19-11-2018 DIMISSIONI Si dimette il vicepremier Valeri Simeonov Il vicepremier Valeri Simeonov, leader del partito nazionalista ‘Fronte nazionale per la salvezza della Bulgaria’ che fa parte della coalizione ‘Patrioti uniti’ al governo con il partito di centro destra Gerb, si è dimesso. Il premier e leader del Gerb, Boyko Borissov, ha subito accettato le dimissioni. Da diversi giorni le madri di minori disabili chiedevano le dimissioni di Simeonov dopo che il politico aveva parlato di loro definendole un “branco di millantatrici” con bambini “presumibilmente malati”. Prima di tale controversa dichiarazione, le madri di minori disabili erano scese in piazza a Sofia e in altre città bulgare per chiedere maggiori finanziamenti statali per la cura e l'assistenza dei loro figli. Nei giorni scorsi, a quelle delle madri si sono aggiunte altre massicce proteste in Bulgaria contro l'aumento del prezzo dei carburanti, dei generi alimentari, dei medicinali e l'incremento delle imposte sulle auto più vecchie e per questo più inquinanti. Le proteste continuano. Secondo alcuni analisti le dimissioni di Simeonov potrebbero provocare una crisi politica, con la caduta del governo ed elezioni anticipate nella primavera dell’anno prossimo. VISITA Le Pen in Bulgaria, l’UE è il maggior nemico dell’Europa “Il più grande nemico dell’Europa è l’Unione europea”. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa nel parlamento la leader del ‘Rassemblement National’ francese, Marine Le Pen, a Sofia per partecipare al forum ‘Il movimento per un'Europa delle nazioni e della libertà - un nuovo modello per i cittadini europei’, organizzato dal leader del partito populista Volya (Volontà), Vesselin Mareshki. Con Le Pen alla conferenza hanno preso parte rappresentanti di venti Stati membri dell’UE del gruppo euroscettico e di estrema destra ‘Europa delle nazioni e della libertà’ del Parlamento europeo. Il focus dell’incontro è stato sulle prossime elezioni europee a maggio. Marine Le Pen ha spiegato che il partito Volya è stato scelto come partner in Bulgaria per le elezioni dopo “approfondite analisi” dei partiti patriottici nel paese. “I patrioti francesi vi appoggiano, voi state combattendo per i diritti delle nazioni”, ha detto. A suo dire, “il gruppo ‘Europa delle nazioni e della libertà’ auspica una trasformazione dell'Unione europea in ‘Alleanza dell’Europa delle nazioni’, in cui ogni paese determini le proprie relazioni economiche e politiche con gli altri paesi, compresi la Russia e gli Stati Uniti”. “La guerra fredda dichiarata da Bruxelles alla Russia è una forma di pressione inammissibile e dannosa per l'Europa stessa - ha proseguito Le
Pen - l'UE non è un progetto attraente, è un progetto che certi ambienti vogliono imporre con le bugie e la forza”. “L'UE è il peggior nemico dell'Europa, vogliamo l'indipendenza delle nazioni”, ha affermato Le Pen. BALCANI Boyko Borissov, la connettività è un tema geostrategico per l’intera regione “Il tema della connettività tra i paesi della regione dei Balcani è geostrategico sotto ogni punto di vista”. Lo ha detto durante il suo intervento al terzo vertice di Salonicco in Grecia, il premier Boyko Borissov. “La nostra connettività è geostrategica sotto ogni aspetto: prima vedremo la Macedonia entrare nell'UE e nella Nato, meglio sarà per Bulgaria e Grecia”, ha spiegato Borissov al vertice incentrato sulla prospettiva europea dei Balcani occidentali, la connettività, lo sviluppo industriale e la cooperazione tra i paesi della regione. Il forum ha visto la partecipazione anche del premier serbo, Ana Brnabic, e del vice premier romeno Ana Birchall e i ministri della regione. Borissov ha poi rilevato che ci sono “alcune cose difficili da accettare”, come conflitti storici decennali. “Non c'è posto migliore dell'Unione europea: quando la Grecia stava attraversando una crisi, è stata l'UE a sostenerla, se c'è un problema, sono la Nato e l'UE che ci aiuteranno di più”, ha aggiunto Borissov. Nel suo discorso, il Premier bulgaro si è concentrato anche sulle importanti infrastrutture regionali e sulla connettività del gas. Borissov ha detto che al momento “non c'è nulla che ci impedisca di sviluppare ulteriormente le nostre relazioni commerciali e la nostra connettività”. IMMIGRAZIONE Krasimir Karakachanov critica l’accordo globale dell’Onu “L’accordo globale per l’immigrazione dell’ONU, (Global compact for migration) sembra un documento che prepara la migrazione globale dei popoli”. Lo ha detto il vice premier e ministro della Difesa, Krassimir Karakachanov, ai giornalisti in parlamento. “Non c'è divisione all'interno del governo sul patto per l’immigrazione delle Nazioni Unite. La decisione del governo secondo cui la Bulgaria non lo sosterrà era già stata annunciata”, ha detto Karakachanov. Il ministro ha spiegato che ci sarebbero nell’accordo “molti punti controversi, come l'obbligo per i paesi di emettere documenti di identità per i migranti nel caso in cui non ne avessero”. “Significa – ha aggiunto - che se 100 mila afghani arrivano in Bulgaria, dovremo rilasciare loro documenti bulgari. E se non sono ammessi dai paesi prosperi dell'Europa occidentale, queste persone rimarranno da noi”, ha detto Karakachanov, rilevando che i paesi ospitanti, secondo il
documento dell’ONU, dovrebbero fornire assistenza sanitaria e sociale e istruzione a queste persone.