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TRENTESIMO
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di Fabrizio Ponciroli
editoriale
calcio2000 va in rete
A
vete ragione, avrei potuto avvisare ma, sono sincero, non ho trovato le parole. Ho preferito aspettare questo giorno, il giorno in cui Calcio2000 cambia pelle e si adegua ai tempi, diventando il primo vero magazine online di calcio. Lo so, sono un nostalgico anche io, la carta ha sempre avuto un fascino unico per me ma, ammettiamolo, non si può restare inermi davanti a quanto sta accadendo attorno a noi. Il mondo si evolve tanto quanto la professione giornalistica. Meglio continuare a tagliare sui contenuti per risparmiare ed essere presenti in edicola o risparmiare i costi della stampa, migliorare ulteriormente i contenuti e puntare sulla grande diffusione della rete? Non è stata una scelta facile, ve lo garantisco. La casa editrice ci ha riflettuto a lungo ma, alla fine, si è deciso di fare il grande passo. Un passo che, tuttavia, nasconde dei privilegi. Il primo? Beh, il costo del magazine… Da 4,90 euro a zero, ribadisco, zero euro. Non sarà per sempre ma, almeno per la prima fase, ci è sembrato doveroso e necessario. Abituarsi alle nuove tecnologie non è una passeggiata ma, alla fine, ci si riesce. Ricordo quanto ho sofferto nel passaggio dalla videocassetta al dvd. Oggi non potrei fare a meno del supporto dvd. O, ancora, la lotta per resistere alla tentazione del cellulare, strumento imprescindibile nella nostra vita quotidiana. E, allora, ben venga questa nuova sfida. Come potrete notare, non è cambiata una virgola rispetto alla nostra/vostra rivista. Stesso numero di pagine, contenuti sempre di qualità e attenzione massima ai particolari. Ovviamente, come sempre, vi chiedo il vostro supporto per capire dove e come migliorare questo nuovo Calcio2000. C’è tanto da fare, tanto da poter migliorare, tanto da capire. La tecnologia ci offre mille possibilità, sarebbe stupido non sfruttarle. Mi sto dilungando troppo, buona lettura. Calcio2000 continua la sua avventura e si lancia nella rete, sperando che sia un gol da ricordare…
calcio2000
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sommario183 serie A
6 8 14 18
serie a La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Destro di Luca Manes I secondi del calcio di Riccardo Cavassi Intervista Esclusiva Vergassola di Sergio Stanco
altri campionati italia 20 Serie B – Intervista a Tavano di Pierfrancesco Trocchi 22 Rubrica LegaPro - Monza di Costantino Felisatti 24 Rubrica Serie D – Foggia di Niccolò Bonazzi
il calcio racconta 26 30 32 34 36 38
I miti del calcio - Eusebio di Luca Gandini Accade a marzo di Simone Quesiti Calcio Altrove - DDR di Gabriele Porri Dove sono finiti? Senna di Paolo Camedda A un passo dalla gloria: Sella di Alfonso Scinti Roger Top 11 Austria di Antonio Vespasiano
TOP CALCIO EUROPA 44 48 52 56 60
Spagna - Spagna Quanti MOUgugni Inghilterra - Il Museo del Football Germania - Willkommen Pep Francia - Nelle mani di Ibra Speciale Champions - Ottavi
calcio dal mondo 70 Calcio Russo
di Alessandro Casaglia
statistiche 76 Serie A 82 Serie bwin 86 Lega Pro
89 Serie D 90 Campionati stranieri 96 Esteri
calcio2000 Direttore responsabile Alfonso Giambelli Direttore eDitoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2OOO.it responsabile iniziative speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2OOO.it caporeDattore Sergio Stanco redazione@calcio2OOO.it reDazione Tania Esposito redazione@calcio2OOO.it Giancarlo Boschi Daniele Perticari
iL CaLCio è
DEi GioVaNi
Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo e Salvatore Siviero, Niccolò Bonazzi realizzazione Grafica Alessandro Trabucchi (altrabucchi@actiongroupeditore.com) Francesca Crespi fotoGrafie Agenzia fotografica Liverani statisticHe ACTION GROUP srl concessionaria esclusiva per la pubblicità ACTION GROUP srl Via Londonio 22 2O154 Milano Tel. O2.345.38.338 Cell. 338.9OO.53.33 e-mail: media@calcio2OOO.it
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calcio2000
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WES, NON CI MANCHERAI
Caro Direttore, sono un tifoso interista e sono felice perché, finalmente, Sneijder è stato venduto al Galatasaray. Io non ne potevo più, mi sembrava di avere in rosa un fantasma. Ok, ci ha aiutato a vincere il Triplete ma poi è sparito dalla circolazione. Vorrei un suo giudizio, onesto, su Sneijder. Cosa ne pensa? Ha fatto bene l’Inter a cederlo? Un’altra cosa, continuate con i servizi sui miti del calcio, sono molto carini e completi. Spero parlerete anche di Trapattoni, la sua Inter dei record è ancora un bellissimo ricordo per me! Gianluca, mail firmata Caro Gianluca, andiamo con ordine. Innanzitutto devo ammettere che cedere Sneijder era, considerata la situazione che si era venuta a creare, l’unica strada percorribile. Personalmente non ho mai amato il gioco dell’olandese. Grandi mezzi tecnici ma anche molto scostante nel rendimento. Al Real Madrid non aveva entusiasmato, all’Inter, salvo qualche sprazzo, pure. L’Inter ha risparmiato oltre 20 milioni di euro “invitandolo” ad accettare la proposta dei turchi e, onestamente, ha preso una saggia decisione. Negli anni ’80 si diceva, dei giocatori come Sneijder, che assomigliavano a dei 9 ½ più che a dei veri 10. Beh, credo che il fantasista ex Inter sia un giocatore incompleto, di quelli che ti possono risolvere una partita ma, la volta successiva, lasciarti per strada senza motivo apparente. Bello da vedere ma difficile da sopportare. Senza rimpianto, Sneijder al Galatasaray è la soluzione giusta per tutti…
NO, ANELKA NO!!!
Gentile Ponciroli, per prima cosa complimenti per la rivista. Mese dopo mese vedo più cura nei dettagli, anche se del film del campionato non v’è traccia. Sto seguendo il mercato della Juventus e sono rimasto sorpreso. Si è parlato per settimane di Drogba e, poi, arriva Anelka. So che ha fatto benissimo al Chelsea ma io mi sarei aspettato un vero top player. La mia idea è 6 calcio2000 mar 2013
LETTURE Ci sono libri che vale la pena condividere. È il caso di “I Segreti dell’Agente dei Calciatori”, scritto dal mio amico Talotta, in compagnia di Cataliotti.
semplice: se bisogna comprare, meglio comprare uno che ti aiuta a crescere come qualità del gruppo, non tanto per comprare. Una richiesta per finire: si ricordi che le storie sulla storia del calcio sono molto apprezzate da noi di una certa età, non lo dimentichi mai. Francesco di Settimo Torinese, mail firmata Francesco, non sei l’unico che mi ha scritto riguardo all’acquisto, da parte della Juventus, di Anelka. Che sia stato un “affare” non ci sono dubbi, almeno dal punto di vista economico/mediatico. Anelka, nonostante sia un classe 1979,
di Fabrizio Ponciroli
ha ancora un nome spendibile. Ha esperienza internazionale, ha carattere, insomma ha un peso mediatico importante. Inoltre è stato pagato 600 mila euro (con i bonus si arriva ad un milione di euro da qui a giugno), una cifra accettabile. Poi, però, c’è la questione tecnica. Abdul-Salam Bilal (si è convertito all’Islam, questo è il suo vero nome) non è un carattere facile. Ovunque è stato, ha sempre avuto problemi con l’ambiente (tradotto: litigio con Conte certo al 100%) e, soprattutto, non è quella prima punta che la Juventus desiderava. In tutta la sua lunghissima carriera, non ha mai segnato 20 reti in qualsiasi campionato a cui ha partecipato (suo record, 19 reti, con il Chelsea nella stagione 2008/09). Sa giocare in attacco ma va lasciato libero, proprio quello che non ama Conte. Insomma, ci sarà da divertirsi…
GUARDIOLA HA FATTO BENE?
Buongiorno Ponciroli, ho appena saputo che Guardiola allenerà il Bayern Monaco. Sono curioso di sapere che ne pensa in proposito. Se vuole rispondermi sul giornale… Adriano, mail firmata Caro Adriano, Guardiola non ha fatto bene, ha fatto benissimo. La Bundesliga è il calcio più in crescita che ci sia, hanno stadi fantastici e una cultura sportiva sensazionale. Puntano sui giovani e sanno come far rendere il prodotto. Pep è uno sveglio, uno che ha capito che il presente e il futuro è in terra tedesca.
VEDIAMO QUANTE NE INDOVINO
Alla Redazione di Calcio2000 Buongiorno, siamo dei giornalisti di un blog sul calcio, avremmo queste domande da porvi. Potete aiutarci? Le risposte verranno pubblicate sul nostro blog calciooggi - Chi vincerà lo scudetto? - Chi andrà in Champions League? - Chi sarà il capocannoniere del campionato? - Chi sarà il giocatore delusione dell’anno? - Chi retrocederà in Serie B? - Chi vincerà la Champions League? redazione calciooggi Buongiorno, mi piacciono queste iniziative, quindi eccomi pronto per le risposte. Ve le elenco di seguito: Juventus – Juventus/Napoli/Milan – Cavani – Zarate – Pescara/Siena/ Cagliari – Bayern Monaco
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO LO STADIO, L’ANTICALCIO Mi chiamo Marcello e sono il papà di Federico. Vivo a Bergamo e non sono un tifoso di calcio. Mio figlio, Andrea, di 7 anni, ha una passione importante per il calcio. Mi ha chiesto di portarlo allo stadio a vedere l’Atalanta. Così, domenica scorsa, ho deciso di portare mio figlio a vedere Atalanta-Cagliari. Non andavo allo stadio da anni e, purtroppo, ho capito subito che nulla era cambiato. Causa neve, la partita è iniziata con 30’ di ritardo e, per tutto il tempo, la curva atalantina ha gridato insulti e parolacce all’indirizzo dei giocatori del Cagliari. Per tutta la partita ho dovuto sentire la gente attorno a me inveire contro l’arbitro, apostrofato con mille parolacce. Mio figlio era lì, in mezzo a questa gente che di educazione non sa nulla, a sentire ogni tipo di parolaccia. Mi sono vergognato per loro e per me. Io allo stadio non andrò più, perché lo stadio è l’anti calcio. Preferisco che mio figlio continui a guardare le partite in tv, dove, almeno, gli stupidi tifosi non hanno spazio e modo di farsi sentire. Lo scorso anno siamo andati a Montecarlo a vedere il tennis. È un altro sport ma la cultura dovrebbe valere in ogni disciplina, non crede? Scusi lo sfogo ma credo che ci siano tanti padri di famiglia che la pensano come me, almeno lo spero… Marcello, Bergamo, mail firmata
calcio2000
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7
intervista - mattia destro
serie A
di Luca Manes
IL SOGNO
di mattia I Figlio d’arte, attaccante moderno, Destro vuole lasciare il segno nella Roma per poi provare a conquistare il suo Mondiale…
8 calcio2000 mar 2013
n un freddo e umido tardo pomeriggio invernale sono oltre 100 tra ragazzi e bambini che si sono radunati al campo Roma della Romulea, storico club dilettantistico del quartiere San Giovanni, per incontrare Mattia Destro in uno splendido evento griffato Nike. Tutti muniti di carta e penna per strappare un autografo e macchinetta digitale per una foto ricordo, la loro attesa non sarà vana. Il giovane attaccante della Roma non si sottrae certo all’abbraccio dei tifosi. Poi, in maglietta e pantaloncini, premia i 16 ragazzi finalisti del concorso basato su prove di velocità e abilità tecnica per testare l’ultimo modello di scarpino della Nike, il multicolore e dal nome altisonante Mercurial Vapor IX. Ovvero la nuova calzatura di Destro, già testata dal ragazzo la sera prima all’Olimpico. In quell’occasione il ragazzo si è sì infor-
tunato al menisco (incidente che lo terrà fuori per almeno un mese), ma ha anche segnato il suo terzo goal in Coppa Italia nella semifinale di andata contro l’Inter, la squadra in cui è cresciuto ma che non ha creduto in lui, salvo poi pentirsene. ROMA CAPUT MUNDI Durante la premiazione, non mancano i siparietti con i giovani partecipanti al concorso. Sono quasi tutti della Roma, ben contenti di stringere la mano a uno dei loro idoli, però non manca qualche supporter “dei cugini”. Uno di loro in maniera scherzosa lo “minaccia” così: “Se segni al derby entro in campo e ti vengo a cercare!”. D’altronde nella Città Eterna il derby si vive 365 giorni l’anno e per fortuna, a parte derive violente delle frange estreme del tifo, di solito tutto rimane nell’alveo dell’ironia e degli sfottò.
mattia destro NATo il
2O/O3/1991
A
Ascoli Piceno Roma
squadra ruolo
Attaccante
altezza peso
181 cm 72 kg
esordio in serie a 12/O9/2O12 Napoli-Chievo 1-3 presenze in serie A
61
gol in serie A
18
Presenze in nazionale.
04
Gol in nazionale
1
LA Mercurial Vapor IX è disponibile a partire dal 29 Gennaio 2013 su Nike.com e presso i rivenditori in tutto il mondo.
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9
intervista - mattia destro
serie A
Già, la piazza romana, tra le più difficili, calde ed esigenti di tutta Europa. Negli angusti spogliatoi della Romulea chiediamo a Destro se sia pentito della scelta fatta la scorsa estate, quando è passato al club giallorosso nell’ambito di un’operazione di calciomercato: “Di ripensamenti assolutamente non ne ho. È stata una decisione importante, sono molto contento di essere venuto qui a Roma a giocare in un club di prestigio e con grandi tifosi, che riservano un enorme affetto ai loro beniamini. Anche in città l’ambientamento procede alla grande, senza alcun problema”. E, poi, c’era la possibilità imparare calcio da un allenatore come Zdenek Zeman. “Sì, lui ha determinato in parte la mia decisione”.
de che si raccontano sul suo conto. Noi abbiamo sfruttato Destro per capire se è vero tutto quello che si dice su di lui: “Ha un metodo tutto suo e i giocatori lo devono seguire negli allenamenti durante la settimana per rendere poi al meglio nelle partite”. Zeman è diventato famoso per i massacranti esercizi sui gradoni, il simbolo di una preparazione atletica molto dura e faticosa. Destro, forse perché ancora “giovane e forte”, non sembra però così colpito dalla cosa. “Zeman ti fa lavorare tanto come ti fanno lavorare tanto anche gli altri allenatori. Ribadisco, i metodi sono diversi, i gradoni li usa solo lui, ma alla fine la fatica che uno fa è più o meno la stessa rispetto a quella sotto altri tecnici”.
METODI BOEMI D’altronde, uno che appena arrivato a Genova da Milano, ha chiesto fermamente il 22 del mito Milito conosciuto e apprezzato ad Appiano Gentile, è uno con le idee chiare, che non si fa condizionare. Per un attaccante, però, giocare in una squadra del “profeta” è come per un bimbo andare al Luna Park. Dunque, per Mattia, l’allenatore ha pesato eccome nella sua scelta, anche se poi, alla fine, non tutto è andato come entrambi speravano e, soprattutto, come speravano i tifosi della Roma. Il boemo, tuttavia, resta un fenomeno da analizzare, per l’alone che lo circonda e le leggen-
CAPITANO MIO CAPITANO Uno dei temi tattici che hanno tenuto banco in vari momenti della stagione giallorossa è stato l’impiego di Destro come esterno offensivo nel 4-3-3 zemaniano, con Osvaldo confermato al centro dell’attacco. A dirla tutta, a volte è sembrato più un 4-3-1-2, con Francesco Totti a ricoprire il ruolo di trequartista con licenza di spaziare un po’ ovunque nella metà campo avversaria. Un’impressione sbagliata, almeno a sentire le parole del buon Mattia, il quale conferma che, eccezione fatta per il match di Coppa Italia di Firenze (per causa di forze maggiore), Zeman si è attenuto al suo proverbiale
Destro ha una venerazione particolare il capitano Totti, uno che fa la differenza
4-3-3. “Sì, a me è stato detto di giocare da esterno, un ruolo in cui mi trovo bene”. A proposito del Capitano, se lo aspettava un Totti così forte e determinante anche alla tenera età di 36 anni? “Le qualità di Francesco non si discutono, sono immense, poi se sta bene anche fisicamente è un giocatore che fa la differenza e la potrà fare anche fra uno o due anni”. Ma oltre ai veterani, la Roma è una compagine in cui abbondano le giovani stelle. Ribadendo che di gente forte ce n’è in quantità industriale, l’ex centravanti del Siena ci indica due nomi in particolare.
figlio d’arte Forse non tutti sanno che Mattia è figlio d’arte: papà Flavio ha un passato da difensore (dall’81 al 94) in varie squadre di serie B e ha anche disputato più di 100 match in Serie A con l’Ascoli. “Avere un padre ex calciatore non ti condiziona di certo, anzi, lui mi aiuta – ci ha detto Mattia - mi dà consigli preziosi perché ha già vissuto determinate situazioni e quindi ha una bella scorta di esperienza. Mi fa crescere e migliorare, comprendendo cose che in un primo momento mi possono sfuggire. Tutto sommato è un grosso vantaggio averlo al mio fianco”. E qualcosa del papà Mattia ha preso: “Flavio era un giocatore e un professionista serissimo – ci ha raccontato Castagner che lo ha allenato ad Ascoli – era il classico uomo spogliatoio. Uno che in campo dava davvero tutto e, poi, ogni tanto segnava anche gol importanti. Aveva un grande stacco di testa e si faceva valere in area di rigore. Quello che però rivedo soprattutto in Mattia, è la sua generosità. Anche il figlio non si risparmia mai e corre come un forsennato tutta la partita. Ricordo di aver commentato un Siena-Roma l’anno scorso e ad un certo punto si vedeva che non ce la faceva più, ma l’allenatore non lo ha sostituito, perché sapeva quanto fosse importante. Per lui, però, è consueto avere crampi, perché dà tutto, forse anche troppo. Ogni tanto dico che dovrebbe scalare le marce, così arriva più lucido in area di rigore”. E chissà cosa dice il serissimo Flavio per come Mattia festeggia i gol… “Ti riferisci alla corsa verso la bandierina e al balletto? Guarda, è una cosa nata durante gli allenamenti, per gioco e senza alcun significato particolare. Dopo la prima volta mi è piaciuto festeggiare in quel modo ho continuato a farlo”, assicura con un sorriso. Flavio sarà d’accordo?
10 calcio2000 mar 2013
dicono di lui
di Stefano Benetazzo
“L’abbraccio dopo il gol al Chievo dell’anno scorso è stato l’apice di un rapporto quasi fraterno, resta sempre il ragazzo che sei e arriverai ad altissimi livelli”. A parlare è Giuseppe Sannino, allenatore di Destro al Siena, intervistato in esclusiva da Calcio2000. Un giudizio su Mattia Destro, sia calciatore che uomo… “È un ragazzo come tanti altri che ha la fortuna di aver talento, è un predestinato partito da un settore giovanile importante come quello dell’Inter e che ha trovato la sua consacrazione nel Siena dopo l’approccio alla Serie A con il Genoa. Vive da ragazzo normale, ha sani principi morali e di questo bisogna dar merito alla sua famiglia”. Come valuti la sua stagione fino a questo momento nella Roma? “Stagione positiva, giocare a Roma assieme a grandi campioni in una piazza dove si vuole sempre vincere non è facile e con Zeman è diventato un giocatore completo, migliorando tantissimo e applicandosi in tutte le fasi del gioco”. Dove può arrivare? È destinato a diventare il centravanti della Nazionale? “Può arrivare ovunque, se riesce a prendere il meglio da ogni allenatore che lo allena e se riesce a imparare dai grandi campioni che affianca. Alla base, però, ci deve sempre essere la voglia di migliorare e di mettersi in gioco”. Quali aspetti deve e può migliorare? Mentre qual è il suo punto di forza? “C’è sempre da migliorarsi anche nei particolari e nell’approccio alla partita: è giovane e ha una vita davanti, ora è nel calcio che conta ma il difficile è restarci, sapendo vivere da calciatore e sapendo gestirsi. A livello caratteriale il suo punto di forza è quello di farsi scivolare di dosso le critiche, in campo la potenza fisica abbinata ad una grande qualità”. Con chi si integra meglio tra le varie punte giallorosse? “Si trova bene con tutti, Mattia è un centravanti, una prima punta anche se sa giocare molto bene da esterno; contro la Fiorentina in Tim Cup è stato straordinario, ha giocato da solo e mi ha entusiasmato, mettendo in mostra il suo strapotere”.
“Tra i giovani Florenzi sta facendo molto bene, nonostante la stagione passata abbia giocato in Serie B, si è subito abituato alla categoria superiore e ha fornito prestazioni di grande spessore. Pjanic ha delle qualità enormi. Fra qualche anno potrà diventare uno dei centrocampisti più forti d’Europa”.
Prima la Roma, poi l’Italia e, magari, un posto nella Nazionale azzurra ai prossimi Mondiali
GIOVINE ITALIA Già, i giovani. Da quando in Serie A circolano molto meno soldi e anche i pochi campioni stranieri di fama internazionale hanno lasciato il Bel Paese, tutte le squadre hanno dovuto investire molto sui vivai e sugli acquisti low cost di giocatori under 23. Obbligatorio chiedere al ragazzo di Ascoli Piceno (classe 1991), che cosa ne pensi. “Ti rispondo da giocatore giovane, per cui è scontato che io sia molto contento che attualmente si stia puntando sui ragazzi della mia età, che a tanti di loro si stia dando fiducia e che, visto che parecchi sono dotati di grandi qualità, li si utilizzi con costanza. Alcuni sono miei compagni o sono stati miei compagni nelle nazionali giovanili, per cui è ancora più ovvio che mi faccia piacere. Farli maturare e crescere al meglio credo sia un fattore positivo. Poi se mi chiedi se per risolvere la crisi del nostro calcio questa sia la soluzione ideale e la nostra Serie A tornerà ai livelli del passato non ti posso rispondere con nessuna certezza assoluta”. Il dato di fatto oggettivo su cui Destro è più che d’accordo è che ora in Italia le nuove leve ricevono la stessa considerazione di cui
già in passato godevano in campionati che vanno per la maggiore come quelli spagnolo, tedesco e inglese. Tutte leghe che l’attaccante giallorosso segue con attenzione. “Cerco di non perdermi una bella partita dei campionati stranieri, ma non ho una squadra preferita, né mi va tanto di citare un campione in particolare, visto che ce ne sono tantissimi e non vorrei fare un torto a nessuno di loro”. Chiusura d’obbligo sulla nazionale, con cui ha già collezionato quattro presenze e un goal, nel 2-0 interno contro Malta valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2014. Quando gli chiediamo se ci si vede a guidare l’attacco degli Azzurri in Brasile, casomai al fianco di Stephan El Shaarawy, si mette a ridere e prova a svicolare la domanda. Poi risponde schernendosi. “No, non mi ci vedo con nessuno, perché i Mondiali per ora sono solo un sogno. È chiaro che ogni bambino quando dà i primi calci a un pallone spera da grande di disputare la Serie A e soprattutto la Coppa del Mondo. Però ti ripeto, per ora è solo un bel sogno”. Viste le premesse, è un sogno che può senza dubbio diventare realtà. calcio2000
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serie A
speciale - i secondi del calcio di Riccardo Cavassi
dentro
i secondi s Vivono all’ombra dell’allenatore, ma spesso sono protagonisti dei successi molto più di quanto le cronache non riportino: vediamo chi sono i secondi della serie a…
12 calcio2000 mar 2013
i parla poco di loro, eppure nell’economia di una squadra giocano un ruolo fondamentale. Sono gli allenatori in seconda. Coloro che vivono a stretto contatto con l’allenatore, diventandone l’ombra e il primo consigliere. Ai più il lavoro del secondo può sembrare un ruolo marginale, di poca importanza. Eppure, soprattutto negli ultimi anni, molti secondi hanno saputo dimostrare il proprio valore, in certi casi addirittura superando le gesta dei propri principali. In alcuni casi, poi, il fato ha voluto che diventassero protagonisti: pensate, ad esempio, al caso limite della Juve di quest’anno, dove addirittura il “terzo” (Carrera) è diventato “primo”, in attesa
del rientro del secondo (Alessio), che ha poi lasciato di nuovo il posto al “titolare” (Conte). Ma chi si ricorda chi era il secondo di Sacchi nell’era magica del Milan degli olandesi? Oppure chi assisteva Cruyff negli anni d’oro al Barcellona? Nessuno, o quasi. Eppure, anche i migliori hanno bisogno di qualcuno con cui confrontarsi, condividere dubbi e incertezze. MAURO TASSOTTI rappresenta sicuramente il caso di allenatore in seconda più longevo e più vincente in circolazione nel campionato italiano. Conclusa la propria carriera da giocatore, Tassotti ha da subito iniziato la propria collaborazione con il Milan. Dapprima
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speciale - i secondi del calcio
serie A
come allenatore della Primavera e, poi, dal 2001, come allenatore in seconda dell’allora tecnico ed ex compagno di squadra Carlo Ancelotti. Sono cambiati gli allenatori ma Tassotti è rimasto saldo al suo posto. Figura importantissima all’interno dello spogliatoio milanista, ha vissuto l’era vincente dei senatori e gioca un ruolo da protagonista nel nuovo progetto dei giovani capitanato da mister Allegri. Negli ultimi undici anni si è parlato molte volte della possibilità di una sua promozione a “primo” ma sembra che per l’ex terzino rossonero il ruolo di secondo calzi a pennello e gli permetta di esprimere al massimo le proprie qualità, senza subire troppo le pressioni provenienti dall’esterno. Altro caso di personaggio affezionato al proprio ruolo di secondo è quello di BEPPE BARESI. Interista da sempre, dopo aver collezionato 392 presenze da giocatore, Baresi entra a far parte dell’area tecnica nerazzurra, dapprima come allenatore delle giovanili e, poi, a partire dalla stagione 2008-09, come vice allenatore di Josè Mourinho. Con il portoghese vive due anni esaltanti, arrivando a vincere il triplete nel 2010. Con la fine dell’era Mourinho, e l’arrivo sulla panchina interista di Rafa Benitez e di Mauricio Pellegrino come suo
vice, Baresi diventa assistente tecnico assieme a Daniele Bernazzani. Questo incarico però dura poco: con l’esonero di Benitez, infatti, Baresi torna a fare il secondo al nuovo allenatore Leonardo. Oggi è il consigliere di Stramaccioni. Da subito ha avuto l’incarico di aiutare il giovane allenatore interista ad esprimere tutte le sue potenzialità. GIACOMO MURELLI è ormai da molti anni il vice di Stefano Pioli. Dopo una discreta carriera da terzino tra serie A e serie B, nel 2001 Murelli intraprende la carriera di allenatore. Mette subito in mostra ottime doti gestionali, vincendo in due stagioni un campionato di promozione, una coppa Italia dilettanti e una Supercoppa dilettanti. Nel 2003 passa al Modena: inizialmente ricopre il ruolo di vice di Alberto Malesani e successivamente inizia la propria collaborazione con Stefano Pioli. Con quest’ultimo nasce un’intesa che durerà negli anni. La coppia si trasferirà nel tempo dapprima a Parma, poi Grosseto e Sassuolo in B, fino al ritorno in A nel Chievo Verona prima e nel Bologna poi, dopo una brevissima parentesi palermitana. DIEGO LOPEZ è stato per anni il capitano e la bandiera del Cagliari. Dopo 314 presenze e sette gol con la
Alla Juve, il vice di Conte, è Angelo Alessio, uno che sa come parlare ai giocatori
Da secondo a Re D’Europa All’estero ha fatto molto scalpore la vicenda accaduta al Chelsea l’anno scorso. Protagonista un ex nazionale azzurro che in Inghilterra ha costruito la propria fortuna calcistica. Roberto Di Matteo, ex leggenda del Chelsea nella metà degli anni 90 ed ex allenatore del West Bromwich, all’inizio della scorsa stagione si ritrova a ricoprire il delicato ruolo di secondo di colui che tutti consideravano il nuovo Mourinho, Andrè Villa Boas. Arrivato al Chelsea con l’etichetta di vincente e pupillo di Abramovic, Villa Boas non mantiene le promesse iniziali. Il suo Chelsea stenta a decollare ed il gioco della squadra non convince. I punti che separano i Blues dalla testa della classifica aumentano con il susseguirsi delle giornate e anche i risultati conseguiti in Champions non sono soddisfacenti. Ad inizio marzo, il portoghese infila due sconfitte che gli risulteranno fatali: l’uno a tre in Champions con il Napoli e lo zero a uno esterno con il West Bromwich convincono Abramovic ad un cambio di rotta. Via Villa Boas e panchina affidata al suo secondo, Roberto Di Matteo. Pronti via e l’esordio internazionale è di quelli che uno sogna da bambino. Nei quarti di finale di Champions il Chelsea rimonta la sconfitta dell’andata andando a battere il Napoli per quattro gol a uno. Da qual giorno quella di Di Matteo è una vera e propria scalata verso la gloria. Il 5 maggio 2012 il suo Chelsea vince il primo trofeo della stagione superando in finale di FA Cup il Liverpool per due gol a uno ed esattamente quattordici giorni dopo si laurea campione d’Europa battendo ai rigori i tedeschi del Bayer Monaco. Dopo anni di allenatori molto più famosi e meglio pagati di lui e campagne acquisti faraoniche, Roberto Di Matteo guida il Chelsea di Abramovic alla conquista della prima Champions League della sua storia. Con i suoi modi pacati e in soli pochi mesi di lavoro lo svizzero naturalizzato italiano riesce ad alzare la coppa dalle grandi orecchie, la più ambita di tutte.
calcio2000
mar 2013
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calcio2000 15 mar 2013
/teammessi
speciale - i secondi del calcio
serie A
casacca rossoblù, Lopez abbandona il calcio giocato e Cellino gli affida la guida della squadra Primavera cagliaritana. Quest’avventura, però, dura molto poco: i risultati non esaltanti della prima squadra portano Cellino ad un cambio di rotta per quanto riguarda la guida tecnica. Via Ficcadenti e squadra affidata al duo Pulga – Lopez, appunto. I risultati non tardano ad arrivare e i rossoblù passano dalla zona retrocessione ad una posizione di classifica molto più tranquilla. Lopez ha il ruolo motivatore e giocatore aggiunto all’interno della rosa rossoblù. Sotto la sua guida sta esplodendo gara dopo gara il talento di Marco Sau. Tra gli ex giocatori che ricoprono il ruolo di secondo spicca il nome di IVAN JURIC. Ex mediano di Siviglia e Crotone, vive i suoi anni migliori a Genova, sponda rossoblù. Acquistato dal Grifone per volere dell’allora tecnico Gian Piero Gasperini, Juric diventa da subito un idolo dei tifosi genoani. Dopo quattro ottime stagioni con la casacca rossoblu, annuncia il proprio ritiro al termine della stagione 2009/10, all’età di 35 anni. La stagione successiva prende parte allo staff tecnico della Primavera del Genoa ed esattamente un anno dopo viene chiamato dal suo vecchio allenatore Gesperini per fargli da secondo alla guida dell’Inter. Nonostante la sfortunata esperienza milanese il duo Juric – Gasperini si consolida e si ripropone alla guida del Palermo. Sembra una favola la storia di SALVATORE SULLO. Idolo dei tifosi messinesi, centrocampista dotato di grande corsa e un lancio preciso, Sasà Sullo fu un grande protagonista della storica scalata del Messina dalla serie C1 alla A in sole cinque stagioni. Dopo l’approdo nella massima serie la nomina di capitano della squadra siciliana, Sullo si ritrova a giocare la sfida più importante della sua vita; durante la stagione 2004/2005, si accorge della presenza di una strana pallina cresciuta all’altezza dell’inguine. Pensa ad una ciste e la fa asportare senza troppi patemi. Venti giorni dopo l’intervento riceve a casa gli esami istologici che rivelano la cruda verità: è affetto da un linfoma B, tumore par16 calcio2000 mar 2013
Un lusso di Vice
di Pierfrancesco Trocchi
Molti se lo ricordano in quel tridente da recitare come una filastrocca, il SignoriBaiano-Rambaudi del quattrotretrè di uno Zeman alla prima esperienza foggiana, quella che all’alba degli anni ‘90 i calciofili vissero quasi come un delirio estatico di puro edonismo pallonaro. Francesco Baiano o, affettuosamente, “Ciccio”, si è unito come secondo di Sannino alla schiera di illustri vice-allenatori che calcano i bordocampo degli stadi italiani. “Conobbi Beppe ai tempi della Sangiovannese, quando era il mio mister, ho avuto fin da subito un bellissimo rapporto con lui”, comincia Francesco. Risale a questa esperienza la volontà di Sannino di inserire Baiano nel suo staff, concretizzatasi nel 2010 con la promozione del Varese in Serie B: “Una volta – continua l’ex, tra le altre, di Napoli e Fiorentina - durante un allenamento, redarguì un giocatore e io gli dissi: “Mister, riprendi anche me, così fai capire al gruppo che ti comporti con tutti allo stesso modo”. Lui rimase colpito a tal punto che mise questa frase nel suo libro”. Secondo Ciccio, i successi dell’allenatore di Ottaviano sono dovuti all’affiatamento tra di lui e i suoi collaboratori, “perché Beppe è una persona che ascolta molto e a cui piace confrontarsi. Quando la squadra si allena – spiega Baiano – è naturale che l’allenatore non riesca a vedere tutti i 26-27 giocatori in campo, quindi si affida a me per gli attaccanti e a Luca Lomi (altro “fedelissimo” del tecnico campano) per i centrocampisti, mentre lui si dedica in particolare alla linea difensiva”. Ma il ruolo di secondo è funzionale ad un futuro da allenatore? “E’ normale che un giorno mi piacerebbe fare il mister – risponde – ma ho ancora tante cose da imparare e Sannino è un ottimo insegnante”. Alla domanda su quale modulo adotterebbe, Baiano risponde saggiamente che “bisogna adattare il sistema di gioco al gruppo che ti viene messo a disposizione. Se dovessi scegliere, i moduli che più mi intrigano sono il 4-4-2, il 4-3-3 e il 3-4-3”. Sulle squadre che allenerebbe, invece, non ha dubbi: “Da partenopeo, assolutamente il Napoli, ma anche la Fiorentina, alla cui piazza sono particolarmente legato”. Buona fortuna, Ciccio!
Stefano Pioli e Giacomo Murelli, un saldo binomio
dentro
i secondi
Dal 2001, Mauro Tassotti è il secondo del Milan, una vita in rossonero
ticolarmente aggressivo che colpisce il sistema linfatico. Da quel giorno in poi per Sasà inizia la difficile battaglia contro la malattia; al suo fianco, a lottare insieme a lui, tutta Messina e l’intera Italia calcistica. Come in campo, anche nella vita, la determinazione di Sullo ha meglio sull’avversario. Esattamente otto mesi dopo, la malattia è sconfitta e
Sullo si ripresenta in campo con la sua maglia numero 41 e la fascia di capitano al braccio. Una favola calcistica a lieto fine. Nel 2007, a 36 anni, il calciatore napoletano lascia Messina per trasferirsi nelle serie minori. Al suo addio il Messina Calcio rilascia un comunicato che annuncia il ritiro della maglia numero 41 di Salvatore Sullo, campione nella sport e nella vita. Dopo un paio d’anni di calcio dilettantistico, Sullo appende le scarpette al chiodo e inizia la propria collaborazione con l’ex allenatore, Giampiero Ventura. Il loro percorso inizia a Bari e continua nel tempo fino alla promozione in Serie A con il Torino. Oltre a fare il secondo dell’esperto Ventura, Sullo sta frequentando il corso per allenatori di Coverciano. ANTONIO MANICONE, milanese doc classe ‘66, inizia la propria carriera calcistica nelle giovanili dell’Inter. A 20 anni viene mandato a fare gavetta in serie C alla corte di Zeman, nel Licata. Incontrerà nuovamente il boemo due anni più tardi, dopo una parentesi a Palermo, nel Foggia dei futuri miracoli.
Primi e secondi Squadra Primo allenatore Secondo allenatore ATALANTA: Stefano Colantuno Stefano Beni BOLOGNA: Stefano Pioli Giacomo Murelli CAGLIARI: Ivo Pulga Diego Lopez CATANIA: Rolando Maran Christian Maraner CHIEVO: Eugenio Corini Paolo Nicolato FIORENTINA: Vincenzo Montella Daniele Russo GENOA: Gigi Delneri Massimo Mezzini INTER: Andrea Stramaccioni Beppe Baresi JUVENTUS: Antonio Conte Angelo Alessio LAZIO: Vladimir Petkovic Antonio Manicone Massimiliano Allegri Mauro Tassotti MILAN: NAPOLI: Walter Mazzarri Nicolo Frustalupi PALERMO: Gian Piero Gasperini Ivan Juric PARMA: Roberto Donadoni Luca Gotti PESCARA: Cristiano Bergodi Luigi Ciarlantini ROMA: Zdenek Zeman Vincenzo Congelosi SAMPDORIA: Delio Rossi Fedele Limone SIENA: Giuseppe Iachini Mario Palazzi TORINO: Giampiero Ventura Salvatore Sullo UDINESE: Francesco Guidolin Diego Bortoluzzi
Con i rossoneri vince il campionato cadetto alla sua seconda stagione ma per lui la serie A deve ancora attendere. Si trasferisce all’Udinese in serie B e con i bianconeri centra subito la promozione giocando un ruolo da protagonista. Esordisce in serie A proprio contro la “sua” Inter, battendola per due gol a uno. Nel gennaio della stessa stagione arriva il suo rientro all’ovile. Con i nerazzurri vince la Coppa Uefa 93/94 ma lo spazio è poco e così per lui ha inizio un girovagare tra Serie A e serie minori. Nel 2003, dopo tre stagioni nella Pro Patria, Manicone annuncia il proprio addio al calcio giocato. Due anni più tardi ha inizio la sua nuova vita calcistica, quella di allenatore. A dargli la possibilità di cimentarsi nel nuovo ruolo è proprio l’Inter; allena per tre stagioni gli allievi prima di essere nominato vice allenatore della Berretti nerazzurra con la quale nel 2011 vince l’ambito Torneo di Viareggio.Nell’estate del 2012 passa a sorpresa alla Lazio. A lui l’importante compito di assistere il nuovo allenatore delle Aquile, Vladimir Petković. A guardare il percorso della Lazio finora, sembra che tra i due sia nata l’alchimia giusta per dare alla propria squadra la fisionomia vincente che ha portato risultati eccellenti tanto che la Lazio ad oggi viene considerata la vera anti Juve nella corsa allo scudetto.
Dopo essere stato un grande attaccante, Baiano ora studia da secondo allenatore
calcio2000 17 mar 2013
serie A
intervista -simone vergassola di Sergio Stanco
contrada
vergassola
U Intervista esclusiva al capitano e bandiera del Siena, l’uomo simbolo del carattere senese.
18 calcio2000 mar 2013
na stagione non facile per il Siena, partito col fardello della penalizzazione. Il capitano Vergassola, però, è sempre una certezza: 9 anni a Siena e ancora tanta voglia di non mollare, nonostante le difficoltà… Allora Simone, partiamo da te: recentemente hai festeggiato le 300 presenze con il Siena, quali sensazioni? “Un’enorme soddisfazione, ovviamente, e tanta gioia. È stato emozionante. Chiaro che raggiungere un traguardo così importante e storico, mi fa tanto piacere, ma spero di non fermarmi qui e poterlo migliorare”. Sei rimasto nel 2010, dopo la retrocessione della Robur in B, nonostante le voci di mercato… “Il mio rapporto col Siena va al di là, avevo voglia di ripagare la società e dare il mio contributo per tornare subito in Serie A. Avevo offerte, è vero, ma ho incontrato la società, mi hanno dimostrato la volontà di perseguire il rapporto, e da allora non ho più avuto alcun dubbio, perché anche
il mio desiderio era quello di restare”. Hai vestito i gradi di capitano, oltre che a Siena, anche nelle altre grandi società in cui hai giocato, Sampdoria e Torino. Secondo te, perché? “Perché sono un rompiballe (ride, ndr). A parte gli scherzi, credo molto nella cultura del lavoro, sono uno che negli allenamenti dà tutto e spesso incito i compagni a fare lo stesso. Sono uno che dispensa consigli, che tiene alta la tensione e che, appunto, rompe un po’: poi c’è chi è intelligente e la prende bene e chi, invece, a volte si scoccia, ma se lo fa non ha capito molto. Io ricordo che quando ero giovane i più esperti mi stavano addosso, ma lo facevano per il mio bene, e nel futuro questo mi è servito. Io cerco di fare altrettanto oggi. Sono anche uno che riesce a dialogare con gli arbitri: forse è anche per questo che mi scelgono, non solo perché sono un rompiballe (ride, ndr)”. Per tornare ai giovani: uno che secondo te “arriverà”? “Ora sta giocando un po’ meno rispetto all’inizio, ma secondo me Verre (scuola
Roma, ndr) è destinato a grandi palcoscenici. Ha ancora margini di miglioramento, ma tecnicamente è molto bravo e mi sembra abbia la testa giusta”. E Neto, di cui si parla un gran bene? “È molto forte anche lui. È un ottimo difensore, che secondo me può e farà il salto di qualità. Ora è presto per dire se sia al livello di Nesta o Thiago Silva, quelli sono fenomeni, però – anche considerato quello che offre il panorama - è da grande squadra”. Hai avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori durante la tua carriera. C’è qualcuno tra loro che è stato decisivo per la tua affermazione nel calcio dei grandi? “Credo che siano fondamentali i tecnici delle giovanili, o comunque, quelli degli inizi, perché se fin dal principio uno ti fa capire che il talento non basta, ma che servono sacrifici per emergere, allora sei già sulla strada giusta. Per questo mi piace ricordare Mister Ratti della Sarzanese o Mister Mosti ai tempi della Carrarese, ma anche Orrico o Baldini, se vogliamo fare altri nomi. Con i giovani servono carota e bastone”. A proposito di allenatori, ti aspettavi l’exploit di Conte? “ Sì, perché ha sempre avuto una feroce determinazione. Io l’ho avuto anche come secondo di De Canio ai tempi del Siena, ancor prima di quando venne qui ad allenare, e già allora sai cosa mi diceva? “Io allenerò
la Juve e la porterò alla vittoria”. Lui è così, tosto: è un vincente, non molla mai”. Nella classifica dei tuoi allenatori, Cosmi – invece - dove lo mettiamo? “Io col mister mi son trovato benissimo: ha pagato una serie di risultati negativi e in quei casi, di solito, la società prova a cambiare l’allenatore per dare una scossa all’ambiente. Quando è stato esonerato, però, la squadra aveva 17 punti e avevamo fatto un gran lavoro, ottenendo anche risultati prestigiosi come la vittoria a San Siro contro l’Inter. Cosmi ha avuto la sfortuna di incappare in una serie di risultati negativi”. Torniamo alla vittoria a San Siro: tanta gioia ma non è che vi siete montati la testa? “No, non direi. Ci ha dato grande gioia, questo sì, ma non è che dopo ci sentissimo fenomeni. Forse quando abbiamo raggiunto gli altri dopo un grande sforzo, inconsciamente abbiamo mollato un po’. L’importante è riprendersi, perché secondo me abbiamo ancora le possibilità per salvarci”. Un tuo gol a San Siro per la vittoria sull’Inter: il punto più alto della tua esperienza da calciatore? “Sicuramente una grande gioia, perché segnare e poi vincere a San Siro contro l’Inter non è che capiti tutti i giorni, ma non so se sia stato il punto più alto della mia carriera. Ho sempre pensato che il meglio debba ancora venire. Se do-
vessimo riuscire a salvarci, ad esempio, avremmo fatto una grande impresa”. Un fioretto per la salvezza? Una bella cresta alla Balotelli? “Non ci ho mai pensato, ma la salvezza vale bene un fioretto. Non una cresta, però, non mi si addice proprio. E, poi, chi la spiega ai miei figli? Io sono un padre di famiglia… (ride, ndr). Meglio una camminata, una biciclettata o un pellegrinaggio. Il Santuario sceglietelo voi, io ci sto”. A Siena sei un’istituzione al pari del Palio (internet dixit): quasi 9 anni in bianconero, 36 anni sulla carta d’identità, forse anche tu hai cominciato a pensare al futuro: come te lo immagini? E ti vedi a Siena? “Io me lo auguro, qui sto benissimo, la città ha adottato me e la mia famiglia, mi sento a casa. Non ho ancora pensato al mio futuro, perché sono sempre stato convinto che mi avrebbe distratto: mi sento ancora bene e per ora penso solo a giocare, non so ancora “cosa farò da grande”, forse l’allenatore dei ragazzi, forse un incarico a livello dirigenziale. Certo mi piacerebbe restare in società e a Siena. Però, dire che come sono il Palio, è davvero troppo. Io che ci vivo, so cosa rappresenta per la città e non mi sento certo all’altezza. Il Palio è il Palio, le contrade non si toccano. Io sono solo Simone Vergassola”. Da 9 anni a Siena, il capitano. Hai detto niente…
le scarpe di simone Le ASICS TESTIMONIAL LIGHT sono un modello storico della linea calcio ASICS realizzato per giocatori professionisti. Simone Vergassola le calza ininterrottamente dalla Stagione 1996/97, quando debuttò in Serie A. Caratteristiche tecniche - Puntale, passalacci e riporto laterale in morbida pelle di canguro waterproof. - Pannelli laterali e tallone in pelle pieno fiore. - Rinforzo interno in nylon all’altezza del passalaccio ed in punta. - Collare imbottito. - Fodera interna per una calzata più confortevole. - Soletta estraibile sagomata anatomicamente A seconda delle differenti condizioni del terreno è disponibile con la suola nella versioni: ST a 6 tacchetti avvitabili in Nylon/Alu. In pebax bicolore con reticolo CNT antitorsioni negative e cucitura perimetrale. Utilizzabile su terreni pesanti e manti erbosi. NR a 13 tacchetti fissi. In poliuretano bicolore a densità differenziata. Utilizzabile su terreni duri e manti erbosi.
calcio2000 19 mar 2013
intervista - francesco tavano di Pierfrancesco Trocchi
10 e lode T
Ad Empoli i talenti sono di casa, Tavano ne è la conferma…
20 calcio2000 mar 2013
avano è uno dei tanti campani che ha trovato fortuna a Empoli. Con Di Natale, Lodi, Montella, tanto per citarne alcuni, Ciccio è in ottima compagnia. Lui, più di tutti – però – ad Empoli ha trovato la sua dimensione: la campagna toscana come habitat naturale in cui esprimersi al massimo, perché la fiducia per un calciatore è fondamentale e gli stimoli sono la benzina per i suoi successi. Poi ci sono anche i sogni: quello di Tavano è di ripagarla questa fiducia, con gli interessi, riportando il suo Empoli in Serie A… Iniziamo dalla fine: la scorsa stagione, dopo 5 anni trascorsi tra Italia e estero, sei tornato a Empoli, “a casa”, come hai dichiarato in un’intervista. Cosa ti lega particolarmente a questa piazza? “Tanti ricordi, anche perché qui mi sono imposto sia in Serie A che in Serie B, è la squadra che mi ha lanciato nel calcio dei grandi ed è grazie all’Empoli che sono diventato un calciatore affermato”. Il 3 dicembre 2011 hai superato Carlo Castellani, cui è dedicato lo stadio di Empoli, nella classifica dei migliori marcatori azzurri di sempre, diventandone il capolista. Che sensazioni hai provato quel giorno? “Un giorno bellissimo, ricco di emozioni. Sono orgoglioso di quello che ho fatto con questa maglia”. Quest’anno, dopo diversi problemi fisici, sei tornato a segnare con regolarità, piazzandoti nei primi posti della classifica cannonieri della Serie B. Credi di poter vincere la palma di migliore bomber del torneo? “Fisicamente sto benissimo, mi sento ancora giovane, ed è normale che, sotto sotto, un attaccante pensi sempre a diventare capocannoniere. La cosa più importante per me, però, è portare l’Em-
poli il prima possibile alla salvezza con i miei goal”. Empoli è da sempre riconosciuto come uno dei migliori vivai del calcio italiano e la rosa attuale, ricca di giovani, conferma l’attenzione data dalla società alle nuove leve. Quali sono i vantaggi di lavorare con i ragazzi? “Oltre ai ragazzi, abbiamo diversi calciatori di esperienza, la squadra è un buon mix tra giovani e “vecchietti”. Noi più anziani dobbiamo dare il massimo ogni volta per mostrare ai giovani come ci si comporta, è fondamentale per la loro crescita”. Tra i ragazzi di Empoli c’è Saponara, che ha raggiunto l’accordo col Milan, a cui si aggregherà a giugno. Quali consigli senti di dargli? Lo credi pronto per una “big”? “Riccardo quest’anno sta mostrando tutte le sue qualità, da trequartista ha già segnato diverse reti ed è giusto che una grande squadra l’abbia acquistato,
perché è un giocatore molto importante, professionista serio e bravissimo ragazzo. Il consiglio è sempre lo stesso, quello di non montarsi la testa, ma, e ci posso mettere la mano sul fuoco, so che non lo farà. Lo aspetta una grande carriera”. Ti si può definire un veterano della B, con 6 stagioni nella serie cadetta. Parlando sempre di promesse, chi ti ha colpito quest’anno? Qualche difensore che ti ha dato filo da torcere? “Berardi del Sassuolo, per esempio, è un giocatore di ottima prospettiva, lo stanno cercando molti club, oppure Bellomo del Bari. Per quanto riguarda i difensori, ti posso parlare dei “miei”, come Tonelli, che è molto giovane e ha già segnato 3 goal, e Regini, in comproprietà con la Sampdoria, che sta disputando un ottimo campionato da difensore centrale, lui che è un esterno sinistro”. Oltre all’obiettivo salvezza, dopo annate poco convincenti sembra che siate in grado ti poter raggiungere i play-off per la promozione. Credete in questo obiettivo? “Pensiamo partita per partita, la squadra ha ritrovato un ottimo gioco dopo un inizio particolarmente complicato, ora il morale è alto e giochiamo con più tranquillità. Sappiamo, però, che il campionato di Serie B è molto difficile, basta poco per tornare giù. Poi, una volta ottenuta la salvezza, è normale che si pensi a qualcosa di più importante”. Torniamo alla tua carriera. Hai segnato tantissimi goal: quali ricordi
con più piacere? “Sicuramente il goal che segnai con la maglia del Livorno nella finale play-off di Serie B nella stagione 2007/2008 contro il Brescia, che ci permise di salire in Serie A, e il rigore del 2 a 2 (finì 3 a 2 per l’Empoli, ndr) realizzato l’anno scorso nella finale play-out contro il Vicenza in casa. In generale, segnare in Serie A era un sogno che sono riuscito a realizzare”. Nell’estate del 2006 ti ingaggia il Valencia. Al di là dell’esordio in Champions League, un’esperienza di certo non positiva, tanto che sei finito ai margini della rosa. Cosa non funzionò? “Non saprei. Quello che penso io è che non ci fosse molta sinergia tra Amedeo Carboni, allora DS, e l’allenatore Flores: la società spese 10 milioni per acquistarmi, ma, pochi giorni dopo l’arrivo, venni a sapere che il mister non mi voleva. Erano gli anni in cui stavo esplodendo, sarebbe stato meglio giocare in una piazza che avesse fiducia in me e mi desse la possibilità di ricordare qualcosa. Fu un periodo difficile”. Dopo 6 mesi alla Roma, il rilancio al Livorno, altra squadra cui è più legato il tuo nome e di cui sei stato capitano. Quali sono i ricordi più belli in amaranto? “Prima di tutto vincere il campionato di Serie B, un’impresa spettacolare. In seguito, ci furono incomprensioni con la dirigenza, perché quando le cose andavano bene ci portavano alle stelle, in
caso contrario era sempre colpa mia, nonostante 51 reti in 4 anni. Non ci lasciammo bene”. Nel 2011 hai firmato con l’Empoli un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Cosa farai una volta smessi i panni di calciatore? “Sono in procinto di firmare il prolungamento proprio in questi giorni (fine di gennaio, ndr), con qualche rinuncia economica perché ho intenzione di finire la mia carriera qui a Empoli, vorrei giocare per altri 2 o 3 anni. Ancora non penso a quello che farò dopo, ma mi piacerebbe rimanere in società”. Per l’ultima domanda arriva il Genio della Lampada. Un sogno nel cassetto? “Riportare l’Empoli in Serie A”. Davanti alla porta come nelle ambizioni, Tavano resta determinatissimo.
la scarpa di ciccio Si chiama ASICS TIGREOR ed è il modello di successo della gamma calcio ASICS con alti contenuti tecnici ripresi dai modelli del Track&Field; realizzato per giocatori professionisti che ricercano confort ed ammortizzazione. Caratteristiche tecniche: EXTERNAL HEEL COUNTER Contrafforte esterno che si estende fino alla parte mediale e laterale per ottimizzare il controllo del movimento del piede. Fodera interna in materiale anti-scalzamento ECSAIN LEATHER che garantisce un confort eccellente. Soletta estraibile in espanso per migliorare confort ed ammortizzazione; sagomata anatomicamente. Tomaia interamente in microfibra con tecnologia DUO SOLE UPPER (PU) sul puntale per garantire un ottimo controllo di palla. Disponibile nelle versioni suola IT (290 grammi) e suola ST (320 grammi) per le differenti condizioni di terreno, ed oltre che nel colore Cultura Gold/Italian Blue usato da Tavano e Paulinho anche nel Blue/White e nel nuovo Black/ White/Blue.
calcio2000 21 mar 2013
altri campionati italia - MONZA credit foto www.acmonzabrianza.it
di Costantino Felisatti
il calcio
è un gioco
P Intervista a Gasbarroni (ex Toro, Parma e Samp) che ha deciso di ricominciare dal Monza (Lega Pro seconda divisione) pur di tornare ad emozionarsi come un bambino…
22 calcio2000 mar 2013
ensi a Monza e la prima cosa che viene in mente sono la Formula 1 e la Rossa Ferrari con la sua gloriosa storia. Ma poco distante dall’Autodromo Nazionale sorge lo stadio Brianteo, impianto nel quale gioca le partite casalinghe un’altra rossa (e Bianca), la centenaria squadra di calcio del Monza. La compagine lombarda non sta attraversando uno dei periodi più felici, e dopo anni di serie B e C1 è sprofondata in Lega Pro Seconda Divisione, la vecchia serie C2 per intenderci. Per la risalita la dirigenza ha deciso di affidarsi ad un allenatore emergente come Antonino Asta, vecchia bandiera del Torino e reduce da tre buoni campionati alla guida della Primavera granata. L’uomo in più che il responsabile dell’area tecnica Gianluca Andrissi ha messo a disposizione del
mister è Andrea Gasbarroni, giocatore dal talento cristallino con alle spalle diversi anni di serie A ad ottimi livelli, e che ha deciso di scendere di ben due categorie per seguire il tecnico che già aveva conosciuto durante gli anni passati in Piemonte: “Il mister è molto bravo e preparato, una persona eccezionale, e ha contribuito molto in questa mia scelta. Ci siamo incontrati quando lui allenava la primavera del Torino ed è nato subito un ottimo rapporto. Ho preso questa decisione perchè purtroppo l’anno scorso ero fuori squadra per motivi societari ed economici, e dopo questo brutto periodo avevo voglia di giocare e divertirmi. Potrebbe essere un punto di partenza, chi lo sa?” È legittimo chiedersi se un giocatore con le sue doti e abituato a ben altri palcoscenici non si senta fuori luogo a calcare campi non propriamente fa-
mosi: “Il livello di gioco è quello che è, si corre davvero tanto, si prendono parecchie botte e quando reagisco mi tocca anche fare la figura del cattivo (ride, ndr)”. Altro personaggio cui il numero 10 biancorosso è molto grato è il già citato Gianluca Andrissi, che nonostante tutti i problemi in cui versa la società lombarda è riuscito a mettere su un’ottima rosa: “Ho avuto la fortuna di trovare dei compagni di squadra straordinari, molto bravi. Se riesco ad esprimermi al meglio (8 goal in campionato mentre scriviamo, record personale, ndr) è anche merito loro. Mi danno una grossa mano e se magari c’è da correre anche per me non esitano a farlo”. Il giusto mix tra giovani ed esperti insomma, come Polenghi e Grauso, contro i quali Gasbarroni aveva già combattuto diverse battaglie nei campi di A e B. Problemi societari, dicevamo. Problemi che hanno portato ad una penalizzazione di 6 punti in classifica che la piazza non esita ad attribuire al gruppo di azionisti guidato da Clarence Seedorf, reo secondo i tifosi di non occuparsi della gestione della squadra e di interessarsi poco delle sorti del team: “Purtroppo è poco presente, mi auguro comunque che porti a termine il suo compito, bisognerebbe fare una statua a tutti i ragazzi della squadra e della so-
Gasbarroni ha deciso di mettere il suo talento a disposizione dell’ambizioso Monza
cietà per l’impegno che ci stanno mettendo per uscire da questa situazione”. Visto lo stato attuale delle cose purtroppo viviamo alla giornata. A Monza ci sarebbe tutto l’occorrente per fare benissimo, ma sfortunatamente adesso non ci sono i presupposti per pianificare a lungo termine. Ma io sono fiducioso, il Monza è una società gloriosa, è in vendita ma mi auguro che qualcuno si faccia avanti oppure che chi rimanga si ponga determinati obiettivi”. A 31 anni il “Gasba” sta cercando di ripartire dal basso, e magari proprio il Monza potrà diventare un trampolino di lancio per una seconda giovinezza:
“Personalmente è anche difficile parlare del mio stesso futuro, data la situazione, ma se ci fossero i presupposti per restare qui più anni rimarrei, ho trovato davvero un bell’ambiente”. Il pubblico è ben cosciente delle problematiche societarie e per questo non è troppo esigente nei confronti della squadra: “Sono pochi ma buoni, noi ci aspettiamo che la gente ritorni a vedere il Monza allo stadio e ritrovi la passione. Noi ce la mettiamo davvero tutta e i risultati si vedono, secondo molti giochiamo uno dei migliori calci della categoria”. C’è da scommetterci con uno come Gasbarroni in squadra.
Quanti campioni a Monza! Per anni il Monza è stato la succursale delle milanesi, coccolandone i giovani e crescendo futuri campioni che, poi, sono andati a mietere successi nelle “grandi”. Una fucina di talenti, insomma, ma anche un laboratorio per testare e rimandare al mittente ragazzi arrivati con l’etichetta di promesse e restituiti con quella “pronti per l’uso”. Palestra di giocatori, ma anche di dirigenti: basti pensare a Galliani, che proprio a Monza ha cominciato a studiare l’arte del calciomercato e della gestione di un club di calcio (dal 1984 al 1986). Esperienza poi messa in pratica (e alla grande) una volta al Milan. Ma per tornare ai giocatori, divertiamoci un attimo a creare una Top 11 di quelli passati dal Monza e, poi, affermatisi nel grande Calcio. Andando indietro di non troppi anni troviamo in porta Christian Abbiati, che in un’ipotetica linea difensiva avrebbe potuto essere protetto da Massimo Brioschi, coadiuvato al centro da Ruggero Radice e Fulvio Saini, recordman di presenza in biancorosso, di ruolo centrocampista ma che avrebbe potuto far valere la sua esperienza anche al centro della retroguardia. Menzione d’onore, poi, sulla fascia sinistra per Patrice Evra, una meteora in Brianza ma che negli anni a venire si è dimostrato uno dei terzini migliori del continente. Avanzando a centrocampo avremmo un trio che riuscirebbe a coniugare piedi buoni ed agonismo; tutti i palloni passerebbero per i piedi di Massimo Brambilla, aiutato ai suoi lati da Angelo Colombo e Roberto Antonelli, il Dustin Hoffman milanista. Ma è davanti che ci sarebbe da spellarsi le mani per gli applausi, con il mitico Anselmo “Spadino” Robbiati e l’idolo di questi giorni Andrea Gasbarroni ad ispirare un bomber di razza come Gigi Casiraghi. Questo sarebbe l’11 perfetto per vincere a mani basse la Seconda Divisione, ma anche per ambire a qualcosa di più.
calcio2000 23 mar 2013
altri campionati italia - foggia Credit Foto Federico Antonellis - www.acdfoggiacalcio.it
di Niccolò Bonazzi
cercasi
foggia dei miracoli
L A Foggia tutti sognano le imprese del passato, a Padalino il compito di riportare la squadra ai fasti di un tempo…
24 calcio2000 mar 2013
a forte crisi che ha colpito il nostro Paese non ha risparmiato nemmeno l’ovattato e luccicante mondo del calcio. Diverse squadre, anche blasonate, hanno sofferto dinnanzi al venir meno di denaro e sono incappate in tragici fallimenti. Basti pensare al Pergocrema, fino all’anno scorso in C1 e da quest’anno iscritto in D con il nome di Pergolettese dopo la fusione con il Pizzighettone, o alla Lucchese, appena promossa dall’Eccellenza, alla Pistoiese e al Cosenza, fino ad arrivare al Taranto, che nella scorsa stagione ha giocato la finale play-off per andare in B contro la Ternana e ora si ritrova a dover sopravvivere nei bassifondi della classifica del difficile girone H. Tutte queste squadre hanno portato in Serie D molti giocatori con un passato importante alle loro spalle, facendo
aumentare il valore della categoria. I casi più eclatanti di società dal fulgido recente passato ma vittime di crisi finanziarie e di debiti insostenibili, sono il Foggia, l’Ancona e il Messina, tre corazzate che hanno costruito rose di altra categoria per cercare di tornare in campionati più in linea con la loro storia. È TORNATO PADALINO Trentaquattro campionati fra A e B, tanti sacrifici ma anche tante gioie e soddisfazioni. Il Foggia si consacra nell’Olimpo del calcio italiano negli anni ’90 sotto la guida di Zdenek Zeman, tecnico rivoluzionario che farà salire alla ribalta nazionale tutta la squadra. A partire dal 1995 la squadra inizia il suo declino che culminerà con il fallimento al termine della scorsa stagione. Ai pugliesi non resta che par-
C’ERA UNA VOLTA IL FOGGIA DEI MIRACOLI
Il Foggia si è affidato all’ex bandiera Padalino per tornare a sognare in grande
tire dalla D sotto la guida di Pasquale Padalino. La rosa è composta, fra gli altri, dall’ex Sorrento Niang, dalla coppia d’attacco Giglio-La Porta e dall’ex Verona e Catanzaro in B Cristian Agnelli, capitano e trascinatore di una squadra che si trova nei quartieri alti della classifica ma che ha la vetta della classifica al di fuori della propria portata. I satanelli stanno giocando un campionato a due volti e abbastanza altalenante. I tifosi vorrebbero di più, ma la fiducia nella società e nel tecnico non è mai venuta a mancare. DA SIMONI A GENTILINI La squadra marchigiana ha partecipato soltanto a due campionati di Serie A (ma impossibile dimenticare la finale di Coppa Italia persa contro la Samp nel 2004), il primo nel 1992 con Guerini in panchina e il secondo con Gigi Simoni nel 2003, prima di retrocedere clamorosamente con soltanto tredici punti all’attivo e tre cambi alla guida della squadra. I debiti maturati nella gestione Pieroni, però, portano la squadra al fallimento. Dopo la risalita fino in B ecco l’ennesimo crack e l’Ancona si ritrova
Un undicesimo posto, prima del crollo finanziario, e della conseguente cancellazione dai campionati professionistici. È stata un’estate bollente per il Foggia, squadra rossonera dal grande blasone che è stata costretta a ripartire dalla Serie D. Sulla panchina dei satanelli è stato chiamato un tecnico giovane e con i rossoneri nel cuore, un ex calciatore del Foggia dell’epoca d’oro chiamato ora a portare in alto, da allenatore, la sua squadra: Pasquale Padalino. Buonasera Mister. Come sta andando la sua seconda esperienza al Foggia? “In generale va tutto bene anche se la Serie D ha molte più difficoltà rispetto ai campionati professionistici. Dal punto di vista della squadra sono soddisfatto: siamo partiti in netto ritardo e abbiamo incontrato qualche difficoltà ma alla fine è stata allestita una rosa dignitosa e ora, in classifica, dietro le grandi ci siamo subito noi”. Rispetto alla sua prima esperienza da giocatore a Foggia cosa ha trovato di diverso? Quali sono invece le similitudini? “Quando venni a Foggia per la prima volta ero un giocatore e quindi è chiaro che le responsabilità erano diverse. Si respirava un clima diverso per ciò che avevamo alle spalle e perchè le nostre avversarie erano molto più rinomate. Ora la proprietà ha fatto molti sacrifici ma ha incontrato difficoltà oggettive e maggiore scetticismo. Quello che non è cambiato è l’amore per il Foggia, ora più che mai visto il momento di difficoltà”. Che effetto le fa vedere in Serie D squadre così blasonate? “Purtroppo sono squadre che pagano per errori di altre persone. È chiaro che quando si gestisce una società si cerca comunque di avere un tornaconto personale, però certi individui mettono in secondo piano l’aspetto calcistico e poi si arriva a queste situazioni. Bisogna cambiare le regole, il calcio sotto questo aspetto ha bisogno di essere rivisto”.
in Eccellenza. Ora, dopo la promozione in D, la squadra attualmente allenata da Augusto Gentilini è adesso trascinata dall’esperto Luigi Artiaco appena arrivato dall’Isernia e dai centrocampisti Ruffini e Del Grosso. L’Ancona inizia il campionato alla grande con una striscia di dieci risultati utili consecutivi prima di perdere in casa contro l’Amiternina. I biancorossi sono attualmente nelle zone alte del girone F. RE GIORGIO DI MESSINA La storia del Messina è fatta di molti alti e bassi, un racconto di fallimenti, retrocessioni, promozioni e tante soddisfazioni. Il miracolo più grande fu fatto nel nuovo millennio quando il Messina di Storari, di Donati, di Zampagna e di
Amoruso era secondo a due punti dalla Juventus. Nel 2004/2005 la squadra arrivò settima e soltanto per problemi burocratici non disputò l’Intertoto. Dopo altre due stagioni in Serie A (e dopo un ripescaggio) la squadra fallisce e dalle macerie giallorosse nasce la Rinascita Messina. Squadra che vanta al suo interno elementi di spicco come Giovanni Battista Ignoffo (ex Perugia in A), Julio Cesar Leon (ex trequartista della Reggina) e Re Giorgio Corona, ex bomber di Catania e Catanzaro ora capitano della formazione allenata da mister Catalano. La compagine dell’attuale presidente Torrisi si è issata da qualche settimana in vetta, ma se la dovrà vedere contro il Cosenza, guarda caso un’altra nobile decaduta. Effetti della crisi… calcio2000 25 mar 2013
miti del calcio - Eusébio da Silva Ferreira di Luca Gandini
il ruggito
della pantera
I
n quel Benfica campione d’Europa nel 1960/61, ben quattro elementi provenivano dalle colonie portoghesi in Africa. L’esperto portiere Costa Pereira e il carismatico centrocampista Mário Coluna erano infatti originari del Mozambico, mentre l’Angola aveva dato i natali al goleador José Águas (capocannoniere della manifestazione con 11 centri) e all’elegante mezzala Joaquim Santana. Il giorno successivo al trionfo eu-
Quando talento e successo fanno rima con simpatia e lealtà. Storia di Eusébio da Silva Ferreira, un campione più unico che raro.
