle nuove generazioni e a chi intende fare impresa. “In questo periodo di crisi – ha detto – il master ci consente un ampliamento di nuovi stili di vita e modelli organizzativi, valorizzando la motivazione all'intraprendere e la cooperazione, il tutto con una metodologia non solo d'aula, ma di vita comunitaria e responsabile”.

Dalle tue parti, dalla tua parte

www.filottrano.bcc.it


INAUGURATA LA MOSTRA “OLTRE LE TRACCE: OMAGGIO A LUIGI BARTOLINI" CULTURA

Anche il Comune di Osimo, insieme a Fabriano, ha aderito alle iniziative promosse dal Comune di Cupramontana per cinquant’anni dalla scomparsa di Luigi Bartolini. Si tratta di alcuni appuntamenti istituiti per tener vivo l’interesse dei cultori e far conoscere, specie ai più giovani, il valore artistico di Bartolini, tra i protagonisti più vivaci della cultura italiana del ‘900. “Le

collaborazioni tra comuni che hanno analoghe identità geografiche e le stesse esigenze di valorizzazione e sviluppo - dichiara l’assessore alla cultura ed al turismo Achille Ginnetti - sono utili per contenere l’inaridimento e il regresso, stimolano la sensibilità dei cittadini e promuovono extra moenia le risorse attrattive di un patrimonio paesistico e culturale di un entroterra ancora per molti

“da scoprire”. Un paesaggio non solo geografico spesso promosso dalle opere d’arte, come nel caso di Bartolini, che ne racchiudono l’essenza. Da qui è nata la nostra volontà di aderire al cartellone celebrativo”. Nei giorni compresi dall’8 al 2 luglio scorsi un gruppo di giovani incisori preventivamente selezionati, provenienti da varie località della regione, si sono ritrovati nei suggestivi ambienti delle Grotte di Santa Caterina di Cupramontana, insieme al coordinatore e a un maestro stampatore, per realizzare le loro opere calcografiche con le tecniche tradizionali (della punta secca, bulino, acquaforte e acquatinta) o attraverso altre tecniche sperimentali. Le opere ispirate all’universo incisorio bartoliniano sono state esposte a Cupramontana e a Fabriano, presso il Museo della carta e della filigrana. Da sabato 16 novembre e fino al 12 Gennaio, la mostra “Oltre le tracce: omaggio a Luigi Bartolini" sarà visitabile nel Museo Civico di Osimo. Ciascuna delle stampe calcografiche firmate dagli autori, impressa su carta Fabriano con l’effige filigranata di Bartolini (realizzata per l’occasione) è stata donata dagli autori alle rispettive raccolte dei comuni ospitanti a ricordo dell’iniziativa. Nel museo osimano le opere dei 12 artisti sono esposte nella sezione dedicata a Luigi Bartolini, inaugurata nel 2003 in occasione delle celebrazioni nel 40° anniversario della scomparsa dell'artista.

DOMENICO TADDIOLI 60 ANNI DI STORIA DELLA FOTOGRAFIA AMATORIALE ITALIANA

Lo scorso 26 ottobre Domenico Taddioli ha inaugurato a Palazzo Leopardi, lungo corso Mazzini, la bellissima mostra personale cui è seguita la presentazione del libro “Sud Anni ’60″. Taddioli ricorda quegli anni come un periodo formidabile soprattutto a livello fotografico. Il ‘68 in Italia è iniziato un po’ dopo la sua data di nascita ed è durato diversi anni. Forse ancora oggi, come fenomeno sociale trasmesso da genitore a figlio non si è completamente esaurito.Gli anni dei “capelloni” che invadevano strade e piazzette con le loro chitarre, la musica dei Beattle, i fiori che venivano usati per met-

tere nei “loro cannoni”, ma furono anche gli anni di piombo. E una coltre greve cadde anche sulla fotografia amatoriale, fotografare per le strade e nelle piazze non fu più facile. Ma proprio per questo l’impegno foto-amatoriale fu più forte. Taddioli con i suoi scatti sapeva cogliere i momenti più suggestivi. In sessant’anni ha organizzato numerose mostre in giro per il Belpaese, dove è emerso il suo tratto felliniano. Grazie al suo impegno, unito a quello di altri colleghi, ha dato impulso ai nuovi circoli fotografici osimani.

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CULTURA

UNA PRIMA DA OSCAR PER LA NUOVA FENICE con “EVA CONTRO EVA” La brillante commedia “Eva contro Eva” ha aperto il sipario del teatro la Nuova Fenice di Osimo. Per il primo spettacolo del cartellone 2013-2014 l’assessorato alla cultura e l’Amat hanno deciso di portare in scena il mondo del teatro come rappresentazione del mondo tout court con una splendida Pamela Villoresi ed una bravissima Romina Mondello. La commedia, titolo cult anche al cinema del film con Bette Davis che nel ’50 ottenne quattordici nomination agli Oscar vincendone 6, racconta la società dell'apparire e il naufragio di uomini e donne che rincorrono il successo perdendo di vista la vita. “Eva contro Eva” è un racconto acuto sul mondo del teatro e un affresco caustico su quei personaggi che si affannano alla ricerca di celebrità. Un'attrice affermata prende alle sue dipendenze una ragazza volenterosa che adora il teatro e conosce a memoria i ruoli e la carriera della diva. A poco a poco la giovane, con modi affabili e sotterfugi, riesce a scalzare la matura star fino a prenderne il posto nello star system. Osannata un tempo, la vecchia attrice dai modi da squalo si ritrova d'un tratto sola. Protagonista dello spettacolo, l’inedita e intrigante coppia composta da Pamela Villoresi, nel ruolo della ‘diva’ Margot Channing e Romina Mondello, in quello di Eva Harrington, la giovane decisa a farsi strada ad ogni costo nel mondo dello spettacolo, assieme a loro Luigi Diberti, Massimiliano Franciosa e Maurizio Panici che cura anche la regia. Alla fine di questa estenuante battaglia, Margo capirà che la vita vale la pena di essere vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata a sua volta dall'arrivo della prossima Eva. Portando in scena Eva contro Eva si è voluto mettere la lente d’ingrandimento su esseri umani che si contendono come mendicanti un attimo di celebrità, generazioni diverse che si scannano per un posto sotto i riflettori. Cos’è la lotta per il palcoscenico se non lo specchio di una società nelle sue piccolezze, ambizioni, nel suo desiderio di riconoscimento sociale e soprattutto - tema di grandissima attualità - alla ricerca di visibilità? Lo spettacolo ha riscosso gli apprezzamenti del pubblico che nonostante le temperature polari e lo spauracchio della neve non è voluto mancare al primo appuntamento della Nuova Fenice.

