News CCIB 11 09 2019

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11-09-2019 BULGARIA-RUSSIA Accuse di spionaggio per l’esponente filorusso Nikolay Malinov Il presidente del Movimento nazionale bulgaro ‘Russofili’, Nikolay Malinov, è stato accusato di spionaggio a favore di un paese straniero mentre al generale dell'intelligence russa in pensione, Leonid Reshetnikov, è stato imposto il divieto di visitare la Bulgaria per un periodo di dieci anni. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Sofia il procuratore generale Sotir Tsatsarov. A suo dire, sono state raccolte prove del fatto che Malinov si sarebbe messo al servizio di due organizzazioni straniere con sede nella Federazione russa: la società 'Double Headed Eagle' (‘Aquila bicipite’) e l'Istituto russo per gli studi strategici (Riss). Malinov avrebbe lavorato a favore delle due organizzazioni per quasi nove anni, e negli ultimi tre anni avrebbe incontrato diverse volte l'allora direttore del Riss, Leonid Reshetnikov, e l'uomo d'affari russo vicino a Putin, Konstantin Malofeev, presidente della Double Headed Eagle. Le indagini condotte nei giorni scorsi avrebbero prodotto una serie di documenti che dimostrerebbero che Malinov avrebbe svolto compiti per i quali lui e le sue società erano stati pagati. Malinov avrebbe ricevuto denaro per fornire informazioni sulla situazione politica in Bulgaria e nei Balcani, per organizzare eventi e per istituire un partito politico che avrebbe fatto campagna per un riorientamento degli interessi geopolitici della Bulgaria a favore della Russia. “Lo spionaggio a favore di uno Stato straniero è un'accusa estremamente grave, motivo per cui mi aspetto che la magistratura presenti fatti incontrovertibili, altrimenti rimarrà il dubbio che le istituzioni bulgare siano state utilizzate in uno scenario politico”, ha commentato a caldo il presidente bulgaro Rumen Radev. UNIONE EUROPEA La bulgara Maria Gabriel avrà la delega per Innovazione e Gioventù A esponenti di Paesi membri Ue dell'Europa centrale e orientale sono stati affidati diversi portafogli significativi nella prossima Commissione europea guidata dalla presidente eletta, Ursula von der Leyen, che ieri ha reso pubblica l'assegnazione dei portafogli ai futuri commissari. La nuova Commissione avrà otto vicepresidenti, di cui tre esecutivi. Tra di essi, Valdis Dombrovskis (Lettonia), vicepresidente per le politiche economiche europee, con delega ai servizi finanziari, Vera Jourova (Repubblica Ceca), con delega a Valori e trasparenza, Maros Sefcovic (Slovacchia, Relazioni interistituzionali e pianificazione) e Dubravka Suica (Croazia, Democrazia e Demografia). Johannes Hahn (Austria) è stato designato per il portafoglio Bilancio e Amministrazione, Maria Gabriel (Bulgaria) avrà la delega per Innovazione e Gioventù, Kadri Simson (Estonia) per l'Energia, Laszlo Trocsanyi guiderà il portfolio su Vicinato e Allargamento, Virginijus Sinkevicius (Lituania) sarà responsabile per Ambiente e Oceani, Janusz Wojciechowski (Polonia) per l'Agricoltura, Rovana Plumb (Romania) per i Trasporti e Janez Lenarcic (Slovenia) per la Gestione delle crisi. L'intero


collegio dei commissari dovrà ottenere il consenso del Parlamento europeo prima di entrare in carica. Rumen Radev, mi aspetto un ruolo attivo del commissario bulgaro Il portafoglio per l’Innovazione e la Gioventù all’interno della Commissione europea è importante e “mi aspetto che la Bulgaria abbia un ruolo attivo”. Lo ha detto il presidente bulgaro, Rumen Radev, commentando l’indicazione da parte della presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, della bulgara Maria Gabriel per l’incarico di commissario per l’Innovazione e la Gioventù nel prossimo esecutivo. “Penso che l'Innovazione e la gioventù siano un portafoglio significativo. Non misuro i portafogli in base alla quantità di risorse finanziarie che hanno e di quanto allocano. Non è questo il problema”, ha dichiarato Radev. Secondo il capo di Stato, “l'Europa ha l'ambizione di essere un attore leader sulla scena mondiale. Questo – ha sottolineato - è sancito in tutti i documenti strategici europei. Ciò non può essere realizzato senza innovazione e senza il coinvolgimento attivo della gioventù europea”. Il presidente ha aggiunto di aspettarsi che “la Bulgaria svolga un ruolo attivo in questo campo". SANITÀ La Bulgaria studia il modello ‘Cur 112 Sicilia Orientale’ Una delegazione bulgara ha fatto visita, nell'ospedale Cannizzaro di Catania, nella Centrale Unica di Risposta 112 Sicilia Orientale, per studiarne il modello di funzionamento e acquisire elementi di valutazione in vista di un prossimo cambio tecnologico e organizzativo. Il ‘Cur 112 Sicilia Orientale’ risponde alle chiamate da Catania, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna e Caltanissetta ed è stato scelto, d'intesa con l'Assessorato regionale alla Salute, in quanto, oltre ad operare su un territorio per molti versi analogo a quello bulgaro, nel suo primo anno di attività ha conseguito le migliori performance in termini di tempi di risposta alle chiamate. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati numeri e funzionamento, dinamiche e geografia del Numero Unico Emergenza in Sicilia. La delegazione ha a sua volta illustrato il sistema in atto utilizzato in Bulgaria. Al termine, c’è stata la visita alla Centrale Operativa, a fianco agli operatori che ogni giorno rispondono a migliaia di chiamate. La delegazione ospite era composta dal direttore generale e dal direttore tecnico del 112, dal referente del ministero dell'Interno per il 112 e dal referente del Ministero della Sanità per il servizio sanitario d'urgenza. Ad accoglierli e accompagnarli, tra gli altri il direttore generale Salvatore Giuffrida ed il direttore sanitario Diana Cinà. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati numeri e funzionamento, dinamiche e geografia del Numero Unico Emergenza in Sicilia, mentre la delegazione della Bulgaria ha a sua volta illustrato il sistema in atto utilizzato in quel Paese. “Ciò che caratterizza il nostro modello - ha detto Giuffrida - è la stretta e consolidata collaborazione tra i vari attori di un sistema che abbraccia competenze diverse oltre a quella sanitaria. È stata una scommessa non


facile, che ha visto affrontare e superare diverse criticità, e che anche per questo può offrire un contributo nello sviluppo di strutture analoghe”. ECONOMIA La Corea del Sud vuole importare vino, oli essenziali e latticini bulgari Prodotti bulgari, compresi vini, oli essenziali e latticini, hanno un potenziale eccezionale per essere esportati verso il mercato sudcoreano. È quanto emerso da un incontro tra il ministro dell'Economia bulgaro Emil Karanikolov, in visita ufficiale a Seul, e il presidente della Korea Importers Association (Koima), Kwang-hee Hong. La Koima è stata fondata nel 1970 e conta 8.000 dipendenti. È un’organizzazione imprenditoriale della Corea del Sud che mira a facilitare le importazioni dall'estero e svolge un ruolo di primo piano nella promozione del commercio del paese. Durante l'incontro, i rappresentanti della Koima hanno mostrato interesse anche per altri prodotti bulgari di alta qualità, che potrebbero essere lanciati sul mercato sudcoreano. Durante i suoi incontri con i rappresentanti delle imprese sudcoreane, Karanikolov ha rilevato i vantaggi della Bulgaria come attraente destinazione di investimenti.


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