Calcio2000 Magazine n.187

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CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 22 pagine di statistiche

n.187 luglio 2013

parolo si confessa

“Penso ancora all’Azzurro” pag. 20

Speciale Confederations Cup

Al via l’antipasto dei Mondiali pag. 24

Esclusiva ogbonna

ORGOGLIO ITALIANO pag. 8

miti del calcio

Zico, a ritmo di Samba pag. 40

Goleador d’Europa

Inter-Real Madrid

Consigli per gli acquisti

Sfida senza fine

pag. 14

pag. 46

Dove sono finiti

top 11 germania

A casa Carmignani

I Panzer d’Europa

pag. 48

pag. 54


D E E F R N A O T C I O A N 2 P 0 F U 1 3 C S I F TM

Le stelle del calcio mondiale e le nazionali più forti dei 5 continenti

ALBUM UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE LA STORIA DELLA COMPETIZIONE LE CITTA’ OSPITANTI IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI E MOLTO ALTRO ANCORA…

PER LA PRIMA VOLTA!

© The Official Emblem of the FIFA Confederations Cup Brazil 2013 and the FIFA Confederations Cup Official Trophy are copyrights and trade marks of FIFA. All rights reserved.

IN EDICOLA DAL

15 MAGGIO

www.paninigroup.com


di Fabrizio Ponciroli

editoriale

C’è CHI NASCE

E CHI RINASCe... CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 22 pagine di statistiche

n.187 luglio 2013

parolo si confessa

“penso ancora all’azzurro” pag. 20

speciale confederations cup

al via l’antipasto dei Mondiali pag. 24

esclusiva ogbonna

orgoglio italiano pag. 8

Miti del calcio

zico, a ritMo di saMba pag. 40

goleador d’europa

inter-real Madrid

consigli per gli acquisti

sfida senza fine

pag. 14

pag. 46

dove sono finiti

top 11 gerMania

a casa carMignani

i panzer d’europa

pag. 48

pag. 54

c

hi l’ha detto che in Italia mancano i talenti? No, notizia completamente errata. Oggi più che mai, sempre più giovani promesse azzurre si stanno ritagliando un ruolo di prima fascia in Serie A. Prendiamo, ad esempio, Ogbonna. Il difensore granata sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo perno della nostra Nazionale. Umile, con la testa sulle spalle, è anche un perfetto esempio di come la scuola italiana sia ancora in grado di “creare” centrali di livello mondiale. Con la Confederations Cup in atto (non perdetevi lo speciale dedicato all’antipasto del Mondiale), Ogbonna avrà l’occasione giusta per farsi conoscere anche al di fuori dei confini italiani, sperando che nessuno ce lo venga a portar via… Come noterete, questo è un numero piuttosto ricco. Consigli per gli acuisti, Serie B story, interviste esclusive a protagonisti e stelle dell’ultima stagione, insomma tanta carne al fuoco ma, la vera novità, è un’altra e, ne sono sicuro, so che apprezzerete. Dal 15 luglio, ovvero dal prossimo numero, CALCIO2000 TORNA ANCHE IN EDICOLA!!! Sì, avete capito bene, torniamo ad essere presenti anche in edicola, come sperato dalla maggior parte di voi, cari amici. È una scommessa, un rischio, economicamente parlando, assurdo ma spero che ne valga la pena. Per questo mi rivolgo anche a voi. Non uso giri di parole: più copie riusciremo a vendere, più possibilità avremo di restare in edicola a tempo indeterminato. Comunque, per chi ha amato la versione web, non c’è da preoccuparsi. Continueremo a presidiare la rete, anche perché è stato un successo senza precedenti e non vogliamo perdervi… Posso assicurarvi che, almeno per il sottoscritto, l’idea di avere un Calcio2000 formato web e uno, come tradizione impone, in formato cartaceo, mi manda in visibilio!!! Mi sto dilungando, comprensibile vista la gioia che provo. Buona lettura, la vostra/nostra rivista non sparisce, anzi raddoppia…

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sommario187 serie A

6 8 14 20 22 24

serie a

La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Ogbonna di Fabrizio Ponciroli Speciale Goleador d’Europa di Elmar Bergonzini Intervista Esclusiva Parolo di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Paloschi di Sergio Stanco Speciale Confederation Cup di Fabrizio Ponciroli

altri campionati italia 30 Serie B – Piccoli Profeti crescono di Sergio Stanco 34 Rubrica LegaPro - Avellino & Trapani di Francesco Scabar 38 Rubrica Serie D – Neopromosse di Nicolò Bonazzi

il calcio racconta 40 I miti del calcio - Zico di Luca Gandini 44 Accade a Luglio di Simone Quesiti 46 Calcio Altrove - Inter-Real di Gabriele Porri 48 Dove sono finiti? Carmignani di Stefano Benetazzo 50 A un passo dalla gloria: Mascella di Alfonso Scinti Roger 52 Cucina dei Campioni 54 Top 11 Germania di Antonio Vespasiano

TOP CALCIO EUROPA 60 64 68 72

Spagna - Lo Special è MOUlto Triste Inghilterra - Sir per sempre... Germania - Il Triplete alla tedesca Francia - La Ligue 1 al suo massimo

statistiche 76 Serie A 82 Serie bwin 86 Lega Pro

88 Serie D 90 Campionati stranieri 94 Coppe europee


calcio2000 Direttore Responsabile Alfonso Giambelli Direttore Editoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2OOO.it Responsabile Iniziative Speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2OOO.it Caporedattore Sergio Stanco redazione@calcio2OOO.it Redazione Tania Esposito redazione@calcio2OOO.it Giancarlo Boschi

Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo, Nicolò Bonazzi, Gianni Bellini, Francesco Scabar, Daniele Berrone, Irene Calonaci, Simone Beltrambini Realizzazione Grafica Francesca Crespi Fotografie Agenzia fotografica Liverani

Ogbonna, il nuovo che avanza...

Statistiche ACTION GROUP srl Concessionaria esclusiva per la pubblicità ACTION GROUP srl Via Londonio 22 2O154 Milano Tel. O2.345.38.338 Cell. 338.9OO.53.33 e-mail: media@calcio2OOO.it

Tutti i mesi troverai Calcio2000 su:

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FINALMENTE UN VERO TECNICO

Buongiorno Direttore, se la conosco bene, so che anche lei sarà esaltato all’idea di vedere Mazzarri sulla panchina dell’Inter. Dopo il caso umano Stramaccioni, finalmente un tecnico vero. Secondo lei ora possiamo puntare allo scudetto? Complimenti per l’intervista a Garrone, davvero interessante e per nulla banale Beneamino, Mail firmata Caro Beneamino, devo ammettere che Mazzarri all’Inter mi intriga parecchio. Credo proprio che sia il tecnico giusto per risollevare l’Inter, a patto che gli venga data carta bianca e il tempo necessario. Ricordo quando arrivò Lippi. Sembrava perfetto ma lo spogliatoio gli scoppiò in mano… Inter da scudetto? Ci andrei piano. Mazzarri è un signor tecnico ma in campo ci vanno i giocatori e, onestamente, non credo che la società sia pronta ad allestire una rosa da scudetto. Diciamo che me l’aspetto tra le prime tre, al termine del prossimo anno…

UNA MOSTRA IMPERDIBILE!!! Cinquant’anni fa, il 22 maggio del 1963, il Milan di Nereo Rocco vince la Coppa dei Campioni, il 26 maggio dello stesso anno l’Inter di Helenio Herrera festeggia lo scudetto e da qui al 1969 si snoda una stagione magica e irrepetibile: i due allenatori faranno di Milano la capitale europea e mondiale del calcio, alternandosi nella conquista di trofei nazionali, europei e mondiali. Due personaggi agli antipodi ma vincenti, protagonisti assoluti di “Quelli che... Milan Inter ’63 – La leggenda del mago e del paron”, imperdibile mostra, allestita a Palazzo Reale, in quel di Milano, dedicata a due mitiche figure dello sport milanese. Memorabilia, fotografie, oggetti e pure l’atmosfera degli spogliatoi di quei tempi, il tutto in un percorso ricco di emozioni e storia. Da visitare per chiunque abbia a cuore il calcio…

info mostra SEDE Palazzo Reale, piazza Duomo, 12 - 2O121 Milano DATE Dal 24 maggio all’8 settembre 2O13 INFORMAZIONI Infoline: O2.928.375 (dal lunedì al sabato dalle 8.OO alle 18.3O)

MA FALCAO QUANTO VALE?

Gentile Direttore, ogni giorno sento parlare di sto Falcao. Falcao di qua, Falcao di là, 40, 50, 60 milioni. Io mi ricordo del Falcao della Roma che era forte ma di questo non mi pare che sia sto fenomeno che si dice. Io quei soldi li spenderei per Cavani, non per uno che non ha fatto poi chissà cosa, no? Mi piacerebbe sapere che ne pensa lei. Da juventino, ma lo prendiamo sto Higuain o no? A me non convince molto, a lei? Tifosovero, mail firmata Ciao TifosoVero (prossima volta mettimi il nome…). Allora, andiamo con ordine. Falcao è un grande giocatore, fidati. Questo, davanti alla porta, è una sentenza. In due anni all’Atletico Madrid ha segnato 70 gol in 91 gare, non proprio noccioline. Ha l’istinto del goleador, merce rara di questi tempi poi, sulla valutazione economica, possiamo discutere della moralità di simili cifre. In un calcio in crisi, 6 calcio2000 lug 2013

CHE GRAN GOL!!! Direttore, quale è stato il gol che l’ha emozionato maggiormente quest’anno? Grazie per l’eventuale risposta. Roberto, mail firmata Caro Roberto, sicuramente la rete di Quagliarella allo Stamford Bridge di Londra. Da italiano, ho goduto parecchio. Ringrazio l’amico Cesare Righi che me l’ha fumettato…


di Fabrizio Ponciroli

infastidisce anche a me sentir parlare di certe cifre ma sulle doti del colombiano non ho dubbi. Passiamo ad Higuain. Al momento in cui scrivo, il Pipita pare ad un passo dalla Juventus. Non mi pare un top player, solo un buon giocatore. Pagato troppo? Probabile…

MA È VERO?

Egregio Direttore Ponciroli, mi è giunta voce che Calcio2000 potrebbe tornare in edicola. E’ una notizia vera? Sono un fedele lettore, la seguo anche sul web ma non mi dispiacerebbe riavere Calcio2000 in formato cartaceo. Attendo sue news… Leo, mail firmata Caro Leonardo (e tutti quelli che me lo stanno chiedendo), posso solo dirti che ci stiamo lavorando. L’idea c’è, poi, come nel calciomercato, per arrivare alla classica fumata bianca, servono più fattori ma ci stiamo lavorando. Stai connesso…

sta con noi, sempre e per sempre. Il prossimo anno faremo anche meglio, ormai non ci ferma più nessuno, così dovrà scrivere anche lei di noi Marcello, mail firmata Caro Marcello, credo di aver intuito la tua fede calcistica… A parte le battute, non c’è nessuna discriminante nei confronti della Lazio, anzi… La verità è che, a volte, lavorare con alcune società è più complicato rispetto ad altre. In questo calcio caotico e sempre più televisivo, in alcune circostanze non è semplice avere esclusive da certe società, tutto qui… Il derby che è valso la Coppa Italia è stato emozionante e sono contento per il successo biancoceleste (come lo sarei stato nel caso di trionfo giallorosso). E sai perché? Perché io amo il calcio, a prescindere dal colore delle magliette indossate da chi scende in campo. Hernanes deve restare perché è un patrimonio della Lazio ma, soprattutto, del calcio italiano.

NON PARLATE MAI DELLE LAZIO…

Direttore, Ora che la mia Lazio ha vinto la Coppa Italia si degnerà di scrivere qualcosa anche sulla Lazio o farete sempre finta di niente come avete fatto sino ad ora? Il suo giornale mi piace ma si vede che non ci sono biancocelesti in redazione, visto che parlate solo della Roma. E sbagliate, visto che di laziali è piena l’Italia, lo si è visto da come abbiamo festeggiato la Coppa Italia. E non scrivete che Hernanes va via, il profeta

VIDEOGAMES DA URLO!!! LE TOUR DE FRANCE 2013 Le Tour de France quest’anno compie 100 anni! Rivivi l’emozione della grande competizione ciclistica mondiale con il videogioco ufficiale, che scatena tutta la sua adrenalina su console Xbox 360 e Ps3

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serie A

intervista - angelo ogbonna di Fabrizio Ponciroli

IL MURO

GRANATA

C A 25 anni, Ogbonna è uno dei difensori più talentuosi in circolazione…

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hi l’ha detto che la scuola azzurra dei grandi difensori ha chiuso i battenti? Con la casacca del Torino, gioca un certo Ogbonna, ovvero uno di quei difensori di primissimo livello. Umile, con la testa sulle spalle, il gioiello granata lavora, giorno dopo giorno, per diventare sempre più grande, magari come Thuram e Maldini, i suoi idoli… Calcio2000 lo ha intervistato, in esclusiva, per saperne di più sul centrale difensivo del futuro… Buongiorno Angelo, sono Fabrizio, pronto per l’intervista? “Ah, aspetta, no, la mia fidanzata è rimasta chiusa in ascensore… dammi un attimo, che devo chiamare il tecnico, aspetta, ti richiamo…”. Comincia così, con un imprevisto, la

nostra chiacchierata con Ogbonna. Dopo qualche minuto, siamo pronti… Tutto a posto? Liberata la fidanzata? “Sì, sì, tutto a posto, grazie…”. Allora, apriamo il libro dei ricordi… Sempre giocato da difensore centrale o, da ragazzino, hai sperimentato altri ruoli? “No, no, sempre giocato da difensore, non ho mai giocato in altri ruoli del campo, mi piaceva fare il difensore e mi piace ancora oggi…”. Chi erano gli idoli del giovanissimo Ogbonna? “Beh, Thuram andava alla grande, mi piaceva moltissimo, sia in campo che fuori dal campo. Poi c’era Maldini, un altro giocatore fantastico, eccelso, capace di giocare


la scarpa di angelo Si chiama Nitrocharge, è firmata adidas ed è una scarpa completamente nuova, pensata per la nuova generazione di calciatori, che si va ad aggiungere agli altri iconici modelli a tre strisce: predator, adipure e f50. Nitrocharge, con il suo design accattivante, prosegue nella tradizione adidas di creare scarpe da associare a determinate tipologie di giocatori. Le scarpe sono in vendita, da maggio 2013, nella colorazione blu e giallo e, oltre che da Angelo Ogbonna (esordirà con le nuove scarpe in Confederations Cup), sono indossate da fuoriclasse del calibro di Daniele De Rossi (A.S. Roma), Dani Alves (Barcellona), Ezequiel Lavezzi (Paris Saint Germain) e Javi Martinez (FC Bayern Monaco). I quattro giocatori sono anche protagonisti dello spot visibile a questo link: http://youtu.be/l6s-mrtN2zA Le scarpe Nitrocharge, combinando nuove tecnologie, permetteranno al motore della squadra di esprimersi al meglio: · La fascia ENERGYSLING nella parte avanzata della scarpa migliora supporto e reattività nei cambi di direzione · La suola contiene la tecnologia ENERGYPULSE, con materiale altamente elastico che fornisce maggiore energia in fase di sprint · Nitrocharge ha una tomaia in mesh protettivo e dei cuscinetti nelle zone sottoposte a maggiori contatti, come il tendine d’Achille · Compatibile con adidas miCoach SPEED_CELL, che permette ai giocatori di misurare le proprie prestazioni e migliorarsi ogni volta

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serie A

intervista - angelo ogbonna

alla grande con entrambi i piedi e, anche lui, un esempio”. Oggi chi è il centrale difensivo che ti esalta maggiormente? “Beh, ce ne sono tanti di grandissimo livello, difficile sceglierne uno solo. Diciamo che Barzagli va citato, ha raggiunto la sua consacrazione all’età giusta…”. A proposito di età, a soli 14 anni sei andato a giocare nelle giovanili del Torino, come è andata? “Devo ringraziare Comi, dirigente granata, che mi vide in azione e mi offrì la chance di andare a giocare nelle giovanili del Torino”. È stato difficile prendere la decisione di lasciare Cassino, la tua città natale, per andare a giocare nel Toro? “No, era una grande opportunità che mi si presentava e io ho deciso di giocare le mie carte…”. Poi, a soli 18 anni, hai esordito in Serie A… “Grande emozione, ho esordito in Serie A contro la Reggina (17 febbraio 2007, Torino-Reggina 1-2, ndr), mi ha lanciato Zaccheroni, anche se, a dire il vero, è stato De Biasi il primo ad aggregarmi alla Prima squadra”. Da lì in poi non ti sei più fermato, peccato solo per i pochi gol all’attivo… “(Ride) Pochi gol? Beh, ne ho fatto uno solo (contro il Cesena ndr), quindi c’è poco da aggiungere… Diciamo che sono stato un po’ sfortunato, avrei potuto farne altri, speriamo di rifarmi in futuro…”. A 25 anni, credi di essere ormai arrivato alla completa maturità? “No, in questo ambiente e in questo lavoro, non sei mai maturo. Devi sempre cercare di migliorare, anche nei dettagli che, spesso, fanno la differenza. La perfezione difficilmente si raggiunge, soprattutto nel calcio. Io devo impegnarmi soprattutto sul lato tecnico, per continuare a progredire e a fare sempre meglio”. Intanto di te si parla solo benissimo e tutti ti aspettano a certi livelli… Merito del Torino che ha creduto in te? 10 calcio2000 lug 2013

Nel 2009 Ogbonna è stato convocato dalla Federazione nigeriana ma ha scelto l’azzurro

“Io ho sempre tenuto tantissimo a questa società, questa società mi ha cresciuto, in tutti i sensi. Se sono quello che sono, lo devo al Torino. Posso solo ringraziarli. Solo qualche mese fa ho subito una brutta operazione e ora sono qui a giocare come se nulla fosse, anche per questo devo dire grazie alla società che mi è sempre stata molto vicina…”. Al Torino sembrano abili a far crescere e valorizzare i talenti. Penso a Cerci… C’è chi dice che Cerci, volesse, potrebbe diventare uno dei migliori al Mondo nel suo ruolo: concordi? Cosa gli manca per diventare un Top player? “Cerci è un giocatore molto importante che può fare la differenza in qualsiasi momento. Di attaccanti esterni con il cambio di passo che ha lui, onestamente ne ricordo molto pochi. Mi auguro davvero che possa diventare sempre più forte, se lo merita”. Eppure si continua a dire che il calcio italiano si sta impoverendo, quale è la tua idea in proposito? “Non mi pare, io so solamente che, ogni partita di campionato, è sempre durissima, a prescindere da chi incontri…”. L’occasione per dimostrare che il calcio italiano è ancora di ottimo livello sarà la Confederations Cup…

IL PROBLEMA RAZZISMO In Italia, essere un giocatore di colore famoso non è semplice. Lo dimostrano i fatti recenti che hanno coinvolto stelle del calibro di Boateng e Balotelli. Quest’ultimo è arrivato al punto di minacciare una sua uscita dal campo, in caso di buu a sfondo razzista. Ogbonna, sullo spinoso argomento, ha una sua visione molto particolare: “Credo che Balotelli abbia detto una cosa importante, difendendo la sua posizione ma, onestamente, non credo che debbano essere i giocatori a fare certe cose. Il nostro mestiere dovrebbe essere quello di insegnare. Noi siamo persone di sport, io i buu a sfondo razzista li ho sempre visti come un modo per farti perdere la concentrazione, per questo me li lascio scivolare addosso. Se resti concentrato su quello che stai facendo in campo, queste cose non ti toccano. La maggior parte delle persone che viene allo stadio, lo fa perché ama questo sport. Chi usa questi mezzi è perché non sa come fare altrimenti per metterti in difficoltà…”.


IL MURO

GRANATA

DIFENSORE MODERNO… Di giocatori con il suo fisico e le sue doti, onestamente, se ne vedono pochi in circolazione. Classe 1988, Ogbonna è un difensore centrale moderno, di quelli che sanno fare tutto, ovvero difendere con arguzia e, nel caso, impostare anche il gioco. Entrato a far parte della famiglia granata a soli 14 anni, grazie all’intuito di Comi, ex giocatore del Toro, Ogbonna ci ha messo poco a mettersi in mostra. Nel 2007, a soli 18 anni, fa il suo esordio nella massima serie italiana. Nel 2007/08, in C1 con il Crotone, dimostra di saper già giocare a certi livelli, collezionando ben 24 presenze. Il Toro capisce che uno come lui va coltivato e lo riporta all’ovile. Nel 2008/09 gioca 19 gare in Serie A con i granata. La retrocessione del club non cambia i progetti di Ogbonna che sono quelli di diventare grande in maglia granata. Nelle successive tre stagioni è la colonna della difesa del Toro. Quando giunge la tanto agognata promozione (stagione 2011/12), arriva anche il momento della consacrazione. Ogbonna è pronto a prendere le redini della squadra, da capitano (la sua prima volta con la fascia risale al 15 agosto 2010, in Coppa Italia). Qualche infortunio di troppo ne condiziona il rendimento ma, alla fine dell’ultimo campionato, è comunque decisivo per la permanenza del Torino in Serie A, con 22 presenze totali. Ad oggi, con il Toro, ha disputato ben 160 partite (con una rete all’attivo). Granata ma anche tanto azzurro. Convocato, per la prima volta, il 3 giugno 2011, Ogbonna è stato il quarto giocatore ad essere chiamato in Nazionale giocando in Serie B. Onore riuscito, in precedenza, solo a Chinaglia, Carnasciali e Maccarone. Presente all’Europeo 2012 (senza mai giocare), punta ad una Confederations Cup da protagonista…

“Si tratta di un torneo molto importante e prestigioso. Dobbiamo, per forza, fare bene. Dobbiamo tenere alto il nome dell’Italia. Dopo il Mondiale vinto nel 2006, agli ultimi Europei siamo andati bene, a conferma che la nostra Nazionale non si abbatte mai. Dobbiamo fare bene anche per il momento storico e sociale che sta vivendo il Paese. Serve a tutti una nostra grande prova…”. Il CT Prandelli ha sempre speso parole di elogio nei tuoi confronti… “Sul lato umano, non lo conosco ancora benissimo ma posso dire che, sul lato tecnico, Prandelli è molto abile ad insegnare ai giovani. Sa come tirare fuori il meglio da tutti noi”. Ma è vero che, nel 2009, potevi diventare un giocatore della nazionale nigeriana? “Sì, mi hanno convocato ma ho fatto la mia scelta, ovvero la nazionale azzurra. La mia cultura è italiana, sono nato in Italia e mi sento italiano. Attenzione, non rinnego le mie origini (i genitori di Angelo sono nigeriani, ndr) ma io mi sono sempre sentito italiano quindi non ho avuto dubbi sulla scelta”. I tuoi genitori come hanno preso questa tua decisione di abbracciare l’azzurro?

Ogbonna non si fa condizionare dagli insulti razzisti, il suo pensiero è al campo

“È stata una decisione condivisa con loro, mi hanno appoggiato totalmente, come hanno sempre fatto”. Che sei diventato un grande giocatore lo conferma anche il fatto che sei un testimonial di punta di adidas… “Mi inorgoglisce molto il fatto di essere un testimonial di adidas, non è da tutti.

Non è un’azienda che cerca chiunque, quindi mi ritengo molto fortunato e sono anche emozionato di far parte della famiglia adidas. Mi auguro che la mia immagine risulti positiva…”. Noi non ne abbiamo il ben che minimo dubbio. Umile e determinato, questo è Angelo Ogbonna, un campione che sta per imboccare la sua strada… calcio2000 lug 2013

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bomber d’europa di Elmar Bergonzini

A.A.A. Top players

cercasi

N

e era persuaso, oltre 2100 anni fa, il poeta latino Virgilio: “Vince solo chi è convinto di poterlo fare”. Già, ma cosa consente ad un atleta o ad una squadra di avere la consapevolezza di poter trionfare, di poter competere fino in fondo con i rivali? La realtà è che vince solo chi ha i mezzi per poterlo fare. È per questo che in Italia i trofei li alzano solo Juventus, Inter e Milan, mentre in Spagna ed Inghilterra il campionato se lo contendono, da anni, esclusivamente Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Chelsea e (di recente) Manche-

La lista dei migliori giocatori sulla piazza è lunga e ricca di sorprese!

14 calcio2000 lug 2013

ster City. C’è una sola eccezione in Europa. Forse una sola eccezione al mondo. Per trovarla ci dobbiamo trasferire in Germania, nella regione che ha fatto del lavoro il proprio orgoglio: la Ruhr. C’è infatti una squadra che, sfruttando l’impegno dei suoi dirigenti riesce a competere con le più forti squadre del continente, pur spendendo poco. Il Borussia Dortmund nelle ultime tre stagioni ha fatto incetta di trofei, ma fino a quest’anno erano in pochi ad aver intuito e percepito quanto effettivamente il club fosse grande, quanto effettivamente, la squadra fosse forte (anche se noi di Calcio2000


prima dell’inizio dei gironi di Champions League pubblicammo un’analisi approfondita su tutti i raggruppamenti pronosticando che Real Madrid e Manchester City avrebbero avuto difficoltà a passare il turno entrambe…). Se il Borussia Dortmund vince non lo fa grazie ai soldi, ma grazie alle intuizioni della società che riesce a scovare nei campionati di tutto il mondo i migliori talenti in circolazione, rivendendo poi i giocatori a cifre esorbitanti (pensate ai vari Kagawa, Sahin, Lewandowski e Goetze). Bene, sperando che qualche dirigente delle squadre italiane ci possa ascoltare, abbiamo pensato di dare qualche consiglio per gli acquisti, tracciando il profilo di giocatori famosi e non, di giovani e maturi. Tutti giocatori che potrebbero aiutare le italiane a tornare ad essere protagoniste in Europa. SOLDADINI E SQUALI Cominciando con qualche nome non del tutto originale, il primo consiglio è Roberto Soldado, attaccante di 27 anni del Valencia. ha segnato 24 gol nella Liga (meglio di lui solo Messi, Ronaldo e Falcao e Negredo…), che diventano più 30 se si contano tutte le competizioni. Da tre anni al Valencia, potrebbe esser giunto il momento di cambiare aria anche perché vorrà sicuramente disputare la Champions League. Il suo valore si aggira intorno ai 25 milioni di euro. Restando nella Liga, un altro obiettivo di mercato per i top club italiani potrebbe essere Negredo: il bomber del Siviglia, detto “lo squalo”, ha pressoché la stessa media realizzativa e la stessa età di Soldado, ma comprarlo dovrebbe essere meno complicato: il Siviglia, nel 2013-2014, non disputerà le coppe europee, e questo potrebbe spingere l’attaccante spagnolo a chiedere la cessione. Non dovrebbe costare più di 18 milioni. In Spagna ci sono però altri tre grandi bomber che, per motivi simili, potrebbero decidere di lasciare i propri club di appartenenza: David Villa (31), Karim Benzema (25) e Gonzalo Higuain (25) nell’anno dei mondiali, hanno bisogno di giocare con regolarità, e offrendo loro un posto

In Bundes i bomber non mancano di certo, basti pensare a Kiessling del Leverkusen

al centro di progetti convincenti si riuscirebbe a farli alzare dalle panchine di Barcellona e Real Madrid e vederli correre sui campi della Serie A. Villa, superati i 30 anni, si prende per non più di 15 milioni, per Benzema ed Higuain le trattative sono più complicate, ma alla fine si potrebbe chiudere anche con un prestito con diritto di riscatto, che consentirebbe al Real di sfruttare la voglia di protagonismo dei due bomber per incassare qualche soldino in più fra 12 mesi. TOH CHI SI RIVEDE In Francia i nomi più caldi (tolto Aubameyang, di cui parliamo a fianco) sono Ibrahimovic e Lisandro Lopez. Lo svedese non si è trovato bene al

Psg e la Juventus, dopo aver vinto due scudetti di fila, condivide con Zlatan lo stesso obiettivo: vincere la Champions League. Il costo del cartellino (considerando anche che a ottobre avrà 32 anni) non è particolarmente elevato, il problema, semmai, è l’ingaggio: Ibra non ha mai cambiato club senza ottenere anche un aumento dello stipendio, ma i bianconeri non possono garantirgli 10 milioni all’anno (e potrebbero non bastare). Lisandro Lopez, invece, ha bisogno di una vetrina migliore di quella del Lione per volare in Brasile nell’estate del 2014 ed indossare la maglia dell’Argentina. Ha 30 anni e non costa più di 10 milioni, che per uno della sua esperienza non sono certo tanti. calcio2000 15 lug 2013


bomber d’europa

Riflettori su Soldado, attaccante del Valencia, ben 30 gol nell’ultima stagione

saranno famosi

KISS, KISS, KIESSLING Altro paese, altro campionato, altri campioni: in Germania sono tutti innamorati di Lewandowski, ma c’è un calciatore che, nella Bundesliga di quest’anno ha segnato più di lui. Si tratta di Stefan Kiessling, attaccante di 29 anni in forza al Leverkusen. Il calcio tedesco è in ascesa, ma, tolto il Bayern, i club non blindano i propri giocatori dando maggiore importanza alla salute economica della società. Con 25 gol in campionato Kiessling è il re dei bomber in Germania, ed è per questo che i 15 milioni fissati dal Leverkusen per liberarlo non sembrano eccessivi. Il ragazzo è in grado di giocare sia come attaccante centrale che come ala in un 4-3-3. Alto 191 centimetri ha nel colpo di testa la sua arma migliore. In Germania c’è però un giocatore del quale all’estero si parla ancora poco: il suo nome è Adam Szalai, ed è un attaccante ungherese di 25 anni. Con i suoi gol (13 in campionato) ha salvato il Mainz dalla retrocessione, e anche la sua nazionale punta ormai con decisione su di lui.

Nonostante i suoi 193 centimetri, Szalai è un vero campione palla al piede, e riesce spesso a servire ai compagni palloni facili da depositare in rete. Il calciatore in passato ha avuto qualche problema di natura fisica, ma in questa stagione ha giocato con regolarità (29 presenze su 34 partite) e i dirigenti che dovessero pensare a lui possono stare dunque assolutamente tranquilli. Con 7-10 milioni si porta in Italia, e sarebbe davvero un affare. MICA MICHU MICHU In Inghilterra, invece, sono due i calciatori che hanno impressionato e sorpreso maggiormente: lo spagnolo Michu, 27 anni, che con lo Swansea ha segnato la bellezza di 18 gol, e il belga Benteke, 22 anni, che ha trascinato l’Aston Villa alla salvezza segnando 19 reti al suo primo anno di Premier League. I due bomber hanno un valore di mercato simile (fra i 10 e i 15 milioni di euro), ma, specialmente il secondo, potrebbe presto veder lievitare il proprio prezzo anche perché su di lui si

“Se la gioventù è un difetto, essa è un difetto di cui ci liberiamo troppo presto”. Bisogna ascoltare James Russell Lowell, e assicurarsi i giovani più promettenti di tutti i campionati europei prima che sia troppo tardi. Uno dei talenti più fini in giro per l’Europa è Nils Petersen, attaccante tedesco, nato nel dicembre del 1988, di proprietà del Bayern Monaco. Nella stagione 2010-2011 il bomber ha segnato 25 gol nella 2. Fußball-Bundesliga con l’Energie Cottbus, laureandosi così capocannoniere del torneo. Dopo quella stagione passò direttamente al Bayern Monaco, nell’anno della finale persa in casa contro il Chelsea, ma, chiuso da Mario Gomez, riuscì a collezionare solo 9 presenze segnando però due reti. Nel campionato appena terminato è invece stato prestato al Werder Brema, ed ha disputato tutte e 34 le partite del campionato, segnando 11 gol con i quali ha di fatto salvato il club dalla retrocessione. Capocannoniere del club, il Werder ha già trovato l’accordo per tenerlo alla propria corte, ma tenetelo d’occhio, ha le stimmate del campione. Un altro campioncino lo si trova sempre in Bundesliga, ma al Friburgo: Jonathan Schmid, centrocampista di 22 anni. È un franco-austriaco (la madre è francese), che può giocare sia come ala destra che come ala sinistra. Nella stagione appena terminata è riuscito a realizzare 11 reti in 33 partite, servendo anche diversi assist ai compagni. Dopo un campionato del genere è giusto scommettere e puntare su di lui, anche perché il costo è ancora alquanto contenuto: bastano 5 milioni per strapparlo al Friburgo. Nella squadra più giovane del campionato tedesco, l’Hoffenheim, c’è un altro attaccante che promette davvero bene: Kevin Volland, nato il 30 luglio 1992, che in questa Bundesliga, giocando prevalentemente come ala o come seconda punta, ha realizzato 6 gol, servendo ai compagni la bellezza di 12 assist. Un uomo squadra, che è riuscito, nonostante la giovane età, a salvare l’Hoffenheim da una retrocessione che sembrava certa. Da piccolo, seguendo le orme del padre, giocava ad Hockey sul ghiaccio, sport che ne ha probabilmente plasmato il fisico, dato che in questa stagione non ha mai saltato una gara per infortunio. Costa intorno ai 10 milioni, ma li vale tutti e lo dimostrerà anche in futuro. Affrettatevi club italiani, la gioventù passa per tutti…

16 calcio2000 lug 2013


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bomber d’europa

sono posati gli occhi degli osservatori dei più grandi club d’Europa. Riuscire a strapparlo al campionato inglese non sarà facile, ma muovendosi in fretta probabilmente qualcosa si può fare. Occhi puntati anche sull’Olanda però: l’ivoriano Bony Wilfried è uno di quei giocatori che va preso subito, Non si può perdere nemmeno un giorno. L’attaccante del Vitesse è il vero erede di Didier Drogba: 24 anni, alto 182 centimetri, ha collezionato 30 presenze nella Eredivisie di quest’anno, segnando 31 gol. Ma non è tutto: ha anche servito 8 assist ai compagni. Il suo club di appartenenza non è particolarmente ricco e con 15 milioni si dovrebbe riuscire a comprarlo. Da monitorare anche Finnbogason, attaccante islandese di 24 anni attualmente in forza all’Heerenveen. Ha segnato 24 gol in campionato, e, pur avendo giocato già per tanti paesi, ha sempre avuto una media reti altissima (8 milioni il prezzo del cartellino). PORCA BACCA In Belgio sono invece convinti di aver trovato il nuovo Falcao: il Club Bruges ha infatti portato in Europa,

Altro che Messi

L’Europa è piena di grandi attaccanti. I media si focalizzano sempre sui soliti nomi, da Messi a Ronaldo passando per Falcao e Cavani, ma nel vecchio continente ci sono bomber di razza che meriterebbero un palcoscenico di livello. Nella stagione appena andata in archivio ci sono almeno quattro giocatori che si sono messi in luce e potrebbero movimentare il mercato estivo. Pierre Aubamayang: classe 1989, con un passato nelle giovanili del Milan, il centravanti del Gabon, con passaporto francese, ha definitivamente fatto il salto di qualità. 18 reti lo scorso anno, 21 in questa stagione, è lui l’anima del Saint-Etienne, fresco di successo in Coppa di Francia. Il numero 9 si è tolto anche lo sfizio di vincere la classifica marcatori della Coppa d’Africa e si è candidato ad un ruolo da protagonista nel mercato estivo. Matej Vydra: classe 1992, è un attaccante di indubbio talento che potremmo vedere in Italia il prossimo anno. Di proprietà dell’Udinese, Vydra ha guidato il Watford della famiglia Pozzo alla finale play-off. 20 reti in 37 partite sono il biglietto da visita con cui si presenterà in Friuli il bomber ceco. Jackson Martinez: classe 1986, ha raccolto al Porto la pesante eredità di Radamel Falcao. Il centravanti colombiano ha fatto il botto, guidando il club di Oporto allo scudetto con 25 reti in 26 partite. I suoi 33 goal totali lo rendono un giocatore pronto per i massimi campionati eruopei, dove sarebbe un indiscusso protagonista. Henrikh Mkhitaryan: classe 1989, il talento armeno si è definitivamente consacrato a livello internazionale. Centrocampista offensivo o seconda punta, ha messo a segno la bellezza di 28 reti in 39 partite. Mino Raiola, scaltro procuratore nostrano, l’ha messo sotto contratto e, ne siamo certi, è pronto a portarlo nel Bel Paese. Dotato di classe e rapidità, il fantasista dello Shakhtar sarebbe un acquisto sensazionale per le nostre società.

Uno come Michu, stella dello Swansea, sarebbe da prendere in considerazione

18 calcio2000 lug 2013

di Daniele Berrone

durante l’inverno del 2012, un altro colombiano: si chiama Carlos Bacca, ha 26 anni e al primo anno intero nel vecchio continente è riuscito a segnare subito 22 gol in 25 partite, timbrando il cartellino con una certa regolarità anche in Europa League: 3 reti in 7 gare. Bacca, benché chiuso da giocatori del calibro di Falcao e Martinez, sta riuscendo a collezionare qualche presenza anche con la nazionale colombiana, e anche questo ne dimostra la forza. Per portarlo nella nostra Serie A servono dai 6 ai 9 milioni di euro. Una spesa più che sostenibile. Come diceva Virgilio, “Vince solo chi è convinto di poterlo fare”, e noi di Calcio2000 siamo sicuri che, seguendo i nostri consigli, le squadre italiane guadagnerebbero davvero tanto in sicumera. Pardon, in “self confidence”: sono stranieri, aiutiamoli ad inserirsi.


calcio2000 19 lug 2013


intervista - Marco Parolo

serie A

di Thomas Saccani

BASTA LA

PAROLO…

M

Grande protagonista a Parma, sogna ancora l’azzurro…

20 calcio2000 lug 2013

arco Parolo non è un giocatore dei tanti. Nonostante sia ancora piuttosto giovane (classe 1985), è sulla cresta dell’onda da tempo, tanto da aver sperimentato anche l’azzurro della Nazionale. Dopo tre stagioni a Cesena, quest’anno è stato protagonista in maglia Parma, risultando importante per la salvezza conseguita, con largo anticipo, dai ducali. Calcio2000 lo ha sentito, in esclusiva, per conoscerlo meglio e capire quali siano i suoi obiettivi per la prossima stagione… Ciao Marco, un’altra stagione se ne va in archivio, come la giudichi? “Bene, sicuramente in maniera positiva, sia per me che per il club. Abbiamo fatto un ottimo girone d’andata mentre, nel

ritorno, abbiamo avuto qualche battuta d’arresto, comunque il Parma ha dimostrato di sapersela giocare con tutti. Con un pizzico di fortuna in più, avremmo potuto fare anche meglio…”. Quale gara conserverai gelosamente di quest’ultima stagione? “Direi la partita con la Roma giocata al Tardini. Una gara durissima, sotto l’acqua, una vera battaglia. Quest’anno tante partite casalinghe mi sono piaciute parecchio…”. Personalmente hai notato un impoverimento della Serie A? “Sicuramente la Juventus ha dimostrato un passo superiore a tutti quanti ma il livello medio delle squadre mi è sembrato sempre piuttosto alto. Certo, qualche squadra, soprattutto nella zona bassa


bravo e fa anche gol...

Centrocampista con il vizio del gol, Parolo sa come essere pericoloso davanti alla porta

della classifica, ha deluso ma, in generale, tutte hanno lottato. Penso, ad esempio, al Siena che se l’è giocata con tutti, nonostante sia poi retrocesso. Si parla tanto della Spagna dove, tuttavia, se la giocano sempre le solite due squadre. Da noi il livello medio è sempre alto”. Chi ti ha stupito maggiormente dei tuoi compagni? “Qui a Parma ci sono davvero ottimi giocatori. Mi ha colpito molto Sansone. Al primo anno in Serie A, ha fatto benissimo, mostrando delle doti importanti. Mi ha stupito tanto”. Parlaci anche del tecnico Donadoni… “Ha dimostrato di essere una persona corretta e sincera. Ha sempre messo grande impegno nel suo ruolo di allenatore. Ha sempre fatto di tutto per migliorarci. Credo sia davvero un grande allenatore, con un grande futuro davanti a sé”.

Dal suo primo anno da professionista (Como, stagione 2004/05), Parolo si è sempre distinto per essere un centrocampista dai piedi buoni con un particolare vizio, ovvero il saper trovare la via della rete con una certa regolarità. A Verona, ad esempio, stagione 2008/09, ne sono arrivati quattro, l’anno seguente, a Cesena, sempre in Serie B, addirittura cinque. Bottino ribadito anche alla sua prima avventura nella massima serie, sempre con i romagnoli. Quest’anno si è fermato a tre centri ma, come spiega il diretto interessato, “potevano essere di più, sono stato un po’ sfortunato”. Insomma, un centrocampista che sa anche inserirsi e fare la differenza sotto porta, non proprio una banalità. A 28 anni, Parolo è uno di quei giocatori che sanno abbinare qualità a quantità, uno dei motivi per cui riesce sempre a giocare in maniera continuativa e per cui è finito anche nel giro della Nazionale…

E del presidente Ghirardi che cosa ci puoi dire? “È una persona che ama parlare di calcio ed è sempre presente. Ha delle ambizioni importanti, ha fatto tutte la categorie ed è una persona che trasmette grande sicurezza”. Come va il tuo rapporto con la città di Parma? “Beh, parliamo di una città molto bella, a misura d’uomo. Ho un cane e mi piace tantissimo girarla con lui. È davvero una città che non ti assilla e ti permette di vivere bene, giorno dopo giorno”. E il rapporto con la cucina locale? “(Ride) Direi che non c’è nulla da dire, si mangia divinamente. La torta fritta con il prosciutto crudo è favolosa, in generale il prosciutto crudo è uno spettacolo”. Senti, hai già indossato la casacca della Nazionale, pensi possa ricapitare?

“C’è tanta concorrenza, certo dovessi segnare 7/8 gol la prossima stagione, magari avrei una chance”. Tanti tuoi colleghi stanno sperimentando l’estero, ti ci vedi lontano dall’Italia? “Se dovesse capitare, mi piacerebbe provare un’esperienza all’estero, magari in Inghilterra o in Germania. La mentalità è diversa, l’atmosfera è diversa, insomma mi piacerebbe. Chiunque c’è stato, me ne ha parlato molto bene, per questo, un giorno, non escludo di provarci”. Anche perché qui in Italia il dominio bianconero rischia di andare avanti a lungo… “Beh, speriamo che qualcuno, il prossimo anno, riesca a dar fastidio alla Juventus. Vediamo chi si rafforzerà di più delle avversarie”.

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calcio2000 21 lug 2013


serie A

intervista - alberto paloschi di Sergio Stanco

Sognando

Inzaghi

E

Intervista a Paloschi, talento del Chievo (in comproprietà col Milan) e della Nazionale U21.

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sordio in A a 18 anni con gol dopo pochi secondi (10 febbraio del 2008 contro il Siena a San Siro sotto la Sud), al primo pallone toccato, dopo meno di 10’’ dal suo ingresso in campo. Un predestinato, lo aveva definito ai tempi Ancelotti. Dopo 5 anni, ritroviamo Alberto Paloschi al Chievo e con lui facciamo un’analisi del suo scorcio di carriera e delle sue prospettive per il futuro. Hai sempre detto di ispirarti ad Inzaghi, in particolare cosa ti piace di lui? “È un bomber vero, un professionista serio, uno da prendere ad esempio sempre per un giovane che vuole crescere. E, poi, fa movimenti che nessun attaccante riesce a fare, è da studiare”. Chi è oggi quello che secondo te ha lo

stesso fiuto del gol di Pippo? “Direi Cavani. Se si pensa che è un ’87 e a quello che è riuscito a fare a Napoli in tre anni, più di 100 gol, come si fa a non dire lui?”. Lo senti ancora Inzaghi? L’ultimo consiglio che ricordi? “Sì, ci sentiamo, non spessissimo ma ci sentiamo e quando lo facciamo tendiamo a non parlare di calcio, ma di cose nostre che non hanno nulla a che vedere col pallone. Anche perché se no è una noia (sorride, ndr)”. Ti piacerebbe essere allenato da lui un giorno? “Sarebbe ovviamente fantastico, perché nessuno come lui può insegnare i segreti dell’attaccante. Io sono convinto che arriverà presto ad allenare ad alti livelli, perché lui ha una forza di volontà allucinante. Anche io cercherò di la-


le scarpe di alberto “Ho indossato scarpe adidas fin da bambino, mi sono sempre trovato alla grande con loro. Spero proprio che mi tengano a lungo… E poi sono sempre gentili”, parole di Paloschi, uno dei testimonial di adidas e della nuova scarpa Nitrocharge, pensata per la nuova generazione di calciatori, che si va ad aggiungere agli altri iconici modelli a tre strisce: predator, adipure e f50…

vorare per arrivare in alto e se le nostre strade un giorno dovessero incontrarsi sarà un grandissimo onore per me”. Qual è l’esempio da seguire oggi? Il bomber che veramente ti fa impazzire? “Più va avanti, più Di Natale migliora. È incredibile quello che riesce a fare: da 3 anni supera la soglia dei 20 goal, li fa in tutte le maniere. Campioni così li vorresti per sempre in campo”. Sarà un calciomercato di grandi attaccanti quest’anno: Falcao, Cavani, Tevez, Ibra, Higuain, Dzeko, Aguero, Hernandez… Fossi un presidente di una squadra di calcio, per chi faresti follie? Chi di questi ti cambia la squadra? “Sono tutti fortissimi, ovvio, ma io punterei su Cavani e Falcao, due giocatori eccezionali”. Tra i giovani italiani, te escluso ovviamente, chi è destinato ad una grandissima carriera? “Siamo davvero in tantissimi tra gli attaccanti, ma se devo fare un solo nome, dico Insigne. Per me ha una tecnica straordinaria”. Tu, Verratti, Destro, El Shaarawy, Gabbiadini, Immobile, Saponara, Sansone, Berardi, Bertolacci, Zaza, De Luca, Insigne: l’Italia del futuro è in una botte di ferro, non credi? “Sulla carta sì, ma poi bisogna confermarle le aspettative. E c’è solo un modo: lavorare duro. Questa è l’unica cosa a cui dobbiamo pensare”. Curiosamente, una volta l’Italia produceva soprattutto grandi difensori, oggi soprattutto attaccanti: secondo te c’è un motivo particolare? “Mah, io credo che sia solo una questione di cicli, non penso ci sia una ra-

gione specifica. E, poi, mi sembra che anche a difensori non siamo messi malissimo (ride, ndr)”. Tra i grandi Balotelli e Osvaldo, Rossi e Pazzini, Gila e Giovinco: qual è il tuo preferito? “Scelgo Pazzini, perché è quello che si avvicina di più alle mie caratteristiche e dunque quello che cerco di studiare di più. È fenomenale quando attacca il primo palo, mi piacerebbe avere il suo tempismo in area di rigore”. Quando ti vedremo con loro? “Ovviamente la Nazionale maggiore è il sogno di ogni ragazzo, ma per raggiungerla devo dimostrare ancora molto. Per me è importante giocare con continuità come sono riuscito a fare qui a Chievo, infortuni permettendo, poi dipende tutto da me”. Facciamo un gioco: cosa saresti disposto a fare per essere in Brasile l’anno prossimo? “Difficile dirlo, ma ovviamente mi piacerebbe tantissimo. So cosa è assolutamente necessario che io faccia per avere una speranza: continuare sulla strada intrapresa quest’anno e cercare di arrivare almeno in doppia cifra. Poi si vedrà…”. Nel 2008 il Sun ti aveva incluso nei migliori prospetti al Mondo, pensi di essere in ritardo sulla tabella di marcia o è solo una naturale maturazione? “Non c’è una strada unica per arrivare alla maturazione, ogni giocatore fa la sua. C’è chi, come Balotelli, esplode subito e altri che hanno bisogno di più tempo. Non credo di esser stato in anticipo prima, né in ritardo oggi, è solo un processo naturale che va vissuto con serenità”.

Come giudichi la tua ultima stagione? Cosa ha funzionato e cosa no? “Nel complesso è stata positiva, perché ho giocato con una certa continuità, anche se un paio di fastidiosi infortuni mi hanno rallentato. Sono comunque riuscito a giocare abbastanza e ho anche realizzato 7 reti. Non è male, anche se l’anno prossimo la mia intenzione è quella di fare ancora meglio”. Come ti immagini il tuo futuro prossimo, sempre a Chievo per crescere? Meglio una piccola in cui giocare o una big in cui imparare dai grandi? “Il mio futuro dipende dal Chievo e dal Milan, visto che il mio cartellino è in comproprietà tra queste due società. Io, come ho detto prima, credo solo di aver bisogno di continuità e di giocare, vedremo chi mi può dare questa opportunità”. Trovi che in Italia si dia poca fiducia ai giovani? “No, non penso. Credo, piuttosto, che se un giovane dimostra di meritarsela questa fiducia, lo spazio lo trova. Il fatto è che il calcio italiano non è semplice e quindi per affermarsi devi avere grandi qualità. Per questo qui i giovani fanno maggiore fatica ad esplodere”. La proveresti una esperienza all’estero come Peppe Rossi? “Non ho mai pensato ad un’esperienza all’estero, sinceramente, ma la farei più che altro solo per provare un nuovo stile di vita, perché credo che il calcio italiano sia quello più difficile e al contempo formativo, soprattutto per un attaccante. Quello tedesco mi intriga, anche perché ci gioca Lewandowski, un giocatore che mi piace moltissimo. Tuttavia, preferirei continuare qui e riuscire ad affermarmi, significherebbe essere arrivati davvero al top”. Qual è il sogno che ti piacerebbe realizzare? “Giocare per la propria Nazionale e per un club di altissimo livello credo che sia il sogno, legittimo, di ogni ragazzo che voglia fare il calciatore professionista, dunque anche il mio. Non lo nascondo. Per riuscirci, però, so che devo lavorare ancora tanto, ma tutto questo non mi spaventa, anzi rappresenta uno stimolo”. calcio2000 23 lug 2013


speciale - confederations cup di Fabrizio Ponciroli

L’ALTRO

MONDIALE V Dal 15 giugno tutti in Brasile per la 9.a edizione della Confederations Cup…

24 calcio2000 lug 2013

ero, i Mondiali hanno tutto un altro fascino ma, ad un anno dalla Coppa del Mondo, un appuntamento di tale livello non è affatto da snobbare. In Brasile, sede della Confederations Cup 2013, ci sarà modo di vedere all’opera il gotha del calcio mondiale, in particolare quella Spagna che, forte dei successi al Mondiale e agli Europei, promette di essere la squadra da battere anche ai prossimi Mondiali. Anche perché, rispetto alle prime edizioni, la Confederations Cup ha decisamente cambiato pelle (ed appeal). Nata come un torneo ad inviti, dal sapore di kermesse amichevole, per volontà di facoltosi regnanti dell’Arabia Saudita

(si chiamava, originariamente, Coppa Re Fahd), la manifestazione ha conquistato, nel corso degli anni, sempre più credito, tanto da diventare un appuntamento a cui la Fifa tiene particolarmente (ora ha cadenza quadriennale, va in scena un anno prima della Coppa del Mondo). IL CAPRICCIO DI RE FAHD Le prime tre edizioni della Confederations Cup sono andate in scena tutte in Arabia Saudita. Nel 1992, l’allora re saudita Fahd, uomo a cui dire di no non era affatto una missione semplice, decide di organizzare un evento per le migliori nazionali al mondo, il tutto per festeggiare la seconda vittoria, in Cop-


calcio2000 25 lug 2013


speciale - confederations cup

pa d’Asia, della “sua” nazionale. Il re Fahd fa sul serio e manda inviti in giro per il mondo. Germania, Danimarca e Australia decidono di declinare l’invito. Alla fine sono, quindi, quattro i Paesi a partecipare (Arabia Saudita, Stati Uniti, Costa d’Avorio e Argentina), con il successo finale della nazionale argentina. Nel 1995 le nazionali partecipanti sono sei con il successo finale della sorprendente Danimarca (2-0 sull’Argentina, reti di M.Laudrup e Rasmussen). Due anni più tardi, la Fifa decide di entrare di diritto nell’organizzazione della manifestazione (re Fahd si deve fare da parte, nasce quindi il nome di Confederations Cup), portando il numero dei partecipanti ad otto (formula attuale). La finale vede in campo Brasile ed Australia con il successo dei verdeoro con un secco 6-0 (quattro di Ronaldo, quello vero). Fino al 2005, la Confederations Cup ha una cadenza biennale mentre, al momento, viene disputata ogni quattro anni. Da notare come il Brasile, forte degli ultimi due trionfi, sia il Paese con più successi all’attivo in Confederations Cup, ovvero ben tre titoli (1997, 2005 e 2009), seguito dalla Francia con due vittorie (2001 e 2003). Brasile che possiede anche il record di partecipazioni, con ben sette presenze in nove edizioni (compresa quella in programma dal 15 al 30 giugno 2013). IL TOP SCORER DI SEMPRE Si chiama Cuauhtémoc Blanco, è stato uno dei migliori giocatori del calcio messicano (classe 1973, in realtà gioca

Pessimo il rapporto tra l’Italia e la Confederations Cup, nel 2009 fu un disastro

PRESENZE E GOL CAPOCANNONIERE BLANCO EDIZIONE 1999 1999 1999 1999 1999 1997 1997 1997

26 calcio2000 lug 2013

CITTA’ Mexico Mexico Mexico Mexico Mexico Riyadh Riyadh Riyadh

City City City City City

DATA 04-08-99 01-08-99 29-07-99 27-07-99 25-07-99 16-12-97 14-12-97 12-12-97

PARTITA Messico-Brasile 4-3 Messico-Stati Uniti 1-0 Messico-Bolivia 1-0 Messico-Egitto 2-2 Messico-Arabia Saudita 5-1 Brasile-Messico 3-2 Messico-Arabia Saudita 5-0 Australia-Messico 3-1

RETI DI BLANCO 1 1 4 1 2 -


L’ALTRO

MONDIALE

giocatori con piu presenze GIOCATORE Dida Lucio Pavel Pardo Claudio Suarez Ronaldinho Emerson Mohammed Al Khlaiwi Tony Vidmar Hidetoshi Nakata Kaka Oswaldo Sanchez Robert Pires Robinho Salvador Carmona Sylvain Wiltord Ze Roberto

NAZIONALE Brasile Brasile Messico Messico Brasile Brasile Arabia Saudita Australia Giappone Brasile Messico Francia Brasile Messico Francia Brasile

ancora, nelle fila dei Dorados) e, dati alla mano, è il top scorer di sempre della Confederations Cup. In due edizioni della manifestazione (1997 e 1999), l’ex nazionale messicano ha segnato al bellezza di 9 reti. Nessuno ha fatto meglio dell’inventore della famosa Cuauhtemiña, ovvero il gesto tecnico che prevede il dribbling dell’avversario saltando con il pallone stretto tra i piedi. In realtà Ronaldinho, un brasiliano che non ha bisogno di presentazioni, ne ha fatti altrettanto ma con 2 rigori (Blanco ha segnato solo su azione). L’ex rossonero sperava di migliorare il suo score nell’edizione 2013 ma, per sua sfortuna, Scolari gli ha preferito altri giocatori. In terza piazza, entrambi a quota 7, altri due brasiliani, ovvero Romario e Adriano. QUELLA VOLTA DEI 10 GOL C’è stata una partita, nella storia della Confederations Cup, che ha fatto segnare un record difficilmente eguagliabile. Edizione 1999, l’Arabia Saudita gioca, al Jalisco di Guadalajara, contro il forte Brasile. Ad assistere al match ci sono circa 50.000 persone. Nella nazionale verdeoro sono presenti giocatori di notevole calibro, come Dida, Emerson e Ronaldinho. Fino al 31’, la gara è in perfetto equilibrio (2-

PRESENZE 22 17 16 14 13 11 11 11 10 10 10 10 10 10 10 10

Nel 2005 l’Argentina si è arresa, in finale, al Brasile per 4-1

2) ma, poi, il Brasile decide di cambiare marcia e arrivano altri sei reti, tutte brasiliane. Al triplice fischio finale dell’arbitro colombiano Ruiz, il risultato finale recita: Brasile 8, Arabia Saudita 2, con tripletta di un giovane fuoriclasse di nome Ronaldinho. ITALIA, CHE FIGURACCIA Edizione 2009, esordio dell’Italia alla Confederations Cup. L’attesa per gli Azzurri è tantissima. C’è la voglia di dimostrare che il Mondiale vinto tre anni prima non è stato frutto di astrali coincidenze fortunate. L’allora CT Lippi non risparmia i grandi nomi. Nella lista dei 23 figurano giocatori di primissima fascia come Buffon, F.Cannavaro, Gattuso, Toni, De Rossi, Camoranesi e Pirlo, oltre a giocatori in rampa di lancio come Santon e Quagliarella. L’Italia è nel girone B, con Brasile, Stati Uniti ed Egitto. La squadra azzurra comincia alla grande, superando gli Stati Uniti con un brillante 3-1 (doppietta Rossi e rete di De Rossi). Tutto sembra andare per il meglio ma, nella seconda gara del girone, l’Italia perde, a sorpresa, con l’Egitto (1-0, rete di Homos). Tutto rimandato, per il passaggio del turno, alla sfida con il Brasile che si trasforma in un

vero e proprio incubo per i nostri colori. I verdeoro si impongono con un secco 3-0 (doppietta Luis Fabiano e autorete di Dossena), obbligando gli Azzurri a fare le valigie anzitempo. L’EDIZIONE 2013 Brasile è in subbuglio da tempo. Tanta attesa per vivere in prima persona il preludio del Mondiale di casa. Ben otto le nazionali partecipanti, ovvero il Brasile, in quanto Paese ospitante e tutti le nazionali campioni nelle rispettive confederazioni (Giappone, campione AFC, Uruguay, campione Conmebol, Messico, campione Concacaf, Nigeria, campione CAF e Tahiti, campione OFC), a cui vanno aggiunte la Spagna, campione del Mondo e d’Europa in carica e l’Italia, seconda agli ultimi Europei. Due gironi all’italiana (gli Azzurri sono inseriti nel girone A, insieme a Brasile, Giappone e Messico) per un torneo che promette scintille. La finalissima, in programma il prossimo 30 giugno, si giocherà nel nuovo stadio Maracanà, a Rio de Janeiro, la cornice perfetta per un epilogo da sogno. LA FIFA VIGILA “Se ci saranno ritardi nella consegna degli stadi, potremmo decidere di camcalcio2000 27 lug 2013


SPECIALE - CONFEDERATIONS CUP

L’ALTRO

MONDIALE biare sedi entro l’1 agosto prossimo, quando saranno messi in vendita i biglietti”. Parole di Valcke, segretario generale della Fifa. In Brasile, si sta correndo contro il tempo per completare gli stadi che saranno sede delle gare del prossimo Mondiale. I continui ritardi stanno infastidendo la Fifa che monitorerà la situazione anche attraverso la Confederations Cup. I sei stadi scelti per ospitare i match della nona edizione della Confederations sono lo Stadio Maracanà di Rio de Janeiro (95.000 posti, stadio della finalissima), lo Stadio Mineirao di Belo Horizonte, l’Arena Fonte Nuova di Salvador, l’Arena Pernambuco di Recife, lo Stadio Castelao di Fortaleza e lo Stadio Nazionale di Brasilia. Sei impianti imponenti che saranno sotto la lente d’ingrandimento della Fifa, organo che non ammette errori o ritardi GIOCATORI DA SOGNO La lista dei fuoriclasse da seguire in questa edizione numero 9 della Confederations Cup è piuttosto lunga. Il

nome più gettonato è quello di Neymar. Il nuovo asso del calcio brasiliano è l’uomo di punta del nuovo Brasile di Scolari. Con Kakà e Ronaldinho costretti a guardare l’evento dalla poltrona, i riflettori saranno tutti sul fantasista del Santos, cercato da mezzo mondo (in particolare Real Madrid e Barcellona). Nella Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, non mancherà il talento di Iniesta, probabilmente il centrocampista più tecnico e spettacolare al mondo. In maglia Nigeria, tutto da scoprire il talento di Moses, futura stella del Chelsea. Attenzione anche a Cavani. Il Matador, è fatto noto, tiene tantissimo alla sua nazionale e, in Confederations Cup, avrà l’occasione di mostrare il suo talento al mondo intero. Chi ha voglia di fare la differenza è anche Honda. Classe 1986, il nazionale giapponese punta a far ballare la testa a qualche presidente importante, un motivo in più per brillare in Confederations Cup. Per fortuna anche tra le fila dell’Italia

piazzamenti nazionale NAZIONALE 1°º 2°º Brasile 3 1 Francia 2 Argentina 1 2 Messico 1 Danimarca 1 Stati Uniti 1 Australia 1 Arabia Saudita 1 Giappone 1 Camerun 1 Rep. Ceca Turchia Germania Spagna

1 2 1

1 1 1 1

c’è chi muove l’opinione pubblica, ovvero SuperMario Balotelli, l’arma più pericolosa a disposizione del CT Prandelli. E Tahiti? Beh, una nazionale vergine che potrebbe regalare qualche diamante grezzo…

L’ALBUM UFFICIALE La Fifa Confederations Cup è protagonista anche in formato figurine. Grazie a Panini, l’album ufficiale della manifestazione è a disposizione di tutti gli appassionati di calcio (e non solo). È la prima volta che Panini realizza una collezione sulla FIFA CONFEDERATIONS CUP, una raccolta unica con 240 figurine, di cui 20 speciali per loghi delle federazioni, figurine con i giocatori in un momento di esultanza, logo e trofeo ufficiale della manifestazione. Tantissimi campioni da collezionare come Neymar, Suarez, Cavani, Iniesta, Casillas e i nostri amati beniamini della Nazionale Italiana. Nello splendido album di 40 pagine, spazio a tutte le stelle delle rappresentative e a tutti i segreti. Una preziosa opportunità per seguire, passo dopo passo, l’evolversi della manifestazione e conoscerne l’albo d’oro, con tutti i piazzamenti delle partecipanti nei principali tornei internazionali. Ogni team è rappresentato da 20 giocatori, il logo della federazione, una scena di esultanza con i giocatori della nazionale e un puzzle da 4 figurine con la rappresentativa schierata. All’interno della raccolta è possibile collezionare anche figurine con i loghi ufficiali della manifestazione, il pallone, il trofeo, una veduta panoramica delle 6 località che ospiteranno le partite e 14 figurine dedicate alla storia della manifestazione, dal 1997 all’ultima edizione del 2009 con il Brasile ultimo vincitore…

28 calcio2000 lug 2013

3°º


Confederation Cup: tutto facile per il Brasile ?

di Fabrizio Gerolla

Verdeoro favoriti sulla Spagna ma fra Italia ed Uruguay potrebbe uscire una sorpresa Al via il 15 giugno la nona edizione della Confederation Cup, il torneo riservato alle nazionali campioni delle rispettive federazioni che si svolge durante l’anno precedente il Mondiale; oltre a queste selezioni partecipano le rappresentative del paese organizzatore e quella Campione del mondo. Alla Confederations Cup 2013 troveremo quindi i padroni di casa del Brasile, i campioni del mondo della Spagna, l’Uruguay, la Nigeria, il Giappone, il Messico, Thaiti e l’Italia. Gli azzurri si sono qualificati in quanto finalisti dell’ultima edizione degli Europei assieme alla Spagna già ammessa in qualità di campione del mondo. Come da regolamento, le otto finaliste saranno divise in due gironi: le prime due di ogni gruppo si qualificheranno alle semifinali che determineranno le squadre che si contenderanno il titolo nella finalissima del “Maracanà” di Rio de Janeiro il prossimo 30 giugno. Saranno sei le città che ospiteranno le partite: oltre alla citata Rio, si giocherà a Brasilia, Fortaleza, Recife, Salvador e Belo Horizonte. Si parte quindi il 15 giugno con il Brasile (1,33) favorito sul Giappone (9,00) mentre il giorno dopo un match più in equilibrio vedrò l’esordio della nostra nazionale impegnata contro il Messico. Il 2 dell’ItalPrandelli si gioca a 2,20 mentre un successo de “El Tricolor” vale 3,40 volte la posta. Il 17 giugno spazio ai Campioni del Mondo della Spagna (1,60) che sfidano l’Uruguay (6,57) mentre la Nigeria (1,12) non avrà di certo problemi nel match contro Tahiti (20,00). UK: Townsend (Tottenham) sospeso per quattro mesi per scommesse Il centrocampista del Tottenham Andros Townsend è il primo giocatore della Premier League ad essere sanzionato per aver violato le norme in materia di scommesse. La Football Association ha inflitto una sospensione di quattro mesi a Townsend, che aveva ammesso di aver scommesso su alcune partite, anche se non aveva giocato in nessuna di queste. Townsend è stato sospeso da tutte le attività calcistiche per un periodo di quattro mesi, che parte dallo scorso 23 marzo, quando il giocatore si era ritirato volontariamente dalla nazionale inglese Under 21. Tre mesi del periodo sono però sospesi fino a luglio 2016 e saranno applicati in caso di violazioni certe delle norme FA in materia di scommesse: Townsend, non perderà quindi l’inizio della prossima stagione di Premier League. Al giocatore è stata inoltre applicata una sanzione di 18.000 sterline. “Accetto pienamente l’azione disciplinare e non presenterò ricorso – ha scritto Townsend sulla sua pagina Twitter – ora il mio obiettivo è tornare a giocare e far sì che questa brutta esperienza non rovini la mia carriera”. (Agimeg)

CONFEDERATION CUP

15/06 BRASILE - GIAPPONE 16/06 MESSICO - ITALIA 17/06 SPAGNA - URUGUAY 17/06 TAHITI - NIGERIA

1 1,33 3,40 1,60 20,00

X 2 5,20 9.00 3,25 2,20 3,60 6,57 9,00 1,12

vincente gruppo a

BRASILE 1,70 ITALIA 3,80 MESSICO 6,50 GIAPPONE 18

vincente gruppo b

SPAGNA 1,45 URUGUAY 4,30 NIGERIA 7,50 TAHITI 200

vincente confederetion cup BRASILE 2,50 SPAGNA 2,75 ITALIA 8,50 URUGUAY 12 MESSICO 15 NIGERIA 35 GIAPPONE 50 TAHITI 500

(Le quote sono soggette a variazione) calcio2000 29 lug 2013


speciale - neopromosse di Sergio Stanco

Piccoli profeti

crescono

D

ue allenatori così diversi, così uguali e comunque vincenti. Stesso mentore, stessi sogni, stessi successi (nonché ex compagni di squadra). Perché se Di Francesco ha portato il Sassuolo in A acciuffando una storica promozione, l’impresa di Gautieri, che ha condotto il suo Lanciano alla salvezza nella sua prima stagione di B della sua storia, non è certamente da meno. Con loro riviviamo un’annata storica per le rispettive società.