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CHOCOLATE DAY, IL WEEKEND PIU’ DOLCE DELL’ANNO Da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, i maestri cioccolatieri hanno accolto golosi, grandi e piccini nel centro storico di Osimo con il meglio della produzione dedicata al cioccolato. Secondo una rodata formula che ha garantito il successo delle passate edizioni, quella 2013, cuarata da ChocoMoments in collaborazione con la A.S.S.O., ha previsto degustazioni, laboratori artigianali, presentazione di prodotti a base di cioccolato. Tre giorni, un intero fine settimana in cui il cioccolato è diventato tendenza e ha incontrato i sapori del territorio. Un weekend di tentazioni e dolcezza per curiosi, golosi e soprattutto per i numerosi visitatori provenienti, come ogni anno, da tutte le Marche. Tantissime le attività che si sono svolte presso “La Fabbrica del Cioccolato” a cominciare dall’attesissimo cooking show dello chef patissier Domenico Spadafora, star del programma tv di Rai 2 “Detto Fatto” in tandem con il maestro cioccolatiere Giancarlo Maestrone. Chi ha voluto approfondire la conoscenza del cioccolato ha partecipato ai mini-corsi di pralineria. Due ore di lezione per imparare a realizzare deliziosi cioccolatini. Gli appassionati cultori del cioccolato hanno partecipato al workshop “Conoscere il cioccolato”, un percorso che mostra tutte le fasi di lavorazione del cioccolato dalla fava di cacao al cioccolatino finito. “Cioccolato &...”, invece, è stato dedicato alle degustazioni di caffè, grappa e cioccolato. I più piccoli che volevano giocare con il cioccolato si sono sfogati nello spazio “Babyciok” nel quale hanno improvvisato con il cioccolato, muniti di grembiuli, cappellini, guanti e attrezzi per la lavorazione. Tutti i bambini delle scuole hanno ricevuto un segnalibro con il quale hanno avuto diritto ad un omaggio al cioccolato da ritirare presso la Fabbrica. “Chocolate day – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Damiano Pirani – è una manifestazione che nasce con l’intento di rianimare il centro nel periodo precendete le festività natalizie. Un’occasione per gli osimani e non solo di apprezzare il cioccolato e tutto quello che si può fare con il prelibato oro nero”.“Ogni giorno – ha aggiunto il maestro Domenico Spadafora – i maestri cioccolatieri hanno sfornato più di un quintale di cioccolato, il meglio della produzione artigianale si è potuta degustare nella bellissima piazza Boccolino”. Per tutto il weekend la festa del ciococlato artigianale ha trasformato Osimo in una piazza del cioccolato invasa dalle deliziose creazioni dei migliori maestri cioccolatieri. Negli stand si poteva acquistare i classici cioccolatini o le riela-

borazioni eseguite con le più svariate forme: dall’utensileria alla tecnologia con i cellulari di ultima generazione. Durante la festa i buongustai hanno potuto apprezzare aperitivi e proposte ghiotte al cioccolato nei ristoranti che hanno aderito al circuito. Tra le prelibatezze il delizioso “cuore di polenta con cioccolato fondente caldo con granella di nocciole” del ristorante “Il Giardino” e la rinomata “magnum di pollo e gamberi al cioccolato amaro con gocce di senape e funghi fritti” dell’Osteria Moderna.


UMBERTO JACOPO LAURETI SI E’ AGGIUDICATO LA NUOVA COPPA PIANISTI EVENTI

Anziché la cornice settembrina quest’anno è stata privilegiata quella natalizia per la terza edizione della Nuova Coppa Pianisti, il prestigioso concorso pianistico nazionale che si è svolto al teatro la Nuova Fenice dal 6 all’8 Dicembre, sotto la direzione artistica del maestro Gianluca Luisi, concertista di livello internazionale. Quest’anno sono intervenuti ben 87 partecipanti. Un numero da record per un concorso musicale tra i più apprezzati in Italia. Promosso dall’Associazione Polo Music con il patrocinio del Comune di Osimo, il concorso rappresenta una preziosa vetrina per i giovani pianisti più meritevoli. Il concorso, è stato strutturato in due macrosezioni, accolto pianisti fino ad un limite di età di 36 anni e si è svolta in prova unica con programma libero per tutte le categorie e in due prove ad eliminazione per la Coppa Pianisti. I numeri sono stati eccellenti. La manifestazione ha avuto un flusso continuo di persone che hanno visitato il Teatro La Nuova Fenice nei tre giorni del concorso, dalle ore 8.00 fino alle ore 23, in una maratona pianistica no/stop di grande livello. A vincere la terza edizione della Nuova Coppa Pianisti è stato Umberto Jacopo Laureti seguito dalla croata Lucija Majstorović, terzo Stefano Marzanni. Mentre si sono aggiudicati una borsa di studio Corrado Valvo e Gabriele Gaetano Taranto. Il direttore artistico il M° Gianluca Luisi a fine serata ha espresso tutta la propria soddisfazione per la riuscita della kermesse “Vorrei ringraziare i concorrenti che hanno partecipato al concorso con grande correttezza e serietà. La preparazione di tutti i candidati è stata seria e mi ha molto impressionato. Tutto ciò mi incoraggia a proseguire questa iniziativa che è pensata per aiutare i giovani artisti e per promuovere lo studio del pianoforte e della musica. Pur ringraziando tutta la giuria per l’eccellente lavoro svolto e per la serietà e dedizione che ha messo nel selezionare coloro che durante le prove del concorso sono apparsi come i migliori candidati,

