06-02-2019 VENEZUELA Anche la Bulgaria riconosce Guaidò Anche la Bulgaria si è schierata a favore del riconoscimento di Juan Guaidò in Venezuela, diventando il 20/mo Paese a farlo. Lo ha deciso in una seduta straordinaria il Consiglio per la sicurezza presso il governo di Sofia. Il Consiglio, presieduto dal premier Boyko Borissov, “ha espresso il suo appoggio ai paesi dell'Ue e alla comunità internazionale che riconoscono il presidente del parlamento del Venezuela Guaidò, come presidente ad interim del Paese”, si legge in un comunicato stampa dell'esecutivo di Sofia. “La Bulgaria esprime la sua solidarietà con tutti i cittadini del Venezuela e dei cittadini Ue residenti in quel Paese”. La decisione è stata appoggiata da tutti i membri del Consiglio per la sicurezza eccetto i rappresentanti del presidente Rumen Radev. Due giorni fa il presidente aveva dichiarato che “la Bulgaria dovrebbe astenersi dall'appoggiare la posizione europea proposta sugli avvenimenti in Venezuela”. Radev si era detto convinto che “è particolarmente importante intraprendere un dialogo tra il governo e l'opposizione in Venezuela per una soluzione pacifica della crisi politica”. Secondo Radev la posizione comune europea che viene proposta non agevolerebbe una tale soluzione. “Sono convinto che la violazione del diritto internazionale non potrebbe in nessun caso portare a risultati positivi. Dovremmo imparare la lezione che gli ultimatum ogni volta bloccano le possibilità di avviare trattative”, aveva aggiunto Radev. ENERGIA Temenuzhka Petkova illustra le priorità nel settore Le priorità della Bulgaria nel settore energetico, come quelle dell'Unione europea, includono la sicurezza delle forniture, la decarbonizzazione e l'integrazione dei mercati energetici. A spiegarlo è stato il ministro dell'Energia, Temenuzhka Petkova, nel corso di un incontro con gli ambasciatori Ue organizzato dalla presidenza di turno romena del Consiglio dell'Unione. Petkova ha rilevato l'importanza del completamento dell'interconnettore del gas tra Bulgaria e Grecia (Igb), con i lavori che inizieranno a maggio per essere completati nel 2020. Petkova ha confermato che Sofia parteciperà alla costruzione di un terminale per il gas naturale liquefatto (Gnl) nella città della Grecia di Alexandroupoli. “In questo modo - ha detto - la Bulgaria sarà in grado di ricevere gas da paesi molto distanti, come Stati Uniti, Algeria e Qatar”. Secondo Petkova, il completamento degli interconnettori con Grecia e Romania contribuirà all'obiettivo dell'Ue di avere almeno il 15 per cento dei sistemi connessi nell'area. La Bulgaria si impegnerà inoltre ad allacciare anche la sua rete elettrica a quella greca e romena.
NATO Nave tedesca nel Mar Nero per operazione anti-mine L'unità navale tedesca Werra, appartenente alla flotta della Marina militare di Berlino, si recherà nel mese di febbraio nel Mar Nero nell'ambito del gruppo permanente della Nato per le operazioni anti-mine. Lo riferisce l'emittente "Deutsche Welle" ripresa dalla stampa dei paesi dell'area, secondo cui l'unità navale avrà come base i porti bulgari di Varna e Burgas.“Non ci sono piani per impiegare altre unità navali tedesche nel Mar Nero”, ha precisato un portavoce del governo di Berlino, secondo cui il dispiegamento della Werra era stato pianificato da molto tempo. In base alla convenzione di Montreux del 1936, relativa alla regolamentazione dei traffici negli stretti del Mar Nero, le navi militari di paesi che non si affacciano su tale mare possono rimanere nelle sue acque territoriali solo per un massimo di 21 giorni.