04.11.2015 PROTESTA I poliziotti scendono in piazza contro i tagli delle pensioni Le strade centrali di Sofia e di altre grandi città bulgare sono state bloccate ieri sera nell'ora di punta da migliaia di poliziotti scesi in piazza per una protesta senza precedenti contro l'intenzione dei Ministri delle Finanze e dell'Interno, rispettivamente Vladislav Goranov e Rumiana Bachvarova, di proporre per la Finanziaria 2016 un drastico taglio degli indennizzi di pensionamento e di altre acquisizioni sociali del personale del Ministero dell'Interno. Attualmente il personale va in pensione a 45 anni d'età e prende 20 mensilità di indennizzo al termine del servizio, che dovrebbero essere ridotte, secondo le intenzioni del Governo, a dieci. Il Segretario Generale dell'Interno, Gheorghi Kostov, ha definito la protesta "un atto illegale". Secondo la Federazione sindacale del dicastero invece le intenzioni del Governo "sono un attacco senza precedenti alle fondamenta dello Stato in un momento in cui il Paese e l'intera Europa sono sommersi da un'ondata di migranti". DIFESA Nikolay Nencev convoca una riunione urgente del Consiglio Consultivo di Difesa Il Ministro della Difesa, Nikolay Nencev, ha convocato per oggi una riunione straordinaria del Consiglio Consultivo di Difesa per discutere dei tagli alle retribuzioni nella difesa previsti nella bozza di bilancio 2016. All’ordine del giorno il rischio che molti militari possano abbandonare i propri reparti per la riduzione degli stipendi voluti dal Ministero delle Finanze per una maggiore equità sociale. Nencev aveva invece definito come “estremamente buona” la decisione del Governo di destinare alla spesa per la difesa l’1,34 per cento del Prodotto interno lordo (PIL). Nel progetto di bilancio del Governo per il 2016 è previsto anche lo stanziamento di una parte dei fondi necessari per l’acquisto di un nuovo aereo militare multiruolo. Il Presidente, Rossen Plevneliev, è pronto anche a porre il veto alla legge di bilancio se il budget destinato alla Difesa non sarà sufficiente a rispettare gli impegni assunti dal Paese come membro della NATO. AMMINISTRATIVE Gheorghi Kadiev denuncia brogli a Sofia Il candidato della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative a Sofia, Gheorghi Kadiev, ha accusato il partito di maggioranza del Governo, GERB, di aver truccato il voto dello scorso 25 ottobre a Sofia. L’esponente della coalizione composta da Alternativa per la Rinascita Bulgara (ABV) e il Partito dei Socialdemocratici, hanno attaccato il GERB accusandolo di brogli e voti comprati. "Il GERB ha rubato le elezioni", ha detto Kadiev. "Avrebbero vinto le elezioni in ogni caso, ma alla fine lo hanno fatto falsificando le procedure. Non hanno comprato il voto degli elettori, hanno comprato intere sezioni di commissioni elettorali. Quello che abbiamo visto lo dimostra", ha commentato il candidato. A Sofia il sindaco Yordanka
Fandakova (GERB) ha vinto nettamente al primo turno perdendo però la maggioranza del Consiglio Comunale. PORTOGALLO-BULGARIA Silva e Plevneliev: Focus sulla crisi nel Medio Oriente e sull’immigrazione L'Unione Europea dovrebbe adottare soluzioni sostenibili per risolvere le crisi in Siria, Iraq e nell'intera area mediorientale. È quanto affermato dal Presidente bulgaro, Rossen Plevneliev, al termine dell'incontro con l'omologo portoghese, Anibal Cavaco Silva. Plevneliev è stato in visita a Lisbona e ha discusso con Silva, oltre che di politica estera, della crescente pressione migratoria ai confini esterni dell'UE. Secondo quanto riferisce l'ufficio stampa della Presidenza bulgara, i due hanno concordato sul fatto che "la crisi migratoria continuerà a peggiorare sino a quando non saranno trovate delle soluzioni politiche ai conflitti in corso in Medio Oriente e Nord Africa". Bulgaria e Portogallo, nella visione dei due Capi di Stato, credono che sia necessario un approccio comune europeo per affrontare la crisi migratoria. "L'Europa non tornerà serena sino a quando la guerra in Siria proseguirà, sino a quando saremo testimoni di un gran numero di conflitti e Stati falliti", ha detto Plevneliev. Secondo Silva, invece, l'UE deve aprire un dialogo sia con in Paesi da cui provengono i migranti, sia con quegli Stati che stanno affrontando con successo la pressione migratoria.
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