News CCIB 07.02.2019

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07-02-2019 BALCANI Krassimir Karakachanov, la sicurezza nei Balcani non è migliorata Per il ministro della Difesa bulgaro Krassimir Karakachanov, “la sicurezza nei Balcani non è migliorata nel 2018”. Parlando alla conferenza annuale dello stato maggiore della difesa, Karakachanov ha dato come esempio le “complicate relazioni tra Serbia e Kosovo, la situazione in BosniaErzegovina, la politica della Turchia nei confronti della popolazione curda in Siria”. La Serbia, a suo dire, si starebbe riarmando “con la chiara intenzione di dimostrare capacità e supremazia nella regione balcanica”. Karakachanov ha osservato che queste problematiche nella regione “non sono ben sottolineate nei rapporti dei nostri partner della NATO, e dovrebbero, invece, essere messe in risalto e non trascurate”. Da parte sua il capo di stato maggiore della difesa, Andrey Botsev, ha rilevato che “nello scorso anno è rimasto come una sfida in ambito regionale anche il flusso di migranti provocato da crisi e conflitti nazionali e da attività terroristiche”. A suo avviso, “il potenziale dello strumento militare in questo caso non è sufficiente, sono necessari ulteriori strumenti diplomatici, politici e di intelligence”. INTEGRAZIONE Ekaterina Zaharieva, l'integrazione europea dei Balcani occidentali è un processo irreversibile “Sono felice che, dopo la presidenza bulgara del Consiglio Ue, il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali è ormai irreversibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Ekaterina Zaharieva durante l’incontro con il nuovo segretario generale dell'Iniziativa centroeuropea (Ince) Roberto Antonione. “I paesi del Balcani occidentali stanno già partecipando nei vertici dell’Ue, nei gruppi di lavoro e negli importanti dibattiti come quello per il futuro dell'Europa”, ha aggiunto Zaharieva. Roberto Antonione e la sua delegazione hanno visitato Sofia nell’ambito del loro giro nei paesi membri dell’Ince. “Grazie per averci dato l'opportunità di spiegare cosa possiamo realizzare insieme”, ha detto l'ospite. Antonione ha ringraziato anche per gli sforzi della presidenza bulgara del Consiglio Ue, che si è concentrata sulla prospettiva europea dei Balcani occidentali. Dell'Iniziativa centroeuropea, forum intergovernativo di cooperazione regionale, fanno parte 18 Paesi dei quali dieci sono membri dell’Ue. Roberto Antonione è il suo nuovo segretario generale, carica alla quale è stato eletto al vertice annuale dell’organizzazione, tenutosi il 4 dicembre scorso a Zagabria. ENERGIA Il 19% dell'energia bulgara proviene da fonti rinnovabili


La Bulgaria mira a soddisfare un quarto del suo consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Lo ha affermato in un forum a Sofia il vice ministro dell'Energia Zhecho Stankov. Attualmente, la quota di energia rinnovabile è del 19%. In questa direzione, le autorità statali si adopereranno per incoraggiare la costruzione di piccole centrali idroelettriche. In conformità con la legislazione ambientale, la Bulgaria vuole continuare a gestire le centrali termiche in quanto la loro produzione rappresenta il 40% dell'elettricità necessaria per il paese. I due reattori della centrale nucleare di Kozloduy sono la seconda componente del mix energetico della Bulgaria. “Ecco perché il loro sfruttamento sarà prolungato”, ha detto Stankov.


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