CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli
all’interno 24 pagine di statistiche
n.185 maggio 2013
intervista cristante
“Studio da Montolivo” pag. 14
speciale procuratori
Canovi si racconta pag. 20
Esclusiva peluso
“Voglia di Conte contagiosa” pag. 8
serie b
zaza, il nuovo che avanza pag. 24
ad un passo dalla gloria
Storie di Calcio
La favola di Cerilli
Neumann, un tedesco a Udine
pag. 42
pag. 44
Miti del calcio
Altri Mondi
L’inimitabile Rivera
Grafite, star degli Emirati
pag. 32
pag. 72
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di Fabrizio Ponciroli
editoriale
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L’aZZURRO CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli
all’interno 24 pagine di statistiche
n.185 maggio 2013
intervista cristante
“studio da Montolivo” pag. 14
speciale procuratori
canovi si racconta pag. 20
esclusiva peluso
“voglia “v oglia di conte contagiosa” pag. 8
serie b
zaza, il nuovo che avanza pag. 24
ad un passo dalla gloria
storie di calcio
la favola di cerilli
neuMann, un tedesco a udine
pag. 42
pag. 44
Miti del calcio
altri Mondi
l’iniMitabile rivera
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pag. 32
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o sapete, è una mia radicata ossessione. Non ho mai amato la rincorsa, folle e sconsiderata, allo straniero. Il fascino del giocatore extra confini nazionali non mi è mai appartenuto. Ecco perché sono strafelice di godermi Federico Peluso, prodotto del nostro calcio, in copertina. Indossa la casacca della Juventus, raggiunta con sacrifici e tanto lavoro sul campo. Non ha avuto la “spinta” di un cognome esotico eppure, ogni volta che scende in campo (e gli succede spesso) non sfigura mai. Questo perché i giocatori di casa nostra sono altrettanto talentuosi rispetto a quelli stranieri. Per fortuna, la nuova politica di dare spazio e fiducia al nostro patrimonio calcistico sta prendendo sempre più piede. La Juventus è quasi interamente italiana, il Milan ci sta lavorando alla grande (non perdetevi l’esclusiva con il baby prodigio Cristante, altro giocatore di casa nostra di cui sentiremo parlare a lungo), per non parlare poi di altre realtà medio/piccole in cui l’italiano va sempre più di moda. Bello, bellissimo e, permettetemi, anche corretto. Se vogliamo rilanciare il calcio azzurro, non possiamo prescindere dai talenti dei nostri settori giovanili. Se non fosse partito Ibrahimovic, avremmo mai assistito all’esplosione di El Shaarawy? Se non fosse arrivato Conte alla Juventus, siamo così certi che sarebbero stati così tanti gli italiani in rosa? Potrei continuare all’infinito… Il concetto è che è arrivato il tempo di smetterla di far brillare gemme che non ci appartengono o, meglio, non possiamo sempre e comunque puntare sul ragazzo di talento che arriva da un altro Paese. Valorizzare i nostri ragazzi significa dare una chance all’Italia del pallone di domani. Sfogo patriottico a parte, non posso esimermi dal soffermarmi sul nuovo numero in cui spiccano tante storie degne di lettura come lo speciale dedicato a Dario Canovi, uno dei procuratori più leggendari (ha portato Falcao e Cerezo in Italia) e il racconto di Neumann, il tedesco che scosse il Friuli alla riapertura delle frontiere. Non vi dico altro, buona lettura cari amici… Ah dimenticavo, continuate a scriverci. Anche e soprattutto con le vostre critiche, riusciremo a realizzare un prodotto, giornalisticamente parlando, sempre più in linea con le vostre aspettative…
calcio2000
mag 2013
3
sommario185 serie A
6 8 14 20
serie a
La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Peluso di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Cristante di Fabrizio Ponciroli Speciale Professione Procuratore di Sergio Stanco
altri campionati italia 24 Serie B – Intervista a Zaza di Pasquale Romano 26 Rubrica LegaPro - FeralpiSalò di Paolo Camedda 26 Rubrica Serie D – Trissino di Simone Quesiti
il calcio racconta 30 32 36 38 40 42 44 50
Sfide Infinite - Milan-Barcellona di Gabriele Porri I miti del calcio - Rivera di Luca Gandini Accade a maggio di Elmar Bergonzini Calcio Altrove - Germania di Gabriele Porri Dove sono finiti? Colonnese di Nicolò Bonazzi A un passo dalla gloria: Cerilli di Alfonso Scinti Roger Top Stories - Neumann di Antonello Schiavello Top 11 Danimarca di Antonio Vespasiano
TOP CALCIO EUROPA 56 60 64 68
Spagna - Altro che finiti... Inghilterra - AVB – Tutti divisi Germania - Il Guru della Bundes Francia - Galletti in crescita
calcio dal mondo 72 Speciale Intervista Grafite
di Fabrizio Ponciroli
statistiche 74 Serie A 78 Serie bwin 84 Lega Pro
86 Serie D 88 Campionati stranieri 94 Esteri
calcio2000 direttore responsabile Alfonso Giambelli direttore editoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2OOO.it responsabile iniziative speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2OOO.it caporedattore Sergio Stanco redazione@calcio2OOO.it redazione Tania Esposito redazione@calcio2OOO.it Giancarlo Boschi
Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo, Salvatore Siviero, Nicolò Bonazzi, Gianni Bellini realizzazione Grafica Francesca Crespi fotoGrafie Agenzia fotografica Liverani
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cOnTE
statisticHe ACTION GROUP srl concessionaria esclusiva per la pubblicità ACTION GROUP srl Via Londonio 22 2O154 Milano Tel. O2.345.38.338 Cell. 338.9OO.53.33 e-mail: media@calcio2OOO.it
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calcio2000
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BaLOTELLI, ERRORE paZZEscO
saRÀ sEmpRE gRaTIs?
Caro amico, io ritengo che Balotelli potesse andare solo al Milan. Non penso che avrebbe accettato qualsiasi altra destinazione, in primis un ritorno all’Inter. Non si è lasciato benissimo con i nerazzurri, quindi un suo rientro nei ranghi delle Beneamata era, francamente, impossibile. È ovvio che vederlo fare la differenza con la maglia rossonera è un affronto per qualsiasi tifoso nerazzurro ma, onestamente, meglio vederlo in azione in Italia che all’estero, almeno per chi ama il talento puro come il sottoscritto.
Caro Luca, innanzitutto grazie per la tua testimonianza. Importante e utilissima. Allora, stai tranquillo, per ancora diverso tempo, Calcio2000 sarà completamente gratuito, non preoccuparti. Sulla Fiorentina, beh, dai, in passato abbiamo fatto diverse volte giocatori gigliati, penso a Toni ad esempio… Comunque cercheremo di accontentarti…
Buongiorno Direttore, sono un tifoso interista abbastanza arrabbiato. Ce l’ho con la mia società che mi lascia tornare Balotelli al Milan. Un talento che poteva farci comodo, più che gente come Rocchi, Alvarez o Kuzmanovic. Io proprio non capisco. Sarà pure una testa calda, ma uno così non lo si può far andare al Milan, poi al Milan, non so se capisce, è uno scandalo. Lei che cosa ne pensa? Non poteva proprio tornare all’Inter? Complimenti per la versione online, anche se io preferivo il cartaceo. Almeno ci ha fatto risparmiare sui soldi!! Gianlu70spes, mail firmata
Gentile Redazione, sono un vecchio lettore. Ho tutti i numeri di Calcio2000 e ora ho iniziato a collezionare anche quelli in formato digitale. All’inizio è stato un colpo basso, mi piaceva andare in edicola e comprare il giornale ma adesso mi fa comodo leggerlo sul pc e quando ho tempo, senza dover aspettare di essere libero in casa. Ho una domanda per voi: ma sarà sempre gratis? Non nego che averlo gratis è un bell’aiuto. Altra domanda? Quando parlerete della mia Fiorentina? Non date mai spazio ai viola, mai una volta. Complimenti per la parte storica, quella che mi piace di più. Luca, mail firmata
pOcO pROFEssIOnaLI
Buongiorno, da mesi cerco Calcio2000 in edicola, nessuno mi sa dire nulla, nessuno sa. Poi, grazie ad un amico, scopro che è solo su internet. Ma come si fa? Dovevate avvisare, non ci si comporta così. Mi aspettavo molta più professionalità da un giornale di oltre 10 anni. Avete perso un lettore fidato, perché non ci si comporta così. I soldi li avete presi e su quello non avete detto niente, vero? Maurizio, mail firmata Caro Maurizio, in parte condivido la sua frustrazione. Le assicuro che avrei voluto tanto avere il tempo di avvisare tutti i lettori di questo cambio epocale. Purtroppo non ci sono stati i tempi tecnici, il passaggio è stato traumatico e repentino, proprio perché inevitabile. Il mondo cambia, caro Maurizio, bisogna adeguarsi. La carta stampata, i giornali per intenderci, fanno parte di una realtà che, ai giorni nostri, sta diventando sempre più di nicchia. Non mi fraintenda, io adoro la carta stampata, sono cresciuto con i giornali ma, le assicuro, ci si abitua in fretta alla comodità della rete. Le faccio un esempio. Io sono un grande amante del cinema. Ho, anzi avevo, una collezione importante di videocassette di film a me cari. Quando è uscito il dvd in commer-
6 calcio2000 mag 2013
di Fabrizio Ponciroli
cio, mi sono adirato, lo consideravo un tradimento. Beh, ora vado pazzo per i dvd di qualsiasi formato, anche Blu Ray… Probabilmente non le farò cambiare idea ma almeno sa come sono andate le cose…
caVanI andRÀ VIa?
Egregio Direttore, a Napoli non si parla d’altro. Cavani qua, Cavani là, ogni giorno sono in ansia al solo pensiero che il Matador possa aver firmato per un altro club. Lei che è informato, che mi dice? Ce lo portano via il Matador? Il Napoli senza il Matador è come la pizza senza la mozzarella, e noi non possiamo permetterci che un campione come lui vada via... Mi faccia stare tranquillo almeno lei. Gennaro, mail firmata
E poi, lasciamelo dire, sarebbe un affare per De Laurentiis. Ti sei mai chiesto quanti giocatori si possono acquistare, di alto livello, con 63 milioni di euro? Mi dirai che come il Matador non c’è nessuno ma ti ricordo che, quando Cavani è arrivato a Napoli, molti tifosi hanno storto il naso per l’addio di Quagliarella… Il calcio è in evoluzione, sempre, e ora è il momento di salutare Cavani e abbracciare un nuovo campione…
Caro Gennaro, mi sa che non sei l’unico tifoso del Napoli in apprensione circa il futuro di Cavani. Come sai, sono uno molto diretto e quindi, mi spiace, ma credo proprio che il Matador cambierà aria a fine stagione. Onestamente credo sia arrivato il momento giusto per cambiare anche per lui. A Napoli ha dato tanto, anzi tantissimo. Segna con una regolarità impressionante e ha portato gli azzurri al top. È giunto il momento di provare qualcosa di diverso, un club e un ambiente nuovi.
consigli pr giocare EccO Un pO’ dI TITOLI cOn cUI dIVERTIRsI… Resident Evil Reveletions È tempo di svelare il segreto del virus T-Abyss. La paura sarà al vostro fianco, sempre…
Dragon’s Dogma: Dark Arisen Una nuova avventura nel mondo di Dragon’s Dogma, il nemico giunge dalle caverne…
Injustice: Gods among us fact sheet Dai creatori di Mortal Kombat, un picchiaduro con tanti eroi DC come Superman e Flash…
Bioshock Infinite Uno sparatutto in prima persona, nonché terzo capitolo della serie BioShock, da applausi!!!
calcio2000
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serie A
intervista - federico peluso di Fabrizio Ponciroli
TR nEsT TRa sTa sT Ta
E maL ma dInI
m da uno dei tanti ad esterno di conte, faccia a faccia con federico peluso, uno che ce l’ha fatta…
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ai arrendersi. Un concetto chiaro ma non facile da applicare al proprio mestiere, qualsiasi esso sia. Per chi ama le storie a lieto fine, quella di Federico Peluso, esterno di difesa della Juventus, è una delle più gratificanti. Giocatore dedito al lavoro, è arrivato al top del calcio italiano grazie ad una grinta senza eguali, alla sua volontà e a numerosi sacrifici sul campo. Giocatore duttile, è riuscito a superare tutti gli ostacoli che il destino gli ha messo di fronte, facendo leva essenzialmente sul suo instancabile desiderio di farcela. La scorsa estate sembrava fatta per il suo passaggio alla Juventus. Tanti voci poi il nulla. Uno scherzo del destino? No, solo un rinvio. A gennaio la chiamata bianconera è arrivata e Peluso si è fatto trovare pronto. Non poteva fallire, aspettava quella chiamata dal giorno in cui ha iniziato a dare calci ad un pallone… Ciao Federico, quando hai iniziato
ad innamorarti del calcio? “Beh, dai racconti di mio padre, posso dire che ho sempre giocato a calcio. Anche quando avevo solo un anno, avevo in mente solo il pallone. Diciamo che è stato subito amore”. Quale era il tuo idolo da piccolo? “Sono cresciuto a Roma, nelle giovanili della Lazio e, quindi, ero pazzo di Nesta, un giocatore che mi piaceva tantissimo. Devo dire che, come difensore esterno, avevo un debole anche per Maldini del Milan…”. Hai sempre giocato in difesa o hai sperimentato altri ruoli? “No, ho sempre giocato in difesa. Mi ci hanno messo da piccolo e non mi sono più mosso da lì. Diciamo che, per la voglia che avevo di giocare, avrei fatto qualsiasi ruolo, portiere a parte”. Ci spieghi come mai sei finito alla Pro Vercelli? “Beh, ricordo che, in quell’estate (2001 ndr) la maggior parte dei miei compa-
la scarpa di federico Peluso non è il tipo che tralascia i dettagli, soprattutto quelli importanti. Non è un caso che, ai piedi, calzi le Morelia Neo MD, ovvero la scarpa da calcio Mizuno in CANGURO più leggera di sempre: solo 170 grammi (versione estiva gialla ed azzurra). CARATTERISTICHE • La pelle in canguro di prima scelta dà una sensazione vellutata e morbida. Le linee di cucitura della tomaia garantiscono una calzata comoda e migliorano il tocco. • Il piatto suola in Pebax graduale assicura flessibilità, durata e leggerezza eccezionali. • Disegno classico della suola multitacchetto, per un controllo del piede e un comfort eccezionali. Suola con 13 tacchetti in PU, posizionati in modo specifico per ridurre la pressione sul piede. • Soletta Morelia rimovibile.
calcio2000
intervista - federico peluso
serie A
gni alla Lazio furono ceduti. Io ero svincolato e arrivò questa opportunità che presi al volo. Devo dire grazie a tante persone, penso a Sandro Turotti ad esempio”. Hai giocato tanti anni in Serie B, ti sono serviti? “Assolutamente sì. Mi sono serviti tantissimo. In quegli anni sono cresciuto molto. Senza tutta quella gavetta, non sarei arrivato dove sono adesso. Non avendo un talento innato, ho avuto la possibilità di crescere un passo alla volta, nei campionati giusti”. Poi la Serie A a 25 anni, tardi o va bene così? “Direi che va benissimo così, c’è chi non ci arriva mai”. Esordio in Serie A con il Milan, che ti ricordi del tuo esordio? “(Ride) Mi ricordo benissimo i tre gol di Pippo Inzaghi (3-0 per i rossoneri, il risultato finale della partita ndr). Comunque, gol di Pippo a parte, esordire a San Siro non è da tutti. È stata un’emozione pazzesca, di quelle che mi porterò sempre con me”. Il momento più indimenticabile dei tuoi anni a Bergamo? “Beh, ce ne sono stati tanti di bei momenti. Penso alla promozione in Serie A al termine della stagione 2009/10 o anche la grandissima stagione che abbiamo fatto nel 2011/12, una cavalcata fantastica. Impossibile sceglierne uno solo di momento. Ce ne sono stati molti, così come ci sono stati anche periodi dolorosi…”. Cosa ne pensi di questa altra grande stagione dell’Atalanta? “Non c’è da sorprendersi più di tanto, stiamo parlando di una squadra solida,
L’esordio in Champions League è arrivato a Glasgow, contro il celtic, con tanto di assist-gol
con un progetto importante e una società solida alle spalle. Anche quest’anno hanno fatto vedere, sul campo, il loro vero valore e di questo sono contento”. Ci racconti come sei arrivato alla Juventus? Come è andata la trattativa? “L’ho vissuta in disparte, se devo essere sincero. Avevo detto al mio procuratore (Beppe Bozzo ndr) di tenermi allo scuro di tutto, almeno fino a quando non si sarebbe concretizzato qualcosa. Ero stato scottato dall’estate precedente in cui il mio nome era circolato tantissimo ma, alla fine, non era accaduto nulla. Per questo ho voluto starmene in disparte, almeno fino a quando il mio agente non mi ha chiamato per dirmi che era fatta”. Il tuo primo giorno a Torino… “Mi ricordo le tantissime visite medi-
che che ho dovuto sostenere. Oltre a questo, posso dire che è stata un’emozione davvero grande. Quando arrivi a Vinovo, capisci subito di essere entrato in un top club. Lo avverti ed, infatti, è così. Qui devi pensare solo a giocare, non hai altri pensieri o preoccupazioni. La società ti sta vicino in tutto e ti aiuta in maniera incredibile”. In breve tempo sei diventato un uomo importante per Conte, come ci sei riuscito? Forse per la tua duttilità? “Onestamente non lo so. Credo che il riuscire a ricoprire più ruoli sia un fatto positivo. È una dote che porto con me sin da quando sono piccolo. Se è questa la qualità che mi ha portato sino a qui, me la terrò stretta a lungo”.
IL MONDO LO ESALTA Mondonico è un allenatore che conosce molto bene Federico Peluso, avendolo allenato ai tempi in cui il laterale bianconero giocava nell’Albinoleffe (2006/07). L’ex tecnico del club azzurro conosce perfettamente le qualità di Peluso: “In questo momento, è tra i migliori interpreti nel suo ruolo. La facilità di corsa e la resistenza, abbinata anche ad una buona tecnica di base, queste sono le sue migliori doti. Ma quello che lo fa apprezzare dagli allenatori, è la sua duttilità: può giocare laterale sinistro in una difesa a 4 o in un centrocampo a 4 o a 5, ma anche centrale di difesa a 3 o anche a 2. In questo tipo di calcio sapersi adattare in più ruoli è fondamentale e in questo lui è davvero bravo. Si tratta di un bravissimo ragazzo e di un ottimo giocatore”. Se lo dice Mondonico, uno che ne ha viste di tutti i colori, c’è da crederci…
calcio2000
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Cosa ti ha sorpreso di Conte? “Indubbiamente la voglia di vincere. Ogni giorno, cerca di trasmettere questa sua voglia, lo fa senza sosta. Non è facile trovare un aggettivo per definire il nostro mister ma la sua voglia di vincere è contagiosa”. Ma è davvero esigente come si dice? “Non ho problemi a dire che, tra tutti gli allenatori che ho avuto, Conte è, di gran lunga, quello che mi ha fatto lavorare maggiormente a livello fisico ma, alla fine, i risultati dimostrano che ha ragione lui”. In casa Juventus sembrate tutti sempre molto seri, chi è il più divertente negli spogliatoi? “No, alla fine siamo un gruppo allegro che sta bene insieme. Il più divertente? Se proprio devo fare un nome, dico Pepe. È lui che tiene più banco nello spogliatoio, quello che più diverte”. Che margini di miglioramento ha questa Juve? Siamo al massimo o si può fare ancora meglio?
Dopo l’esperienza, in C2, con la Pro Vercelli, Peluso ha conosciuto la Serie B con la Ternana
TANTA GAVETTA PAGA Classe 1984, Federico Peluso ne ha fatta di gavetta prima di fare la differenza con la casacca della Juventus. Cresciuto nelle giovani della Lazio, ha conosciuto la Serie C2 con la Pro Vercelli. Tre le stagioni nella squadra piemontese prima del passaggio, in Serie B, alla Ternana. Nel 2005/06, alla sua seconda stagione a Terni, arriva il primo gol. Si trasferisce, nell’estate del 2006, all’Albinoleffe, squadra con cui sfiora la promozione in Serie A. Dopo qualche problemuccio con la società seriana, accetta la proposta dell’Atalanta (non proprio un passaggio facile, vista la rivalità tra Albinoleffe e Atalanta). L’8 marzo 2009, con la casacca orobica, fa il suo esordio nella massima serie italiana (contro il Milan). Nella stagione successiva arriva anche la prima marcatura (contro il Parma). Il tecnico Colantuono lo fa crescere molto, tanto da farlo diventare un giocatore in grado di giocare in più ruoli (esterno e centrale). Un’altra data indimenticabile è il 10 agosto 2012, giorno in cui riceve la chiamata del Ct Prandelli per indossare la casacca azzurra. Il 15 agosto, a Berna, contro l’Inghilterra, il sogno diventa realtà. Ma le sorprese non sono finite. Nel mercato invernale della stagione 2012/13 viene acquistato (prestito con diritto di riscatto) dalla Juventus. È il coronamento di un lungo viaggio. Conte lo impiega subito con grande regolarità e Peluso non si tira indietro, segnando in Coppa Italia con la Lazio e giocando con personalità in Champions League…
“No no, possiamo migliorare ancora. Se fossimo già al massimo, allora avremmo un problema. Credo che ci siano ampi margini di miglioramento, lavoriamo, giorno dopo giorno, proprio per crescere ulteriormente”. Dicono che sei un bel ragazzo, è vero che hai tante tifose? “(Ride) Io penso solo a giocare a calcio, al resto non ci penso. Di questa cosa, se fosse vera, non sarà contenta mia moglie…”. Come festeggerai lo Scudetto? Cosa ti regalerai? Magari una macchina nuova o un viaggio con tua moglie, cosa? “Io sono un tipo molto scaramantico quindi, fino a quando non sarà ufficiale, preferisco non pensarci. Vedremo. Quando lo scudetto sarà una certezza, penserò a come festeggiarlo”. Chi pensi che farà compagnia alla Juventus in Champions League il prossimo anno? “Mi pare che Napoli e Milan, a livello di qualità, hanno qualcosa più di tutte le altre. Il Milan, ad esempio, ha un ritmo molto costante ultimamente, sta
facendo vedere ottime cose e i risultati lo dimostrano”. Che altre passioni hai? Musica, Film? “Io mi considero un ragazzo molto sereno. Cerco di dedicare il poco tempo che mi resta libero alla famiglia, di stare il più possibile con i miei bimbi, Viola, che ha cinque anni, e Michele, che ne ha quasi tre. Film? No, alla sera, almeno sino alle 21, 21.30, la televisione appartiene solo a loro, quindi c’è poco da fare…”. Posato e umile, due qualità che, insieme alla sua duttilità sul campo, hanno fatto di Peluso un giocatore di prima fascia. Probabilmente, quando giocava nella Pro Vercelli, non si sarebbe mai immaginato, un giorno, di calcare i campi della Champions League ma, alla fine, il lavoro paga sempre, soprattutto quando ci credi ciecamente e, ogni giorno, dai tutto per fare un piccolo passo in avanti. Dopo tanti sacrifici, per il nativo di Roma è arrivato il tempo di raccogliere i frutti, sempre ricordando da dove si è venuti… calcio2000
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ASICS nasce come acronimo del motto latino “Anima Sana In Corpore Sano”
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intervista a bryan cristante
serie A
di Fabrizio Ponciroli
IL nUOVO
campIOnE
T si chiama bryan cristante e a Milanello è già un predestinato!
14 calcio2000 mag 2013
ecnica, visione di gioco, precisione e dribbling. Sono queste le caratteristiche che deve avere un grande regista di centrocampo. L’Italia, che ancora oggi può fregiarsi di schierare uno dei più grandi interpreti del ruolo (leggi Pirlo), è da tempo alla ricerca di un suo erede. Il Milan è convinto di averlo già in casa. Il suo nome è Bryan Cristante e, numeri alla mano, ha tutto per diventare un fuoriclasse assoluto. Lo abbiamo incontrato, così da scoprire i segreti di questa star del futuro… La prima caratterista che salta all’occhio, nel trovarsi di fronte a Bryan, è la sua fisicità. Dall’alto dei suoi quasi 190 cm, il ragazzotto classe 1995 fa una certa impressione. Non fosse per quell’aria da bravo ragazzo che si ritrova, potrebbe anche incutere timore. Prima di iniziare ufficialmente l’intervista, ci si presenta e subito si evince la notevole passione che lo sprona, tutti i giorni, a dare il massimo per diventare sempre più forte. “Sono venuto qui, a Milano, al Milan, a soli 14 anni, da solo. L’ho fatto perché mi piace giocare a calcio e volevo tentare la sorte in una super squadra come il Milan…”. Semplice, diretto, spontaneo, in poche parole, vero… Bryan, quando hai iniziato a fare la conoscenza del pallone? “Beh, da piccolissimo. Ho ricordi di quando giocavo a 6 anni, al mio paese… Direi, comunque, che ho iniziato davvero presto…”. Ma hai sempre giocato da centrocampista o hai sperimentato altri ruoli? “No, ricordo che ho provato, per un
breve periodo, a giocare da portiere. Poi ho preso una pallonata in piena faccia e ho smesso (Ride)”. A chi devi dire grazie per essere arrivato sino a questo punto? “Sicuramente ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto nelle scelte che ho fatto. Mi sono sempre stati al fianco, anche quando, a 14 anni, ho lasciato casa per venire a Milano. Giocavo nella Liventina Gorghense, una società affiliata al Milan. Degli osservatori del club rossonero mi hanno notato e lì è iniziato tutto”. Cosa ricordi del tuo primo giorno “da rossonero”? “Mi sembrava tutto bellissimo e incredibile. Mi trovato al centro Vismara ed era come vivere un sogno. Davvero qualcosa di speciale e pazzesco. La struttura mi ha colpito subito. C’era tutto quello che un ragazzo può desiderare. Tanta attenzione ai particolari e ai servizi primari, massima disponibilità e la voglia di educare il ragazzo, prima che il calciatore. Insomma, qualcosa di incredibile”. Ma quali sono stati i tuoi idoli? A chi cercavi di assomigliare? “Non ho mai avuto un idolo da piccolo. Mi piacevano tanti giocatori, quelli soprattutto che giocavano nel mio ruolo, ma nessuno in particolare”. E nel Milan di oggi? “Beh, osservo da vicino Montolivo che, per caratteristiche e posizione in campo, è vicino al mio modo di giocare. Diciamo che, durante gli allenamenti, lo studio parecchio”. Poi, a 16 anni, hai esordito in Champions League contro il Viktoria Plzen.
byan cristante NATO IL A
O3/O3/1995 San Vito al Tagliamento Milan
SQUADRA RUOLO
Centrocampista 186 cm
ALTEZZA
78 kg
PESO
ESORDIO PRIMA SQUADRA 16/11/2O11 Viktoria Plzen-Milan 2-2
la scarpa di bryan Bryan Cristante è un giocatore molto attento alla qualità. Quando devi accarezzare la palla, devi poter contare su una scarpa che non ti tradisca mai. Per questo, ai piedi, il fenomeno rossonero indossa le adipure 11Pro TRX FG griffate adidas. Modello dotato di tecnologia miCoach®, con tacchetti TRAXION® 2.0 e tecnologia SPRINTFRAME e PlusFlex per darti agilità su terreno compatto, le adipure 11Pro TRX FG sono la scelta finale per un campione in rampa di lancio…
calcio2000
intervista a bryan cristante
serie A
Che ricordi hai di quella partita? “Ma, è stato tutto fantastico, un’esperienza incredibile. Ho saputo della convocazione il giorno prima, pensa che non avevo mai fatto un allenamento con la prima squadra. Dopo la partita con il Varese, mi hanno detto che sarei stato convocato. Sono entrato in campo e non mi sembrava vero. Ho rivisto diverse volte la registrazione di quella partita, con il momento del mio ingresso in campo…”. Merito di Allegri che ti sta accompagnando nella tua crescita professionale… “Allegri è un grande tecnico. Con noi giovani è davvero bravo. Ci sprona, ci dà consigli continui e, soprattutto, sa come gestirci”. In cosa pensi che tu debba migliorare nell’aspetto del gioco? “Beh, sicuramente nei primi passi, nella rapidità degli appoggi, c’è tanto da fare (Ride)”. Intanto ti godi da vicino tanti fuoriclasse come, ad esempio, Balotelli… “È davvero un ottimo giocatore, si allena sempre con grande volontà. C’è sicuramente da imparare molto da giocatori come lui, per questo è un piacere allenarsi con lui e tutti gli altri della prima squadra”. Ma quali sono gli obietti, a breve ter termine, di Bryan Cristante? “Vorrei fare qualche presenza in campionato, finire bene con la Primavera e poi provare a ritagliarmi il mio spazio
Cristante mentre firma la maglia adidas del Milan durante la nostra intervista
in questa grande squadra che è il Milan”. Quanto ti manca per essere considerato un giocatore “da Milan” a tutti gli effetti? “Scherzi (Ride)? Ma devo lavorare ancora tantissimo. Fino a quando non sarò un titolare del Milan, non potrò dire di essere un giocatore vero”. Hai avuto anche la fortuna di nascere in un periodo in cui ai giovani viene dato molto più spazio che in passato, non credi? “In passato, si andava a cercare il gioca-
GENESI DI UNA PROMESSA
tore già pronto, ora è cambiata la mentalità e si punta più sui giovani. Questa è una grande opportunità per noi che dobbiamo cercare di sfruttare ogni possibilità al massimo. Diciamo che siamo nati nel momento giusto ma poi bisogna essere bravi a cogliere l’occasione al volo”. Ci racconti la tua giornata tipo? “Beh, c’è poco da raccontare… Alla mattina abbiamo scuola, poi pranziamo, prendiamo il bus e andiamo ad allenarci. Alla sera rientriamo e crolliamo sul letto stanchi morti”.
di Tania Esposito
Figlio di padre canadese, Bryan Cristante nasce a San Vito al Tagliamento il 3 marzo 1995. Da bambino entra a far parte della scuola calcio del Casarsa, squadra locale che gli permetterà, nel 2009, di entrare nella rosa del Milan. Nel 2011 viene promosso anzitempo in Primavera, guidando i rossoneri alle finali del campionato. In tutto colleziona 22 presenze, impreziosite dalla rete del 2-0 nella sfida casalinga con l’Hellas Verona. Le grandi prestazioni agli ordini di Dolcetti, destano l’interesse di Massimiliano Allegri, che lo aggrega più volte in prima squadra per gli allenamenti. Abnegazione e talento non mancano al giovane centrocampista, che convince il tecnico rossonero a convocarlo con il Milan dei grandi per una trasferta europea. Il 6 dicembre 2011, a 16 anni e 278 giorni, Bryan Cristante la sua prima apparizione con il Milan, subentrando a Robinho nei minuti finali della sfida con il Viktoria Plzen. La sua dimensione, com’è giusto che sia, è però quella Primavera. Al Viareggio 2013 ha guidato i rossoneri fino alla finale, persa contro l’Anderlecht di Jordan Lukaku ed Acheampong. A fine torneo viene insignito del premio “Golden Boy”, riconoscimento che viene assegnato al giovane più promettente dell’intera manifestazione. Un premio importante, vinto in passato da giocatori come Marilungo ed Immobile, che in breve tempo si son guadagnati un biglietto per la Serie A.
calcio2000
mag 2013
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calcio2000 17 mag 2013
intervista a bryan cristante
serie A
Discoteca? “Poca, pochissima. Magari qualche uscita il sabato sera, se si gioca prima ma poche uscite”. Fuori dal campo, che ti piace fare? “Ascolto musica, tanto musica, di tutti i generi. Quando ero più giovane, al convitto giocavamo spesso alla playstation, ora meno. Mi piace guardare anche i film, ho visto Limitless recentemente e mi è piaciuto parecchio”. Per chiudere, tra qualche anno dove ti vedi? “Io penso a lavorare sodo poi i frutti si vedranno. Devo solo pensare a dare il massimo, giorno dopo giorno, tutto qui”. Niente da aggiungere, Bryan Cristante ha le idee chiare su chi è e sugli obiettivi che vuole centrare da giocatore. Sa che per arrivare in alto e meritarsi una maglia prestigiosa, ovvero quello del Milan, è necessario lavorare sodo e senza sosta, perché nessuno, anche in questo momento storico favorevole ai giovani, ti regala nulla… Quindi, nessun grillo per la testa ma solo la massima abnegazione per raggiungere lo status del campione, quello che sogna da quando, appena 14enne, è sbarcato a Milano, sponda rossonera…
Il nuovo pirlo
Classe pura, il giovane Cristante studia da Montolivo e sogna una maglia da titolare nel Milan
di Daniele Berrone
Visione di gioco, piede educato e lancio millimetrico. Sono queste le principali caratteristiche di Cristante, regista di centrocampo dotato di tecnica sopraffina e tempi di gioco perfetti. Nato come centrocampista centrale, è stato ben presto impiegato come fulcro del gioco in tutte le giovanili rossonere. Impossibile non sfruttare le fantastiche doti naturali di questo centrocampista, bravo a smistare il pallone e a dettare i tempi del gioco. Cristante predilige prendere la palla dai difensori ed impostare lui stesso la manovra di gioco. Né più né meno il gioco che fa Andrea Pirlo nella Juventus e con la Nazionale. Per quanto il paragone con il numero 21 bianconero sia azzardato, l’italo-canadese rappresenta un unicum nel panorama dei giovani mediani italiani. Bravissimo palla al piede, gioca sempre a testa alta ed è in possesso di un lancio formidabile. Cristante ha una dote innata nel verticalizzare il gioco, che conferisce alla manovra offensiva una costante imprevedibilità. Il suo lancio, forte e preciso, ricorda molto quello dei centrocampisti britannici e rappresenta una soluzione offensiva immediata ed efficace. Destro naturale, calcia molto bene con entrambi i piedi. Non è solo un metronomo dalla spiccata visione di gioco, il giovane Bryan è centrocampista completo, capace di disimpegnarsi in ogni situazione. Ottimo sui calci piazzati, sa calciare sia a scavalcare la barriera che di potenza. A discapito dei suoi 186 cm, il rossonero possiede un piede delicatissimo e un tocco pregevole. La sua stazza fisica, unita ad una tecnica di base di prima qualità, lo rendono un prospetto formidabile. La sua altezza, infatti, gli permette di essere anche un perfetto schermo difensivo davanti alla difesa, diventando essenziale in entrambe le fasi di gioco. Difensivamente fa valere il suo fisico; in fase propositiva, invece, la sua tecnica. Su di lui son tanti a scommettere, a iniziare dal Milan, che gli ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2018. Ora la palla è nelle sue mani, o per meglio dire fra i suoi piedi; starà a Cristante dimostrare di essere un grande giocatore, come i connazionali Stephan El Shaarawi e Mattia De Sciglio.
calcio2000
mag 2013
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calcio2000 19 mag 2013
/teammessi
procuratori - dario canovi
serie A
di Sergio Stanco
EssERE
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ci facciamo raccontare la vita del procuratore da dario canovi, decano degli agenti dei calciatori.
20 calcio2000 mag 2013
uando abbiamo pensato a questo servizio, in redazione c’è stato un brevissimo scambio d’opinioni. Volevamo spiegare al pubblico quale fosse davvero il ruolo del procuratore, quali fossero diritti e doveri e come fosse cambiata la professione nel tempo. La cosa più semplice era andare dal primo. È quello che abbiamo fatto, rivolgendoci a Canovi, uno dei professionisti più apprezzati nel campo, nonché, appunto, il primo in Italia ad assistere i giocatori. Anche se in essere c’è una bonaria diatriba tra lui e Caliendo: “Antonio è un amico – ci dice l’avvocato Dario – e lui rivendica di essere stato il primo a dare il via alla professione. Per farlo, però, ha mostrato un documento in cui Antognoni gli dava
la procura per questioni pubblicitarie, non mandato a rappresentarlo come agente, dunque implicitamente mi ha fornito un assist, visto che io ai tempi già assistevo Montesi, Nando Viola e Vincenzo D’Amico. Parliamo di 36, 37 anni fa...”. Per quello ci siamo rivolti a lei: ci racconta com’è diventato procuratore? “Potrei dire che lo sono diventato quasi per caso, ma in realtà era quello che ho sempre voluto fare. Mi sono laureato in Canada come avvocato ma il mondo del calcio mi è sempre piaciuto. Poi, un giorno, l’amico Paolo Carosi che faceva l’allenatore, mi chiede di aiutare un suo giocatore, Giancarlo Marrone che si era infortunato e aveva bisogno di un avvocato. Da lì è partito tutto...”.
Rimpianti? “Mah, se avessi continuato la mia professione di avvocato, probabilmente ci avrei guadagnato dal punto di vista economico. Per un periodo ho fatto entrambe le cose, ma ad un certo punto ho dovuto scegliere. Lavorare nel mondo del calcio è quello che ho sempre sognato di fare, dunque non posso avere rimpianti”. Da allora ad oggi, come è cambiato il mestiere di procuratore? “È cambiato tanto, purtroppo in peggio. Io non sono un estimatore della categoria, tranne rare eccezioni. Quando ho cominciato, noi pensavamo di dover aiutare i nostri assistiti, lungo una carriera difficile, con il delicato e importante compito di affiancarli, riuscendo a trasmettere loro tranquillità quotidiana, dando suggerimenti e fornendo loro contatti. La sfortuna ha voluto che quelli ci hanno seguito non sono della stessa nostra idea, pensano che i propri interessi siano più importanti di quelli del loro assistito. Molti di loro neanche sanno cosa significhi avere una deontologia professionale e assistiamo, quotidianamente, ad episodi che ce lo confermano”. Insomma, più consiglieri e meno “affaristi”, è questo il suo consiglio? “Noi eravamo dei consiglieri, appunto, io in modo particolare, perché ho avuto giocatori molto giovani, come Nesta e Di Vaio che avevano 16 anni quando li ho presi. Il nostro compito principale era quello di occuparci di tutto e lasciarli tranquilli, dar loro suggerimenti affinché commettessero il minor numero di errori possibile, perché meno errori avrebbero commesso, più lunga sarebbe stata la loro carriera. E questo, secondo me, dovrebbe ancora essere il nostro lavoro”. Invece? “Invece le nuove leve non capiscono che siamo famosi perché sono famosi i nostri assistiti, che viviamo di luce riflessa e che il fatto economico è solo l’assistenza più evidente, ma non è detto che sia la più importante. Quando sento qualcuno dire: “Se la Federazione inglese non vuole più il giocatore, basta che mi telefonino” o
Il brasiliano Cerezo era pronto a firmare con il Milan ma Liedholm aveva altre idee
“L’arbitro deve essere squalificato”, è evidente che è molto diverso da come io credo sia giusto fare la nostra professione. Se il giocatore è stupido, ovviamente gli piace, perché crede che sia fatto tutto a suo favore, ma in realtà non capisce che in quel momento il suo procuratore sta lavorando solo per se stesso”. Insomma, non è proprio un ammiratore del “Raiolismo”... ”... “Io non ho nulla contro Raiola, lui è un ragazzo molto intelligente e ha capito prima degli altri che la nostra società, prima che il nostro calcio, preferisce apparire che essere. È l’estremizzazione di quello che io non vorrei fosse il mondo, non solo quello del calcio. Ha capito cosa vogliono i giocatori e in questo ci sa fare molto bene, quello che mi meraviglia non è Raiola, ma che i grandi club si affidino a lui”. Se, però, ai giocatori – come si dice – i soldi non bastano mai... “Purtroppo è così. In realtà, non è vero per tutti, ma molti sono davvero insaziabili. È un circolo vizioso: soldi significa apparire, belle donne, case e vacanze di lusso, copertine dei giorna-
li e servizi in TV. Come dicevo prima, però, non tutti i giocatori sono uguali. Ti faccio un esempio: quando Thiago Motta è arrivato al PSG, lo hanno preso per un extraterrestre, perché si è presentato al centro sportivo con una macchina da 40mila euro. Per loro è come avere una 500. In realtà, semplicemente non gli interessa, perché dà valore a cose più importanti. Per questo mi piacciono gli allenatori come Zeman, che guardano alla sostanza e non all’apparenza, rispetto ad altri colleghi che fanno certe sceneggiate...”. Forse oggi ci sono anche più giocatori “teste matte” rispetto ad una volta? “Mah, non sono così convinto, le teste matte ci sono sempre state. Io mi son sempre vantato di aver avuto la fortuna di assistere giocatori intelligenti, erano quelli che capivano certi valori, pensavano all’essere e non all’apparire. Thiago Motta, come dicevo prima, ma anche Di Biagio, per fare un altro esempio, Cerezo, Falcao e molti altri. Le racconto un aneddoto: una volta, tra Cerezo e il presidente della Roma Viola ci fu una lite e Cerezo reagì male. La sera andò a casa Viola e volle tutta calcio2000
mag 2013
prucuratori - dario canovi
serie A
la famiglia riunita mentre lui chiedeva scusa a tutti per il suo comportamento. Questi erano uomini veri”. Ce l’ha avuto anche lei il suo “Cassano”? “Francesco dell’Anno era ritenuto una testa matta, ma in realtà non lo era af affatto. Per alcuni episodi gli era stata cucita addosso questa etichetta: ha esordito in Serie A a 16 anni, una volta in Napoli-Lazio Maradona sbaglia una punizione e lui gli dice “Ma tu sei davvero Maradona?”. Questo era Dell’Anno, ma era anche tutto casa e famiglia. A 16 anni era solo a Roma e ovviamente non poteva andare al campo d’allenamento da solo. Allora si metteva d’accordo coi compagni che, a volte, non lo passavano a prendere. Lui arrivava al centro sportivo coi mezzi pubblici e i giornali scrivevano che era un ritardatario”. Qual è l’affare di cui va più fiero? “Ce ne sono tanti, ma quello che mi ha dato maggiore soddisfazione è quello di Thiago Motta al PSG, perché è stato un lavoro d’equipe tra mio figlio Alessandro, io e Leonardo. È stato uno di quegli affari in cui il nostro lavoro è stato determinante. Mio figlio aveva sentito Ancelotti parlare bene di Thiago, io ho chiamato Carlo per avere conferma e poi c’è stata una fitta opera di telefonate. Siamo anche riusciti a portare in gran segreto il medico del PSG a Milano prima della chiusura del mercato, poi un sms di Thiago a Moratti ha sbloccato la situazione. E ci tengo a sottolineare che non è stato un “matrimonio di convenienza”: lui guadagna meno al PSG di quanto non guadagnasse all’Inter. Un altro affare che ricordo con piacere è quello relativo al passaggio Di Biagio alla Roma: non credo si sarebbe concretizzato se io non fossi stato il suo agente. Certi trasferimenti si sono concretizzati quasi esclusivamente grazie all’opera di chi assiste: un altro di questi è quello di Appiah all’Udinese”. Lei ha avuto il merito di aver riportato Thiago Motta al grande calcio: com’è riuscito a portarlo al Genoa? è stato il suo miglior affare? “A dir la verità, l’affare l’ha fatto il calcio2000
mag 2013
Fu il patron giallorosso Viola ad impedire a Falcao di approdare all’Inter.
Genoa, visto che lo ha preso gratis e lo ha rivenduto a più di 10 milioni (ride, ndr). Noi abbiamo assistito Thiago fino a quando è andato al Barcellona, poi basta. Ad un certo punto, lui ci ha ricontattato. L’ho proposto a Preziosi, che però era titubante per questioni fisiche: lo abbiamo fatto visitare da tre medici, c’era chi scommetteva che non avrebbe giocato più di 10 partite e mio figlio Alessandro, invece, riesce a convincere Preziosi, andando addirittura a fargli visita nella sua villa al lago. Ho telefonato a Gasperini, che era stato un mio giocatore, e all’inizio non è che fosse molto convinto, poi la storia ha detto che avevamo ragione noi”. Ha portato in Italia anche Granqvist, per rapporto qualità/ prezzo uno dei migliori difensori della Serie A: come l’ha pescato? “Me lo ha proposto Martin Dahlin (ex giocatore svedese della Roma che oggi fa l’agente, ndr), ma il primo suggerimento me lo diede quello che reputo uno dei più competenti osservatori, Andrea Berta (ex dirigente Parma, ndr), che conosce i giocatori come pochi, perché li va a vedere sul campo e ovunque. Ho guardato alcune cassette e ho contattato Dahlin, il
Genoa lo ha pagato 2 milioni di euro e ora ne vogliono 7-8. È un giocatore ad altissimo rendimento, ma poco pubblicizzato e secondo me il suo valore è anche superiore rispetto a quello che chiedono. Quando però si parla di grandi club, vengono accostati altri nomi, dal rendimento decisamente inferiore. Forse non è bello da vedere, ma se guardo l’atto pratico, è sicuramente uno dei migliori tre difensori d’Italia. E, in più, è un grandissimo professionista, davvero serissimo. È un giocatore che lascia la sua impronta: su 50 partite ne avrà sbagliate una o due in un campionato difficile come il nostro, dove gli attaccanti sono più rapidi e veloci rispetto ad altri tornei”. C’è un affare, invece, che è sfumato di un soffio? “Anche in questo caso ce ne sono tanti: Leonardo alla Roma, ad esempio. Lui era in Giappone, a 6 mesi dalla fine del contratto, l’ho suggerito a Sensi. Abbiamo anche chiamato Leo, che già allora parlava italiano senza una ragione precisa, solo perché è un ragazzo eccezionale che ha sempre voglia di migliorarsi. Alla fine non se ne fece nulla perché la sua società non lo liberò e dopo si accordò con il PSG alla scadenza del contratto. Ma potrei
raccontarle anche di Falcao all’Inter e Cerezo al Milan…”. Ci dica… “Cerezo non è andato al Milan nonostante un contratto già pronto. Lo reputo uno degli errori di mercato più grossi che siano mai stati commessi. Liedholm non volle separare Wilkins e Hateley, convinto che i due inglesi si sarebbero aiutati e così rifiutò Cerezo. Il Milan fu costretto a mandarmi la disdetta del pre-contratto. Falcao all’Inter era fatta se non che ci fosse stato l’intervento deciso di Viola. Questo è un aneddoto che tutti i protagonisti negano, ma a me lo raccontò Mazzola: il presidente della Roma, telefonò a Fraizzoli (ex presidente dell’Inter,
ndr) che ai tempi forniva le divise alle guardie carcerarie. “Gli chiese: ma tu le fornisci ancora le divise alle carceri? No, così, per sapere…”. Viola aveva grandi agganci e Fraizzoli, che lo sapeva bene, si spaventò, arrivando a richiamare Mazzola che stava già andando in Lega a depositare il contratto… (ride, ndr)”. Di oggi, invece, quali sono i dirigenti più capaci? “Galliani, se non è il migliore, poco ci manca. Credevo poco nel Milan ad inizio anno, invece ho fatto la figura da imbecille. Chapeau anche ad Allegri, ma Galliani ha fatto miracoli: reputo lo scambio Cassano-Pazzini un capolavoro. Devo dire che anche la
Tra i colpi recenti di Canovi, il passaggio di Thiago Motta al PSG
famiglia Pozzo merita di essere citata, anche perché è sempre un piacere avere a che fare con loro, hanno una grande signorilità”. Un dirigente con il quale, invece, non riesce a lavorare? “Ho qualche difficoltà con Lotito, ma non credo di essere l’unico (ride, ndr). Nulla di personale, mi sta anche simpatico e poi ha fatto un grande lavoro con la Lazio, ma ha un modo tutto suo di gestire gli affari…”. Per concludere, se dovesse istruire le nuove leve, quali sono le doti e le competenze per fare questo mestiere? “Conoscenza profondissima del mondo del calcio e ovviamente crearsi i contatti giusti. Io non mi sono mai permesso di chiamare un allenatore per chiedere spiegazioni, promuovere un giocatore o quant’altro, ma capita che lo faccia per chiedergli se un giocatore che assisto piace e posso proporlo al suo DS. Così, almeno eviti errori, tipo quando il giocatore lo prende il DS ma all’allenatore non piace. Questo, secondo me, se fatto in maniera corretta e trasparente fa parte dei nostri compiti e non viola la deontologia professionale, un valore che andrebbe spiegato bene ai nuovi agenti, che dovrebbero capire che i nostri interessi sono secondari a quelli di chi assistiamo”. Essere e non apparire, il ritornello che ogni procuratore dovrebbe imparare a memoria… calcio2000 23 mag 2013
intervista - siMone zaza di Pasquale Romano
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dELL’Onda
B è di proprietà della samp ma sta facendo sfracelli nell’ascoli, conosciamo zaza, il bomber del momento…
calcio2000
mag 2013
eata incoscienza. In Italia è il momento degli attaccanti ribelli e sfrontati, acconciature strane e nessun pelo sulla lingua fanno da corollario a un talento che è difficile ingabbiare. El Shaarawy e Balotelli gli esempi più fulgidi, il campionato cadetto avanza per il prossimo futuro la candidatura di Simone Zaza, attaccante che la Sampdoria ha prestato all’Ascoli. Diciotto i gol realizzati sinora, il trono della classifica marcatori è in condivisione con Cacia, Ardemagni e Sansovini. L’esplosione in maglia bianconera è l’ideale prosecuzione della seconda parte di stagione 2011-2012: 11 gol in 18 presenze con
la maglia del Viareggio, in Lega Pro. In principio fu il Maldera, società toscana dalla quale l’Atalanta lo prelevò: “Sono cresciuto tanto in questi due anni, ho avuto la possibilità di giocare con continuità. È fondamentale per un giovane avere l’opportunità di scendere in campo con costanza, adesso so come gestire i momenti felici e quelli meno belli”. L’Atalanta, club specializzato nel far crescere giovani talenti, nel 2010 se lo lascia scappare: “Il mancato rinnovo del contratto? È stata una scelta loro, io a Bergamo stavo bene. Fortunatamente è arrivata la Sampdoria, la società blucerchiata ha da subito creduto nelle mie capacità”. Nella passata stagione il pre-
stito alla Juve Stabia non ha dato i frutti sperati (solo 4 presenze e nessun gol) a gennaio il trasferimento al Viareggio, tanti gol per la prima svolta della carriera. La definitiva esplosione arriva con la maglia dell’Ascoli, i gol aiutano la formazione marchigiana ad avvicinare la salvezza: “Non mi aspettavo di segnare cosi tanto, è stata una piacevole sorpresa. Spero in un’ultima parte di stagione ugualmente positiva, anche perché l’Ascoli ha bisogno dei miei gol per salvarsi”. Una sequela di risultati negativi ha modificato gli orizzonti e la guida tecnica del club marchigiano. Addio ai sogni play-off, Pergolizzi prende il posto di Silva e punta la salvezza: “Il campionato di serie B è complicato e imprevedibile, non ci siamo mai fatti illusioni. Da inizio stagione l’unico nostro obiettivo è la salvezza, ci sentiremo al sicuro soltanto dopo aver toccato quota 50 punti”. Fiuto del gol e sensibilità, tecnica e potenza. Zaza è il perfetto prototipo dell’attaccante moderno, completo e bravo negli spazi stretti: “Mi piace attaccare la profondità, il fisico robusto inoltre mi permette di duellare con i difensori avversari. Prima o seconda punta? Preferisco svariare su tutto il fronte d’attacco, quindi meglio se affianco un centravanti”. La predilezione per i gol belli e difficili sono un retaggio del passato, in formato Vhs: “Sono cresciuto guardando le videocassette di Van Basten, il mio idolo. Lo reputo l’attaccante più forte di tutti i tempi, nonostante gli infortuni ne abbiano penalizzato e accorciato la carriera”. La recente con-
vocazione nell’Under 21 ha quasi completato la collana azzurra, all’appello manca l’ultimo passo: “Vero, ho militato in tutte le Nazionali dall’Under 16 all’Under 21. Indossare la maglia azzurra mi riempie d’orgoglio, sogno di completare il percorso in futuro con la convocazione nella Nazionale maggiore”. Il contratto di Zaza scade nel giugno 2014, dopo la rottura con l’Atalanta c’è il rischio déjà-vû con la Sampdoria? Il diretto interessato esclude il rischio: “Mi trovo bene con la società blucerchiata, quando sarà il momento affronteremo l’argomento. Adesso sono sereno e concentrato a far bene con l’Ascoli”. L’attaccante nato a Policoro nel giugno del 91’ si sottrae dalla probabile candidatura quale uomo mercato della prossima estate: “L’interesse di Milan, Inter e Juve? Fa piacere, ma per quanto mi riguarda si tratta soltanto di voci. Vedremo a fine anno, toccherà alla Sampdoria dire l’ultima sul mio futuro”. Ricalcare le orme dell’idolo Van Basten e completare un tridente tutto creste, talento e sfrontatezza con El Shaarawy e Balotelli? Zaza dribbla: “Non ho preferenze specifiche, si tratta di società ugualmente stimolanti ed ambiziose: se ne riparlerà più avanti”. Dietro la stravagante acconciatura nessun segreto e tanta scaramanzia: “È nata lo scorso anno, quando vestivo la maglia del Viareggio. Porta bene e mi piace, non ho motivo al momento per cambiare pettinatura”. Diciotto reti sinora con la maglia dell’Ascoli e altrettante esultanze misurate, talvolta è l’irrequietezza ad accompagnare i momenti più feli-
Zaza, dopo la grande stagione ad Ascoli, pare ormai pronto per una big
ci. Nessuna bizza però e men che meno mania di protagonismo: “Fa parte della mia indole, in alcuni casi non esulto in maniera sfrenata. Ho un carattere schivo, in privato do più sfogo alle mie emozioni. Chiedete al mio povero compagno Fossati quante gliene combino (ride, ndr)”. Il club marchigiano si coccola un talento che tra pochi mesi farà ritorno a Genova e forse sarà soltanto di passaggio in Liguria. Le vie del mercato sono imprevedibili, come quelle del talento. Simone Zaza sembra possedere tutti gli ingredienti per incidere anche nel massimo campionato italiano.
I bomber del futuro Diversi i talenti in vetrina nel campionato cadetto 2012-2013. In comune due caratteristiche: feeling particolare con il gol e l’occhio addosso dei club nostrani più blasonati. Il Sassuolo è pronto a volare in Paradiso, decisive le reti della coppia Boakye-Berardi. Seconda stagione consecutiva in doppia cifra per l’attaccante ghanese classe 93’, Juventus e Genoa (comproprietarie del cartellino) ne decideranno il futuro. Vicino al trasferimento in bianconero anche Domenico Berardi, gioiellino classe 94’ scovato quasi per caso dalla società emiliana. Da battere la concorrenza estera, sir Alex Ferguson ha chiesto informazioni sul predestinato nato a Cariati, in provincia di Cosenza. Meno giovani (si fa per dire) ma ugualmente promettenti anche Gianmario Comi e Haris Seferovic, entrambi classe 92’. Undici i gol realizzati sinora dal centravanti della Reggina, arrivato in prestito dal Milan. Impatto positivo per la punta svizzera di proprietà della Fiorentina: da gennaio in prestito al Novara, ha già messo il timbro in cinque occasioni.
calcio2000
mag 2013
altri caMpionati italia - feralpisalò di Paolo Camedda
IL FUTURO
è dEI gIOVan IOV I IOVan
U andiamo a far visita alla feralpisalò, una delle realtà calcistiche più entusiasmanti di legapro…
calcio2000
mag 2013
na delle realtà più belle della LegaPro Prima Divisione è sicuramente rappresentata dal FeralpiSalò, la squadra dall’età media più bassa dell’intera categoria. La società calcistica è nata nell’estate 2009 dalla fusione fra l’A.C. Feralpi Lonato, di Lonato del Garda, e l’A.C. Salò, della cittadina omonima. Partita dalla Seconda Divisione, in virtù della promozione conquistata in Serie D dal Salò, la nuova compagine ha centrato subito la promozione nella categoria superiore, attraverso il successo ai play-off contro la Pro Patria. Lo scorso anno la squadra è stata affidata a mister Gian Marco Remondina, che ha ottenuto un’importante salvezza con un piazzamento al tredicesimo posto.
ALLENATORE E SECONDO PADRE Quest’anno la dirigenza della società lombarda ha avviato un processo di rinnovamento, scommettendo sui giovani e affidando al tecnico il compito di creare il mix perfetto fra i veterani rimasti in squadra e i tanti ragazzi in rampa di lancio. “La società ha dato l’indirizzo giusto per una squadra di LegaPro, – sottolinea Remondina ai microfoni di ‘Calcio2000’ – quello di essere una fucina di giovani da lanciare in Serie B e in Serie A. Rispetto alla scorsa stagione quest’anno sono stati confermati 9-10 giocatori, cui vanno aggiunti diversi giovani classe 1991, 1992 e 1993”. Il FeralpiSalò non ha risentito del grande cambiamento, visto che la squadra occupa una posizione di centro classifica ed è vicina alla con-
quista della salvezza matematica, con la zona play-off che dista meno della zona play-out. “Sono certamente soddisfatto, – ammette il mister dei lombardi – anche perché tutti i nostri giovani hanno collezionato fra le 10 e le 15 presenze, per cui a tutti è stato dato modo di dimostrare il proprio valore. Bisogna considerare che solitamente un ragazzo che esce dalla Primavera non è subito pronto per sostenere una categoria difficile come la LegaPro, e servono uno-due anni d’esperienza perché riesca ad adattarsi. I nostri ragazzi invece, hanno subito avuto la chance di esprimersi sul campo. Giocare 15 partite in Prima Divisione per loro è un’esperienza importantissima, significa avere la possibilità in futuro di approdare nei campionati superiori. Basti pensare che in tutte le rose di B, quest’anno, 5-6 giocatori arrivano dalla LegaPro, che si conferma serbatoio prezioso”. Sotto il profilo tattico a mister Remondina piace far giocare alla squadra un calcio offensivo. “Naturalmente il modulo dipende dai giocatori che si hanno a disposizione e dall’avversario che ci affronta, – ci spiega – ma se possibile a me piace giocare con un 4-3-3 sempre abbinato a un 4-3-1-2. In questa stagione ho dovuto però adottare in alcune partite la difesa a tre, che ci garantisce una miglior copertura difensiva”. La rosa del FeralpiSalò è formata per oltre la metà di giocatori nati negli anni Novanta, per cui si capisce che il compito dell’allenatore va ben al di là del semplice lavoro quotidiano sul campo. “Con tanti giovani in squadra un allenatore ha tante responsabilità. – spiega Remondina – I ragazzi infatti devono attenersi a tutta una serie di regole, per cui l’allenatore non è solo quello che fa le scelte e disegna gli schemi, ma anche quello che insegna il rispetto delle regole medesime. Solo imparando il rispetto delle regole i nostri ragazzi crescono nel calcio e nella vita”. Fra i molti giovani del Feralpi, ce ne sono alcuni particolarmente promettenti, di cui probabilmente sentiremo parlare in futuro. “Montini, Chimini e Milani sono spesso chiamati in Nazionale, poi ci sono Fabris, Gallinetta, Schivani, Tantardini, Ilari, Finocchio… Tutti hanno possibilità in futuro di giocare nelle categorie superiori”,
dice Remondina, che nel compito di gestire una rosa così giovane è aiutato dalla presenza di alcuni senatori, che hanno un ruolo molto importante per gli equilibri dello spogliatoio. “La funzione dei giocatori più esperti è molto importante, – conferma il tecnico – perché per far crescere i giovani in una squadra serve anche qualche giocatore d’esperienza. I vari Bracaletti, Tarana, Leondarduzzi, sono fondamentali per noi. Quando si perdono le partite, infatti, sono loro che devono parlare alla squadra. Senza giocatori d’esperienza nel gruppo non può esserci la crescita dei giovani”. Anche i tifosi hanno sposato il progetto della società: “Il rapporto fra la squadra e i tifosi è buono. – assicura il mister – In casa ci incitano sempre in tanti, mentre fuori casa abbiamo sempre al seguito una cinquantina di supporter. Naturalmente il seguito dipende dai risultati che saremo in grado di conseguire. Ricordo ancora quando allenavo il Sassuolo in Serie C2. Una volta vincemmo a Benevento e a vederci c’erano solamente 11 spettatori…”. La posizione del FeralpiSalò nella zona medio alta della classifica fa ben sperare per il finale di stagione, ma il tecnico preferisce volar basso: “Penso che prima di tutto dobbiamo pensare alla salvezza, e per questo chiedo ai miei giocatori di essere molto pragmatici e concreti da qui al termine del campionato. – afferma Remondina – In LegaPro non c’è mai nulla di definito e c’è sempre un margine minimo fra i play-off e i playout”. BOMBER ED ESEMPIO PER I PIù GIOVANI Fra i giocatori più esperti e più conosciuti del FeralpiSalò c’è sicuramente Emiliano Tarana. Classe 1979, l’attaccante vanta trascorsi in Serie A con il Perugia e diverse esperienze in Serie B, sfiorando la promozione nella massima serie con il Mantova. Dopo il fallimento del club lombardo, ha giocato per un anno con il neopromosso Portogruaro per poi accettare l’offerta del FeralpiSalò nella passata stagione. “È una realtà nuova che si sta facendo conoscere, – ha detto la punta a ‘Calcio2000’ - e Salò dista appena 60-70 chilometri da casa. Crescendo
cambiano del resto le priorità della vita. Se a 20-25 anni puoi fare delle scelte, a 30-32 devi farne altre. Sono diventato padre di due gemelli, mi sarebbe piaciuto giocare ancora in Serie B ma avrei dovuto allontanarmi troppo da casa. E la LegaPro è un’ottima categoria”. Impiegato da esterno offensivo o da attaccante puro, nella prima stagione in Prima Divisione Tarana ha trascinato il FeralpiSalò alla salvezza, segnando ben 9 reti. Quest’anno è fermo a 4 marcature, pur essendo il bomber della squadra a pari merito con Bracaletti, ma potrebbe rimpinguare il suo bottino nel finale di campionato, benché la punta non ne faccia una priorità. “Sicuramente mi sarebbe piaciuto ripetere la scorsa stagione a livello realizzativo, – ammette – ma mi gratifica di più vedere crescere i miei compagni più giovani. Aiutarli a migliorare è per me molto più importante di segnare un gol”. Essendo il più ‘anziano’ in squadra, Tarana sente di avere un ruolo particolare all’interno dello spogliatoio e verso i suoi compagni più giovani. “Precedentemente, quando avevo 30-29 anni, – ci racconta – non pensavo ad aiutare i miei compagni meno esperti. Oggi invece sento di avere una responsabilità nei loro confronti e mi sento a mio agio nel dar loro consigli. Sono catapultati in una realtà alla quale spesso non sono ancora pronti. Siamo la squadra di LegaPro–Prima Divisione più giovane, eppure tutti i ragazzi che abbiamo in squadra hanno dimostrato voglia di migliorare e apprendere. Per questo il nostro obiettivo è farli arrivare e maturare il prima possibile”. Anche grazie alla presenza di giocatori d’esperienza come Tarana, la squadra di Remondina sta ottenendo importanti risultati, e le prospettive per il finale di stagione sono rosee. L’attaccante non nasconde un piccolo sogno. “Il nostro obiettivo è conquistare una salvezza tranquilla, – sottolinea – rispetto all’anno scorso in cui ci salvammo soltanto a 15 minuti dalla fine dell’ultima partita. Però bisogna ammettere che la nostra posizione in classifica è molto buona, e a poche giornate dal termine del campionato un pensierino ai play-off possiamo farlo, anche se l’obiettivo primario resta la permanenza in Prima Divisione”. calcio2000
mag 2013
altri caMpionati italia - trissino di Simone Quesiti
LIBERO
pER ER sEmpRE
c negli anni del glorioso napoli è stato uno dei calciatori più amati ed ammirati
calcio2000
mag 2013
on la maglia del Napoli il libero fenicottero, chiamato così per le lunghe e sottili gambe, ha vinto due scudetti, due coppe Italia, una supercoppa italiana e infine una coppa Uefa vissuta da protagonista, grazie al gol siglato nella semifinale di ritorno contro la Juventus, poco prima dello scadere del secondo tempo supplementare. Stiamo parlando di Alessandro Renica che, grazie a prestazioni maestre e gol pesantissimi, è stato una delle colonne portanti del Napoli dei trionfi. Sarebbe noto ai più come il miglior libero italiano della sua epoca, se non avesse trovato chiuse le porte della Nazionale da quell’inarrivabile fuoriclasse che è
stato Franco Baresi. Dopo una lunga e gloriosa carriera, Renica ha scelto la panchina come cattedra per insegnare quanto di buono mostrato sul campo e attualmente guida il Trissino Valdagno, squadra militante nel campionato di Serie D. Buongiorno Renica. Il neopromosso Trissino si colloca momentaneamente a metà classifica. Qual è l’obiettivo che vi siete posti per la stagione in corso? “L’obiettivo è quello di salvarsi tranquillamente. Credo rispecchi la realtà del Trissino, ossia di una squadra neopromossa, che l’anno scorso militava in Eccellenza. In una categoria molto più competitiva, era giusto porsi questo obiettivo”.
