VOLCEI OGGI N. 12 (aprile 2011)

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Comune di Buccino Provincia di Salerno

DIRETTORE EDITORIALE Pasquale Via pasqualevia@libero.it DIRETTORE RESPONSABILE Lucia De Cristofaro direttorevolceioggi@gmail.com CAPOREDATTORE Umberto Nitto caporedatorevolceioggi@gmail.com REDATTORI Mario Chiariello Amedeo Calella Alessandra Giglio Nicola Solitro Manuela Cariello Katia Trimarco IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Vincenzo Landolfi sr. Mariateresa Conte Carmela Petolicchio Annibale Di Leo Diego Basta Margherita Ursi Emanuele Catone Gerarda Salimbene Pina Calella Marcello Nardiello Mario Maltempo Rosanna Ciuffi Luigi Macedonia STAMPA Vigepa.com info@vigepa.com Autorizzazione Tribunale di Salerno n°014 del 19 febbraio 2009

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SOMMARIO Aprile 2011

Editoriale pag. 3 Festa dell’Unità d’Italia pag. 4 Il personaggio - Claudio Guerdile pag. 6 Il Mezzogiorno e l’Unità pag. 9 Settimana della Cultura e Volcei in Primavera pag. 10 Educazione alla legalità pag. 11 Cernevale: è in scena l’allegria pag. 12 La nuova casa di riposo pag. 14 Strada comunale di S. Antonio pag. 16 Laboratorio Bimed pag. 17 Centrale del latte di Salerno pag. 18 Turismo e scuola pag. 20 Il grande cinema a Buccino pag. 21 Ipocrisia istituzionale pag. 22 Volcei’s Book pag. 24 Intescambio Culturale pag. 28 Giocard edicola e catolibreria pag. 30 Io torno a Buccino pag. 32 Terzo raduno città di Buccino pag. 34 Scopri “il particolare” pag. 35 Delibere pag. 36 Attività amministrativa pag. 38


EDITORIALE

L’importanza della memoria

Nessun futuro all’orizzonte per il Museo Archeologico di Buccino

e che dovrebbero essere aiutati a ritrovare il giusto equilibrio nella riflessione, che luoghi come la nostra Buccino possono dare. Spesso siamo affascinati da luoghi lontani e non siamo più attenti a ciò che è intorno Vi siete mai chiesti a noi e che forse proprio perché è sotto i nostri occhi perché da bambini non lo consideriamo, non ne ricordiamo più la storia. restiamo affascinati dai Abituiamoci dunque a passeggiare per il paese come se racconti dei nonni che fossimo in un museo a cielo aperto e con il naso all’insù narrano di un tempo proviamo a cogliere particolari che ci erano sfuggiti passato in cui rivivono e che forse sono delle vere e proprie opere d’arte. storie lontane eppure “La storia nostra è storia della nostra anima; e storia così vicine a noi in dell’anima umana è la storia del mondo.” – scriveva modo impressionante? Benedetto Croce, ed è proprio l’anima e il pensiero Ebbene la risposta forse dei nostri avi che rivivono a Buccino in ogni pietra sta nel fatto che quelle degli edifici e delle strade, in ogni reperto conservato storie fanno parte, anche al museo, un’anima e un cuore che devono continuare se inconsapevolmente a pulsare per la cittadina e pensare che un giorno altri di noi,di un vissuto dopo di noi verranno ad ammirare tutto ciò che siamo comune di ciò che passerà ai posteri come la “Storia” di riusciti a costruire e a preservare, ringraziandoci per la una nazione o di una città, piccola o grande che sia. E’ nostra accuratezza e il nostro amore per il territorio. per questo che dobbiamo tenere ben saldo il patrimonio culturale che il passato ci ha dato e continuarlo a tramandare attraverso quelle speciali Stanze della di Pasquale Via Memoria, che sono i nostri ricordi, ma anche il museo buccinese, i libri che negli anni hanno raccontato, e L’estate è alle porte e con raccontano, lo splendore di un territorio e perché no essa ritornano i momenti una rivista. come quella che vi accingete a leggere, più belli e importanti che ormai da qualche anno vi racconta la “Storia” e le che ci vedranno storie quotidiane. Tutto ciò che ci circonda se messo ulteriormente impegnati in relazione con il passato assume un significato nella preparazione particolare, camminare per il centro storico di Buccino, degli eventi relativi al e ripensare a quanti prima di noi hanno calpestato quelle programma FERIAE stesse pietre, con le loro gioie o i loro dolori, riannoda VOLCEIANAE. in noi gli invisibili fili della memoria. Una memoria che Quest’anno, vista la deve essere consegnata alle nuove e future generazioni mancanza di risorse nella sua piena grandezza. Una grandezza che potrebbe economiche, maggiore trovare la sua giusta collocazione all’interno di quelli dovrà essere l’impegno che potremmo chiamare “Luoghi della memoria”, che degli amministratori rispetto alla didattica della storia offrano stimolanti comunali e delle opportunità di costruzione di “percorsi della memoria condivisi” con diversi livelli di lettura e precise finalità: associazioni, per assicurare ai tanti concittadini, che 1) trasmissione della memoria del luogo; 2) elaborazione ritornano a Buccino per le vacanze, piacevoli momenti di una interpretazione storica che collochi in un di relax e divertimento. contesto spazio-temporale più ampio il luogo stesso; 3) Riscopriamo, pertanto, le cose belle della nostra tradizione, formazione del cittadino. Quest’ultimo punto potremmo uniamole alle risorse culturali e ambientali che abbiamo considerarlo il piu’ importante, perché solo un cittadino e i risultati saranno egualmente positivi. formato e informato del patrimonio che possiede il suo Con l’occasione esprimo il più vivo e sentito territorio, saprà preservarlo e difenderlo, perché resista ringraziamento alla Pro Loco ai giovani volontari che al tempo e si offra a quanti desiderino camminare sulle consentono alle scolaresche e ai turisti di visitare nei giorni tracce della Storia. Stanze della memoria, dunque come di sabato e domenica il Parco, il Museo Archeologico e i fonte rielaborata dove i giovani possano ricostruire una sentieri naturalsitici . propria memoria e quindi una propria identità. Ecco, Un esempio bello da imitare e, soprattutto, un messaggio dunque, che la storia locale assume una sua specificità preciso per coloro i quali, a partire da noi tutti addetti ai in un quadro generale che possa essere da stimolo ai lavori, questo paese veramente lo amano e intendono ragazzi che sono sempre più spinti verso una studio fatto di immagini, di rapidità e di esemplificazione aiutarlo a crescere ancora di più. di Lucia De Cristofaro

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EVENTI

FESTA DELL’UNITà D’ITALIA

Celebrazione ufficiale nella S. Messa nella Chiesa di S. Antonio di Margherita Ursi Nella mattinata del 16 marzo 2011 gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori si sono riuniti nella chiesa del Comune di Buccino per festeggiare insieme (anche se con un giorno d’anticipo data la chiusura delle scuole del 17) il centocinquantesimo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia (17 Marzo 1861). Alla celebrazione officiata dal parroco Don Vincenzo Addesso hanno partecipato il Sindaco di Buccino, Pasquale Via, i Presidi e gli Insegnanti delle rispettive scuole e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Le istituzioni religiose, civili e politiche unite in una fraterna stretta di mano per ricordare e onorare, al di là delle divergenze ideologiche, i valori che hanno fatto la Patria. È stato emozionante vedere nelle nuove generazioni ancora vivo lo spirito di appartenenza all’Italia, una

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“d’arme”, di lingua e di tradizioni. Rileggere gli articoli della Costituzione e risentire in essi l’eco delle voci lontane di Cavour, Mazzini, Cattaneo, Mameli. Voci di tolleranza, di democrazia, di libertà, di unità nella diversità; voci che continuano ad accendere gli animi di noi, giovani in un tempo che sembra aver dimenticato il valore profondo della politica. Occasioni come questa sono un monito. Risvegliano in ciascuno la consapevolezza che nessun diritto, nessuna conquista democratica può darsi per scontata. Che quella Patria che il tricolore simboleggia non deve

mai cadere a mero oggetto di retorica, a valore obsoleto e fuori moda, bensì rimanere un ideale da difendere e da sostenere. Il Risorgimento è stato

letteralmente una rinascita. Il popolo italiano, schiacciato da secoli di denominazione straniera ha sollevato il capo e ha combattuto per riscattare la propria indipendenza, la propria dignità, la propria identità. E noi siamo


EVENTI

Fabio Peretta: “...sembra incredibile ma alcuni disprezzano la bandiera e l’inno Italiano” chiamati dopo 150 anni a mantenere vivo quello spirito, a non lasciare che si assopisca per la dimenticanza e per l’indifferentismo. A non sentire lontani gli ideali le speranze e le illusioni di quei ragazzi come Goffredo Mameli che si sono immolati, alla nostra età,

sull’altare della patria. Il loro esempio è la testimonianza che bisogna lottare per cambiare il mondo anche quando le circostanze contingenti sembrano sconfiggerci del tutto. Forse un giorno qualcuno trarrà beneficio dalla nostra opera, proprio come noi traiamo be-

neficio dall’opera degli studenti risorgimentali. È solo grazie al loro sacrificio, all’impegno e alle idee che noi, studenti del 2011, possiamo operare nel mondo affermando orgogliosamente davanti agli altri popoli: SIAMO ITALIANI.

Gruppo V.d.S. CRI BUCCINO - R. Santalucia - L. Macedonia - A. Rizzo - E. Parisi

Tel. 0828 951330 / cell. 339 9171293 via Magaldi 84021 Buccino (sa)

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IL PERSONAGGIO

CLAUDIO GUERDILE La vita e le gesta di un garibaldino buccinese

di Emanuele Catone Per onorare degnamente il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ci è sembrato opportuno delineare rapidamente la figura di uno dei suoi protagonisti nel nostro circondario e nel Salernitano e del più noto tra i buccinesi che si unirono alle armate garibaldine: il capitano Claudio Guerdile. La famiglia Guerdile era una delle più facoltose ed importanti dell’alta borghesia di Buccino, che già nel Cinquecento vantava tra le sue file una serie di religiosi e di notai, quali per esempio Cesare, priore del convento agostiniano di S. Antonio nel 1562, e don Nunzio e don Gaetano, a lungo parroci rispettivamente delle parrocchia di S. Giovanni Gerosolimitano e della Chiesa Madre. Il dottore in legge Pasquale Guerdile, nonno di Claudio, nel 1753 possedeva insieme ai fratelli Francesco, Pietro e Cinzia un insieme di case site sopra il Palazzo seu Porta Consina, acquisite per eredità della famiglia Riccio, una parte delle quali divenne poi la residenza del nostro garibaldino, come segnala l’iscrizione appostavi qual6

