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In Memoria del forestale Gustavo Picenoni 1929–2021
Marcello Negrini
Il 19 dicembre 2021 si spegne a Bondo Gustavo Picenoni. Gustavo nasce il 23 aprile 1929, da famiglia contadina. Già in giovane età inizia ad occuparsi nei lavori giornalieri dell’azienda famigliare. Durante l’estate si recava come pastorello sui diversi maggesi, soprattutto in Valle Bondasca. È durante queste attività che sviluppa ben presto l’interesse per l’ambiente, il bosco, la selavaggina, i fiori,gli uccelli e la natura in generale. Frequenta la scuola primaria e secondaria a Bondo. Tra il 1945 – 1947 frequentò i corsi invernali per allevatori al Plantahof. D'estate si dedicava all’azienda agricola e durante i mesi invernali era occupato come boscaiolo. La famiglia coltivò diversi prati e una ventina di pecore finoal 2005. Nel 1949 va per la prima volta a caccia, una passione praticata fio a tarda età. Il suo territorio di caccia preferito era la Valle Bondasca. Era abile cacciatore, tiratore e conoscitore della Valle. Nel 1974 costruì una casetta a Lera, dove si recava spesso il finesettimana e durante i giorni di vacanza. Amava la quiete e si divertiva a fare delle belle gite. Nel 1958 frequentò un corso di boscaioli a Vicosoprano ed in seguito un corso intercantonale per forestali a Uznach e Trin. Nel gennaio 1961 sposò Erna, nata Pool di Borgonovo. Dalla loro unione nascono i figliFausto e Guido e la figliaIvana. Nel 1965 venne nominato forestale dei tre comuni di Sottoporta : Bondo, Soglio e Castasegna. Professione che lo vede attivo finoal pensionamento nel 1994. Durante tutti questi anni si dedica alla gestione dei diversi lavori forestali, dall’organizzazione ed amministrazione della cura del bosco, al taglio ed esbosco sia del bosco comunale che privato. È un territorio molto vasto, impegnativo e con tanta biodiversità. Durante la sua lunga carriera lavorativa è stato confrontato con diversi cambiamenti nel settore: la modernizzazione della gestione aziendale e della lavorazione. A volte era un po' nostalgico. Grazie al suo lavoro da forestale conosceva molto bene monti e boschi di Sotto Porta. Era una persona corretta alla quale ci si rivolgeva volontieri, sicuri di ricevere una risposta a qualsiasi domanda. Gustavo era un grande conoscitore delle selve castanili, una passione che gli diede sempre grande soddisfazione anche dopo il pensionamento. Dopo il suo pensionamento continuò a dedicarsi alla famiglia e con la moglie nei mesi invernali costruivano grandi e piccole gerla, in primavera ed estate coltivano l’orto ed allevavano le galline. Fino a 90 anni preparava e allestiva la legna per la casa, si occupava della raccolta delle noci, mele e castagne. La domenica con gli amici si recava al Palaz a giocare a carte. Il lavoro lo ha sempre reso contento e non fu facile accettare che le forze diminuivano e non poter più fare tanto. Per gli amici di lavoro resterai sempre nei nostri ricordi.
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