L’anno scorso siete stati protagonisti di una stagione memorabile, culminata con la storica promozione in Serie D… “A distanza di tempo rimane la consapevolezza di aver fatto qualcosa di eccezionale, di aver vinto un campionato in cui non eravamo i favoriti e c’erano squadre molto forti e ben attrezzate come il Real Vicenza”. Nonostante ciò, la sua voglia di cambiare aria e l’indecisione della società hanno fatto sì che le vostre strade si dividessero… “Alla fine dello scorso anno io e la dirigenza avevamo vedute diverse su come affrontare la nuova categoria. Non essendo più in sintonia con la società è nata questa separazione consensuale: la società non ha fatto niente per trattenermi e io nulla per rimanere. La panchina del Trissino è stata affidata a un nuovo allenatore (Patricò, ndr) con il quale ebbe inizio un nuovo percorso fino a quando quest’ultimo, improvvisamente, ha rassegnato le dimissioni. È in quel momento che ho ricevuto la telefonata del presidente”. è vero che ha ricevuto la telefonata del presidente Cervato poco prima di partire per l’America? “Sì. Si trattava di un viaggio organizzato da tempo. Ho detto di sì subito. Sapevo quanti sacrifici avevamo fatto l’anno precedente per essere promossi. Il pensiero che i ragazzi potessero perdere la categoria perché rimasti senza una figura importante come quella dell’allenatore mi ha spinto a ritornare. Per me era un dovere morale ma anche una sfida stimolante”. Al Trissino è ricordato non solo per la promozione dello scorso anno, ma anche per il bel gioco espresso dalla sua squadra. In particolare cura molto la fase difensiva. “Curo molto la fase difensiva ma in questo momento sta funzionando meglio la fase offensiva. Ogni squadra ha le sue caratteristiche, l’allenatore deve fare le sue scelte e capire se conviene impostare la partita cercando di fare un gol in più degli avversari o cercare piuttosto di subirne uno in meno”. Eppure sempre più allenatori tendo-
Foto di squadra del Trissino allenato dall’ex Napoli Renica
no ad adattare la propria squadra all’avversario. “Le squadre che lottano per salvarsi non devono aprirsi tanto e giocano molti metri dietro la linea della palla. Trovo assurdo invece che le grandi squadre non abbiano un proprio gioco. Per riuscirci, però, servono calciatori bravi tecnicamente. Tornando al Trissino, la mia idea è che la squadra debba giocare a viso aperto, prendendosi anche dei rischi”. Anche lei culla il desiderio, un giorno, di sedere su una panchina di Serie A? “Dopo anni di gavetta, devo ammettere che la voglia di provare qualcosa di più importante c’è. Ma ho fatto da tempo una scelta di vita ben precisa, ossia quella di rimanere al nord, con la famiglia. Quello che mi spinge a fare l’allenatore è la passione. Mi piace vivere lo spogliatoio, preparare la gara. Sembra una partita a scacchi e per questo reputo la figura dell’allenatore molto importante”. Lei è cresciuto nelle giovanili del Vicenza e ne è stato allenatore della Primavera. Che effetto le fa vedere la sua ex squadra nei bassifondi della Serie B? “Dispiace molto. Calcisticamente parlando, sono molto legato al Vicenza. Lì ho fatto tutte le tappe del settore giovanile, è la società che mi ha valorizzato e alla quale devo tanto. Penso che in Italia ci sia la tendenza a non valorizzare i tanti giovani promet-
tenti del posto. Quando ero allenatore della primavera del Vicenza ho allenato Luca Rigoni, che oggi gioca in Serie A nel Chievo. È un esempio di come una buona organizzazione del settore giovanile e una piccola dose di coraggio siano sufficienti per allestire buone squadre e resistere economicamente”. A Napoli ha raccolto le maggiori soddisfazioni, facendo collezione di coppe. Dopo tanti anni il Napoli è tornato grande, ma cosa manca a questa squadra per vincere il campionato? “Per me al Napoli non manca niente. Con un po’ di fortuna e un pizzico di convinzione in più, il Napoli avrebbe potuto certamente vincere un campionato. Al di là di tutto, quello del Napoli è un progetto giusto e per questo non vorrei che si distruggesse tutto come altre volte è capitato in passato”. Di recente il suo ex compagno di squadra, Diego Armando Maradona, è tornato in Italia. Qual è il ricordo più bello che conserva del fuoriclasse argentino? “I ricordi sono tanti. Per me Diego è stato il più grande calciatore di tutti i tempi, basti vedere alcuni filmati d’epoca per capire che faceva cose che non appartengono agli umani. Di lui si dicono tante cose, ma quello che mi preme ricordare, e che spesso viene dimenticato, è che Maradona è un persona di una umanità e di una umiltà straordinarie e che difficilmente ho riscontrato nelle persone”. calcio2000
mag 2013
sfide infinite - MiLAn-BARCeLLOnA di Gabriele Porri
Per sapere tutto sul calcio internazionale scrivete a: info@soccerdataweb.it
mai una gara
qualunque
i
nauguriamo la rubrica sulle grandi sfide di coppa con un match che, al momento di andare in stampa, avrà vissuto anche l’ultimo capitolo di una storia infinita. Tra Milan e Barcellona regna l’equilibrio, con 6 vittorie blaugrana contro le 5 milaniste e altrettanti pareggi. Sfida prestigiosa, perché 14 partite su 16 sono di Coppa Campioni/Champions League e 2 di Supercoppa europea. Il Milan pre-berlusconiano ha incontrato il Barça solo una volta, nella Coppa Campioni 59/60. Una disfatta, nel nome di due uomini che avrebbero fatto la fortuna dell’altra sponda del Naviglio: Luis Suarez e Helenio Herrera. Sono gli ottavi di finale, il Milan ha appena vinto il suo settimo scudetto con l’accoppiata Bonizzoni (allenatore) e Gipo Viani (direttore tecnico), grazie ai gol del giovane oriundo José Altafini, preso dal Palmeiras dopo il mondiale del 1958. Curiosamente, i giornali italiani dell’epoca lo chiamano ancora con il soprannome brasiliano di Mazzola, vista la somiglianza con il grande Valentino. È proprio lui a segnare una doppietta nella partita di andata del primo turno in casa dell’Olympiakos, finita 2-2 e seguita dal 3-1 del ritorno, con
Ripercorriamo le sfide più prestigiose del calcio, partendo dal confronto tra rossoneri e blaugrana…
il bilancio Squadra
tripletta di Danova. Quando a San Siro arriva il Barça, ci vuole meno di un quarto d’ora per capire chi andrà avanti. I catalani passano dopo 11’ grazie al mediano Verges, con la complicità di Ghezzi, all’esordio in rossonero dopo tanti anni all’Inter. Al 15’ è Suarez a raddoppiare con un diagonale. La reazione del Milan si riduce a un palo di Grillo e un rigore mancato da Liedholm nella ripresa per un mani parso involontario. Il ritorno è una passeggiata: 5-1 per i blaugrana. Per ritrovare uno scontro diretto bisogna attendere 30 anni. Si gioca la Supercoppa, la seconda per il Milan dopo l’1-6 complessivo con l’Ajax di Cruyff nel ‘73. Ci arriva stavolta da campione d’Europa, dopo il trionfo sulla Steaua nel maggio ’89, proprio a Barcellona. Si gioca tra novembre e dicembre con partite di andata e ritorno. Falcidiato dalle assenze, il Milan sacchiano ha un viaggio aereo burrascoso. Sul campo però i rossoneri si fanno valere e trovano il gol a fine primo tempo con un rigore di van Basten per fallo su Massaro. Nella ripresa ci pensa Amor a pareggiare: l’1-1 sta stretto al Barça ma va benissimo al Milan. Al ritorno ci pensa Evani a dare il trofeo ai rossoneri. Lo alza Tassotti, Baresi insieme a Gullit è di nuovo assente.
BILANCIO MILAN-BARCELLONA V
TOTALE N P
NAZ
G
Barcellona
ESP
16
6
5
Milan
ITA
16
5
5
G
CASA N P
RF
RS
V
5
22
21
7
3
3
6
21
22
8
3
2
G
V
TRASFERTA N P
RF
RS
1
13
8
8
3
2
3
9
9
7
1
3
G
RS
3
9
9
1
0
0
1
0
4
3
8
13
1
1
0
0
4
0
PARTITE DISPUTATE IN COPPA CAMPIONI Stagione
30 calcio2000 mag 2013
Data Partita
Sede
Partita e Risultato
Note Partita
1959/60
Mercoledì 4 Novembre 1959
Milano
MILAN - BARCELLONA
0-2
1959/60
Mercoledì 25 Novembre 1959
Barcellona
BARCELLONA - MILAN
5-1
V
CAMPO NEUTRO N P RF
RF
RS
Reti Squadra
TOTALE N P
NAZ
G
V
Barcellona
ESP
16
6
5
Milan
ITA
16
5
5
Sfide Milan-Barcellona
G
CASA N P
RF
RS
V
5
22
21
7
3
3
6
21
22
8
3
2
G
TRASFERTA N P
RF
RS
V
1
13
8
8
3
2
3
9
9
7
1
3
RS
3
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9
1
0
0
1
0
4
3
8
13
1
1
0
0
4
0
classifica marcatori CLASSIFICA MARCATORI Stagione
Data Partita
Sede
Partita e Risultato
Mercoledì 4 Novembre 1959
Milano
MILAN - BARCELLONA
1959/60
Mercoledì 25 Novembre 1959
Barcellona
BARCELLONA - MILAN
Giocatore
Stagione
Data Partita
Sede
1993/94
Mercoledì 18 Maggio 1994TOTALEAtene
Kevin Prince Squadra 2000/01 NAZBOATENG G(Milan) V 2000 N Martedì 26 Settembre Barcellona
Milan
Ladislav KUBALA (Barcellona) 2000/01 Mercoledì 18 Ottobre 2000 ESP
16
6
5
Daniele MASSARO 2004/05 Mercoledì(Milan) 20 Ottobre 2004 Andriy 2004/05
SHEVCHENKO (Milan) Martedì 2 Novembre 2004 ITA 16 5 5
MILANCASA - BARCELLONA
PBarcellona RF RS
Milano
5
22
21
G 7
Milano 21
MILAN - BARCELLONA 3
3
1
13
8
MILAN - BARCELLONA
Barcellona
6
VBARCELLONA N P - MILAN RF RS
22
8
BARCELLONA - MILAN 3
2
3
9
9
3
0
0,0
3
60'
0
0
2
135'
0
0
V218' 0-2N
0P
0RF
RS0,0 G
0
0,0
2
G
2 2 2
8
7
3
2
121' 1-0 0 267' 2-1 0 1 3
Milano
MILAN - BARCELLONA
2005/06
Mercoledì 26 Aprile 2006
Barcellona
BARCELLONA - MILAN
2011/12
PARTITE DISPUTATE BARCELLONA IN COPPA -CAMPIONI Martedì 13 Settembre 2011 Barcellona MILAN
2-2
2011/12
Mercoledì 23 Novembre 2011
Milano
MILAN - BARCELLONA
2-3
2011/12 1959/60 2011/12 1959/60 2012/13
Mercoledì 28 Marzo 2012 Mercoledì 4 Novembre 1959 Martedì 3 Aprile 2012 Mercoledì 25 Novembre 1959 Mercoledì 20 Febbraio 2013
Milano Milano Barcellona Barcellona Milano
MILAN - BARCELLONA MILAN - BARCELLONA BARCELLONA - MILAN BARCELLONA - MILAN MILAN - BARCELLONA
0-0 0-2 3-1 5-1 2-0
Stagione
Data Partita
Sede
2
45' 3-3 0
Partita e Risultato
partite di supercoppa europea
0-1 0 112' 0-0
PARTITE DISPUTATE IN CHAMPIONS LEAGUE PARTITE DISPUTATE IN SUPERCOPPA EUROPEA
Stagione Stagione
Data Partita Data Partita
Sede Sede
Partita e Risultato Partita e Risultato
1993/94 1989 2000/01 1989 2000/01
Mercoledì 18 Maggio 1994 Giovedì 23 Novembre 1989 Martedì 26 Settembre 2000 Giovedì 7 Dicembre 1989 Mercoledì 18 Ottobre 2000
Atene Barcellona Barcellona Milano Milano
MILAN - BARCELLONA BARCELLONA - MILAN BARCELLONA - MILAN MILAN - BARCELLONA MILAN - BARCELLONA
4-0 1-1 0-2 1-0 3-3
2004/05
Mercoledì 20 Ottobre 2004
Milano
MILAN - BARCELLONA
1-0
2004/05
Martedì 2 Novembre 2004
Barcellona
BARCELLONA - MILAN
2-1
2005/06 La terza
Martedì 18 più Aprileimportante 2006 Milano sfida è la del-
MILAN - BARCELLONA gli spagnoli e il Milan
0-1 fa per diventa la2005/06 storia. Ad Atene,26 città italiana- MILAN – dopo l’Inter 0-0 nel Mercoledì Aprile cara 2006 ai colori Barcellona la seconda BARCELLONA rossoneri, le due13 squadre si trovano - aBARCELLONA centrare 2011/12 Martedì Settembre 2011 Barcellona 1965 Realizzazione grafica l’accoppiata e- MILAN statistiche a curascudetdi 2-2 per la finale di Champions È to-CoppaMILAN Campioni. 2011/12 Mercoledì 23 Novembre League. 2011 Milano - BARCELLONA 2-3 il2011/12 1994 e ilMercoledì Milan28èMarzo passato Le sfideMILAN del- BARCELLONA terzo millennio sono 2012 a CapelMilano 0-0 lo, mentre Martedì il Barça è sempre guidato meno prestigiose. Il Milan 2011/12 3 Aprile 2012 Barcellona tante, ma BARCELLONA - MILAN 3-1 dal “Papero d’oro” Cruijff. L’annata espugna MILAN il Camp Nou nel 2000 nella 2012/13 Mercoledì 20 Febbraio 2013 Milano - BARCELLONA 2-0 non sembra nascere sotto i migliori prima fase, nel 2004/2005 le squadre auspici: si sfalda il trio olandese (van fanno 3 punti a testa sempre nei giroPARTITE DISPUTATE IN SUPERCOPPA EUROPEA Basten si ritira, Gullit va alla Samp e ni. L’anno successivo invece lo sconRijkaard tro è a livello di Partita semifinale: Stagione torna all’Ajax), Data Partita Lentini ha Sede e Risultato il Milan un stradale che ne condizioSheva e- MILAN Seedorf contro1-1 il 1989incidente Giovedì 23 Novembre 1989 Barcellona di Kakà, BARCELLONA nerà si rivelaMilano un Barça diMILAN Ronaldinho ed Eto’o. L’an1989 la carriera. Giovedì 7Invece, Dicembre 1989 - BARCELLONA 1-0 trionfo con lo scudetto, l’imbattibilità data a San Siro è giocata a viso aperto di Sebastiano Rossi (929 minuti) e la con occasioni per entrambe, un palo finale di Champions, appunto. Il Mi- di Gilardino su tutte. A inizio ripresa lan vi arriva da sfavorito, con Baresi Ronaldinho in surplace supera il suo e Costacurta squalificati e una difesa marcatore e lancia Giuly. Il piccoletda inventare. Cruijff parla, alla vigilia, to francese si infila tra i centrali, fa già da vincitore. Puniti nell’orgoglio, rimbalzare la palla e di sinistro batte i rossoneri dilagano, fino al 4-0 fina- Dida sul primo palo per l’1-0 finale. le. Doppio Massaro mentre il 3-0 è un Al ritorno la partita non è altrettanto pallonetto capolavoro di Savicevic. Il bella, i catalani in casa addormentano 4-0 di Desailly, il giocatore più criti- il gioco e finisce 0-0, col Milan che cato da Cruijff, ha il sapore della bef bef- recrimina per un gol annullato a Shev-
3
6
540
6
0,0
3
2
180
2
0,0
2
3
270
3
2
1
90
3
9
9
08
13
0 0
Partite Giocate N° Minuti Titol.
2
Note Partita
4-0 TRASFERTA
2005/06 18 Aprile 2006 David VILLAMartedì (Barcellona)
partite di coppa campioni
Max Reti
108'
Partita e Risultato
BILANCIO MILAN-BARCELLONA
Demetrio ALBERTINI (Milan)
Note Partita
Reti 5-1 Rig. Falliti Ogni Rig. N° %
N°
RIVALDO (Barcellona)
RS
0-2
5 PARTITE DISPUTATE IN CHAMPIONS LEAGUE
Lionel MESSI (Barcellona)
V
I cannonieri negli scontri diretti
PARTITE DISPUTATE IN COPPA CAMPIONI
1959/60
G
CAMPO NEUTRO N P RF
RF
0,0 0,0 0,0
1
1
CAMPO NEUTRO 1V N 6 P RF436RS 0
0
11
0
2 1
3 6 3
1
0
0
242 534 4 224
4
0
6 1 3 6 3
chenko. Sta di fatto che in finale ci va il Barça che vincerà la Champions. Partita LeNote due squadre si sono nuovamente incontrate la scorsa stagione, per ben quattro volte. Un pari al Camp Nou e una vittoria a San Siro per il Barça nel girone, pari a Milano e vittoria blaugrana in casa ai quarti di finale, Note Partita coiNote catalani che poi usciranno in semiPartita finale col Chelsea. Il resto è cronaca, col 2-0 milanista nello scorso 20 febbraio, dopo una prestazione davvero maiuscola. Curiosità: Carles Puyol è il recordman di presenze, 10 tra il 2000 e il 2013, seguito da Ambrosini e Victor Valdes con 9. I marcatori sono con 3 reti Rivaldo e Messi, ma quest’ultimo ha segnato solo su rigore. Tra i doppi ex, due hanno disputato la sfida con entrambe le maglie. Il primo è Mark van Bommel, 2 presenze per squadra, 4 punti col Barça e 1 col Milan con tanto di autogol. L’altro è quello che non t’aspetti: Maxi Lopez. Note Partita L’argentino ora alla Samp ha un vero e proprio record, avendo giocato per soli 10 minuti, 8 con la maglia del Milan e 2 con quella del Barça. Degli altri doppi ex, quattro (Ronaldinho, Reiziger, Rivaldo e Kluivert) hanno giocato lo scontro diretto coi catalani, altrettanti (Albertini, Ibrahimovic, Coco e Zambrotta) solo col Milan. Frank Rijkaard, invece, ha giocato due volte con la maglia del Milan e per altrettante è stato sulla panchina del Barça, in entrambi i casi vincendone una e pareggiando l’altra.
calcio2000 31 mag 2013
Miti deL CALCiO - giAnni RiveRA di Luca Gandini
l’ePOPea ea Del
gOlDen BOY
P Classe cristallina, carisma svettante e carattere d’acciaio: ecco gli ingredienti che fanno di gianni Rivera il campione più amato e discusso del calcio italiano.
32 calcio2000 mag 2013
ioveva e tirava vento, quel pomeriggio, sul campetto di Linate. Era il 14 maggio 1959, ma sembrava di essere tornati in pieno inverno. Gipo Viani, l’allora direttore tecnico del Milan nonché mago del mercato, era appostato a pochi metri di distanza, all’interno della propria auto, tutto intento a prendere appunti su quel ragazzo dai capelli a spazzola e magro come un grissino che era stato invitato laggiù per un provino. Il giovanotto si chiamava Giovanni Rive-
ra, era di Alessandria e doveva ancora compiere 16 anni. Giocava nelle giovanili dei “grigi” piemontesi, ma il buon Gipo, che quando si trattava di scoprire nuovi talenti non aveva rivali, aveva voluto rendersi conto di persona del tesoro che gli era capitato tra le mani. Nonostante l’età, quel Rivera possedeva la personalità di un veterano. Le sensazionali triangolazioni con Pepe Schiaf Schiaffino (il celebre asso rossonero che era stato chiamato a saggiarne le qualità), l’elegante tocco di palla e la sublime
visione di gioco, non poterono lasciare indifferente l’esperto dirigente: “Questo è un fenomeno!”. Così, dopo una breve trattativa, il Milan si aggiudicò la comproprietà del giocatore, lasciandolo però ad Alessandria a completare la maturazione. E fu proprio con la maglia grigia che Rivera esordì ufficialmente in Serie A pochi giorni più tardi, il 2 giugno, contro l’Inter, e disputò la stagione successiva, dimostrando, di partita in partita, tutto il suo fulgido talento. Il prezzo del cartellino salì alle stelle, e alla fine il Milan dovette versare all’Alessandria ben 130 milioni di lire dell’epoca, una cifra considerevole se si pensa all’anno (il 1960) e all’età, ancora giovanissima, del giocatore. Dopo aver dato spettacolo alle Olimpiadi romane con la Nazionale dei “dilettanti” allenata proprio da Gipo Viani e dal futuro maestro Nereo Rocco, Gianni poté finalmente dedicarsi anima e cuore al Milan, il club che non avrebbe mai più abbandonato. IL BOOM Come ingannano, a volte, le apparenze. Sotto quell’aria da pulcino indifeso, il giovane Rivera nascondeva una forza d’animo fuori dal comune. Per nulla intimorito dalla nuova realtà, il talento alessandrino convinse pubblico e critica già nella sua prima stagione, mettendo a referto ben 6 gol in 30 partite e aiutando il Milan a raggiungere il 2° posto in classifica. L’anno successivo, le cose per lui si complicarono, almeno all’inizio. Nereo Rocco, il nuovo allenatore, sembrò non nutrire grande fiducia nel ragazzo, non tanto sul piano tecnico, quanto piuttosto su quello fisico. Rocco era abituato ai vecchi gladiatori del Padova, tutto catenaccio e agonismo, mentre quel Rivera lì, così esile e silenzioso, beh, andava bene da far sposare alle figlie, mica per le grandi battaglie di San Siro... E invece bastarono poche settimane, al Paròn, per convincersi del contrario. Come si faceva a rinunciare a un genio del genere? Subito ributtato nella mischia, Gianni divenne il faro dell’attacco rossonero campione d’Italia, conquistò la Nazionale e par-
Rocco è stato come un padre per Rivera, un rapporto unico e vincente
tecipò al Mondiale cileno. Dopodiché, si preparò a dare l’assalto all’Europa. Successe esattamente mezzo secolo fa. Stagione 1962/63. Il Milan, con Cesarone Maldini dietro e con quell’irripetibile trio Dino Sani-José Altafini-Gianni Rivera là davanti, terrorizzò e seppellì di gol ogni avversario, andando a vincere la prima delle sue 7 Coppe dei Campioni. Per la stampa internazionale, Rivera divenne il “Golden Boy” del calcio, a fine anno rischiò addirittura di vincere il Pallone d’Oro, eppure, qui in Italia, c’era sempre qualcuno pronto a criticarlo. Famosi, a questo proposito, i continui battibecchi con Gianni Brera, il maestro del giornalismo nostrano, che non esitò a definirlo “un abatino”, dotato sì di gran classe, ma poco propenso al sacrificio. Insomma: un grande mezzo giocatore. GIOIE E POLEMICHE Abituato da sempre a stare coi piedi per terra, lui, figlio di una terra che non si spezza, continuava a guardare avanti per la propria strada, alla ricerca del prossimo traguardo da conquistare, della prossima coppa da sollevare. Nel 1968, con la Nazionale italiana, fu protagonista solo marginale nel trionfo europeo, per via di un fastidioso infortunio che l’aveva tolto di mezzo nella celebre semifinale con l’Unione Sovietica. Andò
molto meglio l’anno dopo, quando capitanò l’amato Milan al secondo successo in Coppa Campioni e a quello, soffertissimo, in Coppa Intercontinentale, a Buenos Aires, contro l’indemoniato Estudiantes. L’abatino più forte del mondo si aggiudicò poi il Pallone d’Oro, e con questo curriculum si presentò al Mundial di Messico ‘70 come il contraltare europeo del grande Pelé. Avrebbe potuto essere un’avventura indimenticabile, fu invece una spedizione piena di polemiche e incomprensioni. Il c.t. Ferruccio Valcareggi, influenzato da un’ala della Federcalcio che non vedeva di buon occhio il Gianni nazionale, aveva infatti ritenuto troppo pericolosa per gli equilibri tattici della squadra la contemporanea presenza in campo delle stelle Rivera e Mazzola e istituì la famigerata “staffetta”. E così, l’asso milanista si ritrovò dalle stelle del gol decisivo segnato nell’epico 4-3 alla Germania alle stalle dei soli 6 minuti giocati in finale contro il Brasile. “Non chiedetemi una spiegazione sulla mia esclusione, perché non la conosco nemmeno io”, si limitò a dire il Pallone d’Oro. Il classico finale amaro di una commedia all’italiana. NEREO, UN SECONDO PADRE Fu in questa circostanza che il rapporto tra Rocco e Rivera si fortificò ancora di
calcio2000 33 mag 2013
Miti deL CALCiO - giAnni RiveRA
l’ePOPea ea Del
gOlDen BOY più. Il Paròn non aveva esitato a partire per il Messico per andare a tranquillizzare il suo pupillo, per fargli sentire la propria vicinanza in un momento non facile. Del resto, la stima tra i due era a prova di bomba. Nereo era per Gianni l’allenatore ideale, che gli permetteva di esprimere al meglio la propria arte, senza soffocarla in rigide e controproducenti consegne tattiche. Gianni era per Nereo non solo il più brillante campione che avesse guidato, ma anche un compagno di mille battaglie portate avanti su ogni campo. Gli anni ‘70 furono infatti anni difficili, per il Milan. La squadra non seppe riconfermarsi ai vertici del calcio europeo, mentre in Italia, oltre alla Juventus, c’era da combattere anche un avversario più subdolo. La sfortuna? I troppi torti arbitrali? Decidete voi. Fatto sta che il famoso 10° Scudetto, quello della Stella, sembrò, dalle parti di Milanello, sempre più tabù. Rivera scese più volte in guerra con le giacchette nere e contro il “palazzo”, venne squalificato, divise l’opinione pubblica. Insomma: portò alla luce, forse per la prima volta, la “questione arbitrale”. E anche lì, ovviamente, ebbe il Paròn al suo fianco. Nemmeno l’incorreggibile Brera, con la solita storia dell’”abatino”, riuscì mai a far cambiare idea all’amico Rocco. “Caro Brera, Rivera è la nostra Stalin-
grado”, gli disse un giorno il Nereo nazionale. Il sodalizio tra i due, foriero di 2 Coppe dei Campioni, 1 Intercontinentale, 2 Coppe delle Coppe e 2 Scudetti, durò fino al 1977, quando un Milan ridotto ai minimi termini si salvò per miracolo dalla retrocessione e vinse la Coppa Italia in finale sull’Inter. Questo fu il regalo d’addio del Paròn al Milan. Quello di Rivera sarebbe arrivato solo 2 anni dopo. L’ONOREVOLE IN TRIONFO Ormai avanti con l’età e alle prese con qualche problema fisico, il Golden Boy fu comunque tra gli artefici del ritorno alla base rossonera di Nils Liedholm, suo antico compagno di squadra e, soprattutto, suo amico sincero. Del resto, solo un maestro come lo svedese avrebbe potuto guidare un Milan discreto ma non irresistibile alla conquista del 10° Scudetto. Ci riuscirono, tutti insieme, in quell’indimenticabile 1979, e dedicarono il trionfo al Paròn Rocco, che era scomparso da pochi mesi. Dopodiché, Rivera disse basta. “Le mie gambe non mi reggono come una volta”. E il calcio non fu più lo stesso. Il calcio e il Milan. Gianni entrò a far parte dei quadri dirigenziali, ma fu travolto da un’epoca difficile, culminata con la doppia retrocessione del club della sua vita. Poi ar-
Rivera al fianco di Liedholm, altro grande allenatore con cui il Golden Boy ha fatto faville
34 calcio2000 mag 2013
rivò Silvio Berlusconi, e per il Golden Boy non ci fu più spazio. Si lasciò quindi tentare da un’altra delle sue passioni, la politica, venendo eletto in quattro legislature e ricoprendo l’incarico di Sottosegretario alla Difesa. Proprio lui, che delle difese era sempre stato il terrore. L’ennesima finta riservataci da un fantasista del calcio e della vita. ALESSANDRIA, TERRA DI CAMPIONI Se esistesse una classifica della più alta densità di campioni prodotta in Italia, la Provincia di Alessandria sarebbe sicuramente ai primi posti. Nonostante una superficie vasta poco più di 3500 km², questo territorio ha visto sbocciare negli anni un elevatissimo numero di fuoriclasse, capaci di affermarsi sia a livello nazionale che internazionale. Il primo grande asso alessandrino fu Adolfo Baloncieri, bomber del Torino scudettato nel 1927 e stella della Nazionale medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam ‘28. Ecco poi Umberto Caligaris, storico terzino della Juventus e detentore di ben 59 presenze in maglia azzurra, con cui fu bronzo ad Amsterdam e campione del mondo (senza però mai giocare) a Italia ‘34. Interno di classe e talento era invece Elvio Banchero, protagonista della prima storica vittoria dell’Italia sull’Austria, a San Siro, nel 1931. Giovanni Ferrari ed Eraldo Monzeglio, rispettivamente uomo d’ordine e raffinato terzino, nobilitarono la Nazionale campione del mondo sia nel ‘34 che nel ‘38; in quest’ultima occasione, la truppa “mandrogna” venne corroborata anche da Pietro Rava, altro insuperabile terzino già campione olimpionico a Berlino ‘36. Alessandrini doc sono anche Enzo Robotti e Sergio Castelletti, terzini della magica Fiorentina vincitrice della Coppa delle Coppe nel 1960/61, e Carlo Tagnin, il biondo mediano dell’Inter che annullò Alfredo Di Stéfano nella vittoriosa finale di Coppa Campioni nel 1964. Arrivò poi Gianni Rivera, il più giovane e, probabilmente, il più grande di tutti.
ACCAde A... - MAggiO 1967 di Elmar Bergonzini
fOrza gazza
u
il ritratto tra luci ed ombre di un campione che ha fatto la storia del calcio inglese
36 calcio2000 mag 2013
n sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno. Se Friedrich von Schiller (filosofo e drammaturgo tedesco nato nel XVIII secolo) avesse vissuto la nostra epoca, probabilmente avrebbe dedicato questa frase a Paul Gascoigne. Ai sorrisi che il fenomeno inglese ha strappato per anni a milioni di tifosi che hanno avuto la fortuna di vederlo giocare con la maglia della propria squadra del cuore, ma anche a chi ne ammirava le giocate da avversario. Paul Gascoigne nasce il 27 maggio 1967 a Gateshead, in Inghilterra. Uno dei più raffinati talenti calcistici che siano mai esistiti. Esordisce con il Newcastle nella Premier League a soli 17 anni, per fare la prima apparizione con la maglia dell’Inghilterra a 21, quando era già passato al Tottenham. L’esplosione a livello mondiale avviene durante i mondiali
di Italia ’90: “Gazza” è il principale artefice dell’ottima prova dell’Inghilterra che raggiunge le semifinali: dal 1966, (mondiali vinti in casa) ad oggi, solo nel ‘90 l’Inghilterra è riuscita a raggiungere le semifinali dei mondiali. “Gazza” fece vivere “notti magiche” a tutti gli appassionati durante il torneo. Non solo i tifosi inglesi, tutti erano af affascinati da quel simpatico biondo che riusciva a dribblare qualsiasi avversario con estrema facilità. Fece emozionare il mondo intero al punto che, tutto il pianeta, guardando la semifinale con la Germania, restò attonito davanti alle immagini trasmesse: Gascoigne, durante la partita, era in lacrime. Era appena stato ammonito e, poiché diffidato, quel cartellino giallo lo avrebbe costretto a saltare l’eventuale finale. Era il giocatore simbolo di quei mondiali e l’Italia intera, ancora delusa dalla cocente eliminazione subita la sera
prima contro l’Argentina di Maradona a Napoli, si immedesimò nelle lacrime di quel ragazzo di 23 anni così bizzarro ed emotivo, che vide svanire d’un tratto la finale di Roma. In seguito “Gazza”, quasi a volersi vendicare del destino, nella capitale italiana ci giocò comunque, ma la strada fin lì, anche questa volta, è particolarmente sofferta: pochi giorni dopo essere stato annunciato il suo acquisto da parte della Lazio, durante la finale della F.A. CUP, nell’ultima partita giocata con la maglia del Tottenham, infatti, si rompe il crociato. Lo sbarco di Gascoigne a Roma viene per questo motivo ritardato di un anno per permettere al giocatore di farsi curare da alcuni specialisti di sua fiducia. Con i biancocelesti, in soli tre anni, crea un legame, anzi un “feeling”, ancora oggi indissolubile con i tifosi, come dimostrato a ridosso della sfida di Europa League che i romani hanno disputato quest’anno proprio contro gli Spurs, quando, invitato dal presidente laziale Claudio Lotito, “Gazza”, accolto con grande enfasi da tutti i tifosi presenti all’Olimpico, ha salutato quello stadio che a quasi vent’anni dal suo addio, continuava a gridare il suo nome. Non solo chi lo ha visto giocare dunque, anche i più giovani, istruiti dai propri genitori, hanno applaudito il ritorno di Gascoigne a Roma. A Roma segna uno dei gol più belli della storia della società capitolina contro il Pescara e realizza al novantesimo la rete del pareggio in un sofferto derby contro la Roma. Nello spogliatoio laziale è amatissimo: spesso è l’artefice di scherzi assurdi, ma il più delle volte dimostra di avere un grande cuore: durante un ritiro estivo, il giovane Marco Di Vaio, attaccante della Primavera biancoceleste vide nella vetrina di un negozio una macchina fotografica che avrebbe voluto comprare. Il futuro capitano del Bologna dovette però cambiare idea una volta scoperto il prezzo di quell’apparecchio. Gascoigne non si fece scrupoli e cominciò a sfottere il suo compagno di squadra. Quella sera, però, tornato deluso in albergo, Di Vaio
Gazza, sul campo verde, è stato uno dei giocatori più elettrizzanti mai visti in azione
si trovò un pacchetto sul letto: era un regalo di “Gazza” che aveva voluto donargli quella macchina fotografica che il bomber aveva tanto desiderato. La sfortuna continua però a perseguitarlo, e durante un allenamento si rompe il ginocchio in seguito ad un duro scontro con un giovane talento della Primavera della Lazio: quell’Alessandro Nesta che sarebbe diventato successivamente il capitano della squadra allestita da Sergio Cragnotti e capace, nella stagione 1999-2000, di battere il Manchester United nella finale della Supercoppa Europea di Montecarlo, e capace di laurearsi campione d’Italia dopo ventisei anni di attesa. Nel 1995 Paul Gascoigne emigra in Scozia, al Glasgow di Rangers, club con il quale vince due campionati in tre anni, segnando la bellezza di trenta gol in poco più di settanta partite. Durante gli Europei del 1996, il 15 giugno, realizzò un’altra splendida rete, con la quale permise all’Inghilterra di battere
la Scozia e di qualificarsi per i quarti di finale del torneo, dove gli inglesi riuscirono ad eliminare la Spagna ai rigori (anche in questo caso il gol di “Gazza” fu decisivo), prima di essere sconfitti a loro volta, anche in questo caso dopo i tiri dagli undici metri, da quella Germania che avrebbe poi vinto il torneo sconfiggendo in finale la Repubblica Ceca dei giovani e sconosciuti Pavel Nedved e Karel Poborsky. Le ultime squadre di rilievo nella sua carriera sono Middlesbrough ed Everton, con le quali gioca prima di emigrare in Cina al Gansu Tiamna e di tentare, nel 2004, l’avventura da giocatoreallenatore al Boston United che durerà però solo pochi mesi. Oggi Paul “Gazza” Gascoigne non vive un momento facile, tanto che perfino il capitano del Liverpool, Steven Gerrard, insieme ad altri giocatori inglesi, dopo un disperato appello dell’agente dell’ex giocatore di Tottenham e Lazio, lo ha sostenuto economicamente per permettergli di ricoverarsi in una clinica dell’Arizona. A pochi giorni dal suo quarantaseiesimo compleanno però, abbiamo volutamente sorvolato sui suoi problemi di alcolismo, poiché un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno, ed è così che vogliamo rendergli omaggio: pensando a quel sorriso che Paul “Gazza” Gascoigne ha stampato sui volti di tutti noi.
A Roma è ancora vivo il suo ricordo degli anni trascorsi con la Lazio
calcio2000 37 mag 2013
RACCOnti - iL CALCiO ALtROve di Gabriele Porri
Per tutte le informazioni sul calcio internazionale: www.soccerdataweb.it
i veri Panzer P
i
1-0 con gol di Eugen Kipp, punta dello Sportfreunde di Stoccarda, squadra che oggi è in Kreisliga A, nono livello del calcio tedesco. Prima della Seconda guerra Mondiale e del rientro in gioco nel 1950, la Germania ottiene un unico risultato degno di nota, il terzo posto nel Mondiale italiano del ‘34. Dopo una facile qualificazione col Lussemburgo, la squadra del primo coach di spessore, Otto Nerz, batte il Belgio a Firenze e la Svezia a Milano, perde 3-1 la semifinale con la Cecoslovacchia, ma giunge terza battendo poi l’Austria per 3-2. Il flop olimpico berlinese del 1936 porta sulla panchina tedesca il mister più longevo a livello tedesco: Sepp Herberger, 167 panchine in 28 anni (solo Berti Vogts ha più presenze totali sulla panchina di una Nazionale, ma non tutte con la Germania). Nemmeno Herberger però all’inizio vince. La Germania pensa che l’annessione dell’Austria possa giovarle, ma nonostante 5-6 giocatori del defunto Wunderteam, al netto d’importanti defezioni (Sindelar e Sesta su tutti), dà ai colori tedeschi il peggior risultato di sempre al Mondiale, l’uscita al primo turno dopo il 4-2 del replay subito dalla solita Svizzera nel ‘38. L’attività si interrompe nel 1942 e riprende soltanto otto anni dopo. Ma il Paese è devastato e le Nazionali ora sono tre: Germania Est, Saar e Germania Ovest. È quest’ultima a ereditare la Federazione della Germania unita, il coach è ancora Herberger, che per primo si laurea campione del mondo. Nel 1954,
l calcio tedesco nasce in un contesto per molti aspetti simile a quello italiano, con l’unità Nazionale relativamente recente e uno sviluppo del gioco frammentato nelle diverse aree del paese. In Germania il fenomeno è più duraturo, fino alla Seconda guerra mondiale in molte aree del paese il calcio è ancora amatoriale e la Bundesliga, il campionato a girone unico, nasce solamente nei primi anni Sessanta. Tuttavia, la nazionale tedesca esordisce due anni prima della nostra, nel 1908. L’avversario è la Svizzera e allo stadio Landhof di Basilea i tedeschi schierano giocatori di undici club diversi. Il capitano è Arthur Hiller, classe 1881, mediano del Fussball-Club Pforzheim, squadra tra le più forti della Germania meridionale. Vincono gli svizzeri 5-3 e il rapporto con gli elvetici sarà una costante: con la Svizzera la Germania giocherà anche all’esordio dopo le due guerre mondiali e la prima partita dopo l’unificazione con la DDR. In Svizzera, inoltre, la Germania ha festeggiato il suo primo titolo Mondiale. Di questo però parleremo più avanti, torniamo alla Germania degli esordi. Detto delle similitudini con l’Italia, i tedeschi hanno meno fortuna, inizialmente, in termini di risultati, rispetto agli Azzurri. Prima del debutto ufficiale vi erano state sfide ufficiose con i dilettanti inglesi e relative scoppole, che terminano nel 1911 con il 2-2 di Mariendorf. La prima vittoria in assoluto è, ovviamente, contro la Svizzera nell’amichevole di Karlsruhe,
La germania è, senza ombra di dubbio, la nazionale più tosta del calcio mondiale…
BILANCIO italia-germania
Statistiche Nazionale Tedesca
Testa a Testa
BILANCIO ITALIA Vs. GERMANIA
Squadra
38 calcio2000 mag 2013
G
V
TOTALE N P
RF
RS
G
V
CASA N P
RF
RS
G
V
TRASFERTA N P
RF
RS
G
V
CAMPO NEUTRO N P RF
RS
Italia
italia
31
15
9
7
47
35
10
7
1
2
21
12
13
5
5
3
17
15
8
3
3
2
9
8
Germania
germania
31
7
9
15
35
47
13
3
5
5
15
17
10
2
1
7
12
21
8
2
3
3
8
9
presenze in nazionale Statistiche Nazionale Tedesca
Giocatori con più di 100 presenze
I GIOCATORI PIU' PRESENTI Giocatore
Partite Minuti Media
N°
V
N
P
Presenze Titol
Prima
Ultima
Lothar MATTHÄUS
150 12.184
81
85
34
31
137
13
22
14.06.1980 20.06.2000
Miroslav KLOSE
126
8.132
65
78
22
26
97
29
62
24.03.2001 16.10.2012
Jürgen KLINSMANN
108
8.739
81
65
28
15
99
9
22
12.12.1987 04.07.1998
Lukas PODOLSKI
107
7.197
67
72
17
18
84
23
44
06.06.2004 06.02.2013
Jürgen KOHLER
105
8.865
84
65
29
11
105
0
16
24.09.1986 04.07.1998
Franz BECKENBAUER
103
9.183
89
69
19
15
103
0
6
26.09.1965 23.02.1977
inThomas Svizzera, la Germania arriva in finale HÄSSLER contro i favoritissimi ungheresi (8-3 alla Germania nei preliminari). Ma Herberger in quell’occasione si era nascosto, schierando le riserve. È la partita che passa alla storia come il “Miracolo di Berna”. Puskas, recuperato in extremis e Czibor portano i magiari sul 2-0 dopo 8’, sembra fatta, ma i tedeschi accorciano con Morloch e pareggiano con Rahn (18’). Si gioca sotto la pioggia e i tedeschi sono più tonici e a 6’ dalla fine ancora Rahn, ala del Rot-Weiss Essen, batte Grocsics e consegna un insperato trofeo ai suoi, con Herberger portato in trionfo. Nonostante le accuse di doping (tanti tedeschi staranno male dopo il match), la vittoria fa ritrovare ai tedeschi l’orgoglio ferito dopo la disfatta del Reich. Da quel momento arriveranno successi in serie. Fanno più notizia i tonfi, come la sconfitta con la Bulgaria ai quarti di Usa 1994, o le due consecutive uscite ai gironi di Euro 2000 ed Euro 2004. La Germania si è sempre qualificata per la fase finale delle maggiori competizioni e oggi conta
3 titoli le sue 67 reti ha messo 101mondiali 7.719 ed altrettanti 76 65 europei. 24 12 È 89Nazionale, 12 31con31.08.1988 20.06.2000 passata alla storia anche quando ha sfio- nel mirino Gerd Müller. Anche quando, rato il successo: nella Coppa del mondo come ora, non arrivano titoli da 17 anni persa a Wembley nel ’66 a seguito del gol (l’ultimo è l’europeo inglese vinto sulla fantasma di Hurst concesso dal segnali- Repubblica Ceca), l’impressione è che nee sovietico Tofik Bakhramov (oggi a la Germania possa sempre vincere quallui è intitolato il maggior stadio di Baku), cosa. La speranza dei teutonici è di ripenella partita del secolo (Jahrhundertspiel) tere il periodo d’oro degli anni Settanta Italia-Germania 4-3, a Euro ‘76 col rigore quando, primi nella storia, sono divendecisivo di Panenka su pallonetto che ha tati al contempo campioni Continentali preso il suo nome. Ma soprattutto, i tede- e Mondiali, eguagliati poi da Francia e schi hanno sconfitto il calcio totale olan- Spagna, che ha addirittura vinto due Eudese nel 1974 e l’Argentina di Maradona ropei di fila intervallati da un Mondiale. campione uscente nel ‘90, sempre sotto Una storia unica, quella del Nationalelf il segno del Kaiser Franz Beckhenbauer, (letteralmente “l’undici nazionale”), che prima capitano poi Commissario Tecni- ha fatto pronunciare a Gary Lineker una co. Poi Gerd Müller, terzo bomber euro- frase celebre: “Il calcio è un gioco sempeo di sempre e decimo al mondo, con plice: 22 uomini rincorrono un pallone 68 gol in 62 partite all’incredibile media per 90 minuti e, alla fine, vincono i tededi 1.10 gol a partita, è stato uno dei più schi”. Con una bestia nera, però: l’Italia. grandi di sempre. Ma c’è l’imbarazzo Il numero di vittorie complessive è netdella scelta. Un lottatore come Lothar tamente a nostro favore, ma soprattutto i Matthäus ha inanellato 150 presenze in tedeschi non sono mai riusciti a batterci vent’anni di carriera, terzo in Europa e in una partita valida per una competizioundicesimo al mondo. Miro Klose, attac- ne ufficiale, ultimo il 2-1 di Varsavia, incante 35enne della Lazio ancora attivo in flitto ai teutonici otto mesi fa.
i migliori realizzatori Statistiche Nazionale Tedesca
5 migliori "bomber"
I MIGLIORI REALIZZATORI Giocatore
N°
Reti Ogni
Rig.
Rig. Falliti N° %
Max Reti
N°
Partite Minuti Titol.
Prima
Ultima
Gerhard MÜLLER
68
82'
5
1
16,6
4
62
5.574
61
12.10.1966 07.07.1974
Miroslav KLOSE
67
121'
0
0
0,0
3
126
8.132
97
24.03.2001 16.10.2012
Jürgen KLINSMANN
47
186'
3
0
0,0
2
108
8.739
99
12.12.1987 04.07.1998
Rudolf VÖLLER
47
149'
1
0
0,0
2
90
7.005
84
17.11.1982 10.07.1994
Karl Heinz RUMMENIGGE
45
169'
3
0
0,0
3
95
7.625
88
06.10.1976 29.06.1986
calcio2000 39 mag 2013
dOve sOnO finiti? - fRAnCesCO COLOnnese Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
di Nicolò Bonazzi
al fiancO
Di rOnalDO
H ex difensore di Roma e inter, francesco Colonnese studia da allenatore
40 calcio2000 mag 2013
a all’attivo oltre centocinquanta partite giocate in Serie A, una Coppa AngloItaliana, una Coppa Uefa e uno Scudetto. Ha giocato con Roma, Inter e Lazio e ha vinto un campionato europeo con la nazionale Under 21. Un giocatore che, nonostante questi trofei, forse ha raccolto meno di quanto si meritasse. Francesco Colonnese, ex difensore ora opinionista televisivo, racconta la sua carriera di calciatore, un percorso ricco di soddisfazioni intervallato però da qualche sventura. Ci racconta gli inizi della sua carriera? Ho iniziato a giocare a calcio nell’Avignanese, squadra a 10 chilometri da Potenza il cui settore giovanile era considerato il migliore di tutta la Basilicata. Mi trasferii molto giovane al Potenza e a 16 anni esordii in C2. Ero molto giovane ed ebbi la fortuna di giocare titolare nei
professionisti, esperienza ripetuta ancora con il Potenza e poi con il Giarre dove giocai titolare a 18 anni. Come è arrivato al grande calcio? Ci fu un raduno della selezione dei migliori giovani di Serie C e là venni notato dalla Cremonese di Erminio Favalli e Attilio Luzzara, una squadra che puntava molto sui giovani e che era decisa ad acquistarmi. L’affare andò in porto e venni catapultato nel grande calcio. Per la sua crescita quanto furono importanti i due anni a Cremona? La mia esperienza alla Cremonese fu decisiva. Cremona era una piazza importante ma tranquilla, i dirigenti avevano molta fiducia nei giovani e io riuscii ad esprimermi al meglio. Nella prima stagione vincemmo il campionato di Serie B e così mi misurai sin da giovanissimo con il grande calcio. Dopo due stagioni dove si fece notare
In maglia biancoceleste, Colonnese dovette competere con campioni del calibro di Nesta e Mihajilovic
per il suo talento arriva il passaggio alla Roma dove però incontrò diversi problemi... Esatto, per me quella di Roma fu una scelta infelice. In quella squadra allenata da Mazzone c’erano numerosi giocatori esperti, uno su tutti Aldair e non ebbi molto spazio per mettermi in mostra. Avevo dalla mia parte diverse squadre che mi volevano, soprattutto dopo la vittoria dell’Europeo con la Nazionale Under 21. Il mio errore fu quello di scegliere una piazza blasonata: avrei dovuto scegliere una squadra che puntava molto sui giovani. Dopo la breve parentesi in giallorosso arriva il passaggio a Napoli, squadra che la consacra nella massima serie. All’inizio, però, a Napoli non fu per niente facile. Non era semplice ripartire dopo la stagione a Roma e nella prima parte di stagione non trovai molto spazio. Con l’arrivo di Boskov però arrivò una certa continuità e potei così esprimermi ai miei livelli. Fu allora che si concretizzò il passaggio all’Inter e la vittoria in Coppa Uefa... Aver giocato nell’Inter è stata una storia bellissima. Era una squadra ricca di cam-
pioni del calibro di Zanetti, Zamorano e Ronaldo. Abbiamo vinto la Uefa e siamo andati vicini a vincere anche lo Scudetto, peraltro perso in circostanze non chiare. Era una squadra fortissima e all’Inter mi sono trovato veramente bene. In nerazzurro ritrovò Gigi Simoni, suo allenatore anche a Napoli e che la lanciò nel grande calcio a Cremona. Che tipo di persona è? Simoni ha sempre avuto fiducia in me ed era un allenatore che non faceva differenza fra vecchi e giovani. Faceva giocare chi se lo meritava ed era una persona onesta e leale. Dopo tre stagioni andò via da Milano con l’avvento di Lippi e decise di trasferirsi alla Lazio. Quando Lippi arrivò all’Inter decise di rivoluzionare l’ambiente e diversi giocatori se ne andarono. Io decisi di accasarmi alla Lazio di Cragnotti, altra squadra molto forte nel panorama nazionale. Probabilmente arrivai in biancoceleste nel periodo peggiore per me perchè in difesa c’erano tra gli altri Nesta, Staam e Mihajilovic: nonostante questo i primi due anni riuscii ad esprimermi, poi venni messo fuori rosa. Non aderii al piano Baraldi e per non aver accettato una situazione diversa dal punto di vista economico non giocai più. La sua carriera si concluse a Siena dove disputò le sue due ultime stagioni. Che ambiente trovò? Siena è una città a misura d’uomo, si può andare allo stadio a piedi ed è una piazza tranquilla e senza pressioni. Mi sono trovato veramente bene ed è la squadra ideale sia per un giovane sia per un giocatore alla fine della sua carriera. Mi ha fatto veramente una bella imim pressione. Lei ha smesso di giogio care a 34 anni. Per quale motivo? È stata una sua decisione o è rimasto senza squa-dra? Diciamo che avevo un accordo con il Sie-
na, ma nel calcio finchè non c’è nulla di scritto è meglio non metterci la mano sul fuoco. Alla fine non si fece più nulla, io vivevo a Montecatini con la mia famiglia e non avevo più voglia di girare per l’Italia: decisi così di smettere di giocare. Ora a giugno prenderà il patentino da allenatore. È questo il lavoro che vor vorrebbe fare? Esatto, mi piacerebbe provare ad allenare anche se so che sarà molto difficile. Al momento mi tengo occupato facendo l’opinionista in televisione ma fra qualche mese ci proverò. Mi piacerebbe anche entrare nello staff tecnico di qualche squadra anche con un altro ruolo. Parlando della sua carriera in generale ha qualche rimpianto? Il mio più grande rimpianto è stato andare via da Cremona senza scegliere cosa fosse più giusto per me. Come ho detto prima avrei dovuto scegliere una piazza che puntava sui giovani: forse ora qualcosa sarebbe andato in maniera differente. Al contrario il ricordo più bello qual è? Ce ne sono due che ricordo volentieri: la vittoria dell’Europeo Under 21 con la Nazionale di Panucci e di Cannavaro, una squadra fortissima. Il secondo è ovviamente la finale di Coppa Uefa vinta con l’Inter. Quando era un ragazzino collezionava le Figurine Panini? Certo, era un rito che appassionava tutti e che appassiona molti ragazzi anche oggi. Quando ero un ragazzo avevo anch’io il mio album e, come me, anche mio figlio colleziona l’album Panini. Spesso ricorro alla Panini per richiedere le figurine e completare il suo album. Ha mai avuto le sue figurine? Si, la mia figurina la tenevo, di qualunque squadra fosse. Le conserva ancora come ricordo? Certamente, le ho tenute tutte.
calcio2000 41 mag 2013
A un pAssO dALLA gLORiA - giACOMO LiBeRA di Alfonso Scinti Roger
tra POlvere
e altar
D franco Cerilli, il fantasista che, in un lampo, passò dalla Massese all’inter…
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i paragoni affrettati ed onerosi il mondo del calcio si è sempre nutrito come del pane quotidiano. Tra le vittime di questo malvezzo pallonaro va senza dubbio ricordato Franco Cerilli, fantasista di Chioggia classe 1953 che, nemmeno ventunenne, si trova catapultato dalla Massese in serie C – dopo essere cresciuto nel Sottomarina – sul massimo proscenio, e per di più nella “Scala del calcio”, a San Siro, con la casacca dell’Inter e nel cono d’ombra dell’illustre padrinato di due “mostri sacri” come Giacinto Facchetti e Sandro Mazzola. Di lui e del suo modo sbarazzino di stare in campo s’invaghisce il presidente Fraizzoli sborsando, nell’estate del 1974, 200 milioni nella convinzione di
aver imbroccato la scelta del successore del leggendario Mariolino Corso, migrato l’anno prima in B al Genoa. Cerilli stuzzica la fantasia dei tifosi per il suo delicato piede mancino, ma la concorrenza di Giorgio Mariani, Adelio Moro, Carletto Muraro, Aldo Nicoli e Renzo Rossi lo penalizza a tal punto da tardarne l’esordio in A all’ottava giornata, nella sconfitta casalinga per 0-1 contro la Juve. La seconda apparizione cade addirittura al diciannovesimo turno, in un’altra domenica amara (2-1 a Bologna). Al termine la truppa di Suarez si piazza appena nona e i gettoni di presenza per Cerilli sono solo 10, di cui appena 6 da titolare, 3 volte con la maglia n. 10 ed altre 3 con quella n. 11. Di gol manco a parlarne. Nella stagione successiva tutti i riva-
li interni del fantasista veneto pagano lo scotto per l’anonimo torneo appena archiviato e fanno le valigie, mentre Franco resta, sebbene nemmeno questo gli schiuda le porte del successo: il neo allenatore Beppe Chiappella preferisce puntare sui neo-acquisti Giuseppe Pavone e Giacomo Libera, impiegandolo soltanto in 9 occasioni, con la magra consolazione di una funambolica rete all’Olimpico contro la Roma alla quattordicesima di andata, con un beffardo pallonetto a vanificare la disperata uscita del portiere giallorosso Paolo Conti ed un comodo appoggio di testa in rete. L’Inter ottiene un buon quarto posto, risultato che non dissuade, però, la dirigenza nerazzurra dallo sbolognare Cerilli in B, al Lanerossi Vicenza. Rivitalizzato dal clima della sua regione d’origine, diventa uno dei principali protagonisti della magnifica impresa della compagine biancorossa, promossa al primo posto al termine dell’annata 1976-1977. Una delle più affascinanti pagine del calcio di provincia narra la storia di un gruppo reso granitico dall’esperienza in panchina di Gibì Fabbri, convertitosi al verbo del calcio totale olandese e bravo nell’assemblare l’eleganza del libero Carrera, la verve del fluidificante mancino Marangon, la confidenza col gol dello stopper Prestanti e del mediano Guidetti, il fosforo di capitan Faloppa e la straordinaria prolificità di Paolo Rossi, capocannoniere con 21 reti, assistito in avanti dall’imprendibile moto perpetuo Filippi e dagli assist proprio di Cerilli, padrone indiscusso della maglia n. 7. La favola del Lanerossi si ripete l’anno successivo in A, con i vicentini sorprendentemente secondi dietro la Juve campione d’Italia. E dire che, nonostante la fresca promozione, durante l’estate del 1977 l’Inter aveva disposto il rientro di Cerilli alla base e il suo dirottamento al Monza in B, mentre al Vicenza era approdato nientemeno che un altro celebre exnerazzurro, Angelo Domenghini, vicecampione del mondo a Mexico ’70. Ma l’attempato “Domingo” abbandona
subito la causa biancorossa per svernare tranquillamente in C all’Olbia, spianando la strada al ritorno di Cerilli tra i veneti nel mercato autunnale dello stesso anno. Nella cavalcata culminata nel piazzamento d’onore subito dietro la Juventus, Franco gioca 25 partite andando a bersaglio una volta, sempre contro la Roma al “Menti”, timbrando per primo il tabellino dei marcatori in uno scoppiettante 4-3, con una radente staffilata di sinistro dal limite dell’area di rigore. Ciononostante, la favola del “Real Vicenza” sfuma già al termine del campionato ’78-‘79, segnato dall’infortunio di Carrera e dalla pesante mancanza di Filippi, trasferitosi al Napoli. La vecchia guardia non riesce a scongiurare la retrocessione in B e l’amaro epilogo convince Cerilli a cambiare aria, trasferendosi nel ’79-’80 al Pescara neopromosso nella massima divisione. Ma anche in riva all’Adriatico il biondo trequartista colleziona un declassamento tra i cadetti, facendo registrare 19 presenze e partendo spesso dalla panchina; peraltro, in cinque occasioni rivive i tempi nerazzurri e torna a coprirsi le spalle col n. 10, ma stavolta con le mansioni di regista e ponendo le premesse per un’evoluzione tattica che, dopo un’altra stagione in Abruzzo, prende forma quando Franco torna in Veneto, al Padova in C1. Con i biancoscudati opera da catalizzatore della manovra, alla seconda annata (1982-1983) centra la promozione in B. Al termine della terza stagione patavina resta in terra veneta ma riveste la casacca del Vicenza – dove ritrova il vecchio compagno d’armi Filippi – sale subito in B e nel 1985-1986 centra il terzo posto che vale la promozione in A. Purtroppo il doppio salto viene vanificato da un nuovo scandalo scommesse che, dopo quello che travolse il calcio italiano in chiusura della stagione ’79-’80, condiziona l’esito finale dei vari tornei e culmina, per il Lanerossi, nell’esclusione dalla serie A e nell’assegnazione al campionato cadetto. Anche Cerilli ne fa le spese
Nonostante un piede, il mancino, vellutato, Cerilli non è riuscito a lasciare il segno come avrebbe voluto
e riporta una squalifica di cinque anni con proposta di radiazione. Una macchia indelebile che rende quanto mai amara la conclusione della sua carriera, che sembra riproporre il manzoniano alternarsi di “polvere ed altar”, tra il fallimento interista e la prima gloria vicentina, la delusione pescarese ed il nuovo successo col Lanerossi, per chiudere con l’onta finale dell’implicazione personale nel calcioscommesse. Di lui si è detto che non fosse un campione, ma soltanto un buon giocatore, probabilmente sopravvalutato per quell’irresistibile e, molto spesso, inspiegabile fascino esercitato da molti calciatori di piede mancino. Magari potrebbe essere vero, ma la storia di Cerilli suggerisce una lettura meno fantasiosa e più pragmatica: nel calcio situazioni come un’annata storta ed una retrocessione sono all’ordine del giorno e di frequente sono proprio queste a condizionare una carriera, a prescindere dall’impegno personale, ma se a ciò si aggiungono errori individuali, anche il talento, grande o piccolo che sia, non serve a nulla.
calcio2000 43 mag 2013
tOp stORies - HeRBeRt neuMAnn Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
di Antonello Schiavello
il PrimO teDeScO
in friuli
f
ebbraio 1965, il Consiglio Federale istituisce il blocco delle importazioni di giocatori stranieri fino alla fine dei mondiali del 1966 che si disputeranno in Inghilterra. Ma il gol realizzato al 42° del primo tempo da Pak Doo Ik a Middlesbrough la sera del 19 luglio 1966 alla nazionale italiana che passò alla storia per l’incredibile eliminazione degli azzurri da quel mondiale, indusse il 15 settembre 1969 lo stesso Consiglio Federale a confermare il
il 2O marzo 198O, l’italia apre, nuovamente, agli stranieri e l’udinese punta su un biondo di nome neumann…
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blocco delle importazioni dei calciatori stranieri nel nostro campionato, prorogandolo di altri 5 anni. Le successive proroghe manterranno questo divieto fino alla fine degli anni 70. Infatti, il 7 luglio 1979, la Federazione abolisce il blocco relativo all’importazione di giocatori stranieri acconsentendo nuovamente alla riapertura delle frontiere nel nostro calcio. Il 20 marzo del 1980, recependo l’autolimitazione della Lega Calcio rende ufficiale la nuova normativa limitando però alla
sola serie A e in un unico elemento, la possibilità di tesserare un calciatore extracomunitario. Le squadre che retrocederanno nella serie cadetta al termine del campionato 1980-81 potranno conservare, laddove voluto, il calciatore straniero nella propria rosa. Questa opportunità fu sposata da 11 Club su 16 (allora la serie A prevedeva solo la partecipazione di 16 squadre) e subito partirono le ricerche per accaparrarsi il gioiello oltrefrontiera. Arrivano così i primi coloriti, colorati, famosi, sconosciuti, futuri campioni o inossidabili bidoni dallo spiccato accento forestiero. L’innesto dei calciatori stranieri fu anche visto come una sorta di salvagente per il nostro calcio. L’aria che si respira agli albori degli anni 80 è ancora intrisa di polemiche, veleni e scandali. La bufera scatenata dal calcio scommesse due anni prima (campionato 1979-80) stenta a placarsi. La credibilità in questo sport arranca e solo un colpo di spugna può smorzare la tempesta ridonando il vero gusto e la genuina passione alla maggior parte del pubblico amante del calcio pulito. In attesa che la giustizia, sportiva e ordinaria, compia il proprio dovere, questa novità degli stranieri, ridona interesse e pubblico all’interno degli stadi. Il nome altisonante è sempre gradito alla platea e pian piano il campionato di serie A 1980-81 parte ritrovando il giusto equilibrio spettacolo-sportivo-entusiasmo. Krol, Brady, Prohaska, Daniel Bertoni, Falcao sono i campioni affermati, ai quali si aggiungono Neumann, Eneas, Juary, Fortunato, Luis Silvio Danuello, Van de Korput, indiscutibilmente meno noti ma, a loro modo, lo diventeranno nel bene o nel male. Ai nastri di partenza ci sono ancora il Catanzaro e l’Udinese ripescate al posto del Milan e della Lazio retrocesse d’ufficio per illecito sportivo. La squadra friulana al contrario della società giallorossa calabrese opta per il tesseramento dello straniero e lo individua in Herbert Neumann, biondissimo centrocampista tedesco. Il primo tedesco dell’ul-
Al termine della stagione 1980-81, Neumann viene inserito nella T Top 11 del torneo
tracentenaria e globalizzata storia dell’Udinese Calcio. IL REGISTA TEDESCO Il nuovo regista del centrocampo bianconero nasce a Portz, piccolo paesino distante 15 chilometri dalla grande Colonia, il 14 novembre 1953. Primo di 4 fratelli, comincia da bambino a tirare i primi calci al pallone nella squadra del suo paese il Port. Qui viene visto da un allenatore delle giovanili del Colonia che lo porta con sé nella grande città. A 18 anni debutta in prima squadra nella bundesliga collezionando la bellezza di 24 presenze su 34 giornate. In biancorosso disputa 8 campionati riassunti in 184 presenze
e 37 reti prima di trasferirsi a Udine. Con il Colonia vince 2 coppe di Germania (76-77 e 77-78) e un campionato (77-78). Il rendimento del giocatore è straordinario tant’è che anche Helmut Schoen non può fare a meno di convocarlo nella nazionale maggiore dopo averlo visionato con la nazionale under 21. Il debutto ed unica gara sin qui sostenuta da Neumann con la nazionale maggiore avviene il 22 febbraio 1978 a Monaco contro l’Inghilterra in una gara amichevole. La partita finì 2-1 per i bianchi tedeschi e Neumann fece un’ottima impressione. C’è un aneddoto da ricordare a tal proposito. Tra le fila inglesi c’era pure Kevin Keegan e fu proprio la piccola ala a
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tOp stORies - HeRBeRt neuMAnn
suggerire insistentemente alla società del Wolwerhampton l’acquisto di Herbert Neumann. L’affare con la squadra inglese sfumò e su di lui piombò l’Udinese qualche mese più tardi. La trattativa la condusse in porto Franco Dal Cin l’amministratore delegato della società friulana. Lo stesso che qualche anno più tardi concluderà l’operazione di mercato più famosa fatta dall’Udinese portando l’asso brasiliano Zico a Udine. Herbert Neumann dal primo luglio 1980 è un giocatore dell’Udinese Calcio. Nel capoluogo friulano il biondo teutonico si presenta un giorno di fine agosto in compagnia della splendida moglie 23enne
di origini portoghesi Maria Porto per trovare l’abitazione più consona alle sue richieste. Tra i tanti aneddoti riguardanti la sua permanenza a Udine, merita una citazione doverosa questo relativo alla scelta della casa. Dopo aver visionato diverse abitazioni, la coppia passò davanti alla Loggia del Lionello, Maria allungò il dito e disse: “Voglio andare a vivere lì”. Con un po’ di imbarazzo l’agente immobiliare che li accompagnava spiegò che quello era l’edificio più storico e prestigioso di Udine, sede del Comune. Dunque, nulla da fare. Alla fine trovarono casa in via Valdagno 101, nella periferia della città all’interno di un
comodissimo condominio che il nostro raggiungeva alla fine delle fatiche sportive con una Ferrari GT 308 rossa fiammante. Fatiche sportive che cominciarono il 14 settembre 1980 con la prima partita di campionato giocata allo stadio Friuli ospitando i campioni d’Italia dell’Inter. Nella disfatta bianconera (0-4 per i nerazzurri), il tedesco fu uno dei pochi a salvarsi, a convincere, ad iniziare a piacere. Il rendimento di Neumann è sempre costante e positivo a differenza del collettivo che stenta a scollarsi dai pareggi e dalle sconfitte. Alla settima giornata ad Ascoli, Neumann fa la conoscenza con la CAF italiana. Per
MEDIA VOTO NELL’ANNO BIANCONERO GIORNATA 1 Andata 2 Andata 3 Andata 4 Andata 5 Andata 6 Andata 7 Andata 8 Andata 9 Andata 10 Andata 11 Andata 12 Andata 13 Andata 14 Andata 15 Andata 1 Ritorno 2 Ritorno 3 Ritorno 4 Ritorno 5 Ritorno 6 Ritorno 7 Ritorno 8 Ritorno 9 Ritorno 10 Ritorno 11 Ritorno 12 Ritorno 13 Ritorno 14 Ritorno 15 Ritorno
PARTITA Udinese-Inter Pistoiese-Udinese Udinese-Perugia Udinese-Fiorentina Como-Udinese Udinese-Bologna Ascoli-Udinese Udinese-Catanzaro Roma-Udinese Udinese-Avellino Juventus-Udinese Udinese-Brescia Cagliari-Udinese Udinese-Torino Napoli-Udinese Inter-Udinese Udinese-Pistoiese Perugia-Udinese Fiorentina-Udinese Udinese-Como Bologna-Udinese Udinese-Ascoli Catanzaro-Udinese Udinese-Roma Avellino-Udinese Udinese-Juventus Brescia-Udinese Udinese-Cagliari Torino-Udinese Udinese-Napoli
VOTO GAZZETTA DELLO SPORT 7 6,5 7 8 A 7,5 6 A A A 6,5 6 6 6,5 7,5 6,5 7 6,5 7,5 7 6,5 6,5 6,5 6,5 7,5 A 6,5 7,5 6 6
VOTO STADIO 5,5 6 7 7 A 7 6 A A A 6,5 6,5 6 7 7 7 7,5 6,5 7,5 7 7,5 6,5 7,5 6,5 8 A 6,5 6 5 6 * A – Assente
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il PrimO teDeScO
in friuli
Fu lui il primo tedesco dell’ultracentenaria e globalizzata storia dell’Udinese Calcio
lascia in Friuli è positivo anche grazie alla splendida figura della consorte! Udine e i suoi tifosi salutano “Eriberto” e lo lasciano partire con un po’ di dispiacere. A Bologna arriva per sostituire Eneas, “scartato” dalla dirigenza felsinea senza troppi fronzoli e pazienza, con un bagaglio d’esperienza già provato. La stagione positiva disputata da Neumann a Udine convinse il presidente rossoblù Fabbrini a portare il giocatore sotto le due torri. Purtroppo il biondo centrocampista non riuscirà a ripetere le prestazioni positive dell’anno precedente anche per colpa di un fastidiosissimo infortunio che non gli permetterà di riprendersi totalmente. Le presenze a fine campionato saranno 20 correlate da 1 gol segnato proprio all’Udinese al Friuli; rendimento incostante, infortuni, litigi continui con l’allenatore Burgnich prevalentemente dettati da una collocazione errata in
un equivoco dovuto alla scarsa conoscenza della lingua italiana da parte del centrocampista tedesco, l’arbitro Rosario Lo Bello dapprima lo ammonisce per un episodio di gioco poi, al termine della gara discute animatamente col giocatore segnalando sul rapporto le parole ricevute nei confronti del suo operato in campo. Parole fraintese secondo la società friulana ma dure e pesanti secondo la CAF. Morale: 4 giornate di squalifica poi ridotte a 3. Sarà l’unico episodio oscuro nello strepitoso campionato disputato da Neumann con la maglia dell’Udinese. 25 presenze e un solo gol, da 2 punti, realizzato alla Pistoiese il 15 febbraio 1981. In campo la sua classe ed eleganza si notavano meglio della sua capigliatura bionda. Prestazioni sempre ad alto livello. A volte predicava nel deserto e tirava la carretta da solo. Al termine di quella stagione l’Udinese conquistò una soffertissima salvezza acciuffata per i capelli all’ultimo minuto nella gara interna contro il Napoli grazie al gol di un altro biondissimo: Manuel Gerolin, prodotto
Un solo gol, tra l’altro all’Udinese, nell’esperienza di Neumann con la casacca del Bologna
della linea verde lanciata dall’allenatore Ferrari subentrato a Marino Perani. Con Perani, Neumann giocava molto avanzato quasi ad essere una punta aggiunta, Ferrari l’ha spostato in cabina di regia dietro agli attaccanti dove il tedesco dette il meglio di sé. A riprova dell’ottimo campionato disputato dal giocatore tedesco, a torneo concluso una giuria composta da alcuni giornalisti di quotidiani sportivi e della redazione del TG2, ricavando le pagelle settimanali della Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Corriere dello Sport-Stadio dettero queste preferenze per la scelta della formazione TOP 11 del campionato di serie A 1980-1981: Castellini, Cuccureddu, Cabrini, Falcao, Gentile, Krol, Piga, Neumann, Pruzzo, Colomba, Bertoni. Allenatore Rino Marchesi. L’ESPERIENZA AL BOLOGNA Pur avendo altri 2 anni di contratto con l’Udinese, nell’estate 1981 Herbert Neumann viene ceduto al Bologna. La sua parentesi friulana si chiude dopo un solo anno. Il ricordo che
calcio2000 47 mag 2013
tOp stORies - HeRBeRt neuMAnn
il PrimO teDeScO
in friuli
Una parte del contratto originale firmato da Neumann con l’Udinese Calcio
campo. L’anticamera di un perfetto patatrac prende forma e corpo culminando con la desolante retrocessione in serie B, la prima del glorioso Club Felsineo. Il tedesco sale sul banco degli imputati, reo di non aver dato l’apporto sperato e richiesto dalla società e tifoseria. Finisce così l’avventura di Herbert Neumann non solo con la maglia rossoblù ma nel panorama del calcio italiano. Ritorna alla base tedesca, quel Colonia che gli aveva aperto le porte della nazionale ora gli spalanca le porte di un lento e inesorabile declino. 10 partite e un gol. Il 1983 vede la famiglia Neumann trasferirsi nuovamente all’estero. L’Olympiakos gli regala una stagione per convincere, ma 23 presenze e 4 reti nonché il secondo posto in classifica non soddisfano il Club del Pireo. Nel 1984 viene ingaggiato dal Chiasso dove resterà fino al 1989 poi prenderà
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la decisione di abbando abbandonare il calcio giocato per dedicarsi a quello tecnico in veste di allenatore. Dall’89’ al 91 sempre re restando in Svizzera alle allenerà lo Zurigo. Dal 1992 al 1995 il Vitesse. Sem Sempre nel 1995 l’Ander l’Anderlecht, successivamente l’Istanbulspor. Con il Club gialloblù siederà in panchina per un solo anno prima di ritornare in Olanda sponda Nac Breda dove si fermerà per 2 anni. Il Vitesse lo richiama nel 1999 e lui accetta il nuovo contratto biennale. La terra dei tulipa tulipani entra nel cuore dell’ex Udinese e Bologna tant’è che le dedica l’ultima panchina a VVVVenlo nel 2006.
