VOLCEI OGGI N. 2 (aprile 2009)

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Volcei Oggi

Comune di Buccino

Antica Volcei

Citta archeologica, culturale e sociale

Numero 2

Aprile 2009

il paesa dell’olio extravergine di oliva

EDITORIALE

Il RICORDO e la SOLIDARIETA'

TERREMOTO 1980 Occorrono nuovi fondi per completare la ricostruzione

Il dramma dei cittadini abruzzesi vittime del terremoto del 5 aprile scorso e il dolore straziante scolpito sui volti dei sopravvissuti e dei loro congiunti, ci riporta inesorabilmente indietro nel tempo alle ore 19,32 del 23 novembre 1980. A voi concittadini, testimoni di quella analoga e ancor più violenta catastrofe, rivolgo il mio appello a mantenere inalterato il rapporto di amicizia e solidarietà che, in quei drammatici giorni ci unì nella ferma e decisa volontà di ricostruire Buccino per non perdere la nostra identità minata da quelle dannate onde sismiche che ci sballottarono come foglie al vento. Uniamoci, insieme ai nostri giovani, ai cittadini terremotati della Regione Abruzzo in un forte abbraccio di solidarietà morale e materiale, a testimonianza che il ricordo degli aiuti ricevuti da tutta l'Italia e dall'estero non è svanito, ma, al contrario, ha contribuito in questi anni di duro lavoro alla crescita sociale e culturale di tutti noi buccinesi. Buccino ha ancora bisogno di risorse finanziarie per demolire le ultime case inagibili, diventate molto pericolose per la pubblica incolumità e ridare la casa ai cittadini che ne hanno diritto, ponendo definitivamente la parola fine a questo lungo e interminabile periodo di disagi, con il monito per tutti a non sbagliare ancora…… Pasquale Via

IN QUESTO NUMERO

Filomena Rosa Gerbasio

Buccinesi in missione

Giorno della memoria

La Filcot chiude


SOMMARIO

Volcei Oggi SOMMARIO n° 2 Aprile 2009

DIRETTORE EDITORIALE Pasquale Via pasqualevia@libero.it DIRETTORE RESPONSABILE Lucia De Cristofaro direttorevolceioggi@gmail.com VICE DIRETTORE Michele Ferruccio Tuozzo vicedirettorevolceioggi@gmail.com CAPO REDATTORE Umberto Nitto caporedattorevolceioggi@gmail.com REDATTORI Mario Chiariello Alessandra Giglio Annibale Di Leo Lucia Risi Angela Sacco Nicola Solitro Maria Rosa Roviello Anna Pepe IN QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO

Mario Panzarella Lorena Rossi Miriam Volpe Amedeo Calella Emanuele Catone Marisa Catone Katia Trimarco Marcello Nardiello Volontari della Croce Rossa Rosa e Costantino Conte Carmine Grieco Ivan Re

Il punto di vista Filo diretto Posta e annunci Filomena Rosa Gerbasio La tomba degli ori a New York Una turista...tutto fare Buccinesi in missione Carnevale a Volcei I Fucanoj Pro Loco - Bilancio 2008 La Goccia dʼoro La C.R.I. premia il comune Un anniversario speciale Giorno della Memoria Attività del liceo Isola verde Nonni civici Volcei viaggi Treno Verde Ludoteca Volcei Volley Mario Volpe Lettera aperta La Filcot chiude La metà del cielo Oggi cucino... Proverbi Delibere

ART DIRECTOR Pasquale Caputo artdirectorvolceioggi@gmail.com STAMPA Grafica Martino info@graficamartino.it

Autorizzazione Tribunale Salerno n°014 del 19 Febbraio 2009 Per richieste di pubblicità, per informazioni, per contattare la redazione, scrivere a: volceioggi@gmail.com

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IL PUNTO DI VISTA

Incontriamoci in una piazza speciale Vivere il presente per creare il futuro

Di Lucia de Cristofaro

n numero ricco di eventi questo di aprile, che dimostra quanto dinamica e impegnata sia la società buccinese. Un paese che mette al centro

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dei suoi interessi la solidarietà, come si legge nelle pagine dedicate ai giovani che hanno svolto missioni di pace, alla croce rossa e agli immigrati, senza mettere da parte l’importanza della memoria per coloro che nel secolo scorso consacrarono la loro vita alla patria. Una memoria che “Volcei Oggi” rinnova ogni mese facendo riscoprire ai lettori la cultura di una terra, che trova le sue radici molto lontano nel tempo e che non ha mai perso la sua identità. Ciò non significa che i buccinesi vivano solo di memoria, perché tante sono le iniziative messe in campo nel presente per costruire insieme il futuro. Un futuro che, in questa particolare congiuntura storica ed economica, vive dei grandi momenti di difficoltà, come sottolinea l’articolo sulla possibile chiusura di due fabbriche del territorio. E’ su questo che tutti noi dobbiamo alacremente lavorare, facendo ognuno la sua parte, affinché non ci siano chiusure, ma

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al contrario nuove aperture, nuovi sbocchi occupazionali per i giovani, che non desiderano andar via, ma rimanere e continuare a credere nella propria terra, nella propria cittadina. Yes we can, è oramai il motto che guida il mondo, ed allora da Buccino, da questa splendida cittadina, pregna di storia e di cultura, dalle pagine della nostra rivista, lanciamo questo grido di riscatto, sicuri che il prossimo futuro ci vedrà sempre più numerosi a vivere le bellezze dell’antica Volcei, insieme a quanti verranno ad ammirare i tesori che sono stati non solo ben conservati, ma anche rivalutati da un’amministrazione che crede fortemente nel futuro turistico di Buccino; perché se conservare il patrimonio artistico di un luogo è importante, promuoverlo è doveroso per quanti nel passato hanno contribuito a costruirlo facendolo giungere integro fino a noi.


FILO DIRETTO

Lettere al sindaco Carissimo Sindaco, colgo l’occasione dell’interessante rubrica che ci permette di poter dialogare per chiederle di intervenire tempestivamente e una volta per tutte sul problema rifiuti alle località Teglia e Pianelle. Dopo varie segnalazioni, infatti, il problema persiste. All’altezza dell’autosalone Leo, per l’esattezza circa 150m dopo, abbandonano rifiuti di ogni genere sul lato della strada pur essendoci il cartello che ne fa divieto. Lo spettacolo che sistematicamente si presenta è a dir poco deplorevole. Per quanto riguarda invece località Pianelle, all’entrata del piccolo agglomerato ci sono piccoli cumuli di rifiuti ingombranti che non sono stati mai rimossi. Con la speranza che il problema venga risolto nel più breve tempo possibile colgo l’occasione per salutarla e per fare i complimenti ai ragazzi del giornale. Mauro Leo Caro Mauro, la tua segnalazione è importante, perchè pone in evidenza un problema che, purtroppo, esiste non solo sul nostro territorio, ma anche nelle zone limitrofe e oltre. Più volte siamo intervenuti a Teglie, Pianelle e altre località (Petrosa, Ponte S.Cono, Scalo, San Mauro, Eliceto ecc.) perchè incomprensibilmente ancora qualche cittadino ignorando il servizio di raccolta rifiuti del Comune, abbandona rifiuti lungo le strade. La normativa è rigorosa, ci sono sanzioni pesanti, ma credo che la questioni tocchi l’educazione e il rispetto per sè stessi e per l’ambiente. C’è ancora tanto da fare per convincere i “ribelli” che questo splendido territorio va salvaguardato nell’interesse di tutti noi e per le future generazioni. L’Assessore all’ambiente, Maria boffa, farà di tutto, facendo rimuovere al più presto i rifiuti abbandonati e proponendo ancora campagne d’informazione. Miglioriamo il servizio, ma collaboriamo al meglio per continuare ad avere Buccino tra i primi 35 Comuni della Regione Campania denominati: COMUNI RICLICLONI Per concludere è anche opportuno ricordare che:

ATTENZIONE! - Chi sbaglia paga!!!! Cordiali saluti Pasquale Via

quella giusta per porgere a te a alla tua famiglia cordiali saluti.

Alla redazione Volcei Oggi Rubrica Filo Diretto con il Sindaco Carissimo Sindaco, sono un buccinese che da tantissimi anni vive ad Asti. Manco dal mio paese natio da circa due anni. Negli ultimi tempi mi giungono sempre più spesso notizie fugaci circa il museo. Per potermi programmare una settimana di ferie a Buccino vorrei notizie sicure su quando ci sarà l’ultimazione dei lavori del museo e la conseguente cerimonia di inaugurazione. Essendo un amante dell’arte in genere nonché della storia del mio paese non vorrei mancare in tale occasione. Ho ricevuto con piacere il numero uno del vostro giornale e spero di poterlo ricevere anche per le uscite che seguiranno. A tal proposito vorrei delucidazioni su come inviare un modesto contributo per le spese di spedizione. Auguro a Lei e tutta la redazione gli auguri delle festività Pasquali.

Pasquale Via

Giuseppe Volpe Caro Giuseppe, non ho identificato la tua persona e la famiglia alla quale appartieni e su questo mi piacerebbe sapere qualcosa di più. I lavori del Museo Archeologico di Volcei, che sarà intitolato all’illustre filologo classico e papirologo, nostro concittadino, professore Marcello Gigante, scomparso qualche anno fa, sono armai ultimati e pronti per l’allestimento. Alla cerimonia di inaugurazione è stato invitato il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA On. Giorgio Napolitano, al quale abbiamo dato la possibilità di scegliere un giorno tra il 15 di settembre e il 15 di ottobre. Aspettiamo notizie dal Quirinale. Caro Giuseppe, quest’anno programma bene le tue ferie per essere qui con noi a Buccino, nel giorno forse più importante della storia del nostro paese natio, e sentirti insieme a noi un orgoglioso e fedele VOLCEIANO che ama e continuerà ad amare per tutta la vita questo splendido paese, ricco di storia e di bellezze naturali, che risorge con vigore dalle macerie del terremoto del 1980. In attesa di conoscerti l’occasione è -4-

Buongiorno Signor Sindaco, L’ufficio postale di tufariello è di vitale importanza per la popolazione locale, soprattutto per le persone che hanno difficoltà ad andare a Buccino; pertanto, vorrei chiederle a che punto è il trasferimento dal vecchio ufficio postale al nuovo edificio? Ci sono ancora tempi lunghi di attesa? In attesa La ringrazio Franco Caruso Signor Caruso, dopo centinaia di richieste e solletici e tanto peregrinare, abbiamo saputo che Poste Italiane S.p.a ha finalmente approvato e deliberato non solo il trasferimento dello sportello postale di Tufariello dalla vecchia alla nuova struttura messa a disposizione dal Comune di Buccino, ma il rinnovo totale dell’ufficio secondo le nuove tipologie di arredo e sicurezza. I locali da qualche mese sono stati blindati a spese del Comune, nel rispetto della normativa vigente e secondo le prescrizioni fornite dei tecnici di Poste Italiane che hanno effettuato diversi sopralluoghi. Ultima cosa, occorre un piccolo intervento esterno per drenare l’acqua che ha provacato umidità nella sala grande della struttura. Molto tempo è trascorso e a questo punto è necessario, in una Italia che purtroppo va così, chiudere con il proverbio: “meglio tardi che mai.....” Colgo l’occasione per ringraziare i dipendenti di Poste Italiane, che resistono e vanno avanti tra notevoli disagi, assicurando un importante servizio ai tanti cittadini di Tufariello e Manzelle. Ringrazio e porgo cordiali saluti Pasquale Via Per contattare il Sindaco potete utillizzare i seguenti recapiti: 0828-751231 328-0796409


POSTA & ANNUNCI

La posta di Volcei Oggi Alla redazione di Volcei Oggi, aspettavo con ansia il giornalino che la sig.a Amelia Salimbene mi aveva promesso. Sono stata proprio contenta di riceverlo, di leggerlo, di passarlo anche alle altre suore che sono state a Buccino. Veramente ammiro il lavoro che avete fatto. Mi congratulo di cuore con Voi e Vi auguro che l’entusiasmo che Vi ha spinto ad avviare un’iniziativa del genere non venga meno anche quando la stanchezza, la solitudine, attaccheranno le Vostre energie. Un giornalino sul territorio e del territorio è uno strumento prezioso per diffondere idee e cultura. Con il mio affetto, ma direi amore per Buccino, Vi accompagnao e sarò lietissima di leggere i vostri progressi. Ancora complimenti a tutti e a ciascuno e, mi raccomando, sostenetevi a vicenda per superare ogni difficoltà e andare avanti. Un abbraccio, suor Liana La redazione ringrazia Suor Liana per l’affetto e la fiducia dimostrataci.

tanti e apprezziamo molto le notizie del nostro paese d’origine. A dire la verità sono rimasto molto soddisfatto anche per le tante notizie che sono uscite sul viaggio di Mario qua fra noi. E’ la prima volta che succede un evento del genere, di un buccinese che sogna di fare rivivere i tempi passati dell’emigrazione, quando la gente emigrava con la speranza di andare a fare fortuna in un’altra parte del mondo. Grazie anche a questa terra argentina che ci ha ricevuto e che ci ha permesso di rifarci una vita.[...] Adesso ringrazio, a nome di noi buccinesi e gregoriani, voi del giornale che ci state dando tanta soddisfazione. Voi non potete pensare quanto gradiamo ogni rigo che ci onorate di pubblicare. Mi viene da dirvi a tutti che il Signore ve ne da merito e tanti auguri al vostro giornale. Approfitto per salutare il nostro Sindaco Pasquale Via e tutti i suoi collaboratori, tutti voi del giornale e i miei parenti e amici di Buccino. Con mille ringraziamenti. Nicola Catone

Mi chiamo Nicola Catone, invio questa mia lettera al Direttore del nuovo giornale di Buccino. Ho provato tanta gioia mentre leggevo alcune pagine del secondo numero e mi compiaccio tanto. [ ... ] Noi buccinesi in Argentina siamo in

Dopo 35 anni dall’ultima Ordinazione Sacerdotale, 18 Marzo 1974, di “Don Giovanni Salimbene” parroco di Romagnano al Monte. La comunità di Buccino ha un novello Presbitero: “ Don Gerardo Volpe” nato a Eboli il 25 Aprile del 1981.Con orgoglio e un pizzico di vanto, la redazione, porta a conoscenza dei numerosi lettori di “Volcei Oggi” le date di questo evento eccezionale: l’Ordinazione Sacerdotale avverrà giovedì 30 aprile, alle ore 18:00, nella Cattedrale Primaziale in Salerno; nella Chiesa Madre in Buccino, sabato 2 Maggio, alle ore 11:00, ci sarà la prima Santa Messa Solenne predicata dal nostro novello sacerdote Don Gerardo; nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in Buccino, sabato 9 Maggio, ore 19:30 si svolgerà la seconda Santa Messa Solenne. Nostro caro amico e lettore, Gerardo Volpe, informa tutti i fedeli che il 9 Maggio, subito dopo la seconda Messa, si svolgerà un momento di festa nel Mercatino dei Sapori – Buccino. “Congratulazioni!...per la tua scelta di amore e coraggio...” Lucia R.