Di Francesco e Gautieri sono i due tecnici rivelazione della stagione di Serie Bwin appena conclusa. Noi di Calcio2OOO li abbiamo incontrati.

30 calcio2000 lug 2013

La Champions del Sassuolo Dopo la stagione deludente dell’anno scorso, il presidente Squinzi ha tirato una riga e voltato pagina. Forse neanche lui si attendeva di cogliere un successo

tale, almeno non alla prima stagione di Di Francesco in panchina: “La società mi aveva chiesto di fare almeno 1 punto in più della stagione precedente, cioè di arrivare a quota 81 punti – racconta il tecnico del Sassuolo - Io invece mi ero posto l’obiettivo di vincere il campionato direttamente. Alla fine del girone di andata, avendo totalizzato ben 48 punti in 21 partite, ho acquisito ancora maggiore convinzione nel fatto che fosse un obiettivo raggiungibile. Il momento chiave della stagione penso sia stato quello delle due vittorie del mese di aprile con Reggina al Granillo e Bari in casa: venivamo da cinque gare senza vittorie (4 pareggi ed una sconfitta) e con quei 6 punti ci siamo rilanciati e da lì non ci siamo più fermati”. Anche se il finale thrilling ha messo a dura prova le coronarie dei tifosi neroverdi:


“Le paure vanno affrontate e condivise – ci spiega Di Francesco - dopo averlo fatto con la squadra, ho percepito solo sensazioni positive. E alla fine avevo ragione. Certo, un po’ di tensione c’era, basti guardare alla gara contro il Livorno: solitamente non mi lascio andare dopo i nostri gol, nel caso della rete di Missiroli nell’ultima partita ho invece scaricato nella mia esultanza tutte le tensioni accumulate durante la stagione (sorride, ndr)”. Giovani e senatori E il fatto di aver raggiunto un obiettivo tanto importante, contro-pronostico e – in più – con un nugolo di neofiti, se possibile aumenta i meriti del tecnico: “Sicuramente non è facile vincere con una squadra giovane ma quando ci si riesce le soddisfazioni sono ovviamente maggiori. La cosa di cui vado più orgoglioso, però, è che abbiamo vinto grazie alla qualità del gioco espresso. Solitamente si pensa prima a non prenderle, invece sono fiero di aver raggiunto le vittorie e centrato l’obiettivo sempre attraverso la ricerca del bel gioco”. Un successo ha sempre il suo uomo di copertina, per Di Francesco è… “Domenico Berardi su tutti per qualità fisiche e tecniche.

la scalata

Dopo dei grandi play-off, il Livorno ha potuto festeggiare la meritata Serie A

Prima di questa stagione aveva giocato solo in Primavera, è cresciuto giornata dopo giornata dimostrando di essere indispensabile”. Di ragazzi interessanti, però, il Sassuolo è pieno - “Boakye e Berardi hanno grandi margini di crescita, la cosa che non devono assolutamente perdere è la voglia di migliorarsi sempre e comunque, se faranno così arriveranno entrambi ad alti livelli” – anche se poi l’anima dei neroverdi sono quei giocatori che hanno trascinato il

Sassuolo dai campionati dilettantistici fino alla massima serie – “Pomini e Magnanelli rappresentano l’ossatura e l’anima della squadra, i punti di riferimento costanti per tutti i compagni, sia dentro che fuori dal campo”. Citare tutti è impossibile, ma Di Francesco ha l’ultimo pensiero per un giocatore a suo dire poco reclamizzato: “Gaetano Masucci, nonostante i vari infortuni che ha subito, è il giocatore fra i più longevi come militanza nel Sassuolo ed è quel-

Francesco Scabar

Il Verona ha finalmente scacciato la maledizione del 5 maggio 2002, in quella fatidica data a piangere non furono solo i tifosi dell’Inter: l’Hellas, allenato dal veronese DOC Alberto Malesani, retrocedette in Serie B senza mai essere stata tra le ultime quattro in classifica venendo sconfitto con un incredibile 3 a 0 a Piacenza. Il maggio 2013 è stato senz’altro più dolce per una delle tifoserie più calde d’Italia: l’Hellas Verona dopo dodici anni è tornato in Paradiso. La vera chiave di volta è stata proprio il cambio di società avvenuto esattamente un anno fa: Maurizio Setti ha portato entusiasmo e forze fresche dal punto di vista, il nuovo DS Sogliano idee chiare e grandi colpi sul mercato. Il vero protagonista della promozione, non ce ne voglia Mandorlini, è stato proprio lui. In estate il nuovo DS ha voluto costruire una squadra a trazione anteriore, forse perché in cuor suo sognava di affidare la panchina a Devis Mangia (che però era blindatissimo dalla federazione) portando gente del calibro di Rivas, Carrozza, Bacinovic, Cacciatore e, soprattutto, Daniele Cacia, l’Ibrahimovic della Serie B, l’uomo che da solo può spostare gli equilibri di una squadra. L’offensivista Sogliano, convinto dalla ragion di stato (Mandorlini è molto amato dai tifosi veronesi) ha così stipulato un patto con il mister “difensivista”: un bel rischio che, però, alla fine ha pagato. Il Verona ha stentato all’inizio anche a causa dell’azzardo estivo di Sogliano, il focoso tecnico romagnolo ha avuto il torto di perdere la testa con le dichiarazioni pre Livorno-Verona e con le pittoresche corna rivolte ai tifosi del Cittadella, ma poi è stato bravo a trovare la quadratura nel girone di ritorno e, grazie anche ad un mercato invernale intelligente, il Verona ha incominciato a macinare punti come un panzer. La svolta è stata la sconfitta di Novara: da allora l’Hellas ha saputo reagire e ha giocato quasi con scioltezza, alla fine la promozione è arrivata all’ultima giornata, ma è stata assolutamente meritata.

calcio2000 31 lug 2013


speciale - neopromosse

lo con la miglior media realizzativa, facendo il rapporto fra i minuti giocati e i gol fatti”. Ora, però si pensa già al futuro; qualcuno associa il Sassuolo alla recente esperienza del Pescara in A, ma Di Francesco non ci sta: “Io non ho sentito nessuno paragonarci al Pescara. Penso, anzi pensiamo, a costruire una squadra competitiva e prepariamoci ad affrontare la massima serie con grande positività, sia all’interno dello spogliatoio sia nell’ambiente che ci circonda”. Dediche, sogni e maestri Un successo tanto importante merita una dedica altrettanto emozionante: “In questo momento di gioia – ci dice il mister del Sassuolo – il mio pensiero va alla mia famiglia ed a quella di mio nipote, scomparso a 24 anni in un incidente accaduto due anni fa. Questo importante traguardo l’ho condiviso e festeggiato con tutto il gruppo di lavoro, i dirigenti, i magazzinieri, i collaboratori e i tifosi, ma principalmente con chi amo, la mia famiglia. Il complimento che più mi ha fatto piacere ricevere è stato il riferimento fatto alla bontà dell’uomo prima ancora dell’allenatore”. Ma le vittorie arrivano dall’esperienza, dall’insegnamento, dai precedenti “padri professionali”. E Di Francesco, nell’arco della sua ottima carriera da calciatore, ne ha avuti tanti e da tutti ha appreso qualcosa: “Da Capello il pragmatismo, da Cagni la caparbietà e la cattiveria agonistica, da Fascetti la cultura del lavoro, il sacrificio, la fatica”. Ma c’è solo uno che gli ha acceso la fantasia: “Zeman ha fatto crescere, maturare e di conseguenza consacrato tantissimi calciatori, un vero insegnante di calcio. Dopo la promozione mi ha mandato un sms con scritto “Bravo”: tutto in una parola, un sms che lo rappresenta in pieno”. E i sogni portano Di Francesco proprio lì, dove con Zeman si è incontrato: “Ora penso soltanto a lavorare per la salvezza del Sassuolo, quello è l’obiettivo principale. Poi, un giorno, potessi scegliere una panchina, la scelta sarebbe fin troppo facile per me: quella della Roma!”. Curiosamente, come dicevamo, stessi maestri e stessi sogni anche per Gautie32 calcio2000 lug 2013

Anche il patron del Verona non crede alla promozione in Serie A

ri, anche lui nel suo piccolo autore di un miracolo guidando il Lanciano alla salvezza: “Zeman è stato un sicuro punto di riferimento – ci svela l’allenatore della Virtus – anche se per crescere e migliorare devi trovare una tua strada e crederci fino in fondo. Come sempre ho fatto nella mia vita professionale, sto cercando di guadagnarmi tutto, senza risparmiarmi e senza scorciatoie. Il mio sogno? Facile: se parliamo di sogni, allora è la panchina della Roma”. Appunto. Lo Scudetto del Lanciano “La nostra salvezza – ci racconta orgogliosamente Gautieri – vale uno scudetto. Vi assicuro che è proprio così”. Un successo è ancora più bello se ottenuto soffrendo. La carriera in panchina del tecnico del Lanciano non è cominciata sotto i migliori auspici, ma poi in Abruzzo è praticamente risorto: “Con il Lanciano c’è stato qualche contatto preliminare e poi è bastato un incontro con Guglielmo Maio per definire tutto e capire che era la scelta giusta. Io volevo mettermi alla prova, loro cercavano un profilo di allenatore giovane e motivato”. Per i rossoneri, sotto la direzione di Gautieri, due anni vissuti alla grande: “Se me l’avessero detto due anni fa che oggi ci saremmo ritrovati in B salvi, avrei pensato che sarebbe stato mera-

viglioso. Anche se probabilmente non così tanto (sorride, ndr). Sono state due imprese paragonabili per l’entusiasmo e la soddisfazione che hanno generato, ma molto diverse per tanti altri aspetti. È vero che anche all’inizio della passata stagione di Lega Pro cominciavamo il campionato con molte incognite e non certo con i favori del pronostico, ma la conoscenza della categoria da parte dell’ambiente e della società era consolidata da anni. L’esperienza di quest’anno rappresentava il classico salto nel buio: poteva andare molto diversamente, invece è finita altrettanto bene. Nel corso della stagione c’è sempre stato il giusto grado di tensione, più che preoccupazione, e quello non deve abbandonarti mai. Però, c’è stato un elemento costante che mi ha sempre fatto pensare positivo: l’impegno, la convinzione e l’entusiasmo nel lavoro quotidiano che ho visto nei miei ragazzi. Tutti i giorni, in tutti gli allenamenti”. Fino ai festeggiamenti finali: “Una grandissima gioia interiore condivisa subito con il mio staff. Poi, l’immediato rientro a Lanciano e un bellissimo giro di appuntamenti e incontri che ci hanno dato ulteriore conferma dell’impresa compiuta. Infine, una cena con tutte le componenti del Club. Tutto molto sobrio ma fatto con grande affetto. Il segreto di questa


Piccoli profeti

crescono

Dall’inferno al pArAdiso

Francesco Scabar

Era difficile ipotizzare quest’estate il Livorno tra le papabili alla promozione, specialmente dopo un’annata da dimenticare sotto tutti i punti di vista, sia per la tragica scomparsa del povero Piermario Morosini sia per la difficoltà con la quale la squadra labronica aveva mantenuto la categoria. Solo l’esperienza di Attilio Perotti, subentrato in corsa all’esonerato Armando Madonna, aveva evitato il peggio. In estate ci ha pensato il discusso ma sempre competente presidente Spinelli ad allestire con pochi investimenti e tanta sagacia un organico logico, affidandolo ad un allenatore emergente come Davide Nicola che bene aveva fatto in Lega Pro con il Lumezzane. Il punto di forza della squadra amaranto è stato senza dubbio l’attacco: Paulinho, Siligardi (che però a metà stagione si è rotto) e Dionisi si sono dimostrati veramente di un’altra categoria, la promozione è passata soprattutto attraverso i loro piedi e le loro giocate che hanno letteralmente infiammato l’Ardenza, pieno come i bei tempi. Poi è stato bravo l’allenatore piemontese a trovare la giusta quadratura cambiando modulo in corsa d’opera: il Livorno, partito inizialmente con il 4-3-3, si è espresso al meglio adottando un 3-4-1-2 molto flessibile, con Emerson direttore d’orchestra del pacchetto arretrato a mo’ di libero vecchia maniera (micidiali le cannonate su punizione del brasiliano), il rinato Belingheri dietro le punte a buttarsi negli spazi protetto dai mastini Duncan e Luci. Per il resto ci ha pensato un attacco davvero super e un Paulinho che può considerarsi come il miglior calciatore del campionato cadetto assieme a Cacia. Ora il Livorno, se vuole restare in Serie A, dovrà a tutti i costi mantenere inalterato il trio delle meraviglie in prima linea e puntellare con innesti d’esperienza un telaio già solido e compatto, pronto anche a battagliare sui terreni più prestigiosi della massima serie. Dopo tre anni di Purgatorio le porte del Paradiso della Serie A si sono finalmente schiuse, sarebbe un peccato rovinare tutto quest’estate!

squadra è stato quello di aver condiviso l’idea, per me imprescindibile, che l’entusiasmo e l’applicazione nel lavoro quotidiano, anche quello apparentemente più routinario, fanno la differenza e rendono possibile l’impossibile”. Star e addii In questo Lanciano, squadra vera, difficile trovare l’uomo copertina e dunque siamo costretti a stimolare il mister con due nomi, Piccolo e Leali, rispettivamente rilanciato e definitivamente esploso in Abruzzo: “Onestamente, tutti i miei giocatori hanno capito che dovevano dare qualcosa in più di quello che loro stessi immaginavano di poter dare. E lo hanno fatto, sono stati straordinari! Piccolo è un ragazzo intelligente e conosce il valore del lavoro e del sacrificio. Ha grandissimi margini di miglioramento e se continua a lavorare come l’ho visto lavorare io arriverà davvero lontano. Non l’ho rilanciato, si è rilanciato da solo: aveva solo bisogno di uno spazio che altrove non stava trovando. Per Leali, bisognerebbe andare cauti coi paragoni che sento con Buffon, perché quelli possono fare male e aggiungere pressione, ma ha tutto, fisico, tecnica e testa, per diventare un grandissimo portiere. Se rimane umile, sereno e di-

sposto al sacrificio, come ha dimostrato qui a Lanciano, ha un futuro luminoso davanti a sé”. Curioso, poi, il caso che Gautieri ha dovuto gestire: non capita tutti i giorni, infatti, di trovarsi in rosa il marito (Manuel Turchi) della presidentessa (Valentina Maio)… “Tutto dipende dall’equilibrio con cui si affrontano

le situazioni. I ruoli e anche le gerarchie devono essere chiari: presidenteallenatore-calciatore. Abbiamo vissuto tutto questo con grande serenità”. E con estrema serenità (e gratitudine) Gautieri e Lanciano si sono detti addio a fine stagione. Un addio che non cancella una splendida pagina di storia.

Di Francesco è stato eletto miglior allenatore dell’ultima stagione di Serie B

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altri campionati italia - avellino e trapani di Francesco Scabar

Il ritorno

dei Lupi

L’ Finalmente il sogno

Avellino ha dimostrato con i fatti (primo posto e Supercoppa di categoria) ma anche con i numeri (miglior attacco e miglior difesa) di essere la squadra più forte del Girone B di Prima Divisione. Dopo un inizio così così gli uomini di Rastelli sono usciti alla distanza e hanno letteralmente dominato il campionato. A guidare la truppa il pragmatismo solido di mister Massimo Rastelli, campano di Torre del Greco, alla seconda promozione in quattro anni sempre alla guida di squadre campane (nel 2009/10

centrò la promozione in prima divisione con la Juve Stabia). Per lei è la seconda promozione in quattro anni da allenatore, questa però ha un sapore particolare perché Avellino è una piazza importante? “Per me è stata un’annata importante perché sono riuscito a lavorare in una piazza prestigiosa dove dal primo giorno di ritiro si sentiva già la pressione. Per me era un bel banco di prova e averlo superato è stato importante perché dovevamo far giocare dei giovani, fare minutaggio e questo all’inizio era un piccolo handicap”.

è diventato realtà, attenzione al ritrovato Avellino…

Dopo tante delusioni, i Lupi sono tornati nella cadetteria e ora puntano in alto

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Miglior attacco e miglior difesa… “Le mie squadre sono abbastanza equilibrate, credo che nel calcio ci si difenda in undici e si attacchi in undici. Predico sacrificio innanzitutto degli attaccanti e una partecipazione totale anche di chi sta dietro, non attacco in maniera sprovveduta e quando si perde la palla bisogna sempre cercare di riconquistarla. L’equilibrio è alla base dei risultati”. Quando ha incominciato a capire che il suo Avellino poteva centrare l’impresa? “Il derby vinto con la Nocerina ci ha dato quella spinta e quella consapevolezza che potavamo vincere direttamente questo campionato. Ci sono state molte tappe, penso alle partite che abbiamo ribaltato a Barletta e Gubbio, quelle sono state partite chiave”. Qual è stato il suo giocatore che l’ha

sorpresa di più in questa stagione? “Dei giovani direi Izzo che all’inizio partiva un po’ nelle retrovie delle mie gerarchie, a suon di buone prestazioni è diventato quasi insostituibile. Castaldo davanti ha dato maggior qualità: quando gli altri hanno la palla è il primo a rientrare e a pressare, è un vero uomo squadra. Devo comunque fare i complimenti a tutto il gruppo che mi ha dato una disponibilità completa”. Quanto ha inciso l’effetto Partenio? “All’inizio l’effetto ha inciso al contrario, i ragazzi sentivano troppo la pressione mentre nelle ultime partite i tifosi si sono fatti più sentire. Il Partenio ha quarantamila posti e davanti a cinquemila spettatori lo stadio a volte sembrava semivuoto…. Con il passare del tempo però lo stadio si è riempito, fuori portavamo duemila mila persone in trasferta, cifre da Serie

A. Il pubblico irpino è straordinario”. Quello di B sarà un campionato livellato verso il basso come quest’ultimo? “È normale che con il passare degli anni, con la crisi, si cerchi di ottimizzare i costi con un maggior lancio dei giovani. Rimarrà comunque sempre un campionato bello e affascinante, dove nulla è scontato dall’inizio alla fine”. L’Avellino negli ultimi dieci anni ha spesso fatto l’ascensore tra seconda e terza serie, si augura di poter levare questa etichetta alla sua squadra? “È un altro “record” che vorremmo battere, quello di riuscire a rimanere due anni consecutivi in Serie B… In estate cercheremo di fare valutazioni obiettive ragionando con la testa e facendo le giuste valutazioni tecniche”.

La Brima volta

S

pesso nel calcio si abusa dei termini “favola”, “miracolo”, ma non ci vengono in mente altri vocaboli per descrivere la straordinaria impresa del Trapani, capace di infilare ben tre promozioni in quattro anni dalla serie D alla Serie cadetta. Nel 2010, gli amaranto avevano appena vinto il campionato nazionale Dilettanti! Da allora Roberto Boscaglia ha portato i siciliani alla prima storica promozione in Serie B in 83 anni di storia. Grandi meriti vanno all’allenatore, che ha saputo plasmare i suoi uomini, molti dei quali sono siciliani DOC (con un alto tasso di palermitani). Faro della squadra è il palermitano Giacomo Tedesco, l’u-

nico giocatore in rosa ad aver calcato i campi prestigiosi della Serie A (Reggina e Catania). È proprio lui a raccontarci quest’autentico miracolo sportivo. Per un siciliano come lei questa è una promozione di tutta un’isola? “Promozione davvero storica, sono contentissimo anche perché il Trapani è composto da tanti palermitani”. Scorrendo i nomi della rosa si nota un alto tasso di “sicilianità” nella rosa, è forse questa la particolarità della ricetta vincente del Trapani? “Il segreto è la società e il mister che hanno gestito giocatori sconosciuti che hanno fatto la gavetta e che hanno voglia di emergere, diciamo che negli ultimi

Miracolo a Trapani, una stagione indimenticabile…

calcio2000 35 lug 2013


altri campionati italia - avellino e trapani

La Brima volta anni hanno fatto qualcosa di straordinario, sbagliammo soltanto l’anno scorso quando gestimmo male il finale facendoci prendere troppo dall’ansia”. La programmazione paga? “Sì, si può dire che la programmazione paga, basta scegliere giocatori con voglia di emergere e di dimostrare che si trovano in categorie inferiori per caso, perché in Italia ci sono tanti giocatori, anche in Eccellenza e nei Dilettanti, che meriterebbero di giocare tra i professionisti”. Questo Trapani per la prossima stagione ha bisogno di innesti d’esperienza? “A questo ci penserà la società, la squadra ha già un assetto importante e una struttura che da tanti anni fa bene, la C è un campionato molto più fisico dove con l’agonismo si può mascherare di più la tecnica. In Serie B invece la qualità viene fuori e la società farà di tutto per allestire una squadra che possa raggiungere almeno una salvezza tranquilla”. Il prossimo anno vi attende il derby con il Palermo, sarà una partita spe-

Paolo Fraggini, il portiere del Trapani

Finalmente è Serie B per il Trapani, il miracolo è diventato realtà

36 calcio2000 lug 2013

ciale per lei? “Mi dispiace perché Palermo è una grande città che non merita la Serie B, dopo tanti anni un incidente di percorso può capitare, si può soltanto dire grazie a Zamparini perché ha regalato dieci anni di Serie A alla città, farà di tutto per riportarla nel campionato che merita”. Qual è il suo pensiero sulla retrocessione del suo Palermo? Secondo lei poteva essere evitata? “Poteva essere evitata senz’altro, c’è stata qualche scelta avventata ad inizio anno, ma con il senno di poi è facile ragionare, adesso il Palermo sta facendo di tutto per allestire una squadra per ritornare subito in Serie A”. Prossimo anno: obiettivo quarantacinque punti? Per il Trapani sarà il primo campionato di B nella sua storia… “Il nostro obiettivo è una salvezza tranquilla, i tifosi non vogliono tornare subito in Serie C visto che il Trapani non è mai stato in Serie B nella sua storia, sarebbe un peccato”.


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altri campionati italia Credit Photo: Andrea Lusso

di Nicolò Bonazzi

Una finestra

sul Paradiso

E

mozioni, lacrime, abbracci, gioie, delusioni. C’è chi ha pianto di gioia, chi per la disperazione, chi per la delusione. Anche quest’anno il campionato di Serie D ha regalato a tutti gli appassionati momenti indimenticabili. Anche quest’anno alcune squadre hanno festeggiato, altre hanno alzato bandiera bianca condannate alla retrocessione, altre hanno dovuto cedere il passo alle avversarie, programmando la prossima stagione cercando di rinnovare il proprio entusiasmo. La sca-

Una panoramica sulle squadre neopromosse dalla Serie D alla Lega Pro.

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lata per arrivare alla gloria è stata dura, ma alla fine nove squadre ce l’hanno fatta. Realtà consolidate, vecchie glorie e matricole della Lega Pro si sono conquistati la promozione in terza serie al termine di un campionato duro, di rimonte folli, di vittorie marcate e di sconfitte brucianti. Nove realtà per cui vale la pena spendere due parole. Nel girone A, quello piemontese-ligure, ha trionfato il Bra, alla sua prima apparizione in Lega Pro vincendo il campionato con un paio di giornate d’anticipo. La compagine braidese è


stata trascinata dall’esperto Anderson in difesa, dai 7 gol del ventenne Beltrame ma soprattutto dai 23 gol segnati da Diagne Mbaye, senegalese classe 1991 che fino all’anno scorso giocava in Prima Categoria e che ora è entrato nel mirino di diversi prestigiosi club. Il Bra vorrebbe ripartire da lui anche fra i professionisti, staremo a vedere come si accorderanno le parti. I piemontesi hanno chiuso con 72 punti, tre lunghezze sopra il Santhià. Nel girone B lombardo a trionfare dopo una cavalcata pazzesca è stata la Pergolettese, nata quest’estate dalle ceneri del Pergocrema appena fallito e dal Pizzighettone, simpatica realtà che fu in Lega Pro e che, grazie alla sapienza del presidente Fogliazza, ha preferito unire le sue forze (fisiche ed economiche) con i vicini del Pergo per evitare un fallimento futuro e ripartire alla grande. Trascinata da bomber Amodeo, 25 reti all’attivo, la squadra allenata da Venturato, ex Lega Pro che ha sfiorato una promozione in B con

la Cremonese, ha conquistato ben 84 punti battendo d’un soffio il Pontisola, arrivato a quota 83 e autore di una rincorsa da elogiare. Da ricordare anche le due reti dello juniores Panepinto: senza i sei punti conquistati grazie al piccolo bomber gialloblu al momento saremmo qui a raccontare un’altra storia. Nel girone C veneto fa capolino un’altra matricola, il Porto Tolle. Con le 12 reti di Zanardo e le 18 di Gherardi i rovighesi chiudono cinque lunghezze sopra il Pordenone (75 punti contro 70). Per larghi tratti il girone è stato dominato prima dallo stesso Pordenone poi dalla Virtus Vecomp. Ma se i proverbi insegnano che tra i due litiganti il terzo gode il Porto Tolle può esultare e affacciarsi per la prima volta nell’affascinante mondo dei professionisti. Nel girone D toscano torna nella vecchia C2 il Tuttocuio, ex Cuoiocappiano. La squadra biancoverde è capitanata da Corrado Colombo, ex attaccante di Bari e Spezia che è sceso in Serie D per regalare molte gioie a tanti tifosi. Il giocatore è stato il vero trascinatore anche morale del gruppo che vince il campionato in anticipo e può così salutare il ritorno nel calcio semi-professionistico. Proprio il capitano si sfogherà su facebook elogiando la vittoria del gruppo, un insieme di persone che ha fatto molti sacrifici tra lavoro e studio per portare a termine il proprio obiettivo. La vittoria più bella. Nel girone E umbro a fare notizia è il Castel Rigone, matricola dell’omonima frazione che conta 400 abitanti. La squadra del patron Brunello Cucinelli, imprenditore del Cachemire, vince all’ultima giornata con un discusso rigore all’85° minuto. Con questa segnatura gli umbri tengono a distanza il Casacastalda che termina secondo. Undici gol a testa per Trinchitella e Agostinelli, due bomber esperti per la categoria, e sette di Di Paola portano in alto il Castel Rigone e lo fanno entrare di diritto nella storia del nostro calcio. Nel girone F marchigiano-abruzzese torna nei prof la Sambenedettese, un gradito ritorno con veleni finali. I rossoblù, infatti, trasformano all’ultimo minuto un rigore che condanna i

propri avversari (la Recanatese) alla retrocessione in Eccellenza. Senza il gol segnato da Pazzi, il bomber della squadra, la Samb sarebbe andata in C2 e la Recanatese ai playout. Pazzi segna e la partita finisce in rissa. Altro gradito ritorno anche nel girone G sardo-laziale con la Torres che vince in anticipo il campionato mantenendo otto punti di vantaggio sulla Sarnese e il Neapolis. Un grande contributo è stato dato dal bomber Giuseppe Meloni, attaccante ex Spal e Savona fra i prof e nativo di Nuoro che con 21 reti in 32 incontri ha aiutato la Torres in maniera sostanziosa. Nel girone H (Campania-Basilicata-Puglia) vince in maniera indiscussa l’Ischia di mister Sasà Campilongo che chiude il campionato con venti punti di vantaggio sulla seconda in classifica e torna tra i prof dopo una decina d’anni d’assenza. Il progetto in estate era apparso ambizioso sin da subito e il denaro investito dalla proprietà campana ha dato subito i suoi frutti. La squadra gialloblu è una macchina perfetta che non sbaglia un colpo e che sbaraglia la concorrenza senza diritto di replica. La rosa di Campilongo non è composta da grandi nomi ma da ragazzi vogliosi di mettersi in mostra e che rendono il giocattolo Ischia un qualcosa di inarrestabile. I meccanismi sono talmente ben oliati che ai campani non servono grandi nomi per dominare il girone in lungo e in largo. Nel girone I siculo-calabrese è invece il Messina a tornare fra i prof. I giallorossi non hanno vita facile e possono festeggiare soltanto all’ultima giornata quando battono 8-1 il già retrocesso Nissa e condannano ad un altro anno di Serie D un’altra vecchia conoscenza del grande calcio italiano, ossia il Cosenza. Danno una mano al Messina a tornare in Seconda Divisione Giovanni Ignoffo, esperto difensore ex Perugia in Serie A, Roberto Chiaria (10 gol in 17 partite), ex attaccante della Cremonese di scuola Inter e soprattutto Re Giorgio Corona, curriculum noto e bombardiere di qualità per un campionato come quello di Serie D. calcio2000 39 lug 2013


miti del calcio - arthur antunes coimbra di Luca Gandini

Il l PRINCIPE DEl l SAMBA

“V negli anni del dopo-Pelé, non era facile raccogliere ed onorare l’eredità lasciata dal grande o rei. Zico ci riuscì…

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oi giocate in un modo che noi non conosciamo. Voi danzate, e questo dovrebbe essere proibito...”. Fu con questa espressione colma di amarezza ed ironia che l’allenatore del Liverpool Bob Paisley si rivolse ai portacolori del Flamengo pochi minuti dopo la fine della Coppa Intercontinentale 1981, quella che aveva visto il club rossonero di Rio de Janeiro laurearsi meritatamente campione del mondo. Non aveva tutti i torti, il saggio Bob, perché se vi fu una squadra capace di trasferire sul campo i dettami più travolgenti del futebol a ritmo di samba, quella fu proprio il Flamengo. Il Flamengo di Zico.

IL PELÉ BIANCO Arthur Antunes Coimbra nacque a Quintino Bocaiuva, un sobborgo di Rio, il 3 marzo 1953. La passione per il calcio l’aveva sempre avuta, merito anche dei fratelli maggiori Antunes ed Edu, famosi numeri 10 dell’epoca. Il talento pure, se è vero che, poco più che adolescente, era stato tesserato nelle giovanili del Flamengo, il club più amato del Brasile. E il fisico? Beh, quello proprio no. Basso di statura e magro come un’acciuga, Arthur eccelleva nel dribbling in velocità e nei calci piazzati, ma, al primo contatto con avversari più robusti di lui, volava via come una foglia. Così,


con pazienza e tanta forza di volontà, si sottopose a massacranti sedute atletiche, seguendo diete specifiche e cure a base di steroidi che lo trasformarono in un piccolo gladiatore dai piedi fatati. Neanche il tempo di esordire in prima squadra ed eccolo festeggiare la conquista del campionato dello Stato di Rio de Janeiro del 1972. Con il numero 10 ormai tatuato sulla pelle, Zico (questo il suo nome d’arte, la cui traduzione significa “furetto”) divenne ben presto l’idolo del Flamengo e di tutto il Brasile, che, orfano di Pelé, vide in lui il nuovo eroe in grado di rinverdire i fasti della Seleção in ogni angolo del mondo. Non fu un caso che uno dei suoi soprannomi più famosi fu proprio “il Pelé Bianco”, a testimoniare le grandi aspettative riposte su di lui. Si affacciò per la prima volta sul grande palcoscenico internazionale in occasione del Mondiale di Argentina ‘78, ma quelli furono giorni amari, sia perché un fastidioso infortunio muscolare ne limitò il rendimento, sia perché il Brasile incappò nella famigerata “marmelada peruana”, ovvero quel discusso 6-0 con cui l’Argentina, superando il Perù, estromise matematicamente dalla finale gli odiati rivali verde-oro.

Zico e Maradona, due campioni di razza purissima

BALLANDO SUL MONDO Archiviata l’enorme delusione, Zico si preparò a vivere gli anni più brillanti delprepa la carriera. Ormai abituati a primeggiare nel campionato carioca, lui e il Flamengo iniziarono ad imporre la propria legge anche a livello nazionale. Nel 1980, infatti, i rossoneri si laurearono per la prima volta campioni del Brasile sconfiggendo nell’atto conclusivo l’Atlético Mineiro di una futura conoscenza del calcio italiano, Toninho Cerezo. Fu proprio Zico, con un guizzo dei suoi, a realizzare uno dei gol decisivi. L’anno successivo, ecco la consacrazione internazionale. In una Coppa Libertadores affrontata con il coltello tra i denti, gli assi carioca approdarono alla finalissima con i cileni del Cobreloa in un clima di guerriglia. All’andata, tutto filò liscio, con un 2-1 al Maracanã, ma al ritorno, allo stadio Nacional di Santiago, i padroni di casa trasformarono la partita in una battaglia. L’attaccante Mario Soto disputò tutta la gara con in mano una pietra, colpendo qualsiasi avversario gli capitasse davanti. Alla fine, il Cobreloa, in un modo o nell’altro, strappò la vittoria e dunque sarebbe stato lo spareggio al Centenario di Montevideo a decretare la vincitrice. E anche lì, botte da orbi, polizia in campo, espulsioni e... un uomo solo al comando. Lui, Zico, autore della doppietta che regalò al Flamengo il trono del Sudamerica. Pochi mesi dopo, la gioia rossonera si trasformò in autentico delirio. A Tokyo, per la Coppa Intercontientale, gli avversari dei carioca erano gli inglesi del Liverpool, vincitori di tre delle ultime cinque edizioni della Coppa dei Campioni. Li guidava Bob Paisley, tuttora l’unico coach ad aver alzato per tre volte la Coppa dalle grandi orecchie. Come se niente fosse, il Flamengo iniziò la gara imponendo il proprio gioco con gli inconfondibili tocchi dei suoi artisti: il futuro torinista Júnior, il terzino destro Leandro, il cervello Adílio, Lico, che sulla sinistra non perdeva un pallone, l’imprendibile centravanti Nunes. E poi Zico. Fu proprio il capitano a ispirare i tre gol (a zero) con cui i brasiliani conquistarono il titolo mondiale. E al povero Paisley non restò che ammirare in silenzio il samba dei campioni.

Zico all’apice del successo volle sperimentare anche la Serie A con la maglia dell’Udinese

L’ITALIA NEL DESTINO Trionfi, trionfi e ancora trionfi. Era tappezzato di gloria il cammino di quel magico Flamengo. Nell’aprile del 1982 arrivò il secondo successo nel Brasileirão, stavolta contro il Grêmio. E memorabile, anche in quel caso, la “trivela” con cui Zico nobilitò la finale di andata al Maracanã. Poche settimane più tardi, fu tempo di Mundial. Il Brasile vi arrivò sicuro della vittoria, forte com’era del suo gioco spettacolare e dei suoi favolosi interpreti. Sócrates, Paulo Roberto Falcão, Toninho Cerezo e il nostro Zico a comporre uno tra i più geniali reparti di centrocampo di tutti i tempi; Leandro e Júnior a dispensare petali di classe sulle fasce; il potente mancino Éder in attacco. Una squadra che non aveva nulla da invidiare a quella campione del mondo dodici anni prima. La Seleção annientò Unione Sovietica, Scozia, Nuova Zelanda ed Argentina. Ma poi... poi arrivò l’Italia e quel torrido pomeriggio del 5 luglio, al Sarrià di Barcellona. Zico fu il migliore dei suoi, ma dall’altra parte Paolo Rossi lo fu di più. Al resto pensò Claudio Gentile, con la sua marcatura al limite del regolamento (e forse anche oltre), e tutto svanì.

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miti del calcio - arthur antunes coimbra

Il l PRINCIPE DEl l SAMBA

Secondo Mundial, secondo fallimento. Ricaricatosi tra le braccia della sua gente, Zico si prese una rivincita sul destino l’anno successivo, aggiudicandosi il terzo titolo nazionale in una finale contro il Santos che richiamò al Maracanã qualcosa come 155mila tifosi. Ormai nel pieno della maturità, il fuoriclasse brasiliano decise di voltare pagina e di tuffarsi nel campionato italiano, “perché – sottolineò – è il più prestigioso al mondo”. Dopo un lungo e difficile cor-

teggiamento, fu l’Udinese ad assicurarsi le gesta del “Pelé Bianco”. La prima stagione (1983/84) fu un trionfo. Zico realizzò 19 reti in 24 presenze, portando i friulani a un passo dalla qualificazione in Coppa UEFA. L’anno dopo fu molto più deludente, complici anche diversi malanni che gli impedirono di esprimersi al meglio ed una brutta storia di presunti reati fiscali che si sarebbe conclusa molto tempo dopo con l’assoluzione del giocatore. Se ne tornò dunque in Brasile, accolto come un figlio dal Flamengo e dalla sua inimitabile torcida. Prese parte ad un terzo Mondiale, quello del Messico, ma ormai era un campione sul viale del tramonto. Colmo di sfortuna, sbagliò pure un rigore nell’infuocato match con la Francia che poteva valere la semifinale. Fu quella la sua ultima apparizione in Nazionale. Tre anni dopo salutò anche il

Braccia al cielo per il Pelè Bianco, ora sulla panchina della Nazionale Giapponese

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Flamengo per andare a chiudere la carriera in Giappone, a regalare frammenti di spettacolo ad un popolo che tuttora lo venera come nessun altro. E non è un caso che, proprio sulla panchina della Nazionale nipponica, Arthur Antunes Coimbra abbia conquistato il suo più grande successo da allenatore: la Coppa d’Asia 2004. Sentiremo sicuramente parlare di lui l’anno prossimo, tifoso d’eccezione della Seleção al Mondiale di casa, quando, c’è da scommetterci, non mancherà di dire la sua con il garbo e la schiettezza che da sempre lo contraddistinguono. Con la speranza, magari, che Neymar e compagni possano riuscire in quell’impresa che lui e gli altri craques della sua generazione fallirono più volte: riportare in Brasile la Coppa più ambita. L’unico neo in una lunga storia di talento e spet spettacolo, vissuta sulla scia di Pelé.


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accade a... - luglio 1955 di Simone Quesiti

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DI FERRO

“P 7 luglio 1955, il giorno della prima volta di una squadra italiana nella capitale sovietica…

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er chi come noi gira il mondo da 30 anni, al seguito delle squadre di calcio – dichiarò Leone Boccali, direttore de Il Calcio illustrato- il 7 luglio 1955 è una data da aggiungere alle più gloriose per il football italiano”. A Mosca, il Milan sfida infatti con successo la fortissima Dinamo di Jascin in una partita trasmessa in diretta dalla televisione russa e irradiata radiofonicamente in Europa. Chi ha avuto la fortuna di commentare quello storico incontro in lingua italiana, ha dovuto ammettere di aver provato un’emozione talmente forte

da costringerlo quasi ad abbandonare il microfono. Quel giorno rappresenta il primo successo di una squadra italiana nella capitale sovietica, la prima vittoria oltre la Cortina di ferro. TAPPE DI AVVICINAMENTO Gli spalti dello stadio “Dinamo” accolgono circa ottantamila spettatori, desiderosi di assistere all’incontro, ritenuto a buon diritto il più sensazionale dell’annata in Russia. Il clima è cordiale: gli altoparlanti dello stadio trasmettono canzonette italiane e sotto le gigantografie di Lenin e Stalin trova posto uno striscione in cirillico, “Sa-


luto agli sportivi d’Italia”. La rivista Il Calcio illustrato definisce la partita un “inizio di collaborazione tra Urss e Italia”. A testimoniare ciò, la presenza in tribuna di Mario di Stefano, l’ambasciatore italiano a Mosca, lo stesso che alla fine degli anni Trenta, grazie all’aiuto di Guido Soro, diplomatico pure lui, aveva salvato la vita a oltre mille ebrei polacchi detenuti nei campi di sterminio, prima di essere epurato dal Duce, a sua volta sollecitato da Hitler nel marzo del 1940, in occasione del vertice del Brennero. MILAN GAGLIARDO I campioni sovietici della Dinamo Mosca (la compagine del Ministero Sovietico degli Affari Interni, la più titolata nella storia dei campionati dell’Urss e anche la più odiata per la sua strettissima contiguità con il potere politico) si presentano al gran completo. Scendono in campo capitan Krijevski, Balkov, Savdounine, anche se il più famoso degli undici russi è in assoluto il leggendario Lev Jascin, unico portiere nel lungo romanzo del calcio ad aver vinto il Pallone d’Oro. Dopo aver archiviato con una ventina di giorni di anticipo la vittoria del campionato, il Milan viene incaricato di rappresentare il tricolore oltre la cortina. In panchina siede Hector Puricelli, ottimo centravanti riciclatosi allenatore del Milan dopo essere stato scavalcato da Nordhal nelle gerarchie dell’attacco. Attorno al pompierone svedese (autore di 26 centri nell’ultimo campionato) giocatori squisiti come Nils Liedholm, il portiere Lorenzo Buffon (lontano parente del più noto Gigi), Juan Alberto Schiaffino, Cesare Maldini e il “pastore” Jorgen Soerensen, due anni in rossonero prima di tornare in Danimarca ad insegnare ginnastica. Battuto, a Milano, Puskas e la sua Honved Budapest, una nuova sfida attende ora i campioni d’Italia. Alle ore 19 (le 17 in terra italiana) la partita ha inizio e si mette subito in salita per i rossoneri. Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio

dell’arbitro Grilz, la Dinamo passa in vantaggio grazie a un’azione elaborata e conclusa dal numero 10 Iline, abile nel battere l’incolpevole estremo difensore milanista. Lo svantaggio e il clima degli ottantamila tifosi sovietici non demoralizza gli ospiti, i quali ben presto prendono il sopravvento da un punto di vista tattico. I rossoneri mettono in mostra una migliore tenuta atletica, nonostante l’età media più bassa della squadra russa e il periodo (inizio luglio), che vede il Milan agli sgoccioli di una logorante stagione e la Dinamo alle battute iniziali della propria stagione agonistica. Dopo una prodezza di Buffon sul potentissimo tiro di Savdounine, il Milan trova il pareggio, poco dopo la mezz’ora, su punizione con Soerensen, grazie ad una splendida conclusione ad aggirare la barriera. Scossi dal pareggio, i padroni di casa reagiscono immediatamente al gol rossonero, sfiorando in due occasioni il raddoppio. Poco prima della fine del primo tempo, onorando ancora una volta la regola del “gol sfiorato, gol subito”, Ricagni infila facilmente Jascin dopo un errore della difesa avversaria su cross di Bergamaschi. Nella ripresa, dopo un altro prodigioso intervento di Buffon su conclusione del solito Iline, il Milan segna il terzo gol con una mezza girata di Nordhal sotto l’incrocio dei pali. Ma i russi non accettano facilmente il ko e riaprono la partita grazie a un ingenuo fallo di mano di Baraldo in piena area, con conseguente tiro dal dischetto trasformato da Savdounine. Gli ultimi venti minuti dell’incontro sono all’insegna della pura accademia da parte dei rossoneri, che chiudono definitivamente la partita calando il poker con Soerensen (doppietta per lui), abile nel trasformare un penalty. BELLA VITTORIA Dopo il fischio finale, il pubblico di Mosca, all’insegna della massima correttezza, applaude i vincitori. È la vittoria di Soerensen, di Nordhal, di Eduardo Ricagni, soprannomina-

Lorenzo Buffon tra gli autori dell’impresa in terra sovietica

to “la primula rossa”, tutti all’altezza della loro classe. Le prestazioni di Liedholm e Bergamaschi sono definite superbe per discernimento e tenuta, di spessore anche le prove di Pedroni e Maldini, con Beraldo eccellente per combattività ed intraprendenza mentre il portiere Buffon viene considerato tra i migliori in campo, in grado con le sue prodezze di oscurare addirittura un mito vivente come Lev Jascin. Negli spogliatoi, poi, il vicepresidente dei soviet di Mosca, Simiciasky, riconosce sportivamente i meriti dei rossoneri e lo stesso fa l’Organo della Gioventù Comunista, la Komsomol Pravda, elogiando il giorno seguente i calciatori italiani per l’eccellente prova. I rossoneri si trovano dunque al centro di innumerevoli lodi, incluse quelle dell’ambasciatore di Stefano, sceso negli spogliatoi per stringere la mano ai vincitori. All’uscita dallo stadio, i tifosi della Dinamo tributano l’ennesimo applauso ai campioni d’Italia, capaci di battere meritatamente una delle compagini più forti a livello mondiale.

calcio2000 45 lug 2013


racconti - il calcio altrove di Gabriele Porri

Per tutte le informazioni sul calcio internazionale: www.soccerdataweb.it

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e sfide storiche tra Inter e Real Madrid hanno creato una rivalità molto forte negli anni ‘60 e ‘80, attenuatasi solo di recente perché l’ultimo scontro è del 1998 Finora le squadre hanno disputato 15 sfide con tanti interessanti aneddoti. Il bilancio è ambivalente: l’Inter ha vinto 7 partite a 6, ma le Merengues hanno passato il turno 5 volte su 6. L’esordio è col botto: maggio 1964, il Real è una grandissima squadra con le prime cinque coppe dei Campioni consecutive in bacheca, dal 1956 al 1960. Le sue stelle sono al capolinea, ma fanno paura anche giocando da ferme, mentre l’Inter di Herrera ha l’entusiasmo dei giovani Mazzola, Facchetti, Corso e di un Pallone d’Oro come Suarez. Si registra uno dei primi esodi di massa a seguito delle Coppe Europee, con 20.000 interisti che raggiungono il Prater di Vienna per fare festa: prima un destro potente di Mazzola batte Vicente e nella ripresa l’Inter controlla e raddoppia con Milani. Il Real accorcia con Felo, in rovesciata in mischia, ma viene punito ancora da Mazzola che sfrutta un errore di Santamaria. Picchi alza la coppa e il giovane figlio del grande Valentino arrossisce quando Puskas gli dice che gli ricorda il padre. Sul prepartita circola un aneddoto succoso: Sarti prende una pallonata nel tunnel ed è ac-

inter e real madrid hanno dato vita a sfide leggendarie…

casciato a terra. “Sali in postazione e dì a Carosio che gioca Bugatti, altrimenti si confonde in telecronaca” dice Angelo Moratti a Prisco. L’avvocato sale gli scaloni del Prater, supera un cordone di poliziotti e alla fine allunga al noto telecronista il bi¬gliettino con l’informazione. Una volta sceso, Prisco scopre che Sarti è riuscito a riprendersi e gioca, ma non c’è più tempo per avvertire Carosio. Risultato: per tutto il primo tempo in telecronaca verrà citato Bugatti dal cronista il quale, ricorderà Prisco, “quando se ne accorse, mi accusò in diretta di avergli fatto un pessimo scherzo. Non mi perdonò più”. I madridisti hanno la rivincita già due stagioni dopo. Con l’Inter campione in carica, in semifinale il Real prevale con una rete di Pirri in casa, mentre a San Siro sotto il diluvio ottiene l’1-1 rischiando solo nel finale. Stesso accoppiamento l’anno successivo, ma copione differente con il Bernabeu che, dopo l’1-0 interista dell’andata, cade cinque anni dopo la sconfitta con la Juve, che però allora era stata eliminata allo spareggio. Sia a Milano che in Spagna fa centro Cappellini, ma l’Inter in quella primavera del 1967 poi perderà coppa e scudetto in pochi giorni. L’Inter con Fraizzoli vince nel 1971, ma resta senza scudetti per i successivi nove anni. Non appena torna in coppa Campioni (1980-81)

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ritrova l’avversario di sempre in semifinale. Bersellini contro Boskov, il sergente di ferro e il giramondo. Ma è soprattutto la prima delle sfide decise da Carlos Alonso Gonzalez, detto “Santillana”, da Santillana del Mar, il nome del paesino della Cantabria in cui è nato. Ha un rene solo dalla nascita, più grosso del normale, “un super rene” dice lui scherzandoci sopra. Nonostante la statura media non gli manca lo stacco, nel suo primo InterReal riesce a saltare molto più in alto dei lungagnoni della difesa interista, battendo Bordon. A Madrid finisce 2-0, al ritorno protagonista inaspettato è Graziano Bini che parte dalla sua area, triangola con tre compagni e si trova davanti al portiere avversario, battuto con un sinistro all’altezza del dischetto. C’è tempo per pareggiare i conti, ma l’Inter non dà mai l’impressione di potercela fare. Solo una rovesciata di Altobelli nel finale fa pal¬pitare i cuori nerazzurri, ma a Parigi in finale ci va la squadra di Boskov, che perderà col Liverpool. Gli anni ‘80, nonostante il grande equilibrio, vedono prevalere sempre il Real che diventa così incubo e oggetto d’odio di una generazione di interisti. In Coppa delle Coppe 82-83, ai quarti, quando le squadre sono sull’11 a Madrid, risultato identico a quello dell’andata, risolve ancora Santillana, con l’allenatore dell’Inter Marchesi che reclama un rigore non concesso dal cecoslovacco Christov. Il dominio Merengue con polemiche prosegue anche in Coppa UEFA, per due semifinali di fila. Il copione è simile. Nel 1985 è 2-0 a Milano (Brady e Altobelli), ma il Real è esperto in rimonte, con l’Anderlecht ha ribaltato addirittura uno 0-3, vincen¬do 6-1 al ritorno. A Madrid, mentre l’Inter si sta difendendo, accade il fattaccio: il gioco è fermo e l’arbitro, lo scozzese Valentine sta sincerandosi delle condizioni di Baresi, a terra. Un se¬condo dopo anche Bergomi stramazza al suolo. Entrano in campo anche i medici, dal replay pare sia stato colpito alla testa da qualcosa, forse proprio da una biglia che Zenga consegna a un fotografo italiano

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e che l’accompagnatore dell’Inter passa al delegato UEFA. Nel frattempo Santillana aveva pareggiato i conti nel doppio confronto con il suo pezzo forte, lo stacco impe¬rioso su cross dall’ala. Finisce 3-0, col gol di Michel; Prisco ricorre ma perde, l’UEFA non visiona nemmeno la cassetta. La remontada avviene anche l’anno successivo, con l’Inter che vince 3-1 e deve soccombere al Bernabeu ai supplementari, 5-1 con doppietta di, manco a dirlo, Santillana che con 6 gol in 6 partite è il capocannoniere della sfida. Da allora, le due squadre si sono incontrate una sola volta in Champions, ai gironi. Una vittoria per parte, 2-0 Real sul neutro di Siviglia, 3-1 Inter al ritorno grazie a Baggio. Una vit-

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toria di prestigio che permette all’Inter di vincere il girone ma non a Gigi Simoni di mantenere la panchina. Detto dei 6 gol di Santillana, il giocatore con più presenze è Bergomi a 10, seguito da Altobelli, Camacho e Juanito con 8. Nessun doppio ex ha disputato la sfida con entrambe le maglie, cinque con una delle due, Zamorano (2 presenze, 1 gol) e Ronaldo (2 partite) per l’Inter; Seedorf (2 partite e 2 gol), Roberto Carlos (2 presenze) e Panucci (1) per il Real. Ultima curiosità: Sanchis padre e figlio, entrambi Manuel di nome, hanno giocato contro l’Inter 4 volte a testa, ma Sanchis senior ha messo insieme 360 minuti di gioco contro i 281 del figlio.

calcio2000 47 lug 2013

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dove sono finiti? - Pietro carmignani Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Stefano Benetazzo

gEDEONE,

COME Il FuMETTO…

S dopo una carriera spesa sui campi e in panchina, per gedeone carmignani la pensione può attendere...