vorrei ricordare a tutti e soprattutto a coloro che non hanno ricevuto un premio, ma solo un diploma di classificazione e/o di partecipazione, che il concorso nasce come una rassegna e che deve servire per incoraggiare lo studio del pianoforte e vuole essere un momento di crescita per migliorare le proprie capacità e per perfezionarle. La vincita di un premio non è (e non rimane) la cosa più importante bensì il confronto in un clima di serenità e la possibilità di “performance” che ogni ragazzo ha nel potersi misurare con se stesso, in situazioni diverse dallo studio fatto in casa o nelle scuole di formazione. Misurarsi e cavalcare un palcoscenico, dominare un pianoforte gran coda, sedersi e suonare di fronte ad una commissione ed un pubblico, rimane una forma di studio e di formazione del proprio percorso artistico. Come giustamente ricordava il Maestro Enrico Elisi, l’esecuzione è come una fotografia di ciò che siamo in quel momento,

dunque ci sono ampi margini di miglioramento ed a volte anche la giuria non può essere consi derata “ perfetta” nei suoi giudizi. Ricordo a questo proposito come il concorso abbia portato anche molta fortuna a pianisti che sono semplicemente “passati” ad Osimo senza essere notati, ma che poi hanno vinto importanti concorsi internazionali. “Il maestro Luisi con il suo entusiasmo ha restituito alla nostra città un bene di grande valore come la Coppa Pianisti – dichiara il sindaco Stefano Simoncini – in questo progetto è stato fondamentale il contributo dell’assessore Ginnetti che si è sempre mosso con l’intento di rivitalizzare il tessuto culturale cittadino. Da spettatore ho notato l’altissimo livello del concorso e di come sia sentito da tutti i partecipanti intenti a tirare il meglio di sé in una manifestazione così prestigiosa. Osimo ha rappresentato un’importante opportunità che spero porti fortuna a tutti i partecipanti”.

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GRANDE SUCCESSO PER LA II° EDIZIONE DEL FESTIVAL SUL GIORNALISMO D’INCHIESTA stimonianza quindi di una cronista che ha grandi fatti di cronaca fanno sempre record CULTURA

Grandi temi e grandi numeri per la seconda edizione del Festival sul giornalismo d’Inchiesta – Città di Osimo. Dal 5 al 12 ottobre una lunga serie di appuntamenti che, anche quest’anno, hanno riempito le sale del nostro Comune. “Femminicidio: quando la coppia scoppia”: è stato il tema di apertura della seconda edizione del festival organizzato dal Circolo Culturale Ju-Ter Club Osimo, dal Circolo +76 e dall’Istituto Campana per l'istruzione permanente, con la direzione artistica di Gianni Rossetti, oltre al patrocinio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti presieduto da Enzo Iacopino, dell’Ordine delle Marche, del Comune di Osimo e della Regione Marche. L’apertura quindi sul grandissimo tema di attualità sul quale hanno dibattuto - in una gremitissima sala delle Quattro Colonne di Palazzo Campana - ospiti illustri come Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, Anna Maria Barbato Ricci, esperta di politiche di genere e Rosaria Esposito, Presidente dell’Associazione Maddalena e impegnata nella difesa e tutela delle donne maltrattate. Coordinatrice del dibattito è stata Leila Ben Salah, giornalista del “Corriere Adriatico” . Roberta Bruzzone è un personaggio molto noto al pubblico televisivo, anche perché è autrice di diverse trasmissioni televisive come “La scena del crimine” e “Donne mortali” di cui è anche conduttrice .A dire il vero, la rassegna si è aperta con una interessantissima anteprima: la giovanissima giornalista marchigiana, inviata di Rai News 24, Laura Tangherlini, te-

partecipato in modo diretto al dramma del popolo siriano. Laura Tangherlini, autrice di un libro dal titolo “Siria in fuga”, parlerà del dramma dei profughi siriani, delle loro emozioni, del dolore dei rifugiati e di chi ha perso tutto. La giornalista di Rai News 24 è stata intervistata da Valeria Dentamaro (il Resto del Carlino – La Meridiana) nella Sala gialla del Palazzo comunale. Domenica 6 ottobre il Festival è proseguito con la mostra fotografica di Giorgio Pegoli sulle guerre nel mondo: cento drammatiche immagini che il reporter marchigiano ha scattato nei principali scenari di guerra che purtroppo continuano a portare morte e distruzione in diverse parti del mondo. Lo stesso Pegoli ha poi tenuto una lezione per gli appassionati di fotografia e agli iscritti al Circolo Avis Giacomelli su “come raccontare con le immagini”. Protagonista di questo secondo festival proprio lo stesso Circolo fotografico Avis Giacomelli che, nell’occasione, ha presentato un’altra mostra dal titolo “L’Aquila, la ricostruzione che non c’è”. Ultimo appuntamento del primo weekend, al Teatro La Nuova Fenice, è stato l’attesissimo Antonio Ricci, il “padre” di Striscia la notizia. La serata, che ha riscosso molta partecipazione, è stata condotta da un’altra importante firma del giornalismo italiano, Paolo Festuccia (La Stampa). Titolo della serata: “Quando l’inchiesta si veste … di ironia”. Come tutti sanno, Striscia la notizia (il Tg satirico in onda da 25 anni su Canale 5) si è conquistata la gloria sul campo con inchieste e denunce di disservizi, sprechi raggiri e tarocchi. In un Paese in cui si attuano 15 milioni di truffe l'anno, il programma di Antonio Ricci continua a svelare i tanti mali della nostra società. Antonio Ricci e Paolo Festuccia (caposervizio della Redazione romana della Stampa) hanno raccontato e svelato piccoli e grandi segreti di una trasmissione che è sempre sulla cresta dell’onda. Il secondo weekend non ha mancato alle aspettative del primo. Venerdì 11 ottobre, il tenebroso Salvo Sottile, si è lasciato intervistare da Davide Maria De Luca, redattore de “Il Post.it” all’interno di una serata dal titolo “Quando la cronaca fa spettacolo” . I programmi che trattano i

