News CCIB 30.07.2019

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30-07-2019 PESTE SUINA Nuovo focolaio a nord-ovest del paese In Bulgaria è stato riscontrato un nuovo focolaio di peste suina africana a Vidin nella parte nord-occidentale del paese. Lo ha reso noto il ministro dell'Agricoltura Desislava Taneva secondo quanto riferito dalla televisione nazionale bulgara. Della situazione sanitaria sempre più critica si è parlato durante una riunione del Consiglio dei ministri a cui hanno preso parte oltra a Taneva, anche il vice primo ministro Tomislav Doncev, il ministro dell’Interno, Mladen Marinov, il direttore esecutivo dell'Agenzia per la sicurezza alimentare, Damyan Iliev. Sono state delineate misure aggiuntive per combattere il dilagare della peste suina africana negli allevamenti. Finora, sono stati individuati 28 focolai in fattorie domestiche e 20 cinghiali morti per il morbo. Doncev ha affermato che nessuna misura, anche se basate su risorse statali, non può essere efficace se non vi è alcun sostegno da parte dei cittadini. Le regioni nord-orientali di Pleven, Razgrad e Russe hanno dichiarato lo scorso 24 luglio lo stato di emergenza a causa del dilagare della peste suina africana. BULGARIA-CINA Rumen Radev, Sofia sostiene l’iniziativa ‘Nuova via della seta’ La Bulgaria sostiene attivamente l'iniziativa della ‘Nuova via della seta’ e la piattaforma 17+1 per la cooperazione tra Cina e i paesi dell'Europa centrale e orientale. Lo ha detto il presidente Rumen Radev rivolgendosi a rappresentanti di aziende cinesi che partecipano alla realizzazione di progetti nell'ambito dell'iniziativa della ‘Nuova via della seta’. Secondo Radev, la connettività nei trasporti tra Cina ed Europa è il “fattore più importante per lo sviluppo di queste due iniziative”. Il presidente ha poi rimarcato la posizione geostrategica a livello di trasporti della Bulgaria. “Sono convinto che i nostri sforzi congiunti ci consentiranno di sviluppare l'infrastruttura in Bulgaria necessaria per le iniziative nel modo migliore e più veloce, in conformità con i principi e le regole dell'Ue”, ha osservato Radev. “Siamo pronti ad ascoltare le vostre intenzioni e piani di investimento e spero in un lavoro costruttivo con il governo bulgaro”, ha concluso. L'ambasciatore cinese in Bulgaria, Dong Xiaojun, ha ringraziato Radev per l'incontro e si è congratulato con il presidente per la sua visita di stato in Cina, evidenziando il raggiungimento di un importante consenso sullo sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i due paesi in varie aree. “Lei ha affermato che nell'ambito del 17+1 e delle iniziative One Belt, One Road, Cina e Bulgaria hanno già una cooperazione eccellente; crediamo di avere un potenziale enorme e una buona prospettiva”, ha affermato l'ambasciatore.


STATISTICA Cresce il numero dei bulgari in viaggio all'estero A giugno 2019, il numero di viaggi all'estero dei bulgari è ammontato a 717.100 o del 5,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto rende noto l'Istituto nazionale di statistica (Nsi) bulgaro. Il maggiore aumento dei viaggi riguarda la Turchia (15,4%), Romania (7,8%), Grecia (6,2%), Germania (5,1%), Austria (3%), Italia (2,7%) e Spagna (1,8%). Nello stesso periodo, si registra una diminuzione dei viaggi in Belgio del 7,9%, Serbia dell'1,9% e Russia dello 0,8%. Rispetto a giugno 2018, nei viaggi è stato registrato un aumento per tutti gli scopi presi in considerazione: vacanze e attività ricreative del 6%, viaggi professionali del 2,7% e altri scopi del 7,5%. I viaggi ‘altro scopo’ (per visitare una persona, per l'educazione e per partecipare a eventi culturali o sportivi) costituivano la maggior parte di tutti i viaggi all'estero dei bulgari (41,6 per cento), seguiti da viaggi per vacanze e svago (35,6 per cento) e con scopi professionali (22,8 per cento). A giugno 2019, il maggior numero di viaggi dei bulgari è stato effettuato in Turchia (185.400), seguita dalla Grecia (134.500), Romania (64.500), Macedonia del Nord (50.600), Serbia (45.900), Germania (38.400), Italia (27.400), Spagna (24.000), Austria (23.400) e Francia (16.400). ROMANIA-BULGARIA Record al valico di confine Vama Veche Il numero dei cittadini romeni e stranieri registrati nel punto di confine Vama Veche (sud-est della Romania, al confine con la Bulgaria) ha superato il valore più alto mai registrato, ovvero oltre 730 mila persone nei primi sei mesi dell'anno. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il numero delle persone che hanno attraversato il confine a Vama Veche, ha registrato una crescita di quasi il 40 per cento. I rappresentanti della Polizia di confine romena hanno precisato che, in questo periodo, si riscontra normalmente una crescita del numero di turisti romeni e stranieri che attraversano il confine tra Romania e Bulgaria e, per ridurre i tempi di attesa, le autorità competenti hanno aumentato il personale di controllo dei documenti e i mezzi tecnici. MIGRANTI 2.200 fermati in Turchia in una settimana Sono 2.244 i migranti fermati nell'ultima settimana in Turchia per mancanza di regolari documenti nel Paese o nel tentativo di attraversare le sue frontiere. Di questi, secondo quanto riporta Anadolu, 838 sono stati bloccati in diverse operazioni della gendarmeria nella provincia nordoccidentale di Edirne, al confine con Grecia e Bulgaria. Altri 878 sono stati intercettati nelle province costiere sul mar Egeo di Canakkale, Balikesir, Aydin, Smirne e Mugla, mentre cercavano di recarsi verso le isole greche o si preparavano a farlo. Diverse operazioni sono state condotte anche nelle province orientali e meridionali della Turchia, fermando tra l'altro 140 persone entrate illegalmente dalla Siria.


Nel 2018 le forze di sicurezza di Ankara hanno bloccato 268 mila migranti irregolari, mentre quest'anno il numero dei fermati è finora di 165 mila, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno turco Suleyman Soylu.


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