La redazione di VolceiOggi ringrazia Florencia Conte e Daniele Fernicola, per le lettere che ci hanno inviato e che ci impegnamo a pubblicare nel prossimo numero.

La redazione e i collaboratori del giornale fanno i più sinceri auguri a Katia e Carlo per il loro matrimonio.

COMUNE DI BUCCINO Provincia di Salerno OGGETTO: ELENCO COMUNALE DEI TITOLI DI STUDIO E DELLE PROFESSIONI. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL FINE DI POTER DISPORRE DI UN ELENCO COMUNALE DEI TITOLI DI STUDIO E DELLE PROFESSIONI INVITA TUTTI I CITTADINI IN POSSESSO DI ALMENO UNO DEI SEGUENTI TITOLI: DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE DIPLOMA DI LAUREA QUALIFICHE ABILITANTI ALL’ESERCIZIO DI ARTI E PROFESSIONI A COMPILARE PRESSO L’U.R.P. – UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO – DEL COMUNE UN APPOSITO QUESTIONARIO INFORMATIVO. SI PRECISA CHE I DATI ACQUISITI SARANNO TRATTATI NEL RISPETTO DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DI CUI AL D. LGS. N. 196/2003. il consigliere Domenico Senatore

il sindaco Pasquale Via -5-


IL PERSONAGGIO

La forza di un sorriso

Filomena Rosa Gerbasio: una donna, la storia... tare l’animo. Persona affabile, con una forte passione per la politica, tenace, intelligente ed ostinata combattente. Apparve alla comunità come una promessa su cui investire. Una vera e propria speranza luminosa. Erano gli anni ’70 e il nostro paese aveva bisogno di cambiamenti radicali, di voltare pagina e di credere nella forza e nella grinta di una donna dai principi solidi e dal sorriso radioso e cordiale. Filomena provava un amore incondizionato per la sua comunità. E fu subito empatia. Dotata di una grande capacità di ascolto, era in grado di “sentire” i pensieri di tutti e di condividerne le emozioni: degli amici, del vicinato, delle persone che incontrava Marisa Catone per strada, e soprattutto dei bambini. Difendeva sempre bene le proprie idee e i ilomena Rosa Gerbasio: la nostra valori in cui credeva. carissima, indimenticabile, storica, Non disattese mai le speranze della sua “pasionaria”. comunità, sia per l’impegno profuso che Per noi che l’abbiamo conosciuta è bello per il buon governo esercitato. ricordarla, ma è anche e soprattutto un pia- Le sue parole cariche di gestualità erano cevole dovere raccontare un passato che ponderate, scandite con voce pacata e pernon vogliamo diventi remoto. E che tale suasiva. Nei comizi e nei vari dibattiti parnon sarà mai. lava come se avesse avuto di fronte la sua E’ vero, viviamo in un mondo distratto, scolaresca. che corre veloce per tutti. Soprattutto per Le parole sostenute con la volontà di edui nostri giovani, che, voracemente risuc- care e maturare le coscienze delle persone. chiati dalle tecnologie, poco o nulla sanno Spesso il linguaggio era forte, correva del passato, ma del quale si sentono no- scalpitando facendosi largo e difendendosi stalgicamente orfani. da verità distorte; altre volte rivendicava Mi accingo a raccontare di lei come chi, le parole con severità per dimostrare ostivolendo curiosare da una porta socchiusa, lità verso persone che con le loro posizioni prova ad aprirla un po’ di più perché si stagnavano nella palude della medioquello che ha intravisto l’ha incuriosito. E crità. poi la spalanca del tutto, perché quello che Maestra di scuola e di vita era certa e conha conosciuto l’ha definitivamente rapito. vinta che “proprio dalla scuola bisogna Il suo ricordo mi emoziona e mi fa palpi- iniziare” perché in essa, meglio che altrove, si formano le coscienze di quegli uomini che, divenuti cittadini, potranno essere i protagonisti della loro vita e costruttori di una società migliore. “Il lavoro dell’insegnante - ribadiva spesso - non può essere ridotto ad un insieme di metodi o tecniche:

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ogni bambino è portatore di una storia, e l’abilità dell’insegnante è di saperlo accompagnare nel suo percorso di crescita e di scoperte. Questa consapevolezza è la differenza tra docente e Maestro!” . Su questa strada Filomena si ingegnava trovando nella didattica soluzioni sempre più nuove: le classi aperte, i lavori di gruppo, le uscite sul territorio. Non minore il desiderio di lavorare per la crescita umana e culturale dei bambini a lei affidati. Esortava i suoi alunni a studiare perché diceva: “Chi vuole riuscire a far valere i propri diritti in una società democratica deve studiare, conoscere e saper comunicare”. Se avesse potuto avrebbe fatto scrivere sui muri delle scuole, a caratteri cubitali, la bellissima, nonché attuale frase di Don Lorenzo Milani: “E’solo la lingua che fà uguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli”. Gioviale, estroversa, amava stare in compagnia di amici e conoscenti. Spesso bastava un organetto intorno ad un falò, una serata calda e piacevole, un compleanno, una sagra lungo le strade lastricate del centro storico e il divertimento era assicurato. Un modo sano, antico e gioioso per essere felice, per comunicare e meglio socializzare. Tra struffoli, un piatto di fusilli, un buon bicchiere di vino, una tarantella, una quadriglia e una indescrivibile allegria. “Ci sono giorni in cui avverto la calda nebbia del passato sulle mie spalle, le generazioni che mi hanno preceduto e ora vorrebbero suggerirmi la strada da prendere”. Come in questa frase di Cristina Gorga, Filomena avvertiva sempre la forza del passato, e qui trovava il motivo di tanta tenacia da mettere in campo, di tanto coraggio che servisse ad assumersi responsabilità, per provare ad essere migliore e più giusta di tutto ciò che l’aveva preceduta. Ed in questo, Filomena è sicuramente riuscita. Filomena Rosa Gerbasio ha ricoperto la carica di sindaco dal 1985 al 1987, di vicesindaco dal 1991 al 1992, ancora sindaco dal 1993 al 1996, anno della sua morte


BUCCINO ON THE ROAD

Un sogno che può diventare realtà La tomba degli ori a New York gramma di incontri che si sono tenuti a New York. La professoressa Elizabeth Defeis, della SETON HALL UNIVERSITY, ha lavorato intensamente preparando importanti incontri: con la signora Vivian Cardia, presidente della VIVICAR LLC, che provvederà a trovare i relativi finanziamenti attraverso gli sponsor; con il professor Renato Miracco, diretRosetta Paterna e Costantino Conte insieme al Sindaco di Buccino tore dell’ITALIAN CULTURAL INSTITUTE di New York; con il Comm. Rose Marie Gallina-SanRosa e Costantino Conte tangelo, Presidente Emerita dell’AMERICAN SOCIETY OF THE ITALIAN LEGIONS OF MERIT; spettavamo l’arrivo nel New con l’Avvocato Alan A. D’Ambrosio, Jersey dell’amico Pasquale Via, direttore di una Fondazione che si inteil Sindaco del nostro paese, perressa di promuovere la cultura italiana in ché aveva accettato con piacere l’invito America. di Roberth Marasco, Segretario GeneAltri incontri ci sono stati con tanti rale del Comune di Newark, di famiglia amici che hanno apprezzato questa inibuccinese, a partecipare alla festa organizzata in occasione del suo 60° comple- ziativa e ci saranno vicini per aiutarci. Buccino, con la sua storia e le bellezze anno. A casa, sin dal primo momento, ci ha parlato dell’incontro a Buccino con la professoressa Elizabeth Defeis e del programma di promozione culturale da realizzare negli Stati Uniti e in particolare a New York. Ottenere le autorizzazioni e i relativi finanziamenti per preparare una mostra archeologica su Volcei a New York o nel New Jersey sarebbe bello per tutti gli italo-americani, in particolare per noi buccinesi che amiamo l’Italia e il nostro paese natio. Per raggiungere nel migliore dei modi questi obiettivi, il Sindaco, sin dal primo momento, ha chiesto a tutti noi, che viviamo negli Stati Uniti, la massima collaborazione e noi siamo al suo fianco, perché come si dice “l’unione fa la forza...”. La nostra casa è stata per qualche giorno la sede operativa per preparare il pro-

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archeologiche e ambientali, è stata presentata molto bene e abbiamo notato un grande entusiasmo che si è concretizzato con l’impegno di tutti a realizzare la mostra archeologica su Volcei, nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York City, che si trova sulla Park Avenue in una posizione strategica e a pochi passi dalla Fondazione Citizens Columbus. La professoressa Elizabeth Defeis ha chiesto il massimo impegno per questo evento culturale, che siamo certi avrà un grosso successo e aiuterà molto Buccino a farsi conoscere per i suoi tesori e le sue bellezze. Nostra figlia Rosa, nella scuola dove insegna, ha proiettato il dvd su Volcei. C’è stato molto entusiasmo tra i suoi alunni, i quali hanno rivolto al Sindaco diverse domande su Buccino. Noi accogliamo con piacere questa iniziativa e siamo pronti a fare la nostra parte, insieme ai tanti amici che vivono qui in America, con la certezza che andrà tutto bene. Ci lasciamo salutando tutti con l’affetto e la stima di sempre e arrivederci a luglio per la festa della Madonna.. Garfield, NEW JERSEY - 18 marzo 2009

Fondazione “Columbus” New York Elizabeth Defeis, Vivian Cardia, Antonio Vincenzo Amendola

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IMMIGRAZIONE

Iryna: da 8 anni cittadina di Buccino

di Michele Ferruccio Tuozzo roseguendo con la nostra rubrica dedicata agli immigrati presenti sul nostro territorio, dopo aver intervistato, fra gli ottantasette residenti stranieri regolarmente censiti, la russa Katia Iakoleva e la famiglia del nord Ucraina Salukha è la volta di un’altra donna dell’Est : la bella Iryna Itsenkco, che proviene precisamente da?

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“Vengo da una importante città del sud dell’Ucraina, Leopoli, che si trova quasi ai confini della Polonia.” Da quanto tempo sei qui in Italia e come mai proprio Buccino? “Sono giunta in Italia nell’Agosto 2000 con un visto turistico, grazie alla chiamata da parte di mia madre che già si trovava a Buccino e lavorava presso il panificio Jole. Dopo alcune settimane che ero qui, ho ritenuto giusto che fossi io a prendere il suo posto e far rientrare lei in Ucraina per accudire la casa e occuparsi del resto della famiglia.” Quale era la tua condizione in Ucraina? “Semplicemente critica. Vedi, io ho studiato fino all’età di diciannove anni facendo due anni di specializzazione in Tecniche e solamente due anni di Università, indirizzo Geografia Antica e Moderna, per ritrovarmi praticamente a fare la fame. Quando parlo di fame intento nel senso letterale del termine. D’altronde è noto a tutti la condizione di

certi paesi che un tempo facevano parte dell’Impero Russo.“ Potresti descrivermi in due parole il tuo impatto con la realtà buccinese? “All’inizio è stata abbastanza dura. Nonostante tutto, è legittimo avere dentro la nostalgia della tua patria, dei tuoi affetti. Poi, grazie all’aiuto di Iolanda , che mi ha trattato sempre come una di famiglia , ho conosciuto una moltitudine di famiglie buccinesi con le quali ho presto legato e che mi hanno aiutato ad inserirmi nella vostra realtà facendomi pesare di meno quel distacco dalla mia gente.” In questi nove anni potresti dirmi qual è stato l’episodio più spiacevole e quale quello che più ti ha reso felice? “La cosa che mi fa rabbia tuttora è quella che il mio ex marito, Igor, non ha mai fatto nulla per riuscire ad integrarsi e vivere la vita come tanti altri, da vero cittadino e da autentico lavoratore, per cui il peso della famiglia si è riversato par alcuni anni su di me. Dovevo lavorare per due. Anzi per tre. Per me, per lui e per i suoi vizi. Tutto ciò ci ha portato al divorzio, che ho ottenuto circa due anni e mezzo fa in Ucraina. L’avvenimento più bello, invece, è come puoi notare, il mio pancione, la nascita di mio figlio che avverrà in agosto.” Mi hai confidato che hai cambiato lavoro per colpa di una probabile allergia alla farina, ti soddisfa quello che fai adesso, e nel tempo libero di cosa ti occupi? “Si è vero, come vedi sto lacrimando perché fino a poco fa ho impastavo farina per un dolce. Mi è dispiaciuto tanto non dover lavorare con Jolanda però debbo dire che sono contentissima anche del mio nuovo lavoro. Per quanto concerne il mio tempo libero lo dedico in gran parte alla creazione di magnifici quadri a punta e croce.” (Siccome l’intervista avviene nella casa di Iryna, accogliente e confortevole, mi mostra degli autentici capolavori, che con immenso stupore mi ritrovo ad ammirare. Sembrano dei dipinti.) Rimpianti, speranze e sogni? “Se ti aspetti che come rimpianti ti dico “ quello di aver dovuto abbandonare la mia terra” ti sbagli. Voglio precisare, a tal proposito, una cosa importante. Io a Buccino, da subito, non mi sono mai sentita straniera e tuttora vivo come se fossi -8-