di ascolti. Gli ultimi, atroci delitti (Sarah Scazzi, Melania Rea, ecc.) hanno alimentato ore e ore di trasmissioni televisive. Questo fenomeno è quindi stato esaminato da Salvo Sottile, protagonista della nuova trasmissione su La7, le inchieste di “Linea Gialla”. Sabato 12 ottobre il Festival ha poi reso omaggio a un grande maestro di giornalismo: Enzo Biagi. Nel Teatrino di Palazzo Campana, con un ennesimo “tutto esaurito”, le figlie Carla e Bice hanno raccontato il loro “Enzo Biagi, il giornalista che si fa storia”. Testimone e protagonista del Novecento, Biagi ha raccontato il nostro tempo con inimitabile capacità aiutandoci a comprenderlo. A sei anni dalla scomparsa il Festival ha quindi riproposto momenti professionali e personali di un grande maestro del giornalismo che non è mai stato un

uomo per tutte le stagioni, pur riuscendo a narrarle tutte. Insieme a Carla e Bice, anche Loris Mazzetti, storico collaboratore di Biagi e grande maestro di televisione. La serata è stata condotta da Roberto Tallei (Sky Tg 24) e da Desy D’Addario. Fuori d’artificio, in senso metaforico, ovviamente, per la conclusione del Festival, domenica 13 ottobre. Sempre al Teatrino di Palazzo Campana, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e Filippo Nanni, caporedattore centrale Rai News 24. Come una summa dei due Festival, nella serata di chiusura della seconda edizione si è scelto di parlare proprio di giornalismo, scegliendo, come titolo “Il dovere della verità”. Nella contrapposizione tra l’interesse generale e gli interessi di parte si muove il processo alla conoscenza, che è attivato dai mezzi di comunicazione di massa. Non esiste democrazia se non c’è conoscenza reale di ciò che avviene nella società. E non esiste società democratica, se non c’è un’opinione pubblica. Quando i mezzi di comunicazione di massa tradiscono il loro compito di essere al servizio della conoscenza della realtà compiono una violenza. Il giornalismo è ancora "il cane da guardia della società" e il “controllore del potere”? A coordinare l’acceso dibattito, il giornalista osimano Diego Gallina Fiorini e la collega senigalliese Giulia Torbidoni. Selvaggia Bovani


PREMIAZIONE DEL “CAPPELLO D’ORO” NEL RICORDO DI PAOLO PIAZZINI SPORT

Al teatro la Nuova Fenice si è svolta l’annuale festa di Premiazione del “Trofeo Il Cappello D’Oro”, il rinomato challenge per Elite e Under 23 di cui è andata in scena quest’anno la 22° edizione. L’evento è stato l’occasione per ricordare Paolo Piazzini anima del trofeo e tra le più apprezzate firme del giornalismo sportivo italiano per quanto riguarda il mondo delle due ruote. I premi sono stati aggiudicati attraverso i risultati delle gare di cartello, prescelte a inizio di stagione e distribuite nelle varie regioni del Centro Italia con l’asse portante delle Marche, regione di base del challenge, e della Toscana, ma con un calendario che ha raggiunto anche l’Oltrepò Pavese al Nord e la Puglia al Sud. L’organizzazione del Trofeo è curata dalla ASD Il Cappello d’Oro, che ha sede a Montappone, la cittadina clou della zona del fermano dove fiorisce l’industria dei cappelli, mentre la Festa di Premiazione è stata allestita dallo stesso sodalizio che fa capo all’industriale Demetrio Iommi e a Paolo Piazzini (la sera prima della sua scomparsa era ancora intento a curare gli ultimi dettagli della cerimonia), in collaborazione con il Comune di Osimo, che anche quest’anno ha offerto il patrocinio per questa manifestazione di chiusura della stagione. Il successo finale è andato ad Alessio Taliani, il bravissimo alfiere del Futura Team Matricardi che anche quest’anno è stato brillante protagonista di tante gare, soprattutto nella seconda metà della stagione. Il ragazzo abita a Guasticce, presso Livorno, ha 22 anni compiuti da qualche giorno, e nel 2013 ha conseguito 5 vittorie, nell’internazionale G.P. della Pace, a Mal-