che anno fa dall’Amministrazione comunale. Egli sposò Maria Borrelli, di una illustre famiglia originaria di Oliveto, dalla quale ebbe tra gli altri Agostino - che fu sacerdote partecipante della Chiesa Madre – Gaetano, arciprete della stessa chiesa per oltre quaranta anni, e Nicola Maria, a lungo cancelliere dell’università di Buccino, Carlo e Luigi (1786 ca.-1843), padre di Claudio. Quest’ultimo, da cui Claudio avrebbe ereditato la verve rivoluzionaria, fu schedato come carbonaro e subì processi ed arresti; insieme a suo fratello Carlo, docente all’Università di Napoli, fondò una società segreta chiamata “Santa Filomena degli Infedeli” e, scoperti per una delazione, furono processati e arrestati ed il fratello perse la cattedra. Fu nuovamente arrestato sia nel 1823 che in occasione dei moti cilentani del 1828, quando fu accusato di far parte degli “scamiciati”. Rimasto vedovo di Rosa Padiglioni, si risposò il 28 ottobre 1815 con Maria Concetta Verderese, con la quale procreò, oltre a Claudio, il futuro avvocato Giuseppe Alfonso, Teresa - che fu tra le vittime buccinesi illustri del colera del 1837 e venne perciò seppellita dai genitori nella chiesa del Carmine - e Rosa, che andò poi in sposa a Michele Falcone di Padula, fratello maggiore del Giambattista caduto giovanissimo con Pisacane nell’eccidio di Sanza. Claudio Guerdile nacque a Buccino il 28 gennaio 1826 e fu battezzato il giorno seguente dal parroco della Chiesa Madre con il nome di Claudio Pasquale Raffaele, presumibilmente in ricordo di un suo zio scomparso prematuramente nel 1816. Fece i suoi studi prima nel convento degli agostiniani, per poi diplomarsi a Cava de’ Tirreni; si iscrisse a Napoli alla facoltà di Giurisprudenza, ma non giunse alla laurea, pur frequentando molto

assiduamente prima la capitale, in cui prese corpo la sua passione politica, e poi Salerno. Ed è proprio alla sua attività patriottica durante le lotte risorgimentali nel salernitano che egli deve la sua notorietà. Infatti Guerdile, che era stato già tra i partecipanti già ai moti del 1848, per i quali era stato sottoposto a vari processi e alla sorveglianza speciale, il 22 agosto 1860 per incarico del teggianese Giovanni Matina, prodittatore del governo provvisorio per la provincia di Salerno, ebbe il compito di promuovere l’insurrezione contro il regime borbonico a Buccino e nel circondario di Campagna insieme ad altri buccinesi tra cui il medico Pasquale Bosco, divenuto poi il primo sindaco post-unitario di Buccino, Agostino Volpe, capitano garibaldino, e suo nipote Michele. Il 27 agosto 1860 veniva quindi proclamato a Buccino il governo provvisorio, alla cui testa s’insedio il Bosco, ed il giorno seguente Claudio Guerdile, che era il capitano della Guardia Nazionale buccinese, accompagnato dai fratelli Michelangelo e don Giovambattista Bellelli e da Agostino Volpe, si recò nei vicini comuni di S. Gregorio, Ricigliano e Romagnano per proclamare il nuovo governo e vi fu accolto festosamente da autorità, popolo e notabili. Lo stesso giorno a Buccino, chiamato a raccolta in piazza il popolo insieme a clero e notabili, tutti entusiasmati dalle orazioni dei sacerdoti D. Giovambattista Bellelli e D. Giuseppeantonio Chiariello, si procedette alla benedizione della nuova bandiera e al canto dell’inno ambrosiano nella Chiesa Madre e si raccolsero 300 ducati offerti per le spese della spedizione garibaldina. L’atmosfera festosa di quel giorno fu descritto proprio da Guerdile in un dispaccio di quel giorno, dicendo che «tutto il nostro abitato sembra una sola vampa fiammaggiante! É notte, e feste, e lumi, e canti av-


IL PERSONAGGIO A Claudio Guerdile fu affidato il comando dell’intero contigente del Distretto di Campagna vivano ogni strada, ogni tugurio: plausi, grida, evviva, e suoni di campane, e musicali istrumenti echeggiano dovunque: tutto il popolo è affratellato, è come frenetico per gioia, è tutto cuore, tutto effetto, per i nuovi arrivati. Qui insomma or tutto è gaudio, tutto è amore, tutto è riso, ed un sol grido intorno sempre alto si eleva di: Viva l’Unità Italiana, Viva Vittorio Emanuele, Viva il dittatore Garibaldi». Nella mattinata del 29 agosto i volontari garibaldini, che assommavano all’incirca a mille dopo l’arrivo a Buccino della colonna guidata dal campagnese Vincenzo Castagna, si erano recati nel santuario di S. Maria delle Grazie per salutare la Vergine Immacolata e avevano ottenuto la benedizione del padre guardiano del convento francescano. In serata il gruppo guidato dal Guerdile «in mezzo alle festanti squilla dei sempre sonanti bronzi, in mezzo alle più calorose grida di gioia ed esultanza, in mezzo ai più teneri addio di tutto il popolo buccinese», accompagnato dal «grido di unanimi voci e [dal]l’affettuoso saluto di tutto quel popolo che dalle mura, dagli spaldi, dalle finestre ci esclamava finché gli eravamo a vista», si mise in marcia alla volta di Polla, dove la colonna si trovava il 31 agosto.

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IL PERSONAGGIO

Claudio Guerdile rinunciò agli onori e si ritirò a vita privata Il Guerdile, al quale in quello stesso giorno fu affidato il comando dell’intero contingente del Distretto di Campagna, guidò la colonna a Sala Consilina, dove si sarebbe ricongiunta ai volontari salernitani già presenti e alle colonne garibaldine, in attesa dell’arrivo di Garibaldi dalla Calabria. A Sala i cinque battaglioni salernitani furono riuniti in un’unica brigata guidata dal colonnello modenese Luigi Fabrizi, già aiutante di campo di Garibaldi, da cui il Guerdile ebbe il comando dei volontari del distretto. Per proteggere la risalita di Garibaldi verso Napoli, alla colonna guidata da Guerdile fu ordinato di dirigersi allo Scorzo mentre il gruppo di volontari al comando di Lorenzo Curzio si posizionava sulle pendici di Buccino: il Guerdile raggiunse infatti Sicignano ed il 3 settembre proclamò il governo provvisorio a Galdo ed in vari comuni circostanti. Il battaglione Guerdile fu quindi incaricato di fungere da avanguardia a Garibaldi nel suo trasferimento da Auletta, dove aveva alloggiato in casa Mari, ad Eboli: il 6 settembre la colonna partì per occupare gli avamposti di Eboli, spostandosi poi a Salerno e quindi a Nocera. Alle forze guidate dal Fabrizi fu affidato l’ingrato compito di soffocare le rivolte contadine, scatenate dalle promesse non mantenute di Garibaldi circa la riassegnazione delle terre incolte dei “galantuomini”, che ebbero luogo nelle zone dell’avellinese, del salernitano e del beneventano: le colonne guidate da Guerdile, Curzio e Galloppi il 10 settembre partirono da Nocera alla volta dell’avellinese. L’8 settembre, infatti, era stato ordinato al Guerdile di recarsi ad Avellino per sedare le rivolte e il giorno dopo il commissariato civile militare dispose che egli si dirigesse a Sant’Angelo dei Lombardi per sedare i tumulti, dandogli a tal fine poteri illimitati: la rivolta fu repressa nel sangue, l’ordine venne ristabilito, fu proclamato il governo 8

provvisorio ed il Guerdile per il suo operato ottenne il plauso delle autorità della provincia. Identiche azioni repressive furono condotte dalla colonna Guerdile anche a Montemiletto, Monteverde, nel capoluogo irpino ed in altri paesi della zona. Tornata il 22 settembre a Nocera, la colonna Guerdile ed il resto della brigata “Salerno” partivano alla volta di Maddaloni, dove furono inquadrati nella XVI Divisione, sotto il comando del generale Nino Bixio, e furono destinati ad accamparsi ai Ponti della Valle, in prossimita del Volturno. I volontari guidati dal Guerdile combatterono quindi il 1 ottobre nella battaglia svoltasi in quel luogo, si spostarono successivamente a Limatola, a Caserta, a S. Angelo in Formis e, tra il 27 ed il 29 ottobre, parteciparono valorosamente allo scontro svoltosi sotto le mura di Capua, in cui la colonna Guerdile – per usare le parole dello stesso Guerdile ‒ «più che le altre fu principalmente distinta e lodata». Claudio Guerdile sotto Capua avrebbe dato prova di coraggio non comune, mentre ai Ponti della Valle cadde valorosamente un’altro buccinese, Pasquale Landolfi. Mentre si svolgevano tali combattimenti, a Buccino vi era una situazione di scontro frontale tra la fazione conservatrice-reazionaria ed i liberali-azionisti, che trovò il momento di massima tensione il 21 ottobre 1860, data del plebiscito di adesione al nuovo stato nazionale, quando in paese e nel circondario si scatenarono dei violenti scontri funestati dalla morte del giovane sacerdote Giambattista Bellelli ed acquietati con la forza solo grazie all’intervento della Guardia Nazionale. Nel medesimo 1861 Claudio Guerdile veniva nominato luogotenente della Guardia mobile a Buccino e di lì a qualche tempo dovette ritirarsi dalla carriera militare. Egli, repubblicano di ideali mazziniani, dopo aver sacrificato gran parte del suo patrimonio eco-

nomico per la causa della rivoluzione, fu probabilmente deluso dall’accordo con i Savoia, che legava il neonato Regno d’Italia ad una nuova monarchia. Rifiutò l’offerta di entrare nel nuovo esercito italiano con il grado di generale e scelse di vivere con le poche rendite residue e lo stipendio di vice segretario comunale, ma «sempre pronto in ogni manifestazione patriottica a vestire la fatidica camicia rossa per incitare i giovani a mantenere alto il sentimento dell’amor di Patria», come scriveva Ernesto Grieco. Egli il 14 luglio 1845 aveva sposato a Romagnano donna Matilde Monaco - figlia di Carlo, cancelliere del giudice di pace di Buccino, e di donna Maria Michela Torella – da cui nacquero dieci figli, tra cui nel 1851 Alfonso Maria, nel 1854 Maria Assunta, sposatasi nel 1886 con il cremonese Giuseppe Soldi, e nel 1863 Elisa Maria Michela, andata poi in moglie a Giuseppe Gennaro Torella nel 1899. Donna Matilde Monaco si spense all’età di 63 anni l’11 agosto 1887 mentre il Guerdile passò a miglior vita il 13 agosto 1906, salutato da una grande folla accorsa per l’occasione da tutta la provincia: le spoglie dei due coniugi riposano oggi insieme nel cimitero di Buccino. Il Comune di Buccino, che già nel primo anniversario della sua morte aveva preannunciato la volontà, mai realizzata, di preservare il ricordo di Claudio Guerdile attraverso un monumento, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ne ha onorato la memoria con una pubblica manifestazione apponendo una corona sulla sua tomba. Da alcuni anni, inoltre, in suo onore l’antica Porta Consina ha assunto la denominazione di Arco Claudio Guerdile e, molto recentemente, è stato intitolato a suo nome il tratto stradale (ex via Roma) in cui sorgeva la sua abitazione, che dal detto arco giunge in piazza Amendola.