BIDONE O INCOMPRESO? Molti attribuiscono l’appellativo di bidone a questo giocatore che per soli 2 anni ha calcato i campi italiani. Indubbiamente il carattere poco incline alla simpatia deve aver fatto la sua parte. Il fatto che non abbia rispettato le attese riposte su di lui da parte della società in primis e dei sostenitori della squadra bolognese poi, anche e non solo per colpa sua va detto (una retrocessione ha molti colpevoli), incide parecchio sul giudizio finale spesso espresso con superficialità nel classificare il centrocampista tedesco. Nell’unico anno in cui ha vestito la maglia dell’Udinese si è dimostrato, pur sfoggiando i vezzi del “cagarino”, un professionista esemplare dal rendimento costante, un centrocampista dotato di una buona tecnica e classe magistrale. E la media voto di 6,87 (3° nella classifica generale per rendimento) ricavata sommando i voti dei 3 quotidiani sportivi più importanti nell’arco delle 25 presenze disputate da Neumann in campionato con la maglia dell’Udinese, è la conferma che, annoverarlo tra i bidoni del calcio italiano, suona come una falsa verità.
Dopo l’Italia, la Svizzera è stata la seconda patria del tedesco dove ha intrapreso la carriera di allenatore
calcio2000 49 mag 2013
tOp 11 - dAniMARCA Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
di Antonio Vespasiano
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l non hanno mai vinto un Mondiale ma hanno scioccato l’europa nel 1992…
50 calcio2000 mag 2013
asciate le britanniche sponde, il seme del calcio, che viaggiava nelle stive delle navi mercantili della flotta di Sua Maestà, trovò facilmente modo di attecchire nello Jutland, la penisola che occupa tre quarti della superficie della Danimarca. Siamo ai primissimi vagiti del gioco, eppure i danesi non impiegano molto a farsi contagiare dall’entusiasmo del football. Nel 1888 nasce la Federcalcio danese, la più antica federazione dell’Europa continentale, punta di un consolidato movimento che a tutti gli effetti diventa il primo credibile antagonista allo strapotere dei maestri inglesi. Mondiali ed Europei sono ancora lontani da venire, così il calcio si fa largo ai Giochi Olimpici dove la Danimarca fa bella mostra del suo gioco. Nel 1906 vince l’edizione “ufficiosa” delle Olimpiadi: i Giochi Olimpici Intermedi di Atene. Due anni dopo, a Londra,
trascinata dai gol di Sophus “Krølben” Nielsen (capace di segnarne ben 10 gol in una sola partita: il 17-1 con cui la Danimarca sconfisse la Francia A) si deve accontentare della medaglia d’Argento, battuta 2-0 dai padroni di casa. Copione identico a Stoccolma nel 1912: ancora un Argento dopo la sconfitta 4-2 con la Gran Bretagna. Era quello il periodo d’Oro del calcio danese, delle leggende Poul “Tist” Nielsen e Nils Middelboe. Bisognerà aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale per rivedere i vichinghi danesi di nuovo sulla cresta dell’onda. Alle Olimpiadi del ’48 la scuola scandinava la fa da padrone. La Svezia del trio “Gre-No-Lin” vince l’oro ma la Danimarca, che aveva sonoramente castigato l’Italia di Pozzo 5-3, si prende la rivincita sulla Gran Bretagna nella finale per il Bronzo. Nel 1960 poi ennesimo Argento, sconfitta 3-1 dalla Jugoslavia.
La Federcalcio danese decise di abbandonare il dilettantismo solo negli anni ’70, ecco perché il consuntivo della Danimarca ai Mondiali è piuttosto modesto (appena quattro partecipazioni). Il miglior risultato sono stati i quarti di finale del 1998 (2-3 con il Brasile). I ricordi più belli ed emozionanti però sono legati agli anni ’80. Agli Europei del 1984 i danesi giunsero ad un passo dalla finale, perdendo solo ai rigori con la Spagna, conquistandosi però il soprannome di “Danish Dynamite” che ne caratterizzò le performance per oltre un decennio. Da Messico ’86, prima apparizione ad un Mondiale, fino a Euro ’92, quando la “Dinamite Danese” esplose in tutto il suo fragore, scrivendo una della pagine più belle, emozionanti e commoventi della Storia del Calcio. Agli Europei svedesi la Danimarca non doveva neppure esserci, visto che non s’era qualificata per la fase finale. Diversi giocatori erano già in vacanza quando seppero del ripescaggio dovuto alla squalifica inflitta, a 10 giorni dal torneo, alla Jugoslavia per via delle sanzioni ONU relative allo scoppio della guerra nei Balcani. La squadra, senza Michael Laudrup, in contrasto col C.T., realizzò la grande impresa salendo sul
tetto d’Europa (battendo la quotata Germania). Appendice di quell’Europeo fu la partecipazione nel ’95 alla seconda edizione di quella che poi diventerà la Confederation Cup, vinta 2-0 sull’Argentina. LA FORMAZIONE DI SEMPRE NELLE MANI DI SCHMEICHEL Nessuno meglio di lui tra i pali della Danimarca. PETER SCHMEICHEL è stato tra i migliori portieri degli anni ’80-’90, probabilmente tra i più grandi di sempre. Personalità e carattere da leader, fisico poderoso e un talento smisurato, le sue doti migliori. Dopo i primi successi nel Brøndby (quatto titoli nazionali in cinque anni), passò al Manchester United per 505 mila sterline, “L’affare del secolo” secondo Ferguson. Con i Red Devils s’impose definitivamente, conquistando una sfilza di trofei, tra i quali cinque Premier, tre FA Cup e la Champions League del ’99, anno del memorabile treble. Agile tra i pali, inarrestabile nelle uscite, carismatico in campo e nello spogliatoio. Primatista di presenze con la Nazionale (129), in quasi 15 anni di militanza rappresentò uno dei giocatori chiave della Danimarca, guidandola alla vittoria
dell’Europeo del 1992 (decisivo il rigore parato in semifinale a Van Basten) e partecipando a tutte le edizioni dei Campionati Europei dal 1988 al 2000 e ai Mondiali di Francia 1998. Vincitore di tantissimi riconoscimenti individuali (due volte miglior portiere del mondo, quattro miglior portiere europeo, tre volte miglior giocatore danese e Hall of Famer del calcio inglese), insomma una leggenda. Trovare un secondo all’altezza di Schmeichel è dura. Qvist, il portiere della “Danish Dynamite” fu eclissato dallo stesso Schmeichel. Sørensen, nonostante le oltre centro presenze in Nazionale è un elemento affidabile ma nulla più, e allora spazio a HENRY FROM, medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1960. L’intera carriera spesa con la maglia dell’Aarhus con cui vinse quattro Campionati e quattro Coppe nazionali. Nella semifinale Olimpica del ’60, vinta 2-0 contro l’Ungheria, parò il rigore del possibile pareggio magiaro. Terzino destro THOMAS HELVEG, esploso ad Udine alla corte di Zaccheroni, che ne fece un perno imprescindibile sulla fascia destra nel suo innovativo 3-4-3. Dal canto suo Helveg si dimostrò perfettamente a suo agio nel
LARGO AI NUOVI VICHINGHI Anche la Danimarca, come buona parte dei paesi scandinavi, ha visto, negli ultimi decenni, un notevole aumento del numero degli immigrati, ingolositi dalla speranza di un tenore di vita molto al di sopra della media europea. La data da cui partire è il 9 marzo 1994, quando la maglia della Nazionale fu indossata per la prima volta da un giocatore di colore, si trattava del “cattivissimo” Carsten Dethlefsen difensore dell’Odense nato ad Amburgo e “naturalizzato” danese. Infranto il tabù, sono tanti i giocatori di colore che hanno seguito le sue orme. Ci sono stati l’ex meteora bresciana Marc Nygaard, inguardabile pennellone con ascendenze della Guyana e il “ribelle” Patrick Mtiliga, nato a Copenaghen da mamma danese e padre tanzaniano. Oggi c’è il doriano Simon Poulsen, figlio di un americano e di una danese e il giovane Mathias “Zanka” Jørgensen nato a Copenaghen ma di origini gambiane. Anche se l’ultimo in ordine di tempo è stato il giovane difensore del Nordsjælland Jores Okore, interessantissimo prospetto nato in Costa d’Avorio. Spagnola invece è la mamma dell’ex giocatore di Ajax, Az e PSV Kenneth Perez, mentre le origini ungheresi di Miklos Molnar trapelano dallo stesso nome. Dando un’occhiata agli under 21 è facile notare come sia in crescita il fenomeno dei calciatori dal doppio passaporto. Nicklas Helenius, Bashkim Kadrii e Kevin Conboy che hanno già avuto modo di vestire la maglia della Nazionale maggiore, hanno rispettivamente origine finlandese, albanese e inglese. Mentre Nikola Sari Sariććć,, centravanti del Liverpool classe ’91, è stato naturalizzato tout court avendo passaporto bosniaco. Con la primavera della Fiorentina gioca Kenneth Zohore, nato a Copenaghen ma da padre ivoriano. Curioso poi il caso di Jesper Grønkjær, brillante ala sinistra ex Ajax e Chelsea, nato niente di meno che a Nuuk in Groenlandia. Senza dimenticare che il papà di Peter Schmeichel era un pianista jazz polacco.
calcio2000 51 mag 2013
N n
tOp 11 - dAniMARCA
ruolo: correndo, crossando, rilanciando, difendendo e attaccando con uguale efficacia. L’esperienza italiana lo fa maturare, restituendo al calcio danese un giocatore duttile (esterno e centrocampista). Vinse uno Scudetto al Milan, mentre in Nazionale raccolse 108 presenze, tre Europei e due Mondiali. Difensore centrale NILS MIDDELBOE autore del primissimo gol ufficiale della Nazionale danese. Atleta polivalente, capace non solo di giocare a calcio ad altissimi livelli (fu il primo giocatore non britannico a vestire la maglia del Chelsea, giocando 175 partite), ma anche di destreggiarsi sulla pista di atletica con notevoli risultati (stabilì il record nazionale nel salto triplo e negli 800 m). Ha giocato ben tre Olimpiadi (1908, 1912 e 1920) vincendo due medaglie d’Argento. Prototipo del grande libero è rappresentato da MORTEN OLSEN, atleta formidabile, tanto da giocare fino a quarant’anni, metà dei quali spesi in Nazionale. Difensore dominante, sobrio nelle giocate, preciso negli interventi, corretto ma implacabile in marcatura. Centrocampista polivalente, poi eccellente mediano, fino a quando a 30 anni, dopo un brutto infortunio, si ricicla libero diventando una vera e propria star. Con l’Anderlecht vinse tre Campionati e la Coppa Uefa del 1983. In Nazionale Piontek lo schierava come “libero d’attacco”, sovente infatti si spingeva in avanti con Bertelsen che gli copriva le spalle, creando così la superiorità numerica, fermo restando che da regista difensivo impostava l’azione dalle retrovie comandando in maniera aggressiva la trappola del fuorigioco. Capitanò la squadra danese agli Europei del 1984 e del 1988, e ai Mondiali del 1986, racimolando, tra il
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Brian Laudrup alza al cielo la coppa d’Europa 1992, il capolavoro del calcio danese
1970 e il 1989, ben 102 presenze. La mancanza di un difensore sinistro di altissimo livello spalanca le porte a JAN HEINTZE, ala sinistra convertito poi in rampante terzino di spinta al PSV, club nel quale giocò sedici stagioni, vincendo nove Campionati, tre Coppe nazionali e la Coppa dei Campioni del 1983. In Nazionale ebbe una lunghissima carriera, iniziata però quando le stagioni più belle erano ormai solo un ricordo. Giocò due Mondiali e due Europei, saltando però per infortunio quelli magici del ‘92. In riserva JOHNNY HANSEN è perfetto nel ruolo di terzino destro. Giocatore danese dell’anno nel 1967, era un difensore solido, dalle prestazioni sempre affidabili. Visse annate indimenticabili al Bayern Monaco, facendo parte di quel gruppo fantastico capace di vincere tre Coppe dei Campioni
consecutive (due delle quali giocate da titolarissimo). 46 le sue presenze in Nazionale ed il rammarico di essere nato toppo presto per godere del boom degli anni ’80. Al centro la caparbia del baf baffuto IVAN NIELSEN, guardaspalle con Søren Busk di Morten Olsen nell’impenetrabile difesa della “Danish Dynamite”. Tignoso in marcatura, rude se c’era da randellare, bravo nel gioco aereo. Vinse quattro Campionato Olandesi con la ciliegina della Coppa dei Campioni del 1988, segnando per giunta uno dei rigori con i quali il PSV s’impose sul Benfica. Prima che Morten Olsen divenisse il miglior difensore danese di tutti i tempi, tale primato spettava a PER RØNTVED. Uomo simbolo del Werder Brema durante gli anni ’70, sarebbe dovuto essere il sostituto di Beckenbauer al Bayern, ma decise di legarsi agli anseatici, giocando 194 partite e segnando 40 gol. Capitano della Danimarca alle Olimpiadi del ’72, anno in cui fu eletto miglior giocatore danese. Secondo Otto Rehhagel era il miglior libero al mondo dopo Kaiser Franz. A sinistra il talentuoso DANIEL AGGER, probabilmente il miglior difensore danese dell’ultima generazione. Centrale mancino del Liverpool e della Nazionale con la quale ha giocato i Mondiali del 2010 e gli Europei del 2012 (dove ha vestito la fascia di capitano), racimolando 52 presenze e 6 reti. Forte di testa, rapido nelle chiusure con un sinistro davvero esplosivo. LA FAMIGLIA LAUDRUP Schermo avanti la difesa è il mancino SØREN LERBY, professione mediano, terrificante cocktail di determinatezza, orgoglio e talento. L’Ajax lo prese a diciassette anni e in sette stagioni vin-
OnOre alla
D Dani SH DYnamite DY se cinque Campionati, attirando su di sé l’interesse del Bayern Monaco che cercava un sostituto per Breitner. In Baviera vinse due Campionati e due Coppe di Germania. Chiuse la carriera al PSV, non prima d’aver vinto altri due Campionati e la Coppa dei Campioni del 1988. Leader carismatico, giocava per la squadra ma soprattutto per la vittoria, con i calzini arrotolati e senza parastichi. Il calcio gli scorreva nel sangue, lo dimostrò nel novembre del 1985 quando giocò due partite nella stessa giornata, prima con la Nazionale contro l’Irlanda e poi la semifinale di Coppa di Germania contro il Bochum. Aveva corsa, visione di gioco, un sinistro chirurgico nei passaggi brevi e devastante nel tiro da fuori. In Nazionale giocò 67 partite dimostrando di essere uno dei cardini del gioco della “Danish Dynamite”. Quattro i centrocampisti offensivi. Sulla destra le magie del folletto ALLAN SIMONSEN. Ala destra rapida e sgusciante vero e proprio incubo per i difensori avversari che ubriacava in dribbling malandrini prima di liberarsi per puntare a rete oppure lanciarsi verso il fondo per il cross. Al momento del trasferimento in Germania a vent’anni, era già un perno della Nazionale e aveva vinto due Campionati ed una Coppa Nazionale. Dopo un anno di assestamento il suo talento esplose al Borussia Mönchengladbach, dove in sette anni vinse tre Campionati, una Coppa di Germania e due Coppe UEFA. In quella del ’75 segnò una doppietta nella finale di ritorno col Twente, nel ’79, invece, segnò il gol decisivo contro la Stella Rossa. A dispetto dei 76 gol in 178 partite di Bundesliga era l’Europa il suo palcoscenico preferito. Nel 1977 vinse il Pallone d’Oro, nonostante la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Liverpool. Lo prese il Barcellona e in Catalogna vinse una Coppa del Re e la Coppa delle Coppe del 1982, mettendo ancora una volta la sua firma nel tabellino marcatori della finale. In Nazionale visse l’epoca d’oro della “Danish Dynamite”, giocando gli Europei del 1984, dove però poté contribuire
heintze
præSt
OlSen
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lerby
Schmeichel
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middelbOe
b. laudrup
helveg
SimOnSen
ben poco causa della rottura della tibia, e i Mondiali del 1986. Interno destro BRIAN LAUDRUP, fratellino di Michael. Il trascinatore della Danimarca, di cui era un punto di forza imprescindibile, nella fantastica galoppata degli Europei del 1992. Tecnica sopraffina come quella del fratello del resto, rispetto al quale, però, aveva più spiccate caratteristiche offensive. Quando in giornata, palla al piede era inarrestabile. Quattro volte miglior giocatore danese (un record). In Italia Fiorentina e Milan non gli dettero il tempo giusto per ambientarsi e così, nonostante le indiscutibili qualità tecniche, il carattere fragile ne limitò le potenzialità. Dette il meglio di sé con il Glasgow Rangers, dove divenne una vera leggenda. Nel ruolo di interno sinistro tutta la classe, l’eleganza e la visione di gioco di MICHAEL LAUDRUP, la vera superstar del calcio danese. Tocco morbido, gran dribbling, palla incollata al piede. Lo prese la Juve e dopo due anni di apprendistato alla Lazio, il timido ed introverso anatroccolo diventò un sontuoso ed elegante cigno. A Torino visse una stagione d’esordio entusiasmante, vincendo lo Scudetto e la Coppa Intercontinentale con una sua rete ad altissimo coefficiente
di difficoltà. Nel pieno della maturità passò al Barcellona, dove visse quattro Campionati di fila e la prima Coppa dei Campioni dei blaugrana, mettendo in mostra il meglio del suo repertorio, fatto di eleganti giocate, tocchi morbidi e assist millimetrici. In Nazionale fu un punto di riferimento assoluto, ma a causa di un suo clamoroso litigio col C.T. Møller-Nielsen non giocò gli Europei del 1992. E così, ironia della sorte, il giocatore danese del secolo, nonostante le oltre centro presenze in Nazionale non figura tra i protagonisti del più grande successo del calcio danese. Largo a sinistra KARL AAGE PRÆST attaccante della famosa prima linea della Danimarca che fece a fette la nostra Nazionale alle Olimpiadi del ’48, dove vinse la medaglia di Bronzo. L’anno prima era nella selezione del Resto del Mondo che affrontò gli Inglesi a Glasgow. Lo prese la Juve che ne fece un’ala sinistra efficace ed essenziale. Classe purissima, piedi raffinati. Sulla fascia era il terrore degli avversari, ha fatto la fortuna di John Hansen col quale si intendeva alla meraviglia. Chiuse la sua avventura in bianconero con 51 gol in oltre 200 partite, vincendo due Scudetti. Mediano di riserva JAN
calcio2000 53 mag 2013
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OnOre alla
D Dani SH DYnamite DY MØLBY, giocatore di grandissima tecnica e strabiliante visione di gioco ma in perenne lotta con la bilancia e per questo estremamente sottovalutato. Al Liverpool Bob Paisley disse che era il giocatore tecnicamente più dotato che avesse mai visto. Rigorista implacabile, suppliva alla scarsa vena podistica con una regia illuminata. Quand’era in vena, però, non c’era un pallone sul quale non s’avventasse. Il famoso gol allo United nel 1985 è la summa delle sue qualità. Sul finire degli anni ’80 era tra i migliori centrocampisti del campionato inglese. Spesso partiva quasi come libero avanti alla difesa, salvo poi proporsi in avanti scevro da marcature, il tutto secondo la filosofia del calcio olandese appresa nelle due stagioni all’Ajax. Cruyff lo voleva al Barça ma non se ne fece nulla, restò ai Reds vincendo due Campionati e due FA Cup, diventando uno degli idoli della Kop. Nonostante le sue 33 presenze, solo un’agguerrita concorrenza e le scelte di Piontek gli preclusero maggiori fortune in Nazionale. A destra HELGE BRONÉE, attaccante senza fissa dimora. Era in grado di ricoprire diversi ruoli, anche durante la stessa partita. Amava partire da lon-
tano e, come si diceva una volta, far correre il pallone. Giocatore di grande personalità ma a volte eccessivamente bizzoso. Il Principe Lanza, presidente dal Palermo, lo volle a tutti i costi, pagandolo fior di quattrini. Nonostante il carattere divenne il faro dei rosanero. Si ripeté a Roma ma non alla Juve. Interno di regia, KARL AAGE HANSEN era un giocatore di ottima classe, perno della Danimarca del ’48, una selezione cui non sono stati riconosciuti i dovuti meriti. Dopo la vittoria sull’Italia e il Bronzo Olimpico lo prese l’Atalanta, dopo di che passò alla Juve dove con John Hansen e Karl Aage Præst diede vita ad un trio danese di tutto rispetto. Il primo anno in bianconero segnò 23 gol, poi si dedicò più alla costruzione del gioco e la Juve vinse lo Scudetto. Interno sinistro FRANK ARNESEN, il “Neeskens dei fiordi”. Palleggiatore fantastico, giocatore tecnico ed elegante. Superba la sua visione di gioco palla al piede e l’abilità con la quale sapeva inserirsi in avanti. Peccato per quei maledetti infortuni, soprattutto quello al ginocchio destro, che ne condizionarono fortemente il talento. Resta comunque una carriera di altissimo profilo sia a livello di club, dove ha vinto sei
Nell’undici di sempre anche l’esterno, ex Udinese, Inter e Milan, Helveg
54 calcio2000 mag 2013
Campionati olandesi ed uno belga, sia con la maglia della Nazionale. A sinistra l’imprendibile JESPER OLSEN, ala dal dribbling ubriacante, capace di saltare come birilli gli avversari facendo leva sulla velocità di piedi e su un repertorio di finte inesauribile. Dopo tre stagioni all’Ajax e due Campionati vinti si trasferì al Manchester United dove vinse una FA Cup nel 1985 senza però mostrare mai del tutto quelle qualità che ne avevano fatto una degli esterni d’attacco più forti in Europa agli inizi degli anni ’80. CAVALLO PAZZO ELKJÆR Centravanti, mai come questa volta davvero “di sfondamento”, è PREBEN ELKJÆR LARSEN autentico ciclone dell’area di rigore. Attaccante forte, veloce, tecnico, un puledro di razza che lanciato in velocità era inarrestabile, ne sa qualcosa la difesa della Juve alla quale segnò un gol senza una scarpa dopo una delle sue micidiali sgroppate. Fisico poderoso, sinistro potentissimo, impavido e sfrontato, fu tra i protagonisti dello storico tricolore del Verona nel 1985. Le sue discese a rete erano il terrore delle difese avversari. Trascinò la Nazionale danese fino all’ingiusta eliminazione in semifinale agli Europei del 1984. Quello stesso anno si piazzò terzo nella corsa al Pallone d’Oro, secondo invece l’anno successivo. Purtroppo per lui era l’epoca d’oro di Platini. In Danimarca però era un idolo incontrastato. A Messico ’86 segnò 4 gol in 4 partite venendo inserito nella top-11 del torneo. In riserva JOHN HANSEN, apripista della colonia nordica che invase l’Italia negli anni ’50. Si rivelò in quella fantastica formazione danese alle Olimpiadi del 1948 che prese a schiaffi l’Italia 5-3 con una sua roboante quaterna. Interno di punta micidiale nel colpo di testa. È stato senza dubbio uno dei più forti talenti sbarcati nel nostro campionato nel dopoguerra. Poco appariscente durante la gara ma terminale implacabile del gioco di squadra. Con la Juventus vinse due Scudetti segnando una media impressionante di 124 gol in 187 gare.
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Liga spagna
Barça rischiatutto: dalle stelle alle stalle e ritorno. La leggenda blaugrana prosegue…
56 calcio2000 mag 2013
aLTRO CHE FINITI…
L
a notte del 12 marzo è stata una di quelle da non dimenticare per il pubblico di fede blaugrana: “Som un equip” recitava in catalano la coreografia da brivido del gremitissimo Camp Nou. Il Milan, agnello sacrificale della “remontada histórica”, aveva vinto 2-0 all’andata, con reti di Kevin-Prince Boateng e Sulley Muntari. Nel primo tempo Leo Messi è riuscito nell’impresa titanica di ribaltare la qualificazione
con una doppietta strepitosa; nella ripresa i rossoneri sono crollati definitivamente sotto i colpi del “Guaje” Villa e di Jordi Alba e i blaugrana hanno conquistato i quarti di finale. Una serata da incorniciare con un grande assente: Tito Vilanova, trasferitosi a New York per curare la recidiva del tumore alla ghiandola parotide. In panchina Jordi Roura Solá, amico di Tito e di Pep Guardiola sin dai tempi della Masía, stratega silenzioso e sagace, e so-
di Daniele Chiti
Il Real cede i gioielli di famiglia, puntando gli occhi su Isco e Bale I grandi club iniziano a pianificare la campagna acquisti-cessioni della prossima estate. Per rilanciare il Real Madrid Florentino Pérez ha dato ordine di allestire una rosa più spagnola e meno internazionale. La dirigenza ha messo gli occhi sul ventenne Isco, gioiellino del Málaga vincolato da una clausola rescissoria di 35 milioni. Protagonista della spettacolare rimonta ai danni del Porto nel ritorno degli ottavi di Champions, il giovane Francisco Román Alarcón detto Isco è un talento purissimo che piace anche al Manchester City. Un simile acquisto potrebbe arrivare solo a fronte di una cessione illustre: tra i candidati a partire spiccano Kaká e uno tra Higuaín e Benzema. Il club merengue sta valutando anche l’opzione di riacquistare il difensore Dani Carvajal, ceduto in comproprietà al Bayer Leverkusen e autore di una buona stagione. Tra i partenti potrebbe esserci anche Xabi Alonso, in scadenza nel 2014: il Liverpool sarebbe la sua prima scelta. Il futuro di tutti resta comunque legato ai due grandi nodi che legano José Mourinho e Cristiano Ronaldo alla Casa Blanca. Se José deciderà di rescindere il contratto ci sarà la fila per prendere il suo posto: in tal caso quello di Ancelotti potrebbe essere il nome più accreditato. Se se ne dovesse andare Cristiano Ronaldo la dirigenza merengue avrebbe immediatamente bisogno di un colpo riparatore: al momento solo il nome di Gareth Bale, ala sinistra protagonista di una stagione straordinaria col Tottenham, potrebbe attenuare il malcontento generale. Il Barcellona dal canto suo osserva e valuta le opzioni, principalmente in uscita. Aspettando Godot (leggi Neymar), Zubizarreta ha già deciso di cedere un pezzo da novanta come Alexis Sánchez, con l’intenzione di rientrare almeno parzialmente dell’investimento complessivo di 26 milioni più 10 di bonus firmato due anni fa con l’Udinese. Tra le pretendenti c’è l’Inter, che ha bisogno di piazzare almeno un grande colpo in attacco per la prossima stagione.
prattutto connesso in tempo reale con Tito tramite “Whatsapp”. L’avventura di Jordi è coincisa con le disavventure di Tito, già sostituito per una squalifica nel mese di settembre, quando Roura si dimostrò un vice affidabile, vincendo con il Valencia e a Getafe. Con la vittoria di Valladolid Roura ha chiuso l’anno solare in bellezza, mentre Tito si sottoponeva a un intervento chirurgico. Chiamato di nuovo in causa in Coppa del Re ai primi di gennaio, Jordi è
passato ad allenare in pianta stabile dalla fine del mese, con il trasferimento provvisorio di Tito nella “Grande Mela”, subito dopo la prima sconfitta in campionato all’Anoeta. All’inizio le cose sono andate bene: il passaggio dei quarti di Coppa del Re alla Rosaleda di Málaga, la goleada all’Osasuna, due pari esterni contro il Real Madrid in Coppa del Re (gol di Cesc Fábregas e Varane) e a Valencia, il set con il Getafe e la vittoriosa rimonta di Grana-
da: Roura ha messo in fila una striscia di ottimi risultati. I problemi sono cominciati inaspettatamente alla fine di febbraio, con la prestazione sconcertante di San Siro contro il Milan. I blaugrana hanno reagito battendo il Siviglia, ma sono crollati ancora nella doppia sfida contro il Real Madrid: prima con un’inattesa débacle casalinga in semifinale di Coppa del Re (doppietta di Cristiano Ronaldo, incornata di Varane e gol della bandiera di Jordi Alba), poi in calcio2000
mag 2013
Liga spagna campionato al Bernabeu (decisivi i gol di Benzema e Sergio Ramos, per il Barça sempre Messi). L’esperimento tecnico del coordinamento a distanza, che ha fatto di Tito Vilanova e Jordi Roura i primi allenatori “2.0”, ha vacillato parecchio nel doppio confronto con Mourinho, quasi come se i giocatori avvertissero l’assenza fisica di Tito più delle ottime indicazioni di Jordi Roura. Con il pilota automatico inserito il Barcellona si è dimostrato in grado di battere chiunque, volando nella stratosfera di una classifica siderale. Quando l’equipaggio ha realizzato che l’aereo volava senza il pilota è subentrato lo smarrimento, ma come un elefantino volante che ha perso la piuma magica il Barça è stato costretto a credere in se stesso e a sbattere le grandi orecchie per non cadere nel vuoto, una ricetta infallibile per riprendere subito quota e scongiurare un’eliminazione dalla Champions che sembrava già scritta. E naturalmente l’asso nella manica è stato “la Pulce” nell’orecchio. Messi e AbidAl, deMoliti Altri record Un’altra nota lieta per il Barça. Come non ricordare il calvario di Éric-Sylvain Abidal, costretto a cure intensive per un anno dopo il trapianto di fegato e rientrato in gruppo da pochi mesi? Il 33enne transalpino ha finalmente ricevuto l’ok dei medici, l’autorizzazione necessaria per continuare a scendere in campo con la maglia del Barcellona. L’evento si può ascrivere ai miracoli della medicina moderna: “Il fatto che Éric possa tornare a giocare è la notizia più bella in assoluto, va oltre i risultati sportivi” ha commentato con un po’ di commozione il capitano, Xavi. L’ultima partita di Abidal in campionato risaliva al 26 febbraio 2012. A distanza di un anno è tornato di nuovo a disposizione. Se questo recupero a tempo di record è la notizia più bella, anche il nuovo record di Lionel Messi ha destato ammirazione e stupore. Il 9 marzo 2013, subentrando e firmando il raddoppio contro il Deportivo La Coruña, “la Pulce” di Rosario ha superato un altro primato, quello delle reti segnate in giornate consecutive di un singolo campionato europeo: 27 gol in 17 giornate. Dall’11 novembre 2012 (l’undicesima giornata di campionato, in casa del Mallorca) Lionel 58 calcio2000 mag 2013
Messi è sempre andato a segno almeno una volta, firmando addirittura sei doppiette consecutive tra l’11 novembre e il 16 dicembre 2012, rispettivamente contro Mallorca, Saragozza, Levante, Athletic Bilbao, Betis e Atletico Madrid. Il precedente primato di reti in gare consecutive di un campionato europeo era stato stabilito da Teodor Pewterek del Ruch Chorzow, calciatore polacco degli anni ’30, che aveva segnato per 16 turni consecutivi. In Italia il record appartiene a Gabriel Omar Batistuta, centravanti della Fiorentina, andato a segno tredici volte in undici gare consecutive nella stagione ‘94-‘95. In Spagna il precedente record di dieci gare sempre a segno era stato fissato da Mariano Martín, prolifico centravanti del Barcellona, capace di ripetere l’exploit nelle stagioni ’42-’43 e ’43-’44. Da allora l’unico in grado di eguagliarlo è stato il giovane Ronaldo, all’anagrafe Luis Nazario da Lima e in arte “il Fenomeno”, nel ’96-
Talento purissimo, Isco, valore 35 milioni, piace molto al Real Madrid
Cambiare allenatore tiene lontano il dottore Il cambiamento alle volte è salutare. Il Valencia si è giovato della sostituzione di Mauricio Pellegrino con Ernesto Valverde (il 3 dicembre 2012), tanto da rimontare molte posizioni in classifica e agganciare il quarto posto. Il Siviglia ha effettuato l’avvicendamento più clamoroso, chiamando l’ex valencianista Unai Emery al posto di Míchel (14 gennaio): i risultati restano altalenanti, ma la squadra ha ridotto le distanze dalla zona delle coppe. Ottimo l’impatto del messicano Javier Aguirre, subentrato a Mauricio Pochettino alla guida dell’Espanyol il 28 novembre, capace di rivoltare la squadra come un guanto e di dare il là alla rimonta dei Pericos. Disperata la situazione del Deportivo che il 31 dicembre ha esonerato José Luis Oltra sostituendolo col portoghese Domingos Pâciencia (si potrebbe tradurre “domeniche, pazienza”). La pazienza però è finita e il fanalino di coda della Primera División, delusione assoluta del campionato, è stato affidato al “maestro” Fernando Vázquez Pena. Laureato in filologia germanica e professore di inglese, il 23 febbraio l’ammiratore di Sacchi è stato richiamato dal presidente del Deportivo Augusto César Lendoiro a sette anni dalla sua ultima apparizione in Primera (allora era alla guida del Celta), con l’arduo compito di salvare il salvabile. Maggiore l’impatto di Lucas Alcaraz, approdato al Granada il 30 gennaio dopo l’esonero di Juan Antonio Anquela. Il suo esordio col botto ha sorpreso tutti: la vittoria sul Real Madrid è un capolavoro da consegnare alla storia del club andaluso, anche se qualche passo falso di troppo ha riportato tutti coi piedi per terra: per salvarsi ci sarà da soffrire. Il 5 febbraio il Mallorca ha destituito Joaquín Caparrós dopo la sconfitta per 3-0 con la Real Sociedad, richiamando la vecchia conoscenza Gregorio Manzano alla guida dei “Bermellones” dopo le esperienze del 2002-‘03 e del 2005-‘10. Una mossa disperata per invertire una tendenza preoccupante, che potrebbe condannare i baleari alla retrocessione.
’97 e sempre con la “camiseta” blaugrana. Messi li ha raggiunti il 19 gennaio con la sedicesima rete in dieci partite, sul campo tabù dell’Anoeta, e ha festeggiato il nuovo record il 27 gennaio al Camp Nou, con una strepitosa quaterna all’Osasuna. Continuando a segnare ininterrottamente “La Pulce” ha continuato a migliorarsi, stabilendo un nuovo record tutte le domeniche. Amanti delle statistiche, buttate pure gli almanacchi: Lionel Messi sta riuscendo nell’impresa di riscrivere la storia del calcio, reinventando questo sport con i suoi numeri da capogiro. Mourinho sugli AltA lt ri, ltA AncorA ncor unA ncorA A voltA olt José è riuscito a dare un senso alla stagione. Ha parlato meno del solito e quando lo ha fatto ha usato parole di ammirazione per gli avversari. Un atteggiamento diverso, quello di un allenatore che in questi mesi ha saputo restituire autostima ad una squadra un po’ abbacchiata, correggendo in corsa gli automatismi e restituendo un’immagine vincente e compatta proprio nel momento più difficile, quello di maggior distacco dal Barcellona in campionato. Tra i meriti da ascrivere al tecnico portoghese c’è sicuramente quello di aver dato fiducia ai giovani, lanciando
Inarrestabile, Messi continua a fare incetta di record, senza sosta
classifica
marcatori GiOCAtORE SquADRA
GOL
pt
G
V
N
p
GF GS DR
Barcellona
78
30
25
3
2
95
33
62
Messi
Barcellona
43
Real Madrid
65
30
20
5
5
77
29
48
Ronaldo
Real Madrid
29
Atlético Madrid
62
30
19
5
6
51
25
26
Falcao
Atlético Madrid
22
Real Sociedad
51
30
14
9
7
55
39
16
Negredo
Siviglia
17
Valencia V alencia
49
30
14
7
9
44
42
2
Rubén Castro
Betis Siviglia
15
Málaga
47
30
13
8
9
43
32
11
Soldado
V Valencia
14
Betis Siviglia
47
30
14
5
11
44
43
1
Adúriz
Athletic Bilbao
13
Getafe
44
30
12
8
10
38
44
-6
Piti
Rayo V Vallecano
13
Rayo Vallecano
44
30
14
2
14
40
49
-9
Carlos V Vela
Real Sociedad
13
Siviglia
41
30
12
5
13
45
42
3
Riki
Dep. La Coruña 12
Levante
40
30
11
7
12
35
46
-11
Higuaín
Real Madrid
Espanyol
39
30
10
9
11
37
39
-2
Postiga
Real Saragozza 11
Athletic Bilbao
35
30
10
5
15
34
53
-19
Oscar
V Valladolid
10
Valladolid
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Jonas
V Valencia
10
Osasuna
31
30
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Iago Aspas
Celta Vigo
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Granada
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-18
Fàbregas
Barcellona
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Real Saragozza
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-18
Kike Sola
Osasuna
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Dep. La Coruña
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Jorge Molina
Betis Siviglia
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Celta Vigo
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Manucho
V Valladolid
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Maiorca
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-31
Griezmann
Real Sociedad
8
Classifiche aggiornate al 08/04/13
come titolare un impressionante Raphaël Varane, soprannominato “don Limpio” per la pulizia e l’eleganza dei suoi interventi; ha dato un po’ di riposo alle punte e minuti in campionato al promettente Álvaro Morata; ha insistito per avere Diego López e il portiere si è confermato la migliore riserva possibile in attesa del recupero di Casillas. Tutto questo lo ha fatto da separato in casa, parlando più del suo imminente ritorno in Inghilterra che del contratto fino al 2016 con il Real Madrid, che molto probabilmente non onorerà. I segnali positivi sono arrivati dall’inversione di tendenza nei risultati, anche se lo spartiacque è stata la perentoria vittoria del Camp Nou in semifinale di Coppa del Re. È stata figlia di quella vittoria anche la sofferta rimonta dell’Old Trafford: “Abbiamo giocato bene per dieci minuti, non posso esprimere giudizi sull’arbitro ma ammettere che la squadra migliore non
12
| Tabellini nella Sezione Statistiche
ha passato il turno” ha detto lo “Special One”. L’episodio incriminato è stato il cartellino rosso a Nani per un calcio volante ad Arbeloa, valutato da espulsione dall’arbitro turco Cakir. Forti di un uomo in più i merengue hanno ribaltato il punteggio rimediando all’autorete di Sergio Ramos con l’eurogol di Modric (decisivo il cambio di Mourinho) e il marchio del grande ex, Cristiano Ronaldo, preoccupato di non esultare davanti al suo pubblico di una volta. Un gol pesantissimo, anche perché al Bernabeu era finita in parità, con i gol di Welbeck e dello stesso “CR7”. In una settimana, con il doppio successo sui blaugrana e l’impresa dell’Old Trafford, al Real Madrid è cambiata la vita. E se per la Liga la ciurma di Mourinho si è svegliata decisamente troppo tardi, per “la Decima” e la Coppa del Re il discorso resta aperto. I nostri complimenti a Mourinho: quando ci vuole ci vuole. calcio2000
mag 2013
premier League inghiLterra
aVB
TUTTI DIVISI andrè Villas-Boas, un predestinato dal cammino complicato e dal futuro da decifrare…
60 calcio2000 mag 2013
C’
è chi lo considera un predestinato e chi, al contrario, lo crede sopravvalutato; c’è chi lo ha già definito l’erede naturale di José Mourinho e chi, al contrario, lo ha descritto come la nemesi perfetta dello “Special One”; c’è chi lo incensa come l’allenatore del futuro e chi, al contrario, lo vede solo come l’ennesimo integralista tattico della zona e del pressing. Come avrete capito, André Villas-Boas è un uomo che divide. Sarà per il suo percorso quantomeno originale, sarà per le tante similitudini
con l’allenatore che più di chiunque altro ha saputo creare tanta ammirazione quanto disprezzo al proprio riguardo o forse sarà semplicemente perché nella sua ancora breve carriera è stato capace di vere e proprie imprese ma anche di fallimenti clamorosi, fatto sta che il manager portoghese del Tottenham è giunto al primo bivio del suo cammino: diventare il grande allenatore che in tanti si aspettino che diventi oppure restare una fotocopia sbiadita dei grandi del passato e del presente, da Arrigo Sacchi a José Mourinho.
di Andrea Rosati
OWEN DICE BASTA Game over. All’età di 33 anni Michael Owen ha deciso di farla finita con il calcio professionistico. Alla fine della stagione attuale appenderà le scarpe al chiodo, sebbene per la verità negli ultimi tempi di partite ne abbia giocate veramente pochine. Arrivato la scorsa estate al Britannia Stadium, l’ex ragazzo prodigio ha racimolato solo pochi spezzoni nelle gare ufficiali disputate dallo Stoke. Purtroppo per lui, Owen aveva da tempo perso la forma fisica grazie a cui è salito alla ribalta da giovanissimo con il Liverpool e con la nazionale inglese. Proprio con i Tre Leoni segnò un meraviglioso, quanto inutile goal all’Argentina ai mondiali del 1998 che lo consacrò nell’olimpo del football internazionale. Ben 40 in 89 match le marcature realizzate con la rappresentativa inglese nell’arco di dieci anni. Nel 2001, all’apice della sua carriera,
gli inizi Dei grandi allenatori – Sacchi in particolare – Andrè Villas-Boas ha un particolare non da poco, ovvero la fortuna: da adolescente esperto di Football Manager si è ritrovato vicino di casa Sir Bobby Robson, allora allenatore del Porto, e grazie al suo inglese fluente è perfino riuscito a trascinare il tecnico inglese in un dibattito tanto raffinato da finire col farsi assumere nello staff del Club più importante di Portogallo.
si portò a casa il Pallone d’Oro, ultimo suddito della regina a meritare cotanto onore. Con la maglia dei Reds ha vinto tanto, ma non la Premier. Dopo l’esorbitante cifra di 158 goal, nel 2004 si materializzò il passaggio al Real Madrid, dove il nostro eroe, pur partendo quasi sempre dalla panchina, se la cavò abbastanza bene. Il ritorno in Premier nel 2005, al St James’ Park di Newcastle, coincise con l’acuirsi dei problemi di natura fisica che hanno flagellato la seconda parte della sua avventura tra i professionisti. Infortuni che lo hanno tormentato anche dal 2009 al 2012, nel periodo trascorso a sorpresa con il nemico (del Liverpool): il Manchester United. Ora al buon Michelino toccherà fare il pensionato di lusso, visto che da troppo tempo non era più lo spauracchio dei portieri d’oltre Manica.
Quanti saranno i ragazzini di Porto ad essere appassionati di calcio e parlare perfettamente inglese per merito di una nonna vissuta a Stockport? Ammesso ce ne siano svariati, quanti si ritrovano come dirimpettaio una leggenda del calcio? E quanti dei rimanenti riescono a convincere un professionista navigato come Robson a discutere di calcio senza farsi mandare per funghi appena aperta la bocca?
uno solo, André villAs-boAs Per diventare grandi allenatori serve anche una buona dose di una specifica quanto poco nobile parte anatomica del corpo umano e il portoghese ha dimostrato di averne. Bastasse questo! Ci vogliono anche preparazione, tenacia, coraggio e risolutezza – tutte qualità che il 21enne portoghese ha dovuto tirare fuori quando finalmente è arrivata la grande occasione: la Nazionale delle Isole Vergini Britanniche. calcio2000
mag 2013
premier League inghiLterra
SWANSEA, 100 ANNI IN GRAN STILE Appena dieci anni fa lo Swansea si è salvato all’ultima giornata dal clamoroso tonfo nella quinta serie del calcio inglese. Sembra passata un’eternità. Ora gli Swans possono celebrare il loro centenario in grande stile, con il primo trofeo inglese della loro storia in bacheca (dove fanno bella mostra di sé dieci coppe del Galles) e un posto in Europa League già assicurato per il 2013-14. La Coppa di Lega, vinta in scioltezza in finale per 5-0 contro il sorprendente Bradford City (club di quarta serie), è approdata al Liberty Stadium dopo una cavalcata trionfale. Strada facendo lo Swansea ha eliminato grossi calibri quali Liverpool e Chelsea, sempre esprimendo
D’accordo, non è esattamente il Brasile, però essere allenatore di una Nazionale e direttore tecnico dell’intero Paese mentre i coetanei il più delle volte prendono ancora la paghetta dai genitori non è niente male. E soprattutto dimostra che la parola “predestinato” forse non è spesa invano. I risultati non sono un granché e dopo la scoppola rimediata dalle Isole Bermuda (0-9 in trasferta seguito da un 1-5 in casa), l’avventura di Villas-Boas ai Caraibi finisce e il giovane allenatore torna in patria per fare da assistente ad un allenatore rampante ma non troppo simpatico – un tale che si chiama José. All’oMbrA brA di José brA Mourinho Da direttore tecnico di una federazione ad assistente dell’allenatore del Porto in una sorta di ritorno a scuola, il promettente André viene spedito in giro per il mondo a guardare partite, compilare rapporti, osservare giocatori ed elaborare statistiche per Mourinho, seguendo in ogni spostamento l’autoproclamatosi “Special One”. Prima il Porto, poi il Chelsea, infine l’Inter, tre mondi separati geograficamente ma non troppo diversi l’uno dall’altro: fondi pressoché illimitati, presidenti poco pazienti e molto esigenti, tifoserie affamate di trofei e di nuova gloria dopo anni in chiaroscuro. Il giovane André Villas-Boas studia all’ombra di colui “che non è un pirla”, 62 calcio2000 mag 2013
il gioco di qualità voluto da Michael Laudrup. Era dal 1927 che una compagine gallese non trionfava in una competizione dei mai troppo amati cugini inglesi. Allora toccò al Cardiff vincere la FA Cup in finale contro l’Arsenal. Proprio il Cardiff è andato vicino al bis nel 2008 (0-1 contro il Portsmouth) e ha perso solo ai rigori con il Liverpool nella League Cup della stagione passata. I Bluebirds hanno ottime chance di tornare nella massima divisione dopo un’assenza di ben 51 anni. Le rispettive tifoserie stanno già pregustando un derby –tra i più sentiti del Regno Unito – che mai come l’anno prossimo si preannuncia combattuto e soprattutto importante.