mantile, nella 3^ tappa delle Valli Cuneesi, nel Giro del Valdarno e a Figline di Prato; Ma al di là del risultato sportivo la cerimonia è servita per ricordare Paolo. Tutto il mondo del ciclismo marchigiano si è ritrovato alla Fenice per riproporre aneddoti e curiosità su un giornalista che si faceva amare per la sua competenza, l’immancabile generosità ed il carattere schivo ed allo stesso tempo schietto. Non era infatti il tipo che non diceva chiaramente quello che pensava e forse per questo la sua mancanza era palpabile tra i presenti. Dopo il saluto dell’assessore allo sport Sandro Antonelli che ha confermato l’impegno dell’Amministrazione a voler ospitare la cerimonia finale del Cappello d’Oro collaborando nel suo allestimento, la festa entrata nel vivo con l’intervento introduttivo di Piergiorgio Severini, noto giornalista dello staff ciclistico della RAI e del collega Gianluca Giardini. Entrambi hanno sottolineato la grande professionalità di paolo Piazzini e la sua attitudine a capire da subito le qualità di un’atleta sin dalle prime pedalate. I campioni di ieri e di oggi del ciclismo, assente Michele Scarponi per un impegno improrogabile, il presidente della F.C.I. March e Lino Secchi, e Gaetano Gazzoli e Adriano Spinozi del Team Radioinformazioni Capoedarco, insieme a tanti organizzatori di gare ciclistiche, tecnici, dirigenti ed atleti hanno reso omaggio alla figura di Paolo Piazzini che è stato un vero punto di riferimento per il mondo del ciclismo. Lascia un’eredità pesantissima soprattutto dal punto di vista umano e professionale.

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SPORT

SUCCESSO PER SPECIAL OLYMPICS EUROPEAN BASKETBALL WEEK

Dopo la cena di beneficienza, gli Atleti Special Olympics si sono si sono ritrovati al Palabaldinelli per l’European Basketball Week 2013. L’evento, con il sostegno della FIBA Europa, della Euroleague Basketball e dell’Unione Europea, coinvolge ben 18.000 giocatori di 33 paesi. In Italia, la European Basketball Week ha il Patrocinio della Federazione Italiana Pallacanestro, della Lega Basket, della Lega Nazionale Pallacanestro, della Lega Basket Femminile, dalla GIBA, e del Comitato Italiano Arbitri. Si svolgono tornei, iniziative promozionali, percorsi ed esercizi di avviamento alla pratica della pallacanestro ed oltre 4.500 Atleti con e senza disabilità intellettiva in questi giorni stanno scendendo sui parquet di tutte le regioni per giocare la partita dell'integrazione. Ad Osimo in tanti si sono ritrovati il 6 dicembre scorso per una mattinata di sport e gioco sotto l’attenta guida della responsabile regionale la Prof.ssa Maria Grazia Bonacci che l’assessore allo sport Sandro Antonelli ha ringraziato per l’impegno e la dedizione profusa nella crescita dello Special Olympics Marche. Per tutti i ragazzi ed i loro accompagnatori è stata una vera giornata di festa, tanti scherzi ed allegria nel nome della solidarietà e dell’amato sport della pallacanestro. “Proprio l’attività fisica rappresenta un importante sostegno a superare qualsiasi genere di barriera e a facilitare l’integrazione dei ragazzi” – ha ricordato l’assessore Antonelli.


ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

DINO LATINI IN CONSIGLIO REGIONALE

II LAVORATORI SONO STANCHI SCENDONO IN PIAZZA PER ESSERE PROTAGONISTI DEI LORO DIRITTI CALPESTATI DALLA POLITICA

Potrà sembrare demagogico, ma la posizione delle Liste Civiche è di sostegno alla protesta (civile) di tutti i movimenti dei ceti produttivi (impropriamente ribattezzato dei forconi) che sono in agonia e che hanno contribuito per decenni e decenni a far ricca l'Italia e farci avere il livello di vita che abbiamo tutti vissuto. Contadini, camionisti, artigiani, titolari di ditte individuali, cioè tutte quelle categorie di lavoratori che da metà dello scorso secolo hanno solo lavorato, pagato e sudato pensando a dare un futuro migliore a loro stessi e a tutta la comunità di riferimento, hanno detto basta, che non possono proprio più. Per la prima volta sono insieme tutti, oltre le sigle sindacali e di categoria, oltre gli appoggi dei partiti o di movimenti, portando la loro protesta in pubblico, nelle strade per dire che quell'Italia che ha sfamato tutti gli sprechi possibili e tutti i benefici di cui abbiamo goduto, NON C'E' PIU'! Una rivoluzione che pochi comprendono nella loro portata e che va ben al di là di chi pensa che durerà lo spazio di un mattino, che è solo demagogia o che mai si trasformerà in un solo corpo elettorale. Infatti, quel corpo vitale della comunità che è generalmente silenzioso si è svegliato e dice che vuole fare da solo, in barba pure alle primarie e alla giusta fretta che mette Renzi, perché la risoluzione immediata dei problemi non passa tramite le agende che tutti i politici vecchi e nuovissimi si dettano.

ORA CHE RENZI E IL SEGRETARIO DEL PD MI ATTENDO IL TAGLIO NETTO DEI COSTI DELLA POLITICA ANNUNCIATI

Ora che Renzi è segretario del PD mi attendo lo sblocco della mia proposta di legge per il dimezzamento netto delle indennità da parte dei Consiglieri Regionali e Amministratori che è ferma dal luglio 2010, e tacciata di demagogia. Mi attendo che il Presidente della Commissione competente faccia compiere un rapido iter alla stessa proposta e la si porti in Consiglio Regionale entro il mese di marzo 2014.

ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE

Mi attendo pure che il nuovo corso del PD permetta nelle Marche il taglio certo dei vitalizi ancora non maturati e la revisione di quelli concessi, perché giuridicamente possibile e mi attendo che siano revocati tutti gli incarichi amministrativi e burocratici inutili che affastellano il corpo della Regione. Altrimenti ai voglia Renzi a parlare!