26 calcio2000 mar 2013
ropeo, il 1° giugno 1961, in una gara valevole per gli ottavi di finale della Coppa del Portogallo, esordì ufficialmente con la maglia del Benfica un altro “figlio dell’Africa”. Si chiamava Eusébio da Silva Ferreira, aveva 19 anni ed era stato da poco prelevato dallo Sporting Clube de Lourenço Marques, una delle squadre più famose del Mozambico. Era già da tempo che si parlava di quel morettino dalle movenze felpate e dal tiro al fulmico-
tone. Lo stesso Benfica, pur di averlo con sé, aveva vinto la concorrenza di alcune tra le più importanti società europee, tra cui la Juventus. Del resto, il geniale allenatore ungherese Béla Guttmann, uno che la sapeva lunga, mai e poi mai si sarebbe lasciato scappare un talento del genere. Eusébio riusciva a correre i 100 metri in 11 secondi netti, nel dribbling non aveva rivali e, in più, poteva calciare sia di destro che di sinistro con la medesima efficacia. Il primo vero esame da affrontare fu il 15 giugno di quel 1961. A Parigi, ad attendere il Benfica per un prestigioso torneo amichevole, c’era il Santos, la leggendaria squadra brasiliana in cui giocava Pelé. I portoghesi vennero sonoramente sconfitti per 6-3, ma a destare sensazione fu proprio la tripletta con cui Eusébio si presentò al grande pubblico. Era nata una stella! LEZIONE AL REAL La stagione successiva fu quella della definitiva consacrazione. Gli uomini di Béla Guttmann si ripresentarono all’Europa decisi a ribadire la propria supremazia. Con la freschezza di Eusébio là davanti, poi, tutto divenne più facile. Austria Vienna, Norimberga e Tottenham nulla poterono di fronte allo strapotere dei portoghesi, lanciati verso una finale da sogno con il Real Madrid. Ad Amsterdam, il 2 maggio 1962, le cose si misero però subito male per le “Águias” di Lisbona, travolte in apertura da una doppietta di Ferenc Puskás. Solo una grande squadra avrebbe potuto reagire, e quel Benfica lo era. Prima José Águas, poi Domiciano Cavém, infine Mário Coluna risposero colpo su colpo all’indomabile Puskás, che nel frattempo aveva anche trovato la tripletta. Così, a mezz’ora dalla fine, il punteggio recitava 3-3. Fu solo allora che salì in cattedra Eusébio. Con due zampate degne di una pantera, l’asso del Mozambico schiantò la resistenza dei madrileni e consegnò al Benfica il secondo trionfo europeo consecutivo. Per la gioia degli amanti del buon
calcio, pochi mesi dopo, il calendario internazionale rimise di fronte Benfica e Santos. O, se preferite, Eusébio e Pelé. Stavolta era in palio la Coppa Intercontinentale. I brasiliani, forti di molti campioni del mondo con la Nazionale, erano i favoriti, ma le Águias, all’andata al Maracanã, parvero tutto tranne che vittime sacrificali. Pelé e soci la spuntarono con un sofferto 3-2, e tutto lasciò pensare che al ritorno i lusitani avrebbero ribaltato il risultato. E invece, a Lisbona, forse infastidito dalle tante voci che mettevano in dubbio il suo status di “Rei” del calcio, Pelé ristabilì le vere gerarchie, realizzando una maestosa tripletta, ispirando i gol dei compagni Coutinho e Pepe ed infliggendo al malcapitato Eusébio una delle più cocenti delusioni della carriera. LA RIVINCITA Fu quella una batosta da cui il Benfica non si riprese del tutto. Nel 1963, infatti, la squadra tornò in finale di Champions, andò pure in vantaggio contro il Milan (zampata, manco a dirlo, di Eusébio), ma non seppe arginare la poderosa rimonta degli uomini di Nereo Rocco, i primi a portare in Italia la Coppa dei Campioni. Due anni più tardi, la Pantera Nera conquistò l’unico Pallone d’Oro della carriera, si laureò campione di Portogallo e capocannoniere della Champions a pari merito con il compagno José Torres, ma, nella finalissima di San Siro, dovette arrendersi ai padroni di casa dell’Inter. Nel frattempo, sulla scia dei grandi risultati internazionali ottenuti dal Benfica, stava prendendo forma una delle realtà più interessanti di quel periodo: la Selecção Portuguesa, la Nazionale. In un calcio in cui iniziava ad affermarsi un concetto nuovo come l’atletismo, il Portogallo restava uno degli ultimi baluardi di un futebol più tecnico e cadenzato, scandito dalla classe sopraffina di Eusébio, di José Augusto, detto “il Garrincha portoghese”, della guizzante aletta António Simões e dell’intramontabile capitano
Pochi hanno esaltato le folle come Eusebio, un talento unico, un fuoriclasse assoluto
Mário Coluna. Per uno strano scherzo del destino, Brasile e Portogallo vennero sorteggiati nello stesso raggruppamento al Mondiale di Inghilterra ‘66. Pelé e soci, già bicampeões, erano i grandi candidati al titolo, mentre ai lusitani toccò il ruolo della mina vagante del torneo. Il duello decisivo andò in scena a Liverpool, e quella volta fu Eusébio a spuntarla sull’amico-rivale. 3-1 il punteggio in favore degli europei, in un match segnato non solo dalle prodezze della Pantera, ma anche dai ripetuti interventi intimidatori di cui rimase vittima un già malconcio Pelé. Nei quarti, poi, successe di tutto. Avversari dei portoghesi erano i nordcoreani, freschi giustizieri dell’Italia, che, dopo 24 minuti, erano già avanti di 3 gol. Come il gatto, o meglio, la pantera con il topo, Eusébio lasciò sfogare gli avversari e poi li castigò. Di potenza, su rigore, di precisione e ancora su rigore: in mezz’ora, il giovanotto aveva già sistemato le cose con un incredibile poker, prima di applaudire il 5-3 definitivo firmato da José Augusto. Spettacolare e struggente fu anche la semifinale contro i padroni di casa inglesi. Il Portogallo
calcio2000 27 mar 2013
miti del calcio - Eusébio da Silva Ferreira
il ruggito
della pantera fu un degno avversario che spaventò non poco i futuri campioni. Eusébio segnò ancora, quando però era troppo tardi, e, a fine partita, stremato e deluso, scoppiò in un pianto inconsolabile. Il successo nella finalina con i sovietici (impreziosito dal 9° sigillo personale del fuoriclasse mozambicano) consentì alla Selecção di centrare il 3° posto conclusivo: il miglior risultato nella storia mundial. SEMPRE SULLA BRECCIA Eusébio ritornò in Inghilterra da protagonista solo due anni dopo. Per l’ennesima volta, il Benfica si era qualificato per la finale di Coppa Campioni. Di fronte, però, non solo aveva il poderoso Manchester United di Bobby Charlton e George Best, ma anche l’arena di Wembley, tutta schierata con i Red Devils. Combatté fino alla fine, la Pantera, ma dovette cedere ancora: 4-1 per gli inglesi e altro sogno svanito. Ma ci voleva ben altro per piegare l’orgoglio del campione. In quello stesso 1968, guidò infatti le Águias alla vittoria dell’ennesimo titolo nazionale e, grazie alle sue 43 reti stagionali, si aggiudicò la prima edizione della Scarpa d’Oro. Negli anni a venire, lui e il Benfica non sarebbero più stati protagonisti in Europa, ma in patria nessuno riuscì mai ad oscurarli. Nel 1973, ormai 31enne, Eusébio rivinse la Scarpa d’Oro, lasciandosi alle spalle un altro animale da gol come il tedesco Gerd Müller, mentre nel 1974/75 disputò la sua ultima stagione con la maglia del Benfica. Non se en andò a mani vuote: la conquista dello “Scudetto”, sua 11ª affermazione personale, fu un po’ il regalo d’addio del campione alla squadra della sua vita. Si lasciò quindi tentare dal fascino (e dai dollari...) della NASL, il campionato nordamericano, trionfando, manco a dirlo, anche lassù, con i canadesi del Toronto Metros-Croatia. Poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, venne inserito nello staff diri-
28 calcio2000 mar 2013
Il Portogallo di Eusebio è stata, per anni, una delle nazionali più temute al mondo
genziale della Federazione Portoghese. Oggi, Eusébio è un uomo felice, che non ha perso l’abitudine di seguire il futebol, la sua grande passione. Lo abbiamo visto commuoversi per le imprese della Selecção a Euro 2004 e disperarsi per la sconfitta in finale; lo abbiamo visto non fare mai mancare l’appoggio a Cristiano Ronaldo, il suo degno erede, e rammaricarsi per quel trasferimento all’Inter saltato all’ultimo momento, nel lontano 1966. Lo applaudiamo, oggi, mentre si gode l’affetto e la riconoscenza di un Paese intero, per il quale è e resterà l’icona di un calcio pulito e di qualità. E questo, forse, vale più della vittoria di un Mondiale. EUSÉBIO E L’ITALIA, UN MATRIMONIO CHE NON S’HA DA FARE Era tutto fatto. Primavera 1966. I Mondiali che avrebbero consacrato Eusébio come una delle stelle più splendenti del firmamento calcistico erano ormai alle porte e lui, l’asso portoghese, pronto a cambiare vita. Lo voleva l’Inter: 250 milioni netti al Benfica e 250 al giocatore, più una deliziosa villa con piscina sul lago di Como.
Offerta accettata: Helenio Herrera, tecnico dei nerazzurri, avrebbe potuto finalmente accogliere colui che “pareva l’incrocio tra un uomo e un felino”. Che squadra che sarebbe stata, quell’Inter: Armando Picchi dietro, Giacinto Facchetti a sinistra, Luisito Suárez e Sandrino Mazzola in mezzo, a dirigere le danze, e poi Eusébio, là davanti, a trasformare in gol ogni contropiede. Ma tutto svanì. A causa della figuraccia della nostra Nazionale al Mondiale d’Inghilterra, la Federcalcio istituì il blocco immediato delle importazioni di giocatori stranieri e l’Inter dovette rinunciare all’affare della vita. Un vero peccato. E pensare che lo stesso Eusébio, molti anni prima, quando era ancora una giovane promessa, era stato a un passo dal vestire la maglia della Juventus. Fu infatti Ugo Amoretti, un ex portiere bianconero divenuto allenatore laggiù in Mozambico, a segnalare quel ragazzo dallo scatto esplosivo alla società torinese. Affare fatto? Macché. Quella volta fu dona Elisa, la mamma del campione, ad opporsi al trasferimento e a consegnare di fatto il figlio nelle mani del Benfica.
accade a... - marzo 19O2 di Simone Quesiti
la nascita
del mito
F Gli albori di uno dei club più titolati al mondo
30 calcio2000 mar 2013
orse nemmeno loro, Julian Palacios e i fratelli Juan e Carles Padros Rubiò, quando nel lontano 6 marzo 1902 firmarono l’atto fondativo del Sociedad Madrid FC, avrebbero mai immaginato di dare vita a quella che sarebbe diventata una delle società più prestigiose amate del mondo. Forse nemmeno loro erano coscienti di che cosa avrebbe significato la nascita di quel club e della portata mondiale che avrebbe assunto negli anni a seguire. Certamente, non potevano immaginare che sarebbero stati ricordati per sempre come i padri fondatori della squadra madrilena più vincente nella storia del calcio spagnolo e la seconda più titolata nelle competizioni UEFA per club.
I primi anni Ad introdurre il calcio in Spagna, e in particolare nella capitale spagnola, furono intellettuali e giovani studenti appartenenti a un’istituzione educativa spagnola, meglio nota come Institución Libre de Enseñanza. Tra costoro infatti vi erano molti laureati ad Oxford e Cambridge i quali diedero vita nel 1895 al Football Sky, secondo molti progenitore del Madrid Football Club. I ragazzi del Football Sky iniziarono ad allenarsi nel quartiere di Vallecas ma il club si trovò ben presto a fronteggiare problemi economici che portarono all’uscita di scena da parte di molti soci fondatori. Costoro decisero tuttavia di fondare un’altra squadra che prese il nome di Madrid Football club. Il 6 marzo 1902 fu definito
l’organigramma societario: Juan Padros Rubiò venne eletto primo presidente e fu stabilito che la divisa ufficiale sarebbe stata tutta bianca, eccezion fatta per le calze e i cappelli neri. In seguito il club cambiò nuovamente denominazione quando nel 1920, per volontà dell’allora sovrano Alfonso XIII, si trasformò in Real Madrid. Nel mito del calcio L’undici dicembre 2000, il Real è stato proclamato dalla FIFA “Club del XX secolo”. Considerato da alcune riviste economiche la società calcistica con più ricavi al mondo (oltre 470 milioni), il Real Madrid è stato anche il primo club a fondare, nel 2006, una scuola di specializzazione sullo sport, il suo management, la comunicazione e la salute (Escuela de Estudios Universitarios Real Madrid). Situata nel polo universitario di Madrid e aperta a tutti i giovani desiderosi di continuare i propri studi post-laurea nell’ambito sportivo, la scuola è diretta ancor’oggi da Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura nel 2010. Proprio per questo, il Real Madrid è probabilmente il club di calcio più conosciuto nel mondo. Tuttavia il club madrileno non è il più antico del mondo né di Spagna, non ha lo stadio più capiente né il maggior numero di biglietti venduti in una stagione. Viene dunque da chiedersi quale sia la peculiarità di questo club e che cosa lo renda facilmente riconoscibile e amato in tutto il mondo. Sicuramente il Palmares, in cui figurano tutti i trofei più prestigiosi. E ancora il fatto di aver annoverato tra le sue fila campioni come Di Stefano e Puskas, fino ai più recenti Zidane e Figo. Ma l’aspetto forse meno noto, ma altrettanto importante, nella storia del Real, è stata la passione di un uomo, che seguendo la forza del suo sogno ha creato la leggenda delle Merengues: Santiago Bernabeu. Divenuto presidente nel 1943 (riconfermato sino al 1975), guidò il Real verso una serie di successi impressionante: sei coppe campioni, una coppa intercontinentale, sedici titoli di Spagna, sei coppe di
senza così rovinare il manto del campo casalingo. Venne così creata la Ciudad Sportiva, nella quale il Madrid, costellato dai grandi fuoriclasse acquistati da Bernabeu, preparava settimanalmente i propri incontri.
Il mito dei blancos, uno dei club più vincenti, è conosciuto in ogni angolo del pianeta
Spagna e una Supercoppa spagnola che gli valgono ancor’oggi il titolo di presidente calcistico più titolato al mondo. In questo periodo nel Real militavano i più grandi campioni del mondo, coinvolti nel progetto di Bernabeu di raggiungere i più alti traguardi e creare una vera e propria leggenda. Il Santiago Bernabeu Come disse una volta Santillana (exgiocatore del grande Real) commentando le clamorose rimonte che i madrileni ottenevano in casa dopo sonanti sconfitte in trasferta: “5 minuti al Santiago Bernabeu sono un secolo!”. In effetti il grande Presidente considerò necessario costruire uno stadio adeguato alla fama e all’onore della squadra fin da subito e fu così che nel 1947 fu inaugurato il nuovo impianto. I lavori che avrebbero portato alla nascita della casa del Madrid (così chiamato in Spagna per differenziarlo dall’Atletico) erano cominciati tre anni prima grazie ai lavori dell’architetto Jose Maria Castell. Lo stadio prese il nome, in un primo momento, di “Nuovo Stadio Chamartin”, anche se fu ribattezzato con l’attuale nome già nel 1955 per omaggiare il più grande Presidente della storia del Real. Ma in quegli anni Bernabeu iniziò a riflettere sulla possibilità di costruire un centro sportivo nel quale i calciatori avrebbero potuto allenarsi
L’età dell’oro In quest’epoca il Real Madrid fece quello che nessuno era mai riuscito a fare (e che a tutt’oggi nessuno è riuscito a ripetere): la “squadra dei sogni” vinse 5 coppe campioni consecutive, aggiungendone una sesta nel 1966: dalla stagione 1955/56 a quella 1959/60 dominarono l’Europa calcistica, la coppa dei campioni era una loro esclusiva proprietà. Certo, anche in tempi più recenti il Real ha collezionato trofei: la settima coppa dei campioni è del 1998, nella finale di Amsterdam contro la Juventus, a cui seguì la seconda Coppa Intercontinentale. Battendo rispettivamente Valencia nel 2000 e Bayer Leverkusen nel 2002 (anno del centenario) ha raggiunto poi lo strepitoso traguardo di 9 Coppe dei Campioni. Fatto sta che anche oggi, quando gli avversari entrano nell’imponente Bernabeu, sentono su di loro il peso della leggenda, sentono che in campo con i Blancos ci sono i tifosi, la storia e l’orgoglio di una società che, senza ombra di dubbio, ha oltrepassato i limiti della gloria per accedere nell’olimpo della leggenda dello sport.
Tantissimi i fuoriclasse che hanno indossato la casacca del Real come l’eterno Gento
calcio2000 31 mar 2013
racconti - il calcio altrove di Gabriele Porri
IL MITO
S
Storia della squadra tedesca in blu, tra imprese e grandi campioni…
32 calcio2000 mar 2013
DDR
otto le macerie della Seconda guerra mondiale, la Germania è divisa e sotto dominio straniero. Quando nel 1949 nasce la DDR, lo sport sembra l’ultima preoccupazione, anche se più avanti diventerà strumento di propaganda e sperimentazione del doping, specie nell’atletica e nel nuoto. La DDR impiega un anno e mezzo, dalla domanda ufficiale, per diventare membro effettivo FIFA, superando l’opposizione dei tedeschi Federali. È il luglio del 1952 e quella della Germania Democratica è la terza nazionale in suolo tedesco: c’è anche la Saar, guidata dal futuro coach dei tedeschi occidentali Helmut Schön. Il primo mister della Germania Est è il quarantenne Willy Oelgardt, discreto difensore del Viktoria Magdeburgo. L’esordio è a Varsavia, contro la Polonia e sarà una sconfitta per 3-0: la DDR è infarcita di giovani e solo pochi di loro avranno presenze in doppia cifra in Nazionale. Arriva anche il debutto casalingo davanti ai 55.000 di Dresda, uno 0-0 contro la Bulgaria nel giugno del 1953. Di partecipare alle qualificazioni mondiali non si parla, le altre due tedesche invece finiscono nello stesso girone, con la Germania Federale che ha la meglio sul Saarland: andrà poi a vincere la Coppa Rimet. La prima vittoria della DDR avviene nel settembre 1955 di fronte ai 90.000 dello Stadio 23 Agosto di Bucarest ed è firmata dalla punta del Wismut, Willy Tröger. Storia interessante, la sua: giocatore di pallamano e portiere di calcio prima della guerra, perde la mano destra per l’esplosione di una granata nel gennaio del 1945 e si converte in attaccante, con ottimi risultati (105 reti nei vari club di appartenenza, record nazionale). La DDR partecipa alle qualificazioni per i mondiali del 1958, in cui affronta Galles e Cecoslovacchia.
L’esordio è spumeggiante, a Lipsia ci sono 100.000 spettatori e i tedeschi si impongono per 2-1 sul Galles. Nelle restanti partite, però, arrivano solo sconfitte e il biglietto per la Svezia lo guadagnano John Charles e compagni. Dopo diversi tentativi sfortunati, i tedeschi dell’est sono vicini al pass per “Mexico 70”. A una sola gara dal termine, la squadra allenata da Seeger è a pari punti con l’Italia campione d’Europa, ma al San Paolo di Napoli le cose si mettono subito male, con Mazzola che porta in vantaggio gli azzurri al 7’. L’Italia colpisce per due volte in contropiede, con Domenghini prima e poi con Riva in tuffo di testa: è il suo gol più famoso in azzurro. Poi “Rombo di tuono” sbaglia un rigore, l’unico fallito in nazionale. A Berlino Est riconoscono la superiorità italiana, ma sperano in una crescita, che puntualmente avviene: gli anni Settanta saranno periodo d’oro. Alle Olimpiadi di Monaco ’72 la DDR coglie il bronzo schierando la Nazionale maggiore. Nel 1974 il Magdeburgo vince a sorpresa la Coppa delle coppe, 2-0 al Milan nella finale di Rotterdam. Nello stesso anno la nazionale sotto la guida di Georg Buschner - artefice del miracolo Carl Zeiss Jena, tre volte campione in otto anni - si qualifica al mondiale in casa dei dirimpettai dell’Ovest. La squadra festeggia lo storico evento a Tirana con una vittoria larga firmata da Joachim “Strich” Streich, recordman di presenze con 102 gettoni (97 secondo la FIFA, che non conteggia quattro partite olimpiche e un’amichevole non ufficiale) e gol, 55 (53 per la FIFA). La qualificazione era comunque ormai scontata, dopo la vittoria allo Stadio Centrale di Lipsia sulla Romania, con doppietta del capitano Bernd Bransch. La partecipazione della DDR alla Coppa del Mondo diventa subito un caso politico: Buschner si vede
BILANCIO COMPLESSIVO DI SEMPRE bulgaria polonia romania ungheria cecoslovacchia urss DDR
negare il visto per presenziare al sorteggio, si teme una sua fuga in Occidente. Il destino poi ci mette lo zampino, con le due Nazionali tedesche sorteggiate nello stesso girone. Per la Germania Est il torneo inizia bene, al 2-0 sull’Australia, grazie all’autogol di Curran e al gol del solito Streich, fa seguito l’1-1 col Cile. Ancora meglio per i padroni di casa, che allo scontro diretto di Amburgo giungono a punteggio pieno. Manca Streich infortunato e il primo tempo si chiude con una sola occasione da rete, un palo di Gerd Müller. La DDR rientra in campo più convinta, ha una palla-gol con Lauck, poi al 78’ Hamann serve in area Sparwasser, mezzala del Magdeburgo, che supera Vogts e in diagonale batte Sepp Maier. È l’epilogo di una partita storica che verrà commentata così da Günther Grass, uno dei più grandi scrittori tedeschi, in un suo libro: “Cosa
succede quando davanti al televisore ci si sente sdoppiati? […] accadde quando la Germania giocò contro la Germania. Per chi tenere? Per chi ero io e io? Per quale squadra si poteva esultare? Cosa, quale conflitto interiore esplose dentro di me, quali campi magnetici mi hanno strattonato quando Sparwasser segnò il gol?” La vittoria nel derby si rivela “pirrica”, perché regala alla DDR il girone di semifinale più duro, con Olanda, Brasile e Argentina. Un solo punto coi “gauchos” e l’avventura finisce. Il ciclo vincente termina con l’oro olimpico di Montreal ’76 e con l’argento di Mosca ‘80, più nessuna fase finale di Mondiale ed Europeo. Non esiste “doping di stato” nel calcio, ma la polizia politica, la Stasi, la fa da padrona e il suo club, la Dinamo Berlino, è favorito e vince dieci titoli di fila. Nonostante ciò, crescono giocatori come Ulf Kirsten, Thomas
Doll e Mathias Sammer, che avranno un’ottima carriera nella Germania postunione: Kirsten con le 100 presenze in nazionale, quasi equamente ripartite (49 con la DDR, 51 con la Germania unita), Sammer con il Pallone d’Oro nel 1996. Nel 1989 cade il muro sotto le spinte di un popolo esasperato. La DDR si iscrive alle qualificazioni per l’Euro 1992, il sorteggio avviene nel febbraio 1990, ma ad agosto il parlamento decreta la riunificazione della Germania in ottobre. La prima partita di qualificazione, il 12 settembre 1990 in Belgio, viene trasformata in amichevole ed è l’ultima della storia della DDR. Vincono i tedeschi 2-0, Eduard Geyer è l’ultimo coach a sedere in panchina, Mathias Sammer l’ultimo marcatore. La storia della Nazionale in maglia blu termina così, con un buon record: 47% di vittorie, 24% di pareggi e 29% di sconfitte.
i migliori realizzatori
calcio2000 33 mar 2013
dove sono finiti? - marco sanna di Paolo Camedda
Sanna, il Tamburino sardo
che annullò baggio
D
Sassarese nell’animo, ha sfidato negli anni i più grandi della Serie A
34 calcio2000 mar 2013
el Tamburino sardo di De Amicisiana memoria, Marco Sanna aveva il coraggio e la grande determinazione, che gli permettevano di affrontare con serenità anche gli avversari e le sfide più difficili, e di rialzarsi sempre dopo le sconfitte. “Ma da sole queste qualità non bastano. – dice lui, ora che fa l’allenatore e ha appeso le scarpette al chiodo – Penso che quello che mi ha veramente permesso di avere una carriera importante è stata la voglia di migliorarmi, il mio impegno a imparare dai compagni di squadra più grandi e più esperti di me”. Nato a Sassari, il 27 dicembre del 1969, fin da giovanissimo si avvia alla carriera da calciatore. “Sono cresciuto nella Fulgor, – racconta – una piccola squadra della mia città. Poi, come tanti altri calciatori sardi, a 16 anni andai a giocare il ‘Muzzetto’, il più importante torneo giovanile della Sardegna, e fui notato dal Tempio, che dopo avermi visto, decise di prendermi. Per me fu un grande salto, perché passai dagli Allievi all’Interregionale. E l’Interregionale di allora, per un giovane, era un campionato molto difficile, perché non c’era, come oggi, la regola dei fuoriquota, e ci giocavano tanti giocatori importanti e vecchie volpi del mestiere. L’inizio fu molto difficile, ma alla fine si è rivelata per me un’esperienza molto formativa”. Con il Tempio Marco Sanna conquista la promozione in C2, palcoscenico che nel 1992 gli permette il balzo, ancora più grande, in Serie A. “Nel 1991-92, sempre con la maglia del Tempio. – ricorda – arrivò per me una stagione straordinaria, con 34 presenze e 4 goal in Serie C. Era il sesto anno per me in Gallura, e fu probabilmente il migliore in assoluto. Devo un grosso grazie al presidente Ganau, che credeva molto in me.
Sapevo che il Cagliari mi seguiva, ma non quando gli osservatori venivano a vedermi. Dico la verità, secondo me non meritavo la Serie A, perché c’erano tanti giocatori più bravi e dotati tecnicamente. Ma evidentemente qualcuno notò in me delle doti, e in seguito sono migliorato tantissimo. Il mio motto era testa bassa e lavorare. In quel Cagliari c’erano grandi campioni come Matteoli e Francescoli. Forse proprio grazie a questa serietà ebbi la fortuna di esser preso in simpatia da loro, che furono determinanti per la mia crescita. E vi assicuro che non lo facevano con tutti”. In Serie A, con Carlo Mazzone in panchina, e Massimo Cellino presidente, per Marco Sanna arriva subito una stagione importante, con il Cagliari che si piazza al 6° posto in campionato e conquista la
Coppa Uefa, palcoscenico che proietta il mediano sassarese alla ribalta europea nella stagione successiva. In panchina arriva Bruno Giorgi, e i sardi sono protagonisti di una cavalcata entusiasmante fino alle semifinali. “Fu un’esperienza totalmente diversa dal campionato. – spiega Sanna – Soprattutto perché erano tanti anni che i rossoblù non giocavano una competizione europea. Ricordo ancora oggi il grande entusiasmo che c’era nella gente, e che diventava contagioso per noi calciatori. Poi la cosa incredibile era che ovunque andassimo a giocare all’estero, trovavamo sempre dei sardi che venivano allo stadio a fare il tifo per noi. Resta un’esperienza indimenticabile”. L’impresa più bella in assoluto fu l’eliminazione della Juventus di Trapattoni nei quarti di finale. Nella partita di andata, giocatasi in Sardegna, allo stadio Sant’Elia, il mediano sardo gioca la partita perfetta, e, in stile Gentile su Zico e Maradona al Mundial 1982, riesce ad annullare niente meno che Roberto Baggio. “Baggio allora era uno dei giocatori più forti al Mondo. – ricorda Sanna – Mister Giorgi, che ci faceva giocare sempre a uomo, negli spogliatoi mi chiese di occuparmi solo di lui. E io quello feci: mi attaccai alla sua maglia e non lo mollai per tutta la gara”. Il Cagliari vinse 1-0, per poi imporsi 2-1 al Delle Alpi e guadagnarsi l’accesso alle semifinali, dove sarebbe stato poi eliminato dall’Inter. Ma
quella cavalcata europea resta fra i ricordi indelebili di Sanna e dei tifosi sardi. A Sanna capitava spesso di doversi occupare sul campo dei fantasisti avversari. “Il più forte giocatore che ho dovuto marcare è stato sicuramente Gianfranco Zola – sostiene – un grandissimo, che personalmente considero più forte anche di Baggio. Ma pure con Zola me la cavavo benino, visto il mio baricentro basso e la statura simile (ride, ndr). Ma all’epoca in quel ruolo in Serie A c’erano tanti campioni: da Hassler a Doll, passando per il primo Del Piero e il primo Totti… Ogni domenica era dura”. Uno così oggi saprebbe anche come fermare un campione come Andrea Pirlo: “È fortissimo, - dice - naturalmente lo farei marcare a uomo, perché in questo modo toglierei alla squadra avversaria il 50 per cento della sua pericolosità”. Dopo 6 anni di Cagliari, per il mediano le esperienze col Torino e la Sampdoria. “Sono stato bene sia a Torino, dove conquistai una promozione in A, sia a Genova. – afferma – Torino è una piazza molto calda. I tifosi sono dei rompiscatole, perché pretendono molto, ma poi si affezionano. Io feci bene, come fu positiva del resto anche l’esperienza in blucerchiato”. Poi il ritorno in Serie C, ma con la maglia della squadra della sua città nonostante le molte richieste in categorie superiori. “Per me, sassarese, poter giocare nella Torres era un sogno
che si avverava. Ricordo ancora quando mio padre da bambino mi portava allo stadio a vedere le partite. Furono quattro anni entusiasmanti, in cui sfiorammo anche la B. Poi purtroppo la società fallì”. Quindi ancora due belle esperienze, con Nuorese e Valledoria. “A 37 anni, – racconta – avevo ancora diverse richieste dal continente. Non me la sentivo però di lasciare la Sardegna, e così scelsi di andare alla Nuorese di Goveani. Anche quella è stata una bella esperienza, visto che sfiorammo la promozione in C1. A Nuoro fui trattato da tutti benissimo”. Ancora due stagioni con squadre dilettantistiche, prima di dedicarsi alla carriera di allenatore. “A 40 anni mi sentivo ancora bene fisicamente, anche se nella mia mente c’era già l’idea di fare l’allenatore. – spiega – Così ho accettato la proposta del Valledoria, squadra con cui da allenatore-giocatore conquistai una bella salvezza in Eccellenza. Infine un anno al Castelsardo, prima di passare definitivamente alla panchina”. Dopo aver guidato Tempio e Nuorese, Sanna al momento è in attesa di una chiamata. “Spero che con la riapertura del mercato qualche offerta mi arrivi – dichiara – anche se questa è una posizione che non mi piace molto: alla fine qua in Sardegna ho molti amici, e togliere il posto a un amico non è mai simpatico. Purtroppo funziona così…”. Marco Sanna, un vero campione di umiltà e fair play.
CHI E’ Marco Sanna nasce a Sassari il 27 dicembre 1969. Cresciuto calcisticamente nella Fulgor, squadra dilettantistica della sua città, passa nella prima squadra del Tempio, in Interregionale, nel 1986-87, ritagliandosi subito uno spazio importante come mediano difensivo. A fine anno conquista con la squadra gallurese la promozione in C2, campionato che gioca per 5 anni consecutivi. Nel 1991-92 una stagione super (34 presenze e 4 goal) e la continuità di rendimento gli valgono la chiamata del Cagliari, con cui nel 1992-93 fa il grande salto in serie A. Contribuisce con 17 presenze al piazzamento al 6° posto in A della squadra di Mazzone, che vale la qualificazione alla Coppa Uefa. Amato dai tifosi per la grinta e il carattere che mette sul campo, che gli fa guadagnare il soprannome di ‘cinghialetto’, l’anno seguente è fra i protagonisti della cavalcata fino alle semifinali in Europa. Col Cagliari gioca in tutto 6 stagioni, fra A e B, senza mai segnare un gol. Poi passa al Torino, in B, conquistando subito la promozione in A. Successivamente tre anni di Sampdoria, sempre fra i cadetti, poi il ritorno in C, prima con la squadra della sua città, la Sassari Torres, con cui sfiora la promozione in B, poi con la Nuorese (anche qui promozione in C1 sfiorata). Gioca fino a 41 anni, vestendo ancora le maglie di Valledoria (nel ruolo di allenatore-giocatore) e Castelsardo. Ha poi intrapreso la carriera di allenatore a tempo pieno, guidando prima il Tempio, poi la Nuorese nella passata stagione. Al momento è in attesa di una nuova chiamata in panchina.
calcio2000 35 mar 2013
a un passo dalla gloria - ezio sella di Alfonso Scinti Roger
talento
In sella
S
e il campionato 1977-78 non decreta un fallimento per la Fiorentina è per la destrezza sotto rete di un romanista doc. Ezio Sella, romano del 1956, fa parte di quella florida “primavera” che vantava belle speranze come Casaroli, Criscimanni, De Rossi (padre di Daniele), Persiani ed Ugolotti. La dirigenza giallorossa lo manda a Viterbo, in C, a crescere per l’anno 197677, stagione nella quale la Fiorentina di Carletto Mazzone si piazza terza in
Storia di Ezio Sella, il bomber che evitò alla Fiorentina, nell’annata 1977-78, una stagione da incubo…
36 calcio2000 mar 2013
un torneo totalmente polarizzato intorno alla sfida stracittadina che vede, alla fine, la Juventus prevalere d’un punto sul Torino per il titolo finale. I gigliati, trascinati dal nuovo golden-boy Antognoni, trovano in Casarsa e Desolati un’affiatata coppia di punte (6 e 9 reti rispettivamente), ma il dato statistico non è che una conferma. Dall’inizio degli anni ’70, eccettuato el gringo Clerici, nessuno degli attaccanti in maglia viola – prima Chiarugi e Vitali, poi Saltutti e Speggiorin, per finire con Carlo
Bresciani – ha mai raggiunto la doppia cifra. Nell’estate del 1977 il referenziato Pierino Prati approda in riva all’Arno e si aggiunge al rodato duo Casarsa-Desolati per comporre una batteria offensiva esplosiva, almeno sulla carta, dal momento che Prati fallisce clamorosamente (8 presenze e nemmeno un gol), Casarsa vivacchia (21 volte in campo con 3 reti) e Desolati (14 presenze ed una sola segnatura) finisce col cedere i gradi di titolare proprio a Sella, lasciato partire, forse troppo a cuor leggero, dalla Roma e arrivato a Firenze da nazionale di C. In Toscana Ezio ritrova un profondo conoscitore dell’ambiente capitolino, Carletto Mazzone. Eppure, a fargli provare l’emozione del debutto in A è Mario Mazzoni, che dalla dodicesima rileva il quasi omonimo: è la quattordicesima, i viola annaspano sul fondo – a soli 8 punti, appena uno davanti a Bologna e Pescara – e Sella, schierato con la maglia n. 11, segna in casa il secondo dei 3 gol con i quali viene regolato il Pescara (3-0). Il bis è immediato, nella sconfitta a Marassi col Genoa (2-1) ed altri centri seguiranno. Due, però, sono quelli che più di tutti meritano di essere rammentati, entrambi sotto la nuova guida tecnica di Beppe Chiappella. Uno alla ventiduesima a Firenze, contro la Roma, seccamente sconfitta per 2-0, con Sella che consuma la vendetta dell’ex archiviando la pratica col secondo sigillo. L’altro, meno romantico ma molto più concreto, nuovamente col Pescara, è quello decisivo, all’89’ (dopo un rigore sbagliato da Antognoni), nel 2-1 corsaro col quale i gigliati smuovono la classifica che li vedeva penultimi dietro Foggia e Genoa. Al termine la Fiorentina si salva per la migliore differenza reti rispetto a satanelli e grifoni e il merito più grande è, senza dubbio, di questo rapido centravanti ventiduenne, il cui score personale è di 7 reti in 17 gare. Nella nuova stagione, molto più tranquilla (settimo piazzamento), Ezio guida il settore offensivo con 28 presenze e
8 gol. Suo partner è un altro giovane d’importazione, Dino Pagliari, punta di movimento ex Ternana e protagonista di un’annata soddisfacente quanto a partite giocate (23), ma del tutto in linea con la tradizione degli attaccanti in casacca viola (appena 3 reti). In quella squadra si affermano altri talenti interessanti: tra i pali Giovanni Galli, già capace, l’anno dell’insperata salvezza, di scalzare Carmignani; sulla mediana due prodotti e mezzo della primavera locale, ossia Di Gennaro, Sacchetti e l’ex livornese Bruni, poi acquistato dalla primavera viola. I segnali sembrano più che incoraggianti pure per l’anno 1979-80, con Carosi che occupa ancora la panchina, anche se il risultato finale è di poco migliore rispetto al passato – con un sesto posto – se si considera il rendimento complessivo. Quanto a quello individuale, invece, Sella e Pagliari accusano una palpabile flessione e mettono insieme soltanto 7 gol (4 e 3 nell’ordine), mentre tocca al “putto” Antognoni (8) e al redivivo Desolati (5) finalizzare efficacemente la manovra. Timorosa di perpetuare il trend negativo degli attaccanti fiorentini, la dirigenza approfitta della riapertura delle frontiere per ingaggiare l’argentino Bertoni, campione Mundial due anni prima, cedendo contemporaneamente sia Pagliari al Lanerossi Vicenza che Sella al Brescia, appena salito in A, anche se Mimmo Penzo, protagonista della promozione, relega Ezio ad un ruolo da comprimario (solo 20 partite e 3 centri). Le rondinelle chiudono a quota 25, in compagnia di altre quattro contendenti, ma retrocedono per la peggiore differenza reti. Altro giro ed altra corsa per il torneo 1981-82, nella Sampdoria che ritorna in A, da gregario a Garritano e Zanone, con 23 partite disputate e un unico gol. L’annata successiva Sella parte col Bologna in B, ma durante il mercato autunnale di riparazione è al centro di uno scambio (con Gibellini) che lo porta al Verona neopromosso in prima divisione e protagonista di un’annata strepitosa,
culminata nella doppia finale di Coppa Italia – persa con la Juventus vicecampione d’Italia – e nel piazzamento al quarto posto in campionato, con Penzo (ancora lui) vicecapocannoniere a 15 reti, subito dietro “le roi” Platini. Bagnoli, che pone le fondamenta per lo scudetto che arriverà due anni dopo, adotta un modulo pragmatico, che prevede un’unica vera punta, Penzo, con Fanna e Dirceu a supporto in attacco; così ad Ezio non rimangono che briciole di minuti, con una sola presenza da titolare, mentre l’unica rete ufficiale nell’esperienza gialloblù arriva in Coppa, nell’andata degli ottavi contro l’Ascoli, in un 5-0 interno senza storia. C’è n’è d’avanzo per cambiare aria, tra i cadetti ad Arezzo, con un torneo concluso al sesto posto e 6 segnature collezionate in 35 partite. Il treno dei sogni, però, è ormai passato, Sella vive l’ultimo scampolo di carriera con un triennio in C1 ad Ancona, senza perdere l’emozione di andare a rete (16 volte). Oggi allena, forte di un prezioso tirocinio con due mostri sacri della panchina come Liedholm e Zeman, ma le soddisfazioni della sua prima vita calcistica potevano essere migliori se la Roma, sua società d’origine, avesse creduto maggiormente in lui e se, ancor più, la dirigenza fiorentina non avesse frettolosamente dimenticato il proprio debito di riconoscenza per quella salvezza sul filo di lana nella primavera del 1978, temendo che quel minuto predatore dell’area di rigore non fosse altro che uno dei tanti fuochi di paglia repentinamente spentisi in maglia viola e non, invece, la possibile soluzione di un endemico mal di gol.
calcio2000 37 mar 2013
top 11 - austria Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
di Antonio Vespasiano
NEL RICORDO DEL
WUNDERTEAM
D C’era una volta una squadra straordinaria, da quel ricordo l’Austria vuole ripartire…
38 calcio2000 mar 2013
i quando in quando la Storia del calcio ripropone filosofie di gioco e scuole di pensiero che al di là di meriti sportivi e trofei conquistati finiscono inevitabilmente col segnare epopee indimenticabili. La “Scuola danubiana”, rappresentata nel suo primo vagito dall’imbattibile Austria, è stata senza dubbio la protagonista di uno dei capitoli più appassionanti nelle vicende calcistiche dell’Europa continentale. È nell’Impero Austro-Ungarico (che prima del suo dissolvimento riuniva in sé le federazioni di Ungheria, Cecoslovacchia e Austria) che deve ricercarsi il seme di un’evoluzione tattica che, dalla piacevolezza stilistica del “passing game” scozzese seppe trarre ispirazione per un nuovo approccio al football: non mera emulazione del gioco inglese, quanto
piuttosto innovazione. Promotori di questa nuova idea di calcio, furono gli austriaci (che poi contageranno ungheresi e boemi), i quali, fedeli al proprio ideale di gioco ricamato, dettero vita nella prima metà degli anni ’30 al fenomenale “Wunderteam”, la “Squadra delle Meraviglie”. Spettacolare espressione del sistema di gioco del Metodo, adattato, però, ad esigenze spiccatamente offensive ed esaltato da una straordinaria nidiata di talenti sapientemente guidati dal carismatico Hugo Meisl. L’Austria divenne così una nazionale temibilissima, passata alla Storia per un calcio lento, raffinato, fatto di passaggi corti e invenzioni individuali (si diceva che un gol non potesse sortire se prima tutti e cinque gli avanti non avessero toccato il pallone). La straordinaria leggenda del Wunderteam però ha un forte connotato
sul danubio blu
di Antonio Vespasiano
La fine dell’Impero Austro-ungarico, dove avevano convissuto un gran numero di popolazioni, aveva lasciato in eredità all’Austria diversi giocatori le cui origini non erano propriamente austriache, uno su tutti è Josef Bican, nato a Vienna ma da genitori Boemi. Senza, però, voler scavare nelle radici asburgiche del Paese è bene evidenziare come l’Austria dei nostri giorni (così come Svizzera e Germania) sia meta ambita per un gran numero di emigranti in cerca di lavoro, benessere e sicurezza. Ovviamente tali flussi migratori si riflettono anche nelle dinamiche del calcio, da sempre interfaccia universale tra popoli diversi. Ecco spiegato il neo multiculturalismo che caratterizza la Nazionale austriaca. In principio fu Ivica Vastić, tecnico e geniale attaccante croato sbarcato in Austria per sfuggire alla guerra jugoslava e successivamente naturalizzato ad hoc nel 1996 ed entrato nella Storia degli Europei come il più vecchio marcatore di sempre. Oggi invece il miglior prospetto del calcio austriaco è il giovane terzino di colore del Bayern David Alaba, nato sì in Austria ma da madre filippina e padre nigeriano. In Italia, invece abbiamo (intra)visto il bizzoso talento di Marko Arnautović, che come Alaba è nato a Vienna ma da madre austriaca e padre serbo. Natali ungheresi ha il terzino del Bologna György Garics. Il centravanti dello Stoccarda Martin Harnik, invece, è nato in Germania (da madre tedesca e padre austriaco) ma ha deciso di vestire la maglia dell’Austria. C’è poi Ronald Gërçaliu nato in Albania e trasferitosi in Stiria solo ad 11 anni. Ümit Korkmaz e Ramazan Özcan hanno origini turche pur essendo nati in Austria, Ekrem Dağ, invece, è proprio nato in Turchia e successivamente è stato naturalizzato, proprio come il centrocampista serbo del Werder Brema Zlatko Junuzović.
di incompiutezza. Gli austriaci, infatti, nonostante un gioco armonioso ed una serie di risultati che, a partire dal 5-0 rifilato alla Scozia, fecero letteralmente scalpore, non seppero andare oltre un triennio (dall’aprile del ’31 al febbraio ’33) di imbattibilità – eccezion fatta per la pirotecnica sconfitta per 4-3 contro i maestri inglesi a Londra, in un confronto, tra due opposte filosofie di calcio, definito il “match del secolo” – che fruttò, però, “solo” la seconda edizione della prestigiosa Coppa Internazionale del ’32, il primo trofeo per nazioni nell’Europa continentale (antesignano dell’attuale Campionato Europeo). Troppo poco per una nazionale annoverata tra le migliori di sempre. La verità è che l’Italia di Pozzo fu una valida antagonista, più cinica, ruvida e determinata nei momenti clou, come nella spigolosa semifinale Mondiale del ’34 e nella finale Olimpica del ’36. La morte di Meisl nel ’37 e l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, dettero il colpo di grazia al calcio austriaco, cancellandolo dalle scene. Sfiorita irreversibilmente l’epoca del Wunderteam appare paradossale il terzo posto ai Mondiali del 1954, ultimissimo acuto di una scuola che oggi è sprofondata in una spirale di mediocrità tecnica.
LA FORMAZIONE DI SEMPRE WUNDERTEAM Bello ed elegante nell’aspetto, forte e coraggioso tra i pali, RUDOLF HIDEN è senza dubbio il migliore portiere austriaco di tutti i tempi, tra i più grandi negli anni ’30 con Zamora, Combi e Plánička, tanto che l’Arsenal di Herbert Chapman tentò in tutti i modi di portarlo in Inghilterra dopo averlo visto in azione nello 0-0 che gli austriaci imposero agli inglesi. Portierone del Wunderteam, faceva della costanza di rendimento e dei riflessi i suoi punti di forza. Il ruolo di vice sembra calzare a pennello a WALTER ZEMAN, erede nel dopoguerra proprio di Hiden, tanto da essere nominato sportivo austriaco dell’anno nel ’50. In Patria vinse otto volte il Campionato con il Rapid Vienna ed una Mitropa Cup nel ’51. Ottimo senso della posizione, così come ottime erano le sue doti nel guidare ed organizzare il reparto difensivo. In Nazionale divenne famoso per una sua incredibile performance nel successo per 1-0 sulla Scozia al termine della quale fu ribattezzato “la Tigre di Glasgow”. Nel ’53 fu incluso nella rappresentativa del “Resto del Mondo” allestita in occasione del 90° anniversario della Football Association
per la sfida ai “Maestri” inglesi. Nella linea difensiva a tre a destra ERNST HAPPEL, difensore centrale tanto energico quanto grintoso, era soprannominato “Achille”, come l’invincibile eroe della mitologia greca. Ottima tecnica di base e un tiro di una potenza disarmante. Stupì l’Europa negli ottavi di Coppa dei Campioni 1956-57, quando rifilò tre gol al Real Madrid costringendo le merengues allo spareggio, poi perduto, col suo Rapid Vienna, club dove vinse sei Campionati ed una Mitropa Cup. In Nazionale colse il terzo posto al Mondiale del 1954. Chiusa la carriera da calciatore divenne un allenatore straordinario e dopo la sua morte gli fu intitolato il Prater di Vienna. Al centro BRUNO PEZZEY, difensore di grande tecnica ed eleganza, tanto da meritarsi l’appellativo di “Beckenbauer del Bodensee”, uno dei migliori di sempre in Austria, soprattutto nel dopoguerra. 84 le sue presenze in Nazionale e ben due Mondiali alle spalle (’78 e ’82). Vinse quattro Campionati e due Coppe d’Austria. Determinante nella conquista della Coppa Uefa dell’Eintracht Francoforte ai danni del Borussia M’bach nel 1980. Sulla sinistra il terzino metodista del Wunderteam ai Mondiali
calcio2000 39 mar 2013
top 11 - austria
italiani del ‘34, KARL SESTA. Fascio di muscoli e nervi era chiamato “la lama”, per come interpretava la fase difensiva. Carismatico in campo, letale nelle sue escursioni offensive, grande amico di Mathias Sindelar con il quale si rese protagonista di un indimenticabile gesto. Nell’aprile del ’38 a Vienna si disputò la “partita della riunificazione” tra Austria e Germania, ultima gara del Wunderteam prima che l’Austria stessa venisse inglobata nel Terzo Reich hitleriano. Per i tedeschi doveva essere una sorta di passerella propagandistica ma Sindelar e lo stesso Sesta rovinarono loro i piani, prima segnando le due reti austriache e poi negando ai gerarchi in tribuna il saluto nazista. Chapeaux. In panchina JOSEF BLUM, capitano indiscusso per dodici anni nell’era pre Wunderteam, anche se era proprio lui ad indossare la fascia nel 5-0 dell’Austria sulla Scozia, in quello che è da tutti riconosciuto come il primo vagito della “Squadra delle Meraviglie”. Difensore velocissimo, con una mirabile visione di gioco ed uno spiccato senso della posizione. Tra i calciatori austriaci più applauditi del dopoguerra c’è ERICH OBERMAYER colonna dell’Austria Vienna, club dove spese tutta la sua carriera vincendo otto Campionati e cinque Coppe d’Austria. 50 le sue presenze in Nazionale e due Mondiali sulle spalle: quello del ‘78 in cui fu uno degli eroi del “Miracolo di Cordoba”, la tanto agognata vittoria dell’Austria sulla Germania dopo 47 anni di attesa e quello del 1982, giocato con la fascia di capitano al braccio.
40 calcio2000 mar 2013
Altro indimenticabile fuoriclasse austriaco quel Herbert Prohaska dai piedi fatati
OPERAI SPECIALIZZATI Centromediano ERNST OCWIRK, giocatore tecnico ed elegante, sapeva lanciare l’attacco con precisione e puntualità, senza però tralasciare la sostanza. Compassato nel passo, in campo però era un vero leader. Tra i più forti giocatori austriaci di sempre, racimolò 62 presenze in Nazionale dove colse il terzo posto ai Mondiali del ’54 realizzando due gol, uno nell’incredibile quarto di finale con la Svizzera terminato 7-5 e passato alla storia come la partita con il maggior numero di gol segnati in una fase finale di un Mondiale e l’altro nella vittoriosa finalina per il bronzo con l’Uruguay. Sportivo austriaco dell’anno nel
1951, due anni dopo era in campo tra le fila del “Resto del Mondo” nell’amichevole contro l’Inghilterra. Giocò anche alla Sampdoria, lasciando ottimi ricordi. Nel ruolo di regista HERBERT PROHASKA, ambasciatore del calcio austriaco nel dopoguerra. Centrocampista dalla mirabile visione di gioco, sempre puntuale e preciso nel dettare i tempi della manovra. Fu uno dei primi stranieri a sbarcare in Italia alla riapertura delle frontiere. Andò all’Inter dove lo chiamarono “lumachina”, ma diventò imprescindibile nella Roma di Liedholm, dando equilibrio e spessore al centrocampo e vincendo lo storico Scudetto del 1983. In Nazionale, dove militò per quindici anni, segnando un’epoca di rinascita, collezionò 83 presenze e 10 reti, giocando due Mondiali, quello del ’78 agguantato grazie ad un suo gol contro la Turchia e quello del 1982. Nel 2003 per i 50 anni dell’UEFA fu eletto come il miglior calciatore austriaco degli ultimi 50 anni. L’anno seguente, fece di meglio, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della federcalcio austriaca fu eletto “calciatore del secolo”. Sul centro destra KARL KOLLER, uno dei migliori centrocampisti difensivi austriaci dopo Ocwirk, il suo nome è nell’elenco dei 100 migliori calciatori europei del XX secolo stilato dall’Iffhs. Mediano “da battaglia”, energico e maledettamente concreto, ma sempre corretto e leale. 86 le sue presenze in Nazionale con la soddisfazione del terzo posto ai Mondiali del ’54. Calciatore del secolo del First Vienna, la società calcistica più antica d’Austria, con la quale vinse il Campionato nel ’61. Sul centro sinistra,
NEL RICORDO DEL
WUNDERTEAM invece, GERHARD HANAPPI giocatore poliedrico, capace di ricoprire con successo diversi ruoli. Piccolo di statura aveva squisite qualità tecniche ottima creatività di gioco, bravo anche nell’anticipo e nella lettura della gara. Colonna del Rapid Vienna, club col quale vinse sette Campionati, una Coppa d’Austria ed una Mitropa Cup. Bronzo al Mondiale del ’54 dove risultò essere uno dei più forti terzini del Torneo. Calciatore austriaco dell’anno per ben tre volte, nel ’55 fu nominato anche sportivo austriaco dell’anno. Lo stadio del Rapid è a lui intitolato, visto e considerato che lo aveva anche progettato! Tra le riserve il roccioso centromediano JOSEF SMISTIK, vera e propria montagna di muscoli, protagonista nel 1930 della vittoria della Mitropa Cup da parte del Rapid Vienna, club dove visse gli anni migliori della sua carriera. Uno dei veterani sui quali poteva contare Hugo Meisl. Con L’Austria vinse la Coppa Internazionale del ’32 e giocò i Mondiali del ’34. Ala destra d’attacco del Wunderteam, KARL ZISCHEK era un giocatore insostituibile nei meccanismi di gioco di Meisl, che lo fece esordire nello storico 5-0 rifilato agli scozzesi nel ’31. Preziose erano le sue veloci sgroppate sulla fascia destra e i suoi tagli in area di rigore, negli spazi creati da Sindelar. Visse tutta l’epopea della “Squadra delle Meraviglie”, raggiungendo il culmine nel 4-2 sull’Italia, dove segnò una tripletta. Ovviamente presente ai Mondiali del ’34, giocò pure le qualificazioni a quelli del ’38 ai quali, però, l’Austria non prese parte per via dell’Anschluss. Nel ruolo di
Sesta
Hanappi
Ocwirk Hiden Pezzey
Binder
Sindelar Prohaska
Bican Happel
Koller
centrocampista offensivo ANDREAS HERZOG, forse l’ultimissimo grande talento del calcio austriaco. Primatista assoluto di presenze in Nazionale con ben 103, ha giocato due Mondiali (1990 e 1998 acciuffato, quest’ultimo, grazie a due suoi gol decisivi contro la Svezia). Tecnica di primordine, bravissimo nel dribbling in velocità. È stato uno dei protagonisti in Bundesliga negli anni ’90. Una Coppa Uefa con Bayern Monaco, ma il meglio lo diede col Werder Brema dove vinse un Campionato e due Coppe di Germania. Chiude il reparto WALTER NAUSCH ennesimo perno del Wunderteam, giocatore simbolo in Austria negli anni ’30. Aveva giocato in difesa e in attacco, ma passò alla storia come il “mediano volante” nella variante del Metodo elaborata quando il Wunderteam era orami al tramonto.
DIRIGE MOZART Lo chiamavano “Cartavlina” per via del suo fisico minuto ed esile, ma in campo era inarrestabile. Elegante ed armonioso nei movimenti e nelle giocate, tecnicamente di un altro livello: dribbling ubriacante, controllo di palla strepitoso, fiuto del gol sbalorditivo, MATTHIAS SINDELAR è stato il più grande calciatore austriaco di tutti i tempi, uno dei più giganti di sempre. Era il leader indiscusso del Wunderteam austriaco nel quale giocava da centravanti ma arretrando spesso a dirigere il gioco sulla trequarti, grazie alla sua straordinaria visione di gioco (per questo Meisl lo chiamava “il Mozart del pallone”), così da lasciare spazio per i tagli delle ali e degli interni, il tutto in un armonico movimento d’insieme che venne ribattezzato “il Turbine Danubiano”. Si oppose più volte alla
calcio2000 41 mar 2013
top 11 - austria
NEL RICORDO DEL
WUNDERTEAM follia hitleriana, rifiutando, tra l’altro, di vestire la maglia tedesca dopo l’annessione dell’Austria alla Germania e perdendo così i Mondiali del ’38. Morì in circostanze sospette, vittima (forse) della tirannia nazista. Al suo funerale partecipò tutta Vienna. Un eroe senza tempo. In avanti due giocatori di straordinario spessore. Innanzitutto JOSEF BICAN atleta strabiliante, veloce come un fulmine, ambidestro, tecnico nella giocata e potente nel tiro. Centrattacco o interno è stato un goleador senza eguali con oltre 800 gol realizzati in competizioni ufficiali. Unico giocatore ad aver giocato e segnato per tre rappresentative nazionali diverse (Austria, Cecoslovacchia, Boemia & Moravia). In Nazionale giocò in totale 19 partite segnando 14 reti, prendendo parte ai Mondiali del 1934. Per un errore burocratico saltò quelli del ’38 che avrebbe dovuto giocare con la Cecoslovacchia. Simbolo del calcio danubiano, con lo Slavia Praga realizzò caterve di gol vincendo sei Campionati ed una Mitropa Cup. Infine FRANZ BINDER, “Bimbo” per via dei lineamenti fanciulleschi del viso in netto contrasto con un fisico da granatiere. Centravanti completo dalle medie realizzative eccezionali. Legò il suo nome al Rapid Vienna, società con la quale vinse quattro Campionati austriaci entrando però nella Storia nel ’41, quando, trascinò i suoi nella finale del Campionato tedesco, competizione alla quale il club era iscritto in seguito all’Anschluss, rimontando un 3-0 al fortissimo e strafavorito Schalke 04 grazie ad una sua fantastica tripletta per il 4-3 finale. Con l’Austria giocò 19 partite, realizzando 16 reti, Meisl però non lo convocò per i Mondiali del ’34 ritenendolo ancora inesperto. Dodicesimo uomo HANS KRANKL bomber implacabile capace di segnare reti a valanga. Scarpa d’Argento nel ‘74, con 34 gol segnati con la maglia del’Austria Vienna. Nel 1978 passò al Barça per rimpiazzare Crujiff. È quello il suo anno. Vince la Coppa del Re e la Coppa delle Coppe realizzando la
42 calcio2000 mar 2013 feb 2013
Tra i tanti talenti austriaci visti in Italia, ricordiamo il grande Tony Polster
rete decisiva ai supplementari contro i tedeschi del Fortuna Düsseldorf. Pichichi della Liga con 29 gol, Scarpa d’Oro con 41 reti e secondo nella graduatoria per l’assegnazione del Pallone d’Oro. In Nazionale timbrò, in 69 partite, 34 gol, il più emozionante dei quali fu senza dubbio quello messo a segno al minuto 88 della sfida tra Austria e Germania al Mondiale del 1978, che fissò il risultato definitivo sul 3-2 facendo letteralmente impazzire un intero Paese. Ultimo grande bomber della scuola austriaca è TONY POLSTER, primo marcatore all time del-
la Nazionale con 44 gol. Centravanti moderno, forte di testa, rapido in area, potente in progressione. Scarpa d’Oro nel 1987. Ha lasciato sempre buoni ricordi e tanti gol ovunque abbia giocato (Austria, Spagna, Germania). Forse l’unico passaggio a vuoto della sua carriera lo ebbe al Toro. Chiude il reparto ANTON SCHALL, interno sinistro di grande efficacia, ennesimo interprete del Wunderteam con il quale vinse la Coppa Internazionale del ’32 finendo al quarto posto ai Mondiali del ’34. Terminò la sua avventura in Nazionale con 28 gol in 28 presenze.
liga spagna
quanti
MOUGUGNI… Mourinho non è più gradito al popolo dei blancos, il Real Madrid è ormai una polveriera…
44 calcio2000 mar 2013
I PIRATI DELLA “CASA BLANCA” Due celebri bucanieri portoghesi (immaginatevi pure i capitani Jack Sparrow ed Hector Barbossa) hanno proprio voglia di abbandonare il galeone “blanco”, appesantito da una zavorra di punti e stipendi davvero troppo difficile da trasportare, soprattutto dopo che la coppia di fuoriclasse aveva contribuito in maniera piratesca a renderlo ancora più pesante, sfilando un forziere di coppe proprio sotto il naso della capitaneria di porto di Barcellona. Alla fine di quest’avventura le loro strade si separano, in quanto il naufragio della Perla “Blanca” è ormai scritto e solo una finale a sorpresa può offrire lo spunto per un
lieto fine. Come certi grandi personaggi, un po’ buoni e un po’ cattivi, anche loro devono accettare un finale agrodolce. Gli scricchiolii nella formazione sono solo dovuti al malumore della ciurma; le avvisaglie di una burrasca blaugrana c’erano già da tempo, nonostante la conquista della Supercoppa Spagnola. “Il Santo” Iker non doveva restare sottocoperta mentre sul ponte volavano le palle di cannone. Le vele bianche del galeone sono ormai bucate, e brandire un’arma con fare minaccioso dopo aver perso il carico, la bussola e il vento in poppa è un’impresa ardua, anche per gente navigata. I “títuli” e la fiducia vanno conquistati in battaglia.
di Daniele Chiti
UNA BATTAGLIA PIù IMPORTANTE
Prima Éric-Sylvain Abidal, poi Tito Vilanova: la battaglia continua anche fuori dal rettangolo verde. Il difensore francese, classe ’79, sta combattendo contro un male terribile dal 15 marzo 2011, quando gli fu diagnosticato e rimosso un tumore al fegato. Da allora si sono succeduti un ritorno lampo sul rettangolo verde, la levata al cielo della Coppa dalle Grandi Orecchie e un riacutizzarsi di quel male che lo ha costretto ad un trapianto dell’organo, grazie alla donazione del cugino Gerard. Dall’operazione, che risale al 10 aprile 2012 e durò quasi nove ore, il recupero di Abidal è stato lento ma costante, tanto da sovvertire la prima sentenza dei medici. Le cure speciali a cui si deve sottoporre e l’indebolimento delle difese immunitarie hanno messo inizialmente in dubbio il suo ritorno sui campi di calcio, ma a giugno si è aperto uno spiraglio per il suo ritorno e il campione, che ha rinnovato fino al 2014, non ha smesso di crederci. Il 18 dicembre finalmente è arrivato il via libera dei medici al suo ritorno all’attività agonistica. Ciononostante le parole di “Abi” sono quelle di un uomo che ha acquisito saggezza: “Devo
IKERESIA! Stavolta Mou l’ha fatta proprio grossa: “Ho sempre avuto i migliori giocatori e i migliori portieri: per il mio staff adesso Adán è migliore di Iker”. Con queste parole José sceglieva di lasciare in panchina proprio Casillas, miglior portiere del mondo da cinque anni consecutivi per la IFFHS, eppure capro espiatorio del deludente pareggio casalingo per 2-2 contro l’Espanyol. Al suo posto un portiere di belle speranze, cresciuto come Iker nelle giovanili del Real, ma per la verità ancora un po’ acerbo: Antonio Adán Garrido. Apparso piuttosto affidabile nelle sue ultime sporadiche apparizioni, non ha però saputo opporsi agli attacchi sferrati dal Málaga dell’Ingegnere Manuel Pellegrini, cileno dal portamento signorile fatto fuori dopo una sola stagione alla guida della Casa Blanca da un Florentino Pérez impaziente e ghiotto di “títuli”. Chissà se il presidente ha qualche rimpianto per quella scelta ingenerosa… La
pensare innanzitutto alla salute e alla mia famiglia. Prima il calcio era tutto per me, adesso ho ridefinito le mie priorità”. La bella moglie, le sue tre bambine, un futuro da decoratore, il suo ristorante a Lione. Con la salute non si scherza. Lo sa bene anche Francesc “Tito” Vilanova i Bayo, classe ‘69, gemello e mentore di Guardiola, di cui ha ereditato la panchina: il 22 novembre del 2011 gli fu riscontrato e rimosso d’urgenza un tumore alla parotide; per la ricomparsa dello stesso male il 19 dicembre 2012 si è sottoposto a un nuovo intervento chirurgico, avviando un ciclo di chemioterapia. Il presidente Sandro Rosell è stato chiaro: “L’unica cosa che conta è la salute di Tito. Se lui è pronto e ce la fa lo accogliamo a braccia aperte”. Schivo e riservato circa le sue condizioni di salute, Tito si è detto preoccupato per la sua famiglia, ma a due giorni dall’operazione è tornato subito al lavoro, riaccomodandosi in panchina al posto del suo vice, Jordi Roura: “Allenare i ragazzi è la migliore terapia”. E i “suoi” ragazzi, visti crescere dai tempi della Masía, gli hanno regalato il miglior girone d’andata della storia della Liga.
vendetta dell’Ingegnere, nell’ultima gara prima della pausa natalizia, è stata servita fredda alla Rosaleda di Málaga con le pappine di Isco e Santa Cruz, avrebbe fatto rinsavire qualsiasi tecnico meno orgoglioso di Mou, che ha perseverato nella scelta nonostante il parere contrario di Florentino Pérez. Durante le feste il presidente ha appoggiato pubblicamente il portiere, testimonial di un’amichevole di solidarietà a favore dei giovani senza lavoro. “La fiducia per un giocatore è importante, ma non bisogna mai sedersi sugli allori, anche la competizione fa bene” ha provato a giustificarsi il tecnico lusitano dopo la cervellotica decisione di escludere per la seconda volta consecutiva il simbolo del madridismo. Nella prima partita dell’anno contro la Real Sociedad, Iker ha accettato l’onta della panchina con la flemma del fuoriclasse, e il regalo per “los Reyes Magos” gliel’ha fatto subito Adán, facendosi espellere dopo cinque minuti. Epico il 4-3 fina-
le, con il Real in dieci per quasi tutta la partita e Casillas trafitto per ben tre volte da Xabi Prieto; con le reti di Benzema e Khedira e la doppietta di CR7 i merengue hanno comunque rimediato alle tante distrazioni difensive. L’ingresso forzato di “San Iker” è stato interpretato come un segno anche dagli aruspici di Mourinho, che alla partita successiva, in coppa del Re con il Celta, ha riconfermato tra i pali il leggendario “guardameta”. Risultato: il Real ha superato agevolmente il turno grazie alla tripletta di Cristiano Ronaldo e al gol di Khedira, senza subire reti. A Pamplona però la squadra ha palesato tutti i suoi limiti, e benché Iker abbia di nuovo mantenuto la porta inviolata l’assenza di un Cristiano Ronaldo risolutore e l’arbitraggio hanno pesato terribilmente. A onor del vero le attenuanti per José ci sono tutte, e sono da ricercare principalmente nelle tante assenze per infortunio. Quelle decisive di Marcelo e Pepe, due colonne portancalcio2000 45 mar 2013
liga spagna ti nella scorsa stagione, hanno influito sulla tenuta stagna della difesa e sulla costruzione della manovra: uno stantuffo del genere sulla fascia sinistra, degno erede di Roberto Carlos, è difficile da rimpiazzare. Il centrocampo è muscolare ma manca di fantasia; se ci mettiamo anche lo scarso rendimento di chi dovrebbe garantire imprevedibilità e fantasia in dosi massicce (Kaká e Di María sono stati finora la brutta copia di se stessi e Modric non si è ambientato benissimo) e di chi dovrebbe semplicemente buttarla dentro (Higuaín e Benzema segnano col contagocce), ecco spiegati i numeri impietosi che condannano il Real Madrid.