gela di freddo osservando un giocatore a Trondheim e il giorno dopo rischia la disidratazione per seguire una partita di coppa d’Africa – una vita che ha ben poco del predestinato. Eppure il portoghese non molla, svolge ogni compito con una precisione maniacale e comincia ad attirare l’attenzione di tanti Club sia in Portogallo che nella vicina Spagna, oltre che in Inghilterra. André Villas-Boas è impaziente di riprendere una carriera interrottasi troppo bruscamente e l’occasione arriva – anche se non è delle più ghiotte: l’Academica decide di affidargli una squadra ultima in classifica, ancora a secco di vittorie e virtualmente già pronta alla retrocessione, l’incarnazione della patata bollente in grado di bruciare la carriera anche dell’allenatore più smaliziato. Villas-Boas accetta e per tanti si condanna automaticamente al fallimento, eppure la missione impossibile si trasforma in un successo. La squadra chiude il campionato all’undicesimo posto e non perde più una sola partita, impressionando per organizzazione, solidità e ripartenze fulminee fatte di scambi stretti e triangolazioni da far girar la testa. Ancora una volta riaffiora il termine “predestinato” e viene coniata una definizione nuova di zecca apposta per lui: “Special Two”. Non a caso, ovviamente, ma esattamente nel momento in cui l’ex assistente di
José Mourinho viene nominato nuovo allenatore del Porto, la squadra che ha reso grande il suo mentore. l’AscesA A nel gothA del cAlcio I paragoni con José Mourinho naturalmente si sprecano, i tifosi e i cronisti non aspettano altro che costruire un nuovo personaggio mediatico sulla falsariga tracciata dallo Special One. André Villas-Boas però è diverso, molto diverso dal suo vate: quasi mai polemico e molto posato, il nuovo allenatore del Porto imposta la squadra con un audace 4-3-3 e marca subito una differenza netta con Mourinho grazie al suo gioco spumeggiante, ultra offensivo e spavaldo. Niente a che vedere con il tatticismo esasperato di Mourinho, anche se i punti in comune tra i due esistono eccome: entrambi attenti al minimo dettaglio, entrambi preparati fino all’esasperazione e soprattutto entrambi vincenti, come prova l’esito della prima (e unica) stagione di André Villas-Boas da allenatore del Porto. I Dragoni chiudono infatti il campionato da imbattuti, portando a casa il titolo nazionale con il quale completano un impressionante poker di trofei grazie ai contemporanei successi in Europa League, Supercoppa e Coppa di Portogallo. Anche gli scettici della prima ora si sono finalmente convinti: André Villas-Boas è un predestinato. La conferma arriva quando Roman Abramovich
decide di spendere quindici milioni di sterline per convincere il Porto a rompere il contratto con Villas-Boas e lasciarlo partire in direzione di Stamford Bridge, dove i tifosi del Chelsea aspettano con impazienza qualcuno in grado di cancellare per sempre il fantasma di José Mourinho. Non ce l’hanno fatta né Felipe Scolari, né Guus Hiddink, né Carlo Ancelotti ma dove hanno fallito loro riuscirà sicuramente lo “Special Two”, o più semplicemente AVB. Stile impeccabile, inglese fluente, gioco spumeggiante – André Villas-Boas è pronto a conquistare l’Inghilterra, l’Europa e il mondo. Forse. lA cAdutA dut dutA Nonostante le ottime premesse, nonostante il talento dei giocatori a disposizione, nonostante il supporto incondi-
zionato offerto sia dal pubblico che da Roman Abramovich, le cose non vanno come previsto. Il problema è che la realtà, a differenza di Football Manager, ha talmente tante variabili che non basta aver passato ore e ore a studiare, prima o poi la buccia di banana ti finisce sotto al piede e non riesci ad evitarla. La personalissima buccia di banana che André Villas-Boas non è riuscito ad evitare ha le sembianze delle figure di spicco dello spogliatoio del Chelsea, quei John Terry, Ashley Cole e Frank Lampard che finiscono in rotta di collisione con il manager portoghese. Una volta messi in disparte quei tre, il manager si ritrova isolato non appena i risultati si rivelano al di sotto delle aspettative e quando i leader indiscussi dello spogliatoio non si spendono in favore del manager, l’esonero è ine-
classifica
marcatori
pt
G
V
N
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GF GS DR
GiOCAtORE SquADRA
Manchester united nited
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Luis Suarez
Liverpool
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Manchester City
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van Persie
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Chelsea
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Gareth Bale
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tottenham t ottenham
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Michu
Swansea City 17
Arsenal
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Benteke
Aston Villa
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Everton
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Demba Ba
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GOL
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Rickie Lambert Southampton
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West Bromwich
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Lukaku
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Swansea City
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Berbatov
Fulham
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Fulham
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Frank Lampard Chelsea
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Rooney
Man.r United
12
West Ham
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Man. City
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Norwich City
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Fellaini
Everton
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Stoke City
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Fletcher
Sunderland
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Aston Villa
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Theo Walcott
Arsenal
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Sunderland
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Olivier Giroud
Arsenal
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Wigan Athletic
31
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Arouna Koné
Wigan Athletic 10
qpR
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Agüero
Man. City
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Reading
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-27
Le Fondre
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Classifiche aggiornate al 9/04/13
| Tabellini nella Sezione Statistiche
vitabile. Ad uno come Roman Abramovich basta pochissimo per perdere la pazienza e inoltre non è certo tipo da seguire i consigli, se poi nessuno si prende la briga di difendere un manager con le spalle al muro ecco che il licenziamento non è che la conseguenza fisiologica di una storia che non è andata come doveva. PredestinAt A o o MeteorA At eteor ? eteorA Immagino siate d’accordo con me quando dico che un finale come questo non è degno di un predestinato – eppure anche nel fallimento si vede di che pasta è fatto un uomo: André Villas-Boas ha pagato care la sua testardaggine, la sua intransigenza e la fiducia cieca nelle proprie idee e per questo merita comunque rispetto perché avrebbe potuto stravolgere i propri metodi per assecondare i senatori e il presidente, conservando il posto e risparmiandosi qualche sberleffo. Ha pagato con l’esonero e chissà, forse ha pure imparato qualcosa, fatto sta che ora André Villas-Boas è ad un bivio che potrebbe essere decisivo per la sua carriera: la seconda occasione si chiama Tottenham Hotspur, una squadra sempre sul punto di entrare nel cortile dei grandi eppure mai capace di compiere il salto di qualità. Nel momento in cui scriviamo AVB sta guidando gli Spurs verso la qualificazione alla prossima Champions League e ha appena eliminato (con inatteso af affanno) l’Inter di Stramaccioni dall’Europa League, mettendo quindi le basi per una stagione di successo. I prossimi anni ci diranno se siamo di fronte ad un allenatore in grado di fare la storia o se avremo semplicemente assistito alla triste rappresentazione di un esperto del calcio virtuale finito a sbattere il muso contro la cruda realtà. Esiste un mondo in cui si può uscire senza salvare, in cui si può iniziare una nuova partita e ricominciare tutto da capo, in cui con un clic si cancellano errori, fallimenti ed esoneri. André Villas-Boas deve dimostrare di essere un grande anche nel mondo reale, altrimenti resterà per sempre “quello di Football Manager”. calcio2000
mag 2013
BundesLiga germania
IL gURU DELLa
BUNDES Carattere e tanto lavoro sul campo, ovvero Jupp heynckes…
64 calcio2000 mag 2013
a
l Bayern Monaco, ma in generale negli ambienti del calcio tedesco, non si fa altro che parlare dell’avvento il prossimo anno sulla panchina bavarese di Pep Guardiola. In molti hanno già dimenticato l’attuale allenatore, il tedesco Jupp Heynckes. Chi lo ha fatto ha commesso un grosso errore. Quando parliamo dell’allenatore classe 1945 originario di Monchengladbach parliamo infatti di un signore che ha fatto la storia del calcio tedesco (e non solo) e che sicuramente merita maggiore rispetto e considerazione. Da giocatore Jupp ha fatto parte del grande Borussia Monchengladbach che ha vinto 4 titoli
in Bundesliga ed una Coppa Uefa (persa anche una finale di Coppa dei Campioni nel 1977 contro il Liverpool). Con la maglia della sua nazionale ha vinto il campionato europeo nel 1972 ed il campionato del mondo nel 1974. Appese le scarpette al chiodo (è stato capocannoniere della Coppa Campioni, 2 volte della Bundesliga ed una volta della Coppa Uefa), comincia con il suo exclub la carriera da allenatore. Nel 1987 arriva la sua prima esperienza sulla panchina del Bayern Monaco: il bilancio è subito positivo, nei 4 anni bavaresi arrivano due vittorie in Bundesliga e due successi in Supercoppa di Germania. Vista la pancia piena, Heynckes decide
di Flavio Sirna
di cambiare aria e trasferirsi in Spagna: col Bilbao però le cose non vanno bene. Motivo per il quale, prima di tornare in terra iberica per guidare il Tenerife, arriva la parentesi all’Eintracht Francoforte. È nel 1997 però che arriva l’apice della sua carriera: il presidente del Real Madrid Lorenzo Sanz lo chiama per guidare il Real Madrid e Jupp non si fa scappare l’occasione di entrare nella storia: arrivano infatti la vittoria in Supercoppa di Spagna (4°posto in campionato) ma soprattutto la conquista della Champions League in finale contro la Juventus di Marcello Lippi. Il successo europeo però non gli vale la conferma (sulla panchina merengues arriva Guus Hiddink): arriva così l’esperienza in un terzo campionato, quello portoghese. La sua permanenza sulla panchina del Benfica è fugace e senza successi. Dopo altri due anni a Bilbao Heynckes decide di tornare in patria, allo Schalke 04. Con la squadra di Gelsenkirchen arrivano due successi nella Coppa Intertoto in
due stagioni. È l’anteprima del ritorno a casa sua, cioè al Borussia Monchengladbach. La sua carriera sembra a molti al tramonto: ma è nell’aprile del 2009 che arriva la svolta. Il Bayern Monaco, che ha da poco esonerato l’olandese Louis Van Gaal, lo chiama in panchina per concludere la stagione. La sua gestione è positiva, ma non gli vale una conferma. Il Leverkusen però si rende conto del bel lavoro svolto e gli offre la panchina delle Aspirine, che guiderà per due stagioni: arriveranno un quarto posto in campionato ed un secondo posto, con annessa qualificazione alla Champions League, dopo aver lottato per il titolo, anche se per poco tempo testa a testa, con il Borussia Dortmund. Questi risultati convincono il Bayern Monaco che è lui l’uomo giusto per far tornare grandi i bavaresi. Firma un contratto per due stagioni a 5,2 milioni di euro l’anno. Nel 2013-2014 però sulla panchina siederà Pep Guardiola. E che ne sarà di Jupp? In molti lo consideravano, visti i
suoi 67 anni, come prossimo alla pensione ed al riposo. Il diretto interessato però, che in passato aveva paventato questa ipotesi, sembra aver cambiato radicalmente idea. Ed ha spiegato anche il perchè ai microfoni della stampa tedesca: “Se penso che Konrad Adenauer ha mantenuto la carica di cancelliere fino all’età di 87 anni e che il nuovo Papa ne ha già 76, dico che a 67 anni posso ancora fare qualcosa di buono. Non farò ancora il dirigente del Bayern Monaco come mi è stato proposto, dirò solo a fine stagione quello che sarà il mio futuro”. Il Bayern, sicuramente per riconoscenza nei confronti del lavoro svolto, gli ha infatti proposto, come ha confermato lo stesso Rumenigge, un ruolo da manager: “Jupp sta facendo un lavoro fantastico, è uno dei migliori allenatori d’Europa. Gli abbiamo proposto di rimanere al Bayern anche dopo l’estate. In Spagna è normale avere un manager di peso accanto all’allenatore”. Chissà quindi che Heynckes non possa decidecalcio2000
mag 2013
BundesLiga germania re di accettare un’altra importante sfida (in molti danno per certo un ritorno allo Schalke 04, che ha già guidato per due stagioni), l’ennesima della sua carriera. Di sicuro il tedesco, come dimostra il suo palmares, ha tutte le carte in regola per poter guidare ancora una squadra sino ai massimi livelli. E chissà che il Bayern non possa pentirsi un giorno di aver congedato, per la terza volta troppo in fretta, l’allenatore tedesco... guArdiolA, niente big in Arrivo. e forse quAlcuno Potrebbe PArtire... Il nuovo tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola sta già chiaramente preparando la prossima stagione, 2013-2014. Ma, perlomeno a detta del presidente onorario Franz Beckenbauer, lo dovrà fare senza la lista della spesa che molti ipotizzano abbia già presentato alla dirigenza: “Credo che abbiamo a disposizione una rosa veramente forte, Guardiola ha intenzione di valorizzare quelli che sono già qui, non sarà necessario effettuare dei nuovi acquisti. Ripeto, non ci sarà l’arrivo di nuovi campioni. In questo
classifica G
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GF GS DR
GiOCAtORE SquADRA
Bayern Monaco
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Lewandowski
B. Dortmund
Borussia Dortmund
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Kießling
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Bayer Leverkusen
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Mandžukic
B. Monaco
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Schalke 04
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Meier
E.Francoforte
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Friburgo
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Ádám Szalai
Magonza
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E.Francoforte
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Thomas Müller Bayern Monaco12
B. M'Gladbach
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Vedad Ibisevic Stoccarda V
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Marco Reus
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Norimberga
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Rudnevs
Amburgo
Amburgo
38
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Aaron Hunt
Werder Brema 10
Wolfsburg
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Diouf
Hannover
Stoccarda
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46
-17
Schürrle
B. Leverkusen 9
Werder Brema
31
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8
7
13
43
54
-11
Son
Amburgo
Fortuna Düsseldorf
29
28
7
8
13
33
43
-10
Blaszczykowski B. Dortmund
9
Augsburg
24
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5
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14
25
44
-19
Huszti
Hannover
9
Hoffenheim
23
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6
5
17
33
52
-19
Stefan Aigner
E.Francoforte
9
Greuther Fürth
15
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2
9
17
18
46
-28
Mölders
Augsburg
9
Classifiche aggiornate al 08/04/13
Per Guardiola non sarà facile acquistare fuori classe, Lewandowski in primis
66 calcio2000 mag 2013
marcatori
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GOL 21
11
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9
| Tabellini nella Sezione Statistiche
modo inciteremmo le altre squadre a chiudersi ancora di più quando giocano contro di noi. Non acquisteremo, ripeto, nessun top player alla Messi. Neymar? Potrebbe essere una possibilità, ma di certo sicuramente dopo il mondiale del 2014. Heung Mi-Son? Lo considero un giocatore super non solo perchè riesce a segnare con continuità ma anche perchè è molto veloce e dinamico, si muove bene in campo. E poi le segnature che riesce a realizzare sono veramente belle”. Pep può però stare tranquillo, nessun big lascerà la Baviera, parola di Hoeness: “Robben, Kroos e Muller resteranno sicuramente al Bayern Monaco, non c’è nessuna intenzione di lasciarli andare via. Non capisco il motivo per il quale Hitzfield (ex-allenatore bavarese) abbia detto una cosa del genere”. L’olandese ex-Chelsea e Real Madrid ha voluto confermare il suo intendimento: “Io ho ancora due anni di contratto, la prossima stagione con Guardiola inizia una nuova era e io non vedo l’ora”. Nessun dubbio nemmeno sulla permanenza di Bastian
Schweinsteiger: “L’arrivo di Guardiola sulla panchina della nostra squadra la prossima stagione rappresenta un motivo d’orgoglio che fa capire la forza e l’appeal del nostro club in tutto il mondo. Spero che questo possa servire per tentare di alzare un giorno la Champions League. Per quanto mi riguarda preferisco vincere tanti trofei che essere considerato un grande giocatore individuale ma che ha vinto poco a livello di squadra”. L’unico dubbio riguarda Mario Gomez: relegato in panchina a causa del suo infortunio alla caviglia prima e dell’esplosione di Mandzukic dopo, il tedesco non è sicuro di prolungare la sua permanenza col Bayern: “È vero che sto giocando poco, ma le scelte le fa l’allenatore e in questo momento gli stanno dando ragione. Detto questo, è chiaro che io voglio sempre giocare. Sono consapevole di essere un giocatore importante e che le mie qualità possono servire alla squadra per aumentare le chance di vittoria. Forse oggi mi prenderei un po’ più di tempo prima di firmare il prolungamento. Guardiola? Qualche anno fa il suo Barça mi contattò, ma preferii restare al Bayern. Credo che prima di tutto bisognerà vedere che tipo di giocatori avrà a sua disposizione e poi si potrà capire che gioco vorrà fare e se Gomez potrà essere utile. Certo, se venisse Messi che segna e fa segnare chiunque, penso che non ci sarebbe bisogno non solo di Gomez ma di nessun altro attaccante per la prossima stagione. Serie A? Klose mi ha detto che la serie A è molto difficile, ma allo stesso tempo molto stimolante per gli attaccanti, visto che devono affrontare un sistema di gioco molto più tattico e difensivista di quello che abbiamo in Germania. Però sul mio futuro non sono io a decidere, ma altri e quindi per ora resto a Monaco”. Tra coloro che potrebbero prendere il suo posto c’è il polacco Lewandowski. Il Dt del Dortmund però ha escluso che l’eventuale operazione sarà a buon mercato: “Una cosa è certa, Lewandowski non si muoverà per nessun motivo a buon mercato dal Borussia Dortmund. Motivo per il quale resterà con noi sino al giugno del 2014, giorno di scadenza del suo contratto, se non dovessero presentarsi delle offerte
Altro che pensione, Heynckes vuole continuare a sedere su una panchina di calcio
adeguate”. Dell’avvento di Guardiola ha parlato anche un ex-Bayern come Luca Toni: “Pep mi ha chiamato e mi ha chiesto come mi sono trovato ai miei tempi a Monaco e come era il club. In quel momento ho capito che era diretto al Bayern. È un club fantastico e la decisione di Guardiola di andarci è stata ottima sia per lui che per la società. Il Bayern adesso ha uno dei migliori allenatori al mondo e penso che Pep potrà trasformare la squadra nella migliore in Europa nel giro di pochi anni”. Ha qualche dubbio al riguardo invece Michael Ballack: “Secondo me c’è stata una mancanza di rispetto nei confronti di Heynckes. La stampa si sta concentrando su Guardiola e non sta elogiando a dovere il lavoro fantastico dell’attuale tecnico. Heynckes sta gestendo la situazione con dignità incredibile perché non è facile dover fare sempre i conti con chi gli parla di Guar Guardiola. Sta motivando benissimo la squadra come se non dovesse andare via a fine stagione. Il Bayern sta giocando un calcio fantastico, per cui sarà dura anche per Guardiola fare meglio di Heynckes”. Werder, At A MosferA osfer cAldA osferA in AllenAMento. drA r xler e gotze verso rA l’Addio AllA bundesligA L’atmosfera è parecchio calda, al Werder Brema, protagonista dell’ennesima annata deludente, lontanissimo dall’Eu-
ropa e, anzi, impelagato nella lotta per non retrocedere. E così può accadere che in allenamento i nervi saltino. È accaduto a due ex giocatori della Serie A: Sokratis Papasthatopoulos e Marko Arnautovic. Greco ex Milan e Genoa il primo, austriaco ex interista il secondo, i due si sono presi a male parole e poi sono venuti alle mani dopo un contrasto. A separarli sono intervenuti alcuni compagni e pure il tecnico Schaaf. Proprio l’allenatore ha poi minimizzato il fatto alla stampa: “Si è trattato soltanto di un momento di nervosismo, i due fuori dal campo sono amici”. Figuriamoci cosa sarebbe successo se Sokratis e Arnautovic non si potessero vedere. Come detto, entrambi hanno un passato nel campionato italiano: il greco ha vinto un campionato nel Milan, l’austriaco la Champions League del 2009/10 con l’Inter. Ma tutti e due hanno avuto una partecipazione marginale nelle conquiste delle rispettive squadre. Non ha alcuna intenzione di arrivare in Italia, almeno per il momento, il talento dello Schalke 04 Julian Draxler: “Il campionato italiano sarebbe interessante da affrontare, ma io preferisco di gran lunga il calcio spagnolo. Per me nella Liga si pratica il calcio più bello d’Europa. Non voglio escludere nulla sul mio futuro, ho un contratto che mi lega allo Schalke 04 fino al 2016 e terrò in considerazione anche l’idea di restare in Germania. Anche se sono molto attratto dall’idea di andare all’estero per conoscere una nuova lingua”. Di diverso avviso invece l’altra stella della squadra, l’olandese Huntelaar. Il suo contratto è in scadenza nel 2015, e sembra intenzionato a rinnovarlo: “La probabilità che io resti allo Schalke oltre al termine dell’attuale contratto, quando avrò 32 anni, con la firma di un nuovo contratto è molto alta. Terminare la carriera in questo club è un’eventualità che sto valutando con molta attenzione”. Tra coloro che potrebbero lasciare presto la Bundesliga c’è anche il talento del Borussia Dortmund Mario Gotze: “Club come Real Madrid, Barcellona e Manchester United sono molto affascinanti, in queste squadre hai la possibilità di crescere e migliorare”. calcio2000
mag 2013
Ligue 1 FranCia
gaLLETTI
IN CRESCITa CRESCIT nonostante il k.o. con la spagna, la nuova Francia, giovane e baldanzosa, piace parecchio…
68 calcio2000 mag 2013
C
i sono goal che cambiano la storia di una partita, altri che riescono a stravolgere la storia di un club o persino quella di una Nazione. Cosa sarebbe successo se Fabio Grosso non avesse trovato il goal in quello storico Germania-Italia del 2006? Come sarebbe cambiata la storia – sportiva e non solo – dell’Argentina se la ‘mano de Dios’ di Maradona non si fosse tramutata in goal? La zampata di Pedro non sembra avere lo stesso peso specifico, ma potrebbe costare caro alla Francia di Didier
Deschamps che, sconfitta in casa dalla Spagna Campione del Mondo, sarà costretta – salvo clamorosi colpi di scena – ad attraversare l’anticamera dei playoff prima di approdare ai Campionati del Mondo in programma in Brasile l’estate prossima. E dire che ai transalpini sarebbe bastato un pareggio per mettere una seria ipoteca sul primo posto del Gruppo I di qualificazione. Ed invece, proprio quella zampata di Pedro, è costata il sorpasso da parte degli spagnoli. Inevitabile il commento amaro di Didier Deschamps nel dopogara: “La Spagna
di Renato Maisani
ha avuto un possesso palla maggiore, ma questo ce lo aspettavamo. Noi, però, abbiamo avuto più occasioni di loro ed è lì che abbiamo sbagliato. Abbiamo difeso e combattuto bene, ma siamo tornati a casa con un risultato deludente. Anche in 10 uomini siamo stati pericolosi contro un avversario del quale non va dimenticato lo spessore. Purtroppo non siamo stati neanche fortunati”. lA “giovine” frA fr nciA Nonostante la sconfitta rimediata allo Stade de France contro le ‘Furie Rosse’, sono parecchi i segnali positivi arrivati a Deschamps dai suoi ‘galletti’. La Francia è infatti una delle Nazionali più ‘giovani’ tra le ‘top’ e riuscire a ben figurare contro i più forti del Mondo, dopo aver già strappato un pari in terra iberica, non è cosa da poco. Segnali confortanti ‘Didì’ li ha ricevuti da Paul
Pogba. Lo juventino, chiamato ad esordire nel match vinto per 3-1 contro la Georgia, è stato confermato sin dal primo minuto anche contro gli spagnoli ed ha sfoderato una prestazione superba nonostante dall’altra parte la ‘linea rossa’ fosse composta da avversari del calibro di Xabi Alonso, Xavi ed Iniesta. Pogba ha poi guastato, anche se non del tutto, la sua prestazione, facendosi espellere al minuto 78 beccandosi due cartellini gialli nell’arco di pochi secondi: il primo per un intervento scomposto su Xabi Alonso, il secondo per un fallo su Xavi. Ciononostante, la prova dello juventino è stata giudicata positivamente così come quella dell’altro ‘enfant prodige’ Raphael Varane, centrale del Real Madrid che all’età di 20 anni è già considerato uno dei più af affidabili difensori europei. E’ davvero una squadra giovane quella transalpina,
che all’esperienza di Evra, Ribery e Benzema, affianca un team di atleti in rampa di lancio e destinati a diventare grandi, in tutto e per tutto. La compagine di Didier Deschamps appare decisamente più concreta rispetto a quella che, guidata da Laurent Blanc, disputò un Europeo tutt’altro che eccezionale. Le trame di passaggi orizzontali volute dall’ex tecnico dei girondini risultarono poco incisive, mentre la velocità voluta da Deschamps con le rapide ripartenze dei suoi sembrano decisamente più idonee a far male. E’ chiaro, questa Francia deve ancora crescere e le lacune non le mancano, ma il c.t. transalpino ha già dimostrato in passato di saper correggere con cura gli errori e la giovane età della maggior parte dei suoi atleti non potrà che rappresentare, alla lunga, un vantaggio. Il gruppo appare molto più coeso rispetto al recente passato costelcalcio2000
mag 2013
Ligue 1 FranCia lato da episodi poco edificanti, liti e ammutinamenti e Deschamps sembra aver trovato il giusto equilibrio, in campo e nello spogliatoio. Continuando così, non potrà far altro che migliorare e riportare la Francia tra le big d’Europa e del Mondo, come già accaduto quando – con la fascia da capitano al braccio – sollevò la Coppa del Mondo a Parigi. PogbA, croce e deliziA Nonostante il cartellino rosso rimediato nel finale, Pogba ha già conquistato i cuori di sostenitori e addetti ai lavori francesi, che hanno applaudito le brillanti prestazioni del centrocampista juventino. “Una prestazione da veterano”, ha sentenziato ‘Le Parisien’, “Ha delle qualità impressionanti”, ha ribadito ‘L’Equipe’. Giudizi familiari a noi italiani che, settimanalmente, vediamo all’opera il giovane che la Juventus ha strappato
Pogba è già considerato l’uomo in più della nuova Francia di Deschamps
classifica
marcatori
pt
G
V
N
p
GF GS DR
GiOCAtORE SquADRA
pSG
64
31
19
7
5
56
20
Ibrahimovic
PSG
26
Marsiglia
57
31
17
6
8
36
32
4
Aubameyang
Saint-Etienne
17
Saint-Etienne
53
31
14
11
6
51
25
26
Cvitanich
Nizza
13
Lione
53
31
15
8
8
49
33
16
Gomis
Lione
13
Lille
52
31
14
10
7
48
31
17
Aliadière
Lorient
12
Nizza
51
31
14
9
8
45
37
8
Payet
Lille
11
Montpellier
48
31
14
6
11
47
37
10
Modeste
Bastia
11
Lorient
44
31
11
11
9
48
50
-2
Gignac
Marsiglia
11
Bordeaux
43
31
10
13
8
29
26
3
Ben Yedder
T Tolosa
11
Stade Rennais
42
31
12
6
13
41
43
-2
Alessandrini
Rennes
10
toulouse t oulouse
41
31
10
11
10
39
38
1
Brandão
Saint-Etienne
10
Bastia
39
31
11
6
14
42
56
-14
Ben Basat
T Tolosa
10
Valenciennes V alenciennes
36
31
9
9
13
41
48
-7
Feret
Rennes
9
Ajaccio
34
31
8
12
11
32
40
-8
Belhanda
Montpellier
9
Stade de Reims
34
31
8
10
13
29
37
-8
Courtet
Stade di Reims 9
Sochaux
32
31
8
8
15
32
47
-15
Thauvin
Bastia
9
Evian
31
31
7
10
14
34
44
-10
Khlifa
Évian
9
Nancy-Lorraine
30
31
7
9
15
29
47
-18
Erding
Rennes
9
Stade Brestois
29
31
8
5
18
29
48
-19
Camara
Montpellier
9
troyes
25
31
4
13
14
36
54
-18
Nivet
Troyes
9
Classifiche aggiornate al 08/04/13
70 calcio2000 mag 2013
36
| Tabellini nella Sezione Statistiche
GOL
al Manchester United, ma meno noto al pubblico francese che ne ha perso le tracce nel 2009 quando, ancora 16enne, lasciò il Le Havre per trasferirsi in Inghilterra. Ancor prima di vederlo alla prova contro la Spagna, Deschamps aveva incensato Pogba: “Ha fatto bene contro la Georgia e ha tutto il diritto di giocare anche contro la Spagna”. Questo, poi, il commento del c.t. dopo il match contro gli spagnoli: “Non è più una scommessa, anzi, è un giocatore che crescerà con noi. Contro la Spagna ha ricevuto due cartellini severi ed era solo alla terza presenza contro il centrocampo di veterani della Spagna”. Più promosso di così… Lo stesso Pogba, infine, ha commentato con soddisfazione i suoi primi minuti con addosso la maglia dei ‘Bleus’, recriminando però sul cartellino rosso mostratogli dall’arbitro Kassai: “Sono deluso dal risultato e dal cartellino rosso. L’espulsione è stata esagerata e credo che meritassimo la vittoria o di portare a casa almeno un punto. Ma questo è il calcio e dobbiamo imparare da queste sconfitte. Non concordo però con l’arbitro sulla mia espulsione, è stata una decisione sbagliata che però mi spetta accettare. E’ questo il calcio…”
quAli scenAri Per i ‘gAlletti’? Nonostante l’ottima impressione destata nel match perso contro la Francia, la gara dello Stade de France non ha certo lasciato ai ‘galletti’ motivi per sorridere. La qualificazione, come detto in apertura, sembrava ormai alla portata di Ribery e compagni che invece, verosimilmente, saranno costretti a passare dai playoff per staccare il pass per Brasile 2014. La Spagna, infatti, guida la classifica con un punto di vantaggio sui ragazzi di Deschamps e difficilmente perderà terreno nelle 3 gare rimanenti contro Finlandia (in trasferta), Bielorussia e Georgia (in casa), mentre la Francia dovrà prima affrontare due match fuori casa (proprio contro Georgia e Bielorussia) e poi chiuderà in casa contro la Finlandia. Calendario più difficile, un punto da recuperare, una gara in più in trasferta ed organico inferiore: insomma, riuscire a sopravanzare le ‘Furie Rosse’ è davvero utopistico. La Francia, dunque, come regolamento impone, sarà costretta a passare attraverso i playoff dove, però, potrebbe ritrovarsi avversarie meno morbide di quanto si possa immaginare: allo stato attuale, infatti, persino Croazia, Repubblica Ceca, Svezia, Romania (o Turchia), Norvegia, Portogallo e Grecia potrebbero comporre, nella peggiore delle ipotesi, il quadro degli spareggi.
Difficilmente tornerà in Nazionale ma Abidal, la sua finale, l’ha vinta ancora una volta
ABIDAL, UN’ALTRA VITTORIA Difficilmente Eric Abidal tornerà a far parte della Nazionale francese, ma tenuto conto dei ‘miracoli’ ai quali il difensore transalpino ha abituato tutti, non ci sarebbe poi da sorprendersi più di tanto. Operato al fegato nel marzo del 2011 dopo la scoperta della presenza di un tumore, Abidal era già riuscito a tornare in campo meno di due mesi dopo, giusto in tempo per alzare al cielo la Champions League vinta dal Barcellona contro il Manchester United. Quando tutto sembra ormai alle spalle, però, un altro tremendo stop: nel marzo del 2012, proprio ad un anno dalla delicata operazione, Abidal è costretto a fermarsi di nuovo: stavolta il fegato va trapiantato. L’epatologo del giocatore non ha dubbi: Abidal non potrà mai più tornare a giocare a calcio. Eric, però, non molla. Meno di un mese dopo si sottopone ad un altro lunghissimo e delicato intervento, “accogliendo” il fegato donatogli dal cugino e, non appena riceve il via libera, riprende ad allenarsi con un solo obiettivo: quello di tornare a giocare! Il Barcellona, anche stavolta, non lo ha abbandonato, inserendolo persino nella lista Uefa per la Champions League, augurandosi di poterlo nuovamente vedere sollevare la Coppa, come già accaduto, sempre a Wembley, due anni prima quando Puyol gli lasciò l’onore di sollevare la coppa dalle grandi orecchie con tanto di fascia da capitano al braccio. Abidal, però, il suo personalissimo trofeo l’ha già conquistato di nuovo nel momento in cui gli è stato comunicato di essere stato inserito, di nuovo e finalmente, nell’elenco dei convocati per l’impegno del Barcellona sul campo del Celta Vigo. Un’altra, straordinaria, vittoria.
eliMinAzione, un’ontA ont ontA già subitA subitA 20 Anni fA f Tutt’altro che agevole sarebbe, dunque, T riuscire ad approdare in Brasile passando per i play-off. La Francia, che non resta esclusa da una competizione ‘top’ dai lontani Mondiali americani del 1994, ha sempre perso parte ai successivi 4 Mondiali e ai 5 Europei post Usa-94. Rimanere fuori, dunque, significherebbe regredire: l’ultima cosa della quale ha bisogno un progetto in cantiere. Fallire, non centrando la qualificazione ai Mondiali, coinciderebbe con l’inevitabile stop del progetto che, gioco forza, dovrebbe essere riavviato da zero, con un nuovo condottiero e nuove linee guida. Senza tenere in considerazione il fatto che mancare l’appuntamento col Mondiale da tutti più atteso, sarebbe già di per sé un incubo, indipendentemente dalle conseguenze che ne deriverebbero. La mancata partecipazione ad Usa ’94, seguita alla clamorosa assenza ai Mondiali di Italia ’90, fu infatti il punto più basso della storia calcistica della Francia, reduce dai fasti dell’era Platini ed improvvisamente caduta nello sconforto. E dire
che, in quell’occasione, la squadra guidata da Gerard Houllier era tutt’altro che di second’ordine. Proprio quell’indimenticata notte del novembre ’93, quando i ‘galletti’ cedettero il passo alla Bulgaria, la formazione dei francesi era stracolma di stelle: Lama, Desailly, Blanc, Roche, Petit, Le Guen, Deschamps, Pedros, Sauzee, Papin e Cantona, recitano i giornali di allora. Con un certo David Ginola seduto in panchina. Una Super Francia, dunque, che fu spazzata via dai goal di Penev e Kostadinov, all’epoca due veri e propri ‘Carneadi’. 20 anni dopo, una Francia sicuramente meno stellare, vuole evitare di rivivere un altro incubo simile a quello datato 1993 e Didier Deschamps, proprio uno di coloro i quali quella sera, in mezzo al campo, c’era, farà il possibile affinché non accada di nuovo. Il sorteggio dei gironi di qualificazione non era stato benevolo con la Francia, inserita nello stesso girone della Spagna, ma adesso è inevitabile avere qualche rimpianto per aver sprecato il match-ball contro gli iberici. E non riuscire a centrare la qualificazione non farebbe altro che esasperare proprio tali rimpianti. calcio2000
mag 2013
interVista a graFite di Fabrizio Ponciroli
La L a zampa zampaT Ta Ta
DEL gRa R FITE
N
el 2011, a 32 anni, Grafite ha deciso di lasciare l’Europa e, in particolare, la Bundesliga, per volare negli Emirati Arabi, nelle fila dell’AlAhli. Una scelta di vita, un cambio epocale. Calcio2000 lo ha incontrato per capire le motivazioni di tale decisione e per fare un excursus sulla carriera di un attaccante dal gol facile e dal talento smisurato (calciatore tedesco dell’anno nel 2009). Grafite viene dalla grande scuola del San Paolo, cosa pensa del prossimo avvento europeo di Lucas? La Ligue 1 è il posto giusto per lui?
dopo l’exploit in Bundesliga, grafite vola negli emirati
calcio2000
mag 2013
“Lucas è un gran giocatore con un talento immenso. È molto giovane quindi è un grande potenziale. È arrivato in un ottimo club quindi sono certo che con il tempo riuscirà a maturare e a dimostrare di essere un grandissimo giocatore”. Barzagli è stato suo compagno al Wolfsburg. Avrebbe mai pensato che alla Juventus potesse diventare così importante? “Barzagli è un campione. Un ottimo difensore ed è stato un piacere giocare con lui con la maglia del Wolfsburg. La Juve è una squadra importante e quest’anno potrebbe raggiungere otti-
UN SUPER CANNONIERE Classe 1979, Grafite è sempre stato un attaccante di razza. Dopo tanta gavetta nei campionati minori brasiliani, si fa conoscere al grande calcio con la casacca del San Paolo. Con la Tricolor vince la Coppa Libertadores e il Mondiale del Club nel 2005. Il Le Mans lo nota e lo porta in Ligue1. Dopo una stagione e mezza in Francia, nel 2007, passa al Wolfsburg. Dopo un’annata di ambientamento (in cui segna comunque 11 reti), nella stagione 2008/09 esplode, vincendo il titolo della Bundes da autentico protagonista (viene eletto miglior calciatore dell’anno e vince anche la classifica cannonieri con 28 reti in 25 gare). Dopo alt altri due anni in Germania, nel 2011 passa all’Al Ahli dove continua a segnare gol a grappoli (35 gol all’attivo in 38 gare nella UAE Pro League). Quando nasci con il dna del cannoniere, non smetti mai di segnare, in qualsiasi parte del mondo tu decida di giocare…
mi traguardi sia in Champions League che nel campionato italiano”. Che ricordi ha della sua esperienza nel calcio europeo e in Germania in particolare? “La Bundesliga è speciale, secondo me il miglior campionato europeo: grandi stadi, tifoseria calda, un’atmosfera elettrizzante per ogni giocatore. Mi manca tanto giocare lì. Lo stile di gioco si sta sviluppando molto e nella direzione di affascinante sempre più fan. Lì sono stato bene e porterò sempre con me i bei ricordi trascorsi con il Wolfsburg”. Cosa pensa del licenziamento di Magath da parte del suo ex club tedesco? “Per me Magath è un buon allenatore. Non ho mai avuto problemi con lui ed anzi insieme abbiamo ottenuto diversi successi. So anche che non è una persona facile e che alcuni giocatori possono aver avuto dei problemi con lui. Ad ogni modo gli auguro tanta fortuna per il suo prossimo impegno”. Il Brasile e il Mondiale: problemi sia organizzativi (ritardi nell’ultimare gli stadi) che con la Selecao (esonero di Menezes). Come si presenterà la nazionale alla prossima Coppa del Mondo? “Non sono preoccupato dagli stadi. Molti sono già stati completati e gli altri sono certo saranno ultimati in tempo. Per quanto riguarda la nazionale non siamo nel nostro miglior momento. Spero che Scolari riesca a farci lavorare bene, sappiamo tutti che si tratta di un processo lungo e tutti lavoriamo per ottenere il successo”.
Dove può arrivare Neymar? Deve venire necessariamente in Europa per fare il salto di qualità definitivo? “Neymar è un grandissimo giocatore. Sicuramente verrà in Europa a giocare. Sicuramente deve migliorare ancora il suo stile, lo dico perché il modo di giocare in Brasile è molto diverso da quello europeo ma giocare in Europa lo renderà un giocatore migliore”. Cosa ne pensa del ritorno di Ronaldinho a buoni livelli in Brasile? La Selecao può ancora contare su di lui? “Ronaldinho ha giocato un’ottima stagione lo scorso anno. Sono felice che sia tornato a grandi livelli. Sono sicuro che se continuerà così sarà di grande aiuto anche alla nazionale”. Grafite gioca negli Emirati, qual è l’opinione che si ha lì sul nostro Walter Zenga come allenatore? “Zenga è stato un portiere fantastico ed è anche un bravo allenatore. Tutte le volte che giochiamo contro la sua squadra è sempre difficile. Lui incarna il calcio italiano che io ammiro”. Mai stato vicino al campionato italiano? Le piacerebbe giocarci? “Sarebbe un piacere e un onore giocare in Italia. La Serie A è un grande campionato con club molto forti. Sfortunatamente non ho avuto l’occasione per giocarci”. C’è una squadra o un calciatore della Serie A che ha apprezzato o apprezza oggi? “Squadre come Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli sono al top. E per quanto riguarda i giocatori mi piace molto Balotelli, ha un talento immenso”.
Capocannoniere della Bundes nel 2008-09, ha vinto un titolo in Germania con il Wolfsburg
Come si spiega il fallimento di Diego alla Juve? Ha avuto modo di parlarne con lui? “Ho giocato insieme a Diego al Wolfsburg per un anno. Mi spiace molto che la sua avventura italiana non sia stata all’altezza. Forse il sistema di gioco della Juventus non era pronto per un giocatore come Diego e viceversa”. Negli Emirati Arabi ora c’è Mascara che sta facendo faville, che impressione le ha fatto? “Sono molto molto contento che giochi negli Emirati Arabi. Lui è un grande e il suo talento aiuterà questo Paese a crescere”. calcio2000
mag 2013
28ª GIORNATA – 10 MARzO 2013 AtAlAntA-PescArA 2-1 (1-1) Data: 10-03-2013 – Ore: 12.30 AtA At tAlAntA nt (4-4-2): Consigli 6; ntA Raimondi 6, Stendardo 6, Lucchini 6, Del Grosso 6; Giorgi 6 (14’ st Brienza 6), Radovanovic 5,5 (32’ st Cazzola ng), Biondini 6,5, Bonaventura 6,5; Denis 7, Livaja 5,5 (26’ st De Luca 5,5). Allenatore: Colantuono 6,5. PescArA (4-3-3): Pelizzoli 6; Zanon 5, Krøldrup 6 (27’ st Bianchi Arce ng), Bocchetti 6, Cosic 5,5; Blasi 6, Cascione 6, D’Agostino 7 (1’ st Togni 6); Weiss 6 (17’ st Celik 5,5), Vukusic 6, Sculli 6. Allenatore: Bucchi 6. ArbitrO: Celi di Bari 5,5. reti: 24’ pt D’Agostino (P), 34’ Denis (A) rig.; 22’ st Denis (A). recuPerO: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). AmmOniti: Stendardo, Biondini, Bonaventura, De Luca (A); D’Agostino, Sculli (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 16.238.
cAgliAri-sAmPDOriA 3-1 (1-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 15.00 cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 6 (1’ st Avramov 6); Perico 6, Rossettini 6, Astori 7, Murru 7; Dessena 6,5, Nainggolan 6,5, Ekdal 6,5; Cossu 7 (27’ st Cabrera 6); Thiago Ribeiro 6,5, Ibarbo 8 (29’ st Pinilla 6). Allenatore: Pulga-Lopez 7. sAmPDOriA (3-5-2): Romero 6; Rossini 5, Palombo 5,5, Costa 5; De Silvestri 6, Poli 5,5, Maresca 5 (9’ st Munari 5,5), Obiang 5, Estigarribia 5 (9’ st Soriano 5); Eder 6, Icardi 5 (19’ st Maxi Lopez 6). Allenatore: Rossi 5. ArbitrO: Massa di Imperia 6,5. reti: 18’ pt Ibarbo (C); 7’ e 27’ st Ibarbo (C), 46’ Maxi Lopez (S) rig. recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Nainggolan (C); Obiang (S). esPulsi: 45’ st Rossettini (C). sPettA ettAt ettA AtOri: gara giocata a porte chiuse.
chievO-nAPOli 2-0 (2-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 15.00 chievO (3-5-2): Puggioni 8; Andreolli 7, Dainelli 6,5, Cesar 7; Frey 7, Cofie 7, Rigoni L. 7, Hetemaj 7, Drame 7,5 (28’ st Jokic 6); Paloschi 6,5 (37’ st Pellissier ng), Thereau 7 (12’ st Luciano 6). Allenatore: Corini 7. nAPOli (3-4-1-2): De Sanctis 5; Campagnaro 6, Rolando 5, Gamberini 5 (1’ st Dzemaili 5); Maggio 5, Behrami 6, Inler 4,5 (12’ st Armero 5), Zuñiga 5 (19’ st Pandev 5); Hamsik 5; Insigne L. 5, Cavani 4,5. Allenatore: Mazzarri 5. ArbitrO: Rocchi di Firenze 7. reti: 12’ pt Drame, 43’ Thereau. recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Andreolli, Dainelli (C); Dzemaili (N). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 13.000 circa.
genOA-milAn 0-2 (0-1) Data: 8-03-2013 – Ore: 20.45 genOA (3-5-1-1): Frey 6; Granqvist 6,5 (32’ st Jankovic ng), Portanova 5,5, Moretti 6; Cassani 6 (22’ st Immobile 5), Bovo 6 (24’ st Jorquera 6), Tozser 6, Vargas 6, Antonelli 6; Bertolacci 6; Borriello 6. Allenatore: Ballardini 6. milAn (4-3-3): Abbiati 7; De Sciglio 6,5, Zapata 6,5, Mexes 6 (1’ st Yepes 6), Constant 5,5; Flamini 6,5, Montolivo 6, Muntari 6; Niang 5,5, Pazzini 7 (25’ pt Balotelli 6,5), El Shaarawy 6 (23’ st Abate 6). Allenatore: Allegri 6,5. ArbitrO: Damato di Barletta 4. reti: 22’ pt Pazzini; 15’ st Balotelli. recuPerO: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AmmOniti: Portanova, Bovo, Antonelli (G); Constant, Flamini, Balotelli (M). esPulsi: 20’ st Constant (M). sPettA ettAt ettA AtOri: 21.584.
inter-bOlOgnA 0-1 (0-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 20.45 inter (4-4-1-1): Carrizo 6; Zanetti 6, Ranocchia 6, Juan Jesus 5, Pereira 5; Schelotto 5 (20’ st Cambiasso 6), Gargano 4,5, Stankovic 5,5 (10’ st Kovacic 6), Benassi 5 (1’ st Cassano 6); Guarín 5; Palacio 5. Allenatore: Stramaccioni 5. bOlOgnA (4-2-3-1): Curci 7; Garics 7, Sorensen 6,5 (1’ st Naldo 6,5), Antonsson 7, Morleo 7; Taider 6,5, Perez 7 (33’ st Guarente ng); Christodoulopoulos 6, Diamanti 7, Gabbiadini 6; Gilardino 7 (15’ st Krhin 6,5). Allenatore: Pioli 7. ArbitrO: Calvarese di Teramo 6. reti: 12’ st Gilardino. recuPerO: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AmmOniti: Juan Jesus, Stankovic (I); Naldo, Gabbiadini (B). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 39.117.
Juventus-cAtAniA 1-0 (0-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 15.00 Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 6; Lichtsteiner 5, Pogba 7,5, Pirlo 5, Marchisio 5, Asamoah 5 (29’ st Giaccherini 7); Vucinic 6 (32’ st Quagliarella 5,5), Giovinco 5 (21’ st Matri 6). Allenatore: Conte 6,5. cAt AtA At tAniA (3-5-2): Andujar 6,5; Alvarez 6, Bellusci 6,5, Spolli 6,5 (41’ st Rolin ng); Izco 6, Biagianti 6 (36’ st Salifu ng), Lodi 6, Almiron 6, Marchese 6; Castro 5, Gomez 6 (38’ st Cani ng). Allenatore: Maran 6. ArbitrO: Giannoccaro di Lecce 5,5. reti: 46’ st Giaccherini. recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Giaccherini (J); Spolli, Biagianti, Gomez (C). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 38.782.
lAziO-FiOrentinA 0-2 (0-1) Data: 10-03-2013 – Ore: 20.45 lAziO (4-1-4-1): Marchetti 5; Pereirinha 5, Cana 5,5, Dias 5, Radu 6; Ledesma 5,5 (24’ st Mauri 5,5); Ederson 5 (1’ st Kozak 5), Gonzalez 6, Hernanes 5 (13’ st Onazi 6), Lulic 6,5; Floccari 6. Allenatore: Petkovic 5. FiOrentinA (4-3-3): Viviano 7; Tomovic 5,5, Rodriguez 6,5, Savic 6, Pasqual 6,5; Migliaccio 6,5, Pizarro 7, Borja Valero 7 (43’ st Sissoko ng); Cuadrado 6 (42’ st Romulo ng), Jovetic 7, Ljajic 7 (22’ st Llama 6). Allenatore: Montella 5. ArbitrO: Gervasoni di Mantova 6. reti: 20’ pt Jovetic; 5’ st Ljajic. recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Cana, Dias, Gonzalez, Hernanes (L); Romulo (F). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 29.145.
PAlermO-sienA 1-2 (1-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 15.00 PAlermO (3-4-3): Sorrentino 5,5; Muñoz 5, Von Bergen 5, Garcia 5,5; Anselmo 5 (1’ st Nelson 5,5), Arévalo Rios 5, Kurtic 6, Dossena 5 (24’ st Fabbrini 5); Formica 5, Boselli 6, Miccoli 5 (12’ st Ilicic 5). Allenatore: Gasperini 5. sienA (3-4-2-1): Pegolo 6; Teixeira 6, Terlizzi 6 (33’ st Paci 6), Felipe 6; Angelo 6,5, Calello 6, Della Rocca 6, Rubin 6,5; Rosina 7 (39’ st Bolzoni ng), Sestu 6,5 (18’ st Reginaldo 6); Emeghara 7. Allenatore: Iachini 6,5. ArbitrO: Romeo di Verona 6,5. reti: 44’ pt Anselmo (P); 6’ st Emeghara (S), 27’ Rosina (S) rig. recuPerO: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). AmmOniti: Von Bergen, Garcia, Boselli, Ilicic (P); Teixeira, Felipe, Calello (S). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 18.214.
PArmA-tOrinO 4-1 (0-0) Data: 10-03-2013 – Ore: 15.00 PArmA (3-5-2): Mirante 6,5; Benalouane 6, Paletta 6, Lucarelli 6; Rosi 5,5 (27’ st Sansone 7), Marchionni 6, Valdes 5 (1’ st Mesbah 6,5), Parolo 5,5, Gobbi 6; Biabiany 5 (11’ st Palladino 6,5), Amauri 8. Allenatore: Donadoni 6. tOrinO (4-2-3-1): Gillet 5,5; D’Ambrosio 6, Glik 5, Ogbonna 5 (33’ st Rodriguez 5), Masiello 5; Gazzi 6, Brighi 6; Birsa 7 (37’ st Barreto ng), Vives 6, Santana 6 (24’ st Stevanovic 5,5); Bianchi 4,5. Allenatore: Ventura 5. ArbitrO: Mariani di Aprilia 6. reti: 11’ st Santana (T), 32’ Amauri (P), 35’ Sansone (P), 38’ e 46’ Amauri (P). recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Benalouane, Amauri (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 12.688.
uDinese-rOmA 1-1 (0-1) Data: 9-03-2013 – Ore: 20.45 uDinese (3-4-2-1): Brkic 6; Heurtaux 5, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Badu 6, Allan 5,5, Gabriel Silva 5; Muriel 7 (30’ st Angella ng), Maicosuel 6 (26’ st Pereyra ng); Di Natale 6 (40’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 6. rOmA (3-4-2-1): Stekelenburg 5,5; Piris 6, Burdisso 5,5, Castan 6; Torosidis 6, De Rossi 6, Perrotta 6, Marquinho 6 (42’ st Balzaretti ng); Lamela 6,5, Florenzi 6,5 (40’ st Lopez ng); Totti 7 (16’ st Osvaldo 5). Allenatore: Andreazzoli 5,5. ArbitrO: Guida di Torre Annunziata 5,5. reti: 20’ pt Lamela (R); 17’ st Muriel (U). recuPerO: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AmmOniti: Domizzi, Maicosuel (U); Torosidis, Florenzi, Totti (R). esPulsi: 28’ st Heurtaux (U). sPettA ettAt ettA AtOri: 10.780.
SQUADRA Pt. G
mArcAtOri 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.) 12 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Lamela (Roma) 11 reti: Denis (Atalanta, 4 rig.); Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Totti (Roma, 2 rig.) 9 reti: Milito (3 rig.), Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Amauri (Parma, 1 rig.); Icardi (Sampdoria)
74 calcio2000 MAG 2013
Juventus
V
N
P Gf GS
62 28 19
5
4 55 18
napoli
53 28 15
8
5 47 24
Milan
51 28 15
6
7 50 32
Fiorentina
33
inter
37
lazio roMa
34 44 28 13
5 10 58 49 6 10 36 35
Catania
42 28 12
udinese
41 28 10 11
Bologna
35 28 10
7 37 35
5 13 39 36
saMpdoria (-1) 35 28 10
6 12 35 33
parMa
35 28
9
8 11 36 37
Cagliari
34 28
9
7 12 35 48
atalanta (-2) 33 28 10
5 13 28 39
torino (-1)
32 28
7 12
Chievo
32 28
9
i tOP DellA giOrnAtA Ibarbo Cagliari Puggioni Chievo
9 33 36
5 14 29 44
genoa
26 28
6
8 14 27 42
siena (-6)
24 28
8
6 14 29 40
palerMo
21 28
3 12 13 23 41
pesCara
21 28
6
3 19 21 56
i FlOP DellA giOrnAtA
8 8
serie A TiM 29ª GIORNATA – 17 MARzO 2013 bOlOgnA-Juventus 0-2 (0-0) Data: 16-03-2013 – Ore: 20.45 bOlOgnA (4-2-3-1): Curci 6; Garics 6 (24’ st Christodoulopoulos 5,5), Antonsson 5,5, Cherubin 6, Morleo 6; Perez 5,5, Taider 6; Kone 5,5 (13’ st Naldo 4,5), Diamanti 6,5, Gabbiadini 5; Gilardino 5,5 (29’ st Moscardelli ng). Allenatore: Pioli 5. Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7; Padoin 6, Vidal 6 (44’ st Quagliarella ng), Pirlo 6, Marchisio 7, Peluso 6; Giovinco 5,5 (31’ st Pogba ng), Vucinic 7,5 (37’ st Matri ng). Allenatore: Conte 7. ArbitrO: Bergonzi di Genova 5,5. reti: 16’ st Vucinic, 28’ Marchisio. recuPerO: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). AmmOniti: Antonsson, Perez, Diamanti (B); Padoin, Vidal, Peluso (J). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 35.206.
cAtAniA-uDinese 3-1 (0-0) Data: 16-03-2013 – Ore: 18.00 cAt AtA At tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Alvarez 6, Bellusci 6, Legrottaglie 6,5, Marchese 6; Lodi 7, Almiron 6,5 (34’ st Biagianti ng); Barrientos 7, Castro 7 (48’ st Keko ng), Izco 7; Gomez 8 (44’ st Doukara ng). Allenatore: Maran 7. uDinese (3-5-1-1): Brkic 6; Benatia 5,5 (42’ st Zielinski ng), Danilo 5,5, Angella 5; Faraoni 6 (14’ st Campos Toro 5), Badu 6, Allan 5, Merkel 6,5 (34’ st Ranegie ng), Gabriel Silva 5; Pereyra 6; Muriel 7. Allenatore: Guidolin 6. ArbitrO: De Marco di Chiavari 6. reti: 4’ e 22’ st Gomez (C), 26’ Lodi (C), 36’ Muriel (U). recuPerO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmOniti: Alvarez, Bellusci (C); Benatia (U). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 11.993.
FiOrentinA-genOA 3-2 (1-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 15.00 FiOrentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 6, Rodriguez 6, Savic 5, Pasqual 6; Aquilani 6,5 (29’ st Fernandez 6), Pizarro 6, Borja Valero 6,5 (42’ st Migliaccio ng); Cuadrado 7, Jovetic 6,5, Ljajic 6 (29’ st Toni 6). Allenatore: Montella 6,5. genOA (5-3-1-1): Tzorvas 4,5; Pisano 5 (1’ st Jorquera 6), Granqvist 6, Portanova 6,5, Moretti 5,5, Antonelli 6; Kucka 6, Tozser 5 (1’ st Jankovic 6,5), Vargas 5,5 (29’ st Cassani 5); Bertolacci 4,5; Immobile 6. Allenatore: Ballardini 6. ArbitrO: Rizzoli di Bologna 5,5. reti: 33’ pt Aquilani (F); 13’ st Portanova (G), 17’ Cuadrado (F), 24’ Antonelli (G), 32’ Cassani (G) aut. recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Rodriguez, Borja Valero (F); Jorquera, Granqvist, Antonelli, Bertolacci (G). esPulsi: 30’ st Bertolacci (G) per somma di ammonizioni. sPettA ettAt ettA AtOri: 20.485.
milAn-PAlermO 2-0 (1-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 15.00 milAn (4-3-3): Abbiati 6,5; Abate 6, Zapata 5, Bonera 6, De Sciglio 6,5; Flamini 6, Montolivo 6,5, Muntari 6; Boateng 5,5 (37’ st Traorè ng), Balotelli 7,5, El Shaarawy 5 (13’ st Niang 6,5). Allenatore: Allegri 6,5. PAlermO (3-5-2): Sorrentino 5,5; Muñoz 5,5, Von Bergen 6, Aronica 5; Morganella 6, Arévalo Rios 5,5, Donati 6 (37’ st Viola ng), Kurtic 5,5 (26’ st Fabbrini 5), Garcia 5,5 (1’ st Nelson 6); Ilicic 6, Dybala 6. Allenatore: Sannino 6. ArbitrO: Peruzzo di Schio 5,5. reti: 8’ pt Balotelli rig.; 21’ st Balotelli. recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Zapata (M); Muñoz (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 41.584.
nAPOli-AtAlAntA 3-2 (1-1) Data: 17-03-2013 – Ore: 20.45 nAPOli (3-4-1-2): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 5,5, Gamberini 5,5 (18’ st Armero 6,5); Maggio 6 (33’ st Insigne L. 6), Behrami 6, Dzemaili 5,5, Zuñiga 7; Hamsik 7; Cavani 8, Pandev 7 (44’ st Rolando ng). Allenatore: Mazzarri 6,5. AtA At tAlAntA nt (4-4-1-1): Consigli 6,5; ntA Raimondi 6, Stendardo 5, Lucchini 5, Del Grosso 6; Giorgi 5,5 (14’ st Canini 5), Carmona 6,5, Biondini 6 (32’ st Cazzola ng), Bonaventura 6; Moralez 5,5 (20’ st Livaja 5,5); Denis 7. Allenatore: Colantuono 6. ArbitrO: Valeri di Roma 6. reti: 4’ pt Cavani (N) rig., 31’ Cannavaro (N) aut.; 20’ st Cavani (N), 28’ Denis (A), 36’ Pandev (N). recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Insigne L., Behrami (N); Lucchini, Giorgi, Bonaventura, Denis (A). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 38.337.
PescArA-chievO 0-2 (0-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 15.00 PescArA (4-3-3): Pelizzoli 6; Balzano 5,5, Cosic 5, Krøldrup 5,5, Bocchetti 6; Bjarnason 6, Togni 5 (25’ st Quintero 5), Cascione 6; Caprari 5, Vukusic 5 (13’ st Abbruscato 5), Sculli 6 (19’ st Celik 5). Allenatore: Bucchi 5,5. chievO (4-3-1-2): Puggioni 6; Frey 6,5, Andreolli 6, Cesar 6, Dramè 6,5; Guana 6 (38’ st Luciano 6,5), Rigoni L. 6,5, Cofie 6,5; Hetemaj 6 (20’ st Seymour 6); Thereau 7, Paloschi 6,5 (24’ st Stoian 7). Allenatore: Corini 7. ArbitrO: Mazzoleni di Bergamo 5. reti: 43’ st Stoian, 48’ Thereau. recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Balzano, Cosic, Bjarnason, Sculli (P); Hetemaj (C). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 8.308.
rOmA-PArmA 2-0 (1-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 20.45 rOmA (3-4-2-1): Stekelenburg 6; Marquinhos 6,5, Burdisso 6,5, Castan 6,5; Lamela 7, De Rossi 6, Tachtsidis 6 (23’ st Bradley 6), Marquinho 7 (38’ st Balzaretti ng); Perrotta 6,5 (41’ st Taddei ng), Florenzi 7; Totti 8. Allenatore: Andreazzoli 6,5. PArmA (4-1-4-1): Mirante 6; Benalouane 5,5, Paletta 6, Lucarelli 5, Gobbi 6; Valdes 6; Rosi 6, Ampuero 5 (13’ st Biabiany 6), Parolo 6,5 (41’ st Galloppa ng), Sansone 5 (30’ st Belfodil ng); Amauri 5,5. Allenatore: Donadoni 6. ArbitrO: Russo di Nola 5,5. reti: 7’ pt Lamela; 25’ st Totti. recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Benalouane, Valdes, Rosi (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 34.667.
sAmPDOriA-inter 0-2 (0-1) rinviAtA recupero: 3-04-2013 – Ore: 18.30 sAmPDOriA (3-5-2): Romero 5,5; Mustafi 6, Palombo 6, Gastaldello 5,5; De Silvestri 6, Poli 6,5, Krsticic 7 (41’ st Munari ng), Obiang 6, Estigarribia 5 (32’ st Poulsen ng); Sansone 6 (14’ st Maxi Lopez 5), Icardi 5,5. Allenatore: Rossi 6. inter (4-3-1-2): Handanovic 7; Jonathan 5 (13’ st Silvestre 6), Ranocchia 6, Juan Jesus 7, Pereira 6,5; Zanetti 6, Kovacic 7, Gargano 6; Guarín 5; Palacio 8, Cassano 6 (22’ st Kuzmanovic 6). Allenatore: Stramaccioni 6,5. ArbitrO: Banti di Livorno 6. reti: 43’ pt Palacio; 48’ st Palacio. recuPerO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmOniti: Poli, Krsticic (S); Handanovic, Kovacic, Gargano (I). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 25.258.
sienA-cAgliAri 0-0 (0-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 12.30 sienA (3-4-2-1): Pegolo 7; Teixeira 6, Terlizzi 6, Felipe 6; Angelo 5,5 (45’ st Valiani ng), Calello 6, Della Rocca 5,5, Rubin 6; Rosina 5,5 (28’ st Bogdani 5,5), Sestu 5,5 (1’ st Reginaldo 5); Emeghara 5,5. Allenatore: Iachini 5,5. cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6, Ariaudo 6, Astori 6,5, Murru 6; Nainggolan 6, Dessena 6, Ekdal 6 (41’ st Casarini ng); Cossu 6; Ibarbo 6,5 (33’ st Pinilla 6), Thiago Ribeiro 5,5 (23’ st Nenè 5,5). Allenatore: Pulga-Lopez 6. ArbitrO: Doveri di Roma 5,5. recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Della Rocca (S); Nenè (C). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 8.639.
tOrinO-lAziO 1-0 (0-0) Data: 17-03-2013 – Ore: 15.00 tOrinO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6, Rodriguez 6,5, D’Ambrosio 6; Brighi 7, Gazzi 6,5; Cerci 6, Meggiorini 5,5 (12’ st Bianchi 6), Barreto 6 (35’ st Jonathas 7), Santana 6 (16’ st Birsa 6). Allenatore: Ventura 6,5. lAziO (4-1-4-1): Marchetti 6; Pereirinha 6, Cana 6,5, Ciani 4, Radu 6; Ledesma 6; Candreva 6,5, Gonzalez 6,5 (35’ st Biava 5), Onazi 6 (37’ st Saha ng), Lulic 6,5; Kozak 6 (35’ st Ederson ng). Allenatore: Petkovic 5,5. ArbitrO: Tagliavento di Terni 5,5. reti: 37’ st Jonathas. recuPerO: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). AmmOniti: Glik, Cerci (T); Ciani (L). esPulsi: 16’ pt Ciani (L). sPettA ettAt ettA AtOri: 11.783.
SQUADRA Pt. G
mArcAtOri 20 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 12 reti: Denis (Atalanta, 4 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.) 11 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.); Osvaldo (2 rig.), Totti (Roma, 2 rig.) 10 reti: Klose (Lazio)
V
N
P Gf GS
Juventus napoli Milan Fiorentina roMa inter lazio Catania
45 29 13
udinese
41 29 10 11
6 10 39 36 8 38 38
saMpdoria (-1) 35 28 10
6 12 35 33
Bologna
35 29 10
5 14 39 38
torino (-1)
35 29
8 12
9 34 36
parMa
35 29
9
8 12 36 39
Cagliari
35 29
9
8 12 35 48
Chievo
35 29 10
5 14 31 44
atalanta (-2) 33 29 10
5 14 30 42
genoa
26 29
6
8 15 29 45
siena (-6)
25 29
8
7 14 29 40
palerMo
21 29
3 12 14 23 43
pesCara
21 29
6
i tOP DellA giOrnAtA Gomez Catania Palacio Inter
i FlOP DellA giOrnAtA Ciani Naldo Bertolacci Genoa Tzorvas Genoa
3 20 21 58
calcio2000
MAG 2013
8 8 8 8 7,5 7,5 4 4,5 4,5 4,5
30ª GIORNATA – 30 MARzO 2013 AtAlAntA-sAmPDOriA 0-0 (0-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 AtA At tAlAntA nt (3-4-2-1): Consigli 6; ntA Canini 6, Stendardo 6, Lucchini 6; Raimondi 6,5, Cigarini 6, Biondini 6, Del Grosso 6,5 (23’ st Brivio 6); Bonaventura 6,5 (37’ st Contini ng), Moralez 5,5 (14’ st Brienza 6); Denis 6. Allenatore: Colantuono 6. sAmPDOriA (3-5-2): Romero 6; Mustafi 6, Palombo 6,5, Gastaldello 6,5; De Silvestri 6, Obiang 6,5, Krsticic 6, Poli 6, Berardi 6 (43’ st Estigarribia ng); Eder 6 (27’ st Sansone 6), Icardi 6. Allenatore: Rossi 6. ArbitrO: Romeo di Verona 6. recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Consigli, Lucchini (A); Krsticic, Berardi, Eder (S). esPulsi: 35’ st Lucchini (A). sPettA ettAt ettA AtOri: 13.810.
cAgliAri-FiOrentinA 2-1 (2-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 7; Pisano 6,5, Rossettini 7, Astori 6,5, Murru 6,5; Ekdal 6 (1’ st Dessena 6), Conti 7 (27’ st Cabrera 6), Nainggolan 6,5; Cossu 7; Sau 6, Pinilla 7,5 (22’ st Ibarbo 6). Allenatore: Pulga-Lopez 7. FiOrentinA (4-3-3): Viviano 6,5; Roncaglia 5,5, Rodriguez 5,5, Savic 5,5, Pasqual 6; Aquilani 6, Pizarro 5, Migliaccio 5 (16’ st Fernandez 6); Cuadrado 6,5, Jovetic 5,5 (31’ st Larrondo 6), Ljajic 5,5 (1’ st Toni 5). Allenatore: Montella 5,5. ArbitrO: Orsato di Schio 6. reti: 11’ e 39’ pt rig. Pinilla (C); 28’ st Cuadrado (F). recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Pisano, Murru, Dessena, Cossu (C); Rodriguez, Cuadrado (F). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: gara giocata a porte chiuse.
chievO-milAn 0-1 (0-1) Data: 30-03-2013 – Ore: 18.30 chievO (5-3-2): Puggioni 6; Frey 6 (18’ st Luciano 6,5), Andreolli 6, Dainelli 5,5, Cesar 5,5, Dramè 5,5; Cofie 5,5, Rigoni L. 6, Guana 6 (1’ st Stoian 5,5); Paloschi 5,5 (28’ st Pellissier ng), Thereau 6. Allenatore: Corini 5,5. milAn (4-3-3): Abbiati 7; Abate 7, Bonera 6, Mexes 6, De Sciglio 6; Montolivo 7,5, Ambrosini 7, Muntari 6; Robinho 5 (38’ st Niang ng), Balotelli 7, El Shaarawy 6. ng. Allenatore: Allegri 6,5. ArbitrO: Celi di Bari 6. reti: 25’ pt Montolivo recuPerO: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). AmmOniti: Andreolli, Dainelli, Cesar, Dramè, Cofie (C); Balotelli (M). esPulsi: 33’ st Dainelli (C). sPettA ettAt ettA AtOri: 25.000 circa.
genOA-sienA 2-2 (1-1) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 genOA (3-5-1-1): Frey 5,5; Bovo 5 (29’ st Granqvist 6), Portanova 6, Manfredini 6; Jankovic 6,5, Kucka 6,5, Matuzalem 6 (46’ st Rigoni M. ng), Antonelli 5,5, Moretti 6 (11’ st Immobile 7); Jorquera 5; Borriello 6,5. Allenatore: Ballardini 5,5. sienA (3-4-2-1): Pegolo 7; Terzi 6, Paci 6, Felipe 6; Angelo 6, Calello 6 (42’ st Bolzoni ng), Della Rocca 6, Rubin 6; Sestu 6,5 (18’ st Reginaldo 6), Rosina 6,5 (23’ st Vergassola 6); Emeghara 7. Allenatore: Iachini 6,5. ArbitrO: Rocchi di Firenze 6,5. reti: 6’ pt Borriello (G), 44’ Emeghara (S); 7’ st Rosina (S) rig., 26’ Jankovic (G). recuPerO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmOniti: Bovo, Manfredini, Matuzalem, Jorquera, Borriello (G); Felipe, Della Rocca (S). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 19.613.
inter-Juventus 1-2 (0-1) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 inter (3-4-1-2): Handanovic 6; Ranocchia 5 (21’ st Cambiasso 4,5), Samuel 6, Chivu 5; Zanetti 6, Gargano 5 (35’ st Rocchi ng), Kovacic 6,5, Pereira 5,5; Alvarez 4,5 (1’ st Guarín 6); Palacio 7, Cassano 6,5. Allenatore: Stramaccioni 6. Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Padoin 6,5, Vidal 6,5, Pirlo 7, Marchisio 6, Asamoah 6 (18’ st Peluso 6); Matri 7 (29’ st Pogba 6), Quagliarella 7,5 (38’ st Giovinco ng). Allenatore: Conte 7. ArbitrO: Rizzoli di Bologna 5. reti: 3’ pt Quagliarella (J); 9’ st Palacio (I), 15’ Matri (J). recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Ranocchia, Gargano, Pereira (I); Barzagli, Chiellini, Giovinco (J). esPulsi: 49’ st Cambiasso (I). sPettA ettAt ettA AtOri: 79.341.
lAziO-cAtAniA 2-1 (0-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 lAziO (4-1-4-1): Marchetti 6; Gonzalez 7, Biava 6, Cana 7, Radu 6,5; Ledesma 6,5; Candreva 7, Onazi 6 (18’ st Ederson 7), Hernanes 6 (30’ st Klose 6), Lulic 6,5; Saha 5 (18’ st Kozak 6). Allenatore: Petkovic 6,5. cAt AtA At tAniA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 5,5, Legrottaglie 5,5, Bellusci 5, Marchese 6,5; Izco 6,5, Lodi 6, Biagianti 6 (41’ st Doukara ng); Barrientos 5, Bergessio 5,5, Gomez 5 (33’ st Castro ng). Allenatore: Maran 5,5. ArbitrO: Massa di Imperia 5,5. reti: 5’ st Izco (C), 34’ Legrottaglie (C) aut., 36’ Candreva (L) rig. recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Marchetti, Ledesma (L); Marchese, Lodi, Barrientos (C). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 28.287.
PAlermO-rOmA 2-0 (2-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 PAlermO (3-5-2): Sorrentino 6,5; Muñoz 6, Von Bergen 6,5, Aronica 6,5; Morganella 6,5, Barreto 6,5 (35’ st Faurlin ng), Donati 6,5, Kurtic 6,5, Dossena 6 (15’ st Garcia 6); Ilicic 7,5, Miccoli 7 (7’ st Dybala 6). Allenatore: Sannino 7. rOmA (3-4-2-1): Stekelenburg 6; Piris 5 (28’ st Torosidis ng), Burdisso 5,5, Castan 5,5; Lamela 5,5, De Rossi 5,5, Tachtsidis 5 (1’ st Pjanic 6), Marquinho 6; Perrotta 5 (1’ st Osvaldo 5,5), Florenzi 5,5; Totti 5. Allenatore: Andreazzoli 5. ArbitrO: Calvarese di Teramo 6,5. reti: 21’ pt Ilicic, 35’ Miccoli. recuPerO: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AmmOniti: Muñoz, Ilicic, Dybala (P); Piris, Osvaldo (R). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 15.436.