a casa mia. L’Ucraina è una realtà, ormai, molto distante da me e dai miei progetti futuri. La speranza è quella che si auspicano, credo, un po’tutti: un mondo migliore, magari con meno egoismo e più solidarietà. E poi quella di crearmi una vera famiglia. Il sogno è quello di ogni mamma: la nascita del proprio figlio, sano e forte, e riguardo a questo mi auguro che agosto arrivi il più presto possibile.” A questo punto chiedo di rispondermi francamente, così come hai fatto fino ad ora, a una domanda un po’ provocatoria e un po’ maliziosa: la differenza tra Buccino e la tua Leopoli? “Ti rispondo subito, senza alcuna esitazione: nessuna. A Leopoli c’è la mia famiglia ed è la mia terra natia. Buccino è la mia seconda famiglia, per cui sento di amarli allo stesso modo, e credimi, non è retorica. Pensa che qui coltivo un pezzo di terra insieme alla mia “padrona” e lo faccio con tutto l’amore possibile ed immaginabile. Per lavorare la terra in un paese “straniero” significa che la si ama in modo incommensurabile, significa far parte di essa.” Potresti farmi , a questo punto, il resoconto, il bilancio dei tuoi nove anni vissuti fino ad adesso a Buccino? “La prima cosa importante è che mi sono conquistato l’affetto e l’amicizia di tanti. Ho un lavoro che mi soddisfa e mi gratifica, grazie al quale posso dire con un pizzico di orgoglio di abitare in una vera casa, di possedere un’auto, di poter andare al mare in estate, di andare al cinema a fine settimana, di togliermi qualsiasi sfizio.” Come consuetudine, due domande che a conclusione dell’intervista rivolgiamo ad ognuno di voi : un aggettivo per definire i buccinesi e se sei mai stata vittima di episodi di razzismo? “Me ne devi consentire almeno tre: ospitali, solidali, affettuosi. Mai. Tutt’altro, ho ricevuto solo ed esclusivamente amore da tutti e per ciò posso definirmi di essere stata, a differenza di tante altre mie connazionali sparse per tutta l’Italia, una privilegiata .” Grazie per avermi concesso del tuo tempo, mi congedo da te non prima, però, di averti fatto gli auguri di cuore per tuo figlio che nascerà.


BUCCINO ON THE ROAD

Buccinesi in missione di Pace di Nicola Solitro enessere e tranquillità ci fanno dimenticare che altre aree del mondo, anche vicine, non godono dello stesso “privilegio”. Guerre e tensioni sociali particolarmente acute spingono le organizzazioni internazionali, militari e non, ad intervenire in questi contesti, nel tentativo di frenare pericolose derive. Tra i giovani buccinesi non mancano coloro che, scegliendo la vita militare, hanno partecipato a missioni internazionali. Incontrarli ed incrociare i loro ricordi può aiutare a capire realtà lontane che le immagini televisive, spesso preconfezionate, non sempre riescono a dare. L’area balcanica è tra le più tormentate regioni europee e qui, con il grado di caporale maggiore Franco Tuozzo ha prestato servizio una prima volta tra giugno e luglio 2000 per poi tornarvi una seconda , dall’ottobre 2001 al febbraio 2002 ,inquadrato nella KFOR (kosovo force), la forza d’intervento multinazionale che la Risoluzione Onu n 1244 del giugno 1999 ha autorizzato con lo scopo di pacificare il Kosovo e tutelare la sua popolazione.-”Ero congedato da quasi

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dieci anni, quando mi venne recapitata una lettera nella quale mi si chiedeva la disponibilità a partecipare ad una missione militare in Kosovo; sulle prime pensai ad uno scherzo o ad un errore”

.Le varie foto sparse sul tavolo e gli attestati del caporale maggiore dimostrano invece che di scherzo non si trattava .Dopo quattro mesi di addestramento in Calabria , aggregato al 18° reggimento bersaglieri, ricordati come il periodo più duro, il caporale maggiore Tuozzo è a Durazzo: “Eravamo di stanza in Albania, ma la nostra azione era rivolta al Kosovo, Il nostro compito era quello di garantire il mantenimento delle linee di comunicazione da e per il Kosovo, attraverso il comando della zona delle comu-

nicazioni ovest. Ci spingevamo nell’interno, scortando i convogli umanitari, smistavamo la posta o bonificavamo il territorio”. Tra ricordi e qualche aneddoto la parola -9-

paura non trapela mai :”Nell’addestramento svolto si erano simulate tutte le possibili situazioni, quindi affrontavamo il servizio abbastanza sereni; solo nella seconda missione, all’indomani dell’attacco alle Torri Gemelle,qualche timore c’era; sapevamo che gran parte della popolazione era di fede mussulmana e si vedevano furgoncini con l’effige di Bin Laden sulle fiancate, ma tutto si limitava a ciò;i contatti con la popolazione locale erano circoscritti a quanti lavoravano presso la base, oltre la quale non potevamo uscire; la consegna era comunque di ricordare sempre che noi, lì, eravamo ospiti”. Lo stridente contrasto tra la remota bellezza della natura e la povertà che affiora nelle città non appena si superi la via principale è una costante che si offre allo sguardo dei militari in servizio:|” Non di rado davamo le nostre razioni ai bambini per strada; a Tirana, il giorno prima della partenza, dopo aver visitato il museo lasciammo la Piazza Scanderbeg e ci inoltrammo nel dedalo di vicoli e lì la miseria e l’abbandono erano la regola, quasi fogne a cielo aperto” . L’ultimo ricordo è per un episodio che, seppure in forma diversa ci ricorda il neorealismo e il nostro passato prossimo: la scaltrezza di alcuni bambini che, informati del passaggio all’euro, cominciano a chiedere la nuova moneta invece delle vecchie lire;poi sorridendo d’intesa alla moglie Antonietta, il caporale maggiore Tuozzo sveste la divisa e conclude il racconto della sua esperienza.


ASSOCIAZIONI

Il ritorno del carnevale a Buccino Mangiafuoco e trampolieri in piazza

di Marcello Nardiello opo un lungo silenzio, quest’anno finalmente la cittadinanza buccinese ha potuto rivivere i bei momenti del passato, in cui giovani e meno giovani si affaccenda-

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vano per realizzare il CARNEVALE, festa delle maschere, dei coriandoli, della baldoria in strada e dello scherzo. L’associazione turistica Pro Loco con il

patrocinio del Comune di Buccino e il contributo dell’autoscuola Nardi, ha organizzato martedì 24 Febbraio (giorno di Carnevale) una sfilata in maschera, che ha visto la partecipazione di giovani, adolescenti e non solo, accomunati da un unico obiettivo: divertirsi e far divertire. Tra i vari gruppi in maschera che hanno sfilato, si sono distinti per impegno ed originalità, il gruppo delle maschere del “Centro ricreativo per minori ed adolescenti” diretti dall’educatrice Katia Trimarco, che

ha rappresentato una scena del musical “High school musical”; ed il gruppo organizzato dall’associazione Pro Loco che si è presentato in piazza in una veste un

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po’ insolita: vescovo, prete e monaci sfilavano portando in spalla il fantoccio del Carnevale, seduto su di una bara. Il

gruppo era preceduto da un carro sul quale diversi ragazzi in maschera a ritmo di Samba, festeggiavano la morte del Carnevale recitando: “RECUJA E PACE A L’ANMA SUJA, MUORT IDD C’ABBUFFAM NUJA”. Non poteva mancare il carro con gli animali della giungla, offerto dall’autoscuola Nardi che circondato da bambini in maschera, sfilava lungo via Oleiros concludendo il corteo in Piazza Annunziata. Qui il gruppo degli artisti di strada ”Il Teatro dei Folli” di Roberto Pò, di Potenza, si è esibito con diversi spettacoli di giocolieri e trampolieri che hanno fatto da contorno ad un bellissimo e fiammeggiante spettacolo di mangiafuoco, catturando l’attenzione dell’intera piazza ed in particolar modo dei bambini. A seguire il momento da tutti atteso, il buffo processo al Carnevale accusato dei mali della comunità, terminato con il fantoccio bruciato su di un falò di ginestre. La manifestazione è proseguita poi con l’apertura di un ricco buffet offerto gentilmente dalle mamme.


ASSOCIAZIONI

Dietro le maschere: antiche tradizioni di Anna Pepe l Carnevale è un periodo difficile da interpretare. Di certo è un periodo magico di baldoria, durante il quale ci si dimentica dei problemi che la vita ogni giorno propone. E’ un intervallo che nel calendario liturgico-cristiano si colloca tra l’Epifania e la Quaresima. Riguardo all’etimologia della parola, l’ipotesi più attendibile ricollega Carnevale al latino “carnem levare”, cioè dalla prescrizione della chiesa di astenersi dal consumo della carne. Il Carnevale è quindi l’ultimo giorno prima dell’inizio della quaresima, e si caratterizza proprio dal godimento accentuato o addirittura sregolato dei beni materiali come cibi, bevande.Le prime testimonianze storiche relative a riti di tipo carnevalesco risalgono al paleolitico quando gli stregoni, durante riti

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magici e propiziatori, indossavano costumi ornati di piume e sonagli e assumevano aspetti terrificanti grazie a maschere dipinte, nell’intento di scacciare gli spiriti maligni. Per quanto riguarda le origini del nostro carnevale, vanno invece ricercate nel mondo romano, infatti, gli studiosi fanno risalire la nascita del Carnevale ai Saturnali latini, feste in onore degli dei. Durante quei festeggiamenti veniva praticato il capovolgimento dei rapporti gerarchici ed in genere delle norme sociali, sicché i plebei potevano confondersi con i nobili e viceversa grazie ad un travestimento che prevedeva l’uso delle maschere, preso in prestito dai Baccanali (festeggiamenti in onore di Bacco); lo scopo era quello di non essere riconosciuti durante le pratiche licenziose e festaiole, nelle quali i latini erano maestri.

I Fucanoj di Carmine Grieco nche quest’anno, come ogni anno, il 19 marzo, in concomitanza con i festeggiamenti religiosi in onore di San Giuseppe, nel rinnovare la tradizione popolare, alcuni gruppi di giovani volenterosi si sono impegnati nella preparazione dei falò, sebbene le condizioni meteorologiche fossero sfavorevoli. Il rituale pagano dei falò ha origini antichissime, è riconducibile ai riti propiziatori di epoca romana e medioevale che evocavano il ritorno della primavera. Nel periodo che precede la festività vengono raccolte grandi quantità di fascine, frutto degli avanzi della potatura dei vigneti ed in particolar modo degli ulivi, temporaneamente lasciate dai contadini nelle loro terre, a seguito del lavoro di ripulitura delle campagne, in attesa di essere portate nelle principali piazze del paese, dove verranno poi accesi i falò. In seguito, vengono aggiunti ai cumuli fascine di ginestre, che contribuiscono a ravvivare la serata, dando

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origine ad un sensazionale scoppiettìo e ad un’altissima fiamma. Intorno ai focolari accesi nelle varie contrade del paese, si riuniscono gli abitanti del luogo, che trascorrono la lieta serata all’insegna di canti popolari, balli e tanta buona musica folkloristica, talvolta offrendo ai passanti piatti e dolci tipici locali, tra cui “r zeppul”, “strufl”, patate e mele cotte sotto la cenere. Il momento culminante della serata, si raggiunge quando alcuni giovani si cimentano nel salto dei falò, le cui fiamme volgono ormai al termine. Il salto simbolicamente indica l’uomo che sfida e domina le forze della natura. E’ davvero entusiasmante e coinvolgente per tutti prender parte alla visione di

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Il Cristianesimo fece ordine nel complicato panorama delle festività romane e cercò di moderare quelle più smodate e trasgressive e fu così che i Saturnali divennero Carnevale. In seguito la manifestazione divenne fondamentalmente un rito di purificazione com’è provato dalla scena culminante della festa che consiste nel funerale di Re Carnevale, detentore di tutti i mali. Ad ogni modo è durante il Rinascimento che la festa carnevalesca raggiunge il massimo splendore, con danze, costumi sfarzosi e lunghe sfilate con carri allegorici che segnano una svolta della festa, amatissima nella culla rinascimentale. I festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee dove assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica.

questo gioioso scenario. Ritengo che sia di fondamentale importanza la collaborazione di tutti al fine di preservare le nostre tradizioni, come appunto quella dei “fucanoj”, che, da alcuni anni, forse per pigrizia, si tende ad abbandonare. Il recupero di questo rito deve essere per la nostra terra motivo di orgoglio, di divertimento e di ausilio, nel consolidamento dei rapporti sociali tra i giovani, in una società che purtroppo tende ad affievolirli. Il rinnovo di questa antica tradizione può inoltre entusiasmare e coinvolgere anche i meno giovani, talvolta rievocando ricordi nostalgici. Ringrazio dunque tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione e che nei prossimi anni offriranno la propria disponibilità alla valorizzazione di questo evento.