EVENTI

IL MEZZOGIORNO E L’UNITA’

Non c’è unità morale senza stima e rispetto dalle parti di Conte Mariateresa In talune rivisitazioni della storia d’Italia, appaiono evidenti alcuni dati in controtendenza con la storia studiata generalmente a scuola. Così, il Ressa scrive: “Nel 1859 l’Italia era divisa in sette stati: Stato Pontificio, Regno delle Due Sicilie, Regno di Sardegna, Granducato di Toscana, Ducato di Modena, Regno Lombardo - Veneto e Granducato di Parma. Gli italiani che parlavano la lingua italiana erano solo il 2.5%, la parte restante parlava il proprio dialetto. A capo del Regno di Sardegna vi erano i Savoia, mentre al Sud a Capo del Regno delle Due Sicilie vi erano i Borboni. Il Piemonte era uno stato al collasso economico, con 5.000.000 di abitanti e con un debito pubblico di 1.271,43 milioni di lire, mentre, il Regno delle Due Sicilie con 9.000.000 di abitanti aveva un debito pubblico di 441,22 milioni di lire e una storia di 730 anni di unità, preso atto che quest’ultimo aveva una propria moneta, una propria bandiera ed un proprio inno. Nel 1861 il Sud aveva 5000 industrie (siderurgica, tessile, chimica, conciaria, cartiera, estrattiva, del corallo e vetraria) e, inoltre, era la quarta flotta mercantile del mondo. Nell’agricoltura oltre il 50% dei braccianti agricoli erano specializzati. La riserva aurea in tutta Italia era di 670,40 milioni di lire, di cui 443,2 era detenuta dal Regno delle Due Sicilie. Nel campo medico, il Sud aveva più medici del resto della Penisola, per di più, il numero degli stu-

denti meridionali nelle università era maggiore rispetto agli studenti settentrionali. Il teatro San Carlo di Napoli era il più antico d’Europa, e grande era l’interesse per l’archeologia favorito dall’avvio degli scavi di Pompei ed Ercolano”. L’unificazione, apparve necessaria per ridurre la frammentazione della Penisola e farle acquisire un magg i o r peso, sia politico c h e economico, n o n solo nel c o n testo italiano, ma soprattutto in quello europeo; d’altra parte, conveniva al Piemonte, poiché, come già accennato, bisognava risanare le finanze del Regno di Sardegna. Subito dopo l’unificazione lo Stato operò in maniera da consentire l’accumulo di capitali al Nord (in quell’area successivamente nota come “triangolo industriale”), anche grazie ad un fattore difficilmente quantificabile, ma che ha innegabilmente avuto il suo peso: la criminalità organizzata, che indubbiamente è da sempre uno dei principali problemi italiani, ha contribuito alla costruzione di una mentalità radicalmente in contraddizione con le regole della convivenza civile e della democrazia e i vari governi, che si sono via via avvicendati, sono inevitabilmente -chi più chi meno- scesi a compromessi con la illegalità diffusa. Ecco, infatti, cosa scrisse Garibaldi a proposito della camorra: “..l’origine di questa

associazione di malfattori, proveniva dalle prigioni. I più forti tra i prigionieri imponevano una tassa ai nuovi arrivati, e la imponevano minacciandoli. Dalle prigioni, l’associazione si estese a tutto il Regno delle Due Sicilie, divenendo così, una potenza con la quale patteggiò anche il Governo, che con la dinastia borbonica diventò una terribile guardia pretoriana”. In questo modo diviene facile spiegare perché oggi, tra Nord e Sud, vi sia una ferita così profonda: un sistema di corruzione che coinvolge l’intera nazione, accompagnato da uno squilibrio favorito da un processo di industrializzazione che si è volutamente ed erroneamente localizzato quasi esclusivamente nelle regioni settentrionali, a scapito del Mezzogiorno. La scarsa attenzione della classe politica ai problemi del Mezzogiorno, l’enorme spreco di risorse economiche, nell’illusione di creare nuova occupazione, hanno contribuito alla creazione di quelle che saranno definite delle vere e proprie “cattedrali nel deserto”, con il 70% delle industrie rivelatesi solo dei contenitori vuoti, dei “fantasmi”, con il tasso di disoccupazione costantemente in crescita, e la proliferazione di un ceto politico parassitario; allo stesso tempo vengono trascurate le risorse turistiche, storiche, agricole, di cui il Mezzogiorno dispone abbondantemente. Infine, continua a crescere in maniera sproporzionata quell’”odio” dei settentrionali nei confronti dei meridionali, additati come zavorra da un numero di politici che utilizzando un facile populismo, appaiono sempre meno competenti e non all’altezza dei difficili tempi che viviamo. Forse aveva ragione Napoleone Colajanni: “Non ci può essere unità morale se le parti unite non si conoscono fra loro e, conoscendosi, non imparano a stimarsi, a rispettarsi, ad emendarsi e migliorarsi reciprocamente”. 9


INIZIATIVE

SETTIMANA DELLA CULTURA E VOLCEI IN PRIMAVERA Continuano le manifestazioni culturali al Museo Archeologico Nazionale di Volcei

di A.Di Leo Il Museo Archeologico Nazionale di Volcei, ad un anno e mezzo dall’inaugurazione, pian piano è diventato un centro culturale non solo per i reperti di grande valore e importanza che esso custodisce ma anche per le manifestazioni di sensibilizzazione verso i Beni Culturali che si tengono presso la sua struttura. Non vi è mese, soprattutto a partire dal periodo primaverile, in cui non sia stato organizzato un evento cha abbia coinvolto la comunità di Buccino ed anche quelle limitrofe. Tra le varie la Settimana della Cultura 2011 organizzata dal MiBAC, dopo un periodo di chiusura dovuto al tagli dei fondi per la gestione museale, proprio questa manifestazione ne ha rappresentato l’apertura anche grazie a giovani volontari di Buccino sia nei per i week-end che per gruppi nei giorni giovedì e venerdì su prenotazione, incontrando il favore soprattutto di scolaresche. Purtroppo proprio a causa di questo periodo di chiusura, non è stato 10

possibile inserire il Museo nella produzione cartacea distribuita dal Mibac. Ma nonstante ciò con impegno e tenacia si è potuto pubblicizzare tale evento su internet(tra cui il sito ufficiale del Ministero) e radio locali. Il programma ha visto l’apertura della struttura nei giorni 9-10 e 1617 aprile enelle relative mattinate nell’incantevole scenario del Chiostro degli Eremitani di Sant’Agostino presso il Museo si è potuto degustare prodotti tipici locali con un aperitivo all’insegna del biologico. Mentre l’8 maggio è stata la volta di ben tre eventi nazionali riunificati sotto l’iniziativa Volcei in Primavera giunta alla sua seconda edizione. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Buccino e dalla Pro Loco, includendo le manifestazioni nazionali Voler Bene all’ItaliaPiccola Grande Italia organizzata da Legambiente, la giornata nazionale della bicicletta indetta dal Ministero dell’Ambiente e la Festa della Mamma, per poi comprendere il terzo raduno delle scuole calcio provinciale, con ben 16 squadre partecipanti, presso il Campo Comunale Paolino Via a

cura della F.C. Buccino-Volcei. Volcei in Primavera è stata una giornata di sensibilizzazione verso i grandi patrimoni che custodiscono i piccoli centri abitati dell’Italia, tra cui Buccino che offre una ricchezza di Beni Culturali, naturalistici e prodotti enogastronomici di qualità. In programma oltre la consueta e importante visita al Museo Archeologico Nazionale di Volcei , nell’area del Chiostro degli Eremitani di S.Agostino si è potuto degustare ed acquistare i prodotti tipici di qualità. Inoltre per tutte le mamme in visita e per gli avventori del bici-day che sono venuti presso il Museo in bicicletta c’è stato un simpatico omaggio floreale per suggellare la giornata di relax e riscoperta di valori e tesori di Buccino-Volcei. Tra gli ospiti in visita anche i piccoli atleti del torneo organizzato dalla F.C. Buccino -Volcei e le loro famiglie per legare lo sport e il buon vivere alle qualità di Buccino, che mostra il meglio di se per l’inizio della prossima stagione turistica con la cultura, la mobilità sostenibile, la natura e l’enogastronomia.


INIZIATIVE

EDUCAZIONE ALLA LEGALITà E ALLA CITTADINANZA ATTIVA I fattori di rischio che inducono alla devianza giovanile di Gerarda Salimbene

“Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che ne siano le conseguenze personali, quali che ne siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.” La frase riportata è una citazione di J. F. Kennedy che Giovanni Falcone amava spesso riferire. L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Non c’è un’ età specifica in cui iniziare a parlare di legalità : in effetti la scuola educa alla legalità attraverso il suo stesso essere scuola, è la prima Istituzione in cui ci si confronta con gli altri, bisogna rispettare delle regole e avere una precisa condotta. La legalità è riconoscibile quando si traduce in conoscenze sui principi che regolano la convivenza tra gruppi umani, cercando di capire che le regole non sono e non vanno vissute come una imposizione: dalla più piccola alla più grande, tutte insieme esse rappresentano il risultato di un patto sociale che garantisce libertà e dignità di ogni persona. Il Comune di Buccino, su richiesta del Giudice Onorario Dr. Sante Massimo Lamonaca, ha patrocinato il progetto “Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale”. I principali obiettivi che il progetto si propone di raggiungere,attraverso una serie di incontri con relatori designati a seconda dell’argomento trattato,sono il prendere coscienza di essere soggetti di Diritti e di Doveri,

essere consapevoli dei propri limiti e possibilità, acquisire impegno e riconoscimento del valore della dignità della persona in quanto protagonista per la crescita dello stato sociale. Hanno partecipato agli incontri tenutosi nell’Aula Consiliare del Comune di Buccino, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo e del Liceo Scientifico accompagnati dai Dirigenti Scolastici e dai professori designati. In data 18 gennaio 2011 il Dr. Mimmo Santoro referente dell’Associazione “Verso la Vita”, nell’ambito del servizio “Contrasto alle droghe”, ha trattato con ampia competenza l’argomento non facile e al quanto delicato e sensibile :” Adolescenza e tossicodipendenza” con testimonianze e confronto con ragazzi che sono ospiti presso varie strutture di accoglienza per il recupero dalle varie droghe tra cui San Patrignano che è il simbolo del recupero e reinserimento nella vita quotidiana. Il 22 gennaio il Dr. Ing. Mario Corso ha posto l’attenzione sulla Pedofilia e Criminalità ovvero “Il web oscuro”, le nuove tecnologie, i siti internet possono nascondere dei seri pericoli se non si utilizzano nei modi giusti e soprattutto cercando in tutti i modi di non essere dipendenti dalle nuove forme di comunicazioni. Il 28 gennaio il Dott. Angelo Coscia, coordinatore del servizio “Unità di Strada” c/o la Comunità Emmanuel, ha presentato, con la visione di un video, “Voci di Strada”. Attraverso l’animazione e adottando la formula del gioco, ha cercato di rappresentare e quindi analizzare il disagio e la prevenzione alle disfunzioni sociali, cercando, con l’aiuto di un amico vero, di capire il proprio mondo interiore e scopri-

re che la bellezza della vita trova il pieno significato nelle piccole cose. Diceva Kahlil Gibran “Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada”. Il 04 febbraio i ragazzi di entrambi gli istituti hanno visitato la struttura giudiziaria ubicata ad Eboli incontrando i detenuti ascoltando le loro testimonianze e aprendo un confronto con chi, per una serie di circostanze, perde il bene più prezioso : la Libertà!. Gli incontri si sono conclusi il 14 febbraio con l’ultimo argomento “Criminalità e devianza : i fattori di rischio”, argomento illustrato in maniera semplice ma allo stesso tempo con competenza e professionalità dal Giudice nonché criminologo Dott. Sante Massimo Lamonaca. Attraverso questi incontri si spera di aver contribuito e di aver compreso l’importanza della legalità nella scuola e nelle Istituzioni al fine del rispetto delle regole quale strumento indispensabile per una civile convivenza. Comprendere che le “differenze”, non sono solo biologiche o sociali ma piuttosto modi diversi di essere in relazione con sé, con gli altri e costituiscono una fonte di energia positiva, di creatività, di cultura che meritano di essere considerate e coltivate per lo sviluppo e per la felicità dell’umanità. Voglio concludere con una bellissima dichiarazione di G. Falcone “ Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”, le idee possono essere offuscate ma non sconfitte. 11


EVENTI

Carnevale : è in scena l’allegria!!!