PArmA-PescArA 3-0 (1-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 PArmA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane 7 (23’ st Santacroce 6), Paletta 6,5, Lucarelli 6, Gobbi 6; Ninis 7, Marchionni 6,5, Parolo 6; Biabiany 6 (39’ st Boniperti ng), Amauri 7 (30’ st Cerri ng), Sansone 6. Allenatore: Donadoni 7. PescArA (4-3-3): Pelizzoli 6; Zauri 5,5, Kroldrup 5, Bianchi Arce 5, Bocchetti 5; Bjarnason 5 (12’ st Celik 5,5), D’Agostino 5,5, Cascione 5,5; Caprari 5,5 (41’ st Di Francesco ng), Abbruscato 5 (20’ st Sforzini 6), Sculli 5. Allenatore: Bucchi 5. ArbitrO: Di Bello di Brindisi 6,5. reti: 18’ pt Benalouane; 7’ st Paletta, 20’ Amauri. recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Ninis (Pa); Celik (Pe). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 10.546.
tOrinO-nAPOli 3-5 (1-1) Data: 30-03-2013 – Ore: 21.00 tOrinO (4-2-3-1): Gillet 6; D’Ambrosio 5 (11’ st Masiello 6), Glik 5,5, Rodriguez 5, Darmian 5; Basha 5, Gazzi 5; Cerci 5,5, Vives 5 (11’ st Meggiorini 6,5), Santana 6; Barreto 6 (21’ st Jonathas 6). Allenatore: Ventura 5,5. nAPOli (3-4-1-2): Rosati 6; Gamberini 6, Cannavaro 6, Britos 4,5 (35’ st Armero 7); Maggio 6,5, Dzemaili 8 (42’ st Rolando ng), Behrami 6,5, Zuñiga 6,5; Hamsik 6; Pandev 6, Insigne L. 6 (20’ st Cavani 7,5). Allenatore: Mazzarri 7. ArbitrO: Giannoccaro di Lecce 6. reti: 10’ pt Dzemaili (N), 30’ Barreto (T); 2’ st Dzemaili (N), 29’ Jonathas (T) rig., 33’ Meggiorini (T), 35’ Dzemaili (N), 39’ e 45’ Cavani (N). recuPerO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmOniti: Rodriguez, Darmian, Basha, Gazzi (T); Behrami (N). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 18.850.
uDinese-bOlOgnA 0-0 (0-0) Data: 30-03-2013 – Ore: 15.00 uDinese (3-4-2-1): Brkic 6; Benatia 6, Danilo 6,5, Domizzi 6; Basta 6,5, Allan 6,5, Lazzari 6 (33’ st Merkel ng), Gabriel Silva 5,5 (27’ st Pasquale ng); Pereyra 6,5, Maicosuel 6 (15’ st Muriel 6); Di Natale 5. Allenatore: Guidolin 6. bOlOgnA (4-3-1-2): Curci 7,5; Motta 5,5, Antonsson 6, Cherubin 6, Morleo 6; Kone 6, Pazienza 5 (10’ st Krhin 6,5), Taider 6; Christodoulopoulos 6 (25’ st Guarente 6); Gabbiadini 5,5 (36’ st Pasquato ng), Gilardino 5,5. Allenatore: Pioli 6. ArbitrO: Giacomelli di Trieste 6. reti: recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Domizzi (U); Motta, Antonsson, Kone, Pazienza, Christodoulopoulos, Gilardino (B). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 9.600.
SQUADRA Pt. G
mArcAtOri 22 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 12 reti: Denis (Atalanta, 4 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.) 11 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.); Osvaldo (2 rig.), Totti (Roma, 2 rig.) 10 reti: Palacio (Inter); Klose (Lazio); Amauri (Parma, 1 rig.)
76 calcio2000 MAG 2013
Juventus
V
N
P Gf GS
68 30 21
5
4 59 19
napoli
59 30 17
8
5 55 29
Milan
57 30 17
6
7 53 32
Fiorentina
37
lazio
36
ro inter
51 47 29 14
5 10 45 39
Catania
45 30 13
6 11 40 38
udinese
42 30 10 12
parMa
38 30 10
8 12 39 39
Cagliari
8 38 38
38 30 10
8 12 37 49
saMpdoria (-1) 36 29 10
7 12 35 33 6 14 39 38
Bologna
36 30 10
torino (-1)
35 30
Chievo
35 30 10
5 15 31 45
atalanta (-2) 34 30 10
6 14 30 42
8 12 10 37 41
genoa
27 30
6
9 15 31 47
siena (-6)
26 30
8
8 14 31 42
palerMo
24 30
4 12 14 25 43
pesCara
21 30
6
3 21 21 61
i tOP DellA giOrnAtA Dzemaili Curci Pinilla Quagliarella
8 7,5 7,5 7,5
i FlOP DellA giOrnAtA Alvarez Cambiasso Britos
4,5 4,5 4,5
serie A TiM 31ª GIORNATA – 7 APRILE 2013 bOlOgnA-tOrinO 2-2 (0-1) Data: 6-04-2013 – Ore: 20.45 bOlOgnA (4-2-3-1): Curci 5; Garics 5, Antonsson 5,5, Cherubin 6, Morleo 6,5; Taider 6,5, Krhin 6 (37’ pt Guarente 7); Diamanti 6,5, Kone 7 (43’ st Sorensen ng), Christodoulopoulos 5,5 (16’ st Gabbiadini 6); Gilardino 5,5. Allenatore: Pioli 6. tOrinO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 6, Masiello 5,5; Basha 6, Gazzi 6; Cerci 6 (25’ st D’Ambrosio 6,5), Meggiorini 6 (28’ st Bianchi 7), Barreto 6,5 (33’ st Jonathas ng), Santana 6,5. Allenatore: Ventura 6. ArbitrO: De Marco di Chiavari 5. reti: 25’ pt Barreto (T); 20’ st Kone (B), 41’ Guarente (B), 49’ Bianchi (T). recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Antonsson, Gilardino (B); Glik, Basha (T). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 21.497.
cAtAniA-cAgliAri 0-0 (0-0) Data: 7-04-2013 – Ore: 15.00 cAt AtA At tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Alvarez 6, Bellusci 6, Spolli 6,5, Marchese 6,5; Izco 6, Biagianti 6 (37’ st Salifu ng); Keko 6 (37’ st Ricchiuti ng), Castro 5 (26’ st Doukara ng), Gomez 6; Bergessio 5,5. Allenatore: Maran 5,5. cAgliAri (4-3-3): Agazzi 6; Pisano 6 (31’ pt Cabrera 5,5), Rossettini 6, Astori 6,5, Avelar 6; Dessena 6, Conti 6, Nainggolan 6,5; Ibarbo 5,5 (12’ st Ekdal 6), Pinilla 6, Sau 5,5 (32’ st Thiago Ribeiro 5,5). Allenatore: Pulga-Lopez 6. ArbitrO: Valeri di Roma 6. recuPerO: 8 minuti (5’ pt + 3’ st). AmmOniti: Bellusci (Cat); Cabrera, Dessena, Nainggolan, Ekdal, Pinilla (Cag). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 12.594.
FiOrentinA-milAn 2-2 (0-1) Data: 7-04-2013 – Ore: 12.30 FiOrentinA (4-3-3): Viviano 6,5; Roncaglia 6, Savic 6 (30’ pt Compper 6,5), Tomovic 5,5, Pasqual 6,5; Aquilani 6,5, Pizarro 5,5, Borja Valero 6,5; Cuadrado 6,5, Jovetic 6 (46’ pt Romulo 6), Ljajic 6,5 (37’ st Migliaccio ng). Allenatore: Montella 7. milAn (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6,5, Zapata 6, Mexes 6,5, De Sciglio 5; Flamini 6,5 (32’ st Niang ng), Montolivo 7, Muntari 6 (1’ st Nocerino 5,5); Boateng 5 (38’ st Pazzini ng), Balotelli 5, El Shaarawy 5,5. Allenatore: Allegri 5,5. ArbitrO: Tagliavento di Terni 4. reti: 14’ pt Montolivo (M); 17’ st Flamini (M), 21’ Ljajic (F) rig., 28’ Pizarro (F) rig. recuPerO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmOniti: Roncaglia, Aquilani, Cuadrado (F); Montolivo, Muntari, Nocerino, Balotelli (M). esPulsi: 39’ pt Tomovic (F). sPettA ettAt ettA AtOri: 40.303.
inter-AtAlAntA 3-4 (1-0) Data: 7-04-2013 – Ore: 20.45 inter (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 4,5, Samuel 4,5, Juan Jesus 5; Zanetti 6, Guarin 5, Kovacic 6, Cambiasso 5 (37’ st Schelotto ng), Pereira 5,5; Rocchi 6, Cassano 6 (32’ pt Alvarez 7). Allenatore: Stramaccioni 5. AtA At tAlAntA nt (3-5-1-1): Polito 5,5; ntA Scaloni 6, Stendardo 5, Canini 5; Raimondi 4, Biondini 6, Cigarini 6,5, Carmona 6 (9’ st Livaja 6,5), Del Grosso 5,5 (29’ st Brivio 6); Bonaventura 7,5; Denis 8,5 (38’ st Cazzola ng). Allenatore: Colantuono 7,5. ArbitrO: Gervasoni di Mantova 4. reti: 43’ pt Rocchi (I); 11’ st Bonaventura (A), 12’ e 16’ Alvarez (I), 20’ rig., 26’ e 32’ Denis (A). recuPerO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmOniti: Samuel, Kovacic (I); Scaloni, Biondini (A). esPulsi: 46’ st Raimondi (A). sPettA ettAt ettA AtOri: 38.935.
Juventus-PescArA 2-1 (0-0) Data: 6-04-2013 – Ore: 18.00 Juventus (3-5-2): Storari 6; Bonucci 6 (36’ st Isla ng), Marrone 6, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Vidal 7, Pogba 6,5, Giaccherini 6, Asamoah 6,5; Vucinic 7 (34’ st Matri ng), Giovinco 6 (32’ pt Quagliarella 6,5). Allenatore: Conte 7. PescArA (4-2-3-1): Pelizzoli 8; Zanon 6, Kroldrup 6 (25’ st Bianchi Arce 5), Capuano 5,5, Modesto 5; Togni 6, Rizzo 5; Caprari 6 (21’ st Cascione 6,5), Quintero 5,5 (13’ st Bjarnason 6), Sculli 6; Sforzini 5. Allenatore: Bucchi 5. ArbitrO: Peruzzo di Schio 6,5. reti: 27’ rig. e 30’ st Vucinic (J), 38’ Cascione (P). recuPerO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmOniti: Bonucci, Vucinic (J); Modesto, Bjarnason (P). esPulsi: 26’ st Rizzo (P). sPettA ettAt ettA AtOri: 38.790.
nAPOli-genOA 2-0 (2-0) Data: 7-04-2013 – Ore: 20.45 nAPOli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6; Maggio 7, Behrami 7 (30’ st Inler 6), Dzemaili 7, Armero 6,5; Hamsik 7 (43’ st El Kaddouri ng); Cavani 6, Pandev 7 (33’ st Insigne L. 6,5). Allenatore: Mazzarri 7. genOA (3-5-1-1): Frey 7; Granqvist 5, Portanova 5, Moretti 5; Jankovic 5 (13’ st Olivera 5), Kucka 5 (23’ st Jorquera ng), Matuzalem 5, Rigoni M. 5, Antonelli 5; Bertolacci 5 (7’ st Vargas 5); Immobile 5,5. Allenatore: Ballardini 5. ArbitrO: Banti di Livorno 6. reti: 18’ pt Pandev, 29’ Dzemaili. recuPerO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmOniti: Campagnaro (N); Kucka, Vargas, Immobile (G). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 34.376.
rOmA-lAziO 1-1 (0-1) Data: 8-04-2013 – Ore: 20.45 rOmA (4-3-1-2): Stekelenburg 6; Torosidis 5,5, Marquinhos 5,5, Castan 6, Marquinho 6; Bradley 6, De Rossi 5 (8’ st Destro 5,5), Florenzi 6 (28’ st Dodò ng); Pjanic 6; Lamela 6, Totti 7. Allenatore: Andreazzoli 6. lAziO (4-1-4-1): Marchetti 6,5; Gonzalez 6, Biava 5, Cana 6, Radu 6 (45’ st Stankevicius ng); Ledesma 6,5 (25’ st Ciani 6); Candreva 6,5, Onazi 6, Hernanes 6, Lulic 6,5; Klose 6 (15’ st Kozak 5). Allenatore: Petkovic 6. ArbitrO: Mazzoleni di Bergamo 6. reti: 16’ pt Hernanes (L); 12’ st Totti (R) rig. recuPerO: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). AmmOniti: Castan, De Rossi, Pjanic, Lamela (R); Biava, Radu, Lulic (L). esPulsi: 24’ st Biava (L). sPettA ettAt ettA AtOri: 52.326.
sAmPDOriA-PAlermO 1-3 (1-1) Data: 7-04-2013 – Ore: 15.00 sAmPDOriA (3-5-2): Romero 5; Gastaldello 5 (20’ st Mustafi 6), Palombo 5,5, Costa 5; De Silvestri 5, Munari 6, Obiang 5, Soriano 5,5 (13’ st Sansone 5), Estigarribia 4,5 (27’ st Maresca 5,5); Eder 5,5, Icardi 5. Allenatore: Rossi 5. PAlermO (3-5-2): Benussi 6; Von Bergen 7, Donati 6, Aronica 6,5; Morganella 6, Arévalo Rios 7, Barreto 6, Kurtic 6,5, Garcia 7 (27’ st Nelson 6); Miccoli 6,5 (21’ st Dybala 6), Ilicic 7,5 (44’ st Fabbrini ng). Allenatore: Sannino 7. ArbitrO: Guida di Torre Annunziata 6,5. reti: 35’ pt Von Bergen (P), 43’ Munari (S); 5’ st Ilicic (P), 11’ Garcia (P). recuPerO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmOniti: Mustafi, Palombo (S); Barreto (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 21.391.
sienA-PArmA 0-0 (0-0) Data: 7-04-2013 – Ore: 15.00 sienA (3-4-2-1): Pegolo 7; Teixeira 6, Paci 6, Terzi 6; Angelo 5,5, Calello 5,5, Vergassola 6, Rubin 5,5; Rosina 5 (34’ st Valiani ng), Agra 6 (14’ st Pozzi 6); Emeghara 6 (42’ st Bogdani ng). Allenatore: Iachini 5,5. PArmA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Gobbi 6; Ninis 5,5 (1’ st Valdes 6), Marchionni 6, Parolo 6; Biabiany 6,5 (32’ st Belfodil ng), Amauri 5,5, Sansone 6 (39’ st Rosi ng). Allenatore: Donadoni 6. ArbitrO: Bergonzi di Genova 6. reti: recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Paci, Emeghara (S); Lucarelli, Marchionni, Parolo (P). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 9.880.
uDinese-chievO 3-1 (2-1) Data: 7-04-2013 – Ore: 15.00 uDinese (3-4-2-1): Brkic 6,5; Benatia 7, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Allan 7, Lazzari 6 (15’ st Badu 6), Gabriel Silva 6; Pereyra 6,5, Maicosuel 5,5 (15’ st Muriel 6,5); Di Natale 8 (43’ st Zielinski ng). Allenatore: Guidolin 6,5. chievO (3-5-2): Puggioni 5; Papp 6,5 (16’ st Luciano 6), Acerbi 6, Cesar 6; Frey 6, Guana 6,5 (22’ st Stoian 6), Rigoni L. 6 (39’ st Paloschi ng), Hetemaj 6, Jokic 6; Pellissier 6, Thereau 6. Allenatore: Corini 6. ArbitrO: Damato di Barletta 6,5. reti: 20’ e 25’ pt Di Natale (U), 35’ Papp (C); 40’ st Benatia (U). recuPerO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmOniti: Benatia, Danilo, Di Natale (U); Papp, Acerbi, Cesar, Frey, Rigoni L., Jokic (C). esPulsi: nessuno. sPettA ettAt ettA AtOri: 11.500.
SQUADRA Pt. G
mArcAtOri 22 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 17 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 12 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Palacio (Inter); Totti (Roma, 3 rig.) 11 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Amauri (Parma, 1 rig.)
V
N
P Gf GS
Juventus napoli Milan Fiorentina lazio inter roMa Catania
46 31 13
udinese
45 31 11 12
parMa
39 31 10
9 12 39 39
Cagliari
39 31 10
9 12 37 49
Bologna
37 31 10
7 14 41 40
atalanta (-2) 37 31 11
6 14 34 45
saMpdoria (-1) 36 31 10
7 14 36 38
7 11 40 38 8 41 39
torino (-1)
36 31
8 13 10 39 43
Chievo
35 31 10
5 16 32 48
siena (-6)
27 31
8
9 14 31 42
5 12 14 28 44
palerMo
27 31
genoa
27 31
6
9 16 31 49
pesCara
21 31
6
3 22 22 63
i tOP DellA giOrnAtA Denis Atalanta
8,5
i FlOP DellA giOrnAtA Raimondi Ranocchia Samuel Estigarribia Sampdoria
4 4,5 4,5 4,5
calcio2000
MAG 2013
30ª GIORNATA – 9 MARZO 2013 Ascoli-Empoli 1-2 (0-2) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 Ascoli (3-5-2): Gomis 5,5 (1’ st Maurantonio 6); Prestia 5 (35’ st Soncin ng), Peccarisi 6, Faisca 5; Scalise 5,5, Capece 5 (5’ st Loviso 6), Di Donato 6,5, Fossati 6, Pasqualini 6; Feczesin 6, Zaza 7. Allenatore: Silva 5,5. Empoli (4-3-1-2): Bassi 5,5; Laurini 6, Romeo 6, Regini 6, Hysaj 6 (27’ st Accardi 6); Moro 6,5, Signorelli 6, Croce 6; Saponara 6,5; Tavano 6 (47’ st Mori ng), Maccarone 7 (40’ st Bationo ng). Allenatore: Sarri 6,5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 5,5. rEti: 21’ e 39’ pt Maccarone (E); 9’ st Zaza (A). rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Fossati (A); Croce, Saponara, Bationo (E). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.691.
bAri-JuvE stAbiA 2-0 (0-0) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 bAri (4-3-3): Lamanna 7; Ristovski 6 (34’ st Altobello 6), Dos Santos 6, Polenta 6,5, Rossi 6,5; Defendi 6, Sciaudone 6,5, Bellomo 5,5 (15’ st Sabelli 6); Iunco 6 (25’ st Fedato 6), Tallo 7, Ghezzal 5,5. Allenatore: Torrente 7. JuvE stA st biA (4-3-3): Seculin 5,5; Martinelli 5,5, Figliomeni 5,5, Scognamiglio 5 (30’ st Mbakogu 6), Dicuonzo 6; Baldanzeddu 6,5, Mezavilla 6, Agyei 6 (15’ st Acosty 6); Verdi 5, Bruno 6,5, Zito 6 (23’ st Improta 6). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. rEti: 7’ e 37’ st Tallo. rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ristovski, Iunco (B); Mbakogu (J). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.102.
brEsciA-novArA 1-1 (1-1) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 brEsciA (4-3-2-1): Arcari 7; Zambelli 6, De Maio 5,5, Caldirola 6, Daprelà 6; Finazzi 6 (42’ st Mitrovic ng), Budel 6, Rossi 6; Sodinha 6 (18’ st Caracciolo And. 6), Scaglia 6,5; Corvia 6,5 (42’ st Benali ng). Allenatore: Calori 6. nov rA (4-3-3): Kosicky 6; Colombo novA 6, Perticone 6, Ludi 5, Crescenzi 5; Fernandes 5 (18’ st Marianini 6), Buzzegoli 6,5, Pesce 6; Gonzalez 5,5 (28’ st Motta 5,5), Seferovic 6,5, Lazzari 6 (39’ st Rubino ng). Allenatore: Aglietti 6. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. rEti: 9’ pt Seferovic (N), 30’ Scaglia (B). rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Caracciolo And., Scaglia (B); Ludi, Lazzari (N). Espulsi: nessuno. spEttA Atori: 4.500 circa. ttAt ttA
crotonE-cEsEnA 1-0 (0-0) Data: 11-03-2013 – ore: 20.45 crotonE (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6, Abruzzese 6, Ligi 6, Mazzotta 6; Matute 7, Crisetig 6 (32’ st Galardo ng), Eramo 6 (17’ st De Giorgio 6); Gabionetta 6, Ciano 6 (38’ st Pettinari ng), Maiello 6. Allenatore: Drago 7. cEsEnA (4-3-2-1): Campagnolo 7; Ceccarelli 6, Volta 6, Tonucci 6, Consolini 6; Parfait 4,5, Giandonato 6 (10’ st Djokovic 5), Tabanelli 6; Succi 5, Graffiedi 6 (44’ pt Gessa ng, 14’ st Comotto 5); Granoche 5. Allenatore: Bisoli 5,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 5,5. rEti: 36’ st Matute. rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Del Prete, Mazzotta, Eramo, Ciano (Cr); Campagnolo, Parfait, Tabanelli (Ce). Espulsi: 37’ pt Parfait (Ce). spEttA ttAt ttA Atori: 4.212.
GrossEto-vEronA 0-2 (0-2) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 GrossEto (4-4-2): Lanni 6; Donati 5, Feltscher 5, Barba 5,5, Calderoni 5; Soddimo 6, Mandorlini 5 (15’ st Coulibaly 6), Delvecchio 6, Som 5,5 (30’ pt Mancino ng, 42’ pt Crimi 5,5); Piovaccari 4,5, Gimenez 5. Allenatore: Moriero 5,5. vEronA (4-3-3): Rafael 6,5; Crespo 6 (31’ st Bianchetti 6), Ceccarelli 6, Maietta 6, Cacciatore 7; Nielsen 6,5, Jorginho 6, Hallfredsson 6,5; Gomez 6, Ferrari 6,5, Sgrigna ng (10’ pt Carrozza 6, 1’ st Rivas 6). Allenatore: Mandorlini 7. Arbitro: Borriello di Mantova 6. rEti: 25’ pt Ferrari rig., 30’ Cacciatore. rEcupEro: 3 minuti (2’ pt + 1’ st). Ammoniti: Calderoni (G); Hallfredsson (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 1.776.
livorno-rEGGinA 3-3 (2-1) Data: 9-03-2013 – ore: 18.00 livorno (3-5-2): Fiorillo 4; Bernardini 6, Emerson 7,5, Decarli 6; Salviato 7 (31’ st Ceccherini 6), Schiattarella 6, Molinelli 5,5 (38’ st Vacca ng), Duncan 7, Lambrughi 6; Paulinho 7, Dionisi 7,5 (22’ st Dell’Agnello 5). Allenatore: Nicola 6,5. rEGGinA (3-4-2-1): Baiocco 6; Adejo 6, Di Bari 5,5, Bergamelli 6; Antonazzo 6, Armellino 5 (19’ st Barillà 6), Hetemaj 5, Rizzato 6; Sarno 6 (35’ st Bombagi ng), Di Michele 6 (22’ st Comi 6); Gerardi 6. Allenatore: Dionigi 6. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5,5. rEti: 33’ pt Rizzato (R), 39’ Dionisi (L) rig., 43’ Paulinho (L); 17’ st Dionisi (L), 28’ Gerardi (R), 35’ Barillà (R). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Schiattarella, Lambrughi, Paulinho (L); Armellino, Barillà, Hetemaj (R). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.402.
moDEnA-cittADEllA 3-3 (1-0) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 moDEnA (4-3-3): Colombi 6; Nardini 5,5, Andelkovic 5, Gozzi 5, Perna 6; Osuji 5, Moretti 5 (18’ st Mazzarani 6), Signori 5,5 (8’ st Pagano 6); Stanco 5,5 (31’ st Zoboli ng), Ardemagni 6, Lazarevic 6. Allenatore: Marcolin 5,5. citt cittADE llA (4-3-3): Cordaz 6; Sosa 5,5, Gasparetto 6,5, Pellizzer 7, De Vito 6; Busellato 6, Baselli 6,5 (43’ st Paolucci ng), Schiavon 6; Minesso 5,5 (11’ st Di Roberto 6), Di Carmine 6, Dumitru 5 (11’ st Di Nardo 6). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 5,5. rEti: 5’ pt Ardemagni (M); 20’ st Mazzarani (M), 25’ Gasparetto (C), 27’ Di Nardo (C), 30’ Pagano (M), 36’ Pellizzer (C). rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Perna (M); Baselli (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.047.
pADovA-vicEnzA 0-1 (0-1) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 p ovA pAD ov (4-3-1-2): Silvestri 6; Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 5, Renzetti 5,5; De Feudis 6 (26’ st Raimondi 6), Iori 6, Viviani 6; Farias 5 (33’ st De Vitis ng); Babacar 5 (1’ st Bonazzoli 5,5), Cutolo 5,5. Allenatore: Colomba 5,5. vicEnzA (4-4-2): Bremec 7; Brighenti 6, Camisa 6, Milanovic 7, Laczko 6; Bellazzini 6 (15’ st Padalino 5,5), Cinelli 6, Castiglia 7, Semioli 6,5; Bojinov 5,5 (24’ st Tiribocchi 6), Malonga 5,5 (24’ st Bessa 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Arbitro: Giancola di Vasto 6,5. rEti: 4’ pt Castiglia. rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Legati, Trevisan, Bonazzoli (P); Semioli, Malonga (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 7.310.
pro vErcElli-lAnciAno 1-2 (1-1) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 pro vErcElli (4-3-1-2): Valentini 7; Modolo 6, Borghese 6, Ranellucci 5,5, Sini 5; Genevier 6, Appelt 5 (7’ st Germano 6), Cristiano 6 (33’ st De Silvestro 5,5); Ragatzu 6; Greco ng (17’ pt Grossi 5), Eusepi 5,5. Allenatore: Braghin 5,5. lAnciAno (4-3-3): Leali 7; Almici 6, Aquilanti 6, Rosania 6, Scrosta 6; Paghera 6, D’Aversa 6 (34’ st Minotti 6), Volpe 7; Piccolo 6 (48’ st Marceta ng), Falcinelli 6 (1’ st Falcone 6,5), Di Cecco 6,5. Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. rEti: 11’ pt Di Cecco (L), 23’ Grossi (P) rig.; 22’ st Falcone (L). rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Modolo, Sini, Cristiano (P). Espulsi: 43’ st Grossi (P). spEttA ttAt ttA Atori: 1.739.
tErnAnA-spEziA 0-0 (0-0) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 tErnAnA (3-5-2): Brignoli 6; Masi 6, Brosco 6, Fazio 6; Dianda 5,5 (20’ st Bencivenga 5), Carcuro 6, Di Deo 6, Ragusa 6 (39’ pt Miglietta 6), Vitale 5; Maniero 6, Alfageme 5 (27’ st Ceravolo ng). Allenatore: Toscano 6. spEziA (3-4-1-2): Guarna 7; Romagnoli 6, Goian 6, Schiavi 6; Piccini 6, Bovo 5,5, Porcari 6, Mario Rui 6; Di Gennaro 6 (27’ st Lollo 5,5); Antenucci 5,5, Okaka 5 (35’ st Sansovini 6). Allenatore: Cagni 6. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. rEti: rEcupEro: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Masi, Dianda, Bencivenga, Vitale (T); Romagnoli, Porcari (S). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 7.227.
vArEsE-sAssuolo 3-4 (0-2) Data: 9-03-2013 – ore: 15.00 v rEsE (4-4-2): Bressan 6; Pucino vA 6, Troest 5, Rea 5,5, Franco 5 (1’ st Damonte 6); Ferreira Pinto 5 (1’ st Oduamadi 6,5), Struna 5, Filipe 6, Zecchin 6,5; Ebagua 6, Scapuzzi 5,5 (14’ st Neto Pereira 6). Allenatore: Castori 5,5. sAssuolo (4-3-3): Pomini 7; Gazzola 6, Marzorati 6, Terranova 5,5, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 6, Missiroli 6 (1’ st Troiano 6); Berardi 7 (38’ st Frascatore 6), Pavoletti 6, Masucci 7 (19’ st Bianco 6). Allenatore: Di Francesco 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 5,5. rEti: 6’ pt Berardi (S), 44’ Masucci (S); 9’ st Troest (V), 11’ Masucci (S), 19’ Ebagua (V) rig., 41’ Pavoletti (S), 48’ Zecchin (V). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pucino, Struna, Filipe (V); Pomini, Gazzola, Magnanelli, Troiano, Berardi (S). Espulsi: 18’ st Terranova (S). spEttA ttAt ttA Atori: 3.833.
Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 64 29 20 4 5 57 29 17 6 6 livorno 53 29 15 8 6 verona 46 29 12 10 7 empoli vareSe (-1) 46 29 13 8 8 padova 42 29 10 12 7 40 29 9 13 7 BreScia Juve StaBia 39 29 10 9 10 modena (-2) 37 29 10 9 10 aScoli (-1) 36 28 10 7 11 cittadella 36 29 9 9 11 novara (-5) 35 29 11 7 11 ternana 34 29 8 10 11 34 29 7 13 9 lanciano 34 29 8 10 11 ceSena (-2) 33 28 9 8 11 crotone Spezia 33 29 8 9 12 (-2) 31 29 7 12 10 reggina Bari (-7) 29 29 9 9 11 vicenza 28 29 6 10 13 pro vercelli 22 29 5 7 17 groSSeto (-6) 19 29 5 10 14 MarCatOrI 18 rEti: Sansovini (Spezia)
78 calcio2000 MAG 2013
Gf 59 54 41 48 39 34 37 42 37 38 33 43 27 32 33 27 38 27 34 31 23 32
GS 25 36 23 41 35 31 31 41 35 40 40 31 30 41 47 35 47 35 33 40 47 45
serie bwin 31ª GIORNATA - 16 MARZO 2013 brEsciA-bAri 1-1 (0-1) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 brEsciA (4-3-2-1): Arcari 6; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Finazzi 6, Budel 6, Rossi 6,5 (20’ st Lasik 6); Sodinha ng (19’ pt Caracciolo And. 6), Scaglia 6,5; Corvia 7 (29’ st Mitrovic 6). Allenatore: Calori 6. bAri (4-3-3): Lamanna 6; Sabelli 6 (40’ st Altobello 6), Dos Santos 6, Ceppitelli 6, Rossi 6; Bellomo 5,5 (14’ st De Falco 6,5), Sciaudone 6, Defendi 6; Ghezzal 6,5, Caputo 6, Tallo 6 (31’ st Fedato ng). Allenatore: Torrente 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. rEti: 14’ pt Ghezzal (Ba); 9’ st Corvia (Br). rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Budel (Br); Ghezzal, Tallo (Ba). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.500 circa.
Empoli-lAnciAno 2-2 (2-2) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 Empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Romeo 6, Regini 6, Hysaj 6,5; Moro 6,5, V Valdifiori 6 (29’ st Signorelli 6), Croce 6 (35’ st Pucciarelli 6); Saponara 6; Maccarone 6,5, Tavano 7 (44’ st Shekiladze ng). Allenatore: Sarri 6,5. lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 6, Rosania 6, Aquilanti 6, Scrosta 5,5 (9’ st Amenta 6,5); Paghera 6 (12’ st Turchi 6), D’Aversa 6, Volpe 6; Piccolo 6 (35’ st Falcinelli 6), Plasmati 7,5, Di Cecco 6. Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. rEti: 8’ pt Tavano (E), 10’ Plasmati (L), 35’ Plasmati (L), 36’ Tavano (E). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.450.
GrossEto-moDEnA 2-0 (1-0) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 GrossEto (4-4-2): Lanni 6; Feltscher 7, Padella 7, Barba 7, Calderoni 6,5; Gimenez 6 (16’ st Mandorlini 6), Crimi 7 (34’ st Brugman 6), Delvecchio 7,5, Soddimo 6 (29’ st Obodo 6); Piovaccari 6, Lupoli 6. Allenatore: Moriero 7. moDEnA (3-4-3): Colombi 6; Gozzi 6, Andelkovic 6, Perna 6; Pagano 6 (10’ st Osuji 5,5), Moretti 6,5, Signori 6 (29’ st Maiorino 5,5), Minarini 5; Lazarevic 6, Ardemagni 5, Piscitella 5 (1’ st Stanco 5). Allenatore: Marcolin 5,5. Arbitro: Nasca di Bari 5. rEti: 34’ pt Lupoli; 29’ st Delvecchio. rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Delvecchio, Soddimo (G); Andelkovic, Perna (M). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 1.267.
JuvE stAbiA-Ascoli 1-1 (0-0) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 JuvE stA st biA (4-2-3-1): Nocchi 6; Baldanzeddu 6, Figliomeni 6, Murolo 6, Dicuonzo 6; Agyei 6 (14’ st Mezavilla 6,5), Doninelli 7; Acosty 6, Caserta 6, Verdi 6 (24’ st Improta 6); Mbakogu 6 (22’ st Cellini 6). Allenatore: Braglia 6. Ascoli (3-5-2): Maurantonio 7; Prestia 6, Peccarisi 6,5, Ricci 6; Scalise 6, Di Donato 6, Loviso 6, Fossati 5 (1’ st Russo 6), Pasqualini 6; Zaza 7, Soncin 5 (31’ st Feczesin 6). Allenatore: Silva 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. rEti: 43’ st Murolo (J), 47’ Zaza (A). rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Murolo, Mbakogu (J); Di Donato, Loviso, Zaza (A). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 1.968.
novArA-crotonE 5-1 (4-1) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 nov rA (4-3-3): Bardi 6; Colombo novA 6 (24’ pt Ghiringhelli 6), Lisuzzo 6, Perticone 7, Crescenzi 7; Fernandes 6,5, Buzzegoli 6,5, Pesce 7 (31’ st Marianini ng); Gonzalez 6,5 (17’ st Lepiller 6), Seferovic 7,5, Lazzari 7. Allenatore: Aglietti 7,5. crotonE (4-3-1-2): Caglioni 5; Matute 4,5, Vinetot 4,5, Ligi 4,5, Mazzotta 4,5; Eramo 6, Crisetig 5, Addae 5 (23’ pt De Giorgio 6); Maiello 4 (24’ st Galardo 5); Ciano 4 (13’ st Calil 5), Gabionetta 5. Allenatore: Drago 5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. rEti: 12’ pt Seferovic (N), 21’ Pesce (N), 33’ Perticone (N), 44’ Seferovic (N), 47’ Eramo (C); 7’ st Crescenzi (N). rEcupEro: 5 minuti (3’ pt + 2’ st). Ammoniti: Bardi, Seferovic (N); Eramo (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.373.
pADovA-pro vErcElli 0-1 (0-0) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 p ovA pAD ov (4-3-1-2): Silvestri 6; Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 5, Dellafiore 5; De Feudis 5,5, Viviani 5,5, De Vitis 5,5 (23’ st Cuffa 6); Cutolo 5 (31’ st Raimondi 5,5); Bonazzoli 5 (21’ st Babacar 5), Farias 5. Allenatore: Colomba 5. pro vErcElli (4-4-2): Valentini 7; Modolo 6, Borghese 6,5, Ranellucci 6,5, Scaglia 6,5; Erpen 7 (31’ st Rosso 6), Genevier 6, Appelt 6, Cristiano 6,5 (29’ st Germano 6); Eusepi 6 (41’ st Iemmello ng), Ragatzu 6,5. Allenatore: Braghin 6,5. Arbitro: Ostinelli di Como 6. rEti: 22’ st Erpen. rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Legati, Trevisan, Bonazzoli (P); Modolo, Borghese (P). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.716.
rEGGinA-cEsEnA 1-2 (1-2) Data: 15-03-2013 – ore: 19.00 rEGGinA (3-4-2-1): Facchin 4,5; Adejo 5, Ely 5, Di Bari 5 (27’ st Bergamelli 5); Antonazzo 5, Hetemaj 5, Colucci 5 (18’ st Barillà 5), Rizzato 6; Di Michele 5 (30’ st Gerardi 5), Sarno 6; Comi 5. Allenatore: Dionigi 5. cEsEnA (4-3-2-1): Campagnolo 7; Ceccarelli 6, Volta 6, Tonucci 5,5 (17’ pt Brandao 6), Consolini 6; Coppola 6, Giandonato 6 (14’ st Meza Colli 6), Djokovic 7; Succi 6 (21’ st Morero 6), Tabanelli 6,5; Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. rEti: 12’ pt Comi (R), 19’ Djokovic (C), 21’ Rizzato (R) aut. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ely, Comi (R); Ceccarelli, Giandonato (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.074.
sAssuolo-cittADEllA 1-0 (0-0) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Marzorati 7, Bianco 6, Frascatore 5 (29’ st Chibsah ng); Bianchi 6, Magnanelli 6, Laribi 6 (14’ st Longhi 6); Masucci 5 (26’ pt Troianiello 6), Boakye 6,5, Catellani 5,5. Allenatore: Di Francesco 6,5. citt cittADE llA (4-3-1-2): Cordaz 6; Sosa 6, Gasparetto 5,5, Pellizzer 6, Biraghi 6 (35’ st De Vito ng); Busellato 6, Paolucci 6 (35’ st Di Nardo ng), Schiavon 6; Minesso 7; Di Carmine 5, Di Roberto 6 (29’ st Giannetti ng). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 6. rEti: 24’ st Boakye rig. rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Frascatore, Bianchi, Boakye (S); Pellizzer, Busellato (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.896.
spEziA-vArEsE 0-0 (0-0) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 spEziA (3-4-1-2): Guarna 7; Romagnoli 5,5, Goian 5,5, Schiavi 6; Piccini 6, Bovo 6, Porcari 6 (19’ st Sammarco 6), Mario Rui 6; Di Gennaro 5 (40’ st Garofalo ng); Sansovini 5,5, Antenucci 5 (25’ st Okaka 5,5). Allenatore: Cagni 6. v rEsE (4-4-2): Bressan 6; Struna vA 6, Troest 6, Rea 6, Lazaar 5,5 (25’ st Franco 6); Zecchin 6,5, Damonte 6,5, Filipe 6, Oduamadi 6 (37’ st Ferreira Pinto 6,5); Ebagua 4, Neto Pereira 6 (19’ st Juan Antonio 5). Allenatore: Castori 6. Arbitro: Velotto di Grosseto 5. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Goian, Garofalo (S); Zecchin, Ebagua (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.253.
vEronA-livorno 1-1 (1-1) Data: 15-03-2013 – ore: 21.00 vEronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 5, Maietta 6, Agostini 6; Laner 6 (1’ st Nielsen 6), Jorginho 6, Hallfredsson 7 (40’ st Rivas ng); Gomez 5 (34’ st Ferrari ng), Cacia 6, Martinho 7. Allenatore: Mandorlini 6. livorno (3-4-1-2): Fiorillo 5; Bernardini 6, Emerson 7, Decarli 6,5; Salviato 6, Luci 6,5 (24’ st Gentsoglou 6), Duncan 6, Gemiti 6; Belingheri 6; Dionisi 6 (26’ st Ceccherini 6), Paulinho 6. Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 5,5. rEti: 10’ pt Paulinho (L), 35’ Martinho (V). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Jorginho (V); Bernardini, Duncan, Paulinho (L). Espulsi: 19’ st Duncan (L). spEttA ttAt ttA Atori: 18.932.
vicEnzA-tErnAnA 0-1 (0-1) Data: 16-03-2013 – ore: 15.00 vicEnzA (4-4-2): Bremec 6; Brighenti 6, Camisa 5,5, Milanovic 5,5, Laczko 5 (15’ st Giacomelli 5,5); Bellazzini 5,5 (12’ st Padalino 5), Ciaramitaro 6, Castiglia 5, Semioli 6; Bojinov 6, Tiribocchi 5,5 (20’ st Malonga 5). Allenatore: Dal Canto 5,5. tErnAnA (5-3-2): Brignoli 7; Dianda 7 (38’ st Ferraro ng), Masi 6, Brosco 6, Fazio 6, Ragusa 6; Carcuro 6, Di Deo 6, Botta 6; Maniero 6 (23’ pt Litteri 7), Alfageme 6 (28’ st Ceravolo 6). Allenatore: Toscano 6,5. Arbitro: Ciampi di Roma 6. rEti: 44’ pt Litteri. rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Padalino (V); Carcuro, Botta (T). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.889.
Squadra Pt. G V N P Gf SaSSuolo 70 31 22 4 5 64 livorno 59 31 17 8 6 58 verona 57 31 16 9 6 44 empoli 50 31 13 11 7 52 vareSe (-1) 47 31 13 9 9 42 BreScia 42 31 9 15 7 39 padova 42 31 10 12 9 34 Juve StaBia 40 31 10 10 11 43 novara (-5) 39 31 12 8 11 49 modena (-2) 38 31 10 10 11 40 ternana 38 31 9 11 11 28 lanciano 38 31 8 14 9 36 (-1) aScoli 37 30 10 8 12 40 cittadella 37 31 9 10 12 36 ceSena 37 31 9 10 12 35 crotone (-2) 36 30 10 8 12 29 Spezia 35 31 8 11 12 38 Bari (-7) 33 31 10 10 11 37 reggina (-2) 32 31 7 13 11 31 vicenza 31 31 7 10 14 32 pro vercelli 25 31 6 7 18 25 groSSeto (-6) 22 31 6 10 15 34 MarCatOrI 18 rEti: Zaza (Ascoli); Sansovini (Spezia)
GS 28 40 24 44 39 33 33 44 33 40 30 44 43 44 49 40 47 34 40 41 49 47
calcio2000 79 MAG 2013
32ª GIORNATA – 19 MARZO 2013 Ascoli-rEGGinA 0-3 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 6; Ricci 5 (39’ st Conocchioli ng), Peccarisi 5, Faisca 5,5; Scalise 5 (30’ st Morosini 5,5), Di Donato 5,5, Loviso 5, Pasqualini 5, Legittimo 5 (15’ st Soncin 5); Zaza 5,5, Feczesin 5. Allenatore: Silva 5. rEGGinA (3-4-1-2): Baiocco 6; Adejo 6, Ely 6, Bergamelli 6; Antonazzo 6, Hetemaj 6, Barillà 6, Rizzato 6; Colucci 6 (31’ st Armellino 6); Comi 6 (39’ st Gerardi ng), Di Michele 8 (46’ st Sarno ng). Allenatore: Pillon 7. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. rEti: 12’, 31’ e 43’ st Di Michele. rEcupEro: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Ricci, Legittimo (A). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.449.
bAri-pADovA 3-0 (2-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 bAri (4-3-3): Lamanna 6,5; Sabelli 6, Dos Santos 7, Ceppitelli 6 (31’ pt Altobello 6,5), Rossi 6; Defendi 7, Sciaudone 7, De Falco 6; Iunco 6,5 (35’ st Tallo ng), Caputo 7,5, Ghezzal 7 (31’ st Galano ng). Allenatore: Torrente 7. p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 6; Rispoli 5, Cionek 5, Dellafiore 4, Trevisan 5; De Feudis 5 (7’ st De Vitis 6), Viviani 5, Cuffa 5 (26’ st Jelenic 5); Farias 5,5 (29’ st Raimondi 5,5), Babacar 4,5, Cutolo 5,5. Allenatore: Colomba 4,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 7. rEti: 39’ pt Caputo, 44’ Ghezzal; 19’ st Caputo rig. rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Iunco (B); Viviani (P). Espulsi: 17’ st Dellafiore (P). spEttA ttAt ttA Atori: 6.126.
cEsEnA-livorno 0-0 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 cEsEnA (4-3-1-2): Campagnolo 6,5; Ceccarelli 6, Volta 6,5, Tonucci 6, Consolini 6; Tabanelli 6, Coppola 6, Djokovic 5,5 (38’ pt Parfait 6); Giandonato 5 (22’ st Meza Colli 6); Granoche 5,5, Succi 5 (42’ pt Graffiedi 5). Allenatore: Bisoli 6. livorno (3-4-1-2): Fiorillo 6; Bernardini 6, Emerson 6,5, Decarli 6; Schiattarella 6 (32’ st Salviato ng), Gentsoglou 6, Luci 6, Lambrughi 6 (24’ st Gemiti 6); Belingheri 6,5; Paulinho 6, Dionisi 6 (28’ st Cellerino 5,5). Allenatore: Nicola 6. Arbitro: Gavillucci di Latina 5,5. rEcupEro: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Volta, Consolini, Coppola (C); Cellerino (L). Espulsi: 45’ st Coppola (C). spEttA ttAt ttA Atori: 9.193.
cittADEllA-spEziA 0-0 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 citt cittADE llA (4-3-3): Cordaz 7; Sosa 6, Gasparetto 6, Pellizzer 6, Biraghi 5; Vitofrancesco 6 (15’ st Schiavon 6), Paolucci 6, Busellato 6 (45’ st Baselli ng); Minesso 6, Di Carmine 5,5, Giannetti 5 (19’ st Di Roberto 6). Allenatore: Foscarini 6. spEziA (4-4-1-1): Iacobucci 6; Pasini 6, Romagnoli 5, Schiavi 6, Garofalo 6; Madonna 6 (35’ st Piccini ng), Bovo 6,5, Porcari 6,5, Mario Rui 6; Sammarco 6 (41’ st Di Gennaro ng); Okaka 6,5 (35’ st Sansovini ng). Allenatore: Cagni 6. Arbitro: Borriello di Mantova 5,5. rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Biraghi, Schiavon, Busellato (C); Romagnoli, Garofalo, Porcari (S). Espulsi: 30’ st Romagnoli (S). spEttA ttAt ttA Atori: 2.008.
crotonE-vicEnzA 1-0 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 crotonE (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6,5, Ligi 6, Abruzzese 6, Mazzotta 6; Eramo 7, Galardo 6 (46’ st Crisetig ng), Maiello 6; Gabionetta 6, Ciano 6 (21’ st Pettinari 6), De Giorgio 6 (31’ st Calil ng). Allenatore: Drago 6,5. vicEnzA (4-4-2): Bremec 7; Brighenti 6 (26’ pt Martinelli 5,5), Camisa 6, Milanovic 6, Di Matteo 6; Bellazzini 6, Ciaramitaro 6, Cinelli 5,5, Mustacchio 6 (31’ st Semioli ng); Malonga 5 (18’ st Giacomelli 5), Tiribocchi 5. Allenatore: Dal Canto 5,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6,5. rEti: 43’ st Eramo. rEcupEro: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Brighenti, Martinelli, Cinelli, Tiribocchi (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.766.
JuvE stAbiA-sAssuolo 1-1 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 JuvE stA st biA (4-2-3-1): Nocchi 5; Baldanzeddu 6, Figliomeni 5,5, Scognamiglio 6, Dicuonzo 6; Mezavilla 6 (30’ st Jidayi 6,5), Doninelli 6,5; Acosty 7, Caserta 5,5 (1’ st Suciu 6), Zito 6 (35’ st Cellini ng); Verdi 6. Allenatore: Braglia 6,5. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6,5; Laverone 6, Antei 6, Terranova 6, Longhi 6; Chibsah 6 (12’ st Gazzola 6), Magnanelli 6,5, Troiano 6; Berardi 6,5, Pavoletti 5,5 (42’ st Frascatore ng), Troianiello 5 (15’ st Boakye 6). Allenatore: Di Francesco 6,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. rEti: 25’ st Berardi (S), 44’ Jidayi (J). rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Baldanzeddu, Figliomeni, Mezavilla, Jidayi, Doninelli (J); Antei, Troiano (S). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.259.
lAnciAno-vEronA 1-2 (1-1) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 lAnciAno (4-3-3): Leali 5; Almici 6, Rosania 6, Aquilanti 6, Amenta 6; Vastola 5,5 (34’ pt Di Cecco 6), Minotti 6, Volpe 6; Piccolo 7 (15’ st Falcinelli 6,5), Plasmati 6, Turchi 6 (33’ st Falcone ng). Allenatore: Gautieri 6. vEronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 6, Agostini 6; Nielsen 6, Jorginho 6, Martinho 6,5 (38’ pt Bianchetti 6); Rivas 6 (36’ st Cocco ng), Ferrari 5 (19’ st Cacia 7), Gomez 7. Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. rEti: 33’ pt Martinho (V), 40’ Piccolo (L); 45’ st Cacia (V) rig. rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Di Cecco, Piccolo, Plasmati (L); Nielsen (V). Espulsi: 46’ st Volpe (L). spEttA ttAt ttA Atori: 2.893.
moDEnA-Empoli 2-3 (1-2) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 moDEnA (3-5-2): Colombi 5; Andelkovic 6, Gozzi 5, Minarini 5; Nardini 6 (41’ st Surraco ng), Moretti 5, Osuji 6 (34’ st Pagano ng), Signori 6, Gulan 6 (18’ st Mazzarani 6); Stanco 5, Ardemagni 6,5. Allenatore: Marcolin 5,5. Empoli (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 6,5, Romeo 6, Regini 6, Accardi 6 (34’ pt Tonelli 6); Moro 7, Valdifiori 6 (34’ st Signorelli ng), Croce 7; Saponara 7; Maccarone 7, Tavano 6 (31’ st Mchedlidze ng). Allenatore: Sarri 7. Arbitro: Pairetto di Nichelino 5,5. rEti: 13’ pt Maccarone (E), 37’ Ardemagni (M), 43’ Moro (E); 28’ st Maccarone (E), 40’ Andelkovic (M). rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Nardini, Moretti, Pagano (M); Romeo, Moro, Valdifiori, Saponara (E). Espulsi: 37’ st Moretti (M). spEttA ttAt ttA Atori: 3.912.
pro vErcElli-brEsciA 2-3 (1-1) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 pro vErcElli (4-4-2): Valentini 6,5; Modolo ng (10’ pt Sini 5,5), Borghese 6, Ranellucci 6, Scaglia 6,5; Germano 6 (4’ st Scavone 6), Genevier 6, Appelt 6, Cristiano 6 (19’ st Filkor 5,5); Ragatzu 6, Eusepi 6. Allenatore: Braghin 6. brEsciA (4-3-3): Arcari 6; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Lasik 5 (1’ st Finazzi 6), Budel 7, Rossi 7; Scaglia 7 (42’ st Benali ng), Caracciolo And. 6 (32’ st Mitrovic ng), Corvia 7. Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6,5. rEti: 2’ pt Scaglia (P), 41’ Scaglia (B); 11’ st Corvia (B), 15’ Ragatzu (P), 20’ Corvia (B). rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ragatzu (P); Arcari, De Maio, Rossi, Mitrovic (B). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 1.972.
tErnAnA-GrossEto 0-0 (0-0) Data: 19-03-2013 – ore: 20.45 tErnAnA (3-5-2): Brignoli 7; Masi 6, Brosco 6, Fazio 6; Dianda 5, Carcuro 6, Di Deo 6 (23’ pt Miglietta 6), Ragusa 6, Vitale 6; Litteri 5,5 (19’ st Alfageme 5,5), Ceravolo 5,5 (24’ st Maniero 5,5). Allenatore: Toscano 6. GrossEto (4-4-2): Lanni 6; Donati 6, Padella 6,5, Barba 6, Calderoni 6; Gimenez 6,5, Crimi 6 (34’ st Brugman ng), Delvecchio 6, Soddimo 6 (6’ st Mandorlini 5,5); Piovaccari 5, Lupoli 6 (28’ st Obodo 6). Allenatore: Moriero 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Brosco, Fazio (T); Calderoni, Crimi, Delvecchio, Mandorlini (G). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 7.698.
vArEsE-novArA 0-2 (0-1) Data: 20-03-2013 – ore: 20.45 v rEsE (4-4-2): Bressan 5; Pucino vA 5,5, Troest 5, Rea 5, Struna 5,5; Ferreira Pinto 5 (23’ st Scapuzzi 5), Damonte 6,5, Filipe 6, Juan Antonio 4 (1’ st Tripoli 5,5); Neto Pereira 5,5 (23’ st Martinetti 5,5), Ebagua 5,5. Allenatore: Castori 5. nov rA (4-3-3): Kosicky 6; Perticone novA 6, Ludi 6, Lisuzzo 6,5, Crescenzi 7; Marianini 6,5, Buzzegoli 7 (12’ st Fernandes 6), Pesce 6,5; Gonzalez 7, Rubino 6,5 (42’ st Baclet ng), Lazzari 7 (36’ st Lepiller ng). Allenatore: Aglietti 7. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. rEti: 36’ pt Lazzari; 11’ st Rubino. rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pucino, Troest, Damonte (V); Ludi, Pesce (N). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.833.
Squadra Pt. G V N P Gf SaSSuolo 70 31 22 4 5 64 livorno 59 31 17 8 6 58 verona 57 31 16 9 6 44 empoli 50 31 13 11 7 52 vareSe (-1) 47 31 13 9 9 42 BreScia 42 31 9 15 7 39 padova 42 31 10 12 9 34 Juve StaBia 40 31 10 10 11 43 novara (-5) 39 31 12 8 11 49 modena (-2) 38 31 10 10 11 40 ternana 38 31 9 11 11 28 lanciano 38 31 8 14 9 36 aScoli (-1) 37 30 10 8 12 40 cittadella 37 31 9 10 12 36 ceSena 37 31 9 10 12 35 crotone (-2) 36 30 10 8 12 29 Spezia 35 31 8 11 12 38 Bari (-7) 33 31 10 10 11 37 (-2) reggina 32 31 7 13 11 31 vicenza 31 31 7 10 14 32 pro vercelli 25 31 6 7 18 25 groSSeto (-6) 22 31 6 10 15 34 MarCatOrI 18 rEti: Zaza (Ascoli); Sansovini (Spezia)
80 calcio2000 MAG 2013
GS 28 40 24 44 39 33 33 44 33 40 30 44 43 44 49 40 47 34 40 41 49 47
serie bwin 33ª GIORNATA - 24 MARZO 2013 brEsciA-cittADEllA 2-2 (1-0) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 brEsciA (4-3-3): Arcari 7,5; Zambelli 6, Caracciolo Ant. 5,5, De Maio 5, Daprelà 6; Finazzi 6, Budel 6, Arias 6 (14’ st Picci 6); Scaglia 7, Corvia 6, Caracciolo And. 5. ng. Allenatore: Calori 6. citt cittADE llA (5-3-2): Cordaz 7; Ciancio 6 (45’ st Sosa ng), Gasparetto 5,5, Coly 6, Pellizzer 6 (1’ st Di Roberto 6), De Vito 6; Busellato 7, Baselli 6,5, Paolucci 6; Di Nardo 7, Giannetti 6,5 (28’ st Minesso 6). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Castrignanò di Roma 6,5. rEti: 36’ pt Gasparetto (C) aut.; 2’ st Di Nardo (C), 46’ Picci (B), 48’ Di Nardo (C). rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Maio, Picci, Corvia (B); Pellizzer, De Vito, Busellato, Baselli, Paolucci (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.000 circa.
Empoli-bAri 0-1 (0-0) Data: 24-03-2013 – ore: 20.45 Empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Tonelli 6, Romeo 5,5, Accardi 6 (8’ st Signorelli 6); Moro 6,5, Valdifiori 6 (39’ st Coralli ng), Croce 6; Pucciarelli 5,5 (32’ st Shekiladze 6); Tavano 6, Maccarone 6. Allenatore: Sarri 5,5. bAri (4-3-3): Lamanna 6; Sabelli 6,5, Dos Santos 7, Polenta 6,5, Rossi 6,5; Defendi 6,5, Sciaudone 6,5, De Falco 6 (13’ st Romizi 7); Iunco 5, Caputo 6 (39’ st Tallo ng), Ghezzal 6 (42’ st Ceppitelli ng). Allenatore: Torrente 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 5,5. rEti: 19’ st Romizi. rEcupEro: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Laurini, Accardi (E); Polenta, Defendi, Caputo (B). Espulsi: 26’ pt Iunco (B). spEttA ttAt ttA Atori: 2.840.
GrossEto-cEsEnA 1-2 (0-2) Data: 23-03-2013 – ore: 18.00 GrossEto (4-4-2): Lanni 4,5; Padella 5, Cosenza 5, Barba 4,5, Som 7; Gimenez 7, Obodo 6 (35’ st Jadid ng), Brugman 6 (21’ st Coulibaly 6), Soddimo 6; Lupoli 6 (24’ pt Foglio 5,5), Piovaccari 5. Allenatore: Moriero 5,5. cEsEnA (4-2-3-1): Campagnolo 7; Comotto 6, Volta 6, Tonucci 6, Consolini 6; Parfait 6, Djokovic 6; Ceccarelli 6, Giandonato 5,5 (28’ st D’Alessandro 5,5), Tabanelli 6 (23’ st Meza Colli 6); Granoche 7 (15’ st Graffiedi 6). Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5. rEti: 31’ pt Granoche (C), 40’ D’Alessandro (C); 40’ st Gimenez (G). rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Brugman (G); Djokovic, Giandonato, D’Alessandro (C). Espulsi: 1’ pt Barba (G), 41’ D’Alessandro (C); 40’ st Piovaccari (G). spEttA ttAt ttA Atori: 1.450.
livorno-lAnciAno 2-0 (1-0) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 livorno (3-4-1-2): Fiorillo 6; Bernardini 6, Emerson 7, Ceccherini 6; Schiattarella 7 (39’ st Salviato ng), Luci 6, Duncan 7, Gemiti 6 (31’ st Lambrughi 6); Belingheri 6; Dionisi 6 (32’ st Bigazzi ng), Paulinho 7. Allenatore: Nicola 7. lAnciAno (4-3-3): Aridità 6; Aquilanti 6, Rosania 5, Amenta 5,5, Mammarella 6; Paghera 5 (15’ st Falcone 6), D’Aversa 6, Di Cecco 5,5; Falcinelli 6,5 (39’ st Spinazzola ng), Plasmati 6, Turchi 5,5 (28’ st Fofana 5,5). Allenatore: Gautieri 5,5. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. rEti: 36’ pt Belingheri; 22’ st Paulinho. rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Falcone, D’Aversa (La). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.723.
novArA-Ascoli 1-0 (1-0) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 nov rA (4-3-3): Kosicky 6; Colombo novA 6 (30’ st Marianini 6), Lisuzzo 7, Ludi ng (11’ pt Perticone 6), Crescenzi 6,5; Fernandes 6, Buzzegoli 6,5, Pesce 6,5; Gonzalez 6,5, Rubino 6, Lepiller 7 (31’ st Lazzari ng). Allenatore: Aglietti 6,5. Ascoli (5-3-2): Maurantonio 6,5; Scalise 5, Prestia 6, Peccarisi 5,5, Faisca 6, Pasqualini 5,5 (21’ st Colomba 5,5); Di Donato 5 (44’ st Montalto ng), Loviso 6 (38’ st Russo ng), Fossati 5; Soncin 5, Feczesin 5. Allenatore: Pergolizzi 5,5. Arbitro: Ciampi di Roma 5,5. rEti: 23’ pt Lepiller. rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Scalise, Soncin (A). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.061.
pADovA-moDEnA 0-1 (0-0) Data: 23-03-2013 – ore: 20.45 p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 5,5; Rispoli 6, Legati 6, Cionek 5,5, Gallozzi 6; Cuffa 6 (25’ pt Ze Eduardo 6), De Feudis 6, De Vitis 6; Cutolo 5 (29’ st Vantaggiato ng), Bonazzoli 5,5 (39’ st Raimondi ng), Farias 6. Allenatore: Pea 5,5. moDEnA (4-4-2): Manfredini 6; Gozzi 6, Andelkovic 6, Perna 6, Gulan 6; Surraco 6 (12’ st Nardini 6), Osuji 6,5, Signori 6, Lazarevic 6 (33’ st Piscitella ng); Stanco 6 (25’ st Mazzarani 6,5), Ardemagni 6. Allenatore: Novellino 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6,5. rEti: 40’ st Mazzarani. rEcupEro: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rispoli (P); Surraco, Osuji, Lazarevic, Mazzarani (M). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.059.
rEGGinA-JuvE stAbiA 2-1 (1-1) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 rEGGinA (3-5-2): Baiocco 5,5; Adejo 6, Ely 7, Bergamelli 6,5; Antonazzo 6, Hetemaj 6, Colucci 6 (21’ st Armellino 6), Barillà 7, Rizzato 6; Comi 6,5 (34’ st Gerardi ng), Di Michele 7 (43’ st Di Bari ng). Allenatore: Pillon 6,5. JuvE stA st biA (4-3-3): Nocchi 6; Baldanzeddu 6, Martinelli 6, Scognamiglio 6, Dicuonzo 6; Mezavilla 6 (1’ st Jidayi 6), Doninelli 6, Zito 6 (21’ st Cellini 6); Verdi 6, Improta 6 (1’ st Agyei 6), Acosty 6. Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Giancola di Vasto 6. rEti: 13’ pt Improta (J), 38’ Di Michele (R); 18’ st Comi (R). rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Hetemaj, Colucci, Di Michele (R); Dicuonzo, Zito, Verdi (J). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.372.
sAssuolo-tErnAnA 0-0 (0-0) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Marzorati 6,5, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 6, Troiano 6 (40’ st Laribi ng); Berardi 6 (42’ st Troianiello ng), Boakye 6, Catellani 6 (28’ st Pavoletti 6). Allenatore: Di Francesco 6. tErnAnA (3-5-2): Brignoli 7,5; Masi 6, Fazio 6,5, Ferraro 5,5; Dianda 6, Carcuro 6 (40’ st Bernardi ng), Miglietta 6, Botta 6 (18’ st Vitale 6), Ragusa 6; Alfageme 6, Ceravolo 6 (28’ st Litteri 5,5). Allenatore: Toscano 6,5. Arbitro: Roca di Foggia 6. rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bianchi (S); Ferraro, Miglietta (T). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.000 circa.
spEziA-pro vErcElli 1-3 (1-1) Data: 24-03-2013 – ore: 12.30 spEziA (4-3-1-2): Iacobucci 5; Madonna 5, Pasini 5, Schiavi 5, Garofalo 5 (30’ st Okaka ng); Bovo 5 (21’ st Mario Rui 5), Porcari 5,5, Di Gennaro 5; Sammarco 5 (32’ st Pichlmann ng); Sansovini 5, Antenucci 5,5. Allenatore: Cagni 5. pro vErcElli (4-3-3): Valentini 6; Abbate 6, Borghese 6, Ranellucci 6,5, Scaglia 6,5; Genevier 6, Appelt 6, Scavone 7; Ragatzu 6 (42’ st Germano ng), Eusepi 6,5 (30’ st Iemmello 6,5), De Silvestro 6,5 (23’ st Cristiano 6,5). Allenatore: Braghin 7. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. rEti: 23’ pt Scavone (P), 43’ Antenucci (S); 24’ st Cristiano (P), 49’ Iemmello (P). rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Schiavi, Garofalo, Porcari, Pichlmann (S); Ranellucci, Eusepi, De Silvestro (P). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.085.
vEronA-crotonE 3-2 (0-1) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 vEronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 7, Moras 6, Maietta 6, Agostini 6; Bacinovic 5 (6’ st Hallfredsson 7), Jorginho 6, Nielsen 5; Rivas 5 (6’ st Ferrari 6,5), Cacia 7, Gomez 5 (16’ st Sgrigna 7). Allenatore: Mandorlini 6,5. crotonE (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6, Abruzzese 5,5, Ligi 5,5, Mazzotta 6; Maiello 6 (16’ st Matute 5,5), Galardo 6 (32’ st Calil 6), Eramo 7; Gabionetta 6, Ciano 6 (19’ st Pettinari 6), De Giorgio 7. Allenatore: Drago 6,5. Arbitro: Ostinelli di Como 6. rEti: 33’ pt Eramo (C); 13’ st De Giorgio (C), 15’ e 19’ Cacia (V), 23’ Sgrigna (V). rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Agostini, Hallfredsson (V); Eramo (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 13.496.
vicEnzA-vArEsE 1-1 (1-0) Data: 24-03-2013 – ore: 15.00 vicEnzA (4-4-2): Bremec 6; Padalino 6, Camisa 6, Milanovic 6, Laczko 6; Mustacchio 6 (22’ st Cinelli 6), Rigoni 5,5 (28’ st Castiglia 5,5), Ciaramitaro 6, Semioli 7; Bellazzini 6, Malonga 6,5 (35’ st Tiribocchi 5,5). Allenatore: Dal Canto 6. v rEsE (4-3-1-2): Bastianoni 6; vA Pucino 6,5, Troest 6, Marino 6 (28’ st Lazaar 6), Franco 5,5 (22’ st Martinetti 6); Kone 5,5, Corti 6, Filipe 6; Zecchin 6 (1’ st Ferreira Pinto 6); Neto Pereira 5, Ebagua 5. Allenatore: Castori 6. Arbitro: Irrati di Pistoia 5,5. rEti: 45’ pt Malonga (Vi); 45’ st Pucino (Va). rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Laczko, Mustacchio, Rigoni (Vi); Pucino, Franco, Zecchin (Va). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.185.
Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 72 33 22 6 5 65 29 63 33 18 9 6 49 27 verona 63 33 18 9 6 60 40 livorno 53 33 14 11 8 55 47 empoli (-1) 48 33 13 10 10 43 42 vareSe BreScia 46 33 10 16 7 44 37 (-5) 45 33 14 8 11 52 33 novara padova 42 33 10 12 11 34 37 modena (-2) 41 33 11 10 12 43 43 Juve StaBia 41 33 10 11 12 45 47 41 33 10 11 12 37 50 ceSena 40 33 9 13 11 28 30 ternana (-7) 39 33 12 10 11 41 34 Bari cittadella 39 33 9 12 12 38 46 (-2) 39 32 11 8 13 32 43 crotone reggina (-2) 38 33 9 13 11 36 41 lanciano 38 33 8 14 11 37 48 aScoli (-1) 37 32 10 8 14 40 47 Spezia 36 33 8 12 13 39 50 32 33 7 11 15 33 43 vicenza pro vercelli 28 33 7 7 19 30 53 (-6) groSSeto 23 33 6 11 16 35 49 MarCatOrI 18 rEti: Zaza (Ascoli); Ardemagni (Modena, 4 rig.); Sansovini (Spezia); Cacia (Verona, 4 rig.)
calcio2000 81 MAG 2013
34ª GIORNATA – 28 MARZO 2013 Ascoli-GrossEto 3-1 (1-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 6; Prestia 6, Peccarisi 6, Faisca 6; Scalise 6, Russo 6,5, Loviso 7, Di Donato 6 (37’ st Fossati ng), Colomba 6 (21’ st Pasqualini 6); Zaza 6, Feczesin 7. Allenatore: Pergolizzi 6,5. GrossEto (4-4-2): Lanni 5; Som 4, Feltscher 5, Padella 5,5, Calderoni 6; Gimenez 6, Crimi 5 (7’ st Brugman 5,5), Delvecchio 6, Soddimo 5 (34’ pt Donati 6); Lupoli 5, Coulibaly 6 (10’ st Mandorlini 6). Allenatore: Moriero 5,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. rEti: 30’ pt Feczesin (A); 6’ st Russo (A), 31’ Delvecchio (G), 40’ Loviso (A) rig. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Russo (A); Som, Feltscher (G). Espulsi: 34’ pt Som (G). spEttA ttAt ttA Atori: 2.440.
bAri-livorno 1-1 (0-1) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 bAri (4-3-3): Lamanna 6; Ceppitelli 5,5 (44’ st Altobello ng), Dos Santos 5,5, Polenta 6, Rossi 6; Defendi 6, Romizi 6 (16’ st Bellomo 6), Sciaudone 6; Galano 5 (7’ st Fedato 6,5), Tallo 5,5, Ghezzal 6. Allenatore: Torrente 6. livorno (3-4-1-2): Fiorillo 6; Bernardini 6, Emerson 6, Ceccherini 6 (34’ st Decarli ng); Schiattarella 6,5, Luci 6, Duncan 6 (23’ st Gentsoglou 5,5), Lambrughi 6; Belingheri 7 (41’ st Salviato ng); Dionisi 6, Paulinho 5. Allenatore: Nicola 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. rEti: 15’ pt Belingheri (L); 41’ st Fedato (B). rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Polenta, Romizi, Sciaudone (B). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.656.
cEsEnA-pADovA 2-0 (0-0) Data: 27-03-2013 – ore: 20.45 cEsEnA (4-2-3-1): Campagnolo 7; Comotto 6,5, Volta 6,5, Tonucci 6 (34’ st Brandao 6), Consolini 6; Arrigoni 6,5 (41’ st Parfait ng), Coppola 7; Ceccarelli 6, Giandonato 5 (9’ st Rodriguez 6), Tabanelli 6; Granoche 6,5. Allenatore: Bisoli 7. p ovA pAD ov (3-4-3): Silvestri 4; Cionek 6, Legati 6, Trevisan 6; Rispoli 6, Viviani 6 (25’ st Zé Eduardo 5,5), De Feudis 6, Gallozzi 6,5; Farias 5,5, Bonazzoli 6 (16’ st Babacar 5,5), Cutolo 5 (32’ st Vantaggiato 5,5). Allenatore: Pea 5,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 6,5. rEti: 20’ st Rodriguez, 29’ Ceccarelli. rEcupEro: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Coppola, Ceccarelli, Rodriguez (C); Legati (P). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 9.235.
cittADEllA-novArA 2-6 (1-2) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 citt cittADE llA (4-3-3): Cordaz 6; Ciancio 6, Gasparetto 6, Coly 5, Sosa 6; Paolucci 5,5 (34’ st Minesso ng), Baselli 6, Schiavon 6; Di Roberto 5,5, Di Nardo 5 (12’ st Di Carmine 6), Giannetti 5,5 (32’ pt Pierobon 5). Allenatore: Foscarini 5,5. nov rA (4-3-3): Bardi 6; Colombo novA 6, Lisuzzo 6, Perticone 6, Crescenzi 6; Marianini 6,5, Buzzegoli 7,5 (24’ st Fernandes 7), Pesce 6; Gonzalez 6,5, Seferovic 5 (39’ st Rubino 6), Lepiller 7 (39’ pt Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 7. Arbitro: Abbattista di Molfetta 4. rEti: 6’ pt Schiavon (C), 33’ Buzzegoli (N) rig., 38’ Lepiller (N); 3’ st Buzzegoli (N), 36’ Fernandes (N), 38’ Di Carmine (C), 41’ Rubino (N), 43’ Gonzalez (N). rEcupEro: 4 minuti (3’ pt + 1’ st). Ammoniti: Ciancio, Di Nardo (C); Colombo, Lisuzzo, Perticone (N). Espulsi: 31’ pt Cordaz (C). spEttA Atori: 1.846. ttAt ttA
crotonE-spEziA 0-2 (0-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 crotonE (4-3-3): Caglioni 5; Del Prete 7, Ligi 5,5, Abruzzese 6, Mazzotta 5,5; Matute 6, Galardo 5,5 (23’ st Calil 5), Maiello 6; Gabionetta 4,5 (31’ st Falconieri ng), Ciano 5 (10’ st Pettinari 5), De Giorgio 5. Allenatore: Drago 5. spEziA (4-3-1-2): Iacobucci 7; Pasini 6, Romagnoli 6, Schiavi 6, Mario Rui 7; Piccini 6,5, Bovo 5,5 (1’ st Lollo 6,5), Porcari 6; Sammarco 7 (30’ st Musacci ng); Pichlmann 5 (13’ st Okaka 6), Antenucci 6. Allenatore: Cagni 7. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. rEti: 5’ st Sammarco, 23’ Lollo. rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Abruzzese, Maiello (C); Bovo, Porcari (S). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.564.
JuvE stAbiA-moDEnA 1-0 (0-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 JuvE stA st biA (3-4-3): Nocchi 7; Martinelli 6, Figliomeni 6, Scognamiglio 6; Baldanzeddu 6, Mezavilla 6 (15’ st Jidayi 6), Caserta 7, Dicuonzo 5,5; Acosty 6,5, Cellini 6 (43’ st Improta ng), Zito 6,5 (34’ st Verdi 6). Allenatore: Braglia 6,5. moDEnA (4-3-3): Colombi 6; Gozzi 6, Andelkovic 6, Zoboli 6, Perna 6; Surraco 5 (3’ st Mazzarani 6), Osuji 6, Signori 5,5; Moretti 6 (40’ st Nardini ng), Ardemagni 6, Lazarevic 6 (26’ st Stanco 5,5). Allenatore: Novellino 6. Arbitro: Velotto di Grosseto 6. rEti: 2’ st Caserta. rEcupEro: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Baldanzeddu, Caserta, Zito (J); Andelkovic, Perna, Osuji (M). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 1.962.
lAnciAno-vicEnzA 2-0 (2-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 lAnciAno (4-3-3): Leali 6,5; Almici 6, Aquilanti 6, Amenta 6,5, Mammarella 6,5; Di Cecco 6, D’Aversa 6,5 (42’ st Minotti ng), Volpe 7; Piccolo 6,5 (24’ st Turchi 6), Plasmati 6,5, Falcinelli 7 (31’ st Falcone ng). Allenatore: Gautieri 7. vicEnzA (4-3-3): Bremec 6; Padalino 5,5, Camisa 5,5, Milanovic 5,5, Laczko 5,5; Ciaramitaro 5,5, Castiglia 5,5 (1’ st Giacomelli 5,5), Rigoni 5 (38’ st Bessa ng); Bellazzini 6, Malonga 6 (28’ st Bojinov 6), Semioli 4. Allenatore: Dal Canto 5,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6. rEti: 28’ pt Plasmati, 37’ Castiglia (V) aut. rEcupEro: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Almici, Minotti (L); Padalino, Camisa, Giacomelli, Rigoni (V). Espulsi: 31’ pt Semioli (V). spEttA ttAt ttA Atori: 2.436.
pro vErcElli-Empoli 0-1 (0-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 pro vErcElli (4-3-3): Valentini 6,5; Abbate 6, Borghese 6, Ranellucci 6 (37’ st Filkor ng), Scaglia 6; Genevier 6, Appelt 5 (16’ st Germano 6), Scavone 6; Cristiano 6 (26’ st Grossi 6), Iemmello 6, Ragatzu 6. Allenatore: Braghin 6. Empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6 (36’ pt Romeo 6), Tonelli 6, Regini 6, Hysaj 5,5; Moro 6, Valdifiori 6 (32’ st Signorelli ng), Croce 6; Saponara 6; Tavano 6,5 (37’ st Mchedlidze ng), Maccarone 6,5. Allenatore: Sarri 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 5. rEti: 13’ st Tavano rig. rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Borghese, Scavone (P); Moro (E). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 2.779.
sAssuolo-vEronA 1-1 (1-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 sAssuolo (4-3-3): Pomini 7,5; Gazzola 6, Bianco 5, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 7, Troiano 6; Berardi 7 (28’ st Troianiello 5,5), Pavoletti 6,5 (43’ st Masucci ng), Boakye 6 (32’ st Catellani ng). Allenatore: Di Francesco 6,5. vEronA (4-3-3): Rafael 5; Cacciatore 6, Moras 5,5 (40’ pt Ceccarelli 6), Maietta 6, Agostini 5,5; Laner 5,5 (25’ st Rivas 6), Jorginho 6, Hallfredsson 7; Gomez 5, Cacia 6, Sgrigna 5 (20’ st Ferrari 6). Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5. rEti: 30’ pt Pavoletti (S); 29’ st Hallfredsson (V). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Terranova, Bianchi, Troianiello (S); Cacciatore, Agostini (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 7.733.
tErnAnA-brEsciA 1-0 (0-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 tErnAnA (3-5-2): Brignoli 7; Masi 6, Brosco 6, Fazio 6; Dianda ng (7’ pt Ferraro 6, 25’ st Scozzarella 6), Bernardi 6, Miglietta 6, Ragusa 6,5, Vitale 7; Maniero 5 (17’ st Alfageme 6,5), Ceravolo 6. Allenatore: Toscano 6,5. brEsciA (4-3-2-1): Arcari 7; Zambelli 5,5, Caracciolo Ant. 5, Caldirola 5, Daprelà 5,5; Finazzi 6 (47’ st Mitrovic ng), Budel 5,5 (39’ st Picci ng), Rossi 5,5; Scaglia 6,5, Corvia 6; Caracciolo And. 5 (33’ st Sodinha ng). Allenatore: Calori 5,5. Arbitro: Nasca di Bari 6,5. rEti: 26’ st Vitale. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bernardi, Vitale (T); Caracciolo Ant., Caldirola, Budel (B). Espulsi: 19’ st Caldirola (B). spEttA ttAt ttA Atori: 5.131.
vArEsE-rEGGinA 3-0 (1-0) Data: 28-03-2013 – ore: 20.45 v rEsE (4-4-2): Bastianoni 6; Pucino vA 6,5 (36’ st Struna ng), Troest 7, Rea 6, Lazaar 6; Ferreira Pinto 6, Filipe 7 (28’ st Kone 6,5), Corti 6,5, Oduamadi 7; Neto Pereira 7,5 (31’ st Martinetti ng), Ebagua 6. Allenatore: Castori 7. rEGGinA (3-5-2): Baiocco 5,5; Adejo 6, Ely 5,5, Bergamelli 5; Antonazzo 5, Armellino 5,5, Colucci 5,5 (4’ st Sarno 6), Barillà 6, Rizzato 6; Comi 5 (33’ st Gerardi ng), Di Michele 5,5 (28’ st D’Alessandro ng). Allenatore: Pillon 5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. rEti: 29’ pt Neto Pereira; 22’ st Troest, 43’ Kone. rEcupEro: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Martinetti (V); Bergamelli (R). Espulsi: 7’ st Bergamelli (R). spEttA ttAt ttA Atori: 3.244.
Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 73 34 22 7 5 66 30 64 34 18 10 6 50 28 verona 64 34 18 10 6 61 41 livorno 56 34 15 11 8 56 47 empoli (-1) 51 34 14 10 10 46 42 vareSe novara (-5) 48 34 15 8 11 58 35 BreScia 46 34 10 16 8 44 38 Juve StaBia 44 34 11 11 12 46 47 44 34 11 11 12 39 50 ceSena 43 34 10 13 11 29 30 ternana 42 34 10 12 12 34 39 padova modena (-2) 41 34 11 10 13 43 44 lanciano 41 34 9 14 11 39 48 40 34 12 11 11 42 35 Bari (-7) (-1) aScoli 40 33 11 8 14 43 48 Spezia 39 34 9 12 13 41 50 cittadella 39 34 9 12 13 40 52 crotone (-2) 39 33 11 8 14 32 45 reggina (-2) 38 34 9 13 12 36 44 vicenza 32 34 7 11 16 33 45 pro vercelli 28 34 7 7 20 30 54 (-6) groSSeto 23 34 6 11 17 36 52 MarCatOrI 18 rEti: Zaza (Ascoli); Ardemagni (Modena, 4 rig.); Sansovini (Spezia); Cacia (Verona, 4 rig.)
82 calcio2000 MAG 2013
serie bwin 35ª GIORNATA - 6 APRILE 2013 crotonE-Ascoli 1-0 (1-0) prosEcuzionE DAl 1’ st (29ª giornata) Data: 2-04-2013 – ore: 15.00 rEti: 31’ pt Maiello
Empoli-crotonE 0-0 (0-0) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 Empoli (4-3-1-2): Bassi 7; Laurini 6,5 (28’ st Accardi 6), Tonelli 6,5, Regini 6, Hysaj 6; Moro 5, Valdifiori 6, Croce 6; Saponara 5 (41’ st Mchedlidze ng); Maccarone 6, Tavano 5 (20’ st Signorelli 6). Allenatore: Sarri 5,5. crotonE (4-3-3): Concetti 6; Del Prete 6, Abruzzese 6,5, Ligi 6, Mazzotta 6; Ciano 6 (22’ st Calil 5), Matute 5 (27’ pt Maiello 6), Crisetig 6; Eramo 6, De Giorgio 6 (41’ st Galardo ng), Gabionetta 6. Allenatore: Drago 6,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. rEcupEro: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Moro, Croce (E); Abruzzese, Matute, Galardo, Gabionetta (C). Espulsi: 17’ st Moro (E). spEttA ttAt ttA Atori: 2.926.
lAnciAno-JuvE stAbiA 1-1 (0-1) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 6, Aquilanti 6, Amenta 6, Mammarella 6; Di Cecco 6, Minotti 6, Volpe 7; Piccolo 6 (43’ st Falcone ng), Plasmati 6 (25’ pt Turchi 6), Falcinelli 6 (41’ st Fofana ng). Allenatore: Gautieri 6. JuvE stA st biA (3-4-3): Nocchi 7; Martinelli 6, Figliomeni 6, Scognamiglio 6; Baldanzeddu 6, Jidayi 6, Caserta 6,5, Dicuonzo 6; Acosty 6 (10’ st Suciu 6), Cellini 5,5 (18’ st Bruno 6), Zito 7 (38’ st Verdi ng). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Castrignanò di Roma 5. rEti: 29’ pt Zito (J); 34’ st Volpe (L) rig. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Nocchi, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo, Bruno (J). Espulsi: 25’ st Aridità (L, in panchina), 46’ Scognamiglio (J). spEttA ttAt ttA Atori: 2.455.
livorno-Ascoli 3-0 (2-0) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 livorno (3-4-1-2): Mazzoni 6; Bernardini 6,5, Emerson 7, Decarli 6,5; Salviato 6 (21’ st Schiattarella 6), Luci 6,5, Duncan 6,5, Gemiti 6; Belingheri 6; Dionisi 7 (42’ st Bigazzi 6,5), Paulinho 7,5 (30’ st Cellerino 6). Allenatore: Nicola 7. Ascoli (3-5-1-1): Maurantonio 6; Prestia 5, Peccarisi 5, Faisca 5; Scalise 5,5, Loviso 5,5, Di Donato 5 (32’ st Capece 6), Morosini 6 (6’ st Giovannini 6), Legittimo 5 (1’ st Colomba 5,5); Fossati 5; Soncin 6. Allenatore: Pergolizzi 5. Arbitro: Roca di Foggia 6. rEti: 1’ pt Paulinho, 21’ Emerson; 48’ st Bigazzi. rEcupEro: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Morosini (A). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.944.
moDEnA-pro vErcElli 1-0 (0-0) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 moDEnA (4-4-2): Colombi 6; Andelkovic 6, Zoboli 6, Perna 6, Gulan 6,5; Surraco 5 (1’ st Moretti 6), Osuji 6, Signori 6, Lazarevic 6,5 (32’ st Nardini 6); Stanco 5 (8’ st Mazzarani 6), Ardemagni 7. Allenatore: Novellino 6,5. pro vErcElli (4-3-1-2): Valentini 7; Abbate 6, Borghese 6, Ranellucci 5, Scaglia 6; Genevier 5,5 (31’ st Iemmello ng), Appelt 5,5, Cristiano 5 (12’ st Germano 5,5); Scavone 5,5; Greco 5,5 (43’ pt Eusepi 5), Ragatzu 5. Allenatore: Braghin 5,5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 5,5. rEti: 22’ st Ardemagni. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Perna, Signori, Ardemagni (M); Borghese, Appelt, Scavone (P). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.276.
novArA-sAssuolo 3-2 (2-2) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 nov rA (4-3-3): Bardi 6; Ghiringhelli novA 6, Bastrini 6, Ludi 5,5, Crescenzi 6; Fernandes 7 (44’ st Faragò 7), Buzzegoli 8, Pesce 6,5; Gonzalez 5,5, Seferovic 6 (30’ st Mehmeti ng), Lazzari 6,5 (23’ st Marianini 7). Allenatore: Aglietti 7,5. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Marzorati 5,5, Bianco 6, Longhi 6,5; Bianchi 6, Magnanelli 6,5, Troiano 6 (49’ st Chibsah ng); Berardi 6 (36’ st Laribi 6), Pavoletti 6,5, Boakye 6 (24’ st Catellani 6). Allenatore: Di Francesco 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. rEti: 2’ pt Fernandes (N), 12’ Buzzegoli (N), 16’ Berardi (S), 31’ Ludi (N) aut.; 48’ st Faragò (N). rEcupEro: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Fernandes (N); Gazzola, Marzorati, Bianco, Bianchi, Laribi (S). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.925.
pADovA-vArEsE 1-1 (0-1) Data: 8-04-2013 – ore: 20.45 p ovA pAD ov (3-5-2): Silvestri 6; Cionek 5,5, Legati 6, Trevisan 6; Rispoli 6,5, De Vitis 5 (1’ st Cutolo 6,5), Iori 6,5, Ze Eduardo 6, Gallozzi 6; Bonazzoli 7 (49’ st Jelenic ng), Farias 5 (24’ st Raimondi 6). Allenatore: Pea 5,5. v rEsE (4-4-2): Bastianoni 7; Pucino vA 6, Troest 6, Rea 6, Lazaar 6; Ferreira Pinto 6 (37’ st Zecchin ng), Corti 7, Filipe 6 (34’ st Kone ng), Oduamadi 5,5 (34’ st Juan Antonio ng); Neto Pereira 6, Ebagua 6. Allenatore: Castori 6. Arbitro: Borriello di Mantova 5. rEti: 41’ pt Ebagua (V) rig.; 29’ st Bonazzoli (P). rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cionek, Trevisan, Rispoli (P); Zecchin, Filipe (V). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.848.
rEGGinA-bAri 1-0 (1-0) Data: 5-04-2013 – ore: 20.45 rEGGinA (4-3-3): Baiocco 6; Adejo 6, Ely 6, Di Bari 6, Rizzato 6,5; Hetemaj 6,5, Colucci 6 (38’ pt Armellino 6), Barillà 6,5; Sarno 6,5 (31’ st Antonazzo 6), Gerardi 6,5 (41’ st Comi ng), Di Michele 7. Allenatore: Pillon 7. bAri (4-3-3): Lamanna 6; Ristovski 5,5, Dos Santos 5,5, Ceppitelli 6, Rossi 6; Defendi 6 (18’ st Fedato 6), Romizi 6 (1’ st Bellomo 6), De Falco 6; Iunco 6 (42’ st Galano ng), Tallo 5,5, Ghezzal 6. Allenatore: Torrente 6. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. rEti: 1’ pt Di Michele. rEcupEro: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Rizzato, Hetemaj, Barillà (R); Romizi (B). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 3.360.
spEziA-GrossEto 2-1 (0-0) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 spEziA (3-4-1-2): Iacobucci 6; Romagnoli 6, Goian 7, Schiavi 5,5; Piccini 6,5 (1’ st Madonna 6), Lollo 6, Musacci 5,5 (15’ st Di Gennaro 7), Mario Rui 6; Sammarco 6; Sansovini 6 (25’ st Pasini 6), Antenucci 5. Allenatore: Cagni 6,5. GrossEto (4-4-1-1): Lanni 7; Feltscher 6, Barba 6, Padella 6, Calderoni 6; Gimenez 6, Crimi 5,5 (19’ st Coulibaly 5,5), Delvecchio 6,5, Soddimo 6 (13’ st Mancino 6); Brugman 6; Lupoli 6 (28’ st Foglio 6). Allenatore: Moriero 6. Arbitro: Ostinelli di Como 6. rEti: 8’ st Goian (S), 42’ Di Gennaro (S), 45’ Delvecchio (G) rig. rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Piccini, Lollo (S); Padella, Gimenez (G). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 5.141.
vEronA-tErnAnA 2-1 (0-0) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 vEronA (4-3-1-2): Rafael 7; Crespo 6, Ceccarelli 6, Maietta 6, Agostini 6; Nielsen 6, Jorginho 7, Hallfredsson 7; Sgrigna 7 (48’ st Albertazzi ng); Cacia 6 (32’ st Gomez ng), Ferrari 7 (45’ st Cocco ng). Allenatore: Mandorlini 7. tErnAnA (3-5-2): Brignoli 6; Masi 5,5, Brosco 5, Fazio 5,5; Ragusa 6, Bernardi 7, Miglietta 6, Scozzarella 6 (9’ st Carcuro 6), Vitale 6; Litteri 5,5 (29’ st Ceravolo 6), Alfageme 6 (27’ pt Sinigaglia 6). Allenatore: Toscano 6. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. rEti: 2’ st Ferrari (V), 8’ Sgrigna (V), 22’ Bernardi (T). rEcupEro: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Hallfredsson (V); Scozzarella (T). Espulsi: 25’ st Brosco (T). spEttA ttAt ttA Atori: 13.359.
vicEnzA-cittADEllA 1-2 (0-1) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 vicEnzA (4-3-1-2): Bremec 6; Martinelli 4, Gentili 5,5, Camisa 5, Di Matteo 6; Ciaramitaro 6, Rigoni 5,5, Castiglia 5,5; Bessa 5 (1’ st Malonga 6); Bojinov 5 (1’ st Tiribocchi 5), Bellazzini 5,5 (28’ st Giacomelli 6). Allenatore: Dal Canto 5,5. citt cittADE llA (4-3-3): Pierobon 5,5; Ciancio 6, Gasparetto 6, Pellizzer 6, Biraghi 6; Busellato 6 (20’ st Paolucci 6), Baselli 6, Schiavon 6; Minesso 6 (13’ st Vitofrancesco 6), Giannetti 5,5 (12’ st Di Carmine 6), Di Nardo 7. Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. rEti: 41’ pt Di Nardo (C); 17’ st Malonga (V), 19’ Di Nardo (C) rig. rEcupEro: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ciaramitaro, Bellazzini (V); Ciancio, Biraghi, Busellato (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 6.761.
Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 73 35 22 7 6 68 33 67 35 19 10 6 64 41 livorno 67 35 19 10 6 52 29 verona 57 35 15 12 8 56 47 empoli vareSe (-1) 52 35 14 11 10 47 43 novara (-5) 51 35 16 8 11 61 37 BreScia 49 35 11 16 8 46 39 Juve StaBia 45 35 11 12 12 47 48 modena (-2) 44 35 12 10 13 44 44 ceSena 44 35 11 11 13 40 52 43 35 10 13 12 30 32 ternana 43 35 10 13 12 35 40 padova crotone (-2) 43 35 12 9 14 33 45 Spezia 42 35 10 12 13 43 51 42 35 9 15 11 40 49 lanciano cittadella 42 35 10 12 13 42 53 reggina (-2) 41 35 10 13 12 37 44 Bari (-7) 40 35 12 11 12 42 36 aScoli (-1) 40 35 11 8 16 43 52 vicenza 32 35 7 11 17 34 47 pro vercelli 28 35 7 7 21 30 55 groSSeto (-6) 23 35 6 11 18 37 54 MarCatOrI 19 rEti: Ardemagni (Modena, 4 rig.)
brEsciA-cEsEnA 2-1 (0-1) Data: 6-04-2013 – ore: 15.00 brEsciA (4-3-1-2): Arcari 6; Zambelli 6,5, De Maio 6, Daprelà 7, Scaglia 6,5; Lasik 5 (1’ st Caracciolo Ant. 6), Budel 7, Finazzi 6; Rossi 6,5 (25’ st Arias 7); Corvia 6,5, Caracciolo And. 7 (44’ st Picci ng). Allenatore: Calori 6,5. cEsEnA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Comotto 6, Volta 5,5, Morero 5, Consolini 5; Coppola 6, Arrigoni 6 (22’ st Giandonato 5,5); Ceccarelli 6 (37’ st Succi ng), Tabanelli 6,5, D’Alessandro 7 (22’ st Parfait 5); Granoche 6,5. Allenatore: Bisoli 5,5. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5,5. rEti: 28’ pt Granoche (C); 24’ st Daprelà (B), 36’ Caracciolo And. (B). rEcupEro: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Lasik, Finazzi (B); Morero (C). Espulsi: nessuno. spEttA ttAt ttA Atori: 4.500 circa.
calcio2000 83 MAG 2013
PRIMA DIVISIONE GIRONE A RECUPERI 24ª GIoRnata – 13/14-03-2013 CUnEo-SUdtIRol 0-0 San MaRIno-albInolEffE 1-2 8’ pt Belotti A. (A); 5’ st Doumbia (S), 35’ Corradi (A). tRItIUM-PoRtoGRUaRo 1-0 37’ pt Bortolotto R. 26ª GIoRnata – 10-03-2013 CaRPI-San MaRIno 1-0 19’ st Concas. CoMo-SUdtIRol 2-2 40’ pt Donnarumma A. (C), 44’ Campo (S) rig.; 22’ st Donnarumma A. (C), 41’ Cappelletti (S). CUnEo-tRItIUM 1-2 10’ pt Bortolotto R. (T), 16’ Cristini (C); 35’ st Bortolotto E. (T) rig. lECCE-lUMEzzanE 5-0 1’ pt De Rose, 14’ Bogliacino rig., 39’ e 41’ Jeda; 39’ st Zappacosta. REGGIana-CREMonESE 0-1 10’ pt Nizzetto. tRaPan P I-PoRtoGRUaRo 0-0 Pan tREvISo-PavIa 0-0 vIRtUS EntElla-fERalPISalò 2-0 37’ pt De Col; 25’ st Magli (F) aut. Ha RIPoSato albInolEffE 27ª GIoRnata – 17-03-2013 CREMonESE-CoMo 3-1 15’ pt Cremonesi (Cr), 18’ Le Noci (Cr); 6’ st Carlini (Cr), 21’ Gammone (Co). fERalPISalò-albInolEffE 0-0 lUMEzzanE-vIRtUS EntElla 1-1 8’ pt Guerra (V); 5’ st Inglese (L). PavIa-CUnEo 0-2 26’ pt Martini rig.; 46’ st Di Quinzio. PoRtoGRUaRo-lECCE 0-0 San MaRIno-tREvISo 1-0 22’ st Doumbia. SUdtIRol-REGGIana 3-0 10’ pt Testardi, 17’ Maritato, 22’ Campo. tRItIUM-tRaPan P I 1-2 Pan 38’ pt D’Aiello (Tra); 15’ st Arrigoni A. (Tri), 20’ Madonia (Tra) rig. Ha a RIPoSato CaRPI
GIRONE B RECUPERo 14ª GIoRnata – 28-03-2013 P GanESE-latIna 1-1 Pa 29’ pt Caturano (P); 1’ st Jefferson (L). 23ª GIoRnata – 10-03-2013 a EllIno-vIaREGGIo 1-0 av 38’ st De Angelis. baRlEtta-fRoSInonE 0-0 bEnEvEnto-SoRREnto 1-0 12’ st Germinale rig. CaRRaRESE-PERUGIa 0-1 42’ st Moscati. CatanzaRo-PISa 1-0 18’ st Russotto. GUbbIo-PRato 1-0 6’ pt Galabinov. latIna-andRIa 1-1 22’ pt Cottafava (L); 32’ st Innocenti (A). PaGanESE-noCERIna 0-1 18’ pt Baldan. 24ª GIoRnata – 17-03-2013 andRIa-baRlEtta 0-0 CaRRaRESE-PaGanESE 1-2 34’ pt Ciarcià (P); 3’ st Girardi (P), 29’ Makinwa (C). fRoSInonE-CatanzaRo 4-0 28’ pt Carrus rig., 31’ Santoruvo, 43’ Curiale; 8’ st Frara. noCERIna-PISa 3-0 40’ pt Corapi; 13’ st Garufo, 30’ Evacuo. PERUGIa-latIna 2-1 40’ pt Politano (P); 35’ st Nicco (P), 44’ Jefferson (L). PRato-bEnEvEnto 1-1 16’ pt Marotta (B); 28’ pt Essabr (P). SoRREnto-av a EllIno 1-4 av 7’ pt Castaldo (A) rig., 19’ Biancolino (A), 23’ Bernardo (S); 9’ st De Angelis (A) rig., 23’ Zigoni (A). vIaREGGIo-GUbbIo 2-2 3’ pt Giovinco (V) rig., 40’ Galabinov (G) rig.; 33’ st Cocuzza (G), 43’ Benedetti (V).
28ª GIoRnata – 24-03-2013 albInolEffE-tRItIUM 1-1 22’ pt Cissé (A), 30’ Bortolotto R. (T). CUnEo-lUMEzzanE 1-1 30’ pt Cristini (C); 6’ st Torregrossa (L). fERalPISalò-SUdtIRol 3-1 11’ pt Bracaletti (F), 33’ Finocchio (F); 6’ st Campo (S) rig., 49’ Castagnetti (F). lECCE-PavIa 1-0 22’ pt Giacomazzi. REGGIana-San MaRIno 1-3 30’ pt Pelagatti (S); 26’ st Coda (S), 32’ Sprocati (R), 49’ Chiaretti (S). tRaPan P I-CoMo 1-0 Pan 50’ st Basso rig. tREvISo-CaRPI 1-2 21’ pt Di Gaudio (C); 13’ st Stendardo (T), 22’ Melara (C). vIRtUS EntElla-PoRtoGRUaRo 2-1 20’ pt Di Tacchio (V), 34’ Russo (V) rig.; 2’ st Altinier (P). Ha a RIPoSato CREMonESE
25ª GIoRnata – 24-03-2013 andRIa-vIaREGGIo 2-1 20’ pt La Rosa (A), 40’ Giovinco (V); 13’ st Guariniello (A). a EllIno-noCERIna 1-0 av 4’ st Biancolino. baRlEtta-SoRREnto 0-0 CatanzaRo-PERUGIa 2-4 23’ pt Sirignano (C) aut., 38’ Fabinho (P); 4’ st Fabinho (P), 9’ Nicco (P), 23’ Carboni (C), 34’ Masini (C). GUbbIo-CaRRaRESE 0-1 10’ pt Orlandi. latIna-PRato 1-1 4’ st Jefferson (L) rig., 20’ Essabr (P). PaGanESE-bEnEvEnto 0-0 PISa-fRoSInonE 2-1 6’ pt Curiale (F), 15’ Scappini (P); 49’ st Favasuli (P) rig.
29ª GIoRnata – 7-04-2013 CaRPI-vIRtUS EntElla 3-1 2’ pt Terigi (C), 12’ Guerra (V); 4’ st Viola (C), 47’ Pasciuti (C). CoMo-tREvISo 4-3 28’ pt Benvenga (C); 1’ st Schenetti (C), 9’ Fortunato (T), 23’ Musso (T), 32’ Madiotto (T) rig., 33’ Donnarumma A. (C) rig., 39’ Cia (C). lUMEzzanE-albInolEffE 1-2 31’ pt Taugourdeau (A); 21’ st Cissé (A), 44’ Inglese (L). PavIa-CREMonESE 2-1 10’ pt Cesca (P); 18’ st Cesca (P), 21’ Carlini (C). PoRtoGRUaRo-fERalPISalò 1-1 21’ pt Altinier (P); 45’ st Moracci (P) aut. San MaRIno-CUnEo 0-0 SUdtIRol-tRaPan P I 1-1 Pan 32’ st Abate (T), 47’ Campo (S) rig. tRItIUM-REGGIana 1-2 Ha a RIPoSato lECCE
26ª GIoRnata – 7-04-2013 bEnEvEnto-latIna 1-0 4’ st Marotta. CaRRaRESE-andRIa 0-0 fRoSInonE-PERUGIa 0-1 7’ pt Nicco. GUbbIo-av a EllIno 2-3 av 20’ pt Angiulli (A), 30’ Guerri (G), 40’ Galabinov (G); 23’ st Zullo (A), 37’ Castaldo (A). PaGanESE-baRlEtta 1-0 7’ pt Caturano. PRato-CatanzaRo 0-0 SoRREnto-PISa 1-2 3’ pt Gatto (P); 9’ st Musetti (S) rig., 40’ Favasuli (P) rig. vIaREGGIo-noCERIna 0-3 40’ pt Mazzeo rig.; 5’ st Russo N., 29’ Garufo.
84 calcio2000 MAG 2013
LEGA PRO SECONDA DIVISIONE GIRONE A RECUPERI 24ª GIoRnata – 13-03-2013 bEllaRIa I.M.-SantaRCanGElo 1-1 32’ st Mariani (B), 50’ Anastasi (S). CaSalE-Monza 1-2 10’ st Polenghi (M), 14’ Ficarotta (C), 46’ Vita (M). foRlì-R lì-REnatE 0-1 40’ st Mantovani. 26ª GIoRnata – 10-03-2013 bEllaRIa I.M.-baSSano 1-1 22’ pt Zamblera (Be), 42’ Longobardi (Ba). CaSalE-Mantova 1-2 23’ pt Bini (M), 36’ Cristiano (C); 32’ st De Respinis (M). CaStIGlIonE-alESSandRIa 0-0 fano-Santa fano-Sant ano-SantaRCanGElo 1-1 4’ st Del Core (F) rig., 24’ Anastasi (S) rig. GIaCoMEnSE-MIlazzo 2-0 20’ pt Varricchio, 45’ Personè. Monza-REnatE 2-1 23’ pt Gasbarroni (M) rig., 42’ Gavazzi (R); 46’ st Valagussa (M). Savona-foRlì lì 2-0 13’ pt La Rosa; 18’ st Carta. U. vEnEzIa-RIMInI 4-1 1’ pt Marras (R), 43’ Godeas (U); 18’ st Marconi A. (U), 32’ e 35’ Cenetti (U). v vall EE d’aoStE-PRo PatRIa 2-2 40’ pt Nossa (P); 5’ st Jidayi (V), 43’ Giannone (P) rig., 48’ Iocolano (V). 27ª GIoRnata – 17-03-2013 alESSandRIa-GIaCoMEnSE 0-2 16’ st Personè, 40’ Serlini. baSSano-vall v vall EE d’aoStE 5-2 21’ pt Sinato (V), 27’ Correa (B), 29’ e 30’ Berrettoni (B), 34’ Iocolano (V) rig.; 2’ st Ferretti (B), 44’ Correa (B) rig. bEllaRIa I.M.-Savona 3-1 9’ pt Scotto (S), 21’ Zamblera (B), 37’ Maccarrone (B); 29’ st Nicastro (B). foRlì-Ca lì-CaStIGlIonE 1-0 14’ st Evangelisti. Mantova-Monza 0-2 36’ pt De Cenco; 43’ st Gasbarroni. MIlazzo-U. vEnEzIa 0-1 17’ pt Godeas. PRo PatRIa-fano fano 1-0 f 28’ pt Serafini. REnatE-CaSalE 1-2 33’ pt Ficarotta (C); 13’ st Gualdi (R), 44’ Curcio (C). RIMInI-SantaRCanGElo 2-0 25’ pt Marras; 20’ st Spighi. 28ª GIoRnata – 24-03-2013 CaSalE-GIaCoMEnSE 0-1 13’ st Rossi. f fano-R IMInI 1-1 40’ pt Rosini (R); 27’ st Berretti (F). Mantova-PRo PatRIa 1-0 21’ st De Respinis. Monza-alESSandRIa 2-0 6’ st Finotto, 42’ Gasbarroni. REnatE-bEllaRIa I.M. 1-3 24’ pt Zamblera (B), 43’ Gualdi (R); 13’ st Nicastro (B), 48’ Mastroianni (B). lì 1-1 SantaRCanGElo-foRlì 31’ pt Anastasi (S); 39’ st Sozzi (F). Savona-CaStIGlIonE 0-0 U. vEnEzIa-baSSano 2-2 10’ e 19’ pt Longobardi (B), 20’ Maracchi (U); 6’ st Lauria (U). v vall EE d’aoStE-MIlazzo 1-0 29’ pt Sinato. 29ª GIoRnata – 7-04-2013 alESSandRIa-CaSalE 1-0 12’ pt Fanucchi rig. baSSano-fano fano 4-2 f 8’ pt Basso (B), 10’ Ferretti (B), 14’ Del Core (F), 46’ Longobardi (B); 38’ st Proietti (B), 42’ Marolda (F). bEllaRIa I.M.-U. vEnEzIa 3-1 6’ pt Godeas (U) rig., 38’ e 40’ Nicastro (B); 2’ st Nicastro (B). CaStIGlIonE-vall v vall EE d’aoStE 3-1 33’ pt Emiliano (V), 44’ Ferrari (C) rig.; 23’ st Miceli (V) aut., 37’ Prevacini (C). foRlì-Monza lì-Monza 0-0 GIaCoMEnSE-Savona 1-0 28’ st Rossi. MIlazzo-REnatE 0-1 42’ st Gaeta. PRo PatRIa-SantaRCanGElo 0-1 5’ st Graziani. RIMInI-Mantova 4-1 18’ pt Pietribiasi (M), 34’ Taddei (R); 2’ st Onescu (R), 4’ Brighi M. (R), 32’ Morga (R).
GIRONE B 26ª GIoRnata – 10-03-2013 aPRIlIa-vIGoR laMEzIa 1-0 39’ pt Gomes. boRGo a bUGGIano-PoGGIbonSI 0-0 CaMPobaSSo-SalERnItana 1-0 36’ st Minadeo. CHIEtI-av a ERSa noRManna 4-1 av 27’ pt De Sousa (C), 44’ Gagliardi (A); 20’ st Alessandro (C), 22’ Rossi (C), 45’ Vitone (C). folIGno-GavoRRano 0-0 HIntERREGGIo-tERaMo 1-1 38’ st De Stefano (T), 50’ Khoris (H) rig. MaRtIna fRanCa-l’aqUIla 0-0 MElfI-fondI 4-0 19’ pt Suarino; 5’ st Croce, 21’ Gennari, 49’ Improta. PontEdERa-aRzanESE 2-0 24’ e 41’ pt Arrighini. 27ª GIoRnata – 17-03-2013 aRzanESE-MElfI 0-1 14’ st Dermaku. a ERSa noRManna-folIGno 0-3 av 23’ e 45’ pt Balistreri; 46’ st Balistreri. GavoRRano-fondI 1-0 15’ st Carraro. HIntERREGGIo-MaRtIna fRanCa 2-1 6’ e 48’ pt Khoris (H); 8’ st Rana (M). l’aqUIla-boRGo a bUGGIano 0-0 PoGGIbonSI-aPRIlIa 1-2 5’ pt Pera (P) rig.; 15’ e 23’ st rig. Calderini (A). SalERnItana-PontEdERa 1-1 33’ pt Ginestra (S); 44’ st Di Noia (P). tERaMo-CHIEtI 1-1 9’ st Scipioni (T), 31’ Vitone (C). vIGoR laMEzIa-CaMPobaSSo 1-1 27’ st Catanese (V), 28’ Boi (C). 28ª GIoRnata – 24-03-2013 aPRIlIa-SalERnItana 1-1 40’ pt Guazzo (S); 21’ st Ferrari (A). boRGo a bUGGIano-PontEdERa 0-0 CHIEtI-HIntERREGGIo 3-1 9’ pt Cruz Pereira (H); 5’ st De Sousa (C), 35’ Di Filippo (C), 41’ Alessandro (C). folIGno-aRzanESE 0-0 fondI-vIGoR laMEzIa 0-3 18’ pt De Luca; 5’ st Monopoli, 9’ Zampaglione. MaRtIna fRanCa-CaMPobaSSo 0-0 MElfI-l’aqUIla 2-1 29’ pt Croce (M) rig.; 26’ st D’Amico (L), 47’ Improta (M) rig. PoGGIbonSI-GavoRRano 0-0 tERaMo-av a ERSa noRManna 2-1 av 20’ pt Coletti (T) rig.; 12’ st Giordani (A), 24’ Coletti (T) rig. 29ª GIoRnata – 10-03-2013 aRzanESE-fondI 5-0 14’ pt Sandomenico, 34’ Visone; 8’ st Sandomenico, 13’ Fragiello, 17’ Roghi. a ERSa noRManna-PoGGIbonSI 0-1 av 46’ st Giordani (A) aut. CaMPobaSSo-boRGo a bUGGIano 0-0 GavoRRano-MaRtIna fRanCa 2-2 5’ pt Carraro (G); 40’ st Nocciolini (G), 46’ Scarsella (M), 50’ Gambino (M). HIntERREGGIo-folIGno 0-1 9’ pt Fiordani. l’aqUIla-CHIEtI 1-2 17’ st Carcione (L), 35’ e 43’ rig. De Sousa (C). PontEdERa-aPRIlIa 1-1 26’ pt Regoli (P), 28’ Corsi (A). SalERnItana-MElfI 2-1 29’ pt Croce (M), 40’ Mounard (S); 4’ st Mounard (S). vIGoR laMEzIa-tERaMo 1-3 2’ pt De Luca (V), 45’ Coletti (T) rig.; 19’ st Ferrani (T), 29’ Bucchi (T).
calcio2000
MAG 2013
LEGA PRO PRIMA DIVISIONE GIRONE A
ClaSSIfICa tRaPan P I Pan lECCE SU Ca vIR San Ma fER alb Pav CREM lUME Po CU Co REGGIana tRItIUM tREvISo o (-1)
GIRONE B
ClaSSIfICa a EllIno av PERUGIa a (-1) noCERIna lat bE PIS fRo PaG PRato Catanza GU vIa and Ca ba So
Pt. 53
G 27
v 15
n 8
P 4
Gf 49
Gs 25 29 28 22 32 31 35 23 27 21
25 17 13
27 27 28
7 3 2
4 8 8
16 16 18
25 20 23
45 52 50
Pt. 54 49 46
G 26 26 26
v 16 15 13
n 6 5 7
P 4 6 6
Gf 42 41 42
Gs 22 27 27 24 24 30 23 23 26 43 35 40 22 43 38 39
MaRCatoRI 12 REtI: Della Rocca (9 Portogruaro/3 Carpi, 2 rig.) 11 REtI: Donnarumma A. (Como, 2 rig.); Inglese (Lumezzane); Abate (Trapani) 10 REtI: Belotti A. (AlbinoLeffe); Coda (San Marino, 1 rig.); Mancosu (Trapani); Tarantino N. (Treviso, 8 rig.) 9 REtI: Bogliacino (Lecce, 3 rig.); Beretta (Pavia, 4 rig.); Rosso (Virtus Entella) 8 REtI: Carlini (Cremonese, 2 rig.); Foti (Lecce); Campo (Sudtirol, 5 rig.); Madonia (Trapani, 7 rig.); Guerra (Virtus Entella) 7 REtI: Arma (Carpi, 2 rig.); Le Noci (Cremonese, 3 rig.); Doumbia (San Marino); Basso (Trapani, 5 rig.) REtI: Corazza (Portogruaro); Rossi (Reggiana, 3 rig.); Maritato, Thiam (Sudtirol) REtI: Cissé, Pesenti (AlbinoLeffe); Ferretti (Carpi); Martini (Cuneo, 3 rig.); Bracaletti (Feralpisalò); Giacomazzi (Lecce); Torri (4 Lumezzane/1 Cuneo); Cesca (Pavia); Poletti (San Marino, 3 rig.); Bortolotto R. (Tritium); Russo (Virtus Entella, 4 rig.)
MaRCatoRI 14 REtI: Evacuo (Nocerina) 12 REtI: Castaldo (Avellino, 3 rig.); Ciofani (Perugia, 1 rig.) 11 REtI: Fioretti (Catanzaro, 4 rig.); Galabinov (Gubbio, 2 rig.) 10 REtI: Biancolino (Avellino, 4 rig.); Favasuli (Pisa, 9 rig.) 9 REtI: Barraco (Latina, 1 rig.) 8 REtI: Mancosu (Benevento, 4 rig.); Mancuso (Carrarese); Mazzeo (Nocerina, 3 rig.); Scarpa (Paganese, 3 rig.); Politano (Perugia); Magnaghi (Viareggio) 7 REtI: Innocenti (Andria, 2 rig.); Belcastro (Carrarese); Girardi (Paganese); Napoli (Prato, 3 rig.) 6 REtI: De Angelis (Avellino, 3 rig.); Altinier (Benevento); Makinwa (Carrarese, 1 rig.); Russotto (Catanzaro); Frara (Frosinone, 1 rig.); Tiboni (Prato, 1 rig.); Giovinco (Viareggio, 2 rig.)
SECONDA DIVISIONE GIRONE A
ClaSSIfICa PRo PatRIa Savona ba RE Ca U. vE Monza (-6) fo alESS Mantova bE Santa GIa v vall RIMI fano f ano (-1) Ca MIlazzo lazzo (-2)
GIRONE B ClaSSIfICa SalERnItana PontEdERa CHIEtI (-1) aPRI l’a Po tER Ma ME fol aR bo Gavo HInt vIG Ca a ERSa noRManna av fondI
86 calcio2000 MAG 2013
Pt. 55 54
G 29 29
v 16 16
n 7 6
P 6 7
Gf 56 43
Gs 32 24
35 44 55 34 55 46 66
Pt. 60 55 49
15 13
G 29 29 29
29 29
v 17 15 15
3 3
n 9 10 5
6 4
P 3 4 9
20 22
Gf 49 40 40
Gs 26 23 31
22 22
31 23 32 36 31 33 32 22 33 52 58
MaRCatoRI 20 REtI: Virdis (Savona, 3 rig.) 17 REtI: Brighenti (Renate, 5 rig.) 16 REtI: Ferrari (Castiglione, 4 rig.); Varricchio (Giacomense, 2 rig.); Gasbarroni (Monza, 5 rig.); Serafini (Pro Patria, 4 rig.) 14 REtI: Anastasi (Santarcangelo, 6 rig.); Godeas (U. Venezia, 3 rig.) 12 REtI: Petrascu (Forlì, 5 rig.); Del Sante (Mantova) 11 REtI: Cozzolino (Pro Patria) 10 REtI: Nicastro (Bellaria I.M.); Giannone (Pro Patria, 2 rig.); Zanetti (Renate, 1 rig.) 9 REtI: Falomi (Pro Patria) 8 REtI: Degano (1 rig.), Fanucchi (Alessandria, 2 rig.); Correa (3 rig.), Longobardi (Bassano, 1 rig.); Franchi (Mantova); Finotto (Monza) 7 REtI: Rossi (Alessandria); Berrettoni (Bassano); Bernacci (Bellaria I.M., 3 rig.); Curcio (Casale, 1 rig.); Lauria (U. Venezia, 1 rig.); Sinato (Vallee d’Aoste)
MaRCatoRI 20 REtI: Grassi (Pontedera, 5 rig.) 17 REtI: De Sousa (Chieti, 3 rig.) 16 REtI: Pera (Poggibonsi, 9 rig.) 14 REtI: Ginestra (2 rig.), Guazzo (Salernitana, 1 rig.) 13 REtI: Arrighini (Pontedera) 12 REtI: Ferrari (Aprilia, 4 rig.) 10 REtI: Sandomenico (Arzanese, 1 rig.); D’Antoni (2 rig.), Gonçalves (Borgo a Buggiano); Guidone (Fondi, 4 rig.); Improta (3 rig.), Infantino (L’Aquila, 1 rig.) 8 REtI: Balistreri (Foligno, 1 rig.); Khoris (Hinterreggio, 2 rig.); Gambino (Martina Franca) 7 REtI: Gurma (Gavorrano); Improta (Melfi, 3 rig.); Bucchi (Teramo, 2 rig.) 6 REtI: Calderini (Aprilia, 2 rig.); Lo Sicco (Gavorrano); Peluso (5 Gavorrano, 2 rig./1 Aversa Normanna); Carbonaro (Hinterreggio); Zampaglione (3 Hinterreggio, 1 rig./3 Vigor Lamezia, 1 rig.)
SERIE D GIRONE A RECUPERo 24ª GIoRnata: Derthona-Santhia 0-2 26ª GIoRnata: Asti-Novese 2-2; Borgosesia-Bra 1-1; Chiavari-Verbano 1-0; Chieri-Bogliasco 2-0; Derthona-Lavagnese 1-0; Gozzano-Verbania 0-0; Imperia-Folgore Caratese 1-4; Sestri Levante-Tortona Villalvernia 3-3; Trezzano-Santhia 0-1 27ª GIoRnata: Bogliasco-Trezzano 1-0; Bra-Chiavari 3-1; Folgore Caratese-Chieri 2-0; Lavagnese-Sestri Levante 2-1; Novese-Derthona 0-1; Santhia-Asti 1-2; Tortona VillalverniaBorgosesia 0-2; Verbania-Imperia 1-2; Verbano-Gozzano 1-0 28ª GIoRnata: Asti-Tortona Villalvernia 1-0; Borgosesia-Verbania 0-0; Chiavari-Gozzano 1-2; Chieri-Novese 0-2; Derthona-Bra 1-0; Folgore Caratese-Santhia 0-2; Imperia-Bogliasco 0-5; Sestri Levante-Verbano 2-0; Trezzano-Lavagnese 1-1 29ª GIoRnata: Bogliasco-Folgore Caratese 0-1; Bra-Sestri Levante 3-0; Gozzano-Imperia 5-3; Lavagnese-Asti 3-1; Novese-Trezzano 1-0; Santhia-Chieri 0-1; Tortona VillalverniaDerthona 1-1; Verbania-Chiavari 3-0; Verbano-Borgosesia 1-1 30ª GIoRnata: Asti-Verbano 0-1; Bogliasco-Novese 1-1; Borgosesia-Chiavari 4-1; Chieri-Tortona Villalvernia 1-1; Derthona-Verbania 0-0; Folgore Caratese-Lavagnese 0-1; Imperia-Santhia 0-2; Sestri Levante-Gozzano 2-0; Trezzano-Bra 0-1 ClaSSIfICa: bra 65; lavagnese 61; Santhia 59; Chieri 58; borgosesia 49; folgore Caratese 46; derthona 44; Chiavari 43; v verbania 40; Gozzano 37; bogliasco 36; Sestri levante 35; asti 33; v verbano 31; novese 29; tortona t villalvernia 28; trezzano 24; Imperia 19
CLASSIFICA MARCATORI
GIRonE a 21 reti - Diagnè (Bra, 1 r.) GIRonE b 27 reti - Spampatti (Alzano Cene, 3 r.) GIRonE C 18 reti - Gherardi (Delta Porto Tolle, 1 r.); Della Bianca (Tamai, 4 r.); Trinchieri (Trissino Valdagno, 1 r.) GIRonE d 21 reti - Taddeucci (Massese, 1 r.) GIRonE E 19 reti - Porricelli (Deruta, 8 r.) GIRonE f 20 reti - Sivilla (Ol. Agnonese, 1 r.) GIRonE G 20 reti - Tarallo (Sarnese, 6 r.) GIRonE H 14 reti - Sorrentino (Battipagliese, 2 r.); Moscelli (Bisceglie, 3 r.); Giglio (Foggia, 1 r.); Letizia (Puteolana, 4 r.) GIRonE I 25 reti: Mosciaro (Cosenza, 9 rig.)
