News CCIB 05.02.2019

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05-02-2019 VENEZUELA Rumen Radev, “no” alla posizione comune dell’Ue “A mio avviso la Bulgaria dovrebbe astenersi dall'appoggiare la posizione europea proposta sugli avvenimenti in Venezuela”. Lo ha dichiarato il presidente Rumen Radev. “Quello che avviene in Venezuela suscita timori, si intravede un rischio reale di una escalation della tensione e della violenza”, ha aggiunto. A suo dire, “su questo sfondo è particolarmente importante intraprendere un dialogo tra il governo e l'opposizione” in Venezuela per una soluzione pacifica della crisi politica. Secondo Radev la posizione comune europea che viene proposta non agevolerebbe una tale soluzione. “Sono convinto che la violazione del diritto internazionale non potrebbe in nessun caso portare a risultati positivi. Dovremmo imparare la lezione che gli ultimatum ogni volta bloccano le possibilità di avviare trattative”, ha aggiunto Radev. BULGARIA-MACEDONIA Incontro tra Borissov e Zaev, focus sull’accordo di amicizia e sulla cooperazione bilaterale “Chiederemo a Bruxelles di poter abolire il più presto possibile le tasse doganali nell'interscambio commerciale tra Bulgaria e Macedonia”. Lo ha dichiarato il premier della Bulgaria, Boyko Borissov, al termine del suo incontro con il collega macedone Zoran Zaev, in vista ufficiale a Sofia. Durante i colloqui i due hanno affrontato il tema dell'attuazione dell'accordo di amicizia e buon vicinato tra i due paesi siglato nell'agosto 2017. È stata discussa inoltre la cooperazione bilaterale nel settore delle infrastrutture e dei trasporti. “Abbiamo stanziato 670 milioni di euro per costruire una ferrovia da Skopje al confine con la Bulgaria”, ha detto Zoran Zaev. Il premier macedone ha espresso la sua gratitudine “per l'appoggio della Bulgaria, durante la sua presidenza di turno del Consiglio dell'Ue” nel primo semestre dell'anno scorso, “per la realizzazione dell'accordo di Prespa con la Grecia per il nome della Macedonia”. Zaev ha annunciato che Skopje è pronta a “iniziare il giugno prossimo i negoziati per l'ingresso della Macedonia nell'Ue”. NUCLEARE Inizia la procedura di selezione dell’investitore per la centrale di Belene Le autorità bulgare hanno in programma di iniziare a selezionare un investitore strategico per la costruzione della centrale nucleare di Belene entro la fine di febbraio. Lo ha detto il ministro dell'Energia, Temenuzhka Petkova, in un'intervista alla radio nazionale Bnr. “Al momento i nostri esperti stanno preparando un invito per la prima fase di scelta di un investitore strategico, che sarà pubblicato su una bando ufficiale dell'Ue e su due quotidiani bulgari. Spero che la selezione inizi entro la fine di febbraio. Sarà il più possibile pubblica e trasparente e darà a tutte le parti interessate l'opportunità di prenderne parte: se la


procedura avrà successo, il progetto sarà economicamente redditizio e la costruzione dell'impianto garantirà sicurezza energetica non solo per la Bulgaria, ma per l'intera regione”, ha affermato Petkova. Agli investitori strategici sono state assegnate diverse condizioni obbligatorie, in particolare per massimizzare l'uso delle attrezzature, che erano già state consegnate alla Bulgaria e continuare a lavorare in conformità con il progetto precedentemente approvato. I principali requisiti che dovrebbero essere soddisfatti per continuare la costruzione del progetto iniziato all’epoca del regime comunista includono la realizzazione dell'impianto a condizioni di mercato, senza garanzie statali e di acquisizione di energia elettrica prodotta dalla centrale. CORRUZIONE I socialisti segnalano all’Olaf il presunto uso illecito di fondi Ue Membri del Partito socialista bulgaro (Bsp) hanno segnalato all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) casi sospetti di uso improprio dei fondi Ue in un progetto per il rifacimento del complesso architettonico Largo nel centro di Sofia. Lo scorso 30 gennaio il deputato socialista Elena Yonceva ha reso pubblica una registrazione audio del ministro della Cultura Boil Banov risalente al 2016. Nella registrazione Banov, allora vice ministro della Cultura, sembrerebbe istruire i funzionari del ministero e gli addetti alla supervisione della costruzione nel falsificare dei documenti in modo da coprire i ritardi nella realizzazione del progetto cofinanziato dall'Ue. In questo modo, sostengono gli esponenti socialisti nella segnalazione, il ministro avrebbe agevolato l'appaltatore evitandogli di pagare 700 mila lev di danni per i ritardi. Banov ha respinto le accuse, sostenendo che le registrazioni sarebbero state fabbricate, e ha denunciato una campagna diffamatoria nei suoi confronti. La segnalazione all’Olaf è stata firmata dal segretario del Bsp, Kornelia Ninova, da Yonceva e da altri parlamentari socialisti. EMIGRAZIONE 400 mila bulgari all'estero negli ultimi sette anni Negli ultimi sette anni altri 400.000 bulgari sono emigrati all'estero. È quanto risulta dalle statistiche del ministero degli Esteri bulgaro pubblicata dai media di Sofia. Pertanto, secondo le stime, i bulgari residenti all'estero al 2018 sarebbero ormai oltre due milioni e mezzo su una popolazione del paese di circa sette milioni di abitanti. Il maggior numero di bulgari all'estero vive e lavora in Germania (416 mila persone), seguono Turchia (350 mila), Usa e Grecia (300 mila ciascuno), Spagna (250 mila), Gran Bretagna (200 mila) e Italia (120 mila).


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