I bambini protagonisti della sfilata per le strade del paese

d i Marcello Nardiello Non solo coriandoli e stelle filanti; sfilate in maschera, giochi, balli. Un pomeriggio all’insegna dell’allegria e del divertimento quello organizzato dalla Pro Loco di Buccino-Volcei in occasione del carnevale. La 3° edizione del carnevale Buccinese in programma per il 13 marzo e poi posticipato a causa maltempo al 17 marzo ha riscontrato un grande successo, infatti anche quest’anno le piazze del

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paese sono state affollate da tantissime maschere colorate, accompagnate dai carri allegorici che hanno sfilato per le vie del paese mostrando i loro colori, la loro allegria e i loro movimenti, a loro e ai promotori nonché realizzatori, va il merito di aver reso unica questa terza edizione. I temi affrontati quest’anno sono stati di grande spessore culturale, primo tra tutti l’importanza delle donne, anche perché il martedì grasso è capitato in concomitanza con la festa della donna, nonpoteva mancare un attenzione speciale rivolta all’Unità d’Italia tema

scelto dai più prestigiosi carnevali Italiani tra cui il carnevale di Venezia, Viareggio, San Pietro, dell’Agro Nocerino Sarnese, a cui la presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso di beneficiare del logo ufficiale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La parrocchia di Santa Maria Solditta ha festeggiato il 150° anniversario realizzando un magnifico carro, che ha aperto la sfilata preceduto dal fantoccio del Carnevale portato in sella ad un asinello e dalle Majorette del Gruppo “libera espressione Volceiana”; sul carro vi erano tutti i personaggi che


EVENTI

Il carro dell’Unità d’Italia con i personaggi del Risorgimento Italiano hanno fatto la storia dell’Unità d’Italia tra i quali si distinguevano Garibaldi, Camillo Benso di Cavour, Giuseppe Mazzini e la Giovane Italia. Al carro è stata assegnato il premio “Originalità” mentre alle maschere è stato assegnato il premio “Maschera più bella”. Subito dopo è stata la volta del carro di Peter Pan realizzato dal gruppo Arte e Ferramenta capitanato da Gerardino Volpe, un’opera tecnicamente ben realizzata e movimentata, a cui è stato assegnato il premio “Tecnica di Costruzione e Movimentazione”. Ha

chiuso la sfilata il carro dell’associazione Pro Loco, ugualmente ispirato ai cartoni animati, la casa del villaggio dei Puffi con il giardino è stato il palcoscenico di tanti bambini vestiti da puffo, puffetta, baby puffo, puffo inventore e il puffo pittore. A questo carro è stato assegnato il premio “Miglior realizzazione artistica”. Protagonisti assoluti dell’evento sono stati i bambini, che si sono lasciati affascinare dai carri allegorici; ma anche i genitori che accompagnavano i figli si sono lasciati coinvolgere dal clima carnevalesco.

L’iniziativa è stata promossa dalla Pro Loco di Buccino-Volcei, in collaborazione con il Comune, la parrocchia di Santa Maria Solditta in sant’Antonio Abate, nella persona di Don Vincenzo Addesso. Si ringraziano per la collaborazione l’azienda TMS dei fratelli Trimarco & C., Grafica Martino, Nicola Tuozzo, Nicola Nardiello, Patrizia Salimbene, Giovanni Trimarco, l’agriturismo il Monaco di Tratuolo; la giuria: Ines Martino, Giovanni Fernicola, Vita Candela, Mario Chiariello, Guerino Cupo, Damiano Boffa e Gianluca Tuozzo.

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LAVORI IN CORSO

LA NUOVA CASA DI RIPOSO PER GLI ANZIANI

La struttura ubicata nella ex scuola meterna di via Santa Maria di Pina Calella (L’anzianità è una realtà dell’esistenza individuale,un momento della vita a cui siamo destinati. Essa non deve essere intesa solo in maniera negativa,a causa della naturale perdita di energia e agilità, ma la si

può definire anche come “il tempo raccolto”. L’invecchiamento rappresenta un processo fisiologico accompagnato da un’esperienza esistenziale che va a comporre la biografia di ogni singola persona. L’attenzione delle istituzioni verso gli anziani rappresenta una realtà consolidata dalla presenza delle numerose “case

di accoglienza”radicate sul territorio nazionale, le quali non devono essere considerate soltanto come luoghi di cura da una patologia, ma anche come strutture capaci di un forte interessamento riguardo gli stati d’animo degli ospiti,questo grazie alla presenza di personale altamente qualificato..

Le operatrici della Cooperativa Sociale CO.SE.S.

di Gerarda Salimbene LA STORIA SIAMO “NOI” In via S.Maria si costruisce il nuovo Centro Sociale per gli anziani. La vita di ognuno di noi spesso è condizionata dal susseguirsi di eventi sia positivi che negativi, gli eventi non influiscono solo sulla vita di un individuo ma a volte possono, con il loro verificarsi, cambiare e trasformare l’identità di un territorio. La forte scossa sismica del 23 novembre 1980 ha cambiato il nostro vivere quotidiano e, soprattutto, ha cambiato le nostre abitudine, perdere, in un attimo, la propria casa, gli affetti e tutto quanto faceva parte del vivere quotidiano, creò disperazione e smarrimento. A soffrirne di più di quei momenti 14

tragici furono, in modo particolare, le persone anziane, molti di loro si ritrovarono senza una casa e senza la famiglia di origine su cui fare affidamento, fu così che un gruppo di volontari (a cui va un sentito GRAZIE) occuparono la scuola materna ubicata in Via S. Maria adibendola ad un centro di accoglienza per le persone anziane soprattutto per coloro che erano non autosufficienti. Da quel momento, che poteva essere solo temporaneo, in realtà iniziò la bellissima avventura del nostro Centro Anziani, accompagnata in modo encomiabile e soprattutto con immenso amore e rispetto, dalla sign. na Amelia Salimbene. La sign.na Amelia Salimbene, con un gruppo di volontari di Buccino,diede vita ad una cooperativa sociale denominata CO.SE.S. Attualmente la struttura del Centro

Anziani è ubicata in loc. Pasteni ed ospita circa 24 persone provenienti non solo dal nostro territorio bensì anche da paesi limitrofi, essi in realtà non si sentono estranei tra di loro ma vivono come se fossero una famiglia perché è su questo principio che la cooperativa CO.SE.S. ha impresso il proprio percorso sociale : le persone che risiedono nel nostro centro devono sentirsi parte integrante di una bellissima famiglia. Con il passare del tempo la struttura esistente si rivela insufficiente al fabbisogno delle esigenze per la convivenza degli ospiti, servono altri spazi, serve una maggiore centralità, in poche parole bisogna pensare ad una nuova ed efficiente struttura : il pensiero torna al passato, dove, se non dove è iniziato tutto? La vecchia scuola materna! Inutiliz-


LAVORI IN CORSO

“ L’uomo al primo posto è le cose al servizio dell’Uomo” zata da tempo in quanto dichiarata inagibile. L’ing. Ernesto Sorvillo ha avuto, da parte dell’Amministrazione Comunale, l’incarico di redigere il progetto per la realizzazione del Nuovo Centro Anziani del Comune di Buccino. L’area su cui verrà ubicato il Nuovo Centro Anziani è un’area accessibile ed ben collegata con i vari servizi pubblici (parco urbano, area sportiva, chiesa, ufficio PT, area mercato, centro medico) che rappresentano un supporto ideale per una migliore qualità della vita di una persona anziana. Il progetto prevede ambienti di uso collettivo (sala mensa, soggiorno, sala tv, ambienti per i vari laboratori), uffici, camere doppie e singole con relativi servizi igienici, in una delle stanze doppie è stato previsto l’utilizzo di wc allo scopo equipaggiato per gli ospiti diversamente abili.

Nella sistemazione esterna sono stati previsti percorsi pedonali e carrabili, opportunamente differenziati, che tengano conto delle caratteristiche di pendenza tali da facilitare la mobilità delle persone con ridotte capacità motorie. La parte fronteggiante la strada di accesso sarà sistemata a verde, con la creazione di prati e la piantumazione di assenze arboree. L’importo di progetto viene coperto con risorse comunali e con risorse richieste ed ottenute dalla Regione Campania attraverso i fondi POR della misura FESR 2007/2013 asse 1 così ripartito : fondi propri (comune) Euro 249.078,28; fondi POR richiesti Euro 2.244.071,72 I lavori di costruzione sono iniziati già da tempo e si spera che nel giro di

due anni si possa inaugurare il nuovo centro, si possa soprattutto dare ai nostri anziani la possibilità di aver più spazi e più visibilità al loro vivere quotidiano. Perchè la diffusione di una cultura di solidarietà implica la costruzione di una comunità solidale, dove i valori della pace, dell’integrazione, dell’amicizia, del mutuo aiuto si fondano sull’impegno e sul coinvolgimento diretto delle persone, attraverso un insieme di piccoli gesti che consentono di raggiungere importanti traguardi. Tutti gli eventi della nostra vita sono lì perché noi li abbiamo attratti lì, quello che decidiamo di fare con essi dipende solo da noi, ed è in questo che si rafforza sempre di più la consapevolezza che “La Storia siamo Noi”

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LAVORI IN CORSO

STRADA COMUNALE DI S.ANTONIO Con i fondi europei si realizza la strada attesa da diversi anni

P.S.R. Campania 207-2013 misura 125(Piano di Sviluppo Rurale) Progettazione: Ufficio Tecnico Comunale, Geom. Michele Luordo Impresa esecutrice dei lavori: CO.GE.I. di Giacomo Ianniello Importo dei lavori: â‚Ź. 249.323,11

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EVENTI

LABORATORIO BIMED

Gli alunni del Liceo Pedagogico Alfano 1° a Buccino

di Mario Maltempo Bellissima giornata quella trascorsa tra le bellezze archeologiche di Buccino dal Liceo Statale “ Alfano 1° “ di Salerno il 14 aprile u.s.Nell’ambito del progetto sulla legalità, la visita alla piccola cittadina ha rappresentato un momento significativo per gli spunti di riflessione offerti dall’ammirazione di un patrimonio archeologico, artistico e culturale poco conosciuto. Ad accogliere gli allievi nella sala consiliare del Comune è stato il Sindaco Pasquale Via, il quale ha illustrato, con padronanza di conoscenze e partecipazione anche emotiva, la

Adele Lagi

storia passata e recente della comunità locale, dimostrando un forte e ammirevole senso di appartenenza al territorio. Le domande, di varia natura, rivoltegli dai visitatori, hanno trovato risposte mai sbrigative, ma sempre puntuali, ricche e articolate. La visita al Museo e la “ passeggiata “ nella zona archeologica, sotto l’ottima guida della dott.ssa…e del suo collaboratore Cesare Albanese, hanno destato sorpresa e meraviglia per la ricchezza dei reperti archeologici ivi conservati e delle scoperte fatte durante gli scavi. Nel pomeriggio le attività di laboratorio, “ Ricostruzione di un mosaico “, svoltesi con il supporto di

alcune insegnanti del plesso centrale dell’Istituto Comprensivo, dopo il primo “ impulso “ dato dal Sindaco, hanno visto impegnati i ragazzi in attività di ricostruzione da cui sono stati fortemente presi e coinvolti. La visita ha suscitato, in definitiva, evidente entusiasmo nei piccoli ospiti. La condivisione dei vari momenti ha fatto da sfondo a ogni azione e comportamento. La conoscenza di “ cose “ e di luoghi diversi dalla quotidiana esperienza di vita è stata motivo di allargamento dell’orizzonte mentale e di arricchimento culturale. L’atmosfera coinvolgente e ospitale, poi, ha reso la giornata veramente intensa e piacevole.

