13.04.2016 EMERGENZA MIGRANTI Polemiche per le ronde volontarie al confine con la Turchia In Bulgaria cresce il numero delle ronde volontarie che effettuano pattugliamenti lungo il confine con la Turchia e fermano i migranti clandestini che tentano di passare in territorio bulgaro. Crescono anche le polemiche dopo che su Youtube è apparso un video nel quale si vede come dei volontari catturano alcuni migranti, li stendono per terra, legano loro le mani e gridano “Go back to Turkey, now!”. La procura ha avviato un’indagine nei confronti dei volontari in quanto, secondo le leggi, soltanto la polizia e gli altri organi specializzati hanno la facoltà di arrestare delle persone. Il Ministero dell’Interno aveva in precedenza incoraggiato la vigilanza dei cittadini, invitandoli a segnalare alla Polizia di frontiera eventuali presenze di migranti clandestini. Gli stessi volontari, invece, asseriscono che le autorità non sono in grado di tutelare i confini e il territorio del Paese. In merito alle ronde volontarie, il Premier Boyko Borissov aveva dichiarato domenica scorsa che “è benvenuto qualsiasi aiuto alla Polizia di Frontiera e allo Stato”. Dopo l’apparizione del video su Youtube, però, si è corretto, precisando che “il volontariato deve osservare le leggi in vigore e non può arrestare persone”. Il Premier Boyko Borissov incontra il Procuratore generale della Turchia Mehmet Akarca La crisi dei rifugiati in Europa, le minacce terroristiche e la lotta contro la criminalità organizzata sono stati gli argomenti all'Ordine Del Giorno della riunione a Sofia tra il Premier, Boyko Borissov, e il Procuratore generale della Turchia, Mehmet Akarca. I due hanno convenuto che gli sforzi congiunti a livello statale sono l'unica misura efficace per contrastare la minaccia di azioni terroristiche. Borissov ha anche evidenziato gli sforzi della Bulgaria per affrontare i flussi di rifugiati e contrastare il traffico di esseri umani, sottolineando la necessità di ampliare la cooperazione tra i partner e le agenzie di sicurezza per raggiungere maggiori risultati. FREEDOM HOUSE Manca il progresso nella lotta alla corruzione in Bulgaria La Bulgaria ha mantenuto il suo status di democrazia semi-consolidata secondo l'ultimo rapporto della Freedom House pubblicato sulle ‘Nazioni in transito’ ma non registra nessun progresso nella lotta alla corruzione. Il punteggio circa la democrazia complessiva della Bulgaria è di 3,25, con un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno quando era pari a 3,29. La Bulgaria torna così ai livelli registrati nel 2014. I rating della Freedom House si basano su una scala da 1 a 7 dove 1 rappresenta il punteggio più alto circa il progresso democratico e si basa sulla media delle cifre ottenute in sette categorie.
La Bulgaria ha registrato il suo miglior punteggio nel processo elettorale e nelle categorie che riguardano la società civile (2,25), mentre la sua peggiore performance è nella sezione corruzione (4,25). I punteggi nelle restanti quattro categorie sono i seguenti: governance locale (3), governance democratica nazionale insieme a quadro giuridico e indipendenza (3,5), indipendenza media (4). Rispetto allo scorso anno, la Bulgaria ha compiuto dei progressi solo nella categoria della governance democratica nazionale, migliorando il punteggio di 0,25 punti. Nelle restanti sei categorie è rimasto tutto invariato. In tutte le sette categorie, la Bulgaria è sotto i punteggi medi ottenuti dagli altri Paesi della regione dell'Europa centrale e orientale. STATISTICA La deflazione a marzo è stata dello 0,7 per cento Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Nazionale di Statistica (NSI), la Bulgaria ha registrato una deflazione mensile dello 0,7 per cento a marzo. L'indice dei prezzi al consumo è stato del 99,3 per cento rispetto al mese precedente. Il paese ha registrato una deflazione dell’1 per cento dall’inizio del 2016 e annuale dell’1,5 per cento rispetto a marzo 2015. I prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche sono diminuiti dello 0,9 per cento e quelli dell’abbigliamento e calzature dell’1,1 per cento rispetto al mese precedente. Si è registrata una diminuzione dei prezzi anche dei mobili e degli elettrodomestici dello 0,2 per cento, i trasporti dell’1,7 per cento, cultura e spettacolo dello 0,9 per cento, ristoranti e hotel dello 0,2 per cento. Sono invece aumentati i prezzi delle bevande alcoliche e dei prodotti da tabacco dello 0,1 per cento. COSTITUZIONE Al via la riforma della Costituzione italiana, in autunno il referendum Sono almeno 380 le “poltrone” abrogate dalle riforme Costituzionali, approvate definitivamente dalla Camera e che dovrebbero essere poste al vaglio di un referendum confermativo. Un numero che salirebbe se si tenesse conto dei posti legati alle Province, i quali verranno definitivamente abrogate. Non si toccano i poteri del Governo, la Camera sarà l’unica a votare fiducia. I deputati restano 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi. Le prime 315 poltrone ad essere abrogate sono quelle dei senatori, finora eletti a suffragio universale. D'ora in Poi il Senato, anche se manterrà il nome, si trasformerà in una Camera delle Autonomie Territoriali: vi siederanno infatti 95 tra sindaci (21) e Consiglieri Regionali (74) che per il lavoro svolto a Roma non avranno diritto ad indennità parlamentare, in aggiunta al normale stipendio di amministratori locali. La riforma abroga anche il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, un organismo pensato nel 1948 come “raccordo” tra società civile e Palazzi della politica, un ruolo ridottosi con il passare dei decenni. In esso sedevano 64 Consiglieri, oltre al Presidente.
Quanto alle 110 Province italiane, una volta dotate di un Consiglio Provinciale e una Giunta, sono state giĂ trasformate in via transitoria in Enti di Secondo Livello, vale a dire solo con uno snello organismo esecutivo formato dai Sindaci. Tuttavia le Province erano in Costituzione, inserite nella riforma del 2001, e quindi ogni ulteriore passo ha richiesto la loro cancellazione dalla Carta grazie all'attuale riforma.