07-01-2019 DIFESA Rumen Radev, la procedura per l’acquisto di aerei militari è stata gestita male La procedura per l'acquisizione di aerei da combattimento per l'aeronautica militare bulgara è stata gestita male. Lo ha detto il presidente Rumen Radev durante una cerimonia commemorativa con le forze armate in occasione del giorno dell’Epifania. Discutendo l'apparente preferenza del governo per gli F-16, Radev, che è anche comandante supremo delle forze armate ed ex capo di Stato maggiore dell'aeronautica militare, ha dichiarato citato dall’agenzia di stampa Bta: "Ho insistito sulla necessità di garantire il rispetto delle regole procedurali e il quadro finanziario, che garantirebbe la scelta migliore a prescindere dal tipo di aeromobile. Il governo ha fatto esattamente il contrario: ha proclamato un vincitore, contrario alle sue stesse regole e alle regole stabilite dal parlamento, e ha persino accettato di pagare un'enorme somma aggiuntiva di denaro". Poco prima di Natale, il ministro della Difesa Krassimir Karakachanov ha presentato un rapporto che raccomanda al Consiglio dei ministri di proporre al parlamento di autorizzare l'acquisto di jet F-16 di nuova costruzione fabbricati dalla statunitense Lockheed Martin Corporation. Il rapporto suggerisce anche che il Consiglio dei ministri dovrebbe chiedere al parlamento di consentire una possibile deviazione dai requisiti bulgari nel futuro contratto. Radev ha proseguito affermando: "La selezione di aeromobili attraverso questa procedura è un triplo errore per la Bulgaria: le affermazioni populiste secondo cui non stavamo acquistando jet da combattimento perché avevamo bisogno di soldi per le pensioni. Ancora non abbiamo abbastanza soldi per le pensioni, ma ora pagheremo molto di più per un numero molto minore di aerei, e questo è anche un duro colpo per la fiducia dei nostri partner europei”. ECONOMIA La Camera di commercio e dell’industria rileva stabilità e competitività dell’economica bulgara Il rapporto annuale della Camera del commercio e dell’industria della Bulgaria (Bcci) per il 2018 ha rilevato la stabilità del paese in termini di libertà, prosperità e competitività dal punto di vista economico. Alla Bulgaria è stata assegnata la 47 ma posizione (su un totale di 186 paesi) nell’Indice di libertà economica della Heritage Foundation e dal Wall Street Journal, e la 46ma posizione all'interno della classifica mondiale dell’Istituto Fraser. In aggiunta, riferisce la stampa locale, la Bulgaria sarebbe salita anche all’interno di una serie di indici elaborati dalle Nazioni Unite: nello specifico, il paese avrebbe raggiunto il 47 mo posto per quanto riguarda l’indice Egdi (E-government development Index), e la 51 ma posizione
all’interno della graduatoria elaborata sulla base dell’Indice di Sviluppo Umano. Sviluppi significativi sono stati riscontrati anche nel quadro delle prestazioni dal punto di vista ambientale, con il Centro per le politiche ambientali presso l’università di Yale che ha inserito la Bulgaria al 30mo posto su 180 paesi presi in considerazione. BUSINESS Nuova proroga della gara per la concessione dell’aeroporto di Sofia Sofia ha esteso i termini di scadenza per la presentazione delle offerte per la gestione dello scalo aeroportuale della capitale bulgara. È la terza volta che le autorità cambiano i termini ultimi per la gara d’appalto per la concessione dell’aeroporto della capitale. Il Ministero dei Trasporti aveva originariamente fissato come scadenza il 22 ottobre 2018 ma le procedure erano state poi estese per una serie di questioni tecniche. Il governo ha lanciato la gara d’appalto per la concessione dell’aeroporto principale del paese con l’obiettivo di ottenere 550 milioni di euro nei prossimi 35 anni, di cui 280 da pagare subito. ENERGIA La Socar intende partecipare al mercato di distribuzione del gas in Bulgaria La compagnia petrolifera dell'Azerbaigian Socar sta avviando un dettagliato studio di fattibilità per la partecipazione al mercato della distribuzione del gas in Bulgaria. Lo ha detto il direttore di Socar Balkan, Murad Heydarov. “Stiamo studiando a fondo il concetto di hub del gas nei Balcani sviluppato congiuntamente dal governo bulgaro e dalla Commissione europea, inoltre, dopo l'appello del primo ministro Boyko Borissov, la nostra azienda ha iniziato a studiare i prerequisiti tecnici e commerciali per una nostra possibile presenza in Bulgaria nel mercato della distribuzione del gas. Stiamo attualmente avviando uno studio dettagliato di fattibilità, che intendiamo completare entro la fine del secondo trimestre del 2019", ha affermato Heydarov.