Mario Maltempo 17


PROMOZIONE

Centrale del latte di Salerno Tour pubblicitario con l’itineraio Buccino-Antica Volcei di Rosanna Ciuffi Il Consorzio Nutrirsi di Arcobaleno, costituito nel 2003 ad iniziativa della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, associazione di enti locali, raggruppa 26 aziende agroalimentari tipiche di qualità (di produzione e servizi) della provincia di Salerno e si sta sempre più affermando quale entità propulsiva della valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche locali di eccellenza e delle attività complementari quali il turismo rurale, l’educazione alimentare e quella ambientale. Tra le attività più significative si annoverano gli itinerari di turismo rurale ossia visite guidate in aree della provincia di Salerno che coniugano i siti di in-

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teresse artistico, storico, ambientale ed archeologico con le proposte enogastronomiche apprezzabili nelle aziende agricole socie del Consorzio e consultabili sul sito web www.nutrirsidiarcobaleno.it. Il Consorzio ha definito nello scorso mese di febbraio un accordo di partenariato con la Centrale del Latte S.p.a. di Salerno, autorevolissima realtà imprenditoriale con alto grado di fidelizzazione tra i propri consumatori ed una estesissima rete capillare di vendita anche oltre la regione Campania. Detto partenariato si è concretizzato con l’inserimento nel catalogo punti/premi della Centrale del Latte di Salerno stampato e distribuito in circa 160.000 copie, di n. 2 itinerari di turismo rurale, come da programmi

strutturati dal Consorzio, l’uno relativo al percorso Pertosa-Sicignano degli Alburni, l’altro relativo al percorso Buccino-San Gregorio Magno, e dettagliati nel testo allegato. L ’intesa promozionale della durata di un anno,dal marzo 2011 al 28 febbraio 2012, costituisce una opportunità di visibilità e pubblicizzazione per il Consorzio, le aziende socie e, più in generale per le comunità coinvolte nei programmi predetti. Il sindaco di Buccino, tra gli altri, assicurerà, come di consueto, una esemplare e qualificata accoglienza del visitatori-consumatori disponendo le visite guidate al Museo Nazionale di Volcei e relativa Area Archeologica e mettendo in atto ogni iniziativa finalizzata a valorizzare le peculiarità del territorio.


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SCUOLA

TURISMO E SCUOLA

Avventurasi nel territorio di Buccino di Carmela Petolicchio “Turismo a scuola di sostenibilità” … non un normale progetto, qualcosa di più coinvolgente, che ha visto gli alunni della 2 A della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Buccino crescere nel riconoscimento dell’importanza di comprendere il rapporto e l’ interazione tra tematiche educative della crescita degli esseri viventi e le sollecitazioni che provengono dall’ambiente naturale , sociale, culturale. Non un normale progetto, dicevo, ma un modo per intendere l’ambiente come habitat di vita, per credere che si possano realizzare esperienze che aiutino i ragazzi a conoscere il territorio come spazio di vita naturale e sociale, per attuare una didattica attiva, che vede nell’ambiente circostante una fonte di vera conoscenza e una sollecitazione per superare la passività indotta dall’abitudine. Questo Progetto/Concorso ha rappresentato l’occasione per un’attività di ricerca-azione sui temi della fruizione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano e uno stimolo per diffondere la comprensione dei valori educativi che il territorio contiene in quanto memoria storica

degli eventi. Gli alunni guidati dalla docente Vitalina Iuzzolino si sono incamminati per un sentiero a loro noto eppure sempre sorprendente, per scoprire nuovi percorsi, nuove opportunità, nuove bellezze da condividere con altre persone ignare dell’esistenza di tali bellezze. Eh sì, vivere in un contesto siffatto, in cui si sposano amabilmente e talvolta in maniera stridente, desiderio di metropolizzarsi, memoria storica, natura, tradizioni, sapori genuini sconosciuti a chi non vi abita, … è una fortuna indicibile! E’ questa consapevolezza , quella di poter vivere in un ambiente straordinario, che ha accompagnato i ragazzi in questa avventura: il laboratorio informatico, le escursioni sul territorio, i servizi fotografici, la collaborazione del Sindaco e dell’Amministrazione del Comune di Buccino, sono stati l’humus vitale che serviva per la realizzazione di un prodotto finale da offrire ad altri. Un video. Un video che non è solo un prodotto finale, ma ore di lavoro in classe ( lavoro su testi storici e non, analisi di video, discussioni guidate…), interviste a personaggi “storici” del Paese, sopralluoghi in siti non sempre frequentati, soste

non programmate di fronte a paesaggi tanto belli da togliere il fiato… A conclusione di un frenetico lavorìo, la consapevolezza di aver contribuito a dare voce ad alberi; a sentieri tortuosi; a pianori verdeggianti; a siti archeologici di immane valore storico; all’olio, oro colato dal fabbro olivo sul territorio buccinese; all’eco della storia che dall’antica Volcei arriva a noi… Gli strumenti educativi utilizzati nella sperimentazione del progetto sono stati vari e diversificati; hanno attivato modalità di lavoro dinamiche, operative, che non hanno disdegnato lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale. E quasi con timore riverenziale , gli alunni, ragazzi di questa Buccino, offrono ,attraverso un video, ad altri la possibilità di avvicinarsi al proprio territorio , alla propria gente, all’unicità dei propri sapori. E li aspettano. Aspettano quanti si sono lasciati trasportare da semplici ma suggestive immagini, intuendo di avere a che fare con una realtà straordinariamente unica, tutta da scoprire, tutta da “camminare”, tutta da gustare in compagnia di gente, ospitale come lo si era in altri tempi, capace di far sentire a casa propria anche i “forestieri”.

Dalla passione per la cucina e dall’amore per il proprio territorio nasce prodottitipicicvolcei.it un progetto realizzato da la Bottega di Kirikù. Un’attenzione particolare viene rivolta alle tipicità locali che caratterizzano l’area geografica di riferimento, in particolare l’olio extra vergine d’oliva. Tipicità, promozione delle tradizioni e degli antichi sapori. Visita il sito www.prodottitipicivolcei.it 20


INIZIATIVE

IL GRANDE CINEMA A BUCCINO

Parte il cineforum, organizzato dal servizio Infogiovani in collaborazione con l’Associazione culturale “Aut Aut” di Battipaglia di Nicola Solitro Il 14 aprile scorso, ha preso il via a Buccino il Cineforum, grazie alla collaborazione tra la Pro Loco e l’associazione culturale Aut Aut di Battipaglia. Le proiezioni si svolgono nei locali della Pro Loco, nell’ex edificio comunale ed è possibile prendervi parte sottoscrivendo l’adesione e versando la quota di dieci euro. Il Buccino Cineforum nasce con il proposito di unire divertimento e cultura, offrendo la possibilità di condividere le riflessioni e le emozioni che i buoni film sempre suscitano tra gli spettatori. Il Cineforum si articolerà in sessioni di 10 film e quella primaverile, che da aprile si protrarrà fino a metà giugno, è incentrata sul tema “Finzione e Realtà”. I titoli prescelti, alcuni dei quali vincitori di premi Oscar, prevedono sceneggiature strutturate sull’ambiguo gioco che fantasia e realtà intrecciano tra loro, sia nella vita

quotidiana sia nel percorso della grande storia, dove il confine tra sogno e concretezza può essere valicato per fuggire una realtà rifiutata oppure inseguire una meta ideale. La manifestazione del Buccino-Cineforum è organizzata dalla proloco Buccino Volcei a cura dell’ associazione culturale CineCircolo Aut-Aut di Battipaglia. La manifestazione si svolge presso il Punto Informagiovani di Buccino le cui attività sono curate dalla pro loco grazie alla convenzione d’affidamento fatta dal comune di Buccino. Il Punto Informagiovani è ancora in una fase di ri-avviamento delle attività a causa dei ritardi della programmazione distrettuale del PTG n°52 “I Piani Territoriali Giovanili (PTG), individuati con Del. Reg. n.1805 del 11/12/2009, rappresentano una assoluta novità per la programmazione regionale in materia di politiche per la gioventù. Essa promuove la costruzione, da parte dei Comuni as-

sociati in distretti scolastici, di piani organici che mettono a sistema tutti gli interventi di politiche giovanili”. Tra le linee d’intervento su cui insistono i PTG si ritrovano appunto le attività dei Punti Informagiovani, ma nonsotante ciò sono in cantiere, oppure già sono operative diverse attività di aggregazione, come nel caso del Cineforum. Conclusa questa prima sessione, il Cineforum, che vuole proporsi come appuntamento fisso, continuerà con nuove tematiche, cercando tra le mille storie che il Cinema può offrire per parlarci di noi stessi, raccontandoci con una fragorosa risata o con una silenziosa lacrima. Sempre nell’ottica del confronto, il Cineforum prevede di programmare incontri e dibattiti con esperti e cultori di cinema o dei temi trattati, per dare un piccolo contributo al proficuo scambio di idee e riflessioni, premessa per ogni civile convivenza.