La Pulce ha firmato il rinnovo con il Barça fino al 2018 a 20 milioni a stagione
SUPER-BETIS, LA RICETTA MAGICA DI PEPE MEL Il Betis di Siviglia è una delle squadre dall’andamento migliore, come testimonia il fatto di aver chiuso il girone d’andata al quarto posto in classifica, a soli tre punti dal Real Madrid. Protagonista di un ottimo avvio di stagione, sempre nella parte sinistra della classifica, il club betico si è fatto onore, risollevandosi subito dopo la terribile notte della “manita” subita dal Siviglia nel derby andaluso del 18 novembre scorso. È stato il momento chiave della stagione: il tecnico Pepe Mel ha dato una bella registrata alla difesa, ricompattando la squadra, e una settimana più tardi, al Benito Villamarín, i biancoverdi hanno battuto la corazzata di Mourinho mantenendo la porta inviolata grazie alle prodezze del portiere Adrián e agli errori dell’arbitro: decisivo il gol di Beñat Etxebarría, talentuoso centrocampista nel mirino di molti top club. D’altronde la società guidata da Miguel Guillén Vallejo, in carica dal 2011, non è più una sorpresa. In attacco ha il giusto cocktail di esperienza e velocità: due giocatori ben assortiti e abituati a segnare, come la coppia del gol Rubén Castro-Jorge Molina, provengono dalla Segunda División ma oggi costituiscono un lusso anche in Primera. I betici hanno saputo valorizzare un tesoro fatto in casa: i due sono affiancati dall’ala costaricense Joel Campbell. Il resto della rosa è formato da tanti ragazzi di belle speranze, funzionali al progetto di Pepe Mel, che sta riportando in auge un club rimasto ai margini per troppo tempo. Il centrocampo, che ruota attorno al faro Beñat, è molto tecnico e dotato di notevole dinamismo: José Cañas Ruiz Herrera, Ruben Pérez, Salva Sevilla e Juan Carlos Pérez López spiccano su tutti per le doti di palleggio. La difesa, dal rendimento altalenante, sembrerebbe l’anello debole; ma in quel ruolo più della qualità conta l’esperienza: Nacho Pérez, Mario Álvarez, il marcantonio Paulão, Amaya, Perquis, Chechu Dorado e Augusto Nélson sono tutti veterani, molti over trenta. Se ci mettiamo anche qualche giovane di prospettiva (Pozuelo Melero, Alejandro Martínez, Vadillo) il mix è davvero accattivante.
46 calcio2000 mar 2013
L’IMPEACHMENT DI MOURINHO Indispettita dal “caso” Casillas, la stampa madrilena ha dichiarato guerra aperta a Mourinho, beccato dalla testata “As” mentre seguiva una partita del figlio in un campetto di Madrid proprio durante il Gran Galà in cui si assegnava il Pallone d’Oro. Dando per scontata la vittoria di Messi e snobbando una nomination come allenatore dell’anno (come previsto ha vinto Vicente Del Bosque), il tecnico aveva però lasciato intendere di essere rimasto a Madrid per impegni di lavoro. La crociata contro il tecnico, accusato di mentire, è ormai una campagna mediatica su larga scala che tende ad autoalimentarsi di scandali e provo-
I rapporti tra Mourinho e Casillas sono molto complicati, lo spagnolo è finito in panca
cazioni. Per questo il mondo madridista ha fatto una scelta di campo schierandosi al fianco dell’“eroe” Cristiano, che meriterebbe, a dire il vero, il Pallone d’Oro degli umani: i tifosi merengue e la stampa madrilena hanno iniziato a premere per il rinnovo del contratto di sei anni in scadenza nel 2015. I malumori di CR7 sono legati proprio a questo: i 13 milioni di euro l’anno che prende il portoghese sono meno dei 14 che guadagna Ibrahimovic al PSG, che si è fatto prepotentemente sotto per lui. Con il Real che ha chiuso il girone d’andata a 37 punti (meno 18 dalla capolista, il maggior distacco di sempre) la rabbia contro Mourinho è montata, tant’è che l’unico “Special One” riconosciuto dai madridisti è ormai Cristiano Ronaldo. In questi due anni e mezzo José, investito di poteri quasi illimitati, ha dato un’immagine controversa del club di Santiago Berna-
beu e i nodi, venendo a mancare i risultati, sono venuti al pettine. La crisi del terzo anno, che già gli fu fatale a Londra quando allenava il Chelsea, rischia di rendere il resto della stagione una missione impossibile. NELLA LEGGENDA, BARÇA STYLE Intanto il Barcellona vola, trascinato da un Messi leggendario. Dopo un’annata record da 91 gol, con il quarto Pallone d’Oro consecutivo, il rinnovo del contratto col Barça fino al 2018 a 20 milioni a stagione e l’esperienza unica della paternità, a Lionel Messi non restava che appendere il 2012 al muro e metterlo in cornice. La Pulce invece ha ancora fame, e corre, corre divertendosi come se nulla fosse, come se segnare così, vincere così, guadagnare così, fosse normale. Il miglior girone d’andata della storia dei
classifica
Abidal e Vilanova stanno combattendo una battaglia ben più importante del calcio giocato
marcatori Giocatore Squadra Gol
pt
G
V
N
P
GF GS DR
Barcellona
59
22
19
2
1
72
25
47
Lionel Messi
Barcellona
34
Atlético Madrid
50
22
16
2
4
43
21
22
Ronaldo
Real Madrid
21
Real Madrid
43
22
13
4
5
54
21
33
Falcao
Atlético Madrid
18
Málaga
36
22
10
6
6
34
20
14
Rubén Castro Betis Siviglia
12
Betis Siviglia
35
22
11
2
9
31
34
-3
Adúriz
Athletic Bilbao
12
Valencia
34
22
10
4
8
31
35
-4
Soldado
Valencia
11
Rayo Vallecano
34
22
11
1
10
31
38
-7
Negredo
Siviglia
10
Real Sociedad
33
22
9
6
7
35
28
7
Piti
Rayo Vallecano 10
Levante
33
22
10
3
9
28
33
-5
Carlos Vela
Real Sociedad
9
Valladolid
29
22
8
5
9
32
29
3
Oscar
Valladolid
9
Siviglia
29
22
8
5
9
29
30
-1
Hélder Postiga Real Saragozza 9
Getafe
29
22
8
5
9
28
36
-8
Higuaín
Real Madrid
Athletic Bilbao
26
22
7
5
10
29
42
-13
Riki
Dep. La Coruña 8
Espanyol
25
22
6
7
9
26
34
-8
Iago Aspas
Celta Vigo
8
Real Saragozza
24
22
7
3
12
22
31
-9
Víctor
Maiorca
7
Granada CF
23
22
6
5
11
19
32
-13
Martins
Levante
7
Osasuna
21
22
5
6
11
18
26
-8
Tomer Hemed Maiorca
7
Celta Vigo
20
22
5
5
12
21
27
-6
Pizzi
Dep. La Coruña 7
Maiorca
17
22
4
5
13
22
42
-20
Isco
Málaga
Dep. La Coruña
16
22
3
7
12
27
48
-21
Jorge Molina Betis Siviglia
Classifiche aggiornate al 03/02/13
| Tabellini nella Sezione Statistiche
8
6 6
campionati europei a venti squadre: tanto ha fatto il Barcellona, con 55 punti, 18 vittorie, un pareggio e 64 gol all’attivo. Numeri da capogiro, anzi, da fantascienza, che già fanno vacillare i record del Real di Mourinho (100 punti e 121 gol fatti). La creatura di Tito sta perfezionando se stessa, toccando l’apice della scienza calcistica applicata al calcio, una dottrina che si insegna solo nella facoltà della Masía. D’altronde, se i docenti si chiamano Vilanova, Messi, Xavi, Iniesta, Puyol, Piqué, Dani Alves, Abidal, Villa, Valdés, Cesc Fábregas… senatori che dall’alto delle loro centinaia di presenze in tutte le competizioni più prestigiose del mondo guidano i giovani della “cantera”, costituendo un fulgido esempio di talento e professionalità. Per rafforzare la squadra il direttore sportivo Zubizarreta ha un solo nome da proporre al presidente Sandro Rosell: quello di Neymar. Il nome del brasiliano ha il consenso dell’allenatore, poiché non dovrebbe stravolgere il gioco della squadra ma integrarsi alla perfezione con le caratteristiche degli altri attaccanti. Per portarlo a Barcellona serve un sacrificio economico non indifferente. calcio2000 47 mar 2013
premier league inghilterra
il museo del
football Nel cuore di Manchester si trova un palazzo in cui le rarità del calcio sono protagoniste assolute…
48 calcio2000 mar 2013
I
nvece di bruciarla o tagliuzzarla, gli inglesi l’hanno messa in bella mostra nel loro museo del calcio, appena inaugurato nel cuore di Manchester e che abbiamo visitato in un freddo ma stranamente soleggiato pomeriggio autunnale. Ci riferiamo alla maglia dell’Argentina di un inusuale blu elettrico indossata da Diego Armando Maradona il 22 giugno 1986 allo stadio Azteca in occasione del match valido per i quarti di finale del mondiale messicano. Una partita dalle tinte forti, con le ferite ancora aperte della guerra per le isole Falkland/Malvinas a fare da
sfondo al confronto tra due delle scuole calcistiche più importanti e gloriose del Pianeta. Quel giorno è ricordato per il goal più bello della storia della Coppa del Mondo. E per la “mano di Dio”. Entrambi gesti immortali compiuti dal ragazzo di Villa Fiorito. El Diez Quella camiseta con il dieci impresso sulle spalle capitò per caso nelle mani di Steve Hodge, proprio il centrocampista dei Tre Leoni protagonista dello sciagurato retropassaggio che favorì il “colpo proibito” che beffò un esterrefatto Peter
di LucaPonciroli Manes di Fabrizio
In Inghilterra la chiamano estorsione… Di recente il caro biglietti in Premier League ha invaso le pagine di tutti i giornali del Regno, allorché il Manchester City ha restituito all’Arsenal un terzo dei 3mila tagliandi per il settore ospiti dell’Emirates per il big match tra le due grandi del football d’Oltre Manica. I fan dei Light Blues, infatti, avevano reputato troppe le 62 sterline (oltre 70 euro) per vedere dal vivo un match per altro trasmesso in diretta televisiva, cosa che oltre Manica non accade per tutti gli incontri della massima divisione. La domenica successiva la protesta contro il costo spropositato dei biglietti, soprattutto per i supporter in trasferta, ha accomunato niente meno che due tifoserie storicamente “nemiche” come quelle di Manchester United e Liverpool. Insomma, il problema c’è
Shilton e fece imbufalire milioni di appassionati inglesi. Hodge, una buona carriera soprattutto al Nottingham Forest allenato dal vulcanico Brian Clough, ha addirittura scritto un libro dal titolo “L’uomo con la maglia di Maradona”, in cui spiega che la ottenne perché fu l’ultimo a uscire dal campo dopo aver concesso un’intervista con la ITV e, incontrato il fuoriclasse argentino nel tunnel degli spogliatoi, gli chiese di fare l’ormai celeberrimo “baratto”. “Non ho mai portato rancore nei suoi confronti e considero un onore aver fatto scambio di maglia con lui. Chissà se ha ancora la mia” ha dichiarato Hodge qualche tempo fa al quotidiano inglese The Independent, cui ha anche riferito di aver ricevuto offerte “molto cospicue” per una delle memora-
ed è molto sentito, soprattutto in tempi di crisi economica. I vertici della Premier League per il momento se ne lavano le mani, passando la palla ai club. Il presidente della Football Supporters’ Federation, Malcolm Clarke, ha invece sottolineato come l’aumento dei proventi televisivi (per un totale che si stima in 50 miliardi di sterline fra il 2014 e il 2017) potrebbe permettere ai club di tagliare il prezzo dei biglietti, per esempio limitando quelli destinati ai fan in trasferta a non oltre 25 sterline. Certo, si potrebbe fare senza troppi patemi d’animo, se solo le compagini di Premier la smettessero di pagare cifre spropositate – e a volte immeritate – ai giocatori (e ai loro agenti) per poi ritrovarsi con i bilanci in rosso...
bilia sportive più bramate di sempre, preferendo invece donarla al museo già nella sua versione “ridotta” di Preston, prima del trasloco definitivo nella sede attuale. I 10 comandamenti Di pezzi rari nell’avveniristico palazzo tutto vetri e acciaio nel cuore di Manchester ce ne sono in abbondanza, per lo più tutti messi a disposizione su base temporanea o permanente da grandi collezionisti. C’è la maglia indossata da un Pelé ancora ragazzino ma già fenomenale al suo esordio ai Mondiali di Svezia 1958 contro l’URSS, una divisa appartenuta all’immenso Alfredo Di Stefano e quella usata da Rivelino nel fatidico (per noi italiani) match di finale di Città del Messico del 1970. E ancora
l’elegante trofeo originale che spettava ai vincitori della Coppa delle Coppe, competizione defunta nel 1999, allorché gli ultimi a sollevarlo furono i campioni della Lazio di Sergio Cragnotti. Ma oltre a queste chicche assolute, il museo ha l’obiettivo di ripercorrere un secolo e mezzo di storia del football britannico, con una sezione dedicata al panorama internazionale. Si parte allora proprio dalle origini, da un libretto dove si possono leggere, scritte a mano in bello stile dal segretario della neonata Football Association Ebenezer Cobb Morley, le regole del gioco. Quel prezioso documento risale al 1863, quando il football era uno sport per ricchi, per i rampolli della upper class che frequentavano le esclusive public school. Istituti che, a calcio2000 49 mar 2013
premier lEAgue inghilterra
Quando il nuovo non piace Non solo Roberto Di Matteo, anche Neil Adkins. Dopo la tifoseria del Chelsea, pure quella del Southampton ha accolto malissimo l’esonero del manager della squadra, giunta peraltro nelle ore successive all’ottimo 2-2 in rimonta proprio allo Stamford Bridge. L’allenatore della promozione in Premier dopo anni di assenza era ovviamente un idolo del St Mary’s e, come successo già a West London con Rafa Benitez, il suo successore Mauricio Pochettino ha ricevuto una pessima accoglienza. Nella storia del calcio inglese ci sono precedenti illustri di allenatori contestati al loro esordio con una nuova compagine. La casistica è ampia. Come nei casi di Di Matteo e Adkins, quando nel 1973 il presidente del Derby County cacciò Brian Clough
dispetto del nome, rimangono ancor oggi privati e molto costosi, e che in piena epoca vittoriana tendevano tutti ad avere una propria “interpretazione” del gioco. Il calcio si diffuse in tutta l’isola, si disputò la prima sfida tra i “vecchi nemici” di Inghilterra e Scozia – e una maglia di lana di un bianco ormai sbiadito con i tre leoni sul petto ce lo ricorda in una delle teche delle sale iniziali. Verso la fine del Diciannovesimo secolo la working class delle Midlands e del Nord del Paese “scippò” il football all’alta borghesia e alla nobiltà. Fu così che nacque il professionismo. Nel 1888 la Football League organizzò il primo campionato dell’allora First Division, progenitrice dell’attuale Premier. Nel frattempo si erano già tenute una quindicina di edizioni della FA Cup, vinte da squadre amatoriali espressione delle varie Public School. I cimeli del Preston North End, prima grande squadra della storia tanto da meritarsi il soprannome di “invincibili” (trionfarono imbattuti proprio nel campionato 1888-89), fanno il paio con il pallone color cioccolata della finale di coppa del 1903, vinta dal piccolo Bury nientemeno che per 6-0 sul Derby County. A proposito di FA Cup, come non citare la divisa da gioco di un arancione non più tanto brillante del “mago” Stanley Matthews, che nel 1953 con il Blackpool si aggiudicò l’unico titolo di rilievo della sua lunghis50 calcio2000 mar 2013
nessuno fece salti di gioia al “primo giorno di scuola” di Dave Mackay (nonostante fosse un ex giocatore degli stessi Rams). Entusiasmo sotto zero anche al Villa Park e al White Hart Lane rispettivamente per Alex McLeish (nel 2011) e Graham (nel 1998). I due tecnici scozzesi avevano l’immenso torto di aver allenato il Birmingham City e l’Arsenal, non esattamente due squadre qualunque per chi sostiene Aston Villa e Tottenham. In particolare Graham era reduce da anni di trionfi con i Gunners (due campionati, una FA Cup, una Coppa Uefa e due Coppe di Lega il suo bottino a Highbury). Con il passar delle settimane la Yids Army si abituò a vederlo in panchina, ma preferì comunque trattarlo con distacco, riferendosi a lui come “l’uomo con impermeabile” nei suoi cori.
sima carriera (terminata a 50 anni allo Stoke City) in occasione del rocambolesco 4-3 in rimonta inflitto al Bolton Wanderers. Gioie e massacri Nell’esauriente racconto dei curatori del museo non ci sono solo i “ferri del mestiere”, palloni, scarpini e maglie, ma vengono inseriti anche i parafernalia dei tifosi. Le rumorose raganelle di legno, il classico flat cap anni Trenta lasciano spazio alle prime sciarpe fatte in casa, ma anche, agli strumenti di offesa degli hooligan, tirapugni e coltelli Stanley inclusi. La narrazione non risparmia
Cimeli in esposizione al Museo del Football
nulla, e quindi non omette le violenze delle frange estreme e i disastri negli stadi di fine anni Ottanta. Le immagini del rogo di Bradford, che anticipò di pochi giorni la tragedia dell’Heysel fanno il paio con le sconvolgenti testimonianze video dell’Hillsborough. Proprio la morte di 96 supporter del Liverpool durante una semifinale di FA Cup tenutasi nell’inadeguato impianto dello Sheffield Wednesday spinse le autorità sportive e governative a chiedere un ammodernamento delle arene calcistiche britanniche. Tanti stadi sparirono o furono rifatti da capo. Niente più gradinate (le famosissime terraces) dove guardare la
di Fabrizio Ponciroli
I tempi cambiano, così come i giochi sul calcio. Alla teca con l’intramontabile Subbuteo e i suoi predecessori (pezzi rari con oltre 100 anni di storia alle spalle), fanno da contraltare spazi di “realtà virtuale calcistica”, dove si possono tirare rigori o provare a parare tiri dei fuoriclasse del football mondiale. Per finire, siccome siamo a Manchester, un doveroso omaggio a uno dei simboli dello United: Eric Cantona. Si chiama “The Art of the Game”, è il dipinto a dir poco singolare e velatamente blasfemo in cui l’artista Michael J. Browne (evidentemente un frequentatore dell’Old Trafford) sostituisce ai volti dei protagonisti del celebre quadro di Piero della Francesca “la Resurrezione di Cristo” quelli dei campioni dei Red Devils degli anni Novanta. Pleonastico specificare a chi spettasse il “ruolo” di Gesù...
Ebbene quel prezioso indumento indossato dal biondo Bobby è arrivato fino a Manchester direttamente dal Brasile, dove per decenni ha soggiornato in un bar di Rio de Janeiro. È un po’ maltrattato e macchiato di nicotina, ma conserva tutto il suo fascino.
Cantona diventa un’opera d’arte
partita in piedi, casomai appoggiati sulle crush barrier, una delle quali, “trasferitasi” dalla vecchia casa del Chesterfield, ha trovato ospitalità in un angolo del museo. Ma non potevano mancare i momenti di gloria del football dei Maestri. Tanti quelli legati ai club - vedi le maglie di Nobby Stiles del Manchester United (1968) o di altri esponenti del Liverpool a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, tutti protagonisti di leggendari trionfi in Coppa dei Campioni. Meno scintillante, è risaputo, è la storia della nazionale, che a partire dall’umiliante 6-3 a domicilio subito dall’Ungheria di Puskas, Kocsis e Hidegkuti (citata con preziosi reperti di quella giornata) realizzò in maniera definitiva di non essere la dominatrice assoluta che era stata all’alba del secolo scorso. Ci volle un mondiale casalingo per vincere la coppa dedicata a Jules Rimet, la cui copia (che abbiamo ammirato nel museo) fu consegnata dalle regina nelle mani di Bobby Moore un pomeriggio del luglio 1966. Quella originale era stata rubata e poi ritrovata per caso da un cagnetto di nome Pickles dietro un cespuglio nel sud-est di Londra, per poi essere trafugata definitivamente in Brasile nel 1983. E a proposito del compianto capitano dell’Inghilterra e del West Ham negli anni Sessanta, la sua foto mentre si scambia la maglia con Pelé a Messico 1970 è una delle immagini più iconiche del football mondiale.
Menischi e Subbuteo Meno “attraente” è il menisco asportato nel 1960 al carneade Willie Cunningham. Lo si può scrutare, se proprio non si può farne a meno, nella sezione ad hoc su come si sono evolute le cure e i trattamenti fisioterapici per il calciatori. All’epoca il buon Willie per tornare in campo ci mise oltre sette mesi, sicuramente con un bello sfregio sulla gamba. Ora l’operazione al menisco è roba quasi a livello ambulatoriale, con tempi di recupero di una manciata di settimane.
classifica
marcatori
pt
G
V
N
P
GF GS DR
Giocatore Squadra Gol
Manchester United
62
25
20
2
3
60
31
29
van Persie
Man. United
18
Manchester City
53
25
15
8
2
47
21
26
Luis Suarez
Liverpool
17
Chelsea
46
25
13
7
5
51
27
24
Demba Ba
Chelsea
14
Tottenham
45
25
13
6
6
42
29
13
Michu
Swansea City 13
Everton
42
25
10
12
3
40
30
10
Rickie Lambert Southampton 11
Arsenal
41
25
11
8
6
49
29
20
Gareth Bale
Tottenham
11
Liverpool
36
25
9
9
7
44
32
12
Edin Dzeko
Man. City
11
Swansea City
34
25
8
10
7
34
28
6
Theo Walcott Arsenal
11
West Bromwich
34
25
10
4
11
34
35
-1
Fletcher
Sunderland
10
Stoke City
30
25
6
12
7
24
30
-6
Fellaini
Everton
10
West Ham
30
25
8
6
11
28
36
-8
Le Fondre
Reading
10
Sunderland
29
25
7
8
10
28
33
-5
Frank Lampard Chelsea
10
Fulham
28
25
7
7
11
36
42
-6
Jermain Defoe Tottenham
10
Norwich City
28
25
6
10
9
25
40
-15
Rooney
Man. United
10
Newcastle
27
25
7
6
12
33
44
-11
Juan Mata
Chelsea
10
Southampton
24
25
5
9
11
33
44
-11
Benteke
Aston Villa
10
Reading
23
25
5
8
12
32
46
-14
Lukaku
W. Bromwich 9
Wigan
21
25
5
6
14
29
47
-18
Sergio Agüero Man. City
9
Aston Villa
21
25
4
9
12
23
49
-26
Olivier Giroud Arsenal
9
QPR
17
25
2
11
12
18
37
-19
Berbatov
8
Classifiche aggiornate al 03/02/13
Fulham
| Tabellini nella Sezione Statistiche
16/01 Recupero giornata 17 CHELSEA-SOUTHAMPTON 2-2 Reti: 25’ Demba Ba (C), 45’ Hazard (C), 58’ Lambert (S), 75’ Puncheon (S) 23/01 Recupero giornata 19 ARSENAL-WEST HAM 5-1 Reti: 18’ Collison (W), 22’ Podolski (A), 47’-57’ Giroud (A), 53’ Cazorla (A), 54’ Walcott (A)
calcio2000 51 mar 2013
bundesliga germania
willkommen
pep Guardiola, a sorpresa, ha deciso di puntare sul progetto Bayern Monaco. Follia collettiva in Bundes…
52 calcio2000 mar 2013
A
prescindere da come andranno le cose in questa stagione per il Bayern Monaco, che sta letteralmente dominando la Bundesliga ed è in piena corsa per la Champions League, tifosi e dirigenza tedesca stanno già pensando alla prossima di annata, quella 20132014, quando in panchina siederà l’exBarcellona Pep Guardiola. L’allenatore spagnolo è diventato ufficialmente lo scorso gennaio il nuovo allenatore della compagine bavarese. Ha firmato un contratto di tre anni che avrà quindi scadenza nel 2016 (ingaggio comples-
sivo di 8 milioni di euro). Subentrerà a Jupp Heynckes, che concluderà la sua onorata carriera nell’estate del 2013, sperando di salutare con un trofeo. Ripartirà quindi dal calcio tedesco l’avventura di colui che è riuscito a portare il Barcellona sul tetto del mondo, sia a livello di risultati che di gioco, e che viene all’unanimità considerato come uno dei migliori tecnici del globo. L’arrivo di Pep in Bundesliga è l’esempio limpido della grande crescita del calcio tedesco: mai anni fa nessuno si sarebbe aspettato che i migliori allenatori avrebbero optato per diventare ‘teutonici’.
di Flavio Sirna di Fabrizio Ponciroli
L’agente del tecnico catalano, oltre a confessare come il suo assistito abbia rifiutato offerte molto più allettanti dal punto di vista economico (il Chelsea gli ha offerto per lo stesso periodo circa 12 milioni di euro), ha voluto svelare che l’accordo coi bavaresi è arrivato già verso la fine del 2012: “Pep ha scelto il Bayern perché ha prospettato il progetto migliore tra tutte le squadre che si sono fatte avanti. Il Bayern non è il club che ha offerto di più e Guardiola ha scelto questo club per il potenziale e i suoi giocatori. Abbiamo ricevuto offerte quasi tutti i giorni ma si è parlato anche di trattative che non sono mai esistite. In realtà noi abbiamo definito tutto già molto tempo fa. Ha firmato prima di Natale, era il 20 dicembre”. Entusiasta per l’arrivo di Guardiola, chiaramente, anche la dirigenza, capitanata da Rummenigge: “Siamo soddisfatti, Guardiola è uno degli allenatori
che hanno maggiore successo al mondo. Deve essere motivo di orgoglio per il calcio tedesco il fatto che ha scelto la nostra squadra nonostante lo abbiano seguito praticamente in tutta Europa. Sta già imparando il tedesco e qui da noi troverà un ambiente tranquillo. Se avesse scelto un club solo per i soldi ora non sarebbe qui. Resterà a New York fino a fine stagione in modo da non interferire con il lavoro di Heynckes”. Poi è arrivato anche il commento del presidente onorario Franz Beckenbauer: “Sono sorpreso da questo accordo con Guardiola, non siamo stati gli unici a cercarlo. Questo fa capire che il Bayern è al livello del Real Madrid e delle squadre inglesi. Credo che nel mondo non ci sia una migliore coppia rispetto a quella formata da Guardiola e da Sammer come direttore sportivo. Voglio anche ringraziare Heynckes per lo splendido lavoro che ha svolto
e che sta svolgendo in questa stagione”. E quello del presidente in carica Uli Hoeness: “Heynckes sta facendo un grande campionato, per sostituirlo a fine stagione non potevamo scegliere un tecnico migliore come Guardiola. Sono molto felice”. C’è stato anche il saluto del capitano del club, il difensore Philippe Lahm: “Pep Guardiola è l’allenatore per eccellenza degli ultimi 4-5 anni, lo aspettiamo a braccia aperte. C’è da togliersi il cappello davanti a lui, la società ha fatto un grande colpo”. Il futuro capitano, Manuel Neuer, si è voluto concentrare ancora sul presente, parlando di Heynckes: “Abbiamo una missione importante, vincere almeno un titolo come regalo d’addio per lui. Abbiamo come squadra questa responsabilità”. Dalla Spagna sono arrivati i complimenti e il ‘buona fortuna’ da parte del suo successore al Barcellona, Tito Vilanova, che ha anche aperto il calcio2000 53 mar 2013
bundesliga germania toto-vice (c’è chi parla di Raul, che conosce alla perfezione il calcio tedesco; chi, invece, ipotizza una collaborazione con Luis Enrique; più staccati Estiarte, già tuttofare di Pep in Spagna, e Buenaventura, attuale preparatore atletico del Barça): “C’era una clausola di riservatezza e quindi non sapevo dove sarebbe andato. Sono felice per lui, ha scelto uno dei club più grandi d’Europa. Chi sarà il suo vice? Non lo so ma ha tempo per scegliere”. Non è convinto dell’arrivo di Guardiola in Bundesliga colui che probabilmente sarà uno dei suoi principali avversari, Jurgen Klopp con il suo Borussia Dortmund: “Guardiola in Bundesliga è un’ottima notizia, non penso tolga qualcosa agli allenatori tedeschi. Certo, c’è da dire che in passato diversi allenatori stranieri non hanno avuto fortuna qui nel nostro campionato. Spesso non si ha abbastanza pazienza o si colpevolizzano per la lingua che non parlano perfettamente. Ma si può comunicare in altri modi. Pep è l’allenatore che ha vinto di più negli ultimi anni, questo è sicuramente un gran biglietto da visita”. Poco dopo la firma con il Bayern Monaco lo stesso Guardiola ha voluto parlare di come ha vissuto que-
Capodanno decisamente sopra le righe per Van der Vaart, la moglie ne sa qualcosa
54 calcio2000 mar 2013
sto periodo senza calcio, affermando di non aver avuto nostalgia di determinati aspetti del mondo del pallone: “Del calcio mi è mancata la partita. Il resto no, si può vivere meglio senza. Tutto quello che circonda il calcio mi è mancato un po’ meno. Mi è mancato veder giocare una mia squadra, cercar di capire come vincere e decidere su quali giocatori puntare”. Ed ha anche voluto sviare tutti lo scorso 16 gennaio, in occasione del compleanno della federazione inglese, lasciando intuire la voglia di fare un’esperienza in Premier League: “Come giocatore non ho potuto realizzare il sogno di giocare in Premier League. Spero in futuro di avere la possibilità di fare il coach o il manager e vivere un’esperienza come quella che hanno vissuto tutti coloro che hanno lavorato come allenatori o giocatori Oltremanica. Mi piacerebbe sentire i tifosi, l’ambiente che mi circonda, tutto ciò che c’è attorno alle partite. Ho sempre considerato il calcio inglese molto affascinante. Ho solo 41 anni, spero prima o poi di avere la possibilità di allenare in Inghilterra. In Italia quando vinci sei un idolo, quando perdi invece ti vorrebbero uccidere. In Premier invece è incredibile come i tifosi siano sempre al fianco delle loro squadre, anche nei momenti negativi. Ho avuto l’opportunità di giocare due volte a Wembley. La prima volta a 19 anni come giocatore quando ancora ero un ragazzino, ed ho avuto l’onore di vincere la competizione col Barcellona. Ci sono tornato come allenatore blaugrana, ed è stato un nuovo piacere poter vincere di nuovo in quello stadio. Ho degli ottimi ricordi. Voglio per questo motivo congratularmi per i 150 anni della federazione inglese”. Dichiarazioni a parte, c’è adesso da vedere come Guardiola vorrà schierare la squadra e su quali giocatori vorrà puntare. Il suo Barça vittorioso nella finale di Champions League del 2011, si schierava con il 4-3-3 e con Lionel Messi come punta centrale. Attualmente il Bayern Monaco scende in campo con un 4-2-3-1. Come perno d’attacco vengono impiegati Gomez e/o Mandzukic, due giocatori che hanno un modo di giocare to-
BRENO ‘SALE’, VAN DER VAART ‘SCENDE’ Quella di Breno sembrava una carriera ormai giunta al capolinea ed invece il Natale gli ha regalato non solo una bella notizia, ma anche la possibilità di ripartire mettendosi definitivamente alle spalle l’incubo. Il difensore brasiliano, in carcere da diversi mesi per aver appiccato un incendio alla propria casa nel settembre del 2011, sarebbe infatti ad un passo dalla riduzione della pena e quindi alla ritrovata libertà. Il giocatore che, nelle ultime stagioni ha vestito la maglia del Bayern, dovrebbe essere scarcerato per buona condotta e, ad attenderlo, troverà un club pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Si tratta del San Paolo che ha annunciato di aver trovato un accordo con il ragazzo per i prossimi tre anni. Il club ha ammesso non solo di voler recuperare il giocatore ma di voler dimostrare il suo appoggio alla famiglia. Il difensore, che non ha mai smesso di allenarsi in carcere, si metterà a disposizione del suo club non appena libero. Per Breno, che è esploso proprio nel San Paolo da giovanissimo, si era parlato in estate anche di un possibile approdo alla Lazio. A bloccare tutto fu proprio la decisione di condannare il giocatore a 3 anni e 9 mesi di reclusione. Non è invece un momento particolarmente sereno per Rafael Van der Vaart. Durante il veglione di Capodanno infatti, il trequartista olandese ha aggredito la moglie Sylvie, dopo una furiosa lite. Lo stesso giocatore dell’Amburgo si è poi pentito dell’accaduto, ma tra i due c’è comunque aria di divorzio. Il nazionale ‘Orange’ ha poi fatto mea culpa sulle pagine della ‘Bild’: “È stato molto stupido da parte mia, sono un idiota, mi dispiace moltissimo, non sarebbe mai dovuto accadere”. Sylvie ha fatto sapere di aver già perdonato il giocatore, ma i due hanno poi confermato la volontà di arrivare alla fine della propria storia d’amore, come rivela la stessa donna: “Se il nostro matrimonio non ha funzionato la colpa è solo nostra”.
di Fabrizio Ponciroli
BUNDESLIGA, ESORDI, RITORNI, CONFERME E ADDII! i contatti con il manager, la società e i miei compagni nell’ultimo anno e mezzo. Spero di essere in grado di aiutare la squadra il più presto possibile”. Piacerebbe riabbracciare il campionato tedesco anche all’attuale attaccante del Manchester City, ex-Wolfsburg, Edin Dzeko: “Onestamente non sto pensando a delle squadre in particolare adesso, ma mi piacerebbe tornare in Germania. È presto per parlarne adesso, sono un giocatore del City e non vedo una ragione per parlare d’altro... ma si, amo la Bundesliga e mi piacerebbe tornare a giocarci un giorno”. Dirà invece addio alla Bundesliga, con direzione (probabilmente) Premier League il centrocampista dello Schalke 04 Lewis Holtby, che ha deciso di non rinnovare il suo contratto con il club di Gelsenkirchen. Non andrà invece via Klaas Jan Huntelaar, che dopo un lungo tira e molla ha deciso di legarsi al club teutonico fino al 2015. Questo il suo commento: “Sono lieto di annunciare il mio rinnovo con lo Schalke fino al 2015! Voglio ringraziare tutti i tifosi che hanno avuto pazienza con me negli ultimi tempi. Fin dall’inizio ho avuto un buon feeling con tutti qui e sono convinto che insieme si possano ottenere bei risultati sia nella Bundesliga che in Champions. Sono orgoglioso di poter far parte di questo club”.
Sembrava ormai perso definitivamente alla causa del grande calcio, ed invece a 64 anni Sven-Goran Eriksson lascia il ricco ‘esilio’ in terra thailandese - era il Dt del BEC Tero Sasana a Bangkok - e torna ad allenare in Europa. L’ex tecnico di Roma, Fiorentina, Sampdoria, Lazio è infatti entrato ufficialmente nello staff tecnico del Monaco 1860, compagine che attualmente occupa il sesto posto in classifica nella 2.Bundesliga, a 5 punti dalla terza posizione (occupata dal Kaiserslautern) che varrebbe lo spareggio per la promozione nella massima serie. A dire il vero non è ancora ben chiaro quale saranno i compiti di ‘Svengo’, alla luce del fatto che l’attuale tecnico del club tedesco resta tuttora in carica. Ecco infatti le parole del membro del Board del Monaco 1860 Otto Steiner: “Sven-Goran Eriksson sarà incluso nel nostro staff tecnico. Alexander Schafer rimarrà il nostro allenatore. L’executive Robert Schafer ha l’ordine di parlare con entrambi e negoziare quali saranno i loro esatti compiti”. Torna invece a casa, dopo le negative esperienze al Real Madrid ed al Liverpool, il centrocampista turco Nuri Sahin, di nuovo al Dortmund, squadra che lo ha consacrato e nella quale resterà in prestito sino al prossimo giugno: “Sono felice di essere di nuovo a casa. Non ho mai interrotto
talmente diverso rispetto a quello della Pulce argentina. A rasserenare l’animo dello spagnolo c’è però la circostanza che sia Robben che Ribery, le due stelle della squadra, potranno sicuramente fungere da esterni e fare le ‘veci’ di Villa e di Pedro. Da non sottovalutare però che o il francese o l’olandese potrebbero anche trasformarsi in dei simil ‘Leo’. Altrettanto plausibile sarà un intervento sul mercato: per arrivare ad un giocatore maggiormente funzionale alla tattica guardiolana si potrebbe arrivare a sacrificare uno dei due spilungoni sopramenzionati. A centrocampo Xavi, Iniesta e Busquets non sembrano raggiungibili, soprattutto i primi due. Ma se in quanto a quantità Javi Martinez o Luiz Gustavo non faranno sicuramente rimpiangere Busuqets, a livello di qualità ci sarà da aggiungere qualche elemento. Kroos e Schweinsteiger hanno sicuramente le stimmate dei campioni, ma a livello di geometrie lasciano a desiderare. Possibile quindi che sarà proprio il reparto di centrocampo quello dove Pep chiederà i maggiori rinforzi.
classifica
marcatori
pt
G
V
N
P
GF GS DR
Giocatore Squadra Gol
Bayern Monaco
51
20
16
3
1
51
7
44
Mandžukic
B. Monaco
Borussia Dortmund
39
20
11
6
3
46
22
24
Kießling
B.Leverkusen 13
B.Leverkusen
37
20
11
4
5
38
26
12
Lewandowski B. Dortmund
E. Francoforte
36
20
11
3
6
38
31
7
Meier
Magonza
30
20
9
3
8
27
24
3
Thomas Müller B. Monaco
11
Schalke 04
29
20
8
5
7
33
31
2
Ádám Szalai
11
B. M'Gladbach
29
20
7
8
5
28
29
-1
Vedad Ibisevic Stoccarda
10
Friburgo
28
20
7
7
6
25
20
5
Nils Petersen W.Brema
9
Amburgo
28
20
8
4
8
22
26
-4
Blaszczykowski B. Dortmund
9
Hannover 96
26
20
8
2
10
38
39
-1
Rudnevs
Amburgo
8
Werder Brema
25
20
7
4
9
32
37
-5
Marco Reus
B. Dortmund
8
Stoccarda
25
20
7
4
9
22
35
-13
Diouf
Hannover 96
8
F.Düsseldorf
24
20
6
6
8
26
28
-2
Bas Dost
Wolfsburg
7
Norimberga
24
20
6
6
8
20
27
-7
Mario Götze
B. Dortmund
7
Wolfsburg
23
20
6
5
9
21
30
-9
Heung-Min Son Amburgo
Hoffenheim
16
20
4
4
12
26
44
-18
Aigner
E. Francoforte 7
Augsburg
14
20
2
8
10
16
32
-16
Huszti
Hannover 96
Greuther Fürth
12
20
2
6
12
13
34
-21
Castro
B.Leverkusen 6
Classifiche aggiornate al 03/02/13
14
13
E. Francoforte 12
Magonza
7
7
| Tabellini nella Sezione Statistiche
calcio2000 55 mar 2013
ligue 1 francia
nelle mani di
ibra Numeri alla mano, lo squadrone di Zlatan sembra destinato a dominare sul suolo francese…
56 calcio2000 mar 2013
B
ordeaux, Olympique Marsiglia, Lille e Montpellier. Dopo lo strapotere del Lione, durato dal 2001 al 2008 con i 7 titoli consecutivi conquistati dall’OL, la Ligue 1 ha sempre premiato compagini diverse, in grado di conquistare l’Hexagoal pur senza partire coi favori del pronostico. Quest’anno, inutile dirlo, i pronostici sono tutti dalla parte del Paris Saint Germain, ma la squadra di Carlo Ancelotti sta faticando ad allungare sulle inseguitrici e, tenuto conto del fatto che a breve tornerà in campo anche in Cham-
pions League, il trionfo finale è tutt’altro che scontato. Anche perché i due Olympique, Lione e Marsiglia, sembrano sufficientemente attrezzati per far sudare le proverbiali sette camicie a Ibrahimovic e compagni. Al giro di boa, il PSG si è laureato campione d’inverno, ma il distacco sulle inseguitrici non faceva certo dormire sonni tranquilli. Nel momento in cui scriviamo, infatti, le tre squadre sono racchiuse in appena due punti ed il campionato è più aperto che mai. Per molti, alla fine, la spunterà il PSG. Per altri l’esito è tutt’altro che scontato. Andiamo
di di Fabrizio Renato Ponciroli Maisani
IBRA, QUANDO CAMBIARE NUMERO È POSSIBILE Il rapporto tra Zlatan Ibrahimovic ed il brasiliano Nenè non è mai stato idilliaco. Il sudamericano, per anni punto di forza del PSG non ha digerito di buon grado l’arrivo di un ‘Top Player’ come Ibra, in grado di soffiargli l’etichetta di stella della squadra. Neanche l’enfasi seguita all’arrivo dello svedese è bastata per convincere Nenè a cedere all’attaccante ex Milan la maglia numero 10 e Ibra si è dovuto così accontentare del numero 18. Col passare dei mesi, però, il ruolo di Nenè nel PSG è diventato sempre più marginale e così, dopo due stagioni e mezza vissute da protagonista sotto la Tour, l’attaccante ha ceduto alle lusinghe – e ai milioni – dell’Al-Gharafa, club del Qatar nel quale militano anche Mark Bresciano, Djibril Cissè e Diego Tardelli. Grazie al regolamento del la FFF, Zlatan Ibrahimovic ha così potuto appropriarsi della maglia numero 10 lasciata libera dall’ex compagno. Ibra, però, potrà esibirsi con il ‘suo’ numero soltanto in Ligue 1, in Champions League infatti il regolamento è differente e non permette ai calciatori di cambiare numero in corso d’opera: in Europa, dunque, il numero di Zlatan sarà ancora il 18.
dunque a scoprire i tre organici, reparto per reparto, provando ad analizzare così – a 360° - le tre contendenti. I ‘GARDIENS’: SIRIGU GIGANTEGGIA Spesso e volentieri i portieri vengono inclusi nel ‘pacchetto difesa’, ma a volte è opportuno fare la giusta distinzione tra le due componenti. In alcuni casi, infatti, ‘gli uomini coi guanti’ riescono a sopperire alle mancanze di una difesa non ermetica, in altri rovinano quanto di buono fatto dai compagni. Analizzando i portieri delle tre big salta subito all’occhio come Salvatore Sirigu, estremo difensore del PSG, abbia qualcosa in più. L’ex portiere del Palermo si sta confermando anche quest’anno il miglior ‘gardien’ della Ligue 1. I tantissimi interventi miracolosi a fronte di poche incertezze sono valsi al club parigino svariati punti: Siri-
gu è proprio uno dei valori aggiunti della squadra della Capitale. Più che sufficiente è stato fin qui anche il rendimento di Steve Mandanda, capitano dell’Olympique Marsiglia che, sebbene non possa certo essere annoverato tra i fuoriclasse e ogni tanto non si faccia mancare qualche ‘cappellata’, è un punto di forza dei marsigliesi. A difendere la porta del Lione, infine, c’è Rèmy Vercoutre, 32enne che, dopo aver aspettato silenziosamente il proprio turno nei panni di ‘dodicesimo’, quest’anno sta vivendo la sua stagione da protagonista dopo la partenza di Hugo Lloris. Tuttavia, rispetto alle rivali, al Lione – sotto questo aspetto – manca qualcosa. MURO PARIGINO, OM VALICABILE Se tra i pali la bilancia pende, ma non troppo, dalla parte del PSG, a proposito della linea difensiva è possibile parlare
di ’strapotere parigino’. Jallet-Thiago Silva-Sakho-Maxwell: è questa la linea difensiva della squadra di Ancelotti, un vero e proprio mix di classe, talento, esperienza e velocità. A completare il reparto, poi, ci sono Van der Wiel, Alex e Armand: insomma, non certo tre ‘sconosciuti’. Se il PSG ha subito appena 12 goal nel corso delle prime 21 giornate, un motivo ci sarà. Thiago Silva sta evidenziando ancora una volta tutta la propria qualità, Maxwell è tornato ad essere esplosivo, Sakho – con accanto un ‘fenomeno’ come l’ex milanista – sta rendendo decisamente meglio della scorsa stagione e Jallet, approfittando di un avvio balbettante del nuovo acquisto Van der Wiel, ha difeso il proprio posto in squadra. Una linea difensiva completa, al ‘top’ anche in Europa: in Champions League, infatti, i goal subiti sono stati appena 3 nel corso della fase a gironi e calcio2000 57 mar 2013
ligue 1 francia quella parigina è stata la difesa meno battuta dell’intera competizione. Tuttavia, non lascia a desiderare nemmeno la difesa del Lione: Milan Bisevac, serbo ex PSG, è una garanzia. Al suo fianco, il giovane Dejan Lovren, sta completando il processo di crescita nel migliore dei modi nonostante sia stato frenato da un problema al ginocchio. L’esperto Reveillere ed il senegalese Dabo completano una linea difensiva che sta riuscendo a non rimpiangere Monzon, Cris e Cissokho, recentemente ceduti. Il jolly Umtiti, 19enne da tenere d’occhio, ed il solido Bakary Konè rappresentano delle alternative più che valide per Remi Garde, uno che di difensori se ne intende. Sicuramente meno solida è apparsa fin qui la retroguardia del Marsiglia. 25 sono attualmente le reti al passivo dell’OM, più del doppio rispetto a quelle incassate dal PSG. I terzini Fanni e Morel, cercati da tante big a più riprese, stanno rendendo in maniera sufficiente, ma nulla di più. I veri disastri, però, si stanno compiendo in mezzo: la difesa è poco protetta da un centrocampo talvolta troppo spregiudicato e N’Kolou, altro uomo-mercato, non sta rendendo secondo le proprie potenzialità. Al suo fianco, poi, Diawara – reduce dalla rottura del crociato – non sta riuscendo a dare continuità ed il brasiliano Mendes, improvvisato centrale, si sta barcamenando alla meno peggio. Anche le alternative non sembrano affatto all’altezza di un ‘top club’ e le partenze di M’Bia e Azpilicueta si notano, eccome. Insomma: se tra i pali il ‘podio’ era PSG-OM-OL, in merito al reparto difensivo il PSG mantiene il primato ma l’OM occupa l’ultima posizione. IN MEZZO PSG E OL ANNASPANO, BRILLA IL MARSIGLIA Verratti, Matuidi e Bodmer. Sissoko, Thiago Motta e Chantome. Pastore da una parte, Lucas dall’altra. Due centrocampi a confronto? Sì, ma si tratta soltanto di giocatori di proprietà del Paris Saint Germain. Carlo Ancelotti ha dunque a disposizione due veri e propri reparti, da scegliere e modellare a seconda delle condizioni e degli avversari. Verratti, seppur con qualche peccatuccio d’inesperienza, sta dimostrando di valere i 58 calcio2000 mar 2013
classifica
marcatori
pt
G
V
N
P
GF GS DR
Giocatore Squadra Gol
PSG
48
23
14
6
3
42
12
30
Ibrahimovic
PSG
20
Lione
45
23
13
6
4
38
21
17
Cvitanich
Nizza
12
Marsiglia
42
23
13
3
7
30
28
2
Gomis
Lione
12
Bordeaux
38
23
9
11
3
26
15
11
Aubameyang Saint-Etienne 10
Nizza
38
23
10
8
5
35
27
8
Ben Basat
Stade Brest
9
Saint-Etienne
37
23
10
7
6
32
17
15
Modeste
Bastia
9
Rennes
37
23
11
4
8
35
30
5
Aliadière
Lorient
9
Montpellier
35
23
10
5
8
38
28
10
Alessandrini
Rennes
9
Lorient
35
23
9
8
6
38
37
1
Ben Yedder
Tolosa
9
Lille
31
23
7
10
6
27
24
3
Yoan Gouffran Bordeaux
8
Tolosa
31
23
8
7
8
30
28
2
Mevlut Erding Rennes
8
Valenciennes
30
23
8
6
9
32
34
-2
Julien Feret
Rennes
8
Bastia
26
23
7
5
11
28
47
-19
Gignac
Marsiglia
7
Ajaccio
25
23
6
9
8
26
32
-6
Nolan Roux
Lille
7
Stade Brest
24
23
7
3
13
23
33
-10
André Ayew
Marsiglia
7
Évian
22
23
5
7
11
23
35
-12
Dimitri Payet
Lille
7
Sochaux
22
23
6
4
13
22
34
-12
Camara
Montpellier
7
Stade de Reims
20
23
4
8
11
19
27
-8
Adrian Mutu
Ajaccio
7
Nancy
18
23
3
9
11
21
38
-17
Benjamin Nivet Troyes
7
Troyes
17
23
3
8
12
26
44
-18
Courtet
Classifiche aggiornate al 03/02/13
milioni investiti per lui dal club, Matuidi è definitivamente sbocciato, Chantome sta garantendo il rendimento che gli era richiesto, al punto da relegare Bodmer e Sissoko al ruolo di semplici comprimari. Thiago Motta, invece, si muove tra alti e bassi, senza riuscire a fare davvero la differenza. Si tratta di un reparto straordinariamente completo, ma che tuttavia non sta riuscendo a rendere come ci si attendeva, nel complesso. Pastore ha fin qui deluso, e non poco, mentre ottimo è stato l’impatto con la Ligue 1 del brasiliano Lucas, fiore all’occhiello del mercato del PSG. Seppur i singoli non siano paragonabili con quelli del PSG, il centrocampo dell’Olympique Marsiglia sta riuscendo a non essere da meno quanto a rendimento. Charles Kaborè è il centrocampista che tutti vorrebbero avere: tanta generosità, grinta e quantità. Al suo fianco, la ‘cruda’ esperienza del duro Joey Barton e la costanza di rendimen-
Stade di Reims 7
| Tabellini nella Sezione Statistiche
to di Benoit Cheyrou, permettono a Elie Baup di poter reggere l’urto delle 3 – o talvolta 4 – punte schierate dall’inizio. Come detto, la difesa è poco protetta, ma non certo per colpa dei giocatori in questione. Il giovane algerino Abdullah è una delle note liete della stagione ed Amalfitano un jolly che – seppur talvolta utilizzato sulla linea dei trequartisti – non fa mancare il proprio apporto al reparto. Non ha invece fin qui incantato il centrocampo del Lione. Gourcuff è ormai un oggetto misterioso, sempre più ai margini della squadra e se le sorti dell’OL sono legate al talento del 33enne Steed Malbranque, tornato a giocare dopo un anno di quasi inattività, è evidente come ci sia qualcosa che non vada. I giovani Gonalons e Grenier stanno tenendo in piedi la baracca evidenziando progressi da urlo e il ‘medianaccio’ Fofana rappresenta un ricambio valido. Stella del reparto è sicuramente il brasiliano Bastos che, dopo
di Fabrizio Ponciroli
CARLETTO E GLI ALTRI Abbiamo analizzato i componenti dell’organico delle 3 ‘big’ di Francia, ma non possiamo esimerci dal valutare anche chi, quei calciatori, li mette in campo. Cominciamo dal ‘nostro’ Ancelotti: amato, criticato, ‘beccato’, invidiato. L’ex allenatore del Milan non è ancora riuscito a farsi amare a 360° dai sostenitori del PSG e dagli appassionati del calcio francese, ma non è certo facile gestire un organico così completo e composto da così tanti nuovi arrivati. Ancelotti, come ci si aspettava, sta comunque svolgendo un ottimo lavoro, dimostrando carattere e personalità come testimoniato dall’esclusione di Pastore, ex idolo del ‘Parco dei Principi’. Di Elie Baup abbiamo scritto molto qualche tempo fa: nonostante la lontananza dalla panchina, è tornato in sella come se nulla fosse mai cambiato e sta riuscendo a tener testa al faraonico PSG con un organico non certo paragonabile a quello a disposizione di Ancelotti. Remi Garde, invece, sta proseguendo bene il lavoro iniziato nel 2011 riuscendo a far fronte anche alle numerose cessioni ‘decise’ dalla società: Pjanic, Belfodil, Cris, Monzon, Pied, Lloris, Kallstrom, Ederson e Cissokho sono soltanto alcuni dei giocatori che il club ha lasciato partire nel corso degli ultimi due anni. Eppure, l’OL è sempre lì, agganciato alla vetta.
le voci relative ad una presunta cessione e un periodo ai margini della squadra, rappresenta il valore aggiunto col suo sinistro magico. ATTACCANTI: IBRA IL NUMERO 1 Basta nominare Zlatan Ibrahimovic per capire chi dispone del miglior attacco, in Francia. Ibra è uno di quei giocatori in grado di vincere i campionati da solo, figurarsi se ha a disposizione la squadra migliore del campionato. 19 goal in 18 gare disputate e 5 assist offerti ai compagni: sono i numeri che parlano per lui. Al suo fianco, i vari Nenè (recentemente volato in Qatar), Lavezzi, Gameiro, Menez e Hoarau hanno svolto degnamente il loro compito mettendo insieme 9 goal: meno della metà, però, di quelli realizzati dal solo svedese. Il reparto, impreziosito dal talento di Lucas sulla trequarti, è sicuramente uno dei più completi mai visti in Ligue 1. Hanno nomi meno roboanti, ma si sono dimostrati altrettanto concreti gli ‘avanti’ del Lione: Lisandro Lopez è il solito cannoniere infallibile, seppur in odor di partenza. Bafetimbi Gomis sta vivendo una delle sue migliori stagioni, Briand e Lacazette con il loro ‘lavoro sporco’ agevolano il compito dei compagni. E non è un caso se, complessivamente, l’OL abbia messo a segno appena due goal in meno rispetto al PSG. Meno prolifico è stato invece l’attacco dell’OM, nonostante i moduli spesso a trazione offensiva scelti da Baup. I fratelli ghanesi Ayew, Andrè e Jordan, stan-
no degnamente assistendo André-Pierre Gignac il quale, rivitalizzato dopo due annate così così, sta provando a rivivere i fasti dei tempi di Tolosa e i tre hanno messo insieme 20 goal: per l’OM segnano soltanto loro, insomma. Tuttavia, Baup potrà adesso contare anche su Modou Sougou, 28enne senegalese appena prelevato dal Cluj. IN SINTESI: PSG DI UN ALTRO PIANETA Il nostro ‘giochetto’ decreta dunque un vincitore: si tratta del PSG che, secondo le nostre valutazioni, prevale sulle rivali in ogni reparto anche se, in mezzo al campo, è la forza dei singoli a farsi preferire e non il reale rendimento. L’OM
ha qualcosa in più rispetto al Lione tra i pali, ma ‘soccombe’ relativamente alla difesa. La squadra di Baup si fa preferire – di poco – anche in mezzo al campo – e cede il passo all’OL – seppur anche in questo caso di misura – in avanti. PSG fuori concorso, dunque, e i due Olympique che hanno un valore assoluto molto simile: è questa la risultante della nostra analisi, reparto per reparto. Nel calcio però ciò che sulla carta appare ‘evidente’ non sempre viene confermato dai fatti, e proprio il fatto che Lione e Marsiglia stiano riuscendo a tenere testa al PSG non fa altro che confermare questa tesi. Il Montpellier, Campione di Francia lo scorso anno, insegna.
Tanta italia nel favoloso PSG, a partire dal portiere titolare, il nostro Sirigu
calcio2000 59 mar 2013
speciale champions league di Andrea Rosati
le 16 meraviglie
d’europa
Tempo di ottavi, in campo il gotha del calcio europeo‌
60 calcio2000 mar 2013
vs
Valencia Paris Saint-Germain
vs
arsenal bayern monaco
Ultima chiamata per Zlatan, è tempo di fare l’Ibracadabra anche in Champions. Con l’aiuto dello specialista Ancelotti.
L’efficienza di una macchina perfetta contro l’imprevedibilità dei Gunners, riusciranno I bavaresi a non farsi sorprendere?
Arrivato alla guida del PSG per volere soprattutto di Leonardo, Carlo Ancelotti è chiamato alla difficile missione di portare subito i parigini sul tetto d’Europa. Ad uno come lui le gambe non tremeranno di certo ma l’ex centrocampista della Nazionale deve fare i conti con un gruppo di giocatori tanti affermati quanto inesperti – soprattutto in E u r o - pa. L’emblema di quello che sembra essere un ossimoro in piena regola è Zlatan Ibrahimovic, devastante in qualsiasi campionato ma ancora alla ricerca della consacrazione che solo la Champions League può regalare: lo svedese è chiamato a ripetere le sue innumerevoli meraviglie anche al più alto livello, cosa riuscitagli solo sporadicamente finora. Da allenatore del Milan, Carlo Ancelotti voleva proprio Zlatan Ibrahimovic per completare l’ormai celebre albero di Natale che tante soddisfazioni ha regalato al tecnico di Reggiolo e ai tifosi rossoneri; chissà che questo matrimonio a scoppio ritardato Primo scontro in assoluto non faccia fare il salto di qualità fra le 2 squadre finale a Pinocchio, come si dice Ancelotti chiami lo stesso Zlatan. Attenzione però a non sottovalutare il Valencia perché, seppur lontana dalle due finali consecutive raggiunte con Cuper in panchina, la squadra di Soldado, Feghouli e Banega è decisa a far saltare tutti i progetti fatti sotto la Tour Eiffel.
Al momento del sorteggio di Nyon, lo spauracchio di tutte le squadre era il Barcellona: l’armata di Xavi, Iniesta e Messi era l’ostacolo da evitare, pena immediata eliminazione. E il Bayern? Incredibile ma una squadra che annovera calciatori del Robben: col PSV Eindhoven 1 partita contro l’Arsenal in Champions, calibro di Ribéry, Robben, pareggiata 0-0 a Londra Mario Gomez e Lahm era per lo più ignorata dai vari rappresentanti delle seconde classificate, tutti intenti a pregare affinché il proprio Club non fosse accoppiato ai catalani. Eppure la squadra di Heynckes sta dominando il proprio campionato ed è stata finalista in Champions l’anno scorso, perdendo in maniera rocambolesca contro il Chelsea. Non bastasse, in estate il Bayern si è ulteriormente rinforzato con gli arrivi di Mandzukic e Shaqiri, mettendo in chiaro fin da subito che la squadra avrebbe puntato a vincere tutto, in Germania come in Europa. La “fortuna” di trovare i bavaresi è toccata all’Arsenal, più che una squadra un rebus: come ogni anno Wenger ha dovuto ridisegnare la squadra dopo la perdita della propria stella van Persie, ceduto al Manchester United, ed ora fatica a trovare la quadratura del cerchio. I suoi ragazzi sono capaci allo stesso tempo di rifilare SETTE goal al Newcastle e poi perdere contro una squadra di quarta divisione, diventando un enigma per qualsiasi osservatore; difficile prevedere come andrà a finire, la logica direbbe che i bavaresi sono ampiamente favoriti ma – come detto – quando c’è di mezzo l’Arsenal la logica conta poco.
Sirigu Jallet Verratti
T. Silva
Szczesny Alex
van der Wiel
Matuidi
Sagna
Chantôme
Menez
L. Moura
Vermaelen
Mertesacker
Gibbs
Arteta (4-3-2-1)
(4-3-3)
(4-5-1)
(4-4-2)
Chamberlain
Wilshere
S. Cazorla
Podolski
Walcott
Ibrahimovic Soldado Parejo
Ferghouuli Jonas
Cissokho
R. Costa D. Alves
Guardado
Gomez Robben
Mandzukic
Ribéry
Schweinsteiger
Kroos
T. Costa Rami
J. Pereira
Lahm
Badstuber Neuer
Dante
Boateng
vs
Galatasaray shalke 04
barcellona
vs milan
Duello tra numeri nove vecchio stampo, chi la spunterà tra Yilmaz e Huntelaar?
Quando i rossoneri erano il Barcellona e hanno cambiato la storia del calcio europeo.
Probabilmente il meno affascinante tra i sedicesimi di finale in programma, lo scontro tra i campioni di Turchia e i tedeschi nasconde tuttavia un duello nel duello che promette scintille – quello tra bomber. In un periodo in cui a far scuola sono i “falsi-nove” e gli attaccanti stanno imparando a mascherarsi, le due squadre rappresentano una piccola sacca di resistenza a questa n u o v a filosofia, puntando tutto su due numeri nove vecchio stampo come Klaas-Jan Huntelaar e Burak Yilmaz. Nessuno dei due ha davvero mai colpito l’immaginario degli appassionati, incapaci come sono di produrre quella giocata estrosa che vince sistematicamente la resistenza anche del tifoso più scettico; sarà anche per questo che i loro nomi vengono regolarmente accostati a quelli di grandi Club per per poi essere altrettanto regolarmente ignorati quando si tratta di chiudere le trattative. Loro sanno fare goal, punto e basta. Non farà sognare, forse, ma aiuta a vincere le partite. Huntelaar e Yilmaz possono conPrimo scontro in assoluto solarsi, non sono certo in brutta fra le 2 squadre compagnia: i vari Gerd Muller, Filippo Inzaghi e Romàrio non hanno mai fatto brillare gli occhi per un colpo d’artista, eppure stanno lassù nell’Olimpo dei centravanti.E chissà che dopo questa sfida la storia cambi completamente...
C’è stato un tempo, non troppo remoto, in cui il Barcellona vestiva rossonero ed era di casa a San Siro. Era l’inizio degli anni novanta ed un ometto minuto dallo sguardo indemoniato Abbiati: se giocherà entrambi gli incontri cambiacoi catalani, raggiungerà le 50 presenze in va (per semChampions League. Contro il Barcellona ha pre), il modo di fare già giocato 5 volte, senza mai vincere. calcio – costruendo una squadra che dominava in Europa. Proprio come succede oggi ai catalani, quel Milan di Arrigo Sacchi stravolse le convinzioni del tempo e lasciò gli avversari a mordere la polvere, incapaci di trovare una contromisura efficace a quel modo innovativo di giocare a pallone. Proprio come succede oggi con il Barcellona, guardare quel Milan giocare lasciava un senso di estasi, di completezza e di perfezione che strappava applausi anche agli avversari – nazionali o internazionali che fossero. I tempi ora sono cambiati, questo Milan non sembra nemmeno lontano parente di quello che annichiliva gli avversari asfissiandoli con un pressing altissimo e mandandoli al tappeto con le magie di Gullit, van Basten e Donadoni, però il fascino della sfida tra i due Club che più di tutti hanno segnato la storia del calcio europeo degli ultimi vent’anni è immutato, ragione per la quale quest sfida è forse la più romantica tra quelle in tabellone. Ad essere razionali sembra che i rossoneri abbiano pochissime possibilità, però fortunatamente il calcio resta immune dalla razionalità. A volte.
Muslera Eboué
Amrabat
Valdes
Nounkeu
Kaya
F. Melo
Selcuk
Bulut
Balta
Yilmaz
Barnetta Fuchs
Papadopoulos Matip
Piqué
(4-4-2)
(3-4-3)
(4-2-3-1)
(4-3-1-2)
Fàbregas
Pedro
Neustadter Howedes
Unnerstal
Sanchez
Messi
Robinho
El Sharaawy
Farfan Jones
Busquets Iniesta
Xavi Dani Alves
Haltintop
Hunterlaar Holtby
Mascherano
Boateng Montolivo Antonini
Ambrosini
Yepes Abbiati
Mexes
Nocerino De Sciglio
vs
real madrid manchester united Cristiano Ronaldo e José Mourinho tra passato e futuro, sognando di (ri)trovare casa ad Old Trafford. Non è un bel momento per il Real Madrid, lontanissimo dai rivali del Barcellona in campionato e attanagliato da troppe polemiche – interne ed esterne alla squadra. Come se non bastasse, le Merengues si trovano ad affrontare il Manchester United di Sir Alex Ferguson in quello che sarà probabilmente il match più atteso di questi sedicesimi di Champions League. Perdersi in confronti tra giocatori fortissimi – da una parte come dall’altra – sarebbe inutile perché sfide come queste si vincono con cuore e cervello, unici elementi in grado di fare la differenza in mezzo a tanta qualità tecnica e fisica. Per due maestri della motivazione come Ferguson e Mou, questo è un invito a nozze: quando due personalità così ingombranti vengono a contatto, le scintille sono garantiRonaldo: ex della partita. Col Manchester te. Inutile nascondersi, forse United ha collezionato in Champions 16 in campo potrà anche essere la reti in 55 partite e 2 finali, di cui 1 vinta partita di Rooney, van Persie, Benzema o Cristiano Ronaldo, ma in realtà sarà la sfida tra i due allenatori più ambiziosi e determinati d’Europa. A mettere ancora più pepe alla sfida (se mai ce ne fosse bisogno) sarà la malcelata voglia di José Mourinho di sostituire proprio Ferguson sulla panchina dello United, con lo scozzese che vorrà sicuramente dare una lezione al suo più caro nemico e mettere in chiaro di essere ancora il migliore, nonostante l’età. Un viaggio tra futuro e passato, nel cui mezzo ci sarà Cristiano Ronaldo, indimenticato ex: i riflettori saranno puntati sul portoghese, soprattutto dopo l’insofferenza mostrata negli ultimi tempi; chissà che l’esito di questa parita non indichi anche quale sarà il futuro professionale di Ronaldo.
vs màlaga
porto
Prima e ultima cavalcata in Europa per gli spagnoli, vittime illustri del Fair Play Finanziario. Ad un certo punto dell’anno scorso non si parlava d’altro: Fair Play Finanziario. C’erano gli entusiasti, convinti che il calcio sarebbe tornato più equo; c’erano gli scettici, convinti che la riforma di Platini non avrebbe avuto la forza necessaria per attaccare anche i Club Pellegrini: Il Re dei pareggi in più ricchi e prestigiosi; Champions League. Su 36 panchine, ben c’era anche chi lo vedeva 17 volte ha chiuso il match in parità. come una cosa lontana, cui pensare più tardi. Chissà se tra questi ultimi c’era il Màlaga, sorpresa dell’ultima Liga grazie ad investimenti altisonanti e finalmente capace di giocare nel cortile dei grandi – la Champions League. A quale prezzo, però? Pochi mesi fa, dopo un prolungato silenzio, si è improvvisamente tornati a parlare di Fair Play Finanziario quando le prime misure sono entrate in vigore: il Màlaga, assieme ad una manciata di altre squadre europee, è stata esclusa da tutte le competizioni europee future per mancati pagamenti. La squadra che ha dominato il proprio girone e messo paura al Milan si trova quindi ad avere in mano l’ultima occasione (per ora) di brillare in Europa – e non vorrà certo sprecarla. Il Porto è avvisato, avrà davanti una squadra senza futuro ed è difficile immaginare un cliente peggiore; persi negli ultimi anni Falcao e Hulk, i lusitani dovranno tirare fuori il massimo per avere una speranza di passare il turno ed impedire a Isco, Saviola e Joaquìn di continuare nella loro cavalcata storica.
Casillas S. Ramos
Arbeloa
Hélton
Pepe
Xabi Alonso
Alex Sandro Otamendi
Maicon M. Lopes
Khedira
Ozil
Di Maria
Marcelo
Joao Moutinho
Ronaldo (4-2-3-1)
(4-3-3)
(4-2-3-1)
(4-4-2)
Varela
Lucho Gonzalez
Defour
J. Rodriguez
Martinez
Benzema van Persie
Saviola
Portillo
Valencia
Rooney
Young
Carrick
Eliseu
Cleverley
Isco
Joaquin
Camacho Gamaz
Monreal Evra
Evans
Vidic De Gea
Rafael
Welington
Demichelis
Caballero
vs
S. donetsk Borussia Dortmund
vs
juventus celtic glasgow
Spazio allo spettacolo, Klopp e Lucescu puntano tutto sull’attacco.
Il fosforo e l’esperienza di Andrea Pirlo contro i muscoli e l’intraprendenza di Victor Wanyama, ultimo gioiello africano degli scozzesi.