ASSOCIAZIONI

Premio la goccia d’oro

Passeggiando tra gli uliveti della valle del Tanagro Marcello Nardiello Anna Pepe Buccino il giorno 12 marzo nell’aula panel della Comunità Montana del Tanagro, si è dato il via alla seconda fase del premio, “la goccia d’oro” progetto messo in campo dalle Proloco di Auletta, Buccino, Caggiano, Ricigliano, Salvitelle, San Gregorio Magno e Sant’Arsenio, con il patrocinio della regione Campania, della provincia di Salerno, della Comunità Montana e dei relativi comuni delle Proloco. La rassegna è nata per valorizzare i migliori oli extravergini del Tanagro. L’evento è stato già coronato dal successo durante la prima fase, in cui numerosissimi turisti e non, hanno partecipato alle varie iniziative promosse sul territorio. In questa fase una commissione di esperti, rappresentata dal Dott. Raimondo Antonio (panel ufficiale COI – laboratorio ICQ Salerno), dal dott.

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Bilancio Consuntivo 2008 Il Presidente In nome della chiarezza e della trasparenza quest’anno il Consiglio della Pro Loco ha deciso di rendere pubblico il bilancio consuntivo dell’anno 2008. Il nuovo Consiglio insediatosi a maggio 2008 (Presidente: Nardiello Marcello, Vice Presidente: Salimbene Lucia, Tesoriere: Scalcione Mario, Consiglieri: Risi Lucia, Murano Biagio) ha illustrato ai nuovi soci la situazione economica e patrimoniale dell’Associazione, chiusa dal precedente Consiglio nell’anno 2007. Tale presentazione è stata illustrata in ogni suo aspetto, in modo da rendere partecipi tutti i Soci delle problematiche presenti, valorizzando una gestione quanto più ampia, familiare e chiara dell’Associazione. Nel corso della riunione di insediamento

Palmieri Raffaele (agronomo-assaggiatore) e dall’ assaggiatore Dell’Orto Polidoro, ha effettuato le analisi sensoriali sui 100 campioni di olio della campagna olearia 2008-2009, effettuando così una prima selezione, che verrà poi completata con le analisi chimiche. Produttori e consumatori hanno avuto la possibilità, attraverso degustazioni guidate, di conoscere le caratteristiche organolettiche, che permettono di valutare un olio attraverso il solo utilizzo dei sensi. Ad ogni campione analizzato sarà assegnato un punteggio raggiunto tenendo in considerazione la tabella seguente:

Il vincitore di ogni paese verrà ammesso alla finale e i primi tre classificati saranno premiati con una riproduzione artistica. Il primo classificato riceverà il gioiello in oro, il secondo in argento e il terzo in rame. La premiazione, si terrà il giorno 19 aprile presso il centro sociale di Salerno dove per l’occasione sarà allestita una mostra espositiva degli oli extravergini d’oliva e dei prodotti d’eccellenza del nostro territorio.

Analisi Organolettiche 50% Esame chimico Fisico 50% 10 % acidità 10 % Perossidi 10 % Tocoferoli vitamina E 10 % Polifenoli 10 % Δ K del nuovo Consiglio sono state decise, delle linee guida da adottare affinché si riuscisse a coprire il debito di cassa ereditato dalla precedente gestione. In questa prospettiva, come primo atto è stata deliberata l’apertura di un conto corrente di SCOPERTO per azzerare nell’immediatezza il negativo su indicato. Grazie a tali decisioni, prese all’unanimità in Assemblea e sostenute con un grande impegno da parte di tutti, la situazione debitoria del 2007 è stata quasi del tutto colmata nell’anno successivo, nonostante il 2008 abbia visto nascere nuovi eventi, tra cui basta ricordare il protocollo d’intesa tra le Pro Loco della Valle del Tanagro per la realizzazione della manifestazione “La Via dell’Olio”, che vedrà la sua fase finale il 19 Aprile con la premiazione del miglior Olio del territorio della Valle del Tanagro. Il giorno 18 febbraio 2009 l’Assemblea dei Soci riunitasi ha deliberato, approvando il bilancio -12-

consuntivo del 2008, nelle seguenti riluttanze (vedi allegato). N.B. L’associazione invita, chiunque voglia apportare il proprio contributo, ad iscriversi, per creare finalmente una grande “famiglia”, che abbia come unico obiettivo promuovere e valorizzare le risorse del territorio.Le iscrizioni all’associazione sono aperte durante tutto l’anno, compilando una domanda d’iscrizione da ritirare presso la segreteria della Pro Loco, oppure richiedendola sul sito di posta elettronica: prolocobuccino@tiscali.it


ASSOCIAZIONI

La C.R.I. premia il Comune di Buccino

I volontari di Buccino

pre stata attenta alle problematiche dell’associazione e l’ha sostenuta in questi primi 10 anni di attività, donando un’ambulanza, una sede confortevole e numerosi servizi. Ha inoltre ribadito che la Croce Rossa Italiana con questo riconoscimento ufficiale vuole ringraziare il Comune per la continua attenzione rivolta al servizio emergenza 118. Successivamente ha preso la parola il Sindaco Dott. Pasquale Via (anche lui V.d.S. ) il quale, ringraziando per l’onorificenza ricevuta, ha ribadito l’importanza sociale che tale realtà riveste per il nostro Comune e per l’intero comprensorio, senza dimenticare l’impegno e la dedizione dei volontari che instancabilmente prestano il loro operato 24 ore su 24. La cerimonia si è conclusa con la conse-

a Croce Rossa Italiana, su proposta del Comitato locale di Serre, in due distinte manifestazioni che si sono svolte, rispettivamente il 4 dicembre 2008 a Buccino e il 28 gennaio 2009 a Serre, ha insignito con una medaglia di bronzo al merito il Comune di Buccino, il Comune di Serre e l’8° Reggimento artiglieria “Pasubio”. La cerimonia, svoltasi a Buccino nel Santuario di Maria S.S.Immacolata, è stata particolarmente commovente; dopo la Santa Messa sefoto Quintino Di Vona rale officiata da Don Vincenzo Addesso, ha preso la parola il gna di attestati di merito da parte delCommissario della C.R.I. del Comitato l’Amministrazione Comunale al locale di Serre, Giovanni Addis, il quale Commissario del Comitato Locale G. ha sottolineato l’importanza della maniAddis, al Commissario del gruppo di festazione ed il perché di questa medaBuccino M. Murano, al Commissario glia. della Sezione Femminile M. T. Volpe e ai Il Commissario ha spiegato che l’AmmiV.d.S. O. Massa, C.G. Tuozzo, R. Gatta, nistrazione Comunale di Buccino è semC. Grieco, V. Caputo e L. Rumolo.

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Il Gruppo, nato nel dicembre 1997, conta attualmente 120 volontari i quali prestano servizio 118 unitamente ai medici del SAUT sul territorio dei comuni di Buccino, San Gregorio M., Ricigliano, Romagnano al Monte , Palomonte nonché sui tratti autostradali Polla/ Contursi (A3) e Sicignano degli Alburni/ Vietri di Potenza (Basentana). Nell’arco di questi anni gli interventi di emergenza realizzati sono stati più di 5000, mentre i servizi di trasporto infermi all’incirca 2500. L’impegno dei volontari va ben oltre il servizio del primo soccorso, infatti, sono numerose le iniziative che li hanno visti coinvolti, unitamente alla Sezione Femminile del Comitato Locale, per far fronte alle tante esigenze di chi si trova a

vivere situazioni di disagio. La sezione Femminile opera anch’essa in collaborazione con i servizi sociali dell’amministrazione comunale cercando per quanto possibile di rispondere alle esigenze del territorio in campo socio assistenziale.


EVENTI

Un anniversario speciale I 60 anni di matrimonio di Santino e Rosina

di Mario Chiariello Santino e Rosina sono una felice coppia della nostra terra. Abitano in Via Pera e vivono in piena serenità i restanti anni della loro vita. Domenica, 15 febbraio 2009, si sono visti accompagnati da tutta la famiglia nella chiesa di Santa Maria per festeggiare il loro 60° anno di matrimonio.La motivazione è alquanto seria e ci riporta all’anno 1949. Periodo buio della nostra Buccino, come del resto di tutta l’Italia meridionale. Santino oggi ha 84 anni. Il suo cognome è Iuorio, con soprannome “Giamatta”. E’ noto un po’ a tutti come il fedele portantino di una delle due aste delle confraternite che aprono la processione di Luglio. Rosina invece ha 89 anni e il cognome è Grieco. Il loro matrimonio era stato progettato per settembre nella chiesa di Santa

Maria, ma un grave incidente di percorso modificò il programma definito. Il fratello di Rosina, il migliore, il più bello, il più sano della famiglia, militare a Tarquinia (Civitavecchia), a causa di una banale bronchite provocata da una doccia in caserma, dopo quattro giorni morì. Una vera catastrofe a sole tre settimane dalla data del matrimonio. La costerna-

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zione di tutta la famiglia fu tanta da cancellare ogni intenzione di festeggiare. Santino e Rosina decisero comunque di sposarsi, senza arrecare offesa a nessuno. Lo fecero nella chiesa di Pompei, accompagnati dai soli genitori. Santino ebbe al suo fianco solo il papà; la mamma l’aveva perduta all’età di sette anni per bronchite (allora si moriva con molta facilità). Gli sposi, dopo la celebrazione del matrimonio a Pompei, non rientrarono al paese ma, accompagnati dai genitori, partirono per Tarquinia per recarsi sulla tomba del caro estinto. Fu fatta celebrare lì una messa in sua memoria. Pernottarono a Tarquinia. Scandisce Rosina: “il giorno dopo eravamo nella terra a zappare”. Per una vita Santino e Rosina hanno solo zappato. La terra ricevuta dai genitori era troppo poca. Presero in coltivazione le terre dei signori “a lu tierzo”: una parte del raccolto a loro e due ai padroni. Allora non c’erano i motori ma solo la forza delle braccia. E le loro braccia hanno tanto zappato, quasi all’inverosimile. Aggiunge Santino: “ Ce la siamo vista veramente nera; abbiamo mangiato pane giallo, ma la fame non l’abbiamo conosciuta. Il necessario non è mai mancato; siamo stati a faccia con la gente. A quei


EVENTI tare della chiesa. Sono le prime fotografie del loro matrimonio. Altre ne seguiranno nel ristorante dove Gerardo, il nipote, ha preparato una dedicata performance musicale. Sul volto degli sposi, durante tutta la giornata, molto imbarazzo ma anche tanta gioia di sentirsi finalmente protagonisti, con una famiglia squisitatempi non solo io, ma tutti ci siamo trovati in difficoltà. Siamo riusciti lo stesso a tirare avanti. Conosco tanta gente che è andata via e non è tornata più.Oggi ci sono le pensioni e tante assistenze, ma allora non c’era niente. C’è stato chi ha mangiato “ pane r cerza”. Oggi ci sono molte comodità, ma c’è anche troppa lagnanza. Se penso alla mia vita di sicuro posso dire che l’abbiamo passata troppo male, ma oggi siamo qui a testa alta”.E’ proprio vero, a testa alta, con tanta dignità e con una splendida famiglia che loro dà onore. Adesso nel compimento del 60° anniversario, tutti i suoi cari si sono adoprati per rendere giustizia a un diritto mancato: scambiarsi l’anello della fede, dopo 60 anni di vero reciproco ri-

spetto, nella chiesa di Santa Maria.

mente unita e amorevole.

Gerardo e Carmine, i due amati nipoti, sono al loro fianco. Gerardo è venuto dall’America per la circostanza e canterà l’Ave Maria.

Quando le foto saranno fra le mani degli anziani sposi, Santino esprimerà il suo ultimo desiderio: “Si può avere la foto con il Sindaco, un poco in ingrandimento? Me la voglio tenere nella mia camera”.

In chiesa c’è anche il Sindaco, in fascia tricolore, che solennemente dedica loro belle parole “ ... è un evento importante e indimenticabile. Santino e Rosina sono testimoni di valori che il mondo di oggi sta accantonando; testimoniano un passato legato ai valori dell’onestà, dell’etica, del sacrificio. La nostra eredità è ricca grazie al contributo di queste persone e di tanti altri che non sono più...” Dopo il rito religioso la coppia ha invitato i parenti a una foto ricordo, sull’al-

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Questo Santino chiede dopo una lunghissima vita di sacrifici. Noi lo accontentiamo e lo applaudiamo insieme alla sua bella famiglia. La redazione è felice di pubblicizzare questa storia con l’augurio di poterne pubblicare ancora altre che restituiscono valore, dignità e fierezza alla nostra comunità.


