GIOVEDI 1° MAGGIO BICICLETTATA “ALBERTO PIACENTINI “ ABBIATEGRASSO
SESTO CALENDE
Splendido itinerario che consente di raggiungere Sesto Calende (Lago Maggiore) partendo da Abbiategrasso.Particolarmente suggestivo il primo tratto tra Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio. Il percorso si snoda costeggiando il Naviglio, il canale Villoresi e nell'ultimo tratto, il fiume Ticino.
Si tratta di un itinerario totalmente ciclabile ad eccezione degli ultimi 5 km, lungo i quali si percorre la strada (poco trafficata) alzaia costeggiando il Ticino.Il fondo è quasi interamente asfaltato, ad eccezione di un breve tatto sterrato di qualche km. In alcuni tratti del percorso l'asfalto presenta gobbe dovute alle radici degli alberi, che lo rendono poco adatto alle bici da corsa.Una volta lasciato Abbiategrasso si incontrano incontrando le splendide ville che a partire dai tempi degli Sforza, erano state costruite dai nobili, per permettere loro di venire caccia in queste zone. In particolare Ludovico il Moro amava la zona tra il Ticino e il naviglio, cioè i boschi che costeggiavano il fiume in prossimità della Sforzesca, la grande villa-
reggia che lo ospitava per le battute di caccia, ma anche per osservare da vicino l’andamento produttivo delle cascine ducali, come la Pecorara, dove aveva introdotto l’allevamento di pecore da lana pregiata di provenienza spagnola. Il primo nucleo di ville di delizia, cosi vengono chiamate, si trova a Cassinetta di Lugagnano, circa 4 km da Abbiategrasso, dove abbiamo una serie davvero importante di edifici di rilevante valore architettonico e artistico. Dal punto di visto storico/artistico, quella più significativo è senz’altro villa Visconti Maineri.
Non sappiamo chi fu l’architetto che la disegnò, tuttavia la costruzione rispecchia interamente i canoni del cosiddetto “barocchetto teresiano”. Vi sono due giardini; uno all’italiana e un altro all’inglese, risalenti intorno al 1850, con Coffee House, due gazebo, ghiaccia e alberi disposti ad anfiteatro. Sempre lungo il naviglio, subito dopo villa Maineri Visconti, sorgono, in direzione Robecco,
Villa Krentzlin
Villa Castiglioni,
Dall’altra sponda del naviglio, lungo la via principale che conduce al ponte, ci sono due ville di fine Settecento e inizio Ottocento, villa Morlin Visconti e villa Eusebio.
Infine, proprio ai limiti del paese, due ville di notevole interesse. Villa Trivulzio e villa Birago Clari. Quest’ultima fu la prima ad essere edificata sulla sponda destra del naviglio e fu la più vasta sia per dimensioni del giardino che per la struttura architettonica dell’edificio. Proseguendo, dopo circa altri 5 Km dalla Cassinetta, si arriva a Boffalora
sopra Ticino.Boffalora, deve la sua fama al ponte in marmo rosa, fatto costruire da Napoleone per permettere il rapido spostamento delle sue truppe e al servizio detto dei Barchètt, barche cioè che collegavano Boffalora a Milano, già all’epoca di Gian Galeazzo Visconti. Costeggiando il naviglio e superando Bernate,
Castelletto di Cuggiono
fino a scorgere dopo qualche km le torri della centrale di Turbigo seguire il nuovo canale industriale con il fondo asfaltato che si ricongiunge poi con il percorso sterrato all’altezza della centrale di Castellana.Da qui la ciclabile non si divide piÚ e prosegue sempre accanto al naviglio grande, fino a Vizzola Ticino, dopo circa 5 km.Dopo aver superato lo sbarramento di Vizzola, continuato lungo il naviglio fino alla diga del Pamperduto
attuale incile sia del naviglio grande che del Canale Villoresi.
Il canale Villoresi, ultimo nato tra i corsi d’acqua lombardi inaugurato il 28 aprile 1884 da solo, irriga una superficie superiore a quella dei tre navigli milanesi messi assieme. Da qui in avanti la ciclabile corre lungo gli argini del fiume Ticino, fino a raggiungere dopo una decina di km, Sesto Calende,
Brevi note sul Naviglio Grande Il Naviglio Grande, nasce dal fiume Ticino, nel senso che prende l'acqua dal fiume nei pressi di Turbigo per finire la sua corsa, dopo circa cinquanta kilometri nella Darsena di Porta Ticinese a Milano. La sua costruzione iniziò nel 1177 per risolvere i problemi d' irrigazione dei terreni agricoli e solo dal 1272, fu reso completamente navigabile. Solamente con l'inizio della costruzione del Duomo di Milano che il Naviglio diventò una delle più importanti vie di comunicazione, sopra tutto per il trasporto su apposite chiatte, del marmo bianco/rosa che estratto dalle Cave di Candoglia, un piccolo Comune del Verbano, veniva portato a Milano, attraverso il Lago Maggiore, il Ticino, il Villoresi ed il Naviglio. Un dato molto significativo è che la Darsena di Porta Ticinese, ancora nel 1953, era al tredicesimo posto nella speciale classifica di ricevimento merci fra i Porti Italiani, che però tale situazione era destinata a mutare nel giro di pochi decenni, andando incontro ad un inevitabile declino. In questi ultimi anni, la navigazione sul canale, è solamente a scopi turistici.