Da una parte Jurgen Klopp, tecnico tedesco cui si profetizza un futuro luminoso, dall’altra Mircea Lucescu, istrione calcistico che ha vagabondato per tutto il contiente. A prima vista non hanno molto in comune, eppure guardando da vicino un punto d’incontro tra i due mondi esiste, ed è pure piuttosto interessante: sono entrambi amanti del gioco offensivo. Il primo ha consegnato il Borussia Dortmund nelle mani di un manipolo di ragazzini talentuosi, trasformando la squadra in una macchina da gol capace di mettere sotto anche il Bayern Monaco; l’altro, impresa ancor più ammirevole, ha impiantato un’anima brasiliana nel freddo di Donetsk – colonizzando l’Ucraina con l’allegria carioca di Fernandinho, Luiz Adriano, Willian e Douglas Costa. Occhio a sottovalutare l’una e l’altra squadra, hanno entrambe il pessimo vizio di godere nello sgambettare l’artistocrazia europea – chiedere per conferma a Juventus, Chelsea, Non ci sono precedenti fra i giocatori delle 2 squadre Manchester City e Real Madrid – tutte obbligate a piegarsi di fronte alla sfrontatezza di tedeschi e ucraini oppure a sudare fino all’ultimo secondo per imporsi. La sfida tra Shakhtar e Borussia potrebbe rivelarsi la più divertente dell’intero lotto, merito di due folli che hanno ancora la faccia tosta di divertire e divertirsi.
In tanti erano d’accordo nel ritenere che uno del suo spessore meritasse di vincere il Pallone d’Oro, soprattutto dopo un Europeo da maestro assoluto. Purtroppo Andrea Pirlo si è trovato davanti una serie di extraterrestri come Lionel Messi, Andrés Iniesta, Cristiano Ronaldo e Xavi Buffon: 1 precedente contro il Celtic ed ha dovuto accontentarsi in Champions, nel 2001/02. Vittoria di stare ai piedi del podio, casalinga per 3-2. abbandonando forse definitivamente il sogno di accarezzare quel premio tanto prestigioso. A meno che... Già, perché la Champions League è il lasciapassare ideale per conquistare il trofeo e Andrea Pirlo si trova quest’anno ad essere il faro di una Juventus vogliosa di tornare protagonista in Europa, una condizione ideale per provare a vincere l’agognato Pallone d’Oro FIFA. Il primo ostacolo nella lungha corsa alla coppa dalle grandi orecchie non sembra insormontabile visto che il Celtic di Glasgow era forse la meno temibile tra le avversarie dei bianconeri, però la sfida nella sfida di Andrea Pirlo sarà tutt’altro che agevole: avrà di fronte Victor Waymana, forte centrocampista del Kenya per il quale si scatenerà un’asta tra le big d’Inghilterra; il roccioso mediano sarà l’avversario ideale per provare ancora una volta che il fosforo, i piedi buoni e il coraggio sono più affidabili che corsa, muscoli e intraprendenza. Un duello interessante per Pirlo e anche per la Juventus, entrambi determinati a tornare sulla vetta d’Europa. Ognuno con le proprie armi migliori.
Pyatov Ratistky
Buffon Kucher
Hubschmann
Barzagli
Rat
Lichtsteiner Ilsinho
Srna
Mkhitaryan
Willian
Fernandinho
Luiz Adriano
Lewandowski Blaszczykowski Kehl Schmelzer
Reus
Gotze
Pirlo Marchisio
Vidal (4-4-2)
(3-5-2)
(4-2-3-1)
(4-5-1)
Chiellini
Bonucci
Asamoah
Vucinic
Giovinco Hooper
Mulgrew Brown Waynama Fedor Commons
Gundogan
Subotic
Hummels
Weidenfeller
Piszcszek
Izaguirre
Wilson Forster
Lustig
Matthews
statistiche champions league VALENCIA Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento PARIS S.G. Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento
Valencia, Mercoledì 23 Novembre 2011 - VALENCIA - GENK 7-0 Valencia, Mercoledì 20 Ottobre 2004 - VALENCIA - INTER 1-5 Finalista 2 volte (1999/00, 2000/01) Parigi, Mercoledì 27 Agosto 1997 - PARIS S.G. - STEAUA BUCAREST 5-0 Monaco, Mercoledì 22 Ottobre 1997 - BAYERN MONACO - PARIS S.G. 5-1 Semifinale 1 volta (1994/95)
ARSENAL Vittoria più larga Londra, Martedì 23 Ottobre 2007 - ARSENAL - SLAVIA PRAGA 7-0 Sconfitta più pesante Milano, Mercoledì 15 Febbraio 2012 - MILAN - ARSENAL 4-0 Miglior Piazzamento Finalista 1 volta (2005/06) BAYERN MONACO Vittoria più larga Monaco, Martedì 24 Ottobre 1972 - BAYERN MONACO - OMONIA 9-0 Sconfitta più pesante Barcellona, Mercoledì 8 Aprile 2009 - BARCELLONA - BAYERN MONACO 4-0 Miglior Piazzamento Vincente 4 volte (1973/74, 1974/75, 1975/76, 2000/01)ù GALATASARAY Vittoria più larga Istanbul, Mercoledì 9 Novembre 1988 - GALATASARAY - NEUCHATEL XAMAX 5-0 Sconfitta più pesante Monaco, Mercoledì 27 Settembre 1972 - BAYERN MONACO - GALATASARAY 6-0 Miglior Piazzamento Semifinale 1 volta (1988/89) SCHALKE O4 Vittoria più larga Palma di Maiorca, Martedì 16 Ottobre 2001 - MAIORCA - SCHALKE 04 0-4 Sconfitta più pesante Madrid, Mercoledì 27 Agosto 2008 - ATLETICO MADRID - SCHALKE 04 4-0 Miglior Piazzamento Semifinale 1 volta (2010/11) BARCELLONA Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento MILAN Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento
Barcellona, Mercoledì 7 Marzo 2012 - BARCELLONA - BAYER LEVERKUSEN 7-1 Barcellona, Mercoledì 5 Novembre 1997 - BARCELLONA - DINAMO KIEV 0-4 Vincente 4 volte (1991/92, 2005/06, 2008/09, 2010/11) Milano, Mercoledì 12 Settembre 1962 - MILAN - UNION LUSSEMBURGO 8-0 Manchester, Mercoledì 10 Marzo 2010 - MANCHESTER UTD. - MILAN 4-0 Vincente 7 volte (1962/63, 1968/69, 1988/89, 1989/90, 1993/94, 2002/03, 2006/07)
REAL MADRID Vittoria più larga Madrid, Mercoledì 25 Ottobre 1961 - REAL MADRID - B1913 ODENSE 9-0 Sconfitta più pesante Milano, Mercoledì 19 Aprile 1989 - MILAN - REAL MADRID 5-0 Miglior Piazzamento Vincente 9 volte (1955/56, 1956/57, 1957/58, 1958/59, 1959/60, 1965/66, 1997/98, 1999/00, 2001/02) MANCHESTER UTD. Vittoria più larga Manchester, Mercoledì 26 Settembre 1956 - MANCHESTER - ANDERLECHT 10-0 Sconfitta più pesante Barcellona, Mercoledì 2 Novembre 1994 - BARCELLONA - MANCHESTER 4-0 Miglior Piazzamento Vincente 3 volte (1967/68, 1998/99, 2007/08) FC PORTO Vittoria più larga Vila do Conde, Mercoledì 17 Settembre 1986 - PORTO - RABAT AJAX 9-0 Sconfitta più pesante Londra, Martedì 9 Marzo 2010 - ARSENAL - FC PORTO 5-0 Miglior Piazzamento Vincente 2 volte (1986/87, 2003/04) MALAGA Vittoria più larga Malaga, Martedì 18 Settembre 2012 - MALAGA - ZENIT S. PIETROBURGO 3-0 Sconfitta più pesante Malaga, Martedì 4 Dicembre 2012 - MALAGA - ANDERLECHT 2-2 Miglior Piazzamento debuttante SHAKHTAR DONETSK Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento BORUSSIA D. Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento CELTIC Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento JUVENTUS Vittoria più larga Sconfitta più pesante Miglior Piazzamento
Donetsk, Mercoledì 26 Novembre 2008 - SHAKHTAR - BASILEA 5-0 Barcellona, Mercoledì 6 Aprile 2011 - BARCELLONA - SHAKHTAR 5-1 Quarti di finale 1 volta (2010/11) Dortmund, Domenica 16 Settembre 1956 - BORUSSIA D. - SPORA 7-0 Marsiglia, Mercoledì 28 Settembre 2011 - MARSIGLIA – BORUSSIA D. 3-0 Vincente 1 volta (1996/97) Glasgow, Mercoledì 16 Settembre 1970 - CELTIC - KPV KOKKOLA 9-0 Bratislava, Mercoledì 27 Luglio 2005 - ARTMEDIA PETRZALKA - CELTIC 5-0 Vincente 1 volta (1966/67) Torino, Mercoledì 17 Settembre 1986 - JUVENTUS - VALUR REYKJAVIK 7-0 Vienna, Mercoledì 1 Ottobre 1958 - WIENER SC - JUVENTUS 7-0 Vincente 2 volte (1984/85, 1995/96)
LE CURIOSITà di Andrea Mastromarchi Fa sicuramente effetto non vedere tra le 16 partecipanti alla fase finale della coppa la squadra campione in carica. È la prima volta nella storia che questo accade con il Chelsea che esce di scena con addirittura 10 punti conquistati. Real Madrid e Bayern Monaco i reparti offensivi più prolifici che troveremo agli ottavi (15). Al contrario Milan e Galatasaray dovranno aggiustare qualcosa là davanti: le sette reti messe a segno sono davvero poche. Se poi consideriamo che per il Milan due sono autogol e che ha segnato in sole 3 occasioni, il quadro si fa davvero difficile. Il Psg riesce finalmente ad ottenere grandi risultati, ma soprattutto si rivela davvero eccelso l’innesto di Thiago Silva: miglior difesa dei gironi con solo 3 reti al passivo. Il leader difensivo brasiliano avrebbe potuto essere molto utile al Real Madrid di Mourinho, che si presenta alla sfida contro lo United, con la peggior difesa: 9 volte infatti Casillas ha dovuto raccogliere il pallone alle sue spalle. Da ricordare chiaramente l’ultimo precedente tra le due squadre nel 2003 con Ronaldo che uscì tra gli applausi dell’Old Trafford dopo una tripletta storica. Milan protagonista dei record negativi: I rossoneri hanno agguantato gli ottavi solamente con 8 punti e avrebbe potuto permettersi persino di perdere in casa con il Malaga e passare con 7. Inutile sottolineare che sia la squadra qualificata con meno punti, più interessante è ricordare che sia l’unica delle 16 a non aver mai vinto in casa. Quattro squadre non hanno perso neanche una volta: Juventus, Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. Proprio il Malaga è la seconda squadra che mister Pellegrini porta oltre i gironi all’esordio nella coppa. Con il Villareal nel 2004 fu semifinale: e se Riquelme non avesse sbagliato quel rigore ad Highbury. Il Galatasaray ritorna nell’elite del calcio europeo a distanza di 11 anni: era la stagione 2001-02 quando la squadra turca uscì nella seconda fase a gironi. Un’altra squadra che sicuramente non ci si aspettava agli ottavi è il Celtic di Lennon, che non raggiungeva questo traguardo da quattro stagioni quando fu eliminato proprio dal Barcellona.
PUBBLIREDAZIONALE
|
di Fabrizio Ponciroli
COL BARçA SI VA SUL SICURO MA… Tempo di ottavi di Champions League, pronti a fare le vostre scommesse? può essere della sfida ma, con El Shaarawy e Niang tutto è possibile. L’eventuale passaggio ai quarti del Diavolo è dato a 5,30, quota appetibile. Occhio anche al Celtic. Uno sgambetto ai campioni d’Italia in carica vale 4,75 la posta in gioco. Infine, massima fiducia al Barcellona come vincitore finale della coppa dalle grandi orecchie. Messi e soci sono dati a 3,00, seguiti da un’altra super potenza spagnola, ovvero il Real Madrid (5,00). E le italiane? La Juventus è quotata a 8,00 ma il colpaccio vero lo farebbe chi, in caso di successo del Milan, decidesse di dare fiducia al Diavolo (75,00). Insomma, tempo di Champions League, siete pronti a scommettere con bwin?
La Champions League entra nel vivo. è tempo di ottavi di finale. Siete pronti a fare le vostre scommesse? bwin vi mette a disposizione una serie di proposte davvero intriganti. Tante gli scontri intriganti. Partiamo dalle sfide Celtic-Juventus e Milan-Barcellona. Tanta la fiducia nei bianconeri (vittoria a 1,72) mentre un successo della banda di Allegri è dato a 6,00, a conferma del valore assoluto della compagina blaugrana. Da valutare, con attenzione, l’eventuale impresa del Manchester United sul campo del Real Madrid. Un successo dei Red Devils è dato a 5,00, quota da non farsi scappare, considerati anche i problemi che stanno attanagliando Mourinho e compagnia. Per quanto concerne il passaggio del turno, è il Milan ad essere sotto i riflettori. Balotelli non
* Le quote sono soggette a cambiamenti
quote CHAMPIONS league Data
Partita
1
X
2
Under 2,5 Gol
Over 2,5 Gol
VINCENTE
12/02/2013 20.45
CELTIC GLASGOW - JUVENTUS
4,50
3,80
1,72
1,65
2,10
BARCELLONA
3,00
12/02/2013 20.45
VALENCIA - PSG
2,40
3,25
2,90
1,67
2,10
REAL MADRID
5,00
13/02/2013 20.45
S. DONETSK - BORUSSIA DORTMUND
2,65
3,30
2,55
1,85
1,85
BAYERN MONACO
8,00
13/02/2013 20.45
REAL MADRID - MANCHESTER UTD
1,62
4,00
5,00
2,10
1,65
19/02/2013 20.45
FC PORTO - MALAGA
1,85
3,50
4,10
1,60
2,10
JUVENTUS
8,00
19/02/2013 20.45
ARSENAL - BAYERN MONACO
3,20
3,40
2,15
1,91
1,80
B. DORTMUND
8,00
20/02/2013 20.45
GALATASARAY - SCHALKE 04
2,45
3,30
2,75
1,91
1,80
MANCHESTER UTD
15,00
20/02/2013 20.45
MILAN - BARCELLONA
6,00
4,00
1,53
2,30
1,55
PSG
20,00
ARSENAL
35,00
S.DONETSK
40,00
FC PORTO
45,00
MALAGA
50,00
SCHALKE 04
50,00 75,00
PASSAGGIO TURNO
1
2
MANCHESTER UTD - REAL MADRID
2,40
1,50
BORUSSIA DORTMUND - S. DONETSK
1,45
2,55
PSG - VALENCIA
1,50
2,40
JUVENTUS - CELTIC GLASGOW
1,15
4,75
SCHALKE 04 - GALATASARAY
1,55
2,30
VALENCIA
BARCELLONA - MILAN
1,12
5,30
MILAN
75,00
MALAGA - FC PORTO
1,90
1,80
GALATASARAY
100,00
BAYERN MONACO - ARSENAL
1,33
3,05
CELTIC GLASGOW
100,00
Train & Meet con il FC Bayern Dai il meglio di te in campo con i tuoi idoli! L’esercizio rende perfetti. Questo vale anche per la squadra più blasonata del campionato tedesco, il FC Bayern. I suoi campioni hanno passato migliaia di ore ad affinare il loro talento sul campo di allenamento. Il Club of Champions ti manda proprio dove i giocatori sono più accessibili: il loro campo di casa! Per prima cosa, potrai partecipare a una sessione di allenamento con i coach del FC Bayern. All’evento faranno seguito altri due momenti indimenticabili: un Meet & Greet con i fuoriclasse del FCB e la partita FC Bayern – Norimberga dal vivo, direttamente dalla lounge VIP!
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UN CALCIO AL
CIOCCOLATO Sport e cioccolato, un binomio per molti ancora oggi ritenuto proibitivo! Mangiare cioccolato prima di fare sport invece fa bene ai muscoli. Secondo un articolo pubblicato sul Journal of Sport Nutrition and Exercise Metabolism il consumo giornaliero di cioccolato fondente per gli sportivi, abbassa lo stress ossidativo generato con l’esercizio, senza compromettere le prestazioni e favorisce un incremento dell’utilizzo di acidi grassi liberi... Risultato? L’assunzione di
cioccolato fondente porta durante gli esercizi ad un consumo maggiore di grassi rispetto ai carboidrati e rinforza i muscoli... Non male! A questo si aggiunge che secondo l’OMS (Organismo Mondiale della Sanità) il cioccolato è un fedele alleato per la prevenzione di malattie cardio-circolatorie e fa bene alla memoria! Secondo un recente studio della Divisione geriatrica dell’università dell’Aquila l’assunzione di cioccolato favorisce performance migliori in termini di funzionalità cerebrale, memoria a breve e a lungo termine, velocità di pensiero e capacità cognitiva complessiva, rispetto a chi, durante i test compiuti, ne ha consumato meno. A questo aggiungiamo pure il cibo degli dei stimola il rilascio delle endorfine e quindi migliora notevolmente il nostro umore! Sensi di colpa addio... da oggi il cioccolato non è più un tabù!
NON SONO UNA SIGNORA Si chiama Daniela, guai ad aggiungere Sig.ra o azzardarsi ad un formalissimo Dott.ssa, Daniela Gerosa è una donna schietta, spontanea che nel corso degli ultimi anni ha raccolto l’eredità del papà Aurelio, fine artigiano del cioccolato che negli anni 80 spopolava con i famosi cioccolatini al liquore ma non solo. Con 26 anni di esperienza sulle spalle oggi la Boeri srl è senz’ombra di dubbio la scelta giusta per dare forma e profumo alle idee, anche le più strampalate: tra i banchi, del neonato punto vendita ad Affori, si possono notare confezioni ad hoc per case farmaceutiche, banche, noti stilisti ma anche pezzi unici, un pallone da calcio di cioccolato, un uovo di pasqua con l’immagine del proprio figlio, o dell’amata... il motto è: tu porti la tua idea e noi la realizziamo. La forza è infatti quella il saper soddisfare tutte le richieste di carattere promozionale, pubblicitario e del regalo aziendale, anche con modeste quantità, perché il pensiero è sempre gradito e… se poi è dolce … lo è ancor di più!
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speciale - calcio russo di Alessandro Casaglia
soldi &
potere C Riflettori puntati sulla Russian Premjer Lih, torneo in rapida ascesa…
70 calcio2000 mar 2013
ska Mosca 43, Anzhi 41 e Zenit 38, a grande distanza tutte le altre. Questo in estrema sintesi il quadro del campionato russo 2012-13, alla sosta invernale, e tale rimarrà per ulteriori tre settimane e per l’esattezza fino al 9 marzo, quando riprenderanno le ostilità con la disputa del turno numero 20. Undici gare al termine dunque, di quella che verrà ricordata come la prima stagione con il nuovo calendario stagionale, e non più solare, del campionato russo. La grande novità, introdotta per equiparare la Russian Premjer agli altri grandi campionati europei, non ha portato sostanziali modifiche nell’approccio delle
contendenti, che in ogni caso avranno difficoltà legate alla lunga pausa nelle competizioni europee, ma che possono cercare di correggere in questi ultimi tre mesi eventuali errori di programmazione estiva. La stagione 2011-12 è stata, di fatto, la più lunga della storia del campionato, essendo iniziata a marzo del 2011 ed avendo laureato solo a maggio 2012 la squadra campione. Il titolo è andato, per il secondo anno consecutivo, allo Zenit San Pietroburgo, squadra di quella che è, a detta di tutti, la più bella città sovietica, allenata dall’italiano Luciano Spalletti. Gli sforzi del tecnico toscano convergono nel dare alla compagine dalla maglia azzurra, vincitrice di
tre titoli nazionali nell’ultimo lustro, una dimensione internazionale ma, per il secondo anno consecutivo, i gironi autunnali della Champions League hanno portato ad una bruciante eliminazione, con la conseguente retrocessione in Europa League, che rinvia ancora di un anno i progetti di grandezza del club del Baltico. In questa stagione nel ruolo di carnefici si sono presentate Milan e Malaga che hanno ottenuto l’accesso alla fase finale, con maggiore facilità rispetto al previsto. Nel turno di Europa League che si disputa in questi giorni lo Zenit ha un ostacolo di rilievo nel Liverpool, che avrà se non altro il vantaggio di una superiore dimestichezza con il ritmo partita, dato che lo Zenit è ormai fermo negli impegni ufficiali allo scorso 10 dicembre, quando rimediò un pareggio interno con l’Anzhi. Più in generale il campionato russo, denominato Russian Premjer Lih, erede naturale e diretto del campionato sovietico che si disputava fino alla caduta del Muro di Berlino, è composto da sedici squadre che si affrontano in un girone di andata e ritorno, da luglio a maggio. Solo la prima squadra clas-
Guus Hiddink ha una missione, portare l’Anzhi ai vertici del calcio europeo
TOP 11 RUSSIAN PREMJER LIH Riflette la classifica questa formazione dei migliori giocatori delle prime diciannove partite del campionato 2012-13 in Russia. Una premessa è necessaria sul modulo e lo schieramento estremamente offensivo che si potrebbe configurare in un 4-3-3, a trazione anteriore, contando sul sacrificio degli esterni offensivi. In porta è d’obbligo la citazione per Igor Akinfeev, classe ’86, da anni miglior estremo difensore in patria e titolare della nazionale. A lui si deve un grande contributo per la prima posizione del Cska. Tanta Italia in difesa con Criscito, sulla corsia di sinistra, a fare coppia con Anyukov che fluidifica sulla destra. I due centrali sono Bocchetti che brilla a Kazan nel Rubin e Christopher Samba, franco-congolese dello Zenit con trascorsi in Germania ed Inghilterra. Tre centrocampisti con Rasmus Elm, svedese classe ’88 del Cska Mosca, davanti alla difesa, accompagnato dall’armeno Aras Ozbiliz sulla destra e da Boussoufa sulla sinistra. Ozbiliz, classe ’90, prodotto dell’inesauribile vivaio dell’Ajax, ha disputato una prima parte di stagione di grande livello al Kuban e per lui sono subito suonate importanti sirene di mercato. Il marocchino Boussoufa, sta replicando all’Anji le qualità già espresse all’Anderlecht. Tridente avanzato con il sempiterno Eto’o a sacrificarsi sulla corsia di sinistra, il suo abituale partner offensivo Lacina Traorè, come centrale, e la grande rivelazione stagionale Aleksandr Kokorin sulla destra. I primi due, come già accennato, rappresentano il potenziale offensivo dell’Anji Makhachkala, mentre il ventunenne Kokorin, è stato una delle armi principali del riscatto della Dinamo Mosca, da quando è stata affidata a Petrescu. La scelta del tecnico cui affidare questa formazione è stata davvero ardua, con l’italiano Spalletti e proprio Dan Petrescu che alla fine hanno ceduto il passo al maggior spessore internazionale ed alla maggiore dimestichezza con il modulo scelto di Guus Hiddink.
sificata ha accesso diretto ai gironi della Champions, mentre la seconda deve passare attraverso gli spareggi, che quest’anno hanno arriso allo Spartak Mosca, che si è conquistato il diritto di andare a sfidare il Barcellona. Ovviamente per la formazione all’epoca allenata da Unai Emery (ora è stato rimesso in sella il tecnico precedente Valery Karpin) non c’è stato nulla da fare contro gli spagnoli, ed anche Celtic e Benfica hanno fatto meglio dello Spartak che ha quindi chiuso a dicembre la propria esperienza europea. Due le squadre che retrocedono in seconda divisione, più la terz’ultima che disputa lo spareggio con la terza del campionato cadetto. Quest’anno sono Alaniya e Mordovia le due matricole, ma finora il salto di categoria si è dimostrato ostacolo improbo, e mai nel corso della stagione le due hanno abbandonato le ultime posizioni della graduatoria. Sedici squadre si accennava, quattro
e mezzo delle quali hanno base nella capitale Mosca, in rigoroso ordine alfabetico Cska Dinamo Lokomotiv e Spartak (nomi ereditati dall’era comunista, quando queste squadre rappresentavano ognuna un dipartimento o ministero statale), cui si aggiunge l’Anzhi Makhachkala, che in attesa della costruzione del nuovo futuristico impianto ha scelto Mosca come base per le gare europee, approfittando dell’ospitalità della Lokomotiv. Anche per il campionato la società del mar Caspio, si reca in Darghestan solo per le partite, mentre gli allenamenti si svolgono a Mosca. Il ricchissimo proprietario Sulejman Kerimov ha messo in cima ai propri progetti il dotare il club di un centro sportivo all’avanguardia. Con quattro squadre, tutte ambiziose è senz’altro notevole che il titolo non arrivi a Mosca dal 2006, anno del trionfo del Cska che chiudeva una striscia di undici tornei consecutivi vinti dalle squadre capitoline, calcio2000 71 mar 2013
speciale - calcio russo
soldi &
potere con lo Spartak assoluto protagonista di un dominio durato dal 1992 al 2001 con un solo anno di pausa (1995 con il successo sorprendente dell’Alania Vladikavkaz). Oltre allo Zenit, con i suoi tre titoli, la protagonista degli ultimi anni è stato il Rubin Kazan con i successi nel 2008 e 2009. La formazione della città di Kazan, capitale del Tatarstan, si è ormai definitivamente insediata tra le grandi del campionato russo. Due squadre con minori ambizioni le ha anche Krasnodar, città caucasica al confine con l’Ucraina che ha l’omonimo Krasnodar ed il Kuban. Nessuna delle partecipanti al campionato russo fa parte della parte asiatica anche se l’Amkar di Perm con i suoi 1400 chilometri di distanza da Mosca, è quasi al confine con la sconfinata e fredda Siberia, ed è una delle fermate della celeberrima linea ferroviaria transiberiana che collega Mosca a Vladivostock. Perm è anche tristemente nota per essere la città con il più grande Gulag dell’epoca comunista, di fatto l’equivalente di Dacau o Auscchwitz per la Germania. Tornando a temi più strettamente calcistici, il livello del campionato è cresciuto negli ultimi anni, e risulta piuttosto atipica la scelta di Sky Italia che ha trasmesso per un periodo le gare della Premjer Lih, quando lo spettacolo in campo era spesso mediocre, ed ora che la qualità è decisamente migliorata l’ha oscurata. Intendiamoci, non si tratta del campionato più divertente ed affascinante del pianeta, come testimonia il ranking Uefa, che ha visto scendere quest’anno la Russia al nono posto, scavalcata anche dalla confinante Ucraina, ma con sei squadre potenzialmente in grado di vincere il titolo l’equilibrio è garantito. Dopo metà stagione tre squadre sono ancora in lizza per lo scudetto ed i cinque punti che separano la capolista Cska dallo Zenit, potranno essere colmati, per un calendario che sembra più agevole per chi insegue. Il Cska dovrà infatti affrontare in breve successione i tre derby moscoviti nel mese di Aprile. Altra variabile potrebbe essere il mercato anche se finora proprio il Cska sembra 72 calcio2000 mar 2013
Il calcio russo è in continua crescita, lo confermano l’approdo di tante stelle, Eto’o su tutte
aver messo a segno il colpo più importante con il ritorno dal Brasile del pittoresco centravanti Vagner Love, con le sue treccine colorate e la sua abilità nel dare profondità offensiva. Per altro il Cska sarà anche l’unica a non avere impegni europei, dato che al già citato scontro tra Zenit e Liverpool si aggiunge la sfida tra Anzhi ed i tedeschi dell’Hannover. Molto più ampia ed aperta la lotta per accedere nella prossima stagione alle competizioni europee con le due squadre di Krasnodar a fare da confine. Si parte dai 32 punti del Kuban e si scende fino ai 28 del Krasnodar, incontrando ben sette squadre, incluse tutte le squadre di Mosca restanti, il Rubin Kazan ed il Terek Grozny. La sosta e la campagna acquisti potranno indubbiamente mescolare le carte, ma la squadra più in salute prima dell’inverno era la Dinamo Mosca. Protagonista di un avvio di campionato disastroso che lasciava presagire un’altra stagione da dimen-
ticare, dopo il cambio di allenatore ha cambiato marcia. Dopo una fase di rodaggio i bianco-blu della Dinamo hanno alzato la propria qualità ottenendo sette vittorie nelle ultime otto gare (compreso il doppio inequivocabile 3-0 interno a Zenit e Rubin Kazan ed il trionfo nel derby con lo Spartak per 5-1). Dan Petrescu (ex calciatore in Italia con Foggia e Genoa) dimostra ancora una volta le proprie capacità e non è difficile intuire per lui un futuro in un top club, specie se in questa stagione riuscirà ad ottenere un piazzamento nelle competizioni europee e la conseguente visibilità. Le ultime sei squadre sono condannate a lottare per la permanenza, con le neo-promosse Alaniya e Mordovia fortemente indiziate a tornare da dove sono venute. Undici giornate di speranze, e la possibilità di valorizzare qualche altro talento per le squadre non di primo piano, sono l’obiettivo concreto della primavera russa.
le rose
ALANIA VLADIKAVKAZ
n° nome ruolo naz. 33 Gudiev Vitaliy P RUS P RUS 22 Gigolaev David Welinton Souza D BRA Bulgaru Simeon D MOL 6 4 Dudiev Aslan D RUS 20 Goore daCosta Akes D CIV D RUS 36 Grachev Dmitri 23 Grigorjev Anton D RUS Pliev Zaurbeck D KAZ 3 Amisulashvili Aleksandre D GEO 25 Mera Ioan D ROM Khozin Vladimir D RUS 2 17 Tsarikaev Taras D RUS Vranjes Ognjen D BOS 8 Bakaev Mikhail C RUS 5 Dzhioev Soslan C RUS C UZB 13 Geteriev Kazbek 84 Rudnei C BRA Tursunov Sanzhar C UZB 7 18 Semberas Deividas C LTU 48 Bayriev Asat C RUS Khubulov Arsen C RUS 9 Kambolov Zaurek C RUS C RUS 24 Gigolaev Roland Campos Jhasmany C BOL Gabulov Georgiy C RUS Bressan Renan C BIE 11 Danilo Neco A BRA 19 Golubov Dmitri A RUS Chanturia Giorgi A GEO 10 Priskin Tamas A HUN A BRA 49 Diego Mauricio Gazzaev Valeri ALL
CSKA MOCKBA
n° 35 1 6 24 13 4 14 42 5 59 10 11 7 25 21 3 17 20 52 19 26 9 88 89 18 23
nome Akinfeev Igor Chepchugov Sergey Berezutski Aleksey Berezutski Vasili Mario Fernandes Ignashevich Sergey Nababkin Kirill Schennikov Georgi Vasin Viktor Fedotov Semen Dzagoev Alan Gonzalez Mark Honda Keisuke Rahimic Elver Tosic Zoran Wernbloom Pontus Mamaev Pavel Elm Rasmus Neftullin Ravil Cauna Aleksandr Oliseh Sekou Vagner Love Doumbia Seydou Necid Tomas Musa Ahmed Zabolotnyi Anton Slutski Leonid
ruolo naz. P RUS P RUS P RUS D RUS D BRA D RUS D RUS D RUS D RUS D RUS C RUS C CHI C JAP C BOS C SER C SWE C RUS C SWE C RUS C LTU C LIB A BRA A CIV A CZE A NIG A RUS ALL
KRYLIYA SAMARA
n° 1 82 21 83 45 4 18 16 15 32 2 11 33 7 51 84 23 8 9 10 63
nome ruolo naz. Vavilin Denis P RUS Veremko Serghey P BIE Golubev Dmitry D RUS Josef-Reinette Steve D FRA Kontsedalov Aleksey D RUS Taranov Ivan D RUS Verkhovtzov Dmitry D RUS Bruno Teles D BRA Tsallagov Ibragim D RUS Elivseev Aleksandr C RUS Dragun Stanislav C BIE Grigoryan Roman C RUS Koroman Ognien C SER Nemov Petr C RUS Svezhov Viktor C RUS Vorobjov Roman C RUS Balyajkin Evgeni C RUS Kornilenko Sergey A BIE Caballero Luis A PAR Zeballos Pablo A PAR Deljkin Artem A RUS Gadzhiev Gadzhi ALL
anno 95 89 89 85 90 84 83 85 91 82 87 89 89 89 87 93 85 84 86 78 89 90 92 90 88 88 88 86 85 93 86 91
anno 86 85 82 82 90 79 86 91 88 92 90 84 86 76 87 86 88 88 93 88 90 84 87 89 92 91
anno 82 82 92 83 90 86 86 86 90 91 88 82 78 83 91 84 88 83 90 86 90
AMKAR PERM n° 1 42 21 23 3 24 50 14 4 22 6 5 19 15 13 7 17 27 10 32 66 85 63 8 26 2 11 83 43
nome ruolo naz. Gerus Roman P RUS Narubin Sergey P RUS Danilov Andriy D RUS Belokurov Dmitri D RUS Cherenchikov Ivan D RUS Mijalovic Nikola D SER Popov Aleksey D KAZ Smirnov Mikhail D RUS Sirakov Zahari D BUL Garashchenkov Sergiy D UKR Semenov Andrey D RUS Blazic Marko C SER Grishin Vitali C RUS Kolomejtsev Aleksandr C RUS Mijic Predrag C SER Novakovic Mitar C MON Peev Georgi C BUL Vassiljev Konstantin C EST Gagloev Vadim C RUS Rebko Aleksey C RUS Nijholt Gianluca C HOL Ryabokobylenko Artur C RUS Breznanik Michal C SVK Georgiev Blagoy C BUL Kanunnikov Maksim A RUS Matyash Stanislav A RUS Volkov Sergey A RUS Jakubko Martin A SVK Karelis Nikolaos A GRE Ignatovich Pavel A RUS Picusceac Igor A MOL Tyukalov Evgeni A RUS Khuzin Rustem ALL
DINAMO MOCKBA n° 18 19 1 6 13 32 33 23 25 44 90 17 7 16 12 41 10 14 93 21 28 9 22
nome Berezovskiy Roman Frolov Evgeni Shunin Anton Leandro Fernandez Granat Vladimir Lomic Marko Rykov Vladimir Wilkshere Luke Epureanu Alexander Kolodin Denis Chicherin Nikita Solovjev Ivan Gagatov Alan Dzsudzsak Balasz Noboa Christian Nekhajchik Pavel Sapeta Aleksandr Semshov Igor Yusupov Artur Panyukov Andrei Jantscher Jakob Bakkal Otman Kokorin Aleksandr Kuranyi Kevin Petrescu Dan
ruolo naz. P ARM P RUS P RUS D ARG D RUS D SER D RUS D AUS D MOL D RUS D RUS C RUS C RUS C HUN C ECU C BIE C RUS C RUS C RUS C RUS C AUT C HOL A RUS A GER ALL
anno 80 81 91 83 84 82 78 90 77 90 89 85 80 89 84 81 79 84 89 86 90 91 85 81 91 91 80 80 92 89 83 92
anno 74 88 87 83 87 83 87 81 86 82 90 93 91 86 85 88 89 78 89 94 89 85 91 82
ANJI MAKHACHKALA
n° nome ruolo naz. 1 Gabulov Vladimir P RUS P RUS 22 Pomazan Evgeni 3 Gadzhibekov Ali D RUS Joao Carlos D BRA 5 15 Logashov Arseni D RUS 4 Samba Christopher D CON D RUS 13 Tagirbekov Rasim 37 Ewerton Jose Almeida D BRA Eshchenko Andrey D RUS 7 Agalarov Kamil C RUS 6 Boussoufa Mbark C MAR C FRA 85 Diarra Lassana 8 Jucilei C BRA C RUS 18 Zhirkov Yuri 25 Akhmedov Odil C UZB 14 Shatov Oleg C RUS C RUS 17 Mukhammad Sharif 16 Carcela-Gonzalez MehdI C MAR A RUS 81 Burmistrov Nikita 9 Eto’o Samuel A CAM 10 Lakhiyalov Shamil A RUS A CIV 19 Traorè Lacina 20 Smolov Fedor A RUS A RUS 28 Serderov Serder Hiddink Guus ALL
KRASNODAR
n° nome ruolo naz. P RUS 16 Gorodov Evgeni 1 Revishvili Nukri P GEO 88 Sinitsyn Andrey P RUS 28 Smolnikov Igor D RUS 3 Andjelkovic Dusan D SER Markov Nikolay D UZB 2 4 Martynovich Aleksandr D BIE 6 Nakhushev Ruslan D RUS 55 Tubic Nemanja D SER 35 Samsonov Oleg C RUS Petrov Sergey C RUS 18 Drincic Nikola C MON 7 Ignatjev Vladislav C RUS 22 Joaozinho C BRA 26 Marcio Abreu C POR C RUS 25 Shipitsin Evegeni 77 Koman Vladimir C HUN 20 Lambarschi Igor C MOL Wanderson Francisco A BRA 11 Konate Moussa A SEN A RUS 21 Appaev Khyzyr Muslin Slavoljub ALL
anno 83 89 89 82 91 84 84 89 84 88 84 85 88 83 87 90 90 89 89 81 79 90 90 94
anno 85 87 88 88 82 85 87 84 84 87 91 84 87 88 80 85 89 92 86 93 90
KUBAN KRASNODAR
n° 23 33 16 2 43 5 17 25 26 15 27 71 10 7 22 8 6 14 24 11 30 21 28
nome ruolo naz. anno Belenov Aleksandr P RUS 86 Karyukin Bogdan P RUS 85 Baychora Eduard D RUS 92 Armas Igor D MOL 87 Bugaev Roman D RUS 89 Dealbert Angel D SPA 83 Fiedler Artem D RUS 83 Kozlov Aleksey D RUS 86 Zelao D BRA 84 Zhavnerchik Maksim D BIE 85 Lolo Igor D CIV 82 Manoyan David C ARM 90 Popov Ivelin C BUL 87 Ionov Aleksey C RUS 89 Kulik Vladislav C RUS 85 Sosnin Anton C RUS 90 Tlisov Artur C RUS 82 Tsoraev David C RUS 83 Afolabi Abdulwaheed A NIG 91 Ozbiliz Aras A ARM 90 Bucur Gigel A ROM 80 Pizzelli Marcos Pineiro A ARM 84 Urena Marco A COS 90 Baldè Ibrahima A SEN 90 Niculae Daniel A ROM 82 Kuchuk Leonid ALL
calcio2000 73 mar 2013
speciale - calcio russo
le rose
LOKOMOTIV MOCKBA
MORDOVIA SARANSK
n° nome ruolo naz. anno 35 Filtsov Aleksandr P RUS 90 P KRO 84 22 Kresic Dario 1 Guilherme P BRA 85 51 Belayev Maksim D RUS 91 14 Corluka Vedran D KRO 86 28 Durica Jan D SLV 81 Ziegler Reto D SWI 86 3 49 Shishkin Roman D RUS 87 Yanbaev Renat D RUS 84 5 Burlak Taras D RUS 90 29 Denisov Vitali D UZB 87 Glushakov Denis C RUS 87 8 27 Ozdoev Magomed C RUS 92 19 Samedov Aleksandr C RUS 84 23 Tarasov Dmitri C RUS 87 26 Tigorev Yan C BIE 84 C RUS 84 21 Torbinski Dmitri 4 Zapater Alberto C SPA 85 10 Loskov Dmitri C RUS 74 6 Grigorjev Maksim C RUS 90 33 N’Doye Dame A SEN 85 25 Caicedo Felipe A ECU 88 90 Maicon M. Bitencourt A BRA 90 18 Pavlyuchenko Roman A RUS 81 11 Sychev Dmitri A RUS 83 13 Obinna Victor A NIG 87 Bilic Slaven ALL
n° 31 1 2 3 19 14 18 93 27 7 4 22 24 11 10 20 9 99 13 23 8 17 26
RUBIN KAZAN
SPARTAK MOCKBA
n° 24 1 3 27 19 2 25 4 76 89 7 11 23 61 10 66 8 6 20 35 55 16 99 9 22
nome ruolo naz. Arlauskis Gedrius P LIT Ryzhikov Sergey P RUS Ansaldi Christian D ARG Bocchetti Salvatore D ITA Kaleshin Vitali D RUS Kuzmin Oleg D RUS Ivan Marcano D SPA Cesar Navas D SPA Sharonov Roman D RUS Orekhov Aleksandr D RUS Kislyak Sergey C BIE Bystrov Petr C RUS Carlos Eduardo C BRA Eremenko Roman C FIN Karadeniz Gokdeniz C TUR Kasaev Alan C RUS Natkho Bibras C ISR Ryazantsev Aleksandr C RUS Orbaiz Pablo C SPA Eremenko Aleksey C FIN Temnikov Ivan C RUS Tore Gokhan C TUR Platica Mihail C MOL Rondon Josè Salomon A VEN Davydov Serghey A RUS Dyadyun Vladimir A RUS Berdyev Kurban ALL
VOLGA n° 31 41 63 12 25 8 15 33 4 6 21 5 83 23 9 13 87 77 14 29 17 27 11
anno 87 80 86 86 80 81 87 80 76 83 87 79 87 87 80 86 88 86 79 83 89 92 90 89 87 88
nome ruolo naz. anno Abaev Ilia P RUS 81 Kerzhakov Mikhail P RUS 87 Belozerov Aleksandr D RUS 81 Bondarv Dani D ISR 87 Bujvolov Andrey D RUS 87 Grigalava Gia D GEO 89 Tarankov Egor D RUS 87 Zajtsev Nikolay D RUS 89 Ajdov Dmitri D RUS 82 Polyanin Dmitri D RUS 80 Adzhindzhal Ruslan C RUS 74 Karyaka Andrey C RUS 78 Kharitonov Aleksandr C RUS 83 Plesan Mihaita C ROM 83 Shulenin Aleksandr C RUS 79 Kudryashov Dmitri C RUS 83 Maksimov Ilia C RUS 87 Salugin Aleksandr A RUS 88 Sarkisov Artur A ARM 87 Bibilov Shota A RUS 90 Dvornekovic Matija A KRO 89 Sapogov Aleksey A RUS 88 Asildarov Shamil A RUS 83 Kanchelskis Andrey ALL
74 calcio2000 mar 2013
nome ruolo naz. Yurchenko Davod P RUS Abakumov Dimitri P RUS Budnikov Maksim D RUS Muldarov Aleksey D RUS Osipov Evgeni D RUS Shitov Igor D BIE Stepanets Pavlo D UKR Sobolev Denis C RUS Ivanov Aleksey C RUS Bober Anton C RUS Kuleshov Yuri C RUS Kuznetsov Sergey C RUS Pazin Andrey C RUS Rogov Maksim C RUS Aldonin Evgeni C RUS Dujmovic Tomislav C KRO Mukhametshin Rustem C RUS Sobolev Anton C RUS Markin Mikhail A RUS Mukhametshin Ruslam A RUS Panchenko Kirill A RUS Volas Dalibor A SLV Zhestkov Maksim A RUS Munteanu Dorinel ALL
n° nome ruolo naz. 31 Dikan Andrey P RUS 32 Rebrov Artem P RUS 30 Pesjakov Sergey P RUS 3 Bryzgalov Sergey P RUS 5 Pareja Nicolas D ARG 15 Parshivlyuk Sergey D RUS 17 Suchy Marek D CZE 2 Insaurralde Juan D ARG D RUS 34 Makeev Evgeni 44 Gatagov Soslan D RUS 19 Jurado Jose Manuel C SPA 49 Ananidze Jano C GEO 25 Bilyaletdinov Diniyar C RUS Rafael Carioca C BRA 6 23 Kombarov Dmitri C RUS 7 Kombarov Kirill C RUS 8 McGeady Aiden C EIR 37 Romulo C BRA C HOL 20 De Zeeuw Demy 21 Kallstrom Kim C SWE 4 Makhmudov Emin C RUS Majeed Waris A GHA Movsisyan Yura A ARM Prudnikov Alexander A RUS 9 Ari A BRA 10 Dzyuba Artyom A RUS 29 Emenike Emmanuel A NIG 22 Kozlov Aleksandr A RUS 11 Wellington A BRA 14 Yakovlev Pavel A RUS Karpin Valery ALL
ZENIT S.PETERBURG
n° 16 30 2 3 4 6 14 24 50 58 28 34 10 27 20 8 25 15 18 77 9 11 29
anno 86 89 83 84 86 86 87 93 81 82 81 86 86 86 80 81 84 93 93 81 89 87 93
anno 88 84 92 92 84 89 88 84 89 92 86 92 85 89 87 87 86 90 83 82 92 91 87 89 85 88 87 93 86 91
nome ruolo naz. anno Malafeev Vyacheslav P RUS 79 Zhevnov Yuri P RUS 81 Anyukov Aleksandr D RUS 82 Bruno Alves D POR 81 Criscito Domenico D ITA 86 Lombaerts Nicolas D BEL 85 Hubocan Tomas D SLV 85 Lukovic Aleksandar D SER 82 Cheminava Igor D RUS 91 Lumb Michael D DEN 88 Zuev Ilya D RUS 94 Witsel Axel C BEL 89 Bystrov Vladimir C RUS 84 Danny Miguel C POR 83 Denisov Igor C RUS 84 Faizulin Viktor C RUS 86 Lazovic Danko C SER 83 Semak Sergey C RUS 76 Shirokov Roman C RUS 81 Zyryanov Konstantin C RUS 77 Djordjevic Luka A MON 94 Bukharov Aleksandr A RUS 85 Kerzhakov Aleksandr A RUS 82 Hulk A BRA 86 Spalletti Luciano ALL
ROSTOV FC n° 25 1 5 33 4 3 29 17 16 22 15 18 55 7 20 81 84 2 8 88 23 24 11 10 87 14
nome ruolo naz. anno Zabolotny Nikolay P RUS 90 Pletikosa Stipe P KRO 79 Djachenko Fedor P RUS 88 Djakov Vitali P RUS 89 Belyaev Maxim D RUS 91 Getigezhev Inal D RUS 87 Okoronkwo Isaac D NIG 78 Salata Kornel D SLV 85 Vasiljev Andrey D RUS 92 Sheshukov Aleksandr D RUS 83 Kruglov Dmitri D EST 84 Ivanov Andrey D RUS 88 Angbwa Benoit D CAM 82 Kisenkov Vladimir D RUS 81 Xulu Siyanda D SAF 91 Bairamyan Khoren C RUS 92 Belousov Sergey C RUS 90 Cocis Razvan C ROM 83 Gatcan Alexandru C MOL 84 Kalachev Timofey C BIE 81 Malyaka DmitrI C RUS 90 Cesnauskis Edgaras C LTU 84 Kireev Igor C RUS 92 Sinama-Pongolle Florent A FRA 84 Holenda Jan A CZE 85 Kirichenko Dmitri A RUS 77 Starikov Evgeni A RUS 88 Poloz Dmitri A RUS 91 Bozovic Miodrag ALL
TEREK GROZNYI
n° nome ruolo naz. 12 Godzyur Yaroslav P RUS 85 Amelchenko Anton P BIE 87 Kudryashov Fedor D RUS 5 Antonio Ferreira D BRA 52 Jiranek Martin D CZE 24 Komorowski Marcin D POL 25 Polczak Piotr D POL 40 Utsiev Rizvan D RUS Yatchenko Dmitri D RUS 3 90 Tagilov Murad D RUS 89 Makuszewski Maciej C POL 6 Adilson C BRA 10 Katsaev Adlan C RUS C RUS 55 Lebedenko Igor 8 Mauricio C BRA 31 Rybus Maciej C POL 15 Pavlenko Aleksandr C RUS 21 Vlasov Oleg C RUS C RUS 19 Ivanov Oleg 99 Legear Jonathan BEL 9 Ailton Almeida A BRA 80 N’Douassel Ezequiel A CHA 13 Sadaev Zaur A RUS A RUS 11 Mitrishev Magomed 77 Murikhin Stanislav A RUS Cherchesov Stanislav ALL
anno 85 85 87 84 79 84 86 88 86 90 89 87 88 83 88 89 85 84 86 87 84 88 89 92 92
di Anna Stefani
DEAD SPACE 3 In Dead Space 3 Isaac Clarke e lo spietato militare John Carver viaggeranno nello spazio verso l’origine dei necromorfi. Dopo essere precipitati sul pianeta ghiacciato Tau Volantis, dovranno perlustrare una terra ostile per recuperare componenti e materie prime. Isaac metterà alla prova le proprie capacità per creare e personalizzare armi e attrezzature. Il pianeta di ghiaccio custodisce la chiave per porre fine una volta per tutte alla minaccia dei necromorfi, ma prima la squadra dovrà affrontare valanghe, montagne ghiacciate e un mondo selvaggio. Dopo aver fronteggiato nemici ancora più letali e condizioni ambientali estreme, l’improbabile coppia dovrà collaborare persalvare l’umanità da un’incombente apocalisse.
THE WALKING DEAD Il videogioco di The Walking Dead di Terminal Reality prende i personaggi della serie TV e li trasporta nel mondo delle console di gioco in un nuovo, incredibile modo. I celebri “erranti” cacceranno senza posa i giocatori proprio come le loro controparti televisive, utilizzando una combinazione di vista, suono e odori. Nei panni di Daryl, i giocatori dovranno muoversi con grande attenzione in ognuna delle nuove aree che esploreranno. Una volta scoperti, non passerà molto tempo prima che una irrefrenabile orda di “erranti” non morti li insegua, per questo ogni situazione dovrà essere attentamente analizzata, ogni potenziale minaccia attentamente valutata. I giocatori dovranno scegliere tra due opzioni: rimanere e lottare rischiando una morte terribile oppure ricorrere allo stealth per evitare i non morti. Nessun luogo sarà davvero sicuro per Daryl mentre attraverserà la campagna della Georgia in questo nuovo mondo postapocalittico.
TOMB RIDER SPECIAL EDITION Lara Croft, la più celebre protagonista della storia dei videogiochi, è costretta a vivere la sua prima, drammatica avventura. Ancora ventunenne, in mare per un viaggio nel pacifico, si ritrova naufraga su un’isola antica ed ostile, sulla quale dovrà cercare di salvare gli altri superstiti ed affrontare le insidie mortali che incombono su tutti loro. L’unica via d’uscita sarà evolvere da fragile ragazzina a tenace sopravvissuta, per annientare le forze ostili che popolano la leggendaria Yamatai. Un’esperienza di gioco completamente evoluta. Combattimenti furiosi, esplorazione dinamica, enigmi ambientali e trappole da superare, rivisti con un approccio ed uno stile già acclamato dalla critica. Ora Tomb Rider è disponibile anche in due imperdibili edizioni speciali: COLLECTOR’S EDITION, con statuetta, artbook, mappa dell’isola, Weapon pack ed altro ancora! SURVIVOR EDITION, con artbook, mappa dell’isola, Weapon pack ed altro ancora!
ALIENS: COLONIAL MARINES COLLECTOR’S EDITION La collector’s edition che qualsiasi appassionato della Saga Alien dovrebbe avere. Un arsenale di contenuti esclusivi. All’interno, sarà quindi possibile trovare: - il videogioco Aliens Colonial Marines - un modellino Power loader alto 20cm, che ritrae un power loader ed uno Xenomorfo perfettamente riprodotti nei dettagli - un Dossier USCM che prevede: Briefing di missione, schemi USS Sephora, tessera di reclutamento, foto ricognitiva di LV-426, distintivi metallici USCM e certificato di Diploma. In collaborazione con Twentieth Century Fox Consumer Products e sviluppato dal pluri acclamato Gearbox Software, Aliens: Colonial Marines porterà la celeberrima serie a nuovi livelli di suspense e azione adrenalinica, catapultando il giocatore nel pieno dell’azione, contro le macchine di distruzione aliene e xenomorfi, in scenari claustrofobici che garantiranno momenti agghiaccianti horror... Provare per credere!
calcio2000 75 mar 2013
19ª GIORNATA – 6 GENNAIO 2013 Catania-Torino 0-0 (0-0) Data: 5-01-2013 – Ore: 18.00 CATANIA (4-3-3): Andujar 6,5; Bellusci 6,5, Legrottaglie 6, Spolli 6,5, Marchese 6; Izco 7, Lodi 4, Almiron 6,5 (36’ st Salifu ng); Barrientos 6 (47’ st Capuano ng), Bergessio 5 (22’ st Castro 6,5), Gomez 6. Allenatore: Maran 6,5. TORINO (4-2-4): Gillet 7; Darmian 6, Glik 6, Rodriguez 6,5, Masiello 5,5; Basha 6, Gazzi 6 (13’ st Birsa 5,5); Cerci 6,5 (36’ st Verdi 6), Bianchi 5,5, Meggiorini 5,5 (29’ st Sansone ng), Vives 5,5. Allenatore: Ventura 5,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 5,5. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Legrottaglie, Barrientos (C); Darmian, Glik, Masiello, Gazzi, Vives (T). Espulsi: 13’ pt Lodi (C). Spettatori: 12.548.
Chievo-Atalanta 1-0 (1-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 7,5; Sardo 6, Dainelli 6,5, Andreolli 6, Jokic 6,5; Guana 6,5, Rigoni L. 7, Cofie 7; Stoian 6 (49’ st Di Michele ng), Théréau 7 (45’ st Rigoni M. ng), Luciano 6 (18’ st Cesar 6). Allenatore: Corini 6,5. ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Bellini 6 (42’ pt Schelotto 6), Stendardo 6, Ferri 6, Brivio 6; Raimondi 6, Biondini 5,5 (1’ st Cigarini 6), Radovanovic 6, Bonaventura 6,5; De Luca 6,5 (21’ st Parra 6), Denis 5,5. Allenatore: Colantuono 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. Reti: 37’ pt Cofie. Recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). Ammoniti: Dainelli (C); Brivio, Raimondi, Biondini (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: non comunicati.
Fiorentina-Pescara 0-2 (0-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 FIORENTINA (3-5-2): Neto 6; Roncaglia 5, Tomovic 5, Savic 6; Cuadrado 6, Aquilani 6, Pizarro 6,5 (20’ st Fernandez 5), Borja Valero 6, Pasqual 5 (33’ st Seferovic ng); Toni 5,5 (15’ st Ljajic 6), Jovetic 6. Allenatore: Montella 5,5. PESCARA (4-3-2-1): Perin 8; Balzano 6, Terlizzi 7, Capuano 6, Modesto 6; Nielsen 6, Togni 6 (26’ st Colucci 6), Bjarnason 6; Weiss 6,5 (38’ st Bocchetti ng), Celik 7; Jonathas 7 (40’ st Abbruscato ng). Allenatore: Bergodi 7. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5. Reti: 12’ st Jonathas, 46’ Celik. Recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Borja Valero (F); Terlizzi, Modesto, Togni, Celik, Jonathas (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 22.903.
Genoa-Bologna 2-0 (0-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 GENOA (4-4-2): Frey 6; Pisano 6, Granqvist 7, Canini 6, Antonelli 6; Rossi 6, Kucka 6,5, Matuzalem 6,5 (15’ st Seymour 6,5), Vargas 6,5 (1’ st Moretti 6); Borriello 7, Immobile 6 (34’ st Floro Flores ng). Allenatore: Del Neri 6,5. BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi 6; Garics 5,5, Sorensen 5,5, Portanova 5,5, Cherubin 6; Krhin 6 (15’ st Diamanti 5), Guarente 6; Pasquato 5,5 (32’ st Acquafresca ng), Taider 6, Kone 6,5 (38’ pt Morleo 5,5); Gilardino 5. Allenatore: Pioli 5,5. Arbitro: Banti di Livorno 5,5. Reti: 12’ e 28’ st Borriello. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pisano, Antonelli, Immobile (G); Portanova, Krhin, Guarente, Kone, Morleo (B). Espulsi: 48’ st Guarente (B). Spettatori: 18.090.
Juventus-Sampdoria 1-2 (1-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 4,5; Barzagli 6, Bonucci 6, Peluso 5; Padoin 6, Pogba 5 (26’ st Giaccherini 5,5), Pirlo 5, Marchisio 6, De Ceglie 5,5 (16’ st Vucinic 5); Matri 5 (16’ st Quagliarella 5), Giovinco 5,5. Allenatore: Conte 5. SAMPDORIA (3-5-2): Romero 6,5; Gastaldello 7, Palombo 7, Costa 6,5; Berardi 4,5, Obiang 7, Krsticic 7 (35’ st Tissone ng), Poli 6,5, Estigarribia 6 (1’ st De Silvestri 6); Eder 7 (32’ st Munari ng), Icardi 8. Allenatore: Rossi 7,5. Arbitro: Valeri di Roma 5,5. Reti: 24’ pt Giovinco (J) rig.; 7’ e 24’ st Icardi (S). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bonucci, Peluso, Pogba, Pirlo (J); Romero, Berardi, Krsticic, Poli, Icardi (S). Espulsi: 31’ pt Berardi (S). Spettatori: 38.401.
Lazio-Cagliari 2-1 (0-0) Data: 5-01-2013 – Ore: 20.45 LAZIO (4-5-1): Marchetti 6,5; Konko 6,5, Biava 6, Dias 6 (29’ st Ciani ng), Radu 6; Mauri 6, Gonzalez 5 (17’ st Candreva 7), Ledesma 5 (29’ st Floccari ng), Hernanes 6, Lulic 6; Klose 6. Allenatore: Petkovic 6,5. CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 5,5; Perico 6, Del Fabro 5,5, Rossettini 6, Avelar 6; Dessena 5,5 (11’ st Cossu 4,5), Conti 6, Ekdal 6; Nainggolan 6,5; Ibarbo 6 (39’ st Avramov ng), Sau 7 (31’ st Nenè ng). Allenatore: Pulga-Lopez 6. Arbitro: Orsato di Schio 5. Reti: 14’ st Sau (C), 34’ Konko (L), 40’ Candreva (L) rig. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Dias (L); Agazzi, Dessena (C). Espulsi: 38’ st Agazzi (C), 40’ Cossu (C) per proteste. Spettatori: 30.409.
Milan-Siena 2-1 (0-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 MILAN (4-3-3): Abbiati 7; Abate 6, De Sciglio 6, Acerbi 5,5, Constant 5,5 (18’ st Antonini 6); Montolivo 5,5, Ambrosini 6, Nocerino 5,5 (11’ st Bojan 7); Boateng 6, Pazzini 6, El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri 6,5. SIENA (3-5-2): Pegolo 6; Neto 6, Paci 5, Felipe 5,5; Angelo 6, Valiani 6 (35’ st Paolucci 6,5), D’Agostino 5,5 (25’ st Bolzoni 6), Vergassola 6, Del Grosso 5,5; Rosina 5,5 (13’ st Reginaldo 6), Bogdani 5. Allenatore: Iachini 6. Arbitro: Calvarese di Teramo 5,5. Reti: 22’ st Bojan (M), 35’ Pazzini (M) rig., 42’ Paolucci (S). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ambrosini, Pazzini (M); Neto, Felipe, Angelo, Vergassola, Del Grosso (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 30.404.
Napoli-Roma 4-1 (1-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 20.45 NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 7; Campagnaro 7, Britos 6, Gamberini 6; Maggio 6,5, Behrami 6,5, Inler 6 (19’ st Dzemaili 6), Zuñiga 7; Hamsik 6 (43’ st Insigne L. ng); Pandev 7,5 (36’ st Mesto ng), Cavani 8,5. Allenatore: Mazzarri 7,5. ROMA (4-3-3): Goicoechea 5,5; Piris 6 (37’ st Florenzi ng), Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5,5; Bradley 5,5, De Rossi 5, Pjanic 6; Lamela 5, Destro 5 (17’ st Osvaldo 6), Totti 6. Allenatore: Zeman 5. Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5. Reti: 4’ pt Cavani (N); 3’ e 25’ st Cavani (N), 27’ Osvaldo (R), 45’ Maggio (N). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: De Sanctis, Campagnaro, Maggio (N); Pjanic, Totti (R). Espulsi: 29’ st Pjanic (R). Spettatori: 42.091.
Parma-Palermo 2-1 (0-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 15.00 PARMA (4-3-3): Mirante 7; Benalouane 5,5 (11’ st Santacroce 5,5), Paletta 6, Lucarelli 6,5, Gobbi 6; Marchionni 6,5, Musacci 5,5 (11’ st Acquah 6), Parolo 6; Biabiany 5,5, Belfodil 7, Sansone 6 (31’ st Amauri 7). Allenatore: Donadoni 6,5. PALERMO (3-4-2-1): Benussi 5; Von Bergen 6, Aronica 6, Garcia 6; Morganella 6, Barreto 7, Kurtic 6 (35’ st Malele ng), Sanseverino 6,5 (23’ st Anselmo 6); Ilicic 6,5, Brienza 6; Dybala 5,5 (38’ st Budan 7). Allenatore: Gasperini 6. Arbitro: Doveri di Roma 6. Reti: 18’ st Belfodil (Par), 40’ Budan (Pal), 48’ Amauri (Par). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Benalouane, Lucarelli, Pavarini (in panchina), Parolo (Par); Aronica, Ilicic, Dybala, Budan (Pal). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.387.
Udinese-Inter 3-0 (0-0) Data: 6-01-2013 – Ore: 12.30 UDINESE (3-5-1-1): Brkic 7; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 7, Pereyra 6, Allan 6, Lazzari 7,5, Pasquale 6; Muriel 7,5 (36’ st Maicosuel ng); Di Natale 8 (43’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 7,5. INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Samuel 5,5, Cambiasso 5, Juan Jesus 4; Jonathan 4,5 (33’ st Rocchi ng), Zanetti 5,5, Gargano 5 (29’ st Duncan ng), Pereira 5; Guarin 6; Cassano 6,5 (36’ st Silvestre ng), Palacio 5. Allenatore: Stramaccioni 5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 5,5. Reti: 18’ st Di Natale, 30’ Muriel, 34’ Di Natale. Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Danilo, Allan, Maicosuel (U); Juan Jesus, Pereira, Palacio (I). Espulsi: 20’ st Juan Jesus (I). Spettatori: 21.000.
SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs
MARCATORI 16 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 14 reti: El Shaarawy (Milan) 12 reti: Di Natale (Udinese, 3 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 8 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Pazzini (Milan, 3 rig.) 7 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Hernanes (Lazio); Hamsik (Napoli)
76 calcio2000 MAR 2013
Juventus
44 19 14 2 3 40 13
Lazio
39 19 12 3 4 28 19
Napoli (-2)
37 19 12 3 4 37 18
Fiorentina
35 19 10 5 4 36 21
Inter
35 19 11 2 6 30 22
Roma
32 19 10 2 7 43 33
Milan
30 19 9 3 7 36 27
Parma
29 19 8 5 6 27 25
Udinese
27 19 6 9 4 29 26
Catania
26 19 7 5 7 26 27
Chievo
24 19 7 3 9 21 29
Atalanta (-2) 22 19 7 3 9 18 28 Torino (-1)
20 19 4 9 6 20 22
Sampdoria (-1) 20 19 6 3 10 22 28 Pescara
20 19 6 2 11 17 35
Bologna
18 19 5 3 11 21 26
Genoa
17 19 4 5 10 20 30
Cagliari
16 19 4 4 11 17 35
Palermo
15 19 3 6 10 16 29
Siena (-6)
11 19 4 5 10 17 28
I TOP DELLA GIORNATA Cavani Napoli 8,5 Perin Pescara 8 Icardi Sampdoria 8 Di Natale Udinese 8 I FLOP DELLA GIORNATA Lodi Catania 4 Juan Jesus Inter 4 Cossu Cagliari 4,5 Jonathan Inter 4,5 Buffon Juventus 4,5 Berardi Sampdoria 4,5
serie A TIM 20ª GIORNATA – 13 GENNAIO 2013 Bologna-Chievo 4-0 (2-0) Data: 12-01-2013 – Ore: 18.00 BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi 7; Garics 6, Portanova 6,5, Antonsson 6,5, Cherubin 6; Perez 7,5, Krhin 6,5; Diamanti 6,5 (42’ st Sorensen ng), Kone 7 (39’ st Pazienza ng), Gabbiadini 7; Gilardino 8 (33’ st Acquafresca ng). Allenatore: Pioli 7,5. CHIEVO (4-3-3): Sorrentino 5; Sardo 5, Andreolli 5, Cesar 5, Jokic 5; Guana ng (18’ pt Paloschi 5,5), Rigoni L. 5,5, Cofie 5,5; Vacek 5, Thereau 6 (20’ st Luciano 6), Stoian 5 (7’ st Pellissier 5). Allenatore: Corini 5. Arbitro: Massa di Imperia 6,5. Reti: 13’ pt Kone, 44’ Gilardino; 14’ st Gilardino, 44’ Gabbiadini. Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Antonsson, Kone (B); Cesar, Jokic, Paloschi, Rigoni L., Cofie (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 20.155.
Cagliari-Genoa 2-1 (0-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Pisano 6, Rossettini 6, Astori 6, Avelar 6; Dessena 6 (11’ st Thiago Ribeiro 6), Conti 7, Ekdal 6,5 (37’ st Nenè ng); Nainggolan 6,5; Sau 7 (42’ st Casarini ng), Ibarbo 7. Allenatore: Pulga-Lopez 6,5. GENOA (4-5-1): Frey 6; Pisano 6, Granqvist 6, Manfredini 6, Moretti 6; Rossi 6 (1’ st Piscitella 6), Kucka 5,5, Matuzalem 5,5 (13’ st Seymour 5), Bertolacci 6 (27’ st Floro Flores 5), Antonelli 6; Borriello 6. Allenatore: Del Neri 5,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6. Reti: 2’ st Pisano (G), 10’ Sau (C), 37’ Conti (C). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pisano, Dessena, Conti (C); Pisano, Granqvist, Antonelli (G). Espulsi: 39’ st Seymour (G). Spettatori: 10.000 circa.
Catania-Roma 1-0 (0-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Bellusci 6, Legrottaglie 6,5, Spolli 6, Marchese 6,5; Izco 6,5, Almiron 6 (36’ pt Castro 6,5), Salifu 6 (16’ st Paglialunga 6); Barrientos 6, Bergessio 6,5, Gomez 7 (33’ st Ricchiuti ng). Allenatore: Maran 7. ROMA (4-3-3): Goicoechea 6; Piris 6 (12’ st Marquinhos 5,5), Burdisso 6, Castan 5,5, Balzaretti 6; Bradley 5, Tachtsidis 5, Florenzi 6; Lamela 5, Destro 5, Marquinho 6 (26’ st Dodò 5,5). Allenatore: Zeman 5. Arbitro: Damato di Barletta 6. Reti: 16’ st Gomez. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bellusci, Legrottaglie, Marchese, Bergessio (C); Castan, Balzaretti, Destro (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.614.
Inter-Pescara 2-0 (1-0) Data: 12-01-2013 – Ore: 20.45 INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Silvestre 6, Cambiasso 6,5, Chivu 6; Jonathan 6, Zanetti 6, Benassi 7, Pereira 6,5; Guarín 7 (32’ st Mudingayi ng); Palacio 7,5 (42’ st Milito ng), Cassano 7 (23’ st Rocchi 6). Allenatore: Stramaccioni 6,5. PESCARA (4-4-2): Perin 6; Balzano 5, Terlizzi 5, Capuano 5,5, Modesto 5; Nielsen 5 (19’ st Cascione 6), Colucci 6, Bjarnason 6, Weiss 5 (37’ st Caprari ng); Jonathas 5, Celik 5 (32’ st Abbruscato ng). Allenatore: Bergodi 5. Arbitro: Celi di Bari 6. Reti: 31’ pt Palacio; 9’ st Guarín. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Benassi, Palacio (I); Balzano, Celik (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 39.118.
Lazio-Atalanta 2-0 (0-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 LAZIO (4-4-1-1): Marchetti 6; Konko 7, Biava 6,5, Ciani 6, Radu 7; Candreva 5,5 (1’ st Floccari 7), Hernanes 6, Ledesma 6,5, Lulic 5 (1’ st Cana 6,5); Mauri 6; Klose 6 (41’ st Cavanda ng). Allenatore: Petkovic 7. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Raimondi 6, Stendardo 6, Canini 6, Brivio 5; Giorgi 6 (36’ st Parra ng), Carmona 5,5, Cigarini 6,5, Bonaventura 6; Moralez 5 (29’ st De Luca 5); Denis 6 (40’ st Radovanovic ng). Allenatore: Colantuono 6. Arbitro: Peruzzo di Schio 5. Reti: 22’ st Floccari, 32’ Brivio (A) aut. Recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Ciani, Candreva (L); Raimondi, Stendardo, Carmona, Cigarini, De Luca (A). Espulsi: 38’ st Carmona (A). Spettatori: 30.603.