EVENTI

27 Gennaio,giorno della memoria Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. di Maria Rosa Roviello e più grandi stragi della storia si sono consumate nel più assoluto silenzio, celate al mondo dietro un muro e del filo spinato. La verità di quegli orrori, custodita negli occhi di chi li ha vissuti. Il 27 gennaio, da nove anni, in Italia ricorre il GIORNO DELLA MEMORIA, per commemorare le vittime del nazismo, del fascismo, dell’olocausto e in onore di chi, rischiando la propria vita, ha protetto e aiutato i perseguitati. Non è una data scelta a caso, si riferisce al 27 Gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, entrarono nella città e abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. La scoperta del lager e le testimonianze dei sopravvissuti mostrano, per la prima volta, al mondo, la crudeltà e l’orrore del genocidio nazista. L’apertura dei cancelli rese visibile ciò che fino ad allora era rimasto nascosto: strumenti di tortura, forni crematori. Dalla memoria di chi è riuscito a tornare, sono giunte fino a noi, le testimonianze di tali orrori. E nonostante i loro lucidi ricordi, c’è chi ha il coraggio di negare quanto è loro accaduto. Come se quei ricordi fossero frutto di una follia collettiva che avrebbe colpito centinaia

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di persone, che portano sulle loro braccia la traccia indelebile della pagina più buia della storia del XX secolo. Marchiati come bestie al macello, numeri e non più persone, cose di nessun valore. Spogliati dei loro averi, privati dei loro affetti, della loro libertà e dignità. E c’è anche chi vuole ricordare ad ogni costo, sfidando il tempo e una memoria vacillante, scrivendo, raccontando perché la memoria degli altri diventi la loro. Questo il perché della Giornata della Memoria. Tutta l’Italia, unita in una giornata carica di emozioni. A Salerno, il Prefetto Meoli, nel corso di una cerimonia commemorativa, ha consegnato, nel salone della Prefettura,ventiquattro medaglie al valore a ventiquattro salernitani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il Prefetto, con questa cerimonia ha voluto rendere omaggio alle vicende personali di questi nostri eroi. Molto significative sono state le parole da lui pronunciate in apertura alla cerimonia: “La giornata di oggi serve a ricordare il valore educativo della memoria, soprattutto per le giovani generazioni, per insegnare loro cosa può accadere quando le ideologie vengono portate alle estreme conseguenze. Serve a capire, soprattutto nella nostra società sempre più multirazziale e multietnica, il valore aggiunto che può dare il diverso, un valore che accresce la coscienza collettiva”. Alla cerimonia erano presenti anche i Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti, e tra questi, il nostro Sindaco Pasquale Via che, insieme al prefetto Meoli, ha consegnato la medaglia d’onore a quattro nostri concittadini: Robertazzi Ernesto e Scaglione Vitantonio, militari di fanteria che hanno ritirato personalmente la medaglia; Grieco Carmine, militare di artiglieria, e Russo Carlo, militare di fanteria, entrambi deceduti, per i quali sono stati riconosciuti meriti alla memoria. Profonda emozione, sorrisi e strette di mano fra i reduci della Seconda Guerra Mondiale, ma anche tanta commozione, hanno caratterizzato la cerimonia. Sono tornati alla mente tanti -16-

ricordi, molti hanno raccontato di essersi rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò o di entrare nelle SS, altri di essere stati prima prigionieri di guerra e poi “Internati militari Italiani”, finiti nei campi di concentramento e di sterminio dall’8 settembre del ’43. Tante esistenze legate, per lungo tempo, da un solo filo: la paura di raccontare la verità. Per anni sono rimasti in silenzio temendo di non essere creduti per quei racconti crudi ed inimmaginabili. Con la fine della guerra, la gente aveva voglia di lasciarsi alle spalle la miseria e l’orrore. I sopravvissuti al regime hitleriano non venivano creduti e addirittura venivano sbeffeggiati da chi metteva in dubbio la realtà degli accadimenti da loro vissuti in prima persona. Lo scrittore Gustav Meyrink diceva che quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria. In questa frase è racchiuso il senso della Giornata della Memoria. Conoscere per non dimenticare, non dimenticare per non permettere alla storia e agli uomini di commettere di nuovo questo errore.


MONDO SCUOLA

Una finestra sul liceo Università e mondo del lavoro

di Mario Panzarella ella programmazione delle attività dell’Istituto di Istruzione Superiore Assteas di Buccino riveste un’importanza di rilievo il progetto di Orientamento, mirato alla per-

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sona, alla sua valutazione e al mondo del lavoro e dell’università. Tale progetto, volto a soddisfare i bisogni degli studenti vicini al diploma, è coordinato con sensibilità e perizia dalla professoressa Maria Antonietta Cammardella, consapevole che ciascun alunno, per compiere le scelte di un indirizzo di stu-

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dio che corrisponda alle sue capacità e ai suoi interessi, deve essere informato su studi e professioni. Nel corso dell’anno scolastico corrente gli studenti delle classi quinte, al Polo Nautico di Salerno, hanno acquisito informazioni in merito all’offerta formativa dell’Università Bocconi di Milano ed effettuato una simulazione dei test di ammissione. Presso il Liceo Scientifico si sono tenuti incontri con esperti nel campo dell’Orientamento, che hanno somministrato agli studenti dei test attitudinali per la scelta dell’indirizzo universitario. A ciascun alunno è stato consegnato il profilo personale per suggerire gli indirizzi di studio più idonei alle proprie attitudini. Sempre a Buccino, nella nostra sede scolastica, esponenti del corpo della guardia di finanza, hanno illustrato ai ragazzi il piano di arruolamento nell’arma e le attività inerenti. Le visite all’Università “L’Orientale” di Napoli e al campus universitario di Fisciano, presso la Facoltà di Ingegneria, hanno ulteriormente ampliato il campo di informazione offerto agli alunni. Prossimamente sono previsti incontri con rappresentanti dell’Università Europea di Roma e dell’Università di Siena, nonché la partecipazione all’Expo di Atripalda, dove gli studenti potranno partecipare ad incontri di orientamento per la scelta universitaria. Alla Professoressa Cammardella va riconosciuto il merito di aver programmato gli interventi in maniera efficace ed innovativa rispetto agli anni precedenti. La programmazione esterna ed interna delle attività di orientamento, da lei predisposta, costituisce per gli alunni, una preziosa opportunità per compiere un’esperienza orientativa e formativa, che si configura anche come occasione per sperimentare delle capacità pratiche ed attitudini che non sempre emergono nell’ambito didattico.


SVILUPPO & TERRITORIO

Raccolta differenziata La nuova isola ecologica di Pasquale Caputo acciamo il punto della situazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti a Buccino partendo dai risultati raggiunti e fino alle strategie che eventualmente si stanno mettendo in atto. Poniamo delle domande all’assessore all’ambiente dott.ssa Maria Antonietta Boffa.

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Come sta andando la raccolta differenziata nel nostro Comune? Bene, ma si potrebbe fare molto di più. Abbiamo chiuso il 2008 con una percentuale media di raccolta differenziata del 45% e i primi mesi del 2009 ci vedono attorno al 55%, quindi con una media del 50%. Media che deteniamo da quando abbiamo iniziato nel 2001 senza riuscire, durante tutti questi anni, ad incrementare la percentuale. In un paese piccolo come il nostro, invece, la raccolta differenziata si dovrebbe attestare ben oltre il 70%. Consideriamo, inoltre, che la legislazione in materia ci impone il raggiungimento di traguardi sempre più ambiziosi (entro il 2010 dovremmo raggiungere il 65% di raccolta differenziata) e che, anche i criteri per la concessione di finanziamenti ai Comuni passano attraverso la valutazione della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal singolo Ente Come mai questa difficoltà a migliorare?

Probabilmente perché le persone non hanno ancora capito l’importanza del semplice gesto di separare i rifiuti. Io credo che la raccolta differenziata sia una cosa che nasce da dentro, una questione di sensibilità. La molla che la fa scattare cambia da persona a persona: c’è chi è sensibile al discorso ambientale, chi a quello economico, chi pensa alla generazioni future, ecc. Sicuramente bisogna insistere con campagne di sensibilizzazione sull’argomento. Le scuole come sono coinvolte in questo discorso? Le scuole potrebbero, certamente, essere

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un ottimo veicolo presso le famiglie, inoltre i bambini sono i futuri cittadini del domani, quindi è nostro dovere educarli al rispetto dell’ambiente e fare in modo che vivano un mondo più pulito del nostro. Proprio per questo tutti gli anni l’Amministrazione organizza incontri nelle scuole del territorio con esperti di tematiche ambientali in generale e di raccolta differenziata in particolare. All’inizio del corrente anno scolastico il Comune di Buccino ha distribuito a tutte le classi delle scuole ricadenti sul territorio comunale (materne, elementari, medie e superiori) quattro cestini colorati per effettuare in classe la raccolta differenziata di carta, plastica, alluminio e indifferenziato. Ovviamente occorre la collaborazione del personale docente e non docente affinché la raccolta differenziata non resti solo “teoria” ma diventi una prassi quotidiana da riportare anche nelle famiglie. Spesso si vedono rifiuti abbandonati lungo le strade, che cosa si sta facendo in merito? Nonostante le diverse campagne di informazione, fatte dal Comune di Buccino, il problema continua a persistere, tant’è che il Comune si è dovuto attrezzare con un sistema di videosorveglianza. L’abbandono di rifiuti lungo le strade è un atto bieco ed incivile che una recente legge (art. 6 del D.L. 172/2008) punisce come reato penale con la reclusione fino


SVILUPPO & TERRITORIO

a cinque anni. Speriamo sia un deterrente per chi continua ad imbrattare il nostro territorio. Ci sono delle novità che riguardano la raccolta dei rifiuti? Sì, da diversi mesi è stato istituito, presso l’isola ecologica in Località Costa del Corvo, il centro di raccolta RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raggruppati in cinque categorie: R1 = grandi apparecchi di refrigerazione cioè, frigori-

feri, congelatori e condizionatori; R2 = lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde ed altri grandi apparecchi elettrici; R3 = tv, monitor, schermi LCD e al plasma, cornici fotografiche; R4 = apparecchiature informatiche, telefoni, piccoli elettrodomestici, apparecchi di illuminazione privi di lampade, giocattoli ed Hi-Fi; R5 = sorgenti luminose cioè, tubi fluorescenti, lampade a scarica e a risparmio energetico. La novità è che

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per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei RAEE non comporta più oneri a carico del Comune. Da alcuni mesi, inoltre, abbiamo esteso il sistema di raccolta differenziata a tutte le aziende dell’Area Industriale di Buccino, presso le quali saranno recuperati ed avviati al riciclo una grande quantità di preziosi imballaggi (carta, cartoni e plastica) che sicuramente contribuiranno ad elevare la percentuale di raccolta differenziata di questo Comune. Il progetto per l’isola ecologica a che punto è? Il giorno 27/02/2009 è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione dell’isola ecologica che inizieranno entro il giugno 2009. L’isola ecologica sarà un moderno e funzionale centro di raccolta, attrezzato, presso il quale potranno essere conferiti tutti i giorni, nell’orario di apertura, le varie tipologie di rifiuti urbani differenziati, compresi: oli usati, rifiuti pericolosi ed abiti usati. Con la realizzazione dell’isola ecologica potrà essere implementato un sistema di premialità, con incentivi economici per quei cittadini che separeranno correttamente i rifiuti.


SVILUPPO E TERRITORIO

Nonni da prendere ad esempio Servizio di volontariato civico delle persone anziane Lucia Risi e MarioChiariello er l’anno scolastico 2008/2009 è stato attivato il primo progetto “Nonno Civico”. Il progetto, partito in via sperimentale il 1 ottobre 2008, è attivo tutt’oggi ed ha l’ambizione di coprire in futuro tutte le scuole, materne, elementari e medie della città volceiana. Non si limiterà comunque ad essere un semplice “servizio” offerto alla scuola. La presenza dei “nonni” in diversi momenti della vita scolastica continuerà ad essere un elemento di quella progettazione complessiva, volta a restituire ai bambini la possibilità di raggiungere la scuola in autonomia e di vivere e scoprire il loro quartiere in sicurezza. Obiettivo principale del proggetto è la realizzazione di una città più a misura di bambino: il progetto “NONNO, FAI IL CIVICO”? approvato dal comune di Buccino il 20 Maggio 2008, si colloca fra quelle iniziative che prefigurano una città “amica” dei suoi abitanti, dove il quartiere e la strada non vengono percepiti come territori ostili irti di pericoli, ma luoghi popolati da figure amiche, dove sperimentare percorsi autonomia e conoscienza. Il Progetto vede protagonisti cinque “nonni”in tutto : Trimarco Francesco (Franchin r’Francacchion), Costa Salvatore, Trimarco Francesco (Ciccia u’ bidel), Comitangelo Giuseppe ( Sorpepp ) e Zinno Pasquale ( Sticchion’). Già da diversi mesi operano principalmente nelle scuole, nelle aree educative e ludiche frequentate dai ragazzi. Sono presenti in numero di tre davanti alla scuola materna-elementare del Borgo e in numero di due davanti alla scuola elementare-media di San Vito, dove svolgono funzioni di vigilanza e sorveglianza controllando l’entrata e l’uscita dei bambini. Li aiutano nell’attraversamento della strada, moderano i comportamenti degli automobilisti più indisciplinati e collaborano con i genitori per evitare la sosta selvaggia e l’ingolfamento dello spazio di fronte all’ingresso. Il nonno ci-