GIRONE D
26ª GIoRnata: Atl. Castenaso-Lucchese 1-1; BagnoleseSpal 1-3; Massese-Camaiore 3-1; Pistoiese-Fortis Juventus 3-0; Pro Piacenza-Mezzolara 0-0; Riccione-Rosignano S.R. 3-0; S.M. Tuttocuoio-Fidenza 1-2; V. Castelfranco-Formigine 4-2; V. Pavullese-Forcoli Valdera 0-1 27ª GIoRnata: Camaiore-Pro Piacenza 0-1; Fidenza-Pistoiese 0-1; Forcoli Valdera-Atl. Castenaso 2-1; Formigine-S.M. Tuttocuoio 0-0; Fortis Juventus-Riccione 0-0; Lucchese-Bagnolese 2-0; Mezzolara-V. Castelfranco 0-3; Rosignano S.R.V. Pavullese 1-0; Spal-Massese 2-4 28ª GIoRnata: Atl. Castenaso-Bagnolese 2-2; CamaioreFormigine 2-1; Massese-Mezzolara 1-0; Pistoiese-Forcoli Valdera 4-2; Pro Piacenza-Fidenza 4-2; Riccione-Lucchese 0-1; S.M. Tuttocuoio-Rosignano S.R. 3-1; V. Castelfranco-Fortis Juventus 3-2; V. Pavullese-Spal 1-4 29ª GIoRnata: Bagnolese-Massese 0-2; Fidenza-V. Castelfranco 1-3; Forcoli Valdera-Riccione 0-0; Formigine-Pro Piacenza 2-2; Fortis Juventus-S.M. Tuttocuoio 0-3; LuccheseV. Pavullese 3-0; Mezzolara-Camaiore 3-2; Rosignano S.R.Pistoiese 0-2; Spal-Atl. Castenaso 3-2 30ª GIoRnata: Camaiore-Fortis Juventus 2-1; MasseseFormigine 2-0; Mezzolara-Fidenza 0-0; Pistoiese-Spal 3-0; Pro Piacenza-Rosignano S.R. 2-0; Riccione-Bagnolese 2-3; S.M. Tuttocuoio-Lucchese 2-0; V. Castelfranco-Forcoli Valdera 2-0; V. Pavullese-Atl. Castenaso 4-1 ClaSSIfICa: S.M. tuttocuoio 63; Pro Piacenza 61; Massese 60; lucchese 57; Pistoiese 55; v. v Castelfranco, Spal 54; Mezzolara 44; fidenza 40; formigine 37; fortis Juventus 35; forcoli v valdera 33; atl. Castenaso 32; Camaiore 29; Riccione (-1) 28; v v. Pavullese 23; bagnolese, Rosignano S.R. 21
GIRONE G 26ª GIoRnata: Anziolavinio-S.Basilio P. 0-1; Arzachena-Real S.Hyria 1-0; Cynthia-Torre Neapolis 1-1; Lupa Frascati-Civitavecchia 2-2; Ostia Mare-Casertana 0-1; P.C. Sant’Elia-Budoni 2-1; Sarnese-Isola Liri 1-0; Selargius-Portotorres 1-1; SoraTorres 0-1 27ª GIoRnata: Budoni-Anziolavinio 0-2; Casertana-Sarnese 0-0; Civitavecchia-Arzachena 2-2; Isola Liri-Lupa Frascati 2-1; Portotorres-Sora 1-1; Real S.Hyria-Selargius 1-0; S.Basilio P.-Cynthia 1-2; Torre Neapolis-Ostia Mare 1-1; Torres-P.C. Sant’Elia 3-0 28ª GIoRnata: Anziolavinio-Casertana 1-4; ArzachenaSelargius 2-0; Cynthia-Isola Liri 0-1; Lupa Frascati-Portotorres 6-1; Ostia Mare-Civitavecchia 3-0; P.C. Sant’Elia-Torre Neapolis 2-3; Sarnese-Real S.Hyria 2-2; Sora-Budoni 3-3; Torres-S. Basilio P. 1-1 29ª GIoRnata: Budoni-Torres 1-1; Casertana-Cynthia 4-1; Civitavecchia-Sarnese 1-0; Isola Liri-Ostia Mare 1-1; Portotorres-Arzachena 0-0; Real S.Hyria-Lupa Frascati 0-2; S.Basilio P.-P.C. Sant’Elia 4-1; Selargius-Sora 0-3; Torre Neapolis-Anziolavinio 1-0 30ª GIoRnata: Anziolavinio-Civitavecchia 2-0; Budoni-Torre Neapolis 1-2; Cynthia-Real S.Hyria 2-1; Lupa Frascati-Arzachena 1-0; Ostia Mare-Portotorres 1-0; P.C. Sant’Elia-Isola Liri 0-4; Sarnese-Selargius 4-2; Sora-S.Basilio P. 3-1; TorresCasertana 0-0 ClaSSIfICa: torres t 58; torre t neapolis 56; Casertana 55; Sarnese 52; lupa frascati 51; ostia Mare 49; Sora, S.basilio P. 48; Cynthia 40; arzachena 38; Isola liri 37; Portotorres 36; budoni 31; anziolavinio 30; Civitavecchia (-3) 26; Selargius 25; Real S.Hyria (-1) 24; P.C. Sant’Elia 21
GIRONE B 29ª GIoRnata: Aurora Seriate-Mezzocorona 1-1; Caravaggio-Caronnese 2-0; Castellana-Seregno 2-1; Darfo Boario-Pro Sesto 1-3; Fersina Perginese-Atl. Montichiari 1-0; Lecco-Mapellobonate 3-2; Pontisola-Trento 3-0; Sant’Angelo-Olginatese 1-4; St.Georgen-Pergolettese 1-4; Voghera-Alzano Cene 1-0 30ª GIoRnata: Alzano Cene-Pergolettese 0-2; Atl. MontichiariCaravaggio 1-1; Caronnese-Aurora Seriate 2-2; Castellana-Pontisola 0-0; Mapellobonate-Fersina Perginese 2-0; MezzocoronaDarfo Boario 2-2; Olginatese-St.Georgen 4-1; Pro Sesto-Voghera 0-2; Seregno-Lecco 0-0; Trento-Sant’Angelo 1-0 31ª GIoRnata: Aurora Seriate-Castellana 1-0; CaravaggioAlzano Cene 1-1; Darfo Boario-Trento 3-2; Fersina PerginesePro Sesto 1-0; Lecco-Mezzocorona 4-2; Pergolettese-Caronnese 2-0; Pontisola-Seregno 1-1; Sant’Angelo-Mapellobonate 1-2; St.Georgen-Atl. Montichiari 1-3; Voghera-Olginatese 0-2 32ª GIoRnata: Atl. Montichiari-Alzano Cene 3-1; Aurora Seriate-Lecco 1-1; Caronnese-Pontisola 1-2; Castellana-Darfo Boario 0-0; Mapellobonate-St.Georgen 6-1; Mezzocorona-Fersina Perginese 2-3; Olginatese-Pergolettese 1-0; Pro SestoCaravaggio 0-0; Seregno-Sant’Angelo 4-0; Trento-Voghera 3-1 33ª GIoRnata: Alzano Cene-Caronnese 4-3; CaravaggioOlginatese 1-0; Darfo Boario-Seregno 1-1; Fersina PergineseTrento 4-1; Lecco-Castellana 1-1; Pergolettese-Atl. Montichiari 1-1; Pontisola-Aurora Seriate 2-1; Sant’Angelo-Mezzocorona 1-2; St.Georgen-Pro Sesto 1-1; Voghera-Mapellobonate 1-1 34ª GIoRnata: Aurora Seriate-Sant’Angelo 2-1; Caronnese-Lecco 2-1; Castellana-Fersina Perginese 2-0; Mapellobonate-Pergolettese 1-2; Mezzocorona-St.Georgen 2-0; Olginatese-Atl. Montichiari 3-0; Pontisola-Darfo Boario 3-2; Pro Sesto-Alzano Cene 0-1; Seregno-Voghera 2-1; TrentoCaravaggio 1-1; ClaSSIfICa: Pergolettese 72; Pontisola 71; olginatese 65; v voghera 61; lecco (-3), Castellana, Caronnese 53; atl. Montichiari 48; aurora Seriate, Caravaggio 47; Mapellobonate 46; alzano Cene 45; Seregno, fersina Perginese 44; darfo boario (-3) 39; Pro Sesto 38; Mezzocorona 28; St.Georgen 25; trento (-1) 24; Sant’angelo 13
GIRONE E 26ª GIoRnata: Arezzo-Pianese 3-0; Bastia-Deruta 3-0; Fiesolecaldine-Casacastalda 1-3; Flaminia C.-Sporting Terni 1-0; Lanciotto Campi-Voluntas Spoleto 0-2; Pierantonio-Sansepolcro 0-1; Pontevecchio-Viterbese 1-2; Scandicci-Trestina 0-0; Todi-Castel Rigone 0-3 27ª GIoRnata: Casacastalda-Pierantonio 3-0; Castel Rigone-Fiesolecaldine 1-1; Deruta-Arezzo 0-3; Pianese-Todi 2-1; Sansepolcro-Scandicci 2-1; Sporting Terni-Bastia 0-1; Trestina-Lanciotto Campi 2-1; Viterbese-Flaminia C. 1-1; Voluntas Spoleto-Pontevecchio 2-0 28ª GIoRnata: Arezzo-Todi 2-1; Bastia-Castel Rigone 1-0; Casacastalda-Trestina 1-0; Fiesolecaldine-Sansepolcro 1-1; Flaminia C.-Pianese 3-1; Lanciotto Campi-Sporting Terni 1-0; Pierantonio-Voluntas Spoleto 0-2; Pontevecchio-Deruta 0-0; Scandicci-Viterbese 1-3 29ª GIoRnata: Castel Rigone-Arezzo 1-0; Deruta-Flaminia C. 1-0; Pianese-Bastia sospesa; Sansepolcro-Casacastalda 2-2; Sporting Terni-Pontevecchio 6-2; Todi-Fiesolecaldine 1-1; Trestina-Pierantonio 1-0; Viterbese-Lanciotto Campi 2-0; Voluntas Spoleto-Scandicci 0-0 30ª GIoRnata: Bastia-Arezzo 1-1; Casacastalda-Viterbese 3-2; Fiesolecaldine-Trestina 0-0; Flaminia C.-Todi 1-0; Lanciotto Campi-Pianese 0-0; Pierantonio-Sporting Terni 0-1; Pontevecchio-Castel Rigone 0-1; Sansepolcro-Voluntas Spoleto 1-1; Scandicci-Deruta 3-1 ClaSSIfICa: Castel Rigone 58; Casacastalda 57; Sansepolcro 56; viterbese 53; voluntas v Spoleto 45; Sporting ter t ni, deruta 44; arezzo 41; fiesolecaldine, Pontevecchio 40; bastia 38; trestina, Pianese, Scandicci 37; flaminia C. 33; lanciotto Campi 31; Pierantonio 26; t todi 19
GIRONE H 26ª GIoRnata: Bisceglie-Pomigliano 2-3; Brindisi-Fortis Trani 2-0; Ctl Campania-Taranto 2-2; Grottaglie-S.Felice Gladiator 0-0; Matera-Foggia 1-1; Monopoli-Ischia 1-2; Nardò-Francavilla 0-0; Potenza-S.Antonio Abate 1-2; Puteolana-Battipagliese 0-0 27ª GIoRnata: Battipagliese-Potenza 3-1; Foggia-Puteolana 2-0; Fortis Trani-Ctl Campania 0-2; Francavilla-Grottaglie 2-0; Ischia-Nardò 2-1; Pomigliano-Monopoli 2-1; S.Antonio AbateBisceglie 0-1; S.Felice Gladiator-Brindisi 1-1; Taranto-Matera 0-2 28ª GIoRnata: Bisceglie-Ischia 2-3; Brindisi-Foggia 1-1; Ctl Campania-Battipagliese 2-1; Grottaglie-Taranto 1-2; Matera-S. Antonio Abate 3-2; Monopoli-S.Felice Gladiator 3-1; NardòFortis Trani 1-1; Pomigliano-Francavilla 0-0; Puteolana-Potenza 4-0 29ª GIoRnata: Battipagliese-Matera 1-2; Foggia-Ctl Campania 1-0; Fortis Trani-Grottaglie 0-1; Francavilla-Monopoli 0-2; Ischia-Pomigliano 1-0; Potenza-Bisceglie 0-1; S.Antonio Abate-Puteolana 1-2; S.Felice Gladiator-Nardò 0-0; TarantoBrindisi 1-1 30ª GIoRnata: Bisceglie-Francavilla 2-0; Brindisi-S.Antonio Abate 2-1; Ctl Campania-Potenza 1-0; Grottaglie-Battipagliese 1-0; Ischia-S.Felice Gladiator 3-0; Matera-Puteolana 3-0; Monopoli-Taranto 0-1; Nardò-Foggia 0-1; Pomigliano-Fortis Trani 5-0 ClaSSIfICa: Ischia 80; Matera (-2), S.felice Gladiator 60; Monopoli, bisceglie 56; foggia 48; t taranto 43; Pomigliano 41; battipagliese 39; brindisi 38; Ctl Campania 37; nardò, Puteolana, francavilla 35; S.antonio abate (-2) 30; Grottaglie 23; fortis trani 12; Potenza 9
GIRONE C 29ª GIoRnata: Belluno-Pordenone 1-2; Cerea-Trissino Valdagno 2-2; Clodiense-Delta Porto Tolle 1-0; Este-Nk Kras V Repen 0-1; Giorgione-Sambonifacese 0-1; Real Vicenza-Montebelluna 3-3; Sanvitese-Legnago 1-2; Tamai-Sandonajesolo 3-3; Union Quinto-S.Paolo Padova 0-1; V.V. Verona-Sacilese 1-0 30ª GIoRnata: Delta Porto Tolle-Tamai 2-1; Giorgione-Union Quinto 1-3; Legnago-Este 0-0; Montebelluna-Clodiense 0-4; Pordenone-V.V. Verona 1-1; S.Paolo Padova-Sanvitese 0-2; Sacilese-Nk Kras Repen 4-3; Sambonifacese-Cerea 1-2; Sandonajesolo-Belluno 3-3; Trissino Valdagno-Real Vicenza 2-0 31ª GIoRnata: Belluno-S.Paolo Padova 1-2; Cerea-Sandonajesolo 3-2; Clodiense-Sacilese 1-0; Este-Montebelluna 2-1; Nk Kras Repen-Delta Porto Tolle 0-6; Real Vicenza-Pordenone 0-0; Sanvitese-Trissino Valdagno 1-1; Tamai-Giorgione 1-0; Union Quinto-Sambonifacese 0-2; V.V. Verona-Legnago 1-0 32ª GIoRnata: Delta Porto Tolle-Union Quinto 1-0; GiorgioneBelluno 1-1; Legnago-Nk Kras Repen 6-1; Montebelluna-Sacilese 1-2; Pordenone-Clodiense 1-0; S.Paolo Padova-V.V. Verona 0-1; Sambonifacese-Sanvitese 3-0; Sandonajesolo-Real Vicenza 1-1; Tamai-Cerea 1-2; Trissino Valdagno-Este 2-1 33ª GIoRnata: Belluno-Sambonifacese 2-0; Cerea-Giorgione 2-2; Clodiense-Legnago 1-0; Este-Pordenone 0-0; Nk Kras Repen-Montebelluna 2-1; Real Vicenza-S.Paolo Padova 2-2; Sacilese-Delta Porto Tolle 0-1; Sanvitese-Sandonajesolo 1-1; Union Quinto-Tamai 1-1; V.V. Verona-Trissino Valdagno 1-4 34ª GIoRnata: Delta Porto Tolle-Cerea 1-1; Giorgione-Real Vicenza 1-2; Legnago-Montebelluna 0-2; Pordenone-Sacilese 1-0; S.Paolo Padova-Clodiense 1-3; Sambonifacese-V.V. Verona 0-1; Sandonajesolo-Este 0-1; Tamai-Sanvitese 0-1; Trissino Valdagno-Nk Kras Repen 2-3; Union Quinto-Belluno 2-0; ClaSSIfICa: delta Porto tolle 66; v. v v. v verona 65; Port v denone, Sambonifacese 64; Clodiense 62; Real vicenza 60; trissino v valdagno 51; Sandonajesolo 50; Sacilese 49; legnago 47; tamai, t belluno 44; Este 42; S.Paolo Padova, Montebelluna 40; Cerea 37; Giorgione 32; Sanvitese, nk Kras Repen 26; Union quinto 20
GIRONE F RECUPERo 25ª GIoRnata: Celano Marsica-Termoli 1-2 26ª GIoRnata: Amiternina-Jesina 1-1; C. di Marino-Termoli 1-3; Fidene-Civitanovese 1-1; Isernia-Maceratese 0-0; R.C. Angolana-Astrea 0-2; Recanatese-Ancona 2-0; S.Nicolo-Ol. Agnonese 1-2; Sambenedettese-Celano Marsica 3-0; Vis Pesaro-San Cesareo 2-0 27ª GIoRnata: Ancona-Sambenedettese 1-1; Astrea-S.Nicolo 3-2; Celano Marsica-Fidene 1-1; Civitanovese-C. di Marino 1-2; Jesina-Isernia 4-2; Maceratese-Recanatese 1-1; Ol. Agnonese-Amiternina 1-3; San Cesareo-R.C. Angolana 2-0; Termoli-Vis Pesaro 3-2 28ª GIoRnata: Amiternina-Ancona 1-1; Fidene-C. di Marino 1-1; Isernia-Celano Marsica 1-1; R.C. Angolana-Jesina 1-1; Recanatese-Civitanovese 1-4; S.Nicolo-Maceratese 2-2; Sambenedettese-Termoli 1-1; San Cesareo-Ol. Agnonese 3-2; Vis Pesaro-Astrea 0-0 29ª GIoRnata: Ancona-Isernia 1-1; Astrea-San Cesareo 1-2; C. di Marino-Vis Pesaro 1-1; Celano Marsica-Recanatese 0-1; Civitanovese-Sambenedettese 0-2; Jesina-S.Nicolo 1-1; Maceratese-Amiternina 2-0; Ol. Agnonese-R.C. Angolana 3-1; Termoli-Fidene 3-1 30ª GIoRnata: Amiternina-Civitanovese 1-0; Astrea-Jesina 2-0; Isernia-Termoli 0-3; R.C. Angolana-Ancona 1-4; Recanatese-C. di Marino 1-0; S.Nicolo-Celano Marsica 2-2; Sambenedettese-Fidene 1-0; San Cesareo-Maceratese 1-3; Vis PesaroOl. Agnonese 1-0 ClaSSIfICa: San Cesareo 63; Sambenedettese 62; termo t li 58; Maceratese 57; ancona 50; vis Pesaro 48; astrea 47; ol. agnonese 46; Jesina 40; fidene 35; amiternina 34; R.C. angolana 33; Civitanovese, Isernia 32; Recanatese 28; Celano Marsica 27; C. di Marino 20; S.nicolo 19
GIRONE I 26ª GIoRnata: Agropoli-Savoia 3-1; Città di Messina-Acireale 2-0; Comp. Montalto-Nissa 3-0; Comp. Normanno-Ragusa 0-0; Gelbison-Licata 2-0; Palazzolo-Cosenza 2-1; Ribera-Noto 2-1; Sambiase-Pro Cavese 1-2; Vibonese-Messina 0-1 27ª GIoRnata: Acireale-Comp. Montalto 1-4; Agropoli-Ribera 1-1; Cosenza-Vibonese 1-2; Licata-Sambiase 1-1; MessinaGelbison 0-0; Nissa-Comp. Normanno 0-3; Noto-Città di Messina 3-3; Ragusa-Palazzolo 1-1; Savoia-Pro Cavese 1-1 28ª GIoRnata: Città di Messina-Agropoli 1-0; Comp. Montalto-Noto 0-1; Comp. Normanno-Acireale 3-1; Gelbison-Cosenza 0-2; Palazzolo-Nissa 3-0; Pro Cavese-Licata 1-0; RiberaSavoia 1-1; Sambiase-Messina 1-3; Vibonese-Ragusa 2-1 29ª GIoRnata: Acireale-Palazzolo 0-3; Agropoli-Comp. Montalto 1-0; Cosenza-Sambiase 3-2; Messina-Pro Cavese 1-0; Nissa-Vibonese 0-2; Noto-Comp. Normanno 5-0; RagusaGelbison 0-0; Ribera-Città di Messina 0-2; Savoia-Licata 3-2 30ª GIoRnata: Città di Messina-Savoia 4-1; Comp. MontaltoRibera 1-1; Comp. Normanno-Agropoli 3-0; Gelbison-Nissa 1-0; Licata-Messina 2-2; Palazzolo-Noto 0-1; Pro CaveseCosenza 1-1; Sambiase-Ragusa 0-0; Vibonese-Acireale 5-0 ClaSSIfICa: Messina (-1) 68; Cosenza 63; Città di Messina 54; Gelbison 51; Savoia 48; vibonese 46; Ribera 42; Comp. Montalto, Comp. normanno 41; agropoli 40; Pro Cavese 39; Palazzolo, Ragusa, licata 37; noto (-3) 36; Sambiase 31; acireale 15; nissa (-1) 8
calcio2000
MAG 2013
ligue 1 giornata 28 - 8-1O/3 STADE RENNAIS-S.ETIENNE 2-2 Reti: 44’ Danze (SR), 45’ Mollo (SE), 51’ Feret (SR), 65’ Aubameyang (SE) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Danze, Boye, Catherine, Mavinga; Diarra (82’ Sané), Makoun; Diallo Sadio, Feret (70’ Pajot), Pitroipa; Erdinc (70’ Diarra). All. Antonetti Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Brison; Guilavogui; Lemoine, Bodmer (88’ Ghoulam); Mollo (66’ Hamouma), Gradel (63’ Cohade); Aubameyang. All. Galtier
PSG-NANCY LORRAINE 2-1 Reti: 36’ Moukandjo (N), 59’-62’ Ibrahimovic (P) PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Silva, Sakho, Maxwell; Verratti (64’ Beckham), Matuidi; Lucas (57’ Gameiro), Pastore (46’ Menez); Lavezzi, Ibrahimovic. All. Ancelotti Nancy Lorraine (3-4-3): Gregorini; Loties, Sané, Puygrenier; Mangani, Jebbour, Karaboue, Ayasse; Bakar (87’ Coulibaly), Moukannjo (60’ Zitte), Efoulou (81’ Louis). All. Gabriel
VALENCIENNES-LILLA 1-3 Reti: 25’ Melikson (V), 55’ Rodelin (L), 82’ de Melo (L), 89’ Pedretti (L) Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Nery (90’ Rose), Angoua, Mirin, Bong; Ducourtioux, Sanchez; Danic, Melikson (83’ Nguette), Dossevi; Pujol (73’ Aboubakar). All. Sanchez Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Sidibe, Digne; Gueye; Balmont, Martin (85’ Pedretti); Rodelin (76’ de Melo), Payet; Kalou (76’ Origi). All. Garcia
STADE BREST-TOLOSA 0-1 Reti: 45’ Rabiot (T) Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Coulibaly, Lejeune, Kantari (46’ Traore), Mendy; Sissoko, Licka; Grougi (66’ Toure), Raspentino, Lesoimier; Ayite (59’ Gueye). All. Chauvin Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Yago, Mbengue; Capoue; Rabiot, Didot; Regattin (69’ Braaten), Tabanou; Ben Basat. All. Casanova
AJACCIO-LORIENT 1-0 Reti: 75’ Zubar (A) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Lippini, Poulard, Zubar, Bouhours; Mostefa, Lasne; Belghazouani (65’ Diarra), Sammaritano (88’ Begeorgi), Cavalli (84’ Faty); Mutu. All. Emon Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Kone, Manga, Le Lan (6’ Corgnet); Bourillon (78’ Sunu), Lautoa; Barthelme, Monnet-Paquet; Jouffre, Quercia (73’ Giuly). All. Gourcuff
NIZZA-MONTPELLIER 2-0 Reti: 12’-24’ Bahoken (N) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Gomis, Kolodziejczak; Abriel, Digard; Bosetti (53’ Diaz), Bruins (52’ Meriem), Bautheac; Bahoken (66’ Maupay). All. Puel Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Stambouli; Dabo, Pitau (67’ Martin); Utaka, Belhanda, Mounier (71’ Charbonnier); Herrera (46’ Camara). All. Girard
TROYES-STADE REIMS 4-2
EVIAN-SOCHAUX 5-1 Reti: 44’-74’ Barbosa (E), 53’ Bakambu (S), 64’ Khelifa (E, Rig.), 71’ Berigaud (E), 78’ Khelifa (E) Evian (4-2-2-2): Laquait; Betao, Wass, Cambon, Ehret; Kone (80’ Tie Bi), Sorlin; Ninkovic, Barbosa (77’ Govou); Berigaud (78’ Adnane), Khelifa. All. Dupraz Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Peybernes (75’ Daf), Kante, Sauget; Lopy, Nogueira; Boudebouz, Roudet (79’ Privat); Bakambu (68’ Butin), Sio. All. Hely
BORDEAUX-BASTIA 1-0 Reti: 57’ Diabate (BO) Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Mariano, Marange, Planus, Poundje; Poko; Sertic (76’ Plasil), Khalfallah; Saivet, Maurice-Belay (46’ Obraniak); Rolan (46’ Diabeté). All. Gillot Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Mary, Palmieri, Choplin; Khazri, Faty (90’ Sans); Inkoom (54’ Harek), Ilan (64’ Barbato), Beauvue; Beauvue. All. Hantz
LIONE-MARSIGLIA 0-0 Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Dabo, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons; Malbranque, Fofana (63’ Grenier); Lacazette, Lopez (81’ Ghezzal ); Gomis. All. Garde Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Morel, Fanni; Barton, Romao; Sougou (74’ Ayew J.), Ayew A., Valbuena (87’ Kadir); Gignac. All. Baup
Reti: 7’ Jean (T), 55’ Faussurier (T), 65’ De Preville (S), 70’ Jean (T), 77’ Fortes (S), 90’ Yattara (T) Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, Othon; Ngoyi, Nivet; Colin, Dos Santos (84’ Rincon), Darbion (60’ Bahrebeck); Jean (88’ Yattara). All. Furlan Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Fofana (46’ Tacalfred), Weber, Signorino; Ca (68’ Ayite); Ramare, Krychowiak; Fortes, Diego (54’ De Preville); Courtet. All. Fournier
ligue 1 giornata 29 - 15-17/3 MARSIGLIA-AJACCIO 0-0 Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Morel, Fanni; Barton, Romao (71’ 74’ Ayew J.); Sougou, Ayew A., Valbuena; Gignac (82’ Kadir). All. Baup Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Bouhours; Mostefa, Lasne; Belghazouani (65’ Diarra), Sammaritano (76’ Begeorgi), Cavalli (71’ Faty); Mutu. All. Emon
BASTIA-LIONE 4-1 Reti: 45’-61’ Thauvin (B), 54’ Lopez (L), 56’ Modeste (B), 87’ Khazri (B) Bastia (4-1-2-2-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek (59’ Beauvue), Choplin; Thauvin (76’ Ilan); Yatabaré, Faty; Khazri, Palmieri; Modeste (90’ Maoulida). All. Hantz Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Dabo, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons; Malbranque (61’ Gomis), Gourcuff (62’ Mvuemba); Lacazette, Ghezzal (75’ Briand); Lopez. All. Garde
SOCHAUX-VALENCIENNES 1-1 Reti: 8’ Boudebouz (S), 82’ Nguette (V) Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante, Roussillon; Lopy (80’ Yaya), Nogueira; Boudebouz, Roudet (88’ Dias); Bakambu (75’ Privat), Sio. All. Hely Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Rose, Mirin, Bong, Angoua; Sanchez; Ducourtioux (58’ Gomis), Melikson (87’ Saez); Danic, Dossevi (70’ Nguette); Pujol. All. Sanchez
STADE REIMS-STADE RENNAIS 1-0 Reti: 32’ Fofana (St.Rei) Stade Reims (4-2-3-1): Agassa; Glombard, Fofana, Weber, Signorino; Ca, Krychowiak; Fortes (28’ Diego), Devaux (72’ Peuget), De Preville; Fauvergue (62’ Courtet). All. Fournier Stade Rennais (4-1-2-2-1): Costil; Biyik, Boye, Catherine, Mavinga; Makoun; Diarra (61’ Pajot), Diallo Sadio; Pitroipa, Danze (78’ Sané); Erdinc (46’ Diarra). All. Antonetti
MONTPELLIER-TROYES 1-1 Reti: 7’ Charbonnier (M), 50’ Jean (T) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Dabo (67’ Martin), Stambouli; Camara, Utaka, Belhanda (83’ Herrera); Charbonnier (74’ Mounier). All. Girard Troyes (4-2-3-1): Ulien; Colin, Saunier, Jarjat, Othon; Ngoyi, Nivet; Faussurier, Dos Santos (75’ Camara), Darbion (61 Yattara’ Bahrebeck); Jean (87’ Rincon). All. Furlan
LORIENT-STADE BREST 4-0 Reti: 3’ Quercia (L), 8’ Jouffre (L), 39’ Lautoa (L), 81’ Sunu (L) Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Kone, Manga, Baca; Abu, Lautoa (43’ Reale); Corgnet (75’ Autret), MonnetPaquet; Jouffre, Quercia (62’ Sunu). All. Gourcuff Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Coulibaly, Lejeune, Traore, Mendy; Sissoko, Licka; Raspentino (45’ Lesoimier), Chafni, Gueye (46’ Toure); Ayite (59’ Benschop). All. Martins
LILLA-EVIAN 1-2 Reti: 7’ Kalou (L), 30’ Khelifa (E), 67’ Kalou (L, Aut.) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Sidibe, Digne; Gueye; Balmont (70’ de Melo), Martin (78’ Pedretti); Rodelin (70’ Origi), Payet; Kalou. All. Garcia Evian (4-2-2-2): Laquait; Betao, Wass, Cambon, Lacour; Kone, Sorlin; Rabiu (57’ Sagbo), Barbosa (75’ Govou); Berigaud (87’ Mbarki), Khelifa. All. Dupraz
NANCY LORRAINE-NIZZA 1-0 Reti: 23’ Bakar (N) Nancy Lorraine (3-4-3): Gregorini; Loties, Sané, Puygrenier; Mangani, Jebbour, Karaboue, Ayasse; Bakar (72’ Coulibaly), Moukannjo, Zitte (85’ Efoulou). All. Gabriel Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Gomis, Kolodziejczak; Anin (58’ Pied), Digard; Abriel, Bruins (72’ Meriem), Bautheac; Bahoken (46’ Bosetti). All. Puel
TOLOSA-BORDEAUX 0-0 Tolosa (5-4-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Zebina, Capoue (60’ Hermach), Mbengue; Rabiot, Didot, Regattin (82’ Braaten), Tabanou; Ben Basat. All. Casanova Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Mariano (69’ Marange), Henrique, Poundje, Poko; Sané, Sertic; Khalfallah (57’ Tremoulinas), Saivet, Maurice-Belay (64’ Traore); Diabeté. All. Gillot
SAINT-ETIENNE-PSG 2-2 Reti: 9’ Pastore (P), 19’ Ibrahimovic (P, Rig.), Alex (P, Aut.), 72’ Clerc (S) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Brison (76’ Ghoulam); Guilavogui; Lemoine (56’ Bodmer), Cohade; Mollo (63’ Hamouma), Aubameyang; Brandao. All. Galtier PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Alex, Silva, Maxwell; Chantome (63’ Jallet), Matuidi; Beckham, Pastore; Lavezzi (76’ Gameiro), Ibrahimovic. All. Ancelotti
ligue 1 giornata 3O - 29-31/3 PSG-MONTPELLIER 1-0 Reti: 81’ Gameiro (P) PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Alex, Silva, Maxwell; Verratti (72’ Beckham), Matuidi; Chantome (73’ Gameiro), Pastore; Ibrahimovic, Menez (86’ Jallet). All. Ancelotti Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Cabella (61’ Martin), Stambouli (73’ Dabo); Camara, Utaka, Belhanda; Charbonnier (74’ Herrera). All. Girard
BORDEAUX-LORIENT 1-1 Reti: 42’ Aliadiere (L), 88’ Obraniak (B) Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Mariano, Planus, Sané, Tremoulinas; Sertic, Plasil; Saivet, Obraniak, Maurice-Belay (73’ Faubert); Diabeté. All. Gillot Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Kone, Manga, Barthelme; Bourillon, Abu; Corgnet, Monnet-Paquet; Jouffre (68’ Autret), Aliadiere. All. Gourcuff
88 calcio2000 mag 2013
TROYES-SAINT-ETIENNE 2-2
VALENCIENNES-BASTIA 3-4 Reti: 9’ Gomis (V), 20’-49’ Maoulida (B), 30’ Danic (V, Rig.), 84’ Thauvin (B, Rig.), 89’ Thauvin (B), 90’ Pujol (V) Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Mater, Mirin (63’ Rose), Bong, Angoua; Sanchez, Gomis; Melikson (71’ Nguette), Danic, Dossevi; Pujol. All. Sanchez Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal (18’ Mary), Palmieri, Choplin; Yatabaré, Faty; Beauvue, Maoulida (81’ Ilan), Harek (70’ Thauvin); Modeste. All. Hantz
S. RENNAIS-N. LORRAINE 0-2 Reti: 78’ Ayasse (N), 89’ Bakar (N) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Biyik, Boye, Catherine, Mavinga; Pajot, Makoun; Pitroipa, Feret, Diallo Sadio (63’ Danze); Diarra (77’ Erdinc). All. Antonetti Nancy Lorraine (3-4-2-1): Gregorini; Loties, Sané, Puygrenier; Mangani, Jebbour, Karaboue, Ayasse; Bakar, Efoulou; Moukannjo. All. Gabriel
EVIAN-STADE REIMS 2-2 Reti: 12’ Ayite (S), 67’ Courtet (S), 68’ Sagbo (E), 90’ Nsikulu (E) Evian (4-2-2-2): Laquait; Betao, Wass, Cambon, Lacour (83’ Baouia); Sorlin, Rabiu (71’ Nsikulu); Adnane (61’ Sagbo), Ninkovic; Berigaud, Khelifa. All. Dupraz Stade Reims (4-2-3-1): Agassa; Glombard, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak, Ramare (57’ Ca); Ayite, Devaux (80’ Mandi), Diego (76’ De Preville); Courtet. All. Fournier
AJACCIO-TOLOSA 2-3 Reti: 18’ Zebina (T, Aut.), 25’ Capoue (T), 32’ Tabanou (T), 41’ Mutu (A), 79’ Capoue (T) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Bouhours; Lasne, Faty (68’ Mostefa); Belghazouani, Cavalli (82’ Delort), Diarra; Mutu. All. Emon Tolosa (4-2-3-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Zebina, Aurier; Didot (84’ Sirieix), Rabiot; Regattin (80’ Braaten), Capoue, Tabanou (82’ Rodrigues); Ben Yedder. All. Casanova
NIZZA-MARSIGLIA 0-1 Reti: 15’ Gignac (M) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Gomis, Kolodziejczak; Anin (65’ Bosetti), Digard; Pied, Meriem (64’ Traore), Bautheac; Cvitanich (81’ Maupay). All. Puel Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou (74’ Diawara), Morel, Fanni, Romao; Cheyrou, Sougou (64’ Ayew J.); Valbuena,; Ayew A., Gignac (81’ Barton); Lucas. All. Baup
STADE BREST-LILLA 1-2 Reti: 10’ Raspentino (S), 18’ Kalou (L), 78’ Roux (L) Stade Brest (4-2-3-1): Hartock; Coulibaly, Traore, Kantari, Mendy; Sissoko, Licka (81’ Ayite); Toure, Chafni (71’ Grougi), Lesoimier; Raspentino. All. Chauvin Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont, Pedretti (82’ Rozehnal); Rodelin (72’ Origi), Payet (65’ Roux); Kalou. All. Garcia
LIONE-SOCHAUX 1-2 Reti: 50’ Sio (S), 68’ Gomis (L, Rig.), 88’ Bakambu (S) Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Dabo, Koné, Lovren, Umtiti; Gonalons; Malbranque (63’ Mvuemba), Grenier; Lacazette, Lopez; Gomis (78’ Njie). All. Garde Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Carlao, Kante, Sauget; Nogueira, Poujol (65’ Peybernes); Boudebouz, Roudet; Bakambu, Sio. All. Hely
Reti: 8’ Aubameyang (S), 25’ Faussurier (T), 31’ Brandao (S), 380 Nivet (T) Troyes (4-2-3-1): Ulien; Colin, Jarjat, Brechet, Othon; Ngoyi, Yamissi (82’ Xavier); Faussurier, Nivet; Camus (66’ Bahrebeck); Jean (74’ Yattara). All. Furlan Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Perrin, Brison; Guilavogui; Lemoine, Bodmer (60’ Cohade); Aubameyang, Mollo (60’ Hamouma); Brandao. All. Galtier
statistiche campionati esteri
ligue 1 giornata 31 - 5-7/4 MARSIGLIA-BORDEAUX 1-0 Reti: 41’ Gignac (M) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou (74’ Diawara), Morel, Fanni, Lucas; Romao, Cheyrou; Ayew J. (72’ Sougou), Kadir (82’ Barton), Ayew A. (90’ Amalfitano), Gignac. All. Baup Bordeaux (5-3-2): Carrasso; Mariano (46’ Belay), Faubert, Planus, Sané, Tremoulinas; Sertic (77’ Sacko), Traore (64’ Saivet), Plasil; Obraniak, Diabeté. All. Gillot
STADE RENNAIS-PSG 0-2 Reti: 56’ Menez (P), 90’ Ibrahimovic (P) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Danze, Boye, Biyik, Mavinga; Diarra (66’ Konradsen), Pajot; Pitroipa, Feret, Diallo Sadio (77’ Sané); Diarra (64’ Erdinc). All. Antonetti PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Camara, Sakho, Maxwell; Verratti (46’ Beckham), Matuidi; Menez (75’ Pastore), Chantome; Ibrahimovic, Gameiro (65’ Lavezzi). All. Ancelotti
Reti: 1’-40’ Bautheac (N), 8’-90’ Ben Yedder (T), 19’ Capoue (T), 69’ Cvitanich (N), 91’ Anin (N) Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Zebina, Mbengue; Capoue; Didot (82’ Blondel), Rabiot; Regattin (75’ Braaten), Tabanou; Ben Yedder. All. Casanova Nizza (4-1-2-2-1): Ospina; Genevois, Civelli, Gomis, Kolodziejczak; Digard; Abriel, Traore (88’ Bruins); Pied (74’ Anin), Bautheac; Cvitanich (81’ Bosetti). All. Puel
TOLOSA-NIZZA 3-4
SOCHAUX-AJACCIO 0-0 Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Carlao, Kante, Sauget (74’ Peybernes); Nogueira (78’ Dias), Poujol; Boudebouz (65’ Privat), Roudet; Bakambu, Sio. All. Hely Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Bouhours; Andre (87’ Diawara), Lasne; Oliech (71’ Cavalli), Mostefa, Diarra (87’ Delort); Mutu. All. Emon
NANCY LORRAINE-TROYES 1-0 Reti: 67’ Grange (N) Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Karaboue, Loties, Jebbour, Puygrenier; Sané; Mangani, Ayasse (60’ Grange); Bakar (82’ Jeanvier), Moukannjo; Efoulou. All. Gabriel Troyes (4-1-2-2-1): Ulien; Colin, Jarjat, Brechet, Othon; Xavier (79’ Dos Santos); Ngoyi (40’ Yamissi), Nivet; Faussurier, Camus; Bahrebeck (63’ Yattara). All. Furlan
MONTPELLIER-VALENCIENNES 3-1 Reti: 18’ Camara (M), 40’ Nguette (V), 59’ Congre (M), 86’ Belhanda (M) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Belhanda, Stambouli; Camara, Cabella, Martin (73’ Dabo); Utaka (46’ Charbonnier). All. Girard Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Mater (83’ Nery), Rose, Bong, Angoua; Sanchez, Sankhare (79’ Dossevi); Melikson, Gomis (87’ Saez), Danic; Nguette. All. Sanchez
BASTIA-STADE BREST 4-0 Reti: 41’ Khazri (B), 50’-71’ Thauvin (B), 79’ Modeste (B) Bastia (4-2-2-2): Landreau; Cioni (60’ Inkoom), Marchal, Harek, Palmieri; Yatabaré, Faty; Thauvin (80’ Beauvue), Rothen; Maoulida (33’ Khazri), Modeste. All. Hantz Stade Brest (4-2-3-1): Hartock; Coulibaly, Traore, Kantari, Mendy; Auras (78’ Cappone), Sissoko; Toure (63’ Lesoimier), Grougi, Raspentino; Benschop (58’ Ayite). All. Martins
SAINT-ETIENNE-EVIAN 1-0 Reti: 77’ Laquait (E, Aut.) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Perrin, Brison; Guilavogui; Lemoine (81’ Ghoulam), Cohade; Mollo (71’ Bodmer), Hamouma (83’ Nicolita); Aubameyang. All. Galtier Evian (4-2-2-2): (4-2-2-2): Laquait; Betao, Wass, Mongongu, Ehret (46’ Lacour); Sorlin, Rabiu; Ninkovic (71’ Mbarki), Barbosa; Berigaud (59’ Sagbo), Khelifa. All. Dupraz
STADE REIMS-LIONE 1-0 Reti: 53’ Krychowiak (S) Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak; Ramare (82’ Ca), Devaux; Glombard (88’ Ghilas), Diego; Courtet (71’ Fauvergue). All. Fournier Lione (4-2-2-2): Vercoutre; Dabo, Koné, Bisevac, Umtiti; Fofana, Gonalons; Grenier (70’ Mvuemba), Lacazette; Lopez (46’ Briand), Gomis (78’ Ghezzal). All. Garde
LILLA-LORIENT 5-0 Reti: 3’-33’ Kalou (LI), 9’ Payet (LI), 31’ Digne (LI, Rig.), 52’ Rodelin (LI) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont, Martin; Rodelin (72’ Origi), Payet (85’ Bruno); Kalou (67’ Roux). All. Garcia Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Kone, Manga, Barthelme (73’ Autret); Abu, Lautoa (62’ Lemina); Corgnet, Monnet-Paquet; Traore (46’ Baca), Aliadiere. All. Gourcuff
PReMieR giornata 3O - 16-17/3 EVERTON-MANCHESTER CITY 2-0 Reti: 32’ Osman (E), 90’ Jelavic (E) Everton (4-4-1-1): Mucha; Coleman, Heitinga, Distin, Baines; Mirallas (70’ Naismith), Osman, Gibson, Pienaar; Fellaini, Anichebe (90’ Jelavic). All. Moyes Manchester City (3-4-3): Hart; Zabaleta, Touré K. (84’ Sinclair), Nastasic; Milner (83’ Clichy), Garcia, Barry (70’ Nasri), Kolarov; Tevez, Dzeko, Silva. All. Mancini
SWANSEA CITY-ARSENAL 0-2 Reti: 74’ Monreal (A), 90’ Gervinho (A) Swansea City (4-5-1): Vorm; Rangel, Monk, Williams, Davies; Dyer (76’ Moore), Britton, De Guzman, Ki (66’ Routledge), Hernandez; Michu. All. Laudrup Arsenal (4-4-2): Fabianski; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Arteta, Diaby (71’ Ramsey), Walcott (85’ Gibbs), Cazorla; OxladeChamberlain (71’ Gervinho), Giroud. All. Wenger
STOKE CITY-W. BROMWICH 0-0 Stoke City (4-4-2): Begovic; Shotton, Shawcross, Wilson, Cameron; Whelan (46’ Whitehead), Nzonzi, Etherington, Jerome (76’ Adam); Walters, Crouch (63’ Jones). All. Pulis West Bromwich (4-5-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Thomas (67’ Odemwingie), Yacob, Morrison (84’ Fortuné), Mulumbu, Brunt; Lukaku (76’ Long). All. Clarke
SOUTHAMPTON-LIVERPOOL 3-1 Reti: 6’ Schneiderlin (S), 33’ Lambert (S), 45’ Coutinho (L), 80’ Rodriguez (S) Southampton (4-4-2): Boruc; Clyne, Yoshida, Hooiveld (31’ Fonte), Shaw; Cork, Schneiderlin, Rodriguez, Ramirez (55’ Davis); Lallana (84’ Do Prado), Lambert. All. Pochettino Liverpool (4-3-3): Jones; Skrtel, Agger, Johnson, Enrique; Gerrard, Allen (46’ Leiva), Coutinho; Downing, Sturridge (84’ Henderson), Suarez. All. Rodgers
ASTON VILLA-QPR 3-2 Reti: 23’ Jenas (Q), 45’ Agbonalahor (A), 59’ Weimann (A), 73’ Townsend (Q), 81’ Benteke (A) Aston Villa (4-3-3): Guzan; Clark, Lowton, Baker (21’ Bennett J.), Vlaar; Sylla (58’ N´Zogbia), Westwood, Bannan; Weimann (84’ Bowery), Agbonlahor; Benteke. All. Lambert QPR (4-3-3): César; Bosingwa, Samba, Hill, da Silva (66’ Taarabt); M´Bia, Park (87’ Mackie), Jenas; Remy, Zamora (46’ Hoilett), Townsend. All. Redknapp
MAN.UNITED-READING 1-0 Reti: 21’ Rooney (M) Manchester United (4-4-2): De Gea; Smalling, Vidic, Büttner, Ferdinand; Welbeck, Giggs, Anderson (85’ Kagawa), Young (74’ Carrick); Rooney, van Persie. All. Ferguson Reading (4-5-1): Taylor; Kelly (88’ Morrison), Mariappa, Pearce, Shorey; Leigertwood, Karacan, McAnuff, Kanu (70’ Le Fondre); McCleary, Hunt (70’ Blackman). All. Dolan
SUNDERLAND-NORWICH CITY 1-1 Reti: 26’ Hoolahan (N), 40’ Gardner (S, Rig.) Sunderland (4-4-2): Mignolet; Gardner, O´Shea, Cuellar (71’ Bramble), Rose; Sessegnon, Vaughan, Larsson, Johnson (84’ Wickham); Graham (76’ McClean), Fletcher. All. O´Neill Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Howson, Bennett E., Johnson, Snodgrass (88’ Whittaker); Hoolahan (32’ Camp); Kamara (64’ Holt). All. Hughton
TOTTENHAM-FULHAM 0-1 Reti: 53’ Berbatov (F) Tottenham (4-4-2): Lloris; Naughton, Dawson (46’ Dempsey), AssouEkotto, Caulker; Vertonghen, Parker, Sigurdsson (62’ Defoe), Bale; Adebayor, Dembélé (67’ Carroll). All. Villas-Boas Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Dejagah, Sidwell, Karagounis (77’ Enoh), Duff; Ruiz (90’ Emanuelson); Berbatov. All. Jol
WIGAN-NEWCASTLE 2-1 Reti: 18’ Beausejour (W), 72’ Santon (N), 90’ Kone (W) Wigan (3-4-3): Robles; Scharner, Alcaraz, Figueroa; Boyce, Gomez, McCarthy, Beausejour (79’ Di Santo); McManaman (58’ McArthur), Kone, Maloney. All. Martinez Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Debuchy (13’ Haidara-27’ Perch), Taylor, Yanga-Mbiwa, Santon; Tioté, Gutiérrez; Marveaux, Sissoko, Gouffran (67’ Ameobi Sh.); Cisse. All. Pardew
CHELSEA-WEST HAM 2-0 Reti: 19’ Lampard (C), 50’ Hazard (C) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Cahill, Cole, Luiz (78’ Terry); Ramires, Lampard; Moses (70’ Oscar), Mata (86’ Mikel), Hazard; Demba Ba. All. Benitez West Ham (4-3-3): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien; Collison (61’ Tomkins), O’Neil, Diame (46’ Taylor); Vaz Te (80’ Cole), Carroll, Jarvis. All. Allardyce
calcio2000 89 mag 2013
PReMieR giornata 31 - 3O/3 - 1/4 SUNDERLAND-MAN. UNITED 0-1 Reti: 27’ Bramble (M) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Bardsley (78’ Larsson), O´Shea, Bramble, Rose (85’ Colback); Johnson (76’ Wickham), N´Diaye, Gardner, McClean; Sessegnon, Graham. All. O´Neill Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Smalling, da Silva (32’ Evans), Vidic, Büttner; Anderson (84’ Cleverley), Carrick; Valencia, Kagawa (79’ Welbeck), Young; van Persie. All. Ferguson
MAN. CITY-NEWCASTLE 4-0 Reti: 41’ Tevez (M), 45’ Silva (M), 56’ Kompany (M), 69’ Perch (N, Aut.) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany (73’ Garcia), Clichy; Touré Y., Barry; Nasri (71’ Agüero), Tevez, Silva (82’ Sinclair); Dzeko. All. Mancini Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Simpson, Taylor, Yanga-Mbiwa, Gutiérrez; Anita, Cabaye (74’ Bigirimana); Obertan (46’ Perch), Sissoko, Gouffran (63’ Gosling); Cisse. All. Pardew
W. ATHLETIC-NORWICH CITY 1-0 Reti: 81’ Kone (W) Wigan (3-4-3): Robles; Scharner, Alcaraz, Figueroa; Boyce, Gomez, McCarthy, Beausejour; McManaman (67’ McArthur), Kone (90’ Di Santo), Maloney. All. Martinez Norwich City (4-4-1-1): Camp; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Howson (85’ Becchio), Bennett E., Johnson, Snodgrass; Hoolahan (85’ Tettey); Kamara (80’ Holt). All. Hughton
WEST HAM-WEST BROMWICH 3-1 Reti: 16’ Carroll (WH), 28’ O’Neill (WH), 80’ Carroll (WH), 88’ Dorrans (WB) West Ham (4-3-3): Jääskeläinen; Demel (79’ McCartney), Collins, Reid, O´Brien; O’Neil, Diame (82’ Collison), Nolan (69’ Taylor); Vaz Te (80’ Cole), Carroll, Jarvis. All. Allardyce West Bromwich (4-4-2): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Yacob (71’ Rosenberg), Dorrans (88’ Fortuné), Mulumbu, Brunt; Lukaku, Long (71’ Odemwingie). All. Clarke
SWANSEA CITY-TOTTENHAM 1-2 Reti: 7’ Vertonghen (T), 21’ Bale (T), Michu (S) Swansea City (4-4-2): Vorm; Tiendalli, Chico (66’ Monk), Williams, Davies; Britton, De Guzman (57’ Ki), Routledge, Dyer; Hernandez (79’ Shechter), Michu. All. Laudrup Tottenham (4-5-1): Friedel; Walker, Dawson, Vertonghen, Naughton; Parker, Sigurdsson (76’ Holtby), Bale, Dembélé, Lennon; Adebayor (61’ Defoe). All.Villas-Boas
SOUTHAMPTON-CHELSEA 2-1 Reti: 23’ Rodriguez (S), 33’ Terry (C), 35’ Lambert (S) Southampton (4-4-2): Boruc (46’ Davis K.); Clyne, Yoshida, Hooiveld, Shaw; Cork, Schneiderlin, Davis S. (85’ Fox), Puncheon (62’ Ward-Prowse); Rodriguez, Lambert. All. Pochettino Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Terry, Bertrand; Lampard, Mikel (72’ Ramires); Moses, Oscar (76’ Benayoun), Marin (61’ Hazard); Torres. All. Benitez
ARSENAL-READING 4-1
EVERTON-STOKE CITY 1-0 Reti: 28’ Mirallas (E) Everton (3-5-2): Howard; Jagielka, Heitinga, Distin, Coleman; Osman, Gibson, Mirallas (80’ Barkley), Baines, Anichebe; Jelavic. All. Moyes Stoke City (4-4-2): Begovic; Cameron (79’ Jones), Shawcross, Huth, Wilson; Shotton, Nzonzi, Whelan, Walters; Jerome, Crouch (79’ Adam). All. Pulis
ASTON VILLA-LIVERPOOL 1-2 Reti: 31’ Benteke (A), 47’ Henderson (L), 60’ Gerrard (L, Rig.) Aston Villa (4-3-3): Guzan; Lowton, Baker, Bennett J., Vlaar; Sylla (77’ El Ahmadi), Westwood, Bannan (62’ N´Zogbia); Weimann (62’ Delph), Agbonlahor; Benteke. All. Lambert Liverpool (4-3-3): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard, Leiva, Henderson; Downing, Suarez, Coutinho (77’ Sterling). All. Rodgers
FULHAM-QPR 3-2 Reti: 8’ Berbatov (F, Rig.), 22’ Berbatov (F), 41’ Hill (Q, Aut.), 45’ Taarabt (Q), 51’ Remy (Q) Fulham (4-4-2): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Dejagah (38’ Emanuelson-80’ Frimpong), Sidwell, Karagounis, Duff; Ruiz; Berbatov. All. Jol QPR (4-3-3): César; Bosingwa, Samba, Hill (46’ Onuoha), Traore (83’ Mackie); Jenas, M´Bia, Taarabt (74’ Hoilett); Remy, Zamora (46’ Hoilett), Townsend. All. Redknapp
Reti: 11’ Gervinho (A), 48’ Cazorla (A), 67’ Giroud (A), 68’ Kanu (R), 77’ Arteta (A, Rig.) Arsenal (4-2-3-1): Fabianski; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal (71’ Gibbs); Ramsey, Arteta; Gervinho (75’ Podolski), Rosicky, Cazorla; Giroud (75’ Chamberlain). All. Wenger Reading (4-2-3-1): Taylor; Kelly, Mariappa, Pearce, Shorey; Leigertwood, Karacan (75’ Akpan); McAnuff, Guthrie, Kanu (80’ McCleary); Pogrebnyak (61’ Hunt). All. Adkins
PReMieR giornata 32 - 6-7/4 READING-SOUTHAMPTON 0-2 Reti: 35’ Rodriguez (S), 72’ Lallana (S) Reading (4-2-3-1): Federici; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly; Karacan, Akpan (46’ Leigertwood); McAnuff, Guthrie (62’ McCleary), Kanu (74’ Hunt); Le Fondre. All. Adkins Southampton (4-3-3): Boruc; Clyne, Yoshida, Hooiveld, Shaw; Cork, Schneiderlin, Davis S. (88’ Do Prado); Ramirez (63’ Lallana), Rodriguez, Lambert. All. Pochettino
WEST BROMWICH-ARSENAL 1-2 Reti: 20’-50’ Rosicky (A), 71’ Morrison (W) West Bromwich (4-4-2): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Yacob, Brunt, Dorrans (62’ Rosenberg), Morrison; Thomas (62’ Lukaku), Long. All. Clarke Arsenal (4-4-2): Fabianski; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Ramsey, Gervinho (73’ Vermaelen), Rosicky (82’ Gibbs), Cazorla (89’ Coquelin); Arteta, Giroud. All. Wenger
STOKE CITY-ASTON VILLA 1-3 Reti: 9’ Agbonlahor (A), 80’ Kightly (S), 87’ Lowton (A), 90’ Benteke (A) Stoke City (4-4-2): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Wilson (53’ Jerome); Shotton (77’ Adam), Nzonzi, Whitehead, Etherington (46’ Kightly); Walters, Jones. All. Pulis Aston Villa (4-4-1-1): Guzan; Lowton, Baker, Bennett J., Vlaar; Bowery (82’ N´Zogbia), Delph, Westwood, Weimann (85’ Bent); Agbonlahor (75’ Sylla); Benteke. All. Lambert
Reti: 35’ Michu (S), 40’ Snodgrass (N), 60’ Turner (N), 75’ Moore (S) Norwich City (4-4-2): Bunn (16’ Camp); Martin, Bassong, Turner, Garrido; Bennett E., Johnson, Howson (82’ Tettey), Snodgrass; Hoolahan (80’ Holt); Kamara. All. Hughton Swansea City (4-4-1-1): Vorm; Tiendalli, Chico, Williams, Davies (64’ Rangel); Dyer (73’ Lamah), De Guzman, Ki, Routledge (64’ Hernandez); Michu; Moore. All. Laudrup
NORWICH CITY-SWANSEA C. 2-2
LIVERPOOL-WEST HAM 0-0 Liverpool (4-3-3): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard, Leiva, Henderson (71’ Assaidi); Downing (26’ Sturridge), Suarez, Coutinho. All. Rodgers West Ham (4-3-3): Jääskeläinen; Demel, Tomkins (84’ Pogatetz), Collins, O´Brien; O’Neil, Diame, Nolan (62’ Taylor); Vaz Te (63’ Collison), Cole, Jarvis. All. Allardyce
TOTTENHAM-EVERTON 2-2 Reti: 1’ Adebayor (T), 15’ Jagielka (E), 53’ Mirallas (E), 87’ Sigurdsson (T) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Vertonghen; Dembélé (75’ Huddlestone), Parker (88’ Carroll); Dempsey, Holtby, Sigurdsson; Adebayor. All.Villas-Boas Everton (4-4-1-1): Howard; Jagielka, Distin, Baines, Coleman; Barkley (52’ Jelavic), Heitinga, Gibson, Mirallas (86’ Naismith); Osman; Anichebe. All. Moyes
NEWCASTLE-FULHAM 1-0 Reti: 90’ Cisse (N) Newcastle (4-4-2): Krul; Simpson (81’ Campbell), Taylor, Yanga-Mbiwa, Santon (17’ Anita); Marveaux, Cabaye, Sissoko, Gutiérrez; Gouffran (69’ Ameobi), Cisse. All. Pardew Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Manolev (81’ Rodallega), Karagounis, Enoh (50’ Frimpong), Duff; Ruiz; Berbatov. All. Jol
CHELSEA-SUNDERLAND 2-1 Reti: 45’ Azpilicueta (C, Aut.), 47’ Kilgallon (S, Aut.), 55’ Ivanovic (C) Chelsea (4-2-3-1):: Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Luiz, Bertrand; Ramires, Mikel; Oscar, Mata (89’ Lampard), Hazard (84’ Benayoun); Ba (46’ Torres). All. Benitez Sunderland (4-4-1-1): (4-4-1-1) Mignolet; Bardsley, O´Shea, Kilgallon, Rose; Larsson (71’ McClean), Johnson, N´Diaye, Gardner (82’ Colback); Sessegnon, Wickham. All. Di Canio
QPR-WIGAN 1-1 Reti: 85’ Remy (Q), 90’ Maloney (W) QPR (4-4-2): César; Bosingwa, Samba, Hill, Traore (46’ Onuoha); Townsend, Jenas, M´Bia, Hoilett (57’ Taarabt); Remy (89’ Mackie), Zamora. All. Redknapp Wigan (4-2-3-1): Robles; Scharner, Alcaraz, Figueroa (88’ Espinoza), Boyce; Gomez, McCarthy; Beausejour (61’ McArthur), McManaman (67’ Di Santo), Maloney; Kone. All. Martinez
MAN.UNITED-MAN. CITY 1-2 Reti: 51’ Milner (MC), 59’ Kompany (MC, Aut.), 79’ Aguero (MC) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; da Silva, Ferdinand, Jones, Evra; Carrick, Giggs; Welbeck (80’ Valencia), Rooney (85’ Hernandez), Young (90’ Kagawa); van Persie. All. Ferguson Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Nastasic, Kompany, Clichy; Touré Y., Barry; Nasri (71’ Agüero), Milner, Silva (90’ Lescott); Tevez (90’ Garcia). All. Mancini
90 calcio2000 mag 2013
statistiche campionati esteri
liga giornata 27 - 8-11/3 REAL BETIS-OSASUNA 2-1 Reti: 19’ Molina (R), 73’ Silva (O), 80’ Castro (R) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Lopez, Amaya, Pérez N., Paulao; Canas, Etxebarria (77’ Pabon-86’ Tienza); Martin, Campbell (63’ Nono), Carlos; Molina. All. Pérez M. Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Flano, Damiá Arribas; Loe, Lolo, Silva; Armenteros, Oier (46’ Shojaei), Miguel (81’ Nino); Sola (46’ Cejudo). All. Mendilíbar
RAYO VALLECANO-ESPANYOL 2-0 Reti: 9’ Dominguez (R), 77’ Piti (R) R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Figueras, Casado (68’ Arbilla); Trashorras, Fuego (84’ González); Bangoura (43’ Carlos), Dominguez, Piti; Carrilho. All. Jémez Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Mata (46’ Verdu); Alfonso (46’ Wakaso), Stuani, Simao (70’ Petrov); Garcia. All. Onaindia
REAL VALLADOLID-MALAGA 1-1 Reti: 8’ Demichelis (M), 41’ Manucho (R) R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre; Larsson (61’ Rama), Omar, Bueno (59’ Gonzalez); Manucho. All. Djukic Malaga (4-2-2-2): Caballero; Gamez, Demichelis, Lugano, Antunes; Iturra, Camacho; Duda (69’ Isco), Piazon (77’ Morales); Saviola (64’ Fernandez), Santa Cruz. All. Pellegrini
BARCELLONA-D. LA CORUNA 2-0 Reti: 38’ Sanchez (B), 88’ Messi (B) Barcellona (4-3-3): Pinto; Puyol, Mascherano, Adriano, Alcantara (67’ Iniesta); Song, Tello, Fabregas (75’ Busquets); Villa (62’ Messi), Sanchez, Alves. All. Roura Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Pablo, Aythami, Insua; Aguilar, Assuncao (77’ Lamas); Gama, Valeron (62’ Camunas), Pizzi; Oliveira (71’ Salomão). All. Vázquez
MAIORCA-SIVIGLIA 2-1 Reti: 16’-66’ Alfaro (M), 61’ Negredo (S) Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Nunes, Bigas, Garcia; Pina, Tissone, Marti (73’ Marquez); Alfaro (78’ Hemed), Victor, dos Santos (90’ Nsue). All. Manzano Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (80’ Cicinho), Botia (67’ Reyes), Fazio, Navarro; Medel, Kondogbia (51’ Baba); Rakitic, Navas, Moreno; Negredo. All. Emery
AT.BILBAO-VALENCIA 1-0 Reti: 80’ Muniain (A) At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, Laporte, Aurtenetxe (59’ Muniain); San José, Iturraspe; Laskurain, De Marcos, Gomez (75’ Llorente); Aduriz (87’ Toquero). All. Bielsa Valencia (4-2-3-1): Guaita; Barragan (29’ Albelda), Mathieu, Ruiz, Cissokho; Costa, Parejo; Feghouli, Banega (80’ ), Piatti; Valdez (64’ Soldado). All. Valverde
LEVANTE-GETAFE 0-0 Levante (4-2-3-1): Munua; Lopez, Vyntra, Navarro, Karabelas; Iborra, Diop; Rios (57’ El Zhar), Michel (71’ Salvador), García; Acquafresca (81’ Juanlu). All. Martinez Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres M., Alexis, Escudero (81’ Gomez), Fernandez F.; Torres X., Lacen; Barrada, Castro, Gavilan (59’ Lafita); Colunga (73’ Vazquez). All. Plaza
CELTA DE VIGO-REAL MADRID 1-2 Reti: 61’ Ronaldo (R), 63’ Aspas (C), 71’ Ronaldo (R, Rig.) Celta de Vigo (4-1-4-1): Varas; Johny, Demidov, Arceo, Lago; Oubina, Fernandez; Lopez (55’ Pranjic), de Lucas (61’ Bermejo), Dehli (81’ Park); Aspas. All. Resino Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Essien, Pepe, Albiol, Marcelo; Khedira (46’ Xabi), Modric; Callejon (65’ Higuain), Özil, Ronaldo;. Benzema (65’ Kaka). All. Mourinho
AT.MADRID-REAL SOCIEDAD 0-1 Reti: 53’ Prieto (R) At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe; Koke (71’ Adrian), Fernández; Turan, Rodriguez (67’ Garcia); Falcao, Costa D. All. Simeone R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi (90’ Ansotegui); Prieto, Zurutuza (70’ Estrada), Griezmann; Vela (81’ Agirretxe). All. Montanier
REAL SARAGOZZA-GRANADA 0-0 Real Saragozza (4-2-3-1): Franco; Sapunaru, Pinter, Soberon, Minero; Mari (71’ Babovic), Movilla; Rochina (78’ Ntsama), Rodriguez (60’ Garcia), Montanes; Postiga. All. Jimenez M. Granada (4-2-2-2): Tono; Nyom, Lopez, Mainz, Siqueira; Recio (83’ Iriney), Rico; Torje, Nolito (87’ Angulo); Ighalo, El Arabi (58’ Rende). All. Gonzalez
liga giornata 28 - 15-17/3 D. LA CORUNA-CELTA DE VIGO 3-1 Reti: 9’ Riki (D), 64’ Silvio (D), 79’ Salomao (D), 80’ Park (C) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Pablo, Aythami, Marchena; Aguilar, Lamas; Gama, Valeron (86’ Bergantinos), Pizzi; Riki (77’ Salomão). All. Vázquez Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Demidov, Arceo, Lago; Oubina, Pranjic; Fernandez (80’ Dehli), de Lucas (56’ Orellana), Bermejo (69’ Park); Aspas. All. Resino MALAGA-ESPANYOL 0-2 Reti: 49’ Colotto (E), 66’ Garcia (E) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Lugano, Weligton, Antunes; Toulalan (68’ Saviola), Camacho; Isco, Piazon (61’ Joaquin), Fernandez (60’ Duda); Santa Cruz. All. Pellegrini Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Felipe, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín (76’ Navarro), Mata; Stuani, Verdu (76’ Baena), Wakaso (87’ Alvarez); Garcia. All. Onaindia
R.SOCIEDAD-R.VALLADOLID 4-1
GETAFE-ATHLETIC BILBAO 1-0 Reti: 6’ Borja (G) Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres M. (25’ Lopo), Gomez, Escudero, Fernandez F.; Torres X., Fernandez B.; Barrada (84’ Lacen), Léon, Castro (74’ Lafita); Colunga. All. Plaza At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, San José, Laporte; Iturraspe (57’ Muniain), Herrera; Laskurain (68’ Toquero), De Marcos, Gomez; Aduriz (64’ Llorente). All. Bielsa
REAL MADRID-MAIORCA 5-2 Reti: 6’ Nsue (MA), 15’-57’ Higuain (R), 21’ Alfaro (MA), 52’ Ronaldo (R), 54’ Modric (R), 90’ Benzema (R) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa (46’ Benzema), Varane, Ramos, Coentrao; Pepe, Modric; Morata (46’ Özil), Ronaldo, Kaka (62’ Alonso); Higuain. All. Mourinho Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton, Nunes, Bigas, Garcia; Pina, Tissone (83’ Fontas); Nsue (66’ Hemed), Alfaro, dos Santos; Victor (79’ Pereira). All. Manzano
VALENCIA-REAL BETIS 3-0 Reti: 16’ Soldado (V, Rig.), 85’ Paulao (R, Aut.), 90’ Oliveira (V) Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Rami, Mathieu, Guardado (84’ Cissokho); Costa, Banega (67’ Canales); Feghouli , Parejo , Jonas; Soldado (52’ Valdez). All. Valverde Real Betis (4-2-2-2): Adrian; Lopez, Alvarez, Amaya, Pérez N. (69’ Sanchez); Canas, Etxebarria (80’ Igiebor); Martin, Campbell (19’ Paulao), Pabon; Molina. All. Pérez M.
SIVIGLIA-REAL SARAGOZZA 4-0 Reti: 28’-52’ Coke (S), 63’ Reyes (S), 68’ Negredo (S) Siviglia (4-2-3-1): Palop; Coke, Moreno (57’ Cala), Fazio, Navarro; Medel (66’ Maduro), Kondogbia (77’ Del Moral); Rakitic, Navas, Reyes; Negredo. All. Emery Real Saragozza (4-2-3-1): Franco; Sapunaru, Loovens, Soberon, Minero; Pinter, Mari; Rodriguez (58’ Ntsama), Babovic, Montanes (74’ Rodri); Postiga (58’ Rochina). All. Jimenez M.
OSASUNA-AT. MADRID 0-2 Reti: 35’-48’ Costa (A) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Flano, Damiá (80’ Llorente), Arribas; Punal (73’ Cejudo), Lolo; Armenteros, Oier, Miguel (60’ Nino); Shojaei. All. Mendilíbar At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Diaz, Filipe; Suarez, Fernández; Koke, Turan (86’ Rodriguez); Falcao, Costa D. (75’ Adrian) All. Simeone
GRANADA-LEVANTE 1-1 Reti: 32’ Siqueira (G), 50’ Acquafresca (L) Granada (4-2-2-2): Tono; Nyom, Lopez, Mainz, Siqueira; Recio (71’ El Arabi), Rico; Rende (85’ Torje), Nolito; Aranda, Ighalo (60’ Brahimi). All. Gonzalez Levante (4-2-3-1): Munua; Lopez, Ballesteros, Navarro, Karabelas; Iborra, Vyntra; Rios (46’ Acquafresca), Michel (84’ Salvador), García; Valdo (88’ Juanlu). All. Martinez
BARCELLONA-R. VALLECANO 3-1 Reti: 25’ Villa (B), 40’-57’ Messi (B), 70’ Tamudo (R) Barcellona (4-3-3): Pinto; Piqué, Mascherano, Adriano (23’ Alves), Alba; Fabregas (82’ Song), Busquets, Iniesta (64’ Alcantara); Messi, Sanchez, Villa. All. Roura R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Figueras, Arbilla; Trashorras, González (62’ Bangoura); Carlos, Dominguez (85’ Isi), Piti; Delibasic (70’ Tamudo). All. Jémez
Reti: 33’-45’ Griezmann (RS), 39’ Agirretxe (RS), 48’ Prieto (RS), 87’ Guerra (RV) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C. (77’ Estrada), González, Martinez I., De la Bella (66’ Angel); Illarramendi, Zurutuza; Prieto (68’ Pardo), Griezmann, Vela; Agirretxe. All. Montanier R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Rueda, Balenziaga; Rubio (83’ Baraja), Sastre; Rama (55’ Bueno), Omar, Gonzalez; Manucho (70’ Guerra). All. Djukic
liga giornata 29 - 3O/3 -1/4 RAYO VALLECANO-MALAGA 1-3 Reti: 21’ Weligton (M), 31’ Piti (R), 55’ Baptista (M), 86’ Morales (M) R.Vallecano (4-1-4-1): Cobeno; Tito, Galvez, Mass, Casado (80’ Vazquez); Fuego; Bangoura, Carlos (81’ Delibasic), Dominguez (74’ González), Piti; Carrilho. All. Jémez Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Antunes; Toulalan, Iturra; Isco (77’ Soler), Joaquin (71’ Piazon), Morales; Baptista (67’ Santa Cruz). All. Pellegrini
CELTA DE VIGO-BARCELLONA 2-2 Reti: 38’ Insa (C), 43’ Tello (B), 73’ Messi (B), 88’ Oubina (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral, Demidov, Lago; Oubina, Insa (80’ Madinda); Fernandez, Orellana, Pranjic (69’ de Lucas); Park (63’ Bermejo). All. Resino Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Piqué, Montoya; Alcantara (66’ Iniesta), Song, Fabregas (84’ Busquets); Tello, Messi, Sanchez (68’ Villa). All. Roura
R. SARAGOZZA-REAL MADRID 1-1 Reti: 6’ Lozano (RS), 39’ Ronaldo (RM) Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru, Loovens, Soberon, Minero; Movilla, Apono (53’ Romaric); Garcia (83’ Wilchez), Rodri (65’ Rodriguez), Montanes; Postiga. All. Jimenez M. Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa (61’ Özil), Pepe, Ramos, Marcelo; Essien, Modric; Callejon (60’ Khedira), Ronaldo, Kaka (60’ Di Maria); Higuain. All. Mourinho
LEVANTE-SIVIGLIA 1-0 Reti: 40’ Garcia (L) Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Vyntra, Navarro, García; Iborra, Diop; Rios (90’ Rodas), Michel (78’ Juanlu), García; Acquafresca (85’ Salvador). All. Martinez Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (71’ Cicinho), Moreno, Fazio, Navarro; Maduro (46’ Medel), Kondogbia (55’ Baba); Rakitic, Navas, Reyes; Negredo. All. Emery
REAL VALLADOLID-OSASUNA 1-3 Reti: 11’ Gonzalez (O. Aut.), 50’-60’ Sola (O), 69’ de las Cuevas (O) R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Hernández, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre; Ebert (71’ Rama), Gonzalez, Bueno (61’ Omar); Manucho (74’ Guerra). All. Djukic Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Rocha, Damiá (46’ Punal), Arribas (46’ Oier); Silva, Lolo; Armenteros, Nino, Miguel (80’ Cejudo); Sola. All. Mendilíbar
MAIORCA-DEP.LA CORUNA 2-3 Reti: 19’ Casadesus (M), 27’ Silvio (D), 48’ Marchena (D), 60’ Riki (D), 86’ Nsue (M) Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Nunes, Geromel, Rodriguez; Marti (57’ Nsue), Tissone (77’ Marquez); Pina, Alfaro, Victor (57’ Hemed); dos Santo. All. Manzano Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Pablo, Aythami, Marchena; Aguilar, Lamas; Gama (74’ Salomão), Valeron (89’ Castro), Pizzi; Riki (80’ Oliveira). All. Vázquez
ESPANYOL-REAL SOCIEDAD 2-2 Reti: 9’ Garcia (E), 23’ Zurutuza (R), 39’ Stuani (E), 76’ Lopez (E, Aut.) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Alvarez (71’ Navarro); Mata, Forlín; Stuani, Verdu (84’ Baena), Simao (81’ Petrov); Garcia. All. Onaindia R.Sociedad (4-2-3-1): Zubikarai; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara (63’ Ifran), Illarramendi (74’ Pardo); Prieto, Zurutuza, Griezmann; Agirretxe. All. Montanier
ATLETICO MADRID-VALENCIA 1-1 Reti: 5’ Oliveira (V), 6’ Falcao (A) At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Gaitan, Miranda, Godin, Filipe; Suarez, Fernández; Koke, Turan (26’ Rodriguez); Falcao, Costa D. All. Simeone Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Costa R., Mathieu, Guardado; Parejo, Costa T; Piatti (83’ Viera), Banega (66’ Canales), Jonas; Valdez (64’ Cissokho). All. Valverde
ATHLETIC BILBAO-GRANADA 1-0 Reti: 67’ Aduriz (A) At. Bilbao (3-4-3): Moreno; Gurpegi, Ekiza, Laporte; Iraola, San José, Herrera, De Marcos; Laskurain, Aduriz (78’ Llorente), Gomez (69’ Muniain-90’ Toquero). All. Bielsa Granada (4-2-3-1): Tono; Nyom (68’ Rende), Lopez, Mainz, Angulo; Brahimi, Rico; Ortiz, El Arabi (69’ Aranda), Nolito; Ighalo. All. Gonzalez
REAL BETIS-GETAFE 0-0 Real Betis (4-2-2-2): Adrian; Chica, Paulao, Amaya, Pérez; Canas, Etxebarria (85’ Igiebor); Pabon, Carlos (59’ Vadillo); Martin, Molina (60’ Campbell). All. Pérez M. Getafe (4-2-3-1): Codina; Gomez (58’ Lopo), Alexis, Escudero (76’ Lacen), Fernandez F.; Torres X., Fernandez B.; Barrada (73’ Lafita), Léon, Castro; Colunga. All. Plaza
calcio2000 91 mag 2013
liga giornata 3O - 5-8/4 GRANADA-REAL BETIS 1-5 Reti: 30’-32’ Castro (R), 34’ Lopez I. (G, Aut.), 53’ Pabon (R), 71’ Aranada (G), 85’ Lopez A. (R) Granada (4-2-3-1): Tono; Ortiz, Lopez I., Mainz, Siqueira; Iriney (46’ Rende), Rico; Torje (46’ Ighalo), Brahimi, Nolito; Aranda. All. Gonzalez Real Betis (4-3-3): Adrian; Chica, Paulao, Alvarez (46’ Perquis), Sanchez; Pérez, Canas, Igiebor; Pabon (63’ Molina), Vadillo (66’ Lopez A.), Martin. All. Pérez M.