Napoli-Palermo 3-0 (2-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 7, Britos 6,5 (33’ st Fernandez ng), Gamberini 6; Maggio 7, Inler 7,5, Behrami 6,5, Zuñiga 6,5; Hamsik 7 (41’ st Insigne R. ng); Cavani 6, Pandev 6 (23’ st Insigne L. 7). Allenatore: Mazzarri 7. PALERMO (5-4-1): Ujkani 5; Morganella 6, Von Bergen 5,5, Aronica 6,5, Garcia 6, Dossena 6; Anselmo 5,5, Arévalo Rios 5 (9’ st Donati 5), Barreto 6, Brienza 5,5 (20’ st Dybala 5,5); Budan 5 (1’ st Miccoli 6). Allenatore: Gasperini 5,5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 6. Reti: 30’ pt Maggio, 34’ Inler; 27’ st Insigne L. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Anselmo, Barreto (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 27.777.
Parma-Juventus 1-1 (0-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 PARMA (3-5-2): Mirante 7; Santacroce 6, Zaccardo 6,5, Paletta 7; Biabiany 6,5, Marchionni 6,5 (35’ st Acquah 6), Valdes 6,5, Parolo 6, Gobbi 6; Amauri 5 (24’ st Sansone 7), Belfodil 6,5. Allenatore: Donadoni 7. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Caceres 5; Lichtsteiner 5,5, Vidal 6,5, Pirlo 6,5, Pogba 6,5, Padoin 5 (20’ st De Ceglie 6); Giovinco 5, Quagliarella 5 (24’ st Vucinic 5). Allenatore: Conte 5. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. Reti: 7’ st Pirlo (J), 32’ Sansone (P). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Paletta, Acquah (P); Padoin (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.277.
Sampdoria-Milan 0-0 (0-0) Data: 13-01-2013 – Ore: 20.45 SAMPDORIA (3-5-2): Romero 6,5; Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 5,5, De Silvestri 6,5, Estigarribia 6 (26’ st Soriano ng), Obiang 6,5, Krsticic 6 (42’ st Mustafi ng), Poli 6,5 (33’ st Tissone ng), Eder 7, Icardi 5,5. Allenatore: Rossi 6,5. MILAN (4-3-3): Abbiati 7; De Sciglio 6, Zapata 6, Mexes 5, Constant 6; Montolivo 6, Ambrosini ng (25’ pt Flamini 5,5), Boateng 5,5; Bojan 5 (42’ st Nocerino ng), Niang 6, El Shaarawy 5 (22’ st Robinho 5). Allenatore: Allegri 5,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5,5. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Gastaldello (S); Mexes, Niang (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 24.543.
Torino-Siena 3-2 (3-1) Data: 13-01-2013 – Ore: 12.30 TORINO (4-2-4): Gillet 7; D’Ambrosio 6, Di Cesare 6, Rodriguez 6,5, Caceres 6; Basha 6, Brighi 6,5; Cerci 7, Sansone 6 (34’ st Meggiorini ng), Bianchi 6,5, Birsa 6 (34’ st Suciu ng). Allenatore: Ventura 6,5. SIENA (3-5-2): Pegolo 6; Neto 5, Paci 5, Felipe 5; Belmonte 5 (11’ st Sestu 6), Valiani 5 (41’ pt Paolucci 6,5), Bolzoni 5,5 (28’ st Della Rocca 6), Vergassola 5,5, Del Grosso 6; Reginaldo 6, Rosina 5. Allenatore: Iachini 5,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: 5’ pt Brighi (T), 32’ Reginaldo (S), 38’ Bianchi (T); 46’ pt Cerci (T), 30’ Paolucci (S). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bianchi (T); Neto, Paci, Del Grosso, Reginaldo (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.783.
Udinese-Fiorentina 3-1 (1-1) Data: 13-01-2013 – Ore: 15.00 UDINESE (3-5-1-1): Brkic 6 (40’ pt Padelli 6); Heurtaux 6, Danilo 7, Domizzi 6,5; Basta 6,5, Pereyra 5,5 (1’ st Allan 6), Pinzi 6, Lazzari 6,5, Pasquale 6; Muriel 7 (33’ st Gabriel Silva ng); Di Natale 7,5. Allenatore: Guidolin 6,5. FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Savic 6, Rodriguez 6,5, Tomovic 5,5 (26’ st Toni 5,5); Cuadrado 6 (33’ st Romulo ng), Aquilani 6, Migliaccio 5,5, Borja Valero 6,5, Pasqual 5,5; Jovetic 5,5, Ljajic 5,5 (33’ st Seferovic ng). Allenatore: Montella 5,5. Arbitro: Romeo di Verona 5. Reti: 20’ pt Brkic (U) aut., 47’ Di Natale (U) rig.; 21’ st Di Natale (U), 22’ Muriel (U). Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pinzi, Lazzari, Di Natale (U); Rodriguez, Aquilani, Migliaccio, Borja Valero (F). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.150.
SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs
MARCATORI 16 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 14 reti: El Shaarawy (Milan); Di Natale (Udinese, 4 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 8 reti: Gilardino (Bologna); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Pazzini (Milan, 3 rig.) 7 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Sau (Cagliari); Hernanes (Lazio); Hamsik (Napoli); Bianchi (Torino, 2 rig.) 6 reti: Bergessio (Catania); Toni (Fiorentina); Palacio (Inter); Giovinco (1 rig.), Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Destro, Totti (Roma)
Juventus
45 20 14 3 3 41 14
Lazio
42 20 13 3 4 30 19
Napoli (-2)
40 20 13 3 4 40 18
Inter
38 20 12 2 6 32 22
Fiorentina
35 20 10 5 5 37 24
Roma
32 20 10 2 8 43 34
Milan
31 20 9 4 7 36 27
Udinese
30 20 7 9 4 32 27
Parma
30 20 8 6 6 28 26
Catania
29 20 8 5 7 27 27
Chievo
24 20 7 3 10 21 33
Torino (-1)
23 20 5 9 6 23 24
Atalanta (-2) 22 20 7 3 10 18 30 Bologna
21 20 6 3 11 25 26
Sampdoria (-1) 21 20 6 4 10 22 28 Pescara
20 20 6 2 12 17 37
Cagliari
19 20 5 4 11 19 36
Genoa
17 20 4 5 11 21 32
Palermo
15 20 3 6 11 16 32
Siena (-6)
11 20 4 5 11 19 31
I TOP DELLA GIORNATA Gilardino Bologna 8 Perez Bologna 7,5 Palacio Inter 7,5 Inler Napoli 7,5 Di Natale Udinese 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Neto Fiorentina 4,5
calcio2000 77 MAR 2013
21ª GIORNATA – 20 GENNAIO 2013 Milan-Bologna 2-1 (0-0) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6,5, Zapata 6,5, Mexes 5, Constant 7; Flamini 6 (36’ st Traorè ng), Montolivo 7, Boateng 6; Niang 7 (32’ st Nocerino ng), Pazzini 7,5, El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri 6,5. BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi 6,5; Garics 5,5, Portanova 5,5, Antonsson 5, Cherubin 5; Perez 6, Pazienza 5,5 (30’ st Pasquato 6); Diamanti 6, Riverola 6 (6’ st Taider 5), Kone 5,5; Gilardino 5 (17’ st Gabbiadini 6). Allenatore: Pioli 5,5. Arbitro: Doveri di Roma 6,5. Reti: 19’ e 37’ st Pazzini (M), 39’ Mexes (M) aut. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Abate (M); Cherubin, Pazienza, Diamanti (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 30.031.
Atalanta-Cagliari 1-1 (0-1) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 ATALANTA (4-3-2-1): Consigli 6; Ferri 6, Canini 5, Stendardo 7, Brivio 6; Giorgi 5, Cigarini 6, Biondini 6,5 (27’ st Cazzola ng); Moralez 5,5 (9’ st Parra 6,5), Bonaventura 7; Denis 5 (47’ st Radovanovic ng). Allenatore: Colantuono 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 6,5; Pisano 6, Rossettini 6, Astori 7, Avelar 6; Dessena 6, Conti 6,5, Ekdal 6 (37’ st Thiago Ribeiro ng); Nainggolan 6,5; Sau 7 (24’ st Pinilla 6), Ibarbo 6,5. Allenatore: Pulga-Lopez 6,5. Arbitro: Tagliavento di Terni 6. Reti: 2’ pt Canini (A) aut.; 12’ st Stendardo (A). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Giorgi, Denis (A); Avelar, Ekdal (C). Espulsi: 34’ st Giorgi (A). Spettatori: 13.413.
Genoa-Catania 0-2 (0-1) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 GENOA (4-4-2): Frey 6; Sampirisi 4,5 (4’ st Rossi 6), Granqvist 5,5, Manfredini 5, Moretti 6; Olivera 6 (12’ st Floro Flores 5), Kucka 5,5, Matuzalem 6, Antonelli 6; Immobile 6 (25’ st Nadarevic 5,5), Borriello 5. Allenatore: Del Neri 5. CATANIA (4-2-3-1): Andujar 6,5; Alvarez 6, Bellusci 6, Spolli 6,5, Capuano 6; Izco 7, Paglialunga 6,5 (23’ st Biagianti 6); Barrientos 7, Castro 7, Gomez 7 (34’ st Ricchiuti ng); Bergessio 7. Allenatore: Maran 7. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6,5. Reti: 4’ pt Bergessio; 41’ st Barrientos. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Matuzalem (G); Bergessio (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 17.317.
Roma-Inter 1-1 (1-1) Data: 20-01-2013 – Ore: 20.45 ROMA (4-3-3): Goicoechea 5,5; Piris 5, Marquinhos 6, Castan 5,5, Balzaretti 6; Bradley 6,5, De Rossi 6 (1’ st Tachtsidis 5), Florenzi 6 (23’ st Perrotta 5,5); Lamela 6, Osvaldo 5, Totti 6 (36’ st Destro ng). Allenatore: Zeman 5,5. INTER (3-4-1-2): Handanovic 7; Ranocchia 5,5, Chivu 6, Juan Jesus 6; Nagatomo 5 (12’ st Obi 6), Zanetti 5,5, Gargano 5,5 (39’ st Mudingayi ng), Pereira 5,5; Guarín 7; Livaja 6 (29’ st Rocchi ng), Palacio 6,5. Allenatore: Stramaccioni 6. Arbitro: Orsato di Schio 5,5. Reti: 22’ pt Totti (R) rig., 46’ Palacio (I). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Rossi, Lamela, Osvaldo (R); Handanovic, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus, Pereira, Rocchi (I). Espulsi: nessuno. Spettatori: 42.052.
Palermo-Lazio 2-2 (0-1) Data: 19-01-2013 – Ore: 18.00 PALERMO (3-4-1-2): Ujkani 6; Von Bergen 6, Aronica 5 (1’ st Muñoz 5), Garcia 6; Morganella 5,5 (19’ st Anselmo 6), Kurtic 6,5, Arévalo Rios 6,5, Dossena 6,5; Ilicic 6 (33’ st Malele ng); Dybala 7, Miccoli 6. Allenatore: Gasperini 6. LAZIO (3-5-1-1): Marchetti 6; Biava 6, Ciani 6, Radu 6 (28’ st Candreva ng); Cavanda 5,5, Ledesma 6,5 (35’ st Kozak ng), Cana 6,5, Hernanes 6, Lulic 6 (23’ st Gonzalez 6); Mauri 6,5; Floccari 7,5. Allenatore: Petkovic 5,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 5,5. Reti: 10’ pt Floccari (L); 25’ st Arévalo Rios (P), 26’ Dybala (P), 39’ Hernanes (L) rig. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Von Bergen, Garcia, Miccoli (P); Cavanda, Cana, Lulic (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 21.414.
Fiorentina-Napoli 1-1 (1-1) Data: 20-01-2013 – Ore: 12.30 FIORENTINA (3-5-2): Neto 7; Roncaglia 6,5, Rodriguez 6, Savic 6,5; Cuadrado 6, Romulo 5,5 (32’ st Migliaccio ng), Aquilani 6, Borja Valero 6, Pasqual 6 (37’ st Tomovic ng); Toni 5,5 (40’ st Ljajic ng), Jovetic 5,5. Allenatore: Montella 6. NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 4,5; Campagnaro 6, Britos 6, Gamberini 6 (25’ st Insigne L. 5,5); Maggio 6, Behrami 6 (10’ st Dzemaili 6), Inler 6, Zuñiga 6; Hamsik 6; Pandev 5,5, Cavani 7. Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Bergonzi di Genova 5,5. Reti: 33’ pt Roncaglia (F), 42’ Cavani (N). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Rodriguez, Savic, Toni (F); Gamberini, Behrami, Inler (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 29.466.
Chievo-Parma 1-1 (0-1) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 CHIEVO (3-5-2): Puggioni 6; Andreolli 6, Dainelli 6, Farkas 6; Sardo 6,5, Cofie 6, Guana 6 (29’ st Rigoni M. 6), Rigoni L. 6, Jokic 6; Thereau 7 (39’ st Moscardelli ng), Paloschi 6 (19’ st Pellissier 6). Allenatore: Corini 6. PARMA (3-5-2): Mirante 6; Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 5,5; Rosi 6, Marchionni 5,5 (35’ st Acquah ng), Valdes 6, Parolo 6, Gobbi 6; Belfodil 7, Sansone 6 (26’ st Amauri 6). Allenatore: Donadoni 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 6. Reti: 40’ pt Belfodil (P); 11’ st Paloschi (C). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rigoni L., Jokic (C); Lucarelli, Sansone (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: non comunicati.
Siena-Sampdoria 1-0 (0-0) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 SIENA (3-4-2-1): Pegolo 6; Neto 6,5, Contini 6,5, Felipe 6; Angelo 6, Della Rocca 6, Vergassola 6, Rubin 6; Reginaldo 6,5 (36’ st Bolzoni ng), Rosina 6 (25’ st Sestu 7); Paolucci 5,5 (18’ st Bogdani 7). Allenatore: Iachini 7. SAMPDORIA (4-4-2): Romero 6; De Silvestri 5 (40’ st Munari ng), Palombo 6, Gastaldello 6, Costa 5,5; Estigarribia 5 (32’ st Savic ng), Obiang 6, Krsticic 5, Poli 6; Eder 5 (20’ st Soriano 5,5), Icardi 5. Allenatore: Rossi 5. Arbitro: Russo di Nola 6. Reti: 26’ st Bogdani. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Rubin, Sestu, Bogdani (Si). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.961.
Pescara-Torino 0-2 (0-2) Data: 20-01-2013 – Ore: 15.00 PESCARA (4-3-1-2): Perin 6; Balzano 5, Bianchi Arce 5, Capuano 5,5, Modesto 4,5; Nielsen 5 (1’ st Cascione 6), Togni 5 (30’ st Vukusic 5), Bjarnason 5; Weiss 5; Celik 5, Jonathas 5 (1’ st Abbruscato 6). Allenatore: Bergodi 5. TORINO (4-2-4): Gillet 7; D’Ambrosio 7, Glik 6,5, Rodriguez 6,5, Masiello 6; Brighi 7, Gazzi 7; Cerci 7,5 (39’ st Vives ng), Meggiorini 7, Barreto 6,5 (31’ st Sansone ng), Santana 7 (37’ st Birsa ng). Allenatore: Ventura 7. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5,5. Reti: 4’ pt Santana, 41’ Cerci. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bianchi Arce, Modesto, Togni, Weiss (P); D’Ambrosio, Masiello, Birsa (T). Espulsi: 37’ st Weiss (P). Spettatori: 9.721.
Juventus-Udinese 4-0 (1-0) Data: 19-01-2013 – Ore: 20.45 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Caceres 6; Lichtsteiner 6,5, Vidal 7 (34’ st Padoin ng), Pogba 8,5, Giaccherini 7, De Ceglie 6 (33’ st Isla ng); Vucinic 7, Giovinco 5 (1’ st Matri 7). Allenatore: Conte 7,5. UDINESE (3-5-1-1): Padelli 6; Heurtaux 5, Danilo 6, Domizzi 5,5; Basta 6, Pinzi 5,5, Allan 5, Lazzari 5,5, Pasquale 5 (39’ st Gabriel Silva ng); Pereyra 5 (6’ st Di Natale 5,5); Muriel 5,5 (28’ st Maicosuel 5). Allenatore: Guidolin 5. Arbitro: Banti di Livorno 6,5. Reti: 41’ pt Pogba; 21’ st Pogba, 27’ Vucinic, 35’ Matri. Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Vidal (J); Pinzi, Muriel (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 36.556.
SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs
MARCATORI 17 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 14 reti: El Shaarawy (Milan); Di Natale (Udinese, 4 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 8 reti: Gilardino (Bologna); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Hernanes (Lazio) 7 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Sau (Cagliari); Bergessio (Catania); Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Belfodil (Parma); Totti (Roma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 2 rig.) 6 reti: Paloschi (Chievo, 2 rig.); Toni (Fiorentina); Giovinco (1 rig.), Quagliarella (Juventus); Destro (Roma)
78 calcio2000 MAR 2013
Juventus
48 21 15 3 3 45 14
Napoli
43 21 13 4 4 41 19
Lazio
43 21 13 4 4 32 21
Inter
39 21 12 3 6 33 23
Fiorentina
36 21 10 6 5 38 25
Milan
34 21 10 4 7 38 28
Roma
33 21 10 3 8 44 35
Catania
32 21 9 5 7 29 27
Parma
31 21 8 7 6 29 27
Udinese
30 21 7 9 5 32 31
Torino (-1)
26 21 6 9 6 25 24
Chievo
25 21 7 4 10 22 34
Atalanta (-2) 23 21 7 4 10 19 31 Bologna Sampdoria
21 21 6 3 12 26 28 (-1)
21 21 6 4 11 22 29
Cagliari
20 21 5 5 11 20 37
Pescara
20 21 6 2 13 17 39
Genoa
17 21 4 5 12 21 34
Palermo
16 21 3 7 11 18 34
Siena (-6)
14 21 5 5 11 20 31
I TOP DELLA GIORNATA Pogba Juventus 8,5 Floccari Lazio 7,5 Pazzini Milan 7,5 Cerci Torino 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Sampirisi Genoa 4,5 De Sanctis Napoli 4,5 Modesto Pescara 4,5
serie A TIM 22ª GIORNATA – 27 GENNAIO 2013 Atalanta-Milan 0-1 (0-1) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 ATALANTA (4-3-1-2): Consigli 6; Ferri ng (24’ pt Raimondi 5), Stendardo 6, Canini 6, Brivio 5; Carmona 5,5, Cigarini 6 (35’ st Budan ng), Biondini 6; Bonaventura 6; Parra 5,5, Denis 5 (16’ st Matheu 5). Allenatore: Colantuono 5,5. MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6, Zapata 6,5, Mexes 6, Constant 6,5; Flamini 6, Montolivo 6,5, Boateng 5; Niang 6,5 (44’ st Traorè ng), Pazzini 6, El Shaarawy 7 (40’ st Robinho ng). Allenatore: Allegri 6,5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 4,5. Reti: 29’ pt El Shaarawy. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Consigli, Raimondi, Brivio, Carmona, Biondini, Matheu (A); Abbiati, Mexes, Montolivo, Pazzini (M). Espulsi: 14’ s Brivio (A), Spettatori: 19.232.
Bologna-Roma 3-3 (2-2) Data: 27-01-2013 – Ore: 12.30 BOLOGNA (4-2-3-1): Agliardi 5,5; Motta 5,5, Sorensen 4,5, Antonsson 5,5, Morleo 5,5; Taider 5,5 (18’ st Krhin 5,5), Perez 6; Gabbiadini 7 (3’ st Pasquato 6,5), Diamanti 7,5, Kone 6 (40’ st Abero ng); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 6. ROMA (4-3-3): Goicoechea 5; Piris 6 (28’ st Torosidis ng), Burdisso 4,5, Castan 5, Balzaretti 5,5 (12’ st Dodò 6); Bradley 6,5, Tachtsidis 7, Florenzi 7 (12’ st Marquinho 6); Pjanic 6,5, Osvaldo 6,5, Totti 7. Allenatore: Zeman 5,5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6. Reti: 9’ pt Florenzi (R), 17’ Gilardino (B), 18’ Osvaldo (R), 26’ Gabbiadini (B); 9’ st Pasquato (B), 29’ Tachtsidis (R). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Motta, Sorensen, Morleo, Perez, Kone (B); Piris, Tachtsidis, Pjanic (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.054.
Cagliari-Palermo 1-1 (0-1) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 CAGLIARI (4-3-3): Agazzi 6; Pisano 6,5, Rossettini 6, Astori 6, Avelar 6,5; Dessena 6 (14’ st Thiago Ribeiro 7), Conti 6, Nainggolan 6; Ibarbo 6, Sau 6, Pinilla 5,5 (31’ st Cossu 6). Allenatore: Pulga-Lopez 6. PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 7; Muñoz 6, Von Bergen 6,5, Aronica 6; Morganella 5,5 (45’ st Donati ng), Barreto 6, Kurtic 6, Dossena 6,5; Ilicic 6,5 (25’ st Formica 6); Dybala 5,5, Brienza 5 (38’ st Anselmo ng). Allenatore: Gasperini 6. Arbitro: Valeri di Roma 6. Reti: 30’ pt Ilicic (P); 45’ st Thiago Ribeiro (C). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Pisano, Conti, Pinilla (C); Muñoz, Von Bergen, Aronica, Kurtic, Dossena (P). Espulsi: 45’ st Miccoli (P, in panchina) per proteste. Spettatori: 10.000 circa.
Catania-Fiorentina 2-1 (0-1) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 CATANIA (3-4-2-1): Andujar 6,5; Bellusci 6 (32’ st Potenza ng), Legrottaglie 6,5, Spolli 6; Alvarez 5,5, Izco 6, Biagianti 6 (40’ st Paglialunga ng), Capuano 6 (12’ st Ricchiuti 6,5); Barrientos 6,5, Castro 7; Gomez 6,5. Allenatore: Maran 6,5. FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Roncaglia 5, Rodriguez 6, Savic 6; Cuadrado 6, Migliaccio 6,5, Borja Valero 6,5, Aquilani 4,5, Pasqual 6,5 (37’ st Tomovic ng); Jovetic 6, Ljajic 5,5 (24’ st Toni 5,5). Allenatore: Montella 6. Arbitro: Celi di Bari 5. Reti: 21’ pt Migliaccio (F); 5’ st Legrottaglie (C), 43’ Castro (C). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bellusci, Spolli, Alvarez, Biagianti, Capuano, Castro (C); Savic, Cuadrado (F). Espulsi: 33’ st Aquilani (F). Spettatori: 10.000 circa.
Inter-Torino 2-2 (1-1) Data: 27-01-2013 – Ore: 20.45 INTER (4-4-2): Handanovic 7; Zanetti 6,5, Ranocchia 5,5, Chivu 7 (28’ pt Pereira 4,5), Juan Jesus 5; Guarín 5, Gargano 5,5, Mudingayi 5 (8’ st Cambiasso 6,5), Nagatomo 5; Cassano 6 (30’ st Alvarez 5,5), Palacio 5,5. Allenatore: Stramaccioni 5. TORINO (4-2-4): Gillet 6,5; D’Ambrosio 6,5, Glik 6, Rodriguez 6, Masiello 6; Brighi 6,5, Gazzi 6; Cerci 7 (36’ st Vives ng), Barreto 7 (16’ st Bianchi 6), Meggiorini 8, Santana 6 (25’ st Birsa 6). Allenatore: Ventura 7. Arbitro: Massa di Imperia 5,5. Reti: 5’ pt Chivu (I), 23’ Meggiorini (T); 7’ st Meggiorini (T), 22’ Cambiasso (I). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cambiasso (I); Brighi (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 40.128.
Juventus-Genoa 1-1 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 20.45 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 5,5, Bonucci 7, Caceres 6; Lichtsteiner 6,5, Vidal 6, Pogba 5,5, Marchisio 6 (36’ st Beltrame 6), De Ceglie 5 (27’ st Giaccherini 6); Quagliarella 6 (25’ st Giovinco 6), Vucinic 5,5. Allenatore: Conte 5. GENOA (3-5-2): Frey 7; Granqvist 6,5, Manfredini 6,5 (20’ st Rossi 6), Moretti 6,5; Pisano 6, Kucka 7, Matuzalem 6,5, Olivera 5,5 (15’ st Bertolacci 6), Antonelli 6; Immobile 5,5 (15’ st Borriello 7), Floro Flores 5. Allenatore: Ballardini 7. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 4,5. Reti: 9’ st Quagliarella (J), 24’ Borriello (G). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Lichtsteiner, Vucinic (J); Granqvist, Matuzalem, Antonelli, Borriello (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 36.668.
Lazio-Chievo 0-1 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 18.00 LAZIO (4-5-1): Marchetti 6; Konko 5,5, Biava 5,5, Dias 5,5, Radu 5,5 (29’ st Kozak ng); Candreva 5, Gonzalez 5 (17’ st Hernanes 6), Ledesma 6, Brocchi 5 (1’ st Mauri 5), Lulic 5,5; Floccari 5. Allenatore: Petkovic 5. CHIEVO (3-5-2): Puggioni 6; Andreolli 6,5, Dainelli 7, Cesar 6,5; Sardo 6 (30’ st Vacek 6), Cofie 6, Rigoni L. 6,5, Guana 6 (23’ st Seymour 6), Jokic 6,5; Thereau 7, Paloschi 7 (29’ st Stoian ng). Allenatore: Corini 6,5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5. Reti: 16’ st Paloschi. Recupero: 7 minuti (5’ pt + 2’ st). Ammoniti: Biava, Dias, Hernanes (L); Vacek (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 27.120.
Parma-Napoli 1-2 (0-1) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 PARMA (4-3-3): Mirante 7; Rosi 6 (25’ st Amauri 6), Paletta 5,5, Santacroce 6 (28’ pt Lucarelli 5,5), Gobbi 6; Marchionni 6,5, Valdes 7, Parolo 6,5; Biabiany 6,5, Belfodil 6, Sansone 7 (33’ st Benalouane ng). Allenatore: Donadoni 6,5. NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 7, Britos 7; Mesto 6 (33’ st Armero ng), Inler 6 (18’ st Donadel 6), Dzemaili 7, Zuñiga 6; Hamsik 7,5; Pandev 6 (21’ st Insigne L. 7), Cavani 7. Allenatore: Mazzarri 7. Arbitro: Rocchi di Firenze 7. Reti: 20’ pt Hamsik (N); 30’ st Cannavaro (N) aut., 40’ Cavani (N). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Paletta, Santacroce, Lucarelli, Marchionni, Valdes (P); Campagnaro, Britos, Hamsik (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 16.087.
Sampdoria-Pescara 6-0 (2-0) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 SAMPDORIA (3-5-2): Romero 6; Gastaldello 7, Palombo 7, Costa 7; De Silvestri 7, Poli 6,5 (23’ st Munari 6), Obiang 8, Krsticic 7, Estigarribia 6; Eder 7 (15’ st Soriano 6), Icardi 8 (28’ st Maxi Lopez 6). Allenatore: Rossi 7. PESCARA (4-3-1-2): Perin 6; Balzano 5, Capuano 4, Terlizzi 4, Bocchetti 4,5; Blasi 5 (38’ st Nielsen ng), D’Agostino 5, Cascione 5; Bjarnason 5; Celik 4,5 (8’ st Vukusic 5), Caraglio 4,5 (18’ st Rizzo 5,5). Allenatore: Bergodi 5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. Reti: 31’ pt Eder rig., 42’ Icardi; 5’ st Obiang, 11’, 13’ e 26’ Icardi. Recupero: 3 minuti (3’ pt + 0’ st). Ammoniti: Obiang (S); Capuano, Blasi (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 22.258.
Udinese-Siena 1-0 (1-0) Data: 27-01-2013 – Ore: 15.00 UDINESE (3-5-2): Padelli 7; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Allan 7, Pinzi 6, Lazzari 6, Pasquale 6; Muriel 7 (28’ st Pereyra ng), Di Natale 6 (42’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 6. SIENA (3-4-2-1): Pegolo 6; Neto 6, Contini 6, Felipe 6; Angelo 6, Vergassola 6, Della Rocca 5,5, Rubin 6; Rosina 5 (22’ st Sestu 6), Reginaldo 5,5 (29’ st Paolucci ng); Bogdani 5 (13’ st Emeghara 6). Allenatore: Iachini 6. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. Reti: 36’ pt Muriel. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Basta, Allan, Pinzi, Lazzari, Pasquale (U); Neto, Rubin (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 11.011.
SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs
MARCATORI 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 15 reti: El Shaarawy (Milan) 14 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 11 reti: Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 9 reti: Gilardino (Bologna) 8 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Hamsik (Napoli); Hernanes (Lazio)
Juventus
49 22 15 4 3 46 15
Napoli
46 22 14 4 4 43 20
Lazio
43 22 13 4 5 32 22
Inter
40 22 12 4 6 35 25
Milan
37 22 11 4 7 39 28
Fiorentina
36 22 10 6 6 39 27
Catania
35 22 10 5 7 31 28
Roma
34 22 10 4 8 47 38
Udinese
33 22 8 9 5 33 31
Parma
31 22 8 7 7 30 29
Chievo
28 22 8 4 10 23 34
Torino (-1)
27 22 6 10 6 27 26
Sampdoria (-1) 24 22 7 4 11 28 29 Atalanta (-2) 23 22 7 4 11 19 32 Bologna
22 22 6 4 12 29 31
Cagliari
21 22 5 6 11 21 38
Pescara
20 22 6 2 14 17 45
Genoa
18 22 4 6 12 22 35
Palermo
17 22 3 8 11 19 35
Siena (-6)
14 22 5 5 12 20 32
I TOP DELLA GIORNATA Icardi Sampdoria 8 Obiang Sampdoria 8 Meggiorini Torino 8 Diamanti Bologna 7,5 Hamsik Napoli 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Capuano Pescara 4 Terlizzi Pescara 4 Sorensen Bologna 4,5 Aquilani Fiorentina 4,5 Neto Fiorentina 4,5 Pereira Inter 4,5 Bocchetti Pescara 4,5 Caraglio Pescara 4,5 Celik Pescara 4,5 Burdisso Roma 4,5
calcio2000 79 MAR 2013
IL rendimento SQUADRA per squadra ATALANTA media pr. Polito 6,25 2 Cigarini 6,23 20 Consigli 6,19 21 Bonaventura 6,14 21 Manfredini 6,13 15 Stendardo 6,12 17 Biondini 6,06 10 Ferri 6 7 Raimondi 5,94 17 Cazzola 5,94 15 De Luca 5,92 14 Denis 5,91 22 Carmona 5,89 9 Bellini 5,88 8 Moralez 5,85 20 Peluso 5,85 13 Lucchini 5,85 10 Schelotto 5,84 16 Brivio 5,75 13 Radovanovic 5,75 7 Troisi 5,67 5 Scozzarella 5,67 3 Canini 5,67 3 Parra 5,5 8 Giorgi 5,5 2 Matheu 5,17 4 Marilungo 5 2 BOLOGNA media pr. Diamanti 6,3 20 6,17 18 Gabbiadini Gilardino 6,12 21 Portanova 6,1 5 6,05 22 Agliardi 6 13 Perez Pasquato 6 8 Paponi 6 3 6 2 Curci Riverola 6 1 5,97 17 Kone 5,95 11 Krhin 5,91 12 Sorensen Guarente 5,88 13 5,88 4 Carvalho Cherubin 5,82 19 Antonsson 5,79 19 5,79 12 Motta Morleo 5,78 17 Garics 5,77 14 5,68 19 Taider Abero 5,67 7 5,63 6 Pulzetti Natali 5,63 4 Gimenez 5,5 2 Pazienza 5,45 13 Acquafresca 5,25 6 CAGLIARI Sau Nainggolan Conti Agazzi Avelar Ibarbo Ekdal Nenè Pisano Cossu Dessena Pinilla Larrivey Rossettini Thiago Ribeiro Astori Avramov Perico Casarini Ariaudo Del Fabro Murru Eriksson
media
CATANIA Ricchiuti Gomez
media
80 calcio2000 MAR 2013
pr. 6,26 18 6,23 20 6,21 17 6,08 19 6,07 14 6 18 6 17 5,91 15 5,88 20 5,88 13 5,86 19 5,83 12 5,83 3 5,82 14 5,8 18 5,78 18 5,75 3 5,71 7 5,67 6 5,65 10 5,25 2 5,17 3 5 3 pr. 6,5 6 6,4 20
Bergessio Paglialunga Lodi Izco Castro Almiron Marchese Salifu Spolli Legrottaglie Andujar Rolin Bellusci Doukara Barrientos Biagianti Capuano Alvarez Morimoto
6,28 18 6,25 6 6,21 19 6,21 19 6,2 22 6,17 19 6,17 18 6,17 6 6,16 16 6,15 20 6,14 22 6,13 4 6,04 14 6 8 5,97 20 5,92 13 5,88 8 5,79 17 4,83 5
CHIEVO media pr. Rigoni L. 6,11 19 Sorrentino 6,1 20 Andreolli 6,07 14 Paloschi 6,06 10 Guana 6,03 16 Thereau 6,02 21 Luciano 6 12 Farkas 6 3 Puggioni 6 2 Seymour 6 1 Cofie 5,94 12 Jokic 5,92 13 Hetemaj 5,91 17 Dainelli 5,9 21 Stoian 5,88 11 Cesar 5,83 12 Drame 5,83 12 Cruzado 5,8 5 Pellissier 5,73 15 Sardo 5,71 17 Rigoni M. 5,71 10 Frey 5,67 9 Di Michele 5,63 11 Vacek 5,5 8 Moscardelli 5,5 7 Samassa 5,25 6 Papp 5,17 4 FIORENTINA Pizarro Borja Valero Cuadrado Savic Jovetic Pasqual Rodriguez Toni Aquilani Roncaglia Tomovic Migliaccio El Hamdaoui Viviano Nastasic Ljajic Romulo Fernandez Seferovic Cassani Neto Llama Olivera
media
pr. 6,6 15 6,57 22 6,43 21 6,29 14 6,26 17 6,25 20 6,23 20 6,21 18 6,2 15 6,17 18 6,08 15 6,07 14 6,04 12 6,03 16 6 1 5,96 15 5,9 11 5,88 15 5,83 7 5,8 8 5,75 6 5,75 2 5,63 4
GENOA media pr. Vargas 6,28 9 Frey 6,23 22 6,17 21 Kucka Borriello 6,13 15 Matuzalem 6,13 4 Granqvist 6,05 22 Jankovic 6,04 13 Rossi 6 11 Said 6 4 Pisano 6 3 Ferronetti 6 2
Mesto Antonelli Moretti Jorquera Manfredini Immobile Bertolacci Seymour Piscitella Olivera Canini Bovo Tozser Merkel Sampirisi Nadarevic Anselmo Krajnc Floro Flores Melazzi Hallenius
6 1 5,95 19 5,84 18 5,83 8 5,83 3 5,8 21 5,8 15 5,77 15 5,75 6 5,75 2 5,71 14 5,63 8 5,61 14 5,58 6 5,56 16 5,5 1 5,3 5 5,25 3 5 4 5 2 4,5 1
INTER media pr. Benassi 7 1 Handanovic 6,45 20 Ranocchia 6,37 19 Cassano 6,32 19 Guarín 6,31 19 Samuel 6,27 13 Cambiasso 6,26 21 Chivu 6,25 4 Palacio 6,12 17 Sneijder 6,1 5 Zanetti 6,02 21 Rocchi 6 3 Castellazzi 6 2 Obi 6 2 Milito 5,94 19 Juan Jesus 5,91 17 Coutinho 5,79 10 Pereira 5,77 16 Gargano 5,76 20 Mudingayi 5,75 9 Nagatomo 5,69 18 Alvarez 5,56 10 Livaja 5,5 6 Jonathan 5,5 3 Silvestre 5,38 6 JUVENTUS media pr. Pogba 6,5 14 Lucio 6,5 1 6,44 18 Marchisio Pirlo 6,42 18 Barzagli 6,36 21 Bonucci 6,28 20 Asamoah 6,26 18 Vidal 6,25 18 Marrone 6,25 5 6,25 2 Storari Vucinic 6,24 19 6,23 13 Chiellini Giaccherini 6,2 10 Giovinco 6,1 20 Lichtsteiner 6,06 16 6,05 20 Buffon Matri 6 11 Pepe 6 1 Beltrame 6 1 5,93 10 Padoin Quagliarella 5,88 15 Caceres 5,8 11 Bendtner 5,8 8 5,8 6 Isla De Ceglie 5,5 10 Peluso 5 1 LAZIO Klose Marchetti Ledesma Hernanes Scaloni Biava Candreva Gonzalez
media
pr. 6,42 19 6,35 17 6,31 21 6,26 21 6,25 4 6,24 21 6,2 21 6,16 19
Mauri Radu Ciani Konko Bizzarri Onazi Dias Cana Lulic Floccari Ederson Cavanda Brocchi Rocchi Zarate Kozak MILAN El Shaarawy Niang Pazzini De Sciglio Bojan Yepes Montolivo De Jong Constant Emanuelson Ambrosini Zapata Abate Robinho Abbiati Bonera Amelia Antonini Nocerino Mexes Flamini Boateng Acerbi Traoré Mesbah Pato
6,14 21 6,14 11 6,11 11 6,09 17 6 5 6 4 5,97 16 5,94 11 5,87 20 5,86 10 5,75 5 5,73 14 5,5 7 5 3 5 1 4,83 9 media
pr. 6,52 22 6,5 6 6,11 20 6,07 15 6,05 14 6,05 10 6 20 6 12 5,93 16 5,92 12 5,91 13 5,89 9 5,85 13 5,82 13 5,79 14 5,78 9 5,69 8 5,67 6 5,64 17 5,61 14 5,5 7 5,44 18 5,42 6 5 3 5 1 4,88 4
NAPOLI media pr. Cavani 6,63 19 Hamsik 6,55 22 Insigne L. 6,35 22 Campagnaro 6,29 19 Behrami 6,26 19 6,23 21 Inler Britos 6,23 11 Cannavaro 6,18 17 De Sanctis 6,09 22 Dzemaili 6 19 Mesto 6 10 Donadel 6 4 Fernandez 6 2 Zuñiga 5,94 18 Maggio 5,93 20 Gamberini 5,92 18 Pandev 5,88 17 Vargas 5,75 9 Dossena 5,67 7 5,5 5 Aronica PALERMO media pr. Sorrentino 7 1 Sanseverino 6,5 1 Dossena 6,33 3 Barreto 6,24 19 Miccoli 6,03 17 Donati 6,03 17 Budan 6 6 Mantovani 6 5 Zahavi 6 3 Migliaccio 6 1 Formica 6 1 5,95 19 Ilicic Ujkani 5,92 19 5,88 17 Brienza Kurtic 5,88 17 Aronica 5,88 4 Muñoz 5,86 19 Dybala 5,86 16
Giorgi Morganella Pisano Anselmo Benussi Arévalo Rios Von Bergen Garcia Viola Bertolo Hernandez Cetto Labrin
5,85 10 5,84 19 5,83 11 5,83 4 5,83 3 5,82 14 5,8 20 5,76 19 5,5 3 5,4 7 5,33 7 5,33 3 4 1
PARMA media pr. Marchionni 6,39 15 6,38 15 Sansone Mirante 6,34 19 Palladino 6,33 4 Biabiany 6,28 18 Belfodil 6,24 20 6,22 16 Valdes Paletta 6,19 21 Galloppa 6,14 7 Pavarini 6,13 4 Parolo 6,03 21 6,02 21 Gobbi Rosi 6 14 Zaccardo 5,96 15 Amauri 5,93 17 Santacroce 5,9 5 Lucarelli 5,86 18 5,82 13 Acquah Benalouane 5,78 10 Ninis 5,67 7 Musacci 5,67 6 Pabon 5,44 12 Morrone 5 2 5 1 Pellè PESCARA media pr. Pelizzoli 7,5 2 Perin 6,29 21 Quintero 6,07 14 6,07 7 Togni Weiss 5,97 18 5,88 14 Caprari Bjarnason 5,88 13 Nielsen 5,84 19 Cascione 5,84 17 Colucci 5,8 11 5,75 11 Celik 5,71 18 Balzano Cosic 5,69 8 Abbruscato 5,68 18 Terlizzi 5,64 11 Zanon 5,58 13 Romagnoli 5,57 7 Blasi 5,57 7 Rizzo 5,5 1 Modesto 5,47 15 Bocchetti 5,46 15 5,37 15 Vukusic 5,36 12 Jonathas Capuano 5,34 16 Bianchi Arce 5 1 D’Agostino 5 1 Caraglio 4,5 1 ROMA media pr. Totti 6,7 20 Osvaldo 6,28 16 Florenzi 6,22 21 Lamela 6,16 17 Pjanic 6,12 14 Bradley 6,03 16 Marquinhos 6 16 López 6 2 Castan 5,92 18 5,92 7 Perrotta Marquinho 5,86 14 Goicoechea 5,85 13 Stekelenburg 5,83 9 Taddei 5,83 3 Tachtsidis 5,8 16 Destro 5,77 16
serie A TIM Balzaretti Piris Burdisso De Rossi Dodo SAMPDORIA Palombo Obiang Eder Poli Gastaldello Icardi Maresca Maxi Lopez Romero Tissone Munari Krsticic Berni Da Costa Costa Rossini Soriano
5,76 19 5,76 19 5,73 11 5,69 13 5,25 4 media
pr. 6,63 4 6,42 19 6,24 18 6,22 16 6,21 19 6,21 16 6,19 13 6,15 10 6,08 19 6,06 12 6 17 6 17 6 3 6 1 5,84 19 5,78 18 5,75 19
Estigarribia Pozzi Castellini De Silvestri Berardi Mustafi Poulsen Renan
5,75 19 5,75 6 5,75 4 5,7 10 5,67 15 5,4 6 5,25 3 4,75 2
SIENA media pr. Pegolo 6,23 22 Vergassola 6,07 21 Valiani 6,06 16 Paolucci 6 7 Dellafiore 6 2 Emeghara 6 1 Neto 5,98 20 Contini 5,95 10 Sestu 5,94 18 Reginaldo 5,91 13 5,88 14 Paci Bolzoni 5,86 15 Della Rocca 5,83 3 D’Agostino 5,81 8
Rosina Rubin Coppola Del Grosso Angelo Felipe Calaiò Bogdani Rodriguez Mannini Belmonte Zé Eduardo Verre Larrondo Campos Toro TORINO Barreto Gillet Cerci Brighi Ogbonna Gazzi Rodriguez
5,78 16 5,78 10 5,75 2 5,73 16 5,72 16 5,7 20 5,69 18 5,67 8 5,6 6 5,58 6 5,5 2 5,38 8 5,33 5 5 3 5 1 media
pr. 6,75 2 6,36 22 6,34 20 6,29 14 6,23 11 6,17 21 6,17 12
D’Ambrosio Santana Sansone Bianchi Birsa Verdi Caceres Basha Glik Darmian Di Cesare Masiello Sgrigna Meggiorini Stevanovic Vives UDINESE Muriel Di Natale Basta Allan Benatia Angella
6,14 16 6,13 16 6,06 14 6 20 6 10 6 4 6 1 5,96 13 5,95 19 5,86 18 5,8 5 5,77 12 5,75 11 5,71 18 5,68 12 5,64 13 media
pr. 6,44 8 6,37 19 6,25 14 6,17 20 6,14 7 6,13 8
Padelli Brkic Pasquale Pereyra Gabriel Silva Danilo Lazzari Domizzi Fabbrini Pinzi Faraoni Coda Heurtaux Badu Maicosuel Ranégie Armero Willians Barreto Battocchio
6,1 5 6,08 19 6,04 14 6,03 21 6 4 5,97 19 5,94 17 5,9 16 5,9 7 5,86 13 5,86 10 5,85 11 5,85 11 5,79 12 5,75 13 5,69 13 5,55 10 5,5 5 5,5 4 5,5 1
I MARCATORI SQUADRA per squadra ATALANTA Denis Bonaventura Cigarini Carmona De Luca Moralez Peluso Raimondi Stendardo
gol casa fuori rig.
BOLOGNA Gilardino Diamanti Gabbiadini Kone Cherubin Guarente Pasquato Portanova Sorensen Taider
gol casa fuori rig.
7 5 2 2 4 2 2 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 9 7 2 – 5 4 1 2 5 4 1 1 3 2 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 1 – – 1 – 1 –
CAGLIARI gol casa fuori rig. Sau 7 2 5 – Nenè 3 2 1 1 Dessena 2 – 2 – Pinilla 2 2 – 2 Thiago Ribeiro 2 2 – – Casarini 1 – 1 – 1 1 – – Conti 1 1 – – Ekdal Nainggolan 1 1 – – CATANIA Bergessio Gomez Barrientos Castro Lodi Almiron Legrottaglie Marchese Paglialunga Spolli
gol casa fuori rig.
CHIEVO Paloschi Pellissier Thereau Andreolli Stoian Cofie Cruzado Di Michele Luciano Rigoni M.
gol casa fuori rig.
7 4 3 – 5 4 1 – 4 2 2 – 4 2 2 – 4 2 2 1 2 2 – – 2 2 – – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – – 7 2 5 2 4 3 1 1 3 2 1 – 2 1 1 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – 1 1 – 1 –
FIORENTINA Jovetic Toni Rodriguez Aquilani El Hamdaoui Roncaglia Savic Borja Valero Cuadrado Ljajic Migliaccio Pasqual Pizarro Romulo
gol casa fuori rig.
GENOA Borriello Immobile Jankovic Bertolacci Kucka Granqvist Merkel Pisano Said
gol casa fuori rig.
INTER Milito Palacio Cassano Guarín Cambiasso Chivu Coutinho Pereira Ranocchia Samuel Sneijder
gol casa fuori rig.
JUVENTUS Quagliarella Giovinco Pirlo Vidal Vucinic Marchisio Matri Pogba Asamoah Lichtsteiner Caceres Giaccherini
gol casa fuori rig.
LAZIO Klose Hernanes Candreva Floccari Mauri Biava Ederson Gonzalez Konko Ledesma
gol casa fuori rig.
8 5 3 1 6 6 – – 5 2 3 2 4 3 1 – 3 – 3 – 3 1 2 – 2 2 – – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – 1 1 – 1 – 6 4 2 1 5 3 2 – 3 2 1 – 2 1 1 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 1 – – 8 3 5 3 7 4 3 – 5 3 2 – 4 3 1 – 3 2 1 – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 7 4 3 – 6 3 3 1 5 3 2 – 5 2 3 2 5 2 3 1 4 3 1 – 4 2 2 – 4 4 – – 2 – 2 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 – 1 –
10 7 3 – 8 2 6 1 4 4 – 1 2 1 1 – 2 2 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – 1
MILAN gol casa fuori rig. El Shaarawy 15 5 10 – Pazzini 10 5 5 3 Bojan 3 2 1 – 2 1 1 – Montolivo Nocerino 2 1 1 – Robinho 2 1 1 1 Boateng 1 – 1 – De Jong 1 – 1 – Emanuelson 1 1 – – NAPOLI Cavani Hamsik Inler Insigne L. Maggio Pandev Dzemaili Gamberini Mesto
gol casa fuori rig.
PALERMO Ilicic Miccoli Dybala Arévalo Rios Giorgi Brienza Budan
gol casa fuori rig.
PARMA Belfodil Amauri Sansone Valdes Parolo Rosi Biabiany Galloppa Lucarelli Marchionni Palladino Zaccardo
gol casa fuori rig.
PESCARA Celik Weiss Abbruscato Terlizzi Bjarnason Caprari Cascione Jonathas Quintero Togni Vukusic
gol casa fuori rig.
18 11 7 4 8 4 4 – 4 4 – – 4 3 1 – 4 2 2 – 2 2 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 5 2 3 – 5 5 – 1 3 3 – – 2 2 – – 2 1 1 – 1 1 – – 1 – 1 – 7 5 2 – 5 3 2 1 4 2 2 – 3 2 1 2 2 1 1 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 3 2 1 – 3 2 1 – 2 2 – – 2 – 2 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – –
ROMA Osvaldo Lamela Totti Destro Florenzi Pjanic Bradley Burdisso Castan López Marquinho Perrotta Tachtsidis
gol casa fuori rig.
SAMPDORIA Icardi Eder Maresca Maxi Lopez Munari Poli Costa Estigarribia Gastaldello Krsticic Obiang Pozzi
gol casa fuori rig.
SIENA Calaiò Reginaldo Bogdani Paci Paolucci Valiani Vergassola Neto Rosina Zé Eduardo
gol casa fuori rig.
TORINO Bianchi Cerci Brighi D’Ambrosio Gazzi Meggiorini Santana Basha Birsa Glik Sansone Sgrigna Stevanovic
gol casa fuori rig.
UDINESE Di Natale Muriel Angella Danilo Maicosuel Pereyra Basta Domizzi Lazzari Pasquale Pinzi Ranégie
gol casa fuori rig.
11 5 6 2 10 7 3 – 7 5 2 1 4 1 3 – 3 1 2 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 – 7 5 2 – 3 1 2 2 3 1 2 1 3 1 2 – 2 – 2 – 2 2 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – 1 4 3 1 – 3 – 3 – 2 1 1 – 2 1 1 – 2 – 2 – 2 1 1 – 2 – 2 – 1 1 – – 1 1 – – 1 1 – 1 7 3 4 2 3 2 1 – 2 2 – – 2 1 1 – 2 1 1 – 2 – 2 – 2 1 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 – 1 –
14 9 5 4 4 3 1 – 3 1 2 – 2 1 1 – 2 1 1 – 2 2 – – 1 – 1 – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – – 1 – 1 – 1 1 – –
calcio2000 81 MAR 2013
22ª GIORNATA – 30 DICEMBRE 2012 Ascoli-Varese 1-1 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 ASCOLI (3-5-2): Guarna 6; Prestia 6, Peccarisi 6, Faisca 6; Scalise 7, Russo 6 (47’ st Capece ng), Loviso 6, Morosini 5,5 (34’ st Fossati ng), Pasqualini 6; Zaza 7 (42’ st Ricci ng), Feczesin 6. Allenatore: Silva 6. VARESE (4-4-2): Bressan 6; Pucino 6 (33’ st Tripoli ng), Troest 5, Rea 6,5, Grillo 6; Zecchin 6, Kone 6 (27’ st Damonte 6), Corti 5,5, Nadarevic 6,5; Martinetti 5 (27’ st Momentè 6), Neto Pereira 6. Allenatore: Castori 6. Arbitro: Velotto di Grosseto 6. Reti: 26’ pt Zaza (A); 43’ st Rea (V). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Faisca, Scalise (A); Pucino, Rea (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.251.
Brescia-Crotone 5-0 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 BRESCIA (4-3-1-2): Arcari 6; Lasik 6, Salamon 6,5, De Maio 7, Scaglia 6; Finazzi 7, Budel 6, Bouy 7,5; Rossi 6 (16’ st Saba 7); Corvia 7 (29’ st Picci 7), Caracciolo And. 6 (36’ pt Mitrovic 7). Allenatore: Calori 7. CROTONE (4-2-3-1): Caglioni 5,5; Matute 5, Vinetot 4,5, Abruzzese 4,5, Mazzotta 5; Eramo 5,5, Galardo 5; Ciano 5,5 (38’ st Falconieri ng), Maiello 5 (14’ st Torromino 5), De Giorgio 6; Pettinari 5,5 (16’ st Calil 5). Allenatore: Drago 5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. Reti: 35’ pt Salamon; 21’ st De Maio, 23’ Mitrovic, 26’ Corvia, 29’ Picci. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Scaglia, Budel, Picci (B); Maiello, De Giorgio (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.500 circa.
Cittadella-Bari 1-1 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 CITTADELLA (4-3-3): Cordaz 5; Ciancio 6, Coly 6,5, Pellizzer 6,5, Biraghi 6,5; Paolucci 6, Baselli 6 (39’ st De Vito ng), Schiavon 6; Di Roberto 5 (21’ st Busellato 6), Maah 6, Vitofrancesco 6,5 (45’ st Gorini ng). Allenatore: Foscarini 6,5. BARI (3-4-1-2): Lamanna 7; Ceppitelli 6, Dos Santos 5,5 (1’ st Ristovski 6), Polenta 6; Sabelli 5,5 (1’ st Galano 6), De Falco 6, Romizi 6 (24’ st Sciaudone 6), Defendi 6; Bellomo 7; Caputo 6, Iunco 6. Allenatore: Torrente 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5. Reti: 13’ pt Maah (C); 9’ st Bellomo (B). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Espulsi: 41’ pt Paolucci (C). Spettatori: 2.487.
Lanciano-Padova 2-1 (0-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 LANCIANO (4-3-3): Leali 6,5; Almici 6, Aquilanti 6, Amenta 7, Mammarella 6; Vastola 6 (17’ st Fofana 6,5), Minotti 6, Volpe 6,5; Di Cecco 6 (30’ st Paghera 7), Falcinelli 6, Turchi 6,5. Allenatore: Gautieri 7. PADOVA (4-4-2): Anania 6; Cionek 6 (22’ st Feltscher 5,5), Legati 5, Trevisan 5,5 (34’ st Jelenic 5,5), Piccinni 6; Rispoli 6,5, De Vitis 7 (36’ st Nwankwo 5), Zé Eduardo 6, Renzetti 6; Cutolo 6, Farias 5. Allenatore: Colomba 5,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6,5. Reti: 16’ st De Vitis (P), 18’ Amenta (L), 31’ Paghera (L). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Di Cecco (L); Anania, Cionek, De Vitis (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.698.
Livorno-Juve Stabia 2-2 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 LIVORNO (3-4-1-2): Fiorillo 6; Ceccherini 6, Emerson 6, Bernardini 6; Salviato 5 (20’ st Dell’Agnello 5), Schiattarella 6, Gentsoglou 6, Gemiti 6; Belingheri 5; Siligardi 7, Dionisi 6. ng. Allenatore: Nicola 6. JUVE STABIA (4-4-2): Nocchi 6; Dicuonzo 6,5, Figliomeni 6, Scognamiglio 6, Baldanzeddu 6; Agyei 5,5 (14’ st Improta 6), Caserta 7, Jidayi 6, Zito 6; Cellini 7 (33’ st Bruno 6), Danilevicius 6 (24’ st Mezavilla 6). Allenatore: Braglia 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. Reti: 45’ pt Dionisi (L); 1’ st Cellini (J), 23’ Dicuonzo (J) rig., 30’ Siligardi (L). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Schiattarella (L); Figliomeni, Scognamiglio, Jidayi, Zito, Mezavilla (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.142.
Novara-Grosseto 2-0 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 NOVARA (4-3-3): Bardi 6; Ghiringhelli 6,5, Perticone 6,5, Ludi 6,5, Alhassan 6; Barusso 6,5, Buzzegoli 6, Pesce 7 (39’ st Faragò ng); Gonzalez 5, Mehmeti 5,5 (27’ st Rubino ng), Lepiller 6 (19’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 6,5. GROSSETO (4-4-2): Lanni 6,5; Donati 5,5, Rigione 5,5, Barba 5,5, Calderoni 6,5; Falzerano 5 (36’ st Curiale ng), Obodo 6, Ronaldo 5 (23’ st Quadrini 6), Som 5; Lupoli 5 (13’ st Foglio 6), Sforzini 5. Allenatore: Menichini 5,5. Arbitro: Borriello di Mantova 6. Reti: 21’ pt Pesce; 46’ st Lazzari. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pesce (N); Rigione, Som, Foglio (G). Espulsi: 8’ st Som (G). Spettatori: 4.515.
Reggina-Empoli 0-3 (0-1) Data: 30-12-2012 – Ore: 12.30 REGGINA (3-5-2): Baiocco 5; Adejo 5, Freddi 5, Lucioni 5; Melara 5 (30’ st Campagnacci 5,5), Bombagi 5 (13’ st Sarno 5), Castiglia 5, Rizzo 5, Rizzato 6; Fischnaller 5,5 (20’ st Comi 5), Ceravolo 5. Allenatore: Dionigi 5. EMPOLI (4-3-1-2): Pelagotti 6; Laurini 6, Tonelli 6, Regini 6, Hysaj 6; Moro 6,5, Valdifiori 6, Croce 6 (32’ st Signorelli 6); Saponara 6,5; Tavano 7 (38’ st Mchedlidze ng), Maccarone 6,5 (44’ st Romeo ng). Allenatore: Sarri 7. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. Reti: 30’ pt Tavano rig.; 24’ st Tavano, 42’ Maccarone. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Adejo, Comi (R); Laurini (E). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.614.
Sassuolo-Cesena 5-0 (1-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 SASSUOLO (4-3-3): Pomini 7; Gazzola 6, Bianco 6,5, Marzorati 6, Longhi 6; Bianchi 7, Magnanelli 6,5, Missiroli 7,5; Troianiello 7 (31’ st Masucci 6,5), Boakye 7 (26’ st Pavoletti 6), Catellani 8 (31’ st Berardi 6,5). Allenatore: Di Francesco 7,5. CESENA (5-3-2): Ravaglia 5; Ceccarelli 5, Comotto 5,5, Tonucci 5,5, Caldirola 5, Consolini 6 (10’ st D’Alessandro 5); Gessa 5,5 (15’ st Tabanelli 6), Meza Colli 6, Djokovic 5; Defrel 5 (1’ st Rodriguez 6), Succi 5,5. Allenatore: Bisoli 5. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. Reti: 17’ pt Boakye; 2’ st Troianiello, 19’ Bianchi, 33’ Berardi, 45’ Masucci rig. Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Magnanelli, Catellani (S); Ceccarelli, Gessa, Succi (C). Espulsi: 45’ st Ceccarelli (C). Spettatori: 4.064.
Ternana-Pro Vercelli 4-2 (3-0) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 TERNANA (3-5-2): Brignoli 6; Ciofani 6 (31’ st Ferraro ng), Fazio 6, Lauro 6; Dianda 6,5, Carcuro 6, Miglietta 6, Ragusa 6, Vitale 7; Litteri 7 (13’ st Dumitru 5,5), Alfageme 6 (43’ st Sinigaglia ng). Allenatore: Toscano 6,5. PRO VERCELLI (5-3-2): Valentini 5,5; Germano 6, Masi 5 (22’ st Bencivenga 6), Modolo 5,5, Cosenza 5, Cancellotti 5,5 (1’ st Casoli 5,5); Espinal 5, Caridi 5 (1’ st Zigoni 5,5), Scavone 5,5; De Silvestro 5,5, Tiribocchi 5. Allenatore: Camolese 5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 5,5. Reti: 30’ pt Alfageme (T), 41’ Litteri (T), 43’ Vitale (T); 11’ st Tiribocchi (P) rig., 17’ Vitale (T) rig., 27’ Zigoni (P). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ciofani, Dianda (T); Masi, Modolo, Cosenza, Cancellotti (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.497.
Verona-Modena 3-1 (1-1) Data: 30-12-2012 – Ore: 18.00 VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 5,5, Crespo 6; Jorginho 6,5, Bacinovic 6,5 (23’ st Albertazzi 6), Hallfredsson 6; Rivas 5,5 (14’ st Grossi 6), Cacia 7 (44’ st Cocco ng), Carrozza 7. Allenatore: Mandorlini 7. MODENA (4-4-2): Colombi 6; Gozzi 6, Andelkovic 5,5, Zoboli 5,5, Perna 5,5; Nardini 6 (20’ st Pagano 5,5), Moretti 6,5 (35’ st Signori ng), Osuji 6, Lazarevic 6,5; Ardemagni 5,5, Greco 5,5 (1’ st Stanco 5). Allenatore: Marcolin 6. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: 3’ pt Maietta (V) aut., 8’ Cacia (V); 19’ st Cacia (V), 30’ Jorginho (V). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Maietta, Bacinovic (V); Moretti, Osuji, Ardemagni, Greco (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.423.
Vicenza-Spezia 2-3 (0-2) Data: 30-12-2012 – Ore: 15.00 VICENZA (4-3-3): Coser 5,5; Brighenti 6, Martinelli 6, Pisano 5,5, Di Matteo 5 (1’ st Laczko 6); Padalino 6, Giandonato 6, Castiglia 6; Semioli 6 (18’ st Malonga 6), Giacomelli 5,5, Pinardi 6 (6’ st Plasmati 5,5). Allenatore: Breda 5. SPEZIA (4-3-1-2): Iacobucci 6,5; Piccini 6, Benedetti 6, Goian 6, Madonna ng (4’ pt Mario Rui 6); Bovo 6,5, Porcari 7, Mandorlini 6; Crisetig 6 (5’ st Di Gennaro 6); Antenucci 6 (43’ st Pasini ng), Okaka 6,5. Allenatore: Serena 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6,5. Reti: 26’ pt Porcari (S), 45’ Benedetti (S); 13’ st Martinelli (V), 14’ Di Gennaro (S), 38’ Malonga (V) rig. Recupero: 10 minuti (5’ pt + 5’ st). Ammoniti: Brighenti, Pisano, Giandonato (V); Piccini, Bovo, Porcari, Antenucci (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.159.
Squadra Pt. G V N P Sassuolo 51 22 16 3 3 47 22 14 5 3 Livorno 43 22 12 7 3 Verona Empoli (-1) 33 22 9 7 6 Modena (-2) 32 22 9 7 6 Brescia 31 21 7 10 4 Juve Stabia 30 22 8 6 8 (-2) Padova 30 22 8 8 6 Varese (-1) 30 20 8 7 5 Cittadella 30 22 8 6 8 28 22 7 7 8 Spezia Ascoli (-1) 28 22 8 5 9 Ternana 25 22 6 7 9 24 22 8 7 7 Bari (-7) Novara (-4) 22 22 7 5 10 Reggina (-3) 22 22 6 7 9 Crotone (-2) 22 22 6 6 10 Lanciano 22 22 4 10 8 21 22 4 9 9 Cesena 19 22 3 10 9 Vicenza Pro Vercelli 15 22 4 3 15 Grosseto (-6) 11 21 3 8 10 MARCATORI 14 reti: Sansovini (Spezia)
82 calcio2000 MAR 2013
Gf Gs 46 15 45 29 35 18 38 35 30 24 31 23 34 32 28 27 23 23 26 29 30 31 29 30 23 26 32 27 28 26 20 27 20 30 19 30 23 40 25 32 19 40 22 32
serie bwin 23ª GIORNATA - 26 GENNAIO 2013 Bari-Ascoli 0-1 (0-1) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 BARI (3-4-3): Lamanna 6; Ceppitelli 5,5, Dos Santos 5, Polenta 5; Defendi 6, De Falco 5,5, Romizi 5,5 (1’ st Fedato 5,5), Aprile 6 (19’ st Galano 6); Tallo 6 (28’ st Iunco ng), Caputo 6, Bellomo 6,5. Allenatore: Torrente 5,5. ASCOLI (3-5-2): Maurantonio 7; Prestia 6, Peccarisi 6,5, Ricci 6; Scalise 6, Capece 6 (19’ st Conocchioli 6), Russo 6, Fossati 6,5, Pasqualini 6; Zaza 7, Feczesin 6 (35’ st Soncin ng). Allenatore: Silva 7. Arbitro: Roca di Foggia 6,5. Reti: 15’ pt Zaza. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ceppitelli, Polenta (B); Maurantonio, Russo (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.216.
Cesena-Vicenza 3-1 (2-1) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 CESENA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Consolini 6, Volta 6, Tonucci 7, Dallamano 6 (6’ st Morero 6); Parfait 6, Coppola 6,5; Defrel 6 (16’ st Tabanelli 6), Succi 7, D’Alessandro 6,5 (40’ st Meza Colli ng); Granoche 6,5. Allenatore: Bisoli 6,5. VICENZA (4-3-3): Pinsoglio 6; Martinelli 5,5 (30’ st Bellazzini 5,5), Camisa 5,5, Milanovic 6, Di Matteo 6; Padalino 5,5 (11’ st Giacomelli 5,5), Cinelli 6, Castiglia 6 (23’ st Malonga 6); Semioli 6, Bojinov 5,5, Pinardi 6. Allenatore: Breda 5,5. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. Reti: 18’ pt Pinardi (V), 25’ Granoche (C), 28’ Tonucci (C); 30’ st Succi (C). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Coppola, Granoche (C); Padalino (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.290.
Crotone-Sassuolo 2-1 (2-1) Data: 25-01-2013 – Ore: 20.45 CROTONE (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 7, Vinetot 7, Ligi 6,5, Migliore 6,5; Matute 6,5, Galardo 6, Eramo 7; Gabionetta 6 (36’ st Pettinari ng), Ciano 6,5 (30’ st Mazzotta ng), De Giorgio 7 (48’ st Abruzzese ng). Allenatore: Drago 7. SASSUOLO (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 5, Bianco 5,5, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 5,5 (45’ st Chibsah ng), Magnanelli 7, Missiroli 7; Troianiello 5,5 (9’ st Berardi 6), Masucci 6, Catellani 5 (30’ st Troiano ng). Allenatore: Di Francesco 6. Arbitro: Nasca di Bari 6,5. Reti: 13’ pt De Giorgio (C), 28’ Eramo (C), 35’ Missiroli (S). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Galardo, Eramo (C); Berardi (S). Espulsi: 46’ st Galardo (C). Spettatori: 3.786.
Empoli-Novara 0-2 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 5, Tonelli 6, Regini 6,5, Hysaj 6; Moro 6 (35’ st Mchedlidze 5,5), Valdifiori 6, Croce 6 (20’ st Casoli 6); Saponara 5; Tavano 6, Maccarone 5. Allenatore: Sarri 5,5. NOVARA (4-3-3): Bardi 7; Colombo 6, Perticone 6, Lisuzzo 7, Alhassan 6; Marianini 6 (23’ st Parravicini 6), Pesce 6, Fernandes 6; Gonzalez 7, Mehmeti 5,5 (3’ st Rubino 6), Lepiller 6,5 (33’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 6. Reti: 24’ st Lepiller, 48’ Lazzari. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Perticone, Pesce (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.506.
Grosseto-Cittadella 3-1 (1-1) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 GROSSETO (5-3-2): Lanni 7; Donati 6, Padella 6, Iorio 6, Barba 6 (17’ st Feltscher 6), Calderoni 6; Crimi 6,5, Obodo 6, Jadid 5 (26’ st Falzerano ng); Piovaccari 7 (37’ st Mancino ng), Lupoli 6. Allenatore: Menichini 6,5. CITTADELLA (4-3-3): Cordaz 6; Ciancio 6, Sosa 6, Martinelli 6, Biraghi 6 (36’ st Coly ng); Busellato 6, Baselli 6 (36’ st Martignago ng), Schiavon 6; Di Roberto 6,5, Di Carmine 6, Vitofrancesco 6 (21’ st Di Nardo 5,5). Allenatore: Foscarini 5,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. Reti: 32’ pt Di Roberto (C), 40’ Padella (G); 10’ st Piovaccari (G), 32’ Lupoli (G) rig. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Padella, Barba (G); Biraghi, Busellato, Schiavon (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 1.463.