NON SI IMPROVVISA UNA LEGGE SUI CORSI D'ACQUA E DEI FIUMI

Improvvisare sulla tutela dei corsi d'acqua e fiumi, come fatto con la legge approvata in Consiglio Regionale, vuol dire solo ammettere gli errori del passato, ma non prevenirli per il futuro, anzi dare solo l'impressione ai Sindaci dei Comuni e ai Cittadini che tutti i problemi burocratici e finanziari siano di colpo risolti, quando invece si demanda alle agonizzanti Provincie di burocratizzare quello che si deve direttamente semplificare oltre che reperire le risorse. Sono passate due alluvioni in questi ultimi tre anni e delle proposte di legge in materia che erano già state presentate - come quella del sottoscritto dell'aprile 2011 - ci si è disinteressati completamente, salvo ora fare una brutta legge, che era meglio fare a suo tempo o con più attenzione ora.

PRESENTATA UNA PROPOSTA DI LEGGE PER CONTRIBUTI URGENTI A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE E IMPRESE COLPITE DALL ALLUVIONE A sostegno degli ingenti danni alle infrastrutture pubbliche, alle attività produttive ed agli edifici privati, causati dai recenti e ripetuti eventi alluvionali che hanno interessato gran parte del territorio regionale, provocando numerose frane ed esondazioni con allagamenti dei centri abitati, ho presentato subito una proposta di legge che prevede lo stanziamento di contributi di solidarietà straordinari, a favore sia dei privati (persone fisiche, famiglie) per la perdita dei beni essenziali, sia delle imprese. Contributi necessari per agevolare l'immediato reintegro e/o il riavvio dell'attività produttiva, ed il ritorno alle normali condizioni di vita e lavorativa.Un intervento urgente e doveroso, destinato ai privati ed alle imprese per favorire il ritorno, quanto prima, alle normali condizioni di vita e lavorativa, in un momento di crisi che già pesa duramente nella quotidianità. E’ importante che le imprese, soprattutto le piccole e medie, abbiano le risorse necessarie per riprendere velocemente la loro attività agricola, commerciale, artigianale, professionale o di servizi. L' entità della spesa connessa all'attuazione dell'intervento sarà desunta dal Bilancio 2014 che andremo ad approvare, e ripartito tra i i comuni colpiti in misura proporzionale al numero di segnalazioni di danni, come previsto dalla nostra Legge Regionale 32/2001. In ragione della natura eccezionale del contributo, la proposta prevede la cumulabilità con altri contributi pubblici che saranno eventualmente attivati in base alla normativa generale vigente in materia di protezione civile.

PRATO UNA REALTA CHE TUTTI SANNO MA NESSUNO DICE

Quello che è successo a Prato fa emergere una realtà che è presente in tutte le regioni d'Italia e che tutti ignoriamo. Una realtà che incide sull’economia italiana perché la rende ovviamente non competitiva ri spetto alla primitiva modalità di lavoro dei cinesi.Possibile che queste realtà non siano controllate e sottoposte alle stesse regole degli imprenditori italiani?

FESTA DELLE MARCHE UNA CELEBRAZIONE OGGI TROPPO ONEROSA

I 93.940,00 euro spesi per la Festa delle Marche del 10 dicembre scorso la Regione Marche poteva risparmiarli. No? Parliamo di tagli da fare, e nel bilancio di previsione 2014 riemergono altri € 80.000 per la stessa iniziativa, non riusciamo a limitare simbolicamente una solenne celebrazione ma imponiamo tagli ai cittadini su servizi per loro essenziali e necessari a volte per una dignitosa la sopravvivenza.


DALLA SALA GIALLA

LA TRACIMAZIONE DELLA DIGA DI CINGOLI E IL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Anche se il commissario del Consorzio di Bonifica che gestisce il lago artificiale di Cingoli ha rassicurato la popolazione a valle, affermando che l’invaso è autolaminante e che può ricevere fino a 8 milioni di metri cubi d’acqua sopra al livello di tracimazione e continuare a scaricare con un rapporto inferiore rispetto all’acqua che arriva a monte, il sindaco Simoncini, in via precauzionale, ha giustamente emesso un avviso di Protezione Civile allertando la popolazione residente lungo gli argini o in prossimità del corso del fiume Musone e suoi affluenti. Alla luce dei fatti, considerando che le precipitazioni sono state intense ma non preoccupanti, la tracimazione della diga ha portato ad un innalzamento del livello del Musone notevole: ad esempio al ponte di Campocavallo alle ore 16,30 del 2 dicembre si è registrata una luce di soli 15 cm quando di norma è 4/5 metri. Anche se i responsabili della diga vedono di buon auspicio la colmatura dell’invaso, visto i problemi che ha creato a valle una precipitazione intensa ma non ragDaniele Cappanera Capogruppo Liste Civiche guardevole, penso che sia auspicabile invece il contrario, cioè abbassare il livello in maniera tale da non portare future criticità agli abitanti a valle. Da consigliere con delega specifica, posso affermare che con la gestione di questa criticità, il Gruppo Comunale di Protezione Civile si stia consolidando come una nuova e solida realtà nella gestione delle emergenze. Da quando ha iniziato l’attività nel marzo 2013, sotto la guida dell’architetto Gabrielloni, ha svolto diverse attività come ad esempio il pattugliamento di punti sensibili per rischio incendio boschivo, la sorveglianza presso le zone cimiteriali, la gestione dell'emergenza acqua contaminata nella zona di Campocavallo e un’esercitazione con la Croce Rossa per la ricerca di dispersi. Numerosi anche i corsi svolti dai volontari (logistica, ricerca dispersi) e quelli in programma per il futuro come il corso di assistenza logistica ai vigili del fuoco. Oggi il gruppo conta circa 35 volontari con altrettanti che verranno inseriti e formati nel 2014. Con l’occasione, auguro a tutti di cuore di trascorrere delle buone e serene feste natalizie in famiglia.