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vico ha anche il compito di monitorare nelle aree di gioco, segnala eventuali problemi e necessità d’intervento. Svolge compiti di assistenza, tutela e vigilanza ambientale (prevenzione atti di vandalismo, salvaguardia ambientale, segnalazioni danni). Il tutto richiede un impegno di tempo molto esiguo che i nostri nonni prestano, gratuitamente, con passione e dedizione. Con le giornate di sole e con la pioggia. Un onere non lieve. Ma se si considera che alcuni di loro sono nonni per davvero si comprende che il sacrificio è ricompensato dalla gioia dei nipotini che godono nel vederli all’entrata e all’uscita. A noi del giornale la loro presenza e l’importanza del ruolo rivestito non sono passati inosservati. Abbiamo sentito il dovere di dedicare, a questa realtà buccinese, un poco della nostra attenzione. Non poteva esserci modo migliore di costruire un incontro tra loro e i bambini

della scuola per ascoltare gli uni e gli altri e raccogliere dal vivo impressioni e testimonianze. La nostra domanda provocatoria, diretta a bambini e ragazzi, è stata “Chi sono questi signori ?” La loro risposta “ sono i vigili” “controllano le macchine”. Solo fra i più grandi, i frequentanti la media, c’è stato chi ha riconosciuto la vera funzione di vigilare sugli alunni. E’ scaturita una considerazione riassuntiva che il vero nobile ruolo del Nonno Civico non era giunto chiaro ai diversi bambini. Un vero peccato. E’ una distrazione su cui sarebbe opportuno ritornare. E’ una leggerezza da non trascurare. Gli stessi nonni civici, a incontro ulti-20-

mato, hanno ravvisato la necessità di mettere in atto un percorso didattico per meglio mettere in luce la loro figura. Rammenta Salvatore Costa “ Noi non siamo vigili urbani. Siamo qui a proteggere il bambino non solo dai pericoli delle macchine, ma da ogni tipo di prepotenza fra compagni. Teniamo sotto controllo i loro comportamenti. Tutto questo non solo quando siamo in divisa. Il nostro zelo ci porta ad intervenire anche quando siamo fuori servizio. Aggiunge Franchino Trimarco “ Sarebbe bello che i ragazzi ci riconoscessero, oggi e sempre, come persone affidabili a cui potersi rivolgere in ogni momento di difficoltà. Di problemi oggi ce ne sono tanti e li conosciamo.” Il nonno Giuseppe Comitangelo ha suggerito la opportunità di avere un incontro diretto con le classi e la necessità di coinvolgere non solo i bambini ma anche i genitori e le insegnanti. Prima di lasciare i nonni, abbiamo loro chiesto se i bambini, davanti la scuola, si fermano a salutarli. Risponde Franchino Trimarco “ Passano tutti dritti. C’è solo una bambina piccola e un bambino che salutano sempre. Mi fanno tanta tenerezza... e mi lasciano molto contento. L’incontro avuto con i nonni civici e con la scuola ha lasciato tutti soddisfatti, non per l’efficienza dei risultati, ma per la necessità emersa di ritornare con attenzione sull’argomento per poter lavorare in concerto tra famiglia, scuola e giornale. La redazione ringrazia la scuola nelle figure della Dirigente scolastica Antonietta Cembalo e delle responsabili di plesso prof. Petolicchio e ins. Scaringi per la cordiale accoglienza e per la disponibilità offerta a collaborare nelle eventuali prossime iniziative. Sarebbe davvero un successo civico se molti dei bambini, dei genitori e degli insegnanti, oggi distratti, riuscissero a regalare ai nostri nonni un saluto di amicizia e di gratitudine nei prossimi mesi. Ci vuole poco per rendere felici. Con ancora meno possiamo contribuire a cambiare anche noi stessi. Basta imparare ad osservare.


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Volcei Viaggi: una giovane realtà Quando una passione diventa fonte di guadagno

Nicola Solitro a qualche anno l’agenzia “Volcei Viaggi” arricchisce il tessuto economico di Buccino, a dimostrazione di una vivacità imprenditoriale che contribuisce ad ampliare e modernizzare il quadro dei servizi disponibili sul territorio. Nell’agenzia, il titolare Biagio Murano, sorridendo ad una coppia di clienti in uscita, si concede una pausa per la nostra intervista. Come nasce l’idea d’investire nel settore del turismo? Era un sogno nel cassetto, lavoravo in fabbrica ed ho avuto la fortuna d’incontrare i signori Ammirati, (di S. Giuseppe Vesu-

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viano) che dal 1978 operano nel settore; essendo loro originari di Buccino, avevano in mente di aprire qui un’attività e qui, i nostri sogni si sono incontrati. E’ stata una scommessa. Con quali aspettative? Come ogni giovane imprenditore, avevo la speranza che tutto andasse per il meglio, infatti, così è stato. La gente ha capito l’importanza del nostro servizio che ha dato un’ulteriore contributo alla crescita del paese Quali le difficoltà iniziali? Sicuramente l’aspetto burocratico. Non è facile aprire un’agenzia! Per gestire l’agenzia sono necessarie diverse figure importanti, come il direttore tecnico e operatore turistico. L’incontro e i suggerimenti del dott. Am-

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mirati Pasquale, la conoscenza di un’agenzia gia affermata, hanno reso meno traumatico l’impatto iniziale. A loro la nostra riconoscenza per l’alta formazione dataci. A distanza di tre anni quali sono i risultati? I risultati sono in crescita. Ma dobbiamo ricordare che per far si che un’agenzia di viaggi funzioni correttamente la stessa dovrebbe raggiungere un fatturato minimo di cinquecentomila euro annui, considerando ovviamente un medio bacino d’utenza. Nel tuo lavoro contribuisci a promuovere il Parco Archeologico Urbano dell’Antica Volcei. Da “addetto ai lavori” come vedi lo sviluppo turistico a Buccino e cosa suggeriresti? Bella domanda! Noi, come agenzia, abbiamo proposto all’amministrazione di collaborare, creando un pacchetto che venga promosso dalla stessa e dai tour operator, anche in previsione dell’imminente apertura del museo. Le risorse da investire sono notevoli e la crisi attuale, certo, non lascerà molte risorse agli enti locali...speriamo che la risposta sia comunque positiva. Come vedi il futuro? Con una sola parola: ottimista! Incrociando le dita! Cosa è per te il viaggio? Rispondo con il saluto che un amico mi rivolge sempre quando mi incontra: “Ginè la vita è nu’ viagg’!” Chiudiamo con la frase di Guy De Maupassant che campeggia sul sito dell’agenzia “ Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno...” www.volceiviaggi.it


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Treno verde di Legambiente Presentazione del progetto DeguStazioni

di Maria Rosa Roviello ’ ripartito il Treno Verde. Legambiente insieme con le Ferrovie dello Stato, dal 1988, promuove una campagna itinerante di monitoraggio scientifico e di educazione ambientale. Un vero e proprio convoglio viaggia di stazione in stazione trasportando iniziative di informazione e sensibilizzazione sui temi dell’ambiente, ospitando nei suoi vagoni mostre e work-shop interattivi che hanno come tema portante l’ambiente. Il 27 febbraio un nostro concittadino, Anni bale Di Leo, ha presentato all’interno del Treno Verde un suo progetto turistico. Per saperne di più gli abbiamo rivolto qualche domanda. Cosa ti ha spinto a realizzare questo progetto? “Sono uno studente di economia del turismo, quindi risulta evidente il mio campo di interesse, mi occupo di politiche dello sviluppo turistico e di trovare soluzioni che soddisfino sia la domanda che l’offerta turistica del territorio.” In cosa consiste il progetto DEGU…STAZIONI, in sintesi? “La parola stessa dovrebbe renderne il senso: degustare in stazione, non solo prodotti tipici del territorio, ma vivere anche una straordinaria esperienza. Ho pensato di farlo per dare rilievo alle ri-

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sorse e ai prodotti tipici della nostra terra. E’un progetto che, in collaborazione con Legambiente, vuole promuovere un turismo responsabile ed eco sostenibile, riqualificare le piccole stazioni in degrado, che hanno un notevole flusso turistico, soprattutto nella stagione estiva. Si vuole dare al turista la giusta accoglienza e le strutture adeguate, si cerca di riqualificare le stazioni puntando a trasformare un non-luogo in un punto di accoglienza e quindi nel biglietto da visita del posto che stiamo andando a visitare. Si tratta di un’azione di welcome e first-contact, ovvero di benvenuto e di primo contatto per i turisti, che in questo modo vengono informati su ciò che offre il territorio (pernottamento, promozione dei prodotti tipici, divertimenti, ecc ). Inoltre si vuole incentivare la mobilità sostenibile, usando mezzi di trasporto alternativi, quali appunto il treno o, il metrò del mare. Con questo non si vogliono isolare i paesi sprovvisti di stazione, infatti, potrebbero partecipare a tale iniziativa, anche i paesi senza stazione ferroviaria che vogliono promuovere le bellezze naturali ed artistiche che possiedono. Non a caso, due dei grandi attrattori regionali, ovvero la Certosa di Padula e le grotte di Pertosa-Auletta, ne sono sprovviste.” Nello specifico, parlaci di Degu…stazioni. “Legambiente insieme con le Ferrovie dello Stato mi ha permesso di presentare tale progetto con una conferenza a cui ha fatto seguito la degustazione dei prodotti tipici delle nostre zone; colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente le aziende agricole Candela, Valitutto, Ursi e Lizzadri che mi hanno fornito i loro prodotti biologici. Nel presentarli al pubblico ho, naturalmente esaltato la loro genuinità e la cura con cui sono stati prodotti, senza l’utilizzo di OGM, di pesticidi e di quant’altro ne possa modificare la naturale bontà.” Qual è stata la risposta del pubblico? “Il pubblico ha subito mostrato grande interesse. I presenti hanno partecipato attivamente, incuriositi dal progetto. Mi hanno fatto molte domande sulla sua -22-

progettazione, sui costi, sull’esecuzione e sul futuro di questa iniziativa che potrebbe ripetersi perché si tratta di un progetto rinnovabile e complementare con altri tra cui: Salvalarte, Piccola Grande Italia ed Ecostrutture, tutti votati a promuovere uno sviluppo eco-sostenibile nel pieno rispetto dei beni naturalistici e culturali di cui siamo in possesso”. Nella realizzazione di Degu…stazioni, quali difficoltà hai incontrato? “In questa fase iniziale non ho avuto particolari difficoltà, è solo la punta dell’iceberg. La realizzazione vera e propria avverrà in questa primavera-estate quando verrà effettuato un primo esperimento nella stazione di Paestum, solo allora sapremo se il progetto avrà attecchito, ma sono fiducioso. Le opportunità sono tante e molto interessanti, si consoliderebbe il turismo regionale, inoltre darebbe alle aziende private l’opportunità di alzare il livello qualitativo dei servizi da loro offerti attraverso una libera competizione. Spero, ora, che il passo dalla fase progettuale a quella esecutiva sia breve. Vorrei, ancora una volta, ringraziare quanti mi hanno fornito i mezzi per realizzare il progetto e, in modo particolare porgo un saluto alla portavoce del comitato cittadino Stazionati di Capaccio-Paestum, al Presidente di Legambiente Campania, Michele Buonuomo e all’assessore all’ambiente del Comune di Buccino, la dottoressa Maria Antonietta Boffa.” Dall’ esperienza di Annibale Di Leo possiamo trarre un importante insegnamento, quello, fondamentale, di perseguire con ostinazione i nostri obiettivi, e quello non meno importante di puntare su quanto abbiamo di più prezioso, anche se apparentemente insignificante per noi che, quotidianamente lo abbiamo sotto gli occhi. Un’iniziativa come questa dovrebbe diventare il trampolino di lancio per progetti più ambiziosi, per valorizzare i nostri piccoli paesi che sono piccoli solo per modo di dire e che in realtà sono lo scrigno di preziosi tesori artistici e naturali che, insieme con il loro bagaglio di antiche tradizioni, tramandate di generazione in generazione, rappresentano la vera forza di una regione come la nostra, fatta di tanti meravigliosi posti da conoscere,visitare e condividere.


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“ La chioccia”: asilo nido e ludoteca Una bomboniera educativa e ricreativa da sostenere di Angela Sacco all’idea di una giovane imprenditrice, Maria Di Leo, nasce qui a Volcei una ludoteca micronido, una grande “scommessa” per la realtà di un piccolo paese. Noi l’abbiamo incontrata. “Questo progetto- dice Maria - nasce dalla passione per i bambini e dall’esigenza di creare un luogo accogliente dove i piccoli possano giocare e interagire con altri bambini. Non essendoci a Buccino una realtà simile ho voluto anticipare i bisogni e fare qualcosa di nuovo.” In questa sala polifunzionale, piena di colori con un grande Winnie Phoo disegnato sullo sfondo Maria, col suo fare dolce e garbato, ci fa visitare le altre stanze della struttura da lei progettata: c’è una sala da riposo con delle “cullette” dove i bambini possono riposare, ci sono i bagni a misura di bimbo, tutto molto caldo e accogliente. La struttura offre anche il servizio di baby-parking destinato ai clienti saltuari e a quanti hanno bisogno di lasciare solo per qualche ora il loro bambino, il servizio di dopo-scuola per le medie e le ele-

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via Magaldi Industrie mentari e l’organizzazione di feste di compleanno. “La risposta dei genitori- ci viene detto - è stata abbastanza positiva, considerando la realtà in cui si andava ad investire e la possibilità per molte famiglie di poter contare sull’aiuto dei nonni; tuttavia per agevolare coloro che lamentavano di non poter affrontare la spesa ho proposto tariffe molto elastiche”. Le aspettative, anche in virtù di una preliminare indagine di mercato condotta per valutare le potenzialità dei numeri,

La Chioccia

sono forti e Maria ne trae ottimismo e determinazione. Sulle note dello Zecchino d’oro, le sue parole sfumano e il nostro incontro volge al termine.