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L’OPINIONE

IPOCRISIA ISTITUZIONALE Ipocriti per vocazione e convenzione. di Enzo Landolfi Senior Uno dei più autorevoli dizionari della lingua italiana definisce l’ipocrisia “ simulazione dell’atteggiamento morale o dei rapporti sociali ed affettivi “. Una rappresentazione plastica di questo concetto credo di averla individuata nel comportamento tenuto dagli onorevoli ( ? ) parlamentari ( e da molti altri italiani ) che nei giorni scorsi hanno approvato l’ennesima legge “sartoriale “ confezionata a misura del ( loro ) premier. Questa legge sulla “ prescrizione breve per gli imputati incensurati “ è la penultima (l’ultima la promulgherà Nostro Signore ) di una serie di provvedimenti legislativi tutti finalizzati ad impedire che il premier sia sottoposto al giudizio di un tribunale, come dovrebbe essere secondo Costituzione per tutti i cittadini italiani. Risparmio al lettore il lungo elenco delle leggi definite “ ad personam “ perché è ormai ben noto anche a coloro che si sono voluti distrarre rispetto a questo argomento. Mi interessa invece chiedergli se i comportamenti di tutti quelli che si sono fatti paladini di questi atti legislativi sono stati da lui percepiti col medesimo senso di preoccupato disorientamento che hanno prodotto in me. Mi sento preoccupato per gli effetti negativi di queste leggi sulle persone colpite nei loro affetti o danneggiate nei loro patrimoni, che paventano il rischio, che in molti casi è certezza, di vedere vanificato il loro legittimo desiderio di giustizia umana. Quando si verifica una disgrazia di cui rimangono vittime persone che non abbiamo mai conosciuto, scatta in ciascuno di noi un senso di spontanea e doverosa solidarietà che 22

ci porta a chiedere l’individuazione e la punizione adeguata dell’eventuale colpevole. Ma se si insinua il sospetto o addirittura la convinzione che per favorire qualche potente si offre al colpevole la possibilità di rimanere indenne da ogni pena, è inevitabile considerare clamorosamente intenzionale l’atto che nega giustizia. Di fronte a ciò la reazione della vittima non può che essere furibonda nei confronti di coloro che , per inconfessabili convenienze o per innato cinismo, hanno voluto creare e legittimare una simile situazione. C’è anche da temere che l’atteggiamento del danneggiato possa assumere forme violente quando, come nei casi a cui abbiamo assistito di recente, compaiono sulla scena certi “ individui “ che con un candore da teatrante di terz’ordine, ci spiegano che i sospetti sulle vere intenzioni del loro operato sono infondati o malevoli, perché essi agiscono esclusivamente nell’interesse generale. Questa argomentazione ricorrente è quella che più mi indigna perché è in palese contrasto con quello che effettivamente fanno e poi perché offende quella poca intelligenza di cui mi ha dotato madre natura. Ma gli ipocriti, come i mentitori, non tardano a rivelarsi per quello che sono e questo è accaduto anche per i nostri “onorevoli” e loro compari, i quali messi alle strette dall’evidenza dei fatti hanno dovuto ammettere che effettivamente i provvedimenti finora adottati erano a primario o esclusivo beneficio del loro Santo Patrono in terra, giustificandoli come atto di legittima difesa. Non mi sorprende né mi scandalizza un’affermazione del genere perché l’improntitudine vergognosa di questi soggetti ha già da tempo superato il limite massimo di sopportabilità, però mi pone degli interrogativi che mi auguro comuni a

tante altre persone. Per esempio, se e in che misura si sentono tutelate dalle attuali istituzioni tutte le persone che hanno avuto familiari morti sul lavoro o resi invalidi dalla inadeguatezza delle misure di sicurezza e prevenzione; gli investitori / risparmiatori che hanno visto volatilizzati i loro sudati risparmi ad opera di organismi finanziari o di gestori di imprese truffaldini ; i contribuenti che correttamente ed abitualmente hanno pagato le tasse dovute o i cittadini che hanno realizzato costruzioni edilizie nel pieno rispetto delle regole; quelli che hanno subito vessazioni di varia natura dal crimine organizzato, e mi fermo qui ma potrei continuare a lungo. Ho motivo di ritenere che essi si sentano giustamente molto insoddisfatti, umiliati, offesi, oltraggiati, discriminati rispetto a quelli che non hanno subito alcuna sanzione, anzi hanno lucrato notevoli vantaggi grazie a leggi che hanno cancellato sacrosanti diritti. E poi questi portatori apparentemente sani di virus dei diritti e della legalità hanno la spudoratezza di qualificarsi combattenti di una battaglia per la giustizia vera, mentre nei fatti si fanno gli affari loro e a beneficio dei cittadini propongono modifiche e innovazioni del tutto inefficaci. Queste ultime fanno pensare a quell’automobilista che perrecuperare l’efficienza del motore della sua auto invece che dal meccanico si reca dal carrozziere per far ripristinare la vernice del parafango. Perciò, in presenza di una situazione come quella che da tempo stiamo purtroppo vivendo, non è sbagliato dire che la parte maggioritaria della nostra classe politica, quando presenta le varie azioni che si accinge a compiere, non fa altro che applicare alle stesse una etichetta che non ri-


L’OPINIONE

...la felice stagione del “miracolo economico” alla quale contribuì un forte spirito di ritrovata concordia nazionale voluta e condivisa. specchia le caratteristiche qualitative del prodotto offerto. Si può quindi correttamente parlare di “pubblicità ingannevole “ due volte : una prima rispetto agli ingredienti e una seconda perché il prodotto pubblicizzato il più delle volte non viene immesso sul mercato, e se ciò accade presenta tanti difetti che lo rendono inutilizzabile e dannoso. Finora ho espresso una serie di preoccupazioni per le possibili reazioni dei cittadini e per i danni che possono derivare all’intera collettività. Vorrei ora esporre i motivi che mi procurano quel disorientamento di cui ho detto all’inizio. Ho raggiunto un’età che mi consente di avere un’ampia visione retrospettiva di eventi la cui caratteristica peculiare era l’intensità emotiva dei partecipanti, i quali apparivano del tutto consapevoli delle ragioni della loro adesione. E quando il coinvolgimento non poteva essere fisico, la partecipazione avveniva ugualmente attraverso discussioni molto dialettiche ed altrettanto accese, che testimoniavano l’interesse a conoscere i fatti determinanti per le condizioni della loro esistenza. L’azione governativa, quella dei sindacati e delle altre organizzazioni sociali, veniva seguita con viva attenzione perché ciascun cittadino avvertiva l’esigen-

za di tenersi informato di quel che veniva fatto in suo favore o a suo danno, onde poter esprimere la sua approvazione o il suo dissenso nel momento in cui veniva chiamato ad esercitare i suoi diritti democratici. Ora invece ho l’impressione che l’attenzione sia rivolta a cose meno importanti, malgrado sia riconosciuto e lamentato il degrado economico, etico, morale e molto altro. Però tutto viene accettato supinamente, come una fatalità alla quale nulla può essere opposto. Eppure apparteniamo alla stessa gente che in tempi non molto lontani seppe affrontare con successo situazioni avverse provocate da una guerra sciagurata. Allora gli adulti ed anche i più giovani seppero manifestare una grande e contagiosa voglia di riscatto morale e civile, contrastarono efficacemente sul piano intellettuale le nefaste ideologie del nazifascismo, affrontarono le difficoltà del momento con grande impegno per riappropriarsi della loro dignità umana e di cittadini, agirono con determinazione e sacrificio per conquistare il benessere economico per sé stessi e per i propri figli , dando vita a quella felice stagione conosciuta come “il miracolo economico italiano”. Tutto questo avvenne in uno spirito di ritrovata concordia nazionale, voluta e condivisa dagli italiani per

ammonire chi governava in quel periodo storico che non sarebbero stati tollerati comportamenti contrari all’interesse generale. Insomma furono dati lodevoli esempi di coraggio e buona volontà grazie ai quali i singoli italiani conquistarono un soddisfacente tenore di vita e la nazione recuperò dignità e prestigio internazionale. Mi disorienta constatare oggi che i continui deplorevoli comportamenti dei nostri governanti non suscitino nella parte sana ed onesta degli italiani, che è purtroppo maggioritaria, un adeguato moto di repulsione e di ribellione. E allora mi sforzo di individuare che altro deve ancora accadere per svegliarci da quel torpore che avvolge le nostre coscienze civili e ci impedisce di assumere con determinazione iniziative concrete che siano testimonianza della volontà di far scomparire dal panorama politico nazionale questi figuri che lo deturpano come la “ monnezza “ offusca le bellezze di Napoli. Mi fa inorridire il solo pensiero che la parte migliore e preponderante del popolo italiano si sia acconciata ad una simile situazione perché ha ritenuto opportuno e conveniente sostituire il suo coraggio civile di ieri con la viltà. Mi auguro che questa idea sia soltanto il frutto di un brutto sogno.

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SCUOLA

INTERSCAMBIO CULTURALE:

Buccino - Denver(Colorado) esperienze a confronto tra il Liceo “ASSTEAS” e il Denver Center for Intenational Studios

di Luigi Macedonia Nell’ ambito dello scambio culturale promosso con passione dal D.S. del Liceo Assteas di Buccino con l’alto patrocinio del Comune di Buccino e con la collaborazione dei comuni di S.Gregorio Magno , Caggiano , e Sicignano degli Alburni , particolare successo ha riscosso lo scambio culturale con un college

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di Denver (Colorado) in America. I ragazzi e i docenti sono stati ospiti dei nostri studenti e oltre alle normali attività scolastiche hanno avuto modo di conoscere non solo il territorio , ma anche alcuni dei luoghi più significativi della nostra regione: Amalfi , Reggia di Caserta , Grotte di Pertosa , Salerno e Paestum. Particolarmente significativa è stata la visita al caseificio “Vannullo” dove i ragazzi americani hanno assistito alla

lavorazione dei prodotti tipici . I Sindaci : Pasquale Via , Gerardo Malpede , Giovanni Caggiano e Alfonso Amato ,rispettivamente dei comuni di Buccinio , S.Gregorio Magno , Caggiano e Sicignano degli Alburni , hanno testimoniato la loro vicinanza all‘ iniziativa , offrendo agli ospiti una pergamena come ricordo. La visita si è conclusa con la commozione da parte di tutti e…..un arrivederci a Denver.


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GIOVANI IMPRENDITORI

GIOCARD edicola e cartolibreria

Dopo 34 anni il ” barbiere Gigino” cede la sua edicola

di Umberto Nitto Carissimi amici di “ Volcei Oggi”, la rubrica sui giovani imprenditori buccinesi continua notando con soddisfazione l’entusiasmo di chi vuole raccontare la propria esperienza sulle pagine del vostro giornale. L’intervista che proponiamo è particolare perché ha come protagonista lo storico barbiere/edicolante del rione Borgo, Luigi Zitarosa (Gigino) che, non più giovane, ci racconta le vicende della sua vita lavorativa fino al giorno in cui ha deciso di cedere la sua piccola e frequentata edicola ad Angelo e Mariagrazia che, pur consapevoli delle difficoltà di gestione che si possono incontrare per la vasta gamma di prodotti editoriali e collaterali, nonché del peso dal punto di vista morale per la prosecuzione di una attività svolta all’insegna della scrupolosità e puntualità, si sono dimostrati, con la giusta dose di caparbietà, decisi a svolgere una attività non facile e per loro nuova. Erano circa le 17 quando sono entrato nel nuovo salone ristrutturato di 30