IL PROBLEMA SUI CORSI D’ACQUA E DEI FIUMI

Diversi giorni fa sono andato a trovare un carissimo amico di mio nonno, ormai novantenne che abita a Campocavallo nella zona chiamata lo "Stradone". Da giovane il suo lavoro era quello del carrettiere e per noi del terzo millennio è un lavoro non concepito e privo di significato. Lui prendeva la breccia dal Musone per poi distribuirla per le strade cittadine e per chi doveva costruire la propria abitazione. In quel periodo il lavoro non aveva orari e prezzo, ma soddisfazioni e gioia. Si arrivava alla domenica stanchi, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Non c'erano auto e i mezzi a motore, erano un lusso, e chi portava il carretto aveva le braccia ed i piu' fortunati o "ricchi" avevano l'asino. In quegli anni ad Osimo erano veramente pochi a possedere un'animale da traino. Il fiume era molto profondo perchè il carrettiere prendeva la breccia e per trovarla doveva togliere la terra dal letto del fiume per metterla bene negli argini.Così facendo il fiume diventava profondo con argini ben definiti e saldi perche' lui non poteva ogni volta ripulire per prendere la preziosa materia prima. Non parliamo poi delle piante, i famosi pioppi o arbusti secolari.Venivano potate o ripulite dai contadini confinanti al fiume perchè tutta quella legna Emanuele Carpera Consigliere Liste Civiche dava energia e calore per le propie abitazioni. I campi confinanti coltivati e gli “acquarecci” erano puliti per non creare ostacolo alle acque piovane che andavano direttamente al fiume. I contadini che coltivavano le terre confinanti e i carrettieri che prendevano la breccia dal fiume dovevano ottemperare a mantenerlo in buone condizioni e pulito. Fino agli anni settanta si andava al fiume per fare il bagno. Tra una battuta e l’altra abbiamo parlato anche dell’allerta meteo del novembre quando si stava per aprire la diga di Castriccioni di Cingoli con conseguente preoccupazione per il possibile innalzamento del livello delle acque. Per cui nelle peggiori delle ipotesi doveva sversare l'acqua sul fiume per poi causare in alcune zone di Osimo la fantomatica e terribile "pianara"con allagamenti. Lui mi disse che la pianara c'è sempre stata, ma il fiume non era mai sporco di tronchi ed altri rifiuti solidi.Adesso invece i fossi e gli invasi sono pieni di detriti già da prima della pioggia. Lo scenario è talmente cambiato, il progresso e la burocrazia ci hanno rovinato. Passeggiando lungo il fiume troviamo alberi caduti, la terra su tutto il letto del fiume e addirittura in alcune zone il letto è più alto degli argini. Se ogni coltivatore pulirebbe il suo pezzettino di argine e le piante si potessero tagliare o ripulire senza prendersi una sanzione o denuncia sicuramente la situazione sarebbe migliore. Con questi periodi di crisi economica sicuramente le persone che farebbero la legna da ardere per il camino sarebbero tante e orgogliose di tenere una zona del nostro territorio pulito.

Questo è il risultato della burocrazia e del progresso.AUGURI DI BUONE FESTE.

NESSUNA BUONA NOTIZIA: NESSUN AIUTO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE CITTADINE.

Il Sindaco Simoncini poteva operare una sforbiciata alle aliquote dell’IMU per abbassare in particolare le tasse per i negozi e le aziende osimane ma non l’ha fatto.Una manovra, questa, che sarebbe stata possibile ottenere con l’ assestamento di Bilancio e sarebbe stata quanto mai auspicabile e necessaria per essere vicini alle attività economiche cittadine non solo a parole, ma con i fatti.Una mano reale a chi ogni giorno si impegna per fare ripartire la nostra economia, salvaguardando i posti di lavoro dei nostri concittadini.In particolare, con la manovra di assestamento di Bilancio la Giunta poteva prevedere un taglio delle aliquote per negozi e capannoni dal 9,0 al 7,6 per mille. Con questo provvedimento si sarebbero riportate le aliquote al minimo, eliminando completamente la quota spettante al Comune. Infatti operando una riqualificazione della spesa, la lotta Paola Andreoni all’evasione fiscale, una gestione oculata delle risorse pubbliche e il contenimento dell’indebitamento, si doCapogruppo PD vevano trovare margini per ottenere risparmi.In un momento di grande difficoltà per la finanza pubblica e in un contesto di grave crisi economica l’amministrazione Simoncini doveva impegnarsi di più per applicare ai cittadini ed alle imprese una tassazione più equa e misurata. Nulla di tutto questo è stato fatto. Purtroppo ad Osimo da 15 anni governano le liste di Simoncini&Latini e, come al solito, a fine anno continueranno a sbandierare che sono riusciti a far avanzare i soldi dal bilancio, ( che per un'amministrazione pubblica non è una cosa di cui vantarsi perchè significa aver chiesto ai contribuenti più tasse di quelle necessarie per rendere i servizi) mentre negozi e imprese della città chiudono. 29