48 calcio2000 lug 2013

essantotto anni, di cui 64 passati nel mondo del calcio prima da calciatore e poi da allenatore, un lungo periodo in cui Pietro Carmignani si è tolto molte soddisfazioni, come ci ha raccontato in esclusiva per Calcio2000, tra gioie e amarezze prima di dedicarsi ai suoi nipoti e alle… figurine. Quali ricordi conserva dei Suoi inizi nel mondo del calcio, risalenti agli anni ’60? “Ho cominciato nelle giovanili della Stella Rossa di Viareggio dove è cresciuto anche Marcello Lippi per poi passare al Como affacciandomi alla prima squadra e da lì al Varese per proseguire con Juventus e Napoli prima di chiudere la carriera alla Fiorentina. Ricordo il nome “Gedeone”, che mi è stato dato da Vinicio Viani che era di Viareggio il quale mi dette questo soprannome in quanto rappresentava sia un personaggio dei fumet-

ti che il nome biblico di un difensore di una città e che mi accompagnò per tutta la carriera”. Giocare in porta era il suo sogno fin da bambino oppure vi si è ritrovato per caso? “È stata un po’ una coincidenza nata quando si giocava tra ragazzi: io giocavo fuori ma una volta contro il Don Bosco mancava il portiere e misero me tra i pali dove parai un po’ di tutto e caso vuole che c’era un osservatore in tribuna che mi chiamò per un torneo da disputare ovviamente in porta e da lì nacque la mia carriera”. Quali erano le sue caratteristiche principali? Quali erano pregi e difetti da portiere? “Difetti ne avevo tanti ma avevo una buona reattività, coprivo bene la porta e uscivo indistintamente sia sulle palle alte che su quelle basse, caratteristica che oggi non ha quasi più nessun portie-


re perché si limitano a rimanere sempre sulla linea di porta. Ho anche giocato un campionato intero praticamente da libero, a Napoli, in quanto in quella stagione si giocava con la difesa in linea adottando il fuorigioco. Ricordo delle uscite fino a centrocampo. Ad esempio in un Napoli-Milan c’è una foto che mi ritrae proprio nel cerchio del campo in anticipo su un avversario”. Ha esordito in Serie A con la casacca del Varese: cosa ricorda di quel giorno? “Ero il dodicesimo e contro la Spal, alla 22esima giornata, il mio allenatore Arcari mi disse che avrei giocato perché Da Pozzo, che era il titolare, aveva la febbre; vincemmo la partita per 2-0 ma non ebbi il tempo di emozionarmi troppo perché era stato tutto troppo veloce. Nel ’67-’68 al Varese a metà campionato eravamo secondi e chiudemmo settimi”. Dopo quattro stagioni venne ingaggiato dalla Juventus, dove però rimase solo un anno nonostante la vittoria di uno scudetto: come mai? “La Juve aveva già preso Zoff l’anno prima, io arrivavo dal Varese dove si parava tanto mentre alla Juve si parava di meno e non entusiasmai tanto anche per via di un infortunio. Per questo venni ceduto al Napoli in cambio di Dino Zoff e di contanti”. A Napoli invece totalizzò tantissime presenze: sono stati gli anni più belli della sua carriera? “Tutti i miei anni sono stati belli, ci sono poi annate più fortunate di altre ma tutto sommato sono stati anni buoni con ottimi piazzamenti e vittorie; conservo ancora gelosamente tutte le mie medaglie”. Chiuse la carriera a Firenze, dove tenne a battesimo un giovanissimo Giovanni Galli, a soli 35 anni: non era troppo presto per appendere le scarpe al chiodo? “Ci sono situazioni che ti portano a fare delle scelte, giuste o sbagliate; io non volevo smettere ma la Fiorentina mi dette la lista delle mie pretendenti e dopo un’attenta analisi decisi di fermarmi. Poi, però, vicino a Firenze allenava un certo Gattoni il quale mi chiamò e con

il quale ci togliemmo tante soddisfa-zioni battendo le più grandi dell’allora Serie C2. Feci rientro. Successivamente andai con Riccardo Sogliano al Parma, dove sono rimasto sette anni facendo sia il collaboratore che l’allenatore dei portieri che quello della Primavera. Do-podiché ho seguito Sacchi - conosciuto proprio a Parma - al Milan dove sono stato collaboratore di campo, dei portieri e anche allenatore della Berretti con la quale vincemmo il titolo italiano nel 1989-’90. Ero sempre occupato tutti i giorni”. Da calciatore ad allenatore il passo è stato breve: gli inizi con il Parma, la chiamata di Arrigo Sacchi in Nazionale e le esperienze al Milan, all’Atletico Madrid, al Livorno e al Varese. “Ho partecipato a tutti i corsi conseguendo il patentino di allenatore in prima, ho sfruttato molti momenti anche alla guida della prima squadra. Non rinnego niente del passato. Nel Parma ho cominciato con Malesani e con Ulivieri, passando per Passarella a cui sono subentrato ottenendo la salvezza e la vittoria in Coppa Italia”. Oggi cosa fa Pietro Carmignani? “Dopo il 2005 la società del Parma era cambiata, passando nelle mani del Presidente Ghirardi che con me è stato abbastanza ingrato; io allenavo la Primavera e non mi confermò, trovandomi così senza squadra e dato che nel mondo del calcio contano più le parole e le conoscenze di quello che si è fatto, sono rimasto a casa e non mi ha più cercato nessuno. Non ho mai accettato che il presidente Ghirardi a Parma non abbia avuto riconoscenza nei miei confronti proponendomi qualcosa, io non ho mai preteso niente, allenavo gente che guadagnava tantissimo senza chiedere nulla. A Parma sarei rimasto tutta la vita. Successivamente, a Varese c’era Riccardo Sogliano come presidente e decisi di dar loro una mano aiutando l’allora allenatore Lorenzini al quale subentrai l’anno dopo commettendo però un errore: mai allenare la città che ami e in cui abiti. Il successivo cambio di società e un inizio con pochi punti mi

costò l’esonero, anche se il gioco non era mai mancato così come la stima dei giocatori; da una parte fecero però bene visto che presero Sannino che li ha portati a ridosso della Serie A. Potevano aspettare ancora un po’, questo mi fece star male. Ora a parte guardare il calcio e commentarlo per ParmaSport faccio “l’allenatore” dei miei nipoti”. Le piacerebbe tornare ad allenare? “Sono passati quattro anni dalla mia ultima esperienza ma è come se ne fossero trascorsi 40, nessuno si ricorda di me, bisogna proporsi e andare in giro, cosa che io non ho mai fatto. Mi sento un po’ dimenticato ma lo accetto perché sono stato fortunato a restare fino ai 64 anni nel mondo del calcio”. Figurine Panini: che effetto le ha fatto e cosa ha provato a vedersi per la prima volta in questa raccolta? “Le conservo tutte, ne ho dieci edizioni dei miei anni che vanno dal 1970-’71 al 1978-’79, tutti gli anni in cui ho giocato in Serie A e mi fa molto piacere, sono ricordi che rimangono; non ho quelle da allenatore ma per me è una grande soddisfazione. Ho un nipotino di quasi quattro anni patito per lo sport che quando mi vede vestito da calciatore si aspetta di vedermi in televisione, mentre invece lì può vedermi solamente nelle partite di una volta”. Cosa Le piaceva di più delle mitiche figurine dei calciatori? “La collezione Panini l’apprezzi per il suo insieme, perché ci sono tutti i giocatori compresi i sostituti; ora sto facendo l’ultima collezione con mio nipote e rimangono da attaccare le figurine della Serie B, da mettere con più attenzione perché sono più piccole. Con lui continua la storia”.

calcio2000 49 lug 2013


a un Passo dalla gloria - Poerio mascella Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Alfonso Scinti Roger

lO ZOFF

DEI POVERI

l chi rammenta mascella, il portiere che ha sfiorato la luce…

50 calcio2000 lug 2013

a memoria storica del football nostrano registra, negli anni ’70, una nutrita schiera di interpreti nel ruolo di portiere. Se nella massima serie inizia l’epopea di Dino Zoff, che primeggia sull’eterno rivale torinista Luciano Castellini e spodesta come titolare della Nazionale il “mexicano” Enrico Albertosi, se tra gli specialisti del ruolo spiccano l’esperto napoletano Pietro Carmignani e il neo campione d’Italia con la Lazio Felice Pulici, crescono nel frattempo le nuove leve, come l’interista Ivano Bordon ed il romanista Paolo Conti.

Pure nel campionato cadetto si fanno notare ragazzi di valore, se solo se ne rammenta uno che subito scomodò la fantasia di addetti ai lavori e tifosi, al punto da essere etichettato lo “Zoff dei poveri”: si tratta di Poerio Mascella, originario di Novafeltria, comune situato tra le Marche e la Romagna. Classe 1950, dopo essere cresciuto nel Seregno vive un biennio al Como, in B (dal 1972 al 1974), con appena 3 presenze. Le ossa se le fa in C, prima al Livorno (’74-’75) e poi al Messina (’75-’76), da titolare inamovibile. Gli basta per riapprodare tra i cadetti


(’76-’77), nel Varese di Pietro Maroso, protagonista di una discreta stagione conclusa all’ottavo posto e compagno d’avventura di Antonino Criscimanni, Paolo Dal Fiume e Moreno Ferrario, tutti destinati a calcare durevolmente i campi della massima divisione. Estremo difensore affidabile, Poerio faceva del senso della posizione il suo punto forte, consolidando ulteriormente la sua esperienza con un triennio alla Ternana (dal 1977 al 1980), iniziato nel migliore dei modi con un quinto posto, due sole lunghezze dietro le seconde a pari merito Catanzaro ed Avellino e con una difesa che, dopo quella leccese, risulta essere la meno battuta del campionato. La concorrenza, nella B di quel periodo, è spietata, se Mascella deve misurarsi con vecchi mestieranti con trascorsi in A come Lamberto Boranga, Sergio Buso, Massimo Cacciatori, Alberto Ginulfi ed il già citato Felice Pulici, mentre tra i giovani sgomitano Roberto Corti, Astutillo Malgioglio, Maurizio Moscatelli, Ottorino Piotti e Alessandro Zaninelli, con Claudio Garella e Stefano Tacconi una spanna su tutti. Nonostante l’agguerrita rivalità con i colleghi e la retrocessione in C a conclusione del torneo 1979-1980, lo “Zoff dei poveri” seguita a distinguersi, tanto che durante l’estate del 1980 arriva per lui la meritata chiamata della Pistoiese neopromossa in A. La compagine arancione, per restare nell’Olimpo del calcio italiano, punta sulla riconferma di un nutrito drappello di “senatori”, quali i difensori Fabrizio Berni e Marcello Lippi, la mezzala Giorgio Rognoni e Mario Frustalupi, regista della Lazio tricolore nel ’73-’74, tutti ultratrentenni, oltre al mediano di lungo corso Sergio Borgo. Come se non bastasse vengono arruolati pure gli attempati Mauro Bellugi per la difesa (reduce dalla sfortunata partecipazione azzurra all’europeo per nazioni di Italia ‘80), Roberto Badiani e Vito Chimenti in attacco. Per dare una spruzzata di giovinezza alla rosa arrivano Andrea Agostinelli e il nazionale under 21 Paolo Benedetti per

la mediana, nonché l’esotico brasiliano Luis Silvio Danuello, esterno offensivo spacciato per centravanti e protagonista di un’annata fallimentare, con sole 6 gare disputate e nemmeno lo straccio di una rete. Anche per la guida tecnica si oscilla tra estremi opposti, con Lido Vieri, appena ritiratosi dal calcio giocato, subito piazzato sulla panchina, seppur in condominio con l’ingombrante presenza di Mondino Fabbri, c.t. azzurro nella vergognosa disfatta mondiale contro la Corea nel ’66. Per presidiare la porta viene ingaggiato proprio Mascella, al posto dell’ex nazionale under 21 di C Moscatelli, restato in B alla Lazio. Il mix allestito dalla dirigenza toscana si rivela problematico quanto ad amalgama, trasformandosi presto in uno sciagurato flop: gli arancioni si piazzano ultimi, con la peggior difesa e un attacco tra i più asfittici del torneo. Tra le tante amarezze di una stagione terminata con la miseria di 16 punti su 60 si ricorda l’effimera impresa di una vittoria per 2-1 conseguita durante il girone di andata, al tredicesimo turno, espugnando il Comunale di Firenze ed umiliando nel derby regionale i blasonati cugini gigliati con una rasoiata da fuori area di Rognoni ed un tocco sotto misura di Badiani. Quanto a Mascella, unico sempre presente nei 30 incontri giocati, vive una domenica da leone in quel di Bologna, alla quinta giornata, quando volando da un palo all’altro si oppone da par suo parando l’impossibile agli attaccanti felsinei e limita il passivo a due sole segnature (contro nessuna per la Pistoiese). Nell’anno successivo, sempre a Pistoia, scampa d’un soffio alla retrocessione in C, passa poi al Monza, ma in Brianza trascorre un biennio da panchinaro (25 volte in campo su 76 gare utili) e chiude la carriera in Puglia, al Bari, centrando da dodicesimo di Luigi Imparato la promozione in A al termine del campionato ’84-’85, con 8 gettoni di presenza. Dell’impegnativo – e, per certi versi, poco lusinghiero – paragone con Zoff non resta che il ricordo, sbia-

dito da annate in tono minore e con un solo acuto in serie A, peraltro offuscato da una stagione quanto mai negativa. Se proprio ci si vuol chiedere perché Mascella – che, dopo il ritiro, si è cimentato come direttore sportivo ed osservatore – non abbia coronato il suo sogno di gloria occorre ricordare non solo che l’occasione della vita per lui si è presentata quando già era sulla soglia della trentina – e, dopo un fallimento come la retrocessione, diventa più dif difficile a quel punto che si ripresenti una nuova opportunità – ma che, inoltre, ha accettato la corte di quella che, tra le “provinciali”, era, probabilmente la meno attrezzata per poter sopravvivere ancora in A. Se solo si riavvolge il nastro della memoria e si rammenta che squadre come Avellino, Catanzaro, Como e Udinese erano, rispetto alla male assortita Pistoiese, meno zavorrate dagli anni delle “vecchie glorie” e maggiormente decise a trarre vantaggio dalla linfa verde delle forze fresche, si comprende facilmente quanto la scelta di Poerio potesse apparire rischiosa. Per un curioso scherzo del dio del calcio allo “Zoff dei poveri” è toccata in sorte una carriera povera di soddisfazioni. Nonostante l’impegnativo termine di confronto, già nel soprannome si nascondeva il triste destino che attendeva questo portiere.

calcio2000 51 lug 2013


Si ringrazia Negroni per la gentile e preziosa collaborazione

gIORg IOR IO IORg

Il SAluMAIO DI MIlANO l lANO

I

l Salumaio di Montenapoleone… Un nome che è sinonimo di eccellenza e tradizione. Situato all’interno dello storico e affascinante palazzo Bagatti Valsecchi, a due passi da via Montenapoleone, prestigiosa via del centro meneghino, Il Salumaio è gestito da Giorgio e Federico Travaini. Calcio2000 è andato a scoprire i segreti che nasconde questo spettacolare angolo di paradiso. Attraverso i racconti del tifoso rossonero Giorgio, la vera anima de Il Salumaio (lo gestisce dal lontano 1979), è risultato chiaro come, anche in un’epoca contraddistinta dalla tecnologia, i sapori

antiche tradizioni in un luogo incantevole, nel cuore di milano…

52 calcio2000 lug 2013

di una volta, coniugati con una location da applausi, non abbiano rivali… Buongiorno Giorgio, allora ci racconti la storia e le gesta de Il Salumaio… “Il Salumaio nasce il 4 novembre 1957. All’inizio la società era gestita da tre soci, tra cui mio padre e mio zio. Per tantissimi anni è stato un punto fermo di via Montenapoleone, in centro a Milano. Dal 1996 al 2010 è nato anche un corner ristorante. Poi, nell’ottobre del 2010, siamo stati sfrattati e ci siamo attivati per trovare una nuova location che è quella attuale, all’interno del palazzo Bagatti Valsecchi. Siamo


Per maggiori informazioni - www.ilsalumaiodimontenapoleone.it

aperti nella nuova location dal giugno 2011, tutta ristrutturata da noi”. Come riesce ad essere ancora sulla cresta dell’onda in una città che non perde tempo come Milano? “Prima eravamo solo gastronomia e salumeria, ora c’è anche ristorazione. Diciamo che la location aiuta parecchio”. Che tipo di clientela frequenta Il Salumaio? “Beh, direi che la clientela è al 50% italiana e, per l’altro 50%, straniera. Gli stranieri puntano molto sulla ristorazione, mentre gli italiani acquistano spesso i nostri prodotti”. Tra gli stranieri, chi apprezza maggiormente i vostri prodotti? “In questo periodo vanno per la maggiore i russi. Ce ne sono sempre di più. Anche i cinesi stanno aumentando…”. Tra tutti gli affettati che proponete, quale vi dà le maggiori soddisfazioni? “A Milano il prosciutto crudo è quello che la fa da padrone. Direi seguito

dal culatello che è un prodotto di un livello alto e molto apprezzato e che dà sempre grandi soddisfazioni. Gli stranieri cercano molto il prosciutto crudo, indubbiamente il più amato…”. Da chi vi rifornite per quanto concerne i vostri prodotti di punta? “Da Negroni. Con Negroni abbiamo un rapporto continuo da sempre. C’era ancora mio padre quando abbiamo iniziato a lavorare con loro, quindi sono 55 anni che li frequentiamo e abbiamo intenzione di continuare a farlo”. Lei gestisce Il Salumaio dal 1979. Avrà avuto l’occasione di conoscere tantissimi personaggi illustri, anche nello sport… “In effetti sono passati da qui tantissimi personaggi, dallo spettacolo, alla politica e allo sport. Per quanto riguarda lo sport, spesso vengono da noi giocatori di Inter, Milan e Juventus. Come dirigenti, Moratti, Galliani, Marotta, insomma non ci facciamo mancare nulla…”. Ma il suo cuore batte per il Diavolo,

vero? “Vero. Io sono milanista, non lo nego, ma sono fermo al Milan di Altafini (Ride)”. Insomma, salumeria e ristorazione, un mix vincente… “Sì, indubbiamente funziona, come detto anche grazie alla location. Siamo forti negli affettati, sui primi, con risotti e piatti a base di pasta di nostra produzione, e offerte tradizionali come la cotoletta. Niente di sofisticato, quello che vuole lo straniero quando sperimenta la cucina italiana…”. Ma c’è ancora il milanese doc che viene a Il Salumaio a prendere il classico etto di salame? “30 o 40 anni fa era la norma, ora è l’eccezione, i tempi cambiano…”. I tempi cambiano ma Il Salumaio è ancora lì, sempre pronto a ricordare a tutti che le belle e antiche tradizioni non perdono mai il proprio appeal… Buon appetito!!!

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toP 11 - germania Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Antonio Vespasiano

uNA NAZIONE

DI PANZER!!!

I la germania, da sempre, regala giocatori che sanno come vincere…

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l motivo che sta alla base di tutti i successi dal calcio tedesco è sempre stato l’orgoglio. Quello stesso orgoglio che ha rimesso in piedi il Paese per ben due volte dopo il macello della Grande Guerra e gli orrori di follia hitleriana. Infatti, il calcio in Germania, sorretto da un consolidato e corposo movimento di base, ha di volta in volta saputo trovare in sé stesso la forza per imporsi, grazie a profonde e radicate motivazioni di rivincita e di rinascita. Lo spirito guerriero del popolo germano, tramandato dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri, ha saputo permeare anche l’ambito sportivo, più specificatamente quello calcistico, riuscendo a colmare quel gap storicofisiologico (la Germania non ebbe uno

stato nazionale unitario fino al 1870 e la divisione politico-amministrativa in Länder ha avuto dei riflessi anche nell’organizzazione del campionato di calcio, disputato in campionati regionali e in un torneo finale fino alla nascita dell’attuale Bundesliga nel 1963) che è stato il vero freno a mano della locomotiva tedesca. Nonostante un ricco palmares, infatti, non è un caso che la Germania abbia vinto il suo primo Mondiale solo nel 1954. Dopo un inizio lento e piuttosto laborioso, fatto anche di scelte sbagliate, come quella dell’inserimento dei giocatori austriaci, dopo Anschluss, nelle file teutoniche per i Mondiali del ’38, i tedeschi hanno saputo vincere anche gli impedimenti della storia (nel ’50, infatti la Germa-


nia non prese parte ai Mondiali a causa della squalifica relativa agli eventi della Seconda Guerra Mondiale) trionfando nella prima partecipazione postbellica, in Svizzera nel ’54. Il modello di calcio profetizzato dai tedeschi ha sempre fatto dell’organizzazione di gioco e della fisicità degli interpreti un fattore preponderante, unito ad una buona qualità media, anche se non eccezionale, e ad una tattica attenta ma poco innovativa. Eppure generazione dopo generazione i panzer hanno sempre saputo come arrivare in fondo ad ogni grande appuntamento, conquistando importantissimi successi, e mietendo vittime illustri, come l’Ungheria di Puskás nel ’54 e l’Olanda nel Cruyff nel ’74, due scuole calcistiche immortali. Gli dei dal calcio, però, hanno saputo come farsi beffe della Germania, condannandola non solo a storiche ed indimenticabili sconfitte, su tutte il 4-2 a Wembley nella discussa finale mondiale contro l’Inghilterra col gol fantasma di Hurst, e l’epico 4-3 subito dall’Italia nella semifinale di Messico ’70 (partita entrata nella leggenda), ma plasmando anche una vera e propria Nemesi del calcio tedesco, una sorta di anti-Germania per antonomasia e assegnando tale ruolo proprio all’Italia. Passare in rassegna i successi del calcio tedesco è esercizio ridondante viste le prestigiose affermazioni e l’enorme mole di dati statistici che storicamente accreditano la Germania nell’elite del calcio mondiale. Tre Mondiali (’54, ’74 e ’90), tre Europei (’72, ’80 e ’96), torneo questo di cui detiene insieme alla Spagna il record di successi, sono un prestigioso biglietto da visita. Inoltre la Germania è in assoluto la nazionale che ha disputato il maggior numero di partite ai Campionati del Mondo, dove è stata ben sette volte finalista e dodici volte semifinalista. L’unica competizione dove non è mai riuscita ad imporsi sono stati i Giochi Olimpici (solo un Bronzo nel 1988). Morale della favola, quando il gioco si fa duro i tedeschi sono sempre pronti e in prima fila per far valere le proprie ragioni.

LA FORMAZIONE DI SEMPRE KAISER FRANZ AL COMANDO È indiscutibilmente SEPP MAIER il più grande portiere che abbia mai difeso i pali della porta della nazionale tedesca. Fisico asciutto, elasticità nei movimenti, straordinarie doti nel coprire lo spec-

chio della porta e un’eccezionale freddezza nel fermare gli attaccanti lanciati a rete. Maier più che un portiere è stato un vero e proprio baluardo. Soprannominato il “Gatto”, per via della sua agilità, con la Germania ha subito solo 75 reti in 95 partite, prendendo parte a

Il nuovo corso della locomotiva tedesca

di Antonio Vespasiano

C’era una volta la Germania di Beckenbauer, e di Müller, di Schnellinger e di Schwarzenbeck, nomi questi tedeschi fino al midollo, manco fossero venuti fuori dalla saga dei Nibelunghi. Oggi invece, il multiculturalismo europeo ha fortemente contagiato il Paese capofila delle sorti della nuova Europa, e così a fronte di comunità di immigrati sempre più numerose e integrate nel tessuto socioeconomico tedesco (come quella turca ad esempio), anche la Nazionale ha visto riflettere nel suo organico una forte trasformazione culturale aprendo le porte a giocatori dalle origini più disparate. Miro Klose, il bomber che sta insidiando il record marcature di Müller è nato in Polonia così come Lukas Podolski e Piotr Trochowski, tutti e tre naturalizzati tedeschi. Tre pure i ghanesi: Jérôme Boateng che è nato a Berlino ma da padre ghanese e la mamma tedesca, col fratello Kevin-Prince per un certo periodo non è stato in buoni rapporti anche per via della Nazionale che ha deciso di difendere (il centrocampista del Milan, infatti, pur essendo nato come lui a Berlino, non ha esitato a vestire la maglia del Ghana). Gerald Asamoah, invece è nato in Ghana, salvo poi trasferirsi in Germania a 12 anni. Con i tedeschi ha giocando due Mondiali, diventando il primo calciatore di colore a vestire la maglia della Germania. Altro ghanese di origine, da parte di padre, è il velocissimo David Odonkor. Il terzino Dennis Aogo ha origini nigeriane, mentre Sami Khedira tunisine. Curioso poi il caso di Kevin Kurányi, è in Brasile da padre tedescoungherese e mamma panamanse e per questo ha tre passaporti. Altro brasiliano naturalizzato ad hoc fu l’ex centravanti del Bayer Leverkusen Paulo Rink, il quale ha giocato gli Europei del 2000 così come Jerônimo Cacau, attaccante dello Stoccarda, Bronzo al Mondiale del 2010. C’è poi la colonia turca dei vari Mesut Özil, Serdar Taşçı, İİlkay Gündoğan e Mehmet Scholl tutti nati in Germania ma cresciuti in comunità molto tradizionaliste. Mustafa Doğan, invece, fu naturalizzato apposta ma giocò solo due partite con la Germania. Due i calciatori di origine spagnola invece, il bomber del Bayern Mario Gomez e Gonzalo Castro. Due anche gli “italiani” precettati dalla Germania: Oliver Neuville nato in Svizzera ma di madre italiana, tant’è che l’italiano lo parla correntemente e precedentemente Maurizio Gaudino, figlio di immigrati napoletani, divenne celebre per una spassosa intervista rilasciata al termine della finale d’andata di Coppa Uefa tra Napoli e Stoccarda in un misto di dialetto napoletano e italiano maccheronico, a dimostrazione comunque di un profondo rispetto e attaccamento verso il Paese dei suoi genitori. Fredi Bobi Bobiččč,, centravanti agli Europei del ’96 è di origine sloveno-croate, è nato a Maribor infatti quando ancora era in piedi la Jugoslavia, mentre Marko Marin è nato in Bosnia. Piccola curiosità anche Oliver Khan vanta ascendenze “straniere”, i nonni infatti erano lettoni, suo padre è nato in Lettonia e poi si è trasferito in Germania dopo la Guerra.

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toP 11 - germania

ben quattro Mondiali, vincendo quelli del ’74, con un suo più che decisivo contributo. Altro trionfo fu quello agli Europei del ’72, senza contare la sconfitta in finale in quelli del ’76. Ha fatto parte della leggenda del Bayern degli anni ‘70 con cui ha vinto cinque Campionati, quattro Coppe di Germania, tre Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Intercontinentale. Suo autentico erede è stato OLIVER KHAN, portiere dal fisico massiccio, ma reattivo e agile. Irascibile nel carattere, mai domo nella tempra, un vero leader in campo, punto di riferimento indiscusso per i compagni ai quali non le mandava certo a dire. Ha vinto otto volte la Bundesliga, una Coppa Uefa, una Intercontinentale e la Champions League del 2001, dove parò tre rigori al Valencia. Campione d’Europa nel 1996 come secondo di Köpke. Nel 2002 pur perdendo la finale Mondiale col Brasile fu nominato miglior giocatore del torneo, premio che al quale vanno sommati i tre riconoscimenti dell’IFFHS quale miglior portiere del Mondo, i quattro quali Miglior portiere d’Europa, i cinque quali Miglior portiere in Germania e i due quali Miglior giocatore tedesco. Straordinario davvero. Terzino destro BERTI VOGTS, marcatore vecchio stampo, di quelli che non superavano quasi mai la metà campo anche per via di una tecnica non certo raffinata. Eppure sull’uomo era un mastino spietato, marcatore ferreo, implacabile sempre attento e concentrato. Colonna del Borussia Mönchengladbach che negli anni ’70 fece epoca, vincendo cinque Campionati e due Coppe Uefa. In Nazionale ha vinto

l’Europeo del ’72 e i Mondiali del ’74. Stopper il roccioso e baffuto JÜRGEN KOHLER. Imponente di stazza, irruente ma deciso nei contrasti, soprattutto in scivolata, concreto e semplice nelle giocate, fortissimo nel gioco aereo. Ha giocato tre Mondiali, vincendo quelli del ’90. Calciatore tedesco dell’anno nel ’97. Ha vestito le maglie di Bayern, Juventus e Borussia Dortmund, vincendo tre Campionati tedeschi, uno italiano, una Coppa Uefa, una Intercontinentale e la Champions League proprio contro la Juve che lo aveva mandato via. Libero non può che essere “Kaiser” FRANZ BECKENBAUER, in assoluto il miglior giocatore tedesco di ogni epoca. Capitano e leader indiscutibile. Dopo gli esordi come centravanti e poi mediano si è spostato in difesa inventando un nuovo modo di interpretare il ruolo in virtù di straordinarie doti tecniche e caratteriali, grazie alle quali riusciva ad essere un difensore implacabile, sempre attento e puntuale nelle chiusure, ma allo stesso tempo il primo ispiratore della manovra, una sorta di regista arretrato, naturale e sapiente accentratore di gioco. Univa, con una semplicità straordinaria, stile, tecnica, eleganza, senso di gioco, geometria. Un giocatore fantastico impossibile da imitare. Ai Mondiali è stato una volta primo nel ‘74, una volta secondo nel ‘66 e una volta terzo nel ‘70 finendo sempre nella top 11 del torneo. Senza contare il Campionato Europeo vinto nel ’72. 103 presenze in Nazionale e 14 gol, due Palloni d’Oro, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, quattro titoli tedeschi, tutti trofei, questi, vinti col

Le stelle della Germania in figurina

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Spazio, nel Top 11 tedesco, ovviamente al grande Matthaus, centrocampista dalle doti uniche

Bayern Monaco di cui è, ovviamente, il miglior giocatore di sempre. A sinistra lo spirito ribelle di PAUL BREITNER, terzino a tutto campo con preponderante licenza offensiva. Potenza e tecnica combinate insieme. Dopo aver vinto l’Europeo del ’72 ma soprattutto il Mondiale del ’74, le sue idee politiche (lo chiamavano il “maoista”) e la rottura col collettivo fedele a Beckenbauer lo portò lontano dal Bayern, di cui era stato una colonna. Col Real Madrid s’afferma anche come centrocampista centrale, ruolo che continuò a ricoprire con stupefacente disinvoltura nel suo ritorno in Germania. Calciatore tedesco dell’anno nel 1981 anno in cui arriva secondo anche nella classifica del Pallone d’Oro. In riserva PHILIPP LAHM, esterno difensivo di sicuro af affidamento, capace di disimpegnarsi con la stessa efficacia su entrambe le fasce.


uNA NAZIONE

DI PANZER!!! Prodotto del vivaio del Bayern, ha scalato un gradino alla volta le gerarchie del club bavarese fino ad indossare la fascia di capitano nel fantastico “treble” di quest’anno (Campionato, Coppa nazionale e Champions League). 94 le sue presenze in Nazionale dove ha vinto due bronzi Mondiali, venendo inserito entrambe le volte nella miglior formazione del torneo. Un Argento e un bronzo Europeo. Come stopper merita d’essere citato KARLHEINZ FÖRSTER protagonista insieme a Stielike delle sorti della difesa tedesca agli inizi degli anni ’80. Difensore risoluto nei compiti che gli affidavano. In Nazionale ha colto due Argenti Mondiali (’82 e ’86) e l’Oro agli Europei del 1980. Nel 1982 fu nominato calciatore tedesco dell’anno. Tra i difensori più forti che la Germania abbia mai avuto non si può dimenticare uno come KARLHEINZ SCHNELLINGER, nato terzino sinistro ma capace di giocare con altrettanta efficacia sia come stopper che come libero, anticipando di qualche anno la poliedricità che rese famosi gli olandesi. Ribattezzato “Volkswagen” per l’affidabilità e l’inesauribile dinamismo. Dopo gli esordi col Colonia, dove vinse lo storico primo titolo del club nel ’62, venne in Italia a cercar fortune e le trovò nel Milan vincendo quattro Campionati, due Coppe delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Intercontinentale. In Nazionale prese parte a quattro Mondiali consecutivi, dal ’58 in Svezia quando aveva appena 19 anni, fino al ’70 in Messico dove realizzò il suo unico gol con la Germania, quello del pareggio al 90° nella semifinale contro l’Italia che permise di dare il là al leggendario “quattroatre”. A sinistra ANDREAS BREHME, ennesimo grande laterale del calcio tedesco. Terzino infaticabile, preciso negli appoggi e glaciale nelle conclusioni sia di destro che di sinistro. Ha segnato un rigore, quello nella finale Mondiale del ’90, che nessuno volava calciare, regalando così il successo ai suoi compagni. Era in campo anche nella finale del 1986, raggiunta anche

Breitner oVerath ruMMenigge BecKenBauer

Matthäus

Maier

walter

Kohler Müller schuster Vogts

grazie un suo gol in semifinale alla Francia, gol che bissò nella semifinale del ’90 contro l’Inghilterra tanto per dare la dimostrazione dell’incisività del suo ruolo nei successi teutonici. Con l’Inter vinse il Campionato dei record del 1989 e una Coppa Uefa. L’ETERNO MATTHÄUS Perno del gioco della Germania non può che essere chi ha rappresentato il prototipo del calciatore tedesco, tutto grinta muscoli e tecnica. Stiamo parlano ovviamente di LOTHAR MATTHÄUS. Nato centrocampista ma capace di giostrare nella sua ventennale carriera da mezzala e da mediano, da regista offensivo e da libero. Formidabile la sua capacità di impostare il gioco, di trascinare i compagni, di lottare con anima e corpo su ogni pallone. Letteralmente inarrestabili le sue percussioni offensive, chiuse con bordate devastanti. Centocinquanta le sue presenze in Nazionale, recordman assoluto. Ha disputato cinque Mondiali, finendo due volte al secondo posto ma vincendo da trascinatore quelli del 1990, dove venne eletto miglior giocatore della manifestazione e nello stesso anno conquistò il Pallone d’Oro. Nel

suo palmares, ricchissimo di successi, manca solo la Coppa dei Campioni, persa due volte in finale. Mezzo destro l’”Angelo biondo” BERND SCHUSTER, centrocampista che sapeva unire tecnica e potenza. Mirabile la sua visione di gioco, il suo è un calcio dinamico, aggressivo, tutta sostanza. Tribolato il suo rapporto con la Nazionale, dove raccolse, per sua scelta, solo 21 presenze, vincendo però gli Europei del 1980. Stella del campionato spagnolo, vestì le maglie di Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid, lasciando sempre il segno. Regista mancino della Germania Campione del Mondo nel ’74 era WOLFGANG OVERATH, centrocampista dotato di tecnica sopraffina e di un’innata visione di gioco. Conosceva i tempi di gioco e sapeva cavalcarli grazie al suo stile rapido e nervoso, un calcio artistico e geniale fatto di lanci millimetrici di quaranta metri e filtranti in verticale spacca difese. Un sontuoso e imprescindibile direttore d’orchestra. Sfiorò il Mondiale nel ’66, dove fu giudicato comunque tra i migliori centrocampisti, e nel ’70. Famoso il suo dualismo con Netzer. Con il Colonia vinse un campionato e una Cop-

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toP 11 - germania

uNA NAZIONE

DI PANZER!!! pa di Germania. In panca i dribbling mozzafiato di un fuoriclasse come ULI HOENESS, centrocampista di fascia destra ma all’occorrenza anche mezzala o trequartista. Pregevole la sua tecnica individuale, invitanti i suoi cross dal fondo. Colonna del Bayern Monaco con cui vinse tre Campionati, tre Coppe dei Campioni (griffando con una doppietta quella del ’74) e una Intercontinentale. Con la Germania vinse un Mondiale nel ’74 e un Europeo nel ’72. Sarebbero potuti essere due se nel ’76 non avesse sbagliato il rigore nella finale contro la Cecoslovacchia. Tra le fila dei grandi giocatori tedeschi figura ultimo, in ordine di tempo, MICHAEL BALLACK. Centrocampista dalle ottime doti atletiche, ambidestro, con una mirabile visione di gioco, puntualissimi tempi di inserimento e un tiro secco e potente. Altissime le sue medie realizzative. Tre volte calciatore tedesco dell’anno, in Nazionale ha raccolto 98 presenze e 42 gol, giocando tre Europei (Argento nel 2008) e due Mondiali (Argento nel 2002, dove un suo gol in semifinale contro la Corea del Sud spalancò alla Germania le porte della finale). Galoppata elegante, tecnica raffinata, visione di gioco a 360 gradi, sono queste le doti che resero immortale GÜNTER NETZER, regista dei successi del Borussia Mönchengladbach (due Campionati e una Coppa nazionale) e della Germania nei primi anni ’70. Conquistò da protagonista il titolo Europeo nel ’72 mentre al Mondiale del ’74 dovette fare la comparsa perché non gradito a Beckanbauer. PANZER D’ATTACCO Prima di Beckenbauer c’era già stato un giocatore che per carisma, personalità, leadership e coraggio aveva fatto la storia del calcio tedesco. Tale identikit risponde al nome di FRITZ WALTER, punta di diamante della squadra teutonica che seppe strappare il titolo mondiale all’Ungheria di Puskás nel 1954. Walter di quella squadra fu il regista, il rifinitore e uno straripante

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uomo d’attacco. In Svizzera le sue invenzioni di gioco, le incursioni in area risultarono decisive. Nonostante i suoi 34 anni poteva contare su una condizione fisica strepitosa. Spese la sua carriera, interrotta sul più bello a causa della guerra, interamente nel Kaiserslautern, piccolo club che portò alla vittoria di due Campionati, ma il suo nome resterà per sempre legato a quella vittoria Mondiale. Straordinario il suo ruolino in Nazionale: 61 presenze e 33 gol. Le bocca di fuoco della Germania è GERD MÜLLER, uno dei più grandi centravanti di tutti i tempi, certamente il più prolifico nella storia del calcio tedesco (68 gol in 62 partite con la Nazionale, 365 gol in 427 gare di Bundesliga, tutte col Bayern). Attaccante atipico, piccolo, tozzo, sgraziato, innocuo all’apparenza, ma allo stesso tempo rapido, opportunista, capace di nascondersi nelle pieghe delle partite per poi piazzare a sorpresa la zampata vincente. È stato Campione d’Europa nel ’72 e Campione del Mondo nel ’74, è in assoluto il giocatore che ha segnato più gol nelle fasi finali dei Mondiali con ben 14 marcature. Ovviamente è il miglior marcatore nella storia della Germania. Ha vinto il Pallone d’Oro nel 1970,

Dopo Maier, Kahn è stato il portiere migliore mai nato sul suolo tedesco

due volte Scarpa d’Oro; col Bayern ha conquistato tre Coppe dei Campioni, una Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, quattro Campionati e quattro Coppe Nazionali. Completa il reparto KARL-HEINZ RUMMENIGGE, centravanti completo: veloce e potente, forte in acrobazia. Col Bayern ha segnato caterve di gol vincendo tutto quello che c’era da vincere (due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, due Campionati e due Coppe di Germania). Cannoniere spietato ma capace anche di giocare con e per la squadra. Troppo spesso però i suoi muscoli lo tradivano, ma l’impegno e la classe restano indiscutibili. Con la Nazionale ha giocato 95 partite, segnando 45 gol. Oro agli Europei del 1980 e Argento ai Mondiali del 1982 e del 1986. Ciliegina sulla torta i due Palloni d’Oro conquistati nel 1980 e nel 1981. Tra le riserve un altro dei protagonisti del “Miracolo di Berna”, come venne ribattezzata la vittoria tedesca sull’Ungheria ai Mondiali del ’54. Stiamo parlando di HELMUT RAHN, ala destra del tiro potente che abbinava ad una scaltrezza nell’incunearsi nell’area di rigore avversaria. Sotto 2-0 fu lui a segnare la rete del momentaneo 2-2 salvo poi ripetersi a pochi minuti dalla fine timbrando il definitivo 3-2 sull’Ungheria. Lasciò la Nazionale con 21 gol in 40 presenze. Tra i bomber tedeschi merita un riconoscimento anche UWE SEELER, vero e proprio cacciatore di gol, rapido, abile tecnicamente, il suo destro era di una potenza e una precisione spaventose. Con la maglia dell’Amburgo segnò gol a raffica. Chiuse la carriera con 704 reti in 810 partite, di cui 43 in 72 presenze in Nazionale, dove giocò quattro Mondiali, conquistando un Argento e un Bronzo. Chiudiamo con PIERRE LITTBARSKI ala pura, tutta dribbling e cross. Fortissimo col pallone tra i piedi, ha contribuito enormemente alle prestazioni della rappresentativa tedesca ai Mondiali del 1982, 1986 e 1990, segnando 18 gol in 73 presenze.


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liga spagna

Sorpresa! Tabù infranto, la grande finale è del “Cholo” Mondo “colchonero”! Il trionfo tanto agognato è finalmente arrivato, e in una gara di importanza capitale. L’Atletico Madrid ha messo in bacheca la Coppa del Re, espugnando per la quarta volta in altrettanti precedenti il Santiago Bernabeu in una finale (l’ultima volta fu nel ’92, con reti di Schuster e Futre). Che fosse scritta lo si era capito: giocata di venerdì 17, ha riversato talmente tanta sfortuna sul povero Real da indurre Mourinho e Cristiano Ronaldo a farsi cacciare anzitempo rispettivamente per proteste e calci volanti. L’artefice dell’impresa è sempre lui, il simbolo dell’Atletico, “el Cholo” Simeone. Diego Pablo ha archiviato i sonori ceffoni rimediati nei derby di campionato, e dopo un’astinenza di ben 23 gare (l’Atletico non vinceva il derby dal 1999) ha infranto il sortilegio, liberando i “colchoneros” dalla maledizione, che si è riversata invece sulla truppa di Mourinho. E pensare che l’incornata di “CR7” sembrava aver messo in discesa la gara: la rete di Diego Costa ha riequilibrato la contesa, e i tre legni colpiti da Mesut Özil, Benzema e Cristiano Ronaldo hanno fatto imbestialire Mou. Il salvataggio sulla linea di Juanfran e le parate miracolose di Courtois su Mesut Özil hanno tenuto in piedi l’Atletico fino al colpo di testa di Miranda nei tempi supplementari. Le sorti della gara e la tradizione che volevano l’Atletico sempre perdente nel derby sono state rovesciate come un guanto. Impazzito di gioia Simeone è stato il più acclamato nel lungo weekend di festeggiamenti biancorossi alla fontana del Neptuno. I tifosi, estasiati, aspettavano questo momento da tutta la vita…

LO SPECIAL È

MOULTO TRISTE Stagione da dimenticare per Mourinho, niente “Decima” e tanti fallimenti…

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L

a storia di Mourinho al Real Madrid è finita come neanche il peggiore dei suoi nemici poteva augurarsi: con la “Decima”… dell’Atletico e il benservito del presidente Florentino, che il 20 maggio ha ufficializzato il divorzio tra lo “Special One” e la “Casa Blanca”. Dopo la tremenda sconfitta in finale di Coppa del Re José Mourinho ha fatto un bilancio dei suoi tre anni “en blanco”, che poi tanto in bianco non sono andati, con la conquista di tre títuli, strappati con gli artigli al

Barcellona: la Coppa del Re (2010-11), la Liga dei record (2011-12) e la Supercoppa spagnola (2012-13). “Le prime due stagioni sono state positive, quest’ultima è stata, se volete usare questo termine, un fallimento. Per questo capisco che si parli di Ancelotti, o del fatto che io vada al Chelsea. Per qualcun altro vincere una Supercoppa, arrivare secondo in campionato, in semifinale di Champions e in finale di Coppa nazionale potrebbe rappresentare un buon risultato, per me e per il club non lo è. Posso dire che questa è


di Daniele Chiti

stata la mia peggiore stagione”. Non cerca alibi, Mourinho, ma al riconoscimento da parte dei “nemici” giornalisti del coraggio delle scelte e del rispetto del ruolo ci tiene: “In questi tre anni il merito delle vittorie è sempre stato dei calciatori: – ci ha tenuto a ribadire – dopo le vittorie non mi sono presentato a prendere gli elogi. Potete riconoscere invece, se siete onesti, che dopo ogni pareggio, ogni sconfitta, ci ho sempre messo la faccia”. La polemica coi giornalisti era montata quando alla vigilia della finale il tecnico lusitano aveva disertato la conferenza stampa mandando al suo posto il capitano, Sergio Ramos. In questa stagione il suo fedele scudiero, il vice Aitor Karanka, lo ha sostituito spesso davanti ai giornalisti, lanciando dardi avvelenati ai nemici della Catalogna e spezzando

ogni sorta di lancia a favore dello “Special One”. Va detto che dopo una tregua armata con i giornalisti, coincisa col periodo migliore della stagione (il mese di marzo e la prima metà di aprile), nelle ultime settimane tutti i nodi sono venuti al pettine. Nello spogliatoio merengue ha cominciato a sgretolarsi tutto subito dopo la sconfitta in semifinale di Champions League contro il Borussia Dortmund. Furibondo per la quaterna di Lewandowski, Mourinho ha accusato i suoi di avere interpretato la gara d’andata come un’amichevole. Il Real è rimasto aggrappato al gol della bandiera di “CR7”, ma le tante occasioni sprecate nella gara di ritorno hanno reso vana la rimonta con le reti di Benzema e Sergio Ramos nel finale. Dopo questa sconfitta è scoppiato il pandemonio.

I casi Pepe e Casillas, quando lo spogliatoio diventa una polveriera I malumori e i rancori sono montati, sotto una coltre spessa e silenziosa, fino ad esplodere in forma palese e sibillina. E chissà quante verità devono ancora eruttare dal vulcano merengue. La miccia l’ha accesa Pepe, che è uscito allo scoperto difendendo Iker Casillas, messo ai margini della squadra da Mourinho. José ha avuto parole di fuoco per il difensore portoghese: “La ragione delle parole di Pepe è la frustrazione. Il suo problema ha un nome e un cognome: Raphäel Varane. Questo ragazzo di 19 anni ha messo in discussione le gerarchie, rubando il posto a un titolare di 30 anni. Nessuno mi critica per questa scelta. Chiunque è in grado di giudicare dall’evoluzione del giocatore calcio2000 61 lug 2013


liga spagna che Varane rappresenta il futuro del Real Madrid”. Elogi più che meritati che non hanno portato bene al francese, infortunatosi al menisco pochi giorni più tardi. Per punire Pepe, relegato in panchina, Mourinho ha dovuto puntare tutte le sue fiches sul centrale di riserva, Raul Albiol, con tanti ringraziamenti da parte dei cugini dell’Atletico. Probabilmente non è stato l’unico errore di José, che è stato costretto a motivare le ragioni della sua scelta tra i pali: “Per me Diego López è un portiere fantastico: bravo coi piedi, sicuro nelle uscite alte, padrone dell’area, fortissimo tra i pali – per poi ribadire, rivolto ai giornalisti –. Potete non essere d’accordo, accetto le critiche sulle scelte e i fischi dei tifosi. Per me però gioca lui e non Casillas perché l’allenatore sono io e decido io.

Prendo decisioni sulla base di ore di studio e valutazioni tecniche, non tirando a sorte i nomi in un cappello ma essendo coerente con me stesso e le mie idee”. Anche stavolta gli elogi (peraltro meritati) non hanno portato troppa fortuna al povero Diego López, uscito a vuoto e uccellato sull’incornata vincente di Miranda ai supplementari di una finale stregata, finita male come tutte le altre finali a cui Iker Casillas ha assistito dalla panchina. Iker a Madrid non è solo un talismano, è un’istituzione, e la decisione di José di preferirgli prima Adán e poi Diego López gli ha inimicato irrimediabilmente la piazza, che l’ha percepita come una provocazione “ad hoc” per bruciare in fretta i ponti col madridismo. Tra l’altro fu lo stesso Mourinho a definirlo “il miglior portiere del mondo”

dopo la conquista della Coppa del Re. Stufo del calcio spagnolo e di una città che non lo ama, di uno spogliatoio trasformato in una pentola pressione, con la prospettiva di altre imprese titaniche e muraglie di punti da scalare, José coltivava già da un pezzo il desiderio di ritornare ad allenare in Inghilterra. A José non si può certo rimproverare di non aver dato tutto: è entrato di diritto nella storia del Real Madrid, e spremendo i suoi con il campionato dei cento punti ha dimostrato di essere ancora un allenatore da battaglia come ai tempi dell’epico “triplete” nerazzurro. “Abbiamo rotto l’egemonia del Barcellona più forte di tutti i tempi, conquistato una coppa che mancava da vent’anni, vinto títuli, raggiunto la semifinale di Champions per tre anni di fila…”. Insomma, nonostante

Mourinho Style: tre anni di “perle” In questi tre anni al Real Mourinho Mou ci ha regalato grandi emozioni sportive, ma anche diversi esempi di “mala educación”. Fa parte dello spettacolo offerto da un personaggio sopra le righe, senza peli sulla lingua. Ufficializzato il passaggio al Real Madrid il 28 maggio del 2010, fresco della Champions conquistata con l’Inter al Bernabeu, fu acclamato dai tifosi come un predestinato. La prima stagione dell’allenatore invincibile lo vide talmente coinvolto nel progetto sportivo da mettersi apertamente in contrasto con il direttore generale Jorge Valdano. I due non si potevano vedere e alla fine Florentino Pérez dovette scegliere, preferendo far fuori il dirigente argentino e attribuendo a José il ruolo di manager all’inglese. Il primo anno dello “Special One” fu a dir poco burrascoso: la prima espulsione arrivò contro il Murcia, in Coppa del Re; ricevette una squalifica originalissima dall’UEFA per aver istigato Xabi Alonso e Sergio Ramos a farsi espellere in casa dell’Ajax per scontare anticipatamente un turno di squalifica; a La Coruña rischiò l’accoltellamento da parte di un tifoso, neutralizzato dalle guardie del corpo; espulso dall’arbitro Stark durante la semifinale di Champions persa col Barcellona accusò il club catalano di esercitare il proprio potere sugli arbitri attraverso il presidente della RFEF José María Villar, chiedendosi molte volte “porqué” il Barça godeva di siffatti favori arbitrali e attribuendone la colpa provocatoriamente allo sponsor Unicef. In cambio dei suoi pensieri ricevette una squalifica consistente, poi ridotta a 3 giornate. Era quello il periodo di maggiore tensione, con il titolo sfumato nonostante le vittorie a catena e José pronto a presentare liste di errori arbitrali in aperta polemica con la società, messa alle strette e costretta a prendere le sue difese. Lo stile di Mourinho non piacque sicuramente al tecnico dello Sporting Gijón, Manuel Preciado, che gli dette della “canaglia” dopo le accuse di scarso impegno contro il Barcellona e uno scambio a distanza di bottigliette e vaffa: Preciado si vendicò a suo modo mettendo fine alla leggendaria imbattibilità casalinga di Mourinho; alla fine i due ebbero un chiarimento. Ad agosto 2011 in Supercoppa Mourinho era già carico come una molla: è diventato celebre il dito infilato nell’occhio di Tito Vilanova, quando era ancora il vice di Guardiola, durante una maxi rissa al Camp Nou. La società gli chiese di darsi una regolata e la stagione perfetta dei cento punti lo aiutò a mantenere la calma… o quasi. Dopo la “manita” rifilatagli dal Barça nella prima stagione Mourinho ha sempre avuto il dente avvelenato e raramente ha trascorso un Superclásico sereno: dopo un’altra sconfitta in Coppa del Re aspettò l’arbitro Teixeira Vitienes come un bullo nel parcheggio, insultandolo e dandogli dell’artista per le decisioni inventate per danneggiarlo. Ciononostante il clima nel maggio 2012 era quasi idilliaco, e Mourinho pensò bene di prolungare di altri due anni, fino al 2016. Dai malumori di inizio stagione di Ronaldo, alle polemiche con l’allenatore del settore giovanile, Alberto Toril, accusato di non lavorare in funzione della prima squadra, alla cerimonia del Pallone d’Oro disertata a gennaio, denunciando “brogli” nell’elezione di Del Bosque (come confermato peraltro da Pandev), all’affare Casillas, alle frasi dopo la vittoria dell’Old Trafford (“Non ha vinto la squadra migliore”), che hanno messo la mosca al naso a Sergio Ramos, per non parlare del caso Pepe… Insomma, tre anni sotto pressione, con tanti sfoghi e il rammarico di non aver portato a casa l’agognata Decima. Caro Mou, non si può aver tutto dalla vita.