Gigino. Mi ha invitato ad accomodarmi ma sono rimasto incuriosito da alcune foto appese al muro che riproducevano suggestive immagini della Buccino di fine ‘800. Gigino ha compreso la mia curiosità ed ha iniziato a spiegarmi i particolari facendomi notare quali sono stati i cambiamenti del paesaggio nel corso dei decenni. Poi lo sguardo si è spostato su una cornice che conteneva un vecchio foglio ingiallito sul quale un inchiostro opaco riportava un testo che da lontano non riuscivo a leggere e Gigino:Ecco, questo è il mio primo contratto di quando ho iniziato l’attività di barbiere. Ero minorenne, quindi è stato firmato da mio padre. – E, mentre leggevo quel foglio, spontaneamente ha iniziato il suo racconto… Sono cinquant’anni che svolgo questo mestiere. Ho iniziato da apprendista da De Rosa (nichin’) e a 16 anni ho aperto il mio primo salone in via Quintino Di Vona. Poi la forte crisi degli anni ’60 a Buccino mi ha costretto ad emigrare in Svizzera dove ho continuato l’attività di barbiere e in un secondo momento ho lavorato anche in fabbrica. Dopo tredici anni sono ritornato nel mio paese, precisamente nel 1975, e

dopo due anni ho iniziato la vendita dei giornali (1977). Sul come è avvenuta la scelta dell’edicola Gigino mi ha spiegato…- Stavo tagliando i capelli ad un cliente quando si presentò un ispettore de “Il Mattino”, il quale mi chiese chi poteva vendere le copie del quotidiano ed io, senza alcun problema, mi offrii volontario e così ho iniziato a svolgere le due attività. Due mestieri che possono sembrare distanti ma che invece hanno come elemento comune la “notizia”. Da una parte la notizia di carattere internazionale e nazionale annunciata dai giornali e che non sempre richiama l’attenzione di tutti; dall’altra la notizia di carattere “locale” (il famoso “pettegolezzo”) che infiamma gli animi di tutti anche dei più taciturni e che funge da vero e proprio fattore di aggregazione. E Gigino ne ha colto l’essenza…- Il mio salone era ed è un luogo di incontro, dove oltre a lavorare ho la possibilità di trascorrere ore piacevoli con i miei amici, i miei clienti, parlando di ogni cosa, dalla politica allo sport, dalla notizie nazionali alle nostre care notizie buccinesi che non sono mai mancate.Gigino ha continuato la sua storia rimarcando l’impegno sempre profuso per la sua attività; ha descritto il suo splendido rapporto con tutti i suoi clienti e ha sottolineato che più volte il suo salone/edicola ha registrato la presenza di personaggi noti come il famoso giornalista Michele Tito. Dopo trentaquattro anni di intenso lavoro speso tra il salone e l’edicola, Gigino ha deciso, ormai non più giovane, di dedicarsi solo alla sua originaria attività di barbiere…- Dopo trentaquattro anni è stata dura ma ho dovuto cedere l’attività perché fisicamente non potevo più continuare a gestirla. Mi è dispiaciuto tanto ma, nello stesso tempo, sono contento perché sono consapevole di aver affidato


GIOVANI IMPRENDITORI

L’entusiamo di Angelo e della mamma Mariagrazia per affrontare una nuova esperienza l’edicola a due splendide persone come Angelo e Mariagrazia che sin dall’inizio mi hanno ispirato tanta fiducia da non lasciarmi nessun rimpianto. Sono ragazzi in gamba, sono sicuro che riusciranno ad ottenere i risultati sperati. Faccio loro tanti auguri. Terminata la chiacchierata con Gigino mi sono recato nella nuova edicola per incontrare Angelo e Mariagrazia e poter parlare della loro nuova esperienza lavorativa. La prima cosa che è saltata agli occhi è stata la varietà di colori trasmessa dai tantissimi accessori in vendita, dalle riviste di ogni genere ai giocattoli e gadget vari e tutto disposto in un ordine spettacolare. Una volta fatti i complimenti per l’organizzazione, Mariagrazia mi ha osservato dicendomi:- Siamo qui da qualche mese, ed io e mio figlio Angelo siamo pronti ad affrontare questo percorso per noi totalmente nuovo. Le normali difficoltà iniziali le abbiamo affrontate

e superate grazie al supporto di Gigino che, con la sua esperienza, ci aiuta tutte le volte che abbiamo dei dubbi su come intervenire e come svolgere al meglio questo lavoro. È da tenere in considerazione che sia Angelo che Mariagrazia hanno avuto altre esperienze lavorative ed ora si ritrovano in una realtà totalmente diversa dalle precedenti e Angelo lo sottolinea:- Ho lavorato in fabbrica con orari assurdi che non mi davano la possibilità di riposarmi abbastanza. Ora invece mi ritrovo a gestire con mia madre l’edicola e questo mi permette di gestire la mia giornata nel migliore dei modi conciliando lavoro e tempo libero. Poi è un lavoro che mi entusiasma perché dà la possibilità di stare a contatto con i clienti, poterli seguire nelle loro scelte: è una soddisfazione poterli accontentare. - E Mariagrazia confermando quanto detto dal figlio Angelo precisa…:- C’è sempre da apprendere; l’esperienza viene consolidata solo se segui e acconten-

ti le richieste dei tuoi clienti, perché permette di aggiornarti e scoprire cose nuove. Dalle loro parole traspare quell’entusiasmo fondamentale per iniziare nel migliore dei modi un nuovo progetto e per affrontare una nuova sfida, ma si nota anche quel mini mo di perplessità da parte di chi è all’inizio di una nuova esperienza e Mariagrazia è convinta quando dice:- La proposta di acquistare l’edicola è stata di mio marito che sin dall’inizio ha creduto nelle potenzialità di questo nuovo lavoro; io all’inizio non avevo nessuna intenzione di rischiare e più volte ho chiesto consigli ad amici e conoscenti fino a quando anche Angelo ha iniziato a sostenere il progetto cercando di convincermi. Alla fine ho ceduto e siamo qui con tutta la volontà necessaria per andare avanti e far bene potendo contare sull’aiuto di mio figlio Angelo, mio marito e anche dell’esperienza del nostro Gigino.

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VALORI

“ IO TORNO A BUCCINO”

La radicata forza dell’amore di “Mast Franco” per il paese natio. quistarsi l’amicizia di tutti. Sul nostro Le sue prime scarpette con i tacdi Mario Chiariello

Mercoledì 23 febbraio, Buccino era pronta, in silenzio e sotto morbidi fiocchi di neve, a ricevere l’arrivo di Maste Franco. L’annuncio sui manifestini di circostanza ha colto di sorpresa gli amici che si sono preoccupati per un veloce passaparola. Erano tutti ad attenderlo presso la chiesa di Santa Maria. C’era Italo Verderese, il suo amico speciale di sempre. Enzo Landolfi e Lino Sacco (ciaccalone). Poi ancora, Peppino Murano (Tarzan), Peppino Sacco (Pappone), Emilio Picciotti, Pasquale Via, Enzo Fernicola, Armando Di Leonardo, Pasquale Chiariello. C’ero anche io, suo affezionato amico d’infanzia e di oggi. Non mi resta che porgere scuse ai tanti altri che non si riconoscono nominati. Il mondo sportivo e non, era lì ben rappresentato per onorare Maste Franco e per ricordare un’epoca d’oro della gioventù del nostro paese, un tempo unico che non si ripeterà mai più. Maste Franco è una figura di questo periodo, ricordata non tanto per le abilità calcistiche, quanto per la simpatia. Oggi, nonostante i suoi 66 anni, resta per noi l’eterno ragazzo che, con il suo parlare timido e singhiozzato, ha saputo non ferire mai nessuno e con-

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prato erboso ha collezionato emozioni e amicizie. E quel nostro campo sconnesso gli è rimasto per sempre nel cuore. Mi riferiscono le figlie Chiara e Novella:- Nelle sue memorie primeggiava la passione per il calcio. Ci raccontava sempre che non vedeva l’ora di finire di lavorare per correre al campo sportivo. Egli lavorava da ragazzo come apprendista nella calzoleria di Magnozza (Pasquale Chiariello). Fra le tante avversità di quei tempi, aveva avuto la grande fortuna di capitare nella bottega di quel mastro che consentiva di dividere la passione del calcio con l’apprendista. Erano tempi molto difficili che non ammettevano debolezze, figuriamoci le follie. Sbrigati guagliò, ca si fenime avietta, iamo pure nuie a l’allenamento. Lascio immaginare con quanto entusiasmo mastro e rescibbule si sono ripetutamente arrampicati per la salita di Santa Maria. Per respirare la magica spiritualità di quel tempo si rimanda alla lettura del libro di Angelo Imbrenda “ Quando il calcio era passione”, unitamente a VITE IN GIOCO di Enzo Landolfi. Franco non lo ha mai scordato, di essere capitato nel bugigattolo di un folle il quale seppe regalare a lui, in un periodo così parco di tutto, tante felicità.

chetti sono nate in quella botteguccia. In tempi in cui si andava scalzi, egli vantava il possesso di scarpe da vero calciatore. Sono i ricordi che lo hanno accompagnato per tutta la vita; di sicuro fino agli ultimi giorni, al punto da fargli sentenziare:- Io torno a Buccino. Voi siete libere di fare come credete. Questa, la religiosa ultima consegna di Franco alla moglie Lucia e alle due figlie: Chiara e Novella. Sono la sua famiglia. Il suo incommensurabile tesoro. Una cellula di vita, esemplare e inimitabile, aggregata dalla comune fiaccola di fedeltà a Buccino. La forte unità familiare è loro servita per non perdersi in questo grande mondo senza confini e restare aggrappati ai rami di un albero comune: il paese natio. Chiara e Novella mi dichiarano : siamo nate entrambe in Svizzera e abbiamo frequentato scuole italiane; poi cresciute a Torino per continuare con gli studi universitari. Ma se ci chiedono di dove siamo, rispondiamo senza incertezze: di Buccino. I nostri genitori, e papà in particolare, hanno saputo trasmetterci tutto il loro amore per il paese. Il desiderio di papà è stato sempre di tornare a Buccino, anche se aveva comprato casa a Torino. Di Buccino conserviamo tanti bei ricordi. Ogni anno il papà ci ha portato qua e quando


VALORI

Ricordo di un amico che si faceva volere bene da tutti si avvicinava il momento, non vedevamo l’ora di venire al paese. Quando lui era qui, diventava diverso. Si sentiva bene. I luoghi, la famiglia, gli amici lo rendevano particolarmente felice. In Svizzera o a Torino, cercava ripetutamente gli amici del paese, che costituivano la sua unica attrazione. Ha sempre atteso con ansia LA VOCE DI BUCCINO, del quale ha conservato gelosamente tutti i numeri, dal primo. Siamo contente di averlo portato qua. Era un disegno che doveva compiersi. A noi lo ha fatto sempre capire. Oggi Franco è fra noi. E’ per sempre nella sua terra; tra i familiari, con gli amici di sempre che non ha mai dimenticato. E’ giunto a Buccino con la

serenità stampata sul volto. Alla moglie e alle figlie, che faranno ritorno in Svizzera senza di lui, sembra voler dire: Potete stare tranquille. Qui mi sentirò bene. Non potrebbe sentirsi diversamente. Qui nulla gli è ostile. La nostra Protettrice, stella polare di ogni buccinese è per sempre al suo fianco. Il Castello, emblema della nostra storia, è dirimpettaio. Il Serbatoio è alle spalle della sua dimora, a far rivivere le spericolate scalate di un’infanzia selvaggia. E il Campo Sportivo è lì, proprio sotto gli occhi, a ricordargli il tempo migliore. Mentre il carro, si accinge, a passo d’uomo, a percorrere gli ultimi metri,

scendono fiocchi di neve carezzevoli. Occhi umidi di tanti volti amici lo accompagnano silenziosi. Poi il definitivo saluto. Nel mio cuore, in quello della famiglia e degli amici c’è l’appagante certezza che Franco riposerà sereno e felice... e non sarà mai solo. La parabola di Maste Franco, un cittadino come tanti, si è così conclusa. La comunità buccinese, invece, è consapevole di aver riaccolto nel grembo, per sempre, un figlio particolare, un autentico fiore, un vero amante di questa terra. Il nostro paese ne annovera molti, tristemente affidati all’anonimo suolo del mondo.