DALLA SALA GIALLA TEMPO DI AUGURI AUGURI a tutti anche se con tutto il cuore per primo li vorrei fare a MATTEO RENZI persona in cui ho creduto subito e affido ancora una speranza per tutti noi. AUGURI a quei politici che all’ultimo momento cercano di cambiare casacca per loro comodo. AUGURI ai pensionati d’oro che hanno pure il coraggio di dire che la vita è dura. AUGURI a tutti quei dirigenti e manager che guadagnano tanto ma per primi chiamano a far sacrifici i semplici dipendenti. AUGURI ha tutti quelli che hanno un ricco F24 e hanno il coraggio di fare i modesti. AUGURI a tutti quelli che fanno tutto, risolvono tutto, ci pensano loro. AUGURI a SILVIO che per coerenza elettorale ci fa togliere una tassa e mettere altre tre o quattro.AUGURI al “Trota” che vorrebbe buttare in mare gli albanesi, ma la laurea la compra in ALBANIA con i soldi del partito che più o meno sono i nostri. AUGURI ad ANGELINO che ancora devo capire a che gioco vuole giocare. AUGURI ai politici osimani, quelli che contano e sempre di più fanno come gli pare. AUGURI ai politici osimani che contano poco come quelli di opposizione. AUGURI ai politici osimani di maggioranza che contano poco lo stesso, ma che Flavio Cardinali pensano di contare. AUGURI ai politici osimani che spesso girano in comune con la cartellina sotto braccio, sem- Consigliere PD bra chissà cosa facciano, ma se si potesse vedere dentro … niente di concreto se non qualche nome da sistemare. AUGURI a chi la politica serve per far lavorare qualcuno a lui vicino. Siccome è NATALE mi dovete capire ho dovuto fare gli auguri a chi li merita e a chi invece proprio non li merita.

SFIDE PASSATE E FUTURE IN ASTEA: UNA SCOMMESSA VINCENTE SARA’ INVESTIRE SUL CAPITALE UMANO E COSTRUIRE ALLEANZE TRA MUNICIPALIZZATE DEL NOSTRO TERRITORIO.

I servizi pubblici locali hanno incontrato ed incontreranno sfide importanti per il loro futuro. Il prossimo anno la distribuzione del gas ed a seguire la gestione integrata dei rifiuti andrà a gara europea, un affidamento che per il primo settore durerà 12 anni e per il secondo 15. La preoccupazione è che non vi potrà più essere un affidamento diretto ad Astea, salvo per i rifiuti solo se si costituirà una società a capitale interamene pubblico con controllo analogo, quindi senza Gpo. Per il gas il soggetto che risulterà vincitore avrà piena disponibilità delle reti , stabilirà l’entità degli investimenti e gli eventuali tariffari per il servizio svolto e la componente politica locale non avrà diritto a nessun tipo di vigilanza sulla governance della società alla quale affideremo questo servizio, salvo che vinca la gara il gruppo Astea. Che fare allora dell’alleanza con il GPO? Occorre porre le basi affinché la nostra municipalizzata non dovrà soltanto parteSimone Pugnaloni cipare al bando, ma dovrà riuscire a spuntarla sui suoi competitors nazionali ed internazionali. Per ora sul gas abbiamo come ci richiedeva l’authority nominato un gestore indipendente e da lui vorremmo conoscere piani strategici e risultati ottenuti; per Consigliere PD i rifiuti abbiamo vinto una gara fuori comune, ma non conosciamo la strategia per mantenere il servizio nella nostra città. Poi entro il 2014 ci sarà l’obbligo di effettuare la gara sulla distribuzione del gas e poco si è discusso in consiglio comunale e non sappiamo come Astea si muoverà per risultare vincente, se ha stretto alleanze o se pensa di riuscire da sola. Non si conosce neanche a che punto è la gara e se attraverso lo schema tipo inviato dallo stato centrale si sono valutati i vari elementi di stima per affidare il servizio e come noi ci poniamo dinanzi ad essi. Per tali ragioni ci sono in ballo posti di lavoro, investimenti sul territorio e livelli tariffari adeguati alla crisi.Quale è quindi la strategia dei nostri amministratori? Intanto cominciamo da meno consulenze dispendiose dal punto di vista finanziario e poco efficaci nei risultati e da un forte investimento in capitale umano. Poi occorre creare alleanze tra enti locali soci della nostra Astea e gli altri soci pubblici delle municipalizzate a noi limitrofe. Poi un partner privato è fondamentale, ma deve essere un leader nei settori di attività. Intanto per noi Gpo per anni è stato importante ed ora, sta collaborando? E’ leader nei settori dove andiamo a competere? Ed in generale quando ne discuteremo in consiglio comunale? Concludendo, con l’avvicinarsi delle feste porgo a tutte le vostre famiglie i migliori auguri di buon natale e felice anno nuovo.


TRIBUNA APERTA

BUON NATALE, BUONE FESTE, BUONA PACE, BUON RISPETTO

Eh, sì, buon rispetto. Purtroppo negli ultimi tempi la nostra città sembra esserne orfana, e ciò per il modo in cui il primo cittadino aggredisce ferocemente tutti coloro che , in consiglio comunale o, semplicemente, nei consigli di quartiere, tentano di esprimere il loro punto di vista su alcune questioni politiche o amministrative. Non credo sia mai accaduto che un primo cittadino, sindaco di tutti, affossi con tale cruenta ostilità i tentativi dei consiglieri rappresentanti delle minoranze o i cittadini stessi. E’ capitato più volte a me, a rappresentanti del Mov5S, ad ex consiglieri Pdl, a semplici cittadini: un copione che si ripete ormai con prevedibile continuità e, se da una parte risulta forse essere l’espressione di un disagio del sindaco, sempre più isolato ed in difficoltà a garantire un’ordinaria attività amministrativa; dall’altra induce a pensare alla assoluta necessità di cambiare Argentina Severini passo e, soprattutto facce, storie, idee, in vista della prossima tornata elettorale. Assai vicina, più di quanto si Pensiero Libero e Democratico (PeLiDe) pensi. I cicli in Italia hanno sempre portato la cifra del ventennio e qui ad Osimo siamo a 15 anni di Liste Civiche: osimani, cerchiamo di spezzare tale anomala e triste tradizione nazionale? Detto ciò, ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno sostenuto nelle mie battaglie, che mi hanno motivato ad andare avanti: sono stati tanti e tutti lo hanno fatto con cuore sincero e spassionato. Mille grazie e mille auguri a tutti, a presto!!

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