26-11-2018 GIUSTIZIA La Procura generale apre indagini nei confronti di Vladislav Goranov L'ufficio del Procuratore generale ha reso noto di aver ordinato un'indagine nei confronti del ministro delle Finanze, Vladislav Goranov, per conflitto di interessi. L'ispezione arriva a seguito di notizie apparse sulla stampa, secondo le quali Goranov avrebbe vissuto per anni a titolo gratuito in una “casa di lusso” in un complesso residenziale a Sofia, abitazione che non sarebbe di proprietà del ministro. La procura sta indagando su un possibile uso della posizione di pubblico ufficiale da parte di Goranov che avrebbe utilizzato per benefici personali accettando “doni o favori al fine di influenzare le decisioni in relazione al suo ufficio”. Questi reati sono punibili con la reclusione da tre anni a sei anni di carcere più multe fino a 5.000 lev. L'indagine su Goranov sarà condotta dalla Commissione anticorruzione e confisca di beni acquisiti illegalmente. L'appartamento in cui vive Goranov e la sua famiglia è di proprietà di Kiril Domouschiev, titolare di diverse imprese e presidente della Confederazione dei datori di lavoro e industriali in Bulgaria. BREXIT Boyko Borissov, il processo è tutt’altro che finito Questo giorno è storico ma per le sue conseguenze negative perché un paese come il Regno Unito sta lasciando l'Unione europea. Lo ha detto il premier Bojko Borisov a margine del Consiglio europeo straordinario di ieri a Bruxelles sulla Brexit. “L'intero processo è tutt'altro che finito, ora le relazioni future saranno concordate per un periodo di oltre due anni”, ha proseguito Borissov rilevando gli enormi sforzi fatti dalla Bulgaria per proteggere i diritti e gli interessi dei cittadini bulgari che risiedono o lavorano nel Regno Unito. Dei futuri rapporti con Londra, il primo ministro di Sofia ha detto che la Bulgaria continuerà a insistere su una stretta cooperazione tra i servizi speciali e nel campo dell'antiterrorismo, della proliferazione di armi nucleari, nel traffico di esseri umani e droga e nelle transazioni finanziarie. Borissov ha spiegato che in queste aree il Regno Unito rimarrà letteralmente “parte dell'Ue”, perché è un partner estremamente importante. “Trovo difficile dire in che modo l'Ue andrà avanti senza il Regno Unito. Siamo contrari all'introduzione dei visti perché questo sarà un enorme passo indietro”, ha aggiunto Borissov in risposta a una domanda sulla possibilità di condizioni più severe per viaggiare e vivere nel Regno Unito dopo la Brexit. BALCANI Bulgaria, Grecia, Romania e Serbia vorrebero ospitare i mondiali di calcio 2030 I ministri dello Sport di Bulgaria, Grecia, Romania e Serbia hanno annunciato che i quattro paesi intendono presentare una candidatura condivisa per ospitare la Coppa del mondo di calcio del 2030. Il ministro
della Gioventù e dello Sport bulgaro, Krassen Kralev, insieme al vice ministro dello Sport greco, Giorgos Vassiliadis, al ministro della Gioventù e dello Sport della Romania, Constantin-Bogdan Matei, e all’omologo serbo, Vanja Udovicic, hanno dichiarato il totale sostegno politico dei loro governi a questo progetto. I quattro si sono incontrati a Belgrado. Kralev ha descritto la proposta come un importante segnale politico per tutto il mondo rilevando come i quattro paesi siano pronti a difendere il loro interesse insieme, “come una famiglia”. “La Bulgaria investirà tutta la sua energia nella realizzazione del progetto”, ha affermato il ministro Kralev evidenziando come questa iniziativa possa essere un'opportunità per rilanciare e promuovere la regione. “In questo modo, possiamo dimostrare che i paesi dei Balcani sono una regione importante in Europa”, ha osservato ancora Kralev. Il viceministro greco ha detto di aver saputo dal ministro Kralev che Bulgaria, Serbia e Romania ospiteranno insieme il Campionato europeo femminile di pallavolo 2021, aggiungendo che anche la Grecia è interessata ad aderire. Il ministro Udovicic, che ha ospitato l'incontro, ha dichiarato il sostegno categorico dello Stato serbo per l'offerta congiunta di ospitare i Mondiali di calcio del 2030. Stesso sostegno confermato dal suo omologo romeno Matei.