Juve Stabia-Brescia 0-0 (0-0) Data: 28-01-2013 – Ore: 20.45 JUVE STABIA (4-4-2): Nocchi 6; Baldanzeddu 6, Figliomeni 6, Murolo 6, Dicuonzo 6; Verdi 6 (29’ st Acosty 6), Jidayi 6, Caserta 6, Zito 6; Mbakogu 5 (13’ st Mezavilla 6), Cellini 6 (32’ st Improta ng). Allenatore: Braglia 6. BRESCIA (4-3-1-2): Arcari 6; Zambelli 6, Caracciolo Ant. 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Lasik 6, Budel 5,5, Bouy 6; Saba 6 (27’ st Scaglia 6); Mitrovic 5 (24’ st Caracciolo And. 6), Corvia 5,5. Allenatore: Calori 6. Arbitro: Giancola di Vasto 5. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Acosty, Caserta, Zito (J); Zambelli, Caldirola (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.719.
Modena-Ternana 1-2 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 MODENA (4-2-4): Colombi 6; Gozzi 5,5, Zoboli 6, Perna 5,5, Gulan 5; Osuji 5 (38’ st Sturaro ng), Signori 6; Lazarevic 6, Ardemagni 6, Greco 6 (23’ st Stanco 5), Piscitella 6 (16’ st Pagano 5,5). Allenatore: Marcolin 5,5. TERNANA (3-5-2): Brignoli 6; Ferraro 6, Brosco 6, Lauro 6; Fazio 5,5, Carcuro 6, Miglietta 6,5, Ragusa 7, Vitale 6 (35’ pt Scozzarella 6,5); Ceravolo 5 (29’ st Litteri 7), Alfageme 6. Allenatore: Toscano 7. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. Reti: 36’ st Litteri (T), 41’ Ardemagni (M) rig., 49’ Litteri (T) rig. Recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Stanco (M); Fazio, Miglietta (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.437.
Padova-Livorno 0-0 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 PADOVA (4-3-3): Silvestri 6; Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 6, Piccinni 6; Zé Eduardo 6, Iori 6,5, Renzetti 6,5; Cutolo 6,5 (27’ st Babacar 6), Jelenic 5,5 (27’ st De Vitis 6), Farias 7 (34’ st Raimondi ng). Allenatore: Colomba 6,5. LIVORNO (4-3-1-2): Fiorillo 7; Ceccherini 6 (44’ st Salviato ng), Bernardini 6, Emerson 6, Lambrughi 6; Schiattarella 6, Gentsoglou 5,5, Gemiti 5,5 (34’ st Duncan ng); Belingheri 5,5 (7’ st Siligardi 5); Dionisi 5, Paulinho 5. Allenatore: Nicola 5,5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Rispoli (P); Ceccherini (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.348.
Pro Vercelli-Reggina 0-0 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 PRO VERCELLI (4-4-2): Valentini 6; Modolo 6, Abbate 7, Borghese 7, Sini 6; Erpen 6,5 (41’ st De Paula ng), Rosso 6, Scavone 6, Cristiano 6 (39’ st Germano ng); Iemmello 6 (30’ st De Silvestro 6), Tiribocchi 5. Allenatore: Braghin 6. REGGINA (3-5-2): Baiocco 6; Adejo 6, Freddi 7, Lucioni 6 (22’ pt Di Bari 6); D’Alessandro 6, Armellino 6, Barillà 6, Colucci 6, Rizzato 6; Campagnacci 6 (18’ st Fischnaller 6), Di Michele 7 (37’ st Comi ng). Allenatore: Dionigi 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 5. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Modolo, Borghese, Rosso, Scavone, Cristiano, Iemmello (P); Rizzato (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.971.
Spezia-Verona 0-1 (0-0) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 SPEZIA (3-5-2): Guarna 6; Pasini 6, Goian 6,5, Romagnoli 5; Mario Rui 6,5, Porcari 6, Musacci 6 (41’ st Okaka ng), Sammarco 6 (30’ st Bovo 6), Garofalo 6; Di Gennaro 6 (1’ st Antenucci 5), Sansovini 5. Allenatore: Atzori 6. VERONA (4-2-3-1): Rafael 6; Cacciatore 6, Ceccarelli 6, Moras 6,5, Agostini 6; Bacinovic 6, Hallfredsson 7; Gomez 6 (26’ st Rivas 6, 44’ st Bianchetti ng), Sgrigna 6, Martinho 6 (22’ st Jorginho 6); Cacia 7,5. Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. Reti: 36’ st Cacia. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ceccarelli, Martinho (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.253.
Varese-Lanciano 1-2 (0-1) Data: 26-01-2013 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bressan 5,5; Fiamozzi 4, Pucino 5, Rea 5,5, Grillo 5; Zecchin 5 (1’ st Oduamadi 6), Kone 5,5 (23’ st Filipe 5,5), Corti 5, Scapuzzi 5,5 (13’ st Martinetti 6); Ebagua 6,5, Neto Pereira 6. Allenatore: Castori 5. LANCIANO (4-3-3): Leali 6; Almici 6, Rosania 6, Amenta 7, Mammarella 6,5; Vastola 6, Minotti 6, Volpe 7; Piccolo 6 (27’ st Fofana 6), Falcinelli 7, Turchi 7. ng. Allenatore: Gautieri 7. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. Reti: 44’ pt Turchi (L); 30’ st Ebagua (V), 41’ Volpe (L) rig. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pucino, Grillo (V); Almici, Mammarella, Vastola, Minotti, Volpe, Turchi (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.331.
Squadra Pt. G V N P Gf Gs Sassuolo 51 23 16 3 4 47 17 Livorno 48 23 14 6 3 45 29 Verona 46 23 13 7 3 36 18 Varese (-1) 36 23 10 7 6 31 27 Empoli (-1) 33 23 9 7 7 38 37 Brescia 32 23 7 11 5 33 26 Modena (-2) 32 23 9 7 7 31 26 Juve Stabia 31 23 8 7 8 34 32 Padova (-2) 31 23 8 9 6 28 27 Ascoli (-1) 31 23 9 5 9 30 30 Cittadella 30 23 8 6 9 27 32 Spezia 28 23 7 7 9 30 32 Ternana 28 23 7 7 9 25 27 (-4) Novara 25 23 8 5 10 30 26 (-2) Crotone 25 23 7 6 10 22 31 Lanciano 25 23 5 10 8 21 31 Bari (-7) 24 23 8 7 8 32 28 Reggina (-2) 24 23 6 8 9 20 27 Cesena 24 23 5 9 9 26 41 Vicenza 19 23 3 10 10 26 35 Pro Vercelli 16 23 4 4 15 19 40 Grosseto (-6) 14 23 4 8 11 25 37 MARCATORI 14 reti: Sansovini (Spezia); Cacia (Verona, 3 rig.)
calcio2000 83 MAR 2013
IL rendimento SQUADRA per squadra ASCOLI media pr. Maurantonio 7 1 Zaza 6,35 21 Loviso 6,12 18 Soncin 6,09 13 Peccarisi 6,05 19 Scalise 6 21 Fossati 6 19 Conocchioli 6 6 Guarna 5,98 22 Di Donato 5,97 19 Russo 5,97 18 Ricci 5,93 22 Feczesin 5,93 20 Capece 5,88 17 Faisca 5,83 21 Pasqualini 5,76 21 Giallombardo 5,75 4 Prestia 5,72 10 Morosini 5,72 10 Drame 5,71 9 Falconieri 5,5 1 Hanine 5,25 2 BARI Bellomo Lamanna Galano Fedato Sciaudone Caputo Iunco Romizi Filkor De Falco Altobello Aprile Tallo Albadoro Borghese Ceppitelli Dos Santos Polenta Grandolfo Visconti Rivaldo Defendi Sabelli Ristovski Ghezzal Partipilo
media
pr.
6,52 21 6,26 23 6,24 20 6,2 11 6,16 19 6,14 21 6,07 16 6 19 6 10 6 4 6 3 6 3 6 1 5,93 9 5,91 13 5,89 19 5,89 19 5,84 22 5,83 6 5,83 4 5,83 3 5,75 19 5,75 18 5,6 12 5,5 2 5 1
BRESCIA media pr. Arcari 6,34 22 Finazzi 6,33 4 Salamon 6,26 21 Zambelli 6,25 22 Budel 6,24 21 Saba 6,21 14 Caracciolo And. 6,11 19 Bouy 6,09 16 6,06 19 Scaglia Daprelà 6 19 Rossi 6 15 Picci 6 12 Martina Rini 6 6 Caldirola 6 2 Cragno 6 1 Feczesin 6 1 5,97 19 Corvia 5,9 21 De Maio Lasik 5,9 20 Stovini 5,77 13 Caracciolo Ant. 5,7 10 Mitrovic 5,69 11 5,5 1 Sodinha 5 1 Nana CESENA media pr. Coppola 6,5 1 Granoche 6,5 1 Belardi 6,27 15 Rodriguez 6,08 6 Consolini 6 3 Campagnolo 6 1 Volta 6 1 Dallamano 6 1 Comotto 5,92 19 D’Alessandro 5,84 19
84 calcio2000 MAR 2013
Succi Gessa Defrel Lapadula Iori Parfait Morero Tabanelli Brandao Graffiedi Meza Colli Ravaglia Tonucci Caldirola Djokovic Rossi Ceccarelli Favalli Bamonte
5,82 20 5,81 16 5,78 22 5,71 9 5,69 16 5,69 9 5,68 11 5,67 14 5,67 12 5,63 16 5,63 14 5,63 8 5,62 14 5,61 18 5,59 18 5,57 15 5,53 17 5,5 3 5,5 2
CITTADELLA media pr. Gasparetto 6,21 7 Schiavon 6,19 17 Baselli 6,18 21 6,17 23 Di Roberto Biraghi 6,17 21 Coly 6,14 14 Di Carmine 6,13 21 Vitofrancesco 6,11 20 Paolucci 6,11 17 6,09 11 Giannetti Maah 6,04 15 Bellazzini 6 8 6 5 Perna De Vito 6 4 Sosa 5,98 21 Cordaz 5,93 23 5,93 21 Pellizzer 5,88 15 Ciancio 5,88 5 Di Nardo Martinelli 5,83 11 Martignago 5,75 7 Busellato 5,72 14 CROTONE Del Prete Concetti Gabionetta Galardo Addae Torromino Maiello Vinetot Mazzotta Eramo De Giorgio Pettinari Abruzzese Ciano Correia Caglioni Migliore Matute Calil Checcucci Ligi
media
pr. 7 1 6,39 9 6,3 20 6,11 22 6,07 10 6,05 12 6,03 20 6,03 18 6,03 18 6,02 22 6 20 5,94 21 5,93 23 5,89 20 5,89 9 5,86 14 5,82 11 5,77 15 5,75 20 5,75 7 5,75 4
EMPOLI media pr. Saponara 6,58 19 Tavano 6,35 17 Moro 6,3 22 Maccarone 6,3 20 Hysaj 6,29 14 Pucciarelli 6,25 9 Bassi 6,19 13 Valdifiori 6,15 20 Croce 6,15 14 Pratali 6,07 14 Signorelli 6 15 Accardi 6 2 Pelagotti 6 1 Casoli 6 1 Regini 5,96 23 Camillucci 5,92 10 Mchedlidze 5,92 9 Dossena 5,89 9 Tonelli 5,88 21 Ferreira 5,88 4 Laurini 5,87 19
Spinazzola Cristiano Cori Romeo Lazzari Shekiladze
5,83 7 5,75 12 5,57 8 5,5 7 5,5 1 5,33 5
GROSSETO media pr. Piovaccari 7 1 Lanni 6,42 13 Celjak 6,17 3 6,1 20 Sforzini Bremec 6,1 10 Bonanni 6,04 14 Obodo 6 20 Olivi 6 11 Feltscher 6 1 Iorio 5,97 15 Crimi 5,95 13 Quadrini 5,95 12 5,93 7 Ronaldo Calderoni 5,9 17 Foglio 5,9 16 Som 5,9 11 Curiale 5,9 7 Delvecchio 5,88 13 5,88 12 Barba 5,82 15 Antonazzo Padella 5,78 17 Lupoli 5,78 17 Lanzafame 5,77 16 5,75 10 Rigione 5,75 3 Asante Esposito 5,75 3 5,67 13 Jadid 5,58 13 Donati Falzerano 5,5 4 JUVE STABIA media pr. Caserta 6,47 18 Nocchi 6,27 13 Acosty 6,24 19 Mbakogu 6,23 12 Erpen 6,19 13 Mezavilla 6,18 20 Danilevicius 6,18 16 Improta 6,17 14 Genevier 6,03 19 Murolo 6 13 Agyei 6 9 Gorzegno 6 9 Doninelli 6 2 Vinci 6 2 Verdi 6 1 Scognamiglio 5,97 18 Jidayi 5,94 11 Baldanzeddu 5,92 18 Figliomeni 5,9 15 Cellini 5,88 14 Seculin 5,85 10 Bruno 5,82 13 Dicuonzo 5,79 19 Zito 5,72 9 Maury 5,64 14 LANCIANO media pr. Leali 6,55 20 Aridità 6,5 1 Amenta 6,19 16 Casadei 6,17 4 Mammarella 6,14 22 Minotti 6,1 13 Paghera 6,04 16 Almici 6,04 13 Di Cecco 6,03 20 Turchi 6 19 D’Aversa 6 6 Ceccarelli 6 3 Piccolo 6 1 Vastola 5,97 17 Falcone 5,94 10 Aquilanti 5,93 22 Fofana 5,93 20 Pepe 5,83 11 Volpe 5,82 22 Testardi 5,79 9 Scrosta 5,79 7 Falcinelli 5,76 21 Zeytulaev 5,75 5
Hottor 5,75 3 Rosania 5,72 10 Marceta 5,5 3 Bacchetti 5 2 Gouano 4 1 LIVORNO media pr. Siligardi 6,56 18 Fiorillo 6,53 16 Paulinho 6,41 22 6,4 21 Luci Schiattarella 6,26 17 Emerson 6,25 22 Prutsch 6,25 4 Ceccherini 6,19 13 6,17 6 Meola Bigazzi 6,17 4 Belingheri 6,16 19 Mazzoni 6,13 8 6,07 23 Gemiti Gentsoglou 6 18 Dionisi 5,91 18 Piccolo 5,88 8 Bernardini 5,87 23 Lambrughi 5,84 20 5,83 21 Salviato Dell’Agnello 5,83 8 Molinelli 5,5 5 Remedi 4,75 4 MODENA media pr. Ardemagni 6,33 21 Lazarevic 6,32 20 Dalla Bona 6,18 14 Moretti 6,1 16 Colombi 6,08 19 Zoboli 6,02 21 William 6 8 Manfredini 6 5 Sturaro 6 4 Minarini 6 3 Piscitella 6 1 Perna 5,98 22 Greco 5,95 11 Signori 5,94 19 Stanco 5,93 20 Gozzi 5,92 19 Nardini 5,89 14 Surraco 5,85 17 Andelkovic 5,81 16 Osuji 5,8 15 Carini 5,8 5 Gulan 5,78 9 Pagano 5,63 18 Ciaramitaro 5,5 3 NOVARA media pr. Gonzalez 6,24 23 Bardi 6,15 20 Parravicini 6,08 7 Barusso 6,05 11 Marianini 6,03 20 Alhassan 6,03 17 Buzzegoli 6 17 Ludi 6 15 Kosicky 6 3 Colombo 6 1 Faragò 5,93 9 Perticone 5,92 13 Rubino 5,9 11 Mehmeti 5,87 16 Bastrini 5,86 14 Pesce 5,84 16 Lepiller 5,83 14 Lisuzzo 5,76 17 Del Prete 5,75 15 Fernandes 5,75 3 Ghiringhelli 5,72 17 Motta 5,7 5 Baclet 5,7 5 Lazzari 5,61 19 Piovaccari 5,33 10 Alborno 5 3 PADOVA Iori Cuffa Viviani Silvestri
media
pr.
6,5 1 6,44 8 6,22 9 6,2 6
Raimondi Farias Cutolo Piccioni Babacar Pelizzoli Rispoli Renzetti Anania Zé Eduardo Trevisan Legati Piccinni De Vitis Cionek Galli Franco Feltscher Jelenic Nwankwo Granoche
6,19 12 6,13 21 6,08 21 6,03 16 6 5 6 1 5,96 14 5,95 22 5,92 19 5,9 22 5,89 19 5,89 18 5,88 5 5,85 15 5,83 20 5,81 10 5,75 7 5,75 6 5,67 9 5,62 14 5,58 19
PRO VERCELLI media pr. Abbate 7 1 Borghese 7 1 Erpen 6,5 1 Iemmello 6,11 17 6,09 22 Valentini De Silvestro 6,05 13 Fabiano 6,04 14 6 10 Modolo Casoli 6 10 6 3 Calvi Miranda 6 1 Cristiano 6 1 5,97 16 Scaglia Appelt 5,96 12 5,92 13 Scavone Bencivenga 5,88 13 5,86 22 Espinal 5,83 9 Rosso 5,79 17 Caridi 5,79 12 Sini Germano 5,79 9 Di Piazza 5,78 10 Masi 5,75 14 5,75 3 De Paula Zigoni 5,73 11 Ranellucci 5,69 18 5,67 6 Marconi 5,64 11 Cosenza 5,53 19 Tiribocchi 5,41 12 Cancellotti Carraro 5 1 REGGINA media pr. Di Michele 7 1 Sarno 6,11 18 Ceravolo 6,03 21 Comi 6 20 Rizzato 6 17 Freddi 6 12 Colucci 6 1 Barillà 5,98 20 Ely 5,92 12 Hetemaj 5,91 12 Melara 5,89 20 Armellino 5,89 18 Adejo 5,88 21 Campagnacci 5,88 5 Baiocco 5,86 22 Rizzo 5,84 17 D’Alessandro 5,82 12 Bergamelli 5,81 8 Castiglia 5,8 5 Fischnaller 5,75 20 Viola 5,75 6 Di Bari 5,71 14 Lucioni 5,55 11 Louzada 5,5 1 Bombagi 5,25 7 Facchin 5 1 SASSUOLO Boakye Missiroli Valeri Magnanelli Terranova
media
pr. 6,59 18 6,54 23 6,33 3 6,32 22 6,26 21
serie bwin Pomini 6,24 23 Catellani 6,24 21 Berardi 6,24 19 Troianiello 6,2 16 Bianchi 6,19 17 Bianco 6,18 20 Chibsah 6,18 16 Longhi 6,09 22 6,09 16 Troiano Gazzola 6,08 18 Marzorati 6 9 Masucci 6 8 Laverone 6 7 5,96 21 Pavoletti Frascatore 5,75 2 SPEZIA media pr. Iacobucci 6,41 17 Sansovini 6,24 22 Madonna 6,21 13 6,09 17 Di Gennaro Bovo 6,05 20 Okaka 6 21 Guarna 6 1 Musacci 6 1 5,97 18 Porcari 5,96 14 Mandorlini Goian 5,93 15 Sammarco 5,88 17 5,86 8 Lollo Schiavi 5,8 11 5,79 14 Piccini Crisetig 5,75 10 5,72 17 Benedetti 5,7 22 Garofalo Antenucci 5,7 20 5,7 5 Russo Mario Rui 5,64 10 Pichlmann 5,58 12 5,56 10 Pasini Romagnoli 5 1 TERNANA media pr. Lauro 7,88 16 Vitale 7,4 21 Scozzarella 6,5 1 Ambrosi 6,25 14 Nolè 6,18 19 Dianda 6,12 21 Miglietta 6,08 21 Meccariello 6,08 6 Brignoli 6,06 9
Ciofani Di Deo Ferraro Carcuro Gotti Litteri Fazio Botta Ragusa Brosco Sinigaglia Pisacane Dumitru Maniero Alfageme Ceravolo
6,06 8 6,05 10 6 18 6 16 6 1 5,95 19 5,87 15 5,85 13 5,84 19 5,82 11 5,8 10 5,79 7 5,69 15 5,67 10 5,66 20 5 1
VARESE media pr. Oduamadi 6,5 3 Neto Pereira 6,43 15 Nadarevic 6,35 18 6,32 17 Ebagua Zecchin 6,17 21 Carrozzieri 6,09 11 Martinetti 6,08 14 Rea 6,06 17 Damonte 6,03 15 6 7 Tripoli Scapuzzi 6 2 De Luca 6 1 Struna 6 1 Bressan 5,92 19 5,92 19 Corti Kone 5,92 19 5,9 11 Momenté 5,88 13 Filipe Bastianoni 5,88 4 5,83 7 Lazaar Grillo 5,81 22 Fiamozzi 5,81 13 5,8 11 Eusepi 5,78 18 Troest 5,78 11 Kink Pucino 5,72 18 VERONA Rafael Martinho Cacia Laner Hallfredsson Jorginho
media
pr. 6,43 21 6,41 16 6,28 21 6,19 17 6,18 20 6,16 22
Maietta 6,1 21 Albertazzi 6,1 7 Moras 6,05 22 6,04 17 Rivas Cocco 6 11 Carrozza 6 10 Ceccarelli 6 5 Fatic 6 4 Nicolas 6 2 Agostini 6 1 Sgrigna 6 1 Gomez 5,98 20 5,96 12 Bacinovic 5,95 20 Cacciatore Bojinov 5,95 14 Grossi 5,86 16 Crespo 5,78 10 Abbate 5,75 9 Bjelanovic 5 1 VICENZA media pr. Gavazzi 6,25 10 Gentili 6,25 4 Pinsoglio 6,15 20 6,15 18 Pinardi Padalino 6,07 14 Giandonato 6,04 13 Castiglia 6,02 22 6 3 Coser Laczko 6 2 Cavion 6 1 Milanovic 6 1 Cinelli 6 1 5,97 18 Giacomelli Semioli 5,97 16 5,91 16 Plasmati Malonga 5,9 21 5,89 9 Misuraca 5,88 20 Di Matteo Brighenti 5,86 18 5,82 15 Pisano Mustacchio 5,79 14 Martinelli 5,78 18 5,7 10 Giani 5,68 17 Camisa Maiorino 5,6 9 Danti 5,5 2 5,5 1 Baclet Bellazzini 5,5 1 5,5 1 Bojinov 5,33 3 Youssou Lo Minesso 5,25 3
Recupero 19ª giornata Varese-Grosseto sospesa al 37’ st (3-0) Data: 15-12-2012 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bressan 6; Fiamozzi 6, Carrozzieri 7, Rea 6, Grillo 6; Zecchin 6,5, Damonte 7,5, Filipe 6 (27’ st Kone ng), Nadarevic 7; Martinetti 7 (19’ st Neto Pereira 6), Ebagua 6. Allenatore: Castori 7. GROSSETO (4-3-1-2): Lanni 6; Antonazzo 5, Olivi 5, Iorio 5, Som 5 (31’ st Bonanni ng); Obodo 5 (45’ pt Foglio 5,5), Ronaldo 5,5, Crimi 5; Jadid 5 (9’ st Lanzafame 6); Lupoli 5, Sforzini 5. Allenatore: Magrini 5. Arbitro: Castrignanò di Roma 4,5. Reti: 19’ e 42’ pt Damonte; 2’ st Martinetti. Recupero: 2’ (pt). Ammoniti: Fiamozzi, Carrozzieri, Martinetti (V); Olivi, Jadid, Sforzini (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.106. Varese-Grosseto 4-0 (prosecuzione dal 37’ st) Data: 19-01-2013 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bressan; Pucino, Troest, Rea, Grillo (44’ st Lazaar); Kink, Kone, Corti, Oduamadi; Ebagua, Neto Pereira. Allenatore: Castori. GROSSETO (4-4-2): Lanni; Donati, Padella, Iorio, Calderoni; Falzerano, Asante, Crimi, Quadrini; Lupoli, Sforzini. Allenatore: Menichini. Arbitro: Castrignanò di Roma. Reti: 43’ st Ebagua. Recupero: 3 minuti (st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno.
Recupero 21ª giornata Varese-Brescia 3-2 (1-2) Data: 22-01-2013 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bressan 6; Pucino 5 (26’ st Martinetti 7), Troest 7, Rea 6,5, Grillo 5; Zecchin 6, Corti 7, Kone 6 (32’ st Scapuzzi 6,5), Lazaar 6 (1’ st Oduamadi 7); Neto Pereira 7, Ebagua 6. Allenatore: Castori 7. BRESCIA (4-3-1-2): Arcari 5; Zambelli 6, Salamon 6, De Maio 5, Daprelà 6; Lasik 6, Budel 6,5, Bouy 5,5; Saba 6 (45’ pt Caldirola 6); Corvia 6,5 (36’ st Picci ng), Mitrovic 7 (17’ st Caracciolo And. 5). Allenatore: Calori 6. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. Reti: 1’ pt Corvia (B), 15’ Troest (V), 25’ Mitrovic (B); 40’ st Martinetti (V), 42’ Oduamadi (V). Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Troest, Rea, Corti, Ebagua (V); De Maio, Budel, Bouy, Saba, Mitrovic (B). Espulsi: 43’ pt De Maio (B). Spettatori: 3.275.
I Migliori mARCATORI SQUADRA per squadra ASCOLI Zaza Soncin Feczesin
gol casa fuori rig.
BARI Caputo Bellomo Galano Ceppitelli Fedato
gol casa fuori rig.
12 5 7 – 5 3 2 1 4 3 1 –
9 4 5 3 6 4 2 – 4 3 1 – 3 1 2 – 3 2 1 –
BRESCIA gol casa fuori rig. Corvia 7 4 3 1 Caracciolo And. 6 3 3 2 Daprelà 3 2 1 – Salamon 3 1 2 – CESENA Succi Defrel Graffiedi Rodriguez
gol casa fuori rig.
CITTADELLA Di Roberto Giannetti Di Carmine Schiavon
gol casa fuori rig.
10 3 7 2 3 3 – – 3 2 1 2 3 2 1 –
7 3 4 3 5 1 4 – 4 3 1 – 3 1 2 –
CROTONE Gabionetta Maiello
gol casa fuori rig.
EMPOLI Tavano Saponara Maccarone Tonelli GROSSETO Sforzini Lupoli
gol casa fuori rig.
JUVE STABIA Danilevicius Caserta Improta Mbakogu Scognamiglio
gol casa fuori rig.
LANCIANO Mammarella Turchi
gol casa fuori rig.
LIVORNO Siligardi Paulinho Dionisi Belingheri
gol casa fuori rig.
(calciatori che hanno realizzato almeno 3 gol)
gol casa fuori rig.
gol casa fuori rig.
MODENA Ardemagni Lazarevic Signori Stanco
10 4 6 3 8 2 6 – 6 3 3 – 3 2 1 –
NOVARA Gonzalez Mehmeti
gol casa fuori rig.
PADOVA Farias Cutolo Raimondi
gol casa fuori rig.
8 8 – 2 3 2 1 –
10 7 3 2 4 3 1 1
7 2 5 – 5 3 2 – 3 2 1 – 3 3 – – 3 1 2 –
3 1 2 – 3 1 2 –
13 9 4 1 8 3 5 2 6 3 3 2 5 2 3 –
13 10 3 3 5 1 4 – 3 2 1 – 3 1 2 – 10 7 3 2 6 2 4 – 8 3 5 – 5 2 3 – 4 4 – –
PRO VERCELLI gol casa fuori rig. Tiribocchi 3 2 1 2 REGGINA Comi Ceravolo
gol casa fuori rig.
SASSUOLO Boakye Pavoletti Terranova Berardi Catellani Missiroli Bianchi Troianiello
gol casa fuori rig.
7 3 4 2 5 3 2 – 9 5 4 – 7 2 5 – 6 3 3 4 4 4 – – 4 2 2 – 4 1 3 – 3 1 2 – 3 2 1 –
SPEZIA Sansovini Di Gennaro Antenucci Okaka
gol casa fuori rig.
TERNANA Litteri Vitale Nolè
gol casa fuori rig.
14 10 4 – 6 3 3 4 3 1 2 – 3 1 2 –
6 2 4 1 6 6 – 1 4 2 2 –
VARESE gol casa fuori rig. Ebagua 10 8 2 2 Neto Pereira 5 3 2 – Kone 3 1 2 – Martinetti 3 3 – – VERONA Cacia Gomez Martinho
gol casa fuori rig.
VICENZA Malonga Castiglia Pinardi
gol casa fuori rig.
14 6 8 3 6 5 1 3 4 1 3 –
7 5 2 1 4 4 – – 4 3 1 3
calcio2000 85 MAR 2013
Prima DIVISIONE GIRONE A
GIRONE B 16ª Giornata – 6-01-2013
18ª Giornata – 6-01-2013 Andria-Nocerina 0-1
Carpi-Trapani 1-3 26’ pt Madonia (T) rig.; 15’ st Arma (C), 22’ Mancosu (T), 43’ Basso (T) rig.
37’ pt Evacuo.
Cremonese-Lecce 1-1
Barletta-Catanzaro 0-1
12’ pt Zappacosta (L); 11’ st Carlini (C) rig. Cuneo-Treviso 0-0 Feralpisalò-Pavia 0-3 5’ pt Beretta rig.; 26’ st Cesca, 30’ La Camera. Lumezzane-Reggiana 2-0 22’ pt Baraye; 36’ st Carlini. San Marino-Como 3-0 46’ pt Doumbia; 36’ e 49’ st Casolla. Sudtirol-AlbinoLeffe 1-1
15’ st Fioretti. Benevento-Perugia 0-1 37’ pt Ciofani. Carrarese-Frosinone 0-1 23’ pt Santoruvo. Gubbio-Sorrento 1-2 30’ pt Corsetti (S) rig.; 44’ st Musetti (S), 50’ Galabinov (G). Latina-Pisa 1-0
30’ pt Pesenti (A), 41’ Bassoli (S).
22’ pt Barraco.
Virtus Entella-Tritium 2-0
Paganese-Viareggio 1-1
16’ pt Cesar; 7’ st Rosso.
13’ st Scarpa (P) rig., 49’ Maltese (V).
HA RIPOSATO Portogruaro
Prato-Avellino 0-3
19ª Giornata – 13-01-2013
26’ pt Biancolino rig.; 31’ st Millesi, 48’ Herrera.
AlbinoLeffe-Cremonese 1-1 4’ pt Carlini (C) rig.; 21’ st Belotti A. (A). Lecce-Cuneo 2-0 6’ st Pià, 43’ Bogliacino rig. Pavia-Sudtirol 2-1 1’ st Cesca (P), 7’ Maritato (S), 18’ Statella (P). Portogruaro-Lumezzane 2-1 16’ pt Della Rocca (P); 14’ st Pintori (L), 19’ Della Rocca (P). Reggiana-Carpi 2-1 6’ pt Magliocchetti (R), 17’ Antonelli (R), 40’ Poli (C). Trapani-Feralpisalò 4-1 4’ pt Filippi (T), 14’ Abate (T), 25’ Pirrone (T), 28’ Abate (T), 43’ Montella (F).
17ª Giornata – 13-01-2013 Avellino-Carrarese 2-1 4’ pt D’Angelo (A), 11’ Mancuso (C), 16’ De Angelis (A). Catanzaro-Latina 1-3 20’ pt Agodirin (L); 29’ st Danilevicius (L), 41’ Ricciardi (L), 43’ Masini (C). Frosinone-Gubbio 2-0 34’ pt Cesaretti; 12’ st Santoruvo. Nocerina-Prato 4-2 32’ pt De Liguori (N); 2’ st Mazzeo (N), 18’ Evacuo (N), 20’ Negro (N), 25’ Tiboni
Treviso-Virtus Entella 0-0
(P), 30’ Essabr (P) rig.
Tritium-San Marino 2-5
Perugia-Barletta 0-1
4’ pt Cogliati (T), 12’ Coda (S), 13’ Doumbia (S), 14’ Bortolotto E. (T), 33’ Poletti
35’ st Meduri.
(S) rig., 37’ Doumbia (S); 23’ st Capellini (S).
Pisa-Andria 1-0
HA RIPOSATO Como
24’ st Favasuli rig. 20ª Giornata – 20-01-2013
Carpi-Portogruaro 0-0
Sorrento-Paganese 0-0 Viareggio-Benevento 2-2
Como-Tritium 4-0 20’ pt Mendicino, 27’ Marchi, 38’ Mendicino; 33’ st Torregrossa. Cuneo-Reggiana 0-0 Feralpisalò-Cremonese 1-0 38’ st Ilari. Lumezzane-Pavia 2-0 22’ st Inglese, 39’ D’Ambrosio. San Marino-Lecce 3-1 5’ pt Capellini (S), 24’ Coda (S), 37’ Bogliacino (L); 20’ st Coda (S).
18ª Giornata – 20-01-2013 Andria-Frosinone 1-0 24’ pt Innocenti rig. Barletta-Pisa 1-0 4’ st Dezi. Benevento-Catanzaro 2-0
Treviso-Trapani 2-3
29’ pt Mancosu; 31’ st Germinale rig.
24’ pt Pagliarulo (Tra), 38’ Gambino (Tra); 30’ st Strizzolo (Tre), 35’ Madiotto
Carrarese-Sorrento 5-0
(Tre), 42’ Pacilli (Tra).
6’ pt Makinwa, 31’ Belcastro; 2’ e 7’ st Belcastro, 40’ Makinwa.
Virtus Entella-AlbinoLeffe 2-0
Gubbio-Perugia 2-3
12’ pt Staiti; 27’ st Russo rig.
1’ pt Galabinov (G) aut., 35’ Ciofani (P) rig.; 2’ st Caccavallo (G), 40’ Rantier (P),
HA RIPOSATO Sudtirol RECUPERO 15ª Giornata – 26-01-2013 San Marino-Feralpisalò 0-1 42’ st Montini.
Lumezzane-Tritium 5-2 16’ pt Inglese (L); 11’ e 13’ st Inglese (L), 15’ Teso (T), 34’ Cusaro (T), 35’ Kirilov
86 calcio2000 MAR 2013
Latina-Nocerina 1-1 9’ pt Mazzeo (N) rig., 24’ Barraco (L). Paganese-Avellino 4-1 44’ pt Angiulli (A); 13’ st Caturano (P), 24’ Scarpa (P), 31’ Caturano (P), 46’
RECUPERO 16ª Giornata – 26-01-2013
(L), 40’ Gallo (L).
46’ Baccolo (G).
Scarpa (P). Prato-Viareggio 3-0 12’ st Napoli rig.; 39’ rig. e 40’ st Tiboni.
LEGA PRO SECONDA DIVISIONE GIRONE A 18ª Giornata – 6-01-2013 Alessandria-Fano 2-0 13’ st Fanucchi, 22’ Rossi. Bassano-Santarcangelo 1-0 1’ pt Longobardi. Bellaria I.M.-Castiglione 1-2 40’ pt Talato (C); 9’ st Mariani (B), 16’ Ferrari (C). Giacomense-Monza 1-3 5’ st Valagussa (M), 15’ Puccio (M), 34’ Vita (M), 46’ Varricchio (G). Mantova-Forlì 2-1 6’ pt Franchi (M), 9’ Del Sante (M); 13’ st Petrascu (F). Milazzo-Casale 0-1 32’ pt Grieco. Rimini-Renate 0-1 5’ st Zanetti. Savona-Pro Patria 0-0 U. Venezia-Vallee d’Aoste 2-2 15’ pt Godeas (U); 6’ st Sinato (V), 18’ Cuneaz (V), 26’ Godeas (U). 19ª Giornata – 13-01-2013 Casale-Savona 0-0 Castiglione-U. Venezia 3-0 36’ pt Ferrari rig.; 6’ st Ferrari, 41’ Talato. Fano-Mantova 1-3 17’ pt Del Sante (M), 25’ Pietribiasi (M); 8’ st Marolda (F), 30’ Galassi (M). Forlì-Milazzo 6-0 34’ rig. e 41’ pt Petrascu, 47’ Buonaventura; 21’ st Petrascu, 32’ Sampaolesi, 46’ Ferri. Monza-Rimini 2-1 28’ pt Rosini (R); 11’ st Gasbarroni (M), 47’ Valagussa (M). Pro Patria-Alessandria 3-2 14’ pt Bruccini (P), 34’ Cozzolino (P); 7’ st Falomi (P), 21’ rig. e 29’ Fanucchi (A). Renate-Bassano 2-0 42’ pt Brighenti; 26’ st Brighenti. Santarcangelo-Giacomense 0-3 7’ pt Varricchio, 32’ Rossi, 42’ Varricchio. Vallee d’Aoste-Bellaria I.M. 2-0 45’ pt Cuneaz; 18’ st Panepinto. 20ª Giornata – 20-01-2013 Alessandria-Forlì Bassano-Monza 1-1 27’ pt Vita (M); 20’ st Correa (B) rig. Bellaria I.M.-Casale 2-0 21’ e 28’ st Nicastro. Giacomense-Castiglione 1-2 18’ pt Ferrari (C) rig., 25’ Varricchio (G), 27’ Ferrari (C). Mantova-Vallee d’Aoste 0-0 Milazzo-Fano 1-2 15’ pt D’Amico (M), 33’ Marolda (F); 28’ st Berretti (F). Rimini-Pro Patria 1-1 31’ pt Zanigni (R); 43’ st Serafini (P). Savona-Renate 3-2 27’ pt Zanetti (R); 34’ st Mattaboni (R), 39’ Miale (S), 42’ Gallon (S), 44’ Miale (S). U. Venezia-Santarcangelo 2-1 9’ st D’Appolonia (U), 15’ Graziani (S), 49’ Godeas (U) rig. 21ª Giornata – 27-01-2013 Casale-U. Venezia 2-3 3’ pt Silvestri (C), 32’ Lauria (U); 9’ st Jefferson (U), 11’ Lauria (U), 28’ Curcio (C) rig. Castiglione-Bassano 0-0 Fano-Bellaria I.M. 1-0 34’ st Del Core. Forlì-Giacomense 2-1 15’ pt Petrascu (F), 21’ Draghetti (G); 45’ st Petrascu (F) rig. Monza-Savona 2-1 30’ pt De Cenco (M), 37’ Virdis (S); 24’ st Gasbarroni (M). Pro Patria-Milazzo 5-0 40’ pt Falomi; 16’ st Giannone, 19’ Serafini, 26’ Cozzolino, 32’ Giorno. Renate-Mantova 4-3 9’ pt Galassi (M), 13’ Brighenti (R), 39’ Bersi (M), 40’ Gaeta (R), 44’ Zanetti (R); 22’ st Zanetti (R), 25’ Franchi (M). Santarcangelo-Alessandria 1-1 5’ st Anastasi (S), 27’ Barbagli (A). Vallee d’Aoste-Rimini 0-2 2’ st Onescu, 30’ Taddei.
GIRONE B 18ª Giornata – 6-01-2013 Arzanese-Aprilia 1-2 25’ st Ferrari (Ap), 45’ Sandomenico (Ar), 49’ Ferrari (Ap). Aversa Normanna-Borgo a Buggiano 1-2 4’ pt Vanacore (A), 11’ Candiano (B), 46’ D’Antoni (B). Chieti-Pontedera 2-1 19’ pt De Sousa (C), 44’ Di Filippo (C); 5’ st Arrighini (P). Foligno-Martina Franca 1-1 20’ pt Balistreri (F); 7’ st Mangiacasale (M). Hinterreggio-Campobasso 3-2 23’ pt Cruz Pereira (H) rig., 29’ Ungaro (H); 3’ st Ungaro (H) aut., 26’ Cruz Pereira (H), 38’ Fella (C). L’Aquila-Salernitana 0-2 42’ pt Guazzo; 44’ st Ginestra. Poggibonsi-Fondi 4-0 3’ st Pera, 5’ Settembrini, 30’ Pera, 34’ Dierna. Teramo-Melfi 2-0 44’ pt Caidi; 47’ st Speranza. Vigor Lamezia-Gavorrano 1-1 21’ pt Zampaglione (V) rig.; 1’ st Peluso (G). 19ª Giornata – 13-01-2013 Aprilia-Foligno 0-2 41’ pt Cotroneo; 28’ st Biondi. Borgo a Buggiano-Hinterreggio 1-1 35’ pt Impagliazzo (H) aut.; 38’ st Carbonaro (H). Campobasso-Arzanese 2-2 13’ st Riccio (A), 19’ Figliolia (A), 26’ Di Vicino (C) rig., 43’ Minadeo (C). Fondi-Aversa Normanna 2-0 26’ st Prisco, 35’ Guidone. Gavorrano-Teramo 1-3 4’ pt Ambrosini (T), 40’ Coletti (T), 46’ Bucchi (T); 32’ st Moscati (G). Martina Franca-Poggibonsi 1-1 29’ st Dierna (P), 47’ Ancora (M). Melfi-Vigor Lamezia 0-1 45’ pt Rondinelli. Pontedera-L’Aquila 1-1 31’ pt Ciotola (L); 24’ st Arrighini (P). Salernitana-Chieti 3-1 8’ pt Guazzo (S), 33’ Gustavo (S); 11’ st Alessandro (C), 22’ Guazzo (S). 20ª Giornata – 20-01-2013 Arzanese-Gavorrano 1-0 30’ st Sandomenico. Aversa Normanna-Salernitana 0-1 39’ pt Montervino. Chieti-Fondi 1-0 33’ st Del Pinto. Foligno-Melfi 0-0 Hinterreggio-Pontedera 0-3 9’ pt Arrighini, 40’ Regoli; 48’ st Grassi. L’Aquila-Aprilia 1-0 46’ pt Infantino. Poggibonsi-Campobasso 2-1 31’ pt Majella (C), 39’ Pera (P) rig.; 2’ st Panariello (P). Teramo-Martina Franca 3-0 29’ pt Petrella; 28’ st Olcese, 45’ Ferrani. Vigor Lamezia-Borgo a Buggiano 2-1 36’ pt Gonçalves (B); 28’ st Crialese (V), 48’ Gattari (V). 21ª Giornata – 27-01-2013 Aprilia-Hinterreggio 0-1 48’ st Vicari. Borgo a Buggiano-Teramo 0-0 Campobasso-Chieti 2-0 16’ pt Di Vicino rig., 43’ Majella. Fondi-L’Aquila 1-3 5’ pt Improta (L); 11’ st Romano (F), 35’ Infantino (L), 42’ Ripa (L). Gavorrano-Aversa Normanna 3-1 13’ pt Zane (G), 25’ Carraro (G), 47’ Lo Sicco (G); 42’ st Ricci (A). Martina Franca-Vigor Lamezia 0-0 Melfi-Poggibonsi 1-2 18’ rig. e 27’ st Pera (P), 43’ Simeri (M). Pontedera-Foligno 4-1 8’ pt Cotroneo (F), 33’ Grassi (P); 4’ e 36’ st Arrighini (P), 38’ Grassi (P). Salernitana-Arzanese 0-0
calcio2000 87 MAR 2013
LEGA PRO Prima DIVISIONE GIRONE A
ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Trapani 35 19 10 5 4 40 22 Lecce 34 19 10 4 5 30 24 Carpi 31 19 8 7 4 20 13 Virtus Entella 30 19 7 9 3 29 21 Sudtirol 30 18 8 6 4 23 19 Lumezzane 29 19 7 8 4 25 17 Pavia 29 19 7 8 4 21 17 San Marino 28 19 8 4 7 31 27 Cuneo 24 19 6 6 7 16 17 Feralpisalò 24 19 7 3 9 21 30 Cremonese (-1) 22 19 4 11 4 19 12 20 18 4 9 5 24 25 Como (-1) Portogruaro (-1) 20 18 4 9 5 19 22 Reggiana 19 19 5 4 10 19 28 AlbinoLeffe (-10) 16 19 5 11 3 23 17 Tritium 9 19 1 6 12 14 42 Treviso (-1) 8 19 1 6 12 14 35
GIRONE B
ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Latina (-1) 37 18 11 5 2 26 15 Avellino 35 18 10 5 3 28 14 Frosinone (-1) 30 18 8 7 3 25 16 Nocerina 30 18 8 6 4 28 23 Perugia (-1) 27 18 8 4 6 27 22 Pisa 27 18 7 6 5 26 21 Prato 25 18 7 4 7 22 19 Paganese 25 18 6 7 5 22 20 Benevento 23 18 6 5 7 25 21 Viareggio 23 18 5 8 5 25 26 Gubbio 22 18 6 4 8 17 25 Catanzaro 21 18 6 3 9 25 33 Andria (-2) 20 18 5 7 6 16 17 Barletta 14 18 3 5 10 15 26 Carrarese 13 18 3 4 11 19 31 Sorrento 12 18 2 6 10 10 27
MARCATORI 9 reti: Della Rocca (Portogruaro); Abate (Trapani) 8 reti: Foti (Lecce); Inglese (Lumezzane); Beretta (Pavia, 3 rig.); Rosso (Virtus Entella) 7 reti: Belotti A. (AlbinoLeffe); Donnarumma A. (Como, 1 rig.); Coda (San Marino); Madonia (6 rig.), Mancosu (Trapani); Tarantino N. (Treviso, 6 rig.) 6 reti: Arma (Carpi, 1 rig.); Le Noci (Cremonese, 3 rig.); Bogliacino (Lecce, 1 rig.); Rossi (Reggiana, 3 rig.); Basso (Trapani, 4 rig.); Guerra (Virtus Entella) 5 reti: Pesenti (AlbinoLeffe); Ferretti (Carpi); Corazza (Portogruaro); Doumbia, Poletti (San Marino, 3 rig.) 4 reti: Marotta (Cremonese); Ferrario (1 rig.), Martini (Cuneo, 2 rig.); Tarana (Feralpisalò, 1 rig.); Torri (Lumezzane); Casolla (San Marino); Campo (2 rig.), Iacoponi, Maritato (Sudtirol); Russo (3 rig.), Staiti (Virtus Entella)
MARCATORI 10 reti: Evacuo (Nocerina); Ciofani (Perugia, 1 rig.) 8 reti: Biancolino (4 rig.), Castaldo (Avellino, 2 rig.); Fioretti (Catanzaro, 2 rig.); Scarpa (Paganese, 3 rig.); Favasuli (Pisa, 7 rig.) 7 reti: Mancosu (Benevento, 3 rig.); Mancuso (Carrarese); Galabinov (Gubbio, 1 rig.); Barraco (Latina, 1 rig.); Magnaghi (Viareggio) 6 reti: Innocenti (Andria, 2 rig.); Altinier (Benevento); Mazzeo (Nocerina, 2 rig.); Politano (Perugia); Napoli (Prato, 3 rig.) 5 reti: Belcastro, Makinwa (Carrarese, 1 rig.); Frara (Frosinone, 1 rig.); Girardi (Paganese); Perez, Tulli (Pisa); Tiboni (Prato, 1 rig.) 4 reti: De Angelis (Avellino, 2 rig.); Dezi (Barletta, 1 rig.); Germinale (Benevento, 2 rig.); Russotto (Catanzaro); Ganci (2 rig.), Santoruvo (Frosinone); Agodirin (Latina); Negro (Nocerina); Calamai (Viareggio) 3 reti: Arini (Andria); La Mantia (Barletta); Aurelio (Frosinone); Guerri (Gubbio); Caturano, Fernandez (Paganese); Rantier, Tozzi Borsoi (Perugia, 1 rig.); Silva Reis (Prato); Corsetti (1 rig.), Schenetti (Sorrento); De Vena, Giovinco (Viareggio)
SECONDA DIVISIONE GIRONE A
ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Castiglione 43 21 12 7 2 27 10 Pro Patria 41 20 12 5 3 44 23 Savona 40 21 12 4 5 34 19 Renate 35 20 11 2 7 38 29 Bassano 34 21 9 7 5 28 20 Alessandria 32 20 9 5 6 32 19 Forlì (-1) 31 20 9 5 6 35 19 Unione Venezia 31 21 8 7 6 30 30 Mantova 31 21 8 7 6 32 34 Monza (-6) 29 20 9 8 3 28 16 Bellaria Igea Marina 21 21 5 6 10 22 31 Vallee d’Aoste (-1) 21 21 5 7 9 24 37 Santarcangelo 20 20 4 8 8 19 25 Rimini 19 21 3 10 8 21 25 Giacomense 18 21 4 6 11 25 35 Fano (-1) 17 21 4 6 11 24 40 Casale (-5) 15 21 4 8 9 22 32 Milazzo 8 21 0 8 13 14 55
GIRONE B
ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Salernitana 47 21 14 5 2 40 21 Pontedera 39 21 11 6 4 29 17 Poggibonsi 35 21 10 5 6 30 21 L’Aquila 34 20 9 7 4 33 24 Aprilia 34 21 10 4 7 28 21 Teramo 32 20 9 5 6 24 20 Chieti (-1) 31 21 10 2 9 26 25 Gavorrano 29 21 7 8 6 29 25 Arzanese 28 21 7 7 7 27 29 Martina Franca 28 21 7 7 7 20 25 Vigor Lamezia 27 21 5 12 4 13 11 Foligno 26 21 6 8 7 23 28 Borgo a Buggiano 25 21 6 7 8 30 30 Hinterreggio 23 21 6 5 10 17 24 Melfi 21 21 4 9 8 14 18 Campobasso (-2) 19 21 5 6 10 20 29 Aversa Normanna 15 21 3 6 12 19 35 Fondi 12 21 3 3 15 20 39
88 calcio2000 MAR 2013
MARCATORI 17 reti: Virdis (Savona, 2 rig.) 14 reti: Varricchio (Giacomense, 1 rig.); Serafini (Pro Patria, 4 rig.) 13 reti: Ferrari (Castiglione, 3 rig.); Brighenti (Renate, 4 rig.) 11 reti: Del Sante (Mantova) 10 reti: Petrascu (Forlì, 4 rig.); Gasbarroni (Monza, 2 rig.); Anastasi (Santarcangelo, 4 rig.) 9 reti: Falomi (Pro Patria); Zanetti (Renate, 1 rig.) 8 reti: Degano (Alessandria, 1 rig.); Cozzolino (Pro Patria) 7 reti: Fanucchi (1 rig.), Rossi (Alessandria); Giannone (Pro Patria); Godeas (U. Venezia, 2 rig.) 6 reti: Correa (Bassano, 2 rig.); Fall (Bellaria I.M.); Franchi (Mantova); D’Amico (Milazzo, 1 rig.); Lauria (U. Venezia, 1 rig.) 5 reti: Bernacci (3 rig.), Nicastro (Bellaria I.M.); Curcio (Casale, 1 rig.); Talato (Castiglione); Marolda (Fano); Melandri (Forlì); Vita (Monza); Maracchi (U. Venezia)
MARCATORI 15 reti: Grassi (Pontedera, 5 rig.) 14 reti: Pera (Poggibonsi, 7 rig.) 12 reti: De Sousa (Chieti, 2 rig.); Ginestra (Salernitana, 2 rig.) 11 reti: Ferrari (Aprilia, 4 rig.); Arrighini (Pontedera) 10 reti: Guazzo (Salernitana, 1 rig.) 9 reti: D’Antoni (2 rig.), Gonçalves (Borgo a Buggiano); Guidone (Fondi, 4 rig.); Improta (3 rig.), Infantino (L’Aquila, 1 rig.) 7 reti: Sandomenico (Arzanese, 1 rig.); Gurma (Gavorrano) 6 reti: Lo Sicco (Gavorrano); Gambino (Martina Franca) 5 reti: Balistreri (1 rig.), Gaeta (Foligno); Peluso (Gavorrano, 2 rig.); Khoris (Hinterreggio, 1 rig.); Improta (Melfi, 2 rig.); Dal Bosco (Poggibonsi); Gustavo (Salernitana); Bucchi (Teramo, 2 rig.) 4 reti: De Martino (Aversa Normanna); Nocciolini (Gavorrano); Zampaglione (3 Hinterreggio, 1 rig./1 Vigor Lamezia, 1 rig.); Mangiacasale (Martina Franca); Conte (Melfi); Perpetuini (Salernitana); Mangiapane (Vigor Lamezia, 2 rig.)
SERIE D GIRONE A
14ª GIORNATA: Asti-Bra 0-3; Bogliasco-Santhia 2-3; Borgosesia-Gozzano 0-0; Chieri-Lavagnese 1-2; Derthona-Verbano 0-0; Folgore Caratese-Novese 2-0; Imperia-Chiavari 0-3; Sestri Levante-Verbania 1-0; Trezzano-Tortona Villalvernia 1-1 15ª GIORNATA: Borgosesia-Imperia 4-2; Bra-Chieri 4-3; Chiavari-Sestri Levante 2-1; Gozzano-Derthona 2-0; Lavagnese-Bogliasco 3-2; Novese-Santhia 0-1; Tortona Villalvernia-Folgore Caratese 1-1; VerbaniaAsti 0-0; Verbano-Trezzano 0-2 16ª GIORNATA: Asti-Chiavari rinviata; Bogliasco-Bra 2-0; Chieri-Verbania 0-3; Derthona-Borgosesia rinviata; Folgore Caratese-Verbano rinviata; Novese-Lavagnese 1-4; Santhia-Tortona Villalvernia 1-1; Sestri LevanteImperia 1-1; Trezzano-Gozzano rinviata 17ª GIORNATA: Borgosesia-Sestri Levante rinviata; Bra-Folgore Caratese 2-1; Chiavari-Derthona 0-0; Gozzano-Asti 2-1; Imperia-Novese 0-3; Lavagnese-Santhia 2-2; Tortona Villalvernia-Bogliasco rinviata; VerbaniaTrezzano 1-1; Verbano-Chieri 1-2 CLASSIFICA: Bra 37; Santhia, Lavagnese 36; Chieri 33; Borgosesia, Verbania 28; Gozzano, Folgore Caratese 22; Chiavari, Derthona 21; Tortona Villalvernia 20; Sestri Levante, Bogliasco 18; Trezzano 16; Asti 14; Verbano 13; Novese 10; Imperia 7
MARCATORI
GIRONE A 14 reti: Di Paola (Santhia, 5 rig.); GIRONE B 17 reti: Spampatti (Alzano Cene, 2 rig.); GIRONE C 12 reti: Gherardi (Delta Porto Tolle, 1 rig.); Zubin (Pordenone, 2 rig.); GIRONE D 13 reti: Piccolo (Pro Piacenza); GIRONE E 10 reti: Porricelli (Deruta, 4 rig.); GIRONE F 13 reti: Bartolini (Termoli, 2 rig.); GIRONE G 14 reti: Tarallo (Sarnese, 3 rig.); GIRONE H 11 reti: Sorrentino (Battipagliese, 2 rig.); GIRONE I 13 reti: Mosciaro (Cosenza, 5 rig.)
GIRONE D
14ª GIORNATA: Camaiore-Fidenza 3-0; Massese-Atl. Castenaso 4-1; Mezzolara-Formigine 3-0; PistoieseLucchese 1-0; Pro Piacenza-Fortis Juventus 4-1; Riccione-Spal 1-2; S.M. Tuttocuoio-Forcoli Valdera 3-2; V. Castelfranco-Rosignano S.R. 5-1; V. PavulleseBagnolese 3-1 15ª GIORNATA: Atl. Castenaso -Riccione 1-1; Bagnolese-Pistoiese 1-1; Fidenza-Formigine 1-0; Forcoli Valdera-Pro Piacenza 1-2; Fortis Juventus-Mezzolara 4-3; Lucchese-V. Castelfranco 2-4; Rosignano S.R.Camaiore 3-2; Spal-S.M. Tuttocuoio 0-0; V. PavulleseMassese 1-3 16ª GIORNATA: Camaiore-Lucchese 1-2; FidenzaFortis Juventus rinviata; Formigine-Rosignano S.R. 3-1; Mezzolara-Forcoli Valdera 2-2; Pistoiese-V. Pavullese 3-1; Pro Piacenza-Spal 3-1; Riccione-Massese 0-1; S.M. Tuttocuoio-Atl. Castenaso 2-1; V. CastelfrancoBagnolese 2-1 17ª GIORNATA: Atl. Castenaso-Pistoiese 1-2; Bagnolese-S.M. Tuttocuoio 0-3; Forcoli Valdera-Camaiore 1-0; Fortis Juventus-Formigine 1-1; Lucchese-Pro Piacenza 3-1; Massese-Fidenza 3-0; Rosignano S.R.-Mezzolara 0-0; Spal-V. Castelfranco 2-2; V. Pavullese-Riccione 0-2 CLASSIFICA: Pro Piacenza 37; S.M. Tuttocuoio 35; Pistoiese 32; Lucchese 31; Mezzolara, Massese, Spal 30; V. Castelfranco 25; Fidenza 24; Fortis Juventus 23; Formigine 22; Atl. Castenaso 20; Camaiore, V. Pavullese 15; Forcoli Valdera, Rosignano S.R. 14; Riccione (-1) 13; Bagnolese 12.