62 calcio2000 lug 2013


l’amaro calice della Coppa il bicchiere è mezzo pieno, anzi, è talmente pieno che la misura è colma. Madrid saluta lo “Special One”: d’altronde non si erano mai promessi di invecchiare insieme. E Liga fu… secondo lo sparTito Dopo un anno di digiuno il Barcellona si è ripreso lo scettro senza nemmeno scendere in campo: a sancire la conquista aritmetica del titolo da parte dei blaugrana ci ha pensato uno spento Real Madrid, ospite proprio alla Barceloneta nel nuovo stadio Cornellá-El Prat nella notte di sabato 11 maggio. I tifosi “Pericos”, da sempre tolleranti nei confronti della “Casa Blanca”, per una sera hanno svestito i panni di alleati dei “Blancos”, con cui sono accomunati da sentimenti condivisi contro i rivali culé, per sostenere la loro squadra nell’impresa. È finita in parità, proprio come all’andata al Santiago Bernabeu, quando il 2-2 incassato nel finale provocò ripercussioni nello spogliatoio merengue e l’inizio della faida interna tra Mourinho e Casillas. Stavolta al gol in mischia dell’ex attaccante della Reggina, l’uruguagio Christian Stuani, reduce da tante stagioni in prestito, ha risposto “el Pipita” con una spizzata, insufficiente però

classifica pt

marcatori Giocatore Squadra Gol

G

V

N

P

GF GS DR

Barcellona

100 38

32

4

2

115 40

75

Lionel Messi

Barcellona

46

Real Madrid

85

38

26

7

5

103 42

61

Ronaldo

Real Madrid

34

Atlético Madrid

76

38

23

7

8

65

31

34

Falcao

Atlético Madrid

28

Real Sociedad

66

38

18

12

8

70

49

21

Negredo

Siviglia

25

Valencia

65

38

19

8

11

67

54

13

Soldado

Valencia

24

Málaga

57

38

16

9

13

53

50

3

Rubén Castro Betis Siviglia Piti

Rayo Vallecano 18

Higuaín

Real Madrid

18

Betis Siviglia

56

38

16

8

14

57

56

1

Rayo Vallecano

53

38

16

5

17

50

66

-16

Siviglia

50

38

14

8

16

58

54

4

Getafe

47

38

13

8

17

43

57

-14

Carlos Vela

Real Sociedad

14

Levante

46

38

12

10

16

40

57

-17

Adúriz

Athletic Bilbao

14

Athletic Bilbao

45

38

12

9

17

44

65

-21

Agirretxe

Real Sociedad

14

Espanyol

44

38

11

11

16

43

52

-9

Jorge Molina Betis Siviglia

Valladolid

43

38

11

10

17

49

58

-9

Riki

Dep. La Coruña 13

Granada

42

38

11

9

18

37

54

-17

Jonas

Valencia

13

Osasuna

39

38

10

9

19

33

50

-17

Iago Aspas

Celta Vigo

12

Celta Vigo

37

38

10

7

21

37

52

-15

Oscar

Valladolid

12

Maiorca

36

38

9

9

20

43

72

-29

Tomer Hemed Maiorca

11

Dep. La Coruña

35

38

8

11

19

47

70

-23

Fàbregas

Barcellona

11

Real Saragozza

34

38

9

7

22

37

62

-25

Benzema

Real Madrid

11

Classifiche aggiornate al 01/06/13

La Coppa del Re ha sorriso all’Atletico Madrid di Falcao, una bella rivincita per i biancorossi

16

Hélder Postiga Real Saragozza 14

13

| Tabellini nella Sezione Statistiche

a tenere ancora viva una Liga virtualmente già finita dopo il girone d’andata. “Certo che bisogna dare valore a questo titolo – ha sottolineato Tito Vilanova – perché lo abbiamo conquistato contro il miglior Real Madrid della storia, quello dei cento punti”. Curiosamente il titolo è arrivato proprio nel giorno del compleanno di don Andrés Iniesta, fotografato mentre spegneva le 29 candeline della torta: un’occasione in più per celebrare il 22esimo “alirón” blaugrana. Sandro Rosell ci ha tenuto a ringraziare su twitter gli eroi di una stagione travagliata: “Il titolo è soprattutto di Tito Vilanova e di Éric Abidal. Solo una parola: grazie”. Il giorno dopo il Barça ha festeggiato anche sul campo, espugnando il Vicente Calderón dopo che l’Atletico era passato in vantaggio con l’oggetto dei desideri di mezza Europa, Radamel Falcão; decisivi “el Niño Maravilla”, Alexis Sánchez, e Gabi Fernández con un’autorete. calcio2000 63 lug 2013


premier league inghilterra

SIR PER SEMPRE…

L’era Ferguson è arrivata al capolinea ma la leggenda sarà per sempre…

64 calcio2000 lug 2013

“P

er me questo non è un lavoro, è una missione. Credetemi, ce la faremo. E a quel punto le cose cambieranno per il Liverpool e per tutte le altre squadre. E tanto”. Così parlò Alex Ferguson nell’anno di grazia 1988. Qualche era geologica fa, per quel che riguarda il football inglese. La missione citata in una delle tante frasi celebri del futuro Sir consisteva nel riportare i Red Devils sul trono di campioni d’Inghilterra dopo un’astinenza che durava da tanti, troppi anni, precisamente dal 1967. Ovvero dalla sfolgo-

rante epoca della santa trinità calcistica composta da George Best, Denis Law e Bobby Charlton. Tre leggende che per oltre un paio di decenni non hanno trovato dei degni successori. Poi sappiamo tutti come è andata a finire. In quasi 27 anni di regno all’Old Trafford si sono succeduti campioni del calibro di Eric Cantona, Cristiano Ronaldo, Wayne Rooney e Ruud Van Nistelrooy, dal vivaio sono approdati in prima squadra gente come Ryan Giggs, David Beckham e Paul Scholes. Nella bacheca del club si è dovuto trovare posto per 38 trofei. Roba da non credere,


di Luca Manes

dal paradiso all’inferno solo andata È stato un maggio a dir poco strano per il “piccolo” Wigan. Nella sua prima apparizione in una finale di FA Cup, i Latics hanno dimostrato che la competizione più antica del pianeta – che secondo molti addetti ai lavori negli ultimi anni avrebbe perso un po’ di smalto – può ancora regalare delle clamorose sorprese. Sconfiggendo nei minuti di recupero il Manchester City, il Wigan è diventato la 43esima compagine a sollevare la coppa e la prima outsider dal celeberrimo Wimbledon vs Liverpool 1-0 del 1988 a farlo sovvertendo tutti i pronostici della vigilia. Peccato che, perdendo 4-1 all’Emirates con l’Arsenal tre giorni dopo, il team del Lancashire ha stabilito il non invidiabile record di prima nella storia a trionfare in Coppa d’Inghilterra lo stesso anno della retrocessione. Il miracolo dell’ottava salvezza consecutiva – alcune insperate e rocambolesche – non si è ripetuto e ora il rischio di esodo, da Roberto Martinez a James McCarthy, da Arouna Koné a Callum McManaman è altissimo. Il club non ha avuto un seguito imponente nemmeno in Premier, visto che la base dei tifosi, in una città più appassionata di rugby a 13, è tutt’altro che massiccia. Il padre-padrone Dave Whelan è però garanzia di buona gestione e affidabilità, e non è detto che a fronte di qualche cessione dolorosa si investano un po’ di sterline per provare ad aprire un nuovo ciclo. E, perché no, fare anche bella figura in Europa League.

soprattutto dopo le prime tre, deludentissime stagioni di Ferguson alla guida dei Red Devils, gli eterni perdenti, sbertucciati di continuo dai nemici di sempre del Liverpool. Nel 1990 i Reds vantavano 18 titoli di campioni d’Inghilterra, contro i 7 dello United. Ora lo United è arrivato a 20 e all’Anfield Road l’attesa dura da 23 anni. Da quelle parti dell’impatto di Ferguson sul calcio dei Maestri se ne sono accorti, eccome. Sull’abilità dello scozzese di costruire grandi team azzeccando quasi sempre gli acquisti esatti – certo, qualche scheletro nell’armadio, tipo Kleberson

e Sebastian Veron, lo custodisce anche lui – e inserendo giovanotti dal futuro brillante si sono sparsi ettolitri di inchiostro, così come nello spiegare le sue “alchimie” tattiche, i “giochetti mentali” con gli avversari e la gestione della rosa sempre ispirata a una rotazione chirurgica. D’altronde che lo splendido settantunenne di Govan, sobborgo molto working class di Glasgow, sia un’icona britannica, ben oltre l’ambito calcistico, lo dimostra l’attenzione suscitata nell’intero Paese dalla notizia del suo ritiro. Praticamente tutti i siti web hanno riser-

vato all’addio alla panchina di Ferguson lo spazio d’apertura, facendo registrare picchi assoluti di contatti – ben 5,5 milioni di click per il Guardian, quotidiano vicino al Labour Party da sempre preferito da Sir Alex. Piccolo dettaglio, lo stesso giorno era in programma l’annuale discorso della regina al Parlamento di Westminster, oscurato da cotanta novella. Ubi maior minor cessat, verrebbe da dire, e perdonateci questo eccesso dissacratorio e assolutamente impertinente. C’è chi ha detto che, anche senza la messe di vittorie a Manchester, avrebbe meritato un posto d’onore nella storia calcio2000 65 lug 2013


premier lEAgue inghilterra

il sogno svanito Era un sogno e alla fine è rimasto tale. Il Watford allenato da Gianfranco Zola non ce l’ha fatta ad approdare in Premier League, nonostante un campionato di vertice – in parte anche inaspettato – e dei play off a dir poco scoppiettanti. A dire il vero il club di proprietà della famiglia Pozzo la sua occasione l’aveva avuta, ma la mancata vittoria casalinga contro un Leeds ormai appagato nell’ultima giornata della stagione regolare aveva compromesso tutto. Poi è arrivata l’incredibile affermazione nella semifinale dei play off contro il Leicester. Nella gara di ritorno, in pieno recupero, l’ex Arsenal Manuel Almunia ha parato un rigore e sull’azione successiva le Bees hanno segnato il goal che le ha condotte all’atto finale di Wembley – singolare come un finale di match simile fosse avvenuto qualche giorno prima nella gara di League One tra il Brentford e il Doncaster, con i primi a un passo dalla promozione e poi battuti in extremis. Sotto l’arco di Wembley il Watford ha subito la veemenza del Crystal Palace, trascinato dalla stellina Winfrid Zaha (già acquistato dal Manchester United, di lui sentiremo parlare molto negli anni a venire). I giallo-neri hanno resistito fino ai tempi supplementari, quando però è stato fatale un rigore del veterano Kevin Phillips. Ora non resta che riprovarci l’anno prossimo, visto che le potenzialità ci sono e non sono da escludere ulteriori rinforzi estivi.

del calcio per gli incredibili successi collezionati in patria. Per la precisione ad Aberdeen, cittadina di pescatori sul Mare del Nord che si ritrovò ai vertici del football scozzese grazie alle grandi capacità di un (allora) giovane e ambizioso tecnico che già aveva fatto parlare, e bene, di sé per le buone prove offerte al St Mirren (dove però fu licenziato per dissapori con la dirigenza) e ancor prima all’East Stirlingshire. Proprio dell’esperienza nella piccola realtà del sud della Scozia Ferguson ha parlato nella sua ultima conferenza stampa pre-partita, tre giorni prima della sua 1.500esima presenza sulla panchina dei rossi di Manchester – ovviamente un numero da capogiro, ma che non sorprende, visto il personaggio. Per una volta apparso molto amichevole con la stampa – lui che ha messo al bando giornalisti e rifiutato di scambiare parole con la BBC per oltre un lustro – ha narrato con un velo di commozione quando, appena trentatreenne, si ritrovò al Firs Park, il vecchio e successivamente demolito stadio dell’East Stirlingshire, con solo una manciata di giocatori a disposizione – mancava addirittura il portiere – e un presidente ansioso e che fumava una sigaretta dietro l’altra. Decisamente altri tempi! Ma torniamo alle fulgide imprese all’Aberdeen. Lì in otto anni i trofei furono dieci: quattro coppe di Scozia, una clamorosa Coppa delle Coppe (2-1 in finale al Real Madrid, tanto per gradire), una Supercoppa Europea, una Cop66 calcio2000 lug 2013

pa di Lega e tre campionati. Avviso ai naviganti, se non sei il tecnico di Celtic o Rangers (squadra per cui Sir Alex ha sempre fatto il tifo e con cui ha disputato anche due discrete stagioni da centravanti fra il 1967 e il 1969) un titolo di campione nazionale a nord del Vallo di Adriano non è mai una cosa banale. Già vincerne uno è un’impresa, tre è pura magia. Sempre a proposito di Scozia, non era un segreto che per sostituire Sir Alex si ipotizzasse l’arrivo del suo connazionale David Moyes. Nemmeno il tempo di digerire la notizia shock del ritiro di Ferguson ed ecco che l’allenatore dell’Everton – in scadenza di contratto – ha siglato l’intesa con il club dell’Old Trafford. Una scelta all’insegna della continuità e se vogliamo della tradizione. Dei

19 manager succedutisi nei 135 anni di storia dello United ben 6 sono scozzesi. Tra questi un altro mito intramontabile, anche lui Sir e nativo di un villaggio a pochi passi da Glasgow: Matt Busby. Un signore dallo sguardo rassicurante ma dalla grande personalità, che in 24 anni di permanenza all’Old Trafford costruì tre grandi team, risollevò se stesso e la squadra dal dramma di Monaco (quando il 6 febbraio 1958 otto giocatori morirono a causa di un incidente aereo), scoprì fenomeni del calibro di George Best e vinse la Coppa dei Campioni nel 1968, perfetto coronamento di anni di duro lavoro che avevano prodotto anche cinque affermazioni in campionato e due nella coppa nazionale. Quando si ritirò dopo 24 anni (vi ricorda qualcuno?), Busby passò il testimone a un

Stagione da incorrniciare per il Wigan, vincitore dell’FA Cup


suo “protetto”, Wilf McGuinness, eterna riserva del team biancorosso fra il 1954 e il 1959, costretto a un prematuro ritiro a soli 22 anni a causa di un brutto infortunio. Allenatore delle giovanili e della squadra riserve, a Sir Matt sembrò la soluzione più adeguata. Ma per una volta si sbagliò. McGuinness fallì miseramente e Busby fu richiamato di corsa per tappare il buco almeno per una stagione. Poi si tentò la carta Frank O’Farrell, finora l’unico manager non britannico – era irlandese – ad avere condotto lo United. L’ingombrante presenza di Sir Matt ebbe effetti nefasti anche su di lui e O’Farrell durò a stento un anno e mezzo. Con Tommy Docherty le cose non andarono meglio, visto che nel 1973-74 i Red Devils scivolarono addirittura in Second Division. Insomma, nessuno dei successori di Busby fu in grado gettare le fondamenta di un nuovo ciclo dopo gli anni d’oro di Best

e Charlton. D’altronde ricostruire dopo che un team ha raggiunto l’apice assoluto è sempre difficilissimo. Nel caso specifico, le aspettative della piazza e la pesante eredità di Sir Matt resero il compito dei vari tecnici chiamati a provarci a dir poco improbo. Certo, questa volta la storia è differente, i vari Mc Guinness e O’Farrell mancavano di esperienza, mentre Moyes ha trascorso gli ultimi 11 anni sulla panchina di uno dei team di maggior prestigio della Premier. Tra l’altro ha saputo fare di necessità virtù e con budget ridotti all’osso è riuscito a costruire sempre squadre altamente competitive. Di trofei non ne ha collezionato nemmeno uno ma la qualificazione ai preliminari di Champions League nel 2005 e la finale di FA Cup persa di un soffio nel 2009 contro il Chelsea, rappresentano lo stesso risultati di grande pregio. Pugno di ferro, gioco molto pratico e senza

classifica

marcatori

pt

G

V

N

P

GF GS DR

Giocatore Squadra Gol

Manchester United

89

38

28

5

5

86

43

43

van Persie

Man. United

26

Manchester City

78

38

23

9

6

66

34

32

Luis Suarez

Liverpool

23

Chelsea

75

38

22

9

7

75

39

36

Gareth Bale

Tottenham

21

Arsenal

73

38

21

10

7

72

37

35

Benteke

Aston Villa

19

Tottenham

72

38

21

9

8

66

46

20

Michu

Swansea City 18

Everton

63

38

16

15

7

55

40

15

Lukaku

W. B. Albion

Liverpool

17

61

38

16

13

9

71

43

28

Rickie Lambert Southampton 15

W. Bromwich Albion 49

38

14

7

17

53

57

-4

Demba Ba

Chelsea

15

Swansea City

46

38

11

13

14

47

51

-4

Frank Lampard Chelsea

15

West Ham

46

38

12

10

16

45

53

-8

Berbatov

Fulham

15

Norwich City

44

38

10

14

14

41

58

-17

Theo Walcott Arsenal

14

Fulham

43

38

11

10

17

50

60

-10

Edin Dzeko

Man. City

14

Stoke City

42

38

9

15

14

34

45

-11

Sergio Agüero Man. City

12

Southampton

41

38

9

14

15

49

60

-11

Wayne Rooney Man. United

12

Aston Villa

41

38

10

11

17

47

69

-22

Le Fondre

12

Newcastle

41

38

11

8

19

45

68

-23

Santi Cazorla Arsenal

12

Sunderland

39

38

9

12

17

41

54

-13

Juan Mata

Chelsea

11

Wigan Athletic

36

38

9

9

20

47

73

-26

Lukas Podolski Arsenal

11

Reading

28

38

6

10

22

43

73

-30

Tévez

11

QPR

25

38

4

13

21

30

60

-30

Jermain Defoe Tottenham

Classifiche aggiornate al 18/05/13

Reading

Man. City

| Tabellini nella Sezione Statistiche

11

Niente miracolo per il Watford di Zola, in Premier ci è andato il Crystal Palace

troppi fronzoli, l’ex centrale difensivo di Celtic e Preston si ritroverà per le mani tanti giocatori ancora affamati di vittorie, a partire da Robin Van Persie e dalla nuova nidiata di giovani (i vari Jones, Fabio, Welbeck e Cleverley) tirata su da Sir Alex. Molto probabilmente non ci sarà Wayne Rooney, che proprio Moyes aveva fatto esordire in Premier a 17 anni ma con cui i rapporti sono deteriorati da tempo. Si parla di un degno sostituto in attacco e di almeno un rinforzo a centrocampo, dove Paul Scholes ha appeso le scarpe al chiodo e Darren Fletcher continua a soffrire di colite ulcerosa, e in difesa, vista l’età “avanzata” di Rio Ferdinand e le prove altalenanti di Chris Smalling. Basteranno per tenere testa al Chelsea del figliol prodigo José Mourinho e al Manchester City assetato di rivincita? Sicuramente Ferguson ha già fatto sapere che non interferirà in alcun modo con nessuna scelta di Moyes. Insomma, si farà da parte e si godrà un po’ la vita. Tante coccole ai nipotini, qualche viaggio da ambasciatore del Manchester United o per puro svago personale, conditi da scatole di cioccolatini e bicchieri di vini pregiati; questo è quanto lo aspetta per la sua pensione dorata. Siamo sicuri che non commetterà l’errore di Busby e saprà lasciare in santa pace Moyes, che di pressione ne avrà lo stesso tanta. Sostituire Sir Alex rimane comunque una missione quasi impossibile, anche per un coriaceo scozzese come il buon David. calcio2000 67 lug 2013


bundesliga germania

il triplete alla tedesca Onore al Bayern Monaco, capace di centrare tre trofei da sballo…

68 calcio2000 lug 2013

D

oveva essere, è stata, sarà ricordata, come la stagione del Bayern Monaco. Dopo aver dominato in lungo ed in largo la Bundesliga edizione 20122013 la squadra allenata da Jupp Heynckes è finalmente riuscita, dopo due finali perse, a conquistare, dodici anni dopo l’ultimo trionfo in quel di San Siro contro il Valencia di Cuper, la tanto agognata Champions League. In quel di Wembley contro i ‘cugini’ del Borussia Dortmund, tutto è andato per il verso giusto: quando sembrava che il goal su rigore di Gundogan stesse per portare

le due squadre ai tempi supplementari, ecco arrivare il destino a metterci una pezza. Ribery, il francese che solo l’anno scorso aveva abbandonato al primo dolore alla caviglia la finale dell’Allianz Arena, si inventa un colpo di tacco in area di rigore per Arjen Robben; l’olandese, anch’egli protagonista in negativo della finale persa contro il Chelsea in casa (sbagliò un calcio di rigore sull’11), non si lascia sfuggire l’occasione di entrare nella storia, battendo il giallo nero Weindenfeller con un tocco felpato che finisce piano piano in rete. È l’apoteosi bavarese: in campo tutti festeg-


di Flavio Sirna

Bayern Monaco vs Nazionali, la storia si ripete...

La finale di Champions League ha confermato come il calcio tedesco sia in incredibile ascesa. Il Bayern ha vinto il titolo di campione d’Europa sbaragliando la concorrenza, il Borussia Dortmund invece ha sorpreso tutti ed ha mostrato un gioco di altissimo livello. Secondo Karl-Heinz Rummenigge, quanto fatto vedere dalle due squadre ha regalato indizi importanti anche per la Nazionale tedesca: “Sia Bayern che Borussia hanno tanti giocatori che fanno parte del gruppo della Germania ed il fatto che le due squadre sia arrivate in finale di Champions ci fa capire come sia possibile per la nostra Nazionale aggiudicarsi un trofeo importante”. L’ex bomber è quindi fiducioso in vista dei Mondiali: “È inutile nascondersi, questa generazione di giocatori tedeschi può raggiungere la finale del Mondiale e vincere. Aspettiamo un titolo importante da 18 anni, è tanto per la Germania”. Che i rapporti tra il Bayern Monaco e le nazionali siano tutt’altro che idilliaci è cosa oramai nota. Dopo aver combattuto sino a qualche tempo fa con l’Olanda, rea di aver fatto giocare Robben infortunato e di averlo costretto ad un lungo stop, stavolta a far saltare i nervi ai bavaresi è il Brasile. Il difensore Dante ed il centrocampista Luiz Gustavo sono infatti stati convocati per la Confederations Cup, circostanza che li costringerà a saltare la finale di Coppa di Germania contro lo Stoccarda in programma questa settimana. I due non avranno nemmeno la possibilità di festeggiare il possibile Triplete della squadra di Heynckes. Il Bayern ha sì concesso il permesso, ma Rummenigge non l’ha presa bene, soprattutto perchè i due giocatori sono stati letteralmente minacciati di non essere più presi in considerazione se non avessero risposto subito sì: “Avrei almeno voluto discutere della situazione con la nazionale brasiliana, invece hanno posto in essere un comportamento che per me è disumano. Si tratta di qualcosa di assolutamente inaccettabile”.

giano, ma soprattutto i tedeschi Lahm, Schweinsteiger e Muller, che dopo le sconfitte sia con il club che con la maglia della nazionale tedesca, riescono finalmente a scucirsi di dosso l’etichetta di perdenti di successo in ambito internazionale. È, ad ogni modo, il successo globale di un club e di una società che nel corso degli anni, nonostante delle delusioni cocenti, non ha mai perso la bussola, continuando in una gestione a livello economico-finanziario che nel corso del tempo ha portato e porterà sicuramente, ad altri successi. Dovendo però fare una classifica dei meriti, al primo posto non può che essere messo Jupp

Heynckes: il guru tedesco, pur sapendo che questo sarebbe stato il suo ultimo periodo sulla panchina del Bayern, ha messo tutto l’impegno di questo mondo per poter portare la squadra al trionfo e si è meritato l’etichetta di tecnico della storia grazie alla vittoria ottenuta anche in Coppa di Germania contro lo Stoccarda: i neo campioni d’Europa hanno avuto la meglio sulla compagine di Bruno Labbadia grazie ad una realizzazione dal dischetto di Muller e a una doppietta di Gomez, che in tal modo si è in parte rifatto di un stagione a lungo passata in panchina (compresa la finale di Champions League) a causa dell’esplosione

dell’ex-Wolfsburg Mario Mandzukic (la vittoria è valsa a tutti i membri della rosa un premio di 400.000 euro a testa). Ecco il commento a caldo del tecnico bavarese uscente a fine partita: “Quando sono entrato nello spogliatoio mi sono emozionato perché ho capito che sarebbe stato il mio ultimo discorso ed il mio ultimo saluto alla squadra. Li ho voluti ringraziare, mi hanno fatto un grande regalo. Lascio al mio successore una squadra che funziona perfettamente. Il Bayern deve dimostrare che può continuare a mietere successi, questo gruppo può segnare un’era”. Rummenigge spera che Heynckes possa restare ancora al calcio2000 69 lug 2013


bundesliga germania Bayern, magari in un altro ruolo: “Già due settimane fa, durante la festa per la conquista per il titolo, gli ho detto che se voleva poteva restare al Bayern con un altro incarico. A noi piacerebbe molto la cosa, ha carta bianca. Se ne poteva andare in due modi: o dalla porta principale o da quella secondaria. Uscirà da quella principale, si sta guadagnando un sacco di applausi e sono felice per lui”. Il futuro, da giugno in poi, si chiama Pep Guardiola: per l’ex-Barcellona non sarà sicuramente facile poter ripetere quanto fatto in questa stagione; di sicuro, se vorrà stupire il pubblico dell’Allianz Arena, dovrà inventarsi qualcosa a livello tattico, soprattutto se, Gotze a parte, non dovessero arrivare altri calciatori a rinforzare una rosa che comunque appare in grado di poter aprire un mini-ciclo di vittorie, perlomeno in ambito tedesco. Di sicuro ci saranno da analizzare le posizioni di Gomez, Ribery e Robben: se per il francese la conferma appare scontata (il diretto interessato ha anche dichiarato di ambire alla conquista del pallone d’Oro per quanto fatto nel corso dell’anno e di voler restare per

classifica

marcatori

pt

G

V

N

P

GF GS DR

Giocatore Squadra Gol

Bayern Monaco

91

34

29

4

1

98

18

80

Kießling

Borussia Dortmund

66

34

19

9

6

81

42

39

Lewandowski B. Dortmund

Bayer Leverkusen

65

34

19

8

7

65

39

26

Meier

Schalke 04

55

34

16

7

11

58

50

8

Vedad Ibisevic Stoccarda

15

Friburgo

51

34

14

9

11

45

40

5

Mandžukic

B. Monaco

15

E. Francoforte

51

34

14

9

11

49

46

3

Marco Reus

B. Dortmund

14

Amburgo

48

34

14

6

14

42

53

-11

Thomas Müller B. Monaco

13

B. M'Gladbach

47

34

12

11

11

45

49

-4

Ádám Szalai

Magonza

13

Hannover 96

45

34

13

6

15

60

62

-2

Rudnevs

Amburgo

12

Norimberga

44

34

11

11

12

39

47

-8

Franck Ribéry B. Monaco

12

Wolfsburg

43

34

10

13

11

47

52

-5

Diouf

Hannover 96

12

Stoccarda

43

34

12

7

15

37

55

-18

Min Son

Amburgo

12

Magonza

42

34

10

12

12

42

44

-2

Schmid

Friburgo

12

Werder Brema

34

34

8

10

16

50

66

-16

Julian Draxler Schalke 04

Augsburg

33

34

8

9

17

33

51

-18

Schürrle

Hoffenheim

31

34

8

7

19

42

67

-25

Blaszczykowski B. Dortmund

11

Fortuna Düsseldorf 30

34

7

9

18

39

57

-18

Mario Gomez B. Monaco

11

Greuther Fürth

34

4

9

21

26

60

-34

Aaron Hunt

21

Classifiche aggiornate al 18/05/13

B. Leverkusen 25 25

E. Francoforte 16

11

B.Leverkusen 11

Werder Brema 11

| Tabellini nella Sezione Statistiche

I 5 da Top Club! Phillip Wollscheid (Bayer Leverkusen): Se il Bayer Leverkusen ha potuto festeggiare il terzo posto in classifica in Bundesliga e conseguentemente l’approdo alla prossima edizione della Champions League è anche merito di questo giovane difensore classe 1989. 194 cm per 84 kg, Wollscheid sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter approdare alla nazionale maggiore e calcare senza particolari problemi i vari palcoscenici europei, anche se non è ancora stato mai preso in considerazione da Joachim Loew per la nazionale maggiore. Il suo rendimento ha permesso alle ‘Aspirine’ di avere la migliore seconda difesa in assoluto del campionato dopo quella del Bayern Monaco campione, meglio del Dortmund finalista di Champions League. Ha una valutazione attuale che gli esperti di mercato fanno aggirare attorno ai 9 milioni di euro. Patrick Herrmann (Borussia Monchengladbach): Senza il suo ‘gemello’ Reus, passato al Borussia Dortmund, non è riuscito, come accaduto nella scorsa stagione, a regalare una qualificazione europea ai tifosi del Monchengladbach. Quando però parliamo di Patrick Herrmann parliamo sicuramente del prototipo del centrocampista moderno: seppur meno offensivo e con una minore propensione al goal rispetto al suo ex-biondo compagno di squadra, Herrmann però riesce ad essere allo stesso tempo un direttore di gioco ed un abile recuperatore di palloni, non disdegnando ogni tanto qualche inserimento offensivo, come dimostrano le sette reti messe a segno nella Bundesliga appena conclusasi. Classe 1991, si è messo in mostra per la prima volta nella scorsa stagione realizzando una doppietta decisiva nella vittoria ottenuta dal Borussia contro il Bayern Monaco. Ha una valutazione che si aggira intorno agli 8 milioni di euro. Artjoms Rudnevs (Amburgo): I suoi 12 goal in 34 presenze non hanno permesso all’Amburgo di poter ottenere una qualificazione europea che comunque avrebbe avuto quasi del clamoroso visto il disastroso inizio di campionato della compagine anseatica. I dirigenti dell’Amburgo però possono consolarsi con un acquisto rivelatosi veramente fruttuoso che potrà sicuramente rappresentare, vista l’età (classe 1989), un elemento sul quale contare nel futuro.

70 calcio2000 lug 2013


tanto tempo, ben oltre la scadenza del contratto fissata per giugno del 2015), per l’olandese e per il tedesco le cose stanno diversamente. Il rientro di Kroos all’inizio della prossima stagione potrebbe infatti costringere l’ex-Chelsea e Real Madrid, alla panchina; circostanza che potrebbe infastidirlo non poco, visto l’ultimo scorcio di stagione vissuto da assoluto protagonista. Discorso ancora più complicato per Gomez: uno come lui non può accontentarsi della panchina e di entrare solamente all’ultimo minuto della finale di Champions League solamente per fare presenza: ha lasciato capire che vorrà delle garanzie dal punto di vista tecnico per poter restare. Garanzie che uno come Guardiola, abituato a non fare affidamento, quando era al Barcellona, ad attaccanti di peso, probabilmente non potrà dargli. Ed ecco che così SuperMario potrebbe diventare un prezzo pregiato del prossimo mercato. Di sicuro la sua partenza sarà scontata nel momento in cui il Bayern dovesse riuscire a strappare al Borussia Dortmund il polacco Lewandowski. Il suo contratto scade nel 2014 e Klopp, che l’anno

L’eroe della finale di Champions League contro il Dortmund si chiama Robben

prossimo vuole diventare il Mourinho tedesco di Guardiola, non ha intenzione di lasciarsi scappare un altro suo gioiello. Ma per il club del Westfalen Stadion la prospettiva di dover lasciare andare eventualmente il giocatore a parametro zero nel 2014 lo convincerà quasi certamente a cedere alle lusinghe del club di

Rummenigge. Staremo quindi a vedere quali saranno le scelte del club e le novità che saprà introdurre Guardiola: per i tifosi però non è ancora tempo di pensare al futuro, si stanno ancora godendo un presente storico, che non smetterà di riecheggiare negli annali del calcio internazionale.

Rudnevs, di nazionalità lettone, è già noto in Italia, soprattutto ai tifosi della Juventus: contro i bianconeri nel girone dell’Europa League edizione 2010-2011 ha messo a segno nelle due partite ben 4 reti, delle quali tre in quel di Torino. Ha una valutazione che si aggira intorno ai 7 milioni di euro. Chissà che il tecnico bianconero Conte non possa farci un pensierino... Max Kruse (Friburgo/Borussia Monchengladbach): La sua squadra è riuscita a raggiungere un inaspettato quinto posto in classifica che è valsa la qualificazione alla prossima Europa League. Non fosse arrivato l’autogol di Schmidt nell’ultima decisiva partita di Bundesliga contro lo Schalke 04 si sarebbe parlato addirittura di Champions League. A prescindere da tutto, quella di Max Kruse, seconda punta classe 1988 con un piede sinistro molto caldo, è stata una stagione da incorniciare. Trentaquattro presenze su altrettante partite, 11 goal realizzati ed otto assist serviti ai suoi compagni di squadra, che ne fanno un attaccante completo. Un rendimento che non è passato inosservato al Borussia Monchengladbach, che lo ha riscattato in vista della prossima stagione per una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Poichè la sua ‘nuova’ squadra non disputerà le coppe europee, è possibile che Kruse possa cambiare subito maglia già in occasione dell’apertura del prossimo mercato estivo. Alexander Meier (Eintracht Francoforte): Nel calcio si può esplodere anche a 30 anni. È il caso dell’attaccante dell’Eintracht Francoforte Alexandre Meier che con le sue 17 reti messe a segno in 31 presenze in campionato ha contribuito all’ennesimo miracolo firmato dal tecnico ex-Stoccarda Armin Veh, che ha trascinato la squadra ai preliminari della prossima Europa League. Meier ha un contratto che scade nel 2014 e molti pensano che vista la non giovane età e visto che è all’Eintracht dal 2005, non abbia alcuna intenzione di cambiare aria. C’è però da dire come il suo prezzo di mercato (ha una valutazione minore ai 3 milioni di euro), la sua possanza dal punto di vista fisico che ne fa un attaccante in grado di poter fare reparto praticamente da solo, possano ingolosire.

calcio2000 71 lug 2013


ligue 1 francia

ligue 1

al suo massimo L’ultima stagione ha lasciato in dote tanti ricordi e giocatori su cui puntare…

72 calcio2000 lug 2013

L

a gioia del PSG, le lacrime del Nancy. Sono queste due le istantanee più significative della Ligue 1 2012-2013 che, così come tutti gli altri campionati, ha regalato gioie e dolori. Gioie, appunto, al PSG, tornato sul tetto di Francia dopo anni di astinenza e delusioni. Dolori e lacrime, invece, per Nancy, Troyes e Brest, retrocesse in Ligue 2. Lacrime anche per il Nizza che, nonostante la

straordinaria stagione, ha da recriminare per il mancato accesso ai preliminari di Champions League, sfumato nel finale. In Champions andranno il Lione (che passerà dai preliminari) e l’Olympique Marsiglia, in Europa League invece, il Nizza – appunto – il Saint Etienne e il Bordeaux, vincitore della Coppa di Francia. Gioiscono anche Ajaccio e Sochaux, capaci di acciuffare una salvezza a tratti


di Renato Maisani

FATE LARGO, ARRIVA IL MONACO Conquistata la promozione in Ligue 1 (a braccetto con Guingamp e Nantes), il Monaco non ha certo alcuna intenzione di comportarsi da ‘matricola’ nel massimo campionato. Gli investimenti che il magnate russo Rybolovlev si è mostrato disposto a compiere, lasciano immaginare che il club di Montecarlo possa essere in grado di competere per il titolo già a partire dal prossimo campionato. La partenza è stata decisamente ‘col botto’: Radamel Falcao, pagato ben 60 milioni di euro all’Atletico Madrid, è il classico apripista necessario per rendere grande un club e aumentarne l’attrattiva anche nei confronti di altri Top Player. L’era del Monaco sembra già iniziata: su queste pagine, già a partire dal prossimo numero, conosceremo meglio le intenzioni e le reali ambizioni del club monegasco.

ritenuta impossibile, ed anche le neopromosse Bastia e Reims, brave a conservare la categoria. Torna in Ligue 2, come detto, il Nancy, vero flop del campionato insieme al Montpellier campione uscente, che ha chiuso soltanto al 9° posto. LA TOP 11 DELLA LIGUE 1 Così come avviene ormai da 6 stagioni, anche quest’anno – a campionato concluso – Calcio2000 vi propone la Top 11 del campionato transalpino. Mai come stavolta i dubbi sono stati minimi in merito alla scelta del portiere: Salvatore Sirigu è stato davvero stellare! L’estremo difensore del quale il Palermo si è disfatto con troppa fretta, è stato decisivo in tantissime gare del PSG, contribuendo in maniera determinante al trionfo

della squadra di Ancelotti. A comporre la diga difensiva, davanti al portiere sardo, però, scegliamo un’altra conoscenza del calcio italiano, vale a dire quel Thiago Silva che – a maggior ragione in Ligue 1 – ha confermato ulteriormente di essere il difensore numero 1 al mondo. Al suo fianco, la scelta è caduta sul centrale del Marsiglia, il 23enne camerunense N’Kolou, ‘stopper’ vecchio stampo che con il brasiliano ex Milan formerebbe una coppia perfetta anche nella realtà. Sulle fasce, spazio a Jallet e Digne. Il primo è riuscito a scalzare Van der Wiel nelle gerarchie di Ancelotti al PSG, il secondo - classe 1993 – è invece uno dei pezzi pregiati del Lille nonostante la giovane età. Il campionato francese, al pari della Bundesliga, è uno dei pochi

ad offrire ancora ‘terzini vecchio stile’, laterali da difesa a 4, bravi nelle sovrapposizioni, nei cross e nelle chiusure. Jallet e Dignè, insomma, ripercorrono le orme dei Lizarazu e dei Candela sfornati dai club transalpini nel corso degli Anni ’90. In mezzo al campo, è impossibile non trovare un posto per Blaise Matuidi, autentica ‘star’ del campionato, in grado di scalzare Thiago Motta e prendersi la scena del ‘Parco dei Principi’ e non solo. Il 26enne centrocampista francoangolano del PSG è ormai considerato uno dei più forti al mondo nel proprio ruolo. Al suo fianco merita spazio un altro talento indiscusso del calcio transalpino, vale a dire quel Clement Grenier per il quale Aulas, presidente del Lione, si è detto pronto a trattare soltanto per calcio2000 73 lug 2013


ligue 1 francia una cifra pari ai 37 milioni di euro. 22 anni sulla carta d’identità, Grenier ha letteralmente trascinato in Champions League il Lione, mettendo insieme 5 assist e ben 7 reti, l’ultima delle quali pesantissima e messa a segno in occasione dello scontro diretto con il Nizza, avvenuto alla penultima giornata. Trattandosi di una squadra ‘di fantasia’, ci permettiamo di ‘sbilanciarci’ sugli esterni. Nel nostro ipotetico 4-4-2, più vicino ad un 4-2-4, ecco dunque Dimitri Payet e Mathieu Valbuena, due talenti allo stato puro. Il primo, con 12 goal e 18 assist, ha praticamente messo lo zampino in più della metà dei goal messi a segno dal Lille. Sull’altra corsia, spazio invece all’eterna promessa Valbuena che, finalmente, ha trovato continuità con addosso la maglia dell’Olympique Marsiglia. A comporre la coppia-goal, ecco un duo da 49 goal: si tratta di Zlatan Ibrahimovic e Pierre-Emerick Aubameyang.

Precisando sin da subito che ben 30 dei 49 goal portano la firma dello svedese, i due hanno in comune il fatto di essere entrambi passati dal Milan: appena lo scorso anno Ibra, più recentemente Aubameyang che, al pari dei fratelli Catilina e William, è stato però scaricato troppo in fretta dai rossoneri. Il Saint Etienne lo ha pagato meno di 2 milioni e adesso si gode i suoi goal e, forse, si godrà pure i proventi della sua cessione, moltiplicati per circa 10 volte rispetto al prezzo d’acquisto. Su Ibra, invece, c’è poco da aggiungere: 30 goal, alcuni dei quali degli autentici capolavori, richiedono pochi commenti. È la stella più lucente della Ligue 1 e forse tra le 5 più brillanti del calcio mondiale. LE RISERVE DI LUSSO Come ogni squadra che si rispetti, anche la nostra Top 11 ha la sua panchina. Come ‘secondo’ di Sirigu scegliamo Stephane Ruffier, estremo difensore

classifica

marcatori

pt

G

V

N

P

GF GS DR

Giocatore Squadra Gol

PSG

83

38

25

8

5

69

23

Ibrahimovic

PSG

30

Ol. Marsiglia

71

38

21

8

9

42

36

6

Cvitanich

Nizza

19

Lione

67

38

19

10

9

61

38

23

Aubameyang Saint-Etienne 19

Nizza

64

38

18

10

10

57

46

11

Gomis

Lione

16

Saint-Etienne

63

38

16

15

7

60

32

28

Ben Yedder

Tolosa

15

Lille

62

38

16

14

8

59

40

19

Modeste

Bastia

15

Bordeaux

55

38

13

16

9

40

34

6

Aliadière

Lorient

15

Lorient

53

38

14

11

13

57

58

-1

Kalou

Lille

14

Montpellier

52

38

15

7

16

54

51

3

Gignac

Marsiglia

13

Toulouse

51

38

13

12

13

49

47

2

Saber Khlifa

Évian

13

Valenciennes

48

38

12

12

14

49

53

-4

Ben Basat

Tolosa

12

Bastia

47

38

13

8

17

50

66

-16

Dimitri Payet

Lille

12

Stade Rennais

46

38

13

7

18

48

59

-11

Lisandro López Lione

11

Stade de Reims

43

38

10

13

15

33

42

-9

Adrian Mutu

Ajaccio

11

Sochaux

41

38

10

11

17

41

57

-16

Julien Feret

Rennes

11

Evian

40

38

10

10

18

46

53

-7

Brandão

Saint-Etienne 11

Ajaccio

40

38

9

15

14

39

51

-12

Belhanda

Montpellier

10

Nancy-Lorraine

38

38

9

11

18

38

58

-20

Alessandrini

Rennes

10

Troyes

37

38

8

13

17

43

61

-18

Florian Thauvin Bastia

10

Stade Brestois

29

38

8

5

25

32

62

-30

Benjamin Nivet Troyes

10

Classifiche aggiornate al 26/05/13

74 calcio2000 lug 2013

46

| Tabellini nella Sezione Statistiche

Tra i difensori più interessanti della Ligue1, da segnare Chedjou del Lille

del Saint Etienne, a proposito del quale si è parlato anche in seguito all’unica espulsione rimediata da Ibrahimovic in Ligue 1, proprio dopo un intervento da ‘Taekwondo’ sul malcapitato portiere. Scontro col ‘Tir Ibra’ a parte, Ruffier ha disputato una stagione stellare e, se non fosse stato per Sirigu, avrebbe meritato persino una maglia da titolare nella formazione ideale del campionato. Come difensori, spazio al giovane Kourt Zouma – sempre del Saint Etienne – e a Renato Civelli del Nizza, ma già nel mirino dei club di mezza Europa, Milan in primis. I centrocampisti selezionati, invece, sono Steed Malbranque, classe 1980, e Florian Thauvin, classe 1993. Ben 13 anni di differenza tra i due, ma talento molto simile. Malbranque, rilanciato dal Lione, dopo alcune stagioni opache, ha riproposto il concetto di ‘numero 10’ tanto caro al calcio francese dei Platini e degli Zidane. Thauvin, invece, di proprietà del Lille, con addosso la maglia del Bastia si è rivelato l’Under 21 più promettente dell’intero campionato. 10 i goal messi a segno dal talentino di Orléans, pronto a lasciare Lille qualora non gli venisse concessa la grande chance che merita.


CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

di Marco Trombetta

Si riapre il calciomercato ed il campionato francese si conferma un serbatoio dal quale poter attingere a piene mani. Giocatori di esperienza, giovani talenti: ce n’è per tutti i gusti e per tutti i ruoli. Tra i pali il top è stato Sirigu, ma Ruffier del Saint Etienne ed Ochoa dell’Ajaccio sono due investimenti sicuri per qualunque club di fascia medio-alta in giro per l’Europa. Ma se si cerca l’affare low-cost, il nome giusto è Thuram-Ulien, che con le sue ‘paratone’ ha tenuto a galla il Troyes. In difesa i colpacci assoluti sono Chedjou del Lille e Nkolou dell’OM (costano ma hanno grande talento), ma ci sono giovani come Digne, Zouma e Umtiti che rappresentano un investimento di sicuro avvenire anche per i Top Team. Civelli e Lamina Konè sono due colossi insormontabili: il primo ha messo in crisi Ibra, l’altro si è fatto un nome con addosso la maglia del Lorient. Grenier del Lione, il ‘Juninho di Francia’, è uno dei gioielli da non farsi sfuggire al pari di Capoue, mediano dai piedi educati in fuga da Tolosa, dove anche l’elegante Tabanou è in attesa della chiamata giusta. Restando in tema di eleganza non si può non citare Guilavogui: faro, a 22 anni, del centrocampo del Saint-Etienne. Cabella (nuovo prodotto del Montpellier), Pitroipa ed Alessandrini hanno i requisiti per far volare qualunque 4-3-3, mentre Thauvin è stato il craque stagionale: a Bastia lui e Khazri hanno fatto impazzire gli addetti ai lavori. Il top sugli esterni è Payet: servono 15 milioni per arrivare ad un potenziale fenomeno. E se cercate un attaccante c’è l’imbarazzo della scelta: Cvitanich è finalmente esploso a Nizza, costa poco e segna tanto. Merito anche degli assist di Bautheac, seconda punta veloce ed imprevedibile. In Costa Azzurra c’è anche Eysseric: se non fosse stato per la squalifica di 13 giornate, staremo parlando di un uomo mercato. Ecco perchè questo è il momento giusto per prenderlo, staccando un assegno da appena 3 milioni di euro. Aliadiere va per i 30 anni, ma l’ex Arsenal ha finalmente raggiunto a Lorient la maturità giusta per fare la differenza. Applausi per chi prende Aubameyang (completo sotto tutti i punti di vista) o per chi saprà cogliere l’occasione Gomis, devastante quando è in giornata ed ormai a fine ciclo a Lione. Khalifa dell’Evian può essere il nuovo Emeghara, Ben Yedder è la scommessa: con 8-10 milioni lo si porta via da Tolosa e se manterrà costanza di rendimento, potrà diventare un Top Player. Tra i baby, infine, due nomi su tutti: Jean Corentin e Neal Maupay, rispettivamente 17 e 16 anni: entrambi, però, hanno già la patente valida per far goal.

Infine, in attacco, troviamo il grande escluso della nostra Top 11: si tratta Dario Cvitanich, 29enne stella del Nizza, vicecapocannoniere del campionato – al pari di Aubameyang – con 19 goal. Prelevato in estate dall’Ajax, Cvitanich ha rappresentato la grande fortuna del team di Puel. L’ultimo posto disponibile in panchina se lo aggiudica infine Bafetimbi Gomis, capocannoniere del Lione con 16 reti all’attivo e decisivo per salvare la stagione non esaltante dell’OL.

alla squadra della Costa Azzurra di vivere una stagione da sogno, sfiorando persino la qualificazione alla Champions League. Altro club a vivere una stagione da sogno, in Ligue 1, è stato senza dubbio il Saint Etienne di Cristophe Galtier. Il tecnico dell’ASSE ha contribuito all’esaltazione del talento di alcuni singoli (su tutti Aubameyang e Mollo) e soltanto la splendida stagione di Puel gli ha impedito di conquistare il riconoscimento quale miglior allenatore

I CONDOTTIERI Il suo Nizza è stato la rivelazione del campionato e così, dopo il fallimento al Lione, Claude Puel ha potuto godersi il meritato riscatto. Dopo aver fatto bene a Lille, infatti, il tecnico non è riuscito a far proseguire il ciclo del Lione 7 volte campione, non riuscendo a centrare alcun titolo prima dell’inevitabile separazione. A Nizza, invece, probabilmente con meno pressioni addosso, Puel ha ritrovato serenità e ha permesso

Un altro trofeo nella già ricca bacheca di Re Zlatan

della stagione. Infine, sul gradino più basso del podio, ecco il ‘nostro’ Carletto Ancelotti. Ha vinto, è vero, ma lo ha fatto al timone della squadra migliore del campionato. Per carità, disporre della compagine meglio attrezzata non comporta necessariamente una vittoria e dunque Ancelotti è stato bravo a non disattendere il pronostico, ma – a nostro avviso – Puel e Galtier sono andati oltre, tirando fuori il massimo da compagini sicuramente meno stellate del PSG.

calcio2000 75 lug 2013


37ª GIORNATA – 14 APRILE 2013 Catania-Pescara 1-0 (0-0) Data: 12-05-2013 – Ore: 15.00 CATANIA (4-3-3): Andujar 6,5; Bellusci 6, Legrottaglie 6 (24’ pt Biagianti 6,5), Spolli 6, Capuano 6; Izco 6,5, Lodi 6, Almiron 6 (26’ st Castro 6); Barrientos 7 (46’ st Salifu ng), Bergessio 6,5, Gomez 7. Allenatore: Maran 7. PESCARA (4-2-3-1): Perin 7; Zanon 5,5, Cosic 5,5, Capuano 5,5, Balzano 5,5 (28’ st Zauri 6); Blasi 5,5 (36’ st Iannascoli ng), Togni 5,5; Di Francesco 6, Bjarnason 6, Bocchetti 6; Sforzini 5,5. Allenatore: Bucchi 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. Reti: 7’ st Gomez. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bellusci (C); Cosic, Balzano, Zauri, Bocchetti (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.613.

Chievo-Torino 1-1 (1-1) Data: 12-05-2013 – Ore: 12.30 CHIEVO (3-4-1-2): Puggioni 7,5; Frey 6, Dainelli 5 (1’ st Cesar 6), Andreolli 6; Sardo 6, Vacek 5,5, Cofie 6, Sampirisi 5,5 (12’ st Hetemaj 6); Seymour 6,5; Thereau 6,5 (36’ st Sowe ng), Stoian 5,5. Allenatore: Corini 6. TORINO (5-3-2): Gillet 6; Darmian 6, Di Cesare 5,5, Rodriguez 6, Ogbonna 6, Masiello 6; Basha 6, Vives 6, Brighi 6,5; Cerci 7 (41’ st Jonathas ng), Barreto 5,5 (35’ st Meggiorini ng). Allenatore: Ventura 6. Arbitro: Valeri di Roma 6. Reti: 10’ pt Thereau (C), 19’ Cerci (T) rig. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cesar, Cofie, Seymour (C); Vives (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.000 circa.

Fiorentina-Palermo 1-0 (1-0) Data: 12-05-2013 – Ore: 15.00 FIORENTINA (4-3-3): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Rodriguez 6, Savic 6 (29’ st Hegazy 6), Pasqual 6; Fernandez 6,5, Pizarro 7, Borja Valero 6,5 (38’ st Romulo ng); Cuadrado 7, Toni 7 (26’ st Migliaccio 6), Jovetic 6. Allenatore: Montella 7. PALERMO (3-5-2): Sorrentino 6,5; Muñoz 6, Donati 6, Von Bergen 5; Morganella 6, Arévalo Rios 5 (13’ st Viola 6), Faurlin 5,5 (34’ st Sanseverino ng), Kurtic 6, Garcia 5,5; Dybala 5,5, Hernandez 5 (18’ st Miccoli 6). Allenatore: Sannino 6. Arbitro: Damato di Barletta 5,5. Reti: 41’ pt Toni. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Savic (F); Viola, Faurlin, Kurtic, Garcia (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 28.023.

Genoa-Inter 0-0 (0-0) Data: 12-05-2013 – Ore: 15.00 GENOA (4-3-1-2): Frey 6; Granqvist 6, Portanova 6, Manfredini 6, Antonelli 6; Rigoni M. 6, Matuzalem 6, Vargas 6 (45’ st Moretti ng); Bertolacci 6,5; Borriello 6,5 (42’ st Immobile ng), Floro Flores 6 (30’ st Kucka ng). Allenatore: Ballardini 6. INTER (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 6 (33’ st Spendlhofer 6), Cambiasso 6, Pasa 6,5; Schelotto 6, Kovacic 6, Kuzmanovic 6, Nagatomo 6, Guarín 6 (38’ st Benassi ng); Alvarez 5 (15’ st Cassano 6), Rocchi 5,5. Allenatore: Stramaccioni 6. Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Matuzalem (G); Guarín (I). Espulsi: nessuno. Spettatori: 22.603.

Juventus-Cagliari 1-1 (0-1) Data: 11-05-2013 – Ore: 20.45 JUVENTUS (3-5-2): Storari 5,5; Barzagli 5,5 (14’ pt Caceres 6), Bonucci 6, Chiellini 6,5; Isla 6, Vidal 6,5, Marrone 6, Marchisio 6, Giaccherini 6; Giovinco 6 (6’ st Vucinic 6,5), Matri 5,5 (26’ st Quagliarella 6). Allenatore: Conte 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 6; Perico 6 (8’ st Cossu 6), Rossettini 6, Astori 6 (20’ st Eriksson 6), Murru 6 (8’ st Del Fabro 6); Dessena 6, Conti 6,5, Nainggolan 7; Ekdal 6; Ibarbo 7, Pinilla 6. Allenatore: Pulga-Lopez 6. Arbitro: Calvarese di Teramo 6. Reti: 12’ pt Ibarbo (C); 16’ st Vucinic (J). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Chiellini (J); Murru (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 38.883.

Lazio-Sampdoria 2-0 (1-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 18.00 LAZIO (4-4-2): Marchetti 6; Gonzalez 6, Biava 6, Cana 6, Radu 6 (18’ st Dias 6); Candreva 7, Onazi 6,5, Hernanes 6 (6’ st Ledesma 6), Lulic 6; Floccari 6,5 (42’ st Kozak ng), Klose 6. Allenatore: Petkovic 6,5. SAMPDORIA (3-5-2): Da Costa 6; Mustafi 6, Gastaldello 5, Rossini 6; Rodriguez 6, Munari 5 (16’ st Renan 5), Maresca 5,5, Poli 6 (26’ st Obiang 5,5), Poulsen 5 (1’ st Berardi 6); Sansone 6, Icardi 5,5. Allenatore: Rossi 5,5. Arbitro: Romeo di Verona 6. Reti: 10’ pt Floccari; 48’ st Candreva rig. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Floccari (L); Mustafi, Rodriguez, Maresca (S). Espulsi: 45’ st Renan (S) per proteste. Spettatori: 33.184.

Milan-Roma 0-0 (0-0) Data: 12-05-2013 – Ore: 20.45 MILAN (4-3-3): Abbiati 6,5; De Sciglio 6, Zapata 6, Mexes 6,5, Constant 6; Flamini 6 (36’ st Pazzini ng), Ambrosini 6, Muntari 4; Boateng 5 (34’ st Nocerino ng), Balotelli 5,5, El Shaarawy 5 (27’ st Robinho 6). Allenatore: Allegri 6,5. ROMA (4-2-3-1): Lobont 6; Marquinhos 6, Burdisso 6, Castan 6, Dodo 5,5; Bradley 7, Perrotta 6 (25’ st Pjanic 6); Lamela 5,5, Totti 5, Marquinho 6,5 (29’ st Florenzi 6); Osvaldo 5,5 (37’ st Destro ng). Allenatore: Andreazzoli 5,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 5,5. Reti: Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Constant, Ambrosini, Muntari, Balotelli (M); Burdisso, Dodo, Totti (R). Espulsi: 41’ pt Muntari (M); 48’ st Totti (R). Spettatori: 50.983 Note: Gara sospesa per 2’ per cori razzisti.

Napoli-Siena 2-1 (0-1) Data: 12-05-2013 – Ore: 15.00 NAPOLI (3-5-2): Rosati 6; Grava 6 (12’ st Insigne L. 6,5), Cannavaro 6, Rolando 6; Mesto 6, Inler 6, Dzemaili 6, El Kaddouri 6,5 (33’ st Pandev 6), Armero 6; Calaiò 6 (18’ st Hamsik 7,5), Cavani 7. Allenatore: Mazzarri 7. SIENA (3-4-2-1): Pegolo 6,5; Terzi 6, Terlizzi 5,5, Felipe 6; Vitiello 6 (20’ st Angelo 5,5), Calello 6, Della Rocca 6, Grillo 6,5; Bolzoni 6, Agra 6 (34’ st Reginaldo ng); Emeghara 5,5 (25’ st Paolucci 5,5). Allenatore: Iachini 6. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. Reti: 36’ pt Grillo (S); 28’ st Cavani (N), 47’ Hamsik (N). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Insigne L. (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 52.433.

Parma-Bologna 0-2 (0-1) Data: 12-05-2013 – Ore: 18.00 PARMA (4-3-3): Mirante 5,5; Rosi 6, Paletta 6, Lucarelli 5,5, Benalouane 5,5 (1’ st Mesbah 5,5); Parolo 5,5 (38’ st Morrone ng), Marchionni 6, Ampuero 5,5 (24’ st Palladino 5); Biabiany 6, Amauri 6, Belfodil 5,5. Allenatore: Donadoni 5,5. BOLOGNA (4-2-3-1): Stojanovic 7; Garics 6, Sorensen 6, Naldo 6, Morleo 6; Krhin 6,5, Taider 7; Christodoulopoulos 6, Diamanti 6,5 (41’ st Guarente ng), Pasquato 5,5 (15’ st Moscardelli 7); Gabbiadini 6 (29’ st Abero 6). Allenatore: Pioli 7. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. Reti: 6’ pt Taider; 31’ st Moscardelli. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Mesbah, Marchionni (P); Garics, Naldo, Morleo (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 14.317.

Udinese-Atalanta 2-1 (1-1) Data: 12-05-2013 – Ore: 15.00 UDINESE (3-4-1-2): Brkic 5,5; Benatia 7, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Basta 6 (11’ st Badu 6,5), Allan 7, Pinzi 6,5, Gabriel Silva 6,5; Pereyra 6,5; Muriel 5,5 (16’ st Zielinski 5,5), Di Natale 8 (44’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 6,5. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Bellini 6, Lucchini 6, Canini 5,5, Del Grosso 6; Giorgi 6 (9’ st Troisi 6), Carmona 6, Radovanovic 6 (26’ st Palma 6), De Luca 6,5; Moralez 5,5 (11’ st Bonaventura 6); Parra 5,5. Allenatore: Colantuono 6. Arbitro: Rizzoli di Bologna 5. Reti: 10’ pt De Luca (A), 43’ Di Natale (U); 7’ st Di Natale (U). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Radovanovic (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 18.800.

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 28 reti: Cavani (Napoli, 7 rig.) 22 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 13 reti: Gilardino (Bologna) 12 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Bergessio (Catania); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Borriello (Genoa, 2 rig.); Palacio (Inter); Totti (Roma, 3 rig.) 11 reti: Hernanes (Lazio, 2 rig.); Balotelli (Milan, 5 rig.); Hamsik (Napoli) 10 reti: Vidal (5 rig.), Vucinic (Juventus, 2 rig.); Ilicic (Palermo); Amauri (Parma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.); Muriel (Udinese)

76 calcio2000 LUG 2013

Juventus

87 37 27 6 4 69 21

Napoli

78 37 23 9 5 72 34

Milan

69 37 20 9 8 65 38

Fiorentina

67 37 20 7 10 67 43

Udinese

63 37 17 12 8 54 43

Lazio

61 37 18 7 12 51 41

Roma

59 37 17 8 12 69 55

Catania

55 37 15 10 12 48 44

Inter

54 37 16 6 15 53 52

Parma

46 37 12 10 15 42 45

Cagliari

44 37 11 11 15 42 55

Chievo

44 37 12 8 17 35 50

Bologna

43 37 11 10 16 46 52

Sampdoria (-1) 39 37 10 10 17 40 49 Atalanta (-2) 39 37 11 8 18 37 54 Torino (-1)

38 37 8 15 14 44 53

Genoa

37 37 8 13 16 38 52

Palermo

32 37 6 14 17 33 51

Siena (-6)

30 37 9 9 19 35 55

Pescara

22 37 6 4 27 26 79

I TOP DELLA GIORNATA Di Natale Udinese 8 Puggioni Chievo 7,5 Hamsik Napoli 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Muntari Milan 4


serie A TIM 38ª GIORNATA – 21 APRILE 2013 Atalanta-Chievo 2-2 (1-0) Data: 19-05-2013 – Ore: 15.00 ATALANTA (3-5-2): Polito 6; Capelli 6,5 (28’ st Bellini 6), Stendardo 7, Lucchini 6; Giorgi 7, Carmona 6, Cigarini 7, Biondini 6 (33’ st Bonaventura ng), Brivio 6; Denis 6, De Luca 6 (35’ pt Livaja 6). Allenatore: Colantuono 6,5. CHIEVO (3-5-2): Squizzi 6; Dramé 6, Cesar 6 (24’ st Da Silva 6), Papp 6; Farkas 6, Sampirisi 6,5 (1’ st Sardo 6), Cofie 6, Djiby 6, Vacek 6 (29’ st Sowe 6,5); Théréau 7, Stoian 6. Allenatore: Corini 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 6,5. Reti: 8’ pt Stendardo (A); 31’ st Théréau (C), 39’ Giorgi (A), 47’ Thereau (C). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Stendardo, Lucchini, Giorgi, Biondini, De Luca, Livaja (A); Sardo (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 16.102.

Bologna-Genoa 0-0 (0-0) Data: 19-05-2013 – Ore: 15.00 BOLOGNA (4-2-3-1): Stojanovic 7; Garics 6, Sorensen 6 (36’ st Natali ng), Naldo 7, Morleo 6 (16’ st Abero 5,5); Krhin 6, Taider 6; Christodoulopoulos 6 (25’ st Moscardelli 6), Diamanti 6,5, Kone 6,5; Gilardino 6. Allenatore: Pioli 6,5. GENOA (4-3-3): Donnarumma 7; Pisano 6, Portanova 6, Manfredini 6, Moretti 6, Rigoni M. 5,5, Tozser 6, Bertolacci 6 (41’ pt Nadarevic 6), Jankovic 5,5 (12’ st Cassani 6), Borriello 5 (39’ st Said ng), Floro Flores 5,5. Allenatore: Ballardini 6. Arbitro: Borriello di Mantova 5,5. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Diamanti (B); Pisano, Borriello (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 21.858.

Cagliari-Lazio 1-0 (0-0) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 CAGLIARI (4-3-3): Avramov 6; Dessena 7, Rossettini 6,5, Astori 6,5, Avelar 6; Nainggolan 6, Conti 6, Eriksson 6; Ibarbo 6,5 (40’ st Nenè ng), Pinilla 6 (29’ st Sau 6), Thiago Ribeiro 7 (24’ st Cossu 6,5). Allenatore: Pulga-Lopez 6,5. LAZIO (3-5-2): Marchetti 6; Biava 5,5 (32’ st Ederson ng), Dias 5, Cana 6; Konko 5,5 (26’ st Gonzalez 5,5), Candreva 6, Ledesma 6, Onazi 5,5, Lulic 5; Klose 5, Kozak 4,5 (12’ st Floccari 6). Allenatore: Petkovic 5,5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6. Reti: 30’ st Dessena. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Dessena (C); Cana (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.000 circa.

Inter-Udinese 2-5 (1-3) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 INTER (3-4-2-1): Handanovic 5; Juan Jesus 4,5, Cambiasso 5,5, Pasa 5; Nagatomo 5, Kovacic 6, Kuzmanovic 5 (33’ st Benassi ng), Pereira 4,5; Alvarez 4,5 (10’ st Palacio 6), Guarín 5; Rocchi 6,5 (24’ st Schelotto 5,5). Allenatore: Stramaccioni 4,5. UDINESE (3-4-2-1): Brkic 6; Benatia 6,5 (24’ st Angella 6), Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 7, Allan 6,5, Pinzi 7 (44’ st Rodriguez ng), Gabriel Silva 7; Pereyra 7, Muriel 7 (36’ st Badu ng); Di Natale 7,5. Allenatore: Guidolin 7,5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6,5. Reti: 1’ pt Pinzi (U), 10’ Domizzi (U), 12’ Juan Jesus (I), 41’ Di Natale (U); 7’ st Gabriel Silva (U), 18’ Rocchi (I), 21’ Muriel (U). Recupero: 5 minuti (3’ pt + 2’ st). Ammoniti: Juan Jesus, Pereira (I); Pinzi (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 41.533.

Palermo-Parma 1-3 (0-3) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 PALERMO (3-4-1-2): Benussi 5,5; Muñoz 5, Von Bergen 5, Aronica 5 (8’ st Faurlin 6); Sanseverino 6, Donati 5,5, Viola 6 (18’ st Mantovani 6), Morganella 5; Formica 5 (9’ st Dybala 5); Hernandez 6, Miccoli 6,5. Allenatore: Sannino 5,5. PARMA (3-5-2): Mirante 7 (42’ pt Bajza 6); Coda 6, Paletta 6, Lucarelli 6; Rosi 6, Parolo 6,5, Valdes 6,5, Ampuero 5,5 (31’ st Galloppa ng), Gobbi 6,5; Amauri 6 (38’ st Sansone ng), Belfodil 7. Allenatore: Donadoni 7. Arbitro: Roca di Foggia 6,5. Reti: 39’ pt Gobbi (Par), 41’ Valdes (Par), 45’ Belfodil (Par); 31’ st Miccoli (Pal). Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Donati (Pal); Galloppa, Belfodil (Par). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.240.

Pescara-Fiorentina 1-5 (0-3) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 PESCARA (4-2-3-1): Perin 5; Zauri 4,5, Cosic 4 (23’ st Catalano 5,5), Capuano 4,5, Bocchetti 4,5; Rizzo 4,5, Togni 5; Di Francesco 5,5 (39’ st Mbodj Mbaye ng), Bjarnason 5, Celik 5 (23’ st Vittiglio 6); Sforzini 5,5. Allenatore: Bucchi 5. FIORENTINA (4-3-3): Viviano 6,5 (27’ st Lupatelli 5); Tomovic 6,5, Rodriguez 7, Compper 6,5, Pasqual 7; Fernandez 7, Pizarro 6,5, Borja Valero 7; Cuadrado 7 (19’ st Rossi 6), Jovetic 7, Ljajic 8 (15’ st Wolski 6). Allenatore: Montella 8. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. Reti: 16’ e 24’ pt Ljajic (F), 28’ Fernandez (F); 9’ st Jovetic (F), 14’ Ljajic (F), 32’ Vittiglio (P). Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.607.

