News CCIB 12.03.2019

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12-03-2019 BULGARIA-SLOVENIA Colloqui del presidente Rumen Radev a Lubiana Miglioramento delle relazioni bilaterali, situazione nei Balcani occidentali e iniziative regionali sono stati i temi al centro di un colloquio fra il presidente sloveno Borut Pahor, e il suo collega bulgaro Rumen Radev, in visita a Lubiana. Durante la conferenza stampa seguita all'incontro, Pahor ha affermato che la cooperazione politica, economica e culturale tra i due paesi è molto intensa, come testimoniano l'apertura di un'ambasciata a Sofia l'anno scorso e il collegamento aereo diretto fra le due capitali, stabilito di recente. Per quanto riguarda la collaborazione economica, la Camera del commercio e dell'industria della Slovenia ha ospitato un forum economico con imprenditori da entrambi i Paesi, per dare un ulteriore slancio agli scambi commerciali. NUCLEARE Al via la procedura per la scelta dell’investitore per la centrale di Belene Sofia ha avviato la procedura per la scelta di un investitore strategico nel progetto per la costruzione della centrale nucleare di Belene. La Compagnia elettrica nazionale (Nec) sta invitando gli investitori per realizzare l'impianto, ha annunciato il ministero dell'Energia. “L'invito offre anche l'opportunità di dichiarare un interesse ad acquisire partecipazioni di minoranza nella futura società di progetto e/o acquistare energia elettrica dalla futura centrale nucleare, la seconda in Bulgaria”. Al momento ha dimostrato interesse al progetto come investitore strategico la cinese National Nuclear Corporation. Il vicepremier Tomislav Doncev ha detto nei giorni scorsi che la Serbia e la Macedonia del Nord pure hanno manifestato interesse. Come spiegato da Doncev, lo Stato bulgaro parteciperà alla società incaricata dello sviluppo della nuova centrale di Belene, con una quota che sarà affidata a un investitore strategico e un’altra parte sarà aperta al sostegno di parti terze. “Serbia e Macedonia del Nord potrebbero essere partner in questa terza componente del progetto”, ha dichiarato il vicepremier. Secondo quanto affermato in precedenza dal vicedirettore dell'ufficio del governo di Mosca, Sergej Prikhodko, la Rosatom, società statale russa per l’energia atomica, si trova sullo stesso piano di altri offerenti per partecipare alla gara per il rinnovamento del progetto della centrale nucleare di Belene ed è in grado di completare i lavori in breve tempo. “Ora vediamo l'atteggiamento costruttivo dell'attuale governo bulgaro, che intende riavviare la centrale nucleare di Belene e la compagnia russa è pronta a prendere parte alle procedure di gara”, ha affermato Prihodko citato dall’agenzia di stampa russa Tass. Secondo Prihodko, la Russia possiede i “migliori reattori del mondo” in grado di soddisfare i più alti requisiti di sicurezza, rilevando che la Rosatom è il leader nella costruzione


di blocchi nucleari. Prihodko ha anche ricordato che la principale attrezzatura tecnologica dell'impianto è già stata prodotta in Russia e si trova in Bulgaria. SICUREZZA Tsvetan Tsvetanov, la Bulgaria non è pronta agli attacchi ibridi La Bulgaria non è pronta a resistere ad attacchi ibridi “che sono parte integrante del gioco quotidiano di alcuni paesi al di fuori dell'Ue”. Lo ha dichiarato Tsvetan Tsvetanov, capogruppo al parlamento bulgaro del partito di maggioranza di centrodestra Gerb, nonché presidente della commissione per la sicurezza interna e l'ordine pubblico, durante una conferenza a Sofia sulla sicurezza informatica nell'Ue. Secondo Tsvetanov la Russia è il paese più citato per quanto riguarda le possibili interferenze sulle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, previste a maggio. L’esponente di Gerb ha rilevato che al momento la Bulgaria non ha sviluppato un meccanismo per contrastare le notizie false e “le informazioni sul lavaggio del cervello, a cui siamo esposti quotidianamente”. Stando a Tsvetanov, la possibilità di impatto dei paesi terzi sulla prossima tornata elettorale europea dovrebbero essere limitate. Il commissario europeo per l'Economia digitale, Maria Gabriel, ha detto che il 61 per cento dei cittadini europei temono attacchi informatici e ritengono che possano accadere durante le prossime elezioni europee. Gabriel ha aggiunto che più di trenta paesi sono fonti di attacchi informatici. Il commissario Ue ha osservato che il sistema di allerta precoce tra gli Stati membri dell'Ue sarà creato entro la fine del mese per lo scambio in tempo reale di informazioni sulle minacce all'integrità delle elezioni europee, e se la minaccia è interna o esterna.


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