News CCIB 18 01 2019

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18-01-2019 BREXIT La Bulgaria chiede la difesa dei propri cittadini nella Gran Bretagna “I diritti dei nostri connazionali residenti nel Regno Unito saranno messi a repentaglio nel caso di una Brexit senza accordo con l'Ue”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Bulgaria, Iliana Yotova, in un'intervista alla radio nazionale Bnr. A suo dire, “la Bulgaria, insieme con altri paesi interessati che hanno numerose diaspore in quel paese, dovrebbe porre nei confronti di Londra determinate condizioni per difendere il diritto al lavoro e all'istruzione dei suoi cittadini”. “La ferma posizione di Bruxelles di non voler procedere a un nuovo accordo con il Regno Unito ha migliorato notevolmente il rating dell'Europa”, ha proseguito Yotova. “Paradossalmente, l'uscita di un paese dall'Ue, che secondo diversi analisti doveva porre l'inizio della disintegrazione dell'Unione, ha provocato una tendenza opposta: ci siamo resi conto che gli sforzi dovrebbero essere indirizzati verso la riforma delle istituzioni europee piuttosto che uscire fuori dall'Ue”, ha concluso il vicepresidente bulgaro. BULGARIA-UNGHERIA Budapest sostiene la decisione di Sofia contro il pacchetto sulla mobilità europea L’Ungheria sostiene la Bulgaria nei prossimi sforzi contro il passaggio del controverso primo pacchetto europeo sulla mobilità, soprannominato il pacchetto Macron. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, durante un incontro a Sofia con il ministro degli Esteri Ekaterina Zaharieva, nell’ambito della sua visita in Bulgaria. I due ministri hanno concordato nel ritenere che, nella sua forma attuale, il pacchetto sulla mobilità violi le regole del mercato europeo e utilizzi la questione della protezione dei diritti degli autotrasportatori come schermo. “Se un dato business è più competitivo di un altro, se gli autotrasportatori bulgari e ungheresi, per esempio, sono più competitivi, perché non possono essere assunti in Europa”, si è chiesta Zaharieva. Come spiegato da Szijjarto, l'Ungheria ritiene che le proposte nell'ambito del pacchetto sulla mobilità siano contrarie ai valori e agli accordi europei. Durante l'incontro è stato discusso anche del Global Compact, il piano globale delle Nazioni Unite per le Nazioni, su cui Szijjarto ha definito come “buona” la decisione della Bulgaria di astenersi dall'accettare il documento. Secondo il capo della diplomazia di Budapest, la questione dell'immigrazione continua a essere di primaria importanza per l'Ungheria. Szijjarto ha anche rilevato l'interesse del paese per l'utilizzo di gas naturale dalla possibile estensione del gasdotto Turkish Stream attraverso Bulgaria e Serbia. Da parte sua, Zaharieva ha rilevato che Sofia sta studiando l'opportunità, ha investito molto nella sua rete di trasporto del gas e vuole avere fonti diversificate di gas naturale.


GIUSTIZIA Annullato il piano del governo per le concessioni nel parco di Pirin Il Gruppo dei Verdi europei - Alleanza libera europea del parlamento europeo - ha accolto con favore la sentenza della Corte suprema amministrativa della Bulgaria che ribalta, di fatto, la decisione del governo di consentire la realizzazione di un'estensione delle infrastrutture del comprensorio sciistico nell'area protetta del Parco nazionale di Pirin, sito del patrimonio mondiale dell'Unesco. “Speriamo che questa sentenza costituisca un nuovo precedente in Bulgaria e in Europa per controlli più severi nelle aree protette: è tempo di rivendicare i nostri spazi naturali per le persone piuttosto che per gli interessi commerciali”, ha dichiarato il co-presidente del gruppo dei Verdi europei, Ska Keller. Keller si è congratulata con il partito dei Verdi della Bulgaria, Zelenite, e “le migliaia di manifestanti che hanno attraversato la Bulgaria e in alcune parti dell'Europa contro la costruzione di infrastrutture sciistiche non necessarie in una delle aree protette dell'Europa”. Borislav Sandov, co-presidente di Zelenite, ha osservato che la sentenza ha rinnovato la “fede nello stato di diritto in Bulgaria per lavorare nel migliore interesse della gente”. La Corte amministrativa suprema della Bulgaria ha annullato le controverse modifiche apportate dal governo nel dicembre 2017 al piano di gestione del Parco nazionale di Pirin. Le modifiche avevano aperto il 48 per cento dei 40.000 ettari di parco alla potenziale costruzione di nuove piste da sci e impianti di risalita nella stazione sciistica di Bansko. La Corte ha basato la sua sentenza su sezioni di una legge sulle aree protette che “consentono solo la manutenzione, non la costruzione di nuove strutture sportive nei parchi nazionali”. I residenti locali di Bansko hanno largamente favorito l'espansione dell’impianto per via dell’alto impatto occupazionale della struttura. Contrarie erano invece le associazioni ambientaliste bulgare. MACEDONIA-BULGARIA Accordi per facilitare gli scambi tra i due paesi Nell'ambito di un business forum bulgaro-macedone che si è svolto a Skopje, il vicepremier bulgaro Tomislav Doncev e il suo omologo macedone per l'Economia Kocho Angushev hanno concordato di semplificare il regime dei controlli al confine tra i due paesi. I due hanno convenuto inoltre sulla necessità di rivedere e semplificare anche tutte le regole e i regimi amministrativi che rappresentano un ostacolo per gli investimenti e il commercio tra Bulgaria e Macedonia. Angushev ha rilevato che Skopje ha particolare interesse a rafforzare la cooperazione con Sofia nel settore energetico. A margine del forum, è stata inaugurata la nuova rappresentanza commerciale della Bulgaria a Skopje.


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