Roma-Napoli 2-1 (0-0) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 ROMA (4-2-3-1): Lobont 6; Torosidis 6 (22’ st Piris 6), Burdisso 6, Castan 6, Dodò 6 (35’ st Perrotta ng); Bradley 7, Tachtsidis 6; Lamela 6, Pjanic 6 (31’ st Florenzi ng), Marquinho 7; Destro 7. Allenatore: Andreazzoli 6. NAPOLI (3-4-1-2): Rosati 6; Rolando 5, Cannavaro 6 (28’ st Calaiò ng), Britos 6 (8’ st Armero 6); Maggio 5,5, Behrami 6,5, Dzemaili 6, Zuñiga 6; Hamsik 6; Pandev ng (7’ st El Kaddouri 5,5), Cavani 6,5. Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Banti di Livorno 6. Reti: 2’ st Marquinho (R), 13’ Destro (R), 39’ Cavani (N). Recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Destro (R); Rolando, Armero, Cavani (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 32.454.

Sampdoria-Juventus 3-2 (1-1) Data: 18-05-2013 – Ore: 20.45 SAMPDORIA (3-5-2): Da Costa 7; Mustafi 6, Gastaldello 6, Castellini 6; De Silvestri 7, Poli 6, Palombo 6 (21’ st Munari 6), Obiang 6, Estigarribia 6 (40’ st Berardi ng); Icardi 6, Eder 7 (35’ st Sansone ng). Allenatore: Rossi 7. JUVENTUS (3-5-2): Storari 5 (35’ st Rubinho ng); Caceres 6, Bonucci 5,5, Chiellini 6; Isla 5,5, Padoin 6 (29’ st Lichtsteiner 6), Pirlo 6, Giaccherini 6, De Ceglie 5,5; Quagliarella 7, Giovinco 5 (29’ st Bendtner 5,5). Allenatore: Conte 5,5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 6. Reti: 25’ pt Quagliarella (J), 31’ Eder (S) rig.; 12’ st De Silvestri (S), 30’ Icardi (S), 45’ Giaccherini (J). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Icardi (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 25.790.

Siena-Milan 1-2 (1-0) Data: 19-05-2013 – Ore: 20.45 SIENA (3-5-2): Pegolo 7; Terzi 6,5, Terlizzi 5, Felipe 6; Vitiello 6, Bolzoni 6, Calello 6, Della Rocca 6, Rubin 6 (44’ st Bogdani ng); Emeghara 6 (31’ st Paci 5,5), Rosina 6 (16’ st Agra 6). Allenatore: Iachini 6. MILAN (4-2-3-1): Abbiati 6; Abate 6 (33’ st Constant ng), Zapata 5,5, Mexes 7, De Sciglio 5; Montolivo 6, Ambrosini 5; Niang 5 (1’ st Pazzini 6), Nocerino 5 (15’ st El Shaarawy 5,5), Robinho 5,5; Balotelli 6,5. Allenatore: Allegri 5,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 4,5. Reti: 26’ pt Terzi (S); 39’ st Balotelli (M) rig., 42’ Mexes (M). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Terlizzi, Felipe, Vitiello, Rubin, Agra (S); Ambrosini (M). Espulsi: 24’ st Ambrosini (M), 25’ Terlizzi (S). Spettatori: 13.083.

Torino-Catania 2-2 (0-1) Data: 19-05-2013 – Ore: 15.00 TORINO (5-3-2): Coppola 6; Darmian 7, Di Cesare 5,5, Rodriguez 6, Ogbonna 5,5, Caceres 6; Basha 6, Vives 6 (1’ st Brighi 6,5), Bakic 5,5 (25’ st Gazzi 6); Cerci 7,5, Jonathas 6 (5’ st Bianchi 7). Allenatore: Ventura 6. CATANIA (4-2-3-1): Frison 6,5; Izco 6, Bellusci 6, Spolli 6, Capuano 6 (12’ st Augustyn 6); Almiron 6,5 (3’ st Sciacca 7), Biagianti 6; Gomez 6 (43’ st Petkovic ng), Castro 6,5, Barrientos 6; Bergessio 7. Allenatore: Maran 7. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. Reti: 25’ pt Almiron (C); 8’ st Cerci (T), 17’ Bergessio (C), 38’ Bianchi (T). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Frison, Augustyn (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.861.

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 29 reti: Cavani (Napoli, 7 rig.) 23 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 13 reti: Gilardino (Bologna); Bergessio (Catania); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.)

Juventus

87 38 27 6 5 71 24

Napoli

78 38 23 9 6 73 36

Milan

72 38 21 9 8 67 39

Fiorentina

70 38 21 7 10 72 44

Udinese

66 38 18 12 8 59 45

Roma

62 38 18 8 12 71 56

Lazio

61 38 18 7 13 51 42

Catania

56 38 15 11 12 50 46

Inter

54 38 16 6 16 55 57

Parma

49 38 13 10 15 45 46

Cagliari

47 38 12 11 15 43 55

Chievo

45 38 12 9 17 37 52

Bologna

44 38 11 11 16 46 52

Sampdoria (-1) 42 38 11 10 17 43 51 Atalanta (-2) 40 38 11 9 18 39 56 Torino (-1)

39 38 8 16 14 46 55

Genoa

38 38 8 14 16 38 52

Palermo

32 38 6 14 18 34 54

Siena (-6)

30 38 9 9 20 36 57

Pescara

22 38 6 4 28 27 84

I TOP DELLA GIORNATA Ljajic Fiorentina 8 Cerci Torino 7,5 Di Natale Udinese 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Cosic Pescara 4 Alvarez Inter 4,5 Juan Jesus Inter 4,5 Pereira Inter 4,5 Kozak Lazio 4,5 Bocchetti Pescara 4,5 Capuano Pescara 4,5 Rizzo Pescara 4,5 Zauri Pescara 4,5

calcio2000 77 LUG 2013


ATALANTA

15ª

All.: Stefano Colantuono

13ª

All.: Stefano Pioli

Calciatore

R

Bellini Giampaolo Biondini Davide Bonaventura Giacomo Brienza Franco Brivio Davide Budan Igor Canini Michele Capelli Daniele Carmona Carlos Emilio Tello Cazzola Riccardo Cigarini Luca Consigli Andrea Contini Matteo De Luca Giuseppe Del Grosso Cristiano Denis German Gustavo Ferri Michele Giorgi Luigi Livaja Marko Lucchini Stefano Manfredini Thomas Marilungo Guido Matheu Carlos Javier Moralez Maximiliano Palma Antonio Parra Facundo Manuel Carlos Peluso Federico Polito Ciro Radovanovic Ivan Raimondi Cristian Scaloni Lionel Schelotto Matias Ezequiel Scozzarella Matteo Stendardo Guglielmo Troisi James

D 1980 11 – C 1983 24 – C 1989 35 7 A 1979 6 – D 1988 20 – A 1980 2 – D 1985 12 – D 1986 1 – C 1987 20 2 C 1985 22 – C 1986 27 2 P 1987 35 -49 D 1980 3 – A 1991 18 2 D 1983 13 1 A 1981 36 15 D 1981 9 – C 1987 15 2 A 1993 11 2 D 1980 21 – D 1980 15 – A 1989 2 – D 1985 4 – A 1987 29 1 C 1994 1 – A 1985 14 – D 1984 13 1 P 1979 4 -7 D 1988 16 – C 1981 26 1 C 1978 7 – C 1989 16 – C 1988 3 – D 1981 32 2 C 1988 6 –

CATANIA

Nato Pr. Gol

All.: Rolando Maran Calciatore

R

Almiron Sergio Alvarez Pablo Sebastián Andujar Mariano Antenucci Mirco Augustyn Blazej Barrientos Pablo César Bellusci Giuseppe Bergessio Gonzalo Rubén Biagianti Marco Cani Edgar Capuano Ciro Castro Lucas Nahuel Doukara Souleymane Frison Alberto Gomez Alejandro Dario Izco Mariano Julio Keko Sergio Gontán Legrottaglie Nicola Lodi Francesco Marchese Giovanni Morimoto Takayuki Paglialunga Mario Ángel Petkovic Bruno Potenza Alessandro Ricchiuti Adrian Rolin Alexis Salifu Amidu Sciacca Fabio Spolli Nicolàs Federico

C 1980 30 4 C 1984 27 – P 1983 34 -39 A 1984 1 – D 1988 1 – C 1985 31 5 D 1989 26 – A 1984 32 13 C 1984 28 – A 1989 4 – D 1981 14 – C 1989 36 4 A 1991 12 – P 1988 4 -7 A 1988 36 8 C 1983 35 1 C 1991 4 1 D 1976 27 3 C 1984 33 6 D 1984 30 2 A 1988 5 – C 1988 6 1 A 1994 1 – D 1984 2 – C 1978 8 – D 1989 11 – C 1992 10 – C 1989 3 – D 1985 29 2

78 calcio2000 LUG 2013

BOLOGNA

Nato Pr. Gol

Calciatore

R

Abero Matías Nicolás Acquafresca Robert Agliardi Federico Antonsson Mikael Carvalho Roger Cherubin Nicolò Christodoulopoulos Lazaros Curci Gianluca Diamanti Alessandro Gabbiadini Manolo Garics György Gilardino Alberto Gimenez Henry Damiàn Guarente Tiberio Kone Panagiotis Krhin Rene Morleo Archimede Moscardelli Davide Motta Marco Naldo Gomes Pereira Natali Cesare Paponi Daniele Pasquato Cristian Pazienza Michele Perez Diego Fernando Portanova Daniele Pulzetti Nico Riverola Martì Bataller Sorensen Frederik Hillesborg Stojanovic Dejan Taider Saphir Sliti

D 1990 10 – A 1987 6 – P 1983 22 -31 D 1981 31 – D 1986 6 – D 1986 29 1 C 1986 12 1 P 1985 14 -12 A 1983 34 7 A 1991 30 6 D 1984 27 – A 1982 36 13 A 1986 2 – C 1985 20 2 C 1987 31 6 C 1990 21 – D 1983 32 – A 1980 9 1 D 1986 19 1 D 1988 5 – D 1979 5 – A 1988 3 – C 1989 15 2 C 1982 15 – C 1980 23 – D 1978 5 1 C 1984 6 – C 1991 1 – D 1992 25 1 P 1993 4 -9 C 1992 34 3

Nato Pr. Gol

CHIEVO

12ª

CAGLIARI

Agazzi Michael

P

1984

34 -45

Ariaudo Lorenzo

D

1989

17

Astori Davide

D

1987

32

Avelar Danilo Fernando

C

1989

20

Avramov Vlada

P

1979

5

-7

Cabrera Matias

C 1986 7 –

Casarini Federico

C

Ceppelini Pablo

C 1991 1 –

Conti Daniele

C

1979

29

3

Cossu Andrea

C

1980

24

Del Fabro Dario

D

1995

3

Dessena Daniele

C

1987

31

3

Ekdal Albin

C

1989

31

1

Eriksson Sebastian

D 1989 8 –

Ibarbo Segundo Víctor

C

1990

34

6

Larrivey Joaquín Oscar

A

1984

3

Murru Nicola

D

1994

13

Nainggolan Radja

C

1988

34

2

Nenè Anderson Miguel da Silva A

1983

23

3

Perico Gabriele

D

1984

16

Pinilla Mauricio

A

1984

23

7

Pisano Francesco

D

1986

28

1

Rossettini Luca

C

1985

28

Sau Marco

A 1987 30 12

Thiago Ribeiro Cardoso

A

FIORENTINA

All.: Domenico Di Carlo, dalla 7ª Eugenio Corini

All.: Vincenzo Montella

Calciatore

R

Calciatore

Acerbi Francesco Andreolli Marco Cesar Bostjan Cofie Isaac Cruzado Paulo Rinaldo Da Silva Victo Matheus Dainelli Dario Di Michele David Djiby N’Diaye Drame Boukary Farkas Pavol Frey Nicholas Guana Roberto Hauce Gabriel Augustín Hetemaj Perparim Jokic Bojan Luciano Siqueira De Oliveira Moscardelli Davide Paloschi Alberto Papp Paul Pellissier Sergio Puggioni Christian Rigoni Luca Rigoni Marco Samassa Mamadou Sampirisi Mario Sardo Gennaro Seymour Felipe Ignacio Sorrentino Stefano Sowe Ali Spyropoulos Nikos Squizzi Lorenzo Stoian Adrian Marius Thereau Cyril Vacek Kamil

D 1988 7 – D 1986 28 2 D 1982 22 – C 1991 27 2 C 1984 5 1 C 1995 1 – D 1979 34 – A 1976 11 1 A 1994 1 – D 1985 22 1 D 1985 4 – D 1984 21 – C 1981 23 – A 1986 1 – C 1986 30 – D 1986 20 – C 1975 24 1 A 1980 7 – A 1990 20 7 D 1989 8 1 A 1979 24 5 P 1981 17 -17 C 1984 31 1 C 1980 10 1 A 1986 8 – C 1992 3 – C 1979 23 – C 1987 7 – P 1979 20 -33 A 1994 2 – D 1983 2 – P 1974 1 -2 C 1991 20 3 A 1983 37 11 C 1987 11 –

Nato Pr. Gol

11ª

All.: Massimo Ficcadenti, dalla 7ª Ivo Pulga e Diego Luis Lopez Calciatore R Nato Pr. Gol

1989

1986

11

29

1

2

4ª (europa league) R

Nato Pr. Gol

Aquilani Alberto C 1984 25 7 Borja Valero Iglesias C 1985 37 1 Cassani Mattia D 1983 8 – Compper Marvin D 1985 7 – Cuadrado Juan Guillermo Bello C 1988 36 5 El Hamdaoui Mounir A 1984 19 3 Fernandez Matías C 1986 22 1 Hegazy Ahmed D 1991 2 – Jovetic Stevan A 1989 31 13 Larrondo Marcelo Paez A 1988 7 2 Ljajic Adem C 1991 28 11 Llama Ezequiel Cristian C 1986 5 – Lupatelli Cristiano P 1978 1 -1 Migliaccio Giulio C 1981 24 1 Nastasic Matija D 1993 1 – Neto Norberto Murara P 1989 6 -9 Olivera Ruben C 1983 4 – Pasqual Manuel D 1982 35 2 Pizarro David Cortes C 1979 29 3 Rodriguez Gonzalo D 1984 35 6 Romulo Souza Orestes D 1987 20 2 Roncaglia Facundo Sebastián D 1987 24 3 Rossi Giuseppe A 1987 1 – Savic Stefan D 1991 26 2 Seferovic Haris A 1992 7 – Sissoko Mohamed C 1985 5 – Tomovic Nenad D 1987 26 – Toni Luca A 1977 27 8 Viviano Emiliano P 1985 32 -34 Wolski Rafal C 1992 1 –


serie A TIM GENOA

17ª

INTER

All.: Luigi De Canio, dalla 9ª Luigi Del Neri, dalla 22ª Davide Ballardini Calciatore R Nato Pr. Gol Anselmo de Moraes C 1989 5 – Antonelli Luca D 1987 33 1 Bertolacci Andrea C 1991 29 4 Borriello Marco A 1982 28 12 Bovo Cesare D 1983 13 – Canini Michele D 1985 14 – Cassani Mattia D 1983 5 – Donnarumma Antonio P 1990 1 – Ferronetti Damiano D 1984 4 – Floro Flores Antonio A 1983 11 2 Frey Sebastien P 1980 36 -49 Granqvist Andreas D 1985 35 1 Hallenius Linus A 1989 1 – Immobile Ciro A 1990 33 5 Jankovic Bosko A 1984 19 4 Jorquera Cristóbal Andrés C 1988 13 – Krajnc Luka D 1994 3 – Kucka Juraj C 1987 33 3 Manfredini Thomas D 1980 14 – Matuzalem Francelino C 1980 15 1 Melazzi Leonardo A 1991 2 – Merkel Alexander C 1992 6 1 Mesto Giandomenico C 1982 1 – Moretti Emiliano D 1981 33 – Nadarevic Enis A 1987 3 – Olivera Ruben C 1983 5 – Pisano Eros D 1987 10 1 Piscitella Gianmario A 1993 6 – Portanova Daniele D 1978 15 1 Rigoni Marco C 1980 13 1 Rossi Marco C 1978 14 – Said Ahmed A 1993 5 1 Sampirisi Mario C 1992 16 – Seymour Felipe Ignacio C 1987 15 – Tozser Dániel C 1985 22 – Tzorvas Alexandros P 1982 1 -3 Vargas Juan Manuel Risco C 1983 20 –

Calciatore

R

Alvarez Ricardo Gabriel Benassi Marco Cambiasso Esteban Matias Carrizo Juan Cassano Antonio Castellazzi Luca Chivu Christian Coutinho Philippe Correira Duncan Joseph Alfred Forte Francesco Gargano Walter Alejandro Garritano Luca Guarín Freddy Handanovic Samir Jonathan Cícero Moreira Juan Jesus Nunes Guilherme Kovacic Mateo Kuzmanovic Zdravko Livaja Marko Mariga McDonald Milito Diego Alberto Mudingayi Gaby Nagatomo Yuto Obi Joel Chukwuma Palacio Rodrigo Pasa Simone Pereira Alvaro Daniel Ranocchia Andrea Rocchi Tommaso Samuel Walter Adrián Schelotto Matias Ezequiel Silvestre Matías Agustín Sneijder Wesley Spendlhofer Lukas Stankovic Dejan Zanetti Javier

C 1988 23 5 C 1994 6 – C 1980 33 3 P 1984 1 -1 A 1982 28 7 P 1975 2 -3 D 1980 10 1 C 1992 10 1 C 1993 3 – A 1993 1 – C 1984 28 – A 1994 3 – C 1986 32 4 P 1984 35 -53 D 1986 8 – D 1991 31 1 C 1994 13 – C 1987 13 – A 1993 6 – C 1987 1 – A 1979 20 9 C 1981 9 – D 1986 25 – C 1991 2 – A 1982 26 12 C 1994 4 – C 1985 28 1 D 1988 32 2 A 1977 13 3 D 1978 16 1 C 1989 12 1 D 1984 9 – C 1984 5 1 D 1993 1 – C 1978 3 – C 1973 33 –

lazio

milan

*7ª

All.: Vladimir Petkovic Calciatore

All.: Andrea Stramaccioni

R

Nato Pr. Gol

1ª (campione d’italia)

All.: Antonio Conte Nato Pr. Gol

3ª (champions league)

All.: Massimiliano Allegri

Biava Giuseppe D 1977 31 1 Bizzarri Albano P 1977 5 -10 Brocchi Cristian C 1976 8 – Cana Lorik C 1983 24 – Candreva Antonio C 1987 35 6 Cavanda Luis Pedro D 1991 14 – Ciani Michael D 1984 18 – Crecco Luca C 1995 1 – Dias André Gonçalves D 1979 27 – Ederson Honorato Campos C 1986 15 1 Floccari Sergio A 1981 22 5 Gonzalez Álvaro Rafael C 1984 34 1 Hernanes Anderson Carvalho C 1985 34 11 Klose Miroslav A 1978 29 15 Konko Abdoulay C 1984 25 1 Kozak Libor A 1989 19 – Ledesma Cristian C 1982 36 1 Lulic Senad D 1986 33 1 Marchetti Federico P 1983 33 -32 Mauri Stefano C 1980 26 3 Onazi Ogenyi C 1992 15 1 Pereirinha Bruno Alexandre C 1988 8 – Radu Stefan D 1986 23 1 Rocchi Tommaso A 1977 3 – Saha Louis A 1978 6 – Scaloni Lionel C 1978 4 – Stankevicius Marius D 1981 3 – Zarate Mauro A 1987 1 – * qualificata in europa league per aver vinto la coppa italia

juventus Calciatore

R

Anelka Nicolas

A 1979 2 –

Nato Pr. Gol

Asamoah Kwadwo

C

1988

27

2

Barzagli Andrea

D

1981

34

Beltrame Stefano

A 1993 1 –

Bendtner Nicklas

A 1988 9 –

Bonucci Leonardo

D

1987

33

Buffon Gianluigi

P

1978

32 -19

Caceres Martin

D

1987

18

1

Chiellini Giorgio

D

1984

24

1

De Ceglie Paolo

D

1986

14

Giaccherini Emanuele

A

1985

17

3

Giovinco Sebastian

A

1987

31

7

Isla Mauricio Anibal

C

1988

11

Lichtsteiner Stefan

D

1984

28

4

Lucio Ferreira Da Silva

D

1978

1

Marchisio Claudio

C

1986

29

6

Marrone Luca

C

1990

10

Matri Alessandro

A

1984

22

8

Padoin Simone

C

1984

20

Peluso Federico

D

1984

12

Pepe Simone

C 1983 1 –

Pirlo Andrea

C

1979

32

5

Pogba Paul

C

1993

27

5

Quagliarella Fabio

A

1983

27

9

Rubinho Fernando Moedim

P

1980

1

Storari Marco

P

1977

6

-5

Vidal Arturo

C 1987 31 10

Vucinic Mirko

A 1983 31 10

napoli

2ª (champions league)

All.: Walter Mazzarri

Calciatore

R

Abate Ignazio Abbiati Christian Acerbi Francesco Ambrosini Massimo Amelia Marco Antonini Luca Balotelli Barwuah Mario Boateng Kevin Prince Bojan Krkic Pérez Bonera Daniele Constant Kévin De Jong Nigel De Sciglio Mattia El Shaarawy Stephan Emanuelson Urby Flamini Mathieu Mesbah Djamel Mexes Philippe Montolivo Riccardo Muntari Alì Sulley Niang M’Baye Nocerino Antonio Pato Alexandre da Silva Pazzini Giampaolo Robinho Robson de Souza Traoré Bakaye Yepes Mario Zaccardo Cristian Zapata Cristian Eduardo

C 1986 27 – P 1977 28 -22 D 1988 6 – C 1977 20 – P 1982 11 -17 C 1982 6 – A 1990 13 12 C 1987 29 2 A 1990 19 3 D 1981 13 – C 1987 25 – C 1984 12 1 D 1992 27 – A 1992 37 16 D 1986 12 1 C 1984 18 4 C 1984 1 – D 1982 25 1 C 1985 32 4 C 1984 15 1 A 1994 20 – C 1985 26 2 A 1989 4 – A 1984 30 15 A 1984 23 2 A 1985 7 – D 1976 14 – D 1981 1 – D 1986 23 –

Nato Pr. Gol

Calciatore

R

Nato Pr. Gol

Armero Pablo Estifer

D

1986

Aronica Salvatore

D 1978 5 –

Behrami Valon

C

1985

33

Britos Miguel Angel

D

1985

22

Calaiò Emanuele

A 1982 6 –

Campagnaro Hugo Armando

D

1980

28

1

Cannavaro Paolo

D

1981

32

1

Cavani Edinson

A 1987 34 29 1977

15

De Sanctis Morgan

P

Donadel Marco

C 1983 4 –

Dossena Andrea

D 1981 7 –

Dzemaili Blerim

C

1986

34

7

El Kaddouri Omar

C

1990

7

Fernandez Federico

D 1989 2 –

Gamberini Alessandro

D

Grava Gianluca

D 1977 2 –

Hamsik Marek

C

1987

38

11

Inler Gokhan

C

1984

31

6

Insigne Lorenzo

A

1991

37

5

Insigne Roberto

A 1994 1 –

Maggio Christian

D

1982

31

4

Mesto Giandomenico

C

1982

16

1

Pandev Goran

A

1983

33

6

Rolando Jorge Pires

D

1985

7

Rosati Antonio

P

1983

4

-8

Vargas Eduardo Jesús

A

1989

9

Zuñiga Juan Camilo Mosquera D

1985

32

1981

34 -28

25

1

calcio2000 79 LUG 2013


palermo

18ª (retrocesso)

parma

10ª

All.: Giuseppe Sannino, dalla 4ª Gian Piero Gasperini, dalla 24ª Alberto Malesani, dalla 29ª Giuseppe Sannino Calciatore R Nato Pr. Gol

All.: Roberto Donadoni Calciatore

R

Anselmo de Moraes C 1989 5 1 Arévalo Rios Egidio Raul C 1982 27 2 Aronica Salvatore D 1978 16 – Barreto Edgar C 1984 30 – Benussi Francesco P 1981 5 -8 Bertolo Nicolàs Santiago C 1986 7 – Boselli Mauro A 1985 8 – Brienza Franco A 1979 17 1 Budan Igor A 1980 6 1 Cetto Mauro D 1982 3 – Donati Massimo C 1981 28 – Dossena Andrea D 1981 11 – Dybala Paulo A 1993 27 3 Fabbrini Diego A 1990 8 1 Faurlin Alejandro Damián C 1986 6 – Formica Mauro Abel C 1988 8 1 Garcia Santiago D 1988 32 1 Giorgi Luigi C 1987 10 2 Hernandez Abel Mathias A 1990 14 1 Ilicic Josip C 1988 31 10 Kurtic Jasmin C 1989 31 – Labrin Carlos Alberto D 1990 1 – Malele Cephas A 1994 3 – Mantovani Andrea D 1984 6 – Miccoli Fabrizio A 1979 29 8 Migliaccio Giulio C 1981 1 – Morganella Michel C 1989 30 – Muñoz Ezequiel D 1990 32 – Nélson Augusto Tomar Marcos D 1983 8 1 Pisano Eros D 1987 11 – Sanseverino Giulio A 1994 3 – Sorrentino Stefano P 1979 15 -16 Ujkani Samir P 1988 19 -30 Viola Nicolas Benito C 1989 6 – Von Bergen Steve D 1983 35 1 Zahavi Eran C 1987 3 –

Acquah Afriyie Amauri Carvalho De Oliveira Ampuero Alvaro Francisco Bajza Pavol Belfodil Ishak Benalouane Yohan Biabiany Jonathan Ludovic Boniperti Filippo Cerri Alberto Coda Andrea Fideleff Ignacio Galloppa Daniele Gobbi Massimo Lucarelli Alessandro Marchionni Marco Mariga McDonald Mesbah Djamel Mirante Antonio Morrone Stefano Musacci Gianluca Ninis Sotiris Pabon Dorlan Mauricio Paletta Gabriel Palladino Raffaele Parolo Marco Pavarini Nicola Pellè Graziano Rosi Aleandro Sansone Nicola Santacroce Fabiano Strasser Rodney Valdes Jaime Zaccardo Cristian

C 1992 13 – A 1980 33 10 C 1992 5 – P 1991 1 – A 1992 33 8 D 1987 21 1 C 1988 33 2 C 1991 2 – A 1996 1 – D 1985 8 – D 1989 1 – C 1985 12 1 D 1980 34 1 D 1977 32 1 C 1980 28 1 C 1987 2 – C 1984 7 – P 1983 33 -41 C 1978 3 – C 1987 6 – C 1990 14 – A 1988 12 – C 1986 35 1 A 1984 8 1 C 1985 36 3 P 1974 6 -5 A 1985 1 – C 1987 26 3 C 1991 26 6 D 1986 8 – C 1990 2 – C 1981 29 4 D 1981 15 1

roma

sampdoria

Nato Pr. Gol

14ª

pescara

20ª (retrocesso)

All.: Giovanni Stroppa, dalla 15ª Cristiano Bergodi, dalla 28ª Cristian Bucchi Calciatore R Nato Pr. Gol Abbruscato Elvis A 1981 25 2 Balzano Antonio C 1986 26 – Bianchi Arce Nicolás D 1987 10 – Bjarnason Birkir C 1988 24 2 Blasi Manuele C 1980 12 – Bocchetti Antonio D 1980 24 – Caprari Gianluca C 1993 24 2 Capuano Marco D 1991 26 – Caraglio Milton Joel A 1988 4 – Cascione Emmanuel C 1983 30 2 Catalano Giovanbattista A 1994 2 – Celik Mervan C 1990 23 4 Colucci Giuseppe C 1980 11 – Cosic Uros D 1992 20 – D’Agostino Gaetano C 1982 7 2 Di Francesco Federico C 1994 7 – Iannascoli Marco C 1994 1 – Jonathas Cristian de Jesus A 1989 12 1 Krøldrup Per D 1979 5 – Mancini Andrea C 1996 1 – Mbodj Mbaye Abdallah David D 1994 1 – Modesto Francesco D 1982 19 – Nielsen Matti Lund C 1988 19 – Pelizzoli Ivan P 1980 11 -18 Perin Mattia P 1992 29 -66 Quintero Juan Fernando C 1993 17 1 Rizzo Giuseppe C 1991 11 – Romagnoli Simone D 1990 7 – Sculli Giuseppe A 1981 10 1 Sforzini Ferdinando A 1984 10 – Soddimo Danilo C 1987 1 – Terlizzi Christian D 1979 11 2 Togni Romulo Eugenio C 1982 17 2 Vittiglio Marco C 1994 1 1 Vukusic Ante A 1991 19 1 Weiss Vladimir C 1989 22 4 Zanon Damiano C 1983 23 – Zauri Luciano D 1978 8 –

siena

19ª (retrocesso)

All.: Zdenek Zeman dalla 24ª Aurelio Andreazzoli

All.: Ciro Ferrara, dalla 18ª Delio Rossi

All.: Serse Cosmi, dalla 18ª Giuseppe Iachini

Calciatore

Nato Pr. Gol

Calciatore

R

Berardi Gaetano Berni Tommaso Castellini Paolo Costa Andrea Da Costa Junior Angelo De Silvestri Lorenzo Eder Martins Citadin Estigarribia Marcelo Alejandro Gastaldello Daniele Icardi Mauro Emanuel Juan Antonio Ignacio Krsticic Nenad Maresca Enzo Maxi Lopez Gaston Munari Gianni Mustafi Shkodran Obiang Pedro Mba Palombo Angelo Poli Andrea Poulsen Simon Pozzi Nicola Renan Fernandes García Rodriguez Matías Nicolás Romero Sergio Rossini Jonathan Sansone Gianluca Savic Andelko Soriano Roberto Tissone Fernando

D 1988 21 – P 1983 3 -5 D 1979 7 – D 1986 27 1 P 1983 4 -7 C 1988 24 2 A 1986 30 7 C 1987 34 2 D 1983 33 1 A 1993 31 10 A 1988 2 – C 1990 25 1 C 1980 16 3 A 1984 17 4 C 1983 27 3 D 1992 17 – C 1992 34 1 C 1981 15 – C 1989 31 3 C 1984 7 – A 1986 6 1 C 1986 5 – D 1986 1 – P 1987 32 -39 C 1989 25 – C 1987 14 2 A 1993 1 – C 1991 24 – C 1986 12 –

Calciatore Agra Salvador José Angelo Mariano De Almeyda Belmonte Nicola Bogdani Erjon Bolzoni Francesco Calaiò Emanuele Calello Adrián Daniel Campos Toro Matías Daniel Contini Matteo Coppola Manuel D’Agostino Gaetano Del Grosso Cristiano Della Rocca Francesco Dellafiore Hernan Pablo Emeghara Innocent Felipe Dal Belo Da Silva Grillo Fabrizio Larrondo Marcelo Paez Mannini Daniele Neto Luis Carlo Novo Paci Massimo Paolucci Michele Pegolo Gianluca Pozzi Nicola Reginaldo Ferreira Rodriguez Ribaír Pérez Rosina Alessandro Rubin Matteo Sestu Alessio Teixeira Jorge Filipe Terlizzi Christian Terzi Claudio Valiani Francesco Vergassola Simone Verre Valerio Vitiello Roberto Zé Eduardo Bischofe Almeida

R

Balzaretti Federico

D

1981

27

Bradley Michael

C

1987

30

1

Burdisso Nicolas Andres

D

1981

25

1

Castan Leandro da Silva

D

1986

30

1

De Rossi Daniele

C

1983

25

Destro Mattia

A

1991

21

6

Dodo José Rodolfo

D

1992

11

Florenzi Alessandro

C

1991

36

3

Goicoechea Mauro Daniel

P

1988

15 -24

Lamela Erik Manuel

C

1992

33

15

Lobont Bogdan

P

1978

5

-2

López Nicolás Federico

A

1993

6

1

Marquinho Marco Antonio

C

1986

26

4

Marquinhos Aoas Corrêa

D

1994

26

Osvaldo Pablo Daniel

A

1986

29

16

Perrotta Simone

C

1977

16

2

Piris Iván Rodrigo

D

1989

29

Pjanic Miralem

C

1990

27

3

Romagnoli Alessio

D 1995 2 1

Stekelenburg Maarten

P

1982

19 -30

Tachtsidis Panagiotis

C

1991

21

1

Taddei Rodrigo Ferante

C

1980

4

Torosidis Vassilis

D

1985

11

1

Totti Francesco

A 1976 34 12

80 calcio2000 LUG 2013

Nato Pr. Gol

R Nato Pr. Gol A 1991 9 – D 1981 28 1 D 1987 7 – A 1977 18 2 C 1989 25 – A 1982 18 4 C 1987 9 – A 1989 1 – D 1980 10 – C 1982 2 – C 1982 8 – D 1983 16 – C 1987 17 – D 1985 2 – A 1989 17 7 D 1984 34 – C 1987 1 1 A 1988 3 – C 1983 7 – D 1988 20 1 D 1978 23 2 A 1986 10 2 P 1981 38 -57 A 1986 3 – A 1983 19 3 C 1987 6 – C 1984 31 5 D 1987 25 – C 1983 28 1 D 1986 9 – D 1979 9 – D 1984 8 1 C 1980 22 2 C 1976 30 2 C 1994 8 – D 1983 2 – A 1987 8 1


serie A TIM Classifica di rendimento

torino

16ª

All.: Gian Piero Ventura Calciatore

R

Bakic Marko Barreto Paulo Vitor Basha Migjen Bianchi Rolando Birsa Valter Brighi Matteo Caceres Pablo Rodriguez Cerci Alessio Coppola Ferdinando D’Ambrosio Danilo Darmian Matteo Di Cesare Valerio Diop Abou Gazzi Alessandro Gillet Jean Francois Glik Kamil Jonathas Cristian de Jesus Masiello Salvatore Meggiorini Riccardo Menga Dolly Ogbonna Angelo Obinze Rodriguez Guillermo Daniel Sansone Gianluca Santana Mario Alberto Sgrigna Alessandro Stevanovic Alen Suciu Sergio Verdi Simone Vives Giuseppe

C 1993 1 – A 1985 16 3 C 1987 21 1 A 1983 32 11 A 1986 17 2 C 1981 23 2 D 1985 2 – C 1987 35 8 P 1978 1 -2 C 1988 28 2 D 1989 30 – D 1983 9 – A 1993 3 – C 1983 34 2 P 1979 37 -53 D 1988 32 1 A 1989 11 2 C 1982 24 – A 1985 31 3 A 1993 1 – D 1988 22 – D 1984 22 – C 1987 14 1 C 1981 27 4 A 1980 11 1 C 1991 15 2 C 1990 1 – A 1992 4 – C 1980 25 –

udinese

Nato Pr. Gol

5ª (europa league)

All.: Francesco Guidolin Calciatore

R

Allan Marques Loureiro Angella Gabriele Armero Pablo Estifer Badu Emmanuel Agyemang Barreto Paulo Vitor Basta Dusan Battocchio Christian Benatia Mehdi Brkic Zeljko Campos Toro Matías Daniel Coda Andrea Danilo Larangeira Di Natale Antonio Domizzi Maurizio Fabbrini Diego Faraoni Marco Davide Gabriel Silva Moisés Antunes Heurtaux Thomas Lazzari Andrea Maicosuel Reginaldo de Matos Merkel Alexander Muriel Luis Fernando Padelli Daniele Pasquale Giovanni Pereyra Roberto Maximiliano Pinzi Giampiero Ranégie Mathias Rodriguez Diego Martin Willians Domingos Fernandes Zielinski Piotr

C 1991 36 – C 1989 14 4 D 1986 10 – C 1990 25 – A 1985 4 – D 1984 28 1 C 1992 1 – D 1987 19 2 P 1986 31 -32 A 1989 4 – D 1985 11 – D 1984 32 2 A 1977 33 23 D 1980 30 2 A 1990 7 – D 1991 11 – D 1991 18 1 D 1988 17 – C 1984 24 1 C 1986 20 2 C 1992 5 – A 1991 22 11 P 1985 9 -13 D 1982 18 1 C 1991 37 5 C 1981 19 3 A 1984 20 1 C 1989 1 – C 1986 5 – C 1994 9 –

Nato Pr. Gol

19 presenze (metà del totale delle gare disputate) Bradley (Roma).................6,09.. 30 Benalouane (Parma).........5,93.. 21 Gilardino (Bologna)...........6,08.. 36 Weiss (Pescara)................5,93.. 22 Legrottaglie (Catania)........6,08.. 27 Costa (Sampdoria)............5,93.. 27 Cambiasso (Inter)..............6,08.. 33 Cazzola (Atalanta).............5,92.. 22 Krsticic (Sampdoria)..........6,08.. 25 Giovinco (Juventus)...........5,92.. 31 Vergassola (Siena)............6,08.. 30 Ujkani (Palermo)................5,92.. 19 D’Ambrosio (Torino)...........6,08.. 28 Darmian (Torino)................5,92.. 30 Brkic (Udinese)..................6,08.. 31 Glik (Torino).......................5,92.. 32 Guana (Chievo).................6,07.. 23 Guarente (Bologna)...........5,91.. 20 Belfodil (Parma).................6,07.. 33 Pinilla (Cagliari).................5,91.. 23 Rodriguez (Torino).............6,07.. 22 Dainelli (Chievo)................5,91.. 34 Denis (Atalanta).................6,06.. 36 Munari (Sampdoria)...........5,91.. 27 Stendardo (Atalanta).........6,06.. 32 Ogbonna (Torino)..............5,91.. 22 Toni (Fiorentina)................6,06.. 27 Bellusci (Catania)..............5,9.... 26 Ranocchia (Inter)...............6,06.. 32 Jokic (Chievo)....................5,9.... 20 Gonzalez (Lazio)...............6,06.. 34 Moretti (Genoa).................5,9.... 33 Gastaldello (Sampdoria)....6,06.. 33 Gamberini (Napoli)............5,9.... 25 Sestu (Siena).....................6,06.. 28 Rosi (Parma).....................5,9.... 26 Santana (Torino)................6,06.. 27 Castan (Roma)..................5,9.... 30 Agliardi (Bologna)..............6,05.. 22 Icardi (Sampdoria).............5,9.... 31 Andreolli (Chievo)..............6,05.. 28 Rosina (Siena)...................5,9.... 31 Luciano (Chievo)...............6,05.. 24 Rubin (Siena)....................5,9.... 25 Vargas (Genoa).................6,05.. 20 Cesar (Chievo)..................5,89.. 22 Floccari (Lazio)..................6,05.. 22 Guarín (Inter).....................5,89.. 32 Lamela (Roma)..................6,05.. 33 Zapata (Milan)...................5,89.. 23 Marquinho (Roma)............6,05.. 26 Raimondi (Atalanta)...........5,88.. 26 Osvaldo (Roma)................6,05.. 29 Krhin (Bologna).................5,88.. 21 Danilo (Udinese)................6,05.. 32 Taider (Bologna)................5,88.. 34 Migliaccio (Fiorentina).......6,04.. 24 Stoian (Chievo)..................5,88.. 20 Roncaglia (Fiorentina).......6,04.. 24 Mexes (Milan)....................5,88.. 25 Konko (Lazio)....................6,04.. 25 Kurtic (Palermo)................5,88.. 31 Mauri (Lazio).....................6,04.. 26 Von Bergen (Palermo).......5,87.. 35 De Sciglio (Milan)..............6,04.. 27 Burdisso (Roma)...............5,86.. 25 Pjanic (Roma)....................6,04.. 27 Thiago Ribeiro (Cagliari)...5,85.. 29 Avelar (Cagliari).................6,03.. 20 Muñoz (Palermo)...............5,85.. 32 Ekdal (Cagliari)..................6,03.. 31 Destro (Roma)...................5,85.. 21 Granqvist (Genoa).............6,03.. 35 Cherubin (Bologna)...........5,84.. 29 Amauri (Parma).................6,03.. 33 Nielsen (Pescara)..............5,84.. 19 Biondini (Atalanta).............6,02.. 24 Alvarez (Catania)...............5,83.. 27 Biava (Lazio).....................6,02.. 31 Paloschi (Chievo)..............5,83.. 20 Abate (Milan).....................6,02.. 27 Pellissier (Chievo).............5,83.. 24 Pandev (Napoli).................6,02.. 33 Morganella (Palermo)........5,83.. 30 Ilicic (Palermo)...................6,02.. 31 Paci (Siena).......................5,82.. 23 Romero (Sampdoria).........6,02.. 32 Antonsson (Bologna).........5,81.. 31 Domizzi (Udinese).............6,02.. 30 Dias (Lazio).......................5,81.. 27 Carmona (Atalanta)...........6....... 20 Lucarelli (Parma)...............5,81.. 32 Perez (Bologna)................6....... 23 Cascione (Pescara)...........5,81.. 30 Milito (Inter)........................6....... 20 Garics (Bologna)...............5,8.... 27 Zanetti (Inter).....................6....... 33 Reginaldo (Siena)..............5,8.... 19 Quagliarella (Juventus).....6....... 27 Brivio (Atalanta).................5,79.. 20 Bojan (Milan).....................6....... 19 Motta (Bologna).................5,79.. 19 Immobile (Genoa)..............5,79.. 33 Britos (Napoli)....................6....... 22 Rossini (Sampdoria)..........5,79.. 25 Zuñiga (Napoli)..................6....... 32 Angelo (Siena)...................5,79.. 28 Valdes (Parma)..................6....... 29 Robinho (Milan).................5,78.. 23 Stekelenburg (Roma)........6....... 19 Arévalo Rios (Palermo).....5,78.. 27 Pinzi (Udinese)..................6....... 19 Garcia (Palermo)...............5,78.. 32 Lucchini (Atalanta).............5,98.. 21 Piris (Roma).......................5,76.. 29 Astori (Cagliari)..................5,98.. 32 Bolzoni (Siena)..................5,76.. 25 Pisano (Cagliari)................5,98.. 28 Sardo (Chievo)..................5,75.. 23 Rossettini (Cagliari)...........5,98.. 28 Balzaretti (Roma)..............5,75.. 27 Cofie (Chievo)...................5,98.. 27 Felipe (Siena)....................5,75.. 34 Drame (Chievo).................5,98.. 22 Maicosuel (Udinese)..........5,75.. 20 Frey (Chievo).....................5,98.. 21 Tachtsidis (Roma)..............5,74.. 21 Marquinhos (Roma)...........5,98.. 26 Vives (Torino).....................5,74.. 25 Neto (Siena)......................5,98.. 20 Gargano (Inter)..................5,73.. 28 Valiani (Siena)...................5,98.. 22 Bianchi (Torino).................5,98.. 32 Bjarnason (Pescara)..........5,73.. 24 Badu (Udinese).................5,98.. 25 Caprari (Pescara)..............5,73.. 24 Lazzari (Udinese)..............5,98.. 24 Moralez (Atalanta).............5,72.. 29 Morleo (Bologna)...............5,97.. 32 Masiello (Torino)................5,72.. 24 Fernandez (Fiorentina)......5,97.. 22 Nenè (Cagliari)..................5,71.. 23 Romulo (Fiorentina)...........5,97.. 20 Estigarribia (Sampdoria)....5,7.... 34 Antonelli (Genoa)..............5,97.. 33 Meggiorini (Torino).............5,69.. 31 Jankovic (Genoa)..............5,97.. 19 Ranégie (Udinese)............5,69.. 20 Ambrosini (Milan)..............5,97.. 20 Juan Jesus (Inter)..............5,68.. 31 Parolo (Parma)..................5,97.. 36 Nocerino (Milan)................5,68.. 26 Sorensen (Bologna)..........5,96.. 25 Berardi (Sampdoria)..........5,68.. 21 Biagianti (Catania).............5,96.. 28 Pereira (Inter)....................5,67.. 28 Tomovic (Fiorentina)..........5,96.. 26 Dybala (Palermo)..............5,67.. 27 Constant (Milan)................5,96.. 25 Soriano (Sampdoria).........5,67.. 24 Niang (Milan).....................5,96.. 20 Tozser (Genoa)..................5,65.. 22 De Silvestri (Sampdoria)...5,96.. 24 Celik (Pescara)..................5,64.. 23 Kone (Bologna).................5,95.. 31 De Rossi (Roma)...............5,64.. 25 Dessena (Cagliari).............5,95.. 31 Balzano (Pescara).............5,62.. 26 Cana (Lazio)......................5,95.. 24 Boateng (Milan).................5,59.. 29 Lulic (Lazio).......................5,95.. 33 Nagatomo (Inter)...............5,58.. 25 Basha (Torino)...................5,95.. 21 Alvarez (Inter)....................5,57.. 23 Gabbiadini (Bologna).........5,94.. 30 Zanon (Pescara)................5,54.. 23 El Hamdaoui (Fiorentina)..5,94.. 19 Abbruscato (Pescara)........5,5.... 25 Maggio (Napoli).................5,94.. 31 Bocchetti (Pescara)...........5,5.... 24 Donati (Palermo)...............5,94.. 28 Modesto (Pescara)............5,45.. 19 Gobbi (Parma)...................5,94.. 34 Cosic (Pescara).................5,43.. 20 Hetemaj (Chievo)..............5,93.. 30 Capuano (Pescara)...........5,33.. 26 Bertolacci (Genoa)............5,93.. 29 Vukusic (Pescara).............5,33.. 19 Padoin (Juventus).............5,93.. 20 Kozak (Lazio)....................5,21.. 19

sono stati presi in considerazione soltanto i calciatori con almeno

Calciatore...................... Media.Pr. Totti (Roma).......................6,6.... 34 Borja Valero (Fiorentina)....6,54.. 37 Pizarro (Fiorentina)............6,53.. 29 Hamsik (Napoli).................6,51.. 38 Cuadrado (Fiorentina).......6,47.. 36 Cavani (Napoli)..................6,47.. 34 Cerci (Torino).....................6,47.. 35 Muriel (Udinese)................6,45.. 22 Pogba (Juventus)..............6,42.. 27 Vidal (Juventus).................6,42.. 31 Handanovic (Inter).............6,41.. 35 Barzagli (Juventus)............6,38.. 34 Di Natale (Udinese)...........6,38.. 33 Pirlo (Juventus).................6,36.. 32 Diamanti (Bologna)............6,34.. 34 Marchisio (Juventus).........6,34.. 29 Chiellini (Juventus)............6,33.. 24 Campagnaro (Napoli)........6,32.. 28 Benatia (Udinese)..............6,32.. 19 Ljajic (Fiorentina)...............6,29.. 28 Pasqual (Fiorentina)..........6,29.. 35 Behrami (Napoli)...............6,29.. 33 Insigne L. (Napoli).............6,29.. 37 Brighi (Torino)....................6,29.. 23 Cassano (Inter)..................6,27.. 28 Basta (Udinese).................6,27.. 28 Conti (Cagliari)..................6,26.. 29 Gomez (Catania)...............6,26.. 36 Aquilani (Fiorentina)..........6,26.. 25 Bonucci (Juventus)............6,26.. 33 Candreva (Lazio)...............6,26.. 35 Bonaventura (Atalanta).....6,25.. 35 Cigarini (Atalanta)..............6,24.. 27 Klose (Lazio).....................6,24.. 29 Marchetti (Lazio)................6,24.. 33 Pegolo (Siena)...................6,24.. 38 Ibarbo (Cagliari).................6,23.. 34 El Shaarawy (Milan)..........6,23.. 37 Pazzini (Milan)...................6,23.. 30 Nainggolan (Cagliari).........6,22.. 34 Sau (Cagliari)....................6,22.. 30 Bergessio (Catania)...........6,22.. 32 Izco (Catania)....................6,21.. 35 Lodi (Catania)....................6,21.. 33 Jovetic (Fiorentina)............6,21.. 31 Mirante (Parma)................6,21.. 33 Eder (Sampdoria)..............6,21.. 30 Obiang (Sampdoria)..........6,21.. 34 Allan (Udinese)..................6,21.. 36 Buffon (Juventus)..............6,2.... 32 Consigli (Atalanta).............6,19.. 35 Agazzi (Cagliari)................6,19.. 34 Frey (Genoa).....................6,19.. 36 Ledesma (Lazio)................6,19.. 36 Montolivo (Milan)...............6,19.. 32 Cannavaro (Napoli)...........6,19.. 32 Poli (Sampdoria)................6,19.. 31 Borriello (Genoa)...............6,18.. 28 Lichtsteiner (Juventus)......6,18.. 28 Castro (Catania)................6,16.. 36 Rigoni L. (Chievo)..............6,16.. 31 Rodriguez (Fiorentina).......6,16.. 35 Kucka (Genoa)..................6,16.. 33 Vucinic (Juventus).............6,16.. 31 Palacio (Inter)....................6,15.. 26 Matri (Juventus).................6,15.. 22 Marchionni (Parma)...........6,15.. 28 Florenzi (Roma).................6,15.. 36 Gillet (Torino).....................6,15.. 37 Sansone (Parma)..............6,14.. 26 Pereyra (Udinese).............6,14.. 37 Almiron (Catania)..............6,13.. 30 Viviano (Fiorentina)...........6,13.. 32 Abbiati (Milan)...................6,13.. 28 De Sanctis (Napoli)...........6,13.. 34 Dzemaili (Napoli)...............6,13.. 34 Inler (Napoli)......................6,13.. 31 Barreto (Palermo)..............6,13.. 30 Andujar (Catania)..............6,12.. 34 Spolli (Catania)..................6,12.. 29 Asamoah (Juventus).........6,12.. 27 Perin (Pescara).................6,12.. 29 Gazzi (Torino)....................6,12.. 34 Barrientos (Catania)..........6,1.... 31 Marchese (Catania)...........6,1.... 30 Sorrentino (Chievo)...........6,1.... 20 Savic (Fiorentina)..............6,1.... 26 Cossu (Cagliari).................6,09.. 24 Thereau (Chievo)..............6,09.. 37 Hernanes (Lazio)...............6,09.. 34 Radu (Lazio)......................6,09.. 23 Miccoli (Palermo)...............6,09.. 29 Biabiany (Parma)...............6,09.. 33 Paletta (Parma).................6,09.. 35

calcio2000 81 LUG 2013


41ª GIORNATA – 11 MAGGIO 2013 Ascoli-Ternana 1-1 (1-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 ASCOLI (3-4-1-2): Gomis 6; Prestia 6, Faisca 5, Ricci 6 (38’ st Peccarisi ng); Scalise 6, Di Donato 6 (22’ st Gragnoli 6), Russo 5,5, Pasqualini 5; Fossati 4; Soncin 6 (20’ st Colomba 5), Feczesin 5,5. Allenatore: Silva 6. TERNANA (3-5-2): Brignoli 7; Fazio 5, Meccariello 6, Ciofani 6 (28’ st Ferraro 6); Bernardi 6, Carcuro 6, Di Deo 5 (1’ st Scozzarella 6), Miglietta 6, Vitale 6; Alfageme 6, Ceravolo 6 (20’ st Litteri 6). Allenatore: Toscano 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 5. Reti: 1’ pt Ricci (A); 17’ st Vitale (T) rig. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ricci, Scalise, Di Donato, Fossati (A); Fazio, Vitale (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.057. Note: Al 34’ st Fossati (A) si è fatto parare un rigore.

Bari-Cesena 2-1 (0-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 BARI (4-3-3): Pena 7; Sabelli 6,5, Ceppitelli 7, Polenta 6,5 (45’ pt Altobello 6,5), Rossi 6,5; Bellomo 6,5, Sciaudone 6,5, Aprile 6,5 (9’ st Tallo 6,5); Galano 6 (25’ st Iunco 6,5), Caputo 7, Fedato 7. Allenatore: Torrente 7. CESENA (4-4-2): Campagnolo 6,5; Arrigoni 6, Morero 6, Tonucci 6, Consolini 6; Coppola 6, Meza Colli 6, Tabanelli 6 (37’ st Djokovic ng, 44’ st Lolli ng), D’Alessandro 6; Granoche 5,5 (17’ st Giandonato 6), Succi 5,5. Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: La Penna di Roma 6,5. Reti: 22’ st Morero (C), 43’ Caputo (B), 45’ Ceppitelli (B). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bellomo, Sciaudone, Tallo, Caputo (B); Morero, Tonucci (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.673. Note: Al 33’ st Succi (C) si è fatto parare un rigore..

Empoli-Cittadella 1-0 (0-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Hysaj 7, Tonelli 6, Regini 6,5, Accardi 6,5; Moro 7, Valdifiori 6,5, Croce 7,5 (44’ st Signorelli ng); Saponara 6,5; Tavano 6 (34’ st Mchedlidze 6), Maccarone 6,5. Allenatore: Sarri 7. CITTADELLA (3-5-2): Cordaz 6; Gasparetto 6, Coly 6, Pellizzer 6; Ciancio 5,5 (38’ st Minesso 5), Vitofrancesco 6 (26’ st Di Roberto 6), Paolucci 6, Schiavon 6, Biraghi 5,5; Di Carmine 5,5, Giannetti 5 (11’ st Di Nardo 5). Allenatore: Foscarini 5,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 5,5. Reti: 13’ st Croce. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Hysaj, Signorelli (E); Pellizzer, Schiavon, Di Carmine, Giannetti (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.399.

Juve Stabia-Verona 0-3 (0-1) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 JUVE STABIA (4-2-3-1): Nocchi 5; Baldanzeddu 5,5, Figliomeni 5, Scognamiglio 5, Dicuonzo 5; Agyei 5,5, Martinelli 5 (9’ st Gorzegno 6); Acosty 4,5 (1’ st Improta 5,5), Caserta 5,5, Verdi 6 (16’ st Suciu 5,5); Bruno 6. Allenatore: Braglia 5,5. VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 7, Moras 6, Maietta 7, Agostini 7; Laner 6, Jorginho 6,5, Hallfredsson 7 (35’ st Nielsen ng); Gomez 6, Cacia 7,5 (13’ st Ferrari 6), Sgrigna 7 (13’ st Martinho 7). Allenatore: Mandorlini 7. Arbitro: Ostinelli di Como 6. Reti: 4’ pt Cacia; 8’ st Cacia, 21’ Martinho. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Figliomeni, Dicuonzo, Agyei, Caserta (J); Laner, Cacia (V). Espulsi: 3’ st Dicuonzo (J). Spettatori: 4.468

Lanciano-Sassuolo 2-2 (2-2) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 LANCIANO (4-3-3): Leali 6; Di Cecco 6, Aquilanti 6, Amenta 6, Mammarella 6,5; Vastola 7, D’Aversa 6 (14’ st Minotti 6), Volpe 6; Piccolo 6,5 (18’ st Fofana 6), Falcinelli 6,5, Turchi 6,5 (30’ st Paghera 6). Allenatore: Gautieri 7. SASSUOLO (4-3-3): Pomini 6; Laverone 5,5 (1’ st Marzorati 6), Bianco 6, Terranova 6, Longhi 5,5; Chibsah 6 (39’ st Laribi ng), Magnanelli 6, Missiroli 6; Berardi 6,5, Pavoletti 6 (13’ st Boakye 6), Catellani 6,5. Allenatore: Di Francesco 6. Arbitro: Irrati di Pistoia 5,5. Reti: 4’ pt Vastola (L), 17’ Berardi (S), 26’ Chibsah (S), 41’ Piccolo (L). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Di Cecco, Aquilanti, Mammarella, Vastola, D’Aversa, Volpe, Falcinelli (L); Bianco, Missiroli (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.000 circa.

Livorno-Brescia 3-0 (2-0) Data: 10-05-2013 – Ore: 20.45 LIVORNO (3-4-1-2): Fiorillo 6,5; Bernardini 7, Emerson 7, Ceccherini 6,5 (42’ st Decarli ng); Schiattarella 7, Luci 7,5, Duncan 6, Lambrughi 7; Belingheri 8 (44’ st Dell’Agnello ng); Paulinho 7, Dionisi 7 (38’ st Salviato ng). Allenatore: Nicola 7,5. BRESCIA (4-3-3): Arcari 5; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 5, Daprelà 5; Lasik 5,5 (8’ st Sodinha 6), Rossi 5, Finazzi 5; Scaglia 6 (25’ st Arias 6), Caracciolo And. 5, Corvia 5 (13’ st Benali 5,5). Allenatore: Calori 5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. Reti: 11’ e 25’ pt Belingheri; 13’ st Dionisi. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Schiattarella, Belingheri (L); Caldirola, Lasik, Rossi, Caracciolo And. (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.122.

Modena-Vicenza 0-1 (0-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 MODENA (4-2-3-1): Colombi 7; Osuji 6, Gozzi 6, Zoboli 5,5, Gulan 5; Moretti 6 (17’ st Nardini 6), Signori 6; Surraco 6, Mazzarani 6, Lazarevic ng (11’ pt Piscitella 5,5, 23’ st Maiorino 5); Ardemagni 6. Allenatore: Novellino 6. VICENZA (4-4-2): Bremec 6,5; Padalino 6, Brighenti 6,5, Milanovic 6,5, Laczko 6; Mustacchio 7 (27’ st Di Matteo 6), Cinelli 6, Ciaramitaro 6,5, Semioli 6 (33’ st Bellazzini ng); Tiribocchi 6, Giacomelli 6 (25’ st Bojinov 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. Reti: 10’ st Mustacchio. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Osuji, Mazzarani, Ardemagni (M); Brighenti, Laczko (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.858.

Padova-Spezia 1-1 (1-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 PADOVA (3-4-1-2): Silvestri 6; Cionek 5, Dellafiore 6, Trevisan 6; Rispoli 6,5 (44’ st Renzetti ng), Iori 6, De Feudis 6 (32’ st De Vitis 6), Jelenic 6; Zé Eduardo 7; Cutolo 5,5 (32’ st Voltan 6), Raimondi 6. Allenatore: Pea 6. SPEZIA (4-4-1-1): Guarna 6; Pasini 6 (18’ st Di Gennaro 7), Schiavi 6, Goian 6 (20’ pt Romagnoli 6), Mario Rui 6; Piccini 6, Bovo 6,5, Porcari 6, Musacci 6 (8’ st Albarracin 6); Sammarco 6; Okaka 5,5. Allenatore: Cagni 6. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. Reti: 44’ pt Zé Eduardo (P); 20’ st Di Gennaro (S) rig. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rispoli, De Feudis (P); Schiavi, Bovo (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.440.

Pro Vercelli-Novara 1-2 (1-1) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 PRO VERCELLI (4-2-3-1): Valentini 6; Vinci 6, Borghese 6, Abbate 5, Scaglia 6; Filkor 6,5 (38’ st Scavone ng), Appelt 6; Erpen 6 (21’ st Germano 6), Ragatzu 6, Cristiano 6,5 (28’ st Eusepi ng); Iemmello 6. Allenatore: Braghin 6. NOVARA (4-3-3): Bardi 6; Colombo 6, Lisuzzo 6, Ludi 6, Crescenzi 6; Fernandes 5,5 (32’ st Faragò ng), Buzzegoli 6 (14’ st Marianini 6), Pesce 7; Gonzalez 5,5 (21’ st Libertazzi 7), Seferovic 6,5, Lazzari 6,5. Allenatore: Aglietti 7. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. Reti: 31’ pt Scaglia (P), 33’ Lazzari (N); 36’ st Libertazzi (N). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Erpen, Cristiano (P); Ludi, Marianini, Pesce, Seferovic (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.005.