GIRONE G
14ª GIORNATA: Anziolavinio-Isola Liri 0-1; Budoni-S. Basilio P. 1-2; Cynthia-Civitavecchia 0-0; Lupa Frascati-Selargius 1-2; Ostia Mare-Real S.Hyria 1-2; P.C. Sant’Elia-Casertana 0-1; Sarnese-Portotorres 2-1; Sora-Arzachena 1-2; Torres-Torre Neapolis 3-0 15ª GIORNATA: Arzachena-Sarnese 1-1; CasertanaBudoni 1-0; Civitavecchia-P.C. Sant’Elia 1-2; Isola LiriTorres 0-3; Lupa Frascati-Sora 1-0; Portotorres-Cynthia 0-4; Real S.Hyria-Anziolavinio 0-0; Selargius-Ostia Mare 1-5; Torre Neapolis-S.Basilio P. 1-1 16ª GIORNATA: Anziolavinio-Selargius 3-2; Budoni-Civitavecchia 0-0; Cynthia-Arzachena 1-0; Ostia Mare-Lupa Frascati 1-0; P.C. Sant’Elia-Portotorres 2-2; S.Basilio P.-Isola Liri 2-0; Sarnese-Sora 2-1; Torre Neapolis-Casertana 0-1; Torres-Real S.Hyria 1-0 17ª GIORNATA: Arzachena-Ostia Mare 1-1; Casertana-S.Basilio P. 0-1; Civitavecchia-Torres 1-2; Isola Liri-Budoni 0-2; Lupa Frascati-Sarnese 1-1; Portotorres-Anziolavinio 0-0; Real S.Hyria-P.C. Sant’Elia 2-2; Selargius-Cynthia 1-3; Sora-Torre Neapolis 1-0 CLASSIFICA: Torres 37; Sarnese 33; S.Basilio P. 31; Sora, Casertana, Torre Neapolis 29; Lupa Frascati 28; Ostia Mare, Budoni 22; Arzachena 21; Anziolavinio, Portotorres, Cynthia 20; Isola Liri 19; Real S.Hyria, Selargius 15; P.C. Sant’Elia 14; Civitavecchia (-1) 11
GIRONE B
16ª GIORNATA: Aurora Seriate-Darfo Boario 2-0; Caronnese-Atl. Montichiari 1-1; Castellana-Sant’Angelo 2-1; Mapellobonate-Caravaggio 2-0; Mezzocorona-Voghera 2-4; Olginatese-Alzano Cene 2-1; Pontisola-Lecco 0-0; Pro Sesto-Pergolettese 1-2; Seregno-Fersina Perginese 1-1; Trento-St.Georgen 4-2 17ª GIORNATA: Alzano Cene-Mapellobonate 1-1; Atl. Montichiari-Pro Sesto 0-0; Caravaggio-Mezzocorona 1-0; Darfo Boario-Lecco 0-0; Fersina Perginese-Aurora Seriate 2-2; Olginatese-Caronnese 1-3; PergoletteseTrento 2-2; Sant’Angelo-Pontisola 1-3; St.GeorgenSeregno 1-3; Voghera-Castellana 0-1 18ª GIORNATA: Aurora Seriate-St.Georgen rinviata; Castellana-Caravaggio 2-1; Darfo Boario-Sant’Angelo rinviata; Lecco-Fersina Perginese 0-0; MapellobonateOlginatese 2-3; Mezzocorona-Alzano Cene 0-2; Pontisola-Voghera 1-0; Pro Sesto-Caronnese 0-0; SeregnoPergolettese 1-2; Trento-Atl. Montichiari 0-2 19ª GIORNATA: Alzano Cene-Trento 5-2; Atl. Montichiari-Mapellobonate 2-1; Caravaggio-Seregno 3-0; Caronnese-Darfo Boario 0-1; Fersina Perginese-Pontisola 0-3; Olginatese-Pro Sesto 1-0; PergoletteseMezzocorona 2-0; Sant’Angelo-Lecco 0-2; St.GeorgenCastellana 3-3; Voghera-Aurora Seriate 0-1 CLASSIFICA: Pontisola 43; Pergolettese 40; Caronnese 38; Voghera, Olginatese 35; Lecco (-3) 30; Caravaggio 29; Castellana 27; Atl. Montichiari 26; Aurora Seriate, Alzano Cene, Mapellobonate 24; Seregno 22; St.Georgen 20; Pro Sesto 19; Fersina Perginese 18; Darfo Boario (-1) 17; Mezzocorona 13; Sant’Angelo 12; Trento (-1) 10
GIRONE E
14ª GIORNATA: Bastia-Todi 1-1; Casacastalda-Voluntas Spoleto 1-2; Fiesolecaldine-Arezzo 1-0; Flaminia C.-Castel Rigone 0-0; Lanciotto Campi-Deruta 0-0; Pierantonio-Viterbese 1-1; Pontevecchio-Pianese 0-2; Sansepolcro-Trestina 2-1; Scandicci-Sporting Terni 2-1 15ª GIORNATA: Arezzo-Flaminia C. 1-1; Bastia-Fiesolecaldine 2-0; Castel Rigone-Lanciotto Campi 1-1; Deruta-Pierantonio 2-2; Pianese-Scandicci 1-0; Sporting Terni-Casacastalda 2-2; Todi-Pontevecchio 0-1; Viterbese-Sansepolcro 1-0; Voluntas Spoleto-Trestina 3-0 16ª GIORNATA: Casacastalda-Pianese 3-2; Flaminia C.-Fiesolecaldine 1-2; Lanciotto Campi-Arezzo 2-2; Pierantonio-Castel Rigone 0-3; Pontevecchio-Bastia 1-0; Sansepolcro-Deruta 0-0; Scandicci-Todi 3-1; Trestina-Sporting Terni 0-1; Voluntas Spoleto-Viterbese 0-0 17ª GIORNATA: Arezzo-Pontevecchio 4-1; BastiaFlaminia C. 1-2; Castel Rigone-Scandicci 1-0; DerutaCasacastalda 3-2; Fiesolecaldine-Voluntas Spoleto 1-0; Pianese-Pierantonio 4-2; Sporting Terni-Sansepolcro 1-0; Todi-Lanciotto Campi 2-2; Viterbese-Trestina 2-2 CLASSIFICA: Sansepolcro 32; Castel Rigone, Deruta 30; Casacastalda, Sporting Terni 28; Viterbese 27; Fiesolecaldine, Voluntas Spoleto, Pianese 25; Trestina 24; Lanciotto Campi, Pontevecchio 23; Bastia 20; Arezzo 18; Scandicci 17; Pierantonio, Todi 16; Flaminia C. 11
GIRONE H
14ª GIORNATA: Bisceglie-Puteolana 2-1; BrindisiBattipagliese 1-5; Ctl Campania-S.Antonio Abate 0-0; Grottaglie-Foggia 4-2; Ischia-Francavilla 3-2; MateraPotenza 3-0; Monopoli-Fortis Trani 1-0; Nardò-Taranto 3-2; Pomigliano-S.Felice Gladiator 0-0 15ª GIORNATA: Battipagliese-Nardò 0-0; FoggiaMonopoli 1-1; Fortis Trani-Ischia 0-3; Matera-Bisceglie 1-1; Potenza-Brindisi 0-0; Puteolana-Ctl Campania 3-0; S.Antonio Abate-Grottaglie 2-1; S.Felice GladiatorFrancavilla 0-0; Taranto-Pomigliano 1-0 16ª GIORNATA: Brindisi-Matera 2-1; Ctl CampaniaBisceglie 0-2; Francavilla-Taranto 3-1; Grottaglie-Puteolana 0-0; Ischia-Foggia 3-1; Monopoli-S.Antonio Abate 3-0; Nardò-Potenza 3-0; Pomigliano-Battipagliese 0-1; S.Felice Gladiator-Fortis Trani 2-1 17ª GIORNATA: Battipagliese-Monopoli 3-3; BisceglieS.Felice Gladiator 1-1; Foggia-Pomigliano 2-1; Fortis Trani-Francavilla 0-5; Matera-Ctl Campania 2-0; Potenza-Grottaglie 1-2; Puteolana-Brindisi 0-0; S.Antonio Abate-Nardò 0-0; Taranto-Ischia 0-1 CLASSIFICA: Ischia 43; S.Felice Gladiator 37; Matera 35; Bisceglie 33; Monopoli 32; Battipagliese 25; Foggia 24; Nardò 23; Ctl Campania, S.Antonio Abate (-1), Francavilla, Puteolana 21; Pomigliano 20; Brindisi 19; Taranto 18; Grottaglie 13; Fortis Trani 8; Potenza 6
GIRONE C
16ª GIORNATA: Delta Porto Tolle-Montebelluna 3-0; Giorgione-Sanvitese 1-4; Legnago-Sacilese 2-1; Pordenone-Nk Kras Repen 3-2; S.Paolo Padova-Este 0-1; Sambonifacese-Real Vicenza 1-0; Sandonajesolo-V.V. Verona 4-4; Tamai-Belluno 1-1; Trissino Valdagno-Clodiense 1-0; Union Quinto-Cerea 1-1 17ª GIORNATA: Belluno-Cerea 0-0; Clodiense-Sandonajesolo 0-0; Este-Sambonifacese 0-1; Legnago-Delta Porto Tolle 1-5; Montebelluna-Pordenone 2-1; Nk Kras Repen-S.Paolo Padova rinviata; Real Vicenza-Tamai 1-1; Sacilese-Trissino Valdagno 2-0; Sanvitese-Union Quinto 0-2; V.V. Verona-Giorgione 1-1 18ª GIORNATA: Belluno-Sanvitese 3-1; Cerea-Real Vicenza 1-1; Giorgione-Clodiense 1-1; Pordenone-Delta Porto Tolle 2-2; S.Paolo Padova-Montebelluna 1-1; Sambonifacese-Nk Kras Repen 3-1; SandonajesoloSacilese 1-2; Tamai-Este 1-0; Trissino Valdagno-Legnago 0-1; Union Quinto-V.V. Verona 0-1 19ª GIORNATA: Clodiense-Sambonifacese 1-2; Delta Porto Tolle-Belluno 0-2; Este-Giorgione 3-1; LegnagoPordenone 1-3; Montebelluna-Trissino Valdagno 0-0; Nk Kras Repen-Sandonajesolo 1-2; Real VicenzaUnion Quinto 4-1; Sacilese-S.Paolo Padova 2-1; Sanvitese-Cerea 2-0; V.V. Verona-Tamai 3-1 CLASSIFICA: V.V. Verona, Sambonifacese 40; Pordenone 37; Delta Porto Tolle 36; Real Vicenza 34; Trissino Valdagno 30; Sandonajesolo, Sacilese 29; Belluno, Clodiense 28; Este, Legnago 26; Tamai, Montebelluna 23; S.Paolo Padova, Giorgione 22; Cerea 19; Sanvitese 14; Nk Kras Repen 8; Union Quinto 6
GIRONE F
14ª GIORNATA: Amiternina-Celano Marsica 0-2; Astrea-Ol. Agnonese 5-2; Isernia-Civitanovese 2-3; R.C. Angolana-Maceratese 1-3; Recanatese-Termoli 2-3; S.Nicolo-Ancona 0-1; Sambenedettese-C. di Marino 6-1; San Cesareo-Jesina 4-2; Vis Pesaro-Fidene 3-0 15ª GIORNATA: Ancona-San Cesareo 2-4; C. di Marino-Isernia 2-1; Celano Marsica-R.C. Angolana 1-0; Civitanovese-S.Nicolo 2-1; Fidene-Recanatese 0-0; Jesina-Ol. Agnonese 1-1; Maceratese-Astrea rinviata; Sambenedettese-Vis Pesaro 2-0; Termoli-Amiternina 4-0 16ª GIORNATA: Amiternina-Fidene 0-1; Astrea-Celano Marsica 0-0; Isernia-Sambenedettese 0-5; Jesina-Maceratese 0-3; Ol. Agnonese-Ancona 2-2; R.C. Angolana-Termoli 2-1; Recanatese-Vis Pesaro 2-1; S.NicoloC. di Marino 0-3; San Cesareo-Civitanovese 2-1 17ª GIORNATA: Ancona-Astrea 2-1; C. di Marino-Amiternina 3-1; Celano Marsica-San Cesareo 2-4; Civitanovese-R.C. Angolana 0-1; Fidene-Isernia 3-0; Maceratese-Ol. Agnonese 2-2; Sambenedettese-Recanatese 2-0; Termoli-S.Nicolo rinviata; Vis Pesaro-Jesina 1-0 CLASSIFICA: San Cesareo 39; Sambenedettese 37; Maceratese 33; Termoli, Ancona 31; Vis Pesaro 28; Astrea 25; Ol. Agnonese 24; Jesina 21; Civitanovese, Fidene 20; Celano Marsica, Amiternina, Isernia 18; R.C. Angolana 17; C. di Marino 15; Recanatese 12; S.Nicolo 6
GIRONE I
14ª GIORNATA: Comp. Montalto-Città di Messina 2-1; Comp. Normanno-Ribera 2-1; Gelbison-Acireale 0-0; Licata-Cosenza 1-1; Messina-Savoia 2-1; PalazzoloAgropoli 1-1; Pro Cavese-Ragusa 2-3; Sambiase-Nissa 1-0; Vibonese-Noto 0-0 15ª GIORNATA: Acireale-Sambiase 0-0; AgropoliVibonese 0-2; Città di Messina-Comp. Normanno 3-0; Cosenza-Messina 3-2; Nissa-Pro Cavese 0-3; NotoGelbison 0-1; Ragusa-Licata 1-2; Ribera-Palazzolo 2-1; Savoia-Comp. Montalto 0-0 16ª GIORNATA: Comp. Normanno-Comp. Montalto 0-1; Cosenza-Savoia 4-2; Gelbison-Agropoli 1-0; Licata-Nissa 2-0; Messina-Ragusa 1-0; Palazzolo-Città di Messina 1-1; Pro Cavese-Acireale 1-1; Sambiase-Noto 2-1; Vibonese-Ribera 2-0 17ª GIORNATA: Acireale-Licata 1-2; Agropoli-Sambiase 1-0; Città di Messina-Vibonese 1-1; Comp. MontaltoPalazzolo 0-2; Nissa-Messina 0-4; Noto-Pro Cavese 0-0; Ragusa-Cosenza 4-1; Ribera-Gelbison 3-1; Savoia-Comp. Normanno 2-1 CLASSIFICA: Messina 38; Cosenza 35; Gelbison 34; Comp. Montalto 29; Ribera 27; Savoia, Licata 26; Città di Messina, Comp. Normanno, Ragusa, Vibonese 25; Agropoli 20; Sambiase 19; Pro Cavese 18; Palazzolo 16; Acireale 11; Noto (-3), Nissa (-1) 7
calcio2000 89 MAR 2013
premier league giornata 2O - 29-3O/12 SUNDERLAND-TOTTENHAM 1-2 Reti: 40’ O’Shea (S), 48’ Cuellar (S, Aut.), 51’ Lennon (T) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Gardner, Cuellar, O´Shea (68’ Bramble), Kilgallon (62’ Campbell); Johnson, Larsson (80’ Wickham), McClean, Colback; Sessegnon; Fletcher. All. O´Neill Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton; Lennon (83’ Parker), Sandro, Dembélé, Bale (90’ Sigurdsson); Adebayor, Defoe (76’ Dempsey). All.Villas-Boas
STOKE CITY-SOUTHAMPTON 3-3 Reti: 10’ Lambert (SO), 16’ Jones (ST), 24’ Rodriguez (SO), 36’ Wilkinson (ST, Aut.), 67’ Upson (ST), 90’ Jerome (ST) Stoke City (4-4-2): Begovic; Wilkinson (71’ Whitehead), Shotton, Upson, Huth; Kightly (75’ Crouch), Whelan, Nzonzi, Etherington (57’ Jerome); Walters, Jones. All. Pulis Southampton (4-4-2): Davis; Hooiveld, Fonte, Yoshida, Shaw (82’ Fox); Cork, Schneiderlin, Puncheon (85’ Richardson), Rodriguez; Do Prado, Lambert. All. Adkins
FULHAM-SWANSEA CITY 1-2 Reti: 19’ Graham (S), 52’ De Guzman (S), 56’ Ruiz (F) Fulham (4-4-1-1): Stockdale; Riether, Hangeland, Hughes, Briggs; Dejagah (76’ Rodallega), Sidwell, Karagounis, Frei (84’ Senderos); Ruiz; Berbatov. All. Jol Swansea City (4-4-2): Tremmel; Rangel, Williams, Monk, Tiendalli; De Guzman, Agustien (82’ Britton), Dyer, Hernandez (67’ Davies); Routledge (46’ Ki), Graham. All. Laudrup
ASTON VILLA-WIGAN AT. 0-3 Reti: 3’ Ramis (W), 52’ Boyce (W), 56’ Kone (W) Aston Villa (3-5-2): Guzan; Herd, Clark, Lichaj (64’ El Ahmadi); Lowton, Ireland (64’ Albrighton), Holman (64’ Bowery), Bannan, Bennett J.; Weimann, Benteke. All. Lambert Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Ramis, Caldwell, Figueroa; Boyce, McCarthy, Jones (65’ McArthur), Beausejour (79’ Gomez); Maloney, Di Santo, Kone (87’ McManaman). All. Martinez
READING-WEST HAM 1-0 Reti: 5’ Pogrebnyak (R) Reading (4-2-3-1): Federici; Gunter, Pearce, Mariappa, Harte; Leigertwood, Karacan; Kebe (76’ Robson-Kanu), McAnuff, Guthrie (66’ Hunt); Pogrebnyak. All. McDermott West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Tomkins, Reid, Collins, O´Brien; Noble (80’ Maiga), O´Neil (67’ Vaz Te); Jarvis, Nolan, Taylor (54’ Collison); Cole. All. Allardyce
ARSENAL-NEWCASTLE 7-3
Reti: 20’-73’-90’ Walcott (A), 43’69’ Demba Ba (N), 51’ OxlandeChamberlain (A), 59’ Marveaux (N), 64’ Podolski (A), 85’-87’ Giroud (A) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Koscielny, Vermaelen, Gibbs; Arteta, Wilshere; Cazorla (86’ Coquelin), Oxlade-Chamberlain (74’ Giroud), Podolski (82’ Ramsey); Walcott. All. Wenger Newcastle (4-3-3): Krul; Simpson (81’ Ferguson), Coloccini, Perch, Santon; Tioté, Bigirimana (82’ Ameobi Sh.), Obertan; Cisse, Demba Ba, Marveaux (89’ Tavernier). All. Pardew
NORWICH CITY-MAN. CITY 3-4
MAN. UNITED-W. BROMWICH 2-0 Reti: 9’ McAuley (W, Aut.), 90’ van Persie (M) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Smalling, Vidic, Evans, Evra; Cleverley (83’ Scholes), Carrick; Valencia, Kagawa (66’ van Persie), Young; Welbeck. All. Ferguson West Bromwich (4-5-1): Foster; Jones, McAuley, Tamas, Ridgewell; Dorrans (83’ Fortuné), Thorne, Rosenberg (67’ Lukaku), Brunt (75’ Morrison), Odemwingie; Long. All. Clarke
EVERTON-CHELSEA 1-2 Reti: 2’ Pienaar (E), 42’-72’ Lampard (C) Everton (4-2-3-1): Howard; Jagielka, Heitinga, Distin, Baines; Osman, Hitzlsperger (78’ Barkley), Naismith (77’ Vellios), Pienaar (81’ Oviedo); Anichebe, Jelavic. All. Moyes Chelsea (4-2-3-1): Cech (46’ Turnbull); Azpilicueta, Ivanovic, Cahill, Cole; Luiz, Lampard; Ramires, Hazard (74’ Moses), Mata (85’ Oscar); Torres. All. Benitez
QPR-LIVERPOOL 0-3 Reti: 10’-16’ Suarez (L), 28’ Agger (L) QPR (4-2-3-1): César; Onuoha, Nelsen, Hill, Traore; M´Bia, Diakite (63’ Granero); Mackie, Taarabt, Wright Phillips (80’ da Silva); Cisse (46’ Derry). All. Redknapp Liverpool (4-2-3-1): Reina; Johnson, Skrtel, Agger, Enrique (71’ Suso); Allen (87’ Carragher), Gerrard; Downing, Henderson (64’ Leiva), Sterling; Suarez All. Rodger
Reti: 2’-5’ Dzeko (M), 14’ Pilkington (N), 50’ Aguero (M), 63’-75’ Martin (N), 67’ Bunn (N, Aut.) Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Turner, Garrido, Bassong; Hoolahan (75’ Jackson), Johnson, Snodgrass, Pilkington; Tettey (57’ Howson); Morison (45’ Kane). All. Hughton Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Nastasic, Clichy; Barry, Touré Y.; Nasri, Agüero (90’ Garcia), Silva (56’ Milner); Dzeko (81’ Lescott). All. Mancini
premier league giornata 21 - 1-2/1 WEST BROMWICH-FULHAM 1-2 Reti: 39’ Berbatov (F), 49’ Lukaku (W), 58’ Kacaniklic (F) West Bromwich (4-5-1): Foster; Jones, McAuley, Tamas, Ridgewell; Fortuné (66’ Long), Mulumbu, Morrison, Brunt (84’ Thorne), Gera (66’ Odemwingie); Lukaku. Clarke Fulham (4-4-1-1): Stockdale; Riether, Hangeland, Hughes, Briggs; Dejagah, Sidwell, Karagounis (76’ Rodallega), Kacaniklic; Ruiz; Berbatov (90’ Senderos). All. Jol
Reti: 35’ Hernandez (M), 43’-88’ van Persie (M), 63’ Hernandez (M) Wigan (3-4-1-2): Al-Habsi; Ramis, Caldwell (70’ Gomez), Figueroa; Boyce, McCarthy, McArthur, Beausejour; Maloney (86’ McManaman); Di Santo (70’ Stam), Kone. All. Martinez Manchester United (4-4-1-1): De Gea; da Silva, Ferdinand (69’ Smalling), Evans, Evra; Young (78’ Welbeck), Cleverley, Carrick (69’ Kagawa), Giggs; van Persie, Hernandez. All. Ferguson
WIGAN AT.-MAN. UNITED 0-4
WEST HAM-NORWICH CITY 2-1 Reti: 3’ Noble (W, Rig.), 26’ O’Brien (W), 89’ Martin (N) West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Demel, Tomkins, Reid, O´Brien (71’ O´Neil); Noble, Collison; Jarvis (86’ Spence), Taylor, Vaz Te (82’ Maiga); Cole. All. Allardyce Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Turner, Bassong, Bennett R.; Howson (84’ Fox), Snodgrass, Pilkington, Tettey; Hoolahan (70’ Jackson); Kane (70’ Bennett E.). All. Hughton
MAN. CITY-STOKE CITY 3-0 Reti: 43’ Zabaleta (M), 56’ Dzeko (M), 74’ Aguero (M) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Touré Y.; Milner, Agüero (77’ Tevez), Silva (82’ Sinclair); Dzeko (90’ Razak). All. Mancini Stoke City (4-5-1): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Wilkinson; Walters, Adam (68’ Whitehead), Nzonzi, Whelan, Jerome: Jones (50’ Etherington). All. Pulis
SOUTHAMPTON-ARSENAL 1-1 Reti: 34’ Ramirez (S), 41’ Giuly (S, Aut.) Southampton (4-2-3-1): Boruc; Cork, Fonte, Yoshida, Shaw; Davis, Schneiderlin; Puncheon, Ramirez (77’ Ward-Prowse), Do Prado (83’ De Ridder); Lambert (74’ Rodriguez). All. Adkins Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Koscielny, Vermaelen, Gibbs; Arteta, Wilshere; Cazorla (74’ Gervinho), Oxlade-Chamberlain (74’ Ramsey), Podolski (58’ Giroud); Walcott. All. Wenger
LIVERPOOL-SUNDERLAND 3-0 Reti: 19’ Sterling (L), 26’-53’ Suarez (L) Liverpool (4-2-3-1): Reina; Wisdom, Skrtel (74’ Carragher), Agger, Johnson; Gerrard, Leiva; Downing, Henderson (67’ Suso), Sterling (57’ Allen); Suarez All. Rodgers Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Gardner, Cuellar, Kilgallon, Rose (73’ Vaughan); Johnson, Larsson (62’ McFadden), McClean, Colback; Sessegnon (46’ Campbell); Fletcher. All. O´Neill
TOTTENHAM-READING 3-1
SWANSEA CITY-ASTON VILLA 2-2 Reti: 9’ Routledge (S), 44’ Weimann (A), 84’ Benteke (A, Rig.), 90’ Graham (S) Swansea City (4-4-1-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Hernandez, Britton (79’ Agustien), De Guzman (62’ Ki), Routledge (66’ Dyer); Michu; Graham. All. Laudrup Aston Villa (4-4-2): Guzan; Herd, Lowton, Clark, Bennett J.; Albrighton (85’ Bowery), Westwood (81’ Bannan), Delph, Stevens (68’ Holman); Weimann, Benteke. All. Lambert
CHELSEA-QPR 0-1 Reti: 78’ Wright-Phillips (Q) Chelsea (4-2-3-1): Turnbull; Azpilicueta, Ivanovic, Cahill, Bertrand; Luiz, Lampard (79’ Ramires); Moses (76’ Mata), Oscar, Marin (60’ Hazard); Torres. All. Benitez QPR (4-1-2-3): César; Onuoha, Nelsen, Hill, da Silva; Derry; M´Bia, Granero (90’ Park); Mackie, Taarabt (90’ Dyer), Hoilett (16’ Wright Phillips). All. Redknapp
NEWCASTLE-EVERTON 1-2 Reti: 2’ Cisse (N), 43’ Baines (E), 60’ Anichebe (E) Newcastle (4-2-3-1): Krul; Perch, Williamson (87’ Ranger), Coloccini, Santon; Anita, Tioté; Cisse (79’ Ameobi Sa.), Marveaux, Obertan (65’ Bigirimana); Ameobi Sh.. All. Pardew Everton (4-2-3-1): Howard; Jagielka, Heitinga, Distin, Baines; Neville, Osman; Naismith (58’ Anichebe), Fellaini, Pienaar; Jelavic (88’ Oviedo). All. Moyes
Reti: 5’ Pogrebnyak (R), 10’ Dawson (T), 51’ Adebayor (T), 79’ Dempsey (T) Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Naughton; Lennon, Sandro, Dembélé (70’ Parker), Sigurdsson (75’ Dempsey); Adebayor (88’ Livermore), Defoe. All.Villas-Boas Reading (4-5-1): Federici; Gunter, Pearce, Mariappa, Harte; Leigertwood, Karacan (57’ Robson-Kanu), Kebe, McAnuff (73’ Le Fondre), Guthrie; Pogrebnyak (84’ Hunt). All. McDermott
premier league giornata 22 - 12-13/1 QPR-TOTTENHAM 0-0 QPR (4-1-2-3): César; Onuoha, Nelsen, Hill, da Silva; Derry; M´Bia, Park; Mackie, Taarabt, Wright Phillips. All. Redknapp Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Naughton; Lennon (79’ Sigurdsson), Sandro (25’ Parker), Dembélé, Bale; Adebayor (68’ Dempsey), Defoe. All.Villas-Boas
FULHAM-WIGAN ATHLETIC 1-1 Reti: 22’ Karagounis (F), Di Santo (W) Fulham (4-4-2): Schwarzer; Riether, Hangeland, Hughes, Richardson; Duff (82’ Baird), Karagounis, Ruiz, Kacaniklic (87’ Dejagah); Petric (65’ Rodallega), Berbatov. All. Jol Wigan (3-5-2): Al-Habsi; Ramis (90’ Stam), Caldwell, Figueroa; Boyce, McCarthy, McArthur, Beausejour, Jones (65’ Gomez); Maloney, Di Santo. All. Martinez
90 calcio2000 mar 2013
SUNDERLAND-WEST HAM 3-0
STOKE CITY-CHELSEA 0-4 Reti: 45’-63’ Walters (S, Aut.), 66’ Lampard (C, Rig.), 73’ Hazard (C) Stoke City (4-4-1-1): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Wilkinson; Walters, Whelan, Nzonzi, Etherington (86’ Kightly); Adam (79’ Whitehead); Jones (79’ Jerome). All. Pulis Chelsea (4-4-1-1): Cech; Azpilicueta (83’ Ferreira), Ivanovic, Luiz, Cole; Hazard, Lampard, Ramires, Bertrand; Mata (80’ Terry); Demba Ba (71’ Torres). All. Benitez
Reti: 19’-69’ Lukaku (W), 82’ Kebe (R), 88’ Le Fondre (R, Rig.), 90’ Pogrebnyak (R) Reading (4-5-1): Federici; Gunter, Pearce, Mariappa, Harte; Karacan (66’ Le Fondre), Kebe, Carrico (46’ McCleary), McAnuff, Guthrie; Pogrebnyak (84’ Hunt). All. McDermott West Bromwich (4-4-2): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Thorne, Brunt, Dorrans (80’ Rosenberg), Morrison; Thomas, Lukaku. All. Clarke
READING-WEST BROMWICH 3-2
NORWICH CITY-NEWCASTLE 0-0 Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Turner, Bassong, Garrido; Johnson, Snodgrass (78’ Bennett E.), Pilkington, Tettey; Hoolahan; Jackson (68’ Holt). All. Hughton Newcastle (4-5-1): Krul; Debuchy, Williamson, Coloccini, Santon; Obertan (57’ Cabaye), Perch, Anita (84’ Bigirimana), Marveaux, Gutiérrez; Cisse. All. Pardew
EVERTON-SWANSEA CITY 0-0 Everton (4-4-1-1): Howard; Coleman, Jagielka, Distin, Baines; Anichebe (84’ Vellios), Neville (69’ Naismith), Osman, Pienaar; Fellaini, Jelavic. All. Moyes Swansea City (4-3-3): Vorm; Tiendalli, Chico, Williams, Davies; Rangel, Agustien, Ki; Dyer (58’ De Guzman), Michu (82’ Graham), Hernandez (73’ Routledge). All. Laudrup
ASTON VILLA-SOUTHAMPTON 0-1 Reti: 35’ Lambert (S, Rig.) Aston Villa (4-3-1-2): Guzan; Lowton, Clark, Baker, Stevens; Holman (46’ Bannan), Westwood (79’ Bowery), Delph; N´Zogbia (63’ Agbonlahor); Weimann, Benteke. All. Lambert Southampton (4-4-1-1): Boruc; Clyne, Hooiveld, Yoshida, Shaw (87’ De Ridder); Rodriguez, Cork, Schneiderlin, Puncheon (82’ Davis); Ramirez (77’ Fox); Lambert. All. Adkins
MAN. UNITED-LIVERPOOL 2-1 Reti: 19’ van Persie (M), 54’ Vidic (M), 57’ Sturridge (L) Manchester United (4-4-1-1): De Gea; da Silva, Ferdinand, Vidic (79’ Smalling), Evra; Young (46’ Valencia), Cleverley, Carrick, Kagawa (77’ Jones); Welbeck; van Persie. All. Ferguson Liverpool (4-1-4-1): Reina; Wisdom, Skrtel, Agger, Johnson; Leiva (46’ Sturridge); Downing, Allen, Gerrard (80’ Henderson), Sterling (62’ Borini); Suarez All. Rodgers
ARSENAL-MANCHESTER CITY 0-2 Reti: 21’ Milner (M), 32’ Dzeko (M) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Koscielny, Vermaelen, Gibbs; Diaby (61’ Ramsey), Wilshere; Cazorla, Oxlade-Chamberlain (12’ Mertesacker), Podolski (57’ Giroud); Walcott. All. Wenger Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Nastasic, Clichy; Garcia, Barry; Milner, Tevez (77’ Lescott), Silva (90’ Kolarov); Dzeko (88’ Balotelli). All. Mancini
Reti: 12’ Larsson (S), 47’ Johnson (S), 74 McClean (S) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback; Johnson (84’ N´Diaye), Larsson, Vaughan, McClean; Sessegnon (88’ McFadden); Fletcher (79’ Wickham). All. O´Neill West Ham (4-4-1-1): Jääskeläinen; Demel, Reid, Collins (34’ Tomkins), Potts; Cole, Collison (46’ Vaz Te), Diarra, Jarvis; Nolan; Cole (57’ Chamakh). All. Allardyce
statistiche campionati esteri
premier league giornata 23 - 19-21/1 WIGAN AT.-SUNDERLAND 2-3 Reti: 5’ Vaughan (S, Aut.), 17’ Gardner (S, Rig.), 20’-42’ Fletcher (S), 79’ Henriquez (W) Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Boyce (71’ Henriquez), Caldwell, Figueroa; Stam (46’ Espinoza), McCarthy, McArthur, Beausejour; Gomez, Maloney, Di Santo (77’ Boselli). All. Martinez Sunderland (4-4-2): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback; N´Diaye, Larsson, Vaughan (90’ El Mohamady), Johnson (76’ McClean); Sessegnon (85’ Bardsley), Fletcher. All. O´Neill
WEST HAM-QPR 1-1 Reti: 14’ Remy (Q), 68’ Cole (W) West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Demel, Reid, Tomkins, O´Brien; Noble, Diame; Cole, Jarvis, Nolan (88’ Vaz Te); Chamakh (62’ Cole). All. Allardyce QPR (4-2-3-1): César; Onuoha, Nelsen, Hill, da Silva; Derry, M´Bia; Mackie (67’ Bothroyd), Taarabt (82’ Park), Wright Phillips (58’ Traore), Remy. All. Redknapp
SWANSEA CITY-STOKE CITY 3-1 Reti: 49’ Davies (SW), 57’-80’ De Guzman (SW), 90’ Owen (ST) Swansea City (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Monk, Williams, Davies; Ki, De Guzman; Michu (78’ Britton), Hernandez (64’ Lamah), Routledge; Shechter (74’ Graham). All. Laudrup Stoke City (4-2-3-1): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Whitehead; Whelan, Nzonzi; Walters, Etherington (85’ Owen), Adam (63’ Jerome); Crouch (63’ Jones). All. Pulis
NEWCASTLE-READING 1-2 Reti: 36’ Cabaye (N), 71’-78’ Le Fondre (R) Newcastle (4-4-2): Krul; Debuchy, Williamson, Coloccini, Santon; Marveaux (65’ Perch), Cabaye (74’ Bigirimana), Anita (81’ Obertan), Gutiérrez; Cisse, Ameobi. All. Pardew Reading (4-4-2): Federici; Kelly, Pearce, Mariappa, Harte; McAnuff, Guthrie (70’ Le Fondre), Leigertwood, Kebe; McCleary (65’ Akpan), Pogrebnyak. All. McDermott
MANCHESTER CITY-FULHAM 2-0 Reti: 2’-69’ Silva (M) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta (63’ Nasri), Kompany, Nastasic, Clichy; Garcia, Barry; Milner, Tevez (81’ Agüero’ Lescott), Silva (88’ Lescott); Dzeko. All. Mancini Fulham (4-4-2): Schwarzer; Riether, Hangeland, Hughes, Richardson (67’ Briggs); Duff (82’ Baird), Karagounis, Sidwell, Dejagah (73’ Petric); Ruiz, Berbatov. All. Jol
LIVERPOOL-NORWICH CITY 5-0 Reti: 26’ Henderson (L), 37’ Suarez (L), 59’ Sturridge (L), 66’ Gerrard (L), 74’ Bennett R. (N, Aut.) Liverpool (4-3-3): Jones; Wisdom, Carragher, Agger, Johnson; Gerrard, Leiva (69’ Borini), Henderson (77’ Allen); Downing, Sturridge (69’ Sterling); Suarez All. Rodgers Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bennett R., Turner, Garrido; Johnson, Howson, Snodgrass (86’ Pilkington), Bennett E. (65’ Hoolahan); Tettey; Holt. All. Hughton
W. BROMWICH-ASTON VILLA 2-2 Reti: 12’ Benteke (A), 31’ Agbonlahor (A), 49’ Brunt (W), 83’ Odemwingie (W) West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Brunt (90’ Thorne), Yacob (35’ Thomas); Dorrans (82’ Rosenberg), Morrison, Odemwingie; Lukaku. All. Clarke Aston Villa (3-5-2): Guzan; Clark, Baker (5’ Lichaj), Vlaar; Lowton, Westwood, Delph (53’ Bannan), N´Zogbia (66’ Holman), Bennett; Agbonlahor, Benteke. All. Lambert
CHELSEA-ARSENAL 2-1 Reti: 6’ Mata (C), 16’ Lampard (C, Rig.), 58’ Walcott (A) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Cahill, Ivanovic, Cole; Lampard, Ramires; Hazard (88’ Marin), Mata, Oscar (72’ Bertrand); Torres (81’ Ba). All. Benitez Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Gibbs; Diaby (75’ Arshavin), Coquelin (59’ Ramsey); Walcott, Wilshere, Cazorla; Giroud. All. Wenger
TOTTENHAM-MAN. UNITED 1-1 Reti: 25’ van Persie (M), 90’ Dempsey (T) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton (64’ Assou-Ekotto); Dembélé, Parker (80’ Huddlestone); Lennon, Dempsey, Bale; Defoe. All.Villas-Boas Manchester United (4-2-3-1): De Gea; da Silva, Ferdinand, Vidic, Evra; Jones, Carrick; Welbeck, Cleverley (72’ Valencia), Kagawa (62’ Rooney); van Persie. All. Ferguson
SOUTHAMPTON-EVERTON 0-0 Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne, Hooiveld, Yoshida, Shaw; Cork, Schneiderlin; Puncheon (82’ De Ridder); Ramirez (77’ Davis), Do Prado (62’ Rodriguez); Lambert. All. Pochettino Everton (4-4-1-1): Howard; Coleman (57’ Anichebe), Jagielka, Distin, Baines; Naismith, Neville, Osman, Pienaar; Fellaini; Jelavic (67’ Mirallas). All. Moyes
premier league giornata 24 - 29-3O/1 SUNDERLAND-SWANSEA CITY 0-0 Sunderland (4-5-1): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback; N´Diaye (66’ McClean), Larsson, Sessegnon, Vaughan, Johnson (84’ Wickham); Fletcher. All. O´Neill Swansea City (4-2-3-1): Tremmel; Tiendalli, Williams, Chico, Davies; De Guzman, Britton (75’ Graham); Dyer, Michu, Hernandez (66’ Lamah); Shechter (61’ Ki). All. Laudrup
STOKE CITY-WIGAN ATHLETIC 2-2 Reti: 23’ Shawcross (S), 48’ Crouch (S), 50’ McArthur (W), 61’ Di Santo (W) Stoke City (3-5-2): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Whitehead; Whelan, Nzonzi (68’ Wilkinson), Etherington, Adam (66’ Jerome); Walters, Crouch (87’ Jones). All. Pulis Wigan (3-5-2): Al-Habsi; Boyce (45’ Stam), Caldwell, Figueroa; Espinoza, Golobart, McCarthy, McArthur, Beausejour (83’ McManaman); Maloney, Di Santo. All. Martinez
QPR-MANCHESTER CITY 0-0 QPR (4-4-2): César; Onuoha, Nelsen, Hill, Traore; Derry, M´Bia (90’ Faurlin), da Silva, Taarabt; Granero (89’ Park), Remy (90’ Zamora). All. Redknapp Manchester City (4-4-2): Hart; Zabaleta, Lescott, Clichy, Garcia; Barry, Milner (89’ Sinclair), Nasri (58’ Dzeko), Tevez (73’ Rodwell); Silva, Agüero. All. Mancini
ASTON VILLA-NEWCASTLE U. 1-2 Reti: 19’ Cisse (N), 31’ Cabaye (N), 49’ Betenke (A, Rig.) Aston Villa (5-3-2): Guzan; Lowton, Clark, Baker, Vlaar, Bennett (46’ Weimann); Westwood, Bannan, N´Zogbia; Bent (46’ Agbonlahor), Benteke. All. Lambert Newcastle (4-2-3-1): Krul; Debuchy, Taylor, Coloccini, Santon; Perch (69’ Ameobi Sh.), Cabaye; Gutiérrez, Sissoko (80’ Yanga-Mbiwa), Gouffran (74’ Anita); Cisse. All. Pardew
EVERTON-WEST BROMWICH 2-1 Reti: 29’ Baines (E), 45’ Baines (E, Rig.), 65’ Long (W) Everton (4-4-1-1): Howard; Jagielka, Heitinga, Distin, Baines; Mirallas (65’ Gibson), Neville, Osman, Pienaar; Fellaini; Anichebe (84’ Jelavic). All. Moyes West Bromwich (4-5-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Popov; Brunt, Thorne (43’ Yacob), Dorrans, Morrison (61’ Long), Thomas (77’ Rosenberg); Lukaku. All. Clarke
NORWICH CITY-TOTTENHAM 1-1 Reti: 33’ Hoolahan (N), 80’ Bale (T) Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Johnson, Snodgrass, Pilkington, Holt; Hoolahan (81’ Howson); Tettey. All. Hughton Tottenham (4-4-1-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Assou-Ekotto; Dembélé, Parker, Lennon (87’ Sigurdsson), Dempsey (71’ Holtby); Bale; Defoe. All.Villas-Boas
ARSENAL-LIVERPOOL 2-2 Reti: 5’ Suarez (L), 60’ Henderson (L), 65’ Giroud (A), 67’ Walcott (A) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Gibbs (37’ Santos); Ramsey, Wilshere; Walcott, Cazorla, Podolski; Giroud. All. Wenger Liverpool (4-3-3): Reina; Wisdom, Carragher, Agger, Johnson; Gerrard, Leiva, Henderson; Downing, Sturridge (71’ Enrique), Suarez All. Rodgers
FULHAM-WEST HAM 3-1 Reti: 10’ Berbatov (F), 48’ Nolan (W), 49’ Rodallega (F), 90’ O’Brien (W, Aut.) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Duff, Karagounis (66’ Baird), Sidwell, Rodallega; Ruiz (66’ Dejagah), Berbatov (76’ Petric). All. Jol West Ham (4-5-1): Jääskeläinen; Demel (67’ Taylor), Reid, Tomkins, O´Brien; Noble, Diame, Jarvis, Nolan, Chamakh (56’ Cole C.); Cole J. (76’ Carroll). All. Allardyce
READING-CHELSEA 2-2 Reti: 45’ Mata (C), 66’ Lampard (C), 87’-90’ Le Fondre (R) Reading (4-5-1): Federici; Kelly, Pearce, Mariappa, Harte; McAnuff (68’ Le Fondre), Karacan (77’ Akpan), Guthrie (58’ McCleary), Leigertwood, Kebe; Pogrebnyak. All. McDermott Chelsea (4-2-3-1): Turnbull; Azpilicueta, Cahill, Ivanovic, Cole; Lampard, Ramires; Mata (77’ Benayoun), Oscar, Bertrand; Torres (90’ Ba). All. Benitez
MANCHESTER U.-SOUTHAMPTON 2-1 Reti: 3’ Rodriguez (S), 8’-27’ Rooney (M) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Jones, Smalling (63’ Ferdinand), Vidic, Evra; Anderson (68’ da Silva), Carrick; Welbeck, Kagawa (73’ Nani), Rooney; van Persie. All. Ferguson Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne, Hooiveld, Yoshida, Fox (78’ Shaw); Cork, Schneiderlin; Puncheon (46’ Lallana), Ramirez (46’ Davis), Rodriguez; Lambert. All. Pochettino
premier league giornata 25 - 2-3/2 QPR- NORWICH CITY 0-0 QPR (4-4-1-1): César; da Silva (75’ Haim), Samba, Hill, Traore; Wright Phillips (54’ Zamora), Derry, M´Bia (69’ Jenas), Townsend; Taarabt; Mackie. All. Redknapp Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Johnson, Snodgrass, Pilkington (24’ Bennett E.), Tettey; Hoolahan (87’ Becchio); Holt. All. Hughton
WIGAN-SOUTHAMPTON 2-2 Reti: 25’ Caldwell (W), 64’ Lambert (S), 85’ Schneiderlin (S), 90’ Maloney (W) Wigan (3-5-2): Al-Habsi; Scharner, Caldwell, Figueroa; Stam (54’ Gomez), Espinoza (74’ McManaman), McCarthy (90’ Henriquez), McArthur, Beausejour; Maloney, Di Santo. All. Martinez Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne (60’ Lallana), Hooiveld, Yoshida, Shaw; Cork, Schneiderlin; Puncheon (82’ Ward-Prowse), Ramirez (46’ Davis), Rodriguez; Lambert. All. Pochettino
WEST HAM-SWANSEA CITY 1-0 Reti: 77’ Carroll (W) West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Reid, Tomkins, O´Brien, Taylor; Noble, Diame (86’ O´Neil); Vaz Te, Nolan (90’ Pogatetz), Carroll; Jarvis (62’ Cole). All. Allardyce Swansea City (4-2-3-1): Tremmel; Rangel, Chico, Williams, Davies; Britton (57’ Moore), De Guzman; Ki, Michu, Hernandez; Routledge (75’ Dyer). All. Laudrup
READING-SUNDERLAND 2-1 Reti: 7’-85’ Kebe (R), 29’ Gardner (S, Rig.) Reading (4-1-4-1): Federici; Kelly, Pearce, Mariappa, Harte; Leigertwood; Kebe, Akpan, McCleary (65’ Le Fondre), McAnuff; Pogrebnyak (72’ Blackman). All. McDermott Sunderland (4-2-3-1): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback; N´Diaye, Larsson (46’ Rose); Vaughan (62’ McClean), Sessegnon (80’ Graham), Johnson; Fletcher. All. O´Neill
EVERTON-ASTON VILLA 3-3 Reti: 2’ Benteke (A), 21’ Anichebe (E), 24’ Agbonlahor (A) , 61’ Benteke (A), 69’-90’ Fellaini (E) Everton (4-4-1-1): Howard; Jagielka, Distin, Baines, Heitinga (65’ Jelavic); Mirallas (65’ Oviedo), Osman, Gibson (90’ Naismith), Pienaar; Fellaini; Anichebe. All. Moyes Aston Villa (4-3-2-1): Guzan; Clark, Vlaar, Lowton, Bennett J.; Westwood, El Ahmadi (83’ Holman); N´Zogbia (79’ Sylla), Weimann, Agbonlahor (90’ Baker); Benteke. All. Lambert
ARSENAL-STOKE CITY 1-0 Reti: 78’ Podolski (A) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Diaby (68’ Podolski), Arteta; Walcott (90’ Ramsey), Wilshere, OxladeChamberlain (68’ Cazorla); Giroud. All. Wenger Stoke City (4-5-1): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilkinson; Whelan, Walters (84’ Jerome), Nzonzi, Cameron (85’ Owen), Etherington; Crouch (84’ Jones). All. Pulis
FULHAM-MANCHESTER U. 0-1 Reti: 79’ Rooney (M) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland (46’ Hughes), Senderos, Riise; Duff, Baird, Karagounis (68’ Emanuelson), Dejagah (82’ Petric); Ruiz; Rodallega. All. Jol Manchester United (4-2-3-1): De Gea; da Silva, Ferdinand, Evans, Evra; Cleverley (75’ Giggs), Carrick; Valencia (66’ Hernandez), Rooney, Nani (84’ Welbeck); van Persie. All. Ferguson
W. BROMWICH-TOTTENHAM 0-1 Reti: 65’ Bale (T) West Bromwich (4-4-2): Foster; Reid, McAuley, Olsson, Popov; Dorrans (81’ Rosenberg), Yacob (81’ Fortuné), Morrison, Brunt; Long, Lukaku (52’ Ridgewell). All. Clarke Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker (77’ Gallas), Dawson, Vertonghen, Assou-Ekotto; Parker, Dembélé; Lennon (85’ Sigurdsson), Dempsey, Bale; Defoe (39’ Holtby). All.VillasBoas
NEWCASTLE-CHELSEA 3-2 Reti: 41’ Gutierrez (N), 55’ Lampard (C), 61’ Mata (C), 68’-90’ Sissoko (N) Newcastle (4-4-2): Krul; Debuchy, Taylor, Coloccini, Santon; Perch, Cabaye, Gouffran (85’ Marveaux), Sissoko (92’ Yanga-Mbiwa); Gutiérrez, Cisse. All. Pardew Chelsea (4-2-3-1): Cech; Cahill, Ivanovic, Cole, Terry; Lampard, Ramires; Mata, Oscar, Bertrand; Ba (43’ Torres). All. Benitez
MAN. CITY-LIVERPOOL 2-2 Reti: 23’ Dzeko (M), 29’ Sturridge (L), 73’ Gerrard (L), 78’ Aguero (M) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Nastasic (56’ Kolarov), Clichy; Garcia, Barry (88’ Nasri); Milner, Agüero, Silva (74’ Maicon); Dzeko. All. Mancini Liverpool (4-2-3-1): Reina; Carragher, Agger, Johnson, Enrique (75’ Skrtel); Gerrard, Leiva; Downing, Henderson, Suarez; Sturridge (90’ Allen). All. Rodgers
calcio2000 91 mar 2013
liga giornata 18 - 4-7/1 R. SARAGOZZA-REAL BETIS 1-2 Reti: 44’ Castro (RB), 58’ Molina (RB), 77’ Montanes (RS) Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru (74’ Orti), Loovens, Soberon, Minero; Movilla, Apono; Garcia (62’ Zuculini), Rodriguez (84’ Alamo), Montanes; Postiga. All. Jimenez Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Amaya, Alvarez, Perez N.; Igiebor (55’ Molina), Canas; Etxebarria (79’ Pérez R.), Campbell, Sevilla (72’ Pozuelo); Martin. All. Pérez
LEVANTE-ATHLETIC BILBAO 3-1 Reti: 6’ Aduriz (A), 26’ Lell (L), 45’ Iborra (L), 68’ El Zhar (L) Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Ballesteros, Navarro, Garcia (68’ Karabelas); Diop, Iborra (83’ Juanlu); El Zhar, Michel, García; Salvador (72’ Rodriguez). All. Martinez Athletic Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, Laporte, De Marcos; Gurpegi, Herrera; Laskurain, Muniain (45’ Amorebieta), Gomez (64’ Martinez); Aduriz (75’ Llorente). All. Bielsa
GRANADA-VALENCIA 1-2 Reti: 50’ Angulo (G), 59’ Oliveira (V), 82’ Piatti (V) Granada (4-2-3-1): Fernandez R.; Nyom, Mainz, Lopez, Siqueira; Iriney (85’ Jaime), Rico; Torje (63’ Yebda), Brahimi, Benitez (46’ Angulo); Ighalo. All. Anquela Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Rami, Costa R., Guardado; Albelda (55’ Valdez), Banega; Parejo, Jonas (90’ Barragan), Piatti (85’ Costa); Soldado. All. Valverde
DEP. LA CORUNA-MALAGA 1-0 Reti: 57’ Pizzi (D) Deportivo La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Marchena, Castro, Evaldo, Aguilar; Bergantinos, Gama (90’ Aythami); Santos (83’ Camunas), Pizzi, Riki (68’ Oliveira), Pablo. All. Paciencia Malaga (4-1-4-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Monreal (63’ Saviola); Camacho; Joaquin (73’ Rende), Isco, Portillo (46’ Iturra), Eliseu; Santa Cruz. All. Pellegrini
SIVIGLIA-OSASUNA 1-0 Reti: 83’ Spahic (S) Siviglia (4-2-3-1): Lopez; Cicinho, Fazio, Spahic, Navarro; Medel, Kondogbia (64’ Perotti); Navas, Rakitic (90’ Hervas), Reyes (85’ Maduro); Negredo. All. Gonzalez Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Damiá (77’ Nano), Flano, Rocha; Punal, Oier; Cejudo (72’ Lamah), Nino, Armenteros (87’ Llorente); Sola. All. Mendilíbar
C. DE VIGO-R. VALLADOLID 3-1 Reti: 9’ Aspas (C), 12’ Bueno (R, Rig.), 31’ Aspas (C, Rig.), 53’ Lopez (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Mallo, Cabral, Arceo, Lago; Oubina, Lopez; Park (71’ Insa), Bermejo (84’ Toni), Dehli; Aspas (86’ de Lucas). All. Herrera Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Hernández, Balenziaga; Sastre (75’ Baraja), Rubio; Bueno (65’ Pena), Omar (80’ Lolo), Larsson; Guerra. All. Djukic
R. MADRID-REAL SOCIEDAD 4-3 Reti: 2’ Benzema (RM), 9’ Prieto (RS, Rig.), 35’ Khedira (RM), 40’-76’ Prieto (RS), 68’-71’ Ronaldo (RM) Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Essien, Varane, Carvalho, Arbeloa; Khedira, Xabi; Callejon (8’ Casillas), Özil (85’ Modric), Ronaldo; Benzema (74’ Higuain). All. Mourinho Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Estrada, González, Martinez I., De la Bella (82’ Angel); Pardo, Zurutuza (73’ Elustondo); Prieto, Vela, Griezmann; Ifran (57’ Castro). All. Montanier
BARCELLONA-ESPANYOL 4-0 Reti: 10’ Xavi (B), 16’-27’ Pedro (B), 29’ Messi (B, Rig.) Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Puyol, Alba; Xavi (63’ Alcantara), Busquets, Fabregas (66’ Villa); Iniesta, Messi, Pedro (75’ Sanchez). All. Roura Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Mata, Forlín; Baena (60’ Alfonso), Simao (77’ Albin), Verdu (63’ Stuani); Garcia. All. Onaindia
MAIORCA-ATLETICO MADRID 1-1 Reti: 72’ Garcia (A), 87’ Kevin (M) Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Nsue (80’ Alvaro), Nunes, Geromel, Bigas; Pina, Marquez; Pereira (64’ Garcia), Arizmendi (74’ Ximo), dos Santos; Hemed. All. Caparros Atletico Madrid (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Diaz, Godin, Filipe; Tiago, Fernández; Koke, Garcia, Adrian (65’ Rodriguez); Costa. All. Simeone
RAYO VALLECANO-GETAFE 3-1 Reti: 14’ Bangoura (R), 28’ Piti (R), 52’ Piti (R), 65’ Alcacer (G) Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Nacho, Mass; Trashorras, Fuego; Bangoura (62’ Vazquez), Dominguez (77’ Delibasic), Piti (82’ Arana); Carrilho. All. Jémez Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres M., Lopo, Alexis, Valera; Torres X, Michel; Lafita (75’ Fernandez), Castro (70’ Sarabia), Gavilan (61’ Alcacer); Vazquez. All. Plaza
liga giornata 19 - 11-14/1 A.BILBAO-RAYO VALLECANO 1-2
REAL VALLADOLID-MAIORCA 3-1 Reti: 21’-90’ Ebert (R), 38’ Casadeus (M), 88’ Gonzalez (R) Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Hernández, Balenziaga; Sastre, Rubio; Ebert, Gonzalez (90’ Baraja), Omar (71’ Bueno); Larsson (80’ Guerra). All. Djukic Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Nsue, Nunes, Geromel (88’ Hemed), Bigas; Pina, Marti (85’ Fontas); Arizmendi, dos Santos, Rodriguez (56’ Pereira); Victor. All. Caparros
ESPANYOL-CELTA DE VIGO 1-0 Reti: 23’ Garcia (E) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Forlín, Capdevila; Mata, Baena; Stuani, Simao (84’ Longo), Verdu (77’ Alfonso); Garcia. All. Onaindia Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral, Demidov, Lago; Oubina, Lopez; Fernandez (59’ de Lucas), Bermejo (72’ Park), Dehli (69’ Toni); Aspas. All. Herrera
OSASUNA-REAL MADRID 0-0 Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Rocha, Damiá; Lolo, Oier; Cejudo (86’ Llorente), Nino, Armenteros; Sola. All. Mendilíbar Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Varane, Albiol, Coentrao; Khedira, Xabi; Di Maria (58’ Benzema), Modric (66’ Kakà), Callejon (66’ Özil); Higuain. All. Mourinho
VALENCIA-SIVIGLIA 2-0 Reti: 50’-89’ Soldado (V) Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Rami, Costa R., Guardado; Albelda (40’ Costa), Banega; Parejo (87’ Ruiz), Jonas, Piatti (81’ Valdez); Soldado. All. Valverde Siviglia (4-2-3-1): Lopez; Cicinho (62’ Perotti-79’ Baba), Fazio, Spahic, Navarro; Medel, Kondogbia; Navas, Rakitic, Reyes (83’ Stevanovic); Negredo. All. Gonzalez
REAL BETIS-LEVANTE 2-0 Reti: 7’ Campbell (R), 63’ Castro (R) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Amaya, Alvarez, Perez N.; Pérez R., Nono (82’ Dorado); Campbell (87’ Agra), Martin, Vadillo (57’ Vilarchao); Molina. All. Pérez Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Ballesteros, Navarro, Garcia; Diop, Michel; El Zhar (72’ Rios), García, Juanlu (46’ Martins); Salvador (62’ Rodriguez). All. Martinez
R. SOCIEDAD-DEP. LA CORUNA 1-1 Reti: 27’ Pizzi (D), 45’ Vela (R) Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez, Elustondo, Ansotegui, De la Bella; Pardo (70’ Castro), Illarramendi; Prieto, Vela, Griezmann; Agirretxe (78’ Ifran). All. Montanier Deportivo La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Marchena, Pablo, Castro, Evaldo; Bergantinos, Munoz (56’ Assuncao); Gama, Santos (67’ Silvio), Pizzi; Riki (63’ Oliveira). All. Paciencia
A. MADRID-REAL SARAGOZZA 2-0 Reti: 31’ Tiago (A), 38’ Falcao (A, Rig.) Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe; Tiago (65’ Suarez), Koke; Fernández, Turan (85’ Garcia); Costa (76’ Rodriguez), Falcao. All. Simeone Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Sapunaru, Loovens, Paredes (46’ Rodriguez), Minero; Pinter, Mari; Zuculini (60’ Garcia), Apono, Montanes (79’ Alamo); Postiga. All. Jimenez M.
MALAGA-BARCELLONA 1-3 Reti: 27’ Messi (B), 50’ Fabregas (B), 82’ Alcantara (B), 89’ Buonanotte (M) Malaga (4-1-4-1): Caballero; Sanchez, Demichelis, Weligton, Monreal; Toulalan (69’ Iturra), Camacho; Joaquin (84’ Soler), Isco, Eliseu (62’ Rende); Santa Cruz. All. Pellegrini Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Xavi, Busquets, Fabregas (73’ Alcantara); Iniesta, Messi, Pedro (78’ Song). All. Vilanova
GETAFE-GRANADA 2-2 Reti: 19’ Rodriguez (GE), 28’-90’ Siqueira (GR, Rig.), 41’ Alcacer (GE) Getafe (4-4-2): Moya; Alexis, Valera, Abraham, Gomez; Torres X, Rodriguez, Castro, Gavilan (89’ Fernandez); Alcacer (68’ Sarabia), Colunga (75’ Vazquez). All. Plaza Granada (4-2-3-1): Fernandez R.; Nyom (73’ Orellana), Diakhaté, Mainz, Siqueira; Iriney (55’ Jaime), Rico; Torje, Brahimi, Angulo (55’ Recio); Ighalo. All. Anquela
Reti: 48’ Bangoura (R), Piti (R, Rig.), 77’ Jose (A) Athletic Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, Amorebieta (50’ Gurpegi), De Marcos; San José, Herrera; Laskurain, Muniain (59’ Llorente), Gomez; Aduriz (90’ Toquero). All. Bielsa Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Casado, Mass (46’ Figueras); Trashorras, Fuego; Bangoura, Dominguez, Piti (90’ González); Carrilho (71’ Delibasic). All. Jémez
liga giornata 2O - 18-21/1 ESPANYOL-MAIORCA 3-2
GRANADA-RAYO VALLECANO 2-0 Reti: 24’ Amat (R, Aut.), 80’ Recio (G) Granada (4-2-3-1): Fernandez R.; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Rico, Recio; Torje (77’ Ortiz), Brahimi (73’ Aranda), Orellana (83’ Angulo); Ighalo. All. Anquela Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Casado, Amat, Figueras; Trashorras, Fuego; Vazquez (46’ Carlos), Delibasic, Piti; Bangoura. All. Jémez
R. SOCIEDAD-BARCELLONA 3-2 Reti: 7’ Messi (B), 25’ Pedro (B), 40’-62’ Castro (R), 90’ Agirretxe (R) Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi; Prieto (79’ Pardo), Griezmann, Castro (74’ Ifran); Vela (85’ Agirretxe). All. Montanier Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Puyol, Alba; Xavi, Busquets, Fabregas (59 Mascherano); Iniesta, Messi, Pedro (89’ Adriano). All. Vilanova
GETAFE-SIVIGLIA 1-1 Reti: 40’ Reyes (S), 44’ Colunga (G) Getafe (4-2-2-2): Moya; Alexis, Valera, Abraham, Fernandez (73’ Michel); Torres X, Rodriguez (16’ Gomez); Sarabia, Gavilan; Alcacer (59’ Vazquez), Colunga. All. Plaza Siviglia (4-2-3-1): Palop; Cicinho, Fazio, Botia, Botia; Maduro (58’ Kondogbia), Medel; Navas, Rakitic (85’ Del Moral), Reyes (66’ Stevanovic); Negredo. All. Emery
MALAGA-CELTA DE VIGO 1-1 Reti: 37’ Demichelis (M), 76’ Fernandez (C) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Sanchez, Demichelis, Weligton, Monreal; Toulalan, Iturra; Joaquin, Isco (81’ Duda), Rende (67’ Soler); Santa Cruz (59’ Saviola). All. Pellegrini Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral, Demidov, Lago; Oubina, Lopez (82’ Bermejo); Fernandez, Insa (58’ de Lucas), Dehli; Aspas (88’ Bellvis). All. Herrera
OSASUNA-DEP.LA CORUNA 2-1 Reti: 26’ Sola (O), 61’ Nino (O), 90’ Camunas (D) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Rocha, Damiá; Punal, Lolo; Cejudo (59’ Llorente), Nino (82’ Loe), Armenteros; Sola (74’ Miguel). All. Mendilíbar Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Castro, Silvio; Bergantinos, Assuncao; Gama (69’ Camunas), Santos (54’ Oliveira), Pizzi; Riki (80’ Valeron). All. Paciencia
R. VALLADOLID-R. SARAGOZZA 2-0 Reti: 12’ Guerra (RV), 74’ Gonzalez (RV) Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Hernández, Pena; Rubio, Baraja (90’ Neira); Ebert (23’ Larsson), Gonzalez, Omar (71’ Bueno); Guerra. All. Djukic Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Pinter, Loovens (31’ Lanzaro), Minero, Movilla; Zuculini (76’ Alamo), Apono (28’ Tarsi); Garcia, Montanes, Postiga; Reyes. All. Jimenez M.
ATLETICO MADRID-LEVANTE 2-0 Reti: 32’ Adrian (A), 60’ Koke (A) Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Gaitan, Miranda, Godin, Filipe; Tiago, Koke, Fernández (66’ Garcia), Rodriguez; Adrian (72’ Turan), Falcao (58’ Costa). All. Simeone Levante (4-2-3-1): Munua; Lopez, Lell, Ballesteros, Navarro; Iborra, Diop; Michel (73’ Juanlu); El Zhar (60 Barkero), García (81’ Salvador); Martins. All. Martinez
VALENCIA-REAL MADRID 0-5 Reti: 9’ Higuain (R), 34’-45’ Di Maria (R), 36’-41’ Ronaldo (R) Valencia (4-2-3-1): Carreira; Rami, Costa R., Ruiz, Guardado; Gago (46’ Barragan), Costa T.; Piatti (71’ Bernat), Banega, Jonas; Soldado (64’ Valdez). All. Valverde Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Varane, Albiol, Coentrao; Khedira (74’ Callejon), Alonso (58’ Essien); Di Maria, Özil (66’ Modric), Ronaldo; Higuain. All. Mourinho
REAL BETIS-ATHLETIC BILBAO 1-1 Reti: 2’ Castro (R, Rig.), 41’ Aduriz (A) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Lopez, Chica, Amaya, Alvarez (46’ Paulao); Etxebarria, Canas (68’ Pérez); Campbell, Sevilla (39’ Nono), Martin; Molina. All. Pérez Athletic Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, Laporte, De Marcos; Iturraspe, Gurpegi (46’ Aurtenetxe); Herrera, Laskurain, Muniain (80’ Gomez); Aduriz. All. Bielsa
Reti: 16’ Simao (E), 35’ dos Santos (M), 42’ Marquez (M), 68’ Verdu (E, Rig.), 84’ Bena (E) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Baena; Fonte (46’ Longo), Simao, Verdu (87’ Alfonso); Garcia (90’ Tejera). All. Onaindia Maiorca (4-2-3-1): Aouate (62’ Mino); Nsue, Nunes, Geromel, Garcia (72’ Hemed); Pina, Marquez (79’ Marti); Pereira, dos Santos, Rodriguez; Victor. All. Caparros
92 calcio2000 mar 2013
statistiche campionati esteri
liga giornata 21 - 26-27/1 CELTA DE VIGO-R. SOCIEDAD 1-1 Reti: 32’ Krohn-Dehli (C), 59’ Elustondo (R) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral, Demidov, Lago; Oubina, Bermejo (56’ Pranjic); Fernandez, Park (62’ Insa), Dehli; Aspas (46’ Lopez). All. Herrera Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., Elustondo, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi (77’ Pardo); Prieto, Vela, Castro (70’ Griezmann); Ifran (60’ Agirretxe). All. Montanier
LEVANTE-REAL VALLADOLID 2-1 Reti: 8’ Vargas (RV), 44’ Barkero (L), 90’ Rukavina (RV, Aut.) Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Ballesteros (32’ Rodas), Navarro, Juanfran; Iborra, Diop; Barkero (78’ Juanlu), García (68’ Valdo), Martins; El Zhar. All. Martinez Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Hernández, Pena; Rubio, Baraja (77’ Sastre); Larsson, Gonzalez (89’ Neira), Omar (64’ Bueno); Guerra. All. Djukic
R. SARAGOZZA-ESPANYOL 0-0 Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Sapunaru, Soberon, Paredes, Minero; Pinter (73’ Garcia), Movilla; Zuculini (90’ Mari), Rodriguez (83’ Reyes), Montanes; Postiga. All. Jimenez M. Espanyol (4-3-3): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Mata (51’ German-76’ Petrov), Baena; Garcia, Stuani (80’ Navarro), Simao. All. Onaindia
DEP.LA CORUNA-VALENCIA 2-3 Reti: 1’ Oliveira (V), 32’-45 Riki (D), 63’ Valdes (V), 90’ Costa (V) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Castro, Silvio; Bergantinos, Assuncao; Gama (78’ Camunas), Santos (54’ Munoz), Pizzi; Riki (70’ Oliveira). All. Paciencia Valencia (4-2-3-1): Carreira; Rami, Pereira, Costa R., Guardado; Costa T., Ruiz (55’ Bernat); Piatti, Banega (84’ Canales), Jonas (46’ Viera); Valdez. All. Valverde
R. VALLECANO-REAL BETIS 3-0 Reti: 3’ Piti (RV, Rig.), 64’ Delibasic (RV), 82’ Carlos (RV) Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Mass, Casado; Trashorras, Fuego; Dominguez, Piti (84’ González), Bangoura (59’ Carlos); Delibasic (76’ Vazquez). All. Jémez Real Betis (4-3-3): Adrian; Chica, Amaya, Perquis, Pérez; Canas, Etxebarria (58’ Nono), Sevilla (77’ Vadillo); Campbell (68’ Molins), Martin, Molina. All. Pérez
BARCELLONA-OSASUNA 5-1 Reti: 11’-56’-58’ Messi (B), 24’ Loe (O), 28’ Messi (B, Rig.), 40’ Pedro (B) Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Puyol, Mascherano, Adriano; Xavi (65’ Fabregas), Busquets (74’ Song), Alcantara; Messi, Pedro (61’ Sanchez), Villa. All. Vilanova Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Flano (68’ Rocha), Nano; Lolo, Loe; Cejudo (46’ Punal), Oier, Miguel (46’ Shojaei); Llorente. All. Mendilíbar
MAIORCA-MALAGA 2-3 Reti: 11’ Saviola (MAL), 16’ Isco (MAL), 27’ Casadesus (MAI), 62’ Monreal (MAL), 72’ Dos Santos (MAI) Maiorca (4-2-3-1): Calatayud; Nsue, Nunes, Geromel, Bigas (5’ Garcia); Pina, Marquez; Pereira (62’ Alfaro), Victor, dos Santos; Hemed. All. Caparros Malaga (4-2-3-1): Caballero; Sanchez, Lugano, Weligton, Monreal; Toulalan, Demichelis; Soler (89’ Iturra), Saviola (68’ Eliseu), Isco (74’ Camacho); Santa Cruz. All. Pellegrini
AT. BILBAO-AT. MADRID 3-0 Reti: 50’ San Jose (B), 77’ Susaeta (B), 84’ de Marcos (B) Athletic Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza (61’ Gurpegi), Laporte, Aurtenetxe; San José, Herrera (79’ Iturraspe); Laskurain, De Marcos, Muniain (86’ Gomez); Aduriz. All. Bielsa Atletico Madrid (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Godin, Diaz, Filipe; Belözoglu (63’ Adrian), Tiago; Turan (81’ Suarez), Garcia, Rodriguez (71’ Koke); Costa. All. Simeone
REAL MADRID-GETAFE 4-0
Reti: 53’ Ramos (R), 62’-65’ Ronaldo (R), 72’ Ronaldo (R, Rig.) Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Ramos, Albiol (46’ Khedira), Carvalho, Coentrao; Essien, Modric; Di Maria, Özil (69’ Callejon), Ronaldo (73’ Benzema); Higuain. All. Mourinho Getafe (4-2-3-1): Moya; Alexis, Valera, Lopo, Torres M.; Torres X (69’ Michel), Fernandez; Sarabia (67’ Martinez), Castro, Gavilan; Colunga (76’ Vazquez). All. Plaza
SIVIGLIA-GRANADA 3-0 Reti: 32’ Kondogbia (S), 70’ Negredo (S), 75’ Medel (S) Siviglia (4-2-3-1): Julian; Cicinho, Fazio, Spahic, Navarro; Kondogbia, Medel; Navas, Rakitic (82’ Stevanovic), Reyes (72’ Del Moral); Negredo (77’ Maduro). All. Emery Granada (4-1-4-1): Fernandez R.; Nyom (67’ Torje), Diakhaté, Mainz, Siqueira (54’ Ortiz); Iriney; Rico, Reciom, Brahimi, Orellana; Ighalo (63’ Aranda). All. Anquela
liga giornata 22 - 1-3/2 REAL VALLADOLID-AT.BILBAO 2-2 Reti: 8’ Guerra (R), 15’ Bueno (R), 22’ de Marcos (A), 50’ Susaeta (A) Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Hernández (38’ Rueda), Pena; Rubio, Sastre; Larsson (68’ Omar), Gonzalez, Bueno; Guerra (85’ Manucho). All. Djukic At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Gurpegi, Laporte, Aurtenetxe; San José, De Marcos; Herrera; Laskurain, Muniain (46’ Gomez); Aduriz. All. Bielsa
OSASUNA-CELTA DE VIGO 1-0 Reti: 55’ Armenteros (O) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Flano (68’ Rocha), Nano; Lolo, Loe; Cejudo (46’ Punal), Oier, Miguel (46’ Shojaei); Llorente. All. Mendilíbar Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral (60’ Park), Demidov, Lago; Oubina, Arceo; Pranjic, Bermejo (74’ Lopez), de Lucas (60’ Toni); Aspas. All. Herrera
GETAFE-DEP.LA CORUNA 3-1 Reti: 12’ Pizzi (D, Rig.), 25’ Castro (G, Rig.), 81’ Alvaro (G), 84’ Colunga (G) Getafe (4-2-3-1): Moya; Alexis, Valera (69’ Fernandez), Gomez, Escudero; Torres X, Fernandez (77’ Vazquez); Barrada, Castro, Gavilan (12’ Codina); Colunga. All. Plaza Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Kaka, Evaldo, Castro; Bergantinos (59’ Valeron), Aguilar; Gama (73’ Valeron), Munoz (46’ Camunas), Pizzi; Riki. All. Paciencia
ESPANYOL-LEVANTE 3-2 Reti: 41’ Iborra (L, Aut.), 47’ Garcia R. (L), 67’ Stuani (E), 69’ Garcia S. (E), 87’ Martins (L) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Felipe, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Baena (73’ Tejera); Longo (46’ Stuani), Verdu, Simao (75’ Petrov); Garcia. All. Onaindia Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Rodas, Navarro, Juanfran; Iborra, Diop (67’ Michel); Barkero, García (73’ Rios), El Zhar (73’ Valdo); Martins. All. Martinez
GRANADA-REAL MADRID 1-0 Reti: 22’ Ronaldo (R, Aut.) Granada (4-2-3-1): Fernandez R.; Nyom (67’ Torje), Diakhaté, Mainz, Siqueira (54’ Ortiz); Iriney; Rico, Reciom, Brahimi, Orellana; Ighalo (63’ Aranda). All. Anquela Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa, Varane, Ramos, Coentrao (65’ Marcelo); Khedira (46’ Callejon), Xabi; Modric, Di Maria, Ronaldo; Higuain (46’ Benzema). All. Mourinho
MALAGA-REAL SARAGOZZA 1-1 Reti: 14’ Postiga (R), 23’ Isco (M) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Lugano, Weligton, Eliseu (23’ Sanchez); Toulalan, Camacho; Soler, Joaquin (59’ Saviola), Isco; Santa Cruz (69’ Baptista). All. Pellegrini Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Reyes, Soberon, Paredes, Minero; Movilla (65’ Rodri), Mari; Rodriguez (74’ Rochina), Apono, Montanes; Postiga (90’ Pinter). All. Jimenez M.