LE COSE CHE HO IMPARATO Dite: è faticoso frequentare bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E‘ piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all‘altezza dei loro sentimenti. Tirarsi,allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli. J. Korczack

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SPORT

Volcei Volley, la pallavolo a Buccino Ventidue anni di attività tra ricordi e presente di Davide Di Leo

La Volcei Volley ieri Aggregazione, gruppo, fair-play, forma fisica, sviluppo della crescita sono solo alcune parole che fanno parte del DNA di uno sport, che qui a Buccino, vede protagonista la Volcei Volley . Come società sportiva la squadra nasce nel lontano 1987 su inziativa di tre amici: Pasquale De Lucia (primo presidente della società), Pasquale Isoldi e Mario Zitarosa, appassionati di questo sport, che di lì a poco avrebbe regalato le prime soddisfazioni a livello nazionale, con una squadra da sogno, l’Italvolleyguidata da Julio Velasco. Questo trio di amici, ben prima di quell’onda vincente per i colori nazionali, coinvolse tutti quei ragazzi che, non potendo giocare a calcio in quanto il campo era inutilizzabile, si riversarono nella pallavolo. I primi ragazzi iniziarono ad allenarsi in una palestra di Battipaglia, per poi approdare nella palestra del Liceo Scientifico Assteas (allora Parmenide). Nei ricordi dell’attuale responsabile tecnico, Mario Zitarosa, rimane indelebile la prima vittoria contro la squadra di Polla “il primo anno vincemmo una sola partita, ma fu una grande festa, ci sem-

brava di aver vinto il campionato, una gioia incredibile che gratificò gli sforzi di una neonata squadra e di un neonato sport a Buccino.”, dice Mario. Nei prossimi numeri parleremo di coloro che hanno fatto parte di questa realtà sportiva buccinese, dei successi e dei progressi che si sono avuti negli anni. Un’ amarcord tale da rendere indimenticabile l’esperienza di una squadra, che attraverso alti e bassi, ha fatto appassionare molti ad uno sport poco conosciuto, ha regalato emozioni ed ha visto partecipare molti ragazzi e ragazze di Buccino e dei paesi vicini. La Volcei Volley oggi Nella stagione 2008- 2009 con la presidente Vincenzina Nitto, la società ha avuto un boom di iscrizioni e ha potuto formare ben quattro squadre, tutte facenti parte della sezione Under e Mini-

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volley del campionato FIPAV di Salerno. Gli iscritti a Buccino sono 20 ed hanno partecipato a due concentramenti, uno al Pala-Cus di Lancusi ed un altro a Bellizzi. Nel primo concentramento la nostra squadra ha vinto 15 incontri su 16 classificandosi al primo posto, battendo le squadre più titolate della provincia, tra cui l’Indominta Salerno, la Pallavolo Battipagliaed altre. La sezione Under 16 femminile ha da poco terminato il suo campionato iniziato a gennaio, con 4 vittorie su 12 partite, e si è classificata al quarto posto, sfiorando la qualificazione alla fase successiva. C’è da dire che la squadra è stata un po’ penalizzata da una rosa meno ampia rispetto agli anni precedenti. “La società Volcei Volley ringrazia le atlete che si sono impegnate molto sia durante le partite che agli allenamenti”, riferisce il responsabile Mario Zitarosa. Le atlete della Under 16: Catone Martina, La Petina MariaTeresa, De Rosa Rosita, Salimbene Antonietta, Catone MariaGrazia, Tuozzo Sara, Murano Roberta, intervistate prima di una partita, hanno detto che praticano questo sport da cinque anni, e che hanno visto crescere in loro la passione per la pallavolo giorno dopo giorno. Le ragazze, inoltre, affermano che la pallavolo ha insegnato loro a rispettare gli avversari e le compagne di squadra, a non arrendersi mai e a confrontarsi con gli altri.


SPORT

Campionato di prima categoria Volpe: punterò sui giovani Umberto Nitto Amedeo Calella bbiamo intervistato il neopresidente della Buccinese Mario Volpe, una persona simpatica, cordiale e con le idee chiare. Condividiamo i suoi obiettivi, primo tra tutti la crescita del settore giovanile. Durante l’intervista dalle sue parole si capiva quanto fosse legato alla squadra e alla Società ed ha dimostrato di avere tutte le intenzioni per realizzare i suoi progetti futuri. Chiedo ai componenti della Società di collaborare e lavorare intensamente al fianco del Presidente e noi della redazione offriremo il nostro contributo, per quanto sia possibile, affinché la Buccinese possa raggiungere eccellenti traguardi. Per lei, il ruolo di Presidente, è solo una posizione riconosciuta dalla Società o il frutto di una grande passione per il calcio? “È principalmente la mia grande passione per il calcio ad avermi indotto a ricoprire la carica di presidente, abbinata al mio desiderio di far maturare e crescere il gioco del calcio a Buccino. Ovviamente ringrazio l’intera Società per il supporto che mi ha offerto riconoscendomi Presidente della F.C. Volcei.” Come nasce il forte interesse per il calcio? “È nato con me! Ha la mia stessa età. Fin da piccolo ho frequentato i campi di calcio ed ho sempre ricoperto il ruolo di portiere. Ho giocato in tante squadre locali, ma la mia esperienza più significativa è quando ho militato nella squadra

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di Palomonte e di Salvitelle.” Non ha mai giocato nella Buccinese? “Sì, solamente per una stagione, tra l’altro una delle ultime prima che il nostro adorato campo ci abbandonasse”… Parliamo del presente. È difficile essere Presidente? “Questo è il mio primo anno di presidenza. Devo confessare che in un primo momento ho riscontrato delle difficoltà, soprattutto nella gestione della Società; ora, però, l’esperienza di questi mesi mi ha permesso di capire e d interpretare le diverse problematiche che si presentano, consentendomi di risolverle nel miglior modo possibile.” Qual è il suo principale obiettivo? “La crescita del settore giovanile, sia dal punto di vista sportivo che da quello umano. I nostri ragazzi rappresentano il futuro della Società. Nelle ultime partite, alcuni di loro, hanno esordito nel campionato di prima categoria, dandogli così la possibilità di iniziare esperienze significative. Un secondo obiettivo, invece, riguarda l’organizzazione della società: chiedo a tutti i miei collaboratori una maggiore partecipazione ed interesse per la squadra”. In che senso?

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“Far parte della Società significa dare un piccolo contributo in termini di partecipazione attiva: invito tutti ad essere più presenti durante le partite in trasferta che, purtroppo, registrano l’impegno delle solite tre o quattro persone e, desidererei, che tutti svolgessero con precisione i propri ruoli”. Come si esprime, invece, sui calciatori della prima squadra? “Fortunatamente la nostra rosa è composta da ragazzi intelligenti ed educati, sempre presenti agli allenamenti. È da tenere in considerazione che la maggior parte di loro proviene da Salerno e da Cava de’Tirreni.” Qual è il giocatore che si è particolarmente distinto quest’anno? “Dal punto di vista sportivo e disciplinare si sono distinti un po’tutti, però in modo particolare mi ha sorpreso l’atteggiamento di Imbrenda A. (p’rrozza) che, dopo alcune incomprensioni verificatesi due anni fa, è ritornato a giocare a Buccino dimostrando serietà ed impegno.”


POLITICHE SOCIALI

Lettera aperta Genitori: una volta era un mestiere, oggi è una missione

di Michele Ferruccio Tuozzo arissimi genitori, negli ultimi tempi, l’uso delle droghe da parte dei giovani, stando a statistiche e studi specifici, è diventato il problema più importante in quasi tutti i paesi industrializzati. Secondo una ricerca condotta in Francia qualche tempo fa, da un’unità dell’Istituto Nazionale della Salute e della Ricerca Medica, un ragazzo su due e una ragazza su tre fumano almeno 18 sigarette al giorno e consumano regolarmente alcool e droghe leggere il 59% dei ragazzi e il 35% delle ragazze Questo accade in paesi come la Gran Bretagna, la Germania, la Francia, l’Italia, la Svezia, ecc. In tutti questi stati si cerca, ovviamente, con ogni mezzo di prevenire gli effetti negativi del consumo di droga. In che modo? Questo l’interrogativo, varie sono le risposte. A mio modesto avviso (e fortunatamente non solo), bisognerebbe innanzitutto informare, con la “I” grande, in modo obiettivo i giovani sul pericolo delle droghe con l’inserimento nelle scuole di corsi specifici sulla droga e sulle caratteristiche delle diverse

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droghe; si dovrebbe poi combattere seriamente il mercato degli spacciatori, siano essi grossi che piccoli, e cercare di migliorare le condizioni di vita dei giovani rendendoli partecipi di tante attività sane che stanno al di fuori del mondo della droga come attività sportive e culturali. Or dunque, accertata la vastità e la tragicità del fenomeno, considerata l’esistenza di un proverbio narrante che tutto il mondo è paese, constatato il fatto che tra i giovani del nostro territorio vivono anche i miei figli, proietto la pellicola del problema (naturalmente con le dovute proporzioni) sulla realtà che attanaglia anche la mia comunità e che di riflesso mi rimanda un quadro non certo soddisfacente: giovani deboli di fronte alla vita, di fronte allo sforzo, di fronte all’ostacolo; giovani delusi e arrabbiati nei confronti di questa società indifferente; giovani stanchi di essere eterni precari, consapevoli del fatto che non esiste nessuna realtà in cui si possono affermare e che, di conseguenza, si rifugiano nell’immaginario più “positivo” e illusorio che offrono le droghe e l’alcool; giovani illusi di conoscere il confine tra droghe leggere e droghe pesanti e che quindi si vantano di essere in grado di non oltrepassarlo; giovani persi in falsi paradisi e uniti in pseudo gruppi ma in realtà totalmente soli. Ed è triste essere soli in un mondo frenetico, essere soli fra tanto rumore… E’ per tutto ciò e per tante ragioni ancora che mi rivolgo, come padre e come persona impaurita, a Voi genitori, all’istituzione famiglia. Credo fortemente, infatti, che oltre a quanto scritto prima, il com-

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pito principale per la risoluzione del problema spetti maggiormente alla famiglia. Spesso, molto spesso, per svariate ragioni, risulta essere distratta sui veri problemi dei figli, spesso molto spesso, risulta essere assente nei momenti critici dell’adolescente. Da padre, da persona sensibile e realista, sento l’obbligo di rivolgermi a tutti voi genitori (me compreso); noi, in questo mondo frenetico, difficile e avido, stiamo consumando l’esistenza in nome di quello che un giorno era considerato un mestiere e che oggi è diventato una vera e propria missione (talvolta impossibile), esortando tutti a stare più vicini ai propri figli, a parlare con loro cercando di scavare nel loro animo, cercando di esplorare le loro menti, informandosi sulle loro reali speranze. Oggi i nostri ragazzi vivono nel benessere e non hanno niente. Vivono nella vita apparentemente tranquilla e sono frustrati o angosciati. E l’angoscia non si cura certo regalando l’auto nuova, l’abbonamento allo stadio, l’ultimo tipo di telefonino, l’abbonamento a Sky, non si combatte gonfiando loro il portafogli. Con i figli dobbiamo dialogare, dobbiamo cercare di capirli, comprendere i loro turbamenti, dobbiamo cercare di esplorare le loro ferite interiori onde poter alleviare il dolore. Con il resto delle istituzioni (scuola, politica, ecc) dobbiamo stare più tempo vicini a loro perché oggi i nostri figli sono semplicemente aquiloni sbattuti dal vento in una società indifferente ed egoista … Nella sua lettera alla figlia che si drogava Luciano Doddoli scriveva: “… l’emarginazione comincia al di qua della porta di casa, essa è un istinto di natura conservativa che ci tramandiamo di generazione in generazione, come armi antiche appese al muro…”


SPAZIO LAVORO

La Filcot chiude Si fa sentire la voce degli operai

di Ivan Re l 9 Marzo scorso, si è tenuto presso la sede comunale un incontro sulla crisi economica che ha colpito la Filcot e con essa 55 operai che si ritrovano ormai da un anno in cassa integrazione, con soli 750 euro mensili. Erano presenti il sindaco Pasquale Via, il consigliere provinciale Nicola Parisi, Domenico Senatore consigliere comunale con delega al lavoro e alla zona in-

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dustriale, l’assesore Boffa Maria e i consiglieri Diego Basta e Domenico Murano, l’amministratore dell’azienda Franco Marcora, i sindacati della CGIL , CISL e UIL e ovviamente alcuni operai. Il periodo di crisi investe l’apparato industriale e in particolar modo il settore del tessile a causa del costo eccessivo dell’energia che, se in tutta Europa è pari allo 0,07%, nella nostra penisola aumenta, arrivando allo 0,14%. L’industria tessile non ha mai ricevuto un sostegno concreto per contenere i costi, arrivando così ad un crollo della

Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno Questa è la storia di quattro persone, chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un avoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma nessuno lo fece. Qualcuno si adirò perchè era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno capì che Ognuno lo avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perchè Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

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domanda e passare dai 900.000 fusi di filato del 2005, ai 100.000 attuali; di questo problema si è interessato anche il Ministro dell’Industria Claudio Scajola che aveva chiesto di detassare il costo dell’energia in Italia, ma ricevendo il no dell’Unione Europea. Quello energetico è senza dubbio un grave problema e la ricerca di fonti d’energia alternative può contribuire a renderene sostenibile il costo per le imprese. Di questo avviso è il consigliere Nicola Parisi, che interviene, rimproverando all’amministratore Franco Marcora di ridurre la chiusura della fabbrica al solo costo energetico, mentre è necessario dare vita ad un nuovo progetto industriale, senza speculazioni e che salvaguardi i lavoratori. Molto vicina agli operai e al sindacato è, ,dunque, l’azione dell’amministrazione comunale che punta su nuove fonti di energia, cercando di svolgere delle operazioni sul territorio come la creazione di un nuovo parco eolico. I sindacati e gli operai sperano che la soluzione e la certezza dell’attività arrivino in tempi stretti, perchè persone con un’età media di 40 anni sono “ anziane” per cercare una nuovo posto di lavoro, soprattutto in questo periodo di precariato e di crisi economica.