Reggina-Grosseto 1-0 (0-0) Data: 11-05-2013 – Ore: 15.00 REGGINA (4-4-2): Baiocco 7; Antonazzo 5,5, Adejo 5,5, Bergamelli 5,5, Rizzato 6; D’Alessandro 5 (37’ pt Fischnaller 6), Hetemaj 6, Colucci 5,5 (40’ st Bombagi ng), Barillà 6; Di Michele 6, Gerardi 5,5 (25’ st Campagnacci 6). Allenatore: Pillon 6. GROSSETO (4-2-3-1): Lanni 6; Calderoni 6, Biraschi 6, Padella 6, Feltscher 6; Obodo 6, Brugman 6; Foglio 6 (39’ pt Mandorlini 6), Gimenez 6 (1’ st Som 6), Coulibaly 6; Piovaccari 6 (27’ st Donati ng). Allenatore: Moriero 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. Reti: 41’ st Di Michele. Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Fischnaller (R); Padella (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.035.

Varese-Crotone 1-1 (1-0) Data: 13-05-2013 – Ore: 20.45 VARESE (4-4-2): Bressan 6; Pucino 6, Troest 6,5, Rea 6, Franco 6; Ferreira Pinto 5,5, Zecchin 6 (7’ st Filipe 6), Kone 6, Oduamadi 7; Neto Pereira 6,5 (42’ st Lazaar ng), Ebagua 6 (1’ st Forte 6). Allenatore: Agostinelli 6. CROTONE (4-2-3-1): Caglioni 6; Matute 6, Checcucci 5,5, Abruzzese 5, Migliore 6,5; Eramo 6, Galardo 6 (19’ st Leto 6); De Giorgio 6 (4’ st Ciano 7), Crisetig 6, Torromino 6; Pettinari 5,5 (29’ st Falconieri 6,5). Allenatore: Drago 6,5. Arbitro: Borriello di Mantova 6. Reti: 28’ pt Oduamadi (V); 41’ st Ciano (C). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Rea, Franco, Forte (V); Abruzzese, Ciano, Falconieri (C). Espulsi: 32’ st Abruzzese (C). Spettatori: 3.989.

Squadra Pt. G V N P Sassuolo 82 41 24 10 7 81 41 23 12 6 Verona 80 41 23 11 7 Livorno 72 41 20 12 9 Empoli Novara (-3) 63 41 19 9 13 Varese (-1) 60 41 16 13 12 Brescia 59 41 14 17 10 Modena (-2) 54 41 15 11 15 (-7) Bari 53 41 16 12 13 Padova 53 41 12 17 12 Crotone (-2) 52 41 14 12 15 Ternana 50 41 11 17 13 50 41 12 14 15 Spezia Juve Stabia 49 41 12 13 16 49 41 12 13 16 Cesena Reggina (-2) 48 41 12 14 15 Lanciano 47 41 9 20 12 Cittadella 47 41 11 14 16 41 41 10 11 20 Vicenza Ascoli (-1) 41 41 11 9 21 Pro Vercelli 32 41 8 8 25 Grosseto (-6) 25 41 6 13 22 MARCATORI 24 reti: Cacia (Verona, 5 rig.)

82 calcio2000 LUG 2013

Gf Gs 77 40 67 32 77 46 69 51 72 45 55 51 56 50 51 50 52 43 46 49 42 53 35 37 51 57 51 62 45 58 42 51 49 59 47 61 41 58 48 66 36 66 40 64


serie bwin 42ª GIORNATA - 18 MAGGIO 2013 Brescia-Varese 2-0 (0-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 BRESCIA (4-3-3): Arcari 6; Zambelli 7, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6,5; Finazzi 6, Rossi 6, Arias 6 (11’ st Sodinha 6,5); Scaglia 6,5, Corvia 6,5 (40’ st Picci ng), Caracciolo And. 7. Allenatore: Calori 7. VARESE (4-3-3): Bressan 6; Pucino 6, Rea 5,5, Troest 6, Lazaar 5,5 (30’ st Filipe 5,5); Corti 6, Zecchin 6, Kone 6 (21’ st Ferreira Pinto 5,5); Neto Pereira 6, Ebagua 6, Oduamadi 6 (40’ st Forte ng). Allenatore: Agostinelli 5,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. Reti: 5’ st Zambelli, 22’ Caracciolo And. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Caldirola (B); Zecchin, Oduamadi (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.000 circa Note: .

Cesena-Pro Vercelli 1-1 (1-1) Data: 18-05-2013 – Ore: 14.30 CESENA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Consolini 6, Tonucci 6, Morero 6 (1’ st Bangoura 6), Brandao 6; Coppola 6, Meza Colli 6; Lolli 6 (11’ st Tabanelli 5), Succi 5, D’Alessandro 6; Granoche 5 (20’ st Giandonato 5). Allenatore: Bisoli 6. PRO VERCELLI (4-2-3-1): Miranda 6; Vinci 6, Ranellucci 6, Abbate 6, Sini 6; Rosso 6, Filkor 6; Germano 6 (34’ st Secondo ng), Ragatzu 6,5, De Silvestro 6; Iemmello ng (6’ pt Romano 6, 28’ st Bunino 6). Allenatore: Braghin 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. Reti: 29’ pt Tonucci (C), 45’ Ragatzu (P). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Germano (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.706 Note: .

Cittadella-Ascoli 1-0 (0-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 CITTADELLA (3-4-1-2): Pierobon 6,5; Gasparetto 6, Coly 6, Pellizzer 6; Sosa 5,5, Paolucci 5, Baselli 7, Biraghi 5; Di Roberto 5,5 (18’ st Schiavon 6); Di Nardo 6 (45’ st Minesso 6,5), Di Carmine 5 (22’ st Giannetti 6). Allenatore: Foscarini 6. ASCOLI (3-4-1-2): Gomis 6; Ricci 6, Peccarisi 5, Faisca 6; Scalise 6, Di Donato 6 (39’ st Morosini ng), Russo 6 (35’ st Loviso ng), Pasqualini 6 (30’ st Montalto 5); Fossati 4; Scognamiglio 6, Feczesin 5,5. Allenatore: Silva 6. Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5. Reti: 50’ st Baselli. Recupero: 8 minuti (2’ pt + 6’ st). Ammoniti: Sosa, Paolucci (C); Faisca, Pasqualini, Fossati (A). Espulsi: 34’ pt Fossati (A); 16’ st Paolucci (C). Spettatori: 3.689 Note: .

Crotone-Juve Stabia 3-3 (1-2) Data: 19-05-2013 – Ore: 12.30 CROTONE (4-3-1-2): Caglioni 6; Del Prete 7, Vinetot 6, Checcucci 6, Mazzotta 6; Eramo 6, Crisetig 6 (22’ st Leto 6), Galardo 6 (6’ st De Giorgio 6); Maiello 6 (15’ st Falconieri 7,5); Gabionetta 6, Torromino 7. Allenatore: Drago 6,5. JUVE STABIA (4-3-1-2): Seculin 6; Ogolong 5, Martinelli 6, Murolo 6, Gorzegno 6; Verdi 6,5 (22’ st Favetta 5,5), Jidayi 6 (11’ st Guarino 6), Suciu 6,5; Doninelli 7 (18’ st Gargiulo 6); Improta 6, Acosty 6. Allenatore: Braglia 6,5. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. Reti: 29’ pt Torromino (C), 35’ Improta (J), 42’ Doninelli (J); 12’ st Suciu (J), 32’ e 36’ Falconieri (C). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Vinetot, Falconieri (C); Ogolong, Martinelli, Improta (J). Espulsi: 31’ pt Ogolong (J); 25’ st Improta (J). Spettatori: 3.258 Note: .

Grosseto-Bari 4-3 (1-2) Data: 18-05-2013 – Ore: 14.30 GROSSETO (4-2-3-1): Lanni 7; Donati 6, Biraschi 6, Dalmazzi 6 (20’ st Fanciulli 7), Calderoni 7; Mandorlini 6 (8’ st Marinelli 6), Delvecchio 6; Som 6, Brugman 6, Lupoli 6 (1’ st Coulibaly 6,5); Piovaccari 6. Allenatore: Moriero 7. BARI (4-3-3): Pena 6; Sabelli 5,5, Altobello 5,5 (25’ st Dos Santos 5,5), Ceppitelli 6, Rossi 5,5; Defendi 6, Romizi 5,5, Aprile 5,5 (1’ st Tallo 6); Iunco 6, Caputo 6, Fedato 6 (16’ st De Falco 5,5). Allenatore: Torrente 5,5. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. Reti: 18’ pt Lupoli (G), 35’ Ceppitelli (B), 42’ Caputo (B); 1’ st Fedato (B), 4’ Coulibaly (G), 20’ Piovaccari (G), 40’ Fanciulli (G). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Marinelli (G); Iunco, Fedato (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 1.254 Note: .

Novara-Lanciano 1-1 (0-1) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 NOVARA (4-3-1-2): Montipò 6,5; Colombo 6 (39’ st Vicari ng), Ghiringhelli 5,5, Ludi 6 (24’ st Perticone 6), Alhassan 5,5; Marianini 6 (16’ st Baclet 5,5), Parravicini 6, Faragò 6; Motta 7; Rubino 6,5, Libertazzi 5,5. Allenatore: Aglietti 6. LANCIANO (4-3-3): Leali 6,5; Almici 6, Aquilanti 5,5, Amenta 6, Scrosta 6; Vastola 6, D’Aversa 6, Volpe 6; Piccolo 6,5, Falcinelli 7, Di Cecco 5,5 (37’ st Turchi ng). ng. Allenatore: Gautieri 6. Arbitro: Nasca di Bari 6. Reti: 12’ pt Falcinelli (L); 10’ st Rubino (N). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.463 Note: .

Sassuolo-Livorno 1-0 (0-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 SASSUOLO (4-3-3): Pomini 6,5; Antei 6, Marzorati 7, Terranova 7,5, Longhi 5,5 (14’ st Laverone 7); Chibsah 8, Magnanelli 8, Missiroli 8; Berardi 6,5, Boakye 5,5 (33’ st Troiano 6), Catellani 6 (14’ st Frascatore 7). Allenatore: Di Francesco 7,5. LIVORNO (3-4-1-2): Fiorillo 5,5; Bernardini 6, Emerson 6,5, Ceccherini 6 (33’ st Mazzoni 6); Schiattarella 6, Duncan 6,5 (27’ st Dell’Agnello 5), Luci 6, Lambrughi 6 (16’ st Gemiti 6); Belingheri 5,5; Paulinho 5, Dionisi 5. Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Ostinelli di Como 5. Reti: 50’ st Missiroli. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Antei, Marzorati, Longhi, Berardi (S); Bernardini, Schiattarella, Belingheri (L). Espulsi: 12’ st Antei (S), 32’ Fiorillo (L) e Berardi (S). Spettatori: 15.157 Note: .

Spezia-Modena 1-1 (0-1) Data: 18-05-2013 – Ore: 14.30 SPEZIA (4-2-4): Iacobucci 6; Madonna 6, Romagnoli 6, Schiavi ng (18’ pt Pasini 6), Mario Rui 6,5; Bovo 6, Lollo 6; Di Gennaro 6,5, Sansovini 6,5, Okaka 6 (4’ st Pichlmann 6), Albarracin 6 (1’ st Garofalo 6). Allenatore: Cagni 6,5. MODENA (4-2-3-1): Manfredini 7; Osuji 6, Gozzi 6,5, Andelkovic 6, Minarini 6; Moretti 7 (29’ st Nardini 6), Signori 6,5; Piscitella 6 (41’ st Maiorino ng), Surraco 6 (33’ st Trombetta ng), Gulan 6; Ardemagni 7. Allenatore: Novellino 6,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6,5. Reti: 19’ pt Ardemagni (M); 44’ st Sansovini (S). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mario Rui (S); Signori, Ardemagni (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.224 Note: .

Ternana-Padova 2-1 (1-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 14.30 TERNANA (3-5-2): Brignoli 6; Fazio 6, Brosco 6, Ferraro 6; Bernardi 6, Di Deo 6 (37’ st Botta 6), Miglietta 6,5, Scozzarella 6,5 (19’ st Ragusa 6), Vitale 6 (42’ pt Bencivenga 6,5); Sinigaglia 6,5, Ceravolo 7. Allenatore: Toscano 7. PADOVA (3-5-2): Silvestri 7; Dellafiore 6, Legati 6, Trevisan 6; Rispoli 7, De Vitis 6 (17’ st Zé Eduardo 6), Iori 6, De Feudis 6, Renzetti 5 (15’ st Piccinni 6); Cutolo 6, Raimondi 6,5 (37’ st Voltan ng). Allenatore: Pea 6,5. Arbitro: Giancola di Vasto 6,5. Reti: 3’ pt Vitale (T) rig.; 5’ st Cutolo (P) rig., 14’ Bencivenga (T). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Dellafiore, Cutolo (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.740 Note: .

Verona-Empoli 0-0 (0-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 6, Agostini 6 (31’ pt Albertazzi 6); Laner 6, Jorginho 6, Hallfredsson 6; Gomez 6 (34’ st Ceccarelli ng), Cacia 6 (25’ st Ferrari 6), Sgrigna 6. Allenatore: Mandorlini 6. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Hysaj 6 (41’ st Romeo ng), Tonelli 6, Regini 6, Accardi 6; Moro 6, Valdifiori 6 (32’ st Casoli ng), Signorelli 6; Saponara 6; Maccarone 6, Tavano 6 (29’ st Mchedlidze ng). Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Ciampi di Roma 6. Reti: Recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. Spettatori: 24.779 Note: .

Vicenza-Reggina 0-0 (0-0) Data: 18-05-2013 – Ore: 16.30 VICENZA (4-4-2): Bremec 6; Padalino 6, Gentili 6, Milanovic 6, Laczko 6 (27’ st Bellazzini 5,5); Mustacchio 6 (8’ st Malonga 4), Ciaramitaro 6, Cinelli 6, Semioli 6; Tiribocchi 5,5, Giacomelli 5,5 (27’ st Bojinov 5). Allenatore: Dal Canto 5,5. REGGINA (4-4-2): Baiocco 6,5; Antonazzo 6, Adejo 6, Bergamelli 6, Rizzato 6; Armellino 6, Hetemaj 6, Colucci 6, Barillà 6; Di Michele 6 (48’ st Ely ng), Campagnacci 6 (19’ st Gerardi 5,5). Allenatore: Pillon 6. Arbitro: Baracani di Firenze 6. Reti: Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Padalino, Gentili (V); Bergamelli, Gerardi (R). Espulsi: 33’ st Malonga (V). Spettatori: 9.223 Note: .

Squadra Pt. G V N P Sassuolo 85 42 25 10 7 82 42 23 13 6 Verona 80 42 23 11 8 Livorno 73 42 20 13 9 Empoli Novara (-3) 64 42 19 10 13 Brescia 62 42 15 17 10 Varese (-1) 60 42 16 13 13 (-2) Modena 55 42 15 12 15 Bari (-7) 53 42 16 12 14 Ternana 53 42 12 17 13 53 42 12 17 13 Padova Crotone (-2) 53 42 14 13 15 Spezia 51 42 12 15 15 Juve Stabia 50 42 12 14 16 Cittadella 50 42 12 14 16 50 42 12 14 16 Cesena Reggina (-2) 49 42 12 15 15 Lanciano 48 42 9 21 12 42 42 10 12 20 Vicenza Ascoli (-1) 41 42 11 9 22 Pro Vercelli 33 42 8 9 25 Grosseto (-6) 28 42 7 13 22 MARCATORI 24 reti: Cacia (Verona, 5 rig.)

Gf Gs 78 40 67 32 77 47 69 51 73 46 58 50 55 53 52 51 55 47 37 38 47 51 45 56 52 58 54 65 48 61 46 59 42 51 50 60 41 58 48 67 37 67 44 67

calcio2000 83 LUG 2013


SEMIFINALI PLAYOFF Brescia-Livorno 1-1 (0-1) Data: 22-05-2013 – Ore: 18.30 BRESCIA (4-3-1-2): Arcari 5; Zambelli 6,5 (15’ st Lasik 5,5), De Maio 6,5, Daprelà 6, Scaglia 6,5; Finazzi 6,5, Budel 6, Rossi 6; Sodinha (41’ st Benali ng); Caracciolo And. 7,5 (34’ st Mitrovic 5,5), Corvia 6. Allenatore: Calori 6,5. LIVORNO (3-5-1-1): Mazzoni 7; Ceccherini 6, Emerson 7, Decarli 6; Schiattarella 6 (20’ st Salviato 5,5), Gentsoglou 6, Luci 6,5, Duncan 6 (28’ st Gemiti 5,5), Lambrughi 5; Belingheri 6,5; Paulinho 7 (44’ st Dionisi ng). Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Ciampi di Roma 5,5. Reti: 36’ pt Caracciolo And. (B); 6’ st Paulinho (L). Recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Lasik (B); Luci, Lambrughi, Belingheri (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.581.

Livorno-Brescia 1-1 (0-0) Data: 26-05-2013 – Ore: 20.45 LIVORNO (3-4-1-2): Mazzoni 7; Bernardini 6, Emerson 6,5, Ceccherini 6,5; Schiattarella 6,5, Luci 6,5, Duncan 6, Lambrughi 5,5 (15’ st Gemiti 6); Belingheri (7’ st Gentsoglou 6); Paulinho 7,5, Dionisi 6 (47’ st Decarli ng). Allenatore: Nicola 6,5. BRESCIA (4-3-1-2): Arcari 6; Lasik 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6 (44’ st Picci ng); Finazzi 6,5, Budel 6,5, Rossi 6,5 (22’ st Sodinha ng); Scaglia 6; Corvia 6,5 (46’ st Mitrovic ng), Caracciolo And. 6,5. Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 5. Reti: 11’ st Corvia (B), 20’ Paulinho (L). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Duncan, Dionisi (L); De Maio, Scaglia, Corvia (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 9.677.

Novara-Empoli 1-1 (1-1) Data: 22-05-2013 – Ore: 20.45 NOVARA (4-3-3): Bardi 7; Perticone 6, Ludi 5,5, Lisuzzo 6,5, Crescenzi 6; Fernandes 5, Buzzegoli 6 (43’ st Colombo ng), Pesce ng (17’ pt Marianini ); Gonzalez 6, Seferovic 6, Lazzari 6,5 (36’ st Parravicini ng). Allenatore: Aglietti 6. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 7; Hysaj 6, Tonelli 6,5, Regini 6,5, Accardi 6 (27’ pt Laurini 6); Moro 6, Valdifiori 6,5, Signorelli 6,5 (43’ st Casoli ng); Saponara 6,5; Maccarone 7, Tavano 5 (32’ st Mchedlidze ng). Allenatore: Sarri 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 5. Reti: 3’ pt Maccarone (E), 37’ Buzzegoli (N) rig. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Lazzari (N); Laurini (E). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.081.

Empoli-Novara 4-1 (2-1) Data: 26-05-2013 – Ore: 20.45 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 7 (22’ st Romeo 6,5), Tonelli 7, Regini 6,5, Hysaj 7; Moro 7, Valdifiori 6,5, Croce 7 (27’ st Signorelli ); Saponara 7,5; Maccarone 8 (39’ st Mchedlidze 6,5), Tavano 7,5. Allenatore: Sarri 7,5. NOVARA (4-3-3): Bardi 6,5; Perticone 6, Lisuzzo 6, Ludi 5,5, Crescenzi 6,5; Marianini 6,5 (36’ st Fernandes ng), Buzzegoli 5,5 (26’ st Rubino 5,5), Pesce 6,5; Lazzari 5,5 (13’ st Mehmeti 6), Seferovic 6,5, Gonzalez 6. Allenatore: Aglietti 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 6,5. Reti: 18’ pt Tavano (E), 22’ Saponara (E), 37’ Seferovic (N); 25’ st Saponara (E), 48’ Mchedlidze (E). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Tonelli, Moro, Maccarone (E); Ludi, Buzzegoli, Pesce, Gonzalez (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.609.

FINALE PLAYOFF Empoli-Livorno 1-1 Data: 29-05-2013 – Ore: 20.45 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 6,5, Tonelli 6,5, Regini 6,5, Hysaj 6; Moro 7, Valdifiori 7, Croce 6,5 (22’ st Signorelli ng, 38’ st Casoli ); Saponara 6,5; Maccarone 6,5 (41’ st Mchedlidze ng), Tavano 7. Allenatore: Sarri 6,5. LIVORNO (3-5-1-1): Mazzoni 6,5; Bernardini 6,5, Emerson 7, Ceccherini 6; Schiattarella 6,5, Luci 6,5, Gentsoglou 6, Duncan 7, Gemiti 6; Belingheri 6,5; Paulinho 7. ng. ng. Allenatore: Nicola 7. Arbitro: Irrati di Pistoia 7. Reti: 30’ pt Tavano (E); 27’ st Duncan (L). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Regini, Croce, Saponara (E); Belingheri (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.204.

Livorno-Empoli 1-0 Data: 2-06-2013 – Ore: 20.45 LIVORNO (3-5-2): Mazzoni 7; Bernardini 6,5, Emerson 7, Ceccherini 6,5; Schiattarella 7, Luci 6,5, Gentsoglou 6,5, Duncan 6,5, Gemiti 6,5 (28’ st Lambrughi ); Paulinho 7, Dionisi 6 (42’ st Decarli ng). Allenatore: Nicola 8. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 6, Tonelli 6, Regini 6, Hysaj 6; Moro 6 (42’ st Casoli ng), Valdifiori 6,5, Croce 6 (23’ st Mchedlidze ng); Saponara 5,5; Tavano 6, Maccarone 6. Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6,5. Reti: 32’ pt Paulinho. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Regini, Mchedlidze (E). Espulsi: nessuno. Spettatori: 20.000 circa.

I VERDETTI PROMOSSE Sassuolo e Verona (direttamente) Livorno (ai playoff) RETROCESSE Vicenza, Ascoli, Pro Vercelli e Grosseto (playout non disputati)

84 calcio2000 LUG 2013

Ascoli Calciatore

Pr. Gol

Capece 23 – Colomba 14 – Conocchioli 12 – Di Donato 33 – Drame 9 – Faisca 38 1 Falconieri 1 – Feczesin 38 7 Fossati 34 4 Giallombardo 4 – Giovannini 2 – Gomis 6 -9 Gragnoli 3 – Graham 1 – Guarna 22 -30 Hanine 2 – Legittimo 7 – Loviso 34 3 Maurantonio 16 -28 Montalto 5 1 Morosini 16 1 Pasqualini 39 – Peccarisi 32 – Prestia 25 – Ricci 36 1 Russo 31 2 Ruzzier 1 – Scalise 39 1 Scognamiglio 1 – Soncin 27 7 Zaza 34 18

BARI Calciatore

Pr. Gol

Albadoro Altobello Aprile Bellomo Borghese Caputo Ceppitelli De Falco Defendi Dos Santos Fedato Filkor Galano Ghezzal Grandolfo Iunco Lamanna Partipilo Pena Polenta Ristovski Rivaldo Romizi Rossi Sabelli Sciaudone Tallo Visconti

9 – 11 – 5 – 35 6 13 1 36 17 37 5 16 – 35 2 35 2 26 6 10 – 29 4 17 2 6 – 30 1 40 -42 1 – 2 -5 36 1 20 – 3 – 28 1 16 – 29 – 35 4 17 3 4 –

BRESCIA Calciatore

Pr. Gol

Arcari Arias Benali Bouy Budel Caldirola Caracciolo And. Caracciolo Ant. Corvia Cragno Daprelà De Maio Feczesin Finazzi Lasik

42 -49 5 – 10 – 17 1 37 3 19 – 39 17 19 – 38 14 2 -3 38 4 40 3 1 – 24 – 33 1

Martina Rini Mitrovic Nana Picci Rossi Rosso Saba Salamon Scaglia Sodinha Stovini Zambelli

6 – 24 2 1 – 22 2 34 – 3 – 17 2 21 3 40 5 16 – 13 – 41 2

CESENA Calciatore

Pr. Gol

Arrigoni 6 – Bamonte 2 – Bangoura 1 – Belardi 15 -21 Brandao 23 – Caldirola 18 – Campagnolo 19 -16 Ceccarelli 33 2 Comotto 31 2 Consolini 20 – Coppola 15 – D’Alessandro 32 2 Dallamano 1 – Defrel 30 3 Djokovic 30 4 Favalli 3 – Gessa 21 – Giandonato 13 – Graffiedi 21 3 Granoche 19 4 Iori 16 – Lapadula 9 – Lolli 3 – Meza Colli 23 1 Morero 16 1 Parfait 20 – Ravaglia 9 -22 Rodriguez 11 4 Rossi 15 – Succi 37 15 Tabanelli 29 – Tonucci 30 3 Turchetta 1 – Volta 16 –

CITTADELLA Calciatore

Pr. Gol

Baselli 37 1 Bellazzini 8 – Biraghi 33 – Busellato 27 – Ciancio 29 1 Coly 26 3 Cordaz 40 -54 De Vito 12 – Di Carmine 37 6 Di Nardo 20 8 Di Roberto 41 7 Dumitru 5 – Gasparetto 22 2 Giannetti 21 5 Gorini 1 – Maah 15 2 Martignago 8 – Martinelli 11 – Minesso 14 2 Paolucci 32 – Pellizzer 37 1 Perna 5 – Pierobon 3 -7 Schiavon 35 6 Sosa 36 1 Vitofrancesco 33 –

CROTONE Calciatore

Pr. Gol

Abruzzese

39 1

Addae Caglioni Calil Checcucci Ciano Concetti Correia Crisetig De Giorgio Del Prete Eramo Falconieri Gabionetta Galardo Leto Ligi Maiello Matute Mazzotta Migliore Paonessa Pettinari Torromino Vinetot

12 1 28 -41 28 2 11 – 38 3 14 -15 10 – 17 1 36 4 17 – 40 7 9 2 37 12 36 – 2 – 21 – 36 5 26 1 33 – 18 1 2 – 33 1 18 3 23 –

EMPOLI Calciatore

Pr. Gol

Accardi Bassi Bationo Camillucci Casoli Coralli Cori Cristiano Croce Dossena Ferreira Gigliotti Hysaj Laurini Lazzari Maccarone Mchedlidze Mori Moro Pecorini Pelagotti Pratali Pucciarelli Regini Romeo Saponara Shekiladze Signorelli Spinazzola Tavano Tonelli Valdifiori

15 – 34 -33 3 – 10 – 10 – 1 – 8 1 12 – 34 2 10 -20 4 – 1 – 34 – 37 – 1 – 43 18 23 1 1 – 43 3 3 – 3 -2 19 2 18 1 45 1 16 – 40 13 7 – 37 3 7 1 40 23 40 4 41 1

GROSSETO Calciatore

Pr. Gol

Antonazzo Asante Barba Biraschi Bonanni Bremec Brugman Calderoni Celjak Cosenza Coulibaly Crimi Curiale Dalmazzi Delvecchio Donati Esposito Falzerano Fanciulli Feltscher

15 1 3 – 19 – 6 – 14 – 10 -13 12 – 32 – 3 – 5 – 12 2 25 – 7 1 1 – 24 5 28 – 3 – 4 – 1 1 15 –


serie bwin per le squadre che hanno partecipato ai playoff, presenze e gol dei calciatori sono comprensive delle gare di spareggio (semifinale e finale)

Foglio Formiconi Gimenez Giovio Iorio Jadid Lanni Lanzafame Lupoli Mancino Mandorlini Marinelli Obodo Olivi Padella Piovaccari Quadrini Rigione Ronaldo Sforzini Soddimo Som

23 1 1 – 15 1 3 – 18 – 17 2 32 -54 16 2 26 6 10 1 15 – 2 – 30 – 11 2 30 1 17 7 12 – 10 – 7 – 20 10 15 – 24 –

juve stabia Calciatore

Pr. Gol

Acosty 37 1 Agyei 18 – Baldanzeddu 34 – Bruno 26 7 Caserta 33 7 Cellini 27 2 Danilevicius 16 7 Dicuonzo 33 2 Doninelli 12 1 Erpen 13 1 Favetta 1 – Figliomeni 28 – Gargiulo 1 – Genevier 19 2 Gorzegno 14 1 Guarino 1 – Improta 27 6 Jidayi 19 1 Martinelli 15 1 Maury 14 – Mbakogu 14 3 Mezavilla 33 2 Murolo 24 2 Nocchi 25 -33 Ogolong 1 – Scognamiglio 29 3 Seculin 17 -32 Suciu 11 1 Verdi 20 – Vinci 2 – Zito 23 3

lanciano Calciatore

Pr. Gol

Almici Amenta Aquilanti Aridità Bacchetti Casadei Ceccarelli D’Aversa Di Cecco Falcinelli Falcone Fofana Gouano Hottor Leali Mammarella Marceta Minotti Paghera Pepe Piccolo Plasmati

29 – 31 2 40 – 2 -3 2 – 5 -6 3 – 17 – 37 3 39 5 18 3 31 3 1 – 3 – 37 -51 37 5 4 – 24 1 28 2 11 – 19 7 14 4

Rosania Scrosta Spinazzola Testardi Turchi Vastola Volpe Zeytulaev

16 – 13 – 3 – 9 – 34 5 30 5 39 4 5 –

livorno Calciatore

Pr. Gol

Belingheri Bernardini Biasci Bigazzi Ceccherini Cellerino Decarli Dell’Agnello Dionisi Duncan Emerson Fiorillo Gemiti Gentsoglou Lambrughi Luci Mazzoni Meola Molinelli Paulinho Piccolo Prutsch Remedi Salviato Schiattarella Siligardi Vacca

38 14 44 1 1 – 10 2 32 1 3 – 16 – 15 1 38 13 23 2 45 3 28 -26 39 – 34 1 39 – 39 1 21 -24 6 1 6 – 45 22 8 – 4 – 4 – 35 2 38 3 22 14 2 –

modena Calciatore

Pr. Gol

Andelkovic Ardemagni Carini Ciaramitaro Colombi Dalla Bona Gozzi Greco Gulan Lazarevic Maiorino Manfredini Mazzarani Minarini Moretti Nardini Osuji Pagano Perna Piscitella Signori Stanco Sturaro Surraco Trombetta William Zoboli

32 2 39 23 5 – 3 – 36 -44 15 1 36 3 11 1 20 – 34 6 4 – 7 -7 15 3 11 – 33 1 31 – 32 – 25 2 37 – 13 – 36 3 30 4 8 – 27 1 2 – 8 – 32 1

novara Calciatore

Pr. Gol

Alborno Alhassan Baclet Bardi Barusso Bastrini Buzzegoli Colombo Crescenzi Del Prete

3 – 18 1 8 1 37 -44 11 – 18 – 37 6 17 – 20 1 15 –

Faragò Fernandes Ghiringhelli Gonzalez Kosicky Lazzari Lepiller Libertazzi Lisuzzo Ludi Marianini Mehmeti Montipò Motta Panzeri Parravicini Perticone Pesce Piovaccari Rubino Seferovic Vicari

16 2 23 4 22 1 41 14 6 -6 38 7 23 6 2 1 33 – 30 – 40 – 23 6 1 -1 7 – 1 – 12 1 30 2 35 6 10 – 20 3 18 10 1 –

padova Calciatore

Pr. Gol

Anania Babacar Bonazzoli Cionek Cuffa Cutolo De Feudis De Vitis Dellafiore Farias Feltscher Franco Galli Gallozzi Granoche Iori Jelenic Legati Nwankwo Pelizzoli Piccinni Piccioni Raimondi Renzetti Rispoli Silvestri Trevisan Vantaggiato Viviani Voltan Zé Eduardo

19 -24 16 1 11 3 30 – 15 2 39 12 15 1 27 2 12 – 34 10 6 – 7 – 11 1 6 – 19 2 15 1 21 – 32 – 14 – 1 -1 10 – 16 – 24 4 31 1 31 1 25 -26 35 – 7 – 22 2 2 – 33 4

pro vercelli Calciatore

Pr. Gol

Abbate Appelt Bencivenga Borghese Bunino Calvi Cancellotti Caridi Carraro Casoli Cosenza Cristiano De Paula De Silvestro Di Piazza Erpen Espinal Eusepi Fabiano Filkor Genevier Germano

12 – 25 1 13 – 16 1 1 – 3 – 12 – 17 1 1 – 10 1 11 – 17 3 3 – 19 1 10 1 9 1 22 – 17 1 15 2 11 – 16 – 25 –

Greco Grossi Iemmello Marconi Masi Miranda Modolo Ragatzu Ranellucci Romano Rosso Scaglia Scavone Secondo Sini Tiribocchi Valentini Vinci Zigoni

7 – 6 1 29 5 6 – 14 1 2 -4 18 2 17 3 35 1 1 – 14 – 31 4 28 2 1 – 18 – 19 3 40 -63 6 – 11 1

reggina Calciatore

Pr. Gol

Adejo 39 2 Antonazzo 17 1 Armellino 28 – Baiocco 40 -48 Barillà 37 2 Bergamelli 19 – Bombagi 16 – Campagnacci 16 1 Castiglia 5 – Ceravolo 21 5 Colucci 18 1 Comi 35 11 D’Alessandro 19 – Di Bari 26 – Di Michele 18 7 Ely 27 1 Facchin 2 -3 Fischnaller 26 1 Freddi 15 – Gerardi 17 5 Hetemaj 29 – Louzada 1 – Lucioni 11 – Melara 20 – Rizzato 36 1 Rizzo 17 – Sarno 26 1 Viola 6 2

sassuolo Calciatore

Pr. Gol

Antei Berardi Bianchi Bianco Boakye Catellani Chibsah Frascatore Gazzola Laribi Laverone Longhi Magnanelli Marzorati Masucci Missiroli Pavoletti Pigliacelli Pomini Terranova Troianiello Troiano Valeri

2 – 37 11 30 4 33 – 32 11 34 6 28 2 11 – 32 1 9 – 14 – 41 1 40 1 20 – 14 4 37 6 33 11 1 -1 41 -39 37 11 29 4 30 2 3 1

spezia Calciatore

Pr. Gol

Albarracin Antenucci

3 – 33 6

Benedetti Bovo Crisetig Di Gennaro Garofalo Goian Guarna Iacobucci Izzillo Lollo Madonna Mandorlini Mario Rui Musacci Okaka Pasini Piccini Pichlmann Porcari Romagnoli Russo Sammarco Sansovini Schiavi

21 2 37 1 10 – 34 9 35 – 26 2 13 -19 24 -32 1 – 18 1 24 – 14 – 23 – 10 – 38 7 18 – 31 – 21 1 34 2 14 – 5 -7 27 1 37 20 29 –

ternana Calciatore

Pr. Gol

Alfageme Ambrosi Bencivenga Bernardi Botta Brignoli Brosco Carcuro Ceravolo Ciofani Di Deo Dianda Dumitru Fazio Ferraro Gotti Lauro Litteri Maniero Masi Meccariello Miglietta Nolè Pisacane Ragusa Scozzarella Sinigaglia Vitale

38 3 14 -14 6 1 10 1 21 – 28 -24 22 1 30 1 15 1 11 – 22 – 29 1 15 1 29 1 32 – 1 – 21 – 35 8 18 2 10 – 12 – 37 – 19 4 7 – 36 1 13 – 15 – 38 10

varese Calciatore

Pr. Gol

Bastianoni Bressan Carrozzieri Corti Damonte De Luca Ebagua Eusepi Ferreira Pinto Fiamozzi Filipe Forte Franco Grillo Juan Antonio Kink Kone Lazaar Marino Martinetti Momenté Nadarevic Neto Pereira

11 -8 32 -44 14 – 31 – 21 2 1 – 35 17 11 – 18 – 14 – 30 1 2 – 11 1 22 – 9 – 11 – 31 5 21 – 2 – 23 3 11 1 18 1 30 8

Oduamadi Pucino Rea Scapuzzi Struna Tripoli Troest Zecchin

17 2 34 2 32 3 10 – 9 – 11 – 35 5 36 4

verona Calciatore

Pr. Gol

Abbate Agostini Albertazzi Bacinovic Berardi Bianchetti Bjelanovic Bojinov Cacciatore Cacia Carrozza Ceccarelli Cocco Crespo Fatic Ferrari Gomez Grossi Hallfredsson Jorginho Laner Maietta Martinho Moras Nicolas Nielsen Rafael Rivas Sgrigna Verdun

9 – 13 – 12 1 17 1 1 – 7 – 1 – 14 1 38 2 39 24 14 – 14 1 17 1 14 – 4 – 17 2 37 10 16 – 34 3 41 2 28 2 40 1 30 10 35 1 2 -3 12 – 40 -29 25 2 17 3 1 –

VICENZA Calciatore

Pr. Gol

Baclet Bellazzini Bessa Bojinov Bremec Brighenti Camisa Castiglia Cavion Ciaramitaro Cinelli Corticchia Coser Danti Di Matteo Gavazzi Gentili Giacomelli Giandonato Giani Laczko Maiorino Malonga Martinelli Milanovic Minesso Misuraca Mustacchio Padalino Pinardi Pinsoglio Pisano Plasmati Rigoni Semioli Tiribocchi Youssou Lo

1 – 20 1 3 – 18 4 19 -23 27 1 33 – 33 5 1 – 18 – 15 – 1 – 3 -7 2 – 28 1 10 1 11 3 32 3 13 1 10 – 13 – 9 – 38 10 25 1 13 – 3 – 9 1 24 1 30 – 18 4 20 -28 15 – 16 2 8 1 29 1 15 – 3 –

calcio2000 85 LUG 2013


Prima DIVISIONE GIRONE B

GIRONE A 34ª Giornata – 12-05-2013 AlbinoLeffe-Lecce 2-1 4’ pt Bogliacino (L); 14’ st Girasole (A), 28’ Pesenti (A). Carpi-Como 1-2 34’ pt Della Rocca (Ca) rig.; 13’ st Schiavino (Co), 29’ Donnarumma A. (Co) rig. Cremonese-Trapani 3-4 3’ pt Minelli (C), 8’ e 21’ Mancosu (T), 28’ Le Noci (C), 31’ Abate (T), 38’ Nizzetto (C); 45’ st Mancosu (T). Feralpisalò-Cuneo 3-1 18’ pt Montella (F) rig., 31’ Di Quinzio (C); 28’ e 37’ st Bracaletti (F). Lumezzane-San Marino 2-0 9’ st Baraye, 32’ Marcolini. Pavia-Portogruaro 2-3 3’ st Romero (Pa), 9’ Cunico (Po) rig., 14’ Altinier (Po), 18’ Pondaco (Po), 26’ Mangiarotti (Pa). Reggiana-Treviso 0-1 12’ pt Madiotto rig. Sudtirol-Tritium 0-0 HA RIPOSATO Virtus Entella

30ª Giornata – 12-05-2013 Avellino-Pisa 2-3 41’ pt Tulli (P); 11’ st Zigoni (A), 20’ Perez (P), 33’ Favasuli (P) rig., 47’ Castaldo (A). Benevento-Barletta 0-0 Carrarese-Latina 1-1 33’ pt Corrent (C) rig.; 27’ st Danilevicius (L). Gubbio-Catanzaro 1-1 45’ pt Carboni (C); 4’ st Palermo (G). Paganese-Perugia 0-2 12’ pt Lebran; 27’ st Dettori. Prato-Andria 1-2 23’ pt Giorgino (A); 42’ st Sy (A), 43’ Cesarini (P). Sorrento-Nocerina 3-0 27’ pt Corsetti, 45’ Bernardo; 31’ st Bernardo. Viareggio-Frosinone 2-0 2’ pt Gemignani; 4’ st Giovinco.

ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Trapani 64 32 18 10 4 60 31 Lecce 61 32 18 7 7 56 34 Carpi 51 32 14 9 9 38 30 Sudtirol* 50 32 13 11 8 43 33 Virtus Entella* 50 32 12 14 6 48 36 AlbinoLeffe (-6) 47 32 13 14 5 44 27 Cremonese (-1) 46 32 11 14 7 45 27 Lumezzane 43 32 10 13 9 39 38 San Marino 43 32 12 7 13 41 43 Feralpisalò 43 32 12 7 13 36 44 Pavia 40 32 10 10 12 29 35 Como (-1) 38 32 9 12 11 44 50 Portogruaro (-1) 37 32 8 14 10 30 36 Cuneo 35 32 8 11 13 27 32 Reggiana 29 32 8 5 19 28 51 Tritium* 20 32 3 11 18 23 58 20 32 4 9 19 28 54 Treviso* (-1)

ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Avellino 60 30 18 6 6 50 27 Perugia (-1) 58 30 18 5 7 48 29 53 30 15 9 6 41 28 Latina* (-1) Nocerina* 53 30 15 8 7 48 32 Pisa 52 30 15 7 8 43 33 Benevento 43 30 11 10 9 35 28 Frosinone (-1) 40 30 10 11 9 36 30 Gubbio 40 30 11 7 12 32 39 Paganese 39 30 9 12 9 29 30 Catanzaro 37 30 10 7 13 37 48 Viareggio 36 30 9 9 12 36 45 Prato 33 30 8 9 13 30 37 Andria (-2) 32 30 7 13 10 23 30 Barletta 27 30 6 9 15 27 39 Sorrento 23 30 5 8 17 24 44 Carrarese 21 30 5 6 19 31 51

*

*

classificate in base agli scontri diretti

classificate in base agli scontri diretti

I VERDETTI PROMOSSO: TRAPANI PLAYOFF: Virtus Entella-Lecce, Sudtirol-Carpi PLAYOUT: Tritium-Portogruaro, Reggiana-Cuneo RETROCESSO: TREVISO MARCATORI 15 reti: Mancosu (Trapani) 14 reti: Donnarumma A. (Como, 3 rig.); Abate (Trapani) 13 reti: Della Rocca (9 Portogruaro/4 Carpi, 3 rig.) 12 reti: Belotti A. (AlbinoLeffe) 11 reti: Inglese (Lumezzane); Guerra (Virtus Entella) 10 reti: Carlini (2 rig.), Le Noci (Cremonese, 4 rig.); Bogliacino (Lecce, 3 rig.); Beretta (Pavia, 4 rig.); Coda (San Marino, 1 rig.); Tarantino N. (Treviso, 8 rig.) 9 reti: Arma (Carpi, 2 rig.); Campo (Sudtirol, 5 rig.); Rosso (Virtus Entella) 8 reti: Foti (Lecce); Madonia (Trapani, 7 rig.) 7 reti: Pesenti (AlbinoLeffe, 1 rig.); Cristini (Cuneo); Bracaletti (Feralpisalò); Torri (4 Lumezzane/3 Cuneo); Doumbia, Poletti (San Marino, 4 rig.); Basso (Trapani, 5 rig.) 6 reti: Mendicino (Como); Kirilov (Lumezzane); Corazza (Portogruaro); Rossi (Reggiana, 3 rig.); Maritato, Thiam (Sudtirol); Russo (Virtus Entella, 5 rig.) 5 reti: Cissé (AlbinoLeffe); Ferretti (Carpi); Martini (Cuneo, 3 rig.); Chevanton (2 rig.), Chiricò, Giacomazzi, Jeda (Lecce); Cesca (Pavia); Madiotto (Treviso, 2 rig.); Bortolotto E. (3 rig.), Bortolotto R. (Tritium); Staiti (Virtus Entella) 4 reti: Girasole, Taugourdeau (AlbinoLeffe, 1 rig.); Pacilli (2 AlbinoLeffe/2 Trapani); Concas (Carpi); Gammone, Tremolada (Como, 3 rig.); Marotta (Cremonese); Ferrario (Cuneo, 1 rig.); Finocchio, Montella (2 rig.), Tarana (Feralpisalò, 1 rig.); De Rose (Lecce); Altinier (Portogruaro); Matteini (Reggiana); Casolla (San Marino); Iacoponi (Sudtirol) 3 reti: Corradi (AlbinoLeffe); Di Gaudio, Kabine (Carpi, 1 rig.); Cia, Giampà (Como); Djuric (Cremonese); Castagnetti, Miracoli (Feralpisalò); Memushaj (1 rig.), Pià (Lecce, 1 rig.); Baraye (Lumezzane); D’Ambrosio (Lumezzane); La Camera (1 rig.), Meza Colli (1 rig.), Statella (Pavia); Patacchiola (Portogruaro); Alessi, Ardizzone (Reggiana); Capellini, Pacciardi (San Marino); Bassoli (1 rig.), Furlan, Pasi (Sudtirol); Docente, Pagliarulo (Trapani); Arrigoni A., Cogliati (Tritium); Vannucchi (Virtus Entella)

86 calcio2000 LUG 2013

I VERDETTI PROMOSSO: AVELLINO PLAYOFF: Pisa-Perugia, Nocerina-Latina PLAYOUT: Sorrento-Prato, Barletta-Andria RETROCESSA: CARRARESE MARCATORI 16 reti: Evacuo (Nocerina) 14 reti: Castaldo (Avellino, 4 rig.) 12 reti: Galabinov (Gubbio, 2 rig.); Ciofani (Perugia, 1 rig.) 11 reti: Fioretti (Catanzaro, 5 rig.); Favasuli (Pisa, 10 rig.) 10 reti: Biancolino (Avellino, 4 rig.); Barraco (Latina, 1 rig.); Mazzeo (Nocerina, 4 rig.) 8 reti: Mancosu (Benevento, 4 rig.); Mancuso (Carrarese); Scarpa (Paganese, 3 rig.); Politano (Perugia); Napoli (Prato, 4 rig.); Magnaghi (Viareggio) 7 reti: Innocenti (Andria, 2 rig.); De Angelis (Avellino, 3 rig.); Dezi (Barletta, 1 rig.); Belcastro (Carrarese); Jefferson (Latina, 1 rig.); Girardi (Paganese); Perez (Pisa); Giovinco (Viareggio, 2 rig.) 6 reti: Zigoni (Avellino); Altinier (Benevento); Makinwa (Carrarese, 1 rig.); Masini, Russotto (Catanzaro); Frara (Frosinone, 1 rig.); Caturano (Paganese); Tulli (Pisa); Tiboni (Prato, 1 rig.) 5 reti: La Mantia (Barletta); Germinale (3 rig.), Marchi (Benevento); Curiale (1 rig.), Ganci (Frosinone, 2 rig.); Agodirin (Latina); Tortolano (2 Latina, 1 rig./3 Sorrento); Tozzi Borsoi (Perugia, 2 rig.); Scappini (Pisa, 1 rig.); Bernardo (1 rig.), Corsetti (Sorrento, 1 rig.) 4 reti: Arini (3 Andria/1 Avellino); Carboni (Catanzaro); Aurelio, Carrus (3 rig.), Santoruvo (Frosinone); Guerri (Gubbio); Negro (Nocerina); Fabinho, Nicco, Rantier (Perugia); Gatto (Pisa); Silva Reis (Prato); Calamai (Viareggio) 3 reti: La Rosa (Andria); Burzigotti (Barletta); Marotta (Benevento); Orlandi (Carrarese); Radi (Gubbio, 1 rig.); Cottafava (Latina); Daffara, Garufo (Nocerina); Fernandez (Paganese); Dettori (Perugia); Essabr (Prato, 1 rig.); Benedetti (1 Prato/2 Viareggio); Musetti (1 rig.), Schenetti (Sorrento); De Vena (Viareggio) 2 reti: Sy (Andria); Angiulli, Catania, Herrera (Avellino); Allegretti, Carretta, Molina (Barletta); Montiel, Montini (Benevento); Anzalone, Corrent (Carrarese, 1 rig.); Fiore, Quadri (Catanzaro); Cesaretti, Gucher (Frosinone); Caccavallo, Palermo (Gubbio); Cejas (1 rig.), Danilevicius, Giacomini (Latina); Corapi, Russo N. (Nocerina); Moscati (Perugia); Barberis, Benedetti, Buscè, Rizzo (Pisa); Casini, Disabato (Prato); Cesarini (1 Sorrento/1 Prato); Gerevini, Maltese (Viareggio); Sorbo (Viareggio)


LEGA PRO SECONDA DIVISIONE GIRONE B

GIRONE A 34ª Giornata – 12-05-2013 Bassano-Milazzo 3-1 9’ pt Berrettoni (B); 27’ st Correa (B), 43’ De Gasperi (B), 45’ Salustri (M). Bellaria I.M.-Alessandria 1-1 35’ pt Ferretti (A); 23’ st Tattini (B). Casale-Pro Patria 0-2 7’ st Calzi, 32’ Bruccini. Mantova-Santarcangelo 2-1 19’ st Anastasi (S), 31’ Del Sante (M), 34’ Bini (M). Monza-Fano 7-3 6’ pt De Cenco (M), 16’ Ravasi (M), 18’ Anghileri (M), 36’ Franchini (M) aut., 44’ Romito (F), 46’ De Cenco (M); 3’ st Romito (F) aut., 8’ Proietti Gaffi (F) aut., 19’ Valagussa (M), 37’ Del Core (F). Renate-Castiglione 4-2 5’ pt Maccabiti (C), 33’ Brighenti (R) rig.; 11’ e 21’ st Zanetti (R), 25’ Talato (C), 47’ Malivojevic (R). Rimini-Giacomense 0-0 U. Venezia-Savona 3-2 8’ e 32’ pt Godeas (U); 18’ st Bocalon (U), 25’ e 45’ Virdis (S). Vallee d’Aoste-Forlì 1-0 17’ pt Miceli.

34ª Giornata – 12-05-2013 Aversa Normanna-Aprilia 1-5 28’ pt Ricci (Av), 32’ Ferrari (Ap), 37’ Croce (Ap); 29’ st Ferri Marini (Ap), 38’ Comini (Ap), 46’ Criaco (Ap). Chieti-Arzanese 1-1 30’ pt Barbone (C); 2’ st Caso (A). Fondi-Hinterreggio 2-4 2’ e 33’ pt Cruz Pereira (H), 36’ Carbonaro (H) rig., 41’ Guidone (F); 24’ st Khoris (H) rig., 31’ Bernasconi (F). Gavorrano-Pontedera 4-1 6’ st Nocciolini (G), 25’ Carraro (G), 27’ Arrighini (P), 40’ Zane (G), 44’ Carraro (G). Martina Franca-Borgo a Buggiano 2-2 14’ pt D’Antoni (B), 19’ Petrilli (M), 35’ Gonçalves (B); 11’ st Rana (M). Melfi-Campobasso 2-1 23’ pt Majella (C), 35’ Suarino (M); 20’ st Improta (M). Poggibonsi-Foligno 2-1 28’ pt Miniati (P); 29’ st Pera (P), 36’ Fiordani (F). Teramo-Salernitana 4-1 38’ pt Vettraino (S), 45’ Foglia (T); 12’ e 21’ st Bucchi (T), 53’ De Stefano (T). Vigor Lamezia-L’Aquila 0-0

ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Pro Patria 62 34 18 8 8 64 37 Savona 60 34 18 6 10 51 33 UNIONE Venezia 59 34 16 11 7 58 47 Bassano 58 34 16 10 8 54 34 57 34 17 12 5 57 34 Monza* (-6) Renate* 57 34 18 3 13 61 46 Alessandria 52 34 14 10 10 41 30 Castiglione 52 34 14 10 10 39 29 Mantova 48 34 13 9 12 45 52 Forlì (-1) 47 34 13 9 12 48 33 Giacomense 44 34 12 8 14 44 48 Santarcangelo 43 34 10 13 11 39 41 Bellaria IGEA MARINA 42 34 10 12 12 41 50 Rimini 37 34 8 13 13 37 37 Vallee d’Aoste (-1) 35 34 9 9 16 37 61 Fano (-1) 31 34 8 8 18 42 68 Casale (-5) 24 34 7 8 19 32 51 Milazzo (-2) 9 34 0 11 23 18 77 * classificate in base alla differenza reti (scontri diretti in parità)

ClaSSIFICA Pt. G V N P Gf Gs Salernitana 70 34 20 10 4 59 33 Pontedera 62 34 17 11 6 49 32 Aprilia 57 34 16 9 9 46 32 Chieti 55 34 15 10 9 43 34 L’Aquila 54 34 14 12 8 43 33 Teramo* 53 34 15 8 11 43 33 Poggibonsi* 53 34 14 11 9 41 31 Melfi 45 34 11 12 11 30 29 Borgo a Buggiano 44 34 9 17 8 41 35 Arzanese 44 34 11 11 12 39 39 Campobasso (-2) 44 34 12 10 12 35 37 Martina Franca 43 34 10 13 11 32 40 ** Vigor Lamezia 42 34 9 15 10 26 24 ** Hinterreggio 42 34 11 9 14 35 37 Gavorrano*** 41 34 10 11 13 41 42 Foligno*** 41 34 10 11 13 32 38 Aversa Normanna**** 15 34 3 6 25 26 69 Fondi**** 15 34 3 6 25 27 70 * classificate in base al numero di gol fatti (scontri diretti e differenza reti in parità) **

classificate in base agli scontri diretti

*** ****

classificate in base alla differenza reti classificate in base alla differenza reti negli scontri diretti

I VERDETTI PROMOSSE: PRO PATRIA e SAVONA PLAYOFF: Renate-Unione Venezia Monza-Bassano PLAYOUT: Vallee d’Aoste-Rimini RETROCESSE: MILAZZO, CASALE e FANO

I VERDETTI PROMOSSE: SALERNITANA e PONTEDERA PLAYOFF: L’Aquila-Chieti, Teramo-Aprilia PLAYOUT: Gavorrano-Hinterreggio RETROCESSE: FONDI, AVERSA NORMANNA e FOLIGNO

MARCATORI 24 reti: Virdis (Savona, 4 rig.) 22 reti: Varricchio (Giacomense, 3 rig.) 21 reti: Brighenti (Renate, 6 rig.) 18 reti: Gasbarroni (Monza, 7 rig.) 17 reti: Ferrari (Castiglione, 4 rig.); Serafini (Pro Patria, 4 rig.); Godeas (U. Venezia, 3 rig.) 16 reti: Anastasi (Santarcangelo, 7 rig.) 14 reti: Petrascu (Forlì, 6 rig.); Del Sante (Mantova) 12 reti: Zanetti (Renate, 1 rig.) 11 reti: Cozzolino, Giannone (Pro Patria, 2 rig.) 10 reti: Correa (Bassano, 4 rig.); Nicastro (Bellaria I.M.); Piccoli (3 Fano, 1 rig./7 Santarcangelo, 4 rig.); Finotto (Monza, 1 rig.); Falomi (Pro Patria) 9 reti: Fanucchi (Alessandria, 2 rig.); Longobardi (Bassano, 1 rig.); D’Appolonia (U. Venezia) 8 reti: Degano (Alessandria, 1 rig.); Berrettoni (Bassano); Bernacci (Bellaria I.M., 4 rig.); Franchi (Mantova); Morga (Rimini, 3 rig.); Maracchi (U. Venezia) 7 reti: Ferretti (1 rig.), Rossi (Alessandria); Curcio (Casale, 1 rig.); Talato (Castiglione); Berretti (Fano, 1 rig.); Pietribiasi (Mantova); Valagussa (Monza); Taddei (Rimini, 1 rig.); Graziani (Santarcangelo); Lauria (U. Venezia, 1 rig.); Sinato (Vallee d’Aoste) 6 reti: Fall (Bellaria I.M.); Marolda (Fano); Melandri (Forlì); D’Amico (Milazzo, 1 rig.); Vita (Monza); Gaeta, Gualdi (Renate); Bocalon (U. Venezia) 5 reti: Ferretti (Bassano); Grieco (2 rig.), Siega (Casale); Maccabiti (Castiglione); Tonani (1 Castiglione/4 Fano); Buonaventura (Forlì); Malivojevic (Renate); De Martis, Scotto (Savona); Emiliano (Vallee d’Aoste)

MARCATORI 22 reti: Grassi (Pontedera, 5 rig.) 18 reti: De Sousa (Chieti, 3 rig.); Pera (Poggibonsi, 10 rig.) 17 reti: Arrighini (Pontedera); Ginestra (Salernitana, 2 rig.) 15 reti: Guazzo (Salernitana, 1 rig.) 14 reti: Gonçalves (Borgo a Buggiano) 13 reti: Ferrari (Aprilia, 4 rig.) 12 reti: Sandomenico (Arzanese, 1 rig.); D’Antoni (Borgo a Buggiano, 2 rig.) 11 reti: Guidone (Fondi, 4 rig.); Improta (L’Aquila, 3 rig.); Bucchi (Teramo, 2 rig.) 10 reti: Khoris (Hinterreggio, 3 rig.); Infantino (L’Aquila, 1 rig.) 9 reti: Balistreri (Foligno, 1 rig.); Gambino (Martina Franca) 8 reti: Calderini (Aprilia, 2 rig.); Majella (Campobasso); Carraro (Gavorrano); Cruz Pereira (Hinterreggio, 1 rig.); Improta (Melfi, 3 rig.) 7 reti: Gurma, Lo Sicco, Nocciolini (Gavorrano); Carbonaro (Hinterreggio, 1 rig.); Zampaglione (3 Hinterreggio, 1 rig./4 Vigor Lamezia, 1 rig.) 6 reti: Peluso (5 Gavorrano, 2 rig./1 Aversa Normanna); Mangiacasale (Martina Franca); Croce (Melfi, 1 rig.); Gustavo (Salernitana, 1 rig.) 5 reti: Di Vicino (3 rig.), Minadeo (Campobasso); Alessandro, Mungo (Chieti); Gaeta (Foligno); Carcione (L’Aquila); Dal Bosco (Poggibonsi); Coletti (Teramo, 3 rig.) 4 reti: Riccio (Arzanese); De Martino (Aversa Normanna); Zane (Gavorrano); Iannini (L’Aquila); Conte (Melfi); Dierna (Poggibonsi); Regoli (Pontedera); Perpetuini (Salernitana); Foglia (Teramo); Catanese, De Luca, Mangiapane (Vigor Lamezia, 2 rig.)

calcio2000 87 LUG 2013


LEGA PRO 1ª DIVISIONE GIRONE A

1ª DIVISIONE GIRONE B

PLAYOFF

PLAYOFF

2ª DIVISIONE GIRONE A

Nocerina-Latina 1-0 NOCERINA (4-3-3): De Lucia; Garufo, Scardina, Baldan, Chiosa (11’ st Pepe); Corapi (45’ st Diagouraga), Bruno, De Liguori (11’ st Daffara); Mazzeo, Evacuo, Negro. All.: Auteri. LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin; Burrai (13’ st Ricciardi), Cejas, Sacilotto; Barraco (33’ st Schetter), Jefferson (18’ st Danilevicius), Agodirin. All.: Sanderra. Arbitro: Ghersini di Genova 6,5. Reti: 22’ st Baldan. Latina-Nocerina 1-0 LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa (27’ st Tulli), Bruscagin; Gerbo (10’ st Jefferson), Cejas, Sacilotto; Barraco, Danilevicius (1’ st Schetter), Agodirin. All.: Sanderra. NOCERINA (4-3-3): De Lucia; Daffara (32’ st Pepe), Baldan, Scardina, Chiosa; Corapi (36’ st Gorobsov), Bruno, Garufo (41’ st Russo N.); Mazzeo, Evacuo, Negro. All.: Auteri. Arbitro: Saia di Palermo 6,5. Reti: 29’ st Barraco.