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SPORT

Terzo raduno Città di Buccino

Una giornata all’insegna dello sport e dell’amicizia

di Amedeo Calella Domenica 8 maggio 2011, presso il campo sportivo “Paolino Via”, si è tenuto il terzo raduno “Città di Buccino”. La manifestazione, organizzata dal presidente della scuola calcio “Buccino Volcei”, Mario Volpe, è stata riservata alle categorie esordienti, pulcini e primi calci, provenienti da Eboli, Battipaglia, Torre Annunziata, Satriano, Altavilla e S. Maria di Castellabate. La grande partecipazione delle famiglie dei ragazzini impegnati

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nelle gare, e il confronto tra le diverse scuole calcio, hanno rappresentato un importante momento di aggregazione e di svago. Durante la mattinata si sono svolte le partite di qualificazione, successivamente, nell’atrio antistante il campo sportivo, tutti gli intervenuti all’evento, grazie ad un piccolo contributo poi elargito alla scuola calcio locale, hanno consumato il pranzo; nel corso del pomeriggio sono andate in scena le semifinali e le finali che hanno decretato le squadre vincenti nelle varie categorie, le quali sono state premiate con coppe. A tutti

i partecipanti alla competizione è stata assegnata una medaglia, mentre al Comune di Buccino, alla Croce Rossa e all’ arbitro federale Mirko Morrone è stata consegnata una targa. La lunga giornata si è conclusa con dei particolari ringraziamenti che il presidente Volpe ha rivolto nei confronti della “Macelleria Murano Vito”, dell’Hotel “Villa Montestella”, della “Trattoria Volceiana”, e dei mister delle compagini buccinesi: Palladino Davide (Esordienti), Sessa Vitantonio (Pulcini), Baldassarre Gianfranco (Primi Calci).


CONCORSO

SCOPRI ... “IL PARTICOLARE” N° 7

Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Buccino a cura della Redazione

L

a foto rappresenta un particolare inserito nel contesto urbanistico, architettonico, ambientale e culturale del territorio di Buccino. Scopri cos’è e descrivi a cosa si riferisce. Spedisci la scheda con nome, cognome ed indirizzo in busta chiusa di colore giallo, entro il 30 giugno 2011 al seguente indirizzo: Redazione Volcei Oggi c/o Comune di Buccino Piazza Municipio, 1 84021 Buccino (SA) Tra coloro i quali avranno individuato e

ben illustrato “il particolare” verrà sorteggiato un pacco sorpresa

CONCORSO n. 6 “Scopri il particolare” La foto ritrae

PARCO DELLE RIMEMBRANZE “Vite in gioco”

Monumento alle vittime del 16 settembre 1943 Il particolare si riferisce al monumento, inaugurato il 5 novembre 2005 alla presenza del Cardinale Renato Raffaele Martino, realizzato dallo scultore salernitano Bartolomeo Gatto e donato al Comune di Buccino. Bartolomeo Gatto, pittore e scultore nato a Moio della Civitella (Salerno), particolarmente stimato e apprezzato per il ciclo pittorico delle “Pietre amanti” e per oltre 200 mostre personali allestite in Italia e all’estero. Molte le sculture in pietra del maestro Gatto che fanno bella mostra nelle piazze e nei musei delle città più importanti d’Italia e in molti comuni della Provincia di Salerno. L’opera sistemata al centro del Parco delle Rimembranze è un omaggio alla memoria dei bambini caduti in Piazza S.Vito colpiti a morte dalle bombe e dai colpi di un aereo inglese che sorvolò a bassa quota Buccino nel pomeriggio del 16 settembre 1943.

HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE

ZINNO Pasquale MAROTTOLI Pasquale VERDERESE Raffaele ANGELINI Marco FERNICOLA Mario FIORE Ludovica GATTA Veronica

TRIMARCO Francesco PUCCIARIELLO Daniela MAROTTOLI Francesco VEREDERE Maria Noemi RECCHIA Roberto NATALE Gerardina ELIA Giuseppe

VERDERESE Valentina MOLKO Ilaria RE Antonella CARIELLO Alba Francesca FERNICOLA Rosy PATERNA Mariantonia

Il SORTEGGIO, effettuato il giorno 13 maggio nei locali della classe 4° della Scuola Primaria di Buccino capoluogo, alla presenza di docenti e alunni, ha premiato con il pacco sorpresa l’alunna Mariantonia PATERNA della classe 4° di Buccino Capoluogo

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GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

La Pagina dellE deliberE di Diego BASTA

Delibere di Giunta Comunale Delibera G.M. 1 del 03/01/2001 “Richiesta Presidente Cooperativa COSES Provvedimenti” Approvata la delibera che impegna la cifra di € 14.400,00 per lavori di manutenzione urgenti tesi al ripristino della copertura del Centro Residenziale per Anziani, eseguiti dalla Ditta Rossi Mario & C. Delibera G.M. 6 del 17/01/2011 “Programma di Valorizzazione “Antica Volcei – Anno 2011.” Approvato il progetto per l’anno 2011 relativo alla valorizzazione ed alla promozione dei Beni Culturali attraverso attività di promozione ed eventi, presentato alla Regione Campania, visibile anche sul sito www.comunebuccino.it . Importo complessivo Euro 310.500,00. Delibere G.M. nr. 13 del 31/01/2011 “ Approvazione progetto definitivoesecutivo funzionale per la rimozione delle baracche contenenti amianto e bonifica dell’area.” L’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto che concorrerà al bando della Regione Campania per l’eliminazione definitiva dei prefabbricati siti alla Loc. Raie e la successiva bonifica dell’area. Importo complessivo Euro 930.000,00 Delibera G.M. nr. 21 del 14/02/2011 “Richiesta patrocinio morale svolgimento Fiera delle due Città Buccino-Volcei; provvedimenti.” Concesso il patrocinio morale per la I^ Edizione della Fiera delle due Città, riguardante: artigianato, agricoltura, industria, commercio, turismo, servizi, prodotti tipici. La Fiera si terrà a Buccino (SA), Zona Industriale dal 14 al 22 maggio 2011. 36

Delibera G.M. nr. 22 del 21/02/2011 “Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Approvazione tariffe Anno 2011” Approvato dalla giunta il tariffario per l’anno 2011, che non ha comportato aumenti rispetto all’anno precedente. Delibera G.M. nr. 23 del 21/02/2011 “Servizio Idrico Integrato. Approvazione tariffe Anno 2011”* Delibera G.M. nr. 24 del 21/02/2011 “Tassa per smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Approvazione tariffe Anno 2011”* ***Approvate dalla giunta le tariffe per l’occupazione del suolo pubblico, il Servizio Idrico e per la TARSU relative l’anno 2011, che non hanno comportato aumenti rispetto all’anno precedente. Delibera G.M. nr. 29 del 28/02/2011 “Apertura Museo Archeologico Nazionale “Marcello Gigante” con personale volontario e dipendenti comunali nei giorni di sabato e domenica” In attesa di nuove assunzioni di personale e delle risorse da destinare alle attività del Museo Archeologico Nazionale, vista la disponibilità di volontari che hanno già prestato servizio presso il Museo, la giunta ha deliberato i giorni di apertura (sabato e domenica) utilizzando all’occorrenza anche i dipendenti comunali. Delibera G.M. nr. 36 del 14/03/2011 “Approvazione schema di bilancio di previsione 2011 – Bilancio pluriennale 2011-2013 e relazione previsionale programmatica” La Giunta ha approvato lo schema di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e lo schema del bilancio pluriennale 2011-2013 nonché la relazione previsionale programmatica, fatto salvo diversa quantificazione derivante dall’attuazione del quadro normativo del federalismo municipale ancora in corso di definizione.

Delibera G.M. nr. 38 del 14/03/2011 “Legge nr.64/2001 – Presentazione progetti servizio civile per l’anno 2011” Approvato la delibera per il Servizio Civile Volontario - anno 2011 delegando il Piano di Zona S10 e la Caritas per la predisposizione, la presentazione, l’organizzazione e la gestione dei progetti. I settori d’intervento individuati e le unità previste sono: Attività di servizio in favore degli anziani nr. 4 volontari; Attività di servizio in favore dei disabili nr. 4 volontari; Per le progettazioni singole si è richiesto di prevedere l’impiego dei volontari nei seguenti modi: Settore ambiente – nr. 6 volontari Settore cultura nr. 6 volontari Delibera G.M. nr. 22 del 21/02/2011 “Convenzione tra il Comune di Buccino e la ProLoco di Buccino – Volcei per la gestione del Museo Archeologico Nazionale di Volcei: Provvedimenti” Approvata la delibera di convenzione per la gestione del Museo Archeologico Nazionale con la ProLoco in considerazione dell’ampia disponibilità manifestata da tale associazione e del rapporto di collaborazione con l’associazione consolidata negli anni, che permetterà un migliore funzionamento ed una migliore fruizione della struttura museale da parte dei cittadini e dei turisti. Delibera G.M. nr. 42 del 21/03/2011 “Richiesta patrocinio-contributo per la XXXIII Edizione Historiae Volceianae 2011: Provvedimenti” Concesso dalla Giunta Municipale il patrocinio alla manifestazione giunta alla XXXIII edizione e prevista nei giorni 16-17-18 agosto 2011; il contributo finalizzato ad una parziale copertura delle spese sarà successivamente determinato.


GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

Delibera G.M. nr. 43 del 21/03/2011 “Progetto per l’attivazione di corsi di musica in collaborazione con il Comune di Buccino; provvedimenti” Considerata la disponibilità dell’Associazione Culturale Musicale “Enarmonia” di Buccino ad organizzare corsi di musica, manifestazioni musicali, cinematografiche, rassegne, festival, conferenze ecc.. la Giunta Municipale ha concesso il patrocinio alla suddetta Associazione ritenuta meritevole per la diffusione della cultura favorendo luoghi d’incontro e di aggregazione tra i giovani. Delibera G.M. nr. 44 del 21/03/2011 “Intitolazione Largo incrocio Via Oleiros e Corso Vittorio Emanuele a Umberto Ettore

Basile” La Giunta Municipale su proposta dell’Amministrazione Comunale ha approvato il provvedimento per l’intitolazione di una via (LARGO Umberto Ettore BASILE), per onorare Umberto Ettore Basile che si è distinto quale maestro del lavoro e dello sport, come cittadino onesto, marito, padre e nonno esemplare. Delibere di Consiglio Comunale Delibera C.C. nr. 01 del 21.03.2011 “ Messa a disposizione gratuita a favore della Comunità Montana Tanagro-Alto e Medio Sele” dei terreni appartenenti al Comune di Buccino per l’adesione ai bandi del PSR 2007/2013: Approvazione atto di concessione gratuita. ” Approvata la delibera con la quale

si concedono le aree comunali sulle quali ricadranno i progetti della Comunità Montana Sele – Tanagro, tesi all’accrescere il valore produttivo, protettivo, ecologico e paesaggistico dei complessi silvo-pastorali del Comune di Buccino, oltre che ad avere riflessi anche positivi anche sul piano dello sviluppo sul territorio di attività economiche compatibili con la tutela, la cura e la valorizzazione delle risorse naturali con conseguenti benefici anche di tipo occupazionale. Delibera C.C. nr. 23 del 23.12.2010 “Approvazione aliquota ICI Anno 2011” Approvata la delibera che stabilisce l’aliquota ICI per l’Anno 2011 invariata rispetto all’anno 2010 (6.5 per mille).

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ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

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ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

Lotto interessato alla realizzazione dei loculi

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