Reti: 21’ Vela (R), 24’ De la Bella (R), 32’ Griezmann (R), 45’ Morales (M), 51’ Martinez (R), 70’ Santa Cruz (M) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi; Vela (66’ Estrada), Zurutuza (30’ Pardo), Griezmann (86’ Ifran); Agirretxe. All. Montanier Malaga (4-2-3-1): Kameni; Sanchez, Lugano, Weligton, Antunes; Camacho (75’ Baptista), Iturra; Fernandez, Morales (64’ Piazon), Santa Cruz; Soler (58’ Duda). All. Pellegrini
REAL SOCIEDAD-MALAGA 4-2
REAL MADRID-LEVANTE 5-1 Reti: 31’ Michel (L), 36’ Higuain (R), 39’ Kaka (R, Rig.), 84’ Ronaldo (R), 87’-90’ Ozil (R) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa, Pepe, Ramos, Marcelo; Modric, Xabi; Callejon (46’ Ronaldo), Kaka (58’ Di Maria), Benzema (76’ Özil); Higuain. All. Mourinho Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Ballesteros, Vyntra, García; Iborra, Diop; Rios (68’ Valdo), Michel (78’ Barkero), García; Acquafresca (68’ El Zhar). All. Martinez
D. LA CORUNA-R. SARAGOZZA 3-2 Reti: 11’ Gama (D), 16’ Postiga (R, Rig.), 35’ Montanes (R), 41’ Marchena (D), 56’ Minero (D, Aut.) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Pablo (87’ Ayoze), Aythami (61’ Castro), Marchena; Aguilar, Lamas; Gama, Valeron, Pizzi; Riki (74’ Salomão). All. Vázquez Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru, Loovens, Soberon, Minero; Movilla, Romaric (77’ Ntsama); Garcia (63’ Rodriguez), Rodri (84’ Pérez), Montanes; Postiga. All. Jimenez M.
BARCELLONA-MAIORCA 5-0 Reti: 20’-37’-46’ Fabregas (B), 22’-39’ Sanchez (B) Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Piqué (69’ Abidal), Montoya; Alcantara, Iniesta (51’ dos Santos), Song; Fabregas (65’ Deulofeu), Tello, Sanchez. All. Roura Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton, Nunes, Bigas, Garcia; Tissone, Pina (70’ Marquez); Nsue (46’ Arizmendi), Alfaro, dos Santo; Hemed (46’ Marti). All. Manzano
CELTA DE VIGO-R. VALLECANO 0-2 Reti: 14’ Piti (R), 83’ Delibasic (R) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Cabral, Demidov (46’ Pereira), Lago; Oubina, Pranjic (62’ KrohnDehli); Fernandez, Lopez, Orellana; Park (53’ Bermejo). All. Resino R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Figueras, Casado; Fuego, Trashorras; Bangoura (64’ Carlos), Dominguez (84’ González), Piti; Carrilho (79’ Delibasic). All. Jémez
OSASUNA-ESPANYOL 0-2 Reti: 51’ Moreno (E), 90’ Mubarak (E) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Rocha (85’ Llorente), Arribas, Oier; Silva, Lolo (64’ Punal); Armenteros, Nino, Miguel (80’ Shojaei); Sola. All. Mendilíbar Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Alvarez; Forlín, Baena (86’ Petrov); Stuani, Verdu (77 Tejera), Simao (46’ Wakaso); Garcia. All. Onaindia
GETAFE-ATLETICO MADRID 0-0 Getafe (4-2-3-1): Codina; Valera, Lopo, Alexis, Fernandez F.; Torres X. (74’ Alcacer), Fernandez B.; Barrada, Léon (17’ Lafita), Castro; Colunga (86’ Vazquez). All. Plaza At. Madrid (4-2-2-2): (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe; Suarez, Fernández; Koke (71’ Oliver), Adrian (73’ Rodriguez); Falcao, Costa D. (77’ Garcia) All. Simeone
VALENCIA-REAL VALLADOLID 2-1 Reti: 39’ Balenziaga (R, Aut.), 71’ Gonzalez (R), 90’ Oliveira (V) Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Rami, Mathieu, Guardado; Parejo, Costa T (75’ Banega); Feghouli (83’ Valdez), Canales (66’ Viera), Jonas; Soldado. All. Valverde R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Hernández, Sereno, Balenziaga; Rubio, Rueda; Larsson (75’ Rama), Gonzalez, Omar (62’ Sastre); Manucho (89’ Guerra). All. Djukic
SIVIGLIA-ATHLETIC BILBAO 2-1 Reti: 4’-87’ Negredo (S), 55’ Gurpegi (A) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (81’ Cicinho), Moreno, Fazio (66’ Perotti), Navarro; Medel, Kondogbia (55’ Baba); Del Moral (46’ Botia), Rakitic, Reyes; Negredo. All. Emery At. Bilbao (3-4-3): Moreno; Gurpegi, Ekiza, Laporte; Iraola (70’ Ramalho), San José (46’ Aduriz), Herrera, De Marcos; Llorente (46’ Iturraspe), Gomez, Muniain. All. Bielsa
bundes giornata 25 - 8-1O/3 AUGSBURG-NORIMBERGA 1-2 Reti: 21’ Kiyotake (N), 36’ Werner (A), 54’ Esswein (N) Augsburg (4-1-4-1): Amsif; Vogt, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Ottl (71’ Moravek); Hahn, Koo, Won Ji (82’ Bance), Werner (63’ Oehrl); Mölders. All. Weinzierl Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch (75’ Dabanli), Nilsson, Klose, Plattenhardt (46’ Pinola); Simons; Chandler, Feulner, Esswein, Kiyotake (85’ Ildiz); Pekhart. All. Wiesinger B. MONACO-F.DUSSELDORF 3-2 Reti: 16’ Bolly (D), 45’ Muller (B), 71’ Lambertz (D), 74’ Ribery (B), Boateng (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Boateng, Alaba; Gustavo, Schweinsteiger; Müller (72’ Pizarro), Kroos (68’ Shaqiri), Ribéry; Mandzukic (61’ Gomez). All. Heynkes F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Tesche; Lambertz (75’ Schahin), Bellinghausen; Kruse, Bolly (64’ Fink). All. Meier
92 calcio2000 mag 2013
SCHALKE 04-B. DORTMUND 2-1
MAGONZA-B.LEVERKUSEN 1-0 Reti: 61’ Ivanschitz (M, Rig.) Magonza (4-1-2-3): Wetklo; Bell, Pospech, Svensson, Noveski; Baumgartlinger; Zimling, Soto; Ivanschitz (70’ Risse), Müller (90’ Ede), Szalai (89’ Choupo-Moting). All. Tuchel B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Friedrich, Schwaab, Kadlec (78’ Sam); Reinartz (78’ Milik); Bender, Rolfes (65’ Hegeler); Castro, Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski
GREUTHER FURTH-HOFFENHEIM 0-3 Reti: 10’ Firmino (H), 16’ Joselu (H), 50’ Weis (H) Greuther Furth (4-1-2-2-1): Grün; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Geis (12’ Petsos); Fürstner, Varga (46’ Pekovic); Klaus, Park; Djurdjic (78’ Nöthe). All. Preis Hoffenheim (4-2-3-1): Gomes; Ochs (71’ Thesker), Delpierre, Vestergaard, Beck; Williams, Weis; Schröck (61’ Advincula), Volland (80’ Polanski), Firmino; Joselu. All. Kurz
B.M’GLADBACH-W. BREMA 1-1 Reti: 72’ Mlapa (B), 77’ Ignjovski (W) B.M’Gladbach (4-2-3-1): Stegen; Stranzl, Jantschke, Dominguez, Wendt; Nordtveit, Xhaka; Herrmann (70’ Rupp), Younes (70’ Hanke), Arango; de Jong (75’ Mlapa). All. Favre Werder Brema (4-2-2-2): Mielitz; Selassie, Mulongoti, Pavlovic, Schmitz; Fritz (46’ Hunt), Trybull (76’ Arnautovic); Junuzovic, Ignjovski; de Bruyne, Petersen. All. Schaaf
HANNOVER-E.FRANCOFORTE 0-0 Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Djourou, Schulz, Pocognoli; Hoffmann, Pinto; Konan Ya, Pander (61’ Schlaudraff); Abdellaoue (78’ Sobiech), Diouf. All. Slomka E.Francoforte (4-1-2-1-2): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler; Celozzi, Meier; Inui (90’ Lakic); Aigner (87’ Kittel), Matmour (77’ Lanig). All. Veh
STOCCARDA-AMBURGO 0-1 Reti: 50’ Rudnevs (A) Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Tasci, Rüdiger, Niedermaier, Boka; Kvist; Gentner, Holzhauser (46’ Okazaki); Traoré (73’ Macheda), Harnik; Ibisevic. All. Labbadia Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann (64’ Rajkovic), Bruma, Jansen; Badelj, Rincon; Skjelbred (84’ Arslan), Aogo (71’ Son); van der Vaart, Rudnevs. All. Fink
Reti: 12’ Draxler (S), 35’ Huntelaar (S), 59’ Lewandowski (D) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Höger, Neustädter (73’ Fuchs); Farfan, Draxler (89’ Raffael), Bastos; Huntelaar (54’ Pukki). All. Keller B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels (46’ Sahin), Schmelzer; Gündogan (76’ Leitner), Bender; Blaszczykowski, Grosskreutz (46’ Reus), Götze; Lewandowski. All. Klopp
FRIBURGO-WOLFSBURG 2-5
Reti: 2’ Kruse (F), 7’ Makiadi (F, Aut.), 16’ Vierinha (W), 22’-49’ Olic (W), 65’ Flum (F), 90’ Diego (W) Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Schmid (77’ Mujdza), Fallou, Krmas (46’ Flum), Sorg; Schuster, Makiadi; Kruse, Caligiuri; Rosenthal (84’ Terrazzino), Ginter. All. Streich Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner (89’ Josué), Kyrgiakos (70’ Schäfer), Kjær, Rodriguez; Träsch, Polak; Perisic (46’ Arnold), Diego, Vieirinha; Olic. All. Hecking
statistiche campionati esteri
bundes giornata 26 - 15-17/3 WOLFSBURG-F. DUSSELDORF 1-1 Reti: 37’ Bolly (D), 52’ Olic (W) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner (46’ Dost), Madlung, Kjær, Rodriguez; Träsch, Polak (15’ Josué); Kahlenberg (74’ Schäfer), Vieirinha, Orozco; Olic. All. Hecking F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Tesche; Kruse (88’ Omae), Bellinghausen; Ilsø (46’ Reisinger), Bolly (75’ Schahin). All. Meier
W. BREMA-GREUTHER FURTH 2-2
Reti: 47’-70’ Hunt (W, Rig.), 56’ Furstner (G), 62’ Petsos (G) Werder Brema (4-2-2-2): Mielitz; Selassie (46’ Hunt), Mulongoti, Pavlovic, Schmitz; Papastathopoulos, Trybull (46’ Arnautovic); Junuzovic, Ignjovski; de Bruyne, Petersen. All. Schaaf Greuther Furth (4-1-2-2-1): Grün; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Pekovic; Fürstner (90’ Zillner), Petsos; Klaus (83’ Azemi), Nehrig (28’ Schmidtgal); Sararer. All. Kramer
B. DORTMUND-FRIBURGO 5-1 Reti: 28’ Schmid (F), 41’-45’Lewandowski (D), 44’-72’ Sahin (D), 78’ Bittencourt (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Augusto, Schmelzer; Gündogan, Sahin; Blaszczykowski (76’ Bittencourt), Reus (81’ Schieber), Götze (76’ Grosskreutz); Lewandowski. All. Klopp Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg (79’ Mujdza), Ginter, Krmas, Günter; Schuster (71’ Fallou), Flum; Schmid, Caligiuri (81’ Guede); Kruse, Terrazzino. All. Streich
NORIMBERGA-SCHALKE 04 3-0 Reti: 31’ Feulner (N), 69’ Esswein (N), Frantz (N) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose, Pinola; Simons; Chandler (84’ Ildiz), Kiyotake, Feulner, Esswein (90’ Polter); Pekhart (46’ Frantz). All. Wiesinger Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Höger, Höwedes, Matip, Fuchs; Kolasinac (59’ Raffael), Jones; Farfan, Draxler, Bastos (84’ Barnetta); Obasi (64’ Pukki). All. Keller
HOFFENHEIM-MAGONZA 0-0 Hoffenheim (4-2-3-1): Gomes; Ochs, Abraham, Vestergaard, Beck; Williams, Weis (77’ Polanski); Schröck (60’ Usami), Volland (83’ de Camargo), Firmino; Joselu. All. Kurz Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Bell, Pospech, Svensson, Noveski; Baumgartlinger, Zimling (78’ Malli); Müller, Ivanschitz (63’ Ede), Szalai (84’ Moting); Parker. All. Tuchel
AMBURGO-AUGSBURG 0-1 Reti: 8’ Bracker (AU) Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier (84’ Rajkovic), Westermann, Bruma, Jansen; Badelj, Rincon (69’ Beister); Son, Arslan; Aogo (84’ Jiracek), Rudnevs. All. Fink Augsburg (4-1-4-1): Amsif; Vogt, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Koo (60’ Verhaegh), Won Ji, Werner (88’ Bance); Mölders (76’ Oehrl). All. Weinzierl
B.LEVERKUSEN-B.MONACO 1-2 Reti: 37’ Gomez (M), 75’ Rolfes (L), 87’ Wollscheid (M) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Schwaab, Boenisch; Reinartz (61’ Hegeler); Bender, Rolfes; Castro, Schürrle (46’ Sam); Kiessling. All. Lewandowski Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Martinez, Gustavo (79’ Tymoschuk); Robben (73’ van Buyten), Schweinsteiger, Shaqiri; Gomez (71’ Pizarro). All. Heynkes
E.FRANCOFORTE-STOCCARDA 1-2 Reti: 18’ Aigner (F), 49’ Ibisevic (S), 71’ Niedermeier (S) E.Francoforte (4-1-2-1-2): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler; Celozzi (74’ Matmour), Rode (74’ Lakic); Meier; Inui, Aigner (81’ Kittel). All. Veh Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Tasci, Sakai, Niedermaier, Molinaro; Kvist; Gentner, Boka; Okazaki (69’ Maxim), Traoré (87’ Rüdiger); Ibisevic (90’ Macheda). All. Labbadia
B.M’GLADBACH-HANNOVER 1-0 Reti: 36’ de Jong (B) B.M’Gladbach (4-2-3-1): Stegen; Stranzl (61’ Brouwers), Jantschke, Dominguez, Wendt; Nordtveit, Marx; Herrmann, Younes (80’ Hanke), Arango (46’ Daems); de Jong. All. Favre Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Djourou, Schulz, Pocognoli (46’ Schlaudraff); Hoffmann, Pinto; Konan Ya (81’ Sobiech), Pander; Abdellaoue (65’ Rausch), Diouf. All. Slomka
bundes giornata 27 - 3O-31/3 STOCCARDA-B. DORTMUND 1-2 Reti: 29’ Piszczek (D), 63’ Maxim (S), 82’ Lewandowski (D) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Rüdiger, Lopes, Niedermaier, Sakai; Gentner, Boka (89’ Macheda); Harnik, Maxim (73’ Röcker), Traoré; Ibisevic. All. Labbadia B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Augusto, Schmelzer (24’ Piszczek); Bender, Sahin; Götze (83’ Schieber), Gündogan (60’ Leitner), Reus; Lewandowski. All. Klopp
SCHALKE 04-HOFFENHEIM 3-0 Reti: 72’ Hoger (S), 79’ Raffael (S), 84’ Pukki (S) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Höger, Neustädter; Farfan, Draxler (83’ Barnetta), Bastos (63’ Raffael); Marica (74’ Pukki). All. Keller Hoffenheim (4-2-2-2): Gomes; Ochs, Abraham, Vestergaard, Beck; Williams (83’ Schipplock), Weis; Firmino, Johnson (74’ Salihovic); Volland, Joselu. All. Kurz
AUGSBURG-HANNOVER 0-2 Reti: 61’-90’ Rausch (H) Augsburg (4-1-4-1): Amsif; Verhaegh, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Vogt (72’ Tchoyi), Oehrl (72’ Moravek), Won Ji (82’ Musona); Mölders. All. Weinzierl Hannover (4-2-3-1): Zieler; Chahed, Djourou, Schulz, Pander (71’ Pocognoli); Hoffmann, Schmiedebach; Konan Ya, Schlaudraff (90’ Haggui), Rausch; Abdellaoue (71’ Sobiech). All. Slomka
Reti: 5’ Shaqiri (B), 19’ Schweinsteiger (B), 31’-45’-53’-68’ Pizarro (B), 33’-54’ Robben (B), 75’ Bruma (A), 76’ Ribery (B), 86’ Westermann (A) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm (61’ Rafinha), Boateng, Dante, Gustavo; Martinez, Schweinsteiger; Robben (64’ Müller), Kroos, Shaqiri (63’ Ribéry); Pizarro. All. Heynkes Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Bruma, Aogo; Badelj (81’ Kacar), Rincon (57’ Rajkovic); Skjelbred, Son (57’ Arslan); van der Vaart, Rudnevs. All. Fink
MAGONZA-WERDER BREMA 1-1 Reti: 1’ Szalai (M), 69’ Hunt (W) Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Bell, Pospech, Svensson, Noveski; Baumgartlinger, Soto; Müller (85’ Parker), Zimling (62’ Kirchhoff), Ivanschitz (73’ Malli); Szalai. All. Tuchel Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Selassie, Papastathopoulos, Mulongoti, Ignjovski; Bargfrede (62’ Arnautovic), Trybull; Ekici, Hunt, de Bruyne; Petersen. All. Schaaf
BAYERN MONACO-AMBURGO 9-2
FRIBURGO-B.M’GLADBACH 2-0 Reti: 69’-90’ Kruse (F) Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza (89’ Santini), Krmas (79’ Flum), Fallou, Sorg; Ginter, Schuster; Schmid, Caligiuri; Rosenthal (61’ Terrazzino), Kruse. All. Streich B.M’Gladbach (4-2-3-1): Stegen; Stranzl, Jantschke, Dominguez, Daems; Nordtveit, Marx; Herrmann, Younes (67’ Mlapa), Wendt (73’ Cigerci); de Jong (71’ Hanke). All. Favre
F.DUSSELDORF-B.LEVERKUSEN 1-4 Reti: 22’ Kiessling (L), 42’ Schwaab (L, Aut.), 62’-82’ Schurrle (L), 88’ Kiessling (L) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun (46’ Levels), Latka, Malezas, Van den Bergh; Lambertz (79’ Ilsø), Tesche; Bolly, Bellinghausen (72’ Schahin); Kruse, Reisinger. All. Meier B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Schwaab, Boenisch; Reinartz; Bender, Castro (73’ Rolfes); Schürrle (88’ Hosogai), Sam (65’ Hegeler); Kiessling. All. Lewandowski
WOLFSBURG-NORIMBERGA 2-2 Reti: 2’ Diego (W), 27’ Olic (W), 61’ Simons (N), 66’ Nilsson (N) Wolfsburg (4-3-1-2): Benaglio; Hasebe, Naldo, Kjær, Schäfer; Medojevic, Polak (77’ Madlung), Rodriguez (76’ Dost); Diego; Olic, Helmes. All. Hecking Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose, Pinola; Simons, Chandler; Feulner, Kiyotake, Frantz (46’ Pekhart); Esswein (89’ Kanazaki). All. Wiesinger
G. FURTH-E.FRANCOFORTE 2-3 Reti: 2’ Djurdjic (G), 13’ Inui (F), 58’ Aigner (F), 68’ Meier (F), 72’ Sararer (F) Greuther Furth (4-1-2-2-1): Grün; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Pekovic (80’ Klaus); Fürstner; Nehrig (62’ Schmidtgal), Petsos; Sararer, Djurdjic; Rahman. All. Kramer E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler (83’ Lanig), Rode; Aigner (86’ Russ), Meier, Inui; Lakic (76’ Celozzi). All. Veh
bundes giornata 28 - 5-7/4 HOFFENHEIM-F.DUSSELDORF 3-0 Reti: 11’ Firmino (H), 75’ Lambertz (D, Aut.), 90’ Volland (H) Hoffenheim (4-1-2-1-2): Gomes (54’ Casteels); Johnson, Abraham (34’ Delpierre), Vestergaard, Beck; Polanski; Weis, Salihovic; Firmino; Schipplock (81’ Rudy), Volland. All. Gisdol F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Fink, Tesche (65’ Ilsø); Lambertz (84’ Reisinger), Bellinghausen; Kruse, Bolly (9’ Schahin). All. Meier
WERDER BREMA-SCHALKE 04 0-2 Reti: 51’ Draxler (S), 69’ Marica (S) Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Papastathopoulos, Prödl, Mulongoti, Ignjovski (78’ Stevanovic); Hunt, Trybull; Arnautovic, de Bruyne, Elia (72’ Yildirim); Petersen. All. Schaaf Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Höger, Neustädter; Farfan, Draxler (70’ Fuchs), Bastos (46’ Raffael); Marica (89’ Pukki). All. Keller
E.FRANCOFORTE-B. MONACO 0-1 Reti: 53’ Schweinsteiger (B) E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Russ (71’ Stendera), Rode; Aigner, Lanig (30’ Celozzi), Inui; Matmour (75’ Lakic). All. Veh Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Robben (63’ Gustavo), Müller (63’ Ribéry), Shaqiri; Gomez (75’ Pizarro). All. Heynkes
B.M’GLADBACH-G. FURTH 1-0 Reti: 74’ de Jong (B) B.M’Gladbach (4-2-3-1): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Wendt; Nordtveit, Marx (73’ Xhaka); Herrmann (87’ Daems), Younes (78’ Hanke), Arango; de Jong. All. Favre Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj (56’ Kleine), Rahman; Fürstner, Petsos; Klaus, Prib (80’ Azemi); Sararer, Djurdjic (73’ Nehrig). All. Kramer
B.LEVERKUSEN-WOLFSBURG 1-1 Reti: 13’ Schurrle (L), 71’ Kjaer (W) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Schwaab, Boenisch; Reinartz (73’ Rolfes); Bender, Castro; Schürrle, Sam (60’ Hegeler); Kiessling. All. Lewandowski Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner (86’ Träsch), Naldo, Kjær, Rodriguez; Medojevic, Polak; Hasebe, Diego, Arnold (62’ Helmes); Olic (90’ Schäfer). All. Hecking
AMBURGO-FRIBURGO 0-1 Reti: 69’ Schmid (F) Amburgo (4-4-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Mancienne, Jansen; Skjelbred (68’ Kacar), Arslan (70’ Badelj), van der Vaart, Aogo (89’ Rajkovic); Son, Rudnevs. All. Fink Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza, Krmas, Fallou, Sorg; Ginter, Schuster; Schmid (90’ Guede), Caligiuri; Rosenthal (79’ Makiadi), Kruse (90’ Santini). All. Streich
NORIMBERGA-MAGONZA 2-1 Reti: 54’-69’ Nilsson (N), 60’ Muller (M) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose, Pinola; Simons; Chandler, Feulner, Kiyotake (81’ Frantz), Esswein (90’ Dabanli); Pekhart (88’ Polter). All. Wiesinger Magonza (4-1-2-1-2): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz; Kirchhoff (80’ Ede); Baumgartlinger, Soto (69’ Moting); Zimling (80’ Ivanschitz); Müller, Szalai. All. Tuchel
HANNOVER-STOCCARDA 0-0 Hannover (4-2-3-1): Zieler; Cherundolo, Djourou (51’ Haggui), Schulz, Pocognoli; Hoffmann, Pinto (78’ Schlaudraff); Sakai (62’ Abdellaoue), Konan Ya, Rausch; Diouf . All. Slomka Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Rüdiger, Molinaro; Boka; Gentner, Maxim; Okazaki (67’ Kvist), Traoré (79’ Macheda); Ibisevic. All. Labbadia
B.DORTMUND-AUGSBURG 4-2
Reti: 22’-53’ Schieber (D), 43’ Baier (A), 45’ Vogt (A), 64’ Subotic (D), 90’ Lewandowsi (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Langerak; Grosskreutz, Subotic, Augusto, Schmelzer; Bender, Sahin; Hofmann, Leitner (52’ Götze), Bittencourt (52’ Lewandowski); Schieber (83’ Kehl). All. Klopp Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Vogt (68’ Oehrl), Won Ji, Werner (80’ Tchoyi); Mölders (46’ Moravek). All. Weinzierl
calcio2000 93 mag 2013
chAmPiOns LEAGUE OttAvi di finALE – ritorno JUvEntUs-CeltiC
2-0 andata 3-0
PARis S.G.-ValenCia
1-1 andata 2-1
BORUssiA d.-Shakhtar 3-0 andata 2-2
ManCheSter U.-REAL mAdRid 1-2 andata 1-1
Data: 6-03-2013 – Ore: 20.45 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Bonucci 6, Marrone 6,5, Barzagli 7; Padoin 6, Vidal 6,5 (22’ st Isla 6), Pirlo 6,5 (24’ st Giaccherini 6), Pogba 7, Peluso 5,5 (13’ st Asamoah 6); Quagliarella 7, Matri 7. Allenatore: Conte 7. CELTIC (4-3-1-2): Forster 5,5; Matthews 5,5 (8’ st Forrest 5,5), Wanyama 5,5 (1’ st Ambrose 5,5), Wilson 5,5, Izaguirre 6; Kayal 6, Mulgrew 5,5, Ledley 6; Commons 5,5 (28’ st Nouioui ng); Hooper 5,5, Samaras 6. Allenatore: Lennon 5. ArbITrO: Aydinus (Turchia) 6,5. rETI: 24’ pt Matri; 21’ st Quagliarella. rECUpErO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmONITI: Peluso (J); Izaguirre (C). ESpULSI: nessuno.
Data: 6-03-2013 – Ore: 20.45 pArIS S.G. (4-4-2): Sirigu 6,5; Jallet 6 (25’ st Van der Wiel 6), Alex 6,5, Thiago Silva 6,5, Maxwell 6; Chantome 6,5, Motta 5 (13’ st Gameiro 6,5), Matuidi 6,5, Pastore 5,5; Lavezzi 7, Lucas 6 (47’ st Sakho 6). Allenatore: Ancelotti 6. VALENCIA (4-1-4-1): Vicente Guaita 6; Barragan 6, Ruiz 5,5, Mathieu 6, Cissokho 6; Albelda 6 (1’ st Banega 6); Feghouli 5,5 (18’ st Piatti 5,5), Parejo 6, Costa 6, Jonas 7 (30’ st Valdez 6); Soldado 5. Allenatore: Valverde 6. ArbITrO: Mazic (Serbia) 6,5. rETI: 10’ pt Jonas (V); 21’ st Lavezzi (P). rECUpErO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmONITI: Lavezzi (P); Ruiz, Albelda, Banega, Parejo, Soldado (V). ESpULSI: nessuno.
Data: 5-03-2013 – Ore: 20.45 bOrUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 6,5; Piszczek 6,5, Subotic 6, Felipe Santana 7, Schmelzer 6,5; Gündogan 6,5 (37’ st Sahin ng), Bender 6,5 (1’ st Kehl 6,5); Kuba 6,5 (24’ st Grosskreutz 6), Götze 7, Reus 6; Lewandowski 6,5. Allenatore: Klopp 7. SHAKHTAr (4-2-3-1): Pyatov 4,5; Srna 5, Kucher 5, Rakitskyi 5, Rat 5; Fernandinho 6,5, Hübschman 5,5 (37’ st Stepanenko ng); Alex Teixeira 5,5, Mkhitaryan 6, Taison 5,5 (1’ st Douglas Costa 6); Luiz Adriano 5,5. Allenatore: Lucescu 5,5. ArbITrO: Skomina (Slovenia) 6,5. rETI: 31’ pt Felipe Santana, 37’ Götze; 14’ st Kuba. rECUpErO: 2 minuti (1’ pt + 1’ st). AmmONITI: Kucher (S). ESpULSI: nessuno.
Data: 5-03-2013 – Ore: 20.45 mANCHESTEr UTD. (4-2-3-1): De Gea 6,5; Rafael 6,5 (42’ st Valencia ng), Ferdinand 6, Vidic 6,5, Evra 5,5; Carrick 6, Cleverley 6 (28’ st Rooney 6); Giggs 6,5, Welbeck 7,5 (36’ st Young ng), Nani 6; Van Persie 5,5. Allenatore: Ferguson 7. rEAL mADrID (4-2-3-1): Diego Lopez 7,5; Arbeloa 5,5 (14’ st Modric 8), Varane 5, Sergio Ramos 5,5, Coentrão 5,5; Khedira 5,5, Xabi Alonso 6,5; Di Maria 5,5 (45’ pt Kaká 6), Özil 5,5 (26’ st Pepe 5,5), Ronaldo 6,5; Higuain 6,5. Allenatore: Mourinho 6,5. ArbITrO: Çakir (Turchia) 4. rETI: 3’ st Sergio Ramos (R) aut., 21’ Modric (R), 24’ Ronaldo (R). rECUpErO: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AmmONITI: Evra, Carrick (M); Arbeloa, Kaká, Pepe (R). ESpULSI: 11’ st Nani (M).
máLAGA-Porto
andata 0-1
BAyERn mOnAcO-Arsenal 0-2 andata 3-1
schalke 04-GALAtAsARAy 2-3 andata 1-1
BARcELLOnA-milan
Data: 13-03-2013 – Ore: 20.45 mÁLAGA (4-2-3-1): Caballero 6; Jesús 7, Demichelis 7, Wellington 7, Antunes 7; Toulalan 7, Iturra 6,5; Joaquín 7 (42’ st Camacho ng), Julio Baptista 6 (29’ st Santa Cruz 7), Isco 7,5; Saviola 6,5 (33’ st Lucas Piazón ng). Allenatore: Pellegrini 7. pOrTO (4-1-4-1): Helton 5,5; Danilo 5,5, Otamendi 5,5, Mangala 6, Alex Sandro 5,5 (25’ st Atsu ng); Fernando 6; Varela 5 (13’ st Maicon 6), González 6, João Moutinho 6,5 (1’ st Rodríguez 5,5), Martínez 6,5; Defour 4,5. Allenatore: Vítor Pereira 5. ArbITrO: Rizzoli (Italia) 6. rETI: 42’ pt Isco; 32’ st Santa Cruz. rECUpErO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AmmONITI: Jesús, Demichelis, Toulalan (M); Otamendi, Mangala, Alex Sandro, Defour (P). ESpULSI: 4’ st Defour (P).
Data: 13-03-2013 – Ore: 20.45 bAYErN mONACO (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 6,5, Van Buyten 6, Dante 6, Alaba 5,5; Javi Martínez 5,5, Luis Gustavo 5,5; Müller 6,5, Kroos 6 (36’ st Tymoschuk ng), Robben 5,5; Mandzukic 5 (28’ st Gomez 6). Allenatore: Heynckes 5,5. ArSENAL (4-2-3-1): Fabianski 6,5; Jenkinson 6,5, Mertesacker 6,5, Koscielny 7, Gibbs 5,5; Arteta 6, Ramsey 6 (27’ st Gervinho 6); Walcott 6 (27’ st Oxlade-Chamberlain 6,5), Rosicky 6,5, Cazorla 6,5; Giroud 7. Allenatore: Wenger 6,5. ArbITrO: Kralovec (Rep. Ceca) 6,5. rETI: 3’ pt Giroud; 41’ st Koscielny. rECUpErO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmONITI: Lahm, Javi Martínez, Gomez (B); Mertesacker, Koscielny, Gibbs, Rosicky, Cazorla, Giroud (A). ESpULSI: nessuno.
Data: 12-03-2013 – Ore: 20.45 SCHALKE 04 (4-2-3-1): Hildebrand 5; Uchida 6,5, Höwedes 5,5, Matip 6,5, Kolasinac 5,5; Höger 6 (40’ st Meyer ng), Neustädter 6,5 (1’ st Fuchs 6); Farfan 6,5, Draxler 6,5, Michel Bastos 6,5; Pukki 5 (40’ st Ogbuke ng). Allenatore: Keller 5. GALATASArAY (4-3-1-2): Muslera 7; Eboue 6, Semih 6 (34’ st Gökhan 6), Nounkeu 6,5, Riera 6; Altintop 7, Felipe Melo 6,5, Selçuk 6,5; Sneijder 7 (25’ st Amrabat 6,5); Drogba 7, Burak 7,5 (40’ st Umut 7). Allenatore: Terim 7. ArbITrO: Eriksson (Svezia) 6,5. rETI: 17’ pt Neustädter (S), 37’ Altintop (G), 42’ Burak (G); 18’ st Michel Bastos (S), 50’ Umut (G). rECUpErO: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). AmmONITI: Kolasinac, Höger (S); Drogba (G). ESpULSI: nessuno.
Data: 12-03-2013 – Ore: 20.45 bArCELLONA (4-3-3): Víctor Valdés 6; Dani Alves 7, Piqué 6,5, Mascherano 5,5 (32’ st Puyol ng), Jordi Alba 7; Xavi 7, Busquets 6,5, Iniesta 7; Pedro 6 (38’ st Adriano ng), Messi 8, Villa 7 (30’ st Sanchez ng). Allenatore: Roura 7. mILAN (4-3-3): Abbiati 6,5; Abate 6, Mexes 5, Zapata 5,5, Constant 4,5; Montolivo 5, Ambrosini 6 (15’ st Muntari 5), Flamini 5 (30’ st Bojan ng); Niang 5 (15’ st Robinho 6), Boateng 5, El Shaarawy 5. Allenatore: Allegri 5. ArbITrO: Kassai (Ungheria) 6,5. rETI: 5’ e 40’ pt Messi; 10’ st Villa, 47’ Jordi Alba. rECUpErO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmONITI: Pedro (B); Mexes, Flamini, Boateng (M). ESpULSI: nessuno.
2-0
4-0 andata 0-2
QUARti di finALE – andata MálaGa-BorUSSia d. 0-0
real Madrid-GalataSaray 3-0
PariS S.G.-BarCellona 2-2
Bayern MonaCo-JUVentUS 2-0
Data: 3-04-2013 – Ore: 20.45 mÁLAGA (4-2-3-1): Caballero 7; Jesús 6, Demichelis 6,5, Wellington 5,5, Antunes 6; Toulalan 6,5, Iturra 6; Joaquin 6, Julio Baptista 6 (31’ st Santa Cruz ng), Isco 6 (42’ st Duda ng); Saviola 5,5 (22’ st Portillo 6). Allenatore: Pellegrini 6. bOrUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 6,5; Piszczek 6, Subotic 6, Felipe Santana 5,5, Schmelzer 6,5; Gündogan 5,5, Kehl 6,5 (35’ st Bender ng); Reus 5,5 (24’ st Schieber 6), Götze 5,5 (47’ st Kirch ng), Grosskreutz 5,5; Lewandowski 6. Allenatore: Klopp 6,5. ArbITrO: Eriksson (Svezia) 6. rETI: rECUpErO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AmmONITI: Wellington, Antunes, Iturra (M); Grosskreutz (D). ESpULSI: nessuno.
Data: 3-04-2013 – Ore: 20.45 rEAL mADrID (4-2-3-1): Diego López 6,5; Essien 7, Varane 7, Sergio Ramos 7, Coentrao 6,5; Khedira 6,5, Xabi Alonso 7; Di María 6,5 (40’ st Pepe ng), Özil 7 (35’ st Modric ng), Ronaldo 7; Benzema 6,5 (20’ st Higuaín 7). Allenatore: Mourinho 7,5. GALATASArAY (4-3-1-2): Muslera 5,5; Eboué 4,5, Nounkeu 5,5, Semih 5,5, Riera 5 (38’ st Amrabat ng); Altintop 5 (34’ st Umut ng), Felipe Melo 6, Selçuk 5,5; Sneijder 5 (1’ st Gökhan 5,5); Drogba 6, Burak 5. Allenatore: Terim 5,5. ArbITrO: Moen (Norvegia) 5,5. rETI: 9’ pt Ronaldo, 29’ Benzema; 28’ st Higuaín. rECUpErO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmONITI: Essien, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Modric (R); Nounkeu, Felipe Melo, Drogba, Burak (G). ESpULSI: nessuno.
Data: 2-04-2013 – Ore: 20.45 pArIS S.G. (4-4-2): Sirigu 5; Jallet 6, Alex 6, Thiago Silva 7,5, Maxwell 6; Lucas 6,5, Matuidi 7, Beckham 6 (24’ st Verratti 6), Pastore 6 (30’ st Gameiro 6); Ibrahimovic 6,5, Lavezzi 5,5 (20’ st Menez 6). Allenatore: Ancelotti 6,5. bArCELLONA (4-3-3): Víctor Valdés 6,5; Dani Alves 7, Piqué 5,5, Mascherano 6 (38’ st Bartra ng), Jordi Alba 6; Xavi 6,5, Busquets 7, Iniesta 6,5; Villa 5,5 (36’ st Tello ng), Messi 7 (1’ st Fabregas 6), Sanchez 5. Allenatore: Vilanova 6,5. ArbITrO: Stark (Germania) 6,5. rETI: 38’ pt Messi (B); 34’ st Ibrahimovic (P), 44’ Xavi (B) rig., 49’ Matuidi (P). rECUpErO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AmmONITI: Sirigu, Matuidi, Beckham, Ibrahimovic (P); Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba (B). ESpULSI: nessuno.
Data: 2-04-2013 – Ore: 20.45 bAYErN mONACO (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 6,5, Van Buyten 6, Dante 6, Alaba 6,5; Schweinsteiger 6,5, Luis Gustavo 6,5; Müller 7, Kroos ng (16’ pt Robben 7), Ribery 7 (47’ st Shaqiri ng); Mandzukic 6,5 (45’ st Gomez ng). Allenatore: Heynckes 7. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 5; Barzagli 5,5, Bonucci 5,5, Chiellini 5,5; Lichtsteiner 5,5, Vidal 6,5, Pirlo 5, Marchisio 5, Peluso 5,5 (30’ st Pogba ng); Quagliarella 5 (20’ st Giovinco 5,5), Matri 5 (20’ st Vucinic 6). Allenatore: Conte 5. ArbITrO: Clattenburg (Inghilterra) 5,5. rETI: 1’ pt Alaba; 18’ st Müller. rECUpErO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmONITI: Luis Gustavo, Mandzukic (B); Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (J). ESpULSI: nessuno.
EUROPA LEAGUE OttAvi di finALE Anzhi-NEwCASTLE UTD. NEwCASTLE UTD.-Anzhi 48’ st Cissé
0-0 1-0
Stoccarda-LAzIO 0-2 21’ pt Ederson; 11’ st Onazi. LAzIO-Stoccarda 3-1 6’ e 8’ pt Kozak (L); 17’ st Hajnal (S), 42’ Kozak (L). Steaua bucarest-CHELSEA 1-0 34’ pt Rusescu rig. Chelsea-STEAUA bUCArEST 3-1 34’ pt Mata (C), 46’ Chiriches (S); 13’ st Terry (C), 26’ Torres (C) Viktoria plzen-FENErbAHçE 36’ st Webò FENErbAHçE-Viktoria plzen 44’ pt Salih (F); 16’ st Darida (V)
0-1 1-1
bENFICA-bordeaux 1-0 21’ pt Carrasso (Bo) aut. bordeaux-bENFICA 2-3 30’ pt Jardel (Be); 29’ st Diabaté (Bo), 30’ Cardozo (Be), 46’ Jardel (Be) aut., 47’ Cardozo (Be) TOTTENHAm H.-Inter 3-0 6’ pt Bale, 18’ Sigurdsson; 8’ st Vertonghen Inter-TOTTENHAm H. (d.t.s.) 4-1 20’ pt Cassano (I); 7’ st Palacio (I), 30’ Gallas (T) aut.; 6’ pts Adebayor (T); 5’ sts Alvarez (I) Levante-rUbIN 0-0 rUbIN-Levante (d.t.s.) 2-0 10’ pts Rondón; 7’ sts Dyadyun bASILEA-zenit 38’ st Díaz, 49’ Frei A. zenit-bASILEA 30’ pt Steinhöfer
2-0 1-0
LE itALiAnE in EUROPA LEAGUE stoccarda-LAziO
0-2
tOttEnhAm hOtsPUR-inter
3-0
Data: 7-03-2013 – Ore: 19 STOCCArDA (4-1-4-1): Ulreich 5,5; Sakai 5, Tasci 5,5, Rüdiger 5, Boka 5,5; Kvist 5 (10’ st Harnik 5,5); Okazaki 6,5, Gentner 6,5, Maxim 5,5 (41’ pt Hajnal 5), Traorè 5; Macheda 5,5 (48’ st Holzhauser ng). Allenatore: Labbadia 5. LAzIO (4-4-1-1): Marchetti 6,5; Pereirinha 6, Cana 6,5, Ciani 6,5, Radu 6,5; Candreva 6,5, Onazi 7, Hernanes 6,5 (27’ st Gonzalez 6), Lulic 6,5; Ederson 7,5 (19’ st Ledesma 6); Kozak 6 (38’ st Floccari ng). Allenatore: Petkovic 7. ArbITrO: Tudor (Romania) 6. rETI: 21’ pt Ederson; 11’ st Onazi. rECUpErO: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AmmONITI: Tasci, Harnik (S); Cana, Ciani, Hernanes (L). ESpULSI: nessuno.
Data: 7-03-2013 – Ore: 21.05 TOTTENHAm H. (4-2-3-1): Friedel 6,5; Walker 5,5, Gallas 6, Vertonghen 6,5, Assou-Ekotto 6,5; Parker 7, Dembele 6,5 (19’ st Livermore 6); Lennon 6,5 (37’ st Naughton ng), Bale 7,5, Sigurdsson 6,5 (26’ st Holtby ng); Defoe 6,5. Allenatore: Villas Boas 7. INTEr (4-2-3-1): Handanovic 7; Zanetti 5,5, Ranocchia 5, Chivu 5, Juan Jesus 5 (1’ st Palacio 5); Gargano 5, Cambiasso 5; Alvarez 4,5 (22’ st Jonathan 5), Kovacic 5 (10’ st Guarín 5), Pereira 5,5; Cassano 5,5. Allenatore: Stramaccioni 5. ArbITrO: Lahoz (Spagna) 6,5. rETI: 6’ pt Bale, 18’ Sigurdsson; 8’ st Vertonghen rECUpErO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AmmONITI: Bale (T); Guarín, Pereira (I). ESpULSI: nessuno.
LAziO-stoccarda
inter-tOttEnhAm hOtsPUR
3-1
Data: 14-03-2013 – Ore: 21.05 LAzIO (4-4-1-1): Marchetti 6 (43’ pt Bizzarri 6,5); Pereirinha 5,5, Biava 6, Ciani 6, Radu 7; Candreva 6, Onazi 6, Hernanes 6,5 (30’ st Ederson ng), Lulic 6; Mauri 6 (21’ st Ledesma 6); Kozak 8. Allenatore: Petkovic 6,5. STOCCArDA (4-2-3-1): Ulreich 5; Sakai 5,5, Tasci 4,5, Niedermeier 4,5, Molinaro 5,5; Gentner 6, Holzhauser 6,5; Okazaki 6, Hajnal 6 (30’ st Harnik ng), Macheda 5 (20’ st Traoré 6); Ibisevic 5. Allenatore: Labbadia 5. ArbITrO: Hagen (Norvegia) 5,5. rETI: 6’ e 8’ pt Kozak (L); 17’ st Hajnal (S), 42’ Kozak (L). rECUpErO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmONITI: Biava (L); Hajnal, Ibisevic (S). ESpULSI: nessuno.
d.t.S. 4-1
Data: 14-03-2013 – Ore: 21.05 INTEr (4-3-1-2): Handanovic 7; Jonathan 6,5 (2’ sts Ranocchia 6), Juan Jesus 6, Chivu 7, Zanetti 7; Gargano 7, Kovacic 7 (34’ st Benassi 5,5), Cambiasso 7,5; Guarín 5 (26’ st Alvarez 6); Palacio 7,5, Cassano 8. Allenatore: Stramaccioni 7. TOTTENHAm H. (4-4-2): Friedel 6; Walker 5,5, Gallas 5, Vertonghen 5,5, Naughton 6 (14’ pts Caulker ng); Dembélé 6,5, Livermore 5 (25’ st Lennon 6), Parker 5,5, Sigurdsson 6; Defoe 5 (11’ st Holtby 5,5), Adebayor 6. Allenatore: Villas-Boas 5. ArbITrO: Bebek (Croazia) 6. rETI: 20’ pt Cassano (I); 7’ st Palacio (I), 30’ Gallas (T) aut.; 6’ pts Adebayor (T); 5’ sts Alvarez (I) rECUpErO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AmmONITI: Juan Jesus (I); Friedel, Walker, Livermore, Adebayor (T). ESpULSI: nessuno.
QUARti di finALE andata Chelsea-rubin 3-1 16’ pt Torres (C), 32’ Moses (C), 41’ Natcho (R); 25’ st Torres (C) Tottenham H.-basilea 2-2 30’ pt Stocker (B), 34’ Frei F. (B), 40’ Adebayor (T); 13’ st Sigurdsson (T) Benfica-Newcastle Utd. 3-1 12’ pt Cissé (N), 25’ Rodrigo (B); 20’ st Lima (B), 26’ Cardozo (B) rig.
fenerbahçe-Lazio
2-0
Data: 4-04-2013 – Ore: 21.05 FENErbAHçE (4-3-3): Volkan 6; Gokhan 6, Yobo 6,5, Egemen 6, Ziegler 6; Raul Meireles 6,5, Mehmet Topal 6 (25’ st Erkin 6,5), Cristian 6,5 (30’ st Salih 6); Kuyt 7, Webo 6,5, Sow 6 (41’ st Mehmet Topuz ng). Allenatore: Kocaman 6,5. LAzIO (4-4-1-1): Marchetti 7; Gonzalez 5,5, Cana 6,5, Ciani 6, Radu 5,5; Candreva 5,5, Onazi 4,5, Hernanes 5,5 (43’ st Mauri ng), Lulic 6; Ederson 6 (17’ st Ledesma 5,5); Kozak 5 (27’ st Klose 5,5). Allenatore: Petkovic 6. ArbITrO: Collum (Scozia) 5. rETI: 33’ st Webo rig., 45’ Kuyt. rECUpErO: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). AmmONITI: Egemen, Raul Meireles, Webo (F); Marchetti, Radu, Onazi, Mauri, Ederson (L). ESpULSI: 2’ st Onazi (L).
OLANDA ClaSSIFICa AjAx PSV EindhoVEn VitESSE FEyEnoord twEntE UtrEcht hEErEnVEEn nEc nijmEgEn dEn hAAg groningEn hErAclES nAc BrEdA AZ Alkm ZwollE rkc wAA rodA VVV VEnlo willEm ii
29ª giornata Pt. 63 60 60 59 51 51 38 37 36 36 34 32 30 30 30
G 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29
V 18 19 18 18 14 15 10 10 8 10 8 8 7 7 7
N 9 3 6 5 9 6 8 7 12 6 10 8 9 9 9
22 17
29 29
5 3
7 8
BELGIO
P 2 7 5 6 6 8 11 12 9 13 11 13 13 13 13 13 17 18
Gf 70 88 59 54 46 43 44 38 42 30 53 33 41 32 32 40 29 26
Stagione regolare
ClaSSIFICa Pt. G V N P AndErlEcht 67 30 20 7 3 ZUltE wArEgEm 63 30 19 6 5 rAcing gEnk 55 30 15 10 5 clUB BrUggE 54 30 15 9 6 lokErEn 51 30 14 9 7 StAndArd liEgi 50 30 15 5 10 monS 44 30 13 5 12 mEchElEn 41 30 12 5 13 kortrijk 39 30 11 6 13 o.h. lEUVEn 36 30 8 12 10 AA gEnt 34 30 8 10 12 chArlEroi 34 30 10 4 16 BEVErEn 30 30 7 9 14 liErSE 26 30 5 11 14 gErminAl BEErSchot 23 30 6 5 19 cErclE BrUggE 14 30 3 5 22 Playoff CamPionato ClaSSIFICa Pt. G V N P AndErlEcht (34) 35 2 0 1 1 ZUltE wA 0 2 0 rAcing gEnk (28) 32 2 1 1 0 clUB BrUggE (27) 30 2 1 0 1 StAndArd liEgi (25) 29 2 1 1 0 lokErEn (26) 27 2 0 1 1 Playoff euroPa league girone a ClaSSIFICa Pt. G V N P AA gEnt 4 2 1 1 0 monS 3 2 1 0 1 kortrijk 2 2 0 2 0 liErSE 1 2 0 1 1 Playoff euroPa league girone B ClaSSIFICa Pt. G V N P chArlEroi 4 2 1 1 0 o.h. lEUVEn 3 2 1 0 1 BEVErEn 3 2 1 0 1 mEchElEn 1 2 0 1 1 Playoff retroCeSSione ClaSSIFICa Pt. G V N P gErminAl BEErSchot (3) 6 2 1 0 1 cErclE BrUggE 3 2 1 0 1 fra parentesi, i punti di bonus ad inizio playoff (regola del campionato)
SCARPA D’ORO
Gs 28 32 32 35 26 31 51 50 53 45 59 47 49 46 37 58 57 64
Gf Gs 69 27 49 29 63 40 66 43 53 38 54 33 48 53 44 42 31 30 46 51 33 40 30 49 28 49 28 53 31 61 30 65 2ª giornata Gf Gs 1 2 2 2 3 2 4 3 2 0 2 5 2ª giornata Gf Gs 2 1 3 2 0 0 0 2 2ª giornata Gf Gs 3 0 3 4 2 3 0 1 2ª giornata Gf Gs 1 1 1 1
aggiornata al
6 aPrile
CalCiatore CamPionato gol CoeffiCiente Punti messi (Barcellona) Spagna 43 2 86 cristiano ronaldo (real madrid) Spagna 29 2 58 martinez (Porto) Portogallo 23 2 46 Falcao (Atletico madrid) Spagna 22 2 44 cavani (napoli) italia 22 2 44 Suarez (liverpool) inghilterra 22 2 44 La scarpa d’oro viene assegnata al calciatore che ha messo a segno il maggior numero di reti nei campionati europei. Il punteggio si calcola moltiplicando le reti per il coefficiente di difficoltà del campionato disputato
96 calcio2000 MAG 2013
TURCHIA ClaSSIFICa gAlAtASArAy FEnErBAhçE BESiktAS BUrSASPor kASimPASA AntAlyASPor ly lyASPor ESkiSEhirSPor gEnçlErBirligi kAySEriSPor gAZiAntEPSPor SiVASSPor kArABükSPor trABZonSPor BüyükSEhir ElAZigSPor AkhiSAr ordUSPor mErSin i.y.
28ª giornata Pt. 56 52 46 43 43 40 39 39 39 36 35 34 34
G 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28
V 16 15 12 11 12 12 9 9 11 9 10 9 9
N 8 7 10 10 7 4 12 12 6 9 5 7 7
P 4 6 6 7 9 12 7 7 11 10 13 12 12
29 29 21
28 28 28
7 6 4
8 11 9
10 13 11 15
GRECIA ClaSSIFICa olymPiAkoS PAok SAlonicco AStErAS triPoliS AtromitoS PAS giAnninA xAnthi PAnAthinAikoS (-2) PAnionioS lEVAdiAkoS PlAtAniAS oFi crEt crEtA AEk AtEnE PAnthrAkikoS VEriA AriS SAlonicco kErkyrA
cFr crAioVA gloriA BiStrit BiStritA
Pt. 73 56 53 42 41 38 36 35 34 33 31 30 30 30 29 20
G 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28
V 23 16 16 10 11 10 9 11 9 9 8 8 8 7 6 4
N 4 8 5 12 8 8 11 2 7 6 7 6 6 9 11 8
P 1 4 7 6 9 10 8 15 12 13 13 14 14 12 11 16
Gf 61 43 38 23 27 25 28 31 21 27 30 21 25 23 27 15
Gs 14 19 19 20 22 23 27 37 32 37 42 32 32 32 39 38
25ª giornata Pt. 63 47 45 45 44
G 25 25 25 25 25
V 20 14 12 13 13 10 9 9 8 7
N 3 5 9 6 5 7 7 9 7 7 9
P 2 6 4 6 7 7 8 7 9 10 9
37 36 34 31 28
25 25 25 25 25
25 24 24 22 20 17
25 25 25 25 25 25
6 6 4 6 4 3
7 6 12 4 8 8
12 13 9 15 13 14
SVIZZERA ClaSSIFICa BASilEA grASShoPPErS SAn gAllo Sion Fc ZUrigo yoUng BoyS thUn loSAnnA lUcErnA SErVEttE
Gs 30 30 42 36 31 43 34 39 40 44 38 45 33 36 42 38 39 45
28ª giornata
ROMANIA ClaSSIFICa StEAUA BUcArESt AStrA PloiESti PEtrolUl PloiESti dinAmo BUcArESt
Gf 54 49 54 43 42 43 42 41 39 34 32 36 30 35 25 24 33 29
Gf 59 48 36 38 37 35 25 39 31 27 27 23 21 29 28 24 23 18
Gs 20 24 21 26 33 26 23 28 34 34 31 37 38 43 37 36 33 44
26ª giornata Pt. 53 52 44 40 33 32 30 26 22 20
G 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26
V 15 15 12 11 9 8 8 6 4 4
N 8 7 8 7 6 8 6 8 10 8
P 3 4 6 8 11 10 12 12 12 14
Gf 48 33 34 32 38 33 29 21 23 21
Gs 21 21 22 33 35 34 36 32 39 39
CAMPIONATI ESTERI/EuROPA PORTOGALLO ClaSSIFICa BEnFicA Porto PAçoS FErrEirA BrAgA EStoril mArítimo rio io A AVE SPorting liSBonA VitóriA gUimArãES nAcionA VitóriA SEtúBAl gil VicEntE AcAdémicA morEirEnSE olhAnEnSE BEirA mAr
25ª giornata Pt. 67 63 46 43 35 34 33 33 33
G 25 25 25 25 25 25 25 25 25
V 21 19 12 13 10 8 9 8 9
N 4 6 10 4 5 10 6 9 6
P 0 0 3 8 10 7 10 8 10
Gf 68 58 36 53 39 29 29 29 29
Gs 15 12 23 37 32 37 37 31 41
22 21 21 21 17
25 25 25 25 25
5 4 4 4 3
7 9 9 9 8
13 12 12 12 14
26 29 25 24 27
45 41 40 37 45
RUSSIA ClaSSIFICa cSkA moScA ZEnit AnZhi rUBin dinAmo moScA kUBAn SPArtAk rtAk moScA rt krASnodAr tErEk lokomotiV moScA AmkAr roStoV VolgA n.n. kryliA SoVEtoV mordoViA AlAniA
23ª giornata Pt. 55 47 43 39 38 38 37 35 34 33 24 24 21 17 16 13
G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23
V 18 14 12 12 12 11 11 10 10 9 6 6 5 4 4 2
N 1 5 7 3 2 5 4 5 4 6 6 6 6 5 4 7
P 4 4 4 8 9 7 8 8 9 8 11 11 12 14 15 14
UCRAINA ClaSSIFICa ShAkhtAr mEtAliSt dynAmo kyEV dniPro chornomorEtS mEtAlUrh donEtSk kryVBAS illichiVEtS Zory ZoryA tAVriyA riy riyA ArSEnAl kyEV VorSklA nAFtohAZ Volyn kArPAty PA PAty hoVEriA m. ZAPoriZhZhy ZAPoriZhZhyA
Gs 17 21 25 19 27 24 34 29 34 25 36 28 36 42 42 40
23ª giornata Pt. 66 49 47 45 37 33 32 30 30 28 25 24 24 23 15 5
G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23
V 22 15 15 13 11 9 9 8 8 8 6 6 6 6 3 0
N 0 4 2 6 4 6 5 6 6 4 7 6 6 5 6 5
P 1 4 6 4 8 8 9 9 9 11 10 11 11 12 14 18
CROAZIA ClaSSIFICa dinAmo ZAgABriA rijEkA hAjdUk SPAlAto lA lAto lokomotiVA rnk SPAlAto lA lAto SlAVEn BElUPo iStrA 1961 oSijEk ZAdAr ciBAliA intEr ZAPrESic nk ZAgABriA
Gf 42 41 35 29 32 37 40 39 25 28 27 22 22 19 22 19
Gf 64 43 41 40 25 35 26 24 25 18 21 20 21 28 22 6
Gs 12 19 18 18 26 29 32 20 30 29 34 26 34 37 44 51
23ª giornata Pt. 58 46 44 43 42 34 30 30 27 26 23 22
G 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26
V 18 13 12 12 12 9 7 6 7 7 4 6
N 4 7 8 7 6 7 9 12 6 5 11 4
P 4 6 6 7 8 10 10 8 13 14 11 16
Gf 57 36 38 42 38 31 28 21 28 22 28 23
Gs 18 30 22 33 28 37 29 25 50 35 35 50
SVEZIA ClaSSIFICa götEBorg norrköPing hElSingBorg mAlmö kAlmAr gEFlE ElFSBorg Aik SolnA öStEr hAlmStAd häckEn BrommAPojkArnA SyriAnSkA mjällBy djUrgårdEn åtVidABErg
2ª giornata Pt. 6 6 4 4 4 3 2 2 2 2 1 1 1 0 0 0
G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2
V 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
N 0 0 1 1 1 0 2 2 2 2 1 1 1 0 0 0
P 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 1 1 1 2
NORVEGIA ClaSSIFICa AAlESUnd roSEnBorg Viking BrAnn tromSø SArPSBorg StrømSgodSEt lillEStrøm StArt VålErEngA odd grEnlAnd hønEFoSS Fk hAUgESUnd SogndAl SAndnES UlF moldE
Pt. 9 9 6 6 5 5 4 4 4 3 3 3 1 1 1 0
G 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 3 2 3 3 3
V 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0
N 0 0 0 0 2 2 1 1 1 0 0 0 1 1 1 0
P 0 0 1 1 0 0 1 1 0 2 2 2 1 2 2 3
Gf 8 9 4 4 6 5 3 4 5 2 3 7 1 2 1 2
Gs 3 0 3 5 5 4 3 4 4 5 3 7 4 7 4 5
26ª giornata Pt. 58 51 44 38 37 33 32 31 27 27 24 24
G 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 25
V 17 15 13 11 10 9 8 7 6 6 7 7
N 7 6 5 5 7 6 8 10 9 9 3 3
P 2 5 8 10 9 11 9 9 11 11 16 15
SERBIA ClaSSIFICa PArtiZAn BElgrAdo StEllA roSSA VojVodinA jAgodinA SloBodA rAd rAdnicki niS oFk BElgrAdo SPArtAk rtAk SUBoticA rt jAVor BSk BElgrAdo noVi PAZAr donji SrEm hAjdUk kUlA rAdnicki k. SmEdErEVo
Gs 0 2 1 2 0 2 3 2 3 2 3 4 3 2 3 4
3ª giornata
DANIMARCA ClaSSIFICa Fc coPEnhAgEn nordSjAEllAnd rAndErS AAB oB odEnSE AgF ArhUS ESBjErg midtjyllAnd BrøndBy horSEnS SilkEBorg SøndErjySkE
Gf 5 4 4 4 3 2 3 2 3 2 0 2 0 1 0 1
Gf 57 49 32 40 41 42 23 35 29 24 27 34
Gs 25 25 32 33 35 41 25 39 38 38 54 48
3ª giornata Pt. 51 47 44 39 31 31 30 29 28 28 25 23 23 21 20 9
G 22 22 22 22 22 21 22 22 21 22 22 22 22 22 22 22
V 16 15 12 12 7 8 8 8 7 8 7 5 6 5 4 1
N 3 2 8 3 10 7 6 5 7 4 4 8 5 6 8 6
P 3 5 2 7 5 6 8 9 7 10 11 9 11 11 10 15
Gf 56 44 26 25 26 23 22 23 28 30 23 21 19 26 19 9
Gs 15 26 14 17 27 18 30 25 24 24 45 30 27 31 30 37
calcio2000
MAG 2013
di Elisa Palmieri
ScuSe con riServa... “La Fiorentina chiede scusa se qualcuno ha mancato di rispetto al Milan e a Galliani, dirigente che gode della nostra massima stima. Valuteremo le foto e le immagini di quei momenti concitati in tribuna autorità, se qualcuno si è comportato scorrettamente non vi metterà più piede. Certo, Galliani non ha contribuito a rasserenare gli animi, ha quasi bisticciato con un bambino. Però, ripeto, chiediamo scusa e faremo in modo che certe cose non accadano più” Gianfranco Teotino, Responsabile comunicazione viola – Calcissimo.com
montolivo e l’attacca(mento) viola! “Mi aspettavo un’accoglienza non facile, i tifosi pagano il biglietto e decidono di fare quello che vogliono (...) Io credo di aver dimostrato con i fatti l’attaccamento alla maglia viola, giocando da infortunato e rischiando anche di saltare l’Europeo”! Montolivo – Sky Sport dopo Fiorentina-Milan
Due più Due fa... 4! “Voglio parlare solo del rigore, credo siano 20 o 21 partite che non ce ne danno uno, è statisticamente impossibile, in più ti viene dato un rigore inesistente contro e allora c’è chi parla di buona fede, ma io alla buona fede non ci credo” Massimo Moratti – La Gazzetta dello Sport
DeniS non Si chiama ibra “Denis? È un ‘rompiscatole’, ma con grandi qualità. È un lottatore, è vero; ma ha anche piedi buoni, entrambi. Ha fatto 31 gol in poco meno di due stagioni e ha fatto molto bene questa sera: è il primo atalantino a siglare tre reti a San Siro in un’unica gara. Ha qualche pausa? Inevitabile: se non le avesse si chiamerebbe Ibra”. Pierpaolo Marino, ds Atalanta – Cielo
Quel vecchio Saggio Di b... “Non posso obiettare nulla a quanto detto dal quel vecchio saggio di Beckenbauer, se non ricordare un adagio ricorrente... Quando sei martello batti, quando sei incudine statti!’. Bisogna stare zitti e aspettare la prossima partita”. 98 calcio2000 mag 2013
Gigi Buffon ritirando il Tapiro d’oro dopo la brutta prestazione in Champions contro il Bayern al termine della quale si è beccato del pensionato da Beckenbauer – Striscia la Notizia “Gigi ha risposto benissimo a Beckenbauer, con grande equilibrio, con grande ironia (...)”E poi i pensionati sono persone sagge”. Ct. Cesare Prandelli - Sky Sport
mario mi manchi... “Lo scorso campionato Mario ha segnato 15 reti. Questa è la differenza, i gol che non abbiamo realizzato. La differenza è tutta qui, abbiamo segnato 20 reti in meno. Abbiamo ancora la migliore difesa, ma abbiamo avuto un sacco di infortuni, abbiamo perso Aguero e poi Mario...” Roberto Mancini – Gazzetta Tv
il cuore Di mou “La prossima stagione di sicuro non torno, ma un giorno voglio tornate. È il cuore che parla, così come voglio tornare in Inghilterra. Ma sicuramente il mio prossimo club non sarà l’Inter”. José Mourinho – Il Corriere dello Sport
ronnie il noStalgico “Quando mi ritirerò? Magari a 40 anni. Forse tornerò anche a giocare in Europa”. Ronaldinho – TF1
tutti zitti, chiaro!? “Io non sono un politico, non sono affiliato ad alcuna organizzazione, non sono razzista e non condivido l’ideologia del fascismo. Io rispetto tutti. Sono un uomo di calcio, solo questo e la mia famiglia hanno la mia attenzione. E ora voglio parlare solo di calcio”. Paolo Di Canio – Sito ufficiale Sunderland
nobleSSe oblige... “Ad Ibrahimovic serve una settimana per adattarsi al nuovo ambiente mentre lui necessita di sei mesi”. Mino Raiola su Van der Wiel – Le Parisien
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