PLAYOFF

Virtus Entella-Lecce 1-1 V. ENTELLA (4-3-1-2): Paroni; De Col, Cesar, Russo, Cecchini (31’ st Falcier); Staiti, Di Tacchio, Volpe; Vannucchi; Cori (21’ st Garin), Guerra (45’ st Hamlili). All.: Prina. LECCE (4-3-1-2): Benassi; Diniz, Martinez, Esposito, Tomi (33’ pt D’Ambrosio); Giacomazzi, De Rose, Memushaj; Bogliacino; Foti (15’ st Chiricò), Pià (31’ st Chevanton). All.: Gustinetti. Arbitro: Saia di Palermo 6. Reti: 30’ st Garin (V), 49’ D’Ambrosio (L). Lecce-Virtus Entella 2-1 LECCE (4-3-1-2): Benassi; Diniz, Martinez, Esposito, Tomi; Memushaj, Giacomazzi, Zappacosta (12’ pt Vanin); Bogliacino; Chevanton (16’ st Chiricò), Jeda (34’ st Pià). All.: Gustinetti. VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Paroni; De Col, Russo, Cesar, Falcier (1’ st Argeri); Staiti, Di Tacchio (33’ st Beretta), Volpe; Vannucchi; Cori (9’ st Garin), Guerra. All.: Prina. Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore 6. Reti: 24’ pt Chevanton (L), 27’ Vanin (L); 27’ st Vannucchi (V).

Pisa-Perugia 2-1 PISA (4-4-2): Sepe; Sbraga, Suagher, Colombini, Sabato; Buscè (15’ st Fondi), Barberis, Favasuli, Rizzo; Gatto (33’ st Benedetti), Scappini (15’ st Perez). All.: Pagliari. PERUGIA (4-3-3): Koprivec; Cangi, Russo, Massoni, Liviero (1’ st Giani); Moscati (22’ st Lebran), Esposito, Nicco; Politano (16’ st Rantier), Ciofani, Fabinho. All.: Camplone. Arbitro: Maresca di Napoli 6. Reti: 8’ e 48’ pt Gatto (Pi); 11’ st Moscati (Pe). Espulsi: 20’ st Massoni (Pe) Perugia-Pisa 2-2 PERUGIA (4-3-3): Koprivec; Moscati, Russo, Lebran, Giani (26’ st Ciofani); Dettori (14’ st Rantier), Italiano (26’ st Cacioli), Nicco; Politano, Tozzi Borsoi, Fabinho. All.: Camplone. PISA (4-4-2): Sepe; Sbraga, Suagher, Colombini (36’ st Barberis), Sabato; Buscè, Mingazzini, Favasuli, Rizzo (33’ st Rozzio); Perez, Gatto (20’ st Tulli). All.: Pagliari. Arbitro: Aureliano di Bologna 6. Reti: 3’ pt Rizzo (Pi); 34’ st Ciofani (Pe), 39’ Rantier (Pe), 40’ Favasuli (Pi). Espulsi: 30’ st Tulli (Pi).

Renate-Unione Venezia 1-1 RENATE (4-3-3): Galli R.; Adobati, Gavazzi, Ferrari, Morotti; Galli N., Mastrototaro (15’ st Santonocito), Mantovani; Zanetti, Brighenti, Gaeta (1’ st Malivojevic). All.: Boldini. Unione VENEZIA (4-3-1-2): Zandrini; Cabeccia, Miale, Battaglia, Bertolucci (22’ st Campagna); Cenetti, Carloto, Maracchi; Lauria (37’ st Margarita); Godeas, Bocalon (27’ st Marconi M.). All.: Sottili. Arbitro: Sacchi di Macerata 6. Reti: 44’ pt Godeas (U); 28’ st Brighenti (R). Unione Venezia-Renate 1-0 Unione VENEZIA (4-3-1-2): Zandrini; Cabeccia, Miale, Battaglia, Bertolucci; Cenetti, Carloto, Maracchi (21’ st Marconi A.); Lauria (25’ st Margarita); Godeas, Bocalon (33’ st D’Appolonia). All.: Sottili. RENATE (4-3-3): Galli R.; Adobati, Gavazzi, Ferrari (1’ st Bergamini), Morotti; Gualdi, Cavalli, Mantovani (33’ st Santonocito); Zanetti, Brighenti, Gaeta (1’ st Malivojevic). All.: Boldini. Arbitro: Dei Giudici di Latina 6. Reti: 7’ pt Cenetti.

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Sudtirol-Carpi 1-2 SUDTIROL (4-4-2): Marcone; Kiem, Iacoponi, Bertoni, Bassoli; Cappelletti, Uliano, Furlan (25’ st Pasi), Campo (41’ st Turchetta); Thiam (31’ st Testardi), Maritato. All.: Vecchi. CARPI (4-4-2): Sportiello; Letizia, Poli, Terigi, Sperotto; Melara, Pasciuti (36’ st Gagliolo), Bianco, Concas (27’ st Perini); Della Rocca (31’ st Arma), Di Gaudio. All.: Brini. Arbitro: Chiffi di Padova 5,5. Reti: 10’ pt Campo (S) rig., 26’ Cappelletti (S); 22’ st Letizia (C). Espulsi: 45’ pt Vecchi (S). Carpi-Sudtirol 2-2 CARPI (4-2-3-1): Sportiello; Letizia, Poli, Gagliolo, Sperotto; Bianco, Perini (12’ st Sorbo); Concas, Pasciuti, Di Gaudio (37’ st Potenza); Della Rocca (24’ st Arma). All.: Brini. SUDTIROL (4-3-3): Marcone; Iacoponi, Cappelletti, Bassoli, Martin (34’ st Pasi); Campo, Bertoni, Furlan (38’ pt Turchetta); Uliano, Testardi (1’ st Thiam), Maritato. All.: Vecchi. Arbitro: Minelli di Varese 6. Reti: 24’ pt Della Rocca (C); 7’ st Maritato (S), 12’ Iacoponi (S), 25’ Di Gaudio (C).

Tritium-Portogruaro 1-1 TRITIUM (3-4-3): Nodari; Teso, Calvi, Cusaro; Martinelli (31’ st Spampatti), Corti, Arrigoni A., Teoldi; Bortolotto E., Bortolotto R. (18’ st Chinellato), Cogliati. All.: CazzanigaRomualdi. PORTOGRUARO (4-3-1-2): Tozzo; Pisani, Moracci, Patacchiola, Pondaco; Pignat (33’ st Rolandone), Herzan, Salzano; Cunico; Altinier (38’ st Corazza), De Sena (11’ st Orlando). All.: Madonna. Arbitro: Pezzuto di Lecce 6. Reti: 15’ pt Cunico (P), 43’ st Bortolotto E. (T) rig. Espulsi: 42’ st Patacchiola (P). Portogruaro-Tritium 1-2 PORTOGRUARO (4-3-1-2): Tozzo; Pisani, Moracci, Blondett, Pondaco; Pignat (1’ st Coppola), Herzan, Salzano (14’ st De Sena); Cunico; Altinier, Orlando (23’ st Corazza). All.: Madonna. TRITIUM (3-4-3): Nodari; Teso, Calvi, Cusaro; Martinelli, Corti, Arrigoni A., Teoldi (31’ st Riva); Bortolotto E. (27’ st Spampatti), Bortolotto R., Chinellato (20’ st Casiraghi). All.: Cazzaniga-Romualdi. Arbitro: Maresca di Napoli 5. Reti: 11’ pt Arrigoni A. (T), 35’ Bortolotto R. (T); 19’ st Orlando (P). Reggiana-Cuneo 1-1 REGGIANA (4-4-2): Bellucci; Aya, Bani, Cossentino, Magliocchetti (28’ st Iraci); Antonelli, Zanetti (1’ st Cavalieri), Ardizzone, Matteini (20’ st Ferrara); Bonvissuto, Sprocati. All.: Zauli. CUNEO (4-1-4-1): Rossi; Donida, Carretto, De Franco, Arcari (38’ st Ferri); Longhi; Garavelli, Cristini (38’ st Danucci), Lodi, Di Quinzio; Torri (33’ st Ferrario). All.: Rossi. Arbitro: Cifelli di Campobasso 6. Reti: 2’ pt Bonvissuto (R), 34’ Cristini (C). Cuneo-Reggiana 0-1 CUNEO (5-3-1-1): Rossi; Arcari (1’ st Ferrario), Di Lorenzo, Donida, De Franco, Carretto (30’ st Martini); Lodi (22’ st Di Quinzio), Longhi, Garavelli; Cristini; Torri. All.: Rossi. REGGIANA (3-4-3): Bellucci; Aya, Cossentino, Mei; Iraci, Ardizzone (29’ st Arati), Viapiana, Antonelli (19’ st Parola); Alessi, Bonvissuto, Ferrara (10’ st Magliocchetti). All.: Zauli. Arbitro: Oliveri di Palermo 5. Reti: 46’ pt Alessi rig. Espulsi: 7’ st Mei (R).

88 calcio2000 LUG 2013

Barletta-Andria 2-0 BARLETTA (3-5-2): Liverani; Romeo (40’ st Burzigotti), Camilleri, Di Bella (18’ st Calapai); Molina, Prutsch (15’ st Dall’Oglio), Allegretti, Dezi, Pippa; La Mantia, Cicerelli. All.: Orlandi. ANDRIA (4-4-2): Rossi; Lorenzini, Migliaccio, Zaffagnini, Contessa; D’Errico, Giorgino, La Rosa, Taormina (27’ st De Giorgi); Innocenti, Sy (12’ st Liccardo). All.: Cosco. Arbitro: Bruno di Torino 6. Reti: 41’ st Allegretti, 45’ La Mantia. Espulsi: 5’ st La Rosa (A). Andria-Barletta 0-1 ANDRIA (4-2-3-1): Rossi; De Giorgi (16’ st Loiodice), Migliaccio, Zaffagnini, Contessa; Branzani, Giorgino; Guariniello (30’ st D’Errico), Innocenti (6’ st Maccan), Taormina; Sy. All.: Cosco. BARLETTA (3-5-2): Liverani; Romeo, Camilleri, Di Bella (32’ st Burzigotti); Molina, Prutsch (24’ st Dall’Oglio), Allegretti, Dezi, Pippa; La Mantia, Cicerelli (27’ st Carretta). All.: Orlandi. Arbitro: Chiffi di Padova 6,5. Reti: 38’ st Carretta. Sorrento-Prato 1-1 SORRENTO (4-2-3-1): Rossi; Ciampi, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; Arcuri (26’ st Konan), Salvi; Corsetti (32’ st Esposito A.), Guitto, Tortolano; Bernardo. All.: Papagni. PRATO (4-3-1-2): Layeni; Beduschi (37’ pt Bagnai), Malomo, Ghinassi, Lamma; Corvesi, Disabato (41’ st Bisoli), Casini; Silva Reis; Papini (11’ st Essabr), Napoli. All.: Esposito. Arbitro: Aureliano di Bologna 5. Reti: 31’ pt Corsetti (S) rig.; 19’ st Corvesi (P). Prato-Sorrento 2-1 PRATO (3-4-1-2): Layeni; Malomo (32’ pt Bagnai), Lamma, Ghinassi; Casini, Corvesi, Disabato (30’ st Cavagna), De Agostini; Silva Reis; Napoli, Cesarini (44’ pt Tiboni). All.: Esposito. SORRENTO (4-3-3): Rossi; Balzano (27’ st Esposito A.), Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; Arcuri (13’ st Konan), Salvi, Guitto; Corsetti (45’ st Zantu), Bernardo, Tortolano. All.: Papagni. Arbitro: Ros di Pordenone 6. Reti: 9’ pt Tortolano (S), 13’ Napoli (P); 15’ st Napoli (P).

Monza-Bassano 1-0 MONZA (4-3-1-2): Castelli; Franchino, Franchini, Cattaneo, Anghileri (42’ st Bugno); Valagussa, Grauso, Vita; Gasbarroni; Finotto (22’ st Calliari, 40’ st Nitride), De Cenco. All.: Asta. BASSANO (4-3-3): Cano; Basso, Bertoli, Ghosheh, Bizzotto; Mateos (32’ st Proietti), Correa, Carteri; Ferretti, Longobardi (22’ st Zizzari), Berrettoni (36’ st De Gasperi). All.: Rastelli. Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore 5,5. Reti: 16’ st Gasbarroni. Bassano-Monza 1-2 BASSANO (4-3-3): Cano; Toninelli, Bertoli, Ghosheh, Bizzotto; Correa, Carteri, Proietti (7’ st Longobardi); Ferretti (24’ st Furlan), Zizzari, Berrettoni (7’ st Mateos). All.: Turato. MONZA (4-3-3): Castelli; Franchino, Cattaneo, Grauso, Franchini; Anghileri, Vita, Valagussa; Finotto (18’ st Morao), De Cenco (34’ st Ravasi), Gasbarroni. All.: Asta. Arbitro: Pezzuto di Lecce 6. Reti: 30’ st De Cenco (M), 43’ Vita (M), 50’ Mateos (B).

Vallee d’Aoste-Rimini 0-2 VALLEE D’AOSTE (4-3-3): Frattali; Jidayi, Miceli, Benedetto, Emiliano; Nocciola, Iocolano, Panepinto (11’ st Bentoglio); Sinato, Gentile, De Vincenziis (18’ st Esposito, 33’ st Temelin). All.: Zichella. RIMINI (4-4-2): Scotti; Gasperoni (32’ st Ferrari), Palazzi, Brighi A., Rosini; Onescu, Spighi (35’ st Mandorlini), Brighi M., Morga; Taddei, Baldazzi (12’ st Valeriani). All.: D’Angelo. Arbitro: Ros di Pordenone 6. Reti: 9’ st Palazzi, 33’ Morga. Rimini-Vallee d’Aoste 2-0 RIMINI (4-4-2): Scotti; Brighi A., Vignati, Rosini (27’ st Ferrari), Palazzi; Spighi, Brighi M., Onescu (19’ st Maita), Baldazzi; Taddei (24’ st Marras), Morga. All.: D’Angelo. VALLEE D’AOSTE (5-2-3): Frattali; Jidayi, Nocciola, Emiliano, Benedetto, Miceli (5’ st Rolando); Amato (1’ st De Vincenziis), Gentile; Iocolano, Sinato, Cuneaz (16’ st Furno). All.: Zichella. Arbitro: Sacchi di Macerata 6. Reti: 20’ pt Taddei; 23’ st Taddei. Espulsi: nessuno.

1ª DIVISIONE GIRONE A FINALE PLAYOFF: Carpi-Lecce RETROCEDONO: Portogruaro e Cuneo

1ª DIVISIONE GIRONE B FINALE PLAYOFF: Pisa-Latina RETROCEDONO: Sorrento e Andria


SERIE D

2ª DIVISIONE GIRONE B PLAYOFF

L’Aquila-Chieti 2-0

L’AQUILA (4-3-3): Testa; Petta (41’ st Ligorio), Pomante, Ingrosso, Rapisarda; Menicozzo, Iannini, Carcione; Improta, Infantino (30’ st Ripa), Ciotola (25’ st D’Amico). All.: Pagliari. CHIETI (4-2-3-1): Cappa; Bigoni, Pepe, Gigli, Gandelli; Del Pinto, Vitone; Verna, Mungo (29’ st Rinaldi), Alessandro (15’ st Berardino); De Sousa. All.: De Patre. Arbitro: Minelli di Varese 6. Reti: 24’ pt Improta; 35’ st Carcione. Chieti-L’Aquila 1-0

CHIETI (4-3-1-2): Cappa; Bigoni, Pepe, Gigli, Gandelli (34’ st Di Filippo); Cardinali, Vitone, Del Pinto; Berardino (18’ st Mungo); De Sousa, Capogna (24’ st Alessandro). All.: De Patre. L’AQUILA (4-3-3): Testa; Petta, Ingrosso, Pomante, Rapisarda; Carcione (37’ st D’Amico), Iannini, Menicozzo; Ciotola (15’ st Triarico), Infantino (32’ st Ripa), Improta. All.: Pagliari. Arbitro: Ghersini di Genova 6,5. Reti: 19’ pt Capogna.

POULE SCUDETTO

Girone F Maceratese-Vis Pesaro 4-1

TRIANGOLARI

Girone G Casertana-Lupa Frascati 0-0 d.t.s. (0-0)

GIRONE 1 Pergolettese-Delta Porto Tolle 0-1 Bra-Pergolettese 1-0 Delta Porto Tolle-Bra 3-3 Classifica BRA e DELTA PORTO TOLLE 4 Pergolettese 0 GIRONE 2 Sambenedettese-S.M.Tuttocuoio 0-2 Castel Rigone-Sambenedettese 3-1 S.M.Tuttocuoio-Castel Rigone 2-0 Classifica S.M.TUTTOCUOIO 6 Castel Rigone 3 Sambenedettese 0 GIRONE 3 Torres-Messina 0-0 Ischia-Torres 1-1 Messina-Ischia 1-1 Classifica ISCHIA, Torres e Messina 2

Girone H Matera-Foggia 3-1 Girone I Cosenza-Gelbison 3-0 3° TURNO Cosenza-Casertana 2-5 d.c.r. (1-1) Matera-Maceratese 2-0 Viterbese-Arezzo 5-3 d.c.r. (1-1) Santhià-Pistoiese 2-0 Olginatese-Virtus Vecomp Verona 1-2 4° TURNO Santhià-Virtus Vecomp Verona 4-6 d.c.r. (1-1) Matera-Casertana 3-4 d.c.r. (0-0) Viterbese-Virtus Castelfranco 0-5 SEMIFINALI

SEMIFINALI

V. Castelfranco-Virtus Vecomp Verona 2-3 Casertana-Torre Neapolis 2-0

TERAMO (4-4-2): Serraiocco; Scipioni, Ferrani, Speranza, Chovet; Ambrosini, Valentini, Novinic (7’ st Iazzetta), Foglia (28’ st Petrella); Bucchi (41’ pt Coletti), Olcese. All.: Cappellacci. APRILIA (4-3-2-1): Di Vincenzo; Corsi, Sembroni, Mariotti, Frigerio; Sassano (36’ st Hanine), Amadio, Croce (26’ st Marfisi); Criaco (37’ st Ferri Marini), Gomes; Ferrari. All.: Favaretto. Arbitro: Pelagatti di Arezzo 6. Reti: 19’ pt Croce (A); 13’ st Foglia (T). Espulsi: 46’ st Marfisi (A).

Delta Porto Tolle-S.M.Tuttocuoio 1-0 Bra-Ischia 1-4

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FINALE

GIRONE A

Ischia-Delta Porto Tolle 2-1

Novese-Verbano 3-0 Verbano-Novese 2-0

APRILIA (4-4-2): Di Vincenzo; Corsi, Sembroni, Mariotti, Frigerio; Sassano, Amadio, Croce (36’ st Calderini), Criaco (14’ st Hanine); Ferrari (26’ st Ferri Marini), Gomes. All.: Favaretto. TERAMO (4-3-3): Serraiocco; De Fabritiis, Ferrani, Speranza, Scipioni; Valentini, Coletti, De Stefano (13’ st Iazzetta); Foglia (21’ st Petrella), Olcese, Ambrosini (25’ st Patierno). All.: Cappellacci. Arbitro: Bruno di Torino 6,5. Reti: 35’ st Iazzetta.

Girone A Santhià-Borgosesia 1-1 d.t.s. (1-1) Chieri-Lavagnese 0-1

Teramo-Aprilia 1-1

Aprilia-Teramo 0-1

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Gavorrano-Hinterreggio 2-1

GAVORRANO (3-4-3): Addario; Mazzanti, Miano, Fatticcioni; Tognarelli (18’ st Lo Sicco), Fiore, Zane, Romiti; Della Latta, Nocciolini, Carraro.. All.: Orrico. HINTERREGGIO (3-5-2): Mengoni; Ungaro, Franceschini, Impagliazzo; Vicari, Angelino, Aliperta (24’ st Gioia), Lavrendi, Kras; Khoris, Cruz Pereira (25’ st Broso). All.: Venuto. Arbitro: Abisso di Palermo 6. Reti: 5’ pt Carraro (G), 8’ Khoris (H), 17’ Fiore (G). Espulsi: 44’ st Khoris (H). Hinterreggio-Gavorrano 2-2

HINTERREGGIO (3-5-2): Mengoni; Ungaro (24’ st Messina), Franceschini, Impagliazzo; Angelino, Vicari, Gioia, Lavrendi (16’ st Kras), Anzillotti; Carbonaro (30’ st Broso), Cruz Pereira. All.: Venuto. GAVORRANO (4-4-2): Addario; Mazzanti, Miano, Fatticcioni, Romiti; Della Latta (1’ st Nocciolini), Lo Sicco (26’ st Tognarelli), Alderotti (14’ st Cretella), Zane; Gurma, Carraro. All.: Orrico. Arbitro: Marini di Roma 6. Reti: 7’ pt Carraro (G), 22’ Miano (G) aut., 30’ Ungaro (H); 32’ st Gurma (G). Espulsi: 36’ st Febbraio (H, in panchina).

PLAYOFF 1° TURNO

Girone B Pontisola-Lecco 1-2 Olginatese-Voghera 2-0 Girone C Pordenone-Real Vicenza 1-3 Sambonifacese-V.V. Verona 1-2 Girone D Massese-Pistoiese 1-2 Lucchese-Atl. Pro Piacenza 0-2 Girone E Casacastalda-V. Spoleto 1-2 Viterbese-Sansepolcro 4-1 Girone F Termoli-Vis Pesaro 1-2 San Cesareo-Maceratese 0-3 Girone G Casertana-Ostia Mare 6-4 Lupa Frascati qualificata per rinuncia Sarnese Girone H Gladiator-Foggia 2-4 d.t.s. (2-2) Matera-Monopoli 1-1 d.t.s. (1-1) Girone I Cosenza-Vibonese 1-0 Gelbison-Città di Messina 2-0 2° TURNO Girone A Santhià-Lavagnese 3-2

2ª DIVISIONE FINALE PLAYOFF GIRONE A: Monza-U. Venezia FINALE PLAYOFF GIRONE B: Teramo-L’Aquila FINALE PLAYOUT: Gavorrano-Rimini RETROCEDONO: Vallee d’Aoste e Hinterreggio

Girone B Olginatese-Lecco 2-0 Girone C V.V. Verona-Real Vicenza 1-0 Girone D Atl. Pro Piacenza-Pistoiese 0-1 d.t.s. (0-0) Girone E Viterbese-V. Spoleto 3-0

Tortona Villalvernia-Asti 0-0 Asti-Tortona 0-0 GIRONE B Sanvitese-Cerea 1-1 Cerea-Sanvitese 0-2 Giorgione-Montebelluna 1-1 Montebelluna-Giorgione 0-0 GIRONE D Virtus Pavullese-Riccione 1-1 Riccione-Virtus Pavullese 1-1 Castenaso-Forcoli 1-1 Forcoli-Castenaso 1-1 GIRONE E Flaminia Civitacastellana-Pontevecchio 1-1 Pontevecchio-Flaminia Civitacastellana 1-2 GIRONE F Celano-Renato Curi Angolana 0-0 Renato Curi Angolana-Celano 1-2 GIRONE G Selargius-Budoni 2-1 Budoni-Selargius 1-1 Real Hyria-Anziolavinio 3-1 Anziolavinio-Real Hyria 2-2 GIRONE H Sant’antonio Abate-Nardò 0-0 Nardò-Sant’antonio Abate 0-0 GIRONE I Sambiase-Agropoli 0-2 Agropoli-Sambiase 2-3 Ragusa-Palazzolo 1-1 Palazzolo-Ragusa 0-1 Retrocesse Verbano, Tortona, Cerea, Giorgione, Virtus Pavullese Castenaso, Pontevecchio Renato Curi Angolana, Budoni, Anziolavinio, Sant’Antonio Abate, Sambiase e Palazzolo

calcio2000 89 LUG 2013


bundes giornata 33 - 11/5 WOLFSBURG-B.DORTMUND 3-3 Reti: 5’ Bender (D), 14’-23’ Persic (W), 26’ Naldo (W), 84’-88’ Reus (D) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Knoche (90’ Madlung), Rodriguez; Medojevic (84’ Träsch), Polak; Vieirinha, Diego, Perisic (81’ Schäfer); Olic. All. Hecking B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Augusto (77’ Leitner), Hummels, Schmelzer; Bender (46’ Blaszczykowski), Sahin; Reus, Gündogan, Grosskreutz (46’ Schieber); Lewandowski. All. Klopp

W. BREMA-E.FRANCOFORTE 1-1 Reti: 22’ de Bruyne (W), 51’ Lakic (F) Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Fritz, Prödl, Papastathopoulos, Ignjovski; Bargfrede, Kroos (62’ Junuzovic); de Bruyne, Hunt, Yildirim (82’ Akpala); Petersen. All. Schaaf E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Rode, Russ; Aigner (88’ Celozzi), Matmour (86’ Stendera), Inui (83’ Djakpa); Lakic. All. Veh

SCHALKE 04-STOCCARDA 1-2 Reti: 24’-66’ Ibisevic (ST), 90’ Ulreich (ST, Aut.) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Fuchs; Höger (68’ Pukki), Jones; Farfan, Raffael, Bastos (59’ Meyer); Huntelaar. All. Keller Stoccarda (4-2-2-2): Ulreich; Hoogland, Tasci, Niedermaier, Molinaro; Boka, Gentner; Harnik (89’ Macheda), Maxim (83’ Holzhauser), Traoré (71’ Okazaki); Ibisevic. All. Labbadia

GREUTHER FURTH-FRIBURGO 1-2 Reti: 3’ Zimmermann (G), 69’ Schmid (F), 78’ Kruse (F) Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Nehrig (83’ Nöthe), Sobiech, Mavraj, Rahman; Petsos, Fürstner (84’ Park); Prib, Zimmermann; Klaus, Djurdjic. All. Kramer Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Günter (46’ Hedenstad), Höhn, Ginter, Sorg; Schuster, Makiadi (88’ Albutat); Schmid, Caligiuri; Rosenthal (77’ Santini), Kruse. All. Streich

F.DUSSELDORF-NORIMBERGA 1-2 Reti: 23’ Balitsch (N, Aut.), 58’ Mak (N), 64’ Plattenhardt (N) F.Dusseldorf (4-2-3-1): Giefer; Levels, Langeneke, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Tesche (60’ Fink); Lambertz (46’ Bolly), Bellinghausen, Kruse (67’ Reisinger); Schahin. All. Meier Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Balitsch, Dabanli, Klose, Pinola; Simons, Frantz; Mendler (82’ Korczowski), Mak, Esswein (46’ Plattenhardt); Pekhart. All. Wiesinger

BAYERN MONACO-AUGSBURG 3-0 Reti: 69’ Muller (B), 82’ Shaqiri (B), 87’ Gustavo (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Robben (70’ Shaqiri), Müller (85’ Gustavo), Ribéry; Mandzukic (70’ Gomez). All. Heynkes Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Reinhardt, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek (65’ Koo), Won Ji, Werner (79’ Oehrl); Mölders (56’ Vogt). All. Weinzierl

MAGONZA-B.M’GLADBACH 2-4 Reti: 12’ Parker (M), 39’ Hrgota (B, Rig.), 59’-80’ Hrgota (B), 64’ Hanke (B), 90’ Ivanschitz (M, Rig.) Magonza (4-2-3-1): Müller; Pospech, Svensson, Noveski, Zabavnik; Baumgartlinger, Malli (78’ Daghfous); Müller, Ivanschitz, Caligiuri (66’ Risse); Parker (66’ Sliskovic). All. Tuchel B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Stranzl, Dominguez, Wendt; Nordtveit, Xhaka; Arango (90’ Daems), Herrmann (88’ Mlapa); Hrgota (85’ Rupp), Hanke. All. Favre

HOFFENHEIM-AMBURGO 1-4

Reti: 18’ Son (A), 35’ Aogo (A), 60’ Jiracek (A), 61’ Volland (H), 88’ Rudnevs (A) Hoffenheim (4-1-2-3): Casteels; Beck, Abraham, Thesker, Rudy (81’ Ludwig); Weis (46’ Johnson); Salihovic, Volland; Firmino, Schipplock, Süle (81’ de Camargo). All. Gisdol Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Jansen; Badelj, Rincon; Aogo (65’ Skjelbred), Jiracek (90’ Beister); van der Vaart, Son (78’ Rudnevs). All. Fink

B.LEVERKUSEN-HANNOVER 3-1 Reti: 6’-59’ Hegeler (L), 28’ Kiessling (H), 71’ Sobiech (L) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Friedrich, Toprak, Boenisch; Reinartz; Bender (88’ Schwaab), Rolfes; Schürrle (77’ Milik), Hegeler (77’ Hosogai); Kiessling. All. Lewandowski Hannover (4-2-2-2): Zieler; Cherundolo, Eggimann, Felipe (68’ Haggui), Pocognoli (46’ Pander); Pinto, Hoffmann (46’ Schmiedebach); Sakai, Rausch; Diouf, Sobiech. All. Slomka

bundes giornata 34 - 18/5 STOCCARDA-MAGONZA 2-2 Reti: 17’ Ede (M), 23’ Wetklo (M, Aut.), 33’ Boka (S), 42’ Muller (M) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai (87’ Hoogland), Tasci, Niedermaier, Molinaro; Boka, Gentner; Harnik, Maxim (77’ Holzhauser), Okazaki (71’ Macheda); Ibisevic. All. Labbadia Magonza (4-1-2-1-2): Wetklo; Pospech, Bungert, Bell, Zabavnik; Baumgartlinger; Malli (75’ Saller), Zimling; Ede (68’ Parker); Müller, Ivanschitz (76’ Soto). All. Tuchel

NORIMBERGA-W. BREMA 3-2 Reti: 37’-89’ de Bruyne (W), 62’ Nilsson (N), 81’ Polter (N), 88’ Pekhart (N) Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose, Pinola (78’ Esswein); Simons, Stark (87’ Dabanli); Mendler (59’ Polter), Mak, Plattenhardt; Pekhart. All. Wiesinger Werder Brema (4-1-2-1-2): Mielitz; Selassie, Prödl, Mulongoti, Ignjovski; Kroos (84’ Stevanovic); Fritz, Junuzovic (67’ Schmitz); de Bruyne; Akpala (86’ Wurtz), Petersen. All. Rolff

HANNOVER-F.DUSSELDORF 3-0 Reti: 36’ Diouf (H), 61’-76’ Konan Ya (H) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Cherundolo, Eggimann (72’ Haggui), Djourou, Pander; Pinto (79’ Andreasen), Hoffmann (65’ Stindl); Sakai, Rausch; Diouf, Konan Ya. All. Slomka F.Dusseldorf (4-2-3-1): Giefer; Bodzek, Langeneke, Van den Bergh, Fink (52’ Reisinger); Lambertz, Bolly (68’ Kruse); Bellinghausen, Schahin, Paurevic (77’ Ilsø); Weber. All. Meier

AMBURGO-B.LEVERKUSEN 0-1 Reti: 90’ Kiessling (L) Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Jansen; Badelj (66’ Rudnevs), Rincon; Aogo (78’ Beister), Jiracek (81’ Ilicevic); van der Vaart, Son. All. Fink B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal (90’ Friedrich), Wollscheid, Toprak, Kadlec; Reinartz; Bender, Rolfes; Schürrle (90’ Schwaab), Hegeler (68’ Sam); Kiessling. All. Lewandowski

E.FRANCOFORTE-WOLFSBURG 2-2 Reti: 8’ Polak (F), 19’ Diego (F), 36’ Meier (W, Rig), Rodriguez (F, Aut.) E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov (66’ Özer); Jung, Zambrano (59’ Schwegler), Anderson, Oczipka (46’ Djakpa); Rode, Russ; Aigner, Meier, Inui; Lakic. All. Veh Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Knoche, Rodriguez; Medojevic, Polak; Vieirinha (89’ Madlung), Diego, Perisic (37’ Träsch); Olic (81’ Hasani). All. Hecking

B.M’GLADBACH-B. MONACO 3-4 Reti: 4’ Stranzl (BG), 5’ Hanke (BG) , 7’ Martinez (BM), 10’ Nordtveit (BG), 19’53’ Ribery (BM), 50’ Robben (BM) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Stranzl, Brouwers, Wendt; Nordtveit, Xhaka; Arango, Herrmann (78’ Younes); Hrgota (65’ Rupp), Hanke (84’ de Jong). All. Favre Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Robben (81’ Shaqiri), Müller (81’ Pizarro), Ribéry; Mandzukic (70’ Gomez). All. Heynkes

B.DORTMUND-HOFFENHEIM 1-2 Reti: 6’ Lewandowski (B), 77’-82’ Salihovic (H, Rig.) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (69’ Schieber), Subotic, Hummels (78’ Augusto), Schmelzer; Bender (60’ Kehl), Gündogan; Blaszczykowski, Reus, Grosskreutz (46’ Schieber); Lewandowski. All. Klopp Hoffenheim (4-2-2-2): Casteels; Beck, Abraham, Vestergaard, Johnson; Polanski, Rudy (46’ Szarka); Salihovic, Ochs (58’ Schipplock); Volland, Firmino (85’ Süle). All. Gisdol

AUGSBURG-GREUTHER FURTH 3-1 Reti: 30’ Werner (A), 55’ Bracker (A), 62’ Trinks (G), 75’ Won (A) Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek (60’ Vogt), Won Ji, Werner (77’ Koo); Mölders (89’ De Jong). All. Weinzierl Greuther Furth (4-2-3-1): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Geis (64’ Pledl), Prib; Klaus, Trinks (80’ Stieber), Park (43’ Azemi); Djurdjic. All. Kramer

FRIBURGO-SCHALKE 04 1-2 Reti: 20’ Draxler (S), 54’ Schmid (F), 58’ Schuster (S) Friburgo (4-1-3-2): Baumann; Mujdza (71’ Hedenstad), Höhn, Ginter, Sorg; Schuster (77’ Flum); Makiadi, Schmid, Rosenthal; Kruse, Kerk (64’ Santini). All. Streich Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Neustädter, Jones; Farfan (70’ Fuchs), Raffael, Draxler (80’ Höger); Huntelaar (90’ Barnetta). All. Keller

ligue 1 giornata 36 - 1O-12/5 LILLA-STADE REIMS 3-0 Reti: 20’ Kalou (L), 49’ Payet (L), 77’ Kalou (L) Lilla (4-1-2-2-1): Mouko; Digne, Basa, Chedjou, Beria; Mavuba; Balmont (89’ Gueye), Martin; Rodelin (71’ Origi), Payet; Kalou (90’ Roux). All. Garcia Stade Reims (4-2-3-1): Agassa; Souare, Tacalfred, Weber, Signorino; Ramare, Ca (13’ De Preville-64’ Ouali); Devaux, Ayite, Diego; Courtet. All. Fournier

MARSIGLIA-TOLOSA 2-1 Reti: 45’-62’ Ayew A. (M), 82’ Basat (T) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Abdallah, Lucas, Morel; Romao, Barton; Amalfitano (89’ Kadir), Ayew A., Valbuena (89’ Sougou); Gignac (82’ Ayew J.). All. Baup Tolosa (3-2-3-2): Ahamada; Abdennour, Aurier, Capoue; Rabiot, Didot (77’ Regattin); Akpa Akpro, Hermach, Tabanou (64’ Sylla); Braaten (70’ Ben Basat), Ben Yedder. All. Casanova

BASTIA-MONTPELLIER 3-1 Reti: 16’ Beauvue (B), 31’ Utaka (M), 32’-87’ Modeste (B) Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Palmieri; Cahuzac (90’ Sablé), Yatabaré; Khazri, Beauvue (68’ Rothen), Thauvin; Modeste (90’ Maoulida). All. Hantz Montpellier (4-2-2-2): Pionnier; Congré, Mezague, El Kaoutari, Bedimo; Stambouli (80’ Martin), Estrada; Cabella, Utaka (59’ Mounier); Herrera (66’ Charbonnier), Camara. All. Girard

AJACCIO-TROYES 0-1 Reti: 17’ Jarat (T) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Diawara, Poulard, Zubar, Begeorgi; Mostefa, Lasne (75’ Delort); Andre (52’ Oliech), Cavalli, Diarra (58’ Belghazouani); Mutu. All. Emon Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Jarjat, Brechet, Othon (52’ N’Sakala); Xavier, Yamissi; Nivet, Camus (68’ Dos Santos), Darbion; Yattara (81’ Rincon). All. Furlan

90 calcio2000 lug 2013

VALENCIENNES-S. RENNAIS 4-1

STADE BREST-SOCHAUX 0-2 Reti: 48’-81’ Privat (SO) Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Coulibaly (74’ Ba), Traore (17’ Lejeune), Kantari (46’ Mendy), Makonda; Makonda; Licka, Sissoko; Lesoimier, Ayite, Chafni; Raspentino. All. Martins Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Peybernes, Kante, Roussillon (82’ Sauget); Lopy, Dias; Bakambu (86’ Contout), Nogueira, Privat; Sio. All. Hely

LORIENT-SAINT-ETIENNE 3-1 Reti: 51’ Monnet-Paquet (L), 67’ Robert (L), 80’ Zouma (S), 90’ Jouffre (L) Lorient (4-2-2-2): Lecomte; Gassama (74’ Baca), Bourillon, Manga, Le Lan (86’ Kone); Reale (44’ Robert), Abu; Corgnet, Barthelme; Monnet-Paquet, Jouffre. All. Gourcuff Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Perrin, Ghoulam; Guilavogui; Cohade, Lemoine; Aubameyang, Mollo (59’ Hamouma); Brandao. All. Galtier

EVIAN-NIZZA 4-0 Reti: 24’ Beriguard (E), 48’ Rabiu (E), 56’-87’ Khelifa (E) Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje, Betao, Cambon, Wass; Sorlin, Rabiu (81’ Lacour); Ninkovic (45’ Tie Bi), Khelifa; Berigaud, Sagbo (82’ Ehret). All. Dupraz Nizza (4-2-3-1): Ospina; Puel, Civelli, Gomis (81’ Bosetti), Kolodziejczak; Abriel, Digard; Diaz (53’ Fofana), Bruins (53’ Bosetti), Bautheac; Cvitanich. All. Puel

Reti: 31’ Pitroipa (S), 39’ Melkinson (V), 68’ Rose (V), 83’ Lala (V), 90’ Saez (V) Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Lala, Rose, Bong, Angoua; Gomis (80’ Ducourtioux), Sankhare (66’ Dossevi); Melikson (87’ Saez), Sanchez, Danic; Aboubakar. All. Sanchez Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Foulquier, Boye, Diarra, Moreira; Doucoure, Konradsen (61’ Beauverger); Feret (88’ Uzoenyi), Makoun, Diallo Sadio (75’ N’Gando); Pitroipa. All. Antonetti

BORDEAUX-N. LORRAINE 3-2

Reti: 41’ Poko (B), 45’ Saivet (B), 65’ Karaboue (N), 80’ Sane (N), 86’ Diabate (B) Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Mariano, Faubert, Planus, Tremoulinas; Poko (81’ Khalfallah); Plasil, Traore; Obraniak (68’ Diabeté), Saivet; Rolan (68’ Maurice-Belay). All. Gillot Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Loties, Jebbour, Puygrenier, Muratori; Sané; Mangani, Karaboue (88’ Sami); Moukannjo, Coulibaly (66’ Bakar); Zitte (65’ Efoulou). All. Gabriel

LIONE-PSG 0-1 Reti: 53’ Menez (P) Lione (4-2-3-1): Lopes; Koné, Fofana, Umtiti, Dabo; Mvuemba (64’ Lopez), Gonalons; Benzia (74’ Martial), Grenier, Gourcuff; Gomis (82’ Bahlouli). All. Garde PSG (4-2-2-2): Douchez; Jallet, Alex, Sakho, Maxwell; Motta, Matuidi; Pastore (89’ Chantome), Lavezzi (90’ Armand); Ibrahimovic, Menez (90’ Beckham). All. Ancelotti


statistiche campionati esteri

ligue 1 giornata 37 - 18-19/5 TROYES-BORDEAUX 1-0 Reti: 56’ Camus (T) Troyes (4-2-3-1): Ulien; Colin, Saunier, Faussurier, Brechet; Darbion (67’ Ngoyi), Yamissi; Nivet, Camus (90’ Rincon), Othon; Bahebeck (86’ Dos Santos). All. Furlan Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Faubert, Henrique (79’ Marange), Sané, Poundje; Sertic, Traore (78’ Khalfallah); Plasil, Obraniak, Diabeté; Maurice-Belay (78’ Saivet). All. Gillot

SOCHAUX-TOLOSA 1-2 Reti: 14’ Sylla (T), 21’ Akpa Akpa (T), 42’ Sio (S) Sochaux (4-2-1-3): Pouplin; Corchia, Peybernes, Kante, Roussillon; Lopy, Dias (54’ Boudebouz); Bakambu, Nogueira (81’ Doubaï), Privat (18’ Contout); Sio. All. Hely Tolosa (3-2-3-2): Ahamada; Abdennour, Aurier, Capoue; Akpa Akpro, Sylla (73’ Mbengue); Didot, Hermach, Rabiot; Tabanou (67’ Braaten), Ben Yedder (79’ Yago). All. Casanova

SAINT-ETIENNE-MARSIGLIA 2-0 Reti: 25’ Perrin (S), 42’ Brandao (S) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Zouma, Perrin, Sall, Ghoulam; Guilavogui; Cohade, Lemoine; Aubameyang, Hamouma (77’ Bodmer); Brandao (70’ Mollo). All. Galtier Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; Fanni, N´Koulou, Lucas, Morel; Romao, Barton (74’ Kadir); Amalfitano (79’ Sougou), Ayew A., Valbuena; Gignac (63’ Ayew J.). All. Baup

STADE RENNAIS-AJACCIO 1-1 Reti: 5’ Diawara (A), 45’ Erding (S) Stade Rennais (4-1-2-2-1): Costil; Danze, Diarra, Biyik (46’ Apam), Moreira; Makoun; Doucoure (69’ Diallo Sadio), Pajot; Feret (69’ N’Gando), Pitroipa; Erdinc. All. Antonetti Ajaccio (4-2-1-3): Ochoa; Diawara, Poulard, Zubar, Saad; Mostefa (62’ Diarra), Lasne; Cavalli (67’ Belghazouani); Andre, Mutu, Sammaritano (78’ Delort). All. Emon

STADE REIMS-LORIENT 1-0 Reti: 33’ Krychowiak (S) Stade Reims (4-2-3-1): Agassa; Mandi, Tacalfred, Weber, Signorino; Krychowiak, Ramare (80’ Ca); De Preville (68’ Glombard), Devaux, Diego (45’ Ayite); Courtet. All. Fournier Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Baca (82’ Pedrinho), Manga, Le Lan; Abu (56’ Giuly), Lemina; Corgnet, Barthelme (46’ Robert); MonnetPaquet, Jouffre. All. Gourcuff

PSG-STADE BREST 3-1 Reti: 5’-36’ Ibrahimovic (P), 31’ Matuidi (P), 81’ Benschop (S) PSG (4-2-2-2): Sirigu (47’ Areola); Jallet, Camara, Sakho, Tiéné; Beckham (82’ Lavezzi), Matuidi; Chantome (46’ Lucas), Pastore; Ibrahimovic, Gameiro. All. Ancelotti Stade Brest (4-3-3): Thebaux; Lesoimier, Dieng (62’ Chardonnet), Makonda, Soumah; Sissoko, Grougi, Licka; Chafni, Ba (77’ Benschop), Raspentino (72’ Khaled). All. Martins

NANCY LORRAINE-BASTIA 1-2 Reti: 48’ Ilan (B), 60’ Puygrenier (N), 72’ Modeste (B) Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Karaboue, Loties, Jebbour, Puygrenier; Sané; Mangani, Rachid (72’ Sami), Muratori (56’ Coulibaly), Moukannjo; Efoulou. All. Gabriel Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Choplin, Harek (46’ Barbato); Cahuzac (86’ Angoula), Sablé; Beauvue, Ilan (54’ Vincent), Palmieri; Modeste. All. Hantz

MONTPELLIER-LILLA 0-0 Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Mezague, El Kaoutari, Bedimo; Stambouli, Estrada (90’ Pitau); Camara, Cabella, Belhanda (90’ Ait Fana); Herrera (80’ Martin). All. Girard Lilla (4-1-2-2-1): Mouko; Digne, Basa, Chedjou (43’ Sidibe), Beria; Mavuba; Balmont, Martin (80’ Pedretti); Rodelin (70’ de Melo), Payet; Kalou. All. Garcia

EVIAN-VALENCIENNES 2-0 Reti: 2’ Khelifa (E), 12’ Ehret (E) Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje, Betao, Cambon, Wass; Sorlin, Rabiu; Ninkovic (66’ Tie Bi), Ehret (77’ Barbosa); Khelifa, Berigaud (87’ Nsikulu). All. Dupraz Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Lala, Angoua, Mirin, Bong; Sanchez; Gomis (86’ Saez), Sankhare (69’ Aboubakar); Dossevi, Danic (90’ Melikson); Pujol. All. Sanchez

NIZZA-LIONE 1-1 Reti: 47’ Cvitanich (N, Rig.), 76’ Grenier (L) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Puel, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Abriel, Digard; Traore (76’ Diaz), Bautheac (88’ Bahoken), Bosetti (69’ Pied); Cvitanich. All. Puel Lione (4-2-3-1): Lopes; Réveillere, Bisevac, Koné, Dabo; Gonalons, Grenier; Benzia (46’ Lacazette), Gourcuff, Malbranque (68’ Lopez); Gomis (80’ Ferri). All. Garde

ligue 1 giornata 38 - 26/5 VALENCIENNES-TROYES 2-1 Reti: 12’ Nivet (T), 68’ Jarat (V, Aut.), 88’ Pujol (T) Valenciennes (4-3-3): Penneteau; Lala, Mirin (26’ Angoua), Rose, Bong; Sanchez, Ducourtioux, Gomis (59’ Dossevi); Aboubakar (72’ Pujol), Danic, Melikson. All. Sanchez Troyes (4-5-1): Ulien; Colin, Jarjat, Faussurier, Brechet; Yamissi, Othon (76’ Dos Santos), Nivet, Camus (72’ Jean), Darbion (59’ Ngoyi); Bahebeck. All. Furlan

TOLOSA-MONTPELLIER 2-0 Reti: 5’-11’ Ben Yedder (T) Tolosa (3-5-2): Ahamada; Aurier (71’ Regattin), Yago, Mbengue; Akpa Akpro, Sylla (64’ Ninkov), Didot, Sirieix, Rabiot; Tabanou (61’ Braaten), Ben Yedder. All. Casanova Montpellier (4-5-1): Jourdren; Congré, Mezague, El Kaoutari (64’ Jeunechamp), Bedimo; Stambouli, Estrada (71’ Pitau), Camara, Cabella, Mounier (56’ Martin); Herrera. All. Girard

MARSIGLIA-STADE REIMS 0-0 Marsiglia (4-5-1): Mandanda; Fanni, N´Koulou, Diawara, Morel; Romao, Barton (82’ Kadir), Sougou (58’ Ayew J.), Ayew A., Valbuena; Gignac. All. Baup Stade Reims (4-3-3): Agassa; Mandi, Weber, Krychowiak, Souare (76’ Signorino); Ca, Ramare (76’ Ouali), Devaux; De Preville (79’ Ghilas), Ayite, Courtet. All. Fournier

LIONE-STADE RENNAIS 2-0 Reti: 23’ Lopez (L, Rig.), 69’ Grenier (L) Lione (4-5-1): Lopes; Réveillere (88’ Mvuemba), Bisevac, Koné, Dabo; Grenier, Lacazette (75’ Ferri), Gourcuff, Malbranque, Fofana; Lopez (79’ Gomis). All. Garde Stade Rennais (4-3-3): Costil; Mensah, Mavinga, Apam, Moreira (46’ Foulquier); Makoun, Danze (73’ Montano), Pajot; Diallo Sadio (56’ Feret), Pitroipa, Erdinc. All. Antonetti

LORIENT-PSG 1-3 Reti: 51’ Ibrahimovic (P), 63’-65’ Gameiro (P), 84’ Le Lan (L, Rig.) Lorient (4-4-2): Audard; Gassama, Manga, Le Lan, Lautoa; Jouffre, Lemina (46’ Reale), Barthelme, Monnet-Paquet; Robert (62’ Corgnet), Giuly (72’ Quercia). All. Gourcuff PSG (4-4-2): Areola (61’ Le Crom); van der Wiel, Camara, Armand, Tiéné; Verratti, Matuidi, Chantome (83’ Sakho), Pastore; Ibrahimovic, Lavezzi (18’ Gameiro). All. Ancelotti

LILLA-SAINT-ETIENNE 1-1 Reti: 43’ Kalou (L), 56’ Hamouma (S) Lilla (4-3-3): Mouko; Digne, Basa, Chedjou, Beria; Balmont (85’ de Melo), Mavuba, Gueye (73’ Martin); Rodelin (79’ Roux), Payet, Kalou. All. Garcia Saint-Etienne (4-3-3): Ruffier; Clerc, Zouma, Perrin, Ghoulam; Guilavogui, Cohade, Lemoine; Aubameyang, Hamouma (82’ Bodmer); Brandao (76’ Mollo). All. Galtier

STADE BREST-N. LORRAINE 1-2 Reti: 10’-30’ Puygrenier (N), 90’ Benschop (S) Stade Brest (4-5-1): Thebaux; Julien, Dieng, Makonda, Soumah; Licka, Sissoko, Chafni (46’ Benschop), Grougi (68’ Raspentino ), Lesoimier; Ba. All. Martins Nancy Lorraine (5-4-1): Gregorini; Jebbour (90’ Amadou), Sami, Puygrenier, Loties, Muratori; Sané, Mangani, Karaboue (79’ Rachid), Moukannjo; Efoulou (85’ Grange). All. Gabriel

BORDEAUX-EVIAN 2-1 Reti: 6’ Diabate (B, Rig.), 34’ Diabate (B), 45’ Sagbo (E, Rig.) Bordeaux (4-4-2): Carrasso; Mariano, Planus, Sané, Marange; Poko, Traore, Khalfallah (78’ Obraniak), Maurice-Belay; Diabeté (78’ Sertic), Saivet. All. Gillot Evian (4-4-2): Durand; Djedje, Betao, Cambon, Wass; Rabiu, Sorlin, Khelifa, Barbosa (73’ Nsikulu); Berigaud (43’ Tie Bi), Sagbo (56’ Ehret). All. Dupraz

BASTIA-SOCHAUX 0-0 Bastia (4-5-1): Landreau (52’ Bonnefoi); Cioni, Marchal (46’ Faty), Choplin, Inkoom; Cahuzac, Sablé, Beauvue, Thauvin (89’ Maoulida), Khazri; Modeste. All. Hantz Sochaux (4-5-1): Pouplin; Corchia, Peybernes, Kante, Roussillon (70’ Sauget); Lopy, Doubaï (76’ Poujol), Bakambu (90’ Mikari), Nogueira, Boudebouz; Privat. All. Hely

AJACCIO-NIZZA 0-2 Reti: 50’ Cvitanich (N), 77’ Bautheac (N) Ajaccio (4-5-1): Ochoa; Diawara, Poulard, Zubar, Saad; Mostefa, Lasne, Andre (79’ Pierazzi), Cavalli (76’ Sammaritano), Belghazouani; Delort (70’ Diarra). All. Emon Nizza (4-5-1): Ospina; Puel, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Abriel, Digard, Pied, Traore, Bautheac (80’ Diaz); Cvitanich (86’ Bahoken). All. Puel

PREMIER giornata 37 - 12-14/5 ASTON VILLA-CHELSEA 1-2 Reti: 14’ Benteke (A), 61’-88’ Lampard (C) Aston Villa (4-3-3): Guzan; Lichaj, Vlaar, Baker, Bennett J.; Westwood, Delph, Sylla; Weimann, Agbonlahor, Benteke. All. Lambert Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Cahill, Terry (77’ Ivanovic), Cole; Ramires, Lampard; Moses (46’ Luiz), Hazard, Mata; Ba (88’ Torres). All. Benitez

STOKE CITY-TOTTENHAM 1-2 Reti: 3’ N’Zonzi (S), 20’ Dempsey (T), 83’ Adebayor (T) Stoke City (4-4-2): Begovic; Shotton (74’ Cameron), Shawcross, Huth, Wilson; Adam, Etherington (57’ Wilkinson),Whitehead, Nzonzi; Walters, Crouch (57’ Jerome). All. Pulis Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Caulker; Parker (69’ Dembélé), Huddlestone; Lennon (79’ Defoe), Dempsey (84’ Sigurdsson), Bale; Adebayor. All.Villas-Boas

SUNDERLAND-SOUTHAMPTON 1-1 Reti: 68’ Bardsley (SU), 75’ Puncheon (SO) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Bardsley, Cuellar, O´Shea, Rose; Larsson (75’ Vaughan), McClean (46’ Wickham), Colback, N´Diaye; Johnson; Graham. All. Di Canio Southampton (4-5-1): Boruc; Clyne, Hooiveld, Fonte, Shaw; Davis, Cork (73’ Ward-Prowse), Lallana (73’ Puncheon), Rodriguez, Schneiderlin; Lambert. All. Pochettino

QPR-NEWCASTLE UNITED 1-2 Reti: 11’ Remy (Q, Rig.), 18’ Ben Arfa (N), 35’ Gouffran (N) QPR (4-4-2): Green; Bosingwa (46’ da Silva), Hill, Onuoha, Traore; Townsend, M´Bia (46’ Derry), Jenas, Hoilett (83’ Taarabt); Zamora, Remy All. Redknapp Newcastle (4-3-3): Elliot; Debuchy, Williamson, Coloccini, Yanga-Mbiwa; Tioté (52’ Perch), Cabaye, Gutiérrez; Ben Arfa (81’ Harper), Gouffran (77’ Obertan), Cisse. All. Pardew

NORWICH CITY-W. BROMWICH 4-0 Reti: 25’ Snodgrass (N), 62’ Holt (N), 65’ McAuley (W, Aut.), 90’ Howson (N) Norwich City (4-4-2): Ruddy; Martin, Bassong, Bennett R., Garrido; Snodgrass (77’ Bennett E.), Johnson, Howson, Pilkington; Hoolahan (77’ Tettey); Holt (86’ Becchio). All. Hughton West Bromwich (4-3-3): Foster; Reid (45’ Brunt), McAuley, Olsson, Popov; Morrison, Yacob, Mulumbu; Rosenberg (46’ Jones), Long, Lukaku (81’ Odemwingie). All. Clarke

FULHAM-LIVERPOOL 1-3 Reti: 33’ Berbatov (F), 36’-62’-85’ Sturridge (L) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Hughes, Richardson (15’ Emanuelson); Duff, Karagounis (82’ Riise), Enoh, Kacaniklic (71’ Petric); Ruiz; Berbatov. All. Jol Liverpool (4-3-3): Reina; Johnson, Carragher, Coates, Wisdom (46’ Enrique); Leiva, Henderson, Shelvey (77’ Borini); Downing, Coutinho (88’ Coady); Sturridge. All. Rodgers

EVERTON-WEST HAM 2-0 Reti: 6’-60’ Mirallas (E) Everton (4-4-1-1): Howard; Distin, Baines, Coleman, Jagielka; Mirallas (90’ Hibbert), Osman (90’ Oviedo), Pienaar, Gibson; Fellaini; Anichebe (73’ Jelavic). All. Moyes West Ham (4-4-2): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien; O’Neil (64’ Noble), Diame (46’ Cole), Collison (55’ Cole), Jarvis; Nolan, Carroll. All. Allardyce

MAN. UNITED-SWANSEA CITY 2-1 Reti: 39’ Hernandez (M), 49’ Michu (S), 87’ Ferdinand (M) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Evra, Vidic; Carrick, Scholes (66’ Valencia); Kagawa, Welbeck (66’ Anderson), van Persie; Hernandez (75’ Giggs). All. Ferguson Swansea City (4-2-3-1): Tremmel; Tiendalli, Chico, Williams, Taylor (66’ Davies); Britton, De Guzman; Dyer, Hernandez (87’ Agustien), Michu (76’ Rangel); Routledge. All. Laudrup

ARSENAL-WIGAN ATHLETIC 4-1 Reti: 11’-68’ Podolski (A), 45’ Maloney (W), 63’ Walcott (A), 71’ Ramsey (A) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Arteta (90’ Vermaelen), Ramsey; Walcott, Rosicky (78’ Wilshere), Cazorla; Podolski (78’ Chamberlain). All. Wenger Wigan (3-4-3): Robles; Boyce, Alcaraz, Scharner; McArthur, McCarthy, Gomez (64’ Watson), Espinoza; McManaman (58’ Di Santo), Maloney (85’ Henriquez), Kone. All. Martinez

READING-MANCHESTER CITY 0-2 Reti: 40’ Aguero (M), 88’ Dzeko (M) Reading (4-4-1-1): McCarthy; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly; Karacan, Guthrie, McCleary, McAnuff (69’ Blackman); Kanu; Pogrebnyak (62’ Le Fondre). All. Adkins Manchester City (4-3-3): Hart; Richards, Touré K. (15’ Maicon), Lescott, Clichy; Touré Y., Barry (58’ Garcia), Milner; Silva, Agüero (62’ Dzeko), Tevez. All. Kidd

calcio2000 91 lug 2013


PREMIER giornata 38 - 19/5 WIGAN ATHLETIC-ASTON VILLA 2-2 Reti: 5’ Bent (A), 20’ Boyce (W), 45’ Baker (W, Aut.), 60’ Vlaar (A) Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Boyce (88’ Campabadal), Golobart, Scharner; McArthur, McCarthy, Watson (69’ Henriquez), Espinoza; Gomez (69’ Fyvie), Maloney, Kone. All. Martinez Aston Villa (4-3-3): Guzan; Lowton, Vlaar, Baker, Bennett J.; Westwood (88’ Gardner), Delph, Sylla (59’ Dawkins); Weimann, Agbonlahor (75’ Bowery), Bent. All. Lambert SOUTHAMPTON-STOKE CITY 1-1 Reti: 47’ Crouch (SC), 57’ Lambert (SO) Southampton (4-4-1-1): Davis; Clyne, Hooiveld, Fonte, Shaw; Davis (74’ Ward-Prowse), Cork (82’ Mayuka), Lallana (64’ Puncheon), Schneiderlin; Rodriguez; Lambert. All. Pochettino Stoke City (4-5-1): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilson (20’ Wilkinson); Walters (74’ Owen), Nzonzi, Cameron, Whitehead; Etherington (69’ Jerome), Crouch. All. Pulis

WEST HAM-READING 4-2

W. BROMWICH-MAN. UNITED 5-5 Reti: 6’ Kagawa (M), 9’ Olsson (W, Aut.), 30’ Buttner (M), 40’ Morrison (W), 50’-81’86’ Lukaku (W), 53’ van Persie (M), 63’ Hernandez (M), 81’ Mulumbu (W) West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell (46’ Lukaku); Yacob, Mulumbu; Dorrans, Morrison (79’ Rosenberg), Brunt; Long (79’ Fortuné). All. Clarke Manchester United (4-3-1-2): Lindegaard; Valencia, Jones, Evans (83’ Ferdinand), Büttner; Anderson, Carrick, Cleverley (60’ Giggs); Kagawa (69’ Scholes); van Persie, Hernandez. All. Ferguson

TOTTENHAM-SUNDERLAND 1-0 Reti: 89’ Bale (T) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Ekotto (84’ Sigurdsson); Parker (64’ Dembélé), Huddlestone; Lennon, Dempsey (73’ Defoe), Bale; Adebayor. All.Villas-Boas Sunderland (4-4-2): Mignolet; Cuellar, Colback, O´Shea, McClean (74’ Mandron); Larsson, Vaughan, Johnson, N´Diaye; Wickham (89’ Mitchell), Graham (74’ Knott). All. Di Canio

SWANSEA CITY-FULHAM 0-3 Reti: 22’ Kacaniklic (F), 77’ Berbatov (F), 90’ Emanuelson (F) Swansea City (4-5-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies (81’ Taylor); Britton, De Guzman (80’ Agustien), Routledge, Dyer, Hernandez (75’ Shechter); Michu. All. Laudrup Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Duff (73’ Emanuelson), Frimpong (63’ Karagounis), Enoh, Kacaniklic; Ruiz; Berbatov (87’ Rodallega). All. Jol

NEWCASTLE U.-ARSENAL 0-1 Reti: 52’ Koscielny (A) Newcastle (4-3-3): Harper; Debuchy, Taylor, Coloccini, Yanga-Mbiwa (81’ Campbell); Tioté, Cabaye (57’ Anita), Gutiérrez; Ben Arfa, Gouffran (65’ Marveaux), Cisse. All. Pardew Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Arteta (28’ Chamberlain), Ramsey; Walcott, Rosicky, Cazorla (89’ Wilshere); Podolski (77’ Giroud). All. Wenger

MAN.CITY-NORWICH CITY 2-3 Reti: 26’ Pilkington (N), 29’-59’ Rodwell (M), 54’ Holt (N), 65’ Howson (N) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Richards, Lescott, Kolarov; Touré Y., Rodwell (66’ Silva); Nasri, Milner, Tevez (50’ Agüero); Dzeko. All. Kidd Norwich City (4-4-1-1): Ruddy; Whittaker, Martin, Bennett R., Garrido; Snodgrass, Johnson (66’ Tettey), Howson, Pilkington (81’ Bennett E.); Hoolahan; Holt (90’ Becchio). All. Hughton

LIVERPOOL-QPR 1-0 Reti: 23’ Coutinho (L) Liverpool (4-2-1-3): Reina; Johnson, Carragher (86’ Coates), Skrtel, Enrique; Leiva, Henderson; Coutinho (75’ Suso); Downing, Sturridge, Ibe (64’ Borini). All. Rodgers QPR (4-4-2): Green; Harriman, Hill, Onuoha, Traore; Townsend, M´Bia (46’ Granero), Derry, Park (80’ Hoilett); Zamora (73’ Mackie), Remy All. Redknapp

CHELSEA-EVERTON 2-1 Reti: 7’ Mata (C), 14’ Naismith (E), 76’ Torres (C) Chelsea (4-4-2): Cech; Ivanovic, Luiz, Cahill, Cole; Aké, Lampard, Mata (82’ Azpilicueta), Oscar (89’ Ferreira); Ba (66’ Moses), Torres. All. Benitez Everton (4-4-1-1): Howard; Distin, Baines, Coleman, Jagielka; Mirallas, Fellaini, Pienaar, Gibson; Naismith (66’ Jelavic); Anichebe (67’ Heitinga). All. Moyes

Reti: 23’ Nolan (W), 34’ Vaz Te (W), 53’ McCleary (R), 55’ Le Fondre (R), 79’-87’ Nolan (W) West Ham (4-3-3): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien (86’ Taylor); Noble, Diame, Nolan; Cole (74’ Collison), Carroll, Vaz Te (81’ Maiga). All. Allardyce Reading (4-4-2): McCarthy; Gunter, Morrison, Gorkss, Kelly; Karacan, Guthrie, McCleary, McAnuff; Kanu (46’ Blackman), Pogrebnyak (46’ Le Fondre). All. Adkins

liga giornata 35 - 13/5 LEVANTE-REAL SARAGOZZA 0-0 Levante (4-2-3-1): Navas; Lopez, Vyntra, Navarro, Karabelas; Diop, Iborra; Rios (75’ El Zhar), Michel, Valdo (58’ Simao); Acquafresca (84’ Salvador). All. Martinez R.Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Reyes, Loovens (74’ Mari), Soberon, Minero; Pinter, Apono; Rodriguez, Montanes (69’ Pérez), Rodri (78’ Rochina); Postiga. All. Jimenez M.