PENSIERI E PAROLE

8 Marzo La metà del cielo

fendesse il pane ai nostri figli, alle nostre famiglie e ci preservasse dal freddo e dalle miseria”, rivendicandolo con queste ’8 Marzo ha radici lontane. Esso si stesse parole. E fu proprio il 2 Giugno snoda in un secolo di storia, che ha dello stesso anno che le donne italiane, visto nascere guerre, cadere ideoper la prima volta nella storia, contribuilogie, muri infrangersi e ricostruirsi. Un vano con il voto alla nascita della Repubcammino lungo e complesso. blica. Un secolo fa, nell’inverno del 1908 a L’8 Marzo 1947 fu il primo e vero giorno New York, le operaie di un’ industria tesdi festa delle donne libere e protagoniste. sile scioperavano rivendicando condiL’Unione Donne Italiane cercava un fiore zioni più giuste, ma soprattutto più che potesse caratterizzare la giornata. umane. Lo sciopero durò alcuni giorni, Avrebbero potuto utilizzare il garofano finché l’8 Marzo il proprietario bloccò rosso, simbolo del Primo Maggio, ma tutte le uscite dell’opificio e imprigionò metterlo all’occhiello o tra i capelli, negli le scioperanti nella fabbrica che prese anni del fascismo poteva essere un segno fuoco. Nel 1910 Clara Retkin, dirigente provocatorio. Allora le donne romane del movimento operaio, organizzò con scelsero quei fiori gialli dal profumo inRosa Luxemburg la prima conferenza tenso che essendo di stagione erano a della donna, istituendo la Giornata Inter- buon prezzo. nazionale della Donna, nata per celebrare La vera esplosione in termini di popolale conquiste politiche, economiche e sorità avvenne negli anni Settanta quando ciali delle donne. venne ufficializzata come Giornata InterDa quella data la giornata venne celenazionale della Donna. brata in tutto il mondo: a Londra, Parigi, Nel corso degli anni è scivolata nel conPietrogrado, Mosca, Austria, Svizzera. In sumismo, per lo più commerciale e luItalia venne celebrata prima e dopo la dico, perdendo la sua connotazione Prima Guerra Mondiale, interrotta solo iniziale. Da giornata di lotta, di rivendinegli anni del fascismo. Riprese poi, ducazione si è trasformata in rimpatriate rante la lotta per la liberazione e diventò all’insegna dello svago e della trasgressione. la Giornata di Mobilitazione delle donne contro la guerra. Era il 1946 e un gruppo Ma l’8 Marzo è un’ altra storia. di donne appartenenti all’ UDI (Unione E’ un appuntamento di tutt’altra natura. Donne Italiane) si riunirono a Roma per Dobbiamo cercare di ridare a questo approvare un ordine del giorno che “digiorno la continuità alla dignità iniziale, Marisa Catone

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riflettendo sui diritti acquisiti e quelli non ancora raggiunti o negati. La storia ci ricorda che la Giornata Internazionale della Donnanon è la festa delle mimose o dei regalini. Basta alle mimose rubate di notte agli alberi e regalate con ipocrisia! Riflettiamo e interpelliamo piuttosto le nostre coscienze! E’ un giorno per fermarsi e riflettere sulla condizione di milioni di donne che tuttora subiscono violenze, angherie e soprusi in ogni parte del mondo. Le donne sono le prime vittime del problema demografico, della fame, del razzismo, del rifiuto di accoglienza e dell’integrazione multiculturale. Ora ci chiediamo se ha ancora un senso festeggiare la giornata dell’8 Marzo. Si, se non dimentichiamo, per esempio, le donne afgane, che sono ancora costrette a nascondere il loro volto, e di quelle che nei paesi arabi mussulmani sono oggetto di gravi mutilazioni fisiche. Di quelle che partoriscono un figlio in condizioni disumane e arcaiche. E che dire di quelle che, nell’occidente così tanto sviluppato, subiscono violenze per strada: lungo un viale poco illuminato o ad una fermata dell’autobus incustodita? Piaga ignobile di profonda regressione! E quelle che per strada, lungo i marciapiedi, sono costrette a strumentalizzare i loro stessi disagi e chiedere l’elemosina, o a svendere il loro corpo? Queste sono l’altra faccia dell’8 Marzo. La violenza non è una questione di ordine pubblico, ma è problema culturale e sociale. E’ indispensabile un fortissimo impegno collettivo di educazione, fin dai primi gradi d’istruzione, al rispetto delle donne, alla cultura della non violenza e all’educazione del riconoscimento del pericolo. Emancipazione non è fare solo le stesse cose che fanno gli uomini, non è andare a vedere uno spogliarello l’8 Marzo, ma è la capacità di fare quello che si vuole senza perdere la dignità e l’orgoglio di essere donna. Solo una società che riconosce la priorità del diritto alla salute, delle pari opportunità per le donne e offre aiuto tramite i servizi sociali, potrà renderla protagonista sempre e non solo per un giorno.


ANTICHI SAPORI

Oggi cucino...

“ Lu P’zz cocc”

Dolce tipico della tradizione volceiana Katia Trimarco Alessandra Giglio on Aprile quest’anno arriva la Pasqua e anche in questa occasione vogliamo proporvi la ricetta di un dolce tipico buccinese. Per i cristiani la Pasqua ricorda la passione e la resurrezione di Cristo. Durante l’ultima cena, Gesù spezza il pane e lo divide con gli apostoli, offrendo così il suo corpo in sacrificio per tutta l’umanità. Questo episodio conferisce al cibo un valore particolare: si donano uova, sia vere che di cioccolato, come simbolo di rinascita, la Pasqua infatti coincide con l’inizio della primavera; altri simbolismi che ritroviamo nelle pietanze pasquali sono gli agnelli, le colombe e le ciambelle. “Lu p’zz cocc”, ciambella tipica buccinese, che per la sua forma richiama la corona di spine posta sul capo di Gesù, è la ricetta che vogliamo presentarvi.

C

INGREDIENTI: 1 Kg di farina 400 g. di zucchero 4 uova 150 g. di olio 100 g. di latte 25 g. di ammoniaca (o in alternativa 2 bustine di lievito per dolci)

un pizzico di sale la buccia grattugiata di un limone PER LA GUARNIZIONE: 200 g. di zucchero a velo un albume

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qualche goccia di succo di limone confettini colorati 3 uova sode Mescolare la farina con l’ammoniaca e disporla a fontana su una spianatoia, aggiungere lo zucchero e la buccia di limone, porre al centro l’olio, le uova e il latte tiepido. Impastare delicatamente, eventualmente aggiungendo ancora latte. Lavorare la pasta per una decina di minuti e ricavarne un cilindro con cui formare un ciambelline; sistemarlo in una teglia da forno unta. Cuocere in forno preriscaldato, a 180° per un’ora scarsa o comunque fino a che la pasta appare cotta e dorata. Sfornare e far raffreddare. Preparare la glassa mescolando in una terrina l’albume con il succo di limone ed aggiungere quindi lo zucchero a velo poco per volta, l’impasto deve risultare denso ma scorrevole. Stendere la glassa uniformemente sul “p’zz cocc” e prima che si rapprenda, spruzzare con i confettini colorati. Riporre al centro del “p’zz cocc” le tre uova sode.


PROVERBI

Proverbi nostrani terza uscita Vocca amera fuoche ietta (la bocca acida scaglia parole infuocate) Pratcann cu lu zuopp nghep r’ l’ann t’ mber a zuppcà (Praticando lo zoppo imparerai a zoppicare) Dop pranz s fann semp buon affer’ (Dopo aver mangiato gli affari s concludono meglio) Cuntadin scarpa grossa e cerviell fin’ (Contadino: scarpa grande e cervello fino) La sfurtuna r’ lu mbr’ller’ è quann chiov fin’ fin’ (La sfortuna dell’ombrellaio è quando piove dolce) L’accetta r’ iat taglia r’ fierr (L’ascia degli altri taglia pure il ferro) Chi lava la cape a lu ciuccio perd acqua e sapon’ ( lavare la testa all’asino si perde acqua e sapone) Quann parla lu p’ccinninn signifca ca lu gruoss ha già parlet (Quando parla il figlio vuol dire che il genitore ha già detto la stessa cosa) Quann chiov e mal tiemb fà, a la casa r’ iat è mmal stà (Quando piove ed è cattivo tempo non è opportuno stare a casa dei vicini) Chi p’ tiemb nun penza p’ l’ ora nun mangia (chi non pensa in tempo resta digiuno) Si vuò ess sagge qualche vota è fa pur lu ciuot (Se vuoi esser saggio qualche volta devi fare pure lo stupido) Quann la cap t’ fece mel tutt lu cuorp n r sent (quando la testa fa male tutto il corpo ne risente) Quann la carta canda lu iucator s’avanda (Quando la carta è buona, ovvero quando la fortuna al gioco è dalla propria parte il giocatore si vanta) Si la furtuna t vole truvà canosce la via r casa (Se la fortuna vuole baciarti, conosce la via di casa) Quann la gatta nun gè i surece abball’n (Quando manca il gatto i topi ballano) Quann la gatta s’ gratta r’aurecchie sgnifica c’adda chiove (Quando il gatto si gratta l’orecchio, vuol dire che deve piovere) Quann s zappa e quann s puta z’ Runet nun ten’ nuput’, quann s’adda v’l’gnà z’ Runet ra qua e z’ Runet r’addà. (Quando c’è da lavorare zio Donato non ha nipoti, quando c’è da vendemmiare e fare baldoria tutti si avvicinano a zio Donato)

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ANTICHI SAPORI

La pagina della delibera Primo bimestre 2009 a cura di Michele Ferruccio Tuozzo Come gia anticipato nel numero zero di volcei oggi, con lo scopo di tenere costantemente i lettori informati, ad ogni uscita del giornale ci sarà una pagina dedicata alle deliberazioni della giunta comunale. Nel primo numero, quello relativo all’uscita di Dicembre 2008, nella rubrica eventi flash, abbiamo pubblicato alcune delibere che riassumevano opere ed eventi tra i più importanti riferiti appunto all’anno 2008. In questo numero parleremo delle seguenti delibere pubblicate nei mesi di Gennaio e Febbraio 2009: Delibera di G.C. N° 2del 12/1/2009 avente come oggetto: seminari di studio della scuola di alta formazione – assegnazione borse di studio tenutosi in Buccino il 9 e 10 Ottobre 2008. Con la suddetta delibera sono stati assegnate borse di studio ai signori: Giglio Alessandra, Fernicola Germana, Serritella Vita, D’acunto Eleonora, Costa Gerardina, Sacco Angela, Nitto Umberto, Solitro Nicola, Insogna Carlo (euro 150 per ognuno), e alla signora Bernardo Pamela (300 euro – residente fuori regione). Delibera di G.C. N°5 del 12/1/2009 avente come oggetto: parco progetti regionale – DGR n°1809 del 6/12/2005 e DSR 2007/2013 – completamento opere di urbanizzazione

primaria, di bonifica da amianto e installazione di un sistema di video sorveglianza: approvazione progetto definitivo. I lavori di completamento delle opere di urbanizzazione prevedono un importo complessivo di euro 2.250.000,00. Delibera di G.C. N°6del 16/1/2009 avente come oggetto: parco progetti regionale – DGR n° 1809 del 6/12/2005 e DSR 2007/2013: realizzazione piscina comunale – approvazione progetto definitivo esecutivo. Per i lavori di realizzazione della piscina comunale è stato previsto un importo complessivo di 3.540.212,67. Delibera di G.C. N°9del 26/1/2009 avente come oggetto: parco progetti regionale – DGR n° 1809 del 6/12/2005 e DSR 2007/2013: polo scolastico del mezzogiorno, polo dell’archeologia – intervento di restauro e recupero della chiesa S. Maria Soldicta – approvazione progetto esecutivo. Con la seguente delibera è stato approvato il progetto definitivo in oggetto che prevede un importo complessivo pari a euro 549.955,00. Delibera di G.C. N°14del 9/2/2009 avente come oggetto: Associazione Buccinese in Argentina – Progetto (terre nostre 2009) – provvedimenti.

avente come oggetto: Organizzazione Carnevale 2009: provvedimenti. Con questa delibera è stata accolta la proposta della “Carovana del Sole” di Potenza per l’organizzazione del Carnevale 2009. Delibera di G.C. N°20del 23/2/2009 avente come oggetto:Contributo regionale per il sostegno all’accesso alle abitazione in locazione – articolo 11/legge n°431/98 - provvedimenti. Con tale delibera è stato preso atto del decreto della giunta regionale 505 del 10/11/2008 emesso a favore del comune di Buccino e con il quale sono stati concessi già i primi contributi ad alcuni nuclei familiari destinatari di ordinanze di sgombero dei prefabbricati ancora esistenti in questo comune. Inoltre sono in itinere due gare. Prima gara: adeguamento di piazzola comunale a stazione ecologica per la raccolta differenziata, per un importo di euro 500.293,42. Le buste delle ditte concorrenti saranno aperte il 31/3/2009 alle ore 16.00. Seconda gara: Lavori di recupero e riqualificazione edificio ex scuola elementare casale per destinazione accentro servizi turistico – culturali a supporto del P.I.T. (Antica Volcei), per un importo di euro 1.000.060,19. Le buste delle ditte concorrenti saranno aperte il giorno 27/3/2009.

Delibera di G.C. N°16del 9/2/209

Anche quest'anno il Comune di Buccino partecipa alla manifestazione di Legambiente Piccola Grande Italia Voler Bene all'Italia con le giornate di sensibilizzazione: 19 Aprile 2009 programma archeologico 26 aprile 2009 programma ambientale. per info www.piccolagrandeitalia.it VI ASPETTIAMO TUTTI -31-


Cari amici, l’Abruzzo è in seria difficoltà. Uomini, donne e bambini sono rimasti senza casa e senza i beni di prima necessità. Vi chiediamo un piccolo gesto che possa alleviare, in parte, le sofferenze e i disagi che gli abitanti di quei luoghi dovranno affrontare. Certi che non farete mancare la vostra offerta vi abbracciamo tutti.

Presso il punto INFORMAGIOVANI di Buccino sito in via Vittime del 16 Settembre potrete fare la vostra donazione Sarà responsabilità della Pro Loco di Buccino far pervenire gli aiuti nelle zone colpite dal sisma.

info: 339 3044573 339 7088616 0828 752017

Pro Loco


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