02-08-2019 NUCLEARE Nuova avaria nella centrale nucleare di Kozloduy Nuovi problemi con l'unità 6 della centrale nucleare di Kozloduy sul Danubio, l'unica in Bulgaria. Un'avaria è stata segnalata ieri mattina: a causa dell'arresto di due delle principali pompe di circolazione, infatti, l'unità, da 1.000 megawatt, ha cominciato a erogare soltanto 300 megawatt. Per questa ragione è stata disconnessa dal sistema energetico del Paese e fermata per poter riparare le pompe. L'ufficio stampa della centrale ha dichiarato che l'avaria non è grave e che la radiazione non supera i livelli di norma. Il turbogeneratore dell'unità è tornato a funzionare a pieno regime dopo qualche ora. Il 3 luglio scorso la stessa unità 6 si era arrestata per un corto circuito. L'unità si era bloccata automaticamente a seguito dell'attivazione della protezione elettrica. BULGARIA-UE Bruxelles, c’è del lavoro da fare per chiudere l’Mcv Chiudere il Meccanismo di cooperazione e verifica (Mcv) con la Bulgaria prima della fine del mandato è un impegno personale del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, se vengono rispettate tutte le condizioni e, da questo punto di vista, c'è ancora del lavoro da fare. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Mina Andreeva. “È un impegno personale del presidente Juncker quello di chiudere l’Mcv prima della fine del mandato di questa Commissione se vengono rispettate tutte le condizioni per la Bulgaria. C'è ancora del lavoro da fare. Ma se questo lavoro viene fatto, Juncker di sicuro chiuderà l’Mcv”, ha detto. Il ministro della Giustizia bulgaro Danail Kirilov ha dichiarato lo scorso giugno l’intenzione di dimettersi se il Meccanismo di cooperazione e verifica della Bulgaria non verrà revocato entro la fine dell'attuale mandato della Commissione europea. Lo ha affermato lo stesso Kirilov durante una seduta del Consiglio supremo di giustizia. Il ministro ha spiegato che la cancellazione dell’Mcv è una sua “responsabilità personale” e di aver avuto una conversazione sull'argomento con il commissario europeo per la giustizia, la tutela dei consumatori e l'uguaglianza di genere Vera Jourova. “Se il monitoraggio non viene revocato, consegnerò le mie dimissioni da ministro della Giustizia. Vera Jourova ritiene che abbiamo compiuto progressi molto seri e che abbiamo una possibilità, ma il commento riguarda la possibilità che questa Commissione decida sulla questione”, ha spiegato Kirilov. BULGARIA-MACEDONIA DEL NORD Boyko Borissov, niente di meglio che l’adesione di Skopje all’Ue e alla Nato Non c'è niente di meglio per la Bulgaria che la Macedonia del Nord si unisca alla Nato e all'Ue. Lo ha dichiarato il premier bulgaro, Boyko Borissov, in conferenza stampa a Skopje dopo l'incontro bilaterale con il
suo omologo macedone Zoran Zaev. “Abbiamo fatto molti sforzi e molti sacrifici. La presidenza bulgara dell'Ue si è concentrata interamente sulle prospettive di allargamento Ue nei Balcani occidentali. Zoran è stato testimone di come ho combattuto, usando tutta la mia autorità, con Germania, Francia e altri, per far sì che accettino di lavorare sul tema dell'adesione della Macedonia alla Nato e all'Ue”, ha detto Borissov, aggiungendo che da quando i due paesi hanno firmato il trattato di amicizia due anni fa, la Bulgaria ha fatto ogni sforzo per garantire che la Macedonia del Nord fosse sempre vista in una luce positiva. “La Macedonia del Nord e la Bulgaria si sono impegnate a rafforzare le relazioni di buon vicinato ed a migliorare la cooperazione in tutti i settori di interesse comune”. Lo ha detto il presidente macedone, Stevo Pendarovski, commentando l'incontro avuto a Skopje con Boyko Borissov. Con la firma dell'accordo di amicizia tra Skopje e Sofia il primo agosto 2017 “abbiamo fornito un esempio positivo per superare le altre questioni aperte nella regione. Il dialogo politico si realizza ora al più alto livello e sono stati fatti progressi significativi nella cooperazione tra i due paesi nell'economia, nel turismo, nei trasporti, nella comunicazione, nell'ambiente, nella cultura, nell'istruzione e nella difesa”, ha dichiarato Pendarovski. TENORE DI VITA Romeni e croati non possono permettersi le vacanze, quadro migliorato per i bulgari Più della metà dei cittadini romeni (58,9%) e di quelli croati (51,3%), non può permettersi una settimana all'anno di vacanza lontano da casa. A dirlo, sono gli ultimi dati diffusi da Eurostat, in base ai quali a contare la più alta percentuale di persone in questa situazione ci sono anche Grecia (51%) e Cipro (51%, dati provvisori). Secondo l'ufficio statistico della Ue, circa il 28,3% della popolazione dell'Unione europea di età pari o superiore a 16 anni non ha potuto permettersi una vacanza all'anno di una settimana fuori casa nel 2018, ma la percentuale era molto più elevata nel 2013 (39,5%). Le percentuali più basse sono state registrate in Lussemburgo (10,9%) e in Svezia (9,7%). Dal 2013, il numero di persone che non possono permettersi una settimana di vacanza lontano da casa è diminuito in modo significativo in diversi Paesi membri dell'Ue, con i cali più marcati registrati in Bulgaria (meno 35,8 punti percentuali dal 2013 fino al 30,5% nel 2018) e in Polonia (meno 26 punti percentuali dal 2013 al 34,6% nel 2018), ha fatto sapere Eurostat.