ATHLETIC BILBAO-MAIORCA 2-1 Reti: 8’ Aduriz (A), 79’ Llorente (A), 81’ dos Santos (M) At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, San Josè (46’ Iturraspe), Aurtenetxe; Gurpegi, Herrera; Laskurain, De Marcos, Muniain (71’ Gomez); Aduriz (55’ Llorente). All. Bielsa Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Geromel, Fontas, Ximo; Marti (68’ Nsue), Pina, Tissone; dos Santos, Victor (56’ Arizmendi), Hemed All. Manzano

R.VALLADOLID-DEP.LA CORUNA 1-0 Reti: 48’ Guerra (V) R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Rueda, Hernández, Balenziaga; Rubio (59’ Sastre), Perez; Ebert, Gonzalez (87’ Baraja), Larsson (75’ Bueno); Guerra. All. Djukic Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo (88’ Santos), Aythami, Castro, Silvio; Bergantinos (63’ Oliveira), Lamas (86’ Munoz); Gama, Valeron, Pizzi; Riki. All. Vázquez

OSASUNA-GETAFE 1-0 Reti: 75’ Arribas (O) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Rocha (64’ Oier), Damiá; Punal, Silva; Nino (75’ Llorente), Miguel (87’ Shojaei), Armenteros; Sola. All. Mendilíbar Getafe (4-2-3-1): Moya; Valera, Fernandez F., Gomez, Mane; Fernandez B. (46’ Michel), Lacen (79’ Vazquez); Léon, Barrada, Gavilan (68’ Colunga); Lafita. All. Plaza

ESPANYOL-REAL MADRID 1-1 Reti: 23’ Stuani (E), 58’ Higuain (R) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Mata, Forlín; Stuani, Verdu (83’ Simao), Wakaso (90’ Baena); Garcia. All. Onaindia Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Albiol, Varane (18’ Xabi), Carvalho, Fernandez; Essien, Modric; Di Maria, Kaka (56’ Ronaldo), Morata (46’ Benzema); Higuain. All. Mourinho

R.VALLECANO-VALENCIA 0-4 Reti: 28’ Soldado (V, Rig.), 34’ Soldado (V), 63’ Guardado (V), 90’ Valdez (V) R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla (52’ Perea), Mass, Figueras, Casado (26’ Nacho); Fuego, Trashorras; Carlos (67’ Bangoura), Piti, Dominguez; Delibasic. All. Jémez Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu, Guardado; Parejo, Albelda (77’ Ruiz); Banega, Feghouli, Piatti (56’ Cissokho); Soldado (82’ Valdez). All. Valverde

REAL BETIS-CELTA DE VIGO 1-0 Reti: 68’ Castro (R) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Alvarez (71’ Paulao), Amaya, Perez N.; Pérez R., Etxebarria; Pabon, Igiebor (55’ Sevilla), Carlos (60’ Vadillo); Martin. All. Pérez M. Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny (81’ Pranjic), Pereira, Arceo, Lago (75’ Toni); Oubina, Insa; Fernandez, Orellana (54’ de Lucas), Dehli; Aspas. All. Resino

AT.MADRID-BARCELLONA 1-2 Reti: 52’ Falcao (A), 72’ Sanchez (B), 80’ Gabi (A, Aut.) At. Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Insua; Koke, Tiago, Fernández, Turan (64’ Rodriguez); Adrian (76’ Oliver), Falcao (68’ Costa). All. Simeone Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves (42’ Bartra), Piqué, Adriano (60’ Villa), Alba; Iniesta, Song (60’ Busquets), Fabregas; Messi, Sanchez, Tello. All. Vilanova

MALAGA-SIVIGLIA 0-0 Malaga (4-2-3-1): Kameni; Gamez, Lugano, Weligton, Eliseu (47’ Antunes); Camacho, Iturra; Joaquin (82’ Santa Cruz), Isco, Morales (46’ Duda); Baptista. All. Pellegrini Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (71’ Cicinho), Cala, Moreno, Navarro; Medel, Kondogbia (87’ Maduro); Rakitic, Navas, Perotti (59’ Del Moral); Negredo. All. Emery

REAL SOCIEDAD-GRANADA 2-2 Reti: 9’-45’ Agirretxe (R), 15’ El-Arabi (G), 90’ Recio (G) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I. (83’ Estrada), Martinez C., González, De la Bella (87’ Cadamuro); Bergara, Prieto; Castro (66’ Ifran), Vela (80’ Estrada), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier Granada (4-2-3-1): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira (46’ Angulo); Recio, Rico; Torje (57’ Aranda), Brahimi, Nolito; El Arabi (73’ Rende). All. Gonzalez

92 calcio2000 lug 2013


statistiche campionati esteri

liga giornata 36 - 18-2O/5 GETAFE-VALENCIA 0-1 Reti: 44’ Mathieu (V) Getafe (4-2-3-1): Moya; Valera, Fernandez F., Gomez, Escudero; Lacen (69’ Gavilan), Torres; Léon, Barrada (66’ Sarabia), Castro; Colunga (19’ Lafita). All. Plaza Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu, Cissokho; Parejo, Albelda (86’ Ruiz); Banega (89’ Viera), Jonas (70’ Feghouli), Guardado; Soldado. All. Valverde

GRANADA-OSASUNA 3-0 Reti: 23’ El-Arabi (G), 80’ Siquiera (G, Rig.), 90’ Buonanotte (G) Granada (4-2-2-2): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Recio, Rico; Brahimi (83’ Ortiz), Nolito, El Arabi (74’ Buonanotte); Aranda (64’ Ighalo). All. Gonzalez Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Rocha, Damiá (69’ Nano); Oier, Silva; Nino (81’ Loe), Miguel, Armenteros; Sola (87’ Llorente). All. Mendilíbar

SIVIGLIA-REAL SOCIEDAD 1-2 Reti: 10’ Rakitic (S), 16’ Rakitic (S, Aut.), 24’ Agirretxe (R) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (66’ Baba), Cala, Moreno, Navarro; Medel (88’ Stevanovic), Kondogbia; Rakitic, Navas, Perotti (66’ Cicinho); Negredo. All. Emery. R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I., Martinez C., Cadamuro, De la Bella; Bergara, Illarramendi (88’ Ros); Vela (79’ Estrada), Prieto, Griezmann (87’ Castro); Agirretxe. All. Montanier

R.SARAGOZZA-AT. BILBAO 1-2 Reti: 14’ Postiga (R), 80’ Llorente (A), 90’ Gomez (A) R.Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Reyes, Sapunaru, Soberon, Minero; Pinter, Apono; Rodriguez (77’ Ntsama), Montanes (68’ Movilla), Rodri (57’ Rochina); Postiga. All. Jimenez M. At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Ramalho (72’ Castillo), Gurpegi, San Josè, Aurtenetxe (46’ Gomez); Iturraspe, Herrera; Laskurain, De Marcos, Muniain; Aduriz (46’ Llorente). All. Bielsa

BARCELLONA-R. VALLADOLID 2-1 Reti: 21’ Pedro (B), 42’ Valiente (R, Aut.), 89’ Perez (R, Rig.) Barcellona (4-3-3): Valdes; Montoya, Piqué, Mascherano, Alba; Xavi, Iniesta (76’ dos Santos), Busquets (64’ Alcantara); Fabregas (82’ Tello), Pedro, Villa. All. Vilanova R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Pena, Rueda, Hernández, Balenziaga; Rubio (84’ Sastre), Perez; Omar, Gonzalez (68’ Bueno), Larsson; Guerra (77’ Manucho). All. Djukic

MAIORCA-REAL BETIS 1-0 Reti: 21’ Hemed (M) Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton, Geromel, Bigas, Rodriguez; Marti, Pina (36’ Tissone); dos Santos (90’ Nsue), Marquez (82’ Arizmendi), Victor; Hemed All. Manzano Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Alvarez, Amaya, Perez N.; Pérez R., Etxebarria; Campbell (38’ Pabon), Sevilla (82’ Molins), Carlos (57’ Vadillo); Martin. All. Pérez M.

Reti: 20’ Piti (R), 52’ Acquafresca (L), 56’ Vazquez (R), 72’ Piti (R, Rig.), 86’ Iborra (L) Levante (4-2-3-1): Navas; Lell (74’ Rodas), Vyntra, Navarro, Karabelas; Simao, Iborra; Rios, Michel (62’ Valdo), El Zhar (46’ García); Acquafresca. All. Martinez R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla, Galvez, Figueras, Nacho; Fuego (84’ Mass), González (68’ Trashorras); Perea (56’ Carlos), Vazquez, Piti; Dominguez. All. Jémez

DEP.LA CORUNA-ESPANYOL 2-0 Reti: 50’ Gama (D), 90’ Oliveira (D) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Castro, Silvio; Aguilar (65’ Bergantinos), Lamas; Gama, Valeron (75’ Kaka), Pizzi; Riki (79’ Oliveira). All. Vázquez Espanyol (4-2-3-1): Alvarez; Lopez, Colotto, Navarro, Alvarez; Baena (72’ Simao), Tejera (59’ Gomez); Stuani, Verdu (85’ Petrov), Wakaso; Garcia. All. Onaindia

CELTA DE VIGO-AT. MADRID 1-3 Reti: 47’ Costa (A), 66’ Juanfran (C), 84’ Fernandez (A), 86’ Falcao (A) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny (81’ Bermejo-77’ de Lucas), Arceo, Lago, Pereira; Oubina, Insa; Fernandez, Lopez (53’ Orellana), Dehli; Aspas. All. Resino At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Felipe; Suarez (46’ Tiago), Fernández; Adrian, Koke (75’ Rodriguez); Falcao, Costa (65’ Turan). All. Simeone

Reti: 3’ Abiol (R), 15’ Santa Cruz (M), 26’ Ronaldo (R), 34’ Ozil (R), 36’ Antunes (M), 45’ Benzema (R), 63’ Modric (R), 90’ Di Maria (R) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Albiol, Varane, Coentrao (76’ Fabinho), Fernandez; Essien, Xabi; Özil, Modric (65’ Di Maria), Ronaldo; Benzema (68’ Higuain). All. Mourinho Malaga (4-1-4-1): Caballero (40’ Kameni); Sanchez, Lugano, Demichelis, Antunes; Camacho; Soler, Baptista (27’ Iturra), Isco, Eliseu (75’ Onyewu); Santa Cruz. All. Pellegrini

LEVANTE-R.VALLECANO 2-3

REAL MADRID–MALAGA 6-2

liga giornata 37 - 26/5 R.VALLADOLID-CELTA DE VIGO 0-2 Reti: 28’ Cabral (C), 56’ Aspas (C) R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Sereno (60’ Rueda), Hernández, Pena; Rubio (46’ Sastre), Perez; Ebert, Gonzalez, Larsson (46’ Bueno); Manucho. All. Djukic Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas (44’ Blanco); Bellvis, Cabral, Arceo, Lago; Oubina, Insa; Fernandez (62’ Orellana), Lopez (81’ Madinda), Dehli; Aspas. All. Resino

VALENCIA-GRANADA 1-0 Reti: 59’ Soldado (V) Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu, Guardado; Parejo, Albelda (56’ Canales); Banega, Jonas (89’ Costa), Bernat (66’ Cissokho); Soldado. All. Valverde Granada (4-2-3-1): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Recio, Rico; Torje, Rende (76’ Aranda), Nolito (86’ Angulo); El Arabi (72’ Ighalo). All. Gonzalez

GETAFE-RAYO VALLECANO 1-2 Reti: 49’ Rafa (G), 53’ Dominguez (R), 90’ Castro (G, Aut.) Getafe (4-2-3-1): Moya; Valera, Fernandez F., Gomez, Mane; Michel (76’ Vazquez), Torres; Léon, Barrada (90’ Sarabia), Castro; Lafita. All. Plaza R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla, Galvez, Figueras, Nacho; Fuego, Trashorras; Vazquez (78’ Perea), Piti (70’ Bangoura), Carlos; Dominguez (88’ Delibasic). All. Jémez

ESPANYOL-BARCELONA 0-2 Reti: 14’ Sanchez (B), 85’ Pedro (B) Espanyol (4-2-3-1): Alvarez; Lopez, Colotto, Navarro, Alvarez; Capdevila, Mata (71’ Simao); Forlín, Stuani (90’ Alfonso), Verdu (89’ Gomez); Garcia. All. Onaindia Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Alcantara, Song, Iniesta (84’ Xavi); Sanchez, Fabregas, Villa (84’ Tello). All. Vilanova

R. SOCIEDAD-REAL MADRID 3-3

OSASUNA-SIVIGLIA 2-1 Reti: 50’ Negredo (S), 62’ Punal (O), 79’ Cejudo (O) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Arribas, Rocha, Damiá; Punal, Silva; Shojaei (81’ Llorente), Miguel (73’ Cejudo), Armenteros; Sola (87’ Oier). All. Mendilíbar Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (46’ Cicinho), Botia (68’ Puerto), Cala, Navarro; Medel, Kondogbia; Rakitic, Navas, Perotti (75’ Baba); Negredo. All. Emery.

MALAGA-DEP.LA CORUNA 3-1 Reti: 45’ Saviola (M), 64’ Baptista (M), 75’ Salomao (D, Rig.), 80’ Isco (M) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Eliseu; Toulalan, Iturra (57’ Camacho); Joaquin (86’ Duda), Baptista, Isco; Saviola (64’ Fernandez). All. Pellegrini Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Ayoze (64’ Oliveira), Aythami (82’ Bergantinos), Castro, Silvio (70’ Salomão); Aguilar, Lamas; Gama, Valeron, Pizzi; Riki. All. Vázquez

REAL BETIS-R. SARAGOZZA 4-0 Reti: 1’ Castro (RB), 17’-71’ Pabon (RB), 50’ Molina (RB) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Lopez, Paulao, Amaya, Perez N.; Pérez R. (89’ Garcia), Etxebarria; Martin, Pabon (76’ Campbell), Sevilla; Molina (69’ Carlos). All. Pérez M. R.Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru (57’ Reyes), Soberon, Loovens, Minero; Mari, Apono; Rodriguez (47’ Rochina), Montanes, Rodri (72’ Ntsama); Postiga. All. Jimenez M.

AT.MADRID-MAIORCA 0-0 At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Felipe; Suarez, Fernández (64’ Adrian); Koke (82’ Rodriguez), Turan (57’ Oliver); Falcao, Costa. All. Simeone Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton, Geromel, Bigas, Rodriguez; Marti (74’ Alfaro), Tissone; dos Santos, Marquez, Victor (83’ Pereira); Hemed (32’ Nsue). All. Manzano

ATHLETIC BILBAO-LEVANTE 0-1 Reti: 90’ Gomez (L) At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, San Josè, Gurpegi, Aurtenetxe; Iturraspe, Herrera (67’ Toquero); Laskurain (54’ Gomez), De Marcos, Muniain; Aduriz (76’ Llorente). All. Bielsa Levante (4-2-3-1): Navas; Rodas, Vyntra, Navarro, Dudka; Diop, Iborra; Rios (73’ El Zhar), Valdo, García (80’ Juanlu); Acquafresca (68’ Michel). All. Martinez

Reti: 6’ Higuain (RM), 47’ Callejon (RM), 64’ Prieto (RS, Rig.), 78’ Griezmann (RS), 80’ Khedira (RM), 90’ Prieto (RS) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I., Martinez C., González, De la Bella; Bergara (81’ Angel), Illarramendi (59’ Zurutuza); Castro (70’ Ifran), Prieto, Griezmann; Agirretxe. All. Montanier Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Albiol, Arbeloa, Carvalho, Marcelo (82’ Fernandez); Khedira, Essien; Callejon (70’ Özil), Modric, Kaka (66’ Di Maria); Higuain. All. Mourinho

liga giornata 38 - 1/6 SIVIGLIA-VALENCIA 4-3 Reti: 12’ Banega (V), 40’-57’-61’ Negredo (S), 44’ Negredo (S, Rig.), 56’-88’ Soldado (V) Siviglia (4-2-3-1): Palop; Cicinho (70’ Coke), Moreno, Cala, Navarro; Medel, Kondogbia; Rakitic, Navas, Perotti (63’ Stefanovic); Negredo (87’ Baba). All. Emery. Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu, Cissokho; Parejo, Albelda (45’ Feghouli); Banega (78’ Ruiz), Jonas, Canales (62’ Viera); Soldado. All. Valverde

DEP.LA CORUNA- R. SOCIEDAD 0-1 Reti: 22’ Griezmann (R) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami (56’ Oliveira), Castro, Silvio; Aguilar, Dominguez; Gama (45’ Salomao), Valeron, Pizzi; Riki. All. Vázquez R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I., Martinez C., González, De la Bella; Markel, Illarramendi (80’ Castro); Vela (70’ Zurutuza), Prieto (87’ Ansotegi), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier

CELTA DE VIGO- ESPANYOL 1-0 Reti: 15’ Insa (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Blanco; Bellvis, Cabral, Tuñez, Lago; Oubina, Insa; Fernandez (90’ Orellana), Lopez (72’ Madinda), Dehli (87’ De Lucas); Aspas. All. Resino Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez (60’ Mattioni), Colotto, Rodriguez, Capdevila; Forlín, Sanchez (66’ Gomez); Stuani, Verdu (81’ Alfonso), Simao; Garcia. All. Onaindia

LEVANTE- SIVIGLIA 1-1 Reti: 50’ Rios (L), 67’ Molina (S) Levante (4-2-3-1): Navas; Rodas, Vyntra, Navarro, Karabelas (77’ Juanlu); Diop, Iborra; Rios, Valdo (83’ El Zhar), García; Acquafresca (21’ Michel). All. Martinez Siviglia (4-2-3-1): Casto; Angel, Paulao, Amaya, Nacho; Perez, Benat; Castro, Pabon (84’ Vadillo), Sevilla (54’ Campbell); Molina (70’ Nono). All. Pérez M.

GRANADA-GETAFE 2-0 Reti: 29’ Nolito (GR), 64’ El Arabi (GR) Granada (4-2-3-1): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Lucena (90’ Ighalo), Rico; Buonanotte, Brahimi (75’ Ortiz), Nolito (68’ Angulo); El Arabi. All. Gonzalez Getafe (4-2-3-1): Moya; Valera (45’ Fraile), Rafa, Lopo, Mané (62’ Alcacer); Michel, Sarabia; Torres, Léon, Castro; Vazquez (69’ Gavilan). All. Plaza

R. VALLECANO-AT. BILBAO 2-2 Reti: 19’ Vazquez (R), 31’ Susaeta (A), 48’ Aurtenetxe (A), 54’ Piti (R) R.Vallecano (4-2-3-1): Ruben; Arbilla, Galvez, Figueras (59’ Bangoura), Nacho (45’ Tito); Fuego, Trashorras; Vazquez, Piti, Carlos; Dominguez (88’ Delibasic). All. Jémez At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, San Josè, Gurpegi, Aurtenetxe; Iturraspe, Herrera (67’ Toquero); Laskurain (54’ Gomez), De Marcos, Muniain; Aduriz (74’ Delibasic). All. Bielsa

MAIORCA- R.VALLADOLID 4-2

Reti: 17’ Alfaro (M), 30’ Bueno (V), 43’ Marti (M), 58’ Dos Santos (M), 68’ Marquez (M), 72’ Omar (V) Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton, Geromel, Rigo, Luna; Marti (90’ Pina), Tissone; dos Santos (75’ Nsue), Marquez, Alfaro (84’ Pereira); Victor. All. Manzano R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Rueda, Valiente, Peña; Rubio (67’ Baraja), Perez; Ebert (76’ Rama), Omar, Larsson; Bueno (73’ Lolo). All. Djukic

BARCELLONA-MALAGA 4-1 Reti: 3’ Villa (B), 14’ Fabregas (B), 16’ Montoya (B), 52’ Iniesta (B), 56’ Morales (M) Barcellona (4-3-3): Pinto; Monotya, Piqué (77’ Abidal), Mascherano, Alba; Busquets, Iniesta (55’ Thiago), Xavi; Pedro, Fabregas, Villa (78’ Sanchez). All. Vilanova Malaga (4-2-3-1): Willy; Gamez, Lugano, Weligton, Eliseu; Toulalan, Camacho; Joaquin (71’ Fernandez), Baptista, Isco (79’ Saviola); Santa Cruz (45’ Morales). All. Pellegrini

R. SARAGOZZA-AT.MADRID 1-3 Reti: 85’ Turan (A), 89’ Postiga (R), 90’-92’ Costa (A) R.Saragozza (4-2-3-1): Franco; Fernandez, Loovens, Gonzalez, Minero; Pinter (45’ Movilla), Apono; Romero (63’ Bienvenu), Garcia (73’ Rochina ), Montañes; Postiga. All. Jimenez M. At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Pulido, Insula; Tiago, Koke; Adrian (89’ Aquino), Garcia (64’ Numoz); Rodriguez (76’ Turan), Costa. All. Simeone

REAL MADRID-OSASUNA 4-2

Reti: 35’ Higuain (R), 38’ Essien (R), 52’ Torres (O), 63’ Alvaro (O), 69’ Benzema (R), 87’ Callejon (R) Real Madrid (4-2-3-1): Collado; Albiol, Arbeloa (85’ Llorente), Carvalho, Essien; Modric, Di Maria (45’ Nacho); Callejon, Özil (81’ Omar), Benzema: Higuain. All. Mourinho Osasuna (4-2-3-1): Riesgo (75’ Ricardo); Oier, Ruben, Garcia, Nano; Copovi, Silva (78’ Mesa); Alvaro, Torres, Armenteros; Llorente (45’ Onwu). All. Mendilíbar

calcio2000 93 lug 2013


FINALE chAmPIONs LEAGUE

FINALE EUROPA LEAGUE

Londra – 25 maggio 2013

Amsterdam – 15 maggio 2013

Borussia DortmunD-BAyERN mONAcO

1-2 Benfica-chELsEA

1-2

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller 7; Piszczek 6,5, Subotic 7, Hummels 5,5, Schmelzer 5; Gundogan 7, Bender 6 (44’ st Sahin ng); Kuba 6,5 (44’ st Schieber ng), Reus 6,5, Grosskreutz 6,5; Lewandowski 6,5. A disposizione: Langerak, Kehl, Leitner, Kirch, Santana. Allenatore: Klopp 6,5. BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 7; Lahm 6,5, Boateng 6, Dante 5,5, Alaba 6; Javi Martinez 7, Schweinsteiger 6,5; Robben 7,5, Müller 7, Ribery 6,5 (44’ st Luis Gustavo ng); Mandzukic 7 (45’ st Gomez ng). A disposizione: Starke, Van Buyten, Shaqiri, Pizarro, Tymoshchuk. Allenatore: Heynckes 7. ARBITRO: Rizzoli (Italia) 7. RETI: 15’ st Mandzukic (Ba), 22’ Gundogan (Bo) rig., 43’ Robben (Ba). AMMONITI: Grosskreutz (Bo); Dante, Ribery (Ba). RECUpERO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st).

BENFICA (4-1-4-1): Artur 6; André Almeida 5,5, Luizão 5,5, Garay 6 (32’ st Jardel ng), Melgarejo 6 (20’ st John 5,5); Matic 6,5; Salvio 5,5, Perez 6, Rodrigo 5 (20’ st Lima 5,5), Gaitan 6; Cardozo 6,5. A disposizione: Lopes, Urreta, Gomes, Aimar. Allenatore: Jorge Jesus 6. CHELSEA (4-2-3-1): Cech 6; Azpilicueta 5, Cahill 6,5, Ivanovic 7, Cole 5,5; David Luiz 5,5, Lampard 6; Ramires 6, Mata 6, Oscar 5,5; Torres 6,5. Allenatore: Benitez 7. A disposizione: Turnbull, Paulo Ferreira, Marin, Aké, Mikel, Benayoun, Moses. ARBITRO: Kuipers (Olanda) 5,5. RETI: 15’ st Torres (C), 23’ Cardozo (B) rig., 48’ Ivanovic (C). AMMONITI: Luizão, Garay (B); Oscar (C). RECUpERO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st).

LE FINALI PREcEDENTI

LE FINALI PREcEDENTI

1955-56 1956-57 1957-58 1958-59 1959-60 1960-61 1961-62 1962-63 1963-64 1964-65 1965-66 1966-67 1967-68 1968-69 1969-70 1970-71 1971-72 1972-73 1973-74 1973-74 ripet. 1974-75 1975-76 1976-77 1977-78 1978-79 1979-80 1980-81 1981-82 1982-83 1983-84 1984-85 1985-86 1986-87 1987-88 1988-89 1989-90 1990-91 1991-92 1992-93 1993-94 1994-95 1995-96 1996-97 1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12

94 calcio2000 LUG 2013

Real Madrid-Stade Reims Real Madrid-Fiorentina Real Madrid-Milan Real Madrid-Stade Reims Real Madrid-Eintracht Francoforte Benfica-Barcellona Benfica-Real Madrid MILAN-Benfica INTER-Real Madrid INTER-Benfica Real Madrid-Partizan Belgrado Celtic-Inter Manchester United-Benfica MILAN-Ajax Feyenoord-Celtic Ajax-Panathinaikos Ajax-Inter Ajax-Juventus Bayern Monaco-Atletico Madrid Bayern Monaco-Atletico Madrid Bayern Monaco-Leeds United Bayern Monaco-Saint Etienne Liverpool-Borussia Mönchengladbach Liverpool-Brugge Nottingham Forest-Malmö Nottingham Forest-Amburgo Liverpool-Real Madrid Aston Villa-Bayern Monaco Amburgo-Juventus Liverpool-Roma JUVENTUS-Liverpool Steaua Bucarest-Barcellona Porto-Bayern Monaco PSV Eindhoven-Benfica MILAN-Steaua Bucarest MILAN-Benfica Stella Rossa-Olympique Marsiglia Barcellona-Sampdoria Marsiglia-Milan MILAN-Barcellona Ajax-Milan JUVENTUS-Ajax Borussia Dortmund-Juventus Real Madrid-Juventus Manchester United-Bayern Monaco Real Madrid-Valencia Bayern Monaco-Valencia Real Madrid-Bayer Leverkusen MILAN-Juventus Porto-Monaco Liverpool-MILAN Barcellona-Arsenal MILAN-Liverpool Manchester United-Chelsea Barcellona-Manchester United Bayern Monaco-INTER Barcellona-Manchester United Chelsea-Bayern Monaco

4-3 2-0 d.t.s. 3-2 2-0 7-3 3-2 5-3 2-1 3-1 1-0 2-1 2-1 d.t.s. 4-1 4-1 d.t.s. 2-1 2-0 2-0 1-0 d.t.s. 1-1 4-0 2-0 1-0 3-1 1-0 1-0 1-0 1-0 1-0 1-0 (1-1) d.c.r. 5-3 1-0 (0-0) d.c.r. 2-0 2-1 (0-0) d.c.r. 6-5 4-0 1-0 (0-0) d.c.r. 5-3 d.t.s. 1-0 1-0 4-0 1-0 (1-1) d.c.r. 5-3 3-1 1-0 2-1 3-0 (1-1) d.c.r. 6-5 2-1 (0-0) d.c.r. 3-2 3-0 3-3) d.c.r. 6-5 2-1 2-1 (1-1) d.c.r. 7-6 2-0 0-2 3-1 (1-1) d.c.r. 5-4

andata*

ritorno

1971-72

Wolverhampton-Tottenham Hotspur

1-2

1-1

1972-73

Liverpool-Borussia Mönchengladbach

3-0

0-2

1973-74

Tottenham Hotspur-Feyenoord

2-2

0-2

1974-75

Borussia Mönchengladbach-Twente

0-0

5-1

1975-76

Liverpool-Brugge

3-2

1-1

1976-77

Juventus-Athletic Bilbao

1-0

1-2

1977-78

Bastia-pSV Eindhoven

0-0

0-3

1978-79

Stella Rossa-Borussia M.

1-1

0-1

1979-80

Borussia M.-Eintracht Francoforte

3-2

0-1

1980-81

Ipswich Town-Az 67

3-0

2-4

1981-82

Göteborg-Amburgo

1-0

3-0

1982-83

Anderlecht-Benfica

1-0

1-1

1983-84

Anderlecht-Tottenham Hotspur

1-1

d.c.r. 4-5

1984-85

Videoton-Real Madrid

0-3

1-0

1985-86

Real Madrid-Colonia

5-1

0-2

1986-87

Göteborg-Dundee United

1-0

1-1

1987-88

Español-Bayer Leverkusen

3-0

d.c.r. 2-6

1988-89

NApOLI-Stoccarda

2-1

3-3

1989-90

JUVENTUS-FIORENTINA

3-1

0-0

1990-91

INTER-ROMA

2-0

0-1

1991-92

TORINO-Ajax

2-2

0-0

1992-93

Borussia Dortmund-JUVENTUS

1-3

0-3

1993-94

Austria Salisburgo-INTER

0-1

0-1

1994-95

pARMA-JUVENTUS

1-0

1-1

1995-96

Bayern Monaco-Bordeaux

2-0

3-1

1996-97

Schalke 04-INTER

1-0

d.c.r. 4-2

1997-98

INTER-LAZIO

1998-99

PARMA-Olympique Marseille

1999-00

Galatasaray-Arsenal

2000-01

Liverpool-Alavés

2001-02

Feyenoord-Borussia Dortmund

2002-03

Porto-Celtic

2003-04

Valencia-Olympique Marsiglia

2-0

2004-05

CSKA Mosca-Sporting Lisbona

3-1

2005-06

Siviglia-Middlesbrough

2006-07

Siviglia-Espanyol

2007-08

Zenit-Rangers

2008-09

Shakhtar-Werder Brema

d.t.s. 2-1

2009-10

Atlético Madrid-Fulham

d.t.s. 2-1

2010-11

Porto-Sporting Braga

1-0

2011-12

Atlético Madrid-Athletic Bilbao

3-0

3-0 3-0 (0-0) d.c.r. 4-1 d.t.s. 5-4 3-2 d.t.s. 3-2

4-0 (2-2) d.c.r. 5-3 2-0

* dall’edizione 1971-72 fino al 1996-97 la finale si disputava in due gare. Dal 1997-98 la finale è in gara unica come per la Champions League.


i ProtaGonisti DeLLa cHamPions LeaGue 2012-2013 finaListe

Bayern Monaco Alaba Badstuber Boateng Contento Dante Gomez Javi Martínez Kroos Lahm Luis Gustavo Mandzukic Müller Neuer Pizarro Rafinha Ribéry Robben Schweinsteiger Shaqiri Tymoschuk Van Buyten

pr. gol

11 2 4 – 9 – 1 – 12 – 7 2 11 – 9 3 12 – 10 – 10 3 13 8 13 -11 6 4 2 – 12 1 9 4 12 2 7 1 4 – 6 –

Borussia Dortmund Bender Bittencourt Kuba Felipe Santana Götze Grosskreutz Gündogan Hummels Kehl Kirch Leitner Lewandowski Perisic Piszczek Reus Sahin Schieber Schmelzer Subotic Weidenfeller

pr. gol

11 – 1 – 10 1 7 2 11 2 10 – 12 1 11 1 9 – 2 – 4 – 13 10 5 – 12 – 13 4 3 – 9 1 13 1 11 – 13 -14

seMifinaListe

Barcellona Adriano Bartra Busquets Dani Alves Fabregas Gerard Iniesta Jordi Alba Mascherano Messi Montoya Pedro Pinto Piqué Planas Puyol Rafinha Sánchez Sergi Roberto Song Tello Thiago Víctor Valdés Vílla Xavi

Real Madrid Adán Albiol Arbeloa Benzema Callejón Casillas

pr. gol

6 – 6 – 8 – 10 1 8 1 2 – 10 1 9 2 8 – 11 9 3 – 10 – 1 – 10 – 1 – 4 – 1 – 9 1 1 – 8 – 4 1 2 – 11 -17 10 1 11 1

pr. gol

1 2 7 10 4 5

-1 – – 5 2 -8

Di María Diego López Essien Coentrão Higuaín José Rodríguez Kaká Khedira Marcelo Modric Morata Nacho Özil Pepe Ricardo Carvalho Ronaldo Sergio Ramos Varane Xabi Alonso

11 6 7 8 9 1 6 11 2 11 1 1 10 11 1 12 9 11 10

– -9 – – 1 – 1 – 1 1 – – 1 1 – 12 1 – –

eLiMinate ai qUaRti

Galatasaray Altintop Amrabat Aydin Burak Cris Drogba Eboué Elmander Emre Engin Felipe Melo Gökhan Hakan Kadir Muslera Nounkeu Riera Sabri Selçuk Semih Sneijder Umut Yekta

Juventus Anelka Asamoah Barzagli Bendtner Bonucci Buffon Caceres Chiellini De Ceglie Giaccherini Giovinco Isla Lichtsteiner Lucio Marchisio Marrone Matri Padoin Peluso Pirlo Pogba Quagliarella Vidal Vucinic

Málaga Antunes Buonanotte Caballero Camacho Demichelis Duda Eliseu Fabrice Fernández Isco Iturra

pr. gol

9 1 10 – 3 1 9 8 1 – 4 1 10 1 6 – 6 – 1 – 9 – 3 – 1 – 10 -14 9 – 9 – 4 – 10 – 10 – 4 1 10 1 2 –

pr. gol

1 7 9 1 10 10 2 8 1 4 7 5 6 2 8 1 9 3 3 10 8 7 9 8

– – – – 1 -8 – – – – 2 – – – 2 – 2 – – – – 4 3 2

pr. gol

4 3 11 11 11 9 9 2 4 10 8

– 1 -7 – 1 2 5 – 1 3 –

Jesús Joaquín Juanmi Júlio Baptista Kameni Lucas Piazón Maresca Monreal Onyewu Portillo Santa Cruz Saviola Sergio Sánchez Toulalan Wellington

10 10 2 4 1 2 1 4 3 8 10 6 5 9 11

– 3 – – -2 – – – – – 1 1 – – –

Paris st.Germain Alex Armand Beckham Bodmer Camara Chantôme Gameiro Hoarau Ibrahimovic Jallet Lavezzi Lucas Matuidi Maxwell Menez Motta Nenê Pastore Rabiot Sakho Sirigu Sissoko Thiago Silva Van der Wiel Verratti

pr. gol

9 2 2 1 2 6 3 2 9 9 9 4 9 10 7 2 4 10 1 3 10 3 9 5 9

2 – – – – – – 1 3 – 5 – 2 – 2 – – 3 – – -8 – 2 – –

eLiMinate aGLi ottavi

arsenal André Santos Angha Arshavin Arteta Cazorla Chamakh Coquelin Diaby Fabianski Gervinho Gibbs Giroud Gnabry Jenkinson Koscielny Mannone Meade Mertesacker Oxlade-Chamberlain Podolski Ramsey Rosicky Sagna Squillaci Szczesny Vermaelen Walcott Wilshere

Celtic Ambrose Brown Commons Forrest Forster Hooper Izaguirre Kayal

pr. gol

2 1 2 7 7 1 6 1 1 6 3 7 1 5 5 4 1 6 4 6 7 3 3 1 3 7 5 3

– – – – – – – – – 2 – 2 – – 1 -6 – – – 4 1 1 – – -5 – 1 1

pr. gol

7 – 10 – 12 2 9 – 12 -14 11 4 10 – 8 –

Ledley Lustig Matthews McCourt Miku Mulgrew Murphy Nouioui Rogne Samaras Stokes Wanyama Watt Wilson

9 9 10 2 2 12 1 2 3 10 1 10 4 10

1 – – – – 1 – – – 5 – 2 1 –

Manchester United Anderson Buttner Carrick Cleverley De Gea Evans Evrà Ferdinand Fletcher Giggs Hernández Jones Kagawa King Lindegaard Macheda Nani Powell Rafael Rooney Scholes Smalling Valencia Van Persie Vidic Welbeck Wootton Young

Milan Abate Abbiati Acerbi Ambrosini Amelia Antonini Boateng Bojan Bonera Constant De Jong De Sciglio El Shaarawy Emanuelson Flamini Mesbah Mexes Montolivo Muntari Niang Nocerino Pato Pazzini Petagna Robinho Traoré Yepes Zapata

Porto Alex Sandro Atsu Ba Castro Danilo Defour Fernando González

pr. gol

4 3 5 5 7 5 5 4 5 5 6 3 3 1 1 2 4 2 7 6 2 2 4 6 2 7 2 2

– – 1 – -8 1 – – – – 3 – – – -1 – – – – 2 – – – 3 – – – –

pr. gol

4 7 2 4 1 2 7 6 4 6 4 5 8 6 3 1 6 6 2 2 3 3 5 1 3 1 3 5

– -9 – – -1 – 1 – – – – – 2 1 – – 1 – 1 – – 2 – – – – – –

pr. gol

6 8 3 2 7 7 6 8

– – – – – 1 – 2

Hélton Izmailov João Moutinho Kléber Maicon Mangala Martínez Miguel Lopes Otamendi Rodríguez Varela

8 1 8 2 4 8 8 2 8 8 8

schalke 04 Afellay Barnetta Draxler Farfán Fuchs Hildebrand Höger Holtby Höwedes Huntelaar Jones Kolasinac Marica Matip Metzelder Meyer Michel Bastos Neustädter Ogbuke Papadopoulos Pukki Uchida Unnerstall

shakhtar Alex Teixeira Chyhrynskyi Devic Douglas Costa Eduardo Fernandinho Hübschman Ilsinho Kucher Luiz Adriano Mkhitaryan Pyatov Rakitskyi Rat Srna Stepanenko Taison Willian

valencia Albelda Banega Barragán Canales Cissokho Costa Delgado Diego Feghouli Gago Guardado João Pereira Jonas Jonathan Viera Mathieu Parejo Piatti Rami Ricardo Costa Ruíz Soldado Valdez Vicente Guaita

-6 – 2 – – – 3 – – 1 2

pr. gol

4 7 6 7 6 3 6 6 8 7 6 3 3 6 1 1 2 8 2 4 5 5 5

1 – 1 1 1 -5 – – 2 4 1 – – – – – 1 1 – – – – -5

pr. gol

8 2 1 – 2 – 5 1 3 – 8 1 6 – 6 – 7 – 7 3 8 2 8 -13 8 – 8 – 8 1 3 – 2 – 6 4

pr. gol

5 5 5 1 7 8 1 2 8 4 7 5 8 3 1 5 2 6 6 3 7 7 6

– – – – – – – -2 3 – – – 5 – – – – 1 – – 4 1 -6

calcio2000 95 LUG 2013


OLANDA

ClassifiCa finale

ClaSSIFICa Pt. G V N AjAx 76 34 22 10 Feyenoord 69 34 21 6 PSV eindhoVen 69 34 22 3 ViteSSe 64 34 19 7 Utrecht 63 34 19 6 twente 62 34 17 11 GroninGen 43 34 12 7 heerenVeen 42 34 11 9 den hAAG 40 34 9 13 AZ AlkmAAr 39 34 10 9 Zwolle 39 34 10 9 herAcleS 38 34 9 11 nAc BredA 38 34 10 8 nec nijmeGen 37 34 10 7 rkc wAAlwijk 37 34 9 10 rodA 33 34 7 12 VVV Venlo 28 34 6 10 willem ii 23 34 5 8 Playoff euroPa league semifinali: Groningen-twente 0-1, twente-Groningen 3-2 heerenveen-Utrecht 0-1, Utrecht-heerenveen 2-1 finale: twente-Utrecht 0-2, Utrecht-twente 1-2

P 2 7 9 8 9 6 15 14 12 15 15 14 16 17 15 15 18 21

BELGIO

Gf 83 64 103 67 55 60 36 50 49 56 42 58 40 44 39 51 33 33

Gs 31 38 43 42 40 33 53 63 63 54 55 71 56 66 48 69 62 76

stagione regolare

ClaSSIFICa Pt. G V N P Gf Gs Anderlecht 67 30 20 7 3 69 27 ZUlte wAreGem 63 30 19 6 5 49 29 rAcinG Genk 55 30 15 10 5 63 40 clUB BrUGGe 54 30 15 9 6 66 43 lokeren 51 30 14 9 7 53 38 StAndArd lieGi 50 30 15 5 10 54 33 monS 44 30 13 5 12 48 53 mechelen 41 30 12 5 13 44 42 kortrijk 39 30 11 6 13 31 30 o.h. leUVen 36 30 8 12 10 46 51 AA Gent 34 30 8 10 12 33 40 chArleroi 34 30 10 4 16 30 49 BeVeren 30 30 7 9 14 28 49 lierSe 26 30 5 11 14 28 53 GerminAl BeerSchot 23 30 6 5 19 31 61 cercle BrUGGe 14 30 3 5 22 30 65 ClassifiCa finale Playoff CamPionato ClaSSIFICa Pt. G V N P Gf Gs Anderlecht (34) 49 10 4 3 3 16 11 ZUlte wAreGem (32) 47 10 4 3 3 20 20 clUB BrUGGe (27) 46 10 6 1 3 21 17 StAndArd lieGi (25) 42 10 5 2 3 18 17 rAcinG Genk (28) 40 10 3 3 4 11 12 lokeren (26) 31 10 1 2 7 15 24 fra parentesi, i punti ad inizio playoff Playoff euroPa league ClassifiCa finale girone a ClaSSIFICa Pt. G V N P Gf Gs AA Gent 14 6 4 2 0 9 3 monS 10 6 3 1 2 7 8 kortrijk 5 6 1 2 3 4 6 lierSe 4 6 1 1 4 5 8 girone B ClassifiCa finale ClaSSIFICa Pt. G V N P Gf Gs o.h. leUVen 10 6 3 1 2 9 8 mechelen 10 6 3 1 2 8 7 chArleroi 7 6 1 4 1 5 3 BeVeren 5 6 1 2 3 3 7 semifinale: o.h. leuven-AA Gent 1-4, AA Gent-o.h. leuven 4-1 finale: AA Gent-Standard liegi 1-0, Standard liegi-AA Gent 7-0

SCARPA D’ORO CalCiatore messi (Barcellona) cristiano ronaldo (real madrid) cavani (napoli) Falcao (Atletico madrid) martinez (Porto)

96 calcio2000 LUG 2013

ClassifiCa finale CamPionato Spagna Spagna italia Spagna Portogallo

gol 46 34 29 28 26

CoeffiCiente Punti 2 92 2 68 2 58 2 56 2 52

TURCHIA ClaSSIFICa GAlAtASArAy FenerBAhçe BeSiktAS BUrSASPor kAySeriSPor kASimPASA AntAlyASPor eSkiSehirSPor GAZiAntePSPor trABZonSPor GençlerBirliGi SiVASSPor elAZiGSPor AkhiSAr kArABükSPor BüyükSehir ordUSPor merSin i.y.

ClassifiCa finale Pt. 71 61 58 55 52 50 47 46 46 46 45 44 43 42 40 36 29 22

G 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34

V 21 18 16 14 15 14 14 11 12 13 10 12 10 11 11 9 6 4

N 8 7 10 13 7 8 5 13 10 7 15 8 13 9 7 9 11 10

P 5 9 8 7 12 12 15 10 12 14 9 14 11 14 16 16 17 20

GRECIA

Gs 35 39 49 41 45 37 52 40 49 40 47 46 46 44 53 50 51 53

ClassifiCa finale

ClaSSIFICa Pt. olymPiAkoS 77 PAok SAlonicco 62 ASterAS triPoliS 56 AtromitoS 46 PAS GiAnninA 44 PAnAthinAikoS (-2) 40 xAnthi 40 PAnionioS 36 PlAtAniAS 36 PAnthrAkikoS 36 leVAdiAkoS 34 AriS SAlonicco 33 VeriA 33 oFi cretA 32 Aek Atene (-3) 27 kerkyrA 20 Playoff ChamPions/euroPa league ClaSSIFICa Pt. PAok SAlonicco (4) 13 AtromitoS 11 ASterAS triPoliS (2) 9 PAS GiAnninA 7 fra parentesi, i punti ad inizio playoff

G 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

V 24 18 17 11 12 10 10 11 10 10 9 7 8 8 8 4

N 5 8 5 13 8 12 10 3 6 6 7 12 9 8 6 8

P 1 4 8 6 10 8 10 16 14 14 14 11 13 14 16 18

G 6 6 6 6

V 3 3 2 2

N 0 2 1 1

P 3 1 3 3

ROMANIA ClaSSIFICa SteAUA BUcAreSt PAndUrii PetrolUl PloieSti AStrA PloieSti VASlUi dinAmo BUcAreSt BrASoV cFr clUj rAPid BUcAreSt GAZ metAn otelUl GAlAti (-2) UniVerSitAteA clUj ViitorUl ceAhlAUl concordiA cFr crAioVA cSmS iASi GloriA BiStritA

Gf 66 56 63 52 48 48 50 48 42 39 46 42 31 36 41 43 35 31

Gf Gs 64 16 46 19 41 25 26 22 28 24 32 30 28 26 35 42 29 42 30 33 21 35 32 40 30 35 33 46 21 36 16 41 6ª giornata Gf Gs 7 7 8 5 6 7 6 8

ClassifiCa finale Pt. 79 63 62 60 58 56 51 49 49 46 41 38 36 34 33 32 26 18

G 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34

V 24 19 16 17 16 16 14 12 13 12 11 10 8 9 7 7 7 3

N 7 6 14 9 10 8 9 13 10 10 10 8 12 7 12 11 5 9

P 3 9 4 8 8 10 11 9 11 12 13 16 14 18 15 16 22 22

Gf 74 57 60 64 50 48 50 56 35 42 38 39 45 41 29 36 31 21

Gs 29 43 34 37 34 40 51 39 35 46 42 55 57 59 49 47 50 69


CAMPIONATI ESTERI/EuROPA PORTOGALLO ClaSSIFICa Porto BenFicA PAçoS FerreirA BrAGA eStoril rio AVe SPortinG liSBonA nAcionAl FUnchAl VitóriA GUimArãeS mArítimo AcAdémicA VitóriA SetúBAl Gil Vicente olhAnenSe moreirenSe BeirA mAr

ClassifiCa finale Pt. 78 77 54 52 45 42 42 40 40 38 28 26 25 25 24 23

G 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

V 24 24 14 16 13 12 11 11 11 9 6 7 6 5 5 5

N 6 5 12 4 6 6 9 7 7 11 10 5 7 10 9 8

P 0 1 4 10 11 12 10 12 12 10 14 18 17 15 16 17

RUSSIA ClaSSIFICa cSkA moScA Zenit AnZhi SPArtAk moScA kUBAn rUBin terek dinAmo moScA lokomotiV moScA krASnodAr AmkAr VolGA n.n. roStoV kryliA SoVetoV mordoViA AlAniA

Pt. 64 62 53 51 51 50 48 48 43 42 29 29 29 28 20 19

G 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

V 20 18 15 15 14 15 14 14 12 12 7 7 7 7 5 4

N 4 8 8 6 9 5 6 6 7 6 8 8 8 7 5 7

P 6 4 7 9 7 10 10 10 11 12 15 15 15 16 20 19

Gf 49 53 45 51 48 39 38 41 39 45 34 28 30 31 30 26

Gs 25 25 34 39 28 27 40 34 36 39 51 46 41 52 57 53

ClassifiCa finale Pt. 79 66 62 56 49 43 43 39 38 37 32 31 29 27 22 11

G 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

V 25 20 20 16 14 12 12 10 10 10 10 8 7 7 5 1

N 4 6 2 8 7 7 7 9 8 7 5 7 8 6 7 8

P 1 4 8 6 9 11 11 11 12 13 15 15 15 17 18 21

CROAZIA ClaSSIFICa dinAmo ZAGABriA lokomotiVA rijekA rnk SPAlAto hAjdUk SPAlAto iStrA 1961 oSijek SlAVen BelUPo ZAdAr inter ZAPreSic ciBAliA nk ZAGABriA

Gs 14 20 29 44 37 42 36 51 47 45 45 55 54 42 51 55

ClassifiCa finale

UCRAINA ClaSSIFICa ShAkhtAr metAliSt dynAmo kyeV dniPro metAlUrh donetSk kryVBAS chornomoretS ArSenAl kyeV illichiVetS ZoryA tAVriyA (-3) VorSklA nAFtohAZ Volyn kArPAty hoVeriA m. ZAPoriZhZhyA

Gf 70 77 42 60 47 35 36 45 36 34 33 30 31 26 30 35

Gf 82 59 55 56 45 36 32 34 30 32 27 31 26 37 29 12

Gs 18 25 23 27 35 41 36 41 32 45 46 36 45 52 57 64

ClassifiCa finale Pt. 77 57 53 52 52 44 39 39 36 35 32 27

G 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33

V 24 16 15 15 14 11 9 10 9 8 9 7

N 5 9 8 7 10 11 12 9 9 11 5 6

P 4 8 10 11 9 11 12 14 15 14 19 20

Gf 68 54 46 49 45 35 25 35 39 36 29 28

Gs 20 38 42 37 31 32 33 50 61 41 44 60

SVEZIA ClaSSIFICa helSinGBorG elFSBorG GöteBorG mAlmö mjällBy Aik SolnA kAlmAr häcken norrköPinG ÅtVidABerG öSter djUrGÅrden GeFle BrommAPojkArnA SyriAnSkA hAlmStAd

11ª giornata Pt. 26 22 21 20 19 16 16 14 14 14 11 11 10 9 9 8

G 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11

V 8 6 6 5 6 4 4 4 4 4 3 3 2 2 2 1

N 2 4 3 5 1 4 4 2 2 2 2 2 4 3 3 5

P 1 1 2 1 4 3 3 5 5 5 6 6 5 6 6 5

NORVEGIA ClaSSIFICa StrømSGodSet roSenBorG VikinG BrAnn AAleSUnd Fk hAUGeSUnd tromSø SoGndAl lilleStrøm SArPSBorG VÅlerenGA høneFoSS StArt odd GrenlAnd molde SAndneS UlF

Pt. 29 24 23 21 20 17 16 16 15 14 13 13 13 11 10 10

G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12

V 9 7 7 7 6 5 4 4 4 3 4 3 3 3 2 2

N 2 3 2 0 2 2 4 4 3 5 1 4 4 2 4 4

P 1 2 3 5 4 5 4 4 5 4 7 5 5 7 6 6

Gf 26 23 15 16 24 15 18 15 18 16 13 14 15 10 15 9

Gs 8 12 11 15 16 15 14 19 21 24 19 18 23 14 17 16

ClassifiCa finale Pt. 65 60 52 47 47 47 41 41 39 38 34 31

G 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33

V 18 17 15 13 12 13 11 12 9 10 8 8

N 11 9 7 8 11 8 8 5 12 8 10 7

P 4 7 11 12 10 12 14 16 12 15 15 18

SERBIA ClaSSIFICa PArtiZAn BelGrAdo StellA roSSA VojVodinA jAGodinA oFk BelGrAdo SloBodA rAd hAjdUk kUlA SPArtAk SUBoticA rAdnicki niS jAVor donji Srem rAdnicki k. noVi PAZAr BSk BelGrAdo SmedereVo

Gs 7 9 8 11 16 14 9 17 18 12 16 22 20 23 18 17

12ª giornata

DANIMARCA ClaSSIFICa Fc coPenhAGen nordSjAellAnd rAnderS AAB midtjyllAnd eSBjerG AGF ArhUS SønderjySke BrøndBy oB odenSe horSenS SilkeBorG

Gf 28 21 15 18 23 16 12 14 15 13 12 8 13 12 8 9

Gf 62 60 36 51 51 38 50 53 39 52 31 38

Gs 32 37 42 46 47 32 49 57 45 59 49 66

ClassifiCa finale Pt. 73 62 61 50 45 45 44 38 36 34 34 34 31 30 30 15

G 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

V 23 20 17 15 13 11 12 10 9 9 9 9 7 7 8 3

N 4 2 10 5 6 12 8 8 9 7 7 7 10 9 6 6

P 3 8 3 10 11 7 10 12 12 14 14 14 13 14 16 21

Gf 71 55 40 35 34 39 32 36 36 30 38 26 25 29 26 18

Gs 16 35 20 26 32 37 30 32 39 44 40 34 35 40 57 53

calcio2000 97 LUG 2013


di Elisa Palmieri

Estate da sudare!

Totti, il dio di Riise

“Per me l’allenamento è sacro, e non si salta a meno che non ci siano motivi serissimi. Bisogna correre più degli altri e arrivare prima degli altri sul pallone, altrimenti le partite non si vincono. Nella prima parte del ritiro, nei primi quindici giorni, faremo doppi allenamenti voglio subito pesare la sopportazione massima al sacrificio, al lavoro, alla fatica”.

“Onorato di aver giocato al fianco di questo dio del calcio”

Così Walter Mazzarri, neo allenatore nerazzurro – Sky Sport 24

Gullit non crede nel Mou-Bis “È difficile far bene dove si ha già vinto anche se il feeling coi tifosi c’è ancora. Strano che le sue qualità non abbiano portato vittorie al Real”. Ruud Gullit – Goal.com

Lorenzo Il grande “Bravo Lorenzo, hai sconfitto con un goal strepitoso i leoni d’Inghilterra. Sono orgoglioso di te, rappresenti nel mondo la Napoli che conta”. Così De Laurentiis dopo il gol di Insigne con l’Under 21 – Twitter

Bolt al vetriolo “Balotelli? È un grande calciatore, forse un po’ troppo aggressivo per i miei gusti. Non sbaglia mai un rigore. Mi è capitato di incontrarlo un paio di volte e non mi è stato per la verità molto simpatico”. Usain Bolt – Tg1

Neymar sulle orme di Leo “Con Messi al mio fianco potrò migliorare tantissimo. Voglio dare gioia al Barca e non pormi limiti”. Così alla presentazione ufficiale di Neymar – Tv ufficiale blaugrana

98 calcio2000 giu 2013

John Arne Riise – Twitter

Secca la replica di SuperMario “Conosci le persone prima di giudicarle non è molto carino quello che hai detto su di me...” Mario Balotelli – Twitter

“Pietre” nelle scarpe di Mou “Cristiano pensa di sapere già tutto e che quindi un allenatore non può aiutarlo a crescere. Ha avuto un problema molto semplice, gli ho rivolto alcune critiche sotto il profilo tattico e lui non le ha prese ben (...) Non mi pento di nulla, non ne vale la pena. Per me è stato un orgoglio essere stato al Real Madrid, sono venuto in questo club nel mio momento migliore pensando che la mia carriera non avrebbe avuto senso se non avessi allenato questo ‘mostro’”. José Mourinho – Punto Pelota

Ringhio il sogno di Zamparini “Gattuso l’ho sempre sognato. Mi sarebbe piaciuto arrivasse qui da giocatore e ora il destino me l’ha portato come allenatore. Il suo agente ha prospettato quest’idea e quando Sannino 15 giorni fa ha ribadito che voleva andar via io mi sono mosso. A me Gattuso piace tantissimo, parla, si confronta, andremo d’accordissimo e lavoreremo tutti insieme al progetto”. Se lo dice lui.... Maurizio Zamparin - Stadionews24

Spinelli all’attacco “Il Signore vede e provvede... Avevo un conto in sospeso con il presidente dell’Empoli. Quando Montella giocava avevamo già l’accordo per la comproprietà per tre milardi e seicento milioni. Avevamo scritto tutto su una carta intestata alla società dell’Empoli. Poi Montella esplose e Corsi si rimangiò l’accordo, negandomi la comproprietà e sfruttando il fatto che l’accordo non era stato scritto su carta federale”. Così il Presidente del Livorno dopo la vittoria sull’Empoli che ha riportato il Livorno in Serie A – Sky Sport


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