SIVIGLIA-RAYO VALLECANO 2-1 Reti: 45’ Rakitic (S), 51’ Dominguez (R, Rig.), 55’ Negredo (S) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Cicinho (44’ Coke), Fazio, Spahic, Navarro; Kondogbia (74’ Maduro), Medel; Navas, Rakitic, Reyes (70’ Del Moral); Negredo. All. Emery Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Mass, Casado; Trashorras (88’ González), Fuego; Dominguez, Carlos (78’ Vazquez), Bangoura; Delibasic (61’ Carrilho). All. Jémez
VALENCIA-BARCELLONA 1-1 Reti: 33’ Banega (V), 39’ Messi (B, Rig.) Valencia (4-2-3-1): Guaita; Rami, Pereira, Costa R., Cissokho; Costa T., Ruiz; Bernat (70’ Piatti), Banega (62’ Canales), Guardado (86’ Jonas); Soldado. All. Valverde Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano (55’ Puyol), Alba; Xavi (90’ Alcantara), Fabregas (72’ Villa), Busquets; Messi, Pedro, Iniesta. All. Roura
REAL SOCIEDAD-MAIORCA 3-0 Reti: 55’ Castro (R), 70’ Vela (R), 88’ Ifran (R) Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., Elustondo, Martinez I., Angel (75’ Agirretxe); Illarramendi, Pardo; Griezmann, Prieto, Castro (81’ Ros); Vela (75’ Ifran). All. Montanier Maiorca (4-2-2-2): Calatayud; Hutton, Nunes, Geromel, Rodriguez; Marquez, Tissone (76’ Alfaro); Nsue (59’ Lopez), dos Santos; Hemed (33’ Marti), Victor. All. Caparros
AT. MADRID-REAL BETIS 1-0 Reti: 61’ Costa (A) Atletico Madrid (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Cisma; Suarez, Fernández; Adrian (56’ Costa), Koke, Turan (65’ Rodriguez); Falcao (79’ Garcia). All. Simeone Real Betis (4-3-3): Adrian; Chica, Amaya, Perquis, Pérez; Canas, Etxebarria (63’ Pozuelo), Martin; Pabon (63’ Molina), Campbell (81’ Molins), Pérez R.. All. Pérez
ligue 1 giornata 2O - 11-13/1 SAINT-ETIENNE-TOLOSA 2-2 Reti: 25’ Perrin (S), 28’ Didot (T), 43’ Aurier (T), 62’ Mollo (S) Saint-Etienne (4-2-3-1): Ruffier; Clerc, Perrin, Sall, Brison; Cohade, Guilavogui (75’ Lemoine); Hamouma (61’ Brandao), Clement, Mollo (85’ Mayi); Aubameyang. All. Galtier Tolosa (4-2-3-1): Ahamada; Aurier, Zebina (66’ Akpro), Yago, Mbengue; Sissoko, Didot; Braaten, Capoue, Regattin (70’ Djalo); Riviere (83’ Ben Yedder). All. Casanova
PSG-AJACCIO 0-0 PSG (4-4-2): Sirigu; Jallet, Silva (57’ Sakho), Maxwell, Alex; Pastore (46’ Chantome), Motta, Matuidi, Lavezzi; Ibrahimovic, Lucas (84’ Gameiro). All. Ancelotti Ajaccio (5-3-2): Ochoa; Andre, Maire, Poulard, Saad, Bouhours; Pierazzi, Lasne, Sammaritano (46’ Begeorgi); Eduardo (73’ Delort), Mutu (86’ Lippini). All. Emon
TROYES-LIONE 1-2 Reti: 11’ Gonalons (L), 38’ Nivet (T), 75’ Umtiti (L) Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, Othon; Obbadi, Ngoyi; Darbion (76’ Yamissi), Nivet, Camus (85’ Dos Santos); Jean (79’ Bettiol). All. Furlan Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons; Malbranque (68’ Mvuemba), Ghezzal (63’ Fofana); Bastos, Lopez; Gomis (63’ Lacazette). All. Garde
STADE RENNAIS-BORDEAUX 0-2 Reti: 57’ Gouffran (B), 66’ Saivet (B) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Catherine, Apam, Mavinga, Biyik; M´Vila, Makoun (60’ Pajot); Danze, Feret (61’ Diallo Sadio), Alessandrini; Erdinc (71’ Sané). All. Antonetti Bordeaux (5-3-2): Carrasso; Mariano, Henrique, Sané, Planus, Tremoulinas; N´Guemo (46’ Saivet), Sertic, Plasil; Gouffran (82’ Sacko), Maurice-Belay (56’ Khalfallah). All. Gillot
NANCY LORRAINE-LILLA 2-2 Reti: 1’ Roux (L), 21’ Grange (N), 32’ Payet (L), 82’ Ayasse (N) Nancy Lorraine (5-4-1): Gregorini; Karaboue, Sané, Luiz (90’ Sami), Jeanvier, Haidara; Hammar (62’ Joachim), Loties, Ayasse, Grange; Bakar (73’ Moukannjo). All. Gabriel Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Rozehnal, Chedjou, Digne; Mavuba; Balmont (70’ Pedretti), Martin (62’ Gueye); Rodelin, Payet; Roux (87’ Bruno). All. Garcia
MONTPELLIER-LORIENT 2-0 Reti: 79’-90’ Charbonnier (M) Montpellier (4-2-3-1): Pionnier; Congré, Yanga-Mbiwa, Hilton, Bedimo; Dabo, Estrada (46’ Pitau); Camara (77’ Mounier), Cabella, Utaka; Herrera (61’ Charbonnier). All. Girard Lorient (4-2-2-2): Audard; Baca, Bourillon, Kone, Barthelme; Autret (72’ Jouffre), Lautoa; Reale (81’ Giuly), Monnet-Paquet; Aliadiere, Quercia (66’ Sunu). All. Gourcuff
EVIAN-STADE BREST 0-2 Reti: 15’ Basat (S), 90’ Grougi (S) Evian (4-1-2-2-1): Laquait; Wass, Angoula, Cambon, Mbarki; Tie Bi; Ninkovic, Sorlin (72’ Nsikulu); Berigaud (15’ Andersen), Barbosa; Sagbo (59’ Adnane). All. Dupraz Stade Brest (4-2-2-2): Thebaux; Mendy, Lorenzi, Ferradj, Grougi; Licka, Dernis (75’ Auras); Raspentino, Benschop (86’ Khaled); Ben Vasat (80’ Makonda), Lejeune. All. Chauvin
STADE REIMS-BASTIA 1-2 Reti: 21’ Ilan (B), 48’ Thauvin (B), 63’ Courtet (S) Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Tacalfred (55’ Fauvergue), Weber, Signorino (46’ Diego); Devaux (68’ Ramare); Krychowiak, Ca; Fortes, Souare; Courtet. All. Fournier Bastia (4-1-2-2-1): Landreau; Angoula (85’ Cioni), Choplin, Marchal, Palmieri; Ilan; Sablé, Rothen; Thauvin, Maoulida (68’ Marque); Modeste. All. Hantz
NIZZA-VALENCIENNES 5-0 Reti: 45’-79’ Cvitanich (N), 59’ Civelli (N), 64’ Eysseric (N), 88’ Digard (N) Nizza (4-1-2-2-1): Delle; Palun (77’ Genevois), Gomis, Civelli, Kolodziejczak; Eysseric; Digard, Abriel; Diaz (71’ Anin), Bautheac (78’ Pied); Cvitanich. All. Puel Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Mater, Mirin, Angoua, Bong; Gomis; Ducourtioux (68’ Sankhare), Saez; Dossevi (68’ Nguette), Aboubakar; Le Tallec. All. Sanchez
SOCHAUX-MARSIGLIA 3-1 Reti: 18’ Privat (S), 40’ Bakambu (S), 46’ Morel (M, Aut.), 55’ Ayew (M) Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Peybernes, Mikari (63’ Nogueira), Sauget; Dias, Lopy; Poujol, Roudet; Bakambu, Privat (81’ Butin). All. Hely Marsiglia (4-1-2-2-1): Mandanda; N´Koulou, Morel, Diawara (86’ Lucas), Fanni; Cheyrou (86’ Amalfitano); Barton, Valbuena; Ayew A., Ayew J.; Gignac All. Baup
calcio2000 93 mar 2013
ligue 1 giornata 21 - 18-2O/1 LIONE-EVIAN 0-0 Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Umtiti, Dabo; Gonalons; Malbranque (70’ Mvuemba), Gourcuff (63’ Lopez); Lacazette, Bastos; Gomis (63’ Grenier). All. Garde Evian (4-1-2-2-1): Andersen; Lacour, Cambon, Mbarki, Wass; Tie Bi; Ninkovic (89’ Ehret), Sorlin; Berigaud (89’ Adnane), Barbosa (70’ Govou); Sagbo. All. Dupraz
SOCHAUX-STADE REIMS 1-0 Reti: 15’ Poujol (SO) Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Peybernes, Poujol, Sauget; Carlao (65’ Kante), Dias; Roudet, Bakambu (85’ Contout ), Mikari; Privat (62’ Butin). All. Hely Stade Reims (4-2-3-1): Placide; Mandi, Tacalfred, Weber, Souare; Ca (77’ Devaux), Ramare (68’ Fauvergue); Glombard, Krychowiak, Fortes; Ghilas (60’ Toudic). All. Fournier
STADE BREST-SAINT-ETIENNE 0-1 Reti: 50’ Brandao (SE) Stade Brest (4-3-3): Thebaux; Martial, Mendy, Lejeune, Ferradj; Raspentino, Grougi (72’ Khaled), Dernis (54’ Benschop); Sissoko, Ben Vasat, Licka (60’ Auras). All. Chauvin Saint-Etienne (4-3-3): Ruffier; Zouma, Mignot, Brison, Clerc; Cohade, Clement, Lemoine; Brandao (67’ Mayi), Mollo (60’ Guilavogui), Aubameyang. All. Galtier
AJACCIO-VALENCIENNES 1-1 Reti: 30’ Mutu (A), 69’ Nguette (V) Ajaccio (4-1-2-2): Ochoa; Lippini, Maire (23’ Saad), Poulard, Bouhours; Cavalli (80’ Delort); Pierazzi, Lasne; Andre, Sammaritano (74’ Tiberi); Mutu. All. Emon Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Nery, Mirin, Angoua, Bong; Dossevi (81’ Ducourtioux); Gomis, Sankhare; Nguette, Aboubakar (69’ Rose); Le Tallec (90’ Da Silva). All. Sanchez
MARSIGLIA-MONTPELLIER 3-2
TOLOSA-NANCY LORRAINE 2-1 Reti: 57’-78’ Tabanou (T), 89’ Karaboue (N) Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Aurier, Capoue, Yago, Mbengue; Sirieix; Sissoko, Didot; Braaten, Tabanou (81’ Ninkov); Ben Yedder (73’ Riviere). All. Casanova Nancy Lorraine (4-2-3-1): Gregorini; Jeanvier, Puygrenier, Sami, Haidara; Loties, Ayasse; Karaboue, Hammar (84’ Mangani), Grange (59’ Moukannjo); Bakar (61’ Efoulou). All. Gabriel
LORIENT-TROYES 3-2 Reti: 20’ Monnet-Paquet (L), 27’ Reale (L), 65’ Brechet (T), 83’ Bourillon (L), 88’ Camus (T) Lorient (4-2-2-2): Audard; Baca, Bourillon, Kone (46’ Robert), Gassama; Reale, Lautoa; Jouffre, Barthelme; Monnet-Paquet, Aliadiere. All. Gourcuff Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Saunier, Brechet, Othon; Obbadi, Ngoyi; Darbion (85’ Cabot), Nivet (82’ Dos Santos), Camus; Jean. All. Furlan
BASTIA-STADE RENNAIS 0-2 Reti: 34’ Alessandrini (S), 61’ Erdinc (S) Bastia (4-2-3-1): Landreau; Angoula (87’ Cioni), Choplin, Marchal, Palmieri; Sablé, Harek; Thauvin, Maoulida (64’ Keita), Ilan (77’ Llambrich); Modeste. All. Hantz Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Danze, Catherine, Mavinga, Biyik; Pajot (59’ M´Vila), Makoun; Feret, Diallo Sadio (74’ Foulquier), Alessandrini; Erdinc (89’ Sané). All. Antonetti
LILLA-NIZZA 0-2 Reti: 77’ Civelli (N), 85’ Maupay (N) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria (46’ Sidibe), Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Pedretti (73’ Balmont), Martin; Bruno (62’ Rodelin), Payet; Roux (87’ Bruno). All. Garcia Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Digard, Abriel; Pied (70’ Meriem), Eysseric, Bautheac; Cvitanich (79’ Maupay). All. Puel
BORDEAUX-PSG 0-1 Reti: 43’ Ibrahimovic (P) Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Mariano, Henrique, Sané, Tremoulinas; Sertic, Plasil; Khalfallah (75’ Bellion), Obraniak (75’ Sacko), Saivet; Gouffran. All. Gillot PSG (4-2-2-2): Sirigu; Jallet, Camara, Sakho, Maxwell; Verratti, Matuidi; Lucas (69’ Chantome), Lavezzi (74’ Pastore); Ibrahimovic, Menez (87’ Armand). All. Ancelotti
Reti: 14’ Ayew A. (MA), 17’ Herrera (MO), 56’ Utaka (MO), 79’ Ayew J. (MA), 90’ Gignac (MA) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Morel, Lucas, Fanni; Cheyrou (61’ Amalfitano), Barton; Ayew J., Valbuena, Ayew A.; Gignac All. Baup Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Yanga-Mbiwa, Hilton, Bedimo; Dabo, Pitau (46’ Deplagne); Camara, Cabella, Utaka; Herrera (71’ Charbonnier). All. Girard
ligue 1 giornata 22 - 25-27/1 VALENCIENNES-LIONE 0-2 Reti: 8’ Fofana (L), 28’ Gomis (L) Valenciennes (4-2-2-2): Penneteau; Mater, Mirin, Rose, Bong; Gomis (81’ Ducourtioux), Sankhare; Nguette, Dossevi; Aboubakar (69’ Melikson); Le Tallec. All. Sanchez Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti (82’ Grenier); Gonalons; Malbranque, Fofana; Lacazette (69’ Dabo), Ghezzal (85’ Benzia); Gomis. All. Garde
STADE RENNAIS-MARSIGLIA 2-2 Reti: 37’ Ayew A. (M), 59’ Catherine (S), 82’ Ayew J. (M), 88’ Alessandrini (S) Stade Rennais (4-2-1-3): Costil; Foulquier, Catherine, Mavinga, Biyik; Danze, Makoun; Diallo Sadio; Feret (84’ Sané), Alessandrini, Erdinc. All. Antonetti Marsiglia (4-2-1-3): Mandanda; N´Koulou, Morel, Lucas, Fanni; Cheyrou (72’ Amalfitano), Barton; Valbuena; Ayew J., Ayew A., Gignac All. Baup
TROYES-STADE BREST 2-1 Reti: 44’ Camus (T), 54’ Darbion (T), 62’ Basat (S) Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, Othon; Yamissi, Ngoyi; Camus, Nivet (75’ Dos Santos), Darbion; Jean (84’ Bahrebeck). All. Furlan Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Martial, Mendy, Lejeune, Makonda; Auras, Sissoko (58’ Benschop); Raspentino (72’ Dernis), Grougi, Ben Basat; Toure (81’ Khaled). All. Chauvin
STADE REIMS-TOLOSA 1-1 Reti: 56’ Capoue (T), 74’ Krychowiak (S) Stade Reims (4-3-3): Placide; Glombard, Tacalfred, Weber, Souare; Krychowiak, Devaux (64’ Toudic), Ramare; Fortes (85’ Ghilas), Diego, Courtet. All. Fournier Tolosa (4-3-3): Ahamada; Aurier, Capoue, Yago, Mbengue; Sirieix, Didot, Ninkov; Tabanou, Ben Yedder, Djalo (72’ Braaten). All. Casanova
NANCY LORRAINE-LORIENT 2-1 Reti: 36’ Efoulou (N), 50’ Aliadiere (L), 71’ Puygrenier (N) Nancy Lorraine (5-4-1): Gregorini; Jebbour, Sané, Puygrenier, Jeanvier, Muratori; Karaboue (86’ Ayasse), Mangani, Grange (79’ Hammar), Bakar; Efoulou (73’ Moukannjo). All. Gabriel Lorient (4-2-2-2): Audard; Baca (46’ Giuly), Kone, Manga, Gassama; Reale (74’ Lemina), Lautoa; Jouffre (85’ Autret), Barthelme; Monnet-Paquet, Aliadiere. All. Gourcuff
MONTPELLIER-SOCHAUX 2-0 Reti: 28’ Herrera (M), 34’ Utaka (M) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Deplagne, Congré, Hilton, Bedimo; Martin (88’ Marveaux), Estrada; Camara, Cabella (64’ Mounier), Utaka; Herrera (88’ Charbonnier). All. Girard Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Peybernes (26’ Poujol), Kante, Sauget; Carlao, Dias; Contout (65’ Privat), Roudet (75’ Camara), Mikari; Bakambu. All. Hely
EVIAN-AJACCIO 1-1 Reti: 36’ Oliech (A), 53’ Wass (E) Evian (4-2-3-1): Laquait; Mbarki, Betao, Angoula, Wass; Tie Bi (77’ Adnane), Sorlin; Berigaud, Ninkovic (88’ Cambon), Barbosa (87’ Govou); Sagbo. All. Dupraz Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Saad, Poulard, Bouhours; Pierazzi, Lasne; Oliech, Cavalli (77’ Faty), Andre (69’ Sammaritano); Mutu (88’ Delort). All. Emon
SAINT-ETIENNE-BASTIA 3-0 Reti: 9’ Brandao (S), 79’ Aubameyang (S), 85’ Guilavogui (S) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Brison; Clement; Lemoine, Cohade; Mollo (56’ Guilavogui), Aubameyang, Brandao (82’ Mayi). All. Galtier Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni (74’ Angoula), Choplin (46’ Maoulida), Marchal, Harek; Sablé, Rothen; Thauvin (89’ Mary), Ilan, Palmieri; Modeste. All. Hantz
NIZZA-BORDEAUX 0-1 Reti: 58’ Saivet (B) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Digard (12’ Anin), Abriel; Pied, Eysseric (62’ Maupay), Bautheac; Cvitanich (74’ Pentecôte). All. Puel Bordeaux (5-4-1): Carrasso; Mariano, Henrique, Sané, Marange, Tremoulinas; Sertic, Plasil, Obraniak (77’ Poko), Saivet; Bellion (77’ Khalfallah). All. Gillot
PSG-LILLA 1-0 Reti: 66’ Chedjou (L, Aut.) PSG (4-2-2-2): Sirigu; Jallet, Armand, Sakho, Maxwell; Motta (57’ Verratti), Matuidi; Lucas (76’ Chantome), Lavezzi; Ibrahimovic, Menez (65’ Pastore). All. Ancelotti Lilla (4-2-3-1): Elana; Sidibe, Basa, Chedjou, Digne; Gueye, Balmont (82’ Bruno); Martin (57’ Pedretti), Rodelin, Payet; Roux (67’ de Melo). All. Garcia
ligue 1 giornata 23 - 1-3/2 TOLOSA-PSG 0-4 Reti: 4’ Pastore (P), 36’ Ibrahimovic (P), 70’ Sakho (P), 72’ van der Wiel (P) Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Abdennour, Aurier, Yago, Mbengue; Capoue; Sirieix (46’ Akpa Akpro), Didot; Djalo (46’ Ninkov), Tabanou; Ben Yedder, (75’ Hermach). All. Casanova PSG (4-2-2-2): Sirigu; Jallet (66’ van der Wiel), Armand, Sakho (76’ Conte), Maxwell; Verratti, Matuidi; Lucas, Pastore; Lavezzi (71’ Menez), Ibrahimovic. All. Ancelotti
LORIENT-STADE RENNAIS 2-2 Reti: 31’ Jouffre (L), 55’ Erding (S), 80’ Aliadiere (L), 90’ Ngando (S) Lorient (4-2-2-2): Lecomte; Mareque, Kone, Manga, Gassama (60’ Baca); Bourillon, Lautoa; Jouffre, Barthelme; Monnet-Paquet, Aliadiere. All. Gourcuff Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Foulquier (85’ Sané), Catherine, Ilunga, Biyik; Danze, Makoun; Diallo Sadio (60’ Diarra), Feret, Alessandrini (90’ N’Gando); Erdinc. All. Antonetti
SOCHAUX-SAINT-ETIENNE 1-2 Reti: 24’ Aubameyang (ST), 42’ Butin (SO), 77’ Lemoine (ST) Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante, Roussillon; Nogueira, Dias (66’ Butin); Bakambu, Lopy (81’ Boudebouz), Yartey (58’ Roudet); Privat. All. Hely Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Brison, Clement; Lemoine; Guilavogui, Aubameyang; Mollo (63’ Cohade), Brandao (75’ Mayi-90’ Diomande); Perrin. All. Galtier
LILLA-TROYES 1-1 Reti: 30’ Camus (T), 74’ Sidibe (L) Lilla (4-2-2-2): Elana; Sidibe, Basa, Chedjou, Digne; Gueye, Balmont (85’ Bruno); Rodelin (68’ Origi), Payet; Roux (69’ Pedretti), de Melo. All. Garcia Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, Othon; Yamissi (85’ Xavier), Ngoyi; Camus, Nivet, Darbion (90’ Gope-Fenepej); Bahrebeck (75’ Jean). All. Furlan
STADE BREST-NIZZA 0-2 Reti: 13’ Pejcinovic (N), Ferradj (S, Aut.) Stade Brest (4-1-2-2-1): Thebaux; Martial, Mendy, Kantari, Ferradj; Sissoko; Chafni (56’ Auras), Grougi; Raspentino (65’ Dernis), Toure (75’ Soumah); Benschop. All. Chauvin Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Pejcinovic, Gomis, Kolodziejczak; Anin, Abriel; Eysseric, Meriem (81’ Pied), Bautheac; Cvitanich (12’ Pentecôte-49’ Bosetti). All. Puel
BORDEAUX-VALENCIENNES 2-0 Reti: 33’ Bellion (B), 71’ Obraniak (B) Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Mariano, Henrique, Planus, Tremoulinas; Plasil (90’ Faubert), Sané; Obraniak, Saivet, MauriceBelay (46’ Poko); Bellion (68’ Khalfallah). All. Gillot Valenciennes (4-2-2-2): Penneteau; Mater, Mirin, Rose, Nery; Gomi, Sankhare; Sanchez C. (70’ Melikson), Nguette; Dossevi (81’ Aboubakar), Le Tallec. All. Sanchez
BASTIA-EVIAN 0-0 Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Yatabaré (90’ Ilan), Harek; Sablé, Rothen; Thauvin (62’ Khazri), Beauvue, Palmieri; Modeste (53’ Maoulida). All. Hantz Evian (4-2-3-1): Laquait; Mbarki (46’ Ehret), Betao, Angoula, Wass; Tie Bi, Sorlin; Berigaud (73’ Govou), Ninkovic, Barbosa; Adnane (60’ Sagbo). All. Dupraz
AJACCIO-LIONE 3-1 Reti: 54’ Lacazette (L), 57’ Belghazouani (A), 65’ Mutu (A), 90’ Mutu (A, Rig.) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Saad, Poulard, Bouhours; Faty (57’ Mostefa), Lasne; Oliech, Cavalli, Belghazouani (66’ Andre-72’ Pierazzi); Mutu. All. Emon Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons; Malbranque (84’ Grenier), Fofana (63’ Gourcuff); Lacazette, Ghezzal (78’ Martial); Gomis. All. Garde
MONTPELLIER-STADE REIMS 3-1 Reti: 33’ Courtet (S), 49’ Camara (M), 65’ Estrada (M), 71’ Belhanda (M) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Dabo (50’ Marveaux-73’ Martin), Estrada; Camara (78’ Charbonnier), Belhanda, Utaka; Herrera. All. Girard Stade Reims (4-1-2-2-1): Placide; Glombard, Tacalfred, Fofana, Souare; Krychowiak; Ca (68’ Fauvergue), Ramare (42’ Devaux); Fortes (75’ Ghilas), Diego; Courtet. All. Fournier
MARSIGLIA-NANCY LORRAINE 0-1 Reti: 73’ Ayew A. (M, Aut.) Marsiglia (4-1-2-3): Mandanda; N´Koulou, Diawara, Lucas (83’ Abdullah), Fanni; Barton; Amalfitano (59’ Kadir), Ayew J.; Valbuena (77’ Sougou), Ayew A., Gignac All. Baup Nancy Lorraine (5-3-2): Gregorini; Jebbour, Sané, Puygrenier, Sami (49’ Jeanvier), Muratori; Ayasse, Mangani, Grange; Bakar (76’ Louis), Efoulou (85’ Moukannjo). All. Gabriel
94 calcio2000 mar 2013
statistiche campionati esteri
bundes giornata 18 - 18-2O/1 SCHALKE 04-HANNOVER 5-4 Reti: 44’ Farfan (S), 49’ Draxter (S), 55’ Pinto (H), 59’-68’ Huszti (H), 64’ Hoger (S), 67’ Marica (S), 88’ Holtby (S), 90’ Diouf (H) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Fuchs; Höger (73’ Kolasinac), Neustädter; Farfan, Draxler (77’ Barnetta), Holtby (90 Raffael); Marica. All. Keller Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Eggimann, Djourou, Rausch; Schmiedebach (85’ Kadah), Pinto (77’ Hoffmann); Huszti, Schlaudraff; Sobiech (71’ Abdellaoue), Diouf. All. Slomka
B. MONACO-GREUTHER FURTH 2-0 Reti: 26’-61’ Mandzukic (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Kroos (70’ Shaqiri), Müller (70’ Robben), Ribéry; Mandzukic (85’ Gomez). All. Heynkes Greuther Furth (4-1-2-2-1): Hesl; Zimmermann, Kleine, Sobiech, Rahman; Pekovic; Petsos, Fürstner; Sararer (87’ Klaus), Stieber (90’ Park); Nöthe (67’ Azemi). All. Büskens
WOLFSBURG-STOCCARDA 2-0 Reti: 51’ Diego (W), 67’ Madlung (W) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner, Madlung, Kjær, Schäfer; Träsch (68’ Hasebe), Polak; Perisic, Diego (75’ Kahlenberg), Rodriguez (46’ Dost); Olic. All. Hecking Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Rüdiger, Niedermaier, Molinaro, Kuzmanovic (76’ Holzhauser); Gentner; Hajnal (68’ Didavi), Harnik; Traoré (85’ Benyamina), Okazaki; Tasci. All. Labbadia
HOFFENHEIM-B.M’GLADBACH 0-0 Hoffenheim (4-2-3-1): Wiese; Beck, Delpierre, Vestergaard, Johnson; Weis, Salihovic (36’ Williams); Firmino (73’ Grifo), Volland, Usami; Derdiyok. (83’ Joselu) All. Kurz B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Wendt; Marx, Nordtveit; Cigerci, Arango; Herrmann (90’ Rupp), de Jong (77’ Mlapa). All. Favre
B.LEVERKUSEN-E.FRANCOFORTE 3-1 Reti: 31’ Boenisch (B), 33’ Kiessling (B), 58’ Schurrle (B), 78’ Meier (F) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz; Bender, Rolfes; Castro (90’ Hosogai), Schürrle (83’ Hegeler); Kiessling (89’ Sam). All. Hyypia E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Jung, Zambrano (73’ Butscher), Russ, Oczipka; Schwegler, Rode; Aigner, Inui (83’ Kittel), Meier; Matmour (62’ Occean). All. Veh
Reti: 9’ Reus (D), 19’ Gotze (D), 48’ Santana (D), 81’ Lewandowski (D), 85’ Blaszczykowski (D) Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Selassie, Prödl (54’ Yildirim), Papastathopoulos, Schmitz; Junuzovic, Fritz; Petersen (70’ Akpala), Hunt, Elia (78’ Ignjovski); de Bruyne. All. Schaaf B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Augusto, Hummels, Schmelzer; Gündogan, Kehl (84’ Sahin); Reus (71’ Blaszczykowski), Grosskreutz, Götze (76’ Bender); Lewandowski. All. Klopp
W. BREMA-B.DORTMUND 0-5
MAGONZA-FRIBURGO 0-0 Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz; Polanski (68’ Malli), Baumgartlinger; Caligiuri (68’ Parker), Müller, Ivanschitz (89’ Risse); Szalai. All. Tuchel Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg, Fallou (68’ Höhn), Krmas, Hedenstad; Schuster, Flum; Schmid, Caligiuri; Guede (80’ Santini), Kruse. All. Streich
NORIMBERGA-AMBURGO 1-1 Reti: 70’ Rudnevs (A), 75’ Pekhart (N) Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Chandler (65’ Feulner), Nilsson, Klose, Pinola; Balitsch, Cohen; Mak (68’ Frantz), Gebhart, Esswein (76’ Kiyotake); Pekhart. All. Wiesinger Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Mancienne (14’ Bruma), Jansen; Badelj; Arslan (38’ Skjelbred), Aogo; van der Vaart; Son, Rudnevs. All. Fink
F.DUSSELDORF-AUGSBURG 2-3 Reti: 41’ Molders (A), 45’ Koo (A), 71’ Molders (A), 73’-90’ Reisinger (D) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Levels, Bodzek, Juanan, Van den Bergh; Lambertz (69’ Omae), Fink; Reisinger, Bellinghausen (46’ Tesche); Ilsø (46’ Schahin), Kruse. All. Meier Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Philp, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Koo (90’ Hahn), Moravek, Ji, Werner (81’ De Jong); Mölders (78’ Oehrl). All. Weinzierl
bundes giornata 19 - 25-27/1 B. DORTMUND-NORIMBERGA 3-0 Reti: 18’ Blaszczykowski (D, Rig.), 21’ Blaszczykowski (D), 88’ Lewandowski (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Augusto, Hummels, Schmelzer; Gündogan (89’ Leitner), Kehl (77’ Sahin); Reus, Blaszczykowski (77’ Bender), Götze; Lewandowski. All. Klopp Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Chandler, Nilsson, Klose, Pinola; Balitsch, Simons; Feulner (66’ Mak), Gebhart (78’ Frantz), Kiyotake; Pekhart (78’ Polter). All. Wiesinger
HANNOVER-WOLFSBURG 2-1 Reti: 3’ Abdellaoue (H), 38’ Diouf (H), 47’ Madlung (W) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Eggimann (32’ Haggui), Djourou, Pocognoli; Schmiedebach, Hoffmann; Huszti (85’ Rausch), Schlaudraff; Abdellaoue (37’ Pander), Diouf. All. Slomka Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner, Naldo, Kjær (46’ Madlung), Schäfer (81’ Rodriguez); Träsch (66’ Olic), Polak; Perisic, Diego, Vieirinha; Dost. All. Hecking
AUGSBURG-SCHALKE 04 0-0 Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Philp, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Koo, Moravek (65’ Vogt), Ji (89’ Oehrl), Werner (81’ Hahn); Mölders. All. Weinzierl Schalke 04 (4-2-2-2): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Fuchs (68’ Kolasinac); Neustädter, Holtby; Farfan, Draxler (84’ Barnetta); Huntelaar, Marica (78’ Höger). All. Keller
FRIBURGO-B.LEVERKUSEN 0-0 Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg, Fallou, Krmas, Hedenstad; Schuster, Flum; Schmid, Caligiuri; Rosenthal (79’ Guede), Kruse (89’ Santini). All. Streich B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz; Bender, Rolfes; Castro (75’ Sam), Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski
GREUTHER FURTH-MAGONZA 0-3 Reti: 54’-84’ Szalai (M), 66’ Malli (M) Greuther Furth (4-1-4-1): Hesl; Zimmermann, Kleine, Mavraj, Rahman; Pekovic; Fürstner, Sararer, Zillner (69’ Park), Stieber (69’ Asamoah); Nöthe (47’ Djurdjic). All. Büskens Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz; Malli (85’ Ede), Baumgartlinger; Caligiuri (48’ Risse), Müller, Ivanschitz (66’ Kirchhoff); Szalai. All. Tuchel
E.FRANCOFORTE-HOFFENHEIM 2-1 Reti: 55’ Lanig (F), 65’ Volland (H), 68’ Aigner (F) E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Celozzi, Zambrano, Anderson, Oczipka; Lanig (70’ Schwegler), Rode; Aigner (89’ Russ), Meier, Inui (71’ Occean); Matmour. All. Veh Hoffenheim (4-2-2-2): Wiese; Beck, Delpierre, Vestergaard, Ochs; Weis (76’ Derdiyok), Advincula (46’ Firmino); Usami (70’ Grifo), Volland; Joselu, Polanski All. Kurz
B.M’GLADBACH-F.DUSSELDORF 2-1 Reti: 6’ Juanan (D, Aut.), 14’ Herrmann (M), 50’ Schahin (D) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Wendt; Marx, Nordtveit; Cigerci (90’ Rupp), Arango; Herrmann (88’ Mlapa), de Jong (72’ Hanke). All. Favre F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Juanan, Van den Bergh; Bodzek (85’ Ilsø), Tesche; Reisinger, Fink (74’ Omae); Schahin, Kruse. All. Meier
AMBURGO-WERDER BREMA 3-2 Reti: 9’ Mulongoti (W), 22’ Son (A), 46’ Aogo (A), 52’ Rudnevs (A), 54’ Papastathopoulos (W) Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Bruma, Jansen; Badelj; Skjelbred (62’ Arslan), Aogo; van der Vaart (82’ Rincon); Son (90’ Rajkovic), Rudnevs. All. Fink Werder Brema (4-1-4-1): Mielitz; Selassie (56’ Arnautovic), Mulongoti, Papastathopoulos, Schmitz; Fritz; Ignjovski, Junuzovic, Ekici (89’ Prödl), de Bruyne; Petersen. All. Schaaf
STOCCARDA-B. MONACO 0-2 Reti: 50’ Mandzukic (B), 72’ Muller (B) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Rüdiger, Niedermaier, Tasci, Molinaro; Kvist, Gentner; Harnik, Okazaki (64’ Torun), Traoré (64’ Holzhauser); Ibisevic. All. Labbadia Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Kroos, Müller, Ribéry (88’ Shaqiri); Mandzukic (89’ Gomez). All. Heynkes
bundes giornata 2O - 1-3/2 WERDER BREMA-HANNOVER 2-0 Reti: 85’-88’ Petersen (W) Werder Brema (4-1-2-2-1): Mielitz; Ignjovski, Mulongoti, Papastathopoulos, Schmitz; Junuzovic; de Bruyne, Hunt; Elia (89’ Prödl), Ekici (74’ Yildirim); Petersen (90’ Akpala). All. Schaaf Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Haggui, Djourou, Pander; Schmiedebach (87’ Sobiech), Pint; Schlaudraff (79’ Kadah), Huszti; Abdellaoue (40’ Rausch), Diouf. All. Slomka
WOLFSBURG-AUGSBURG 1-1 Reti: 23’ Naldo (W), 25’ Moravek (A) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner, Naldo, Madlung, Schäfer; Träsch (83’ Kahlenberg), Polak (67’ Hasebe); Perisic, Diego, Vieirinha; Dost (67’ Olic). All. Hecking Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Philp, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Koo, Moravek, Ji (89’ Hahn), Werner (46 Vogt’); Mölders (82’ Oehrl). All. Weinzierl
SCHALKE 04-GREUTHER FURTH 1-2 Reti: 47’ Bastos (S), 52’ Klaus (G), 90’ Djurdjic (G) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Fuchs; Jones (82’ Pukki), Farfan; Draxler (67’ Raffael), Bastos, Huntelaar; Neustädter. All. Keller Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Varga, Pekovic (69’ Nehrig); Klaus (72’ Sararer), Stieber; Asamoah (83’ Azemi), Djurdjic. All. Büskens
MAGONZA-BAYERN MONACO 0-3 Reti: 41’ Muller (B), 50’-57’ Mandzukic (B) Magonza (4-2-2-2): Wetklo; Pospech, Kirchhoff, Noveski, Zabavnik; Baumgartlinger, Soto (62’ Zimling); Müller, Malli (46’ Risse); Parker (84’ Caligiuri), Ivanschitz. All. Tuchel Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Kroos (82’ Gustavo), Müller, Ribéry (76’ Robben); Mandzukic (76’ Gomez). All. Heynkes
F.DUSSELDORF-STOCCARDA 3-1 Reti: 10’-37’ Kruse (D), 60’ Gentner (S), 76’ Fink (D) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Tesche; Kruse (90’ Bellinghausen), Lambertz; Ilsø (67’ Fink), Reisinger (80’ Schahin). All. Meier Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Lopes, Tasci, Molinaro; Kvist, Gentner; Torun (71’ Okazaki), Hajnal (46’ Traoré), Holzhauser (46’ Macheda); Ibisevic. All. Labbadia
AMBURGO-E.FRANCOFORTE 0-2 Reti: 22’-36’ Lakic (F) Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Bruma, Jansen; Badelj (46’ Rincon); Arslan (46’ Beister), Aogo (78’ Berg); van der Vaart; Son, Rudnevs. All. Fink E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler, Rode; Aigner (90’ Celozzi), Meier, Inui (87’ Russ); Lakic (83’ Matmour). All. Veh
NORIMBERGA-B.M’GLADBACH 2-1 Reti: 4’ Simons (N, Rig.), 30’ Pekhart (N), 58’ Herrmann (B) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Chandler, Nilsson, Klose, Pinola; Simons; Balitsch (90’ Dabanli), Feulner, Frantz (75’ Mak), Kiyotake; Pekhart (67’ Polter). All. Wiesinger B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Wendt; Marx (78’ Ring), Rupp (60’ Mlapa-80’ Hanke); Cigerci, Arango; Herrmann, de Jong. All. Favre
Reti: 3’ Reus (D), 9’ Blaszczykowski (D), 58’-62’ Reinartz (L), 63’ Lewandowski (D) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz (86’ Milik); Bender, Rolfes (46’ Sam); Castro (75’ Hegeler), Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski B. Dortmund (4-2-3-1): Langerak; Piszczek, Augusto, Hummels, Schmelzer; Bender, Gündogan (90’ Kehl); Reus, Blaszczykowski (80’ Grosskreutz), Götze (90’ Schieber); Lewandowski. All. Klopp
HOFFENHEIM-FRIBURGO 2-1 Reti: 4’ Kruse (F), 10’-26’ Volland (H) Hoffenheim (4-2-2-2): Gomes; Beck, Abraham, Delpierre, Johnson; Weis (75’ Williams), Polanski; Firmino (83’ Ochs), Usami; de Camargo (70’ Derdiyok), Volland All. Kurz Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg, Fallou, Krmas, Hedenstad; Schuster, Flum; Schmid (76’ Makiadi), Caligiuri; Rosenthal (83’ Jendrisek), Kruse. All. Streich
B.LEVERKUSEN-B.DORTMUND 2-3
calcio2000 95 mar 2013
AUSTRIA Squadra Austria Vienna SV Salisburgo Rapid Vienna Sturm Graz Ried Wolfsberger Mattersburg Admira Wacker Innsbruck Wiener Neustadt
20ª giornata Pt 48 41 38 35 26 21 21 17 16 16
g 20 20 20 20 19 19 20 20 20 20
V 15 12 12 10 8 5 6 4 5 4
n 3 5 2 5 2 6 3 5 1 4
BELGIO Squadra Anderlecht Zulte Waregem Lokeren Standard Liegi Club Brugge Racing Genk Mechelen Kortrijk Mons O.H. Leuven Beveren AA Gent Charleroi Germinal Beerschot Lierse Cercle Brugge
24ª giornata Pt 55 47 43 42 40 39 35 32 32 28 26 24 24 19 19 14
g 23 23 24 24 23 24 24 24 24 24 24 24 23 24 24 22
V 17 14 13 13 11 10 10 9 9 6 6 5 7 5 3 3
n 4 5 4 3 7 9 5 5 5 10 8 9 3 4 10 5
REpUBBLIcA cEcA Squadra Viktoria Plzen Jablonec Sparta Praga Sigma Olomouc Mladá Boleslav Dukla Praga Zbrojovka Brno Slovácko Vysocina Jihlava Slovan Liberec Slavia Praga Baník Ostrava Hradec Králové Teplice Ceské Budejovice Marila Pribram
Pt 34 32 31 27 24 22 21 20 19 19 18 17 16 16 15 13
g 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
V 10 9 9 7 7 5 6 5 4 5 4 4 3 4 4 2
n 4 5 4 6 3 7 3 5 7 4 6 5 7 4 3 7
DANIMARcA Squadra FC Copenhagen Nordsjaelland AaB OB Odense Randers AGF Arhus Horsens Midtjylland Sønderjyske Esbjerg Silkeborg Brøndby
96 calcio2000 MAR 2013
P gf gS 2 48 16 3 47 20 6 32 16 5 33 25 9 35 31 8 27 32 11 23 44 11 31 42 14 16 42 12 15 39
Pt 47 35 32 31 31 30 23 22 21 19 18 17
P gf gS 2 59 20 4 38 23 7 47 34 8 47 28 5 51 34 5 47 36 9 36 34 10 28 25 10 39 45 8 41 42 10 24 37 10 24 34 13 23 43 15 23 49 11 23 45 14 26 47
16ª giornata P gf gS 2 27 11 2 29 16 3 23 12 3 24 15 6 19 20 4 26 22 7 20 27 6 21 20 5 21 27 7 22 25 6 19 19 7 22 28 6 17 20 8 17 25 9 15 23 7 12 24
20ª giornata g 20 20 19 19 20 20 20 20 20 20 20 20
V 14 10 10 9 9 8 5 5 6 4 5 3
n 5 5 2 4 4 6 8 7 3 7 3 8
P gf gS 1 46 17 5 37 21 7 33 24 6 33 25 7 25 31 6 35 27 7 19 29 8 27 32 11 29 41 9 18 24 12 22 42 9 21 32
GREcIA
19ª giornata
NORVEGIA
ClaSSifiCa finale
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Olympiakos
51
19
16
3
0
42
10
Molde
62
30
19
5
6
51
Asteras Tripolis
37
19
11
4
4
27
11
Strømsgodset
58
30
17
7
6
62
40
PAOK Salonicco
35
19
10
5
4
25
12
Rosenborg
55
30
15
10
5
53
26
Atromitos
32
19
8
8
3
19
14
Viking
49
30
14
7
9
39
34
Levadiakos
27
19
8
3
8
16
17
Tromsø
49
30
14
7
9
45
32
PAS Giannina
26
19
7
5
7
18
17
FK Haugesund
42
30
11
9
10
46
40
Panathinaikos (-2)
25
19
6
9
4
20
19
Brann
42
30
13
3
14
57
50
Panionios
25
19
8
1
10
22
26
Vålerenga
41
30
12
5
13
42
44
OFI Creta
23
19
6
5
8
21
24
Odd Grenland (-1)
39
30
11
7
12
40
43
Xanthi
22
19
5
7
7
15
17
Lillestrøm
39
30
9
12
9
46
47
Panthrakikos
22
19
6
4
9
19
23
Aalesund
38
30
9
11
10
40
41
AEK Atene
19
19
5
4
10
16
22
Sogndal
34
30
8
10
12
29
37
Aris Salonicco
18
19
3
9
7
17
28
Hønefoss
33
30
7
12
11
30
42
Platanias
18
19
4
6
9
15
24
Sandnes Ulf
32
30
8
8
14
42
54
Veria
16
19
3
7
9
12
25
Fredrikstad
30
30
9
3
18
42
59
Kerkyra
14
19
2
8
9
9
24
Stabæk
17
30
5
2
23
25
69
OLANDA
20ª giornata
pOLONIA
31
15ª giornata
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
PSV Eindhoven
43
20
14
1
5
66
22
Legia Varsavia
33
15
10
3
2
32
14
Twente
42
20
12
6
2
35
14
Lech Poznán
29
15
9
2
4
20
14
Ajax
40
20
11
7
2
47
23
Górnik Zabrze
28
15
7
7
1
23
11
Feyenoord
38
20
11
5
4
37
26
Polonia Varsavia
28
15
8
4
3
27
13
Vitesse
38
20
11
5
4
38
24
Slask Wroclaw
26
15
8
2
5
24
20
Utrecht
36
20
10
6
4
29
20
Lechia Gdansk
23
15
7
2
6
21
18
NEC Nijmegen
27
20
7
6
7
26
33
Piast Gliwice
22
15
7
1
7
21
24
Den Haag
25
20
5
10
5
33
32
Pogon Szczecin
21
15
6
3
6
16
16
AZ Alkmaar
24
20
6
6
8
31
34
Widzew Lódz
21
15
6
3
6
17
19
Heracles
23
20
5
8
7
37
40
Jagiellonia
19
15
3
10
2
17
17
RKC Waalwijk
23
20
5
8
7
24
26
Wisla Cracovia
18
15
5
3
7
14
22
Groningen
20
20
5
5
10
19
32
Zaglebie Lubin (-3)
18
15
6
3
6
18
17
NAC Breda
20
20
5
5
10
20
37
Korona Kielce
16
15
4
4
7
12
18
Heerenveen
19
20
4
7
9
28
40
Ruch Chorzów
15
15
4
3
8
13
22
Roda
19
20
4
7
9
26
39
Belchatów
6
15
1
3
11
10
27
Zwolle
19
20
4
7
9
21
31
Podbeskidzie
6
15
1
3
11
16
29
VVV Venlo
15
20
3
6
11
23
43
Willem II
13
20
2
7
11
18
42
ROMANIA pORTOGALLO
16ª giornata
19ª giornata
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Steaua Bucarest
47
19
15
2
2
46
15
Squadra
Pt
V
n
P gf gS
Astra Ploiesti
37
19
11
4
4
40
21
Benfica
42 16 13
3
0 41 12
Pandurii
35
19
10
5
4
30
25
Porto
42
16
13
3
0
40
8
Vaslui
35
19
10
5
4
30
18
Braga
29
16
9
2
5
35
21
CFR Cluj
32
19
9
5
5
37
24
Paços Ferreira
28
16
7
7
2
22
12
Petrolul Ploiesti
31
19
8
7
4
27
17
Rio Ave
22
16
6
4
6
19
21
Dinamo Bucarest
30
19
8
6
5
30
23
Vitória Guimarães
21
16
5
6
5
18
23
Rapid Bucarest
26
19
7
5
7
21
22
Académica
19
16
4
7
5
24
25
Brasov
26
19
7
5
7
26
27
Estoril
19
16
5
4
7
24
25
Concordia
24
19
6
6
7
18
28
Marítimo
19
16
4
7
5
14
23
Viitorul
21
19
4
9
6
22
25
Sporting Lisbona
19
16
4
7
5
15
17
Gaz Metan
21
19
5
6
8
19
27
Nacional Funchal
18
16
5
3
8
22
28
Otelul Galati (-2)
20
19
5
7
7
23
27
Gil Vicente
15
16
3
6
7
14
25
Ceahlaul
19
19
5
4
10
23
35
Olhanense
15
16
3
6
7
19
26
CSMS Iasi
18
19
5
3
11
18
25
Beira Mar
14
16
3
5
8
20
29
Universitatea Cluj
17
19
4
5
10
18
34
Vitória Setúbal
14
16
3
5
8
19
33
CFR Craiova
12
19
2
6
11
18
30
8
16
1
5
10
14
32
Gloria Bistrita
12
19
2
6
11
13
36
Moreirense
g
CAMPIONATI ESTERI/EuROPA SVEZIA
ClaSSifiCa finale
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Elfsborg
59
30
18
5
7
48
29
Häcken
57
30
17
6
7
67
36
Malmö
56
30
16
8
6
49
33
AIK Solna
55
30
15
10
5
41
27
Norrköping
52
30
15
7
8
50
43
Helsingborg
50
30
13
11
6
52
33
Göteborg
39
30
9
12
9
36
41
Kalmar
37
30
10
7
13
36
45
Djurgården
37
30
8
13
9
37
40
Åtvidaberg
37
30
9
10
11
48
48
Gefle
36 30
9
9 12 26 37
Mjällby
34
30
8
10
12
33
Syrianska
34
30
9
7
14
35
39 45
GIF Sundsvall
29
30
6
11
13
35
46
Örebro
24
30
5
9
16
32
46
GAIS
12
30
1
9
20
24
61
RUSSIA Squadra CSKA Mosca Anzhi Zenit Terek Spartak Mosca Kuban Rubin Lokomotiv Mosca Dinamo Mosca Krasnodar Rostov Amkar Volga N.N. Krylia Sovetov Alania Mordovia
19ª giornata Pt 43 41 38 32 32 32 31 31 30 28 20 19 17 16 11 9
g 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
V 14 12 11 10 10 10 10 9 10 8 5 5 4 4 2 2
n 1 5 5 2 2 2 1 4 0 4 5 4 5 4 5 3
SERBIA TURcHIA
19ª giornata
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Galatasaray
36
19
10
6
3
37
23
Besiktas
31
19
8
7
4
41
29
Fenerbahçe
31
19
8
7
4
29
22
Antalyaspor
30
19
9
3
7
31
29
Kasimpasa
29
19
8
5
6
29
21
Eskisehirspor
28
19
7
7
5
34
24
Bursaspor
27
19
6
9
4
29
25
Karabükspor
27
19
8
3
8
26
30
Gençlerbirligi
27
19
6
9
4
31
29
Büyüksehir
25
19
7
4
8
25
23
Trabzonspor
24
19
6
6
7
21
21
Sivasspor
23
19
6
5
8
21
27
Kayserispor
22
19
6
4
9
25
31
Gaziantepspor
21
19
5
6
8
17
26
Orduspor
21
19
4
9
6
20
21
Elazigspor
20
19
4
8
7
16
30
Mersin I.Y.
19
19
4
7
8
22
28
Akhisar
16
19
3
7
9
13
28
UcRAINA
18ª giornata
Squadra
Pt
g
V
n
P gf gS
Shakhtar
51
18
17
0
1
52
9
Dnipro
38
18
11
5
2
33
13
Dynamo Kyev
37
18
12
1
5
34
15
Metalist
36
18
11
3
4
35
15
Chornomorets
30
18
9
3
6
21
19
Metalurh Donetsk
26
18
7
5
6
24
22
Arsenal Kyev
23
17
6
5
6
18
25
Volyn
23
18
6
5
7
18
23
Illichivets
22
18
6
4
8
20
17
Zorya
22
18
6
4
8
19
24
Tavriya
21
18
6
3
9
12
21
Kryvbas
21
18
6
3
9
18
29
Vorskla Naftohaz
20
18
5
5
8
18
22
Karpaty
19
18
5
4
9
23
28
Zakarpattya
11
18
2
5
11
18
39
3
18
0
3
15
5
46
M. Zaporizhzhya
Squadra Partizan Belgrado Stella Rossa Jagodina Vojvodina Rad Javor Sloboda Spartak Subotica OFK Belgrado Novi Pazar Donji Srem BSK Belgrado Radnicki Nis Hajduk Kula Radnicki K. Smederevo
15ª giornata Pt 37 31 29 28 25 23 23 22 21 15 15 14 14 13 12 8
g 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15
V 12 10 9 7 7 7 6 6 6 3 4 4 3 3 2 1
n 1 1 2 7 4 2 5 4 3 6 3 2 5 4 6 5
cROAZIA Squadra Dinamo Zagabria Hajduk Spalato Lokomotiva Rijeka Slaven Belupo RNK Spalato Osijek Istra 1961 Inter Zapresic Zadar Cibalia NK Zagabria
P gf gS 2 45 12 4 31 22 4 17 10 1 13 7 4 18 11 6 22 14 4 19 20 5 21 16 6 19 16 6 17 20 8 13 20 9 14 34 7 14 27 8 14 20 7 12 22 9 6 24
19ª giornata Pt 41 33 32 32 31 30 23 20 19 17 16 16
g 18 19 19 19 19 19 18 19 19 19 19 19
V 13 9 9 9 9 9 5 5 4 4 4 4
n 2 6 5 5 4 3 8 5 7 5 4 4
SLOVENIA Squadra Maribor Olimpija Lubiana Domzale Koper Celje Triglav Kranj Gorica Aluminij Rudar Velenje Mura 05
P gf gS 4 33 17 2 34 18 3 36 20 7 23 27 7 35 30 7 32 21 8 26 19 6 27 21 9 28 25 7 33 27 9 20 25 10 19 31 10 19 30 11 18 36 12 18 31 14 18 41
P gf gS 3 39 14 4 27 14 5 27 21 5 28 23 6 28 26 7 28 22 5 19 17 9 17 22 8 21 25 10 20 36 11 16 31 11 12 31
21ª giornata Pt 48 39 35 33 29 24 23 21 21 17
g 20 21 21 21 21 21 21 21 20 21
V 15 12 11 9 7 6 6 6 5 5
n 3 3 2 6 8 6 5 3 6 2
P gf gS 2 45 14 6 41 22 8 26 21 6 26 23 6 20 20 9 21 25 10 28 41 12 20 36 9 18 32 14 28 39
SERIE B ingHilterra – 29ª giornata
Squadra Cardiff City Hull City Leicester City Watford Crystal Palace Middlesbrough Burnley Brighton & HA Millwall Leeds Utd. Nottingham F. Charlton Athl. Derby County Blackburn R. Blackpool Bolton W. Birmingham C. Wolverhampton Huddersfield Ipswich Town Sheffield W. Bristol City Barnsley Peterborough Utd.
Pt 60 50 50 49 48 47 42 42 41 41 41 39 38 37 37 34 34 33 33 32 32 28 28 26
g 28 28 28 29 28 28 29 28 29 28 29 29 28 28 29 28 29 29 28 29 29 29 29 28
SPagna – 23ª giornata
Squadra CElche Almería Girona Alcorcón Barcellona B Córdoba Las Palmas Villarreal Sabadell Lugo Ponferradina Recr. Huelva Numancia Sporting Gijón Real Murcia Guadalajara Real Madrid C. Mirandés Huesca Xerez Hércules Racing Santander
Pt 53 42 41 41 39 36 36 35 33 33 32 31 29 28 27 25 25 24 23 22 20 18
g 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23
gerMania – 19ª giornata Squadra E. Braunschweig Hertha Berlino Kaiserslautern Energie Cottbus Aalen Union Berlin Monaco 1860 FSV Francoforte Colonia Ingolstadt Erzgebirge Aue Paderborn 07 St. Pauli Duisburg Bochum Dynamo Dresda Sandhausen Jahn Regensburg
Pt 44 42 32 29 28 27 27 27 26 26 23 23 22 21 20 16 15 13
g 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
V 19 15 15 15 13 15 12 10 11 12 10 10 10 9 9 8 8 9 8 8 9 8 7 8
n 3 5 5 4 9 2 6 12 8 5 11 9 8 10 10 10 10 6 9 8 5 4 7 2
P 6 8 8 10 6 11 11 6 10 11 8 10 10 9 10 10 11 14 11 13 15 17 15 18
gf 50 39 49 56 50 47 44 40 40 39 39 39 42 38 47 40 38 34 32 29 33 42 31 39
gS 30 31 23 39 35 39 42 30 40 44 40 40 41 37 43 41 46 41 48 51 44 56 44 52
V 16 12 12 13 11 10 10 9 9 9 10 9 7 6 7 6 7 5 5 5 5 4
n 5 6 5 2 6 6 6 8 6 6 2 4 8 10 6 7 4 9 8 7 5 6
P gf gS 2 34 12 5 36 24 6 40 25 8 34 30 6 52 37 7 30 24 7 33 32 6 28 24 8 33 27 8 24 28 11 30 30 10 29 36 8 28 30 7 29 30 10 26 31 10 26 31 12 41 41 9 20 26 10 23 32 11 22 37 13 22 36 13 17 34
V 13 12 8 8 8 7 6 8 6 6 6 6 5 6 5 3 3 3
n 5 6 8 5 4 6 9 3 8 8 5 5 7 3 5 7 6 4
P gf gS 1 35 15 1 36 15 3 29 21 6 26 23 7 20 16 6 30 27 4 21 17 8 27 24 5 22 21 5 22 21 8 27 28 8 23 24 7 18 22 10 20 32 9 24 33 9 19 29 10 20 39 12 22 34
calcio2000 97 MAR 2013
ARGENTINA Squadra Vélez Sársfield Belgrano Newell’s Old Boys Lanús Racing Club Boca Juniors Arsenal Sarandí River Plate Estudiantes San Lorenzo Colón All Boys Godoy Cruz Atlético Rafaela Argentinos Juniors Quilmes San Martín Independiente Tigre Unión Santa Fe
Pt 41 36 36 34 33 33 31 29 28 26 26 21 20 20 19 18 17 16 11 7
ARGENTINA
iniCial 2012 g V 19 13 19 10 19 9 19 10 19 9 19 9 19 9 19 7 19 8 19 6 19 6 19 5 19 5 19 5 19 4 18 3 19 4 18 3 17 1 19 0
n P 2 4 6 3 9 1 4 5 6 4 6 4 4 6 8 4 4 7 8 5 8 5 6 8 5 9 5 9 7 8 9 6 5 10 7 8 8 8 7 12
gf 31 22 23 23 26 25 19 28 19 20 26 19 13 20 19 16 21 15 15 16
gS 12 13 11 10 12 20 22 16 16 20 24 27 24 28 29 23 27 23 26 33
URUGUAY Squadra Pt Peñarol 36 Defensor Sporting 32 Club Nacional 32 El Tanque Sisley 30 Fénix 21 Atlético River Plate 21 Bella Vista 20 Juventud 19 Wanderers 19 Cerro 18 Central Español 16 Liverpool Montevideo 15 Progreso 15 Racing 13 Cerro Largo 12 Danubio 9
aPertura 2012 g 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15
V 11 9 10 8 6 5 6 5 5 5 4 4 4 3 2 1
n 3 5 2 6 3 6 2 4 4 3 4 3 3 4 6 6
P gf gS 1 35 13 1 31 11 3 29 14 1 23 17 6 24 24 4 21 17 7 13 17 6 13 17 6 22 24 7 14 17 7 11 19 8 21 28 8 17 28 8 17 27 7 14 20 8 15 27
BRASILE Squadra Fluminense Atlético Mineiro Grêmio São Paulo Vasco da Gama Corinthians Botafogo Santos Cruzeiro Internacional Flamengo Náutico Coritiba Ponte Preta Bahia Portuguesa Sport Recife Palmeiras Figueirense Atlético Goianiense
ClaSSifiCa finale 2012 Pt 77 72 71 66 58 57 55 53 52 52 50 49 48 48 47 45 41 34 30 30
g 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38
V 22 20 20 20 16 15 15 13 15 13 12 14 14 12 11 10 10 9 7 7
n 11 12 11 6 10 12 10 14 7 13 14 7 6 12 14 15 11 7 9 9
P gf gS 5 61 33 6 64 37 7 56 33 12 59 37 12 45 44 11 51 39 13 60 50 11 50 44 16 47 51 12 44 40 12 39 46 17 44 51 18 53 60 14 37 44 13 37 41 13 39 41 17 39 56 22 39 54 22 39 72 22 37 67
Calendario final 2013
1ª giornata (10 febbraio 2013) All Boys-Godoy Cruz Argentinos Juniors-Vélez Sársfield Atlético Rafaela-Racing Club Belgrano-River Plate Boca Juniors-Quilmes Estudiantes-Tigre Independiente-Newell’s Old Boys Lanús-Colón San Martín-San Lorenzo Unión Santa Fe-Arsenal Sarandí
5ª giornata (17 febbraio 2013) Argentinos Juniors-Quilmes Atlético Rafaela-Boca Juniors Belgrano-Vélez Sársfield Estudiantes-Newell’s Old Boys Independiente-Godoy Cruz Lanús-Arsenal Sarandí River Plate-Colón San Lorenzo-Tigre San Martín-Racing Club Unión Santa Fe-All Boys
9ª giornata (17 febbraio 2013) Argentinos Juniors-Atlético Rafaela Belgrano-Quilmes Colón-Vélez Sársfield Estudiantes-Godoy Cruz Independiente-Unión Santa Fe Lanús-All Boys Newell’s Old Boys-Tigre River Plate-Arsenal Sarandí San Lorenzo-Racing Club San Martín-Boca Juniors
13ª giornata (17 febbraio 2013) Belgrano-Atlético Rafaela Colón-Quilmes Estudiantes-Unión Santa Fe Godoy Cruz-Vélez Sársfield Lanús-Independiente Newell’s Old Boys-Godoy Cruz Racing Club-Tigre River Plate-All Boys San Lorenzo-Boca Juniors Vélez Sársfield-Arsenal Sarandí
2ª giornata (17 febbraio 2013) Arsenal Sarandí-Atlético Rafaela Colón-San Martín Godoy Cruz-Unión Santa Fe Newell’s Old Boys-Lanús Quilmes-All Boys Racing Club-Argentinos Juniors River Plate-Estudiantes San Lorenzo-Belgrano Tigre-Boca Juniors Vélez Sársfield-Independiente
6ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Atlético Rafaela Arsenal Sarandí-San Martín Boca Juniors-Argentinos Juniors Colón-San Lorenzo Godoy Cruz-Lanús Newell’s Old Boys-River Plate Quilmes-Independiente Racing Club-Belgrano Tigre-Unión Santa Fe Vélez Sársfield-Estudiantes
10ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-San Martín Arsenal Sarandí-San Lorenzo Atlético Rafaela-Independiente Boca Juniors-Belgrano Godoy Cruz-River Plate Quilmes-Estudiantes Racing Club-Colón Tigre-Argentinos Juniors Unión Santa Fe-Lanús Vélez Sársfield-Newell’s Old Boys
14ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-San Lorenzo Argentinos Juniors-Belgrano Arsenal Sarandí-Racing Club Atlético Rafaela-Estudiantes Boca Juniors-Colón Independiente-San Martín Quilmes-Newell’s Old Boys San Martín-Argentinos Juniors Tigre-Lanús Unión Santa Fe-River Plate
3ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Boca Juniors Argentinos Juniors-Arsenal Sarandí Atlético Rafaela-Godoy Cruz Belgrano-Colón Estudiantes-San Lorenzo Independiente-Racing Club Lanús-Vélez Sársfield River Plate-Tigre San Martín-Newell’s Old Boys Unión Santa Fe-Quilmes
7ª giornata (17 febbraio 2013) Argentinos Juniors-All Boys Atlético Rafaela-Unión Santa Fe Belgrano-Arsenal Sarandí Colón-Tigre Estudiantes-Racing Club Independiente-Boca Juniors Lanús-Quilmes River Plate-Vélez Sársfield San Lorenzo-Newell’s Old Boys San Martín-Godoy Cruz
11ª giornata (17 febbraio 2013) Belgrano-All Boys Colón-Arsenal Sarandí Estudiantes-Boca Juniors Independiente-Argentinos Juniors Lanús-Atlético Rafaela Newell’s Old Boys-Racing Club River Plate-Quilmes San Lorenzo-Godoy Cruz San Martín-Unión Santa Fe Vélez Sársfield-Tigre
15ª giornata (17 febbraio 2013) Arsenal Sarandí-Tigre Belgrano-Independiente Colón-All Boys Estudiantes-Argentinos Juniors Newell’s Old Boys-Boca Juniors Racing Club-Godoy Cruz River Plate-Atlético Rafaela San Lorenzo-Unión Santa Fe San Martín-Lanús Vélez Sársfield-Quilmes
4ª giornata (17 febbraio 2013) Arsenal Sarandí-Independiente Boca Juniors-Unión Santa Fe Colón-Estudiantes Godoy Cruz-Argentinos Juniors Newell’s Old Boys-Belgrano Quilmes-Atlético Rafaela Racing Club-Lanús San Lorenzo-River Plate Tigre-All Boys Vélez Sársfield-San Martín
8ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Independiente Arsenal Sarandí-Estudiantes Boca Juniors-Lanús Godoy Cruz-Belgrano Newell’s Old Boys-Colón Quilmes-San Martín Racing Club-River Plate Tigre-Atlético Rafaela Unión Santa Fe-Argentinos Juniors Vélez Sársfield-San Lorenzo
12ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Estudiantes Argentinos Juniors-Lanús Arsenal Sarandí-Newell’s Old Boys Atlético Rafaela-San Martín Boca Juniors-River Plate Godoy Cruz-Colón Quilmes-San Lorenzo Racing Club-Vélez Sársfield Tigre-Independiente Unión Santa Fe-Belgrano
16ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Newell’s Old Boys Argentinos Juniors-River Plate Atlético Rafaela-San Lorenzo Boca Juniors-Vélez Sársfield Godoy Cruz-Arsenal Sarandí Independiente-Estudiantes Lanús-Belgrano Quilmes-Racing Club Tigre-San Martín Unión Santa Fe-Colón
98 calcio2000 MAR 2013
CAMPIONATI ESTERI/AMERICA
STATI UNITI 17ª giornata (17 febbraio 2013) Arsenal Sarandí-Quilmes Belgrano-San Martín Colón-Atlético Rafaela Estudiantes-Lanús Godoy Cruz-Tigre Newell’s Old Boys-Unión Santa Fe Racing Club-Boca Juniors River Plate-Independiente San Lorenzo-Argentinos Juniors Vélez Sársfield-All Boys 18ª giornata (17 febbraio 2013) All Boys-Racing Club Argentinos Juniors-Colón Atlético Rafaela-Newell’s Old Boys Boca Juniors-Arsenal Sarandí Independiente-San Lorenzo Lanús-River Plate Quilmes-Godoy Cruz San Martín-Estudiantes Tigre-Belgrano Unión Santa Fe-Vélez Sársfield 19ª giornata (17 febbraio 2013) Arsenal Sarandí-All Boys Colón-Independiente Estudiantes-Belgrano Godoy Cruz-Boca Juniors Newell’s Old Boys-Argentinos Juniors Racing Club-Unión Santa Fe River Plate-San Martín San Lorenzo-Lanús Tigre-Quilmes Vélez Sársfield-Atlético Rafaela
Stagione 2012
eaStern ConferenCe Squadra Sporting Kansas City D.C. United Chicago Fire New York Houston Dynamo Columbus Crew Montreal Impact Philadelphia Union New England Revolution Toronto FC
WeStern ConferenCe Pt 63 58 57 57 53 52 42 36 35 23
g 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34
V 18 17 17 16 14 15 12 10 9 5
n 9 7 6 9 11 7 6 6 8 8
P gf gS 7 42 27 10 53 43 11 46 41 9 57 46 9 48 41 12 44 44 16 45 51 18 37 45 17 39 44 21 36 62
Squadra San Jose Earthquakes Real Salt Lake Seattle Sounders Los Angeles Galaxy Vancouver Whitecaps FC Dallas Colorado Rapids Portland Timbers Chivas USA
Pt 66 57 56 54 43 39 37 34 30
g 34 34 34 34 34 34 34 34 34
V 19 17 15 16 11 9 11 8 7
n 9 6 11 6 10 12 4 10 9
P gf gS 6 72 43 11 46 35 8 51 33 12 59 47 13 35 41 13 42 47 19 44 50 16 34 56 18 24 58
OTTAVI DI FINALE LOs ANgELEs gALAxy-Vancouver 2-1 3’ pt Mattocks (V); 24’ st Magee (L), 28’ Donovan (L) rig. Chicago Fire-HOusTON DyNAmO 1-2 12’ pt Bruin (H); 1’ st Bruin (H), 38’ Alex (C) QuARTI DI FINALE LOs ANgELEs gALAxy-san José Earthquakes 0-1 49’ st Bernardez san José Earthquakes-LOs ANgELEs gALAxy 1-3 21’ e 34’ pt Keane (L), 39’ Magee (L); 37’ st Gordon (S) sEATTLE sOuNDERs-Real salt Lake 0-0 Real salt Lake-sEATTLE sOuNDERs 0-1 36’ st Martinez D.C. uNITED-New york 1-1 16’ st Miller (N) aut., 20’ Hamid (D) aut. New york-D.C. uNITED 0-1 44’ st De Leon HOusTON DyNAmO-sporting Kansas City 2-0 18’ pt Moffat; 30’ st Bruin sporting Kansas City-HOusTON DyNAmO 1-0 19’ st Sinovic sEmIFINALI LOs ANgELEs gALAxy-seattle sounders 3-0 46’ pt Keane; 19’ st Magee, 22’ Keane seattle sounders-LOs ANgELEs gALAxy 2-1 12’ pt Johnson (S); 12’ st Scott (S), 23’ Keane (L) rig. HOusTON DyNAmO-D.C. united 3-1 27’ pt De Leon (D); 5’ st Hainault (H), 24’ Bruin (H), 36’ Sarkodie (H) D.C. united-HOusTON DyNAmO 1-1 34’ pt Oscar Garcia (H); 38’ st Boskovic (D) FINALE LOs ANgELEs gALAxy-Houston Dynamo 3-0 44’ pt Carr (H); 16’ st Gonzalez (L), 20’ Donovan (L) rig., 49’ Keane (L) rig.
calcio2000 99 MAR 2013
di Elisa Palmieri
ANTE-BALO “Nel Milan, come in tutte le squadre, è molto importante l’aspetto umano. Se si mette una mela marcia dentro lo spogliatoio, può infettare anche tutti gli altri. Siccome io ho avuto modo di poter dare un giudizio sull’uomo Balotelli è una persona che io non accetterei mai facesse parte dello spogliatoio del Milan”. Silvio Berlusconi - 7 gennaio 2013, Antenna 3
cile chiedergli di comportarsi da lord inglesi a fine gara, specialmente quando un episodio eclatante avviene allo scadere”. Così il Presidente Andrea Agnelli, anche questo è “Stile Juve” – La Repubblica
Zamparini déjà vû
“Balotelli o Kakà? Nessuno dei due. Non è possibile in tempi come questi giocare al calcio come a Monopoli”.
“Mi scuso con la terna arbitrale, invece rimprovero Gasperini che se la deve prendere con se stesso. Ha sbagliato a sfogarsi, perché è il settimo-ottavo risultato che gettiamo negli ultimi minuti”
Silvio Berlusconi – 24 gennaio 2013, Radio 2
Zamparini – La Repubblica
POST-BALO
Tira aria di tempesta in quel di Palermo, la solita....
‘’Sono venuto al Milan di corsa, appena c’è stata la possibilità, sono arrivato. Da molto tempo volevo giocare nel Milan, sapevo già che sarei arrivato nonostante quello che scrivevano i giornali. I tifosi stanno impazzendo per il mio arrivo? Sono contento, se riesco a ricambiare il loro affetto sono a posto. Vengo qui per rilanciarmi, non ho iniziato la stagione molto bene”.
Le voci di Sara...
Mario Balotelli – Sky Sport
Sara Carbonero, giornalista sportiva e fidanzata di Iker Casillas – “La Jugadà”, programma tv messicano, su Televisa (Ansa)
“Non è un investimento da campagna elettorale, ma voluto dalla parte tecnica della società (...) Mai detto mela marcia”. Silvio Berlusconi – La Repubblica “È una cosa utile a Berlusconi per mille motivi” Un pungente Massimo Moratti – Sky Sport “La nostra società ha, da circa un anno, messo in atto una profonda riorganizzazione dei costi e degli investimenti. È un’opera di razionalizzazione che è costata certo sacrifici, ma che oggi ci consente di liberare risorse”. Barbara Berlusconi - Ansa
“Il clima nello spogliatoio non è buono - ha raccontato la giornalista spagnola - È ‘vox populi’ che i giocatori non siano affatto d’accordo con il loro allenatore. C’è una spaccatura interna e si aspetta la fine della stagione per capire il destino di Mourinho che ha tanti fronti aperti nel Real”.
Quel selvaggio di Ibra “Ho 31 anni, anche dieci anni fa avrei riconosciuto di essere un selvaggio, un po’ matto. Mi piaceva essere così. Vale anche oggi ma diversamente. Sto vivendo il mio sogno. Gioco a calcio e ho una famiglia meravigliosa. Voglio essere una persona che impara dai propri errori”. Zatlan Ibrahimovic – TF1
Benitez vs Materazzi
Conte, non è un Lord
Antefatto: Benitez accusa Materazzi di essere un bugiardo riguardo alla sua richiesta, al suo arrivo in Pinetina, di far sparire le foto di Mourinho nello spogliatoio nerazzurro... “Se io sono bugiardo allora lui è magro”.
“Quelli espressi ieri Conte e Marotta sono ragionamenti legittimi, abbiamo partite molto importanti, i protagonisti lo vivono con la giusta dose di emotività e agonismo, quindi è molto diffi-
Noblesse Oblige – Marco Materazzi - ‘Gazza Offside’ GazzettaTV
100 calcio2000 mar 2013
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